Verbale Conferenza Servizi del 12 novembre...

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Verbale Conferenza Servizi del 12 novembre 2013 L’anno duemilatredici, addì 12 del mese di novembre, presso la sala consiliare del Comune di Uri, sito in via Sassari n.25, alle ore 11.45 si è riunita, in seconda convocazione la Conferenza dei servizi per discutere il seguente ordine del giorno: 1. Approvazione verbali sedute precedenti: del 2 luglio 2013, del 26 luglio 2013 e del 6 agosto 2013 2. Approvazione e adozione del regolamento di gestione per la “Conferenza di Servizi” 3. Approvazione Convenzione relativa al Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) i n forma associata 4. Adozione di un software gestionale unico che consenta il supporto e la messa in rete delle attività in cogestione, delle attività svolte dagli operatori dei Servizi Sociali dei Comuni, dei Centri per le Famiglie e la Comunità del PLUS, e delle attività di censimento e programmazione dell’UdP. 5. Varie ed eventuali. Sono presenti: 1. Comune di Bonorva, rappresentato dal sindaco Giammario Senes 2. Azienda sanitaria Locale, Distretto di Alghero, rappresentata con delega, dal responsabile del Servizio Socio Sanitario, Francesco Cattari 3. Comune di Thiesi, rappresentato dal sindaco Gianfranco Soletta 4. Comune di Cheremule, rappresentato con delega dal sindaco del Comune di Thiesi Gianfranco Soletta 5. Comune di Torralba, rappresentato dal sindaco Giovanni Uras 6. Comune di Semestene, rappresentato con delega dall’assessore Antonella Buda 7. Comune di Uri, rappresentato dal sindaco Gennaro Galzerano 8. Comune di Pozzomaggiore, rappresentato dal sindaco Tonino Pischedda 9. Comune di Olmedo, rappresentato con delega, dall’assessore Maria Elena Pinna 10. Comune di Ittiri, rappresentato dal sindaco Tonino Orani 11. Comune di Banari, rappresentato dal sindaco Gianpiero Cordedda 12. Comune di Bessude, rappresentato con dal sindaco Giuseppe Sechi 13. Comune di Mara, rappresentato dal sindaco Angelo Sanna 14. Comune di Siligo, rappresentato dal sindaco Giuseppina Ledda 15. Comune di Putifigari, rappresentato dal sindaco del Comune di Ittiri, Tonino Orani Sono altresì presenti: Maria Serena Zedda, direttore distretto ASL Sassari Giorgina Meloni, delegato Dipartimento Salute Mentale Gianfranco Sechi, funzionario Comune di Bonorva Stefano Spanu, coordinatore dell’Ufficio di Piano Rosa Accardo, componente dell’Ufficio di Piano Iosetto Marras, componente dell’Ufficio di Piano Presiede l’assemblea il sindaco del Comune di Bonorva Giammario Senes. Verbalizza il componente dell’Ufficio di piano Iosetto Marras. Apre la seduta il Presidente Giammario Senes, che letto l’ordine del giorno passa a presentare il primo punto relativo all’Approvazione verbali sedute precedenti: del 2 luglio 2013, del 26 luglio 2013

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Verbale Conferenza Servizi del 12 novembre 2013

L’anno duemilatredici, addì 12 del mese di novembre, presso la sala consiliare del Comune di Uri,

sito in via Sassari n.25, alle ore 11.45 si è riunita, in seconda convocazione la Conferenza dei servizi

per discutere il seguente ordine del giorno:

1. Approvazione verbali sedute precedenti: del 2 luglio 2013, del 26 luglio 2013 e del 6 agosto

2013

2. Approvazione e adozione del regolamento di gestione per la “Conferenza di Servizi”

3. Approvazione Convenzione relativa al Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) i n forma

associata

4. Adozione di un software gestionale unico che consenta il supporto e la messa in rete

delle attività in cogestione, delle attività svolte dagli operatori dei Servizi Sociali dei Comuni,

dei Centri per le Famiglie e la Comunità del PLUS, e delle attività di censimento e

programmazione dell’UdP.

5. Varie ed eventuali.

Sono presenti:

1. Comune di Bonorva, rappresentato dal sindaco Giammario Senes

2. Azienda sanitaria Locale, Distretto di Alghero, rappresentata con delega, dal responsabile del Servizio Socio Sanitario, Francesco Cattari

3. Comune di Thiesi, rappresentato dal sindaco Gianfranco Soletta

4. Comune di Cheremule, rappresentato con delega dal sindaco del Comune di Thiesi Gianfranco Soletta

5. Comune di Torralba, rappresentato dal sindaco Giovanni Uras 6. Comune di Semestene, rappresentato con delega dall’assessore Antonella Buda 7. Comune di Uri, rappresentato dal sindaco Gennaro Galzerano 8. Comune di Pozzomaggiore, rappresentato dal sindaco Tonino Pischedda 9. Comune di Olmedo, rappresentato con delega, dall’assessore Maria Elena Pinna 10. Comune di Ittiri, rappresentato dal sindaco Tonino Orani 11. Comune di Banari, rappresentato dal sindaco Gianpiero Cordedda 12. Comune di Bessude, rappresentato con dal sindaco Giuseppe Sechi 13. Comune di Mara, rappresentato dal sindaco Angelo Sanna 14. Comune di Siligo, rappresentato dal sindaco Giuseppina Ledda 15. Comune di Putifigari, rappresentato dal sindaco del Comune di Ittiri, Tonino Orani

Sono altresì presenti: – Maria Serena Zedda, direttore distretto ASL Sassari – Giorgina Meloni, delegato Dipartimento Salute Mentale – Gianfranco Sechi, funzionario Comune di Bonorva – Stefano Spanu, coordinatore dell’Ufficio di Piano – Rosa Accardo, componente dell’Ufficio di Piano – Iosetto Marras, componente dell’Ufficio di Piano

Presiede l’assemblea il sindaco del Comune di Bonorva Giammario Senes.

Verbalizza il componente dell’Ufficio di piano Iosetto Marras. Apre la seduta il Presidente Giammario Senes, che letto l’ordine del giorno passa a presentare il

primo punto relativo all’Approvazione verbali sedute precedenti: del 2 luglio 2013, del 26 luglio 2013

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e del 6 agosto 2013. Dopo aver verificato che non sono presenti osservazioni sui suddetti verbali

pone ai voti l’approvazione degli stessi. L’assemblea, all’unanimità, delibera di approvare i verbali

delle sedute del 2 luglio 2013, del 26 luglio 2013 e del 6 agosto 2013 con la seguente votazione:

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

15 zero zero

Al termine della votazione Francesco Cattari chiede che i verbali delle Conferenze dei servizi siano

trasmessi non solo all’indirizzo del Direttore Generale dell’ASL ma anche al suo indirizzo di posta

elettronica.

Il Presidente Giammario Senes, presenta il secondo punto all’ordine del giorno relativo all’

Approvazione e adozione del Regolamento di gestione e funzionamento della Conferenza di Servizi

del PLUS Distretto di Alghero, ricordando che l’adozione dello stesso è necessaria, specie alla luce del

fatto che la seduta del 5 novembre scorso non ha avuto luogo, in quanto non era presente il numero

legale.

Il Presidente, legge ai presenti il contenuto dell’ART.1 della bozza di Regolamento chiedendo se vi

sono modifiche da apportare. Dopo ampia discussione l’assemblea delibera di approvare

all’unanimità, con la seguente votazione

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

15 zero zero

il seguente testo:

ORDINAMENTO

Art. 1 - Composizione della Conferenza dei Servizi

1. La Conferenza dei Servizi, istituita ai sensi dell’artt. 14 e ss della legge n.241/1990 e della L.R. n. 23/2005,

è composta da:

– Il Presidente della Provincia di Sassari o suo delegato;

– I Sindaci o loro delegati, dei Comuni situati nel territorio del Distretto di Alghero: Alghero, Banari,

Bessude, Bonnanaro, Bonorva, Borutta, Cheremule, Cossoine, Giave, Ittiri, Mara, Monteleone

Rocca Doria, Olmedo, Padria, Pozzomaggiore, Putifigari, Romana, Semestene, Siligo, Thiesi,

Torralba, Uri, Villanova Monteleone;

– Il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale n°1 di Sassari o suo delegato ai sensi dell’art.32

della L.R.23/2005 e successive modifiche e integrazioni.

2. La Conferenza dei Servizi è presieduta dal Sindaco del Comune capofila, o suo delegato.

Il Presidente, legge ai presenti il contenuto dell’ART.2 della bozza di Regolamento chiedendo se vi

sono modifiche da apportare. Dopo ampia discussione l’assemblea delibera di approvare

all’unanimità, con la seguente votazione

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

15 zero zero

il seguente testo:

ORDINAMENTO

Art. 2 - Funzioni della Conferenza dei Servizi

La Conferenza dei Servizi assolve ai compiti ed alle funzioni di cui alla L. R. n.23/2005, in particolare:

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1. Alla Conferenza sono affidati compiti di concertazione degli indirizzi e delle strategie, di controllo e di

pianificazione dell’integrazione istituzionale nell’ambito del PLUS - Piano Locale Unitario dei Servizi

alla persona. In particolare.

– al coordinamento politico della programmazione sociosanitaria del distretto;

– all’interazione con la Conferenza di programmazione;

– all’interazione con l’Ufficio di Piano per la parte valutativa, di rendicontazione e di

supporto programmatico;

– alla verifica del raggiungimento degli obiettivi del PLUS, anche tramite l’esame

dell’operato dell’Ufficio di Piano;

– all’eventuale proposta di rimodulazione delle azioni del PLUS stesso da sottoporre alla

Conferenza di programmazione;

– alla definizione e approvazione di progetti, protocolli d’intesa e convenzioni con altri soggetti;

– all’indicazione di tutti gli altri atti che sono necessari alla realizzazione degli interventi previsti

nel piano e che non rientrano nella competenza dei singoli comuni, dell’Ufficio di Piano o

di altri soggetti istituzionali;

– all’individuazione, attraverso proprie indicazioni e proposte, di futuri obiettivi da recepire

negli accordi di programma da stipularsi;

– alla nomina dei componenti del Collegio di vigilanza di cui al capitolo 2 del Documento di

Programmazione 2012-2014 approvato ad Alghero in data 15 ottobre 2012.

2. La Conferenza dei servizi esercita i suoi compiti sia in sede assembleare sia attraverso l’attività

dell’Ufficio di Piano.

Il Presidente, legge ai presenti il contenuto dell’ART.3 della bozza di Regolamento chiedendo se vi

sono modifiche da apportare. Dopo ampia discussione l’assemblea delibera di approvare

all’unanimità, con la seguente votazione

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

15 zero zero

il seguente testo:

ORDINAMENTO

Art. 3 - Funzioni dell’Ufficio di Piano

1. L’Ufficio di Piano opera come organo di supporto alla Conferenza dei Servizi, svolgendo altresì la

funzione di verbalizzazione della Conferenza dei Servizi tramite la predisposizione di tutte le

comunicazioni e atti necessari in collaborazione con gli Uffici del Comune capofila.

Il Presidente, legge ai presenti il contenuto dell’ART.4 della bozza di Regolamento e chiede ai

presenti se vi sono modifiche da apportare. Dopo ampia discussione l’assemblea delibera di

approvare all’unanimità, con la seguente votazione

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

15 zero zero

il seguente testo:

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ORDINAMENTO

Art. 4 - Sede della Conferenza dei Servizi e dell’Ufficio di Piano

1. La Conferenza dei Servizi ha sede presso il Comune capofila, come individuato all’interno dell’Accordo

di programma per l’adozione del Piano Locale Unitario dei Servizi alla persona.

2. Il Presidente può stabilire di svolgere la Conferenza presso altre sedi.

Il Presidente, legge ai presenti il contenuto dell’ART.5 della bozza di Regolamento chiedendo se vi

sono modifiche da apportare. Dopo ampia discussione l’assemblea delibera di approvare a

maggioranza, con la seguente votazione

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

15 zero zero

il seguente testo:

FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA

Art. 5 - Convocazioni

1. La Conferenza dei Servizi si riunisce su convocazione del Sindaco del Comune capofila o dal suo

delegato.

2. Il Sindaco del Comune capofila è tenuto altresì a convocare la Conferenza ogniqualvolta ne facciano

richiesta scritta all’Ufficio protocollo dello stesso:

– Un numero di Sindaci che rappresenti almeno un quarto più uno dei Comuni compreso

nell’ambito territoriale del Distretto;

– l’Ufficio di Piano;

– l’Azienda Unitaria Sanitaria Locale;

– la Provincia di Sassari.

3. Il Sindaco del Comune capofila, o un suo delegato, indice la Conferenza entro i successivi 5 giorni dalla

richiesta pervenuta all’Ufficio protocollo.

4. La convocazione della Conferenza avviene mediante avviso scritto contenente il luogo, la data e l’ora

della riunione, nonché l’ordine del giorno.

5. L’avviso di convocazione deve essere consegnato ai componenti della Conferenza almeno cinque giorni

prima di quello stabilito per la riunione, anche a mezzo di telefax, e-mail o PEC.

6. Nel caso in cui debbano trattarsi con urgenza questioni indifferibili, è ammessa la convocazione con

preavviso anche di sole ventiquattro ore rispetto alla data fissata per la seduta anche a mezzo di

telegramma, telefax, e-mail, o PEC.

Il Presidente, legge ai presenti il contenuto dell’ART.6 della bozza di Regolamento chiedendo se vi

sono modifiche da apportare. Dopo ampia discussione l’assemblea delibera di approvare

all’unanimità, con la seguente votazione

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

15 zero zero

il seguente testo:

FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA

Art. 6 – Sedute della Conferenza dei servizi

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1. Il Sindaco del Comune capofila, o suo delegato, presiede le sedute della Conferenza dei Servizi e ne

dirige i lavori.

2. La Conferenza si svolge di norma a porte chiuse e viene fatto verbale sintetico della discussione.

3. La verbalizzazione delle sedute è a cura dell’Ufficio di Piano.

4. Il Presidente rappresenta la Conferenza, ne tutela la dignità e le funzioni, dirige e modera la

discussione, fa osservare il regolamento, modera la discussione e mette ai voti le decisioni.

Il Presidente, legge ai presenti il contenuto dell’ART.7 della bozza di Regolamento chiedendo se vi

sono modifiche da apportare.

Gianfranco Soletta chiede che venga posta ai voti l’approvazione del testo originale contenuto nella

bozza, prevedendo la possibilità di contare, ai fini della determinazione del numero legale, anche i

delegati. Il Presidente pone ai voti la proposta di Gianfranco Soletta, che registra il seguente

risultato:

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

3 (Comune di Thiesi, Comune di

Cheremule, Comune di Banari) 12 zero

Dopo ampia discussione l’assemblea delibera di approvare a maggioranza, con la seguente votazione

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

12 3

(Comune di Thiesi, Comune di

Cheremule, Comune di Banari)

zero

il seguente testo:

FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA

Art. 7 - Validità delle sedute

1. Il Presidente apre la seduta dopo avere accertato la presenza del numero legale mediante appello

nominale dei componenti della Conferenza. Il numero legale è costituito:

– in prima convocazione, dalla presenza fisica della maggioranza semplice degli aventi diritto,

pari ad almeno 13;

– in seconda convocazione, dalla presenza fisica di almeno un quarto degli più uno degli aventi

diritto, pari ad almeno 7.

2. La prima e la seconda convocazione possono essere previste per lo stesso giorno, a distanza, l’una

dall’altra, di almeno un’ora.

Il Presidente, legge ai presenti il contenuto dell’ART.8 della bozza di Regolamento chiedendo se vi

sono modifiche da apportare. Dopo ampia discussione l’assemblea delibera di approvare

all’unanimità, con la seguente votazione

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

15 zero zero

il seguente testo:

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FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA

Art. 8 - Votazioni

1. Dichiarata chiusa la discussione, l’argomento viene messo ai voti.

2. Ogni proposta messa in votazione si intende approvata quando abbia raccolto la maggioranza

semplice dei voti.

3. Ad ogni componente della Conferenza dei Servizi è attribuito un solo voto, come segue:

– Provincia di Sassari: n.1 voto

– ASL 1 di Sassari: n.1 voto

– Comune di Alghero: n.1 voto

– Comune di Banari: n.1 voto

– Comune di Bessude: n.1 voto

– Comune di Bonnanaro: n.1 voto

– Comune di Bonorva: n.1 voto

– Comune di Borutta: n.1 voto

– Comune di Cheremule: n.1 voto

– Comune di Cossoine: n.1 voto

– Comune di Giave: n.1 voto

– Comune di Ittiri: n.1 voto

– Comune di Mara: n.1 voto

– Comune di Monteleone Rocca Doria: n.1 voto

– Comune di Olmedo: n.1 voto

– Comune di Padria: n.1 voto

– Comune di Pozzomaggiore: n.1 voto

– Comune di Putifigari: n.1 voto

– Comune di Romana: n.1 voto

– Comune di Semestene: n.1 voto

– Comune di Siligo: n.1 voto

– Comune di Thiesi: n.1 voto

– Comune di Torralba: n.1 voto

– Comune di Uri: n.1 voto

– Comune di Villanova Monteleone: n.1 voto

4. Le votazioni avvengono per appello nominale, o per alzata di mano a scrutinio palese.

5. A parità di voti la deliberazione si intende non approvata.

6. In caso di astensione o voto contrario il componente può dichiarare i motivi chiedendo che vengano

riportati nel verbale.

7. In caso di contestazione sulla votazione, il Presidente la può ritenere invalida e disporne l’immediata

ripetizione.

8. La regolarità delle votazioni è accertata dal Presidente con l’assistenza della segreteria costituita

dall’Ufficio di Piano.

9. Le deliberazioni approvate sono immediatamente esecutive.

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Il Presidente, legge ai presenti il contenuto dell’ART.9 della bozza di Regolamento chiedendo se vi

sono modifiche da apportare. Dopo ampia discussione l’assemblea delibera di approvare

all’unanimità, con la seguente votazione

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

15 zero zero

il seguente testo:

FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA

Art. 9 - Deposito e consultazione di atti

1. Di ogni seduta della Conferenza viene curata la verbalizzazione tramite il personale dell’Ufficio di

Piano.

2. In ciascun processo verbale è indicato:

– luogo, data, ora di inizio della seduta;

– oggetto degli argomenti esaminati;

– nome del Presidente, del Segretario verbalizzante e dei componenti presenti alla seduta;

– esito della votazione, con riferimento a ciascuna proposta o argomento iscritto all’ordine del

giorno, le decisioni di rinvio o ritiro, le dichiarazioni o osservazioni sulle determinazioni

assunte;

– nome dei soggetti che hanno eventualmente assistito alla seduta.

3. Il verbale è sottoscritto dal Presidente e dal Segretario verbalizzante.

4. I verbali di ogni seduta della Conferenza vengono approvati nelle sedute successive

5. I verbali approvati vengono messi a disposizione del pubblico presso i locali dell’Ufficio di piano e

tramite pubblicazione sul sito web del PLUS Distretto di Alghero

Il Presidente, legge ai presenti il contenuto dell’ART.10 della bozza di Regolamento chiedendo se vi

sono modifiche da apportare. Dopo ampia discussione l’assemblea delibera di approvare

all’unanimità, con la seguente votazione

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

15 zero zero

il seguente testo:

FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA

Art. 10 - Strumenti dell’attività conoscitiva e di controllo

La Conferenza può promuovere udienze conoscitive, può altresì invitare tutti coloro che sono

interessati al provvedimento adottato e/o possono fornire elementi utili e necessari

all’argomento oggetto dell’ordine del giorno quali Servizi Sociali e/o Sanitari Locali, OO.SS,

Istituzioni Scolastiche, Servizi del Ministero di Grazia e Giustizia, Patronati e qualunque altro

soggetto Istituzionale o no ritenuto opportuno.

Il Presidente, legge ai presenti il contenuto dell’ART.11 della bozza di Regolamento chiedendo se vi

sono modifiche da apportare. Dopo ampia discussione l’assemblea delibera di approvare

all’unanimità, con la seguente votazione

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Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

15 zero zero

il seguente testo:

FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA

Art. 11 - Norma transitoria

Il presente regolamento viene deliberato nella Conferenza del 12 novembre 2013

Esso è vincolante per tutti i soggetti di cui all’art.1 anche se assenti alla sua approvazione.

Il presente regolamento può essere sottoposto a revisioni e integrazioni, approvate a maggioranza ai

sensi dell’art.7 del presente regolamento.

Al questo punto il Presidente, legge ai presenti l’intero contenuto del Regolamento chiedendo se vi

sono modifiche da apportare. Dopo ampia discussione l’assemblea delibera di approvare

all’unanimità, con la seguente votazione

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

15 zero zero

il complesso del Regolamento per il funzionamento della Conferenza dei servizi del Distretto di

Alghero e quindi il seguente testo:

Regolamento per il funzionamento della Conferenza dei servizi del Distretto di Alghero

OGGETTO

Il presente regolamento disciplina il funzionamento e le modalità organizzative della Conferenza dei Servizi del

PLUS Distretto di Alghero, di cui al capitolo 2 del Documento di Programmazione 2012-2014 approvato ad

Alghero in data 15 ottobre 2012.

ORDINAMENTO

Art. 1 - Composizione della Conferenza dei Servizi

1. La Conferenza dei Servizi, istituita ai sensi dell’artt. 14 e ss della legge n.241/1990 e della L.R. n. 23/2005,

è composta da:

– Il Presidente della Provincia di Sassari o suo delegato;

– I Sindaci o loro delegati, dei Comuni situati nel territorio del Distretto di Alghero: Alghero,

Banari, Bessude, Bonnanaro, Bonorva, Borutta, Cheremule, Cossoine, Giave, Ittiri, Mara,

Monteleone Rocca Doria, Olmedo, Padria, Pozzomaggiore, Putifigari, Romana, Semestene,

Siligo, Thiesi, Torralba, Uri, Villanova Monteleone;

– Il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale n°1 di Sassari o suo delegato ai sensi

dell’art.32 della L.R.23/2005 e successive modifiche e integrazioni.

2. La Conferenza dei Servizi è presieduta dal Sindaco del Comune capofila, o suo delegato.

Art. 2 - Funzioni della Conferenza dei Servizi

La Conferenza dei Servizi assolve ai compiti ed alle funzioni di cui alla L. R. n.23/2005, in particolare:

1. Alla Conferenza sono affidati compiti di concertazione degli indirizzi e delle strategie, di controllo e di

pianificazione dell’integrazione istituzionale nell’ambito del PLUS - Piano Locale Unitario dei Servizi

alla persona. In particolare.

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– al coordinamento politico della programmazione sociosanitaria del distretto;

– all’interazione con la Conferenza di programmazione;

– all’interazione con l’Ufficio di Piano per la parte valutativa, di rendicontazione e di

supporto programmatico;

– alla verifica del raggiungimento degli obiettivi del PLUS, anche tramite l’esame

dell’operato dell’Ufficio di Piano;

– all’eventuale proposta di rimodulazione delle azioni del PLUS stesso da sottoporre alla

Conferenza di programmazione;

– alla definizione e approvazione di progetti, protocolli d’intesa e convenzioni con altri soggetti;

– all’indicazione di tutti gli altri atti che sono necessari alla realizzazione degli interventi previsti

nel piano e che non rientrano nella competenza dei singoli comuni, dell’Ufficio di Piano o

di altri soggetti istituzionali;

– all’individuazione, attraverso proprie indicazioni e proposte, di futuri obiettivi da recepire

negli accordi di programma da stipularsi;

– alla nomina dei componenti del Collegio di vigilanza di cui al capitolo 2 del Documento di

Programmazione 2012-2014 approvato ad Alghero in data 15 ottobre 2012.

2. La Conferenza dei servizi esercita i suoi compiti sia in sede assembleare sia attraverso l’attività

dell’Ufficio di Piano.

Art. 3 - Funzioni dell’Ufficio di Piano

1. L’Ufficio di Piano opera come organo di supporto alla Conferenza dei Servizi, svolgendo altresì la

funzione di verbalizzazione della Conferenza dei Servizi tramite la predisposizione di tutte le

comunicazioni e atti necessari in collaborazione con gli Uffici del Comune capofila.

Art. 4 - Sede della Conferenza dei Servizi e dell’Ufficio di Piano

1. La Conferenza dei Servizi ha sede presso il Comune capofila, come individuato all’interno dell’Accordo

di programma per l’adozione del Piano Locale Unitario dei Servizi alla persona.

2. Il Presidente può stabilire di svolgere la Conferenza presso altre sedi.

FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA

Art. 5 - Convocazioni

1. La Conferenza dei Servizi si riunisce su convocazione del Sindaco del Comune capofila o dal suo

delegato.

2. Il Sindaco del Comune capofila è tenuto altresì a convocare la Conferenza ogniqualvolta ne facciano

richiesta scritta all’Ufficio protocollo dello stesso:

– Un numero di Sindaci che rappresenti almeno un quarto dei Comuni compreso nell’ambito

territoriale del Distretto;

– l’Ufficio di Piano;

– l’Azienda Unitaria Sanitaria Locale;

– la Provincia di Sassari.

3. Il Sindaco del Comune capofila, o un suo delegato, indice la Conferenza entro i successivi 5 giorni dalla

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richiesta pervenuta all’Ufficio protocollo.

4. La convocazione della Conferenza avviene mediante avviso scritto contenente il luogo, la data e l’ora

della riunione, nonché l’ordine del giorno.

5. L’avviso di convocazione deve essere consegnato ai componenti della Conferenza almeno cinque giorni

prima di quello stabilito per la riunione, anche a mezzo di telefax, e-mail o PEC.

6. Nel caso in cui debbano trattarsi con urgenza questioni indifferibili, è ammessa la convocazione con

preavviso anche di sole ventiquattro ore rispetto alla data fissata per la seduta anche a mezzo di

telegramma, telefax, e-mail, o PEC.

Art. 6 – Sedute della Conferenza dei servizi

1. Il Sindaco del Comune capofila, o suo delegato, presiede le sedute della Conferenza dei Servizi e ne

dirige i lavori.

2. La Conferenza si svolge di norma a porte chiuse e viene fatto verbale sintetico della discussione.

3. La verbalizzazione delle sedute è a cura dell’Ufficio di Piano.

4. Il Presidente rappresenta la Conferenza, ne tutela la dignità e le funzioni, dirige e modera la

discussione, fa osservare il regolamento, modera la discussione e mette ai voti le decisioni.

Art. 7 - Validità delle sedute

1. Il Presidente apre la seduta dopo avere accertato la presenza del numero legale mediante appello

nominale dei componenti della Conferenza. Il numero legale è costituito:

– in prima convocazione, dalla presenza fisica della maggioranza semplice degli aventi diritto,

pari ad almeno 13;

– in seconda convocazione, dalla presenza fisica di almeno un quarto degli più uno degli aventi

diritto, pari ad almeno 7.

2. La prima e la seconda convocazione possono essere previste per lo stesso giorno, a distanza, l’una

dall’altra, di almeno un’ora.

Art. 8 - Votazioni

1. Dichiarata chiusa la discussione, l’argomento viene messo ai voti.

2. Ogni proposta messa in votazione si intende approvata quando abbia raccolto la maggioranza

semplice dei voti.

3. Ad ogni componente della Conferenza dei Servizi è attribuito un solo voto, come segue:

- Provincia di Sassari: n.1 voto

- ASL 1 di Sassari: n.1 voto

- Comune di Alghero: n.1 voto

- Comune di Banari: n.1 voto

- Comune di Bessude: n.1 voto

- Comune di Bonnanaro: n.1 voto

- Comune di Bonorva: n.1 voto

- Comune di Borutta: n.1 voto

- Comune di Cheremule: n.1 voto

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- Comune di Cossoine: n.1 voto

- Comune di Giave: n.1 voto

- Comune di Ittiri: n.1 voto

- Comune di Mara: n.1 voto

- Comune di Monteleone Rocca Doria: n.1 voto

- Comune di Olmedo: n.1 voto

- Comune di Padria: n.1 voto

- Comune di Pozzomaggiore: n.1 voto

- Comune di Putifigari: n.1 voto

- Comune di Romana: n.1 voto

- Comune di Semestene: n.1 voto

- Comune di Siligo: n.1 voto

- Comune di Thiesi: n.1 voto

- Comune di Torralba: n.1 voto

- Comune di Uri: n.1 voto

- Comune di Villanova Monteleone: n.1 voto

4. Le votazioni avvengono per appello nominale, o per alzata di mano a scrutinio palese.

5. A parità di voti la deliberazione si intende non approvata.

6. In caso di astensione o voto contrario il componente può dichiarare i motivi chiedendo che vengano

riportati nel verbale.

7. In caso di contestazione sulla votazione, il Presidente la può ritenere invalida e disporne l’immediata

ripetizione.

8. La regolarità delle votazioni è accertata dal Presidente con l’assistenza della segreteria costituita

dall’Ufficio di Piano.

9. Le deliberazioni approvate sono immediatamente esecutive.

Art. 9 - Deposito e consultazione di atti

1. Di ogni seduta della Conferenza viene curata la verbalizzazione tramite il personale dell’Ufficio di

Piano.

2. In ciascun processo verbale è indicato:

– luogo, data, ora di inizio della seduta;

– oggetto degli argomenti esaminati;

– nome del Presidente, del Segretario verbalizzante e dei componenti presenti alla seduta;

– esito della votazione, con riferimento a ciascuna proposta o argomento iscritto all’ordine del

giorno, le decisioni di rinvio o ritiro, le dichiarazioni o osservazioni sulle determinazioni

assunte;

– nome dei soggetti che hanno eventualmente assistito alla seduta.

3. Il verbale è sottoscritto dal Presidente e dal Segretario verbalizzante.

4. I verbali di ogni seduta della Conferenza vengono approvati nelle sedute successive

5. I verbali approvati vengono messi a disposizione del pubblico presso i locali dell’Ufficio di piano e

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tramite pubblicazione sul sito web del PLUS Distretto di Alghero

Art. 10 - Strumenti dell’attività conoscitiva e di controllo

La Conferenza può promuovere udienze conoscitive, può altresì invitare tutti coloro che sono

interessati al provvedimento adottato e/o possono fornire elementi utili e necessari

all’argomento oggetto dell’ordine del giorno quali Servizi Sociali e/o Sanitari Locali, OO.SS,

Istituzioni Scolastiche, Servizi del Ministero di Grazia e Giustizia, Patronati e qualunque altro

soggetto Istituzionale o no ritenuto opportuno.

Art. 11 - Norma transitoria

Il presente regolamento viene deliberato nella Conferenza del 12 novembre 2013

Esso è vincolante per tutti i soggetti di cui all’art.1 anche se assenti alla sua approvazione.

Il presente regolamento può essere sottoposto a revisioni e integrazioni, approvate a maggioranza ai

sensi dell’art.7 del presente regolamento.

Il Presidente Giammario Senes, presenta il terzo punto all’ordine del giorno: Approvazione

Convenzione relativa al Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) i n forma associata. Passa la parola

al coordinatore dell’Ufficio di piano Stefano Spanu, segnalando che per eventuali chiarimenti è

anche presente il funzionario del Comune di Bonorva, Gianfranco Sechi.

Stefano Spanu, espone l’argomento e passa la parola a Iosetto Marras per la lettura di ogni singolo articolo dello schema di convenzione.

Iosetto Marras procede alla lettura della schema di convenzione e da spiegazione di ogni singolo

articolo con l’ausilio di Gianfranco Sechi. Dopo ampia discussione, avendo raccolto le osservazioni

dell’assemblea e avendo modificato la convenzione nelle parti richieste, il Presidente, verificato che

non vi sono ulteriori richieste di modifica pone ai voti il testo definitivo. L’assemblea delibera di

approvare all’unanimità, con la seguente votazione

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

15 zero zero

il seguente testo:

SCHEMA DI CONVENZIONE QUADRO PER LA GESTIONE ASSOCIATA

DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE

(S.A.D.) (art.30 D.Lgs. n.267/2000)

COMUNI

Alghero, Banari, Bessude, Bonnanaro, Bonorva, Borutta, Cheremule, Cossoine,

Giave, Ittiri, Mara, Monteleone Rocca Doria, Olmedo, Padria, Pozzomaggiore,

Putifigari, Romana, Semestene, Siligo, Thiesi, Torralba, Uri, Villanova Monteleone

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Sommario

Art. 1 – Premesse

Art. 2 – Oggetto

Art. 3 – Principi

Art. 4 – Finalità

Art. 5 – Obiettivi

Art. 6 – Ambito territoriale

Art. 7 – Organismi

Art. 8 – Comune Capoambito

Art. 9 – Comuni sottoscrittori

Art. 10 – Consiglio intercomunale

Art. 11 – Ufficio di piano del Plus

Art. 12 – Sistema di finanziamento

Art. 13 – Riparto oneri

Art. 14 – Disciplinare

Art. 15 – Accesso nuovi sottoscrittori

Art. 16 – Recesso dalla convenzione

Art. 17 – Disciplina delle esclusioni

Art. 18 – Durata della convenzione

Art. 19 – Scioglimento della convenzione

Art. 20 - Controversie

Art. 21 – Norme transitorie

Art. 22 – Registrazione

L’anno duemilatredici, il giorno …. del mese di ….. , presso la sede del Comune di Bonorva, sono

intervenuti:

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di ALGHERO, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce,

in esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di BANARI, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in

esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di BESSUDE, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce,

in esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di BONNANARO, in nome, per conto e nell’interesse del quale

agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di BONORVA, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce,

in esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di BORUTTA, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce,

in esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

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nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di COSSOINE, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce,

in esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di CHEREMULE, in nome, per conto e nell’interesse del quale

agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di GIAVE, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in

esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di ITTIRI, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in

esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di MARA, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in

esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di MONTELEONE ROCCA DORIA, in nome, per conto e

nell’interesse del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di OLMEDO, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce,

in esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di ROMANA, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce,

in esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di PADRIA, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in

esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di POZZOMAGGIORE, in nome, per conto e nell’interesse del quale

agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di PUTIFIGARI, in nome, per conto e nell’interesse del quale

agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di SEMESTENE, in nome, per conto e nell’interesse del quale

agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di SILIGO, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in

esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di THIESI, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in

esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

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nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di TORRALBA, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce,

in esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di URI, in nome, per conto e nell’interesse del quale agisce, in

esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

nome cognome, nato a ….. (Prov. …….) il …/…./….., il quale interviene al presente atto nella

qualità di Sindaco del Comune di VILLANOVA MONTELEONE, in nome, per conto e nell’interesse

del quale agisce, in esecuzione della deliberazione consiliare n. ….. del …/…./…..;

PREMESSO

– che il decreto legislativo n.267 del 2000 prevede all’art.30 che al fine di svolgere in modo

coordinato funzioni e servizi determinati, gli enti locali possano stipulare tra di loro apposite

convenzioni nelle quali vengano stabilite le finalità, la durata, le forme di consultazione degli

enti contraenti nonché i propri rapporti finanziari ed i reciproci obblighi e garanzie;

– che il decreto legislativo n.112 del 1998, recante disposizioni in materia di “conferimento di

funzioni e compiti amministrativi dello stato alla Regione ed agli Enti Locali, in attuazione del

Capo I della L.15.03.1997, n.59”, al Capo II del Titolo IV, affida alla competenza dei Comuni

tutte le funzioni ed i compiti amministrativi nella materia dei servizi sociali;

– che l’art.6 della L.328 del 2000, avente per oggetto “il sistema integrato di interventi e servizi

sociali” descrive le funzioni amministrative di competenza comunale relative agli interventi

sociali;

– che l’art.15 della L. 241 del 1990 prevede che le amministrazioni possono sempre concludere

tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse

comune;

– che dalla normativa regionale vigente, e in particolare dalla L.R. n.23 del 2005 emerge la

necessità di definire le modalità di gestione unitaria, in ambito distrettuale, volte a garantire

l’integrazione gestionale, organizzativa e professionale;

– che con deliberazione n. 40/32 del 2011 “Linee guida per la programmazione e gestione e

gestione dei PLUS nel triennio 2012-2014”, la Regione Autonoma della Sardegna all’art.5 ha

stabilito, come obiettivo a breve termine per tutti gli ambiti PLUS, di attivare prioritariamente

almeno le due seguenti tipologie di servizi: l’assistenza domiciliare e l’assistenza educativa

territoriale;

– che i comuni di Alghero, Banari, Bessude, Bonnanaro, Bonorva, Borutta, Cheremule,

Cossoine, Giave, Ittiri, Mara, Monteleone Rocca Doria, Olmedo, Padria, Pozzomaggiore,

Putifigari, Romana, Semestene, Siligo, Thiesi, Torralba, Uri, Villanova Monteleone in data

15.10.2012, ad Alghero, hanno sottoscritto l’Accordo di Programma nel quale si impegnano

espressamente affinché vengano raggiunti gli obiettivi e attuati i servizi previsti nel Piano

Locale Unitario dei Servizi alla persona 2012-2014, individuando quale Capoambito il Comune

di Bonorva;

– che il Piano Locale Unitario dei Servizi alla persona 2012-2014 del Distretto di Alghero, votato

all’unanimità dalla Conferenza dei servizi tenutasi ad Alghero il 15.10.2012, prevede che i

servizi di assistenza domiciliare e assistenza educativa territoriale siano organizzati secondo la

forma della gestione associata;

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– che con la sottoscrizione della presente Convenzione i Comuni aderenti individuano nel

Comune di Bonorva, ente Capoambito del PLUS di Alghero, quale ente Capoambito della

gestione associata del S.A.D..

CONSIDERATO

– che il modello giuridico istituzionale individuato nella Convenzione, prevista

dall’art.30 “Convenzioni” del D.lgs. 267 del 2000, risulta efficace nella fase di avvio del

processo di gestione integrata del servizio di assistenza domiciliare, in funzione delle

esigenze dei comuni appartenenti all’Ambito territoriale del PLUS del distretto di

Alghero;

– che la realizzazione di tale forma associativa, presidiata per la funzione politico-

programmatoria dal Consiglio intercomunale e, quindi, dagli stessi amministratori dei

Comuni associati, consentirebbe alle Amministrazioni comunali associate, da un lato

di conservare un ruolo forte e diretto, dall’altro di soddisfare sempre più la necessita

di associare i servizi, sia nella prospettiva della costante diminuzione dei fondi

pubblici, sia in quella della costante crescita della domanda da parte dei cittadini.

Tutto ciò premesso, in esecuzione delle citate deliberazioni consiliari, tutte esecutive ai sensi di legge,

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

Art.1 PREMESSE

1. Le premesse fanno parte integrante della presente Convenzione e costituiscono i presupposti

su cui si fonda il consenso delle parti.

Art.2 OGGETTO

1. La presente Convenzione, stipulata ai sensi dell’art.30 del D.lgs 18 agosto 2000, n.267, ha per oggetto l’esercizio coordinato delle funzioni amministrative e la gestione in forma associata dei servizi, attività e funzioni proprie del Servizio di Assistenza Domiciliare (S.A.D.), attraverso la delega delle suddetto esercizio al Comune Capoambito da parte degli altri Comuni sottoscrittori.

2. Il S.A.D. comprende il complesso degli interventi e delle prestazioni di carattere socio-assistenziale, fatta eccezione per quelle a carattere sanitario che rimangono di competenza dell’ASL, erogati al domicilio di chiunque si trovi in condizioni di temporanea o permanente necessità di aiuto per la gestione della propria persona, per il governo della casa e per la conservazione dell’autonomia di vita in casa, in famiglia e nel proprio contesto sociale.

3. Il S.A.D. si concretizza attraverso la progettazione ed esecuzione dei “Piani Individuali di Intervento” (PII), strumenti di programmazione e attuazione che devono individuare, per ogni utente ammesso al servizio, obiettivi, prestazioni da erogare, cadenza e durata delle prestazioni, figure professionali da impiegare, calendario degli incontri per la valutazione dell’intervento assistenziale, quantificazione economica dell’intervento, eventuale partecipazione alla spesa da parte dell’utente.

Art.3 PRINCIPI

1. L’organizzazione in forma associata viene improntata sui seguenti principi: a. massima attenzione alle esigenze dell’utenza; b. puntuale erogazione rispetto dei termini del procedimento e della carta dei servizi; c. rapida risoluzione dei contrasti e delle difficoltà interpretative; d. divieto di aggravamento del procedimento e perseguimento costante della

semplificazione del medesimo, con eliminazione di tutti gli adempimenti non strettamente necessari;

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e. standardizzazione della modulistica e delle procedure; f. adeguamento tecnologico volto alla semplificazione dei procedimenti, del

collegamento con l’utenza e dei processi di monitoraggio e valutazione. Art.4

FINALITA’ 1. La gestione associata del servizio di assistenza domiciliare e l’esercizio coordinato delle

funzioni amministrative costituiscono presupposto essenziale per l’attuazione degli interventi previsti.

2. L’organizzazione del servizio e l’esercizio delle funzioni dovranno tendere a garantire pubblicità, economicità, efficienza, efficacia, e rispondenza al pubblico interesse dell’azione amministrativa.

3. In particolare, il S.A.D., si propone di: a. prevenire e rimuovere situazioni di bisogno e disagio, consentendo al cittadino di

conservare l’autonomia di vita nella propria abitazione, nel proprio ambiente familiare e sociale, nel caso in cui egli venga a trovarsi nell’impossibilità di provvedere completamente a se stesso, senza poter contare nell’aiuto adeguato di familiari e/o parenti o venga a trovarsi in uno stato di necessità che comprometta la continuazione normale della propria vita familiare;

b. evitare ricoveri inappropriati e favorire le dimissioni da ospedali e istituti; c. promuovere l’autonomia delle famiglie a rischio di emarginazione e/o in situazioni

problematiche; d. favorire l’integrazione e il collegamento fra i servizi socio-sanitari in grado di concorrere

all’autonomia della persona; e. favorire il recupero delle potenzialità residue della persona e il mantenimento dell’unità

familiare. Art.5

OBIETTIVI 1. L’attuazione del S.A.D. in forma associata è finalizzata al raggiungimento dei seguenti

obiettivi: a. favorire l’integrazione socio-sanitaria attraverso la programmazione integrata degli

interventi e dei servizi socio-sanitari; b. coniugare le strategie di protezione con quelle di promozione del benessere dei cittadini; c. favorire l’equità territoriale, sostenendo l’equilibrio nell’offerta di servizi e promuovendo

regolamenti uniformi all’interno del territorio; d. favorire lo sviluppo di un sistema di offerta in grado di cogliere l’evoluzione dei bisogni

della popolazione; e. individuare e attivare servizi caratterizzati da elevati standard di qualità e da omogeneità

nell’erogazione delle prestazioni; f. prevedere iniziative di formazione e di aggiornamento degli operatori finalizzate a

migliorare l’erogazione del servizio; g. razionalizzare le risorse attraverso la programmazione e gestione unitaria, mediante

un’unica procedura di affidamento gestita a livello distrettuale, così da realizzare economie di scala e liberare le risorse umane ed economiche disponibili per realizzare, soprattutto nei piccoli centri, quegli interventi assistenziali altrimenti non attivabili in considerazione dei costi da sostenere.

Art.6 AMBITO TERRITORIALE

1. I confini del territorio entro cui si svolge il S.A.D. corrisponde a quello dei Comuni sottoscrittori. Conseguentemente, il “bacino di utenza” del S.A.D. gestito in forma associata è individuato nel territorio di tutti i Comuni sottoscrittori della presente Convenzione.

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2. Sono definiti Comuni sottoscrittori gli Enti Locali Territoriali firmatari, rientranti nell’ambito territoriale del PLUS distretto di Alghero, che concordano sulle finalità, sull’oggetto e sulla disciplina posta a regolamento dei meccanismi di funzionamento previsti dal presente testo.

Art.7 ORGANISMI

1. Al fine di garantire il corretto funzionamento del S.A.D. vengono individuati specifici organismi di tipo politico rappresentati da:

a. il Comune Capoambito b. i Comuni sottoscrittori c. il Consiglio Intercomunale

e organi di tipo tecnico-amministrativo: d. Uffici tecnico-amministrativi propri del Comune Capoambito e/o di carattere

sovra comunale; Art.8

COMUNE CAPOAMBITO 1. Il Comune Capoambito assume, in forza del presente accordo, lo status di ente delegato alla

gestione dei servizi indicati all’oggetto. 2. Nello svolgimento delle funzioni delegate opera con lo scopo di assicurare il migliore

assolvimento dei compiti istituzionali attribuiti agli Enti Locali, sulla base della normativa e delle disposizioni vigenti e tenuto conto del Disciplinare determinato dal Consiglio Intercomunale di cui all’art. 10 della presente Convenzione.

3. Al Comune Capoambito compete di provvedere alla gestione tecnica, operativa ed amministrativa di tutti gli atti e di tutte le operazioni necessarie al compimento dei fini in base a cui sorge la presente Convenzione. Nel perseguire le finalità istituzionali attribuitegli in virtù dell’intesa sottoscritta opera nell' ambito degli orientamenti definiti dal Consiglio Intercomunale, ancorchè secondo regole di piena autonomia tecnica e gestionale.

4. Sulla base della presente Convenzione, agisce in nome e per conto dei Comuni deleganti, osservando le modalità operative concordate e descritte nel Disciplinare di cui all’art. 14 della presente Convenzione.

5. In virtù delle deleghe acquisite, è autorizzato a negoziare e a stipulare con i terzi contratti finalizzati alla realizzazione delle funzioni attribuite.

6. Provvede allo svolgimento delle funzioni attribuite con lo scopo di realizzare le migliori condizioni di erogazione delle prestazioni e dei servizi delegati, osservando i principi dell’efficienza e dell’efficacia gestionale.

7. Per effetto del conferimento della delega, si impegna ad erogare i servizi e le prestazioni concernenti l'oggetto a tutti i cittadini che abbiano titolo per accedere al servizio. Si impegna, inoltre, ad assicurare che le prestazioni siano svolte secondo le migliori regole professionali ed erogate da personale provvisto dei titoli previsti dalla normativa vigente e dal Disciplinare, attivandosi altresì per favorire la formazione degli operatori dedicati alle funzioni e la continuità di intervento presso l'utenza.

8. Anche per il tramite degli Uffici tecnico-amministrativi propri e/o di carattere sovracomunale, opera con il fine di favorire il coordinamento dell’offerta dei servizi oggetto della Convenzione, esercitando vigilanza sulla qualità degli interventi.

9. Si impegna, anche per il tramite dei predetti Uffici a condurre la gestione secondo principi di economicità, efficienza ed efficacia, assicurando una precisa rendicontazione dell'attività svolta, sia per quanto attiene agli aspetti tecnici che per quanto riguarda quelli economico-finanziari.

10. Attiva le procedure di esclusione previste dall’art. 17 della presente Convenzione. Art.9

COMUNI SOTTOSCRITTORI

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1. Sono definiti Comuni sottoscrittori gli Enti Locali firmatari, appartenenti al PLUS del Distretto di Alghero, che concordano sulle finalità, sull'oggetto e sulla disciplina posta a regolamento dei meccanismi di funzionamento previsti dal presente testo.

2. Ciascun singolo Comune sottoscrittore conferisce delega alla gestione al Comune Capoambito attraverso la presente Convenzione.

3. Attraverso la Convenzione e l'istituto della delega, i Comuni sottoscrittori, mantenendo la titolarità delle funzioni loro attribuite dalla legislazione, conferiscono al Comune Capoambito le risorse finanziarie occorrenti per l'esercizio delle attività necessarie alla realizzazione operativa delle suddette funzioni.

4. I Comuni sottoscrittori conservano la titolarità formale delle funzioni, attribuendo al Comune Capoambito le responsabilità gestionali e tecniche relative ai servizi afferiti.

5. I Comuni sottoscrittori concorrono al funzionamento del S.A.D. mettendo a disposizione le risorse finanziarie e partecipano attivamente ai processi di pianificazione, programmazione e controllo delle gestioni.

6. I Comuni sottoscrittori si impegnano a fornire la collaborazione necessaria al raggiungimento delle finalità operative in rapporto alle quali è stipulato l'accordo, assicurando in particolar modo la partecipazione dei propri servizi sociali ai momenti di programmazione tecnica e all'erogazione delle prestazioni. Le modalità di tale partecipazione sono regolamentate nel Disciplinare di cui all’art. 14.

7. I Comuni sottoscrittori, inoltre, si impegnano al rispetto delle norme di accesso ai servizi da parte dell'utenza e al pagamento degli oneri di competenza secondo le modalità stabilite all’art. 13 della presente Convenzione.

Art.10 CONSIGLIO INTERCOMUNALE

1. Al Consiglio Intercomunale sono attribuite tutte le funzioni di indirizzo, pianificazione, programmazione e controllo del S.A.D. gestito in forma associativa, così come definito dal presente accordo.

2. E’ costituito da tutti i Sindaci dei Comuni sottoscrittori e viene insediato in prima seduta su convocazione del Sindaco del Comune Capoambito.

3. Il suo funzionamento è regolato da apposito “Regolamento per il funzionamento Consiglio Intercomunale”.

4. Al Consiglio Intercomunale partecipano di diritto, senza facoltà di voto, gli operatori delegati del Comune Capoambito e i componenti dell’Ufficio di piano del PLUS.

5. La presidenza del Consiglio Intercomunale spetta al Sindaco del Comune Capoambito. 6. In particolar modo, al Consiglio Intercomunale, competono:

a. la pianificazione politica dei servizi e l’indicazione dei relativi obiettivi; b. la definizione e la candidatura delle proposte di eventuali modifiche della Convenzione; c. l’approvazione del Regolamento per il funzionamento Consiglio Intercomunale e del

Disciplinare di funzionamento; d. la verifica e il controllo delle attività, in rapporto ai piani strategici elaborati e agli

obiettivi indicati; e. il parere sulla proposta di accoglimento o di rigetto delle istanze di accesso da parte di

nuovi Comuni richiedenti la sottoscrizione della Convenzione, nonché il parere sulla proposta di accoglimento delle istanze di recesso dalla Convenzione;

f. la programmazione di eventuali proposte di accordi e/o di convenzioni con altre associazioni o enti;

g. la definizione degli eventuali rapporti da allacciare con altre istituzioni operanti in settori affini a quello per cui è stipulata la Convenzione (Azienda Sanitaria Locale, Azienda Ospedaliera, Centri per il Lavoro ecc.);

h. la definizione, in caso di recesso del Comune Capoambito, della proposta di determinazione dell'ente locale subentrante;

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i. la definizione della proposta di decadenza anticipata della Convenzione. Art.11

UFFICI TECNICO-AMMINISTRATIVI PROPRI DEL COMUNE CAPOAMBITO E/O DI CARATTERE SOVRA COMUNALE;

1. Agli Uffici tecnico-amministrativi propri del Comune Capoambito e/o di carattere sovra comunale sono attributi i compiti di gestione, controllo, monitoraggio e valutazione relativamente all’attuazione dei servizi. In particolare sono loro prerogative:

a. il controllo esecutivo sull'andamento dei servizi; b. la verifica della rispondenza dell'attività svolta attraverso idonei indicatori di

qualità totale (qualità dei processi educativi, riabilitativi e socio-assistenziali, con particolare orientamento alla verifica della soddisfazione dei bisogni dell'utenza);

c. la programmazione degli interventi di formazione per gli operatori interessati dal servizio;

d. l’elaborazione e lo studio di soluzioni innovative per la migliore gestione del servizio, in raccordo con gli operatori comunali, anche attraverso tavoli aperti a cittadini e associazioni di stakeholders;

e. la gestione delle relazioni tecniche con le organizzazioni della rete territoriale dei servizi (ASL, organizzazioni del terzo settore, ecc.);

f. l’assistenza nella redazione del Documento Preventivo di Gestione annuale (DPG) e del Documento Consuntivo di Gestione annuale (DCG), di cui al successivo art.13;

g. tutte le attività di carattere tecnico contabile inerenti l’attuazione del servizio; h. le attività di segreteria e verbalizzazione delle attività del Consiglio Intercomunale.

Art.12 SISTEMA DI FINANZIAMENTO

1. L’esercizio dei servizi oggetto dell’accordo, i cui oneri sono indicati nel Documento Preventivo di Gestione annuale (DPG) e nel Documento Consuntivo di Gestione annuale (DCG), di cui all’art.13, è finanziato attraverso le seguenti fonti:

a. Bilancio dei Comuni sottoscrittori. b. Altre fonti di finanziamento (comunitarie, nazionali, regionali, private, PLUS, ecc.).

2. La gestione delle risorse in entrata ed in spesa è affidata al Responsabile del Servizio del Comune Capoambito, che vi provvederà a mezzo di proprie determinazioni.

3. Nel caso di concorso di finanziamento tra fonti del Bilancio dei Comuni sottoscrittori e Altre fonti di finanziamento si stabilisce di ricorrere prioritariamente a queste ultime, fino ad esaurimento.

4. L’utilizzo delle risorse proprie delle Altre fonti di finanziamento avverrà attraverso la preliminare costituzione di una Quota di riserva finanziaria a favore di ciascun Comune sottoscrittore, combinando, con riferimento allo stesso anno, l’indicatore della spesa sostenuta per il SAD dai Comuni sottoscrittori con l’indicatore della popolazione over 65 anni dei Comuni sottoscrittori secondo i dati ISTAT disponibili. In particolare, la Quota di riserva finanziaria a favore di ciascun Comune sottoscrittore verrà determinata: - per il 50% delle Altre fonti di finanziamento disponibili, riservando le somme a ciascun

Comune sottoscrittore in base alla propria incidenza percentuale rispetto al totale, in

funzione della spesa sostenuta per il SAD, con riferimento all’ultimo dato annuo

disponibile;

- per il 50% delle Altre fonti di finanziamento disponibili, riservando le somme a ciascun

Comune sottoscrittore in base alla propria incidenza percentuale rispetto al totale, in

funzione della popolazione over 65 anni, con riferimento all’ultimo dato ISTAT disponibile.

5. Qualora qualcuno dei Comuni sottoscrittori non abbia una spesa storica già sostenuta per il SAD, ai fini del calcolo, il Comune senza spesa storica andrà assimilato a un altro Comune del

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Distretto di Alghero avente una spesa storica già sostenuta per il SAD, avente pari dimensione demografica over 65, effettuando un calcolo proporzionale.

6. La simulazione di calcolo viene esplicata nel Disciplinare di cui all’art.14 della presente Convenzione.

Art.13 RIPARTO ONERI

1. I Comuni deleganti sono tenuti a corrispondere al Comune Capoambito, oltre che le risorse quantificate per i Piani Individuali di Intervento, le risorse necessarie al sostenimento degli oneri netti derivanti dalla gestione delle funzioni conferite, in rapporto a quanto indicato nel Documento Preventivo di Gestione annuale (DPG) e nel Documento Consuntivo di Gestione annuale (DCG).

2. Per oneri netti, derivanti dalla gestione, si intendono tutte le voci di costo non comprese nel Piano Individuale di Intervento.

3. L’onere netto a carico di ciascun Comune aderente viene determinato in base alla propria incidenza percentuale rispetto al totale, in funzione della spesa sostenuta in forma associata per il SAD e certificata, per il primo anno, dall’ultimo consuntivo comunale.

4. Il DPG e il DCG vengono redatti dal Comune Capoambito con l’assistenza degli Uffici tecnico-amministrativi propri del Comune Capoambito e/o di carattere sovra comunale.

5. Il DPG ed il DCG comprendono oltre gli oneri direttamente connessi ai Piano Individuale di Intervento, gli oneri necessari per la programmazione, il coordinamento, la conduzione, il controllo e l’amministrazione degli stessi.

6. Il DPG annuale indica la previsione dell'onere complessivo necessario per lo svolgimento della funzione delegata, le quote a carico di ciascun Comune sottoscrittore e gli eventuali Altri finanziamenti provenienti da enti e soggetti diversi dai Comuni sottoscrittori.

7. Il DCG annuale costituisce il rendiconto finale dell'onere complessivo sostenuto per lo svolgimento della funzione delegata. Questo aggiorna le voci quantificate in fase di previsione e definisce in forma di resoconto i residui crediti e/o debiti a carico di ciascuno dei Comuni sottoscrittori.

8. Il DPG annuale viene reso noto e comunicato ai Comuni sottoscrittori entro 90 giorni dal ricevimento dell’importo iscritto nel consuntivo di cui al comma precedente. Il DCG annuale viene reso noto e comunicato ai Comuni sottoscrittori entro il 31 marzo di ogni anno.

9. Il pagamento di tutti i costi del servizio, indicati nel DPG, da parte dei Comuni sottoscrittori, avviene nei termini stabiliti dal Consiglio Intercomunale.

10. La definizione e il pagamento di eventuali saldi a debito o a credito dei Comuni sottoscrittori, risultanti dal DCG, devono essere effettuati entro il mese di aprile di ogni anno.

Art.14 DISCIPLINARE

1. Il Disciplinare rappresenta il documento che regola le modalità di esercizio delle funzioni attribuite al Comune Capoambito.

2. Definisce le competenze relative alla gestione tecnica, operativa ed amministrativa di tutti gli atti e di tutte le operazioni necessarie al compimento dei fini in base a cui sorge la presente Convenzione, tenendo conto delle prerogative di autonomia tecnica e gestionale del Comune Capoambito.

3. Riporta titoli e modalità di ammissione dell'utenza ai servizi e alle prestazioni, le norme di funzionamento dei servizi e la modulistica da adottare.

Art.15 ACCESSO NUOVI SOTTOSCRITTORI

1. Nel caso in cui uno o più Comuni si proponessero di aderire alla presente Convenzione, in momenti successivi a quello in rapporto al quale si procede con il presente atto, il Consiglio Intercomunale si riserva di verificare tempi e modi per l'accettazione, tenuto

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conto della necessità tecnica di procedere alla riorganizzazione operativa dei servizi e al ricalcolo delle quote di competenza dei singoli Comuni sottoscrittori, derivante dall'inclusione di un nuovo ente conferente risorse e oneri.

2. L’istanza di accesso, in carta libera, viene inviata al Presidente del Consiglio Intercomunale dal Sindaco del Comune che intenda aderire alla Convenzione.

3. Il Consiglio Intercomunale esamina la richiesta ed inoltra il proprio parere positivo o negativo, debitamente motivato, al Comune Capoambito per l’adozione dei conseguenti atti amministrativi.

4. In caso di accettazione dell’istanza, il nuovo sottoscrittore accetta tutte le disposizioni regolamentari vigenti al momento della sottoscrizione.

Art.16 RECESSO DALLA CONVENZIONE

1. Ciascuno dei Comuni sottoscrittori può esercitare, prima della naturale scadenza, il diritto di recesso unilaterale, mediante l’adozione di apposita deliberazione consiliare e formale comunicazione al Comune Capoambito a mezzo di lettera raccomandata A/R, da trasmettere almeno sei mesi prima del termine dell’anno solare, fatto salvo il rispetto delle obbligazioni giuridiche perfezionate dal Comune Capoambito nei confronti di terzi.

2. Il recesso è operativo a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello della comunicazione di cui al comma precedente.

3. Il Comune Capoambito ha facoltà di recedere dalla Convenzione nel caso in cui, non risultasse più opportuno o possibile procedere nella gestione delle funzioni delegate e/o finanziare le attività originariamente previste. Il Comune Capoambito, inoltre, ha facoltà di recedere in caso di mancato o ritardato pagamento delle quote dovute dai sottoscrittori, nella misura in cui tale circostanza determini difficoltà ad assicurare l'ordinato svolgimento delle attività.

4. Il Comune Capoambito è tenuto a comunicare la propria volontà di recesso con un termine di preavviso di 12 mesi.

Art.17 DISCIPLINA DELLE ESCLUSIONI

1. E' prevista l'attivazione della procedura di esclusione per i Comuni che non provvedano alla regolarizzazione dei pagamenti maturati e dovuti, nei termini indicati all’art.13.

2. La procedura di esclusione viene attivata, in automatico, dal Comune Capoambito, il quale diffida il Comune inadempiente a provvedere antro 15 giorni alla regolarizzazione dei pagamenti.

3. Nel caso in cui il Comune inadempiente non provveda nei termini comunicati dal Comune Capoambito il servizio viene immediatamente sospeso, ed il Comune Capoambito avvia le procedure amministrative per il recupero dei crediti maturati.

Art.18 DURATA DELLA CONVENZIONE

1. La Convenzione decorre dalla data della sua sottoscrizione. 2. Ha durata triennale a partire dalla data di avvio della gestione associata del S.A.D.. 3. La stessa si intende prorogata, alla sua naturale scadenza per ulteriori periodi della stessa

durata, salva dichiarazione di decadenza della Convenzione da parte del Consiglio Intercomunale.

Art.19 SCIOGLIMENTO DELLA CONVENZIONE

1. La Convenzione cessa, prima della naturale scadenza, nel caso in cui venga espressa da parte della metà più uno degli enti aderenti, con deliberazione consiliare, la volontà di procedere al suo scioglimento. Lo scioglimento decorre, in tal caso, dal 1° giorno del mese successivo, fatto salvo il rispetto delle obbligazioni giuridiche perfezionate dal Comune Capoambito nei confronti di terzi.

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Art.20 CONTROVERSIE

1. La risoluzione di eventuali controversie che possono sorgere tra i Comuni sottoscrittori la presente Convenzione, anche in relazione a difforme o contrastante interpretazione della Convenzione medesima, deve essere ricercata prioritariamente, in via bonaria, in sede di Consiglio Intercomunale.

2. In difetto di risoluzione di cui al primo comma, le controversie sono affidate al Tribunale competente per territorio.

Art.21 NORME TRANSITORIE

1. Le norme riportate ai precedenti articoli sono riferite al periodo di gestione a regime delle attività delegate.

2. Il Consiglio Intercomunale si riserva di indicare tempi e modalità di pagamento difformi da quelle inizialmente previste nell’art.13, e ciò nella misura in cui i tempi tecnici necessari per la ratifica degli atti da parte dei Comuni sottoscrittori determinino variazioni rispetto allo schema previsto per il periodo di gestione a regime.

Art.22 REGISTRAZIONE

1. La presente Convenzione, composta da n. ____ pagine scritte per intero e n.___ righe dell’ultima pagina ___ è soggetta a registrazione solo in caso d’uso, a norma delle disposizioni vigenti in materia di imposta di registro.

Letto, confermato e sottoscritto.

1. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

2. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

3. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

4. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

5. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

6. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

7. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

8. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

9. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

10. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

11. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

12. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

13. Il Sindaco del Comune di …… _________________________________

14. Il Sindaco del Comune di ……

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_________________________________ 15. Il Sindaco del Comune di ……

_________________________________ 16. Il Sindaco del Comune di ……

_________________________________ 17. Il Sindaco del Comune di ……

_________________________________ 18. Il Sindaco del Comune di ……

_________________________________ 19. Il Sindaco del Comune di ……

_________________________________ 20. Il Sindaco del Comune di ……

_________________________________ 21. Il Sindaco del Comune di ……

________________________________ 22. Il Sindaco del Comune di ……

_________________________________ 23. Il Sindaco del Comune di ……

_________________________________

A questo punto il Presidente Giammario Senes, presenta il quarto punto all’ordine del giorno:

Adozione di un software gestionale unico che consenta il supporto e la messa in rete delle attività

in cogestione, delle attività svolte dagli operatori dei Servizi Sociali dei Comuni, dei Centri per le

Famiglie e la Comunità del PLUS, e delle attività di censimento e programmazione dell’UdP. Per

l’illustrazione dell’argomento passa la parola a Stefano Spanu.

Il coordinatore dell’UdP, Stefano Spanu, spiega l’importanza di dotare tutti i comuni del PLUS del

Distretto di Alghero, i Centri per la famiglia e un servizio ASL, a scelta, di un software gestionale

unico, il cui acquisto è da finanziare con i fondi dell’Ufficio di Piano, al fine di creare una rete di dati e

informazioni tra i servizi sociali, informatizzando il sistema dei servizi sociali locali, consolidando il

sistema di standardizzazione delle procedure. Al termine chiede che l’assemblea deliberi l’acquisto

del software gestionale unico.

Il Presidente pone ai voti la richiesta del coordinatore. L’assemblea delibera all’unanimità, con la

seguente votazione

Voti Favorevoli Voti Contrari Astenuti

15 zero zero

di dotare tutti i comuni del PLUS del Distretto di Alghero, i Centri per la famiglia e un servizio ASL a

scelta, di un software gestionale unico, il cui acquisto è da finanziare con i fondi dell’Ufficio di Piano,

dando mandato all’UdP e al Comune Capoambito di adottare tutti gli atti necessari per l’acquisto.

Infine, il Presidente, accertato che non vi sono altri interventi, alle ore 13,00 dichiara chiusa la seduta.

Presidente Segretario Firmato Giammario Senes Firmato Iosetto Marras