Venezuela: l’annuale resoconto del Presidente della Repubblica

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Increscioso episodio della deputata Marina Corina Machado che in aula, in diretta televisiva, ingiuria il Presidente della Repubblica accusandolo di essere un ladro. La deputata è candidata alle elezion i primarie dei part iti dell a opp osiz ione che il 12 feb brai o pros simo sceg lier anno il candidato da opporre a Chavez nella elezione presidenziale di ottore. Attualmente i sondaggi non le danno più di un misero 1%. In Venezuela l’annuale resoconto del Presidente della Repubblica di Attilio Folliero, Caracas 14/01/2012 Ieri, il presiden te della Repubblica Boli variana del Venezuela, Hugo Chávez, ha pr esent ato l’annuale resoco nt o. Pa rl an do da i ba nc hi de l Pa rl amen to , at tr av er so un lungo, ininterrot to ed appassionato discorso durato praticamente 10 ore. Dalle 13.45 alle 23.45 ed interamente trasmesso a reti unificate da tutte le televisioni venezuelane (pubbliche e privatre), Hugo Chávez, partendo dai dati del 2011 ha fornito un quadro dettagliato della situazione economica, política e sociale del paese. Ovviamente, non sono mancati i riferimenti alle pr eceden ti gestioni go vern at ive. Il disc or so di Chávez, come ogni anno, ha letteralmente paralizzato il paese, immobilizzando davanti alle TV milioni di venezuelani. Esse ndo umanamente imp ossi bile riassum ere in poch e righ e quanto illus trato in diec i ore, ci limitiamo a mett er e in eviden za i pr inci pali aspett i che poss ono interessare un pubblico internazionale. Il settore sociale Dal lungo discorso e dalle tante cifre snocciolate è emerso chiaramente l’impegno sociale del suo governo; gli investimenti nel settore sociale (educazio ne, salute, previdenza, ecc…), durante i suoi tre dic i anni so no st ati pari a 468.6 18 mi lio ni di dolla ri, olt re il 62 % del bi lan ci o sta tal e; in precedenza tutti gli investimenti pubblici nel settore sociale non superavano il 30% del bilancio. Questa gra n massa di investiment i nel sociale si rifle tte nell’indice di Gini, che misura la disuguaglianza di un paese; oggi, tale indice è sceso a 0,39 e fa del Venezuela il paese meno disuguale dell’America Latina. Ma sono tanti gli indicatori positivi del Venezuela. Con oltre due milioni di iscritti all’Università , il Venezuela è al secondo posto tra i paesi del continente american o ed al quinto posto in assoluto al mondo per quanto riguarda gli indici di frequenza universitaria; tale obiettivo è stato raggiunto grazie ad una capillare diffusione delle università sull’intero territorio nazionale ed oggi esiste almeno una sede universitaria in ogni municipio (equivalente alla nostra provincia). Un altro importante dato riguarda la discesa degli indici di povertà: oggi circa il 27% delle famiglie sono povere, mentre erano quasi il 60% ad inizio gestione; anche la povertà estrema è scesa dall’oltre 30% a circa 9%. Il presidente ha precisato che avendo notato la difficoltà , da alcuni anni, a non riusciere a diminuire ulteriormente tali indici, ha deciso di lanciare quattro importanti missioni 1

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Increscioso episodio della deputata Marina Corina Machado che in aula, in diretta televisiva,ingiuria il Presidente della Repubblica accusandolo di essere un ladro. La deputata è candidataalle elezioni primarie dei partiti della opposizione che il 12 febbraio prossimo sceglieranno ilcandidato da opporre a Chavez nella elezione presidenziale di ottore. Attualmente i sondaggi nonle danno più di un misero 1%.

In Venezuela l’annuale resoconto del Presidente della Repubblicadi Attilio Folliero, Caracas 14/01/2012

Ieri, il presidente della Repubblica Bolivariana delVenezuela, Hugo Chávez, ha presentato l’annualeresoconto. Parlando dai banchi del Parlamento,attraverso un lungo, ininterrotto ed appassionatodiscorso durato praticamente 10 ore. Dalle 13.45 alle23.45 ed interamente trasmesso a reti unificate da tuttele televisioni venezuelane (pubbliche e privatre), Hugo

Chávez, partendo dai dati del 2011 ha fornito un quadrodettagliato della situazione economica, política e socialedel paese. Ovviamente, non sono mancati i riferimentialle precedenti gestioni governative. Il discorso diChávez, come ogni anno, ha letteralmente paralizzato il

paese, immobilizzando davanti alle TV milioni di venezuelani.

Essendo umanamente impossibile riassumere in poche righe quanto illustrato in dieci ore, cilimitiamo a mettere in evidenza i principali aspetti che possono interessare un pubblicointernazionale.

Il settore sociale

Dal lungo discorso e dalle tante cifre snocciolate è emerso chiaramente l’impegno sociale del suogoverno; gli investimenti nel settore sociale (educazione, salute, previdenza, ecc…), durante i suoitredici anni sono stati pari a 468.618 milioni di dollari, oltre il 62% del bilancio statale; inprecedenza tutti gli investimenti pubblici nel settore sociale non superavano il 30% del bilancio.Questa gran massa di investimenti nel sociale si riflette nell’indice di Gini, che misura ladisuguaglianza di un paese; oggi, tale indice è sceso a 0,39 e fa del Venezuela il paese menodisuguale dell’America Latina. Ma sono tanti gli indicatori positivi del Venezuela. Con oltre duemilioni di iscritti all’Università, il Venezuela è al secondo posto tra i paesi del continente americanoed al quinto posto in assoluto al mondo per quanto riguarda gli indici di frequenza universitaria; tale

obiettivo è stato raggiunto grazie ad una capillare diffusione delle università sull’intero territorionazionale ed oggi esiste almeno una sede universitaria in ogni municipio (equivalente alla nostraprovincia).

Un altro importante dato riguarda la discesa degli indici di povertà: oggi circa il 27% delle famigliesono povere, mentre erano quasi il 60% ad inizio gestione; anche la povertà estrema è scesadall’oltre 30% a circa 9%. Il presidente ha precisato che avendo notato la difficoltà, da alcuni anni,a non riusciere a diminuire ulteriormente tali indici, ha deciso di lanciare quattro importanti missioni

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che hanno il fine di sradicare definitivamente la povertà dal Venezuela; si è osservato che alcunefascie sociali non hanno beneficiato totalmente delle riforme intraprese, soprattutto tra anziani,esclusi dalla pensione e tante ragazze madri.

Due missioni partite sul finire del 2011, tendono a dare una pensione a tutti gli uomini con almeno60 anni e a tutte le donne con almeno 55 anni, anche se non hanno mai versato contributi; le

ragazze madri con figli a carico minorenni riceveranno una sorta di pensione e saranno introdotti inun piano di qualificazione al fine di inserirle nel mondo lavorativo. Tutte le famiglie con figli conproblema di hándicap godrenno dell’assistenza economica e materiale dello stato.Inoltre, parte proprio questa settimana l’ultima grande missione, quella tendente a sradicare ladisoccupazione; in realtà la disoccupazione in Venezuela non rappresenta un problema grave,aggirandosi attorno al 6-7%, ma l’obiettivo è arrivare alla piena occupazione.

Venezuela, paese in crescita económica

Il Venezuela è un paese in forte crescita economica; nell’ultinmo anno, il PIL è cresciuto di oltre il4% e nei prossimi 5 anni, il governo punta ad una crescita di almeno il 7% annuo. Lo sviluppoeconomico del paese è incentrato su quattro grandi settori: il settore agricolo, con l’obiettivo diraggiungere la piena indipendenza alimentare, ossia di non dipendere più dalle importazioni,almeno per quel che riguarda i principali prodotti agricoli; il settore petrolchimico, in cui ilVenezuela ha grandi potenzialità; il settore minerario, dove il Venezuela ha enormi riserve dialcune tra le più importanti materie prime come bauxite, ferro, oro, diamanti, coltan ed altre;ovviamente il settore che apporterà il maggiore sviluppo economico al paese è quello petrolifero.

Nel 2011 il Venezuela è diventata ufficialmente la prima riserva petrolifera del mondo, con 297miliardi di barili, riserva destinata a crescere ulteriormente nei prossimi mesi/anni, essendo in corsoaltri studi per certificare le effettive riserve della zona dell’Orinoco. Oggi il Venezuela produce 3milioni di barili al giorno, che diventeranno 3,5 milioni nel corso del 2012, 4 milioni nel 2014 e 6milioni nel 2019. A tal fine saranno investiti nel settore petrolifero 200.000 milioni di dollari da qui al2019, sia attraverso investimenti propri venezuelani, che attraverso imprese straniere; tutte leprincipali imprese del mondo stanno sviluppando piani di investimento in Venezuela, compresa laENI italiana. Anche l’incremento del tursimo internazionale inciderà sullo sviluppo del paese. Nell’ultimo anno

sono stati quasi 600.000 gli stranieri che hanno visitato il paese e l’obiettivo dichiarato dalpresidente è di arrivare quanto prima al milione. Il presidente ha precisato che il Venezuela,per la prima volta, si sta promozionando a livello internazionale e epr quest’anno ha dato lasua disponibiltà a promozionare il paese anche la Miss Mondo 2011, la bella venezuelanaEsteban Rojas.

Il lungo discorso ha toccato ogni settore della vita economica e sociale del paese. A noi pareimportante segnalare il successo raggiunto nel far scendere gli indici dell’inflazione; oggil’inflazione in Venezuela è ancora molto alta, aggirandosi attorno al 22% media del periodo digoverno di Chávez, ma come ben ha evidenziato il Presidente, negli anni anteriori alla suagestione l’inflazione era mediamente del 60/80% annuo, con anni in cui superava il 100%. Il problema della delinquenza e dell’impunità

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Uno dei gravi problema del paese, anzi il principale problema è la delinquenza, ossia gli alti indicidi delinquenza; per affrontare il quale, oltre ai massici interventi sociali, si pensa di intervenire conuna nuova Polizia Nazionale, creata due anni fa ed in fase di diffusione capillare su tutto ilterritorio. In precedenza, non esisteva una polizia nazionale, ma una polizia cittadina, municipale estatale; tanti corpi di polizia locale, facilmente infiltrati dalla delinquenza; praticamente le polizie

erano tra i principali centri di delitto del paese: estorcevano, rapinavano, sequestravano persone.Una serie di misure messe in atto puntano a ridurre fortemente gli indici del crimine, nei prossimimesi/anni, come l’incremento del sequestro e susseguente distruzione delle armi; nel 2011 talepolítica ha già dato i suoi frutti, essendo state sequestrate e distrutte circa 140.000 armi, contro lecirca 30.000 degli anni precedenti. Inoltre, è iniziata una nuova politica per i centri penitenziari, cheattraverso la creazione del Ministero delle Carceri punta all’umanizzazione di queste strutture.

Una delle principali cause della delinquenza è da ricercare nell’impunità, ossia chi commette undelitto, a qualsiasi livello, sa di avere grosse probabilità di farla franca. Nell’impunità, a giudizio dichi scrive, ha grosse responsabilità lo stesso presidente Chávez. Con la sua política del perdono,sempre col crocifisso in mano, con i suoi sermoni non fa altro che dare un cattivo esempio.Praticamente, nei dieci anni vissuti in Venezuela da parte dello scrivente, sono stati commessiorrendi delitti sotto gli occhi di tutti e dei media ed il presidente Chávez ha sempre perdonato eindultato.

Sotto gli occhi delle telecamere è stata assaltata una ambasciata, quella di Cuba, durante il golpedel 2002, da parte di Henriques Caprlies, attuale governatore dello Stato Miranda e principalecandidato dell’opposizone per le prossime elezioni presidenziali del 7 di ottobre prossimo; l’attualedeputato Enrique Mendoza ha assaltato e chiuso la Televisione di Stato VTV sempre durante ilgolpe del 2002; l’altro candidato presidenziale, Leopoldo Lopez, durante le ore del golpe sivantava in TV delle sue azioni svolte a favore del successo del golpe; tutte le persone, altiesponenti dell’opposizione, che sempre durante il golpe, si sono dati il compito di “scovare” elinciare i membri del governo, o del parlamento, o di altre istituzioni; e cosi una serie di personaggiche hanno commesso dei delitti, senza mai finire in carcere, al massimo profughi all’estero: come ibanchieri che hanno provocato bancarotta fraudolenta; diversi giovani studenti – figli delle “buonefamiglie” delle oligarchie - tutti identificati che hanno assaltato ed incendiato facoltà universitarie oprovocato incendi di boschi durante le loro azioni di protesta; governatori, sindaci e politici chehanno rubato; due propietari di mezzi di informazione (Patricia Poleo del Nuevo País e NelsonMezerane di Globovision) sono accussati di essere i mandati dell’omicidio del giudice Anderson; isabotatori dell’impresa petrolifera, tutti rei cofessi, che durante il blocco petrolifero del 200/2003hanno sabotato la produzione petrolifera al punto di portarla a zero; per non parlare dei delitticommessi dai media, dove si è arrivati a minacciare di morte il presidente; infatti, Rafael Poleodalla TV Globovision è arrivato a dire: “Attento, Chávez! Finirai appeso a testa in giu comeMussolini a Piazzale Loreto!”; ovviamente il presidente è stato oggetto di ingiurie una infinità divolte; il giornalista Miguel Angel Rodríguez, attuale deputato, arrivò ad insultare la madre delpresidente.

Nessuno è mai finito in carcere, sia per gli indulti concessi dal presidente, sia per la mancataazione legale da parte del presidente; e quando i delitti sono stati perseguiti dalla magistratura, tuttigli inquisiti hanno fatto in tempo a fuggire all’estero, in alcuni casi con l’aiuto degli stessi magistrati,come nel caso della giudice Afiuni, che in cambio di denaro (nell’inchiesta ancora in atto si è

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mondo l’ingiuria, la calunnia, l’oltraggio, soprattutto al presidente è sanzionato. Chávez, invece, hasubito precisato che è meglio lasciar pedere ed ha aggiunto che lui mai adirebbe le vie legali, chepure potrebbe intraprendere, contro chi lo insulta, chi gli insulta la madre, lo minaccia di morte o loingiuria ed oltraggia, magari in diretta televisiva.

Fino a quando in questo paese un giornalista o qualsiasi persona avrà la possibilità di oltraggiare

come gli pare e piace il presidente, fino a minacciarlo di morte sapendo che resterà impunito?Libertà di espressione non significa libertinaggio di offendere e minacciare qualcuno come equando pare e piace. C’è sempre un limite! In Venezuela tale limite non sembra esistere e menoquando si parla del presidente, cui ci si può rivolgere in qualsiasi modo ben sapendo che non saràmai sanzionato.

Dubito che in Italia, un giudice non oscuri una televisione che in diretta minacci il presidente dellarepubblica o sia oggetto di scherno, ingiurie e bestemmie. Ovviamente non stiamo parlando disatira, ma di ingiurie, calunnie, bestemmie e minacce anche di morte. Quando un giudice ol’organo di controllo competente si deciderà a chiudere una televisone come “Globovision” o ungiornale come “El Nacional”, oggi covi della più nera eversione fascista, sarà sempre troppo tardi.

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