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VERSIONE: 0.1
DATA: 23‐08‐2016Agosto 2016
VERSIONE: 0.1
DATA: 23‐08‐2016
Evoluzione del sistema tariffario regionale in Piemonte
DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
3DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Indirizzi Regione PiemonteIndirizzi Regione Piemonte
L.R. 1/2000 ‐ Art. 12 (testo coordinato con modifiche successive)
Le tariffe dei servizi di trasporto pubblico locale sono indicate, in armonia con i criteri di cui ai commi 1 (competenza Giunta Regionale) e 1bis (norme per revisione tariffe comprese nei CdS) nell’ambito dei CdS… e devono essere omogenee tra i diversi mezzi di trasporto operanti sullo stesso tragitto.
PROGRAMMA TRIENNALE REGIONALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 2013‐2015
punto 3.3 (pag. 28) “Azioni per il rilancio dei servizi su ferro e su gomma”, prevede che “al fine di addivenire ad una reale integrazione dei servizi di trasporto pubblico, svolti secondo ogni modalità, e con l’obiettivo di incrementarne l’efficienza agevolando l’interscambio tra i diversi mezzi, occorre definire entro il 2014 un sistema di tariffe integrato per l’intero territorio regionale secondo il criterio zonale e tenendo conto dei bacini omogenei”. Concetto richiamato anche nella D.G.R. 13‐6608 (aumento tariffario in vigore dal dicembre 2013) ma non più presente nella successiva:
PROPOSTA DI PROGRAMMA TRIENNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 2016‐2018
“Linee d’azione e indirizzi operativi per il PTS 2016‐2018” (pag. 11) “si richiede che i nuovi contratti prevedano un’unica tariffa interurbana di corsa semplice per ogni origine – destinazione collegata dal TPL piemontese. La tariffa deve essere calcolata sulla base della tariffa ordinaria pentachilometrica applicata al percorso minimo e deve essere indipendente dal numero di gestori coinvolti. Le tariffe urbane e le eventuali tariffe per i servizi a chiamata dovranno essere gestite dal medesimo sistema di bigliettazione elettronica e si sommeranno alla tariffa extraurbana [tranne casi di comunità tariffarie]”. L’indicazione appare essere quella di prevedere comunitàtariffarie a livello locale ma non si parla esplicitamente di una unica comunità tariffaria Regionale.
4DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Lettura critica degli indirizzi
Sulla base della legge regionale e degli indirizzi più recenti:1. La tariffa deve essere omogenea indipendentemente dal vettore utilizzato.2. Il sistema individuato, per la corsa semplice, è quello pentachilometrico basato sulla
distanza minima. 3. Alle tariffe basate sulla distanza minima si sommano le tariffe urbane, salvo il caso delle
comunità tariffarie.Oggi coesistono: • un sistema pentachilometrico basato sulla distanza reale e sui servizi del singolo vettore
che può essere diversa tra ferro e gomma sulla medesima O/D (tortuosità) e può essere teoricamente diversa anche tra due percorsi della stessa linea automobilistica tra le medesime località.
• un sistema zonale solo per gli abbonamenti integrati Formula e per i biglietti e abbonamenti aziendali GTT fuori Formula.
Gli indirizzi nella versione PTR 2016‐18 si limitano a individuare la tariffa di corsa semplice, definendone la metrica.
Alla luce del criterio di omogeneità tra vettori (art. 12 l.r. 1) e gli indirizzi del PTR sull’unicitàdella tariffa O/D e sulla distanza minima, sembrerebbe che la distanza minima debba applicarsi anche tra gomma e ferro laddove il tracciato ferroviario e la viabilità ordinaria prevedano lunghezze diverse.
5DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Lettura critica degli indirizzi ‐ Esempi pratici
Che cosa accadrebbe con un’applicazione “alla lettera” delle indicazioni del PTR 2016‐2018
Viaggio da Saluzzo a Torino via Savigliano con BUS e TRENO
Tariffa pentaKm attuale:
Tratta Saluzzo – Savigliano: distanza 14,7 Km ‐ fascia 10,1‐15Km ‐ € 2,10
Tratta Savigliano – Torino: fascia 50,1‐60 Km ‐ € 5,25
TOTALE: € 7,35
Nuova tariffa regionale: distanza minima (tramite Strada Provinciale 663/SP663) 54,5 Km – fascia 50,1‐60 Km ‐ € 5,25
TOTALE: € 5,25 notevole riduzione di ricavo, da ripartire tra due vettori. Sembra trattarsi di un’integrazione tariffaria sui biglietti di CS.
Viaggio da CHIERI a TORINO
Alternative:
1. Linea ferroviaria sfm1 – fascia 20,1‐25 Km ‐ € 3,05 (trenitalia)
2. Linea automobilistica 170 Montechiaro – Chieri – Torino via SR 10 e Pino Torinese – fascia km 15,1 –20 Km ‐ € 2,70
3. Linea automobilistica suburbana 30 ‐ € 1,70
4. Tariffa Integrato A ‐ € 2,50
Nuova tariffa regionale: distanza minima (in questo caso quella stradale su SR10) € 2,70
6DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
I modelli presenti in Europa (1)
Barcelona
Berlin‐Brandenburg (Berlin area)
Zone radiali con setti
Zone radiali senza setti
Torino
7DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
I modelli presenti in Europa (2)
Berlin‐Brandenburg(Potsdam area)
Oslo region
Zone ad aree
Zürich ‐Winterthur
8DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Le altre regioni italiane – Lombardia (sistema attuale)
• Io viaggio ovunque in Lombardia: Biglietti e abbonamenti integrati validi su tutti i mezzi pubblici della Lombardia. • Io viaggio ovunque in ProvinciaL'abbonamento mensile integrato per viaggiare su tutti i mezzi pubblici di una provincia.• Io viaggio TrenocittàL'abbonamento mensile integrato per chi si sposta in treno e utilizza i mezzi pubblici in città.
Ad esempio: L'abbonamento TrenoMilano è un mensile integrato che consente un risparmio del 30% sul prezzo dell'abbonamento urbano del capoluogo lombardo.
TrenoMilano permette di raggiungere Milano con i servizi ferroviari TRENORD ed utilizzare tutti i servizi urbani ATM, il Malpensa Express in ambito urbano e il Passante Ferroviario.
Si tratta di un sistema integrato non obbligatorio che si affianca agli abbonamenti aziendali.
9DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Le altre regioni italiane – Lombardia (progetto)
Il sistema in progetto in Lombardia presenta degli spunti interessanti per il Piemonte.
Lombardia: Legge Regionale 4 aprile 2012 , n. 6 Disciplina del settore dei trasporti: nuovo sistema integrato (art. 44)
10DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Le altre regioni italiane – Lombardia (progetto)
Nuovo sistema in fase di prossima applicazione in Lombardia (Regolamento Regionale Tariffario RRT – ai sensi della Legge n. 6 /2012)
•STIBM (Sistemi tariffari integrati dei Bacini di mobilità – Parte II RRT) hanno le seguenti caratteristiche• Integrazione obbligatoria ed esclusiva• Tariffa a zone• Tipologie di titoli predefinite: CS, giornaliero, 10 corse, settimanale, mensile• Livelli tariffari fissati dalle Agenzie di bacino
•STIL (sistema tariffario integrato lineare – Parte III RRT) per spostarsi tra un bacino e l’altro• Tariffa a distanza sulla coppia origine‐destinazione dello spostamento (polimetrica unificata)• Tariffa indipendente dal numero di vettori e trasbordi• Tipologie di titoli predefinite: CS, giornaliero, 10 corse, settimanale, mensile• Livelli fissati dalla Regione
•TIR (tariffa integrata regionale ‐ evoluzione dell’attuale tariffa IVOL ‐ Io viaggio ovunque in Lombardia)• Unica zona corrispondente all’intero territorio regionale• Tipologie di titoli predefinite: giornaliero, settimanale, mensile, trimestrale, annuale• Livelli fissati dalla Regione• Funge da cap per le altre tariffe
Fonte: Regolamento Regionale Tariffariohttp://www.trasporti.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Infr
astrutture%2FDetail&cid=1213674395465&pagename=DG_INFWrapper
11DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Le altre regioni italiane ‐ Toscana
Toscana
L'abbonamento Pegaso consente di utilizzare qualsiasi vettore disponibile che collega due località scelte dal cliente nell'ambito della rete dei trasporti regionali.
È inoltre possibile estendere la validità dell'abbonamento alle reti di trasporto urbano della città di partenza e/o arrivo del viaggio usufruendo di uno sconto sul prezzo ordinario di questi.
La tariffa è a distanza con scaglioni tariffari ogni 10 Km da 0 a 200 Km.
Esso è un sistema facoltativo, l’utente sceglie l’integrazione se interessato ad utilizzare sia i servizi urbani che quelli ferroviari/extraurbani.
Sono previste agevolazioni sulle tariffe Pegaso per chi presenta ‐ al momento dell'acquisto ‐ il Tagliando ISEE TPL
12DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Le altre regioni italiane ‐ Lazio
Lazio
13DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Le altre regioni italiane ‐ Campania
TIC, valido per tutti gli spostamenti all’interno della Regione, consente di utilizzare indifferentemente ed anche in modo combinato i mezzi di tutte le Aziende del Trasporto Pubblico Locale.
Titoli di viaggio
• Spostamenti interni all’area urbana di Napoli: TIC NAPOLI;
• Spostamenti all’interno dell’area urbana e suburbana dei capoluoghi di Provincia: TIC AVELLINO, TIC BENEVENTO, TIC CASERTA, TIC SALERNO.
• Spostamenti da un Comune della Regione a Napoli (o viceversa) o attraversando Napoli: TIC CAMPANIA NA;
• Spostamenti da un Comune ad un altro nell’ambito della Regione senza interessare Napoli TIC CAMPANIA AC;
Tutti i Comuni della Campania sono stati suddivisi in fasce chilometriche rispetto a Napoli numerate da 1 a 16.
Si tratta di un sistema integrato non obbligatorio che si affianca agli abbonamenti aziendali.
14DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Quale sistema per il Piemonte?
Il sistema Formula è di tipo radiale con setti divisori.
Esso è nato nel 1996 attorno a Torino e nella struttura attuale non si presta ad una estensione su scala regionale.
Occorre adottare un sistema (o più sistemi complementari) piùadatto ad un contesto territoriale policentrico.
15DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Oltre gli indirizzi
Le indicazioni della Regione non definiscono criteri specifici per le “comunità tariffarie”ovvero le aree integrate come Formula.
Qualora il decisore pubblico facesse proprio l’obiettivo di un’integrazione tariffaria su scala regionale, occorrerebbe definire un modello di integrazione modulare e scalabile da applicare in primis nel Bacino Metropolitano di Torino come evoluzione di Formula (Formula2.0) e da replicare con le opportune differenze negli altri bacini, prevedendo anche le regole per gli spostamenti interbacino.
?
16DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Un sistema integrato per il Piemonte
La Regione Piemonte si presenta come policentrica, avendo:
• un’unica città intorno a 900 mila abitanti (Torino);
• due sole città con popolazione intorno ai 100 mila (Novara e Alessandria);
• quattro città tra 50 e 90 mila abitanti;
• 5 città tra 40 e 50 mila abitanti;
• 7 città tra 30 mila e 40 mila abitanti.
A parte la gravitazione su Torino che ha valenza regionale e che già oggi beneficia del sistema Formula (con le estensioni ferroviarie che coprono tutti i capoluoghi di provincia) una efficace integrazione tariffaria regionale deve rispondere alle esigenze di gravitazione verso diversi poli minori con popolazione intorno ai 20‐30 mila abitanti.
20.110ACQUI TERME6001SE20.395TRECATE3149NE21.330SAVIGLIANO4215SUD21.757BORGOMANERO3024NE22.672MONDOVI'4130SUD23.265ORBASSANO1171CMTO23.657IVREA1125CMTO24.747FOSSANO4089SUD26.717CHIVASSO1082CMTO27.611TORTONA6174SE28.310NOVI LIGURE6114SE29.092CARMAGNOLA1059CMTO29.744BRA4029SUD30.950VERBANIA103072NE31.353ALBA4003SUD34.290VENARIA REALE1292CMTO34.706CASALE MONFERRATO6039SE35.697PINEROLO1191CMTO36.680CHIERI1078CMTO37.971GRUGLIASCO1120CMTO45.016BIELLA96004NE46.834VERCELLI2158NE47.831SETTIMO TORINESE1265CMTO48.265NICHELINO1164CMTO48.835RIVOLI1219CMTO50.077COLLEGNO1090CMTO56.116CUNEO4078SUD56.960MONCALIERI1156CMTO76.673ASTI5005SE93.963ALESSANDRIA6003SE
104.452NOVARA3106NE896.773TORINO1272CMTO
POPOLAZIONEDENOMINAZIONEISTATBACINO
17DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Spunti per la discussione
Dall’analisi dei sistemi tariffari in vigore in altre realtà italiane ed europee (vedi sopra) si possono ricavare alcuni spunti:
TIPO DI ZONIZZAZIONE
1) Nel caso di un’unica area metropolitana con una città al centro e centri minori al contorno, con una netta prevalenza di spostamenti da e per la città principale, appare funzionale il sistema radiale puro (senza setti).
2) Nel caso di significativi spostamenti diagonali e di corona, il sistema radiale puro riduce l’introito dei vettori che operano servizi di cintura (gronda) e di adduzione. I setti costituiscono un tentativo per rimediare a questa diversa tariffazione.
3) Il sistema ad aree (ad esempio di forma esagonale) è quello che approssima al meglio la tariffa a distanza, e garantisce l’introito proporzionale a tutti i vettori ma sfavorisce l’utente che per l’assetto della rete non gode di servizi diretti ma solo di servizi in adduzione con tortuosità dei percorsi.
La scelta tra le varie zonizzazioni dipende dall’assetto del territorio ma ha in sé una componente di decisione di politica tariffaria in quanto può avere effetti redistributivi.
18DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Spunti per la discussione
INTEGRAZIONE OBBLIGATORIA VS. FACOLTATIVAIl sistema obbligatorio è più “democratico” perché fa pagare ai “fortunati” che godono di servizi diretti
parte dei costi necessari per fornire un servizio di distribuzione capillare ai meno “fortunati” che vivono in aree non servite dalle reti forti.
Il sistema facoltativo segmenta il mercato tra utenti monomodali che hanno un servizio diretto pagando meno, e utenti che necessitano di interscambio e che devono acquistare i titoli integrati pagando sensibilmente di più. Esso ha minori effetti di redistribuzione del costo del servizio tra utenti su rete forte e utenti in aree deboli.
Quale dei due adottare è una scelta di politica tariffaria da parte del decisore pubblico.Le conseguenze della scelta possono essere riassunte nella tabella che segue:
Minore effetto redistributivo tra utenti, i plurimodali hanno “solo” uno sconto sulla somma dei titoli di viaggio ch altrimenti avrebbero acquistato
Maggior gradimento delle aziende di TPL (parte dei ricavi non sono da dividere)
Maggiore resistenza da parte dei portatori di interesse locali alle razionalizzazioni con taglio delle linee in sovrapposizione
Sistema facoltativo (es. Toscana, Campania)
Effetto redistributivo su tutti gli utenti: gli utenti monomodali finanziano in parte i plurimodali.
Con un assetto di aziende e di linee frammentato si generano minori ricavi per taluni operatori e spinte a uscire dal sistema.
Meno resistenze da parte dei portatori di interessi locali a difendere linee dirette parallele
Sistema obbligatorio (es. Formula)
19DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Spunti per la discussione
Tariffa zone o a fasce chilometriche
Al momento il modello prevalente è quello a fasce chilometriche
(Lombardia, Toscana)
Il futuro sistema lombardo prevederà le tariffe zonali a livello di singolo Bacino di Mobilità e quello lineare per gli spostamenti di lungo raggio.
A Torino era stato adottato un sistema a zone con Formula, affiancandolo ad un sistema a fasce per gli abbonamenti non compresi in Formula.
Le tariffe regionali non integrate ancora oggi adottano un sistema a fasce chilometriche dove fino a distanze di 50 Km gli scaglioni sono di 5 Km poi passano a 10 Km.
I vettori tendono a preferire il sistema chilometrico. Inoltre, Trenitalia chiede di uniformare lo scaglione a 10 Km anche per i viaggi sotto i 50 Km così come avviene in molte altre regioni.
20DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Il ruolo della bigliettazione elettronica
Per alcuni operatori la bigliettazione elettronica (con borsellino elettronico) è un modo per fare integrazione (!!) mantenendo ciascuno le proprie tariffe aziendali (l’utente ha una sola “carta” ma in realtà paga diverse tariffe ogni volta che sale su un mezzo diverso). Questa èsolo un’integrazione del supporto e non delle tariffe; inoltre penalizza fortemente gli interscambi in quanto viene intesa come cumulo delle tariffe dei singoli viaggi
La bigliettazione elettronica permette di gestire molteplici situazioni:
‐Sistemi integrati con riparto degli introiti in base a validazioni (problema della definizione delle regole e del check‐out virtuale per gli abbonati).
‐Sistemi di price‐cap: l’utente paga la tariffa più conveniente (finora si conoscono solo meccanismi di price‐cap tra biglietti singoli e giornaliero. Bisogna capire se è implementabile con gli abbonamenti permettendo ad esempio la scelta tra un titolo integrato e uno aziendale in base all’uso che ne è stato fatto).
‐Acquisto simultaneo di più titoli di viaggio relativi a più modi e vettori (questo però può essere un freno all’integrazione).
21DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Piemonte regione policentrica
Per progettare un’integrazione tariffaria a livello regionale, occorre tenere conto delle diverse centralità.
Un modello che appare compatibile èquello della Lombardia, prevedendo una o più integrazioni per ogni bacino scegliendo per ciascuno di essi un a opportuna zonizzazione.
Questi sistemi a livello di bacino potrebbero essere affiancati ad una tariffa lineare a polimetrica unificata per i collegamenti interbacino (essenzialmente ferroviari, ma applicabile anche al tpl su gomma) che potrebbe prevedere le integrazioni sulle località Origine e/o Destinazione come facoltative.
È possibile altresì valutare il ruolo della navigazione lacustre nel bacino Nord Est ed eventuali sue modalità di integrazione con il tpl gomma.
22DOCUMENTO IN DISCUSSIONEDOCUMENTO IN DISCUSSIONE
Il percorso istituzionale ‐ contrattuale
Questo processo richiede le seguenti fasi:
1) Mandato politico da parte di Regione – Agenzia – Assemblee di bacino per attuare un nuovo sistema tariffario regionale.
2) Valutazione della domanda e dei ricavi nello scenario di integrazione.
3) Scrittura di una bozza di Regolamento Tariffario Regionale (RTR) che descriva i sistemi integrati, le regole di funzionamento, la gamma di titoli di viaggio, il criterio di riparto, la gestione della fase transitoria.
4) Condivisione con Aziende – Consorzi affidatari, gestore del CSR BIP, approfondimenti tecnici, verifica compatibilità con sistema BIP, raccolta osservazioni, modifiche al RTR.
5) Redazione del Regolamento definitivo.
6) Atti amministrativi di approvazione del Regolamento Tariffario Regionale e dei livelli tariffari iniziali.
7) Inclusione del RTR nella documentazione contrattuale per i prossimi affidamenti Ferroviari e TPL gomma (come fatto nel 2009 con il documento descrittivo di Formula).
8) Applicazione del sistema con l’entrata in vigore dei nuovi CdS, con possibilità di anticipare alcune integrazioni di bacino nei CdS vigenti /proroghe.