Venice in Peril

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VENICE in PERIL Infografica Video

description

Nicolò Loprieno Tesi di laurea, Venezia, IUAV

Transcript of Venice in Peril

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VENICE in PERIL

Infografica Video

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Venezia, 23 Aprile 2009

composizione tipografica in Amasis

disegnato da Ron Carpenter nel 1999.

Copyright - Dalton Maag Ltd.

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VENICE in PERIL

Infografica Video

Nicolò Loprieno

Relatore _ Massimiliano Ciammaichella

Correlatore _ Jane Da Mosto

ClasVem

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* Indice

9. In

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Introduzione

Preso a cuore lo studio delle forme di rappresentazione

e di visualizzazione delle informazioni, e dovendo trovare

un tema di tesi che mi desse la possibilità di sperimentare

e di ampliare le mie abilità informatiche, ho cercato un punto

di partenza che mi potesse fornirmi la prospettiva di una

futura collaborazione lavorativa.

Avendo già stretto contatti con la fondazione Venice in Peril,

mi sono rivolto a loro cercando di capire quali esigenze

comunicative avessero.

In costante contatto con Jane Da Mosto (ricercatrice della

fondazione) ho cercato il modo di sperimentare attraverso

la realizzazione di un artefatto informativo infografico.

L’idea è stata quella di realizzare un video informativo, ovvero

far convergere le informazioni e i dati raccolti dalla fondazione

sulla città di Venezia in uno spot dalla lettura il più possibile

immediata.

Dopo l’analisi dei dati ho realizzato che una soluzione efficace

può essere quella di far interagire la grafica con le immagini

della città.

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INFODESIGN

THE FORM OF INFORMATION

Chapter .1

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Venice in PerilClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno

*è L’oRgaNIzz azIoNE sPazIaLE dELL E INfoRmazIoNIin relazione a grandezze e qualità varia bili.

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Info Design _ The form of Information

*What is Information Design ? *Cos’è l’Information Design?

Per information design si intende

l’organizzazione nello spazio delle

informazioni e delle variabili ad esse

correlate in modo da comunicare i dati

qualitativi e quantitativi, rendere evidenti

concetti deducibili, aumentare il potere

sintetico della comunicazione senza

però comprometterne la comprensibilità.

Il design dell’informazione ha il compito

di rendere esplicite le connessioni

tra i contenuti: è quella disciplina

che cerca di organizzare in forma grafica

dati spesso affollati.

*è L’oRgaNIzz azIoNE sPazIaLE dELL E INfoRmazIoNIin relazione a grandezze e qualità varia bili.

INFORMATION DESIGN

Cos’è l’information design?

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ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

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Un designer che si occupa della rappresentazione di informazioni ha un impegno

che va oltre la semplice interpretazione formale.

Un processo di elaborazione dei dati dovrebbe tener conto di alcuni principi

essenziali del discorso. Questi sono alla base della realizzazione di un prodotto

infografico:

Allo stesso tempo però bisogna tener

presente :

.Coesione Sintattica

.Coerenza Semantica

.Correttezza Grammaticale .semplicità.Leggerezza.Resistenza

Florence Nightingale, Notes on matters affecting the health, efficiency and hospitaladministration of the British army, 1858

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INFORMATION DESIGN

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La grafica più in generale deve creare

processi, deve essere capace di indagare

e controllare i significati della parola,

creare un ponte tra pensiero

e rappresentazione.

Quando si vuole trasmettere un’idea

a qualcuno, per facilitare

la comprensione del concetto

che si intende comunicare, risulta molto

più semplice utilizzare espressioni

e linguaggi diversi da quelli verbali

o testuali come disegni, schizzi, segni

o simboli, attraverso, quindi, delle

rappresentazioni grafiche.

Le soluzioni grafiche che spesso

si adottano per comunicare un’immagine

mentale sono in grado di attivare delle

aree del nostro cervello che permettono

alla percezione visiva di elaborare

e assimilare le informazioni in maniera

più rapida ed efficiente, prima ancora

che intervengano processi cognitivi

complessi.

Come risultato, quindi,

le rappresentazioni grafiche

ci permettono di comprendere sistemi

complessi, prendere delle decisioni

e scoprire delle informazioni che,

altrimenti, potrebbero rimanere

nascoste.

Tuttavia l’organizzazione di semplici

dati sotto forma di rappresentazioni

grafiche non è sufficiente a generare

un’informazione.

La rappresentazione visiva delle

informazioni non è una semplice

traduzione dal testo all’immagine

ma un’operazione in cui le informazioni

vengono selezionate, messe in relazione,

individuati pattern e rappresentate

secondo modalità che permettono

all’utente di sviluppare una corretta

conoscenza.

Info Design _ The form of Information Cos’è l’information design?

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ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

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La letteratura specializzata

e gli esperti tendono a ricondurre

le origini dell’infografica moderna

ad alcuni casi paradigmatici come

la mappa della campagna napoleonica

in Russia di Joseph Minard (1861),

il sistema Isotype di Otto Neurath

(1920), la mappa della metropolitana

londinese di Henry Beck o il sistema

di segnaletica della metropolitana

di milano progettato da Bob Noorda

che oltre ad essere un sistema

di comunicazione sociale, offre

un sistema informativo anche attraverso

gli elementi di design, come

lo scorrimano rosso che ne indica

il percorso.

L’obiettivo è quello costruire

un’informazione tramite l’analisi (visuale)

dei dati. Da questa considerazione

nasce l’espressione information design,

corrispettivo inglese del termine

italiano: “infografica”.

Anche se il termine “infografica”

è di impiego relativamente recente,

si potrebbe sostenere che già nelle

prime forme di comunicazione grafica

si è cercato di trovare modalità semplici

per tradurre l’informazione visivamente.

Henry Beck,London Map, 1933

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Le Variabili Visive

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Jacques Bertin, cartografo francese

e teorico, analizza quelle che egli stesso

definisce Variabili Visive.

Se si osserva una fotografia, o una

qualunque immagine, l’occhio umano

focalizza la sua attenzione nel punto

più ricco di informazioni, questi punti

sono detti Attrattori.

L’immagine grafica è composta di tre

dimensioni, due di tipo spaziale,

e una dimensione data dalla “variazione

dell’energia luminosa”.

Questa energia porta ad una

classificazione di elementi all’interno

di una rappresentazione. Quindi si opera

una selettività che ci permettere

di individuare gli insiemi di elementi.

*Visual Variables *Le Variabili Visive

INFORMATION DESIGN

Cos’è l’information design? /Info Design _ The form of Information

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Venice in PerilclasVEM Counicazioni visive e multimediali /// a.a. 2008_09 /// Nicolò Loprieno

“posizione”, ovvero dalla collocazione

sul piano nelle due dimensioni.

Le altre variabili sono caratterizzate

da quell’energia luminosa accennata

in precedenza.

Un elemento grafico può avere vari

livelli di lettura. Le variabili

che permettono la leggibilità

di un insieme di informazioni sono

catalogate come prima cosa dal fattore

.Colore .forma

.Tonalità .Texture

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INFORMATION DESIGN

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.orientamento

.grandezza

Ognuna di queste tipologie, può essere

applicata a punti, linee e zone e presenta

determinate caratteristiche.

Ad esempio lo spazio, il valore

(o tonalità), la grandezza e, in alcuni casi,

la grana sono variabili ordinabili, ovvero,

attraverso la loro gradazione si può

esprimere un ordine di grandezza:

una scala di grandezze può essere messa

in relazione con una scala di toni.

Alcune variabili, come la forma

e il colore, hanno un potere associativo

poiché possono avere un peso visivo

costante, ma creare, per somiglianza,

dei legami tra i singoli elementi.

L’immagine ammette ed è determinata

da tre variabili omogenee e ordinate:

le due dimensioni del piano ed una

variabile di terza dimensione.

LE VIsuALIzzAzIONI gRAFIcHE dI dATI MOsTRANO INFORMAzIONI quANTITATIVE ATTRAVERsO L'usO cOMbINATO dI PuNTI, LINEE, sIsTEMI dI cOORdINATE, NuMERI, sIMbOLI, PAROLE, FORME, cOLORI.

1 _ E.Tufte “Visual display of quantitative informations”, introduzione

1

Le Variabili VisiveInfo Design _ The form of Information

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Lo sPazIo é U Na maCRo VaRIa BILE

1960-2003 atlante del design italiano, studio FM Milano

Venice in PerilclasVEM Counicazioni visive e multimediali /// a.a. 2008_09 /// Nicolò Loprieno

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Lo sPazIo é U Na maCRo VaRIa BILE Si dovrebbe cercare di utilizzare

il minor numero di variabili

e il più dirette possibili. Minore

è il numero delle variabili che

compongono un’informazione più facile

sarà la sua registrazione.

Le variabili devono essre utilizzate con

criterio, un utilizzo non idoneo

di una di esse, può causare un disturbo

nella comprensione e una difficoltà

di interpretazione.

La semplicità di lettura di una mappa

fornisce una risposta positiva del

fruitore, di colui a cui l’informazione

è destinata.

La memorizzazione di un’informazione

è direttamente proporzionale

al numero di elementi utilizzati per la sua

comprensione.

Quando si legge una mappa, si consulta

un grafico, si hanno delle aspettative:

ci si aspetta che l’artefatto grafico

sia pertinente con ciò che si intende

comunicare.

Nel momento in cui l’aspettativa

è disattesa, l’utente rimane confuso,

in un caso come questo l’informazione

dovrà essere riformulata in maniera

più corretta ed efficace.

Le Variabili VisiveInfo Design _ The form of Information

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Venice in PerilClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno

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Prima di vedere le varie forme in cui

è possibile organizzare il discorso

infografico bisogna considerare

che uno dei punti fondamentali nella

costruzione di un impianto comunicativo

*Structure *Struttura Ogni apparato grafico che si rispetti

non è disegnato, ma costruito attraverso

un modello di costruzione del discorso.

Importante è fare riferimento

ai modelli della comunicazione.

Creando corrispondenze dei concetti

da visualizzare, le corrispondenze stesse

possono stabilirsi.

è la semplicità con cui comunichiamo

un’informazione. La ricettività,

la memorizzazione delle informazioni,

è inversamente proporzionale alla

quantità di informazioni.

In più la semplificazione offre una

interpretazione facile e immediata.

- diagrammaad albero.La corrispondenza

avviene in forma

ramificata.

- Reticolo. Tutti gli elementi

si collegano tra di loro.

Il Web è il sistema

reticolare più

conosciuto.

- Inclusivo. I concetti contengono

al loro interno altri

contenuti.

Page 23: Venice in Peril

INFORMATION DESIGN

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Struttura

- diagramma a stella. comunicazione tra

un elemento

e qualunque oggetto

che interagisce con

esso. In questo caso

la corrispondenza

è esterna al piano della

rappresentazione.

Ad esempio,

la segnaletica stradale.

- Circolare. I concetti sono collegati

tra loro in maniera

sequenziale.

Info Design _ The form of Information

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Venice in PerilClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno

24“Il Venerdì”, n.1041, supplemendo settimandale, “La Repubblica” 2008-02-29

Il vantaggio offerto dall’informazione

grafica è quello di contenere sulla stessa

pagina, tutti i dati a disposizione

e di memorizzare più facilmente

i concetti.

Questa pagina, non ponendo il vincolo

della lettura monodirezionale,

Può essere consideratà questa rappresentazione un esempio di Information design?

Spesso può succedere che i designer dedichino importanza all’estetica

tralasciano la giusta informazione.

Questo è il caso di un grafico a “Pizza” uscito sulla copertina

del “Il Venerdì” di repubblica.

Come si può notare dal grafico, le percentuali sommate danno

un risultato pari a 155%, in oltre non c’è una corrispondenza tra il raggio

delle fette e il valore dei dati, anch’essi discutibili.

Questa più che una critica vuole fare presente che, cosi come

l’Information Design possa portare vantaggi, una rappresentazione

errata delle informazioni può più facilmente trasmettere un informazione

sbagliata.

*Benefits *Vantaggi Un altro vantaggio dell’information

Design è la possibilità di rendere

evidenti concetti deducibili e creare

nuove relazioni tra le informazioni che

possono essere prese in esame.

può essere letta in tutte le direzioni.

Le informazioni presenti su un artefatto

comunicativo infografico, sono

facilmente reperibili e semplici

da leggere.

L’infografica è svincolata dal linguaggio

scritto, dai fattori di appartenenza

territoriale ed è accessibile a tutti i livelli

socio culturali.

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INFORMATION DESIGN

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Vantaggi

1. Informazioni facilmente

e rapidamente rintracciabili

nei documenti.

7. Permette di memorizzare

più facilmente i concetti.

4. Aggiunge livelli di

significato.

2. Interfacce piacevoli

e semplici da leggere.

5. distingue quali sono gli

elementi chiave in rapporto

a ciò che si vuole raccontare

e a quale sia il percorso

da seguire.

8. intreccia dati diversi

per ottenere nuove

informazioni.

3. rende evidenti concetti

deducibili.

6. Si adatta a tutte le realtà

sociali ed è svincolato

dal linguaggio scritto.

Info Design _ The form of Information

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Venice in PerilClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno

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L’Isotype (International System

of Typographic Pictorial Education)

è un sistema di pittogrammi disegnati

da Otto Neurath in collaborazione con

l’illustratore Gerd Arntz, nel periodo

compreso tra gli anni ‘20 -’30.

Sociologo, educatore e filosofo, membro

attivo del circolo viennese,

Neurath propose questo sistema

principalmente per uso didattico.

Egli voleva presentare un metodo

semplice di comprensione per i bambini.

* Isotype by Otto Neurath *Isotype di Otto Neurath

USA in Our Demacracies of Work, 1944

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INFORMATION DESIGN

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Isotype di Otto Neurath

Il suo obiettivo era quello di poter

ottenere un linguaggio universale

che potesse essere comprensibile

indipendente dalla lingua scritta

e parlata. La proposta di Neurath

ha rivoluzionato la simbologia moderna,

diventando un punto di riferimento

per la progettazione di sistemi infografici

complessi. Sulla base di Isotype sono

stati sviluppati tutti i successivi sistemi

di pittogrammi, tra cui vanno ricordati

i pittogrammi realizzati

da Otl Aicher per i Giochi olimpici

di Monaco, quelle dei Giochi olimpici

del Messico, quelle di Tokio progettate

rispettivamente dal Katzumie Masaru

e Lance Wyman, in più possiamo

ricordare Susan Kare che sviluppò

le icone per il sistema operativo Apple

Macintosh.

K. E. Holme,Two commonwealths, 1945

James Fisher, Adventure of the world, Rathbone, Adprint Lonton, 1954

Gertrude Williams,Women and Work, 1945

Otl Aicher, pittogrammi per i Giochi olimpici di Monaco, 1972

Info Design _ The form of Information

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Venice in PerilClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno

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*Charles Minard *Charles Minard

Studioso di scienze e matematica

Minard è stato il pioniere

dell’uso della grafica all’interno

dell’ingegneria e della statistica.

La sua carta più famosa

è quella sull’Avanzata dell’Armata

Napoleonica durante

la campagna di Russia (1812-

1813), pubblicata nel 1869.

Charles Minard,Rappresentazione grafica dell’immigrazione, 1862

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INFORMATION DESIGN

Charles Minard

La mappa, strutturata su due dimensioni, ha uno sviluppo

orizzontale, e utilizza una serie di linee di differente colore

e spessore. Queste variabili ci offrono le seguenti informazioni:

1. la distanza e la direzione

in cui l’esercito viaggiò:

-avanzata (variabile colore)

-ritirata (varabile colore).

2. le quote d’altitudine

(orientamento dei tratti).

3. la variazione numerica

delle truppe napoleoniche

(spessore dei tratti).

4. la variazione delle

temperature (orientamento

dei tratti traslata su un secondo

piano).

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Info Design _ The form of Information

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VENICE IN PERIL

THE scIENcE OF sAVINg VENIcE

Chapter .2

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ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

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La forte ondata di maltempo che colpisce tutto il nord

Italia, con tre giorni di pioggia ininterrotta, provoca

lo straripamento di molti fiumi, con il conseguente

allagamento di molte città attraversate dai grandi corsi

d’acqua. Le più colpite sono Firenze e Venezia.

Erano i primi giorni del mese di novembre del 1966.

A Venezia il livello della marea si innalza toccando

punte di centonovantaquattro centimetri sopra

il livello di riferimento. Una parte della popolazione

veneziana deve abbandonare le prorpie case

ritenute inagibili. Il settantacinque per cento delle

attività commerciali e artigiane viene seriamente

danneggiato, migliaia di tonnellate di merci

e materiale sono inutilizzabili.

*The History *La Storia

Versione storica del marchio della fondazione Venice in Peril

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La Sttoria2. Venice in Peril _ The science of Saving Venice

La fondazione inglese Venice in Peril

nasce proprio in risposta a quel terribile

nubifragio. Molti privati stanziarono

dei fondi e fecero donazioni monetarie

per la ricostruzione, Sir Ashley Clarke,

a quel tempo Ambasciatore Britannico

a Roma e presidente della “British

Italian Society”, fu chiamato come

rappresentante di un comitato - IAARF

“the Art & Archieves Resuce Fund” - che

raccoglieva la ricerca di fondi per salvare

queste due città. Dopo un anno dalla

nascita del comitato, si decise

di destinare questi fondi solo alla città

di Venezia dove la struttura

e le fondamenta della città erano state

seriamente colpite. Così la fondazione

fu rinominata Venice in Peril.

Da allora sono stati realizzati una serie

interventi importanti sul patrimonio.

La maggiore fonte di finanziamento

continuo, giunse grazie al successo

nel 1977 del progetto ideato da Peter

Boiz “Pizza Express”, inventando

la Pizza Veneziana.

Una percentuale delle pizze vendute

era donato alla fondazione, così

in trent’anni dalla nascita di questa

iniziativa, Venice in Peril ha potuto

godere di più di 1.500.000 euro

di contributi, più donazioni provvenienti

da altre fonti.

La fondazione continua il suo lavoro

di salvaguardia della città. A problemi

legati all’alluvione e al degrado

se ne sono aggiunti di altri, come quelli

legati al turismo di massa e modi diversi

di vivere la città.

Venice in Peril è ora impegnata in una

riflessione su come proteggere a lungo

termine la città, sia come monumento

che come comunità di persone.

VENICE INPERIL

Page 36: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno

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Venice in Peril

Page 37: Venice in Peril

37

In questi anni la fondazione ha realizzato

molte opere di intervento sulla città.

Tra cui il restauro di importanti

dell’architettura veneziane. Tra le opere

più importanti possiamo ricordare

il restauro della porta di Palazzo Ducale

progettata nel 1438 dagli architetti

e scultori Giovanni e Bartolomeo Bon.

*Restoration Works *Interventi di Restauro

The Venice Report

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ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

38

oggi Venice in Peril sta lavorando in collaborazione con la “Cambridge Univeristy” ad una pubblicazione “the Venice Report” che affronta il tema della salvaguardia del territorio. Pubblicato con un intervallo regolare, questo periodico intende analizzare attraverso indagini e analisi, dati statistici che possono dare previsioni future, e proporre interventi per la creazione di nuovi spazi sociali.

Turismo e Risorse Venezia riceve più di 16 milioni

di turisti ogni anno, il problema

delle navi da crociera etc.

Palazzo Ducale, Porta della carta, 1976-79.

I temi presi in considerazione

dalla fondazione sono:

Page 39: Venice in Peril

VENICE INPERIL

39

San Martino, Altare, 1991-92. Santa Maria di Nazareth (Scalzi), Organo, 2002

demografia

Il calo demografico della città

e l’attuale popolazione presente.

finanziauso e gestione delle risorse

pubbliche destinate alla

salvaguardia della città e della

laguna.

Cambio di destinazione d’uso degli immobili come il tessuto della città

si trasforma in relazione alle attività

economiche.

Interventi di Restauro2. Venice in Peril _ The science of Saving Venice

Page 40: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

40

*Coorporate Image *Immagine Coordinata

Il mio contributo è cominciato alcuni

mesi fa quando la responsabile

ricercatrice Jane Da Mosto ha avuto

la necessità di organizzare i dati delle

ultime ricerche effettuate. Come

intervento preliminare è stata proposta

una ridefinizione dell’identità visiva

di Venice in Peril in quanto risultava

poco adeguata alla finalizzazione degli

obiettivi della fondazione.

È stato progettato un nuovo

marchio/logotipo ed individuato

un carattere istituzionale che risultasse

più moderno e adatto alla missione

di Venice in Peril.

L’immagine coordinata è stata realizzata in collaborazine con Giuseppe Frisino

L’I Ching (libro dei mutamenti) è definito come

un sistema di segni per registrare la saggezza

trasmessa oralmente. Alla base dell’I Ching

ci sono otto trigrammi che illustrano gli elementi

fondamentali del mondo in modo quasi ‘figurativo’.

Il marrone sulle tonalità dell’arancio

richiama la costruzione veneziana.

Nell’esempio la texture di Palazzo

Ducale.

orange brick

I Ching

c . 51m . 00y . 53k . 00

Page 41: Venice in Peril

41

Il colore verde viene ricavato dalla

dominante cromatica della laguna

veneta nelle sue sfumature più tenui.

La posizione dei colori all’interno

del marchio, rimanda alla condizione

di Venezia, quella di essere una terra

sempre più sommersa dalle acque.

Mattone impiegato nella costruzione

degli edifici veneziani.

Il marchio in bianco e nero, esprime

nella sua linearità il concetto

di cancellazione e disturbo.

green laguna

Laterizio

c . 15.3m . 38.0y . 29.6k . 00.0

Immagine Coordinata

VENICE INPERIL

2. Venice in Peril _ The science of Saving Venice

Page 42: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

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amasis light

amasis light italic

amasis regular

amasis bold

amasis black

12 pt 30 pt

amasis lightamasis light italicamasis regularamasis boldamasis black

Come carattere istituzionale

è stato scelto l’Amasis, un carattere

che sboccia alle alte risoluzioni,

e sopravvive anche a condizioni

che sarebbero letali per il Bodoni

(carattere utilizzato per la vecchia

immagine coordinata).

amasis

2 _ R.Bringhurst “Gli elementi dello stile tipografico”, pp.100.

Page 43: Venice in Peril

43

Information design

Venice in Peril

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1111111111111111111111111111111111111111111111111

1111111111111111111111111111111111111111111111111

1111111111111111111111111111111111111111111111111

1111111111111111111111111111111111111111111111111

1111111111111111111111111111111111111111111111111

1111111111111111111111111111111111111111111111111

1111111111111111111111111111111111111111111111111

1111111111111111111111111111111111111111111111111

1111111111111111111111111111111111111111111111111

1111111111111111111111111111111111111111111111111

La seconda parte dell’operato, è nata questa volta

dall’esigenza della fondazione di rendere pubbliche una

serie di informazioni riguardanti la situazione

socio-economica e il contesto storico.

Per far questo si necessitava di un apparato infografico,

capace di condensare una quantità di dati numerici

in strutture di semplice accessibilità, in cui tutte

le informazioni trovavano una giusta collocazione

di immediata lettura.

I grafici così realizzati dopo una attenta analisi

su complessi apparati d’informazione e delle

caratteristiche fondamentali che questi devono avere,

si è operato utilizzando principalmente quattro variabili

ordinabili: la posizione nello spazio, la direzione,

le tonalità di colore e le forme.

Alle variabili posizionate sul piano ne è stata aggiunta

un’altra, chiamata variabile retinica, e cioè

di 3ª dimensione, che riflette in questo caso

un particolare dato: l’emigrazione e l’immigrazione

da e per Venezia relativa al periodo dal 1967 al 1970.

*Infographics

Page 46: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

46

presenze giornaliere nel comune di Venezia / 2000

Page 47: Venice in Peril

47

Infografiche2. Venice in Peril _ The science of Saving Venice

Page 48: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

48

dati sulla popolazione nel comune di Venezia / dal 1000 al 1900

Page 49: Venice in Peril

49

Infografiche2. Venice in Peril _ The science of Saving Venice

Page 50: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

50

immigrazione

emigrazione

1961 19691951

dati sulla popolazione nel comune di Venezia / dal 1900 al 2000

fonte: Il patrimonio edilizio di Venezia insulare, osservatorio economico.UNESCO,Venezia 1970

Page 51: Venice in Peril

51

Infografiche2. Venice in Peril _ The science of Saving Venice

Page 52: Venice in Peril
Page 53: Venice in Peril

PROGETTOVIDEO

THE VENIcE REPORT

Chapter .3

Page 54: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

54

*Subject*Soggetto

1. scena

Tra i palazzi di una calle i tipici fili

per stendere i panni si animano

e si riempiono di indumenti virtuali.

I panni rappresentanti la popolazione

veneziana, non restano molto tempo

appesi. Si lasciano cadere

a rappresentare la popolazione

che progressivamente abbandona

la città diventata sempre meno vivibile.

2. scena

I fili si trasformano in una variabile

temporale. Il numero di indumenti

rappresenta la densità demografica.

Si visualizza una progressione

cronologica degli anni presi

in considerazione, mettondo in mostra

i panni relativi ai dati demografici.

Gli indumenti man mano diventano

meno fitti.

La scena si conclude con una sintesi

grafica del declino demografico.

“Il soggetto è l’unico stadio immediatamente godibile per il lettore-spettatore”.

Age,Scriviamo un film,Manuale di sceneggiatura, cit.p.19

Page 55: Venice in Peril

55

SoggettoProgetto Video _ The Venice Report

3. scena

Venezia non è una città morta: ogni

giorno giungono nel centro storico

lavoratori, studenti, turisti e molte altre

persone.

La stazione rappresenta uno dei nodi

focali del passaggio di questi utenti.

La scena si popola di icone, dati

numerici e percentuali di quanti

effettivamente vivono la città ogni

giorno.

4. scena

Da una visuale sul Canal Grande viene

ripreso il traffico marittimo: i dati

vengono focalizzati sul turismo

su cui si basa l’odierna economia

cittadina.

I turisti che soggiornano nella città

aumentano con il passare degli anni

e di conseguenza aumentano le attività

alberghiere ed extra-alberghiere.

5. scena

La nascita degli esercizi alberghieri

favorisce la ristrutturazione di vecchi

palazzi veneziani in disuso: un palazzo,

esternamente in decadenza, viene

virtualmente arredato diventando

un hotel moderno.

6. scena

Il messaggio della scena precedente

viene riformulato: le attività alberghiere

apportano delle migliorie all’aspetto

esteriore dell’urbanistica cittadina,

ma il crescente aumento delle strutture

ricettive porta alla diminuzione delle

strutture per residenti permanenti

e alla scomparsa di altre funzioni vitali

dell’economia e della vita cittadina.

Viene sottolineato il messaggio

di Venice in Peril: la ricettività deve

essere frenata cercando di proporre

possibili soluzioni per la realizzazione

di nuovi spazi sociali.

7. scena

Conclusione del video con la ripresa

di un pozzo veneziano su cui vengono

situati i dati statistici sulla crescita

delle attività ricettive per sottolineare

l’importanza del dato statistico.

Page 56: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

56

Per la realizzazione delle riprese video

è stato effettuato un sopralluogo

in diversi punti della città. La scelta

si è ristretta ad alcuni luoghi ritenuti

più interessanti perché salienti

ed esemplificativi delle informazioni

da comunicare all’utente. I sopralluoghi

sono stati accompagnati dalla

realizzazione di sketch al tratto

dei frame.

Le bozze, necessariamente dettagliate

per un miglior studio progettuale

dell’interazione tra gli elementi grafici

e le riprese video, sono state raccolte

in uno storyboard utile per effettuare

le riprese senza dispendio di tempo

o di un improvviso cambio di idea

sull’inquadratura.

*Storyboard

1. StazioneI rettangoli in alto

si riferiscono agli ingombri

dei testi.

2. Ponte degli scalzi I dati viaggiano sul bordo

del ponte.

Page 57: Venice in Peril

57

3. Palazzo venezianoCostruzione dello

spazio interno

dell’albergo.

4. Calle della toletta Studio dei fili per stendere

i panni e degli ingombri

delle illustrazioni.

5. Canal grandeIngombri dei dati

viaggiano sulle

imbarcazioni.

6. PozzoStudio dei movimenti

di camera e del tipo

di animazione.

StoryboardProgetto Video _ The Venice Report

Page 58: Venice in Peril

Location:

Calle della Toletta.

concetto:

La popolazione residente in fuga

dal centro storico.

sviluppo:

I panni appesi ai fili rappresentano

la popolazione, pian piano questi

si staccano e si lasciano cadere

nel vuoto. Metafora del crollo

demografico: i fili per i panni,

che congiungono le finestre delle case

veneziane da un lato all’altro di una calle

o di un canale, sono la rappresentazione

ideale della “comunità” cittadina.

Di conseguenza la mancanza di panni

o il loro lento scomparire può diventare

la metafora per comunicare il declino

del numero di abitanti residenti

nel centro storico.

*Scena.1

Page 59: Venice in Peril
Page 60: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

60

La PoPoLazIoNE REsIdENTE IN fUga daL CENTRo sToRICo.

La camera si muove con un lento movimento di panning

da destra verso sinistra, tra i palazzi prendono forma

dei fili virtuali.

.

time. 00:00:23

Page 61: Venice in Peril

61

Con una leggera dissolvenza compaiono in successione

le illustrazioni di panni a cui è stato applicato un effetto onda

per dare l’impressione di movimento dovuto al vento

e all’unico vincolo con il filo a cui sono appesi.

Gi indumenti man mano cominciano a cadere giù,

una metafora per la popolazione residente in continua

diminuzione.

Allo stesso tempo una scritta compare dalla sinistra

e spostandosi verso il centro sul primo filo, esplica la metafora.

*Scena.1time. 00:00:26

time. 00:00:29

Scena.1Progetto Video _ The Venice Report

Page 62: Venice in Peril

*Scena.2Location:

Rio di San Barnaba.

concetto:

Dati sulla popolazione residente

nel Centro Storico dal 1870 al 2009.

sviluppo:

Necessità di mettere in mostra delle

quantità numeriche riferite a date

storiche.

Sono state utilizzate due variabili:

1. I fili stesi rappresentano il susseguirsi

delle date.

2. I panni rappresentano la densità

demografica.

Ripresa:

Panning da sinistra verso destra,

più Zoom-in verso il grafico in alto.

Page 63: Venice in Peril
Page 64: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

64

NELL’aRCo dI 60 aNNI La PoPoLazIoNE REsIdENTE NEL CENTRo sToRICo è dImINUITadI CIRCa 115.000 aBITaNTI.

Un susseguirsi di fili con dei panni stesi compare sul rio

tra le fondamenta, collegando i palazzi veneziani e mostrando

i dati sulla popolazione residente a Venezia nell’arco

di un secolo.

time. 00:00:32

Page 65: Venice in Peril

65

Il calo demografico coincide con una diminuzione dei panni

appesi ai fili virtuali.

Come si nota da questo fotogramma, solo pochi indumenti

sono ancora mantenuti dal filo.

Un dato allarmante che fa pensare ad un completo

spopolamento della città nel giro di pochi decenni.

La camera mette a fuoco una rappresentazione su due

dimensioni delle stesse informazioni, questa volta però

visualizzate con un grafico a colonna che rende ancora

più evidente il declino.

*Scena.2time. 00:00:50

time. 00:00:58

Scena.2Progetto Video _ The Venice Report

Page 66: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

66

1871

1901

1951

1955

1960

1970

1978

1983

128.787

146.682

174.808

167.069

145.402

111.550

99.189

90.414

Serie storica della popolazione residente del centro storico di Venezia / dal 1871

Page 67: Venice in Peril

67

1987

1991

1994

1997

2002

2005

2007

2008

*Scena.2

82.703

76.644

72.037

68.600

64.076

62.296

60.755

60.311

Scena.2Progetto Video _ The Venice Report

Page 68: Venice in Peril

*Scena.3La scena tre è suddivise in 8 micro riprese montate tra loro.

Location:

Stazione Santa Lucia, ponte degli Scalzi,

ponte delle Guglie.

concetto:

La città continua a vivere attraverso

il via vai di gente.

(Dati sulla popolzazione equivalente)

sviluppo:

Delle icone che rappresentano

le tipologie di persone che ogni giorno

sono nel centro storico sono ancorate

alla popolazione assieme alle quantità

numeriche.

Riprese:

Variano da uno zoom in, Panning vari

e riprese a camera libera.

Page 69: Venice in Peril
Page 70: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

70

Un susseguirsi di 8 brevi sequenze in cui viene ripresa

la popolazione, un flusso di persone che si muove all’interno

della città. La sequenza incomincia con una ripresa frontale

della stazione Santa Lucia, sulla parte superiore dell’ingresso

alla biglietteria, vengono visualizzate le icone relative alla

popolazione con le relative percentuali.

Nel susseguirsi delle scene le stesse icone vengono ancorate

alla popolazione mettendo in mostra le medie equivalenti delle

varie tipologie di persone che sono presenti.

time. 00:01:03

residenti

Medie equivalenti:

Proprietari seconda casa

StudentiDomiciliati

lavoratori

88.519 1 15.224 1 15.181 1 4.174 1

Page 71: Venice in Peril

71

time. 00:01:00

time. 00:01:24

Studentipendolari

turisti

ogNI gIoRNo VENEzIa è PoPoLaTa da UNa mEdIa dI 183.995 PERsoNE.

6.894 1 54.003 1

*Scena.3

Scena.3Progetto Video _ The Venice Report

Page 72: Venice in Peril

*Scena.4Location:

Canal Grande.

concetto:

Il turismo prende possesso della città.

sviluppo:

I dati si riferiscono al tipo di turismo,

diviso in visitatori che soggiornano

a Venezia e quelli che soggiornano

all’interno dei confini regionali.

Le informazioni sono ancorate hai mezzi

di trasporto che rilasciano delle scie

che richiamano i flussi di persone.

Ripresa:

Camera fissa.

Page 73: Venice in Peril
Page 74: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

74

La ripresa ha una durata di circa 50 secondi in cui sono

inquadrati vari mezzi di trasporto, che scorrono lungo

il Canal Grande. Come mostra questo fotogramma, alle spalle

del palazzo, sulla destra emergono i totali delle presenze

turistiche, divise in soggiornanti ed escursionisti, relative

al 2006.

*TURIsTI soggIoRNaNTI

*EsCURsIoNIsTI

time. 00:01:29

Page 75: Venice in Peril

75

Sul Canal Grande, ancorati a tre

vaporetti e ad un taxi, compaiono i dati

percentuali e i testi di supporto.

Ai mezzi di trasporto vengono legate

anche delle informazioni supplementari

che si riferiscono alla tipologia

di passeggero/utente di Venezia.

5.960.16412.800.000

*Scena.4time. 00:01:57

time. 00:02:19

Scena.4Progetto Video _ The Venice Report

Page 76: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

76

dal 2000 al 2006 presenze:

Crescita del 45% dei turisti pernottanti in città antica e isole.

Aumento del 18% degli escursionisti che soggiornano nella città antica.

Page 77: Venice in Peril

77

Incremento del 17 % degli escursionisti soggiornanti nelle strutture extra-alberghiere del resto del comune.

Aumento degli escursionisti soggiornanti nelle strutture extra-alberghiere della regione turistica 13%.

*Scena.4

Scena.4Progetto Video _ The Venice Report

Page 78: Venice in Peril

*Scena.5Location:

Angolo fra Rio Terà della Scoazzera

e Rio Terà Canal.

concetto:

Le attività alberghiere possono

rivitalizzare immobili abbandonati, come

possono causare la distruzione

del patrimonio artistico architettonico.

sviluppo:

In questa scena un palazzo in disuso

viene virtualmente arredato, simulando

la funzione ricettiva di un albergo.

Nel susseguirsi dell’animazione sulla

sinistra vengono visualizzati i dati relativi

all’incremento dell’attività alberghiera

nel centro storico di Venezia.

Ripresa:

Panning di pochi gradi da destra

verso sinistra.

Page 79: Venice in Peril
Page 80: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

80

Successivamente sui vari piani compaiono degli elementi

d’arredo divisi per tonalità di colore che richiamano

rispettivamente: il numero degli esercizi alberghieri in rosso,

il numero di letti in arancio e le camere disponibili in giallo.

La scena si completa con l’insegna che evidenzia il passaggio

dall’uso abitativo all’uso ricettivo.

Sulla parte sinistra dell’immagine scorrono i due grafici

qui esposti e i vari incrementi dal 2000 al 2007.

RICETTIVITà aLBERghIERa daL 2000 aL 2007

-Incremento del 20% del numero di esercizi -Incremento del 26% numero di letti -incrementi del 23% camere

time. 00:02:30

Page 81: Venice in Peril

81

time. 00:02:33

*Scena.5

time. 00:02:35

Scena.5Progetto Video _ The Venice Report

Page 82: Venice in Peril

*Scena.6Location:

Fondamenta di Cannaregio.

concetto:

Le attività ricettive tolgono spazi alle

famiglie veneziane, hai residenti,

ai lavoratori, agli studenti etc.

sviluppo:

Con lo scorrere della visuale, i palazzi

veneziani si riempiono rapidamente

con la comparsa sull’esterno dell’edificio

di insegne che indicano la presenza

di alberghi, pensioni, bed&breakfast

e affitta camere.

Ripresa:

Panning da sinistra verso destra.

Page 83: Venice in Peril
Page 84: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

84

Mentre l’inquadratura si muove da sinistra verso destra, varie

insegne irrompono, con movimenti improvvisi, sulla scena

fin dall’ingresso.

Lo skyline dei palazzi viene seguito da una “scia luminosa”

utilizzata per dare l’impressione che gli edifici vengono

improvvisamente rimessi a “lucido”.

La camera segue in primo piano un’imbarcazione su cui vengono visualizzate le seguenti frasi:

time. 00:02:51

L’aUmENTo dELLE aTTIVITà EXTRa aLBERghIERE soTTRaE sPaz I da dEdICaREad aLTRI TIPI dI dEsTINazI oNE d’Uso.soTTRazIoNE dI sPazI PER La PoPoLazIoNE.

Page 85: Venice in Peril

85

time. 00:02:58

time. 00:03:03

L’aUmENTo dELLE aTTIVITà EXTRa aLBERghIERE soTTRaE sPaz I da dEdICaREad aLTRI TIPI dI dEsTINazI oNE d’Uso.soTTRazIoNE dI sPazI PER La PoPoLazIoNE.

*Scena.6

Scena.6Progetto Video _ The Venice Report

Page 86: Venice in Peril

*Scena.7Location:

Corte dei Cordami.

concetto:

La monocultura turistica impoverisce

la variabilità del tessuto urbano.

sviluppo:

Evidenziando l’aspetto della ricettività

si nota come essa sottragga risorse alla

città, come metaforicamente l’acqua

viene tolta dal pozzo.

Ripresa:

Camera fissa più zoom-in su un pozzo.

Page 87: Venice in Peril
Page 88: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

88

Sul pozzo, ripreso con un leggero zoom-in, due serie di dati

vengono visualizzati in rotazione sulla struttura stessa.

Sulla sinistra fanno il loro ingresso due differenti legende

che una dopo l’altra in successione, esplicano attraverso

il testo la variabile legata al colore.

La prima legenda si riferisce all’incremento della quantità

dei servizi alberghieri presenti nel centro storico nel periodo

tra il 2000 e il 2007.

La seconda legenda fa riferimento all’aumento della ricettività

(appartamenti, bed&breakfast, affittacamere) tra il 2004

e il 2008; le percentuali di riferimento ruotano insieme

al grafico sulla ricettività alberghiera.

29% aPPaRTamENTI20% BEd & BREakfasT5% affITTaCamERE

time. 00:03:04

Page 89: Venice in Peril

89

15.000

12.000

9.000

6.000

3.000

0

esercizicamere letti

bed & breakfastaffittacamere appartamenti

1.200

1.000

800

600

400

200

0

*Scena.7time. 00:03:10

time. 00:03:20

Scena.7Progetto Video _ The Venice Report

Page 90: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

90

Le sette scene che compongono

la struttura del video sono state

sviluppate seguendo il medesimo iter

progettuale e realizzativo.

Le fasi di realizzazione hanno visto,

inizialmente, il riversamento delle riprese

digitali in un programma di montaggio

video, nel caso specifico Final Cut Pro.

Una volta ultimato il batch, attraverso

gli algoritmi di correzione dei colori,

sono state apportate le opportune

modifiche per migliorare la

visualizzazione delle immagini digitali;

a questo punto le scene sono state

esportate in due compressioni differenti

di QuickTime: una compressione

a bassa risoluzione ed una risoluzione

di ottima qualità. L’utilità di avere due

compressioni così differenti permette

di lavorare con dei video molto leggeri

che nel file finale, a lavoro ultimato,

verranno sostituiti con i video

di qualità superiore per una resa finale

professionale. Ciò permette di lavorare

in maniera più snella senza

sovraccaricare i programmi utilizzati

inutilmente.

Il video è strutturato utilizzando

la tecnica del motion tracking, ovvero

la possibilità di tracciare i movimenti,

attraverso alcuni programmi, sia relativi

agli oggetti sulla scena che ai movimenti

del punto di vista della camera.

Il motion tracking offre la possibilità

di rilevare il punto di vista reale

e di utilizzarlo come se si trattasse

di un punto di vista, di una camera

virtuale, che si muove su un altrettanto

virtuale piano prospettico relativo alla

scena ripresa dal vero.

Ottenute le informazioni relative

al motion tracking, le scene vengono

riversate in Cinema 4d (un programma

per la modellazione tridimensionale)

che permette la ricostruzione

della scena in 3d. La modellazione

tridimensionale deve essere accurata

per ottenere un’iterazione realistica

con lo spazio circostante quando, come

immagine-sfondo, verranno applicate

le scene video.

*Steps *Procedure

Page 91: Venice in Peril

91

Le scene ricostruite virtualmente sono

state inserite all’interno

di un programma di compositing

e animazione video – nel caso specifico

Adobe After Effect – che permette

di rendere gli elementi di animazione

più fluidi e dinamici oltre ad essere

completamente compatibile con gli altri

elementi della suite Adobe CS3, come

Illustrator, programma

di disegno vettoriale utilizzato sia per

la composizione dei testi che delle

icone, sia per la rappresentazione grafica

dei dati numerici.

MOTIOn GRAphIc

ProcedureProgetto Video _ The Venice Report

Page 92: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

92

*Final Cut *Final Cut Pro

Correggendo la tonalità e giocando

con i valori di saturazione, abbassando

i mezzi toni e le luci ho ottenuto

un colore più simile a una ripresa

cinematografica.

Selezione delle scene da utilizzare

nel video tra le tante prove registrate.

Esportazione del video utilizzando

i compressori di Quick Time:

H.264 - Low resolution

Apple ProRes 422- High resolution

SIZE / Pal 720x576 4:3

Page 93: Venice in Peril

93

*Icarus *Icarus 2.09 Calibration

Tracking della scena, ci permette

possibilità di estrapolare la camera

virtuale.

Effettuato il tracking viene effettuata

la calibrazione del piano prospettico

che ci permetterà così, di posizionare

i nostri oggetti all’interno di uno spazio

nelle tre dimensioni.

La camera e il piano vengono esportati

in formato Lightwave 6.0 compatibile

con Cinema 4d.

SoftwareProgetto Video _ The Venice Report

Page 94: Venice in Peril

ClasVem Counicazioni Visive e Multimediali /// a.a. 2007_08 /// Nicolò Loprieno Venice in Peril

94

*Cinema 4d *Maxon Cinema 4d

Il piano corrisponde perfettamente

con l’acqua del Canal Grande.

Verificato se la camera è sincronizzata

con la camera del video si passa

a posizionare gli oggetti all’interno della

scena 3d.

In questo caso era necessario

posizionare dei cubi al posto dei palazzi

così da poter in seguito far comparire

le scritte da dietro il palazzo

(il cubo sarà in seguito reso invisibile

attraverso un Tag Compositing).

Infine vengono renderizzati tutti

i fotogrammi della scena.

Page 95: Venice in Peril

95

*After Effect *Adobe After Effect CS3

Importiamo in After Effect

per il compositing finale la sequenza dei

fotogrammi, la camera e i solidi

che sostituiscono i palazzi.

Importiamo gli elementi disegnati

in Adobe Illustrator CS

(Testi, riquadri e icone).

I nostri oggetti di Illustrator vegono

posizionati sul livello 3d e animati,

insieme a tutte gli altri elementi creati

direttamente in Adobe After Effect come

ad esempio le fasce colorate

che seguono i mezzi di trasposto.

SoftwareProgetto Video _ The Venice Report

Page 96: Venice in Peril

Baroni Daniele, Vitta Maurizio, storia del design grafico, Longanesi, Milano, 2003.

Bertin Jacques, sémiologie graphique. Les diagrammes, les réseaux, les cartes, Ecole Des Hautes

Etudes En Sciences Sociales, Paris, 1999.

Bertin Jacques, La graphique et le traitement graphique de l’information, Flammarion, Paris, 1975.

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Bibliografia

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Articoli:

Torte a pizza _ http://sdz.aiap.it/notizie/10190

Flussi grafici _ http://sdz.aiap.it/notizie/10564

Infografica per militanti http://sdz.aiap.it/notizie/10081

Charles Minard _ http://en.wikipedia.org/wiki/Charles_Joseph_Minard

Portfoli:

Left Loft _ http://www.leftloft.com/

Density Design Portfolio _ http://www.flickr.com/photos/densitydesign/

Gerd Arntz _ http://gerdarntz.org

Charles Minard _ http://en.wikipedia.org/wiki/Charles_Joseph_Minard

*Links

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Blog:

Visual Compexity _ http://www.visualcomplexity.com/vc/

Infosthetics _ http://infosthetics.com/archives/2007/03/hierarchical_edge_bundles.html

Cool Infographics _ http://coolinfographics.blogspot.com/

Flowing Data _ http://flowingdata.com/

Catalog Tree _ http://www.catalogtree.net/projects/infographic

Tutorial Motion Graphic:

http://library.creativecow.net/

http://www.trapcode.com/products_horizon.html

http://help.adobe.com/it_IT/AfterEffects/9.0/WS3878526689cb91655866c1103906c6dea-7e3da.html

http://motionographer.com/

Dati:

Venice in Peril - http://www.veniceinperil.org/

Comune di venezia _ http://www.comune venezia.it/statistica/

Links

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Ringraziamenti

A coloro che mi sono stati accanto e che mi hanno aiutato

a superare ogni ostacolo: Peppe, Chiara, Enzo e Saria

(la mia famiglia Veneziana), Atej, Tamara, Robottina e i suoi

arrosticini, Ana, Luca Masiello, Alessandro Nof (amico

di sempre e socio per la vita), Carlotta, Silvio B B.

Un grazie di cuore ai docenti che hanno creduto in me:

Massimo Magrì e Massimiliano Ciammaichella.

Ai miei colleghi-amici per le fantastiche serate: Federica,

Claudio, Giulia e Giuliana, Alessandra, Margherita, Marta,

Maddalena.

A Sara che mi ha insegnato a guardarle negli occhi, a Irene,

Gloria, Stefania e Ambra, Silvia Cicci a Leonardo Marvel.

Luca senza di te non so come avremmo fatto.

Domenica e la Spagna. Infine grazie ai graffiti e a tutti i miei

fratelli napoletani: Diego, Robberto, Tiziano, Enrico ed Elvira,

ammostro!

Un forte abbraccio a mamma e papà che mi hanno dato

la possibilità di crescere, dandomi fiducia e amore.

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