VALUTAZIONE Materiale tratto dal Corso di formazione INCONTRI INFORMATIVI SULLA VALUTAZIONE tenutosi...

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VALUTAZIONE Materiale tratto dal Corso di formazione “ INCONTRI INFORMATIVI SULLA VALUTAZIONE” tenutosi a Milano Da novembre 2004 a gennaio 2005 Materiale tratto dagli interventi di Tiziana Pedrizzi Vittorio Fabricatore ricercatori presso IRRE LOMBARDIA reperibile sul sito www.irre.lombardia.mi.it/valutazione

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VALUTAZIONE

Materiale tratto dal Corso di formazione

“ INCONTRI INFORMATIVI SULLA VALUTAZIONE”

tenutosi a Milano Da novembre 2004 a gennaio 2005

Materiale tratto dagli interventi di

Tiziana Pedrizzi

Vittorio Fabricatore

ricercatori presso IRRE LOMBARDIA

reperibile sul sito

www.irre.lombardia.mi.it/valutazione

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Tale presentazione nasce con le seguenti modalità di lavoro:- partecipazione corso- raccolta dispense messe a disposizione dei relatori e reperibili sul sito- scelta e selezione da parte della commissione per elaborazione di una sintesi maggiormente fruibile per il Collegio

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La valutazione è un sistema in continua evoluzione

• La VALUTAZIONE DI SISTEMA

• è applicata ai processi e ai prodotti

• a livello nazionale e internazionale con diversi scopi e destinatari

• Altro è la VALUTAZIONE DEI SOGGETTI

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FINALITA’ OPERAZIONALI DELLA VALUTAZIONE DI SISTEMA:

• Per i decisori politici: definire le misure normative da assumere e decidere l’allocazione delle risorse

• per i decisori nelle scuole:disegnare le strategie e decidere l’allocazione delle risorse

• per le famiglie: orientare le proprie scelte• per il sistema: spingere a migliorare gli

apprendimenti

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Tipologie di valutazione:

• Valutazione interna volontaria di processo (IT)

• valutazione interna obbligatoria di processo (SP)

• valutazione esterna obbligatoria di processo (GB)

• Valutazione esterna volontaria di processo (IT - certificazioni di qualità)

• valutazione esterna di prodotto/apprendimento ( invalsi)

• valutazione interna di prodotto/apprendimento ( prove che decidono le scuole)

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DAL DOPOGUERRA AGLI ANNI SETTANTA

Immissione nel sistema scolastico di risorse economiche e di sollecitazioni pedagogiche ma senza controllo dei risultati

che vengono considerati AUTOMATICI e PROPORZIONALI

In seguito si rileva che tale rapporto è automatico solo nei paesi in uscita dal sottosviluppo.

In Italia non esiste questo rapporto automatico.

(rilevato da indagine PISA 2000)

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ANNI OTTANTA

• Si sviluppano analisi dell’input (ciò che la scuola mette in atto) e del processo con l’identificazione e il controllo degli indicatori

• in queste analisi tendono ad essere unificate valutazione e miglioramento

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ANNI NOVANTA

• Si sviluppano ricerche su fattori positivi per l’apprendimento e iniziano studi su modelli statistico - matematici per la massimizzazione dei risultati

• si diffondono ricerche IEA promosse da centri di ricerca universitari e agenzie per monitorare risultati di apprendimento che costituiscano un knowhow scientifico sulle prove e sulle regole.

• Dalle indagini nasce una spinta a controllare i risultati su apprendimenti chiave, in anni chiave, attraverso grandi indagini internazionali (PISA)

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Dalla fine degli anni novanta verso il 2010

• Continuano le ricerche empiriche verso l’elaborazione di modelli statistico - matematici

• si sviluppano le ricerche internazionali su anni e materie chiave alla ricerca di fattori chiave per lo sviluppo degli apprendimenti

• aumentano i paesi che attivano valutazioni di sistema degli apprendimenti secondo i parametri internazionali (invalsi)

• iniziano ad essere utilizzati sistemi di autovalutazione degli studenti su scale standardizzate e validate sugli apprendimenti chiave

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Grazie all’informatica che gestisce grandi numeri

• Si può predisporre un piano teorico di riferimento di ricerche su campioni limitati di scuole e di alunni svoltesi intensivamente dagli anni novanta sui fattori che influenzano l’apprendimento

• si unisce a FRAMEWORK IEA che ha sperimentato tipi di prove, loro pesatura, modalità di somministrazione e criteri di analisi

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LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

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CURRICOLO DAGLI ANNI SETTANTA AL 2000

• Espansione quantitativa e qualitativa del tempo scuola verso tempo pieno e prolungato con finalità compensative

• ampliamento numero e qualità degli apprendimenti

• rifiuto della gerarchizzazione delle discipline con valorizzazione degli aspetti emotivi - creativi ed ampiamente culturali

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TENDENZE ANNI 2000

• Diminuzione tempo scuola per dubbi sull’efficacia dell’ampliamento temporale come condizione che favorisce l’apprendimento e la qualità dello stesso

• assoluta priorità competenze strumentali di base per il possesso di alfabeti ( literacy e numeracy)

• valorizzazione sviluppo abilità trasversali strategiche

• idea della cultura che si sviluppa e si amplia lungo il corso di tutta la vita ( in evoluzione - lifelong learning)

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COSA FANNO I DIVERSI PAESI

• Attivano sistemi di auto e etero/valutazione di processo per supporto e miglioramento

• aderiscono a progetti internazionali di misurazione degli apprendimenti - chiave

• attivano sistemi di valutazione nazionali delle scuole su materie chiave in anni chiave

• pubblicazione scale di valore di valore fra le scuole di paesi diversi

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IL CASO FRANCESEClaude Thèlot

• Individuazione di uno ZOCCOLO DI BASE (Socle Commun): lingua, matematica, inglese della comunicazione internazionale, tecnologia della comunicazione e dell’informazione

• all’uscita del Collège: certificazione rispetto allo zoccolo di base e validazione degli altri insegnamenti

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IL CASO INGLESETomlinson

• Curriculo organizzato in un CORE ( matematica, lingua, TIC, abilità trasversali, attività informali riconosciute) e in MAIN LEARNING ( area di indirizzo)

• certificazione in modo dettagliato di alcune parti del CORE

• forme di valutazione mista: interna dei docenti e d esterna con esami standardizzati

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Valutazioni internazionali degli apprendimenti

• CHI• A CHE SCOPO• SU CHI• SU CHE COSA• SU QUALI ALTRI

SOGGETTI

• COME• CON QUALI

STRUMENTI• IN QUALI PAESI

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CHI

In genere i Governi nazionali delegano consorzi tecnici internazionali o consorzi delle Università che si

occupano di tematiche legate alla valutazione

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A CHE SCOPO

Misurare le capacità e le competenze funzionali del curriculo in ambito

linguistico, matematico e scientifico, nel contesto scolare, in chiave anche

comparativa su più livelli

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SU CHI

SU CAMPIONI DI RAGAZZI IN ETA’ SCOLARE: QUINDICENNI, ALUNNI NELL’OTTAVO O NEL NONO ANNO

DI SCOLARITA’...

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SU CHE COSA

Literacy, numeracy, scienze, problem solving, conoscenze e capacità in matematica e scienze su problemi non di routine e di matematizzazione

della realtà, sulle capacità della Literacy: ricavare informazioni e concetti esplicitamente espressi nel testo, fare inferenze, interpretare e integrare informazioni e concetti, analizzare e valutare il

contenuto e gli elementi testuali

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SU QUALI ALTRI OGGETTI

Questionario insegnanti

questionario scuola

questionario studenti

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QUANDOin genere ogni tre anni ma in alcuni casi anche ogni 5

COMEsomministratori formati,

setting rigoroso e con la supervisione ispettori esterni

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CON CHE TIPO DI PROVEquesiti a scelta multipla

quesiti aperti

IN QUALI PAESIprovince, regioni e paesi di 4

continenti

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AD ESEMPIO(VALUTAZIONI TIPO INVALSI)

• Gran Bretagna in lingua, matematica e scienze• Francie a partire dal 1989 su tre livelli• Germania a partire dal 1995• Polonia a partire dal 2002• Belgio a partire dal 1995 , in lingua e matematica,

4 volte in dodici anni• Portogallo, Grecia...

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IL CASO ITALIANO

• 1996: ISTITUTO A SUPPORTO DELL’AUTOVALUTAZIONE DELLE SCUOLE (prove, strumenti, metodi)

• 1997: SISTEMA NAZIONALE VALUTAZIONE:• conoscenza stato del sistema

• valutazione apprendimenti

• previsione sviluppo

• diffusione pubblicità

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Emergono alcune raccomandazioni da parte dell’OCSE

• Sistema indipendente che definisce parametri di valutazione e fornisce consulenze su risorse a più livelli

• un ente indipendente per ricerche in materia di istruzione

• Testing per valutare gli alunni in determinati momenti

• pubblicità dei risultati• ispettori per il

miglioramento e la valutazione

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2 sono gli atti conseguenti:

• DECRETO 259/1999 - INVALSI -

– efficienza ed efficacia sistema di istruzione

– cause insuccesso e dispersione

– soddisfazione utenza

– supporto all’Amministrazione e alle scuole

– effetti iniziative legislative

– esiti delle innovazioni

– partecipazione progetti internazionali

DPR 275/99 REGOLAMENTO AUTONOMIA

– verifica obiettivi di apprendimento e standard di qualità del servizio

– apposito organismo autonomo

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INVALSI - decreto ottobre 2004

• EFFETTUARE VERIFICHE PERIODICHE E SISTEMATICHE SULLE CONOSCENZE ABILITA’ DEGLI STUDENTI E SULLA QUALITA’ COMPLESSIVA

• PREDISPORRE PROVE A CARATTERE NAZIONALE

• SVOLGERE ATTIVITA’ DI RICERCA

• STUDIARE CAUSE DELL’INSUCCESSO E DELLA DISPERSIONE CON RIFERIMENTO AL CONTESTO SOCIALE E ALLE TIPOLOGIE DELL’OFFERTA FORMATIVA

• PARTECIPARE A PROGETTI DI RICERCA EUROPEA ED INTERNAZIONALE

• SVOLGERE SUPPORTO E ASSISTENZA TECNICA ALL’AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA

• SVOLGERE ATTIVITA’ DI FORMAZIONE

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LA LEGGE 53 ART.3 ( VALUTAZIONE…)

PRIMARIA SECONDARIA SECONDARIA1 GRADO 2 GRADO

1 2-3 4-5 1-2 3 1-2 3-4 5

docenti

Esamestato

invalsi

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In questo contesto si sono inseriti e collocati i PROGETTI PILOTA 1-2-3

• Misura raggiungimento obiettivi nazionali

• individuazione punti critici per azioni correttive e allocazione delle risorse

• utilizzo parametri coerenti con i servizi di valutazione comunitari ed internazionali

• simulazione per la messa a punto logistico - organizzativa

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QUESTIONARIODI SISTEMA

PROVE OGGETTIVE DI PROFITTO

Azioni delle scuoleApprendimenti in lingua, matematicae scienze

5 snodi

conoscenze

abilità

Verso gli standard

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Cosa abbiamo Cosa manca• STATO: visione

d’insieme e misura

• SCUOLA: confronto

• DOCENTE: esiti del suo lavoro

• Dati di contesto per dare significati agli esiti

• standard

• misure conseguenti alla valutazione

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ERRORI• Confrontarsi con contesti diversi

• attribuire al valore medio il significato di standard

• attribiure migliore qualità ai docenti di classi che ottengono risultati migliori o viceversa

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ESITI O DOMANDE DA PORSI• Nella mia programmazione cerco di far

acquisire le abilità richieste dalle prove?

• I contenuti su cui vertono le prove sono compresi nel mio programma?

• I miei alunni sono abituati a svolgere prove come quelle?

• Come posso far migliorare i miei alunni?

• Mi aspettavo quei risultati?

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Cosa bisogna saper fare?

• LEGGERE I DATI

• RIESAMINARE PRATICHE E PROGRAMMAZIONI

• SPERIMENTARE METODI EFFICACI

• COMPETENZE STATISTICHE DI BASE

• RIFLESSIONE AUTOVALUTAZIONE

• RICERCA DIDATTICA

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LA VALUTAZIONE DEI SOGGETTI

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TENDENZE VALUTAZIONE SOGGETTI IN EUROPA

• Valutazione interna dei docenti di classe in cui si va verso un misto di prove standardizzate che tendono a divenire aperte e prove libere che tendono a standardizzarsi

• esami finali: il modello in diffusione è quello misto tra valutazione interna e prove standardizzate esterne

• valorizzazione del portfolio come strumento efficace di registrazione dei progressi e delle diverse abilità operative

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La certificazione tradizionale:

• Misurazioni singole prove da parte del singolo docente

• valutazione da parte del docente attraverso la “ponderazione istintiva” tra risultati e comportamenti

• valutazione complessiva delle discipline in sede di scrutinio al fine del passaggio

• certificazione

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RAGIONI DELLA CERTIFICAZIONE OBIETTIVA

• Rendere il livello raggiunto trasparente al soggetto con funzione formativa

• rendere il livello raggiunto trasparente al sistema con funzione certificativa

• permettere flessibilità, integrazione, passaggi

• certificare anche l’informale personalizzato

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Anche in Italia dagli anni Novanta in poi ci sono stati mutamenti:

• Creazione nuovi strumenti: scheda sintetica, debiti e crediti, crediti maturità…

• accumulazione strumenti aggiuntivi: patente ECDL, certificazioni linguistiche, PEL

• Libretti studenti e inizi portfolio

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La certificazione nella legge 53 del 2003 prevede:

• Valutazioni di sistema• certificazioni per i

passaggi, delle attività scuola - lavoro, delle attività curricolari

• portfolio

• Valutazioni miste interne ed esterne per l’esama dell’obbligo e delle superiori

• valutazioni interne da parte dei docenti

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Prospettive:- comprendere la centralità della valutazione di sistema- valorizzare le modalità di dichiarazione degli apprendimenti attraverso la costruzione del portfolio- individuare le proprie griglie di certificazione a partire dalle prove disponibili