Verbale Cabina di Regia - Contratto di Fiume Tordino 4_12_2013

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Via G. Milli, 2 – 64100 TERAMO – Tel. 0861331407 / 238 – [email protected]; [email protected]

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VERBALE RIUNIONE CABINA DI REGIA (CdR)

TERAMO, 4 DICEMBRE 2013

La Cabina di regia viene aperta con i saluti dell’Assessore Francesco Marconi che introduce presentando

Massimo Bastiani Coordinatore Nazionale dei Contratti di Fiume presente al Convegno della mattina e che

sta seguendo il processo del contratto di fiume del Tordino di cui ne segui la supervisione tecnico scientifico.

Le attività di partecipazione alle varie scale , cabina di regia, focus tecnici ed assemblea è stata affidata ad

un facilitatore esterno, ovvero a Virna Venerucci, che da anni si occupa di processi urbanistici partecipati.

Fig. 1 Un’immagine della Prima CdR CdF Tordino.

Virna Venerucci – Facilitatore: Il ruolo di facilitazione è importante in processi così complessi e

territorialmente vasti proprio per dare credibilità ed imparzialità al processo, il facilitatore non da giudizi o fa

scelte, ma guida il processo, garantendone la correttezza metodologica e la trasversalità.

Un processo di partecipazione strutturato:

- Guidato nel metodo

- Tempi certi degli incontri – Avere la capacità di sintesi per ottenere maggior risultati

- Agenda dei lavori definita

- Tutti devono / possono parlare, ed hanno lo stesso peso

- Contributi propositivi per risolvere problemi

- Alternativa ai no assoluti, deve dare risposte

La cabina di Regia è l’ organo più politico e deliberante, questo permetterà di lavorare per step progressivi e

ci permetterà di dare l’indirizzo al lavoro dei Focus Tecnici e poi dell’Assemblea.

Processo metodologico sarà monitorato a livello regionale per poter essere sperimentato anche in altri ambiti

territoriali.

Ass.re V. Falasca: chiede se è possibile far coincidere il processo di partecipazione predisposto per il CdF

con gli obiettivi di revisione del PTCP che la giunta ha deliberato la scorsa settimana. Questo al fine di

evitare una duplicazione dei lavori ed evitare il coinvolgimento degli stessi attori istituzionali in due processi

partecipativi simili. Il tema è quello del consumo di suolo ovvero aggiornare le N.T.A. del PTCP con

l’introduzione di norme volte a ridurre il consumo di nuovo suolo agricolo.

Sindaco Di Marcello: evidenzia che la Provincia di Teramo ha già un quadro di tutta la pianificazione della

Valle del Tordino e che quello che bisogna fare attraverso il CdF è quello di capire cosa fare e quali obiettivi

perseguire. A tal proposito suggerisce che un tema importante è quello della riqualificazione delle aree

industriali che è un argomento molto importante per il Comune di Mosciano Sant’Angelo ma può interessare

anche gli altri comuni della vallata. Tali aree hanno la necessità di essere riprogrammate trasformandole in

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aree multi-settoriali e nulti-uso, a tal proposito cita gli interventi legislativi fatti dalla Regione Abruzzo proprio

in questa direzione (L.R. n.49/2012).

Un ulteriore tema di progetto è quello del paesaggio non solo in termini di salvaguardia ma anche di restauro

sia sotto il profilo estetico, sia sotto quello della sicurezza.

Chiude l’intervento mettendo in evidenza che oggi è difficile immaginare quali dinamiche economiche e

sociali possono sopraggiungere nel futuro e pertanto pensare di introdurre, oggi, limiti nell’utilizzo del

territorio potrebbe essere un errore strategico.

Ass.re Fornaciari: dichiara la necessità di introdurre un meccanismo per il coordinamento delle attività di

sorveglianza e vigilanza sul fiume che siano in grado di evitare o quanto meno ridurre le conseguenze delle

alluvioni. Perché le conseguenze peggiori si riversano a valle del fiume e in particolare alla foce, ad esempio

l’abbandono dei rifiuti o la mancata pulizia del ceppato provoca molti disagi ai comuni costieri.

Le scelte fatte e gli interventi fatti a monte, ricadono in maniera significativa con i loro effettei a valle . Sono

inoltre necessarie

Ass.re Forcellese: oltre a dichiararsi pienamente in linea con quanto dichiarato nei precedenti interventi,

introduce il tema ambientale declinato nello specifico sulla qualità delle acque di balneazione che costituisce

un problema strategico in termini economici oltre che di salute pubblica. I comuni costieri sono vincolati ai

rilievi della qualità delle acque per vedersi assegnati i riconoscimenti turistico-ambientali, quali la Bandiera

Blu e le Vele, che rappresentano un target strategico al quale l’intera provincia di Teramo non può non

pensare. Le acque dei fiumi hanno una grande influenza sulla qualità di quelle di balneazione ma i Comuni

costieri non hanno strumenti per intervenire a salvaguardia di quest’ultime.

Altro problema è quello della manutenzione dei fiumi perché il materiale spiaggiato che il fiume trasporta nei

momenti di piena è un costo economico ingente che viene sostenuto solo dai comuni costieri. Sottolinea

inoltre che loro sono soli, non ci sono strumenti utili per fronteggiare questi problemi, occorre studiare il

problema e definire strumenti in grado di agire sulle cause quanto meno mitigandole ove non è possibile

risolverle definitivamente.

Comm. Micheli: le difficoltà che il Nucleo incontra sono su tutti i bacini della provincia di Teramo dove

insistono ben 274 aziende. Il problema è che gli insediamenti sono realizzati con una logica vecchia di 30-40

anni fa ed oggi questi ambiti mostrano tutta la loro inadeguatezza. Servono interventi di adeguamento delle

infrastrutture e delle urbanizzazioni, circa il 60% della rete fognante e della rete di smaltimento delle acque

bianche delle aree industriali è inadeguata.

Un ulteriore tema di progetto è che le richieste che arrivano al Nucleo per l’insediamento di nuove attività

industriali, in questo preciso momento storico, sono perlopiù richieste per insediamenti di piccola dimensione

2000/3000 mq, trattasi di aziende artigianali.

Occorre inoltre ragionare in termini di competitività dei territori, basti pensare al bacino del Tronto dove le

aziende possono scegliere di insediarsi, a parità di condizioni infrastrutturali, nel territorio della provincia di

Teramo o in quella di Ascoli ma è evidente che se le aree industriali di Ascoli non hanno problemi di

allagamento o sono dotate di un sistema di sotto servizi più efficiente le aziende sceglieranno quel territorio.

L’effetto è che per poter essere competitivi occorre ridurre il costo delle aree per poi limitare gli investimenti

nelle opere di urbanizzazione.

Un ulteriore problema è quello legato alle aree ed alle aziende che insistono a ridosso della Teramo-mare

che durante le ondate di piena del fiume si trovano sommerse dall’acqua e si rivolgono al Nucleo per

stimolare interventi di manutenzione che sono insostenibili per il Nucleo Industriale.

Sindaco Di Bonaventura: pone sul tavolo il problema delle discariche sia quelle autorizzate, sia quelle

abusive, sottolineando che per queste ultime non esiste un censimento. Per la discarica di Notaresco, circa

un milione di metri cubi, posizionata proprio a ridosso del fiume Tordino il Consorzio ha previsto nel proprio

piano interventi di mitigazione ma ad oggi non si hanno le risorse per procedere agli interventi previsti.

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Ass.re Fornaciari: evidenzia una ulteriore criticità, cioè l’impossibilità del Genio Civile di

autorizzare/obbligare i privati alla pulizia e/o rimozione di eventuali banchi di ghiaia che ostano il normale

scorrimento delle acque. Riesce il gruppo di lavoro a trovare una soluzione in tal senso?

Sindaco De Sanctis: sottolinea che il fiume deve essere visto in un’altra ottica, occorre studiarlo,

conoscerlo perché con il fiume ci si deve convivere. Nel tempo si è assistito ad un capovolgimento totale

delle azioni dell’uomo sul fiume. Tempo fa tutte le attività sul fiume erano libere non c’erano regole, non

c’erano controlli oggi è tutto impedito, occorre trovare il giusto compromesso ma questo può essere fatto

solo attraverso il riavvicinamento dei cittadini al fiume.

Sindaco Palumbi: ribadisce che la problematica è duplice da una parte il problema dell’inquinamento,

dall’altro il problema della sicurezza dei fiumi. Pertanto da una parte occorre eliminare le cause che

producono l’inquinamento delle acque e dall’altro è necessario mettere in opera interventi volti alla riduzione

dei rischi.

Comm. Micheli: sottolinea che nella pratica quotidiana il Nucleo è giornalmente sollecitato dai Comuni e da

altri enti territoriali a fare modifiche al Piano di sua competenza per agevolare l’insediamento di nuove

aziende, ma con la stessa energia con cui queste richieste vengono proposte poi non fa seguito la stessa

operosità quando ci sono dei problemi. A tal proposito si assiste sempre ad una logica di disconoscimento

delle responsabilità che vengono invece imputate ad altri enti o Autorità con il risultato ultimo che nessuno si

sente in dovere di intervenire. Si riesce a stabilire che deve intervenire? E con quali soldi? Una azienda che

ferma le attività per alcuni giorni che la risarcisce?

Ass.re Marconi: cita un problema simile occorso a Tortoreto sul fiume Vibrata dove una multinazionale, che

peraltro si occupa proprio di produrre gabbioni per la realizzazione di opere di contenimento e/o protezione,

ha rinunciato ad investire ancora nel territorio proprio per questo tipo di problemi. La soluzione è stata

trovata tramite un intervento pubblico con compartecipazione privata.

Giovanni Melozzi, Consulente Tecnico, Autorità di Bacino, e Michele Colistro, Segretario Generale,

Autorità di Bacino, Regione Abruzzo, lasciano un contributo scritto in merito al Contratto di Fiume ed alla loro

disponibilità di parte attiva come soggetti direttamente interessati (Allegato n.1 Contributo Regione Abruzzo).

Alle ore 15:20 si chiude la riunione.

Fig. 2 Un’altra immagine della Prima CdR CdF Tordino.

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Sono Presenti:

Fabrizio Fornaciari, Assessore Ambiente e Lavori Pubblici, Comune di Roseto

Archimede Forcellese, Assessore al demanio e turismo, Comune di Giulianova

Daniele Palumbi, Sindaco, Comune di Torricella Sicura Luigi Bucciarelli, Collaboratore Ufficio Ambiente e Viabilità, Comune di Cronagnaleto

Orazio Di Marcello, Sindaco, Comune di Mosciano S.Angelo

Mario De Sanctis, Sindaco, Comune di Morro D’Oro

Maurilio Ronci, Referente, Comune di Castellalto, Technical Manager, Provincia di Teramo

Raimondo Micheli, Commissario, Consorzio per lo sviluppo Industriale Teramo

Diego Di Bonaventura, Sindaco, Comune di Notaresco

Massimo Bastiani, Coordinatore Scientifico Tavolo Nazionale Contratti di Fiume e Consulente Contratti di

Fiume Consorzio Punto Europa Teramo

Francesco Marconi, Assessore Ambiente, Risorse Energetiche e Parchi, Provincia di Teramo

Vincenzo Falasca, Assessore Urbanistica, Sedi di Pubblici Uffici, Protezione Civile e Genio Civile, Provincia

di Teramo

Doriana Calilli, Project Manager ERCIP e Responsabile Servizio Politiche Comunitarie, Provincia di Teramo

Giuliano Di Flavio, Responsabile del servizio Pianificazione urbanistica e vigilanza, Provincia di Teramo

Giovanni Melozzi, Consulente Tecnico, Autorità di Bacino, Regione Abruzzo

Michele Colistro, Segretario Generale, Autorità di Bacino, Regione Abruzzo

Maria Rita De Santis, Staff Politiche Comunitarie, Provincia di Teramo

Roberta Capuani, Staff Politiche Comunitarie, Provincia di Teramo

Mara Di Berardo, Segreteria Tecnica Progetto ERCIP, Provincia di Teramo

Ha moderato i lavori: Virna Venerucci, Consulente Processi Partecipativi Contratti di fiume, Provincia di

Teramo.