Vento largo (97 - Zig Zag - Dischi, dvd, cd...e un po' di ... · dedicano, en passant, alle storie...

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dal 2007 la newsletter di Zig Zag, libera e indipendente. Vento largo (luglio & agosto 2016) (libri) Aa. Vv., Viaggi nel tempo, Einaudi Prima o poi, il viaggio nel tempo, avanti e/o indietro, è stato la fonte di ispirazione di altrettanti racconti e romanzi. Le implicazioni storiche, scientifiche ed etiche sono state sollecitazioni sufficienti per Ray Bradbury, Philip Dick, H. G. Wells, Edgar Alla Poe qui radunati, tra gli altri, a narrare l’odissea in una dimensione inafferrabile, dove l’orologio e il calendario sono un mistero. Stimolante. (libri) Joyce Carol Oates, Jack deve morire, ilSaggiatore Joyce Carols Oates conosce bene il rischio della creazione letteraria, ovvero quello di generare mostri, come capita al protagonista di Jack deve morire Andrew J. Rush, scrittore che cresce un alter ego pericoloso, Jack of Spades. Il parto della sua fantasia si rivela incontrollabile e trascina il suo autore (e insieme il lettore) in un gorgo di follia che è anche un omaggio (nemmeno tanto velato) a Stephen King. (libri) Fabio Stassi, La lettrice scomparsa, Sellerio Vince Corso è un personaggio convinto delle particolari proprietà della lettura e della letteratura. Per lui, i libri sono un modo per conoscere le persone, anche quando scompaiono o si portano dietro un passato ingombrante. E’ così che si inventa la biblioterapia, una cura speciale fondata sui libri che gli fa conoscere, tra la clientela femminile, l’enigma di una donna, a cui solo lui può rispondere. Curioso. (libri) Aa. Vv., Insospettabili, Einaudi Ci sono quattordici racconti per altrettanti scrittori (e scrittrici, come Joyce Carol Oates) che si dedicano, en passant, alle storie gialle e nere, dove il mistero e l’oscurità dell’animo umano sono i colori dominanti. Da Balzac a Svevo fino a Hemingway, le firme garantiscono una selezione di grande qualità, che abbina la raffinatezza della scrittura alla natura, magnetica in sé, delle storie. Intrigante. (libri) I. J. Singer, Acciaio contro acciaio, Adelphi Quando Binyamin Lerner torna a Varsavia, fuggito dal fronte galiziano, piomba in un girone dantesco fatto di soldati brutali e operai piegati dalla fatica, di mendicanti e di disperati, mentre l’infinito quartiere sulla Vistola attrae ogni sorta di macchinario. Il secolo breve incombe, e, deciso a separare il suo destino dalla violenza della storia, Binyamin Lerner parte per un pellegrinaggio infinito. Epico. (libri) Kent Haruf, Canto della pianura/Crepuscolo/Benedizione, NN Editore Nel microcosmo di Holt, Colorado, piccoli e grandi incidenti della vita (e della morte) si susseguono seguendo un ritmo battuto dal vento, dalla neve, dalla polvere, dalle stagioni: con la trilogia della pianura di Kent Haruf si riscopre una grande tassello della letteratura americana, e si ritrova uno scrittore capace di condurci dai fratelli McPheron, come se fossero qui. Nell’insieme, un capolavoro. Nelle pause della brezza il silenzio si posava sul silenzio. (Francesco Biamonti) (97)

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dal 2007 la newsletter di Zig Zag, libera e indipendente. Vento largo (luglio & agosto 2016)

(libri) Aa. Vv., Viaggi nel tempo, Einaudi

Prima o poi, il viaggio nel tempo, avanti e/o indietro, è stato la fonte di ispirazione di altrettanti racconti e romanzi. Le implicazioni storiche, scientifiche ed etiche sono state sollecitazioni sufficienti per Ray Bradbury, Philip Dick, H. G. Wells, Edgar Alla Poe qui radunati, tra gli altri, a narrare l’odissea in una dimensione inafferrabile, dove l’orologio e il calendario sono un mistero. Stimolante.

(libri) Joyce Carol Oates, Jack deve morire, ilSaggiatore

Joyce Carols Oates conosce bene il rischio della creazione letteraria, ovvero quello di generare mostri, come capita al protagonista di Jack deve morire Andrew J. Rush, scrittore che cresce un alter ego pericoloso, Jack of Spades. Il parto della sua fantasia si rivela incontrollabile e trascina il suo autore (e insieme il lettore) in un gorgo di follia che è anche un omaggio (nemmeno tanto velato) a Stephen King.

(libri) Fabio Stassi, La lettrice scomparsa, Sellerio

Vince Corso è un personaggio convinto delle particolari proprietà della lettura e della letteratura. Per lui, i libri sono un modo per conoscere le persone, anche quando scompaiono o si portano dietro un passato ingombrante. E’ così che si inventa la biblioterapia, una cura speciale fondata sui libri che gli fa conoscere, tra la clientela femminile, l’enigma di una donna, a cui solo lui può rispondere. Curioso.

(libri) Aa. Vv., Insospettabili, Einaudi

Ci sono quattordici racconti per altrettanti scrittori (e scrittrici, come Joyce Carol Oates) che si dedicano, en passant, alle storie gialle e nere, dove il mistero e l’oscurità dell’animo umano sono i colori dominanti. Da Balzac a Svevo fino a Hemingway, le firme garantiscono una selezione di grande qualità, che abbina la raffinatezza della scrittura alla natura, magnetica in sé, delle storie. Intrigante.

(libri) I. J. Singer, Acciaio contro acciaio, Adelphi

Quando Binyamin Lerner torna a Varsavia, fuggito dal fronte galiziano, piomba in un girone dantesco fatto di soldati brutali e operai piegati dalla fatica, di mendicanti e di disperati, mentre l’infinito quartiere sulla Vistola attrae ogni sorta di macchinario. Il secolo breve incombe, e, deciso a separare il suo destino dalla violenza della storia, Binyamin Lerner parte per un pellegrinaggio infinito. Epico.

(libri) Kent Haruf, Canto della pianura/Crepuscolo/Benedizione, NN Editore

Nel microcosmo di Holt, Colorado, piccoli e grandi incidenti della vita (e della morte) si susseguono seguendo un ritmo battuto dal vento, dalla neve, dalla polvere, dalle stagioni: con la trilogia della pianura di Kent Haruf si riscopre una grande tassello della letteratura americana, e si ritrova uno scrittore capace di condurci dai fratelli McPheron, come se fossero qui. Nell’insieme, un capolavoro.

“Nelle pause della brezza il silenzio si posava sul silenzio”. (Francesco Biamonti)

(97)

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Vento largo (luglio & agosto 2016)

(dischi) Van Morrison, It’s Too Late To Stop Now, Legacy

Non lo scopriamo certo adesso che It’s Too Late To Stop Now è uno di quei dischi dalla bellezza trascinante capace di restare incisa per sempre nella storia. Lo era nel formato originario, a maggior ragione in questa nuova e lussureggiante versione che rende alla perfezione la grande capacità di Van Morrison di interpretare tutto un vocabolario, dal blues al rock’n’roll, in un fiato. Unico e obbligatorio.

(dischi) Paolo Fresu & Omar Sosa, Eros, TUK Records

Nell’elaborata ricerca musicale, che segue il successo di Alma, Paolo Fresu allinea nella costruzione di un concept album dedicato all’eros, una canzone (inedita) di un genio inglese (Peter Gabriel), il canto visionario di Natacha Atlas, gli arrangiamenti brasiliani di Jaques Morelenbaum e (naturalmente) il pianoforte e la visione cubana di Omar Sosa, più l’estro di grafici e musicisti italiani. Cosmopolita.

(dischi) Allen Toussaint, American Tunes, Nonesuch

Destinato a seguire il bellissimo The Bright Mississippi, American Tunes è stato assemblato da Joe Henry dopo la scomparsa di Allen Toussaint, lavorando sul materiale delle ultime session con l’aiuto di Charles Lloyd, Van Dyke Parks e Rhiannon Giddens e riproponendo un grande interprete in tutte le sue sfumature, da Duke Ellington a Bill Evans, da Paul Simon a Glen Campbell. Indimenticabile.

(dischi) Hard Working Americans, Rest In Chaos, Melvin Records

La combriccola merita rispetto perché è una congrega di fissati del rock’n’roll (e di altri diversivi) con Todd Snider (è lui che ci mette la faccia), Dave Schools, Neal Casal, Chad Staehly, Duane Trucks e Jesse Aycock. Tutti impegnati già altrove, si ritrovano per un felicissimo caos di psichedelia, radici sudiste, Guy Clark, piccole e grandi follie di un ensemble estemporaneo, ma brillante. Consigliato.

(dischi) Djelimady Tounkara, Djeli Blues, Label Bleu

All’età di settant’anni, e dopo aver lasciato il segno del suo passaggio, dai Super Rail, uno dei primi e pionieristici gruppi della musica del Mali fino ad Afrocubism, il progetto originario da cui poi prese vita Buena Vista Social Club, Djelimady Tounkara continua a incantare con la sua chitarra, con quello stile che ha sedotto anche un certo Bill Frisell. Tra gli eredi di Ali Farka Touré, il più convincente. Spiritato.

(dischi) John Doe, The Westerner, Cool Rock Records

La collaborazione con Howe Gelb porta John Doe a confrontarsi con il deserto dell’Arizona, con la voce di Debbie Harry, con una dimensione sonora rarefatta e pungente, costruita da orizzonti di chitarre ed echi di organo e ballate aspre e sinuose che incrociano il fascino dei contrasti, tra la luce e lo smarrimento, il buio e l’aridità, la vastità della polvere e la solitudine, la paura e la bellezza. Intenso.

(promemoria) E’ stata una primavera lunga, ricca e bellissima, e ringraziando ancora una volta tutti e tutte per la partecipazione, auguriamo una bella estate e ricordiamo che gli incontri dello Zig Zag Social Club riprenderanno sabato 17 settembre, come sempre alle ore 17, con il nostro omaggio a Kent Haruf e alla sua trilogia della pianura. Nel frattempo, buona lettura e buon ascolto!