Download - VENERDÌ e Via Tomacelli 160 PREZZI D’ABBONAMENTO … · CONFINE LIBIA-NIGER — Pirati della droga e boss di Al Qaeda. Sono l’ultima minaccia sulla rotta dei clandestini che

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Quando la tv apparve uf-ficialmente in Italia, il 3gennaio del 1954, era purastupefazione, incanto, ma-gia. Un mondo nuovo si di-schiudeva, sia pure in bian-

co e nero, e per laprima volta si po-teva vivere in di-retta una sorta dimiracolo: per co-noscere il mondonon era più neces-

sario muoversi, spostarsi,cambiare di posto; bastavaaprire un’inconsueta fine-stra di casa, il televisore,perché il mondo entrasse.

CONTINUA A PAGINA 26U Alle pagine 26 e 27 Volpe

Pinna

Battistini

Bartoloni

Nave esplode, 2 mortiIl fumo verso Sassari

Dieci persone vivedopo sette giorni

«L’Onu va rifondataper costruire la pace»

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CONFINE LIBIA-NIGER— Pirati della droga e boss di AlQaeda. Sono l’ultimaminaccia sulla rotta dei clandestiniche attraversano l’Africa per arrivare in Europa. Nellaterra di nessuno tra il Niger e la Libia, in mezzo al desertodel Sahara, si nasconde una base segreta dei trafficanticon sessanta camion carichi di cocaina destinata all’Italia.Gli autisti sono arabi: anche ex terroristi algerini del Gia.Gli integralisti si occupano del traffico di immigrati dalPakistan e dal Bangladesh. Al confine con la Libia le pistescendono ad Al Gatrun e alla strada asfaltata, a un giornoda Tripoli. Una distesa di sabbia senza legge. Finisce qui ilviaggio cominciato a Dakar, in Senegal. Un mese e mezzo,cinquemila chilometri, accanto agli immigrati che sfidanoil deserto e le torture per arrivare in Sicilia.

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Non è davvero impresa facile,di questi tempi, provarsi a tra-smettere al Paese un ragionevolesegnale di fiducia. Nel suomessag-gio agli italiani, Ciampi ancorauna volta lo ha fatto, sfuggendo ilrischio della banalità e della reto-rica d'occasione. Di questo, anzi-

tutto, gli va datoatto. Una cosa èinfatti limitarsia sottolinearel ' impor tanzacruciale rappre-sentata dalla fi-ducia in se stes-saper unacomu-nità che intenda

sfuggire al rischio (concreto) deldeclino, ritrovando la via del pro-gresso economico e civile; lancia-re appelli a «fare sistema», ed esor-tazioni ad evitare gli «aspri con-trasti che non giovano alla ripre-sa economica».

I RINCARI 2004

Da ieri spedirelettere e cartolinecon la postaordinaria costaquattro centesimiin più. Prestotoccherà asigarette, alcolici epedaggiautostradali. E poiRc auto, servizibancari, tassasulla nettezzaurbana, forseanche la benzina.

Più costose le postee poi autostrade,sigarette e Rc auto

PORTO TORRES

TERREMOTO IN IRAN

IL PAPA

In cella anche due revisori dei conti. La nipote di Tanzi: azienda patriarcale, costretta a lasciare

Quiz e CaroselloE l’Italia cambiò

Sideri

Dai sogni ai ricatti dei bossl’ultimo viaggio degli schiavi

Delitto del Gianicolo: 3 ore di mistero, spunta un secondo uomo

Il tesoro scompare a fine novembre. Nuovi arresti, Parma Calcio in vendita

U A pag. 3 Bossi Fedrigotti

Allegria e coraggio: New York scaccia la paura

La ragazza di Romamorta il 23 dicembre: l’autopsia trova tracce di cocaina e farmaci. I verbali dell’amico

Parmalat: 3,7miliardi apparsi esvaniti

di ALDO GRASSO

Dai vigneti al deserto: i racconti del clima che muta

di FABRIZIO GATTI

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di PAOLO FRANCHI

«Primi segni di ripresa ma si deve fare sistema. Accertare le responsabilità delle crisi aziendali»Consensi dei Poli, critiche da Bossi e Bertinotti. D’Amato: troppi contrasti tra Fazio e Tremonti

CONTINUA A PAGINA 15

DEMOCRAZIEDARICOSTRUIRE

«RAGAZZISCOPRITEL’ALBA»

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Censimento del Wwf: il riscaldamento della Terra nelle parole di agricoltori, pescatori e studiosi

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RICHIAMI ALLA REALTA’

Ciampi:basta liti, servepiù fiducia

A mezzogiorno di San Silvestro un tavoli-no da picnic è giàmontato a Times Square,sotto le insegne fluorescenti che reclamizza-no l'ombelico del mondo. Una famiglia gio-

ca a carte in piazza, come fosse in un cam-ping a luglio. (foto Reuters/Abrams)

F E S T A D I C A PODANNO

di GIANNI RIOTTA

L’anno che inizia saràfruttuoso solo se avremoguardato il vecchio conla lucidità necessaria acorreggerne le devianze.Tempo fa, la regina

d’Inghilterra inventò iltermine annus horribilisper deplorare i compor-tamenti poco regali delleproprie nuore. Il 2003 èstato orribile non perchéle nuore di Elisabetta ab-biano scosso la coronabritannica, ma perché iPaesi più prosperi e po-tenti si sono applicati ascassare gl’istituti su cuisi era tentato di edificarela pace e la cooperazio-ne internazionale dopodue guerre terribili. Nonera mai accaduto che ciòavvenisse a opera di go-verni democraticamenteeletti.Fatti del 2003: rottura

dell’Onu, a New York,sulla questione irachena;rottura, a Cancun, dei ne-goziati sulla riforma delcommercio internaziona-le; rottura, a Bruxelles,della conferenza sullaCostituzione europea; la-cerazione del piano di pa-ce inMedio Oriente; vio-lazioni continue (in Af-ghanistan, Guantánamo,Cecenia, Iraq) della Con-venzione di Ginevra sultrattamento dei prigio-nieri di guerra. E, pocoprima: abbandono deltrattato di non prolifera-zione nucleare; revocadella firma posta al pro-tocollo di Kyoto sull’ef-fetto serra.La sopravvivenza del-

la vita sul pianeta, il con-trollo di armi capaci di di-struggere il mondo, laconvivenza e l’incontrotra religioni e culture,l’esportazione di prodot-ti della terra e del lavoroumano per lenire la po-vertà estrema, il rispettodella dignità del nemicoin guerra, la ricerca diuna forma politica perl’Europa non sono lussiriservati a chi abbia sod-disfatto i bisogni domesti-ci. Sono, per quasi ogniuomo sulla Terra, condi-zione vitale di sicurezzae giustizia, nonché fonteprima della speranza odell’angoscia.Nel 1914 bastò una set-

timana— dal 28 luglio al4 agosto — perché all’at-tentato di un terroristaseguisse una guerra chedurò cinque anni, uccise

8 milioni di soldati e pro-dusse poi dittature, ster-mini e nuove guerre.Il 2003 non ha colto di

sorpresa chi sapeva datempo quanto fosse esilel’edificio eretto dopo il1945; è solo accaduto ciòche da anni si temeva e siammoniva a evitare.Ma ciò che maggior-

mente inquieta, e sem-bra preludere a rovescimaggiori, è l’ottusa sod-disfazione con cui i fattiavvenuti sono stati saluta-ti da alcuni dei potentiche li hanno causati; in-quieta l’elogio di intellet-tuali e osservatori che, innome del realismo, vihanno visto la meritatasconfitta di chi crede pos-sibile un mondo di pace.Preoccupa, soprattut-

to, il rapporto tra quantosta accadendo e l’istitutodella democrazia. Come,un tempo, la vera religio-ne o la superiore civiltà,così la democrazia sem-bra oggi diventare unprodotto per la cui espor-tazione si può invadereun Paese. Sembra auto-rizzare chi la pratica adannettere territori con-quistati in una guerra di-fensiva. Non solo fatica aimpedire questi sviluppi,ma è addirittura invoca-ta per legittimarli e pernegarne la nefandezza.Chiusa nel recinto

troppo angusto degli Sta-ti, la democrazia sembraergersi a ragione per ri-fiutare la cooperazione ele istituzioni internazio-nali. Nata come antidotoall’utopia di un governofattore del bene supre-mo, e perciò assolutistaed oppressore, rischia og-gi di divenire essa stessautopia, assolutismo, op-pressione.Cittadini di Paesi de-

mocratici — europei,americani, mediorienta-li, asiatici — si chiedonocon profonda preoccupa-zione dove condurrà laderiva in corso. Essi de-vono sapere che la spe-ranza in un futuromiglio-re è affidata sì a chi li go-verna, ma anche alla lorocapacità di tradurre inazione politica la loro co-scienza di essere cittadi-ni del mondo. A loro è af-fidato, in ultima istanza,il compito di far cessarela demolizione, riprende-re la costruzione, consoli-dare la democrazia.

Istituzioni internazionali, l’annus horribilis

CracParmalat: si cerca-no 3,7 miliardi che sareb-bero stati sul punto dirientrare nei conti azien-dali per poi svanire nelnulla. Forse passa perquel denaro la spiegazio-ne del viaggio di CalistoTanzi in Portogallo, Suda-merica, Svizzera compiu-to prima dell’arresto. Duemedici visiteranno oggil’ex patron del gruppo diCollecchio a San Vittore,a Milano, per stabilire sele sue condizioni sianocompatibili con la deten-zione. Sempre oggi il gipdi Parma interrogherà gliex manager Fausto Ton-na e Luciano Del Soldatoarrestati a San Silvestroin una retata chehaporta-to in carcere nove perso-ne, tra cui due revisori deiconti. Per il Parma Calciosi avvicina la vendita. Unanipote di Tanzi era statacost ret ta a lasc ia rel’azienda che aveva defini-to «patriarcale».

U Alle pagine 5 e 6

Ferrarella, FumagalliMalagutti e un intervento di

Marco Vitale

C I NQUAN T ’ A NN I D I R A I

NELDISCORSO

ALL’INTERNO G I ANNE L L I

ROMA — «Fiducia»:questa la parola chiavedel messaggio di Capo-danno del presidenteCiampi: «La fiducia è laforza che ci muove e cipermette di costruire ilfuturo». E «oggi, in Ita-lia e in Europa, la fidu-cia manca» ed è «perquesto che non crescia-mo». Ci sono i «primi se-gni di ripresa, ma si de-ve fare sistema, e accer-tare le responsabilitàdelle crisi aziendali». Unappello poi a fare le rifor-me «con spirito costi-tuente, perché le istitu-zioni non si cambiano aogni mutare di maggio-ranza». Consensi dei Po-li, critiche da Bossi e daBertinotti. Il presidentedi Confindustria, Anto-nio D’Amato, in un’in-tervista alCorriere, criti-ca i contrasti fra Tre-monti e Fazio.

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Breda, M. FrancoMannheimer, Rizzo

Il presidente invita alle riforme «con spirito costituente»: le istituzioni non si cambiano a maggioranza

di TOMMASO PADOA-SCHIOPPA

ROMA—Un «buco» di tre ore nella ri-costruzione della serata dell’antivigiliadi Natale. E’ emerso dall’interrogatoriodi LucaMarmigi, il collega nella trasmis-sione della Rai «Linea verde» con cui hatrascorso le ultime ore Paola Bianchi, 28anni, l’aiuto programmista trovata mor-ta all’una di quella notte al Gianicolo.

R Cocktail micidiale. I carabinieri so-spettano che la ragazza, come indiche-rebbe l’autopsia, sia rimasta vittima diun malore provocato da un micidiale«cocktail» di cocaina e farmaci calmantie che, quando si è sentita male, sia stataabbandonata da Marmigi, con il qualeaveva una relazione da unmese emezzo.

R Caccia al fornitore. Gli inquirentistanno dando la caccia al fornitore didroga cui si sarebbe rivolto Marmigi, ilquale ha dato ai carabinieri questa ver-sione dei fatti: «Abbiamo messo i regalisotto l’albero di Natale con la madre, acasa di Paola. Poi sono andato amangia-re la pizza "al taglio" con lei, ci siamo fer-mati a chiacchierare e l’ho lasciata sottoil palazzo dove abitava. L’ho rivista soloal Gianicolo, ormai morta».

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Frignani eHaver

Un deserto al postodi vigneti e alberi di fi-chi. Campi di fragolescomparsi, ghiacciairimpiccioliti, quercesenza foglie, pesci bar-racuda finiti nel Medi-terraneoaccanto ai ton-ni e alle alici: sono alcu-ni dei racconti di «Testi-moni del clima», la pri-ma inchiesta-sondag-gio che il Wwf Interna-zionale sta per condur-re in tutto il mondo eche il Corriere della Se-ra anticipa per l’Italia.Chiunque è invitato ainviare la propria testi-monianza sui cambia-menti climatici.

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Cutri, De MicheliPorqueddu, Serra

Con "I Classici dell’Arte" e 7,00. Con "La Storia d’Italia" e 11,00.

VENERDÌ2 GENNAIO 2004

EURO 1,10*Con Tv Sette

ANNO 129N. 1

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