VCUN2

16
Verdi news Civici Numero 2 UMBRIA Donne, uomini, aria, acqua, terra, fuoco nel cuore verde d'Italia Oliviero Dottorini inform a Tassa pagata, tariffa ridotta. Legge 515/93. Committente elettorale Nicola Scarscelli. Andrea Chioini 2 Speciale elezioni 3 Riformismo verde 4 Bilancio partecipato 5 La paura dei rifiuti 6 Fcu verso nord 7 Infrastrutture 8-9 E45 autostrada 10 12 Biologico 13 Rio Fergia 14 Metanodotto 12 Caso Nestlé 11 Piastra logistica 15 Riosecco e San Pio 15 I ponti del Topino 15 Parco Montesca Fino a un anno fa sarebbe stato impensabile: una lista dei Verdi fatta solo di professionisti ed esponenti dei comitati civici, agricoltori e docenti universitari. Facce nuove ed energie che scommettono sulle prospettive del riformismo verde e civico inserito in un orizzonte di cambiamento autentico, non formale. Questa volta potremo metterci il cuore, le gambe e andare per case e piazze ad affrontare una campagna elettorale che si presenta complicata e insidiosa. Per chiedere voti e consensi, come si fa in questi casi. Ma, attenzione, non si misurerà solo dai numeri la bontà del nuovo corso del Sole che ride in Umbria. Le elezioni sono importanti, ma più importante è costruire la rete di energie, idee e passioni in grado di rendere la nostra volontà di cam- biamento più credibile e forte. La sfida (che si misura in anni e non in mesi) è quella di mettere insieme i tanti nodi della rete civica e solidale, le mille isole che non riescono ancora a diventare arcipelago. C'è un modello di regione che si fa avanti nonostante poli- tiche sorde e pesanti, disavvezze al confron- to e al dialogo. Un modello che disegna un futuro sostenibile e d'avanguardia, che pri- vilegia un'agricoltura biologica e di qualità rispetto alle coltivazioni ad alto impatto inquinante, che punta su un turismo dolce ed equilibrato, stanziale e di relazione rispetto a quello mordi e fuggi. C'è un'im- prenditoria innovativa e radicata che, quan- do non imita modelli che non le si addico- no, diviene leva di benessere duraturo e non imitabile. Il futuro della nostra regione non sta nei megaprogetti, magari imposti dal governo di centrodestra o - peggio - da qualche affarista di passaggio. Non sta nep- pure nelle cementificazioni o nel tentativo di competere con le grandi regioni produtti- ve del Nord. E' un'altra l'impronta che emerge dal suo dna. Per questo diventa importante il corredo di proposte, conoscenze e progetti che i Verdi e civici portano in dote a quella coalizione di centrosinistra che oggi si candida a sostituire un governo indecente e senza risultati. Per questo passano i nostri emendamenti ai documenti economico- finanziari della Regione e riusciamo a tracciare il profilo di un'Umbria più solidale, più avanzata sul fronte delle energie rinnovabili, meno provinciale nella ricerca di opere utili e sostenibili. Questo è il sentiero. Dovremo rimboccarci le maniche e cercare di invertire una tendenza che vede i Verdi forti in alcune realtà, fragili in altre. Dovremo spiazzare chi ci vor- Oliviero Dottorini Rimboccarsi le maniche rebbe estremisti, marginali, ininfluenti, spiegando coi fatti che il nostro è un modello credibile e responsabile. Che il vero progresso non distrugge l'ambiente o le maglie di un tes- suto sociale, ma anzi li difende. Che i Verdi non sono solo un partito moderno e lungimirante, ma un punto di riferimento utile per chi già disegna, magari rischiando in prima persona, gli scenari dell'economia e della società che verrà. Le nostre sono battaglie possibili, non parole d'ordine retoriche. E' una sfida importante rivolta alla destra, ma anche a certi settori conservatori del centrosinistra. Una sfida che ci piace affrontare non per sconfiggere qualcuno, ma per far vincere un'Umbria e un'Italia migliori. Giovanna Fiorelli, Oliviero Dottorini e Tana De Zulueta alla presentazione delle liste dei Verdi

description

15 Riosecco e San Pio E45 autostrada 10 Riformismo verde 4 Donne, uomini, aria, acqua, terra, fuoco nel cuore verde d'Italia 12 Biologico Fcu verso nord 7 Andrea Chioini 2 13 Rio Fergia 12 Caso Nestlé Oliviero Dottorini Speciale elezioni 3 Bilancio partecipato 5 15 I ponti del Topino 11 Piastra logistica Infrastrutture 8-9 La paura dei rifiuti 6 Giovanna Fiorelli, Oliviero Dottorini e Tana De Zulueta alla presentazione delle liste dei Verdi

Transcript of VCUN2

Page 1: VCUN2

Verdi newsCiviciNumero 2

UMBRIADonne, uomini, aria, acqua, terra, fuoco nel cuore verde d'Italia

O l i v i e r o D o t t o r i n i i n f o r m a

Tassa pagata, tariffa ridotta. Legge 515/93. Committente elettorale Nicola Scarscelli.

Andrea Chioini 2

Speciale elezioni 3

Riformismo verde 4

Bilancio partecipato 5

La paura dei rifiuti 6

Fcu verso nord 7

Infrastrutture 8-9

E45 autostrada 10

12 Biologico

13 Rio Fergia

14 Metanodotto

12 Caso Nestlé

11 Piastra logistica

15 Riosecco e San Pio

15 I ponti del Topino

15 Parco Montesca

Fino a un anno fa sarebbe stato impensabile: una lista deiVerdi fatta solo di professionisti ed esponenti dei comitaticivici, agricoltori e docenti universitari. Facce nuove edenergie che scommettono sulle prospettive del riformismoverde e civico inserito in un orizzonte di cambiamentoautentico, non formale. Questa volta potremo metterci ilcuore, le gambe e andare per case e piazze ad affrontare unacampagna elettorale che si presenta complicata e insidiosa.Per chiedere voti e consensi, come si fa in questi casi.Ma, attenzione, non si misurerà solo dai numeri la bontà delnuovo corso del Sole che ride in Umbria. Le elezioni sonoimportanti, ma più importante è costruire la rete di energie,idee e passioni in grado di rendere la nostra volontà di cam-biamento più credibile e forte. La sfida (che si misura in annie non in mesi) è quella di mettere insieme i tanti nodi dellarete civica e solidale, le mille isole che non riescono ancoraa diventare arcipelago.C'è un modello di regione che si fa avanti nonostante poli-tiche sorde e pesanti, disavvezze al confron-to e al dialogo. Un modello che disegna unfuturo sostenibile e d'avanguardia, che pri-vilegia un'agricoltura biologica e di qualitàrispetto alle coltivazioni ad alto impattoinquinante, che punta su un turismo dolceed equilibrato, stanziale e di relazionerispetto a quello mordi e fuggi. C'è un'im-prenditoria innovativa e radicata che, quan-do non imita modelli che non le si addico-no, diviene leva di benessere duraturo e nonimitabile. Il futuro della nostra regione nonsta nei megaprogetti, magari imposti dalgoverno di centrodestra o - peggio - daqualche affarista di passaggio. Non sta nep-pure nelle cementificazioni o nel tentativodi competere con le grandi regioni produtti-ve del Nord. E' un'altra l'impronta cheemerge dal suo dna.Per questo diventa importante il corredo di proposte,conoscenze e progetti che i Verdi e civici portano in dote aquella coalizione di centrosinistra che oggi si candida asostituire un governo indecente e senza risultati. Per questopassano i nostri emendamenti ai documenti economico-finanziari della Regione e riusciamo a tracciare il profilo diun'Umbria più solidale, più avanzata sul fronte delle energierinnovabili, meno provinciale nella ricerca di opere utili esostenibili.Questo è il sentiero. Dovremo rimboccarci le maniche ecercare di invertire una tendenza che vede i Verdi forti inalcune realtà, fragili in altre. Dovremo spiazzare chi ci vor-

Oliviero Dottorini

Rimboccarsi le maniche

rebbe estremisti, marginali, ininfluenti, spiegando coi fattiche il nostro è un modello credibile e responsabile. Che ilvero progresso non distrugge l'ambiente o le maglie di un tes-suto sociale, ma anzi li difende. Che i Verdi non sono solo unpartito moderno e lungimirante, ma un punto di riferimentoutile per chi già disegna, magari rischiando in prima persona,gli scenari dell'economia e della società che verrà. Le nostresono battaglie possibili, non parole d'ordine retoriche.E' una sfida importante rivolta alla destra, ma anche a certisettori conservatori del centrosinistra. Una sfida che ci piaceaffrontare non per sconfiggere qualcuno, ma per far vincereun'Umbria e un'Italia migliori.

Giovanna Fiorelli, Oliviero Dottorini e Tana De Zulueta alla presentazione delle liste dei Verdi

Page 2: VCUN2

Il sapore della politica (quella che devefare i conti con il "mercato" del consen-so) risulta indigesto a molte persone chesi spendono perché considerano "il benee i beni comuni" inscindibili dal pro-prio interesse individuale. Nella dimensione politico-istituzionaleil linguaggio non è schietto, le parolenon sono autentiche, le scelte sempre inbilico, le decisioni poco trasparenti, lapartecipazione usata come foglia difico: una miscela generatrice di disagionelle tante persone consapevoli che,comunque, bisogna fare i conti con chi,una volta delegato col voto, amministrale risorse di tutti. Un fare i conti fatico-so per il peso del settore pubblico inquesta regione, incubatore da decennidel ceto di comando che si perpetua conmeccanismi di cooptazione chehanno… dell'incestuoso.Uno spiraglio di ottimismo è stato aper-to dai Verdi, che in Umbria hannoaggiunto la dizione "civici": spero nonla abbandonino strada facendo perché laforza al Sole che ride può arrivare sol-

tanto dalle cittadinanze attive, nei centripiccoli e grandi. Attive su istanze di ini-ziale difesa di qualche "bene comune"(l'acqua, l'aria, il territorio…), per com-piere percorsi partecipati (talvolta più diquanto si possa immaginare inizialmen-te) che le portano (talvolta) ad un livel-lo più alto di consapevolezza che puòtrasformarsi in azione politica.E' nei confronti di queste realtà chevanno costruiti ponti di conoscenza,prima di tutto culturali e in prospettivapolitici; ponti costruiti con pratiche ditrasparenza, irrobustiti dalla forza delladenuncia, ma anche dalla schiettezzasulle responsabilità che ogni personadeve accettare se è veramente convintadi impegnarsi per il "bene comune", lacui priorità potrebbe rivelarsi piùauspicabile del vantaggio individuale.C'è da valorizzare - in qualsiasi realtà ein qualsivoglia forma si manifesti - que-sta inclinazione, fortemente minoritaria,guardata con sufficienza e irrisione dachi è preoccupato dalla sopravvivenzamateriale o magari dall'arricchimento.

E Perugia? È l'incarnazione urbana diquesto processo: una città con un ceto digoverno che è riuscito a fiaccare (tal-volta inglobandola) qualsiasi volontàispirata dall'idea che "un altro mondo èpossibile". Invasa dalle auto, con servizi in declinoper l'efficacia e l'efficienza, infiltratadai capitali della criminalità organizza-ta, è un laboratorio per la speculazioneedilizia, l'invadenza dei lavori pubblici,la dittatura della sanità medica, l'affari-smo calcistico: questo è l'augustaPerusia. Il numero crescente di perso-ne che si stanno avvicinando al "Soleche ride" chiede invece di tenere apertouno spazio dove ci si protenda verso ilfuturo, dove si metta a valore la traspa-renza dell'azione politica, dove si rico-nosca l'importanza dei ritmi naturali,dove venga alimentata la consapevolez-za dei limiti da porre all'azione umananei confronti dell'ecosistema. Potrebbe essere il modo per non richiu-dersi nel passato e fermare così il feuda-lesimo che avanza.

Verdi Civici Umbria news

Questo giornale è realizzato a curadel gruppo consiliare Verdi per ivalori alla Regione Umbria.Redazione e impaginazione: Nico ScarscelliHanno collaborato: MarioScarscelli, Luigi Rambotti,Maurizio Zara.E’ stampato su carta riciclatapresso il centro stampa delConsiglio regionale, PalazzoCesaroni. Chiuso il 15 marzo 2006.

2 - Verdi Civici UMBRIA news

Il sapore “indigesto” della politica e lo spiraglio del Sole che rideLa necessità del bene e dei beni comuni per fermare il feudalesimo che avanzadi Andrea Chioini

sito web: http://www.dottorini.org - [email protected]

Una perdita improvvisa quella diCorrado Valori, grande animatore diiniziative di volontariato (Noid'Userna, Laafi Bala…) e sempredispensatore di ottimismo e speranzatra le persone più sofferenti. Lo ricor-diamo perché anche l'esperienza deiVerdi e civici ha goduto della sua gene-rosità e del suo incoraggiamento.Senza paura di "sporcarsi le mani"appoggiò l'esperienza di Assembleacivica prima e dei Verdi e civici in occa-sione delle ultime elezioni regionali. Lasua dichiarazione di voto è per noi l'in-dicazione di un percorso che dobbiamofare attenzione a non perdere mai divista. "Colgo nella vostra esperienza -scrisse Corrado - un'attenzione ai pro-blemi delle persone in difficoltà, dellepersone che hanno bisogno di essereriscattate e che invece vengono schiac-ciate da una visione della vita che pre-mia solo i vincenti e chi ha meno scru-poli. Le mie parole traggono ispirazio-ne da una storia pluriennale di impe-gno nel volontariato che mi ha fattoconoscere e toccare con mano numero-se situazioni di bisogno e di sofferenza.L'uomo ha abbandonato quella "reli-giosità" della vita che significa rispet-to, attenzione e che punta a valorizzarela parte migliore delle persone”.

Corrado ValoriIl coraggio di sporcarsi le mani

Vuoi partecipare alla campagna

elettorale dei Verdi?

Telefono 800 148 875 - 075.5763002Sms 320.2043900 - 338.6980911Web www.verdi.it - www.dottorini.org

Alessandro Volpi, re-sponsabile del forumsulla salute e i diritticivili dei Verdi umbri, hasostenuto uno scioperodella fame dal 25 genna-io al 22 febbraio 2006per denunciare la lesionedei suoi fondamentalidiritti alla privacy e allasalute. Alessandro hasubito una incredibileingiustizia quando la suasieropositività è statafatta conoscere all'opi-nione pubblica senza il

suo assenso. Da alloraha iniziato una dura bat-taglia legale e successi-vamente ha deciso disospendere le cure far-macologiche, comeforma di lotta contro l'in-dustria farmaceutica,sostenuto dalla Anlaids edal prof. FerdinandoAiuti.Per Maria GiovannaFiorelli, presidente deiVerdi umbri, "la vicendadi Alessandro è un esem-pio di come sia ancora

lunga la strada del pienorispetto dei diritti civili.La sua forza d'animo èuno stimolo a proseguirecon tenacia la lotta percostruire una societàveramente civile e rispet-tosa delle persone". Interrogazioni parla-mentari sono state pre-sentate da LuanaZanella (Verdi),Leopoldo Di Girolamo eAleandro Longhi (Ds),Piergiorgio Massidda(Fi).

Alessandro VolpiUno sciopero per i diritti civili e la tutela della privacy

Page 3: VCUN2

Verdi Civici: istruzioni per l’uso

sito web: http://www.dottorini.org - [email protected]

Verdi Civici UMBRIA news - 3

I Verdi e civici candidati per il Parlamento Camera dei Deputati:

1 Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente nazionale Verdi2 Tana De Zulueta, Senatrice verde, giornalista3 Piero Fabbri, Promotore coordinamento liste civiche Umbria, scrittore 4 Bruno Ceccobelli, Direttore Accademia belle arti di Perugia, pittore5 Emilia Duranti, Docente facoltà di Agraria, Università di Perugia6 Mario Scarscelli, Portavoce del Comitato civico di Città di Castello7 Gianni Iacarella, Tecnico del turismo, insegnante8 Anne Marjatta Heliste, Imprenditrice agrituristica biologica, Cia e Aiab9 Massimo Catalano, Musicista, autore

Senato della Repubblica:

1 Bruno De Vita, Segretario dei Consumatori uniti2 Giuseppe Mascio, Assessore regionale Pdci, ingegnere3 Maria Giovanna Fiorelli, Presidente dei Verdi Umbria, insegnante4 Giampiero Fugnanesi, esponente del Pdci5 Daniz Lodovichi, Presidente dei Verdi di Castiglione del Lago, pensionato6 Maria Antonietta Spaccini, indipendente, esponente del mondo civico7 Paolo Arice, Coordinatore dei Verdi per la provincia di Terni, fisioterapista

Per i Verdi l'appuntamento del 9 e 10aprile potrà segnare l'affermazione diquegli obiettivi di governo che condeterminazione abbiamo inserito nelprogramma elettorale. Dalle questionidell'energia, con un forte impulso allosviluppo delle rinnovabili, alle infra-strutture sostenibili, dai diritti civilialla salvaguardia del territorio, dalladifesa degli "altri" animali alla tuteladell'acqua come bene comune.In Umbria è stata costruita una listaper la Camera dei Deputati di fortevalore ambientalista e civico, aperta alcontributo di persone di grande spesso-re e impegno sociale che hanno volutocondividere con noi la scommessa elet-torale. Sotto il simbolo del Sole che ridedopo il Presidente Alfonso PecoraroScanio e la senatrice uscente Tana DeZulueta, giornalista apprezzata a livel-lo internazionale, ci sono candidati cherispondono ai requisiti indicati dallafederazione regionale umbra: rappre-sentatività, competenza, impegno.Piero Fabbri, scrittore, promotore delcoordinamento regionale delle listeciviche umbre, impegnato nell'ecologi-smo e nell'associazionismo democrati-co, difensore civico a Foligno eCampello sul Clitunno; Bruno

Ceccobelli, pittore di valore internazio-nale, direttore dell'accademia delleBelle arti di Perugia e promotore delComitato ambientalista contro la rea-lizzazione del mega depuratore di Todi;Emilia Duranti, docente alla facoltà diAgraria dell'Università di Perugia, atti-va nella ricerca sulla agricoltura biolo-gica (per la prima volta decide di impe-gnarsi politicamente in prima persona);Mario Scarscelli, portavoce delComitato civico di Città di Castello cheha portato all'elezione di OlivieroDottorini, tra i fondatori de LaBoteguita emporio del commercio equo,uomo di punta degli ambientalisti ecivici dell'Altotevere; Gianni Iacarella,attivo nel Comitato civico “Norcia perl'ambiente” contro il progetto Snam delmetanodotto Sulmona-Foligno, impe-gnato da tempo in difesa della risorsaidrica della Valnerina ed intelligentepromotore del turismo sostenibile;Marjatta Heliste, verde storica umbra,produttrice biologica, dirige un’azien-da agrituristica a Valfabbrica e fa partedelle segreterie regionali di Cia edAiab; Massimo Catalano, musicista edautore, molto conosciuto per la sua col-laborazione con Renzo Arbore in notetrasmissioni televisive, anche lui impe-

gnato per la prima volta in politica afianco dei Verdi. Per quanto riguarda la partecipazionedei Verdi alle elezioni per il rinnovo delSenato è necessario ricordare chel'Unione ci ha chiesto di formare unaaggregazione utile a raccogliere il mas-simo risultato possibile poiché, a causadella indecente nuova legge elettorale, icollegi senatoriali sono definiti su scalaregionale e con un sistema di assegna-zione dei seggi che rischia di danneg-giare fortemente l’Unione. Per questo i Verdi saranno compresinella lista "Con l'Unione" che vede lapresenza della presidente regionale deiVerdi Maria Giovanna Fiorelli, deipresidenti delle associazioni dei Verdidi Castiglione del Lago, DanizLodovichi, e di Amelia, Paolo Arice.

Gruppo consiliare “Verdi per i valori”piazza Italia 2, 06100 Perugia Tel: 075.5763002 - 075.5763236Fax: 075.5763395 Assistenti:Luigi Rambotti, Nico Scarscelliemail: [email protected]

Oliviero Dottorini, Capogruppo VerdiPresidente prima commissione Tel: 075.5729939 - Fax: 075.5763395Cell: 338.6980911 email:[email protected]

Federazione dei Verdi dell’Umbria via Ciatti 15, 06100 PerugiaPresidenteMaria Giovanna FiorelliCell: 335.8016912 Tel: 075.5729855 - Fax: 075.5729855email: [email protected]

Verdi di PerugiaResponsabile Francesco PucciTel: 339.3301216

Verdi e civici di Città di CastelloPortavoce Mario ScarscelliTel: 347.2556476email: [email protected]

Verdi di Folignovia Damiano Chiesa, 2 06034 FolignoResponsabile Sofia PerrucciTel: 347.5713365email: [email protected]

Verdi di GubbioResponsabile Ubaldo Scavizzi Tel: 335.8016912

Verdi della ValnerinaResponsabile Oscar MattioliTel: 349.2693033

Verdi del Lago TrasimenoResponsabile Emanuele GatticchiTel: 347.3776919

Verdi di AmeliaResponsabile Paolo AriceTel: 339.3457862

Più sorrisi e più voti ai VerdiParte la campagna del Sole che ride

Page 4: VCUN2

sito web: http://www.dottorini.org - [email protected]

4 - Verdi Civici UMBRIA news

I tanti Sì del riformismo Una ventata di novità esoluzioni innovative per idocumenti di programma-zione economica dellaregione. Grazie agliemendamenti dei Verdi ecivici temi come le fontienergetiche rinnovabili, leinfrastrutture innovative eutili, l'agricoltura biologi-ca, il commercio equo esolidale hanno trovato un riconosci-mento concreto prima nel Documentoannuale di programmazione (Dap) e poinel Bilancio. Si tratta di un pacchetto diproposte che fa fare un importantepasso avanti all'Umbria verso unmodello di sviluppo più avanzato einnovativo. Più che motivata la soddi-sfazione del capogruppo dei Verdi ecivici Oliviero Dottorini: "Questi risul-

tati ci fannoimmaginareuna regionepiù ricca epiù all'altez-za dellesfide dellamodernità.Lo sviluppoin cui cre-diamo èsostenibile,duraturo enon imitabi-

le". E la presidente Maria GiovannaFiorelli sottolinea come "finalmente igrandi temi legati alla sostenibilità edalla conversione ecologica della societàtrovano il giusto riconoscimento nel piùimportante atto della regione Umbria".Sostenendo gli emendamenti per l'inno-vazione e lo sviluppo sostenibile, laGiunta e le forze di maggioranza hannocompreso il valore delle proposte verdie civiche. Dallo sfondamento a norddella Fcu alla valutazione dei rischiambientali ed economici per la Statale77, dal riconoscimento del biologicocome interlocutore per le politiche agri-cole all'innalzamento dei canoni per leaziende che sfruttano a scopo commer-ciale le risorse idriche regionali: il pac-chetto di proposte di Dottorini toccasettori che possono dare una spinta con-creta alla crescita sociale, economica edambientale del cuore verde dell'Umbria. "I Verdi e civici - ha spiegato il capo-gruppo del Sole che ride - si affermanocome partito delle proposte concrete,realizzabili e costruttive, capaci di por-tare elementi nuovi per uno sviluppo dieccellenza dell'Umbria. Quello ottenutoè un primo e concreto risultato per chiopera nei settori della qualità e per tutticoloro che si stanno impegnando a dare

una spinta di modernità all'Umbria". Unsuccesso che per i Verdi umbri è da sti-molo a proseguire su una strada fatta diproposte innovative e soprattutto realiz-zabili. Riguardo alle infra-strutture i Verdi vedonoriconosciuta la necessi-tà di guardare in modonuovo alle principaliquestioni sul tappeto,lasciandosi alle spallel'idea superata che tuttodebba passare attraver-so la priorità del tra-sporto su gomma. Sullepolitiche per l'energia si recupera ungrave ritardo normativo sulle fonti rin-novabili e si attivano politiche di soste-gno, anche finanziario, per l'innovazio-ne e la promozione di azioni territoriali."L'emergenza energetica - ha commen-tato Fiorelli - è sotto gli occhi di tutti eanche la nostra regione deve fare la pro-pria parte”. Un'altra importante novità èil riconoscimento del ruolo svolto nelcomparto agricolo regionale dall'agri-coltura biologica. "E' utile ricordare - haspiegato Dottorini - che i produttori bio-logici sono doppiamente virtuosi inquanto producono alimenti sani e certi-ficati e contemporanea-mente tutelano il territoriodall'inquinamento dellachimica. Si supera, tra l'al-tro, anche l'assenza delleassociazioni del biologicodalla elaborazione delnuovo Piano di svilupporurale: a nostro avviso ilcontributo che possonoportare è particolarmenteprezioso ed utile". Perquanto riguarda il com-mercio equo e la finanzasolidale entrano a pienodiritto nella programma-zione regionale e assumo-no piena dignità e concretoriconoscimento con inter-venti diretti.Ecco gli emendamentiVerdi e civici passati inConsiglio regionale.

Infrastrutture. In merito

alla Fcu dopo 60 anni dibuoni propositi vienericonosciuta la necessitàdi finanziare uno studiodi fattibilità per lo sfon-damento a Nord dell'arte-ria ferroviaria al fine divalutarne l'impatto eco-nomico-ambientale, lasostenibilità, i riflessi sulsistema produttivo ed

economico. Parallelamente per laMestre-Civitavecchia (E45) scomparela definizione di "autostrada" che viene

sostituita da "arteria stra-dale". Per quanto riguar-da la QuadrilateroUmbria-Marche, nel Dapsi subordina l'adesione alprogetto alla rimozionedei rischi ambientali ealla copertura finanziariadell'intero progetto.Energie rinnovabili.Coprendo un vuoto nor-mativo e l'assenza di

misure concrete, tra le priorità per il2006 viene introdotto l'impegno a unalegge per favorire la produzione dienergia da fonti rinnovabili attivandopolitiche di sostegno per l'innovazione ela collaborazione territoriale. Solare ter-mico e fotovoltaico, idroelettrico, bio-masse, biogas ed eolico sono i settoriinteressati. Previsto anche un primostanziamento finanziario.Agricoltura. Nel Dap il biologico nonera neppure contemplato. Con l'emen-damento approvato in prima commis-sione viene riconosciuto il ruolo chequesto settore può svolgere per la quali-

"Questi risultati cifanno immaginare

una regione piùricca e all'altezzadelle sfide della

modernità"

Passano in Consiglio gli emendamentidi Dottorini al Bilancio regionale.Energie rinnovabili, infrastrutture,

agricoltura biologica, acque minerali,commercio equo,software libero

tra le proposte accolte dalla Giunta

L'Associazione UmbriaEquoSolidale, che rap-presenta la quasi totali-tà delle botteghe delCommercio equo e soli-dale della regione, haespresso la sua soddi-sfazione per i 50milaeuro che il bilanciodella Regione destinaad iniziative di soste-gno del commercioequo e della finanzaetica.“La decisione presadalle forze politiche dimaggioranza inConsiglio regionale suproposta del capogrup-

po dei Verdi e civiciOliviero Dottorini – hacommentato il presi-dente Michele Stella -risponde in manieraconcreta alle esigenzepiù volte sottolineatedalle botteghe umbre”.La cifra stanziata ser-virà da coperturafinanziaria per la leggeregionale ad hoc che èin corso di elaborazio-ne e per la quale si ècostituito un tavoloprogrammatico tra ipartiti della maggio-ranza e le Botteghe delMondo.

Umbria EquoSolidale: Benel’emendamento sul commercioequo, adesso subito la legge

Page 5: VCUN2

tà dell'agricolturaumbra. Si prevedonosostegni per la forma-zione degli agricoltori,per l'informazione deicittadini, per la promo-zione dei prodotti bio-logici e tipici delle real-tà umbre. Viene final-mente riconosciutoanche il coinvolgimen-to delle associazioni dicategoria dei produttori agricoli bio-logici nella concertazione del nuovoPiano di sviluppo rurale.Acque minerali. L'enorme spropor-zione tra i canoni irrisori pagati per losfruttamento del bene comune costi-tuito dall'acqua e gli enormi profittiche ne derivano alle aziende sono allabase dell'emendamento che prevedel'aumento dei canoni di prelievo conla destinazione dei maggiori proventiper la Regione a finalità ambientali edi salvaguardia dei territori interessa-

ti al prelievo.Commercio equo efinanza etica. Per laprima volta il commer-cio equo e la finanzaetica entrano con pienadignità nei documentiprogrammatici dellaRegione. C'è l'impegnoall'approvazione di"idonei strumenti legi-slativi" per sostenerne

le attività. Viene finanziata la leggeregionale che si prevede vengaapprovata entro breve (50mila euro).Software libero. Al vaglio dellaprima commissione consiliare c'è laproposta di legge di Dottorini per lapromozione e la diffusione del soft-ware libero all'interno dell'ammini-strazione regionale. Con l'emenda-mento verde-civico approvato si pre-vede per la Regione e gli enti collega-ti la progressiva adozione di soluzio-ni di software libero.

Verdi Civici UMBRIA news - 5

sito web: http://www.dottorini.org - [email protected]

verde-civicoUn piccolo avvenimento storico per laregione Umbria. Grazie alla scelta dellaCommissione presieduta da OlivieroDottorini per la prima volta il Bilanciodella Regione esce dai palazzi della politi-ca per andare nei territori ad ascoltareosservazioni e proposte di cittadini, istitu-zioni, associazioni.A 35 anni dalla sua nascita, la Regione hamesso in piedi un esperimento che hariscosso un successo inatteso, ma anchequalche preoccupazione: la scelta di discu-tere le scelte economiche e strategiche neiterritori ha creato fibrillazione nelle lob-bies economiche che notoriamente preferi-scono la contrattazione diretta piuttostoche un dibattito aperto e alla luce del sole."Dietro i numeri e le cifre di un bilancio –ha spiegato il presidente della prima com-missione Oliviero Dottorini - ci sono inrealtà gli indirizzi politici di una interaregione che tutti devono essere in grado didecifrare”. Gli incontri si sono svolti a Terni, Foligno,

Perugia e Città di Castello ela buona partecipazione èstata contrassegnata dallapresenza attiva di associa-zioni, sindaci, sindacati edenti locali. Erano state pre-disposte delle schede di let-tura semplificata dei docu-menti e tutte le osservazionisono state raccolte in undossier a disposizione deiconsiglieri regionali.Secondo Dottorini questanuova modalità di parteci-pazione nasce dall'esigenzadi "garantire il coinvolgi-mento dei cittadini, fornirestrumenti leggibili per ren-dere più chiari gli atti e rin-saldare il rapporto di fiduciatra cittadini ed istituzioni",anche se "i tempi limitatidella sessione di bilancio ele ristrettezze economichehanno ridotto l'ampiezzadella partecipazione". Unesperimento da ripetere erendere ancora più efficace:“Alcuni enti locali – spiegaDottorini - stanno sperimen-tando un vero e propriobilancio partecipato, conpiccole quote di bilanciolasciate alle scelte dirette deicittadini, sul modello diPorto Alegre. Per arrivare aquesto tuttavia occorronoben altri tempi, ben altrerisorse e soprattutto benaltre volontà politiche.

Il Bilancio fuori dal palazzo

“I Verdi e civici siaffermano come

partito delle proposte

realizzabili einnovative”

Cos'è il bilancio partecipatoLa prima esperienza veradi bilancio partecipato siha nel 1989 in Brasile, aPorto Alegre. Le gravideformazioni create dallaconcentrazione del potere,dal clientelismo politico edalla corruzione spinserola neoeletta municipalità,composta da rappresen-tanti del Pt (Partito deilavoratori), a proporreuna forma alternativa delbudget innescando unreale coinvolgimento dellapopolazione locale. Secondo questo modello il5 per cento del bilancio delComune viene gestito daassemblee cittadine e daorganizzazioni non gover-native che stabilisconointerventi prioritari darealizzare con il denarodisponibile. Nei primi seianni di bilancio partecipa-to Porto Alegre ha ottenu-to importanti risultati, dauna migliore gestione deltraffico cittadino a allamigliore gestione dei rifiu-ti urbani. Tutti risultaticertificati dall'Onu.

"Come amministratoripubblici siamo tenuti noi adare per primi il buonesempio" .Con queste parole il presi-dente della commissioneBilancio e affari istituzio-nali Oliviero Dottorini haspiegato la decisione disostituire i bicchieri di pla-stica con bicchieri di vetronella prima commissione."Si tratta di un piccologesto, ma molto significa-tivo. Non possiamo conti-nuare a chiedere ai cittadi-ni di fare la raccolta diffe-renziata, di ridurre al mas-simo i rifiuti e poi nel

palazzo ci comportiamo inmodo esattamente oppo-sto. Come se ci fosseroregole che valgono per icittadini, ma non per gli

eletti". In attesa che

anche ilP re s i d e n t eM a u r oTi p p o l o t t i

faccia la stessa scelta pertutti gli uffici del Consiglioregionale, Dottorini haadottato questa piccolabuona pratica per la com-missione che presiede. Conil solo mascherato mugu-gno della destra.

Bicchieri di vetro in commissione

Page 6: VCUN2

Rivedere il Piano regionale dei rifiuti,indicare come obiettivo strategico l'op-zione "rifiuti zero" e costituire un grup-po tecnico (quindi senza rappresentantidelle varie aziende di gestione) cheindichi alla Regione la strada miglioreper ottenere la riduzione dei rifiuti, laraccolta differenziata porta a porta, ilpassaggio da tassa a tariffa nella gestio-ne integrata dei rifiuti. Una battaglia inpiena regola quella condotta dai Verdi ecivici in Consiglioregionale. Una bat-taglia che si è scon-trata con la volontàdelle altre forze dicentrosinistra dinon mettere indiscussione unagestione che faacqua da tutte leparti. Di fronte alle ambigui-tà sulla volontà di incenerimento deirifiuti, di fronte al tentativo di creareun'azienda unica di gestione senza pas-saggi democratici e alla minaccia ditenere aperta ancora per anni la discari-ca di Pietramelina (doveva essere chiu-sa nel 2004), Oliviero Dottorini ha scel-to di mantenere ferma la posizione delSole che ride.Gli altri partiti del centro sinistra (dopo

le mozioni civetta di Rifondazionecomunista e Pdci, poi ritirate) hannotrovato una piena convergenza nellamozione elaborata da Ds e Margheritacon la quale, insieme ad una genericadichiarazione di principio e a un’apertu-ra su "misure tese a prevenire la produ-zione dei rifiuti", dà il via libera ai ter-movalorizzatori del cdr (combustibileda rifiuti), vuole studiare la possibilitàdi utilizzazione residua delle discariche

e s i s t e n t i ,punta aduna societàunica diraccolta etrattamentoa livelloregionale. Guardandoin controlu-ce i testid e l l emozioni (aldi là dellepetizioni dip r i n c i p i oche noncosta nullaenunciare)emerge cheil sistemadel poterelocale vuolmantenerela "partita"nel campodei "rifiuti"e non suquello delle" m a t e r i eprime recu-perate". E'chiaro atutti, infatti,che preve-

dere l'incenerimento come una dellesoluzioni possibili e non come opzionefinale, significa condannare a fallimen-to ogni ipotesi di raccolta differenziataseria ed efficace. Basti portare l'esem-pio di Amsterdam che ha dovutosospendere la raccolta differenziata per-ché l'inceneritore non aveva più mate-riale da bruciare.In Umbria si persevera su politiche ina-deguate: incapacità di puntare sui com-portamenti degli utenti e dei produttoridei beni di consumo, disinteresse per lafiliera locale della riutilizzazione deimateriali (carta, plastica, metalli),orientamento degli investimenti nelletecnologie tradizionali e negli apparati(cresce il numero degli addetti alla rac-colta tradizionale), anziché sull'innova-zione di processo, sulla creazione dinuove filiere, sulla riduzione delle tarif-fe in base alla produzione reale deirifiuti. I tentativi più convinti puntano ad apri-re spazi a nuovi inceneritori-termovalo-rizzatori (a Terni ne funzionano già 3),registrando la totale chiusura delleamministrazioni locali nei confrontidelle istanze avanzate dai gruppi di cit-tadini che contestano alcune scelte:prima di tutto la comunità diPierantonio per Pietramelina, ma anchei comitati esistenti a Terni, Orvieto e leassociazioni ambientaliste.Un ruolo decisivo viene svolto dalcomune di Perugia, monopolista nem-meno tanto occulto essendo socio diGesenu. L'amministrazione del capo-luogo è la "quinta colonna" delle politi-che privatistiche del socio di maggio-ranza in Gesenu, che gode di uno "sta-tus" particolare: è il soggetto "ispirato-re" di tutte le scelte della Regione, è ilmuro di gomma contro il quale siinfrangono tutti i tentativi di portarechiarezza e innovazione nel settore.

6 - Verdi Civici UMBRIA news

sito web: http://www.dottorini.org - [email protected]

Dalla paura dei rifiuti al rifiuto della paura I Verdi e civici non votano la mozione di Ds, Margherita, Prc e Pdci

La nostramozionediceva che…La mozione dei Verdie civici indicavacome obbiettivi prio-ritari l'opzione"rifiuti zero", lariduzione dei rifiuti,la raccolta differen-ziata "porta a porta"e il passaggio datassa a tariffa nellagestione integratadei rifiuti. Nel cerca-re di fare questo rite-neva indispensabileistituire un tavolotecnico regionale(composto da espertidel settore, da rap-presentati dellaregione e degli Ato)che prefigurasse ipossibili scenarifuturi e indicasse,sulla base dellepeculiarità dellanostra regione, ipo-tesi di intervento attea ridurre la quantitàdi rifiuti prodotti.Fino a che il tavolotecnico non avessedato queste rispostebisognava negareogni nuova autoriz-zazione per impiantidi termovalorizzazio-ne o di smaltimento.Nella nostra mozio-ne era contenuta laproposta di sostenereseriamente la raccol-ta differenziata adot-tando incentivi fisca-li ed economici perquelle famiglie lun-gimiranti che rispet-tano l'ambiente eche da anni differen-ziano i rifiuti in casapropria.

Un primo successo dei cittadini e deicomitati eugubini che si sono impegna-ti con grande civiltà e determinazioneper vedere salvaguardato il loro dirittoalla salute e all'ambiente. E' questo ilsignificato dell'annuncio dato dallaColacem spa riguardo la scelta di nonutilizzare più gli pneumatici dismessiper la produzione di energia nel proprioimpianto di Gubbio. "Il fatto che sidecida di diminuire il carico di emissio-ni inquinanti in atmosfera viene incon-tro alle legittime richieste dei comitati edei cittadini", ha commentato il capo-gruppo dei Verdi e civici OlivieroDottorini. Il territorio dell'eugubino èfortemente sfruttato per la produzionedi cemento con un conseguente notevo-le impatto ambientale."Nella vicenda della termovalorizzazio-ne delle gomme - continua Dottorini - cisono state situazioni critiche sul sistemadi rilevazione delle sostanze emessedalla combustione. Bisogna fare inmodo che i controlli ambientali nonsiano svolti dallo stesso soggetto chedovrebbe essere monitorato. Non si puòessere allo stesso tempo controllore econtrollato".

Colacem GubbioVietato bruciarepneumatici

No a colpi di manosu Sogepu e Pietramelina"Dobbiamo cercare a tutti i costi di non abbassare laguardia sulla partita dei rifiuti". Un volantinaggio inpiena regola quello del consigliere Dottorini che,assieme a Mario Scarscelli, portavoce dei Verdi ecivici, Giordano Giulietti, consigliere delCentrosinistra vivo, e Pietro Villa, dell'esecutivoregionale dei Verdi, il 17 febbraio si è recato davantiai cancelli di Sogepu per parlare con i lavoratori emetterli in guardia da possibili colpi di mano sull'as-setto della società."Sono troppe le questioni poco chiare - ha dettoDottorini -. Perché si parla di azienda unica regionalesenza un dibattito pubblico? Perché si continua asostenere un accordo capestro che prevede il turismodei rifiuti senza tenere in considerazione le propostedel Comitato ambientale di Belladanza? Perché non siindividua una data certa per la chiusura diPietramelina? E' gravissimo che su certi temi non cisia chiarezza e trasparenza".

Page 7: VCUN2

Verdi Civici UMBRIA news - 7

sito web: http://www.dottorini.org - [email protected]

Grazie a un emendamento alDocumento annuale di programmazio-ne, proposto dal consigliere regionaleOliviero Dottorini, i Verdi e civici rie-scono a fare inserire lo sfondamento aNord della linea Fcu tra le opere priori-tarie per la regione Umbria.L’approvazione da parte della primacommissione del Consiglio regionaleporterà come primo passo allo studio difattibilità tecnico dell’opera, consenten-do finalmente, dopo sessant’anni diattesa, di poter valutare concretamenteun’infrastruttura che permetterebbeall’Umbria l’accesso alle principalidirettrici ferroviarie dell’Europa del

nord. L’emendamento in questione dun-que risulta essere di capitale importanzaper riuscire a ridurre la mar-ginalità del territorio umbro eper aprire potenzialità di svi-luppo economico e sociale,spostando il baricentro delsistema dei trasporti regiona-le verso la mobilità collettivasu rotaia, certamente più sostenibile emeno inquinante rispetto all’uso del-l’automobile privata. “Nel documentopresentato dalla giunta – spiegaDottorini -, nonostante gli impegni piùvolte ribaditi, non vi era traccia del col-legamento a Nord della Fcu. Il nostro

emendamento consente di avviare unostudio per verificare l’impatto, la soste-

nibilità e i riflessi sul sistemaproduttivo ed economico diun’opera che merita di essereinserita tra le priorità delle poli-tiche della viabilità regionale.Ovviamente adesso dovremovigilare perché agli impegni

seguano reali investimenti economici”. L’assessore regionale alle InfrastruttureGiuseppe Mascio si è subito attivato perimprimere un’accelerazione allo studiodi fattibilità e la presidente Maria RitaLorenzetti si è impegnata in prima per-sona a coinvolgere i soggetti, privati e

pubblici, che dovrannofarsi carico di dare gambealle scelte politiche.Disponibili a fare la pro-pria parte anche i sindacidell’Altotevere (anche sepoi non prevedono lo

scambio ferro-gomma per la piastralogistica) e il consiglio provinciale diPerugia che ha approvato una mozionedi sostegno al progetto. Questo impor-tante successo, giunto al termine di con-trattazioni laboriose, è il risultato di unimpegno costante e determinato deiVerdi e civici che trova il plauso di chiriconosce la carenza di infrastruttureutili e sostenibili per l’Umbria.

Cinque presidi in altrettante stazio-ni ferroviarie (Perugia Fontiveggee Sant'Anna, Terni, Città diCastello, Foligno), per sensibiliz-zare gli utenti dei servizi sulle pro-poste del Sole che ride, e per ascol-tare cosa pensano i cittadini cheutilizzano i treni. La manifestazio-ne si è svolta in occasione dellagiornata della campagna "Meglioil treno" organizzata dai Verdinazionali. L'Umbria deve al più presto apriregli occhi sull'insostenibilità di unmodello di mobilità incentrato sul-l'auto che pone il cosiddetto "cuoreverde d'Italia" in cima alle classifi-che nazionali ed europee di densitàautomobilistica. Questo rischia didanneggiare l'immagine turisticaumbra e provocare seri problemiall'ambiente e alla salute delle per-

sone, proponendo un modello disviluppo antiquato e per nientesostenibile."La nostra regione - ha spiegatoDottorini - deve potenziare la via-bilità su rotaia, la mobilità pubbli-ca e l'intermodalità tra i mezzi ditrasporto sostenibili. Per fare que-sto occorre aumentare la velocitàdei treni di Fcu, una seria sinergiatra Fcu e Ferrovie delle Stato,corse più frequenti, imprimeremaggiore slancio alla rielettrifica-zione e alla ristrutturazione dellestazioni, alcune fatiscenti. Lenostre priorità sono lo sfondamen-to a Nord della Ferrovia centraleumbra su direttrici europee, il rad-doppio della Orte-Falconara edella Foligno-Terontola, la realiz-zazione di piste ciclabili e autostra-de informatiche in tutte le città”.

Meglio il treno. Ma puntuale e frequenteDottorini incontra i pendolari

Nella giornata di “Meglio il treno” si è tenutoanche un incontro tra Oliviero Dottorini, il pre-sidente del comitato dei pendolari altotiberiniAndrea Meniconi e l’amministratore unico diFcu Vannio Brozzi.“Quella di Fcu - ha commentato il capogruppodei Verdi e civici - è una realtà complessa chesconta ritardi e inadempienze decennali. I pen-dolari denunciano disagi che dovrebbero farriflettere e che certe volte offendono la dignitàstessa delle persone. Ritardi, lentezza, corsetroppo sporadiche, disservizi sono all'ordinedel giorno, mentre la società della Regione haun bilancio disastroso. Le rassicurazioni del-l’amministratore Brozzi sulla volontà di poten-ziare i servizi, razionalizzare gli investimenti eintraprendere azioni concrete dovranno essereverificate sul campo”.

Sfondamento a nord della Fcu: passa la proposta dei Verdi e civici

Dopo 60 anni di parole, arriva lo studio

Un primo risultatoconcreto

A sinistra il manifesto cheannuncia l’approvazione dell’emendamento

Page 8: VCUN2

Alla fine tutti i… nodi (primo fra tuttiquello di Perugia) sono venuti al petti-ne, con un anticipo che risulterà delete-rio per chi (Ds e Forza Italia in testa) hacavalcato la chimera delle grandi stradecome toccasana di tutti i problemi dellaRegione.Ad uno sguardo attento nei libri conta-bili dello Stato emerge che i soldi per ilNodo di Perugia non ci sono e mancanoanche quelli per gli altri grandi scempi,come la trasformazione della E45 inautostrada. E' stato proprio al terminedella riunione blitz del Cipe di fine gen-naio che è emerso come per ora non cisiano i fondi necessari all'avvio deilavori per il nodo di Perugia. Risultanoinfatti bloccati i quasi 300 milioni dieuro, circa la metà dei 700 totali neces-sari per costruire l'opera, che l'Anasavrebbe dovuto stanziare. Ad annun-ciarlo sono stati proprio i senatori PaoloBrutti (Ds) e Franco Asciutti (ForzaItalia) che hanno confermato i tagli delgoverno alle casse dell'Anas.A questo punto, nonostante le esterna-zioni propagandistiche del governoBerlusconi, si allontana anche l’ipotesidi trasformazione della E45 in autostra-da, dal momento che grazie ancheall’opposizione di comitati civici eamministrazioni locali non si è riusciti

neppure a presentare il progetto preli-minare, lasciando tutto nelle mani delfuturo governo. Parallelamente si sono fatti passi avantianche nel tentativo di far vacillare leconvinzioni della giunta regionaleriguardo a questa ipotesi che trova giu-stificazione solo negli interessi dellapoco raccomandabile cordataBonsignore-Caltagirone (vedi pezzo afianco) e nelle politiche di una destracementizia, sensibile oramai solo alrichiamo dei grandi affari. Grazieall'impegno dei Verdi e civici, dal docu-mento di programmazione dellaRegione, il Dap 2006, in riferimentoalla Mestre-Civitavecchia è scomparsainfatti la definizione di "autostrada" cheviene sostituita da quella di "asse stra-dale", riportando la discussione sullesorti della E45 nella giusta dimensione. "Le politiche attente all'ambiente e allosviluppo socio-economico dei Verdi ecivici allontanano la trasformazione inautostrada della E45 e avvicinano losfondamento a nord della Fcu. Il prossi-mo passo - ha commentato OlivieroDottorini - sarà quello di vigilare seria-mente al fine di garantire che gli impe-gni presi a livello regionale venganomantenuti e perché il governo naziona-le, ignorando l'opinione delle popola-

zioni locali, non prosegua nei suoi follitentativi di blitz per favorire solo inte-ressi privati e dei grandi gruppi econo-mici".Per l’Umbria è ancora possibile sfilarsidal progetto. Il parere della Regionesulla questione è infatti determinante.Secondo il decreto legislativo n. 190,recante norme per la realizzazione delleinfrastrutture e degli insediamenti pro-duttivi strategici e di interesse naziona-

Infrastrutture. E ora tutti i nodi vengE45, statale 77: mancano i soldi e il governo fa flop

sito web: http://www.dottorini.org - [email protected]

8 - Verdi Civici UMBRIA news

Iniziano a vacillare leconvinzioni dellaRegione Umbria riguar-do alla Statale 77 e allacosiddetta Quadrilatero?A dar retta alle ultimeprese di posizione dellaGiunta pare di sì. Datempo i Verdi e civiciinvitano la presidenteLorenzetti a sfilarsi dalprogetto e lascia bensperare la decisione,presa assieme alleMarche, di non parteci-pare alla Conferenza deiservizi convocata il 25gennaio. Nei piani della

Quadrilatero Spa laConferenza avrebbedovuto vedere l’adesionedell’Umbria al capitalesociale della società inmodo da dare impulsoalle procedure per l’atti-vazione definitiva deilavori dell’arteria di col-legamento Umbria-Marche. E’ possibile quindi cheinizino a sorgere dubbianche ai piani alti diPalazzo Donini sull’effi-cacia del sistema di “cat-tura di valore” che è allabase del finanziamento

Quadrilatero Umbria-Marche Sulla statale 77 vacillle convinzioni della R

Forte l'impegno assunto dalpresidente nazionale dei VerdiAlfonso Pecoraro Scanio chenel corso di una conferenzastampa tenuta a Perugia haassicurato l'impegno del Soleche ride per far saltare il pro-getto Bonsignore."L'Umbria ha bisogno di colle-gamenti su rotaia e di infra-strutture moderne e utili, non dinuovi svincoli o di autostrade.Pensare di fare del cuore verded'Italia un luogo di transito permezzi pesanti - ha spiegato illeader dei Verdi - è un erroregrossolano a cui si deve rime-diare senza esitazione. L'ideache catrame e cemento possano

costituire il volano per lo svi-luppo risponde a uno schemavecchio. Ormai è chiaro a tuttiche i modelli centrati sullamobilità automobilistica sonoda archiviare perché produconodanni all'ambiente, alla salutedei cittadini e all'economia.Soprattutto in una regione comel'Umbria. Col prossimo governodell'Unione quel progetto andràazzerato e rivisto. La qualitàdell'ambiente e del territorio è ilvero cardine per lo sviluppodell'Umbria e il suo eccezionalepatrimonio naturalistico, pae-saggistico, storico, culturale eagroalimentare deve essere sal-vaguardato con convinzione".

E45 autostrada. Pecoraro Scanio, leader dei Verdi"Col prossimo governo quel progetto andrà azzerato e rivisto"

Page 9: VCUN2

gono al pettinep

sito web: http://www.dottorini.org - [email protected]

Verdi Civici UMBRIA news - 9

Vito Bonsignore, 62 anni, europarla-mentare dell'Udc e amministratore

delegato dellaInfras trut tureLavori Italia(Ili) di Torino,già condannatoa 2 anni definiti-vi per tentatacorruzione sul-l ' a p p a l t oall'ospedale diAsti. Il 13 dicem-bre scorso, nel-

l'ambito delle indagini sulla bancaAntonveneta, è stato iscritto nel registrodegli indagati dai magistrati milanesi:il reato ipotizzato a suo carico è con-corso in aggiotaggio.Bonsignore viene da Bronte, provinciadi Catania. E' entrato da giovane, dopoil diploma da geometra, nella Satap, lasocietà che gestisce le autostradeTorino-Piacenza. In seguito è stato amministratore dele-

gato della Torino-Milano diMarcellino Gavio, di cuiBonsignore era diventatosocio. In questi anni iniziaanche la carriera politica.Eletto due volte per laDemocrazia cristiana (cor-rente andreottiana), VitoBonsignore ha ricopertoanche l'incarico di sottosegre-tario nel governo di GiulianoAmato. Proprio come sottose-gretario al Bilancio, inciampanella rete di Mani Pulite:viene scoperto con una scato-la di cioccolatini che contieneuna tangente di 250 milioni dilire. È l'incidente che lo con-vince a lasciare la politicaattiva per tornare agli affari.Lo fa con la ricca liquidazionedi 278 miliardi di lire ottenutada Marcellino Gavio, cuiBonsignore rivende il 24,7 percento che aveva messo insie-

me della Argofin, la holding di Gavio.Pieno di nostalgia per la politica,Bonsignore oggi sostiene l'Udc e il suoex-segretario Marco Follini, al qualeha portato, si stima, un 15 per cento diconsensi all'ultimo congresso. Ma colti-va pure rapporti eccellenti con altiesponenti di Forza Italia come il sena-tore Luigi Grillo, presidente della com-missione Lavori Pubblici di PalazzoMadama, e Claudio Scajola, ieri mini-stro degli Interni, oggi al ministerodelle Attività produttive.E' il socio di maggioranza della geno-vese Ili specializzata nel project finan-cing (opere pubbliche finanziate condenari privati). È stata proprio la Ili, inalleanza con la Vianini e la Cementir diFrancesco Gaetano Caltagirone, asfruttare le possibilità offerte dallanuova legge obiettivo e a lanciare alcu-ne proposte di project financing. Hannopresentato cinque progetti all'Anas perla bella cifra di 18,2 miliardi di euro. Sitratta di quasi mille chilometri di auto-strade che riguardano i collegamenti:Orte-Venezia, Catania-Siracusa,Grosseto-Siena-Firenze-Bettolle,Salerno-Reggio Calabria, gronda diGenova.Il verbo "costruire" spiega come maiBonsignore viaggi in tandem assieme aCaltagirone. La coppia si candida,peraltro, pure a gestire il migliaio dichilometri di nuove autostrade chehanno immaginato. Ma la madre ditutte le battaglie è certamente laMestre-Orte, una sorta di varianteall'Autosole: lo scavalcamentodell'Appennino dovrebbe seguire il tra-gitto Mestre-Ravenna-Cesena-Orte (equi connettersi alla A1). Un'impresa da10,5 miliardi di euro, un corridoio auto-stradale da 414 chilometri.Quale esito avranno i suoi progetti?Bonsignore si mostra tranquillo:"Abbiamo alleati nazionali e interna-zionali importanti e ci candidiamo adiventare il terzo gestore di autostradein Italia".

Vito Bonsignore, il “burattinaio”

dell’opera. L’unica veracertezza infatti è che conquesto sistema gli entilocali interessati dovreb-bero sborsare per ven-t’anni gli introiti dell’Icianche se l’opera nonvenisse conclusa.“Ho invitato la presiden-te Lorenzetti a non parte-cipare alla Conferenzadei servizi convocataimpropriamente dallaQuadrilatero Spa - hadichiarato OlivieroDottorini - perché oltreagli aspetti legati all’im-patto ambientale del

tracciato della Statale 77,ci sono fondati dubbiriguardo alla ricadutaeconomico-finanziariasugli enti locali dellacosiddetta ‘cattura divalore’. L’auspicio deiVerdi e civici è che laRegione e i comuni fac-ciano un’ulteriore rifles-sione sulla presuntanecessità di un’operafortemente voluta dalviceministro Baldassariche, come è noto, ha ilsuo feudo elettorale nellaprovincia di Macerata”.

lano egione

le, per richiedere l'approvazione del pro-getto preliminare è indispensabile e nonsuperabile in alcun modo l'intesa con leregioni interessate. Più che mai opportuna rimane quindi lalotta che comitati civici, insieme adassociazioni ambientaliste, Verdi e civi-ci e amministratori locali stanno condu-cendo per l’ammodernamento e lamanutenzione di un’arteria in totalestato di abbandono.

Nella foto in basso Vito Bonsignore, promotre del progetto E45 autostrada

Page 10: VCUN2

sito web: http://www.dottorini.org - [email protected]

10 - Verdi Civici UMBRIA news

Il professor Mariano Sartore, docente dipianificazione dei trasporti presso lafacoltà di Ingegneria a Perugia, da annista tentando di spiegare quello che dico-no i "numeri" quanto a trasporti inUmbria, pro-prio in rela-zione al farao-nico progettodi trasforma-zione in auto-strada dellaE45.I dati Istat2004 ci dico-no, intanto,che in Umbriale strade ci sono e in misura superiorealla media nazionale. Il rapporto trapopolazione residente e chilometraggiostradale, considerata uguale a 100 ladotazione nazionale, pone infatti lanostra regione, con un valore di 169,9,ben al di sopra della media. Un dato chefa impallidire quelli di Lombardia(42,7), Veneto (72,6), Emilia Romagna(89,0) e Toscana (105,8), solo per citarealcune delle regioni più importanti. La situazione non cambia granché, seconfrontiamo larete stradale con ilprodotto internolordo (Pil). InUmbria siamoancora abbondan-temente sopra lamedia nazionale(176,4), mentresotto la mediasono Lombardia(33,7), Veneto(64,6), EmiliaRomagna (71,4) eToscana (95,7).Un´altra specifici-tà umbra spiega ilprofessor Sartore,riguarda il posses-so di auto: nellanostra regione: ilrapporto tra autopossedute e fami-glie è il più altod´Italia, sia perquanto riguarda lefamiglie che nepossiedono alme-no una (85,8 perogni 100 fami-glie), sia per quel-

le che ne possiedono più di una (48,8).Questo primato poco invidiabile sia sulpiano culturale (per la maggior partedegli umbri la macchina è ancora unostatus symbol) sia per la ripercussioni

sulla mobilità e l´inquina-mento, spiega MarianoSartore, ce lo siamo conqui-stato negli ultimi 15 anni. Equesto è un elemento cheandrebbe approfondito.Cos´è successo in questi ulti-mi anni? Siamo diventati piùricchi, oppure non possiamofare altrimenti perché i mezzipubblici sono inefficienti?L´aspetto buffo della que-

stione - sottolinea Sartore - è che gliumbri si dichiarano sostanzialmentesoddisfatti dei trasporti pubblici sugomma, però non li utilizzano. Omeglio, li usano in maniera molto piùridotta (solo un modesto 8,5% prendegiornalmente un autobus) rispetto agliabitanti di tutte le altre regioni italiane.Nella provincia di Bolzano, per esem-pio, lo utilizzano tutti i giorni il 31,8%delle persone, il 28,7 in Molise, il 14,8in Toscana, il 12,1 nel Lazio, che ha la

percentuale più bassa dopo l´Umbria.E poi ci sono le merci, la cui percorren-za media non supera i 60 chilometri neitrasporti in conto proprio (55,8nell´Italia centrale) e i 207,7 in quelliper conto terzi (nel Centro 188,6).Questo è, in sintesi, il quadro all´internodel quale si inseriscono le grandi operedi berlusconiana memoria. Per quanto riguarda la E45, come speci-fica un recente studio Anas, la sezionestradale passerà infatti dai 13 metriattuali a 25.Se si considerano banchinee ingombri vari, si raggiunge una lar-ghezza di 40-50 metri. Una follia se sipensa che il traffico giornaliero aumen-terebbe di quasi il doppio (dagli attuali16.449 veicoli giornalieri a 28.414) enel tratto Orte-Svincolo di Assisi si rag-giungeranno punte di 38.595 veicoli,cioè 67 auto al minuto, 1 al secondo. Inmedia, naturalmente. Per quanto riguar-da il finanziamento lo studio precisache: “L´analisi finanziaria dimostrascarsa convenienza (con i rientri dapedaggio) per un gestore privato nelrealizzare da solo la riqualificazionedella E45. Quindi il settore pubblicodovrà mettere a disposizione un contri-

Nell'aprile 2003,quando si iniziò aparlare dell'ipotesi dicostruire il "nodo" diPerugia, ovvero diquell'infrastrutturache avrebbe dovutomigliorare il trafficonel tratto di attraver-samento attorno alcapoluogo umbro,nacque perfino uncomitato pro nodo,con una raccolta difirme promossa daFranco Granocchia,che sosteneva l'utilitàambientale dell'inter-vento.Quando però i termi-ni del progetto sifecero più definiti, siformarono una seriedi comitati locali con-tro il nodo ed ancheWwf, Legambiente eItalia Nostra si

mostrarono preoccu-pati del notevoleimpatto dell'opera.La discussione benpresto si arricchì diinterventi e di studi diesperti del settore,come il professorSartore, tanto daporre in dubbio persi-no le valutazioni tec-niche ed economichesulla funzionalità del-l'intervento.Nel frattempo, grazieanche all'affermarsidi una presenza verdee civica a livelloregionale, iniziava adelinearsi un'altraprotesta, quella con-tro il progetto di tra-sformazione dellaE45 in autostrada. Icomitati, grazieanche a campagne distampa di testate

indipendenti, si sonomoltiplicati e la pro-testa si è allargata asindacati e ad alcunea m m i n i s t r a z i o n icomunali che si sonodichiarate contrarieal progetto promossodalla cordata Bonsi-gnore-Caltagirone. I sindaci di Città diCastello, San Giu-stino, Monte SantaMaria Tiberina,Montone, Pietralun-ga e Citerna si sonogià espressi controun'ipotesi folle erecentemente tuttal'Unione del consigliocomunale di Città diCastello ha votatochiedendo l'adegua-mento e la messa insicurezza dell'attualesuperstrada. Numerosi i convegni

e le iniziative: nonultima quella che haportato alla costitu-zione del gruppo dilavoro dei consiglieriregionali del Sole cheride coordinati daAnna Donati. Ancoraoggi i Verdi e civici,le associazioniambientaliste e icomitati civici (da"Strade sì, ma ferra-te" al Comitato verdeaglianese), continua-no la loro ferma pro-testa con campagneinformative, volanti-naggi e manifestazio-ni, chiedendo l'am-modernamento e lamessa in sicurezzadell'arteria.

E45 autostrada. Tutti i numeri Sartore: “In Umbria le strade ci sono e in misura superiore alla medi

La storia dei comitati contro la E45 autostradaSi allarga il fronte del no

Page 11: VCUN2

sito web: http://www.dottorini.org - [email protected]

Verdi Civici UMBRIA news - 11

buto che permetta di ottenere un tasso direndimento adeguato (12%) sul capitaleinvestito”. Italia Nostra, Wwf eLegambiente hanno avversato il proget-to sin dall’inizio, considerandolo “inuti-le e insensato per l'Umbria proprio per-ché la dotazione di strade del nostro ter-ritorio non è assolutamente più bassodella media nazionale. Anzi, secondo idati dell'Istituto Tagliacarne, l'Umbria èuna tra le regioni con una rete stradalepiù che sufficiente: infatti anche se perquanto riguarda la rete autostradale laregione ha una media di 0,69 per centocontro quella italiana di 1,12; per quan-to riguarda la dotazione di strade statalil'Umbria raggiunge il 4,22 contro solol'1,15 nazionale, e supera la media ita-liana anche per le strade provinciali conil 32,18 contro i 20,67. Inoltre la nostraregione è sovradotata di vie di comuni-cazione grazie anche al confronto frarete stradale e Prodotto interno lordo:176 per l'Umbria, rispetto al 100 nazio-nale. “Insomma - spiega Urbano Barellidi Italia Nostra -, chi afferma che l'auto-strada è necessaria 'per far superareall'Umbria il suo isolamento' utilizza unargomento assolutamente fuori luogo".

del mostro di cementoa nazionale: un primato poco invidiabile”

Una piastra logistica (quelladell'Altotevere) senza uncollegamento intermodalecon la ferrovia non serveallo sviluppo del territorio. IVerdi e civici lo ave-vano sostenuto intutte le sedi (istitu-zionali e non) sindall'agosto 2005."Attenzione, quel-l'opera nasce giàvecchia", avevanogridato ad una sola voceOliviero Dottorini, MarioScarscelli, Simone Cumbo eil responsabile diLegambiente di Città diCastello Pietro Villa. Il tentativo era quello discongiurare il rischio diinvestire milioni di euro inun progetto vecchio e inuti-le, che a dispetto della suadenominazione (piastraintermodale), prevede sol-

tanto lo scambio "gomma sugomma" (unico caso inUmbria). Una scelta che nonrisponde ad alcun criterio disostenibilità ambientale ed

economica, ma cherischia di renderevani gli sforzi perappoggiare la rea-lizzazione dellosfondamento a Norddella Fcu, dalmomento che senza

un adeguato traffico-mercil'opera rischia di essere con-siderata pretestuosa e nonnecessaria.Oggi ad avvalorare le tesidei Verdi e civici arrivaanche la voce autorevole diesponenti dell'imprenditoriadella Valtiberina umbro-toscana. Gabrio Renzacci,titolare di una delle aziendepiù affermate di Città diCastello, nel corso di un'as-

s e m b l e ad e g l iimprendi-tori delleprovince diPerugia edArezzo hasollevato laques t ionedella man-c a n t e" in termo-dalità" di un progetto chenon va né avanti né indietro.Purtroppo sei mesi fa a nullavalsero gli appelli ai sindacidei comuni interessati, alleforze politiche, economichee sociali. Non ottenne risul-tati neppure l'assembleapubblica tenutasi al Centroservizi di Cerbara, alla pre-senza di tutti i soggetti inte-ressati. Nessuno si è mosso,neppure di fronte al rischiodi gettare al vento fondi

pubblici preziosi. "Megliol'uovo oggi che la gallinadomani, dobbiamo far parti-re subito l'opera" fu la rispo-sta alle mille perplessità deiVerdi e civici. Oggi, adistanza di mesi, il progettoè fermo, arenato tra milledubbi e perplessità, nelsilenzio imbarazzato del sin-daco di Città di Castello edel coordinatore del proget-to Mirko Pescari. E per ora non c'è né la galli-na né l'uovo.

Piastra logistica dell’Altotevere: un parcheggio chiamato interportoUnico caso in Umbria di intermodalità "gomma su gomma"

La federazione nazionale dei Verdi fafronte comune contro la E45 auto-strada e per la messa in sicurezza diun'arteria che va adeguata, senzapensare a progetti a tutto svantaggiodelle comunità locali. Per questo iconsiglieri del Sole che ride dellecinque regioni interessate all'attra-versamento dell'itinerario autostrada-le E45-E55 hanno costituito un grup-po di coordinamento per attivaretutte le iniziative in grado di bloccareun'opera dannosa per l'ambiente e perl'economia. Il gruppo di lavoro, coor-dinato dalla senatrice Anna Donati,responsabile nazionale Infrastrutturee viabilità dei Verdi, è composto dalvice presidente nazionale dei VerdiGianfranco Bettin (Veneto), dall'as-sessore alle Politiche ambientalidella regione Lazio Angelo Bonelli,da Oliviero Dottorini (Umbria),Daniela Guerra e Gianluca Borghi(Emilia Romagna), Mario Lupi e

Fabio Roggiolani (Toscana),Filiberto Zaratti (Lazio) e potràcontare sul sostegno attivo del presi-dente nazionale Alfonso PecoraroScanio."Si tratta di un'operazione dissennata- hanno dichiarato i consiglieri regio-nali verdi - che non tiene conto delleregole democratiche minime e chetenta di assecondare i progetti dellacordata Bonsignore-Caltagirone,avvalorati dal ministro Lunardi,senza calcolare il danno ambientaleed economico per l'Italia e per laregioni che ne saranno attraversate. IVerdi, a livello nazionale come nelleregioni, si batteranno con ogni stru-mento democratico a loro disposizio-ne contro questa opera inutile e dan-nosa, per il miglioramento dell'arte-ria esistente e per la realizzazione diinfrastrutture utili, a partire da stradeferrate, linee del mare e autostradetelematiche".

Per i Verdi un impegno nazionale "Bloccare un'opera dissennata"

Sempre più dubbi

anche tra gliimprenditori

Page 12: VCUN2

sito web: http://www.dottorini.org - [email protected]

12 - Verdi Civici UMBRIA news

Agricoltura biologica e di qualitàPrimo nemico l'indifferenzaUna difficoltà in più per chi in agricol-tura ha scelto il metodo biologico: l'in-differenza degli apparati dirigenzialidella Regione Umbria e dell’assessorecompetente. L'occasione per ridiscuter-ne è stata la realizzazione del nuovoPiano di sviluppo rurale per gli anni2007-2013, per il quale alla Regione èstato chiesto di istituire da subito untavolo di concertazione con le aziende ele organizzazioni cheoperano nel settoredel biologico. Unpasso avanti in questadirezione è stato fattocon l'approvazione diuno specifico emen-damento, propostodal capogruppo deiVerdi e civiciOliviero Dottorini, alDocumento annualedi programmazione della Regione. NelDap 2006 in effetti il biologico non eraneppure contemplato, ma con l'emen-damento approvato viene riconosciutoil ruolo che questo settore può svolgereper la qualità dell'agricoltura umbra. Siprevedono sostegni per la formazionedegli agricoltori, per l'informazione deicittadini, per la promozione dei prodot-ti biologici e tipici delle realtà umbre eviene riconosciuto finalmente anche ilcoinvolgimento delle associazioni delbiologico nella concertazione delnuovo Piano di sviluppo rurale. Un ten-tativo per rimediare al grave atteggia-mento di chi non tiene conto dellepotenzialità economiche del biologicoe dei prodotti tipici in una regione comel'Umbria.Sono numerosi i punti deboli delle poli-tiche regionali riguardo all'agricolturaecocompatibile e di qualità. Alcuni epi-sodi sono rivelatori di un atteggiamen-to poco lungimirante. Per esempio nes-suna informazione è stata diffusa

riguardo ai fondi destinati all'agricoltu-ra biologica derivanti dalla tassa suipesticidi. Tali risorse provengono da unprelievo (del 2%) che viene effettuato alivello nazionale sulla vendita di pro-dotti fitosanitari utilizzati in agricolturae ridistribuito alle Regioni per le finali-tà sopra esposte. A tutt'oggi sono perve-nuti alla Regione Umbria circa 270milaeuro che sono ancora in attesa di essere

utilizzati e. inspiega-bilmente, si profila ilrischio concreto che siutilizzino stratagem-mi regolamentari perdisincentivare l'agri-coltura tipica ed eco-compatibile. C'è dadire che i finanzia-menti per il biologicorimangono al di sottodi quanto previsto dal

Piano di sviluppo rurale, molto spessoingenerando il sospetto che l'obiettivosia quello di "scoraggiare" gli agricol-tori intenzionati a passare al biologico,per poi innalzare il premio ai pochibene informati che invece non hannodesistito. "Qualcosa non quadra",secondo Dottorini che avverte:"Sarebbe paradossale se l'intenzionefosse quella di ostacolare proprio laparte più avanzata del mondo agricoloumbro. E' opportuno che su certe que-stioni l'assessorato consulti anche leassociazioni di categoria, a iniziare daAiab". I dati ci ricordano che l'agricoltura bio-logica è in crisi. Anche quest'anno, ilterzo di seguito, la produzione biologi-ca è scesa del 17 per cento in tutto ilterritorio nazionale. "In Umbria però -spiega Dottorini - non si fa ancora ilpossibile per incentivare le aziendeproduttrici di biologico già operanti espesso chi vuole convertire l'attivitàdeve sostenere costi troppo alti".

Aiab chiama, Liviantoni non rispon-de. Il 9 settembre 2005 l'associazionedel biologico ha presentato un docu-mento di proposta elaborato insiemea diverse associazioni del mondo

agricolo, ambientali-sta e consumeristacome contributo aldibattito riguardanteil Piano di svilupporurale per gli anni2007-2013.All'incontro di Um-

bertide, organizzato dalla facoltà diAgraria dell'Università di Perugia edal comune, erano presenti l'assesso-rato regionale all'agricoltura, alcuniconsiglieri regionali, il preside dellafacoltà di Agraria, associazioni agri-cole di categoria e rappresentantidella società civile."Dopo questa sollecitazione - raccon-ta il presidente di Aiab UmbriaVincenzo Vizioli - non siamo mai piùstati contattati dall'assessoratoall'Agricoltura. Anzi, nell'unica occa-sione di discussione organizzatadalla Regione, sono stati accurata-mente esclusi proprio i rappresentan-ti dell'agricoltura biologica, nono-stante sia un settore importantissimoper il Piano di sviluppo rurale. Adoggi non esiste alcuna iniziativa isti-tuzionale per il biologico e tantomeno esiste risposta alle richieste difinanziamento ad altre iniziative pro-mosse da Aiab, quali Umbria Bio,Biodomenica, Primavera biologica,Filiera corta".

Aiab denuncia: “La Regione ci esclude dal confronto”

"Adesso è chiaro a tutticosa intendevano i Verdi ecivici quando chiedevanoalle istituzioni umbre dinon concedere il patrocinioa manifestazioni in cui fos-sero presenti aziende emultinazionali comeNestlé, boicottate a livellointernazionale perché vio-lano i più elementari codi-ci per i diritti umani". Sonostate queste le parole conle quali Oliviero Dottorini,a seguito del sequestro di30 milioni di litri di latte inpolvere avvenuto nelnovembre scorso, è tornatoa chiedere che le istituzioniumbre aprano un serio

dibattito sulla questionedelle sponsorizzazioni eti-che.La questione riguardadirettamente la Nestlé,multinazionale svizzerache è infatti oggetto, daanni, di una campagna diboicottaggio internaziona-le per le sue continue vio-lazioni del codicedell'Organizzazione mon-diale della sanità (Oms)che vieta la pubblicità del-

l'allattamento artificialenei paesi in via di sviluppo,una pratica pericolosa, acausa dell'acqua frequente-mente contaminata in queiPaesi. Lo scorso luglio,l'International LaborRights Fund ha depositatopresso la Corte federale diLos Angeles una denunciacontro Nestlé ed altre duecompagnie che importanocacao dalle coltivazionidella Costa d'Avorio, accu-

sandole di traffico di bam-bini, torture e lavoro forza-to. Già ben due anni fa, ilpadre comboniano AlexZanotelli, aveva chiesto alComune di Perugia di nonpromuovere manifestazio-ni che vedano la partecipa-zione di multinazionali cheviolano costantemente ladignità dell'uomo e del-l'ambiente. Il riferimentoera ed è ad Eurochocolate,una vetrina per quelle mul-tinazionali come la Nestléche secondo l'Unicef sonocorresponsabili ogni annodella morte di un milione emezzo di bambini neiPaesi del Sud del mondo.

Nestlé/EurochocolateBoicottare le aziende

che violano i codici etici

Page 13: VCUN2

sito web: http://www.dottorini.org - [email protected]

Verdi Civici UMBRIA news - 13

Rio Fergia. L’assedio della multinazionalePecoraro: “Rocchetta o non Rocchetta, l’acqua del Rio Fergia non si tocca”L'attenzione sulla questione della tutelae salvaguardia delle risorse idrichedell'Appennino umbro-marchigiano daquindici anni tiene in guardia cittadini eassociazioni ambientaliste. Oggi piùche mai, a seguito delle esplorazionieffettuate dalla Rocchetta Spa e dellerichieste di concessione delle acqueminerali della sorgente del Rio Fergiada parte della società Idrea, che chiededi sfruttare lerisorse idriche asoli fini commer-ciali, mettendo arischio i dirittiacquisiti dellepopolazioni loca-li.Una battaglia cheha trovato il soste-gno dei Verdiregionali e nazio-nali: "Non si puòpensare di anteporre gli interessi dellemultinazionali delle acque minerali ailegittimi diritti delle popolazioni e dellaintera cittadinanza umbra - ha detto ilcapogruppo dei Verdi e civici OlivieroDottorini -. L'acqua è un bene primarioe solidale, deve essere governata rispet-tandola come bene della comunità".Alle dichiarazioni ha fatto quindi fattoseguito un'interrogazione all'assessorealle Attività produttive MarioGiovanetti e all'assessore all'Ambiente

Lamberto Bottini ("Tutelare la risorsaidrica locale, aumentare i canoni di con-cessione") proprio per cercare di sapere"se e come la regione Umbria intendatutelare la risorsa idrica locale, anche inconsiderazione delle relazioni di Arpa eUniversità di Perugia".Per la posizione dei Verdi e civici inogni caso restano valide le parole delpresidente nazionale Alfonso Pecoraro

Scanio, che quan-do visitò la comu-nità di Boschettonell'ottobre scor-so espresse il suosostegno in que-sto modo:"Rocchetta o nonRocchetta, l'acquadel Rio Fergianon si tocca. Lasorgente nondovrà essere

depauperata a vantaggio degli interessicommerciali delle multinazionali delleacque minerali. L'acqua è un bene pub-blico che deve essere mantenuto nelladisponibilità delle popolazioni e nonpuò essere sfruttato in modo selvaggioda privati per trarne profitti sproposita-ti: su questo i Verdi sono fermi e deci-si".Una posizione ribadita dalla presidenteregionale Maria Giovanna Fiorelli chein sede di trattativa per l'individuazione

del candidato a sindaco di Nocera hamesso i puntini sulle i spiegando che"per i Verdi c'è una condizione impre-scindibile per partecipare alla coalizio-ne di centrosinistra: un chiaro e forteimpegno del candidato sindacoDonatello Tinti contro ogni ipotesi disfruttamento commerciale della sorgen-te del Rio Fergia".D'altra parte troppo numerose sono leperplessità su questa vicenda. Una sututte: è possibile rilasciare autorizzazio-ne allo sfruttamento commerciale diacqua in assenza della presentazione diun piano industriale da parte dell'azien-da richiedente? "La verità - spiegaDottorini - è che occorrerebbe avere ilcoraggio di mettere in cantiere politichedi tutela dei beni pubblici essenziali.Perché lasciarli alla speculazione dellemultinazionali e non considerarli beneprezioso a disposizione e sotto il con-trollo della collettività?". Un piccolo successo si è avuto nellaredazione del documento annuale diprogrammazione, il Dap 2006, nelquale è stato approvato un emendamen-to promosso dal consigliere Dottorini,che prevede l'aumento dei canoni diprelievo per destinarli a finalità ambien-tali e di salvaguardia delle comunitàinteressate dal prelievo. Alla base del-l'emendamento introdotto, vi è il tenta-tivo di riequilibrare l'enorme spropor-zione tra i canoni irrisori pagati dalleaziende per lo sfruttamento del benecomune costituito dall'acqua e gli enor-mi profitti che ne derivano.

Ecco cosa dice il

protocollo del ‘93Il Protocollo d'intesa del 1993 stipu-lato tra Giunta regionale, comuni diGualdo Tadino e Nocera Umbra ecomitato Rio Fergia stabilisce iseguenti impegni:"Il prelievo e la distribuzione diacqua del Rio Fergia è e resterà,anche in futuro, limitato al quantita-tivo di 20 litri al secondo, con desti-nazione esclusiva al territorio diNocera Umbra, e di 8 litri al secon-do, eventualmente prelevabili dalcomune di Gualdo Tadino; fino aquando il comune di Gualdo Tadinonon attuerà il prelievo previsto, gli 8l/s e gli eventuali esuberi resterannoin sorgente andando ad incrementa-re il naturale corso del fiume".

“L’Umbria non può continuare a regalareun bene comune e prezioso come l’acquaper arricchire ristretti gruppi economicisenza legami con il territorio”. E’ stataquesta la risposta che il capogruppo deiVerdi e civici Oliviero Dottorini ha datoal consigliere di Forza Italia RaffaeleNevi capofila degli oppositori all’aumen-to dei canoni di concessione per lo sfrut-tamento delle acque minerali umbre.“Per la collettività – ha aggiuntoDottorini - il solo costo di smaltimentodelle bottiglie in plastica supera ampia-mente gli introiti derivanti dal canone sulprelievo dell’acqua. L’ostinazione dellaCdl nel difendere le multinazionali chesfruttano le acque della nostra regione ladice lunga su quali siano gli interessi cheil centrodestra difende: l’affanno nell’op-porsi a un provvedimento di equità e giu-stizia, dimostra la difficoltà propositiva diun centrodestra sempre più a corto di ideee sempre più sensibile agli interessi deigrandi gruppi finanziari. A noi interessagarantire le comunità locali, i territori ed

anche le finanze della regione. Ricordoche nei costi di produzione di una botti-glia di acqua minerale il contenitore inPet incide per oltre il 51 per cento, il tra-sporto per il 33, il tappo per il 3,5 e lamateria prima, cioè l’acqua, solo per lo0,5. Chi parla di un danno alle aziendedimostra una scarsa conoscenza dellaquestione e una simpatia smisurata per lemultinazionali delle acque minerali”

Forza Italia a difesa di RocchettaDottorini: "Tutelare i beni comuni e i territori"

Quanto costa una bottiglia d’acquaContenitore in Pet 51%

Trasporto 33%Pubblicità 6.5%

Tappo 3,5%Manodopera 2,5%

Etichetta 2,1%Acqua 0,5%

Colla etichetta 0.2%Nella tabella la scomposizione in percentuale dei costi di produzione di unabottiglia d’acqua minerale.

Page 14: VCUN2

sito web: http://www.dottorini.org - [email protected]

14 - Verdi Civici UMBRIA news

In ventitre anni ha permesso la confiscadi 6.566 beni immobili e di quasi 700aziende tolte alla gestione dei boss. Erail 1982 quando venne approvata la leggeRognoni-La Torre, che riconobbe final-mente in Italia il reato di associazionemafiosa e introdusse l'altra dimensionedella lotta alla mafia, vale a dire l'ag-gressione ai patrimoni. Con lo sforzofondamentale di don Luigi Ciotti e dellasua associazione Libera, quella legge èstata resa operativa. Per difendere laRognoni-La Torre i Verdi e civici hannopresentato una mozione in Consiglioregionale, auspicandone la condivisionedi tutte le forze dell'Unione. "La legge Rognoni La Torre, è in perico-lo - si legge nella mozione presentata daOliviero Dottorini -. Rischia di essereapprovato dal Parlamento, infatti, undisegno di legge che prevede la possibi-lità di revisione, senza limiti di tempo esu richiesta di chiunque sia titolare di un'interesse giuridicamente riconosciuto',dei provvedimenti definitivi di confisca.Una vera manna per i mafiosi”.

"La proposta di legge elaborata dallaGiunta avrebbe riportato indietro ditrent'anni le esperienze educative dellanostra Regione. Con le modificheapportate in aula abbiamo disinnescatoil meccanismo della doppia figura edu-cativa all'interno degli asili nido cherimandava ad esperienze di altri tempicome quelle delle Onmi, Opera nazio-nale maternità e infanzia". Questa lavalutazione dei Verdi civici al terminedella votazione in Consiglio Regionaleche, con tredici voti a favore e dodicicontrari, ha permesso l'approvazionedi un emendamento essenziale per sal-vaguardare i diritti acquisiti dal perso-nale in servizio."E' stato importante - ha aggiuntoOliviero Dottorini - evitare di fare con-fusione di ruoli per ribadire che la fun-zione educativa all'interno dei nidi edei servizi collaterali per la primainfanzia è un processo unitario che siesplica attraverso momenti di acco-glienza, di gioco, del pasto, del cam-bio. Tutte le esperienze che avvengonoall'interno dei nidi e delle tipologiecollaterali rappresentano momenti incui si esplica l'azione educativa".

Asili nido Passa l'emendamentocontro la doppia figura educativa In Valnerina è in corso da alcuni mesi

una massiccia mobilitazione ambienta-lista per scongiurare la realizzazione nelterritorio di Norcia, Cascia, Preci,Sellano e Foligno di un grande metano-dotto di collegamento della rete nazio-nale. Come più volte affermato dai rap-presentanti del Comitato civico "Norciaper l'ambiente", il problema non è ilmiglioramento dei colle-gamenti della retegasdottistica della Snam,ma il fatto che il progettopresentato prevede l'at-traversamento della dor-sale appenninica umbro-marchigiana con la cer-tezza di provocare danniambientali, anche irre-versibili, come è emersochiaramente dal parere dicompatibilità ambientaleredatto dagli uffici dellaRegione Umbria. "LaSnam ha deciso questotracciato semplicementeperché costava meno", spieganoArcangelo De Angelis e FrancescoRotondi, del Comitato civico.L'estrema delicatezza dell'ambienteinteressato al tracciato, definito "sor-gente di biodiversità" ed inserito negliecosistemi di interesse europeo, imponeuna radicale revisione del progetto. Mala Snam fa orecchie da mercante. E perquesto i Verdi e civici si stanno impe-gnando su più terreni: è stata presentata

il 27 gennaio 2006 un'interrogazioneparlamentare da parte del SenatoreSauro Turroni, il capogruppo regionaleOliviero Dottorini ha convocato i primidi febbraio una conferenza stampainsieme ai rappresentanti del comitatodi Norcia ed una delegazione dellaFederazione regionale ha incontratol'assessore all'Ambiente Lamberto

Bottini per esporre ilpunto di vista del Sole cheride."La Valnerina e i Sibillinidovrebbero essere trattaticome i nostri gioielli difamiglia più preziosi e irri-producibili", ha sostenutoVanessa Pallucchi, presi-dente di Legambientedell'Umbria. E OlivieroDottorini, assieme a MariaGiovanna Fiorelli, assicu-ra l'impegno dei Verdi ecivici: "Ci aspettano mesidi grande impegno a fian-co delle popolazioni della

Valnerina. Continueremo a sostenere lanecessità di un tracciato alternativo chepassi lungo la fascia costiera adriatica:per una rete gasdottistica che collega laPuglia alla Romagna ci sembra la sceltapiù logica, anche se i costi a carico dellaSnam dovessero aumentare. L'Umbria ela Valnerina non possono rinunciare peralcun motivo alla propria qualitàambientale, anche come elemento disviluppo economico".

Metanodotto Snam Sulmona-Foligno Un progetto devastante per la dorsale umbro-marchigiana

MafiaDifendere la leggeper la confisca dei beni ai mafiosi

Una mozione che impe-gna la nostra regione arifiutare qualsiasi inse-diamento di Cpt (Centridi permanenza tempora-nea) in Umbria comeinvece richiesto dalgoverno. A deciderlo èstato il Consiglio regio-nale con il voto favorevo-le del centrosinistra e laferma opposizione dellaCdl. Ferma la posizionedei Verdi e civici: "I Cpt,queste prigioni camuffa-te, sono una risposta sba-gliata a problema serio ecomplesso che non sirisolve con leggi di emer-genza - ha sostenutoOliviero Dottorini -. Laverità è che siamo garan-

tisti a intermittenza econtinuiamo a invocarela legalità, ma non parlia-mo mai di giustizia. Unaglobalizzazione senzaregole né criterio ci chie-de la libera circolazionedi merci, capitali, materieprime, ma pretende dichiudere le frontiere dellaconvivenza. In un mondoglobalizzato, sconvoltoda guerre, in cui gli squi-libri tra nord e sud sonosempre più acuti, il feno-meno dell'immigrazioneè un dato permanente chenessun proibizionismo,nessuna politica restritti-va e repressiva potrà can-cellare". Sono altre lestrade da seguire: lavora-

re con associazioni laichee cattoliche che conosco-no a fondo il problema,aprire tavoli di concerta-zione dando voce agliimmigrati, individuarenuove regole per il dirittod'asilo. Per Dottorini nonsi può pensare che sia larepressione, la negazionedei diritti umani il modoper arginare un fenomenoche ci coinvolge tutti echiama in causa le regolestesse della convivenzanel nostro pianeta: "E'opportuno chiudere que-ste strutture disumane,abrogare la Bossi-Fini ecostruire una nuova cul-tura politica dei diritti deimigranti".

Cpt. L'Umbria dice no. Strutture disumane e ingiuste"Abrogare subito la Bossi-Fini"

Page 15: VCUN2

Verdi Civici UMBRIA news - 15

sito web: http://www.dottorini.org - [email protected]

Visita al carcere di CapanneSovraffollamento e carenza di organicoC'era anche il carcere di Capanne tra i 30 istituti di pena visitati in Italia tranovembre e dicembre 2005 da parlamentari e consiglieri regionali dei Verdi,in occasione della campagna nazionale "Giornata di d'iniziativa per i diritti ele libertà". Oliviero Dottorini ha visitato la casa circondariale di Capanne sucui pesano sovraffollamento, carenza di organico e mancanza di coperturadelle spese farmaceutiche. "Occorrono serie politiche di reinserimento e pren-dere in considerazione la depenalizzazione dei reati minori e dei reati derivan-ti dalle precarie condizioni sociali degli autori”, ha spiegato Dottorini che hareso nota una situazione difficile anche per strutture di nuova costruzionecome quella di Capanne.

Frana di TorgiovannettoTroppe cave, la Regione intervengaLa vicenda di Torgiovannetto (alle falde del monte Subasio) rende evidentel'inefficacia delle norme di tutela e protezione ambientale nelle Aree naturaliprotette. L'area interessata da un imponente movimento franoso è all'internodel Parco regionale del Subasio, patrimonio mondiale dell'Unesco, e con ogniprobabilità l'innesco della frana è stato causato dall'attività di una cava”.Questo il contenuto di una lettera che Maria Giovanna Fiorelli e LuigiRambotti hanno inviato alla presidente Maria Rita Lorenzetti e all'assessoreLamberto Bottini. Oliviero Dottorini ha chiesto l’immediato intervento dellaRegione e la regolamentazione delle attività estrattive.

Parco MontescaIncuria e auto nel polmone verde

Il parco di villa Montesca, un punto di riferimento per i tifernati, patrimoniodi natura, cultura e architettura, è a forte rischio di degrado: "Non è compren-sibile come mai un'oasi naturale che ospita piante secolari rare e che è ricono-sciuto formalmente dall'Unione europea non venga tutelato in modo serio econvinto dall'amministrazione regionale e dal comune". Questo il nocciolodell'interrogazione di Oliviero Dottorini rivolta all'assessore regionale SilvanoRometti. Le auto che quotidianamente accedono al parco per raggiungere gliuffici di Sogepu stanno mettendo sotto pressione il polmone verde della città.La manutenzione e la cura del parco sono tralasciate e il comune di Città diCastello non sembra averlo inserito tra le sue priorità. Rometti dice di averrichiamato più volte il Comune. Senza successo purtroppo.

Il progetto di messa in sicurezza del fiumeTopino dai rischi di esondazione fa parte delPiano stralcio di assetto idrogeologico ela-borato dall'Autorità di bacino del fiumeTevere. Tutto normale, sembrerebbe. Inveceal progetto in due stralci, di cui il primofinanziato ed approvato, presentato dalConsorzio della bonificazione umbra hannofatto seguito proteste fortissime dei cittadinidi Foligno, Budino e Bevagna e prese diposizione negative di molte forze politichetra cui i Verdi e civici. I punti controversi delprogetto (realizzazione di due vasche dilaminazione di 100 ettari l'una nelle campa-gne di Budino e Bevagna e l'abbattimento ericostruzione di due ponti nel centro diFoligno) hanno fatto scattare la mobilitazio-ne di migliaia di cittadini che ha costretto ilcomune di Foligno (favorevole al progetto) ela Regione ad istituire un tavolo di confron-to tra tutti i soggetti interessati per trovareuna soluzione tecnica e politica condivisa. Altavolo si è arrivati dopo che il Consiglioregionale ha approvato il testo di una risolu-zione facendo proprie le indicazioni deiVerdi e civici per una ridefinizione dei crite-ri elaborativi del progetto e per il cambia-mento radicale del secondo stralcio (quellorelativo all'abbattimento dei ponti). "Si sta andando verso un progetto più serio esostenibile - hanno dichiarato il capogruppodei Verdi e civici Oliviero Dottorini e il pre-sidente provinciale Luigi Rambotti -, questovuol dire che le critiche dei Verdi e dei comi-tati erano serie. In questa vicenda c’è statoun preoccupante ritardo di informazione ecoinvolgimento. Ma le idee giuste, quandosono sostenute da elementi scientifici validi edalla mobilitazione dei cittadini, possonoincidere e recuperare situazioni ambiental-mente ed economicamente insostenibili”.

TopinoBlitz sventato,i Ponti reggono

Riosecco e San Pio dimenticateSolo promesse pre-elettorali"Promesse, solo promesse. Gli impegni di sindaco e giunta per Rioseccorischiano di trasformarsi in un bluff. Ma il sindaco e la sua giunta non posso-no continuare a penalizzare un quartiere della città che in modo democraticoed aperto ha osato criticare l'operato di un'amministrazione assente che usadue pesi e due misure per i quartieri della città". E' stato questo il commentodel portavoce dei Verdi e civici dell'Altotevere Mario Scarscelli a seguito dellalettera aperta inviata dal consigliere regionale Oliviero Dottorini al sindacoFernanda Cecchini. Messa in sicurezza della strada statale, situazione dell'exquartiere ecologico, sistemazione del torrente Vaschi e pavimentazione delpiazzale della Chiesa sono le opere più urgenti. Quanto dovranno ancoraaspettare gli abitanti di Riosecco prima di avere delle risposte?Stessa situazione per il quartiere di San Pio X. Nonostante la costituzione didue comitati, le petizioni e le previsioni del piano regolatore, gli abitanti aspet-tano ancora la realizzazione di una mini-bretella che limiterebbe i rischi di untraffico che nelle ore di punta diviene intollerabile. Meltina attende da 15 anniquesta opera dovuta, ma l’amministrazione prova a dividere il quartiere esa-sperando sempre più i cittadini. E ora il caso è finito in Regione, grazie aun’interrogazione dei Verdi e civici.

VivisezioneL'Università di Perugiarispetti la leggeIn occasione di un incontro tra OlivieroDottorini e la presidentessa della Lav diPerugia Graziella Gori si è approfondito iltema della tutela degli animali e delle iniziati-ve comuni contro la pratica della vivisezione.In particolare la Lega anti vivisezione denun-cia l'inottemperanza da parte dell'Università diPerugia della legge sull'obiezione di coscienzaalla sperimentazione animale. I Verdi e civicihanno presentato un'interrogazione all'asses-sore all’Istruzione Maria Prodi per impegnarel'istituzione regionale ad attivarsi nei confrontidell'Università di Perugia affinché vengarispettata alla lettera la legge 143/93: "Al di làdelle diverse opinioni in materia - ha spiegatoDottorini -, è doveroso accertarsi che la leggevenga applicata. E' indubbio, tra l'altro, chenegli ultimi anni è molto cresciuta la sensibili-tà dei cittadini sulle tematiche del rispetto deglianimali. Non è tollerabile che a distanza dioltre un decennio dalla promulgazione dellaLegge 143 ci siano ancora istituzioni comel'Università di Perugia che ne ostacolano laapplicazione: su questo la Giunta regionaledeve intervenire presto e con forza".

Page 16: VCUN2