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Comune di Guardistallo Provincia di Pisa VARIANTE NORMATIVA PER LE ZONE AGRICOLE DEL REGOLAMENTO URBANISTICO Arch. Giovanni Parlanti Progettista Geom. Fabrizio Sacchini Responsabile del procedimento Dott.ssa Roberta Gigoni Garante dell’informazione Sandro Ceccarelli Sindaco RELAZIONE GENERALE Approvato con Del.C.C. n. del Marzo 2017

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ComunediGuardistalloProvinciadiPisa

VARIANTENORMATIVAPERLEZONEAGRICOLEDEL

REGOLAMENTOURBANISTICO

Arch.GiovanniParlantiProgettista

Geom.FabrizioSacchiniResponsabiledelprocedimento

Dott.ssaRobertaGigoniGarantedell’informazione

SandroCeccarelli

Sindaco

RELAZIONEGENERALE

ApprovatoconDel.C.C.n.del

Marzo2017

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INDICE1.LAPREMESSA........................................................................................................................................2

2.LAPIANIFICAZIONEURBANISTICACOMUNALEVIGENTE........................................................................2

2.1.IlRegolamentoUrbanisticovigente.......................................................................................................3

3. IL DIMENSIONAMENTO DEL REGOLAMENTO URBANISTICO IN RAPPORTO AL PIANO STRUTTURALE

VIGENTE..................................................................................................................................................14

4.LADISCIPLINAURBANISTICAREGIONALEEPROVINCIALE....................................................................15

4.1.IlPITedilPianoPaesaggistico..............................................................................................................15

4.2.IBeniPaesaggistici...............................................................................................................................20

4.3.IlP.T.C.P.dellaProvinciadiPisa...........................................................................................................30

5. LA VARIANTE AL R.U. PER ADEGUAMENTO ED AGGIORNAMENTO ESCLUSIVAMENTE NORMATIVO

ALLADISCIPLINADELTERRITORIOAGRICOLO..........................................................................................32

5.1.lemodificheapportatealregolamentoUrbanistico............................................................................32

5.2.Specificheconsiderazionisuldimensionamentodellavariante...........................................................33

6.APPENDICE..........................................................................................................................................33

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1.LAPREMESSA

LaRegioneToscanaharecentementemodificato,conlaLeggeRegionale10novembre2014,nr.65,lanormativaregionaleinmateriadigovernodelterritorio.

Questa nuova legge nasce dall’esigenza di pervenire ad un sistema complessivo del governo delterritorioche,alla lucedell'esperienzamaturatacon l'applicazionedellaL.R.1/2005eprimaancoradellaL.R.5/95,garantiscaun’azionepubblicapiùefficace.

Essa nasce inoltre dalla necessità sia di rendere effettivo il principio per il quale nuovi impegni disuolo sono ammessi solo se non sussistono possibilità di riuso degli insediamenti e delle infrastruttureesistenti, che di definire in modo puntuale, negli atti di programmazione e di sviluppo comunale, ilterritoriourbanizzato,differenziandoleprocedureper intervenireall’internodellostessodaquelleper letrasformazionidiareeesterne,conparticolareriferimentoallasalvaguardiadelterritorioruraleealfinedipromuovereilriusoelariqualificazionedelleareeurbanedegradateodismesse.

Lanuovaleggeurbanisticadefinisceedindividuagliattidigovernochesisuddividonoin:a. Strumentidellapianificazioneterritoriale:

- PIT–PianodiIndirizzoTerritoriale;- PTC–PianoTerritorialediCoordinamento;- PTCM–PianoTerritorialedellaCittàMetropolitana(inseritoconlaL.R.65/2014);- PianoStrutturalecomunale;- PianoStrutturaleintercomunale(inseritoconlaL.R.65/2014);

b. Strumentidellapianificazioneurbanistica:

- Piano Operativo comunale (inserito con la L.R. 65/2014 in sostituzione del RegolamentoUrbanistico);

- PianiAttuativi,comunquedenominati

IlPianoStrutturalecostituiscelostrumentofondamentaledipianificazioneterritorialedelComune,definiscelescelteprincipalirelativeall’assettodelterritorio,siadicaratterestatuariodilungoperiodo,siadi carattere strategico, rivolte a definire gli obiettivi, gli indirizzi, i limiti quantitativi e le direttive alleconcretetrasformazioni.

LacomponentestrategicadelPianoStrutturaletrovanelPianoOperativolaprogressivaattuazione,medianteprogrammazionequinquennaledelletrasformazionidegliassettiinsediativiedinfrastrutturalidelterritoriocomunale.

2.LAPIANIFICAZIONEURBANISTICACOMUNALEVIGENTEIlcomunediGuardistalloèdotatodiPianoStrutturaleapprovatoconDeliberadiConsiglioComunale

n.07del23/04/2008edivariantealP.S.approvataconDeliberadiConsiglioComunalen.5del31.03.2014.Il Regolamento Urbanistico vigente è stato approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.06 del31.03.2014.

L’Amministrazione Comunale intende variare il Regolamento Urbanistico vigente al fine diottimizzareladisciplinadelterritorioagricoloedirenderlaconformeallanuovaleggeregionale65/2014esuccessivoDPGRn.63/Rdel25/08/2016.Lavarianteinoggettoèsolodicaratterenormativoequindinon

sarannomodificateletavolegrafiche.

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2.1.IlRegolamentoUrbanisticovigente

IlRegolamentoUrbanisticovigenteècompostodaiseguentielaborati:

1.IlRegolamentoUrbanisticoècostituitodaiseguentielaborati:a) Sottosistemi funzionali e classificazione del Patrimonio Edilizio Esistente extraurbano scala

1:10.000Tavola01b)DisciplinadeiSuoliUTOEG1–G2–G3scala1:2.000;c)RelazioneGeneraled) Norme Tecniche di Attuazione, con relativi allegati che ne costituiscono parte integrante: A (

ClassificazionedegliedificiUTOEG1eregestofotografico),A1(FunzionedegliedificiUTOEG1),A2(Elencodegliedificidirilevantevaloreedivalore),A3(SchedaturadelPatrimonioEdilizioEsistenteExtraurbano),B(Album delle UTOE Turistiche), C ( Normativa Urbanistica Specifica), D (Dimensionamento e verificastandards),

e)DocumentodiValutazioneAmbientaleStrategicaf)ProgrammadiAbbattimentodelleBarriereArchitettoniche,Relazione-SchedeeTav.03.eAll.Eg)Elaboratigeologici:Allegato G - Relazione geologica ai sensi del DPGR 53/R/2011 a supporto della fattibilità degli

interventiprevistidalRegolamentoUrbanisticoTav.G1-cartadellapericolositàgeomorfologica(scala1:10.000)Tav.G2-cartadipericolositàidraulica(scala1:10.000)Tav.G3-cartadelleindagini(scala1:5.000)Tav.G4-cartadellefrequenzefondamentalideidepositi(scala1:5.000)Tav.G5-cartadelleMicrozoneOmogeneeinProspettivaSismica(MOPS)(scala1:5.000)Tav.G6-cartadellapericolositàsismica(scala1:5.000)Tav.G7-disciplinadeisuoliUTOEG1-G2-G3consovrapposizionedelleareeapericolositàidraulica

egeomorfologicaelevataemoltoelevata(scala1:2.000)

Il Regolamento Urbanistico, è stato elaborato nel rispetto degli indirizzi programmatici, dei parametri edelle valutazioni contenute nel Piano Strutturale. Il Regolamento Urbanistico attua e coordina l’attivitàurbanisticaededilizia,larealizzazionedelleinfrastrutture,deiservizi,degliimpiantietuttigliinterventicheandranno a modificare lo stato di fatto del territorio comunale. Il R.U. coordina e disciplina eventualimodificazionirelativamenteaisistemiambientaliepaesaggistici,stabilisce leregoleper latuteladeibeniambientali,naturalieculturaliinrelazioneallevigentinormativeoinrelazioneaquelledettatedalleN.T.AdelR.U.stesso.I contenutidiquestostrumentourbanistico , sonocoerenti con laLeggeRegionalen.1/05,enel rispettodeglistandardprevistidalD.M.2aprile1968n.1444edalPianoStrutturale.IlRegolamentoUrbanisticocontiene:- ilperimetrodeicentriabitatiedeicentriabitatiminori;- le aree interne a tali perimetri da sottoporre ad interventi di conservazione, adeguamento e

completamentodeitessutiediliziesistenti;- leareedestinateadoperediurbanizzazioneprimariaesecondaria;- leareedasottoporreapianiattuativi;- gliinterventiconsentitiall’esternodeicentriabitati;- leinfrastrutturedarealizzareall’esternodeicentriabitati;- ladisciplinadelrecuperodelpatrimonioedilizio;- lavalutazionedifattibilitàidrogeologicaesismicadegliinterventi;- ilprogrammadiinterventoperl`abbattimentodellebarrierearchitettonicheedurbanistiche.

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IlRegolamentoUrbanisticoèunattodigovernodelterritoriochenelrispettodelleindicazionistrategichedel Piano Strutturale, ne attua gli indirizzi con decisioni operative e con una disciplina puntuale per ilterritorioextraurbano,pergliinsediamentiesistentieleareedinuovaurbanizzazione.

Ladisciplinadelsuolo:leareeagricole

IlPianoStrutturalehaindividuatoconlatavola4aiseguentisistemiesottosistemifunzionali:-SISTEMAFUNZIONALEINSEDIATIVO-SISTEMAFUNZIONALEAMBIENTALE:SFAB/SFAV/SFAA/SFAP-SISTEMAFUNZIONALEDELLEATTIVITA'ESTRATTIVE-SISTEMAFUNZIONALEINFRASTRUTTURALEETECNOLOGICOLatavola4bdelPscaratterizzazioneeconomica-agrariadelterritorioindividua:-SottositemaFunzionaleambientaledelleareeboscateedellavegetazionediripa(SFAB),costituitada:

• Areeboscate• Formazioniripariali

-SottosistemaFunzionaleambientaleagricolo(SFAA),costituitada:• AreeagricoleinternealSistemaInsediativocorrispondentialle“Areeadeconomiaagricoladebole

contiguaagliaggregatiurbani”dicuiall’art.23delleNTAdelP.S.,definiteE0• Aree agricole ad economia debole corrispondenti alle “Aree ad economia agricola debole

determinatadall’influenzaurbana”dicuiall’art.23delleNTAdelP.S.• Areeaprevalenteusoagricolo

-SottosistemaFunzionaleambientaleagricoloproduttivo(SFAP),costituitada:

• Areeadesclusivousoagricoloversantemare• Areeadesclusivousoagricoloversanteentroterra

La variante al P.S. ha modificato parzialmente la caratterizzazione agraria e il sistema insediativo, inrelazioneallamodificadelleUTOE,dellatav4aediconseguenzasonovariatiisottosistemidellatav4b.IlRUnellatavola01hasostanzialmentedefinitole5classidellacaratterizzazioneagrariainquestomodotav4bP.S. tav01RU1Contiguaaggregatiurbani AreeagricoleresidualiinternealleUTOE2Influenzaurbana Areeagricoledeboli3Marginalieconomiadebole Areeagricoledeboli4Economiasviluppataestensiva Areeprevalentementeagricole5Areaagricolaintensiva Aree esclusivamente agricole versante entroterra/Aree

esclusivamenteagricoleversantemare

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Il Ru nella tav 02 (scala1:2.000) ha dettagliato il sottosistema funzionale insediativo della tav 4bappartenentealSISTEMAFUNZIONALEINSEDIATIVOdellatav4asecondolalegendariportatasullatavola.Leareefuoridalleutoeriportanolestesseareedellatavola01delRU.LanormativadelR.U.dettaglialadisciplinadegliinterventinelterritoriorurale,sullabasedell’articolazionedeisistemiesottositemi territoriali come individuatidalP.S., tenendocontodelle invariantistrutturaliedelladisciplinadelloStatutodeiLuoghi,delledirettivedelPITregionaleedelleprescrizionidelPTCvigente.LeareeaprevalenteodesclusivadestinazioneagricolasonoassimilateallezoneEdelD.M.1444/68esudiessesiapplicalaL.R.1/2005eilDPGR5/Rdel09/02/07es.m.i.InquestezoneilR.U.perseguegliobiettivielefinalitàdellanormativageneraleregionaleediquelledelP.S.; inparticolarmodo,all'internodi taliaree,salvo lespecificazionididettagliodiognisottozona,sonoperseguite:

• lavalorizzazioneelasalvaguardiadellerisorsenaturaliedelpaesaggio;• ilmiglioramentodegliassettiidrogeologici;• losviluppodell'agricoltura,delleattivitàconnesseedellealtreattivitàintegrateecompatibiliconla

tutelael'utilizzazionedellerisorsedeiterritorirurali;• latutelaelavalorizzazionedelletestimonianzestoricheeculturaliassicurandoilmantenimentoed

il restaurodelleoperedi sistemazionedel terreno,dei terrazzamenti,dellealberature,della retedeipercorsistorici.

Sonoconsiderareattivitàagricole:a)quelleprevistedall'art2135delC.C.b)quellequalificatecomeagricoledadisposizioninormativeSonoconsiderateattivitàconnessee/ocompatibiliaquelleagricole(comma2,art.39,L.R.1/2005)quelleintesea“diversificareleattivitàdelleaziendeagricoleperincrementareilredditoaziendalecomplessivoedattivare rapporti economici con soggetti operanti al di fuori del settore agro-alimentare (punto 5.3.3.1.Pianodi sviluppo ruraledelleRegioneToscana2007-2013)”; ciò inquantoal fattoche l’agricoltura,oltreallaproduzionedialimentiefibre(saniediqualità)puòmodificareilpaesaggio,contribuireallagestionesostenibiledelle risorse,allapreservazionedellabiodiversità,amantenere lavitalitàeconomicaesocialedelleareerurali(OCSE).

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La normativa del R.U. per le zone agricole, è suddivisa tra una normativa comune, e una normativaspecifica,articolatapersistemiesottosistemi.Lanormativacomunedisciplinalarealizzazionedeinuoviedificiruralisuddivisiin:AbitazioniruraliAnnessiRuraliDisciplina gli interventi sul patrimonio edilizio esistente, distinguendo tra fabbricati esistenti condestinazione d’uso agricola e non agricola e ne prevede lemodalità per il cambio di destinazione d’usosecondo,secondounadisciplinaselettiva.Lanormativaspecificaarticolagliinterventisullabasedellasuddivisionedeisistemiesubsistemiedell’usodelsuolocosìcomeindividuatonellatavolan.01Ladisciplinadelsuolo:iserviziperilturismoIlPianoStrutturalehaindividuatocinquespecificheUTOEfinalizzateallosviluppodeiserviziperilturismo,impostatesudiunalineastrategicadisviluppoediintegrazioneambientaleepaesaggistica.IlprogettodiR.U.haritenutotrattarequeste5UTOE,conappositoallegato(allegatoB)conschedenormeperognisingolaUTOE.Per alcune di queste, sono stati previsti dal P.S. dimensionamenti in termini di posti letto, finalizzati alrecuperoeallosviluppodeinucleiedelleattività.UTOEG4–TABACCAIAL’allegato“B”dettaglia lepossibilitàdi interventoal’internodell’UTOEG4,previaunanalisidellostatodifatto che prevede l’Uso del Suolo, le Destinazioni d’Uso in atto, le pericolosità geomorfologiche,pericolosità sismica,pericolosità idraulica. Per lemodalitàattuativeè statapredispostaappositaSchedaNorma, con indicazionedettagliatadi tutte lepossibilitàd’intervento, leprescrizioni edestinazionid’usoammesse.PerquestaUTOE,IlRegolamentoUrbanisticohasceltodispenderetuttoildimensionamentoprevistodalP.S..UTOEG5–ILRICRIOL’allegato“B”dettaglia lepossibilitàdi interventoal’internodell’UTOEG5,previaunanalisidellostatodifatto che prevede l’Uso del Suolo, le Destinazioni d’Uso in atto, le pericolosità geomorfologiche,pericolosità sismica,pericolosità idraulica. Per lemodalitàattuativeè statapredispostaappositaSchedaNorma, con indicazionedettagliatadi tutte lepossibilitàd’intervento, leprescrizioni edestinazionid’usoammesse.

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PerquestaUTOE,IlRegolamentoUrbanisticohasceltodinonattuareildimensionamentoprevistodalP.S.,edidemandareaiprossimiRegolamentieventualiprevisionidinuovaricettività.

UTOEG6–CERRETELLEL’allegato“B”dettaglia lepossibilitàdi interventoal’internodell’UTOEG6,previaunanalisidellostatodifatto che prevede l’Uso del Suolo, le Destinazioni d’Uso in atto, le pericolosità geomorfologiche,pericolosità sismica,pericolosità idraulica. Per lemodalitàattuativeè statapredispostaappositaSchedaNorma, con indicazionedettagliatadi tutte lepossibilitàd’intervento, leprescrizioni edestinazionid’usoammesse.PerquestaUTOE, IlRegolamentoUrbanistico, inconformitàalP.S.hapresoattodellaPianoAttuativo incorsi realizzazione. E’ stata inseritaunapiccolamodifica relativa alla possibilità di trasferimentodel 10%dellavolumetriaapprovatadallafunzioneturisticaaquellacommerciale.

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UTOEG7–IlPARADISOL’allegato“B”dettaglia lepossibilitàdi interventoal’internodell’UTOEG7,previaunanalisidellostatodifatto che prevede l’Uso del Suolo, le Destinazioni d’Uso in atto, le pericolosità geomorfologiche,pericolosità sismica,pericolosità idraulica. Per lemodalitàattuativeè statapredispostaappositaSchedaNorma, con indicazionedettagliatadi tutte lepossibilitàd’intervento, leprescrizioni edestinazionid’usoammesse.PerquestaUTOE, IlRegolamentoUrbanisticohasceltodiutilizzaretutto ildimensionamentoprevistodalP.S..

UTOEG8–IlBORGOL’allegato“B”dettaglia lepossibilitàdi interventoal’internodell’UTOEG7,previaunanalisidellostatodifatto che prevede l’Uso del Suolo, le Destinazioni d’Uso in atto, le pericolosità geomorfologiche,pericolosità sismica,pericolosità idraulica. Per lemodalitàattuativeè statapredispostaappositaSchedaNorma, con indicazionedettagliatadi tutte lepossibilitàd’intervento, leprescrizioni edestinazionid’usoammesse.Per questa UTOE, Il Regolamento Urbanistico ha previsto l’utilizzazione di tutto il dimensionamentoprevistodalP.S.

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Ladisciplinadelsuolo:icentriurbaniLazonizzazionedelterritoriocomunaleLa parte più significativa della zonizzazione riguarda naturalmente il Sistema Insediativo, i cui limiticostituisconoilperimetrodeicentriabitatiaisensidell’art.17dellaL.765/67edell’art.4delD.Lg.n.258/92.Lazonizzazione corrispondeall’impostazionesistematicadelquadroconoscitivoedelprogettodelPianoStrutturaleconleseguentimodalità:

• i sottosistemi territoriali che coincidono integralmente con il territorio rurale e le zone aprevalentefunzioneagricola,sonoclassificatenellezoneE;

• gliimpiantieleattrezzaturesonoinprevalenzaassimilateallezoneF;• ilsistemadellamobilitàèricondottoalletipicherappresentazionidellezonedestinateallaviabilità,

allepiazze,aipercorsipedonalieciclabili,alverdediarredostradale.Specifiche rappresentazioni sono disciplinati con elementi areali o lineari individuati come emergenzeambientalie/ostrutturedirelazioniecologiche,qualiadesempioicorsid’acquaconlerelativeformazioniarboreeeivialialberati.Ilterritoriogiàedificatoosuscettibiledinuovaedificazione,postoall’internodeicentriabitatiènellezoneA, B, D e F in relazione ai caratteri storici e funzionali. La particolarità di questo R.U. in riferimento allazonizzazioneèrelativaall’assimilazionedellezoneCallezoneAT,denominateAreediTrasformazione. Inparticolare il R.U. provvede a distinguere le aree già edificate ed organizzate all’interno delle quali sonoprevisti solo interventi edilizi diretti, di completamento e saturazione edilizia, da quelle invece cherichiedono un progetto urbanistico di organizzazione delle nuove previsioni di espansione o diristrutturazione e riqualificazione di aree degradate o incompatibili come destinazione d’uso e che sonoindividuaticomecompartiurbanistici,numeraticonspecifichedisposizioniinunallegatodelleNTA..Lazonizzazioneèsuddivisanelleseguentizoneosottozone:Centristoriciedareedivalorestorico-ambientale(tipoA)Esse individuano gli aggregati urbani di formazione storica e i tessuti o complessi edilizi che, in baseall’analisi del patrimonio edilizio esistente, si caratterizzano per l’elevata densità di valori storico-architettonicieambientali.Coincidonosostanzialmenteconl’UTOE;Areeedificatediinteressestoricoambientale(zoneditipoB0)Sonozoneurbaneecontestiediliziprevalentementedianticaformazionecaratterizzatedallapresenzadiedificiminoridiinteressestoricoambientaleecomplessiediliziche,anchesedirecenteformazione,perlaloro localizzazione in un contesto ambientale di pregio, richiedono specifici criteri di controllo degliinterventiedilizi.

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Zoneedificateacarattereprevalentementeresidenziale(zoneditipoB)Comprendonoquellepartiditerritorioquasicompletamenteedificate,nellequalisonoprevisti interventiedilizidicompletamento.Tali zone sono state ulteriormente suddivise in sottozone in relazione alle caratteristiche degliinsediamenti,allariconoscibilitàdell’impiantourbano,allalorocollocazionenelcontestoambientale.Zonedicompletamento(ID)Sonoaree,cheilR.U.individuacomecompletamentodeltessutoedilizio.Peressesonoammessiinterventiunitari.AreediriqualificazioneUrbanistica(RQ)Sono aree del tessuto insediativo, interessate da edificazione concentrata in stato di abbandono o disottoutilizzo.Zoneresidenzialidinuovoinsediamento(AreediTrasformazioneAT)PertalizoneilRegolamentoUrbanisticoindividualeareediespansioneedinuovaurbanizzazione…InsediamentiTuristici(zoneditipoDT)Sono le aree totalmente o parzialmente edificate a prevalente destinazione Turistico ricettiva interne alsistemainsediativo,nellequaliesisteunadotazioneinfrastrutturalepressochécompleta.Zonedestinateadattrezzaturepubblichediinteressepubblico(zoneditipoF)LezoneclassificateFsono lepartidel territoriosiaurbanocheextraurbanodestinateadattrezzatureedimpiantidiinteressegenerale.EsseindividuanoinambitourbanooinrelazioneagliinsediamentiurbanileseguentizoneassoggettateallaverificadeglistandardsdelDM1444/68:zoneperl’istruzionezoneaverdepubblicoeperimpiantisportividiinteresseurbanozoneperservizidiinteressecomuneegeneralizoneperimpiantitecnologiciUTOEG2-AddizioniPrevisioniLenuoveareediprevisioneresidenziale,sonostatetutteraccolteinappositeschedeprogettualieinseritenell’allegato “C” che rappresentano un album dove sono riportati i dettagli progettuali per ogni area dinuovaprevisione.IlrecuperodelPatrimonioEdilizioEsistenteIl P.S. vigente, assume come strategia fondante, la tutela e i recupero degli edifici storici, rivolta sia almantenimento delle qualità formali, architettoniche, documentarie e tipologiche di ogni edificio, sia allasalvaguardiadell’immaginecomplessivadelpaesaggiodicuiessoèparte.Ilrecuperodeifabbricatiesistentirappresentaquindiunobiettivodaperseguire inviaprioritariaetemporalerispettoadogniprevisionedioccupazionedinuovosuolo.IlcensimentodelPatrimonioedilizioesistenteIlcensimentodelpatrimonioedilizioesistentedelcomunediGuardistallo,oltreadessereunadempimentonormativo dettato dalla L.R. 1/2005, rappresenta un importante strumento per la valorizzazione e losviluppodelterritorio,assicurailsoddisfacimentodelleesigenzelegatesiaallaproduzioneagricolasiaalleattivitànonstrettamentelegateall’agricolturaqualil’agriturismoedilricettivoingenere.Ilrilievodelpatrimonioedilizioèstatosuddivisoindueparti:l’urbano(internoall’UTOEG1)eextra-urbano.Il Piano Strutturale ha suddiviso il territorio comunale in sistemi territoriali ed in sistemi funzionali, ilcensimento ha seguito quindi tale suddivisione come indicata anche all’art. 13 delle NTA del PianoStrutturale.IlcensimentodelPatrimonioedilizioesistenteextra-urbano

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La schedatura del patrimonio edilizio extra-urbano, individua e descrive i fabbricati e i complessi edilizipresentifinoal1821edal1821al1905secondoladatazionedelPianoStrutturaleall’internodelleUTOE,ad esclusione della G 01 -Nucleo Antico, e nel territorio rurale, essi sono individuati cartograficamentenellaTAVOLA01–SOTTOSISTEMI FUNZIONALIECLASSIFICAZIONEDELPATRIMONIOEDILIZIOESISTENTEEXTRAURBANO,conappositonumerodischeda.Eventuali edifici di impianto storico che non risultano classificati dal censimento per mero errore dirilievo,suiniziativapubblicaoprivatapotrannoesserecensitiinqualsiasimomentoeclassificaticonglistessimetodiecriteriusatiperlaschedaturadelpatrimonioedilizioesistentesenzacheciòcostituiscavariantealR.U..Sulla base delle classi di valore, indicate nella sezione ATTRIBUZIONE DI VALORE E PRESCRIZIONI, sonospecificatigliinterventiammissibilisuisingoliedificie/ocomplessiedilizi,conriferimentoallesingolecategoriee/otipologiediinterventourbanistico-ediliziodefinitedallevigentinormestatalieregionali,comeulteriormentearticolateedettagliatedalledisposizionidelleNTA.IlcensimentodelPatrimonioEdilizioEsistenteUTOEG01Valgono le stesse considerazioni effettuate per l’extra-urbano, con la particolarità che è stato elaboratospecifico(AllegatoA)conl’individuazionecartograficadeifabbricaticonl’assegnazionedelvalore.

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E’statoelaboratocomunqueunregestofotografico.

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Classificazionedegliedificiesistentiinbaseallorovalorestorico-architettonicoeambientaleemodalitàgeneralidiinterventoedilizio-urbanistico 1.Gliedificiesistentisonoclassificati: 1) Edificidirilevantevalorearchitettonico(E.R.V.)–tuttigliedificinotificatidiinteressestoricooartistico

ai sensi del D.L. 490/99 ed altri edifici che presentano caratteri particolarmente significativi peridentitàstorica,culturaleeambientaleeperconnotazionearchitettonicaetipologica;

2) Edifici di valore sotto il profilo storico, architettonico e ambientale (E.Va.) –corrispondonoaedifici che per conservazione degli elementi costruttivi e decorativi tradizionali, per caratteristichetipologiche,perepocadi insediamentoepercriteridi inserimentoneltessutourbanoonelterritorioagricolosidefinisconocomecomponentiintegrantidellamorfologiaurbanaeterritoriale;

3) Edificiconelementidivaloresottoilprofilostorico,architettonicoeamientale(E.E.V.)–corrispondonoad edifici caratterizzati da elementi costruttivi e decorativi che per caratteristiche costruttive,tipologicheedinsediativesonodatutelareepreservarelepartisignificative;

4) EdificidivalorepaesisticoditipoB(E.V.P.B.)–sonoifabbricatidivalorearchitettonicominorerispettoallaclasseprecedente(tipoA),posizionatisottoilprofilopaesaggisticoinareechecontribuisconoallacomposizionedell’immaginedelterritorio;

5) Edificidiscarsovaloresottoilprofilostorico,architettonicoedambientale(E.S.V.)–corrispondonoagliedificidipiùrecenteformazione,del tuttoprividivalorearchitettonico,osepurdi impiantostorico,profondamenteegravementealteratirispettoallaloroconfigurazioneoriginaria.

6) edifici privi di valorearchitettonicoe ambientale (E.P.V.): corrispondonoagli edifici anchedi recenteformazione,deltuttoprividivalorearchitettonico;

3. IL DIMENSIONAMENTO DEL REGOLAMENTO URBANISTICO IN RAPPORTO AL PIANO STRUTTURALEVIGENTELa tabella del dimensionamento del P.S., allegata alle norme di attuazione dello stesso, rappresenta lacorniceperildimensionamentodelR.U..DimensionamentoresidenzialeIl dimensionamento residenziale è riferito per la parte urbana, esclusivamente alle previsioni dell’UTOE,mentreper laparteagricolaè stato condottoeffettuandouna stimadelle superficidegli annessi agricolideterminatedaGIS.Talestimaèstataelaborata,partendodaicriteriperilrecuperodeifabbricatidestinatiadannessoagricolo.

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4.LADISCIPLINAURBANISTICAREGIONALEEPROVINCIALE

La nuova legge urbanistica, la L.R. 65/2014, ha ridefinito gli atti di governo del territoriosuddividendoliinstrumentidellapianificazione(PIT,PTC,PTCmetropolitano,PS,PSintercomunale,PTdellacittàmetropolitana)einstrumentidellapianificazioneurbanistica(POepianiattuativi).Perognistrumentonedefiniscel’ossaturaelesuecomponenti.4.1.IlPITedilPianoPaesaggistico

L’art. 88 comma 1 della L.R. 65/2014 definisce che il Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) “è lostrumentodipianificazioneterritorialedellaRegionealqualesiconformanolepoliticheregionali,ipianiei

programmi settoriali che producono effetti territoriali, gli strumenti della pianificazione territoriale e gli

strumentidellapianificazioneurbanistica”.Il vigente PIT della Regione Toscana è stato definitivamente approvato con Delibera di Consiglio

Regionalenr.72del24.7.2007;inoltreil16giugno2009èstatoadottatoilsuoadeguamentoavalenzadiPiano Paesaggistico. Esso rappresenta l’implementazione del piano di indirizzo territoriale (PIT) per ladisciplina paesaggistica – Articolo 143 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beniculturali e del paesaggio ai sensi dell'articolo 10 della L. 6 luglio 2002, n. 137) e articolo 33 della leggeregionale3gennaio2005,n.1(Normeperilgovernodelterritorio).LenormesiallineanoaicontenutiealledirettivedellaConvenzioneEuropeadelPaesaggio,sottoscrittaaFirenzenel2000,da26paesieuropei.Nelgiugno 2011 è stata avviata la procedura la redazione del nuovo Piano Paesaggistico, adottatosuccessivamente condeliberadel C.R. n. 58del 2 luglio 2014. Il ConsiglioRegionale, nella sedutadel 27marzo2015,hadefinitivamenteapprovatoilPianoPaesistico.

GliAmbitidelPianoPaesaggistico

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IlPITquindisiconfiguracomeunostrumentodi pianificazione regionale che contiene sia ladimensione territoriale sia quella paesistica. E’ unostrumentodipianificazionenelqualelacomponentepaesaggistica continua a mantenere, benevidenziataericonoscibile,unapropriaidentità.

L’elemento di raccordo tra la dimensionestrutturale (territorio) e quella percettiva(paesaggio) è stato individuato nelle invariantistrutturalicheeranogiàpresentinelPITvigente.Lariorganizzazione delle invarianti ha permesso di fardialogare il piano paesaggistico con il pianoterritoriale.

Il Codice prevede che il Piano Paesaggisticoriconosca gli aspetti, i caratteri peculiari e lecaratteristiche paesaggistiche del territorioregionale, e ne delimiti i relativi ambiti, inriferimento ai quali predisporre specifichenormatived’usoedadeguatiobiettividiqualità.

Per l'individuazione degli ambiti sono stativalutati congiuntamente diversi elementi quali i sistemi idro-geomorfologici, i caratteri eco-sistemici, lastruttura insediativa e infrastrutturale di lunga durata, i caratteri del territorio rurale, i grandi orizzontipercettivi, il sensodiappartenenzadellasocietà insediata, i sistemisocio-economici localie ledinamicheinsediativeeleformedell'intercomunalità.

Talevalutazioneragionatahaindividuato20diversiambitiedinparticolareilcomunediGuardistallo

ricadenell’AMBITO13–ValdiCecina.

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LefinalitàdelPianoPaesaggisticopassanoattraversotre“metaobiettivi”:

• Migliore conoscenza delle peculiarità identitarie che caratterizzano il territorio della regioneToscana,edelruolocheisuoipaesaggipossonosvolgerenellepolitichedisvilupporegionale.

• Maggior consapevolezza che una più strutturata attenzione al paesaggio può portare allacostruzionedipolitichemaggiormenteintegrateaidiversilivellidigoverno.

• Rafforzamentodel rapporto trapaesaggioepartecipazione, tracuradelpaesaggioecittadinanzaattiva.

Difronteaquestimetaobiettivichesiconfiguranocomecornicecomplessiva,ilPianoPaesaggistico

individuaidiecipuntiessenziali,diseguitoelencati:

1. Rappresentare e valorizzare la ricchezza del patrimonio paesaggistico e dei suoi elementistrutturanti a partire da uno sguardo capace di prendere in conto la “lunga durata”; evitando ilrischiodibanalizzazioneeomologazionedellacomplessitàdeipaesaggitoscaniinpochistereotipi.

2. Trattareinmodosinergicoeintegratoidiversielementistrutturantidelpaesaggio:lecomponentiidrogeomorfologiche,ecologiche,insediative,rurali.

3. Perseguirelacoerenzatrabasegeomorfologiaelocalizzazione,giacitura,formaedimensionedegliinsediamenti.

4. Promuovere consapevolezza dell’importanza paesaggistica e ambientale delle grandi pianurealluvionali, finora prive di attenzione da parte del PIT e luoghi di massima concentrazione delleurbanizzazioni.

5. Diffondereilriconoscimentodegliapportideidiversipaesagginonsolonaturalimaancheruraliallabiodiversità,emigliorarelavalenzaecosistemicadelterritorioregionalenelsuoinsieme.

6. Trattareiltemadellamisuraedelleproporzionidegliinsediamenti,valorizzandolacomplessitàdelsistema policentrico e promuovendo azioni per la riqualificazione delle urbanizzazionicontemporanee.

7. Assicurarecoevoluzionivirtuosefrapaesaggiruralieattivitàagro-silvo-pastoralicheviinsistono.8. Garantire il carattere di bene comune del paesaggio toscano, e la fruizione collettiva dei diversi

paesaggidellaToscana(accessoallacosta,aifiumi,aiterritorirurali).9. Arricchirelosguardosulpaesaggio:dallaconoscenzaetuteladeiluoghidelGrandTourallamessa

in valore della molteplicità dei paesaggi percepibili dai diversi luoghi di attraversamento epermanenza.

10. Assicurare che le diverse scelte di trasformazioni del territorio e del paesaggio abbiano comesupportoconoscenze,rappresentazionieregoleadeguate.

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IlPianoPaesaggisticocostituiscequindiparteintegrantedelPianodiIndirizzoTerritoriale,indicando

alleamministrazionieaicittadiniqualitipidiazionisarannopossibiliall'internodiundeterminatosistematerritorialeedoffrendostrumentiurbanisticivoltiamigliorareequalificareilpaesaggio.

Ilpianoèorganizzatosuduelivelli,quelloregionaleequellod’ambito.Illivelloregionaleèasuavoltaarticolato in una parte che riguarda l’intero territorio regionale, trattato in particolare attraverso ildispositivodelle“invariantistrutturali”,eunapartecheriguardainvecei“benipaesaggistici”.

La lettura strutturaledel territorio regionaleedei suoipaesaggi èbasata sull’approfondimentoedinterpretazionedeicaratteriedellerelazionichestrutturanoleseguentiinvarianti:1. i caratteri idrogeomorfologicidei sistemimorfogenetici edeibacini idrografici, checostituiscono la

struttura fisica fondativa dei caratteri identitari alla base dell’evoluzione storica dei paesaggi dellaToscana.Lafortegeodiversitàearticolazionedeibaciniidrograficièinfattiall’originedeiprocessiditerritorializzazionecheconnotanolespecificitàdeidiversipaesaggiurbanierurali;

2. i caratteri ecosistemici del paesaggio, che costituiscono la struttura biotica che supporta lecomponentivegetalieanimalideipaesaggitoscani.Questicaratteridefiniscononelloroinsiemeunriccoecomosaico,ovelematricidominantirisultanoprevalentementeditipoforestaleoagricolo,cuisiassocianoelevatilivellidibiodiversitàeimportantivalorinaturalistici;

3. il carattere policentrico e reticolare dei sistemi insediativi, infrastrutturali e urbani, strutturadominanteilpaesaggiotoscanorisultantedallasuasedimentazionestoricadalperiodoetruscofinoalla modernità. Questo policentrismo è organizzato in reti di piccole e medie città di alto valoreartistico la cui differenziazione morfotipologica risulta fortemente relazionata con i caratteriidrogeomorfologici e rurali, solo parzialmente compromessa dalla diffusione recente di modelliinsediativicentro-periferici;

4. i caratteri identitari dei paesaggi rurali toscani, pur nella forte differenziazione che li caratterizza,presentanoalcunicaratteriinvarianticomuni:ilrapportostrettoecoerentefrasistemainsediativoeterritorio agricolo; l’alta qualità architettonica e urbanistica dell’architettura rurale; la persistenzadell'infrastrutturaruraleedellamagliaagrariastorica,inmolticasibenconservate;unmosaicodegli

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usidelsuolocomplessoallabase,nonsolodell’altaqualitàdelpaesaggio,maanchedellabiodiversitàdiffusasulterritorio.

IlPIT inoltre fornisceobiettividiqualitàspecificiperogniambito,cheglistrumentipianificatoricomunalidovrannoperseguire; tali obiettivi sono riportati al paragrafo 6 delle Scheded’Ambito allegate al PIT. Inparticolareperl’ambito13sonostatiindividuatiquestiobiettivi:1. Tutelare gli elementi naturalistici di forte pregio paesaggistico dell’ambito, costituiti dalle

significative emergenze geomorfologiche, dagli ecosistemi fluviali e dalle vastematrici forestali esalvaguardareicaratterifunzionali,storicieidentitaridelfiumeCecinaedelsuobacino;

2. Salvaguardare la pianura costiera qualificata salla presenzadi aree umide, ambienti dunali e daipaesaggiagraridellabonificastorica,lecollineretrostanticaratterizzatedaoliveti,vigneti,colturepromiscueeareeboscate,nonchélerelazionipercettive,funzionali,morfologicheedecosistemichetralapianurael’entroterra;

3. Salvaguardare l’eccellenza iconografica della città di Volterra arroccata sull’ampia sommità dellospartiacque dei bacini idrografici dell’Era e del Cecina che, con le balze argillose, costituisce unsignificativo riferimentovisivodivalore identitario,monumentalee storico-culturale,ancheper lapresenza delle mura medioevali, di resti delle mura etrusche e di vaste aree di necropoli checircondanol’areaurbana.

Infine il Piano Paesaggistico indica Indirizzi per le politiche in modo da indirizzare gli strumenti dipianificazione comunale;nel casodell’Ambito13 si specifica l’indirizzoper lepolitichen.5 riguardante le“areeriferibiliaisistemidellaMontagna,Dorsale,Collina,Collinadeibacinineo-quaternariedelMargine”checita:4. alfineditutelareilsistemainsediativocollinareelaleggibilitàdellasuarelazioneconilpaesaggio

agrario, prevedere misure e azioni volte a tutelare l’integrità morfologica dei centri, nuclei,aggregatistoriciedemergenzedivalorearchitettonico-testimoniale,deilorointorniagricoliedellevisuali panoramiche da e verso tali insediamenti, anche contenendo ulteriori espansioni. Inparticolaresonomeritevoliditutela:

• lacittàdiVolterrache,conlebalzeargillose,costituisceunsignificativoriferimentovisivodivaloreidentitario,monumentaleestorico-culturaledell’ambito;

• iborghidiCastagnetoCarducci,Bolgheri,Bibbona,cherappresentanoriferimentivisualidigrandevalorepaesaggisticoepuntidivistaprivilegiatisullacosta;

• i borghi collinari di Montescudaio, Guardistallo, Riparbella, Casale Marittimo, CastellinaMarittima e Pomarance, che rappresentano riferimenti visuali di grande valorepaesaggisticoepuntidivistaprivilegiatisullavalledelCecina.

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4.2.IBeniPaesaggistici

Il PIT con valenza di Piano Paesaggistico, individua i Beni sottoposti a vincolo paesaggistico ai sensidell’articola 142 del Codice; per ogni “bene” sottoposto a vincolo, il PIT stabilisce specifici Obiettivi,Direttive e Prescrizioni elencati nell’allegato 8B Disciplina dei beni Paesaggistici. I Comuni sono tenuti arecepiretaliindicazioniall’internodeipropristrumentiurbanistici.Benipaesaggisticiart.142c.1,lett.b,Codice–Iterritoriconterminiailaghicompresiinunafasciadella

profonditàdi300metridallalineadibattigia,ancheperiterritorielevatisuilaghi.Obiettivi-Glistrumentidellapianificazioneterritoriale,gliattidigovernodelterritorio,ipianidisettoreegliinterventidevonoperseguireiseguentiobiettivi:

a - tutelare la permanenza e la riconoscibilità dei caratteri naturalistici, storico-identitari edesteticopercettivideiterritoriconterminiai laghisalvaguardandolavarietàelatipicitàdeipaesaggilacustri;

b-salvaguardarelacontinuitàecologica,lerelazioniecosistemiche,funzionaliepercettivedeiterritoriconterminiailaghi;

c-evitareiprocessidiartificializzazionedeiterritoriconterminiailaghiegarantirechegliinterventiditrasformazionenoncompromettanogliecosistemi,enonalterinoirapportifigurativiconsolidatideipaesaggilacustri;

d-garantirel'accessibilitàelafruibilitàsostenibiledeiterritoriperilacualiancheattraversolacreazioneoilmantenimentodiadeguatiaccessipubblicievarchivisualiversoillago;

e-favorirelaricostituzionedellaconformazionenaturaledeiterritoriperilacualiinteressatidaprocessidiantropizzazioneedilrecuperoelariqualificazionedelleareecompromesseodegradate.

Direttive-Glientiterritorialieisoggettipubblici,neglistrumentidellapianificazione,negliattidigovernodelterritorioeneipianidisettore,ciascunoperlapropriacompetenza,provvedonoa:

a - individuare, tra i laghi rappresentati sulla CTR in scala 1:10.000, gli invasi artificiali realizzati perfinalitàaziendaliagricole;

b - individuare gli ecosistemi lacustri di rilevante valore paesaggistico e naturalistico (con particolareriferimentoalleareeinteressatedallapresenzadihabitatdiinteressecomunitarioe/oregionaleedispecievegetalieanimalidiinteresseconservazionistico);

c - Individuare le aree contermini ai laghi soggette a pressioni e criticità paesaggisti che e ambientaliprevedere interventi di riqualificazione paesaggistica e ambientale al fine di recuperare i caratteripropridellospecificoambientelacualeancheattraversoilrecuperodeimanufattiesistentiolaloroeventualedelocalizzazione.

d-Definirestrategie,misureeregole/disciplinevoltea:1-Garantirelaconservazionedeiterritoriperilacualinellelorocomponentigeomorfologiche,vegetazionali,ecosistemicheepaesaggistiche;2-Riconoscereeconservareleareecaratterizzatedallapresenzaditestimonianzestorico-culturali,di valori paesaggistici e di valori ecosistemici, nelle quali escludere interventi di trasformazioneediliziaedinfrastrutturale;3-Conservareleformazionivegetaliautoctoneelelorofunzionidicollegamentoecologicoepaesaggistico tra l’ambiente lacustree il territoriocontermine,contrastando ladiffusionedi speciealieneinvasive;4 - Contenere i nuovi carichi insediativi entro i limiti del territorio urbanizzato e garantire che gliinterventi di trasformazioneurbanistico ed edilizia non compromettano le visuali connotate da unelevatovaloreestetico-percettivo;

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5 - Promuovere la realizzazione,manutenzione, adeguamento di percorsi pedonali e permezzi ditrasportononmotorizzati,lungolerivedeilaghi.

Prescrizionia-Gliinterventiditrasformazione,compresiquelliurbanisticiededilizi,oveconsentiti,fatticomunque

salviquellinecessariallasicurezzaidraulica,sonoammessiacondizioneche:1-nonalterinol’assettoidrogeologicoegarantiscanolaconservazionedeivaloriecosistemicipaesaggistici,lasalvaguardiadelleoperedisistemazioneidraulicoagrariaconparticolareriferimentoaquellediinteressestoricoe/opaesaggisticotestimoniale;2-siinseriscanonelcontestoperilacualesecondoprincipidicoerenzapaesaggistica,nerispettinolecaratteristiche morfologiche e le regole insediative storiche preservandone il valore, ancheattraversol’usodimaterialietecnologieconessocompatibili;3-noncompromettanolevisualiconnotatedaelevatovaloreesteticopercettivo;4-nonmodifichino icaratteri tipologiciearchitettonicidelpatrimonio insediativodivalorestoricoedidentitario;5-nonoccludanoivarchielevisualipanoramiche,chesiapronolungoleriveedaitracciatiaccessibilialpubblicoversoilaghienonconcorranoallaformazionedifrontiurbanicontinui;6-nonriducanol’accessibilitàallerivedeilaghi.

b-Leopereegliinterventirelativialleinfrastruttureviarie,ferroviarieedarete(pubblicheodiinteresse

pubblico)sonoammesseacondizioneche il tracciatodell’infrastrutturanoncomprometta icaratterimorfologici, ecosistemici dell’areaperilacuale e garantisca, attraverso la qualità progettuale e le piùmodernetecnologiedirealizzazione,ilminorimpattovisivopossibile.

c - La realizzazionedi nuove strutture a carattere temporaneo e rimovibile, ivi incluse quelle connesseall’attività agricola e turistico-ricreativa, è ammessa a condizione che gli interventi non alterinonegativamentelaqualitàpercettivadeiluoghi,l'accessibilitàelafruibilitàdelleriveeprevedanoaltresìil ricorsoa tecnicheematerialiecocompatibili,garantendo il ripristinodei luoghie la riciclabilitào ilrecuperodellecomponentiutilizzate.

d-Gliinterventicheinteressanol’assettogeomorfologicoedidraulicodevonogarantireilmiglioreinserimentopaesaggisticoprivilegiando,ovepossibile,l’utilizzoditecnichediingegnerianaturalistica.e-Fattisalvigliadeguamentiegliampliamentidiedificioinfrastruttureesistentiallecondizionidicuialla

letteraa)delpresentearticolo,nonsonoammessenuoveprevisioni, fuoridal territoriourbanizzato,di:-attivitàproduttiveindustriali/artigianali;-medieegrandistrutturedivendita;-depositiacieloapertodiqualunquenaturachenonadottinosoluzioniatteaminimizzarel’impattovisivoediquelliriconducibiliadattivitàdicantiere;- discariche e impianti di incenerimento dei rifiuti autorizzati come impianti di smaltimento (All.BparteIVdelD.Lgs.152/06);

f-Nonsonoammessiinterventichepossanocomprometterelaconservazionedegliecosistemilacustridirilevante valore paesaggistico e naturalistico (con particolare riferimento alle aree interessate dallapresenzadihabitatdi interessecomunitarioe/o regionaleedi specievegetalieanimalidi interesseconservazionistico). All'interno di tali formazioni non sono ammessi nuovi interventi che possanocomportarel'impermeabilizzazionedelsuoloel’aumentodeilivellidiartificializzazione.

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Benipaesaggisticiart.142c.1,lett.c,Codice-fiumi,itorrenti,icorsid'acquaiscrittineglielenchiprevistidalR.D.11dicembre1933,n.1775,elerelativespondeopiedidegliarginiperunafasciadi150metri

ciascuna.Obiettivi-Glistrumentidellapianificazioneterritoriale,gliattidigovernodelterritorio,ipianidisettoreegli interventi, fatti salvi quelli necessari alla messa in sicurezza idraulica, devono perseguire i seguentiobiettivi:a - tutelare la permanenza e la riconoscibilità dei caratteri naturalistici, storico-identitari ed

esteticopercettividellespondeedellerelativefasceditutelasalvaguardandolavarietàelatipicitàdeipaesaggi fluviali, le visuali panoramiche che si apronodalle sponde ed in particolare dai ponti qualiluoghiprivilegiatiperl’ampiapercezionecheoffronoversoilpaesaggiofluviale;

b -evitare iprocessidiartificializzazionedeglialveiedelle fasce fluvialiegarantirechegli interventiditrasformazione non compromettano i rapporti figurativi consolidati dei paesaggi fluviali, la qualitàdelleacqueedegliecosistemi;

c-limitareiprocessidiantropizzazioneefavorireilripristinodellamorfologianaturaledeicorsid’acquaedellerelativesponde,conparticolareriferimentoallavegetazioneripariale;

d - migliorare la qualità ecosistemica dell'ambiente fluviale con particolare riferimento ai corridoiecologici indicati come“direttricidi connessione fluvialida riqualificare”nelleelaborazionidelPianoPaesaggistico;

e-riqualificareerecuperareipaesaggifluvialidegradati;f-promuovereformedifruizionesostenibiledelfiumeedellefascefluviali.

Direttive-Glientiterritorialieisoggettipubblici,neglistrumentidellapianificazione,negliattidigovernodel territorioeneipianidi settore,ciascunoper lapropriacompetenza, fatti salvigli interventinecessariallasicurezzaidraulicaprivilegiandoquellicoerenticonilcontestopaesaggistico,provvedonoa:a- individuare icorsid’acquacaratterizzatidallapresenzadirilevantivaloriecosistemiciepaesaggistici,

conparticolareriferimentoallapresenzadihabitatfluvialidiinteressecomunitarioe/oregionale;

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b-riconoscereilsistemastoricodelleopereidraulichedivaloretestimonialeedeimanufattiediliziconnessiconlapresenzadelcorsod’acqua,promuovendonealtresìilmantenimento,laconservazioneelavalorizzazione;c-riconoscereiprincipalipuntidivistae levisualipercepibilianchedagliattraversamenti,connotatida

unelevatovaloreestetico-percettivo;d-individuareitrattifluvialichepresentanopotenzialedinavigabilitàelespondeaccessibilialpubblico

conirelativipuntidivistaepercorsipedonalieciclabili;e-tutelareeriqualificareicaratterimorfologiciefigurativideifiumietorrentiancheinrelazionealleloro

areedipertinenza;f - garantire che gli interventi volti amantenere e ripristinare la funzionalità del reticolo idraulico, con

particolareriferimentoalfondovalleealleareedipianura,rispettinoicaratteriecosistemici,identitariepercettivipropridelcontestofluviale;

g-tutelareevalorizzareicaratterigeomorfologicitipicideicorsid’acquaqualiadesempiocascate,forre,orridi,meandri,golene,terrazzialluvionali;

h-tutelareleformazionivegetaliautoctone(riparialieplaniziali)eindividuarelefasceriparialidasottoporreaprogettidi riqualificazione, conparticolare riferimentoai corridoiecologicida riqualificare

comeindividuatidaglielaboratidelPianoPaesaggistico;i-promuovere,ancheattraversosistemiperequativi,ladelocalizzazione,all’esternodellefascedipertinenzafluviale,degli insediamentiproduttivinoncompatibiliconlatutelapaesaggistica,idraulicaed

ecosistemicadegliambitifluviali,anchesullabasedellecriticitàindividuatedalPianoPaesaggistico;l-contenerenuovicarichiinsediativientroilimitidelterritoriourbanizzatoegarantirechegliinterventi

di trasformazione urbanistico ed edilizia non compromettano il contesto paesaggistico e le visualiconnotatedaunelevatovaloreestetico-percettivo;

m-favorirelacreazionedipuntidisosta,itinerari,percorsidimobilitàdolce,eincentivareiniziativevoltealrecuperodimanufattieoperedivalorestoricoculturale,compreseleopereidraulichestoricamentelegate al corso d’acqua (mulini, chiuse, ponti, briglie, vasche), al fine di valorizzare e ricostituire lerelazionitracomunitàefiume;

n-realizzareunagestionesostenibiledelleperiodicheattivitàditagliodellavegetazioneripariale,evitandoalterazionisignificativedegliecosistemifluvialiedellacontinuitàequalitàdellefasceripariali;o-promuovereinterventicheassicurinol’incrementodellesuperficipermeabiliedeglispaziapertiincentivandone la fruizione collettiva anche attraverso interventi finalizzati alla rimozione di elementi

artificialichecompromettonolevisualiconnotatedaunelevatovaloreestetico-percettivo.Prescrizioni

a-Fermorestandoilrispettodeirequisititecniciderivantidaobblighidileggerelativiallasicurezzaidraulica,gliinterventiditrasformazionedellostatodeiluoghisonoammessiacondizioneche:

1-noncompromettanolavegetazioneripariale,icaratteriecosistemicicaratterizzantiilpaesaggiofluvialeeilorolivellidicontinuitàecologica;2 -non impediscano l’accessibilitàal corsod’acqua, la suamanutenzionee lapossibilitàdi fruiredellefascefluviali;3-nonimpediscanolapossibilitàdidivagazionedell’alveo,alfinediconsentireilperseguimentodicondizionidiequilibriodinamicoediconfigurazionimorfologichemenovincolateepiùstabili;4-noncompromettanolapermanenzaelariconoscibilitàdeicaratteriedeivaloripaesaggisticiestorico-identitarideiluoghi,ancheconriferimentoaquelliriconosciutidalPianoPaesaggistico.

b - Le trasformazioni sul sistema idrografico, conseguenti alla realizzazione di interventi per lamitigazionedel rischio idraulico,necessariper lasicurezzadegli insediamentiedelle infrastruttureenondiversamentelocalizzabili,sonoammesseacondizionechesiagarantito,compatibilmenteconle

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esigenzedi funzionalità idraulica, ilmantenimentodei caratteri e dei valori paesaggistici, anche conriferimentoaquelliriconosciutidalPianoPaesaggistico.

c-Gliinterventiditrasformazione,compresigliadeguamentiegliampliamentidiedificioinfrastruttureesistenti, ove consentiti, e fatti salvi gli interventi necessari alla sicurezza idraulica, sono ammessi acondizioneche:

1 - mantengano la relazione funzionale e quindi le dinamiche naturali tra il corpo idrico e ilterritoriodipertinenzafluviale;2 - siano coerenti con le caratteristiche morfologiche proprie del contesto e garantiscanol’integrazione paesaggistica, il mantenimento dei caratteri e dei valori paesaggistici, anche conriferimentoaquelliriconosciutidalPianoPaesaggistico;3-noncompromettanolevisualiconnotatedaelevatovaloreesteticopercettivo;4-nonmodifichinoicaratteritipologiciearchitettonicidelpatrimonioinsediativodivalorestoricoedidentitario;5-nonoccludanoivarchielevisualipanoramiche,daeversoilcorsod’acqua,chesiapronolungole rive e dai tracciati accessibili al pubblico e non concorrano alla formazione di fronti urbanicontinui.

d - Le opere e gli interventi relativi alle infrastrutture viarie, ferroviarie ed a rete (pubbliche e diinteressepubblico),anchefinalizzateall’attraversamentodelcorpoidrico,sonoammesseacondizioneche il tracciato dell’infrastruttura non comprometta i caratteri morfologici, idrodinamici edecosistemici del corpo idrico e garantiscano l’integrazione paesaggistica, ilmantenimento dei valoriidentificatidalPianoPaesaggisticoeilminorimpattovisivopossibile.

e-Lenuoveareedestinateaparcheggiofuoridalleareeurbanizzatesonoammesseacondizionechegliinterventinoncomportinoaumentodell’impermeabilizzazionedelsuoloesianorealizzaticontecnicheematerialiecocompatibilievitandol’utilizzodinuovestruttureinmuratura.

f - La realizzazionedinuove strutturea carattere temporaneoe rimovibili, ivi inclusequelle connessealle attività turistico-ricreative e agricole, è ammessa a condizione che gli interventi non alterinonegativamente la qualità percettiva, dei luoghi, l'accessibilità e la fruibilità delle rive, e prevedanoaltresìilricorsoatecnicheematerialiecocompatibili,garantendoilripristinodeiluoghielariciclabilitàoilrecuperodellecomponentiutilizzate.

g-Nonsonoammessenuoveprevisioni,fuoridalterritoriourbanizzato,di:-edificidicaratterepermanenteadeccezionedegliannessirurali;- depositi a cielo aperto di qualunque natura che non adottino soluzioni atte a minimizzarel’impattovisivoochenonsianoriconducibiliadattivitàdicantiere;-discarichee impiantidi incenerimentodei rifiutiautorizzati come impiantidi smaltimento (All.BparteIVdelD.Lgs.152/06).Sonoammessiallecondizionidicuiallaprecedentelettc)punti2,3,4e5:-gliimpiantiperladepurazionedelleacquereflue;-impiantiperlaproduzionedienergia;-gliinterventidirilocalizzazionedistruttureesistentifunzionalialloroallontanamentodalleareedipertinenza fluviale e alla riqualificazione di queste ultime come individuato dagli atti dipianificazione.

h - Non è ammesso l’inserimento di manufatti (ivi incluse le strutture per la cartellonistica e lasegnaletica non indispensabili per la sicurezza stradale) che possano interferire negativamente olimitarelevisualipanoramiche.

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Benipaesaggisticiart.142c.1,lett.g,Codice–Iterritoricopertidaforesteedaboschi,ancorchèpercorsi

odanneggiatidalfuoco,equellisottopostiavincolodirimboschimento,comedefinitidall'articolo2,commi2e6,deldecretolegislativo18maggio2001,n.227.Obiettivi-Glistrumentidellapianificazioneterritoriale,gliattidigovernodelterritorio,ipianidisettoree

gliinterventidevonoperseguireiseguentiobiettivi:a-migliorarel’efficaciadeisistemiforestaliaifinidellatuteladegliequilibriidrogeologicidelterritorioe

dellaprotezionedeirischiderivantidavalangheecadutamassi;b-tutelarelapermanenzaelariconoscibilitàdeicaratteriedeivaloripaesaggisticiestorico-identitaridei

territoricopertidaboschisalvaguardandolavarietàelatipicitàdegliambientiforestali;c - tutelare e conservare gli elementi forestali periurbani e planiziali per le loro funzioni di continuità

paesaggisticatraquestielematriciforestalicollinariemontane;d-salvaguardarelavarietàelaqualitàdegliecosistemiforestali,conparticolareriferimentoallespeciee

agli habitat forestali di interesse comunitario e regionale e ai nodi primari e secondari della reteecologicaforestalericonosciutitalidalleelaborazionidelPianoPaesaggistico;

e-garantirechegliinterventiditrasformazionenonalterinoirapportifigurativiconsolidatideipaesaggiforestalienonnecompromettanoivaloriecosistemici,storico-culturaliedestetico-percettivi;

f-recuperareipaesaggiagrariepastoralidiinteressestorico,soggettiaricolonizzazioneforestale;g - contrastare laperditadelleareeagricoleadaltovalorenaturaleepreservare le radure identificabili

comeprati-pascoli,ancorchèarborati,mediante lasalvaguardiadelletradizionaliattivitàagro-silvo-pastorali;

h-promuoverelavalorizzazioneelafruizionedellerisorsedelpatrimoniostoricoartistico,ambientaleepaesaggistico rappresentatodal bosco, conparticolare riferimento alle zonemontanee a quelle arischiodiabbandono;

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i - valorizzare le produzioni locali legate alla presenza del bosco e promuoverne forme di fruizionesostenibile,anchealfinediricostituirelerelazionitrailboscoelecomunità.

Direttive-Glientiterritorialieisoggettipubblici,neglistrumentidellapianificazione,negliattidigovernodelterritorioeneipianidisettore,ciascunoperlapropriacompetenza,provvedonoa:a-Riconoscere,anchesullabasedelleelaborazionidelPianoPaesaggistico:

1 - le aree di prevalente interesse naturalistico, con particolare riferimento ai nodi primari esecondari forestali della Rete Ecologica Regionale di cui all’Abaco regionale della Invariante “Icaratteri ecosistemici dei paesaggi “del Piano Paesaggistico e alle aree interne ai sistemi di AreeprotetteeNatura2000;2-leformazioniboschiveche“caratterizzanofigurativamente”ilterritorioquali:-boschidilatifogliemesofileaprevalenzadifaggioe/oabetine;-boschidilatifoglieaprevalenzadispeciequercine;-castagnetidafrutto;-boschidialtofustodicastagno;-pinetecostiere;-boschiplaniziarieripariali;-lecceteesugherete;-macchieegarighecostiere;-elementiforestaliisolatiepaesaggisticamenteemergentiecaratterizzanti;

3- ipaesaggiruralieforestalistorici(comericonosciutidalleelaborazionidelPianoPaesaggisticoedallalegislazionenazionaleeregionalevigenteinmateria).

b-Definirestrategie,misureeregole/disciplinevoltea:1 - promuovere la gestione forestale sostenibile finalizzata alla tutela degli ecosistemi forestali divalore paesaggistico e naturalistico nonché della loro funzione di presidio idrogeologico e delleemergenzevegetazionali;2-promuoveretecnicheselvicolturalivolteaconteneree/ocontrastareladiffusionedispeciealieneinvasivesoprattuttonellezonedielevatovalorepaesaggisticoenaturalistico;3 - evitare che gli interventi di trasformazione e artificializzazione delle aree e delle formazioniboschive,dicuialpresentecommaletteraa,riducanoilivelliequalitàenaturalitàdegliecosistemiealterino i rapporti figurativi consolidatideipaesaggi forestali ene compromettano i valori, storico-culturaliedesteticopercettivi;4 - favorire il recupero delle attività agro-silvo-pastorali, al fine della conservazione dei caratteristorico-identitariedeivaloripaesaggisticidaessoespressi;5-tutelareicaratteritipologiciemorfologicidegliinsediamenti,degliedificiedeimanufattidivalorestorico e architettonico, con particolare riferimento alle testimonianze della cultura agro -silvo-pastoralefavorendoneilrecuperoeilriusocompatibileconivaloridelcontestopaesaggistico;6 -potenziaree valorizzare leattivitàeconomiche tradizionalinel campodella selvicoltura,edelleattivitàconnesse,inparticolarmodonellezonemontaneenelleareeeconomicamentesvantaggiate;7 - incentivare, laddovepossibileanchemediante idoneemisurecontrattuali, ilmantenimentoe/orecupero:-deicastagnetidafrutto;-deiboschidialtofustodicastagno;-dellepinetecostiere;-dellesugherete;- delle sistemazioni idraulico-agrarie e forestali quali ciglionamenti, lunette, terrazzamenti,acquidocci,scoline,fossi;

8 - promuovere il recupero e la manutenzione della sentieristica, garantendone, ove possibile,l’accessibilitàelafruizionepubblica;

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9 - perseguire la tutela, il miglioramento e la valorizzazione paesaggistica e naturalistica, delleproprietàpubblicheforestali,conparticolareriferimentoalpatrimonioagricoloforestaleregionaleealleproprietàcomunali.

Prescrizionia-Gli interventiditrasformazione,compresiquelliurbanisticiededilizi,oveconsentiti,sonoammessia

condizioneche:1 - non comportino l’alterazione significativa permanente, in termini qualitativi e quantitativi, deivalori ecosistemici e paesaggistici (con particolare riferimento alle aree di prevalente interessenaturalisticoedelleformazioniboschiveche“caratterizzanofigurativamente”ilterritorio),eculturaliedel rapportostoricoepercettivotraecosistemi forestali,agroecosistemie insediamentistorici.Sonocomunquefattisalviimanufattifunzionaliallamanutenzioneecoltivazionedelpatrimonioboschivooalleattivitàantincendio,nonchégliinterventidirecuperodegliedificiesistentielestrutturerimovibilifunzionaliallafruizionepubblicadeiboschi;2 -nonmodifichino icaratteri tipologici-architettonicidelpatrimonio insediativodivalorestoricoedidentitario,mantenendolagerarchiatragliedifici(qualiville,fattorie,cascine,fienili,stalle);3 - garantiscano ilmantenimento, il recuperoe il ripristinodei valori paesaggistici dei luoghi, anchetramitel’utilizzodisoluzioniformali,finitureesterneecromiecompatibiliconicaratteridelcontestopaesaggistico.

b-Nonsonoammessi:1-nuoveprevisioniedificatoriechecomportinoconsumodisuoloall’internodelleformazioniboschivecostiereche“caratterizzanofigurativamente”ilterritorio,einquelleplaniziarie,cosìcomericonosciutidal Piano Paesaggistico nella “Carta dei boschi planiziari e costieri “di cui all'Abaco regionale dellaInvariante“Icaratteriecosistemicideipaesaggi”,adeccezionedelleinfrastruttureperlamobilitànondiversamentelocalizzabiliedistruttureacaratteretemporaneoerimovibile;2 - l’inserimento di manufatti (ivi incluse le strutture per la cartellonistica e la segnaletica nonindispensabili per la sicurezza stradale) che possano interferire o limitare negativamente le visualipanoramiche.

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Benipaesaggisticiart.142c.1,lett.m,Codice–LezonediinteressearcheologicoZonacomprendentedueinsediamentietruschieirestidellavillaromanadiPieveVecchia(codicePI02)

LecollinetracuièinseritoilborgomedievalediCasaleMarittimo,sullospartiacquetralaValledellaSterzaelapianacostiera,conservanounamorfologiapressochéinalterata,conunasignificativapresenzadirestiarcheologicidiepocaetruscae romana. Le ragionidiuna taleantropizzazionevanno ricercatenellastraordinariaubicazionegeografica,inposizioneelevataenodale.

A SE dell'attuale cittadina di Casale, in località Casalvecchio, un ampio pianoro ospita i resti di unvillaggiodi capannedi fineVIII secolo a.C. edi unedificio interpretato comeuna ricca residenza (regia),centro politico e cerimoniale di un insediamento etrusco databile al VII secolo a.C. Il pianoro è inoltredominato da una piccola altura (detta Acropoli) dove sono statimessi in luce i resti di un insediamentoetruscodiIVsecoloa.C.

LadistruzionedellaregiadiCasaleintornoallametàdelVIsecoloa.C.ècontemporaneaallacadutaindisusodellanecropolidiCasaNoceraedelletombeacameradislocateneidintorni.IlgeneraleclimadicontattiediscambichesievincedaimaterialirinvenutibensiaccordaconlaposizioneoccupatadalsitonelledinamicheinsediativedellaValdiCecina.LacollinadiCasalvecchio,conlasuaubicazioneacavallotrailmareelavalledelCecina,costituivainfattiunpuntodicontrollostrategicochepermettevadaunlatoilpienodominiovisivosuunampiotrattodicostadaPopuloniafinoallafocedelCecinaedall’altroformava,insieme allo speculare sito di Casaglia (nel comune diMontecatini Val di Cecina, PI), una sorta di varcod’ingresso al percorso fluviale che immetteva nel bacinominerario volterrano. E' proprio questa duplicevalenzadiproiezioneverso ilmareedi saldocontrollodel territoriochehapermesso l’affermazionedelsitoeilsuoruolodicentrodiscambimarittimisindallafinedell’VIIIsecoloa.C.

Piùscarseletestimonianzedietàclassicaedellenistica,adeccezionedell’insediamentosullapiccolaalturadiCasalvecchio,chesiconnotaanch’essocomeuncentrodicontrollonelterritorio.

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A partire dal I secolo a.C. il quadro del popolamento muta radicalmente con l’avvenutaromanizzazionedel territorio. In località PieveVecchia, su undeclivio a terrazze, orientatoNW-SE e conpendenzapiuttostopronunciata,laterrazzamaggiore,unampiopianoroacirca170ms.l.m.,eraoccupatada unnotevole edificio di età romana, conosciuto come villa della Pieve, dai cui scavi provengonomoltimaterialiriutilizzatiinvariedificidelpaese,tracuispiccanoitrapezoforiazampeleoninereimpiegatenelseggiovescoviledellachiesadiSant’Andrea(E.Sheperd,“EnricoParibenieloscavodiCasalmarittimo”,inStudiinmemoriadiParibeni,Roma1998,pp.427-450).RicognizionitopograficherecentihannodimostratounacontinuitàdivitadelsitotralatardaetàrepubblicanaeilVsec.d.C.

Dunque, l’area non solo costituisce un luogo eccezionale per l’integrità del paesaggio e per lasopravvivenzadiaspettinaturalistici,maèanchecaratterizzatadaunafrequentazionechedall'VIIIsecoloa.C.continuafinoalperiodotardoantico,certamentedeterminatadallecaratteristichenaturalideiluoghi,assaifavorevolialleviedicomunicazionenellafasciache,dallitorale,penetranell’internoperraggiungerel'etruscaVolterra.Obiettivi-Glistrumentidellapianificazioneterritoriale,gliattidigovernodelterritorio,ipianidisettoreegliinterventidovrannoperseguireilseguenteobiettivo:a – tutelare e valorizzare, compatibilmente con le esigenze di tutela, i beni archeologici sottoposti alle

disposizionidicuiallaPartesecondadelD.lgs42/2004es.m.i.eilcontestodigiacenza.Direttive-Glientiterritorialieisoggettipubblici,neglistrumentidellapianificazione,negliattidigovernodel territorioeneipianidi settore, ciascunoper lapropriacompetenza,provvedonoadefinire strategie,misure e regole/discipline volte a favorire la fruizione pubblica delle aree archeologiche valutandone lasostenibilitàinrelazioneallarilevanzaarcheologicaeaivaloriidentitaridelbeneedelcontestodigiacenza,allavulnerabilitàdiciascunsito,allapossibilitàdigarantirel’accessibilità,lamanutenzioneelasicurezza.Prescrizionia–Nonsonoammessiinterventiditrasformazioneterritoriale,compresiquelliurbanisticiededilizi,che

compromettano le relazioni figurative tra il patrimonio archeologico e il contesto di giacenza e larelativapercettibilitàegodibilità,nonchélaconservazionematerialeelaleggibilitàdellepermanenzearcheologiche.

b–Nelleareeeneiparchiarcheologicileattrezzature,gliimpiantielestrutturenecessariallafruizioneealla comunicazione devono essere esito di una progettazione unitaria fondata su principi diintegrazione paesaggistica e di minima alterazione dei luoghi ed assicurare la valorizzazione delcontestopaesaggistico.

c–PeribeniarcheologicisottopostialledisposizionidicuiallaPartesecondadelD.lgs42/2004es.m.i.restanofermetutteledisposizioniivipreviste.

15.4.Nellezonedicuiall’art.11.3,letterea)eb)deldocumentodenominato“Ricognizione,delimitazioneerappresentazione in scala idoneaall’identificazionedelle aree tutelateper leggeai sensi dell’art. 142delCodice”,allegato7Balladisciplinadelpianooltreaquantoprevistoaipunti15.1,15.2e15.3delpresentearticolo,siperseguonogliobiettivi,siapplicano ledirettive,si rispettano leprescrizionidicuiallesingoleschededell’AllegatoH,checostituisceparteintegranteesostanzialedellapresentedisciplina.

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4.3.IlP.T.C.P.dellaProvinciadiPisa

l PTC vigente della provincia di Pisa, approvato il 27 luglio 2006, con DCP n. 100/2006, divide ilterritorioinduesistemi:ilSistemaTerritorialedellaPianuradell’ArnochevadallafocedelSerchioaltrattoinferiore della Valle dell’Arno e il Sistema Territoriale delle Colline InterneMeridionali che confina con iterritoridiSienaadesteLivornoadovesteGrossetoasud.PerilPTCiSistemiTerritorialisonoiriferimentiprimaridellaprogrammazioneedellapianificazioneterritorio.

Il territorio del Comune di Guardistallo ricade nel “Sistema Territoriale delle Colline InterneMeridionali”:unsistemacaratterizzatonelsuocomplessodaterritoricollinariricchidirisorsenaturali,conunariccacopertura;inoltreilComunediGuardistalloèricompresonelSub-sistemadelleCollinelitoraneeedellabassaValdiCecina.

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IsistemiterritorialilocalidellaProvinciadiPisa

IlPTCindividuatrainvariantidelsuddettosistema:Per i Comuni fluviali (MontecatiniV., Riparbella,Montescudaio,Guardistallo, Pomarance,Volterra,

Castelnuovo Val di Cecina, S.Luce, Monteverdi M.mo, Terricciola, Peccioli, Capannoli Palaia) costituisceprescrizionelaconservazionedeivarchinaturalidiaccessoalcorsod’acqua,edelleveduteelapromozionediazionicoordinateperlafruizioneapiediedinbicidellerisorsenaturalianchemediantelacostituzionediareeprotette,diparchiurbani,extra-urbani,parchisovracomunali.

LetavoledelPTCcheriguardanoilpaesaggiosono:QC10”IlSistemadeiVincoliPaesaggistici”;P10“ISistemidiPaesaggio”;P711“TerritorioAgricolo”;QC7a“RisorseAgro–Ambientali”,eleNormedelPTCdall’art.21all’art.44.L’Amministrazione Provinciale, con Delibera di Consiglio Provinciale n. 44 del 23/06/2011, ha avviato ilprocedimento di variante al PTC, con il proposito di procedere all'integrazione del PTC relativamente alTerritorioRurale,alfinedidettagliareeadeguaregliindirizzieleprescrizionidellostrumentoterritorialedicoordinamento Provinciale, alle sopravvenute disposizioni normative regionali, agli strumenti urbanisticisovraordinati, in riferimentoalle sceltedi caratteregenerale, ai sensidell'art.4 comma1delladisciplinageneraledellostesso.

LaprovinciadiPisasièpostaleseguentifinalità,inrelazioneallavariantealPTC:

- adeguare lo strumento territoriale di coordinamento, al Nuovo Regolamento Regionale per ilTerritorioRuraledicuialregolamenton.7/Rdel9/2/2010"regolamentodiattuazionedeltitoloIVcapoIII(territoriorurale)dellaLR3gennaio2005n.1;

- evidenziareleproblematicherelativeallenuoveesigenzedelmondodellavoroagricolo;

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- promuovere lo sviluppo degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso ilcontemperamento delle esigenze di sviluppo economico e sociale e delle esigenze di tuteladell'ambiente,delpaesaggio,delterritorioediconservazionedellerisorsenaturali,inrecepimentodelledisposizioninormativedettatedallaLRn.11del23/03/2011;

- adeguamentodelPTCalPianoPaesisticoRegionalerelativamenteagliapprofondimentidegliambitisecondoicriteristabilitinelPITRegionale

La“VariantedimanutenzionealPTCprovincialerelativaalterritoriorurale”riservaparticolareattenzioneal paesaggio, si pone l’obiettivo di incentivare il valore paesaggistico, come l’insieme delle risorsealimentari, socio - economiche, ambientali, e contrastare così la tendenza all’abbandono, favorendo ilricambiogenerazionale.Le azioni strategichedellaVariante si rivolgonoall’incentivazionee al sostegnodel lavoro agricolo e allasalvaguardiaeallavalorizzazionedelterritoriorurale:incentivarel’agricolturabiologica,iconcimidiorigineprevalentemente vegetale, incrementare la qualità dei prodotti agricoli, riqualificare le produzioni localiutilizzandometodidiagricolturabiologicaedintegrata,attivandocontemporaneamenteilmercatolocaleeterritoriale.SispecificainoltrechelaProvinciadiPisahaapprovatounavariantealPTCcondeliberan.7del13/01/2014relativaalladisciplinadelterritorioagricolo.Tragliobiettiviattinentiallavarianteinoggettosiriportanoiseguenti:-Sianovalutatiicambid’usoeletrasformazioninelterritorioruraleinrelazioneaidimensionamentifissatidalP.S.;-Sianoverificatiespecificatigliambiti incuiè inibita l’inserimentoal finedella tuteladegli immobiliedelleareedirilevanteinteressepaesaggisticoeambientaleinattuazionedellaL.R.65/2014incoerenzaconilPITePTC–manufattiamatoriali.5. LA VARIANTE AL R.U. PER ADEGUAMENTO ED AGGIORNAMENTO ESCLUSIVAMENTE NORMATIVO

ALLADISCIPLINADELTERRITORIOAGRICOLO

L’intenzione di avviare la variante in oggetto nasce dall’esigenza di aggiornare, perfezionare eadeguarealCapoIII(Disposizionisulterritoriorurale)dellaL.R.65/2014.

Il Regolamento Urbanistico è stato approvato infatti precedentemente all’entrata in vigore dellaL.R.65/2014edelDPGRn.63/Rdel25/08/2016ementrepergliambitiurbaniperiqualinonsiravvisanodifficoltà interpretative delle norme, nel territorio rurale si rende necessario prevedere l’uniformazionealla nuova normativa. L’Amministrazione Comunale inoltre intende modificare alcune disposizionispecifiche relative ai cambi d’uso degli annessi agricoli, alle modalità degli annessi agricoli aziendali eamatoriali.

5.1.lemodificheapportatealregolamentoUrbanistico

Ingenerale la variante riguardaesclusivamente lapartenormativadel territorio rurale. Sono statemodificatequindi leNTAdelR.U.esclusivamentealTitolo IVCapo I Disposizioni relativeal sottosistema

funzionaleambientale-zoneterritorialiomogenee“E”.

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E’statamodificataladisciplinarelativaallezoneagricole,inrelazioneall’ampliamentodeifabbricatieallarealizzazionediannessidicarattereaziendaleedamatoriale.

E’statamodificataladisciplinarelativaaicambid’usodegliannessiagricoli,prevedendolapossibilitàdi conversione verso l’uso esclusivodella residenza, in conformità all’art.83della L.R.65/2014, inserendospecificheedettagliatedisposizionimirateallariqualificazioneambientaleepaesaggistica;

IngeneraleèstataadeguataladisciplinaalledisposizionidicuiallaL.R.65/2014edalaDPGR63/Rdel25agosto2016.

Consideratal’entitàdellavariante,nonsiprevedonoeffettiterritorialiepaesaggisticisignificativitalidamodificareilquadroattuale.Siritieneinoltrechelaproceduradivariante,nonnecessitil’attivazionedelprocedimento di cui all’art.25 della L.R.65/2014, in quanto in questa fase non sono previsti ipotesi ditrasformazione al di fuori del territorio urbanizzato che comportino impegno di suolo non edificatorientrantinellecasisticheprevistedall’articolosopradetto.

E’ utile specificare che rientrando la Variante in oggetto nelle disposizioni transitorie dellaL.R.65/2014edinparticolarenell’art.222,nonsarànecessarial’individuazionedelterritoriourbanizzatoaisensi dell’art.224, in quanto trattasi di variante esclusivamente normativa la quale non avrà nessunaincidenza sul perimetro della stesso. Si specifica comunque che il perimetro del territorio urbanizzato aisensidell’art.224dellaL.R.65/2014coincideconquellodelleUOTEcomeindividuatedalP.S.5.2.Specificheconsiderazionisuldimensionamentodellavariante

Trattandosi di una variante esclusivamente di carattere normativo, è utile specificare anche inrelazionealcontributopervenutodapartedellaProvinciadiPisaSettorePianificazioneStrategica,chenonsi ritiene opportunomodificare il dimensionamento del territorio aperto in relazione alla disponibilità diP.S.. Richiamando la tabella del dimensionamento del R.U. in raffronto a quella del P.S., si nota che nelprimoR.U.era statostimatounprelievodi27abitantia frontedei54disponibilidiP.S..Adoggi,acircametàdellavaliditàdelRegolamentoUrbanistico,nonsonostatieffettuatiinterventichehannoprelevatoildimensionamentosuddetto.Nonsiritieneverosimilecheneiprossimidueanniemezzo(validitàtemporaledelR.U.)possaessereutilizzatoildimensionamentodiR.U.disponibile(27abitanti),ancheselemodificheapportatedallapresentevariantesonoorientateafacilitarealcunetipologiedicambid’uso. Inognicaso,durante in monitoraggio in corso di validità del R.U., qualora dovesse verificarsi l’esigenza è semprepossibileattivareunavariantespecificacheeffettuiilprelievoresiduodisponibilediP.S.

6.APPENDICE

A seguito dell’adozione della Variante normativa per le zone agricole al Regolamento Urbanisticoavvenuta in data 19/12/2016 con Del. CC. n. 42 sono pervenute all’Amministrazione Comunale n. 5osservazionioltrecheiContributideivariSettoriCompetentidellaRegioneToscana.

AdogniOsservazioneecontributoèstatadataopportunarisposta inmeritoalsuoaccoglimentoomeno, raccolte all’interno del documento denominato “Controdeduzioni alle Osservazioni Pervenute”distintotralaVariantealPSelaVariantealRU.

Riportiamodiseguitol’elencodelleOsservazioniecontributipervenuti:

ELENCODELLEOSSERVAZIONIPERVENUTE Ordine Prot. N° del Intestatario Note

1 1012 8/03/2017 Luciano Franci 2 1051 10/03/2017 Ufficio Tecnico

Page 35: VARIANTE NORMATIVA PER LE ZONE AGRICOLE DEL … · 2017. 3. 31. · modificazioni relativamente ai sistemi ambientali e paesaggistici, stabilisce le regole per la tutela dei beni

COMUNEDIGUARDISTALLOVARIANTENORMATIVAPERLEZONEAGRICOLEALREGOLAMENTOURBANISTICO

RelazioneGenerale Pagina34di34

3 1052 10/03/2017 Ersilia Musotto 4 1053 10/03/2017 Annabella Pacitti 5 1073 13/03/2017 Antonella Caterino

ELENCODEICONTRIBUTIPERVENUTI Ordine Prot. N° del Intestatario Note

1 1101 13/03/2017 Regione Toscana Si specifica che sono state accolte unicamente l’Osservazione dell’Ufficio Tecnico e il Contributo

dell’EnteRegioneToscana.A seguito dell’accoglimento delle Osservazioni, sono state apportate modifiche puntuali, e non

sostanziali,alleNormeTecnichediAttuazione,chenonhannoincisoevariatolastrutturadellaVariantealRegolamentoUrbanistico.

A seguito dell’accoglimento delle Osservazioni, sono state apportate le seguenti modifiche al

presentedocumento:- InserimentodelCapitolo6–Appendiceeconseguentevariazionedell’indiceiniziale.

MonsummanoTerme,Marzo2017

Ilprogettista Arch.GiovanniParlanti