vero Figlio di Dio, Dio come il Padre e lo Spirito Santo ... ns pubblicazioni... · Messe proprie,...
Transcript of vero Figlio di Dio, Dio come il Padre e lo Spirito Santo ... ns pubblicazioni... · Messe proprie,...
Domenica 29 Dicembre S. FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE, festa (3) Messa propria, Gloria, Credo, prefazio del Natale Lez. Fest.: Sir 3,3-7.14-17a; Sal 127; Col 3,12-21; Mt 2,13-15.19-23 BIANCO
08,00
10,00
16,00
19,00
Pro populo
Def. Alfredo Ambu
FESTA DELLE FAMIGLIE
RECITA 4 ROSARI E ADORAZIONE
Def. Tonino Porcedda
Lunedì 30 Dicembre GIORNO FRA L‘OTTAVA DI NATALE (4) Messa propria, Gloria, prefazio del Natale Lez. Fer.: 1Gv 2,12-17; Sal 95; Lc 2,36-40 BIANCO
08,30
18,00
Deff. Antonio frau, Maria Spano,
Gavino Pala
Martedì 31 Dicembre GIORNO FRA L‘OTTAVA DI NATALE (4) Messa propria, Gloria, prefazio del Natale Lez. Fer.: 1Gv 2,18-21; Sal 95; Gv 1,1-18 BIANCO
08,30
17,00
18,00
ADORAZIONE - TE DEUM
Mercoledì 1 Gennaio MARIA SS. MADRE DI DIO, solennità (1) Messe proprie, Gloria, Credo, prefazio I della B.V.M. “nella Maternità” Lez. Fest.: Nm 6,22-27; Sal 66; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21 BIANCO
08,00
10,00
19,00
Giovedì 2 Gennaio S. BASILIO IL GRANDE E GREG0RIO NAZIANZ. Vescovi e dottori, memoria (5) Messa propria, prefazio del Natale Lez. Fer.: 1Gv 2,22-28; Sal 97; Gv 1,19-28 Lez. Santi: 1 Cor 2,10-16; Sal 36; Mt 5,13-16 BIANCO
08,30
18,00
19,30
Deff. Quintino ed Epifania
MESSA COMUNITARIA
Venerdì 3 Gennaio FERIA DEL TEMPO DI NATALE (6) Messa propria, prefazio del Natale Lez. Fer.: 1Gv 2,29 - 3,6; Sal 97; Gv 1,29-34 BIANCO
Primo venerdì del mese
08,30
09,30
16,30
18,00
Comunione ai malati
INCONTRO CATECHISTI/E
Deff. Vinicio e Nino Batzella
Sabato 4 Gennaio FERIA DEL TEMPO DI NATALE (6) Messa propria, Gloria, prefazio del Natale Lez. Fer.: 1Gv 3,7-10; Sal 97; Gv 1,35-42 BIANCO
08,30
17,00
18,00
ADORAZIONE
Deff. Adelina Orrù, Giuseppe Gessa
Domenica 5 Gennaio II DOMENICA DOPO NATALE (3) Messa propria, Gloria, Credo, prefazio del Natale Lez. Fest.: Sir 24,1-4.12-16; Sal 147; Ef 1,3-6.15-18; Gv 1,1-18 BIANCO
08,00
10,00
19,00
Pro populo
Def. Aldo Sanna
Stampato in proprio dalla Parrocchia S. Eusebio
Operate oggi in modo che non abbiate ad arrossire domani. (San Giovanni Bosco)
V. Q. Sella Tel. e Fax 070504200 09121 CAGLIARI Fax 1782740992
E-mail: [email protected] Sito internet: www.parrocchiasanteusebiocagliari.it
29 Dicembre 2013 - 5 Gennaio 2014 ANNO XI N. 581
Sacra Famiglia, dove gli estremi si toccano; il massimo della straordi-
narietà nel comune quotidiano. Dio presente e operante in un figlio
sottomesso e ubbidiente alle sue creature. Verbo eterno del Padre,
vero Figlio di Dio, Dio come il Padre e lo Spirito Santo, vero figlio di
una ragazza di Nazaret, Maria vera madre di un figlio generato in lei per opera dello Spirito
Santo non secondo le leggi della natura. Giuseppe padre legale del Figlio di Dio, da tutti
ritenuto vero padre, che esercita la sua funzione di guida e protettore del Verbo creatore
dell’universo. Per gli uomini una normale famiglia di un artigiano, con forse pochi problemi
economici e qualche problema sociale che la costrinse a cercare un posto tranquillo e sicuro
in cui stabilire la propria dimora, per Dio la sua famiglia. È bello contemplare una famiglia
nella quale ciascuno vive nel proprio ruolo secondo le leggi e le usanze civili e religiose del
proprio tempo. Persino nella crisi provocata da Gesù dodicenne nel tempio c’è quel normale
interrogarsi sulla volontà di Dio nella concretezza degli accadimenti. “Figlio perché ci hai
fatto questo?” “Non sapevate …?” “Ma essi non compresero” “Sua madre custodiva tutte
queste cose nel suo cuore”. Anche sua madre ha bisogno di mettere ordine, trovare una logi-
ca, che non è umana, tra i fatti e i detti che accompagnano la rivelazione della volontà di Dio
in questo suo figlio così uguale agli altri eppure così speciale. È certo che nella divina mater-
nità consiste la grandezza inarrivabile di questa creatura, è evidente che la divina maternità
fonda ogni altro privilegio di cui l’amore preveniente del Figlio l’ha adornata, ma è altrettan-
to certo che la divina maternità resta un mistero insondabile che solo Dio che lo ha operatolo
ha poi rivelato. Possiamo gioirne, esaltarlo, crederlo, non certo spiegarlo e capirlo. È il mi-
stero insondabile dell’amore di Dio che si compiace di una sua creatura, ma in lei e con lei
ama tutte le sue creature, anche gli sgorbi come noi. Forse non c’è occasione migliore per
celebrare questo mistero che alla conclusione, otto giorni dopo la solennità del Natale, e
l’inizio, la nascita, di un nuovo anno. Certo, riusciamo a celebrare un Natale senza Cristo,
figurarsi se non ci è facile lasciarci distrarre da feste, speranze, auguri e perfino … oroscopi.
Ma per la nostra fede quella maternità è l’inizio della nostra redenzione, della nuova creazio-
ne. Dopo quella divina maternità il mondo non è più lo stesso. Ci è stato dato un figlio,
“principe della pace” è il suo nome. Pace fragile, da proteggere, da alimentare come un bim-
bo che pur essendo Dio ha voluto aver bisogno degli uomini ed è cresciuto nell’amore quoti-
diano di una famiglia. Sac. Giuseppe
PREGHIERA
Signore Gesù, che a Nazareth e a Cana, hai onorato l'amore coniugale, santifica con la tua
benedizione la nostra famiglia. Metti nei nostri cuori desideri che Tu possa compiere e pre-
ghiere che Tu possa esaudire, ispira degli atti che Tu possa benedire. La santa Famiglia di
Nazareth ci aiuti a perseverare con paziente speranza nel compimento fedele della volontà
del Padre dal quale ci attendiamo tutto il bene. Amen
RIFLETTIAMORIFLETTIAMORIFLETTIAMO
SULLASULLASULLA
PAROLA DI DIOPAROLA DI DIOPAROLA DI DIO
a te caro parrocchiano. A te che sei
solo, triste. A te che hai poco e
vorresti di più. A te che la vita è sempre
sembrata una croce pesante da portare. A
te che sei ammalato. A te che sei anziano.
A te che sei preoccupato per il futuro dei
tuoi figli. A te che sei preoccupato per il
tuo futuro. A te che sei felice, a te cui la
vita ti sorride. A te che sei buono, ma il
mondo che ti circonda lo vedi cattivo. A
te che sei cattivo ed i buoni ti infastidi-
scono. A te che sei generoso, a te che sei
avaro, a te che sei caritatevole, a te che
sei egoista. Buon anno a te gruppo parrocchiale. Buon anno a te, nuovo comi-
tato S. Eusebio. A te catechista. A te chierichetto. Buon anno a te caro don
Giuseppe. A te cui il Signore ti ha affidato il non facile compito di guidare la
nostra comunità. Buon anno a te fratello che vieni alla Caritas o alla S. Vincen-
zo. Buon anno a te fratello che stai fuori dalla porta di chiesa per chiedere
qualche moneta alla fine della messa. Buon anno a te caro parrocchiano non
più giovane che, come noi, hai nostalgia delle cose di un tempo: la tv in bianco
e nero; il telefono a muro con i numeri a disco; il gioco dei monopoli, nostalgia
della gioventù. Buon anno a te caro parrocchiano che non ci sei più. Ci man-
chi. Sicuramente, da dove sei, guardi con tenerezza il nostro affannarci e, se
puoi, intercedi per noi. Caro parrocchiano, saluta senza rimpianti il vecchio
anno ed inizia il nuovo con entusiasmo e determinazione. Con la consapevo-
lezza che il Signore ha affidato a te, come a ciascuno di noi, uno speciale ed
unico messaggio d’amore da consegnare al mondo. E quell’unico ed irripetibi-
le messaggio solo tu puoi trasmetterlo e nessuno può farlo per te. In questo
nuovo anno il tuo messaggio sia ancora più dolce e deciso. Affronta il nuovo
anno, caro parrocchiano, pregando il Signore e chiedendo grazie con insisten-
za, senza stancarti. E se non ottieni ciò che chiedi non mormorare: sicuramente
ti darà quello che ti serve. Infine un augurio speciale. Buon anno a voi Amore,
Gentilezza, Tenerezza, Semplicità, Tolleranza, Carità. Venite pure con abbon-
danza in questo nuovo anno. Anzi, esagerate. Invadete i nostri cuori, non ab-
biate paura di essere fastidiose. Non potrete che portarci grandi benefici. Buon
anno a tutti voi ed a tutti i buoni sentimenti.
Paolo e Lia.
...
Domenica 29 Dicembre alle ore 16 in Chiesa, recita dei 4 Rosari
con Santissimo Sacramento esposto,
in onore a Maria Regina della Pace,
pregheremo secondo il suo piano di salvezza.
Vi aspettiamo tutti per recitare le decine, cantare e meditare.
C arissimi ragazzi, chiedo per
voi un Natale sereno con le
persone che amate. Vorrei
che tutti i vostri Natali fossero sere-
ni e felici, che la vostra vita fosse
coronata da amore e successi (nei
vostri progetti). Abbiate sempre
stima di voi stessi e non mettete mai
la vostra vita nelle mani di qualcun
altro. Fate sempre quello che vi
dettano il cuore e la coscienza e non quello che dettano gli altri. Anche nelle diffi-
coltà ricordate che Gesù è dentro di voi e vi guiderà nelle scelte, soprattutto in
quelle più difficili. Certo, come mamma vorrei evitarvi tutti i dispiaceri, le delu-
sioni, gli errori, ma ricordate che tutto servirà a farvi diventare ciò che sarete do-
mani. Quindi affrontate gli eventi della vita con coraggio, pazienza e quell'umiltà
che è solo dei Grandi (non inteso come adulti). Non dimenticatevi della vostra bel-
la amicizia, non traditevi, risolvete subito i contrasti tra voi e siate sempre pronti a
venirvi incontro, perdonarvi e aiutarvi a vicenda. Siete speciali, tutti, uno per uno.
Ognuno di voi ha in se attitudini uniche, forse ancora da scoprire, sicuramente da
sviluppare e da utilizzare al meglio (sono i talenti che Dio ci ha dato: dobbiamo
usarli al meglio e con gratitudine e mai con superbia). In qualunque momento ab-
biate bisogno di me io ci sarò; certo non potrò risolvere tutti i vostri problemi ma
vi ascolterò e sorreggerò sempre. Don Giuseppe ripete sempre una cosa: nessuno è
indispensabile ma tutti siamo necessari. Ognuno di noi ha bisogno degli altri, per-
ciò coltivate la vostra bella amicizia. Scusate se mi sono dilungata, spero di non
avervi annoiato. Buon Natale! Vi amo. Joe