Variabilità e concentrazione

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ELISA ALBIGIANI ELISA ALBIGIANI PICARI SONILA PICARI SONILA ILARIA CAPPADONA ILARIA CAPPADONA GIULIA MARTIN GIULIA MARTIN 3 A IGEA

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a cura del gruppo di Elisa Albigiani

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ELISA ALBIGIANIELISA ALBIGIANI

PICARI SONILAPICARI SONILA

ILARIA CAPPADONAILARIA CAPPADONA

GIULIA MARTINGIULIA MARTIN3 A IGEA

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Menù Definizioni generali Indici di Variabilità Campo di Variazione Scarto quadratico medio e varianza Concentrazione Differenza media

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Variabilità: è l’attitudine che hanno i fenomeni collettivi ad assumerediverse modalità quantitative. I valori medi hanno lo scopo di condensare l’insieme dei datiprovenienti dalle osservazioni in un unico valore che possa rappresentarlitutti. Tale valore è chiamato centro. Occorre ora tener presente unconcetto essenziale della statistica, e cioè che un valore medio ,comunque calcolato, non è sufficiente a rappresentare l’insieme delleosservazioni effettuate; è necessario quindi affiancare a esso altri indiciche siano in grado di fornire delle informazioni sulla dispersione (distanzadelle varie osservazioni dal valore medio che rappresenta il centro delladistribuzione).

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Per analizzare una distribuzione, dopo aver calcolato uno o più valori medi, si cerca di evidenziare la dispersione dei dati, dispersione che caratterizza la variabilità del fenomeno.

Vi sono vari indici che misurano la variabilità di un fenomeno e di questi analizzeremo:

1. Campo di variazione2. Scarto quadratico Medio e Varianza3. Concentrazione

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Il campo di variazione è dato dalla differenza frail maggiore e il minore dei valori rilevati.Esempio:

anni autovetture1986 234954601987 243201671988 252902501989 262674311990 27415828

C.V.= 27415828 - 23495460 = 3920368

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Si definisce scarto quadratico medio la

media quadratica, semplice o ponderata,

degli scarti dei valori della media

aritmetica. La varianza è uguale alla differenza fra la

media aritmetica semplice o ponderata dei

quadrati dei valori e il quadrato della media.

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Un particolare aspetto della variabilità di un fenomeno è la concentrazione. Lostudio della concentrazione è utile per vedere se il fenomeno è equamentedistribuito fra tutte le unità statistiche oppure è concentrato in poche unità. Sonostate introdotte varie misure della concentrazione: ad esempio il metodografico di Lorenz che viene applicato allo studio della distribuzione della ricchezza; esso è assai utile se i dati sono numerosi e raggruppati in classi. Grafico di Lorenz:Il grafico di Lorenz si trova calcolando la retta di equidistribuzione che si ottienetracciando una linea dall’origine al punto y=1 e x=1, la curva di concentrazione diLorenz che si ottiene calcolando le frequenze relative cumulate e le intensità relativecumulate.Trovate le due linee si calcola il rapporto di concentrazione:

oppure

n

iiiii qqpp

111 )()(1

ni

i

ni

iiiii qpqp

1 111

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Si definisce differenza media la media delle differenze in valore assoluto

fra tutte le possibili coppie di valori della distribuzione, è un indice della

variabilità dei dati fra loro.

Ci sono due tipi di differenze medie: Differenza media semplice

Differenza media con ripetizione

)1(1 1

nn

xxni

i

nj

jji

2

1 1

n

xxni

i

nj

jji