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    Giovanni Verga08/01

    conoscenza di Zol e del naturalismo francese-> nota molto precocemente a Milanoma-> in Italia non si riusc ad elaborare nuovi modelli culturali => non ebbe la forza necessaria percostruire una nuova teoria di arte e letteratura.->Verga e Capuana sono le menti, del sud peraltro,che danno vita alla nuova corrente del verismo

    che, seppur collegata alla corrente del naturalismo, ha una propria autonomia. data importante 1877-> sulle pagine del Corriere della Sera De Sanctis scrive una recensione suun testo di Zol: "Assomoire".a seguito di questa recensione,un gruppo di intellettuali e letterati decide di dare vita a quello cheviene chiamato "romanzo moderno".Capuana prende le distanze dal naturalismo francese perch rigetta la subordinazione dellaletteratura a scopi estrinseci! => non doveva servire a dimostrare tesi scientifiche, n unostrumento per indagare i mali sociali.=> per Capuana il positivismo e il naturalismo esercitano un'influenza sul "romanzo moderno" masolo per la forma che deve essere inerente al soggetto. La scientificit del romanzocontemporaneo consiste soltanto nella tecnica con cui lo scrittore descrive i contenuti, tecnica ~ aquella con cui l'osservatore descrive i fenomeni scientifici. Necessaria un'omologia tra livellisociologici e culturali.nel 1878 Verga pubblica "Rosso Malpelo" -> inizio di Rosso Malpelo dimostrazione pi evidentedella forma che deve essere inerente al soggetto => Verga fa in modo che la voce che conduceRosso Malpelo sia anonima, ignorante e superstiziosa (vicenda ambientata in una miniera), inquanto aderisce al principio dell'impersonalit.autore che deve entrare nei suoi personaggi, deve scrivere e pensare come essi, in modo tale chel'opera sembri "fatta da s".Verga rinuncia al dialetto ma assume il punto di vista della comunit dei minatori a cui appartieneRosso Malpelo.1880 Verga invia una lettera a Salvatore Farina che una dedicatoria contenuta all'iniziodell'Amante di Gramigna (novella di Vita dei Campi)

    punti fondamentali della lettera coincidono con i postulati teologici della poetica verista verghiana:linguaggio, stile, contenuto, metodo di analisi e impersonalit.1. linguaggio stato raccolto dall'autore "pei viottoli dei campi" => semplice, pittoresco come

    quello delle "narrazioni popolari"2. il narratore si attiene al "fatto nudo e schietto" nella sua oggettivit senza filtrarlo attraverso la

    "lente dello scrittore"3. metodo della rappresentazione delle passioni umane deve ispirarsi allo "scrupolo scientifico" e

    mirare a fornire un "documento umano"4. la narrazione deve cogliere lo sviluppo logico e necessario delle passioni rivelando il "legame

    oscuro tra cause ed effetti" => in questo modo la catastrofe apparir fatale5. la mano dell'autore deve restare invisibile in modo tale che l'opera non conservi "alcuna

    macchia del peccato d'origine"Cosa ha indotto il Verga a realizzare una cos radicata idea di impersonalit? esigenza di realismo "chi osserva questo spettacolo non ha il diritto di giudicarlo"-> societ regolata tutta dal

    meccanismo della lotta per la vita, uomini sono determinati dalla ricerca dell'utile ed una leggedi natura=> non ci sono prospettive di cambiamento => neanche la letteratura pu modificare lecose-> un sostanziale conservatore pessimista. Ma il suo pessimismo conservatore diventa unformidabile strumento conoscitivo => riesce a cogliere gli aspetti pi negativi e drammatici dellasociet a lui contemporanea, al riparo da quei grandi miti ottocenteschi di "popolo" e di "..."!

    importante-> la pubblicazione di "inchiesta in Sicilia di Franchetti e Sonnino", con la quale scoppiala "questione meridionale" e dalla quale viene preso spunto per i temi e i personaggi dei romanzi diVerga.

    Primi romanzi di Verga: "amore e patria" (binomio romantico per eccellenza) e "i carbonari dellamontagna"

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    agli esordi Verga un narratore borghese => vicende ambientate in ambiente borghese/altoborghese, romanzi destinati ad un pubblico borghese che gli valsero il successofu molto pi difficile accettare, per il pubblico, le opere successive.trasferimento a Milano-> passaggio cruciale che,probabilmente, gli permette di diventare ci che ."storia di una capinera"->romanzo epistolare, non ancora un testo verista ma presenta qualchemotivo di interesse perch:1. per la prima volta Verga cerca di assumere il punto di vista di un personaggio semplice

    => ragazza costretta alla monacazione;2. compare il tema che rimarr un light motive => orfano ed escluso;3. legge dell'utile e economica.ma-> soluzione linguistica ancora quella del fiorentino, di un "manzonismo" di manieradopo il suo trasferimento a Milano continua la sua produzione borghese=> 1874 Verga scrive un bozzetto siciliano: "Nedda", indicato per molto tempo come il primo testoveristama-> sebbene abbia elementi di novit, ci sono elementi formali che non permettono diclassificarlo come verista=> protagonisti sono umili, ambientazione la Sicilia rusticana, ma manca totalmente il principiodell'impersonalit => il narratore ancora esterno e intrusivo

    si pu parlare di un approdo al verismo dal 1878 (Rosso Malpelo)quattro opere del Verga verista:1. 1880 "Raccolte di Vita dei campi" (contiene, tra le altre, "rosso Malpelo", "la Lupa", "cavalleria

    rusticana")2. 1881 I Malavoglia3. 1882 "Novelle Rusticane" (contiene anche "la Roba")4. 1889 Mastro Don Gesualdo

    09/01dopo il 1889 la vena creativa del Verga verista si esaurisceVerga torna in Sicilia dove completamente assorbito dall'amministrazione delle sue terremuore nel '22 (anno della marcia su Roma)

    l'anno dell'uscita del "Mastro Don Gesualdo" lo stesso de "Il Piacere", due romanzi molto diversitra loro ma entrambi pubblicati presso l'editore pi prestigioso di Milano: Treves.

    Raccolta di Vita dei campitesto di apertura "Fantasticheria", testo meno verista dell'opera, fa quasi da prologo ai"Malavoglia"Luperini sottolinea come il primo Verga verista agisca con una spinta ideologicamentecontraddittoria => non ha ancora abbandonato la sua istruzione romantica -> ideologicamente arrivato a posizioni di radicale pessimismo, perci egli intende mostrarecome ad ogni livello della scala sociale agisca la legge dell'utile.Dall'altro lato, continua ad immaginare,attraverso alcuni personaggi, il mondo arcaico e rurale inuna luce romantica e idealizzata e ancora crede che vi siano dei personaggi che ancora

    mantengono dei valori (romantici).I personaggi che ancora si fanno portatori di valori positivi, trasgredendo in qualche modo allalegge dell'utile, risultano sconfitti.Istruzione romantica emerge anche: nel conflitto "io-mondo" dell'escluso e sul piano stilistico.=> cadenza epicomitica di alcuni racconti, forte simbolizzazione del paesaggio o dei colori.

    Rosso Malpelo:Personaggio simbolo della violenza generale che domina la societ a tutti i livelli e in ogni luogo.Novella ha una specificit storica => tema dei carusi (minorenni sfruttati) in quel clima post unitariolegato a doppio filo con la questione meridionale, che attir l'attenzione degli studiosi di questoperiodo.

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    14/01La Lupa:Tema dell'amor passione, declinato nel tema dell'incestoTema che si incarna in un'eroina che giunge a sconsacrare i valori (femminilit sottomessa ematernit) pi radicati nella sua comunit, fino a creare reazioni in termini di un terroresuperstiziosoIncipit della novella-> stile parlato=> stile mimetico della comunit a cui appartiene il personaggio.Infatti: Sistema similitudini Uso insistito di deittici (indicatori) che rimangono nel linguaggio gestuale Uso di pleonasmi sgrammaticatiCultura in cui la figura femminile si sdoppia: la femme fatale da un lato, e dall'altro la donnaangelo del focolarePresente ancora il paesaggio stato d'animo e dell'amor fu/ amor passione.Torna anche il tema: reietto, diverso, escluso.

    15/01momento della morte, secondo una concezione ancora romantica, il momento di massimaaffermazione dell'individuo che pronto a sacrificarsi pur di non rinunciare a suoi ideali

    => nel primo Verga verista c' ancora in atto un conflitto tra: la volont scientifica di dimostrare unatesi e la permanenza di alcuni valori incarnati dai personaggi (ancora presente anche neiMalavoglia), mentre nel secondo Verga scompare ogni forma idealista, e i personaggi sacrificanotutto alla legge dell'utile

    Verga progetta anche un ciclo di romanzi, contemporaneamente con "raccolta di vita dei campi",ispirandosi a Zol, ma, a differenza di questo, Verga non ha come obbiettivo quello discientificamente seguire gli effetti della legge dell'ereditariet, ma ha l'obbiettivo di tracciare lafisionomia della vita italiana moderna => grande quadro dell'Italia contemporanea mostrando tutti ilivelli della scala sociale e mostrando come la legge dell'utile agisca su tutti i livelliprimo accenno-> lettera all'amico Salvatore Paola Verdura, 1878

    "Ciclo dei Vinti" viene presentato e annunciato da Verga nella prefazione ai MalavogliaMalavoglia-> primo dei cinque romanzi progettati ("i Malavoglia", "Mastro Don Gesualdo", "LaDuchessa di Leira", "Conte degli Scipioni", "L'Uomo di Lusso".)ciclo dei "vinti" perch la sua attenzione si rivolge alla rappresentazione grandiosa del progresso,che lascia intorno a s una serie di vinti e di sconfittiVerga si prefigge di studiare il meccanismo darwiniano, procedendo da ci che pi semplice aci che pi complesso."Lo spettacolo grandioso e chi assiste a questo spettacolo non ha diritto di giudicare"-> pessimismo verghianoin realt Verga scriver solo i primi due romanzi: "i Malavoglia" e il "Mastro Don Gesualdo"

    Malavoglia:

    pubblicati nel 1881, dal Treves.altra faccia della produzione del Verga.storia di una famiglia di pescatori siciliani e, sopratutto, la storia della loro caduta sociale.=> passano dalla condizione di proprietari di casa e di barca alla condizione di nulla tenenti.rappresentazione del paesaggio rurale e arcaico per il quale il tempo scandito dall'alternarsi e dalripetersi ciclico delle stagioni, esprimono una visione del mondo tradizionaleanche se-> non si tratta di un mondo immobile => rappresentazione del processo della Storia chearriva nel mondo disgregandolonon un caso che sia ambientato nel 1863 => all'indomani dell'unificazione d'Italia quando ilpaesino di Acitrezza viene investito dalle fortissime tensioni post unitarie.L'arrivo della Storia, dell'unificazione, si manifesta innanzitutto con la leva obbligatoria, prima

    ignota al Regno Borbonico, che sottrae braccia importanti al mondo del lavoro => mette in crisi ilfragile equilibrio sul quale si reggeva la famiglia dei Malavoglia

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    mondo della storia si manifesta anche con il riferimento, talvolta esplicito, ad altri fatti:contrabbando, tasse (dazio sulla pece, essenziale per i pescatori), riferimento al telegrafo, navi avapore.Malavoglia si vedono costretti dal bisogno di farsi "negozianti" (da pescatori che erano semprestati), vecchio patriarca (Padron Toni) della famiglia acquista un carico di lupini per rivederli ma, acausa di una naufragio della "nave della provvidenza" e la morte del figlio di Padron Toni,determinano il cambiamento nella vita dei Malavoglia che saranno costretti ad andare a lavorare=> il villaggio dei Malavoglia solo apparentemente immobileconflitto mondo arcaico rurale VS mondo della modernit e della storia evidente anche nellaconnotazione caratteriale dei personaggi: Padron Toni viene definito dal Luperini "monologico" -> vicino a quelli dell'epoca antica, conosce

    un'unica verit-affidata ai proverbi, un unico comportamento, un unico linguaggio => incarna laruralit, personaggio epico

    nipote 'ntoni-> esce dall'universo chiuso del paese, a causa dell'obbligo di leva, venuto incontatto con la realt moderna, ha conosciuto il mondo della grande citt (Napoli) e non riescepi ad adattarsi alla vita di villaggio => eroe del mondo presente, scisso, diviso tra due visioni delmondo. Personaggio romanzesco che conosce la tentazione, l'errore, la contraddizione, il dubbio

    i Malavoglia, soprattutto nelle letture del passato (Luigi Russo), sono stati interpretati come una

    celebrazione del mondo arcaico, ma-> interpretazione riduttiva e fuorviante del romanzoverghiano.innanzitutto in questo primo romanzo di Verga in atto una contraddizione:Verga si propone di mostrare la lotta per la vita e la selezione naturale mettendo in risalto comeogni persona sia caratterizzata dalla forza degli istinti e dei bisogni naturali, e come ogni personaagisca secondo bisogni egoistici e materiali. Si serve di documenti sociologici e etnologici.Dall'altro lato il Verga,talvolta, idoleggia il lato arcaico della Sicilia, vedendo in essa la possibilitdella conservazione di alcuni valori (lavoro, famiglia, onore) => manifesta ancora un elementosoggettivo, romantico, un idoleggiamento pi mitico che realistico. Ma-> storia del fallimento dellafamiglia dei Malavoglia sta a testimoniare l'impraticabilit di quei valori anche nel mondo rurale.Inoltre Verga sa bene che quello dei Malavoglia un mondo inesistente, perch prima di essere

    investito dalla Storia, anche il villaggio subisce la legge dell'utile!

    =>Padron Toni contrae un debito per l'affare dei lupini e potrebbe non ipotecare la casa, essendodote della moglie, ma paga il debito per onore e viene giudicato dai compaesani un"minchione" (parola Verghiana!)Prefazione:romanzo "studio sincero e spassionato" -> bisogno di scientificit applicata anche al mondo dellelettere, tipica di fine '800"Questo racconto lo studio sincero e spassionato del come probabilmente devono nascere esvilupparsi nelle pi umili condizioni le prime irrequietudini pel benessere; e quale perturbazionedebba arrecare in una famigliuola, vissuta sino allora relativamente felice, la vaga bramosadell'ignoto, l'accorgersi che non si sta bene, o che si potrebbe star meglio.Il movente dell'attivit umana che produce la fiumana del progresso preso qui alle sue sorgenti,

    nelle proporzioni pi modeste e materiali. Il meccanismo delle passioni che la determinano inquelle basse sfere meno complicato, e potr quindi osservarsi con maggior precisione. Bastalasciare al quadro le sue tinte schiette e tranquille, e il suo disegno semplice. Man mano checotesta ricerca del meglio di cui l'uomo travagliato cresce e si dilata, tende anche ad elevarsi esegue il suo moto ascendente nelle classi sociali. Nei Malavoglia non ancora che la lotta peibisogni materiali. Soddisfatti questi, la ricerca diviene avidit di ricchezze, e si incarner in un tipoborghese, Mastro don Gesualdo, incorniciato nel quadro ancora ristretto di una piccola citt diprovincia, ma del quale i colori cominceranno ad essere pi vivaci, e il disegno a farsi pi ampio evariato. Poi diventer vanit aristocratica nella Duchessa de Leyra; e ambizione nell'OnorevoleScipioni, per arrivare all'Uomo di lusso, il quale riunisce tutte coteste bramose, tutte cotestevanit, tutte coteste ambizioni, per comprenderle e soffrirne, se le sente nel sangue, e ne

    consunto. A misura che la sfera dell'azione umana si allarga, il congegno della passione vacomplicandosi; i tipi si disegnano cdrtamente meno originali, ma pi curiosi, per la sottile influenzache esercita sui caratteri l'educazione, ed anche tutto quello che ci pu essere di artificiale nellacivilt.

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    Persino il linguaggio tende ad individualizzarsi, ad arricchirsi di tutte le mezze tinte dei mezzisentimenti, di tutti gli artifici della parola onde dar rilievo all'idea, in un'epoca che impone comeregola di buon gusto un eguale formalismo per mascherare un'uniformit di sentimenti e d'idee.Perch la produzione artistica di cotesti quadri sia esatta, bisogna seguire scrupolosamente lenorme di questa analisi; esser sinceri per dimostrare la verit, giacch la forma cos inerente alsoggetto, quanto ogni parte del soggetto stesso necessaria alla spiegazione dell'argomentogenerale.Il cammino fatale, incessante, spesso faticoso e febbrile che segue l'umanit per raggiungere laconquista del progresso, grandioso nel suo risultato, visto nell'insieme, da lontano. Nella lucegloriosa che l'accompagna dileguandosi le irrequietudini, le avidit, l'egoismo, tutte le passioni, tuttii vizi che si trasformano in virt, tutte le debolezze che aiutano l'immane lavoro, tutte lecontraddizioni, dal cui attrito sviluppasi la luce della verit. Il risultato umanitario copre quanto c'di meschino negli interessi particolari che lo producono; li giustifica quasi come mezzi necessari astimolare l'attivit dell'individuo cooperante inconscio a beneficio di tutti. Ogni movente di cotestolavoro universale, dalla ricerca del benessere materiale alle pi elevate ambizioni, legittimato dalsolo fatto della sua opportunit a raggiungere lo scopo del movimento incessante; e quando siconosce dove vada quest'immensa corrente dell'attivit umana, non si domanda al certo come civa. Solo l'osservatore, travolto anch'esso dalla fiumana, guardandosi intorno, ha il diritto di

    interessarsi ai deboli che restano per via, ai fiacchi che si lasciano sorpassare dall'onda per finirepi presto, ai vinti che levano le braccia disperate, e piegano il capo sotto il piede brutale deisovravvegnenti, i vincitori d'oggi, affrettati anch'essi, avidi anch'essi d'arrivare, e che sarannosorpassati domani.I Malavoglia, Mastro-don Gesualdo, la Duchessa de Leyra, l'Onorevole Scipioni, l'Uomo di lussosono altrettanti vinti che la corrente ha deposti sulla riva, dopo averli travolti e annegati, ciascunocolle stimate del suo peccato, che avrebbero dovuto essere lo sfolgorare della sua virt. Ciascuno,dal pi umile al pi elevato, ha avuta la sua parte nella lotta per l'esistenza, pel benessere, perl'ambizione - dall'umile pescatore al nuovo arricchito - alla intrusa nelle alte classi - all'uomodall'ingegno e dalle volont robuste, il quale si sente la forza di dominare gli altri uomini, diprendersi da s quella parte di considerazione pubblica che il pregiudizio sociale gli nega per la

    sua nascita illegale; di fare la legge, lui nato fuori della legge - all'artista che crede di seguire il suoideale seguendo un'altra forma dell'ambizione. Chi osserva questo spettacolo non ha il diritto digiudicarlo; gi molto se riesce a trarsi un'istante fuori del campo della lotta per studiarla senzapassione, e rendere la scena nettamente, coi colori adatti, tale da dare la rappresentazione dellarealt com' stata, o come avrebbe dovuto essere."

    16/01Inizio:-> Verga obbedisce fino in fondo a quel principio dell'impersonalit che pi volte si trovato ateorizzareNarrazione immette direttamente il lettore in medias res, senza fornirne dati preliminariverga consapevole che l'immissione del lettore in un mondo sconosciuto pu fuorviarlo => ciche il lettore apprender dei personaggi, accadr grazie alle vicende

    serie di metafore e similitudini, tratte dal linguaggio popolare, uso insistito di soprannomi ediminutivi=>societ arcaica contadina/marinarescaNarratore finge che il lettore sappia di come siano i sassi della strada di AcitrezzaLinguaggio gestuale espresso per lo pi attraverso deittici, uso del "ca' " multifunzionale deldialetto sicilianoManca una descrizione realistica del villaggio,degli interni e del Nespolo -> diverso dai romanzidell'800 => la descrizioni dei luoghi-ad esempio per Flaubert e Zol- essenziale.Spiegazione: voce narrante finge di appartenere alla realt del villaggio=> anche il lettoreappartiene a questa comunit, inoltre-> per la prima volta troviamo l'incontro di due principidissonanti: spazi della vicenda sono dei documenti da studiare attentamente secondo la suaformazione positivista ma, alcuni di questi luoghi, vengono sottoposti ad un processo di

    mitizzazione-> luogo della memoria e del rimpianto che sta per essere travolta dalla realtmoderna, dal progresso.

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    Anche il tempo trattato in maniera contraddittoria: leva militare obbligatoria, esplicito riferimentoad una battaglia del 1866, esplicito riferimento all'epidemia di colera 1867; ma il tempo della storia inserito in un tempo circolare e mitico => il tempo dell'eterno ritornoEpilogo:Alessi riesce a riscattare la casa del Nespolo e torna a viverci con la famigliaUscito di prigione, ritorno di 'ntoni -> eroe che torna a casa, tema del nostos, ispirato ad UlisseMa -> 'ntoni lascia liberamente la sua isolaSimbolo di una pi generale condizione di esclusione e di isolamento, che sembra anticipare lafigura dell'anti-eroe primo novecentesco => 'ntoni torna come un'altra persona, diversa da quelloche era e dai suoi concittadini=> finale dei Malavoglia stato interpretato, da Luigi Russo, come la celebrazione della sacralitdella casaStudiosi pi recenti sottolineano come non si possa parlare di un lieto fine=> le cose non sonocome all'inizio: famiglia si dispersa (Lena si dispersa nel continente, Padron Toni morto,Mena morta, Bastianazzo morto) e, soprattutto, le pagina finali del romanzo non sono dedicatealla ricomposizione del nucleo familiare, ma sono dedicate all'addio di 'ntoni => insito il senso di undistacco definitivo di 'ntoni a quel mondo, e del Verga che si congeda da quel mondo mitico-percos dire,romantico-ormai scomparso.

    17/01Novelle Rusticane pubblicate dal Verga nel 1883 insieme con un'altra raccolta di novelle -> "Per levie" (mondo del proletariato milanese)a partire da questi racconti tutti i personaggi verghiani saranno dominati dalla legge della "roba" => si pu parlare di due fasi della ricerca verista del Verga (prima-> rimangono ancora dei valoriromantici ma, a partire dalle Novelle Rusticane,vige la legge della roba)nelle Novelle Rusticane cambia anche il sistema dei temi (prima-> tema dell'amor passione, temadell'escluso, del diverso)=> attenzione del verga si sposta sulle dinamiche economiche e sociale-> la legge della roba!Eccezione due novelle in cui torna il tema dell'esule-> novella "il Reverendo" e la novella "la Roba"

    per quanto riguarda queste novelle, ce n' una che sottolinea, attraverso l'epilogo, il cambiamentodella prospettiva del Verga=> "novella pane nero" -> famigliola umile, ancora legata ai valori delpassato,ma basta che la giovane Lucia diventi l'amante del padrone e torni a casa con i gioiellid'oro, perch venga abbandonato qualsiasi scrupolo morale -> domina spietata l'interesseeconomico

    La Roba:storia di una formidabile arrampicata sociale -> non a caso un tema dominante nell'800 => tema"attuale", sono gli anni della progressiva presa di potere della borghesiacostruzione sofisticata per quanto riguarda i punti di vista: inizio: viandante che attraversa le terre del Mazzar, punto di vista che tende a coincidere con

    quello del narratore => linguaggio colto che non si identifica con "la roba"

    poi-> lettighiere/cocchiere della carrozza, punto di vista che nutre ammirazione nell'arrampicatasociale del Mazzar anche se-> non riesce a spiegarsi questa ascesa => rappresental'immobilismo della societ rurale

    infine-> narratore regredito all'interno del mondo a cui appartiene Mazzar, coincide totalmentecon le scelte utilitaristiche e spietate del Mazzar => condivide il fatto che Mazzar abbiasposato pienamente la legge della roba. Ultimo narratore che ritiene un danno le spese che ilprotagonista abbia sostenuto per il funerale della madre => un totale assorbimento della leggedell'utile.

    Analisi:Verga crea una figura mitologica del personaggio attraverso-> accumulazione sintattica spessoresa con il polisindeto e attraverso l'iperbole stralunata, straniante, in virt della quale c' una

    totale identificazione di Mazzar con la sua robainizio che ricorda, decisamente, quello del "Gatto con gli Stivali". -> anche questo alone fiabescoche aiuta a dare alla figura di Mazzar un'aurea mitologica, magicain una grande analessi, il cocchiere, delinea la grande storia del Mazzar

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    la parola "roba", tratto dal linguaggio popolare, indica l'insieme dei beni materiali20/01

    il prezzo imposto dalla roba la totale alienazione.per Mazzar rappresenta anche una figura storicamente prodottasi nella seconda metdell'ottocento (anche un personaggio storicamente determinato) => quando si verifica il passaggiodal latifondo dell'aristocrazia alla nuova propriet borghese.il narratore sottolinea anche come a questo cambiamento non corrisponda poi un'analogatrasformazione nella societ => i baroni di ieri, sono gli spietati proprietari di oggi.ancora una volta gli uomini sono mossi non da valori ideali ma dal bisogno di soddisfare i loroimpulsi e i loro bisogni materiali."quante seccature Mazzar doveva sopportare" -> il narratore ha assunto la stessa logica spietatadel protagonista, la fame degli altri diventa una seccatura: totale insensibilit e anaffettivit.il messaggio della novella che nella roba non c' salvezza, ma solo alienazione totale.

    Mastro Don Gesualdosecondo ed ultimo dei due romanzi del "Ciclo dei Vinti"

    esce nel 1889, stesso anno de "Il Piacere" di D'Annunzio ( ! )il titolo allude alla vicenda del romanzo => storia dell'ascesa sociale di un muratore che con la sualucide intelligenza e la sua inesauribile energia, accumula un'ingente quantit di ricchezze.Mastro Don Gesualdo presenta significative differenze rispetto ai Malavoglia:1. l'effetto di straniamento di una voce anonima e regredita nella comunit, non pi cos

    identificabile!Infatti il livello della societ si decisamente innalzato => lo scarto sociologico della materianarrata si innalzato e quindi anche il livello del narratore si innalza.Di conseguenza il livello del narratore tende a coincidere con il vero livello del Verga.Ma-> non viene ripristinato il narratore onnisciente, tant' che all'inizio del romanzo non civengono dati i presupposti alla base della vicenda => il lettore introdotto senza mediazioni, inmedias res.Solo nel IV capitolo, apprendiamo una parte di quella che stata la sua vita passata => al

    termine di una lunga giornata di lavoro, Mastro Don Gesualdo si abbonda ai ricordi,mostrandoci la sua vita passata, attraverso il discorso indiretto libero.2. i Malavoglia sono un romanzo corale=> componenti della famiglia malavoglia sono pi d'uno,

    mentre qui campeggia al centro del romanzo una figura del protagonista, totalizzante, allacentralit del quale corrisponde il punto di vista della narrazione che-spesso-coincide con unpunto di vista interno al personaggio stesso, attraverso il discorso indiretto libero (di norma daFlaubert in poi).

    3. il sistema dei personaggi dei malavoglia era sostanzialmente bipolare: da una parte personaggidepositari di valori, dall'altra personaggi rappresentati la lotta dell'utile; mentre nel Mastro DonGesualdo, il conflitto si interiorizza => si colloca tutto all'interno del protagonista stesso. Purdedicando tutta la sua vita alla conquista della "roba", Mastro Don Gesualdo mantiene il

    desiderio di alcuni valori: amore per la moglie e la figlia e vorrebbe essere da loro riamato,Ma-> non arriva mai a realizzare questi desideri, perch viene soverchiato dalla legge dellaroba, la legge dell'utile.Esempio concreto il rapporto che lo lega alla serva Diodata => innamorato della sua servama sacrifica questo amore per il matrimonio con la figlia del nobile del paese caduto indisgrazia economica-> Bianca Trao. Per Bianca il matrimonio la possibilit di rimpinguare ilpatrimonio di famiglia; per Mastro Don Gesualdo l'occasione perch gli si aprano le portegiuste ai notabili del paese. => colui che dovrebbe essere il portatore dei valori, il primo anegarli per tener fede alla legge della robale pessimismo darwiniano del Verga portato alle estreme conseguenze -> sconfitta totale dalpunto di vista umano.Mastro Don Gesualdo circondato in una totale aridit di sentimenti: il padre-che potrebbe

    essere assimilato a Padron Toni-gli volta le spalle perch rancoroso e invidioso del successodel figlio persino al momento della morte ("da Padron Toni perch per il padre di Mastro DonGesualdo vale solo la legge dell'immobilit sociale), i fratelli lo invidiano e aspirano solo ad

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    avere benefici dalla sua ricchezza, la moglie Bianca Trao si sposa gi incinta e lo tratta confreddezza, la figlia Isabella Trao si vergogna di lui e gli rimane estranea anche al momentodella morta, i figli che ha avuto da Diodata lo odiano come tutto il resto del paese.Forse proprio perch il Mastro Don Gesualdo il portatore dei valori, che pu rendersi contodei suoi sbagli sul punto di morte.

    Russo parla di "religione della roba"-> condivisibile solo a condizione che si capisca che questaforma di Gesualdo, non di Verga.

    22/01Fine del Mastro Don Gesualdo coincide con la morte del suo protagonistadivisibile in tre parti:1. vita ripetitiva di Gesualdo ammalato nella casa del genero, a Palermo (narrazione condotta dal

    punto di vista del protagonista che osserva la vita nel palazzo nobiliare -> cerimonie che glipaiono inutili e dispendiose)

    2. episodi che interrompono la consueta ripetivit: tentativo di farsi spiegare la malattia daimedici, incontri con la figlia,etc.. (narrazione condotta al punto di vista del protagonista)

    3. agonia e morte di Gesualdo (punto di vista quello di Don Leopoldo => servitore malevolo,pigro e rancoroso incaricato di accudire Gesualdo durante la notte)

    battuta finale: " roba di famiglia. Adesso bisogna avvertire la cameriera della signora duchessa"=> allusione al vuoto familiarismo e al freddo carattere cerimoniale dei riti nobiliariIn questo finale coesistono due poli della narrazione (Gesualdo VS gli abitanti del palazzo) che siscambiano la prospettiva narrativa con un effetto di muto straniamento che pone in causa: carattere improduttivo e l'ipocrisia della vita nobiliare fallimento del rappresentante della nuova borghesiamorte di Gesualdo descritta con un effetto di straniamento che serve a sottolineare la sconfitta diGesualdo, che muore solo tra persone che lo ignorano e lo deridonoN.B. l'effetto di straniamento non serve ad impietosire il lettore nei confronti del protagonistatema dell'estraneit, tipico del Verga, assume qui l'aspetto dell'incomunicabilit tra Isabella eGesualdo, a causa di due fattori:

    1. interesse economico (Isabella teme che il padre possa fare testamento in favore dei fratelliavuti dalla serva)2. differenza di razza e di classe sociale: Isabella rimane una Trao e, in quanto tale, una nobile,

    mentre Gesualdo rimane, agli occhi della figlia, un 'villano'Gesualdo non esce mai dalla solitudine, nemmeno sul punto di morte => torna il tema dell'esule,del diversola sua morte rivela che nella 'Roba' non c' salvezzaChi cerca di vivere al di fuori della logica della roba destinato ad un destino di vittima, cos comechi obbedisce sino in fondo alle leggi dell'interesse provoca la propria sconfittaMastro Don Gesualdo porta alle estreme conseguenze il messaggio gi espresso nella novella 'laRoba' -> ogni successo del Gesualdo viene punito, rovesciandosi nel suo esatto contrario eaccelerando il fallimento e il senso di sconfitta interiore del protagonista

    La descrizione della morte di Gesualdo, assegnata a Don Leopoldo, rivela, non solo il realismo delVerga, ma anche la determinazione con cui egli conduce alle estreme conseguenze le sue ideeassolutamente moderneDa un punto di vista economico Gesualdo un vincitore, ma un vinto dal punto di vista deisentimenti umaniMastro Don Gesualdo segna la crisi estrema dell'individualismo borghese fiducioso nei valori dellaconcorrenza e nella libera competizione degli individui => dopo questo romanzo non ci saranno pipossibili eroi che cercano il senso della vita nel successo pubblico/nella legge dell'utile-> Mastro Don Gesualdo segna un punto di rottura e di non-ritorno con il passato, d il definitivocongedo al modello ottocentesco e al romanzo costruito sul tema dell'arrampicata sociale/successo individuale.