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RAV

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RAV

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Valutazione delle scuole finalizzata al miglioramento della qualità dell’offertaformativa, con particolare attenzione agli esiti educativi e formativi deglistudenti.

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RAV – Rapporto di Autovalutazione

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RAV – Rapporto di Autovalutazione

Le prime tre sezioni del Rapporto sono articolate in aree:

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RAV – Rapporto di Autovalutazione• definisce indicatori, attraverso i quali le scuole potranno scattare

la loro fotografia;

• individua opportunità e vincoli, solo per l’area Contesto;

• definisce punti di forza e punti di debolezza, confrontati con dati nazionali e internazionali;

• esprime un giudizio autovalutativo complessivo in una scala da 1a 7, per le sezioni Esiti e Processi.

CONTESTO E RISORSE

ESITI

PROCESSI

• orienta il percorso di autovalutazione dell’IstitutoPROCESSO DI

AUTOVALUTAZIONE

• individua priorità e traguardi da raggiungereattraverso il successivo Piano di Miglioramento.

INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’

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RAV – Rapporto di Autovalutazione

I livelli 2, 4 e 6, come livelliintermedi, non sonodescritti e permettono diposizionare le scuole nellequali si riscontra - solo peralcuni aspetti - unacorrispondenza tra ladescrizione analitica deglialtri livelli e la situazioneeffettiva.

Rubrica di Valutazione –Situazione della ScuolaLivello 1 – Molto criticaLivello 2

Livello 3 – Con qualche criticitàLivello 4

Livello 5 – PositivaLivello 6

Livello 7 – Eccellente

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RAV – Rapporto di Autovalutazione

Ogni anno le scuole hanno la possibilità di riprendere il processo diautovalutazione e, se opportuno, aggiornare e integrare il proprio Rapporto.

Il RAV dell’I.C. “A. Moscati” è stato oggetto di revisione in data 30/06/2016, inquanto, alla luce dei nuovi dati o dei notevoli cambiamenti che si sonodeterminati nella scuola, le analisi e le priorità precedenti non erano piùpertinenti - o solo in parte - e pertanto necessitavano di essere aggiornate.

Il RAV pubblicato è stato inserito direttamente in Scuola in Chiaro.La normativa di riferimento si trova sul sito

http://www.istruzione.it/snv/index.shtml .

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1. CONTESTO E RISORSE

1.1 Popolazione scolastica

1.2 Territorio e capitale sociale

1.3 Risorse economiche e materiali

1.4 Risorse professionali

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1. CONTESTO E RISORSE

1.1 Popolazione scolastica

1.2 Territorio e capitale sociale

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

•Status socio economico e culturale dellefamiglie medio alto e alto.

•Famiglie economicamente svantaggiate, in prevalenza stranieri e famiglie italiane con i genitori giovani, risultano essere presenti soprattutto nella scuola Primaria.

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

•Famiglie attente ed attive nellapartecipazione alla vita scolastica, beneinserite e portatrici di valori forti.

•Fenomeno della disoccupazione •Carenze di centri aggregazione ed opportunità sociali e culturali •Famiglie culturalmente ed economicamente deboli.

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1. CONTESTO E RISORSE

1.3 Risorse economiche e materiali AGGIORNATO

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

•Plessi facilmente raggiungibili. •Plessi dotati di LIM e laboratori multimediali.•Refettori con mensa.•Spazi verdi.

•E’ stato adeguato lo spazio relativo alla mensa nella sede centrale sia per la primaria che per la secondaria di 1° grado.•Certificazione di agibilità e sicurezza rilasciata all'inizio dell’anno scolastico 2015/2016 dal Comune di Pontecagnano Faiano .

•FIS ridotto.

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1. CONTESTO E RISORSE

1.4 Risorse professionali

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

•Continuità e stabilità dei docenti.•Presenza di laureati nella scuola primaria e d’infanzia.

•Instabilità e discontinuità del D.S.e del personale ATA. •Docenti con titoli e impegnati annualmente nella formazione sono distribuiti in modo non equilibrato.

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2. ESITI

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2. ESITI

2.1 Risultati scolastici AGGIORNATO

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

•La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro, tranne singoli casi giustificati. •La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio.•Per la scuola secondaria di I grado VOTAZIONE CONSEGUITA ALL'ESAME: AUMENTATO IL 9 IL 10 E LA LODE, DIMINUITO IL 6.

• Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame con voti 9 e 10 sono in percentuale minore rispetto alla media regionale e nazionale.•Studenti trasferiti -in entrata- in corso d'anno SONO DISABILI CON CONSEGUENTE DIFFICOLTA' NELL'ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA DI SOSTEGNO.

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2. ESITI

2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali AGGIORNATO in riferimento al 2015

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

•Per le classi seconde di scuola primaria i valori medi dei risultati nelle prove nazionali in italiano sono in salita rispetto a quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile. •Scuola secondaria di I grado - Classi terze sono in salita sia in matematica che in italiano.•La variabilità tra le classi quinte in italiano e' in media con la percentuale nazionale, e bassa per la matematica.

•Primaria- Classi seconde - percentuale alta rispetto alla nazionale degli alunni collocati nei livelli 1 e 2 matematica.• Primaria - Classi quinte - livello 1 altissimo rispetto alla media nazionale in matematica.•Alta la percentuale di variabilità dentro le classi sia in matematica che in italiano.

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2.3 Competenze chiave e cittadinanza AGGIORNATO

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

•Assenza di comportamenti problematiciparticolarmente gravi nelle sezioni, classi.•Criteri comuni per la valutazione delcomportamento.•Griglia con indicatori per valutazioneautonomia organizzativa, individuale e sociale ecomportamento.

•Questionari di gradimento alunni,genitori e docenti con percentualifavorevoli elevate su attività svolte eregole della scuola, ricadutadell’esperienza formativa e qualitàdell’apprendimento.

• Manca il monitoraggio del livello dicompetenze chiave e di cittadinanzaraggiunto dagli studenti nel loropercorso scolastico nel confronto tra leclassi/sezioni/plessi/ordini di scuola enel passaggio alla secondaria di II grado.

2. ESITI

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2.4 Risultati a distanza AGGIORNATO

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

•I risultati degli studenti nel percorso di studio dallaprimaria alla secondaria di I grado sono positivi.• I risultati relativi al I anno della scuola secondariadi II grado sono positivi.

•Griglia di rilevazione dei risultati deglistudenti dalla terza di scuola secondariadi i grado al primo anno di scuolasecondaria di grado, con indicazione delconsiglio orientativo.•Certificazione delle competenze consiglioorientativo e iscrizioni coerenza ecorrispondenza.

• Griglia in fase di attuazione per la rilevazione dei dati.

2. ESITI

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3A. PROCESSI PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE

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3A. PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE

3A.1 Curricolo, progettazione e valutazione

3A.2 Ambiente di apprendimento

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

•Tutti i docenti del primo ciclo hanno elaborato uncurricolo.•Progettazione programmatica è periodica.•Progettazione didattica periodica per ambitidisciplinari condivisa.

•Mancanza di un curricolo per lo sviluppo dellecompetenze trasversali e di Cittadinanza eCostituzione .•Manca programmazione in continuità verticale.•Mancano gli strumenti comuni di valutazionecondivisi .

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

•Partecipazione a progetti, iniziative e concorsi,attraverso lavori di gruppo, di classe e di Istituto, aclassi aperte.•Percorsi realizzati con Associazioni ed Enti locali perpromuovere le competenze sociali e il rispetto dellalegalità.

•Ampliare la collaborazione tra docenti.• Condividere il rispetto delle regole con il territorio.

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3A.3 Inclusione e differenziazione

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

•Didattica inclusiva, con pianiindividualizzati e personalizzati peralunni con disturbi specifici diapprendimento e con bisogni educativispeciali, con l’ausilio di monitoraggio everifiche.•Le attività di potenziamento sonomolte sviluppate.

•Le attività di recupero sono damigliorare, poiché mancano fondi perl’attivazione di corsi pomeridiani.

3A. PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE

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3A.4 Continuità e orientamento AGGIORNATO

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

•Coinvolgimento dei docenti per la formazionedelle classi e per la definizione dellecompetenze in entrata e in uscita.•Elaborazione di una certificazione dellecompetenze per gli alunni che passano allaPrimaria, certificazione condivisa tra i docentidei due ordini di scuola.•Elaborazione di una griglia per la rilevazionedei risultati degli alunni dall'infanzia allasecondaria di II grado.•Organizzazione di attività di orientamentoanche con il coinvolgimento delle famiglie.•Consiglio orientativo seguito da unapercentuale alta di alunni.

•Assenza del Curricolo Verticale•Gli interventi di continuità restano limitati neltempo.•Manca un sistema di valutazione condiviso nelpassaggio tra i due ordini di scuola.•Carenza di condivisione tra i docenti dei dueordini di scuola.•Carenza di strumenti e di formazione in gradodi orientare i ragazzi nelle scelte future.

3A. PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE

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3B. PROCESSI PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE

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3B.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

•La mission dell’istituto è condivisa con lefamiglie e l’ente locale, infine resa notaattraverso il sito web.•I risultati vengono monitorati attraverso unquestionario di gradimento.•Sono state sperimentate dall’anno scolastico2012/2013 forme autonome di autovalutazione.•Il collegio dei docenti ricopre un ruoloprevalente nelle decisioni.•La risorsa maggiore utilizzata per le attivitàprogettuali dell’istituto, attentamenteselezionate, è costituta dai fondi europei.

•Maggiore condivisione della mission con l’entelocale e le scuole del territorio.•Bassa percentuale di FIS attribuita al personaleATA.•Le attività amministrative/gestionali ed ilcoinvolgimento del consiglio d’istituto neiprocessi decisionali sono da migliorare.

3B. PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE

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3B.6 Sviluppo e organizzazione delle risorse umane AGGIORNATO

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

•CORSI DI FORMAZIONE a.s. 2015/2016 (altapartecipazione, qualità e ricaduta nelladidattica):

•animatore inclusione; animatore digitale; teamdigitale; ABA; PECS; CODING PER DOCENTI ECLASSI PILOTA; BIBLIOTECARIO; autismo;sicurezza preposti.

•Dettagliata la banca dati dei docenti di sostegno.•Avviata la banca dati della formazione di tutto ilpersonale.•Formazione tra pari svolta all’interno dello STAFF edei gruppi di lavoro.•Spazi e strumenti di alta qualità in grado disupportare i gruppi di lavoro.•Avviato un processo di archiviazione multimedialee di condivisione tramite sito web dell'istituto.

•Da realizzare: la formazione sul curricoloverticale, la progettazione e la valutazione percompetenze; la formazione all'utilizzo deglistrumenti e del linguaggio digitale; la creazione diun portfolio digitale dei docenti.•Coinvolgimento diffuso di tutto il personale,anche ATA, nella formazione.•E’ richiesto un maggiore coinvolgimento nei gruppi dilavoro dei docenti della scuola secondaria di I grado.

•Esigenza di digitalizzare i prodotti e le evidenzedocumentabili.•Maggiore diffusione e consultazione deimateriali prodotti.

3B. PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE

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3B.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie AGGIORNATO

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

•Nell’a.s. 2015/2016 ACCORDI DI RETE con altrescuole sul territorio per:

• presentazione progetti nazionali (sport,legalità, atelier digitali, teatro, musica,dispersione, scuole accoglienti);•formazione del personale e attività didattiche(astronomia, modernità, a scuola divolontariato, numeri di passione, LISACA).

•Il coinvolgimento delle famiglie agli incontri formali,alle varie manifestazioni nonché alla lorocollaborazione in ogni attività proposta è molto alto.•Alta percentuale di gradimento da parte dellefamiglie.

•Costituzione del comitato dei genitori comeorgano di proposta e di confronto.

•Fondi esigui per la realizzazione delle attività.•La comunicazione con le famiglie attraversostrumenti on line.•La consultazione diffusa e quotidiana del sito.

3B. PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE

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5.INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’

Priorità e Traguardi

(Obiettivi a LUNGO TERMINE)

- COMPETENZE CHIAVE E DICITTADINANZA

- RISULTATI A DISTANZA

Obiettivi di processo

(Obiettivi a BREVE TERMINE)

- CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE

- CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO

- SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE

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Priorità e Traguardi – COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA

PRIORITA’ TRAGUARDI• ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEGLI ALUNNI DEI TRE ORDINI DISCUOLA.•ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE PERSONALI DEGLI ALUNNI DEI TRE ORDINI DI SCUOLA.•ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA.

•AUMENTO DEL LIVELLO DI SVILUPPO DELLECOMPETENZE RELAZIONALI (RAPPORTO CON LAREALTA' E RELAZIONE CON GLI ALTRI).•AUMENTO DEL LIVELLO DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE PERSONALI (AUTONOMIA, AUTOREGOLAZIONE, ORIENTAMENTO, PROGETTAZIONE, IMPARARE AD IMPARARE).•ADOZIONE DI STRUMENTI COMUNI PER VALUTARE IL RAGGIUNGIMENTO DELLE COMPETENZE.

5. INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’

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Priorità e Traguardi – RISULTATI A DISTANZA

PRIORITA’ TRAGUARDI•ASSICURARE E MONITORARE IL SUCCESSO FORMATIVO DEGLI ALUNNI ALL'INTERNO DEL I CICLO.•MONITORARE IL SUCCESSO FORMATIVO DEGLI ALUNNI A DISTANZA.•GARANTIRE CONTINUITA' E ORIENTAMENTO ALL'INTERNO DEI PERCORSI SCOLASTICI.

•COSTRUZIONE DI UN CURRICOLO VERTICALEPER COMPETENZE E DI UN SISTEMA DIVALUTAZIONE PER COMPETENZE.•MONITORAGGIO DEI RISULTATI DEGLI ALUNNIALL'INTERNO DEL PRIMO CICLO E DEL SECONDOCICLO AD 1 ANNO DI DISTANZA.•STRUTTURAZIONE, ORGANIZZAZIONE EPUBBLICIZZAZIONE DI ATTIVITA' DI CONTINUITA'E ORIENTAMENTO.

5. INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’

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Obiettivi di processo

CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE•DEFINIRE UN CURRICOLO VERTICALE CON CONDIVISIONE DEGLI INDICATORI DIABILITA'/ COMPETENZE DA RAGGIUNGERE NELLE VARIE AREE/DISCIPLINE E TRASVERSALI.•DEFINIRE CHIARAMENTE GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLE ATTIVITA' CURRICULARI E DI AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA CON PROGETTAZIONE CONDIVISA.•DEFINIRE SCELTE METODOLOGICO/DIDATTICHE FONDATE SU UNA DIDATTICA INTERATTIVA E LABORATORIALE.•DEFINIRE IL PROCESSO DI VALUTAZIONE, ATTRAVERSO CRITERI E STRUMENTI COMUNI, CONDIVISIONE RISULTATI.

5. INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’

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Obiettivi di processo

CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO•DEFINIRE E MONITORARE AZIONI DI CONTINUITA' E ORIENTAMENTO CON PROGETTAZIONE CONDIVISA DELLE ATTIVITA‘.

•MONITORARE I RISULTATI DEGLI ALUNNI NEL PASSAGGIO DA UN ORDINE DI SCUOLA ALL'ALTRO CON STRUMENTI COMUNI DI RACCOLTA DATI/INFORMAZIONI.

5. INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’

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Obiettivi di processo

SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE•INDIVIDUARE REFERENTI DEI DIVERSI ORDINI DI SCUOLA CHE SVOLGANO RUOLO DICOORDINAMENTO NELLA FASE DI PIANIFICAZIONE REALIZZAZIONE MONITORAGGIO.

•COSTITUIRE GRUPPI DI LAVORO IN VERTICALE CHE OPERINO SECONDO CRITERI CONDIVISI DI PROGETTAZIONE REALIZZAZIONE E MONITORAGGIO.

•PROMUOVERE L'ATTIVAZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE E/O DIAUTOAGGIORNAMENTO SUL CURRICULO VERTICALE PER COMPETENZE E SUL PROCESSO DI VALUTAZIONE.

•PRODURRE UNA DOCUMENTAZIONE LEGGIBILE, COMPARABILE E FAVORIRNE LA PIU' AMPIA DIFFUZIONE E CONDIVISIONE.

5. INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’

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COMMISSIONE UNITA’ DI VALUTAZIONE/UNITA’ DI MIGLIORAMENTO

Dirigente Scolastico: prof. Di Martino Sergio

Funzione Strumentale: Cirillo Cristiana – Germano Claudia

Docenti Scuola dell’Infanzia: Romano Francesca – Graziano Linda

Docenti Scuola Primaria: Budetta Enrichetta - De Matteo Maria Grazia - Iannone Carmela -

Lancetta Rosa – Tartaglia Angela Maria

Docenti Scuola Secondaria di primo grado: Cirillo Cristiana - Sorgente Maria

COMMISSIONE UNITA’ DI VALUTAZIONE/UNITA’ DI MIGLIORAMENTO

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