Vedere o credere? - Parrocchia Sant'Ignazio da Laconi Serramanna · 2019. 9. 30. · VORREI...

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Vedere o credere? L’esperienza di Dio Di fronte ai dubbi di fede che fanno capolino nella nostra vita, vorrem- mo anche noi avere l’esperienza di Pietro, Giacomo e Giovanni. Loro vedono il volto trasfigurato, le vesti luminose, i grandi della sto- ria del popolo ebraico (Mosè, il liberatore, ed Elia, il profeta). Loro sentono la voce di Dio che indica Gesù come suo Figlio. L’inverosimile irrompe nella loro vita e rende tutto chiaro, evidente. Ma è un momento: improvvisamente si ritrovano soli con l’umanità di Gesù, che tende a nascondere la sua provenienza fino alla risurrezio- ne. Quegli stessi Apostoli avranno pensato di aver sognato? Certe espe- rienze spirituali sono per propria natura al confine della realtà. Sono anch’esse segni della vicinanza di Dio, che tuttavia rimane inafferrabi- le, nascosto. D’altronde, se fosse evidente tutti sarebbero obbligati a credere, per- dendo il dono della libertà. Eppure molti cristiani, anche oggi, testimoniano che in certi momenti cruciali della vita o in certi luoghi particolari hanno provato l’incontro con Qualcosa o Qualcuno che li trascende e li ha cambiati. Dio, infat- ti, non dimentica di disseminare la nostra vita di occasioni d’incontro con Lui. Tuttavia, queste esperienze rimangono un dono che non si può pre- tendere. Anche i santi hanno periodi in cui non riescono più a sentire la presenza di Dio. Gli Apostoli hanno dovuto «scendere dal monte», pur con un tassello in più di un puzzle che sarà completo soltanto alla fine. Stampato in proprio - Parrocchia Sant’Ignazio da Laconi - Serramanna - VS Tempo di Quaresima - B - II domenica ANNO OTTAVO SETTIMANA n° 8 25 Febbr - 4 Marzo 2018 PARROCCHIA Sant’IGNAZIO da Laconi Viale S. Ignazio 55 , 09038 SERRAMANNA tel. +39 389 00 45 667-telegram: santignaziodalaconi www.parrocchiasantignaziodalaconi .it VORREI INCONTRARTI Vorrei incontrarti in questa vita, Signore, ma se non mi è concesso, fa' che rimanga sempre nel mio cuore il ricordo di non averti veduto: fa' che non dimentichi mai, che la sua nostalgia non mi lasci mai più né dormire, né sognare. Mentre scorre la vita tra la gente occupata al mercato del mondo e ogni giorno riempio le mani a quei pochi guadagni per vivere: fa' che non dimentichi mai il tuo incontro, che la sua nostalgia non mi lasci mai né dormire né sognare. Quando triste e spossato mi siedo ai margini della strada di tutti, quando stendo la stuoia per terra ricordami che devo ancora incontrarti: fa' che non lo dimentichi mai, che la sua nostalgia non mi lasci mai più né dormire, né sognare. Parrocchiale a La trasfigurazione occupava un posto importante nella vita e nell’insegnamento della Chiesa primitiva. Ne sono testimonianze le narrazioni dettagliate dei Van- geli e il riferimento presente nella seconda let- tera di Pietro. Per i tre apostoli il velo era caduto: essi stessi avevano visto ed udito. Proprio questi tre apostoli sarebbero stati, più tardi, al Getse- mani, testimoni della sofferenza di nostro Si- gnore. L’Incarnazione è al centro della dottrina cristiana. Possono esserci molti modi di rispon- dere a Gesù, ma per la Chiesa uno solo è accet- tabile. Gesù è il Figlio Unigenito del Padre, Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero. La vita cristiana è una contemplazione continua di Gesù Cristo. Nessuna saggezza umana, nessun sapere possono penetrare il mistero della rive- lazione. Solo nella preghiera possiamo tendere a Cristo e cominciare a conoscerlo. “È bello per noi stare qui”, esclama Pietro, il quale “non sa- peva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento”. La fede pone a tacere la paura, soprattutto la paura di aprire la nostra vita a Cristo, senza condizioni. Tale paura, che nasce spesso dall’eccessivo attaccamento ai beni temporali e dall’ambizione, può impedirci di sentire la voce di Cristo che ci è trasmessa nella Chiesa.

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  • Vedere o credere? L’esperienza di Dio

    Di fronte ai dubbi di fede che fanno capolino nella nostra vita, vorrem-mo anche noi avere l’esperienza di Pietro, Giacomo e Giovanni. Loro vedono il volto trasfigurato, le vesti luminose, i grandi della sto-ria del popolo ebraico (Mosè, il liberatore, ed Elia, il profeta). Loro sentono la voce di Dio che indica Gesù come suo Figlio. L’inverosimile irrompe nella loro vita e rende tutto chiaro, evidente. Ma è un momento: improvvisamente si ritrovano soli con l’umanità di Gesù, che tende a nascondere la sua provenienza fino alla risurrezio-ne. Quegli stessi Apostoli avranno pensato di aver sognato? Certe espe-rienze spirituali sono per propria natura al confine della realtà. Sono anch’esse segni della vicinanza di Dio, che tuttavia rimane inafferrabi-le, nascosto. D’altronde, se fosse evidente tutti sarebbero obbligati a credere, per-dendo il dono della libertà. Eppure molti cristiani, anche oggi, testimoniano che in certi momenti cruciali della vita o in certi luoghi particolari hanno provato l’incontro con Qualcosa o Qualcuno che li trascende e li ha cambiati. Dio, infat-ti, non dimentica di disseminare la nostra vita di occasioni d’incontro con Lui. Tuttavia, queste esperienze rimangono un dono che non si può pre-tendere. Anche i santi hanno periodi in cui non riescono più a sentire la presenza di Dio. Gli Apostoli hanno dovuto «scendere dal monte», pur con un tassello in più di un puzzle che sarà completo soltanto alla fine.

    Stampato in proprio - Parrocchia Sant’Ignazio da Laconi - Serramanna - VS

    Tempo di Quaresima - B - II domenica

    ANNO OTTAVO SETTIMANA n° 8

    25 Febbr - 4 Marzo 2018

    PARROCCHIA Sant’IGNAZIO da Laconi Viale S. Ignazio 55 , 09038 SERRAMANNA

    tel. +39 389 00 45 667-telegram: santignaziodalaconi www.parrocchiasantignaziodalaconi .it

    VORREI INCONTRARTI

    Vorrei incontrarti in questa vita, Signore, ma se non mi è concesso,

    fa' che rimanga sempre nel mio cuore il ricordo di non averti veduto:

    fa' che non dimentichi mai, che la sua nostalgia non mi lasci mai più né dormire, né sognare. Mentre scorre la vita tra la gente occupata al mercato del mondo e ogni giorno riempio le mani

    a quei pochi guadagni per vivere: fa' che non dimentichi

    mai il tuo incontro, che la sua nostalgia non mi lasci

    mai né dormire né sognare. Quando triste e spossato mi siedo

    ai margini della strada di tutti, quando stendo la stuoia per terra

    ricordami che devo ancora incontrarti:

    fa' che non lo dimentichi mai, che la sua nostalgia non mi lasci mai più né dormire, né sognare.

    Parrocchiale a

    La trasfigurazione occupava un posto importante nella vita e nell’insegnamento della Chiesa primitiva. Ne sono testimonianze le narrazioni dettagliate dei Van-

    geli e il riferimento presente nella seconda let-tera di Pietro. Per i tre apostoli il velo era caduto: essi stessi avevano visto ed udito. Proprio questi tre apostoli sarebbero stati, più tardi, al Getse-mani, testimoni della sofferenza di nostro Si-gnore. L’Incarnazione è al centro della dottrina cristiana. Possono esserci molti modi di rispon-dere a Gesù, ma per la Chiesa uno solo è accet-tabile. Gesù è il Figlio Unigenito del Padre, Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero. La vita cristiana è una contemplazione continua di Gesù Cristo. Nessuna saggezza umana, nessun sapere possono penetrare il mistero della rive-lazione. Solo nella preghiera possiamo tendere a Cristo e cominciare a conoscerlo. “È bello per noi stare qui”, esclama Pietro, il quale “non sa-peva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento”. La fede pone a tacere la paura, soprattutto la paura di aprire la nostra vita a Cristo, senza condizioni. Tale paura, che nasce spesso dall’eccessivo attaccamento ai beni temporali e dall’ambizione, può impedirci di sentire la voce di Cristo che ci è trasmessa nella Chiesa.

  • «Sono rari i momenti della vita in cui Dio ti pare evidente. Ti stupiscono perché inattesi. Non sono soltanto illuminazioni filosofi-che o emozioni forti. Non sono soltanto istanti di serenità o sensazione di profonda pace. Sono la consape-volezza di essere accolti, compresi e amati così come siamo; sono qualcosa che ti riempie a un livello più profondo di quello fisico e mentale; sono la gioia infinita di sentirsi nello spazio più grande che c'è, che noi crediamo divino. A me capitò a Lourdes. Non nelle preghiere comuni, nei luoghi sacri o tra le persone più fragili e sofferenti. Mi capitò sulla strada del ritorno, quando all'improvviso mi stupii della mia capacità di commuovermi e intesi che Dio era lo stesso amore moltiplicato all'ennesima potenza. Non ho bisogno di segni soprannaturali e apparizioni per credere, ma oso pensare che le migliaia di Rosari recitati da mia ma-dre, sintonizzandosi sulle trasmissioni da Lourdes, quel giorno abbiano mosso lo Spirito per me. Grazie a Dio» (Daniele Fornelli).

    ORARI delle CELEBRAZIONI

    FERIALE e PRE FESTIVO FESTIVO ore 16.30 S. Rosario ore 8.30 ore 17.00 S. Messa e Vespri ore 10.00 ore 11.30 Il sabato mattina alle 8.30 S. Messa in latino e lodi. Per le CONFESSIONI il parroco è sempre disponibile!

    ORATORIO B. Chiara Luce Badano

    Questa domenica l’oratorio resterà chiuso perche gli animatori partecipano all’ incontro foraniale degli oratoti a Poggio dei Pini.

    Incontro CATECHISTI 18.30 Incontro mensile per i Catechisti e vice

    VENERDI’ di QUARESIMA Astinenza dalle carni

    8.30 S. Messa e lodi Mattutine 9.00 Esposizione del Santissimo e Adorazione (Rinnovamento) 12.00 S. Rosario e Benedizione Eucaristica 16.40 Coroncina alla Divina Misericordia e lettura della Bibbia 17.00 S. Messa Quaresimale 17.30 Via Crucis (5° elementare)

    Lettura della BIBBIA 5 minuti prima della Messa lettura continua del libro del Deuteronomio

    COMUNIONI ai malati Venerdì 2 dalle 9.00 : prima dei cancelli Sabato 3 dalle 9.00 : dopo i cancelli

    Vangelo Vivo

    Avvisi della Settimana

    A Déus i a su Rei no si pòdit negai

    - let. A Dio e al Re non si può dire di no. - - fig. Proverbio che richiama la devozione all’autorità celeste e la fedeltà all’autorità terrena da parte dei Sardi, secondo l’insegnamento evangelico: “Date a Cesare quel che è di Cesare

    e a Dio quel che è di Dio”.

    Dalla saggezza dei nostri padri

    DOMENICA 25 FEBBRAIO II DOMENICA di QUARESIMA S. Vittorino

    8. 30 In onore di S. RITA da Cascia 10.00 Pilloni MARIO - ANNETTA 11.30 Caboni RINA e fam. def. Dalle 8.30 alle 12.00 sarà presente il CONFESSORE!

    LUNEDÌ 26 FEBBRAIO II Settimana di Quaresima S. Nestore

    17.00 Farci RAIMONDO - MARIA

    MARTEDÌ 27 FEBBRAIO II Settimana di Quaresima S. Gabriele dell’Addolorata

    17.00 ISIRORO - RITA

    MERCOLEDI’ 28 FEBBRAIO II Settimana di Quaresima S. Romano

    17.00 Sedda GIUSEPPE – ELENA

    GIOVEDÌ 1 MARZO 1° del mese II Settimana di Quaresima S. Albino

    17.00 LUCIA - ALBINA - TERESA 17.45 Zicchina ANDREA (trig.)

    VENERDÌ 2 MARZO 1° del mese II Settimana di Quaresima S. Quinto astinenza dalle carni

    8.30 In onore del S. CUORE di Gesù (apostolato) Lodi ed Esposizione del SS. mo (Rinnovamento nello Spirito ) 12.00 S. Rosario e Benedizione Eucaristica 17.00 Lisci SALVATORE (trig.) 17.30 VIA CRUCIS (5° elementare)

    SABATO 3 MARZO 1° del mese II Settimana di Quaresima S. Cunegonda

    8.30 GIOVANNI - GISA - ITALINA - RAFFAELE 15.45 Ora di GUARDIA del Rosario perpetuo 17.00 EFISIO - DIEGO - CLAUDIA

    DOMENICA 4 MARZO III DOMENICA di QUARESIMA S. Casimiro

    8. 30 FORTUNATO - COLOMBAPIMO 10.00 Molino LUIGI - LUCIANO - GIUSEPPINA 11.30 Venuto GIANMARCO

    Buona Settimana a tutti!

    don Pietro

    Calendario liturgico e intenzioni SS. Messe