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02CO001NACS 02CO001NACS Quando la tv apparve uf- ficialmente in Italia, il 3 gennaio del 1954, era pura stupefazione, incanto, ma- gia. Un mondo nuovo si di- schiudeva, sia pure in bian- co e nero, e per la prima volta si po- teva vivere in di- retta una sorta di miracolo: per co- noscere il mondo non era più neces- sario muoversi, spostarsi, cambiare di posto; bastava aprire un’inconsueta fine- stra di casa, il televisore, perché il mondo entrasse. CONTINUA A PAGINA 26 U Alle pagine 26 e 27 Volpe Pinna Battistini Bartoloni Nave esplode, 2 morti Il fumo verso Sassari Dieci persone vive dopo sette giorni «L’Onu va rifondata per costruire la pace» U A pagina 16 U A pagina 12 U A pagina 13 CONFINE LIBIA-NIGER Pirati della droga e boss di Al Qaeda. Sono l’ultima minaccia sulla rotta dei clandestini che attraversano l’Africa per arrivare in Europa. Nella terra di nessuno tra il Niger e la Libia, in mezzo al deserto del Sahara, si nasconde una base segreta dei trafficanti con sessanta camion carichi di cocaina destinata all’Italia. Gli autisti sono arabi: anche ex terroristi algerini del Gia. Gli integralisti si occupano del traffico di immigrati dal Pakistan e dal Bangladesh. Al confine con la Libia le piste scendono ad Al Gatrun e alla strada asfaltata, a un giorno da Tripoli. Una distesa di sabbia senza legge. Finisce qui il viaggio cominciato a Dakar, in Senegal. Un mese e mezzo, cinquemila chilometri, accanto agli immigrati che sfidano il deserto e le torture per arrivare in Sicilia. U A pagina 9 Non è davvero impresa facile, di questi tempi, provarsi a tra- smettere al Paese un ragionevole segnale di fiducia. Nel suo messag- gio agli italiani, Ciampi ancora una volta lo ha fatto, sfuggendo il rischio della banalità e della reto- rica d'occasione. Di questo, anzi- tutto, gli va dato atto. Una cosa è infatti limitarsi a sottolineare l'importanza cruciale rappre- sentata dalla fi- ducia in se stes- sa per una comu- nità che intenda sfuggire al rischio (concreto) del declino, ritrovando la via del pro- gresso economico e civile; lancia- re appelli a «fare sistema», ed esor- tazioni ad evitare gli «aspri con- trasti che non giovano alla ripre- sa economica». I RINCARI 2004 Da ieri spedire lettere e cartoline con la posta ordinaria costa quattro centesimi in più. Presto toccherà a sigarette, alcolici e pedaggi autostradali. E poi Rc auto, servizi bancari, tassa sulla nettezza urbana, forse anche la benzina. Più costose le poste e poi autostrade, sigarette e Rc auto PORTO TORRES TERREMOTO IN IRAN IL PAPA In cella anche due revisori dei conti. La nipote di Tanzi: azienda patriarcale, costretta a lasciare Quiz e Carosello E l’Italia cambiò Sideri Dai sogni ai ricatti dei boss l’ultimo viaggio degli schiavi Delittodel Gianicolo: 3 ore di mistero, spunta un secondo uomo Il tesoro scompare a fine novembre. Nuovi arresti, Parma Calcio in vendita U A pag. 3 Bossi Fedrigotti Allegria e coraggio: New York scaccia la paura La ragazza di Roma morta il 23 dicembre: l’autopsia trova tracce di cocaina e farmaci. I verbali dell’amico Parmalat:3,7 miliardi apparsi e svaniti di ALDO GRASSO Dai vigneti al deserto: i racconti del clima che muta di FABRIZIO GATTI CONTINUA A PAGINA 11 di PAOLO FRANCHI «Primi segni di ripresa ma si deve fare sistema. Accertare le responsabilità delle crisi aziendali» Consensi dei Poli, critiche da Bossi e Bertinotti. D’Amato: troppi contrasti tra Fazio e Tremonti CONTINUA A PAGINA 15 DEMOCRAZIE DA RICOSTRUIRE «RAGAZZI SCOPRITE L’ALBA» U A pagina 21 Censimento del Wwf: il riscaldamento della Terra nelle parole di agricoltori, pescatori e studiosi LA VIA DEI DISPERATI/5 9 771120 498008 40102 RICHIAMIALLA REALTA’ Ciampi:basta liti, serve più fiducia A mezzogiorno di San Silvestro un tavoli- no da picnic è già montato a Times Square, sotto le insegne fluorescenti che reclamizza- no l'ombelico del mondo. Una famiglia gio- ca a carte in piazza, come fosse in un cam- ping a luglio. (foto Reuters/Abrams) FESTA DI CAPODANNO di GIANNI RIOTTA L’anno che inizia sarà fruttuoso solo se avremo guardato il vecchio con la lucidità necessaria a correggerne le devianze. Tempo fa, la regina d’Inghilterra inventò il termine annus horribilis per deplorare i compor- tamenti poco regali delle proprie nuore. Il 2003 è stato orribile non perché le nuore di Elisabetta ab- biano scosso la corona britannica, ma perché i Paesi più prosperi e po- tenti si sono applicati a scassare gl’istituti su cui si era tentato di edificare la pace e la cooperazio- ne internazionale dopo due guerre terribili. Non era mai accaduto che ciò avvenisse a opera di go- verni democraticamente eletti. Fatti del 2003: rottura dell’Onu, a New York, sulla questione irachena; rottura, a Cancun, dei ne- goziati sulla riforma del commercio internaziona- le; rottura, a Bruxelles, della conferenza sulla Costituzione europea; la- cerazione del piano di pa- ce in Medio Oriente; vio- lazioni continue (in Af- ghanistan, Guantánamo, Cecenia, Iraq) della Con- venzione di Ginevra sul trattamento dei prigio- nieri di guerra. E, poco prima: abbandono del trattato di non prolifera- zione nucleare; revoca della firma posta al pro- tocollo di Kyoto sull’ef- fetto serra. La sopravvivenza del- la vita sul pianeta, il con- trollo di armi capaci di di- struggere il mondo, la convivenza e l’incontro tra religioni e culture, l’esportazione di prodot- ti della terra e del lavoro umano per lenire la po- vertà estrema, il rispetto della dignità del nemico in guerra, la ricerca di una forma politica per l’Europa non sono lussi riservati a chi abbia sod- disfatto i bisogni domesti- ci. Sono, per quasi ogni uomo sulla Terra, condi- zione vitale di sicurezza e giustizia, nonché fonte prima della speranza o dell’angoscia. Nel 1914 bastò una set- timana — dal 28 luglio al 4 agosto — perché all’at- tentato di un terrorista seguisse una guerra che durò cinque anni, uccise 8 milioni di soldati e pro- dusse poi dittature, ster- mini e nuove guerre. Il 2003 non ha colto di sorpresa chi sapeva da tempo quanto fosse esile l’edificio eretto dopo il 1945; è solo accaduto ciò che da anni si temeva e si ammoniva a evitare. Ma ciò che maggior- mente inquieta, e sem- bra preludere a rovesci maggiori, è l’ottusa sod- disfazione con cui i fatti avvenuti sono stati saluta- ti da alcuni dei potenti che li hanno causati; in- quieta l’elogio di intellet- tuali e osservatori che, in nome del realismo, vi hanno visto la meritata sconfitta di chi crede pos- sibile un mondo di pace. Preoccupa, soprattut- to, il rapporto tra quanto sta accadendo e l’istituto della democrazia. Come, un tempo, la vera religio- ne o la superiore civiltà, così la democrazia sem- bra oggi diventare un prodotto per la cui espor- tazione si può invadere un Paese. Sembra auto- rizzare chi la pratica ad annettere territori con- quistati in una guerra di- fensiva. Non solo fatica a impedire questi sviluppi, ma è addirittura invoca- ta per legittimarli e per negarne la nefandezza. Chiusa nel recinto troppo angusto degli Sta- ti, la democrazia sembra ergersi a ragione per ri- fiutare la cooperazione e le istituzioni internazio- nali. Nata come antidoto all’utopia di un governo fattore del bene supre- mo, e perciò assolutista ed oppressore, rischia og- gi di divenire essa stessa utopia, assolutismo, op- pressione. Cittadini di Paesi de- mocratici — europei, americani, mediorienta- li, asiatici — si chiedono con profonda preoccupa- zione dove condurrà la deriva in corso. Essi de- vono sapere che la spe- ranza in un futuro miglio- re è affidata sì a chi li go- verna, ma anche alla loro capacità di tradurre in azione politica la loro co- scienza di essere cittadi- ni del mondo. A loro è af- fidato, in ultima istanza, il compito di far cessare la demolizione, riprende- re la costruzione, consoli- dare la democrazia. Istituzioni internazionali, l’annus horribilis Crac Parmalat: si cerca- no 3,7 miliardi che sareb- bero stati sul punto di rientrare nei conti azien- dali per poi svanire nel nulla. Forse passa per quel denaro la spiegazio- ne del viaggio di Calisto Tanzi in Portogallo, Suda- merica, Svizzera compiu- to prima dell’arresto. Due medici visiteranno oggi l’ex patron del gruppo di Collecchio a San Vittore, a Milano, per stabilire se le sue condizioni siano compatibili con la deten- zione. Sempre oggi il gip di Parma interrogherà gli ex manager Fausto Ton- na e Luciano Del Soldato arrestati a San Silvestro in una retata che ha porta- to in carcere nove perso- ne, tra cui due revisori dei conti. Per il Parma Calcio si avvicina la vendita. Una nipote di Tanzi era stata costretta a lasciare l’azienda che aveva defini- to «patriarcale». U Alle pagine 5 e 6 Ferrarella, Fumagalli Malagutti e un intervento di Marco Vitale CINQUANT’ANNI DI RAI NEL DISCORSO ALL’INTERNO GIANNELLI ROMA — «Fiducia»: questa la parola chiave del messaggio di Capo- danno del presidente Ciampi: «La fiducia è la forza che ci muove e ci permette di costruire il futuro». E «oggi, in Ita- lia e in Europa, la fidu- cia manca» ed è «per questo che non crescia- mo». Ci sono i «primi se- gni di ripresa, ma si de- ve fare sistema, e accer- tare le responsabilità delle crisi aziendali». Un appello poi a fare le rifor- me «con spirito costi- tuente, perché le istitu- zioni non si cambiano a ogni mutare di maggio- ranza». Consensi dei Po- li, critiche da Bossi e da Bertinotti. Il presidente di Confindustria, Anto- nio D’Amato, in un’in- tervista al Corriere, criti- ca i contrasti fra Tre- monti e Fazio. U Alle pagine 2 e 3 Breda, M. Franco Mannheimer, Rizzo Il presidente invita alle riforme «con spirito costituente»: le istituzioni non si cambiano a maggioranza di TOMMASO PADOA-SCHIOPPA ROMA — Un «buco» di tre ore nella ri- costruzione della serata dell’antivigilia di Natale. E’ emerso dall’interrogatorio di Luca Marmigi, il collega nella trasmis- sione della Rai «Linea verde» con cui ha trascorso le ultime ore Paola Bianchi, 28 anni, l’aiuto programmista trovata mor- ta all’una di quella notte al Gianicolo. R Cocktail micidiale. I carabinieri so- spettano che la ragazza, come indiche- rebbe l’autopsia, sia rimasta vittima di un malore provocato da un micidiale «cocktail» di cocaina e farmaci calmanti e che, quando si è sentita male, sia stata abbandonata da Marmigi, con il quale aveva una relazione da un mese e mezzo. R Caccia al fornitore. Gli inquirenti stanno dando la caccia al fornitore di droga cui si sarebbe rivolto Marmigi, il quale ha dato ai carabinieri questa ver- sione dei fatti: «Abbiamo messo i regali sotto l’albero di Natale con la madre, a casa di Paola. Poi sono andato a mangia- re la pizza "al taglio" con lei, ci siamo fer- mati a chiacchierare e l’ho lasciata sotto il palazzo dove abitava. L’ho rivista solo al Gianicolo, ormai morta». U A pagina 17 Frignani e Haver Un deserto al posto di vigneti e alberi di fi- chi. Campi di fragole scomparsi, ghiacciai rimpiccioliti, querce senza foglie, pesci bar- racuda finiti nel Medi- terraneo accanto ai ton- ni e alle alici: sono alcu- ni dei racconti di «Testi- moni del clima», la pri- ma inchiesta-sondag- gio che il Wwf Interna- zionale sta per condur- re in tutto il mondo e che il Corriere della Se- ra anticipa per l’Italia. Chiunque è invitato a inviare la propria testi- monianza sui cambia- menti climatici. U A pagina 19 Cutri, De Micheli Porqueddu, Serra Con "I Classici dell’Arte" e 7,00. Con "La Storia d’Italia" e 11,00. VENERDÌ 2 GENNAIO 2004 EURO 1,10* Con Tv Sette ANNO 129 N. 1 www.corriere.it DIREZIONE, REDAZIONE AMMINISTRAZIONE, TIPOGRAFIA Via Solferino 28 Milano 20121 Telefono 02 6339 Servizio clienti 02 63797510 SEDE DI ROMA: Via Tomacelli 160 Roma 00186 Telefono 06 688281 RCS Pubblicità S.p.A. 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Post. - 45% - Art. 2 Com. 20/B Legge 662/96 - Filiale di Milano QUARTA EDIZIONE www.rizzoli.rcslibri.it ABOUT A BOY UN RAGAZZO HUGH GRANT PREZZI DI VENDITA ALL'ESTERO: Albania USD 2,00; Argentina $ 1,60; Australia AU$ 1,50; Austria e 1,85; Belgio e 1,85; Brasile R$ 4,00; CZ Kcs. 56; SK Slov. Kr. 69; Cipro L. 1,20; Danimarca Kr. 15; Egitto USD 2,20; Finlandia e 2,00; Francia e 1,85; Germania e 1,85; Grecia e 1,60; Irlanda e 2,00; Libano LL. 3,50; Lux e 1,85; Malta Cts. 50; Monaco e 1,85; Norvegia Kr. 16; Olanda e 1,85; Polonia Pln. 8,40; Portogallo Cont. e 1,20/Isole e 1,40; Romania Lei 55.000; Slovenia SIT 280; Spagna-Baleari e 1,20/Canarie e 1,40; Svezia Kr. 18; CH Fr. 2,80; CH Tic. Fr. 2,50; UK Lg 1,30; Ungheria Ft. 350; U.S.A. $ 2,00; Venezuela BS 300.

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02CO001NACS 02CO001NACS

Quando la tv apparve uf-ficialmente in Italia, il 3gennaio del 1954, era purastupefazione, incanto, ma-gia. Un mondo nuovo si di-schiudeva, sia pure in bian-

co e nero, e per laprima volta si po-teva vivere in di-retta una sorta dimiracolo: per co-noscere il mondonon era più neces-

sario muoversi, spostarsi,cambiare di posto; bastavaaprire un’inconsueta fine-stra di casa, il televisore,perché il mondo entrasse.

CONTINUA A PAGINA 26U Alle pagine 26 e 27 Volpe

Pinna

Battistini

Bartoloni

Nave esplode, 2 mortiIl fumo verso Sassari

Dieci persone vivedopo sette giorni

«L’Onu va rifondataper costruire la pace»

U A pagina 16

U A pagina 12

U A pagina 13

CONFINE LIBIA-NIGER— Pirati della droga e boss di AlQaeda. Sono l’ultimaminaccia sulla rotta dei clandestiniche attraversano l’Africa per arrivare in Europa. Nellaterra di nessuno tra il Niger e la Libia, in mezzo al desertodel Sahara, si nasconde una base segreta dei trafficanticon sessanta camion carichi di cocaina destinata all’Italia.Gli autisti sono arabi: anche ex terroristi algerini del Gia.Gli integralisti si occupano del traffico di immigrati dalPakistan e dal Bangladesh. Al confine con la Libia le pistescendono ad Al Gatrun e alla strada asfaltata, a un giornoda Tripoli. Una distesa di sabbia senza legge. Finisce qui ilviaggio cominciato a Dakar, in Senegal. Un mese e mezzo,cinquemila chilometri, accanto agli immigrati che sfidanoil deserto e le torture per arrivare in Sicilia.

U A pagina 9

Non è davvero impresa facile,di questi tempi, provarsi a tra-smettere al Paese un ragionevolesegnale di fiducia. Nel suomessag-gio agli italiani, Ciampi ancorauna volta lo ha fatto, sfuggendo ilrischio della banalità e della reto-rica d'occasione. Di questo, anzi-

tutto, gli va datoatto. Una cosa èinfatti limitarsia sottolinearel ' impor tanzacruciale rappre-sentata dalla fi-ducia in se stes-saper unacomu-nità che intenda

sfuggire al rischio (concreto) deldeclino, ritrovando la via del pro-gresso economico e civile; lancia-re appelli a «fare sistema», ed esor-tazioni ad evitare gli «aspri con-trasti che non giovano alla ripre-sa economica».

I RINCARI 2004

Da ieri spedirelettere e cartolinecon la postaordinaria costaquattro centesimiin più. Prestotoccherà asigarette, alcolici epedaggiautostradali. E poiRc auto, servizibancari, tassasulla nettezzaurbana, forseanche la benzina.

Più costose le postee poi autostrade,sigarette e Rc auto

PORTO TORRES

TERREMOTO IN IRAN

IL PAPA

In cella anche due revisori dei conti. La nipote di Tanzi: azienda patriarcale, costretta a lasciare

Quiz e CaroselloE l’Italia cambiò

Sideri

Dai sogni ai ricatti dei bossl’ultimo viaggio degli schiavi

Delitto del Gianicolo: 3 ore di mistero, spunta un secondo uomo

Il tesoro scompare a fine novembre. Nuovi arresti, Parma Calcio in vendita

U A pag. 3 Bossi Fedrigotti

Allegria e coraggio: New York scaccia la paura

La ragazza di Romamorta il 23 dicembre: l’autopsia trova tracce di cocaina e farmaci. I verbali dell’amico

Parmalat: 3,7miliardi apparsi esvaniti

di ALDO GRASSO

Dai vigneti al deserto: i racconti del clima che muta

di FABRIZIO GATTI

CONTINUA A PAGINA 11

di PAOLO FRANCHI

«Primi segni di ripresa ma si deve fare sistema. Accertare le responsabilità delle crisi aziendali»Consensi dei Poli, critiche da Bossi e Bertinotti. D’Amato: troppi contrasti tra Fazio e Tremonti

CONTINUA A PAGINA 15

DEMOCRAZIEDARICOSTRUIRE

«RAGAZZISCOPRITEL’ALBA»

U A pagina 21

Censimento del Wwf: il riscaldamento della Terra nelle parole di agricoltori, pescatori e studiosi

L A V I A D E I D I S P E RA T I / 5

9 771120 498008

40 1 0 2

RICHIAMI ALLA REALTA’

Ciampi:basta liti, servepiù fiducia

A mezzogiorno di San Silvestro un tavoli-no da picnic è giàmontato a Times Square,sotto le insegne fluorescenti che reclamizza-no l'ombelico del mondo. Una famiglia gio-

ca a carte in piazza, come fosse in un cam-ping a luglio. (foto Reuters/Abrams)

F E S T A D I C A PODANNO

di GIANNI RIOTTA

L’anno che inizia saràfruttuoso solo se avremoguardato il vecchio conla lucidità necessaria acorreggerne le devianze.Tempo fa, la regina

d’Inghilterra inventò iltermine annus horribilisper deplorare i compor-tamenti poco regali delleproprie nuore. Il 2003 èstato orribile non perchéle nuore di Elisabetta ab-biano scosso la coronabritannica, ma perché iPaesi più prosperi e po-tenti si sono applicati ascassare gl’istituti su cuisi era tentato di edificarela pace e la cooperazio-ne internazionale dopodue guerre terribili. Nonera mai accaduto che ciòavvenisse a opera di go-verni democraticamenteeletti.Fatti del 2003: rottura

dell’Onu, a New York,sulla questione irachena;rottura, a Cancun, dei ne-goziati sulla riforma delcommercio internaziona-le; rottura, a Bruxelles,della conferenza sullaCostituzione europea; la-cerazione del piano di pa-ce inMedio Oriente; vio-lazioni continue (in Af-ghanistan, Guantánamo,Cecenia, Iraq) della Con-venzione di Ginevra sultrattamento dei prigio-nieri di guerra. E, pocoprima: abbandono deltrattato di non prolifera-zione nucleare; revocadella firma posta al pro-tocollo di Kyoto sull’ef-fetto serra.La sopravvivenza del-

la vita sul pianeta, il con-trollo di armi capaci di di-struggere il mondo, laconvivenza e l’incontrotra religioni e culture,l’esportazione di prodot-ti della terra e del lavoroumano per lenire la po-vertà estrema, il rispettodella dignità del nemicoin guerra, la ricerca diuna forma politica perl’Europa non sono lussiriservati a chi abbia sod-disfatto i bisogni domesti-ci. Sono, per quasi ogniuomo sulla Terra, condi-zione vitale di sicurezzae giustizia, nonché fonteprima della speranza odell’angoscia.Nel 1914 bastò una set-

timana— dal 28 luglio al4 agosto — perché all’at-tentato di un terroristaseguisse una guerra chedurò cinque anni, uccise

8 milioni di soldati e pro-dusse poi dittature, ster-mini e nuove guerre.Il 2003 non ha colto di

sorpresa chi sapeva datempo quanto fosse esilel’edificio eretto dopo il1945; è solo accaduto ciòche da anni si temeva e siammoniva a evitare.Ma ciò che maggior-

mente inquieta, e sem-bra preludere a rovescimaggiori, è l’ottusa sod-disfazione con cui i fattiavvenuti sono stati saluta-ti da alcuni dei potentiche li hanno causati; in-quieta l’elogio di intellet-tuali e osservatori che, innome del realismo, vihanno visto la meritatasconfitta di chi crede pos-sibile un mondo di pace.Preoccupa, soprattut-

to, il rapporto tra quantosta accadendo e l’istitutodella democrazia. Come,un tempo, la vera religio-ne o la superiore civiltà,così la democrazia sem-bra oggi diventare unprodotto per la cui espor-tazione si può invadereun Paese. Sembra auto-rizzare chi la pratica adannettere territori con-quistati in una guerra di-fensiva. Non solo fatica aimpedire questi sviluppi,ma è addirittura invoca-ta per legittimarli e pernegarne la nefandezza.Chiusa nel recinto

troppo angusto degli Sta-ti, la democrazia sembraergersi a ragione per ri-fiutare la cooperazione ele istituzioni internazio-nali. Nata come antidotoall’utopia di un governofattore del bene supre-mo, e perciò assolutistaed oppressore, rischia og-gi di divenire essa stessautopia, assolutismo, op-pressione.Cittadini di Paesi de-

mocratici — europei,americani, mediorienta-li, asiatici — si chiedonocon profonda preoccupa-zione dove condurrà laderiva in corso. Essi de-vono sapere che la spe-ranza in un futuromiglio-re è affidata sì a chi li go-verna, ma anche alla lorocapacità di tradurre inazione politica la loro co-scienza di essere cittadi-ni del mondo. A loro è af-fidato, in ultima istanza,il compito di far cessarela demolizione, riprende-re la costruzione, consoli-dare la democrazia.

Istituzioni internazionali, l’annus horribilis

CracParmalat: si cerca-no 3,7 miliardi che sareb-bero stati sul punto dirientrare nei conti azien-dali per poi svanire nelnulla. Forse passa perquel denaro la spiegazio-ne del viaggio di CalistoTanzi in Portogallo, Suda-merica, Svizzera compiu-to prima dell’arresto. Duemedici visiteranno oggil’ex patron del gruppo diCollecchio a San Vittore,a Milano, per stabilire sele sue condizioni sianocompatibili con la deten-zione. Sempre oggi il gipdi Parma interrogherà gliex manager Fausto Ton-na e Luciano Del Soldatoarrestati a San Silvestroin una retata chehaporta-to in carcere nove perso-ne, tra cui due revisori deiconti. Per il Parma Calciosi avvicina la vendita. Unanipote di Tanzi era statacost ret ta a lasc ia rel’azienda che aveva defini-to «patriarcale».

U Alle pagine 5 e 6

Ferrarella, FumagalliMalagutti e un intervento di

Marco Vitale

C I NQUAN T ’ A NN I D I R A I

NELDISCORSO

ALL’INTERNO G I ANNE L L I

ROMA — «Fiducia»:questa la parola chiavedel messaggio di Capo-danno del presidenteCiampi: «La fiducia è laforza che ci muove e cipermette di costruire ilfuturo». E «oggi, in Ita-lia e in Europa, la fidu-cia manca» ed è «perquesto che non crescia-mo». Ci sono i «primi se-gni di ripresa, ma si de-ve fare sistema, e accer-tare le responsabilitàdelle crisi aziendali». Unappello poi a fare le rifor-me «con spirito costi-tuente, perché le istitu-zioni non si cambiano aogni mutare di maggio-ranza». Consensi dei Po-li, critiche da Bossi e daBertinotti. Il presidentedi Confindustria, Anto-nio D’Amato, in un’in-tervista alCorriere, criti-ca i contrasti fra Tre-monti e Fazio.

U Alle pagine 2 e 3

Breda, M. FrancoMannheimer, Rizzo

Il presidente invita alle riforme «con spirito costituente»: le istituzioni non si cambiano a maggioranza

di TOMMASO PADOA-SCHIOPPA

ROMA—Un «buco» di tre ore nella ri-costruzione della serata dell’antivigiliadi Natale. E’ emerso dall’interrogatoriodi LucaMarmigi, il collega nella trasmis-sione della Rai «Linea verde» con cui hatrascorso le ultime ore Paola Bianchi, 28anni, l’aiuto programmista trovata mor-ta all’una di quella notte al Gianicolo.

R Cocktail micidiale. I carabinieri so-spettano che la ragazza, come indiche-rebbe l’autopsia, sia rimasta vittima diun malore provocato da un micidiale«cocktail» di cocaina e farmaci calmantie che, quando si è sentita male, sia stataabbandonata da Marmigi, con il qualeaveva una relazione da unmese emezzo.

R Caccia al fornitore. Gli inquirentistanno dando la caccia al fornitore didroga cui si sarebbe rivolto Marmigi, ilquale ha dato ai carabinieri questa ver-sione dei fatti: «Abbiamo messo i regalisotto l’albero di Natale con la madre, acasa di Paola. Poi sono andato amangia-re la pizza "al taglio" con lei, ci siamo fer-mati a chiacchierare e l’ho lasciata sottoil palazzo dove abitava. L’ho rivista soloal Gianicolo, ormai morta».

U A pagina 17

Frignani eHaver

Un deserto al postodi vigneti e alberi di fi-chi. Campi di fragolescomparsi, ghiacciairimpiccioliti, quercesenza foglie, pesci bar-racuda finiti nel Medi-terraneoaccanto ai ton-ni e alle alici: sono alcu-ni dei racconti di «Testi-moni del clima», la pri-ma inchiesta-sondag-gio che il Wwf Interna-zionale sta per condur-re in tutto il mondo eche il Corriere della Se-ra anticipa per l’Italia.Chiunque è invitato ainviare la propria testi-monianza sui cambia-menti climatici.

U A pagina 19

Cutri, De MicheliPorqueddu, Serra

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VENERDÌ2 GENNAIO 2004

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HUGH GRANT

PREZZI DI VENDITA ALL'ESTERO: Albania USD 2,00; Argentina $ 1,60; Australia AU$ 1,50; Austria e 1,85;Belgio e 1,85; Brasile R$ 4,00; CZ Kcs. 56; SK Slov. Kr. 69; Cipro L. 1,20; Danimarca Kr. 15; Egitto USD 2,20;Finlandia e 2,00; Francia e 1,85; Germania e 1,85; Grecia e 1,60; Irlanda e 2,00; Libano LL. 3,50; Lux e

1,85; Malta Cts. 50; Monaco e 1,85; Norvegia Kr. 16; Olanda e 1,85; Polonia Pln. 8,40; Portogallo Cont. e

1,20/Isole e 1,40; Romania Lei 55.000; Slovenia SIT 280; Spagna-Baleari e 1,20/Canarie e 1,40; Svezia Kr. 18;CH Fr. 2,80; CH Tic. Fr. 2,50; UK Lg 1,30; Ungheria Ft. 350; U.S.A. $ 2,00; Venezuela BS 300.