Venerdì 15 DICEMBRE 2017 SALERNO antica città multiculturale · Morì il 26 agosto del 787, pochi...

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Venerdì 15 DICEMBRE 2017 SALERNO antica città multiculturale gita di 1 giorno Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente, Salerno fu annessa al dominio bizantino fino al 646 quando cadde in mano longobarda e divenne parte del ducato di Benevento. Nel 774 il principe Arechi II vi trasferì la corte e nell'839 il principato di Salerno divenne autonomo da Benevento acquisendo i territori del Principato di Capua, la Calabria e la Puglia fino a Taranto. Sotto il principato di Arechi II, Salerno conobbe un periodo di rinascita sia dal punto di vista culturale che urbanistico: sul modello di quanto fatto a Benevento fece costruire un palazzo con annessa cappella e fortificò il sistema difensivo, sfruttando le mura dell'antica fondazione romana. La preoccupazione di un'aggressione franca contro il ducato meridionale fu il principale motivo della scelta di un luogo già ottimamente fortificato e con sbocco verso il mare. La straordinaria realtà della città di Salerno fu così caratterizzata da un ambiente multiculturale, trovandosi di fatto il principato tra il papato e l'impero, da una parte, e l'oriente bizantino e il mondo islamico. Dal punto di vista commerciale, anche per tramite della vicinissima e potente Amalfi, la città era inoltre collegata alle più remote coste del mediterraneo. In questo contesto sorse intorno al IX secolo la Scuola Medica Salernitana che la tradizione vuole fondata da quattro maestri: un arabo, un ebreo, un latino ed un greco. La scuola fu la prima istituzione per l'insegnamento della medicina nel mondo occidentale e godette di enorme prestigio per tutto il Medioevo. La città era una meta obbligata per chi volesse apprendere l'arte medica o farsi curare dai suoi celebri dottori. Questa fama valse a Salerno il titolo di Hippocratica civitas, titolo di cui ancora la città si fregia nel suo stemma.

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Venerdì 15 DICEMBRE 2017

SALERNO antica città multiculturale

gita di 1 giorno

Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente, Salerno fu annessa al dominio bizantino fino al 646 quando cadde in mano longobarda e divenne parte del ducato di Benevento. Nel 774 il principe Arechi II vi trasferì la corte e nell'839 il principato di Salerno divenne autonomo da Benevento acquisendo i territori del Principato di Capua, la Calabria e la Puglia fino a Taranto. Sotto il principato di Arechi II, Salerno conobbe un periodo di rinascita sia dal punto di vista culturale che urbanistico: sul modello di quanto fatto a Benevento fece costruire un palazzo con annessa cappella e fortificò il sistema difensivo, sfruttando le mura dell'antica fondazione romana. La preoccupazione di un'aggressione franca contro il ducato meridionale fu il principale motivo della scelta di un luogo già ottimamente fortificato e con sbocco verso il mare. La straordinaria realtà della città di Salerno fu così caratterizzata da un ambiente multiculturale, trovandosi di fatto il principato tra il papato e l'impero, da una parte, e l'oriente bizantino e il mondo islamico. Dal punto di vista commerciale, anche per tramite della vicinissima e potente Amalfi, la città era inoltre collegata alle più remote coste del mediterraneo. In questo contesto sorse intorno al IX secolo la Scuola Medica Salernitana che la tradizione vuole fondata da quattro maestri: un arabo, un ebreo, un latino ed un greco. La scuola fu la prima istituzione per l'insegnamento della medicina nel mondo occidentale e godette di enorme prestigio per tutto il Medioevo. La città era una meta obbligata per chi volesse apprendere l'arte medica o farsi curare dai suoi celebri dottori. Questa fama valse a Salerno il titolo di Hippocratica civitas, titolo di cui ancora la città si fregia nel suo stemma.

VENERDI 15 dicembre PROGRAMMA DELLA GITA

Appuntamento con il gruppo alle ore 8:15 all’ingresso della galleria della Stazione Termini, lato Via Giolitti/basilica S.M. Maggiore.

Partenza del treno FrecciaBianca da Roma Termini alle ore 8:49, destinazione Salerno Centrale. Arrivo previsto alle ore 11:18.

La giornata è dedicata alla visita del centro storico di Salerno e ai suoi monumenti abbelliti dalla manifestazione natalizia Luci d’Artista.

Rientro previsto con il treno FrecciaBianca delle ore 18:47 con arrivo a Roma Termini alle ore 21:24.

IL COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN PIETRO IN CORTE

Il complesso di San Pietro in Corte costituisce un'area archeologica di grande importanza inserita nell’attuale centro storico di Salerno, in cui sono documentate e ben visibili le fasi edilizie della città a partire dal I secolo d.C. I diversi livelli stratigrafici dell’area, che si estende nel sottosuolo ed in superficie, sono una preziosa testimonianza delle molte fasi storiche, archeologiche ed artistiche della città; in particolare il sito risulta essere, in assoluto, l'unica testimonianza archeologica di architettura palaziale di epoca longobarda. Nel 774 dC, dopo la discesa di Carlo Magno a Pavia, la resa di Desiderio e la conseguente fine della Longobardia Maior, Arechi II, duca di Benevento si autoproclamò princeps gentis longobardorum dichiarandosi di fatto ultimo baluardo delle genti longobarde nella penisola. La nuova corte tuttavia aveva bisogno di una città ben fortificata e capace di difendersi dalle continue minacce sia da parte di Carlo Magno

che dei Bizantini. Salerno ben si prestava a questo ruolo: era sita sul mare, protetta alle spalle dai monti e dotata di un ottimo sistema difensivo con una solida cinta muraria romana perfezionata dai bizantini. Ciò che rimane del palazzo arechiano sono gli archi, i capitelli e le colonne disseminati negli edifici che hanno inglobato

il complesso, e che richiamano lo stile dell'architettura romanica frammentaria, presentando analogie con la chiesa di Santa Sofia di Benevento, costruita dallo stesso principe. L'unico ambiente superstite della residenza è l'aula settentrionale, costruita sulle preesitenti terme romane.

Nobile longobardo, di origini probabilmente friulane, ARECHI sposò Adelperga, figlia di re Desiderio e fu nominato dal suocero quindicesimo duca di Benevento nel 758, al posto del ribelle Liutprando. Nel 762 fondò a Benevento la chiesa di Santa Sofia, vero gioiello dell'arte medievale europea. Dopo la vittoria di Carlo Magno nel 774 e la fine della Langobardia Maior, Arechi assunse il titolo di princeps, proponendosi come l'erede delle tradizioni, della cultura e dell'identità nazionale del proprio popolo. Trasferì la corte a Salerno, dove tra il 770 e il 774 aveva costruito nelle vicinanze delle mura meridionali e affacciata sul mare una splendida Reggia, dotata di una cappella palatina dedicata ai Santi Pietro e Paolo, è l'unica Reggia longobarda ancora esistente. La sua attività politica fu volta all'indipendenza del suo potentato: prestò formale

obbedienza a Carlo Magno senza accettare legami vassallatici, non cercò il conflitto aperto con il Papato, manifestò un atteggiamento amichevole verso i Bizantini. Promotore di ingenti iniziative urbanistiche, Arechi II fu un protettore di uomini di cultura fra cui Paolo Diacono, oltre che committente di numerosi siti monastici. La raffinatezza di ispirazione greca della corte beneventana testimonia una floridezza economica del principato, mentre il codice legislativo emanato da Arechi II attesta la sua preparazione giuridica. Morì il 26 agosto del 787, pochi giorni prima dello sbarco in Lucania di ambasciatori bizantini incaricati dall'impero di stipulare con il principe longobardo una formale alleanza. Fu sepolto a Salerno nella Cattedrale di Santa Maria di età longobarda, poi caduta in disuso nell’ XI secolo per la costruzione da parte dei Normanni della Cattedrale di San Matteo Evangelista; della sua tomba si sono perse le tracce.

LA CATTEDRALE

La cattedrale metropolitana di Santa Maria degli Angeli, San Matteo e San Gregorio Magno, meglio conosciuta come Duomo di Salerno, fu fondata da Roberto il Guiscardo e consacrata da Papa Gregorio VII, ufficialmente inaugurata nel marzo 1084. L'attuale struttura è il risultato della ricostruzione integrale successiva al terremoto del 5 giugno 168:l'ingresso principale è stato modificato, il suo cortile è circondato da un passaggio coperto sostenuto da ventotto colonne semplici con archi e una serie di tombe romane intorno alle mura. Sul lato meridionale della cattedrale si trova il particolare campanile risalente al XII secolo. La cattedrale di Salerno presenta una

pianta articolata in un corpo longitudinale a tre navate con uno orizzontale, il transetto, con tre absidi e quadriportico. La splendida e fastosa cripta custodisce le spoglie mortali di San Matteo: la leggenda della traslazione vuole che le reliquie siano state portate a Salerno da Gisulfo I nel X secolo ed in seguito nel 1081, quando fu costruita la nuova cattedrale dedicata all'evangelista, furono deposte nella cripta destinata a custodirle. La decorazione scultorea di tutto il Duomo di Salerno è caratterizzata da una forte presenza zoomorfa, come ad esempio all'ingresso, dove si collocano un leone e una leonessa che allatta il suo piccolo, simboli della potenza e della carità della chiesa; l'architrave raffigura oltre alla vite, i datteri beccati dagli uccelli, un'allusione

al nutrimento spirituale dell'anima, e la scimmia e il leone posti agli estremi che simboleggiano rispettivamente l'eresia e la verità della chiesa. Agli inizi del XVII secolo la cripta fu restaurata in stile barocco su progetto dell'architetto Domenico Fontana e del figlio Giulio. La cripta ospita anche i resti dei SS. martiri salernitani Fortunato, Gaio, Ante e Felice, e le reliquie dei Santi Confessori. Tutti gli affreschi del soffitto sono opera del pittore tardo-manierista Belisario Corenzio e raffigurano scene del Vangelo di Matteo, oltre ad alcuni episodi di storia salernitana. I marmi che racchiudono le antiche colonne e le pareti sono della metà del Settecento e sono opera del marmista napoletano Francesco Ragozzino; sulle pareti ci sono venti statue raffiguranti San Giovanni Battista e i primi santi vescovi di Salerno.

LUCI D’ARTISTA, LE LUMINARIE DI SALERNO

Luci d’Artista è un evento che si svolge a Salerno a partire dal 3 novembre prossimo. La manifestazione fu avviata in origine dal comune di Torino nel 1998 e successivamente adottata anche dal comune di Salerno a partire dal 2006. In occasione del periodo natalizio, il centro storico della città e i suoi angoli più suggestivi si vestono di luci andando oltre le consuete luminarie di fine anno, trattandosi di opere concepite da artisti contemporanei che si qualificano per l'alto valore scenografico e per valori fortemente simbolici e concettuali. Dall’anno 2009 la manifestazione di Salerno è gemellata con quella delle Luci d’Artista di Torino e da allora moltissimi sono stati gli scambi delle installazioni luminose tra le due città. Ogni anni le istallazioni luminose sono dedicate a temi specifici, tra questi, di particolare successo nelle varie edizioni, il tema del Giardino Incantato che avvolge di luci variegate e sempre diverse il centro storico cittadino e in particolare la Villa Comunale di Salerno, un autentico giardino fiabesco con maghi, stregoni, tunnel luminosi e figure incantate.

il programma, nel corso di svolgimento, potrebbe subire per motivi organizzativi modifiche nella sequenza delle visite ma non nei suoi contenuti

Gita a Salerno, 15 dicembre 2017 Programmazione e Conduzione / Associazione Culturale Flumen, Piazza Pompei 14 – Roma

Organizzazione tecnica / tour operator “The Partner”, via G.Sommeiller 13 – Roma SCHEDA TECNICA

Accompagna la gita: Carla Vaudo

Laureata e specializzata in Archeologia Medievale presso La Sapienza di Roma, diplomata e perfezionata in Archeologia Cristiana presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, ha svolto numerose campagne di scavo, in particolare nel sito medievale di Centumcellae/Civitavecchia. Da oltre 15 anni lavora con Flumen nella progettazione e realizzazione di proposte culturali in Italia e all’estero, svolgendo percorsi guidati, viaggi, conferenze, lezioni e laboratori didattici.

LA QUOTA PREVEDE

Trasferimento in treno Roma Termini – Salerno Centrale A/R con FrecciaBianca (cl. standard)

Assicurazione Viaggio

Sistema di amplificazione

Assistenza tecnica e culturale durante la gita della dott.ssa Carla Vaudo

LA QUOTA NON PREVEDE

biglietti di ingresso a monumenti e musei

il pranzo

eventuali mance

tutti gli extra a carattere personale

tutto quanto non espressamente riportato alla voce “la quota prevede”

QUOTE DI PARTECIPAZIONE A PERSONA

EU 125,00 con un gruppo di 15-25 partecipanti

EU 15,00 quota di iscrizione annuale a Flumen

Attenzione: è previsto uno sconto di eu 25 sulla quota di partecipazione nel caso di inscrizioni in coppia (promozione biglietto treno 2x1)

ISCRIZIONE AL VIAGGIO E MODALITÀ DI PAGAMENTO

L’iscrizione alla gita deve pervenire possibilmente non oltre il 3 dicembre.

Ingresso del Duomo di Salerno