VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante...

17

Transcript of VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante...

Page 1: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale
Page 2: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale
Page 3: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale

2

VARIANTE 1 del PPE

RELAZIONE ILLUSTRATIVA INDICE

1. Motivazione e obbiettivi della Variante 1 al Piano Particolareggiato Subambito A-B ATA

2. Sviluppo dell’area ATA del PRG di Caselle

3. Progetto urbanistico e planivolumetrico 3.1 Il sistema viario e ferroviario 3.2 Il progetto insediativo e funzionale 3.3 Il progetto del verde e delle visuali paesaggistiche 3.4 Il progetto della accessibilità e della sosta

4. Opere di urbanizzazione a rete 4.1 Acquedotto, fognatura, gas 4.2 Illuminazione e cablaggi

Page 4: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale

3

1. Motivazione e obbiettivi della Variante n.1 al Piano Particolareggiato Subambito A-B ATA Va in premessa ricordato che, a seguito del rilascio nel 2005 delle Autorizzazioni commerciali da parte della Regione Piemonte ed in attuazione dell’obbligazione assunta dalle parti private proprietarie in sede di APQ ex lege 662/1996, sottoscritto in data 31.03.2004 (fra Comune, Satac e SAGAT) il Comune di Caselle ha ottenuto, in cessione gratuita, da parte di Satac (in data 11 giugno 2010), tutti i terreni privati considerati afferenti al Subambito A del vigente PPE ATA Subambito A-B. e consistenti in 102.703 mq 1 (la cui edificabilità prescritta dal PRGC vigente con l’indice territoriale di 0,4 mq/mq, si è da allora rasferita automaticamente, per la norma di perequazione urbanistica disciplinata per ATA dal PRGC, nel Subambito B. La presente Variante 1 al PPE vigente ha come motivazione ed obbiettivo il recepimento sia dei contenuti dell’ Accordo di programma (AP) approvato con DGR 55-866 del 29 dicembre 2014, sia della conseguente Variante parziale 7 del PRGC, che ha disciplinato la conformità urbanistica dell’attuazione del Subambito A-B dell’Area ATA con la vigente pianificazione urbanistica di Caselle, implementando conseguentemente i contenuti progettuali e normativi del vigente PPE. Si ricorda che lo sviluppo operativo del Subambito A-B dell’area ATA oggetto dell’Accordo procedimentale quadro (APQ) ex L. 241/1990 (che il Comune ha approvato con DCC n. 20 del 18.04.2013 e con DCC. n. 50 del 31/07/2014)2, finalizzato a disciplinare modalità, tempi e fattibilità del Nuovo Progetto Caselle sottoscritto dalle parti in causa, è stato considerato alla base di quanto trattato e disciplinato dal citato Accordo di Programma di cui alla DGR 55-866 del 29 dicembre 2014 e della conseguente Variante parziale 7 del PRGC. La presente Variante n.1 ha dunque assunto il Nuovo Progetto Caselle, ha adeguato ed aggiornato il Progetto urbanistico, planivolumetrico, viabilistico ed urbanizzativo del vigente PPE Subambito A-B ATA, le Norme di attuazione, la Relazione tecnica, il Computo di massima delle opere e la Relazione finanziaria e redatto uno schema di Convenzione attuativa (come previsto dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale denominato Caselle Shopping & Leisure Village, oggetto della presente Variante n.1 del PPE, è stato preventivamente sottoposto alla verifica di assoggettabilità alla procedura di Valutazione di impatto ambientale ai sensi dell’art. 10, L.R. n. 56/77 e s.m.i. e dell’art. 20, D.Lgs. 152/06 e s.m.i. (“Fase di Verifica”). Con la Determinazione n. 244 del 02.05.2016, pubblicata sul B.U.R. n. 24 del 16.06.2016, la Regione Piemonte, Direzione Competitività del Sistema Regionale, Settore Commercio e Terziario, ha escluso il progetto del “Caselle Shopping & Leisure Village” e delle connesse opere viabili dalla procedura di Valutazione di impatto ambientale, di cui all’art. 12 della L.R. n. 40/98 e s.m.i., previo il recepimento e il rispetto di puntuali prescrizioni sia di carattere tecnico/ambientale che progettuale, comprensive degli impegni particolari di cui all’art. 16 dello Schema di Convenzione attuativa allegato alla presente Variante n.1 del PPE Subambito A-B ATA (vedi l’ Elaborato 9 della Variante n.1).

2. Sviluppo dell’area ATA del PRG di Caselle Per lo sviluppo dell’Area ATA del PRGC, in coerenza con il complesso quadro di accordi programmatici delineatosi nel 2004 e 2005, il PPE vigente e la sua Variante contestuale al PRGC,

1 Atto a rogito Alessia Sibille notaio in Torino, Rep. n. 5.167 Racc. n. 4.269 del 11.06.2010, registrato all’Agenzia delle Entrate di Torino 2 il 21.06.2010 al n. 9489. 2 Il Proponente SATAC del Nuovo progetto Caselle e il Comune hanno sottoscritto, in data 18.04.2013, un

Accordo procedimentale ex art. 11 L. 241/1990 e s.m.i. finalizzato a formalizzare tempi e condizioni per la validità e fattibilità del Nuovo Progetto Caselle, a cui è seguito un addendum sottoscritto tra le Parti in data 07.08.2014.

Page 5: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale

4

nel 2005, avevano definito per l’Area ATA, due sub ambiti di intervento; uno a nord della SP 2 denominato Subambito A-B e l’altro a sud della stessa SP 2 denominato Subambito C (per il quale deve a tutt’oggi ancora essere predisposto un Piano particolareggiato per la sua futura attuazione). Le funzioni urbanistiche del Subambito A-B, come già definite dal PPE vigente, sono confermate dalla presente Variante n.1: - nella parte a Est del nuovo tracciato della parte finale SP 13 con innesto sulla Sp 2, con la prevalenza delle strutture pubbliche o private di interesse pubblico connesse o interrelate con il polo aeroportuale aeroportuale ed il trasporto pubblico locale; - nella parte ad Ovest della nuova SP 13, con lo sviluppo delle funzioni terziarie e commerciali e delle aree di servizio ad esse collegate. In considerazione della Zona D di tutela aeroportuale introdotta dal Regolamento ENAC del 2010, il Comune di Caselle, che con la DCC n. 80 del 29/12/2014 aveva adottato (condizionatamente al recepimento delle prescrizioni contenute nel parere in merito espresso dall’ENAC) il Piano di Rischio Aeroportuale. Con la Variante parziale n. 7- Aree ATA sono state recepite nel PRGC di Caselle le previsioni di tale Piano di Rischio, facendo proprie e declinando le prescrizioni dell’ENAC per l’intervento previsto nell’area ATA come di seguito evidenziato. Nel Subambito A-B, l'edificabilità territoriale, determinata dall'indice territoriale di 0,4 mq/mq del vigente PRGC per il Subambito A-B dell’area ATA, è stata modulata in misura crescente, mediante la ripartizione in tre comparti d’area (la cui configurazione è riportata nella Tavola 3.5. della presente Variante 1 del PPE e denominati: - Comparto d’area a) il più interno alla Zona D, con superficie territoriale (St) di circa 120.171 mq, che deve utilizzare un Indice di edificabilità territoriale (IT) minore o uguale a 0,20 mq Slp/mq di St; - Comparto d’area b1) interno alla fascia D–ENAC, con St di circa 154.500 mq, che deve utilizzare un IT minore di 0,40 mq di Slp/mq di St; con 1 piano fuori terra per i fabbricati del comparto posizionati a NE, a destinazione d’uso commerciale, non integrati con il complesso a Village, del Nuovo progetto Caselle, evidenziati nella Tavola 3.8 della Variante 1 del PPE. - Comparto d’area b2), esterno alla Zona D - ENAC, con St di circa 169.738 mq, che deve utilizzare un IT (uguale o di poco superiore a 0,50 mq di Slp/mq di St), fino al raggiungimento dell’ edificabilità complessiva attribuita dal PRGC al Subambito A-B. Tale suddivisione del Subambito A-B dell’ ATA è pertanto fatta propria dalla Variante 1 del PPE sia con riferimento al progetto planivolumetrico ed alla normativa attuativa, sia facendo corrispondere la articolazione del Subambito stesso in: Subambito A, coincidente con il Comparto d’area a) Subambito B , coincidente con i Comparti d’area b1) e b2).

3. Progetto urbanistico e planivolumetrico 3.1 Sistema viario e ferroviario Nel 2005 la Regione Piemonte aveva subordinato l’attivazione dell’autorizzazione commerciale rilasciata sul Subambito B3, alla realizzazione di significative opere viabili che si connettevano al più ampio contesto di sviluppo infrastrutturale legato all’evento olimpico del 2006.

3 La Regione Piemonte, Settore Programmazione ed interventi dei Settori Commerciali, con deliberazione della Conferenza dei Servizi n. 17533/17.1 del 13 dicembre 2005 aveva accolto la richiesta di autorizzazione amministrativa ex art. 9, D.Lgs. 114/98 e s.m.i. per l’attivazione di un centro commerciale classico avente una superficie di vendita di mq 51.118, poi rilasciata dal comune di Caselle Torinese in data 14.12.2005 (autorizzazione n. 81) in applicazione della suddetta deliberazione della Conferenza dei Servizi.

Page 6: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale

5

Tra le precedenti opere, alcune ritenute funzionali alla fluidificazione del traffico generato dalle Olimpiadi invernali di Torino, poste a carico di soggetti diversi (Provincia di Torino, SAGAT) dal promotore dello sviluppo commerciale interno al Subambito B, pur essendo regolarmente prevista a livello sovracomunale dal PTC2 della Provincia di Torino (dal 1.1.2015, Città metropolitana di Torino) e, a livello comunale, dalla pianificazione urbanistica di Caselle (e San Maurizio), non sono state realizzate rendendo di fatto irrealizzabili o non più funzionali anche parte delle opere viabili poste in capo al soggetto promotore. L’Accordo di Programma (AP) approvato con DGR 55-866 del 29 dicembre 2014 ha ri-valutato lo schema viario ed il quadro programmatico di sviluppo infrastrutturale previsto a livello comunale e sovracomunale, configuratosi dal 2005 al 2014, aggiornandolo ed attribuendo al soggetto titolare delle Autorizzazioni commerciali ed attuatore del Subambito B, tutti gli intereventi viabili (eccezion fatta per quelli strettamente di interesse e pertinenza dell’Aeroporto che SAGAT intenderebbe inserire nell’imminente suo nuovo Masterplan aeroportuale) riguardanti l’attuazione del Subambito A-B delll’ATA e stabilendo che le prescrizioni viabilistiche elencate (art 3 dell’AP), costituiscono il “livello minimo” di opere da realizzare per l’attivazione del centro commerciale così come autorizzato nel 2005 (possibili modifiche potranno essere valutate in sede di eventuale richiesta di applicazione delle procedure di cui all’articolo 15 della DCR 563-13414/99 s.m.i e alle conseguenti risultanze). Per la viabilità compresa nel territorio del Comune di Caselle4, la Variante parziale 7 del PRGC, conseguente all’ AP, ha perfezionato le previsioni viabili del PRGC, in coerenza con le opere connesse all’Autorizzazione commerciale ed all’ AP approvato con la DGR 55-866 del 29 dicembre 2014 sopra richiamati, adeguando:

1. il potenziamento della SP. 13 (realizzazione della Variante SP13 all’interno dell’ area ATA oggetto del PPE, dal confine comunale con San Maurizio, fino all’incrocio, con rotatoria a raso, con la SP2 e oltre, con tratto di interesse comunale fino a via Ciriè di Caselle);

2. il potenziamento della SP. 2 sino allo svincolo di strada dell’Aeroporto e relative rotatorie di accesso (allargamento a 3 corsie del viadotto di collegamento tra la Superstrada dell’Aeroporto e la SP2; prolungamento del viadotto verso Ci r iè fino alla discesa in piano nella SP2 in prossimità della confluenza in essa di via Ciriè di Caselle e del confine comunale);

3. l’asse perimetrale nord-ovest del Subambito B dell’ATA e relative rotatorie di accesso; 4. il potenziamento e la riqualificazione/messa in sicurezza dell’intero percorso di Via alle

Fabbriche e relative rotatorie, previsti dal vigente PRGC di Caselle, con realizzazione di un nuovo tratto con innesto a raso sulla SP2 mediante rotatoria, viadotto di scavalco della SP2 stessa ed innesto sulla viabilità di arroccamento del Subambito B (di cui al punto 3);

5. la riqualificazione e messa in sicurezza della S.P. 10 nel tratto compreso tra l’intersezione con Via alle Fabbriche ed il confine comunale di Borgaro.

A completamento del suddetto quadro infrastrutturale e al fine di consentire un più efficace sviluppo dell’Ambito ATA, la Variante 7 del PRGC, a parziale modifica della viabilità locale connessa al Subambito C, ha inoltre prolungato l’asse che diparte dalla rotatoria in progetto sulla SP 2 (in corrispondenza dell’innesto della SP 13) sino al raggiungimento di Via Ciriè di Caselle (vedi anche il precedente punto 1). Con riferimento alle Piste ciclabili: La Variante 7 e la Variante strutturale 1 del PRGC hanno previsto una connessione diretta tra l ’area ATA (Subambito A-B, la stazione Aeroporto del SFMR e il Subambito C) e il centro di Caselle, aprendo una prospettiva nuova non solo per il collegamento ciclopedonale ATA – Città ma anche per il riordino più ampio della di rete rispetto all’abitato e per lo sviluppo

4 L’AP prescrive anche, a carico del soggetto titolare delle Autorizzazioni commerciali opere viabili esterne al Comune di Caselle:Il completamento dello svincolo tra la SS 460 e la SP 10; le opere necessarie alla mitigazione delle esternalità negative sulla SP 2, nel tratto di attraversamento della frazione Ceretta di San Maurizio Canavese, per la fluidificazione del traffico e per la sua messa in sicurezza; il potenziamento della SP 13 in dal confine di Caselle alla rotonda di via Fatebenefratelli.

Page 7: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale

6

degli stessi Subambiti dell’area ATA (vedi a questo proposito la Tav. 8 del del Rapporto ambientale-Vas della Variante 7 al PRGC). Con la presente Variante n.1 si adegua pertanto il vigente PPE Subambito A-B dell’ATA agli interventi sul sistema viabile5 in conformità del PRGC di Caselle oggi vigente (così come è stato modificato dalla Variante parziale 7, dalla Variante strutturale 1 al PRGC e delle specifiche disposizioni dell’ Accordo di Programma approvato con DGR 55-866 del 29.12.2014).

Il ruolo della ferrovia Il progetto “Servizio Ferroviario Metropolitano e regionale” (SFMR) della Regione e dell’Agenzia della Mobilità, è stato integralmente recepito e sviluppato dal vigente PTC2 della Città metropolitana e dalla programmazione dei trasporti di tutti i soggetti competenti. Nell’area casellese il SFMR è basato: - sull’ammodernamento della linea Torino-Ceres ed il suo inserimento nel Passante ferroviario di

Torino alla stazione Rebaudengo (mediante il tunnel di Corso Grosseto di Torino già appaltato ed in fase di avvio costruttivo) e relativo modello di esercizio cadenzato e frequente del SFMR;

- su un nodo di interscambio di Caselle-Aeroporto e di Ciriè. La stazione SFM di Ciriè è rivolta all’intermodalità del trasporto locale e della Città metropolitana, mentre la stazione SFMR Caselle-Aeroporto, è un nodo di interscambio per le particolari funzioni di mobilità intermodale metropolitane e regionali determinate dall’Aeroporto (a questo proposito la presente Variante n.1 ne prevede la riqualificazione e la realizzazione di un movivìcentro). Dunque si delinea un sistema territoriale della mobilità basato su un più efficace sfruttamento della risorsa ferroviaria nell’ambito del SFMR. In questo quadro, un positivo sostegno (in termini di utenza) a tale offerta deriva anche dalla domanda di mobilità mediante trasporto pubblico che si determinerà quale effetto del complesso degli interventi che riguarderanno nel breve e medio periodo: l’Aeroporto, l’area strategica ATA del PRG di Caselle, oggetto del PPE Subambito A-B dell’ATA e della sua Variante n.1, la riorganizzazione e potenziamento del sistema dell’accessibilità nell’intero ambito di territorio considerato.

3.2 Il progetto insediativo e funzionale 3.2.1 Le perimetrazioni dell’area ATA Rispetto alle rettifiche del perimetro dell’area ATA del PRGC 2001, già operate nel 2005 con il PPE vigente, la Variante 1 del PPE ne apporta di ulteriori anche se di modesta entità, in conformità dell’Accordo di programma approvato con DGR 55-866 del 29 dicembre 2014; della Variante parziale 7 e della Variante strutturale n.1 del PRGC di Caselle. Ci si riferisce alle marginali modifiche alla localizzazione commerciale L2, al perimetro del Subambito A-B in rapporto al potenziamento della SP 2; al perimetro del Subambito C. 3.2.2 Il Progetto insediativo l progetto urbanistico e planivolumetrico del vigente PPE, approvato nel 2005, prevedeva nel subambito B, un grande Centro commerciale tradizionale, costituito da un unico edificio di tipologia “Enclosed Mall”, sviluppato su due piani, di oltre 110.000 mq. complessivi di superficie lorda di pavimento, con ipermercato interno di oltre 8.500 mq. Il Nuovo Progetto denominato “Caselle Shopping & Leisure Village”, evolutosi a partire dal 2013, (con l’Accordo Procedimentale Quadro che il Comune ha approvato con DCC n. 20 del 18.04.2013 e con DCC. n. 50 del 31/07/2014, già richiamati nel precedente capitolo 1) tenendo anche in

5 GLI interventi viabili sono individuabili nella Tavola n. 3.10.1 della Variante 1 del PPE “Planimetria individuazione interventi – Viabilità e standard urbanistici” e nella Tavola n. 3.10.2. “Planimetria individuazione interventi interni al P.P. – Viabilità e standard urbanistici”.

Page 8: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale

7

considerazione dell’introduzione della zona di tutela “D” al Cap.9, par.6 del Regolamento ENAC 2010 per la costruzione e l'esercizio degli Aeroporti, ha previsto la modifica da centro commerciale “Enclosed Mall” a “Open Mall”, ovvero un concept progettuale caratterizzato da plurimi edifici divisi tra loro, separati da vie e/o piazze pedonali e/o veicolari da cui si accede separatamente alle singole unità senza la presenza di ingressi principali unitari. In sintesi la presente Variante 1 del PPE vigente pianifica, progetta e prescrive per Sub B ed in analogia anche per Sub A, la realizzazione di un tessuto insediativo articolato e diffuso in più lotti (all’interno di ciascuno dei quali vi è un singolo edificio), delimitati chiaramente dalla viabilità pubblica e da spazi pubblici pedonali e veicolari (come piazze, giardini, percorsi pedonali/veicolari) e dal verde. Quindi il planivolumetrico ed il layout di progetto sono quelli di un tessuto insediativo, ferme restando l’edificabilità e le destinazioni d’uso del PPE vigente, basato sulla articolazione della superficie in singoli edifici autonomi e fisicamente separati, organizzati intorno a molteplici percorsi, in parte pedonali e veicolari e in parte solo pedonali, in grado di consentire la distribuzione e la circolazione dei visitatori in maniera diffusa. L’effetto di questa scelta è quello di evitare lo sviluppo di un unico intervento puntuale, caratterizzato da una “forte concentrazione” volumetrico-edilizia ed antropica, dentro il quale accedere attraverso alcuni ingressi principali e raggiungere le attività commerciali e paracommerciali ivi localizzate. Con la Variante n.1 la densità edilizia è invece diffusa sull’intera area e l’ampiezza degli spazi di collegamento tra i diversi edifici è ben superiore agli spazi di collegamento in un centro commerciale classico tradizionale. Inoltre i previsti percorsi “open air” permettono di realizzare spazi a disposizione dei visitatori, pienamente fruibili e di grande qualità, con una ulteriore diluizione delle presenze. Per quanto concerne il dimensionamento degli standard urbanistici la Variante n.1 fa riferimento ai contenuti del D.M. 2 Aprile 1968, n. 1444, nonché all’art 21 della L.R. 5 dicembre 1977 n.56 e s.m.i. ed alla D.C.R. 29 ottobre 1999, n. 563-13414 e s.m.i., per la determinazione degli standard urbanistici e aree di servizio. Analogamente si è operato per la stima del carico insediativo (in termini di visitatori), facendo riferimento al D.M. 2 Aprile 1968, n. 1444 (art. 3 ultimo comma) e alla L.R. 5 dicembre 1977, n.56 e s.m.i (art. 20, comma 3), che prevedono un indice insediativo di Slp pari a 30 mq. per persona per le destinazioni non specificamente residenziali, nonché del PRGC di Caselle (per gli addetti) con un indice di 100 mq slp/addetto.. A tal riguardo si precisa che i contenuti cogenti della Variante n.1 al PPE impongono un progetto di Open Mall e l’ottenimento dei titoli abilitativi potrà avvenire solo ed esclusivamente in conformità a quanto previsto dalla Variante. Attraverso l’applicazione alla capacità edificatoria e carico insediativo dei suddetti parametri di conversione (da mq di superficie lorda di pavimento a persone), derivati dai parametri di riferimento per lo standard insediativo e diversificati come sopradetto tra addetti (1 pers./100 mq di Superficie lorda di pavimento) e visitatori (1 pers./30 mq di Superficie lorda di pavimento), si ottiene una stima del carico antropico previsto dagli strumenti urbanistici per l’area ATA Subambito A-B ricadente nella zona di tutela “D” – in particolare del comparto b1) ove è prevista parte della destinazione d’uso commerciale). Il Nuovo progetto “Caselle Shopping & Leisure Village”, già valutato in sede di Verifica Ambientale da parte della Regione Piemonte e pianificato e normato dalla presente Variante n. 1, prevede pertanto all’interno del Comparto d’area b1) una Superficie lorda di pavimento complessiva di 61.640 mq., suddivisa in 50.818 mq. a destinazione d’uso commerciale e 10.822 mq. a destinazione d’uso direzionale. Il carico antropico previsto dalla Variante n.16 nel Comparto d’area b1) del Subambito B dell’area ATA è quindi così calcolato:

6 Vedi a questo proposito la ulteriore Relazione tecnica del Comune di Caselle inviata ad ENAC in data

10.11.2016 allo scopo di dimostrare la conformità delle previsioni del progetto di sviluppo previsto nell’ambito ATA sia con il Piano di Rischio Aeroportuale comunale sia con gli strumenti di pianificazione comunali vigenti. riguardo ai pareri di competenza espressi da ENAC con nota prot. 0126889-P del 08/11/2013 e successiva nota prot. 0040370-P del 18/04/2016.

Page 9: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale

8

- Addetti: Slp totale in progetto nel Comparto b1) 61.640 mq/100mq Slp/addetto = 616 addetti < 620 addetti (valore minimo evidenziato nel Piano di Rischio aeroportuale approvato);

- Visitatori: Slp commerciale in progetto nel Comparto b1) dell’area ATA= 50.818 mq/30mq

Slp/visitatore = circa1.700 visitatori < 2.000/3.000 visitatori (valore minimo evidenziato nel Piano di

Rischio aeroportuale approvato). 3.2.3 L’organizzazione delle funzioni ed usi Il nuovo asse viario sud/nord, dal confine comunale di San Maurizio alla Sp 2, (in variante alla SP 13 che attualmente lambisce l’Aeroporto) divide il Subambito ATA oggetto del PPE in Subambito A e Subambito B ed ha la funzione di connettere meglio la Sp13 con la Sp2 e raggiungere la via Ciriè di Caselle, favorire lo sviluppo del Sub A, di proprietà quasi esclusivamente comunale7 dal 2010, e consentire che il cavalcaferrovia a due innesti su di essa, pianificato dal vigente PRGC di Caselle, possa migliorare l’accessiblità dell’Aeroporto8. Ad est di questo asse, nel Sub A (l’ unità attuativa UAsf 2 della Variante n.1), sono concentrate le attività relazionate con le funzioni aeroportuali e del comune di Caselle: - parcheggio auto a sosta lunga; - parcheggio di interscambio con la Stazione del SFM e SFR per gli autobus e per le auto a

rotazione (Movicentro), - Hotel aeroportuale internazionale con SLP massima di 14.000 mq, servito dalla stazione

ferroviaria e collegato pedonalmente oltre che con la stazione passeggeri dell’Aeroporto, con il parco commerciale polifunzionale, il verde pubblico, il movicentro e i parcheggi.

- attività direzionali e di servizio con SLP massima di 7.784 mq - altri standard a verde e parcheggi ove pertinenti alle funzioni sopradette Continua altresì ad essere inclusa nel Sub A l’ Unità attuativa-UAsf 3 della Variante n.1, di modesta dimensione, di proprietà privata, adiacente alla ferrovia (attualmente occupata da un piccolo insediamento residenziale) che la Variante n.1 del PPE conferma nella configurazione del PPE vigente e nella destinazione ad uffici per max 1.000 mq di SLP). Ad ovest dell’asse viario si sviluppa il Sub B (UAsf 1 della Variante n.1), quasi esclusivamente di proprietà privata, a destinazione terziario-commerciale, direzionale, servizi e infrastrutture. Oltre che a tutti i necessari standard urbanistici per parcheggi e verde, è più precisamente destinato alla realizzazione del Parco polifunzionale denominato Nuovo Progetto Caselle “Caselle Shopping & Leisure Village”, per attività economiche e servizi privati di cui: 121.000 mq SLP a destinazioni terziaria e commerciale (di cui 51.000 di vendita) e 32.000 mq SLP a destinazione terziaria e direzionale, per una SLP totale di 153.000 mq. Si ribadisce che il layout di progetto (con una morfologia a Village) si sviluppa sulla articolazione della superficie in singoli edifici autonomi e fisicamente separati, organizzati intorno a molteplici percorsi, in parte pedonali e veicolari ed in parte solo pedonali, in grado di consentire la

7 A seguito del rilascio delle Autorizzazioni commerciali da parte della Regione Piemonte nel 2005 ed in attuazione dell’obbligazione assunta dalle parti private proprietarie in sede di APQ del 2004 (fra Comune, Satac e SAGAT), il Comune di Caselle ha già ottenuto, in cessione gratuita, da parte del Proponente-Satac (in data 11 giugno 2010), tutti i terreni privati riferiti al Subambito A, così come richiesti dal vigente PPE ATA A-B e consistenti in 102.703 mq (la cui edificabilità prodotta dal PRGC vigente con l’indice territoriale di 0,4 mq/mq, si è trasferita, per la norma di perequazione urbanistica disciplinata per ATA dal PRGC, nel Sub B (così come più precisamente delimitato nella presente Variante 1 del PPE); è fatto salvo l’utilizzo dell’edificabilità in Sub A (di proprietà comunale) spettante al Comune di Caselle, prodotta dall’indice 0,4 mq/mq, applicato alle sue aree di proprietà iniziali (mq 5.836 x 0,4 = 2.334 mq di Slp) a cui si sono aggiunte quelle prodotte dalla viabilità che la Provincia aveva ceduto al Comune di Caselle (mq 48.626 x 0,4 = 19.450 mq di Slp) 8 Mediante un accesso, distinto dagli altri flussi di traffico, delle autocisterne per il rifornimento di carburante dei velivoli ed una via di uscita ai veicoli degli utenti dell’ Aeroporto e del relativo parcheggio multipiano situato al di la della ferrovia stessa.

Page 10: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale

9

distribuzione e la circolazione dei visitatori in maniera diffusa, fluida e diversificata, determinando così una densità edilizia diffusa sull’intera area. In caso di diversi utilizzi delle aree di proprietà comunale in Sub A, rispetto a quanto indicato nelle Tavole di progetto 3.5. e 3.6 della presente Variante n.1 (ad esempio una Scuola secondaria superiore internazionale di formazione di piloti, la realizzazione di un museo dell’aria, altre destinazioni sinergiche o complementari all’attività aeroportuale, ecc.), ai sensi della Variante parziale 7 al PRGC, la realizzazione di questi interventi non costituisce né variante alla Variante n. 1 né al PRGC, a condizione che la superficie fondiaria utilizzata non sia in contrasto con le funzioni della sosta pubblica e di interesse pubblico ed il verde del Sub A, e la Slp non superi la Slp complessivamente appartenente al Comune di Caselle (21.784 mq comprensivi dei 14.000 mq di Slp destinati all’Hotel aeroportuale). Per l’attuazione e finalizzazione degli interventi ammessi, la Variante n.1 del PPE, ai sensi della Variante parziale 7 al PRGC e con specifico riferimento alle superfici fondiarie del Sub B, sono consentite le seguenti destinazioni: a) attività commerciali al dettaglio (negozi di vicinato, media e grande distribuzione), le attività commerciali all'ingrosso, i mercati, le esposizioni merceologiche e l'attività di somministrazione di alimenti e bevande come ristoranti, bar, pub ecc.; b) infrastrutture per l'intrattenimento e il tempo libero, uffici direzionali e per servizi, agenzie bancarie e assicurative, attività espositive, attività artigianali di servizio, servizi di ristorazione, attività ricettive e di foresteria, ecc:; c) spazi comuni quali piazze, percorsi pedonali e di servizio, aree tecniche, uffici del Caselle Shopping & Leisure Village. 3.2.3.1 Suddivisioni, parametri urbanistici e dati sintetici della Variante n.1 del PPE -Superficie territoriale (ST) del PPE = mq 459.449 -Superficie territoriale del Subambito A-B = mq 444.409 (di cui Localizzazione L2 = mq 290.000) -Superficie fondiaria (SF) = mq 188.240 (di cui Sub A mq 35.120 e Sub B mq 153.120) -Indice di edificabilità territoriale max Subambito A-B (IT) = 0,4 mq slp/mq St -Rapporto di copertura territoriale max del Subambito A-B = 50% -Superficie lorda di pavimento (SLP) max Subambito A-B = mq 177.763 -Indice superficiale antropico (art. 3.06) 30 mq Slp/persona -Standard urbanistici ex art 21 lur 56/77 (100% SLP max) mq 177.763 -Standard urbanistici ex art 21 lur 56/77 in progetto mq 186.565 Nelle Tavole 3.5.1 e 3.5.2 della Variante 1 del PPE sono evidenziate: -Viabilità pubblica interna al Subambito A-B = mq 63.490 -Viabilità pubblica esterna al Subambito A-B = mq 7.040 -Viabilità di distribuzione interna di uso pubblico = mq 14.114 -Standard urbanistico a Parcheggi pubblici = mq 87.900 (di cui in Sub A mq 6.815 e 16.300mq per Movicentro e in Sub B mq 64.785) -Standard urbanistico a Verde pubblico = mq 98.665 (di cui Sub A mq 37.365, Sub B mq 53.300, esterno Subambito mq 8.000) Lo sviluppo operativo del Subambito A-B è articolato in tre Unità Attuative delle superfici fondiarie (UAsf), individuate nella Tavola 3.5 della presente Variante n.1: la UAsf 1 relativa a Sub B; la UAsf 2 relativa a Sub A di proprietà comunale e la UAsf 3 relativa al Sub A, di proprietà privata); esse costituiscono la entità urbanistico-funzionali di coordinamento progettuale per infrastrutture, servizi e insediamenti ad esse pertinenti o pertinenti l’intera Variante n.1.

Page 11: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale

10

SUBAMBITO A

UASf DESTINAZIONE D’USO SLP

2 Turistico ricettiva mq 14.000

Direzionale e servizi mq 7.784

3 Direzionale-residenziale privata mq 1.000

TOTALE SUBAMBITO A MQ 22.784

SUBAMBITO B

UASf DESTINAZIONE D’USO SLP

1 Terziario-commerciale mq 121.000

Direzionale mq 32.000

TOTALE SUBAMBITO B MQ 153.000

3.3 Il progetto del verde e delle visuali paesaggistiche Molta importanza per un minore impatto delle infrastrutture viarie, degli spazi aperti a parcheggio e degli edifici previsti, rivestono le aree verdi, con l’obbiettivo di non ridurre il livello di biocompatibilità ambientale. La Variante n.1 del vigente Piano Particolareggiato recepisce indirizzi, direttive e prescrizioni del capitolo 23, par 3 e delle Tavole 13 e 14 del Rapporto ambientale VAS (RA-VAS) della Variante parziale 7 al PRGC di Caselle e del relativo Parere motivato di compatibilità (reso dall’Organo Tecnico del Comune di Caselle il 20 novembre 2015) alle pagg 6 e 7. E’ stato dunque recepito il modello organizzativo delle aree verdi del suddetto RA-VAS, volto a mitigare l’impatto urbanistico e paesaggistico (paesaggio inteso nella accezione di sistema di ecosistemi e non in base a valutazioni semiologiche o estetiche) del sistema insediativo previsto dalla Variante n.1 del PPE per l’intero Subambito A-B dell’area ATA. Le densità arboree previste nelle aree a verde dovranno corrispondere alla caratterizzazione e rispettare la quantità indicate nel RA-VAS e relativo Parere motivato di compatibilità della Variante parziale 7 al PRGC di Caselle. La realizzazione dello standard urbanistico a verde (verde pubblico e di uso pubblico) consisterà pertanto nella conformazione del terreno vegetale esistente in sito, nella formazione di aree verdi e relative densità e qualità arboree (utilizzando specie arboree di latifoglie autoctone e compatibili con il climax della zona), come indicato nelle Tavole 3.5, 3.6 e 3.12 della presente Variante n. 1, nelle quali vengono indicate le sistemazioni ambientali e la caratterizzazione degli spazi aperti, tenendo appunto conto del Rapporto ambientale VAS e relativo Parere motivato di compatibilità della Variante parziale 7 al PRGC di Caselle. Inoltre la Variante n.1 stabilisce che le superfici a parcheggio siano realizzate in modo da assicurare una congrua alberatura e pavimentata in modo da mitigare l’irraggiamento. Tali sistemazioni saranno ulteriormente dettagliate e precisate in sede di Studio Architettonico di insieme nel Progetto d’insieme del verde, (di cui all’art 5.04bis delle NTA della Variante n.1 del PPE) allegati al primo Permesso di costruire ed in sede di progettazione definitiva delle opere, con la specificazione delle specie utilizzate e la loro combinazione nelle aggregazioni vegetali. Il progetto del verde è stato sviluppato attraverso l’individuazione di temi e ambiti specifici ovvero: -Verde infrastrutturale; -Verde connettivo; -Parcheggi; -Coperture verdi; -Ring (viabilità di distribuzione interna ad uso pubblico).

Page 12: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale

11

Tali ambiti sono stati progettati e finalizzati alla creazione di un ecosistema vegetale in grado di connettersi al sistema del verde esistente9. All’importanza delle aree verdi e soprattutto delle alberature, si aggiunge il rilievo che assume il notevole scenario paesaggistico che circonda a lunga e media distanza visuale l’Aeroporto e il Subambito A-B dell’area ATA. A questo proposito (vedi la Tavola 3.9 in scala 1:2.000 della presente Variante n.1), il progetto urbanistico ha valorizzato e tutelato i corridoi visuali e coni ottici principali (a nord la Vauda ed il Gran Paradiso, a sud-est la basilica di Superga e la Collina torinese, a sud-ovest il Monviso, a ovest le Valli di Lanzo) sia nelle visuali a terra che dai tetti accessibili. Tali corridoi e coni ottici sono infatti integrati dalla possibilità di spaziare con lo sguardo a 360° dai giardini pensili del “Caselle Shopping & Leisure Village” (edifici e parcheggi multipiano localizzati nel Comparto d’are “b2” del Subambito B) o dai tetti belvedere dell’Hotel e dei complessi ad uffici del Subambito A, potendo anche superare l’ostacolo visuale oggi rappresentato dal parcheggio multipiano dell’Aeroporto. 3.4 Il progetto della accessibilità e sosta 3.4.1 Viabilità La Variante n.1 del PPE pianifica, progetta e disciplina l’attuazione delle aree destinate alla realizzazione della Viabilità pubblica, della viabilità di distribuzione interna di uso pubblico e dei Percorsi pedonali e ciclabili pubblici e di uso pubblico. La realizzazione di tali opere avverrà secondo le prescrizioni delle NTA e le indicazioni planimetriche contenute nelle Tavole 3.10.1 e 3.10.2 della Variante n.1 del PPE (localizzazione, sezioni e profili, dimensioni). Modifiche motivate potranno essere apportate alla localizzazione, alle sezioni e alle dimensioni dei manufatti nella fase della progettazione definitiva delle opere, fatte salve le caratteristiche prestazionali dei tracciati. Tali opere e relative aree di pertinenza saranno realizzate in attuazione dell’Accordo di Programma (di cui al punto 11 delle “Ulteriori disposizioni” dell’allegato A alla D.C.R. n. 191-43016/2012) approvato con DGR 55-866 del 29 dicembre 201410, in attuazione del vigente PRGC di Caselle11 e cedute al Comune e/o convenzionate all’uso pubblico, secondo le modalità e le procedure che saranno definite nelle convenzioni attuative (vedi l’Elaborato 9–Schema di Convenzione UAsf 1-Subambito B della presente Variante n.1). Inoltre la Variante n.1 del PPE aggiorna ed evidenzia la necessaria realizzazione delle opere infrastrutturali in Caselle, esterne al PPE, su aree già di proprietà pubblica o, se private, da espropriare ai sensi della legislazione vigente. Le opere esterne in Caselle, individuate nella Tavola 3.10.1 della Variante n.1 e disciplinate all’art 24 delle relative NTA e trattate nei suoi elaborati 4 Relazione Tecnica e 8 Relazione Finanziaria, riguardano i seguenti interventi sulla viabilità pubblica: - Nuovo tracciato di collegamento tra la SP 2 e Strada CIRIE' dalla rot. 1 alla rot. 4 in progetto; - Potenziamento della S.P. 2 - Lotto 2; - Realizzazione della viabilita' di collegamento tra la Rot. 2 in progetto sulla S.P. 2 e via alle Fabbriche - Lotto 1;

9 Per un maggior dettaglio vedi anche il Progetto del verde facente parte della documentazione oggetto della Verifica di assoggettabilità alla procedura di VIA e relativa Determinazione n. 244 del 02.05.2016 della Regione Piemonte, i cui contenuti sono illustrati nell’Elaborato n. 26 “Relazione ecologico-paesaggistica”, di tale Verifica. 10 Si ricorda che l’Accordo di Programma prescrive anche altre opere infrastrutturali esterne al Comune di Caselle (in Leinì e San Maurizio canavese), evidenziate anch’esse nelle Tav 3.2 e 3.9.1, che saranno oggetto di specifici atti convenzionali e procedure attuative con i Comuni interessati. 11 Si evidenzia come le opere viabili e di urbanizzazione interne al perimetro del PPE corrispondono a quanto in merito già pianificato o vincolato dalla Variante parziale n.7 e dalla Variante strutturale n.1 del PRGC di Caselle.

Page 13: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale

12

- Adeguamento del tratto di viabilita' di Via alle Fabbriche In Comune di Caselle - Lotto 2; - Ampliamento della SP 13, dalla Rotonda 3 in progetto, al confine comunale. La realizzazione di tali opere sarà a carico dei soggetti attuatori del PPE, secondo le modalità definite nella Convenzione attuativa Oltre alle suddette opere viabili, è a carico del soggetto attuatore del Subabito B (la UAsf1) all’ esterno del perimetro del PPE la realizzazione della viabilità di collegamento tra la rotatoria 2 in progetto sulla SP2, strada Grangiotti ed il parcheggio de “Il Fai da Te Guercio” (costituita da due corsie. e banchine, opera inclusa nel Lotto 1 del potenziamento della Sp 2 interno alla Variante 1). 3.4.2 Parcheggi, movicentro e Stazione SFMR Parcheggi Come rilevabile nella Tavola n.3.11 ”Parcheggi pubblici o assoggettati ad uso pubblico e parcheggi privati”, della Variante n.1 del PPE, le aree adibite a standard urbanistici a parcheggio sono distribuite, oltre che nei parcheggi a raso, nei piani terra dei parcheggi multipiano M1, M2 e M3. Nei restanti piani dei parcheggi multipiano saranno collocati i parcheggi ad uso pubblico e i parcheggi privati, oltre il fabbisogno di legge, relativi alla D.C.R. 191/2012. Nella restante parte di parcheggi a raso e nei piani interrati dei parcheggi multipiano, sono localizzati i parcheggi privati ai sensi della L 122/89. Gli elementi a verde alberato (1 albero ogni 4 posti auto) sono adeguatamente previsti , insieme alla pavimentazione, per mitigare l’irraggiamento sulle superfici. Gli stalli e le corsie di distribuzione e manovra dei parcheggi saranno pertanto realizzati con materiali idonei a ridurre il più possibile l’irraggiamento. La presente Variante n.1 recepisce gli indirizzi, le direttive e le prescrizioni del Rapporto ambientale VAS (RA-VAS) della Variante parziale 7 al PRGC di Caselle e del relativo Parere motivato di compatibilità (reso dall’Organo Tecnico del Comune di Caselle il 20.11.2015). Pertanto le caratteristiche di tutti i parcheggi dovranno essere dettagliate e precisate in sede di progettazione definitiva delle opere, con la specificazione delle eventuali specie arboree utilizzate fra quelle previste dal Rapporto ambientale VAS e relativo Parere motivato di compatibilità della Variante parziale 7 al PRGC di Caselle Movicentro Il progetto di un’area di interscambio dove si incontrano le diverse modalità di trasporto pubblico e quello privato, è una qualificata operazione della riorganizzazione e del rilancio del trasporto pubblico, volta a realizzare un’efficace interazione modale dell’accessibilità, a realizzare una infrastruttura a supporto dei diversi mezzi di trasporto, pubblici e privati (auto, moto, bici, tram, treno, aereo) relazionata alla riorganizzazione della rete ferroviaria regionale (SFR) e metropolitana (SFM) ed alla sua connessione con l’Aeroporto. L’area di 16.300 mq, dedicata ad ospitare la funzione del movicentro, è collocata all’interno del Subambito A della Variante 1 al vigente Piano Particolareggiato Esecutivo con la funzione di terminal bus sia per il trasporto pubblico su gomma, sia per i Bus e pullman privati dedicati al trasporto di passeggeri diretti o in arrivo dall’aeroporto Sandro Pertini di Caselle Torinese. All’interno dell’area è prevista inoltre una zona taxi ed a parcheggio pubblico (park & ride) dedicata alla sosta di autovetture, nonché la realizzazione di un piccolo edificio avente funzione di sala d’attesa, biglietteria e servizi igienici pubblici. Stazione Ferroviaria La presente Variante n.1 prevede, a carico del soggetto attuatore del Subambito b (UAsf 1), l’ampliamento-riqualificazione della stazione GTT-Aeroporto con la realizzazione di un collegamento verticale che possa mettere in relazione e connessione i flussi pedonali provenienti dalla stazione ferroviari stessa, dall’aeroporto Pertini, dal movicentro e dal sistema di collegamento pedonale tra la stazione ferroviaria ed il Subambito B (Caselle Shopping & Leisure Village). Tale collegamento avverrà tramite la realizzazione di un fabbricato disposto su tre livelli, collegati da sistemi di scale e ascensore così costituito: - livello 1, collegato tramite tunnel alla stazione ferroviaria e all’aereostazione Sandro Pertini;livello – livello 0. collegato con il movicentro oltre che con i percorsi pedonali del Subambito A;

Page 14: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale

13

- livello +1, connesso con l’arrivo del sistema di collegamento pedonale con il Subambito B.

4. Le Opere di urbanizzazione a rete Nel presente capitolo sono descritte in sintesi le previsioni progettuali di ogni tipologia di rete infrastrutturale (vedi per maggior dettaglio l’Elaborato 4 Relazione tecnica e le Tavole dal n. 3.13 al n. 3.21.8 della presente Variante 1 del PPE, contenenti le indicazioni necessarie per la progettazione di massima/preliminare degli interventi). Tutti gli schemi delle reti saranno rispettati e dettagliati in sede di progettazione definitiva ed esecutiva che ne terrà conto. L’eventuale motivata modifica dei tracciati, in sede di progettazione definitiva ed esecutiva, non comporterà la necessità di variante al PPE. 4.1 Acquedotto, fognatura, gas 4.1.1 Rete acquedotto La progettazione di massima della rete acquedotto è avvenuta a seguito di sopralluoghi, verifiche ed incontri con la Società concessionaria del servizio (SMAT). Lo schema progettuale riportato nella Tavola n. 3.19 “Urbanizzazioni a rete. Rete acquedotto” della presente Variante n.1, evidenzia che sul territorio in oggetto è presente un pozzo denominato “Pozzo Montrucca”, con relativa torre piezometrica, collegato ad oggi con il sistema di distribuzione della rete idrica del Comune di Caselle Torinese gestito da SMAT. L’intervento in oggetto prevede la dismissione di tale pozzo, o in alternativa il suo ricondizionamento ad uso irriguo con esclusione della falda sotterranea profonda e la realizzazione, in sostituzione dello stesso, di un nuovo pozzo denominato “Malanghero” in località Malanghero (vedi a questo proposito l’art 5.05 delle NTA della presente Variante n.1 al PPE e la specifica convenzione fra Comune di Caselle, SMAT e SATAC). Ai fini descrittivi dei tracciati progettati e delle caratteristiche costruttive della rete in trattazione si evidenzia quanto segue: - tutte le tubazioni principali e le predisposizioni per gli allacciamenti avranno quote di attombamento superiori agli 80 cm e sufficientemente profonde da consentire che il rinfianco possa avvenire con sabbia (materiale che si giudica idoneo per garantire adeguata flessibilità alla tubazione e per evitare problematiche alla funzionalità ed integrità delle tubazioni. - la presenza delle tubazioni della rete dovrà essere indicata nella trincea di scavo, sopra alla sabbia di rinfianco ed opportunamente segnalata. 4.1.2 Fognature bianche e nere Le opere sono state dimensionate e progettate di massima in relazione agli obiettivi del progetto, in osservanza dei servizi esistenti a cui collegarsi ed a criteri di economicità. La progettazione è stata redatta in accordo con i responsabili tecnici delle Società fornitrici/concessionarie delle pubbliche utenze. Nella Tavola n. 3.13 “Urbanizzazioni a rete. Fognatura acque bianche” e nella Tavola n. 3.14 “Urbanizzazioni a rete. Fognatura acque nere” della presente Variante n.1, sono riportati gli schemi progettuali delle reti fognarie esistenti e in progetto. Fognatura acque bianche Con riferimento alla Tavola n. 3.13, si può rilevare che il progetto del collettore di raccolta delle acque meteoriche drenate dalla superficie in oggetto consiste: • nella modifica di una parte del tracciato dello scolmatore dell’Aeroporto di Caselle, DN 1800 già realizzato e non ancora ultimato a servizio delle Società SAGAT ed ALENIA, resasi necessaria in quanto i fabbricati del Parco Polifunzionale interferiscono con lo sviluppo attuale. • nella realizzazione di un nuovo collettore, che raccoglie le acque provenienti dalle reti fognarie di ogni singolo sottobacino ed affiancandosi al collettore esistente per la maggior parte del profilo, le

Page 15: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale

14

recapita fino al pozzetto di raccordo esistente tra lo stesso DN 1800 e lo scatolare rettangolare 300 x 200 cm esistente. Lo scatolare suddetto scarica le acque raccolte da entrambe i collettori nel torrente Stura di Lanzo. Le acque della viabilità e dei parcheggi confluiranno nella dorsale principale dopo i necessari trattamenti in vasche di prima pioggia; tali vasche sono state dimensionate e dislocate in modo tale da garantire il corretto trattamento delle acque piovane dell’intero intervento. Le rampe di accesso ai piani interrati ad uso parcheggio le griglie di aerazione saranno realizzate, in modo di evitare che eventi meteorici eccezionali possano causare allagamenti degli stessi. I piani interrati saranno comunque dotati di un sistema di fognatura – drenaggio collegato alle tubazioni principali tramite l’ausilio di pompe adeguate. Per quanto riguarda invece le acque meteoriche raccolte dalle coperture, queste verranno opportunamente sottoposte a filtraggio e verranno raccolte in vasche idonee al reimpiego ai fini irrigui, non potabili e di reintegro della vasca antincendio. Si ricorda che gli stalli dei parcheggi a raso verranno realizzati con pavimentazione permeabile al fine di contribuire ad una riduzione della portata delle acque bianche alle reti di collettamento. Gli schemi di progetto non prevedono i dettagli costruttivi delle opere puntuali di captazione superficiale che, dato il grado di dettaglio richiesto, dovranno essere rappresentate solo nelle successive fasi progettuali definitiva ed esecutiva. Per una più specifica descrizione dei tracciati progettati e delle caratteristiche costruttive della rete in trattazione, si rimanda all’Elaborato 4 Relazione tecnica della presente Variante 1 del PPE. Fognatura acque nere La rete per lo smaltimento delle acque reflue “nere” esistente, costituita da una tubazione in PVC DN 400, è stata dimensionata per recepire anche le acque reflue proveniente dal Subambito A-B dell’area ATA. Come evidenziato nella Tavola n. 3.14 “Urbanizzazioni a rete. Fognatura acque nere”, il progetto prevede la realizzazione di una rete interna, costituita da tubazioni in PVC SN 16, che avranno la funzione di raccogliere le acque di scarico derivanti dai fabbricati previsti all’interno dell’area di intervento del PPE. La suddetta rete verrà poi collegata, tramite tubazioni in PVC, al ricettore finale comunale rappresentato da una tubazione di diametro DN 400 citata in precedenza. La tenuta idraulica del sistema fognario, nei confronti di eventuali infiltrazioni di acqua di falda dall’esterno e di perdite di liquame dall’interno, costituisce requisito indispensabile della rete. I sistemi di giunzione per la quasi totalità delle tubazioni dovranno garantire la tenuta idraulica in condizioni ben più gravose rispetto a quelle che caratterizzano il normale esercizio. La tenuta idraulica del sistema fognario, oltre alla tenuta delle tubazioni, riguarda anche tutti i restanti pezzi speciali e manufatti che lo compongono; particolare cura sarà riservata, sia in fase progettuale che in fase realizzativa, alle tipologie costruttive dei diversi elementi della rete, con particolare riguardo ai sistemi di giunzione fra tubazioni e manufatti e alla predisposizione degli allacciamenti delle utenze. Per una più specifica descrizione dei tracciati progettati e delle caratteristiche costruttive della rete in trattazione, si rimanda all’Elaborato 4 Relazione tecnica della presente Variante n.1 del PPE. 4.1.3 Rete gas metano Lo studio di massima della rete gas metano è avvenuto a seguito di sopralluoghi, verifiche ed incontri svolti insieme al personale tecnico di ITALGAS. Come rilevabile dallo schema riportato nella Tavola n. 3.18 “Urbanizzazioni a rete. Rete gas metano” della presente Variante n.1, sul territorio è presente una rete principale di media pressione idonea a soddisfare il fabbisogno richiesto dallo sviluppo in progetto. La rete è ubicata sul lato Nord dell’area ATA oggetto del PPE e l’interferenza con i fabbricati in progetto comporterà una deviazione al tracciato esistente. Nella Tavola n. 3.18 “Urbanizzazioni a rete. Rete gas metano”, sono riportati gli schemi delle reti che andranno opportunamente dettagliati in sede di progettazione definitiva ed esecutiva. Per una più specifica descrizione del progetto di massima della rete e delle caratteristiche costruttive, si rimanda all’Elaborato 4 Relazione tecnica della presente Variante n.1 del PPE.

Page 16: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale

15

4.2 Illuminazione e cablaggi Rete energia elettrica Lo studio di massima della rete energia elettrica è avvenuto a seguito di sopralluoghi, verifiche ed incontri svolti con la società concessionaria ENEL. Si è preliminarmente verificata la situazione esistente in termini di posizionamento e potenzialità delle cabine elettriche, compresa la necessità della realizzazione da parte del gestore e fornitore dell’utenza di una nuova cabina primaria atta a soddisfare i fabbisogni richiesti dall’intervento in progetto. Il territorio interessato dal PPE, ad oggi presenta una rete praticamente inesistente, come riportato nella Tavola n. 3.17 “Urbanizzazioni a rete. Rete energia elettrica” della presente Variante n.1 del PPE dove sono stati indicati gli schemi della rete principale di collegamento delle cabine e le predisposizioni agli allacciamenti, le quali saranno dettagliati in sede di progettazione definitiva ed esecutiva. Ai fini descrittivi dei tracciati progettati e delle caratteristiche costruttive della rete in trattazione, si evidenzia quanto segue: - realizzazione di una linea di distribuzione Media Tensione per l’alimentazione delle cabine elettriche di trasformazione MT/bt alimentate dalla cabina primari che verrà realizzata dal fornitore e gestore dell’utenza; - l’intervento in oggetto verrà servito da tubazioni in media e bassa tensione che partiranno delle cabine elettriche di trasformazione descritte al punto precedente e serviranno tutti i corpi fabbrica dell’intervento previsto; - le canalizzazioni saranno posate sotto le sedi stradali o di parcheggio o gli standard pubblici, ad adeguata profondità ed adeguatamente rinfiancate e protette con sabbia, dotate, ad intervalli regolari, di pozzetti di ispezione come, e se richiesto dall’ente gestore; - il tracciato dei cavidotti è stato previsto, per quanto possibile, nella zona laterale della sede stradale, in affiancamento con i cavidotti telefonici, rispettandone le opportune distanze operative. Tutte le opere di elettrificazione, come sopra elencate, compresa la realizzazione della nuova cabina primaria, sono a carico di ENEL a fronte della corresponsione dei costi di elettrificazione stabiliti dalla normativa nazionale. La richiesta dell’elettrificazione dell’area potrà avvenire in tempi diversi e, in tal caso, anche la realizzazione delle opere di elettrificazione potranno essere parzialmente rimandate al momento dell’attivazione dei singoli settori di competenza. L’ENEL, pertanto, dovrà provvedere alla loro realizzazione, a livello economico, progettuale, autorizzativo e realizzativo. Per una più specifica descrizione del progetto di massima della rete e delle caratteristiche costruttive, si rimanda all’Elaborato 4 Relazione tecnica della presente Variante n.1 del PPE. Rete illuminazione pubblica Come rilevabile dalla Tavola n. 3.16 “Urbanizzazioni a rete. Rete illuminazione pubblica”, il territorio in esame risulta totalmente privo di illuminazione pubblica ad esclusione di una minima porzione dell’incrocio tra la S.P. 2 e la S.P. 13 in direzione San Maurizio canavese. La rete di illuminazione pubblica in progetto sarà alimentata in bassa tensione da un insieme di cabine di trasformazione dislocate in posizione opportuna, atte a garantire una corretta distribuzione sull’intera area. Relativamente all’illuminazione dei nuovi tratti di viabilità in progetto o a quelli oggetto di potenziamento, è previsto l’allacciamento alla rete di illuminazione pubblica esistente. Lo schema di progetto, da dettagliare in sede di progettazione definitiva ed esecutiva, è rappresentato nell’ Tavola n. 3.16 “Urbanizzazioni a rete. Rete illuminazione pubblica”. Ai fini descrittivi dei tracciati progettati e delle caratteristiche costruttive della rete in trattazione si evidenzia quanto segue: - la collocazione dei pali di illuminazione è stata studiata, oltre che in base alle risultanze delle verifiche illuminotecniche (per gli interassi e le altezze), anche in funzione degli elementi geometrici del profilo stradale, al fine di evitare possibili interferenze con le opere di soprasuolo ed in particolare con le alberature in progetto;

Page 17: VARIANTE 1 del PPE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ATA 1.pdf · dall’art 5.01 delle NTA della Variante stressa). Il “Nuovo Progetto Caselle” di Parco polifunzionale e Centro commerciale

16

- l’impianto sarà controllato automaticamente da un interruttore crepuscolare e da un orologio, al fine di consentire le necessarie impostazioni, e da regolatore di potenza per regolare l’intensità di emissione della luce, anche ai fini della riduzione dei consumi energetici durante le ore notturne. Per una più specifica descrizione del progetto di massima della rete e delle caratteristiche costruttive, si rimanda all’Elaborato 4 Relazione tecnica della presente Variante n.1 del PPE. Rete telefonica Come rilevabile dalla Tavola n. 3.15 “Urbanizzazioni a rete. Rete telefonica”, il territorio interessato dal PPE risulta già infrastrutturato. Il tracciato della rete telefonica esistente è posizionato parallelamente alla linea ferrovia Ceres – Torino Dora, limitrofa all’Aeroporto. E’ altresì presente la rete della fibra ottica. I tracciati della rete esistente e quelli in progetto sono stati riportati nella Tavola n. 3.15. Per una più specifica descrizione del progetto di massima della rete e delle caratteristiche costruttive, si rimanda all’Elaborato 4 Relazione tecnica della presente Variante n.1 del PPE.