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1 VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI 1. PREMESSA La legge n. 59 del 15 marzo 1997, che istituisce l'Autonomia nella Pubblica Amministrazione, prevede per le scuole "l'obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi" (art. 21, comma 9). L'intento è quello di rendere le istituzioni scolastiche delle organizzazioni responsabili, offrendo agli utenti i servizi migliori possibili attraverso l'utilizzazione ottimale delle risorse disponibili, sottoposte a trasparenza e rendicontazione. Secondo la logica della rendicontazione, è fondamentale che ogni scuola si interroghi sul proprio servizio verificandone regolarmente l'efficacia e l'efficienza; la valutazione tende così a trasformarsi in una sorta di "monitoraggio" controllando tutti i vari processi messi in atto attraverso appositi strumenti di indagine. La valutazione degli alunni si basa su due aspetti

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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

1. PREMESSA La legge n. 59 del 15 marzo 1997, che istituisce l'Autonomia nella Pubblica Amministrazione, prevede per le scuole "l'obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi" (art. 21, comma 9). L'intento è quello di rendere le istituzioni scolastiche delle organizzazioni responsabili, offrendo agli utenti i servizi migliori possibili attraverso l'utilizzazione ottimale delle risorse disponibili, sottoposte a trasparenza e rendicontazione. Secondo la logica della rendicontazione, è fondamentale che ogni scuola si interroghi sul proprio servizio verificandone regolarmente l'efficacia e l'efficienza; la valutazione tende così a trasformarsi in una sorta di "monitoraggio" controllando tutti i vari processi messi in atto attraverso appositi strumenti di indagine. La valutazione degli alunni si basa su due aspetti

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2. VALUTAZIONE INTERNA

La valutazione interna riguarda i processi, gli esiti dell’apprendimento ed il comportamento

degli alunni. E' di competenza dei docenti. La valutazione:

è un processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la sua capacità di autovalutarsi e di scoprire i punti di forza e i punti di debolezza, di autorientare i suoi comportamenti e le sue scelte future;

è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell'intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo;

accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di predisporre collegialmente percorsi individualizzati per i soggetti in situazione di insuccesso.

A. SCUOLA DELL'INFANZIA

Nella scuola dell’Infanzia la valutazione si basa essenzialmente sulla osservazione sia occasionale sia sistematica dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento; questa avviene a livello:

iniziale (livelli di sviluppo); in itinere (sequenze didattiche); finale (esiti formativi).

Nell'ultimo anno della scuola dell’Infanzia, inoltre, vengono predisposti dei percorsi di indagine (questionario IPDA) finalizzati alla identificazione precoce e alla prevenzione di eventuali disturbi dell'apprendimento (sono interessati i bambini di cinque anni dell'Istituto); tali percorsi proseguono all’inizio della classe prima della scuola primaria (protocollo Stella).

B. SCUOLA DEL PRIMO CICLO

Operativamente le procedure adottate nella scuola Primaria e Secondaria di I grado differiscono da quelle utilizzate nella scuola dell'Infanzia. I docenti, in sede di programmazione, predispongono delle prove di verifica degli apprendimenti (scritte e orali), che possono essere utilizzate:

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Nella scuola Primaria, è consuetudine ormai, da diversi anni, che tali prove siano predisposte per classi parallele a settembre, a gennaio e a maggio relativamente ad alcune discipline; nella Secondaria, invece, i docenti concordano di somministrare le prove d’ingresso uguali solo nelle classi prime. I docenti, a loro libera scelta, utilizzano:

Prove aperte (o non strutturate): sono le prove tradizionali rispetto alle quali lo studente deve produrre un proprio elaborato come il tema, il riassunto, l’interrogazione;

Prove strutturate: sono i quesiti vero/falso, a scelta multipla, a corrispondenze, a completamenti con possibili risposte;

Prove semistrutturate: consistono in compiti precisi e circoscritti rispetto ai quali lo studente deve costruire una propria "risposta"; sono prove di questo genere: i questionari a risposta libera, le relazioni su traccia, i problemi ecc.

Nell'arco dell'anno scolastico la valutazione si realizza attraverso tre momenti:

la valutazione iniziale, con funzione diagnostica, serve a individuare, attraverso la somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei prerequisiti e a predisporre eventuali attività di recupero; risulta quindi funzionale alla programmazione iniziale;

la valutazione formativa o in itinere, con funzione orientativa, è finalizzata a monitorare l’andamento degli alunni attraverso verifiche periodiche e a rettificare eventualmente gli obiettivi della programmazione o la metodologia seguita; diventa occasione per orientare gli allievi ad usare appropriate strategie di studio e ad ulteriori modalità di riflessione sui risultati dell’apprendimento e sui progressi registrati; in questa fase si possono predisporre, eventualmente, gli interventi educativi e didattici ritenuti necessari al recupero e al potenziamento degli apprendimenti;

la valutazione finale, con funzione sommativa, è la valutazione dell’alunno espressa alla fine di ogni quadrimestre nel Documento di valutazione. Tale valutazione terrà conto, oltre che dei risultati delle singole prove oggettive, interrogazioni, esercitazioni, libere elaborazioni, anche dell’aspetto formativo nella scuola di base, ossia dei percorsi di apprendimento e dei progressi ottenuti da ciascun alunno/a rispetto alla situazione iniziale e della maturazione globale, senza fermarsi esclusivamente all’esito delle singole verifiche.

La valutazione viene registrata su un apposito documento che viene consegnato alla famiglia. Gli ambiti da valutare, con cadenza quadrimestrale, sono i seguenti:

Valutazione delle singole discipline Valutazione del comportamento.

In base alla legge n. 169/2008, per valutare gli apprendimenti nelle singole discipline si utilizzano i voti numerici in decimi. Per quanto riguarda il comportamento, è prevista la valutazione con voto in decimi per gli studenti della Secondaria di I grado mentre per gli alunni della scuola Primaria la valutazione viene espressa con giudizio. In base al Regolamento sull'Autonomia, spetta alle istituzioni scolastiche individuare le modalità ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi prefissati (DPR

275/99 art. 4,4). Detti criteri e modalità fanno parte integrante del Piano dell'Offerta Formativa (DPR

122/09, art. 1,5).

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C. SITUAZIONI SPECIFICHE

Valutazione dell'insegnamento della Religione Cattolica Ai sensi della Legge n. 169/2008 e del D.P.R. 122/2009 art. 2 comma 4, la valutazione degli apprendimenti della Religione Cattolica viene espressa senza attribuzione di voto numerico, ma attraverso un giudizio sintetico “riguardante l’interesse con il quale l’alunno segue l’insegnamento e il profitto che ne ritrae”(Decreto Legislativo n. 297/1994). I giudizi utilizzati sono: non sufficiente, sufficiente, discreto, buono, distinto e ottimo. Viene espressa in uno specifico modello allegato al documento di valutazione, firmato dal docente e dal DS.

Valutazione degli alunni con disabilità La valutazione degli alunni riconosciuti in situazione di handicap viene rapportata agli obiettivi individualizzati esplicitati nel Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), che viene condiviso da tutto il Consiglio di classe o dal Team docente, come previsto dalla normativa. Le prove di verifica possono essere uguali o differenziate rispetto a quelle della classe in relazione alla tipologia di PEI progettata; la valutazione intermedia e finale dello studente deve essere riferita ai processi, non solo alle prestazioni; infatti, essa dovrà tener conto di: i progressi ottenuti rispetto al livello di partenza;

gli interessi manifestati;

le attitudini promosse;

eventuali punti di contatto degli apprendimenti dell’alunno con i traguardi comuni.

Valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento (D.S.A.) Per gli alunni con D.S.A., in ottemperanza alle disposizioni vigenti, l'Istituto ha adottato delle proprie linee guida ed un modello di Piano Didattico Personalizzato (P.D.P), che accompagnerà il percorso scolastico dell'alunno, nel quale sono indicati gli strumenti compensativi e dispensativi adottati ed i relativi criteri e modalità di valutazione.

Valutazione degli alunni stranieri L'Istituto ha adottato un proprio protocollo sulla valutazione degli alunni stranieri di cui si confermano i contenuti anche dopo l'entrata in vigore del D.P.R. n. 122/09.

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D. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Al termine della scuola del primo ciclo viene rilasciata anche la certificazione delle competenze, un documento che attesta i livelli delle competenze disciplinari/interdisciplinari progressivamente acquisite. Per l’anno scolastico 2015-16 l’Istituto aderisce all’adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali nelle scuole del primo ciclo di istruzione.

3. VALUTAZIONE ESTERNA La valutazione esterna o di sistema è affidata all’INVALSI, Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema di Istruzione, che ogni anno somministra delle prove per la rilevazione periodica e sistematica delle conoscenze e delle abilità degli allievi in rapporto ad alcune discipline chiave del curricolo scolastico - Lingua Italiana e Matematica - allo scopo di accertare il grado di raggiungimento dei livelli essenziali di prestazione definiti a livello nazionale. I risultati dei test, oltre a contribuire a livello statistico al monitoraggio regionale e nazionale, permettono ai docenti dell'Istituto di acquisire informazioni sul livello di apprendimento raggiunto dalle proprie classi rispetto a parametri di tipo standardizzato. Alla somministrazione delle prove Invalsi, di Italiano e Matematica, sono interessati:

gli alunni delle classi seconde e quinte delle scuole primarie (4 e 5 maggio 2016);

gli alunni delle classi terze della scuola Secondaria di primo grado che affronteranno la Prova Nazionale (17 giugno 2016), all’interno degli esami di Stato.

Tutti i risultati della valutazione esterna, con riferimento al contesto sociale e alle tipologie dell’offerta formativa, vengono messi a disposizione delle relative istituzioni scolastiche per favorire i processi di autoanalisi ed autovalutazione di Istituto.

4. VALUTAZIONE NEI TRE ORDINI DI SCUOLA

A. VALUTAZIONE INFANZIA I bambini vengono valutati per il processo di maturazione raggiunta sul piano:

▪ dell’identità personale ▪ della relazione ▪ dell’autonomia ▪ delle competenze.

Le Nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo alla Scuola dell’Infanzia (2012), affermano che la valutazione per questo ordine di scuola, è di tipo formativo, in quanto volta a riconoscere, accompagnare e documentare il percorso di crescita che il (ciascun) bambino compie e orientativo, in quanto incoraggia lo sviluppo di tutte le sue potenzialità. Pertanto la valutazione si configura come un’osservazione di comportamenti, relazioni, modi di esprimersi, stili e strategie di apprendimento ravvisabili in semplici azioni quotidiane. Per i bambini di 3,4 anni sono previste delle osservazioni periodiche a livello iniziale, in itinere e finale.

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Ai bambini di 5 anni viene somministrato il questionario IPDA, in collaborazione con l’ASL n°6, al fine di identificare precocemente le difficoltà di apprendimento. Tale questionario si svolge nel corso dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia e prevede tre diverse fasi;

1. screening generale (settembre-ottobre), in cui i bambini vengono osservati singolarmente rispetto ad abilità generali: comportamento, motricità, comprensione linguistica, espressione orale, meta cognizione, memoria, prassie a orientamento e specifiche: pre-alfabetizzazione e pre-matematica;

2. batteria di approfondimento (novembre-dicembre) mirata a valutare meglio i prerequisiti e

rilevare i falsi positivi, tramite l’osservazione di abilità sottostanti i seguenti apprendimenti di base: lettura e scrittura come abilità strumentale, lettura come comprensione del testo, scrittura come competenza espositiva e calcolo;

3. intervento di potenziamento con attività mirate in funzione delle carenze emerse, rivolto a tutti i

bambini al fine di potenziare le abilità di base.

Alla fine di maggio, ai bambini risultati a rischio DSA viene risomministrata la batteria di approfondimento, per verificare se sono state colmate le carenze emerse all’inizio dell’anno. Inoltre verrà effettuata un‘osservazione finale di tutti i bambini secondo i diversi ambiti: linguistico, logico-metematico, motorio e relazionale, sulla base dei curricoli d’Istituto.

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VALUTAZIONE PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Unione Europea

Dimostra padronanza della lingua italiana

Si esprime a livello elementare, in semplici situazioni di vita quotidiana, in lingua inglese e in una seconda lingua comunitaria

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà

Ha competenze digitali

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è capace di impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo

Ha cura e rispetto di sé. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile

Dimostra originalità e spirito di iniziativa e si assume le proprie responsabilità

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali

Comunicazione nella madrelingua

Comunicazione nelle lingue straniere

Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

Competenza digitale

Imparare ad imparare

Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e

imprenditorialità

Consapevolezza ed espressione culturale

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B. VALUTAZIONE PRIMARIA

La legge di conversione n.169/2008 ha apportato modifiche, in tema di valutazione, introducendo nella scuola primaria i voti, espressi in decimi e riportati in lettere, per la valutazione degli

apprendimenti e confermando la valutazione del comportamento con giudizio (sintetico o analitico secondo l’autonoma scelta delle scuole). Il nuovo documento di valutazione mantiene il giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno/a relativo alle abilità e competenze previste per ogni classe. VALUTAZIONE INTERNA

In relazione alla valutazione interna degli apprendimenti, le istituzioni scolastiche sono tenute ad individuare modalità e criteri di valutazione degli alunni (D.P.R. 275/99, art. 4).

I criteri possono essere articolati in indicatori e descrittori.

Criteri di Valutazione

«Il Collegio dei Docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del Piano dell'offerta formativa» (DPR 122/09, art. 1,5).

A seguito di un percorso di riflessione e di ricerca/azione a cui ha aderito anche l’Istituto Comprensivo di Porcia, in rete con altre scuole, sono state pubblicate le Linee Guida Regionali in materia di valutazione degli apprendimenti degli alunni. Essi definiscono la valutazione nei diversi contesti educativi, esplicitano i criteri generali da utilizzare nella pratica valutativa, forniscono servizi e strumenti per la gestione dei dati valutativi in termini orientativi e formativi. Da molti anni nel nostro Istituto i criteri di valutazione, che sono illustrati ai genitori, nel corso della prima assemblea di ottobre, sono oggetto di approfondita discussione nei gruppi di lavoro degli insegnanti e nei Collegi dei Docenti.

La valutazione è formativa e in continua evoluzione, serve a comunicare quotidianamente con alunni e famiglie, serve ai docenti a riadattare la propria programmazione, tiene in considerazione non solo i risultati delle verifiche periodiche, ma anche le modalità di partecipazione e di applicazione nel lavoro svolto quotidianamente in classe e a casa, il grado di autonomia e l'impegno, è sempre relativa a percorsi. Solo al termine dei quadrimestri la valutazione diventa anche sommativa e serve a definire in maniera sintetica il livello raggiunto da ciascun alunno assumendo, in tal modo, una funzione certificativo-comunicativa.

Intervallo numerico utilizzato nel documento di valutazione

Il D.P.R. 122/2009 sottolinea l’importanza dell’aspetto formativo della valutazione, che deve concorrere a formare negli alunni anche la capacità di autovalutare il proprio processo di apprendimento. Per questo motivo il Collegio dei Docenti ha deciso di utilizzare, nel documento di valutazione, i voti dal 5 al 10, concordando una corrispondenza tra giudizi sintetici e voti numerici. I voti dall' 1 al 4 non sono utilizzati per evitare che una valutazione eccessivamente negativa possa influire sul processo di autostima dell' alunno/a e quindi renda impossibile il recupero. L'attribuzione dei voti in decimi avviene attraverso uno strumento in adozione nel nostro Istituto, approvato dal Collegio dei Docenti: trattasi di tabelle di corrispondenza giudizi/voti con i relativi descrittori dei livelli di padronanza.

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Valutazione degli apprendimenti: Giudizio Sintetico / Voti / Significato valutativo Classe 1^

GIUDIZIO SINTETICO

VOTI SIGNIFICATO VALUTATIVO

OTTIMO 10 Ha raggiunto pienamente gli obiettivi previsti. Ha conoscenze complete ed approfondite che sa applicare a situazioni nuove, in prospettiva interdisciplinare.

DISTINTO 9 Ha raggiunto con sicurezza gli obiettivi previsti. Si dimostra capace di riflessione ed analisi personale. Applica le conoscenze in situazioni nuove.

BUONO 8 Ha raggiunto con sicurezza gli obiettivi previsti. Applica le conoscenze in situazioni analoghe.

DISCRETO 7 Ha raggiunto gli obiettivi previsti con una conoscenza dei contenuti fondamentali. Sa, in genere, applicare le conoscenze in situazioni analoghe.

SUFFICIENTE 6 Ha raggiunto in modo essenziale gli obiettivi minimi previsti, con semplici conoscenze essenziali e abilità di base.

NON SUFFICIENTE

5 Ha raggiunto solo parzialmente gli obiettivi minimi previsti, con carenze di conoscenze essenziali e di abilità di base.

Classi 2^ - 3^

GIUDIZIO SINTETICO

VOTI SIGNIFICATO VALUTATIVO

OTTIMO 10 Pieno raggiungimento degli obiettivi previsti. Evidente rielaborazione autonoma delle conoscenze acquisite. Piena padronanza dei linguaggi e degli strumenti di base.

DISTINTO 9 Raggiungimento degli obiettivi previsti. Rielaborazione autonoma delle conoscenze acquisite. Padronanza dei linguaggi e degli strumenti di base.

BUONO 8 Complessivo raggiungimento degli obiettivi previsti. Utilizzo autonomo delle conoscenze. Padronanza globale dei linguaggi e degli strumenti di base.

DISCRETO 7 Discreto raggiungimento degli obiettivi previsti. Utilizzo abbastanza adeguato delle conoscenze acquisite. Discreta padronanza dei linguaggi e degli strumenti di base.

SUFFICIENTE 6 Essenziale raggiungimento degli obiettivi minimi previsti. Sufficiente utilizzo delle conoscenze acquisite.

NON SUFFICIENTE

5 Raggiungimento solo parziale degli obiettivi minimi previsti, con carenze di conoscenze essenziali di abilità di base.

Classi 4^ - 5^

GIUDIZIO SINTETICO

VOTI SIGNIFICATO VALUTATIVO

OTTIMO 10 Raggiungimento degli obiettivi previsti, rielaborazione autonoma dei contenuti, anche in prospettiva interdisciplinare ed un'ottima padronanza dei linguaggi specifici.

DISTINTO 9 Raggiungimento degli obiettivi previsti, una preparazione completa, unita ad una rielaborazione dei contenuti proposti.

BUONO 8 Raggiungimento degli obiettivi previsti, buona preparazione, unita a capacità di riflessione personale dei contenuti.

DISCRETO 7 Raggiungimento degli obiettivi previsti, con la conoscenza dei contenuti fondamentali.

SUFFICIENTE 6 Raggiungimento essenziale degli obiettivi previsti, con semplici conoscenze ed abilità di base.

NON SUFFICIENTE

5 Raggiungimento solo parziale degli obiettivi minimi previsti.

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Nella successiva tabella si possono prendere spunti per gli alunni particolarmente bravi (in uscita dalla classe 5^)

Valutazione del comportamento

Il giudizio intermedio e finale sul comportamento è stilato sulla base dei seguenti indicatori:

Relazione

Partecipazione

Autonomia

Impegno

Convivenza civile e rispetto delle regole

I giudizi sono i seguenti:

Responsabile ed adeguato

Sempre adeguato

Adeguato

Non sempre adeguato

Non adeguato

GIUDIZIO SINTETICO

VOTI SIGNIFICATO VALUTATIVO

OTTIMO 10

Ottimo raggiungimento degli obiettivi previsti, preparazione completa ed approfondita, buona rielaborazione ed argomentazione dei contenuti esposti, capacità di compiere organici collegamenti interdisciplinari e di comunicare in modo disinvolto e corretto.

DISTINTO 9

Molto buono il raggiungimento degli obiettivi previsti, preparazione diligente unita a capacità di riflessione ed analisi personali, possesso di adeguati strumenti argomentativi ed espressivi, sicurezza nell'espressione unita a lessico adeguato.

BUONO 8

Buono il raggiungimento degli obiettivi previsti, buona preparazione unita a capacità di riflessione ed analisi personali, possesso di adeguati strumenti argomentativi ed espressivi, sostanziale sicurezza nell'espressione unita a lessico adeguato.

DISCRETO 7 Discreto raggiungimento degli obiettivi previsti, con una conoscenza dei contenuti fondamentali unita a sufficiente riflessione ed analisi personale.

SUFFICIENTE 6 Raggiungimento essenziale degli obiettivi minimi previsti, con semplici conoscenze essenziali e abilità di base

NON SUFFICIENTE

5 Raggiungimento solo parziale degli obiettivi minimi previsti, con carenze di conoscenze essenziali e di abilità di base.

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COMPORTAMENTO

INDICATORI DESCRITTORI

RELAZIONE

Sa riconoscere e valorizzare gli altri come diversi da se'.

Sa interagire con i pari sia collaborando nel gruppo sia nella relazione con il singolo.

Interagisce con gli adulti riconoscendone i ruoli.

PARTECIPAZIONE Interviene nelle attività proposte.

Contribuisce allo svolgimento delle attività e alla vita della classe.

AUTONOMIA

Sa riconoscere i propri bisogni.

Si prende cura della propria persona.

Sa svolgere e organizzare il proprio lavoro scolastico.

Si dimostra responsabile verso gli impegni e gli incarichi assunti.

Sa gestire i materiali in un contesto di lavoro/attività.

IMPEGNO

Si impegna nelle attività proposte nel contesto scolastico.

Si impegna nello studio individuale.

Si impegna nell'esecuzione dei compiti per casa.

CONVIVENZA CIVILE E

RISPETTO DELLE REGOLE

Sa convivere rispettando se stesso e gli altri.

Sa utilizzare strutture e sussidi della scuola.

Accetta regole esistenti.

Comprende l'importanza delle regole e le rispetta.

Contribuisce alla costruzione di regole condivise (nella classe e nel gruppo.

Nota. Si ricorda che la Convivenza civile (Ed. alla cittadinanza - stradale - ambientale - alla salute - alimentare - all'affettività) è inserita nel profilo COMPORTAMENTO. VALUTAZIONE ESTERNA DEGLI APPRENDIMENTI

Agli alunni delle classi seconde e quinte saranno somministrate le prove predisposte annualmente dall'Istituto Nazionale per il Sistema di Valutazione (INVALSI) per la rilevazione degli apprendimenti di Italiano e di Matematica. I risultati dei test, oltre a contribuire a livello statistico al monitoraggio nazionale, permetteranno ai docenti dell’Istituto di acquisire informazioni sul livello d’apprendimento raggiunto dalle proprie classi rispetto a parametri di tipo standardizzato. Le prove si svolgeranno secondo il seguente calendario:

4 maggio 2016: Prova preliminare di lettura per le classi II e prova di Italiano per le classi II e V;

5 maggio 2016: Prova di matematica per le classi II e V e Questionario studente solo per la classe V.

INCONTRI DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE

Colloqui individuali (novembre ed aprile). Consegna del Documento di Valutazione (febbraio e giugno). Colloqui individuali (novembre e aprile); possono essere richiesti dai genitori e/o dagli

insegnanti, anche in altre occasioni, per problematiche relative ai singoli alunni.

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C. VALUTAZIONE SECONDARIA DI PRIMO GRADO

A. LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Riferimenti normativi: richiamo al D.P.R. n. 122/2009 “La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. É diagnostica, regolativa, orientativa, sommativa; concorre con la sua finalità anche formativa al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo dell’alunno”. Attraverso l'attività di valutazione:

1. si misurano e si valutano gli apprendimenti: conoscenze e abilità 2. si valuta il comportamento 3. si certificano le competenze: disciplinari e le competenze chiave di apprendimento

La valutazione fornisce quindi informazioni sui risultati e ha funzione di diagnosi o di bilancio, d’orientamento, di conoscenza di sé, di valorizzazione delle capacità, d’uso formativo dell’errore e dell’insuccesso. Deve, di conseguenza, essere rivolta ai processi e non solo ai prodotti, deve prendere in considerazione non solo le singole prove di verifica, ma i punti di partenza, i progressi conseguiti in itinere (con cadenza periodica e conseguente comunicazione alle famiglie), il potenziale e lo stile cognitivo, gli interessi e le attitudini, gli atteggiamenti e le motivazioni, le condizioni ambientali, fisiche e psichiche, l'efficacia dell'azione formativa, riservando particolare attenzione agli alunni

con Bisogni Educativi Speciali cioè studenti con disabilità, DSA, stranieri, ecc., anche durante gli esami conclusivi del primo ciclo di istruzione.

Sulla base di quanto esplicitato nella Premessa, si stabilisce che

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B. PROVE E CRITERI DI VALUTAZIONE/AMMISSIONE Per la verifica e la valutazione, durante il triennio, vengono utilizzati metodologie e strumenti diversi:

prove strutturate e semistrutturate;

temi o problemi;

questionari;

interrogazioni;

relazioni;

produzioni orali, scritte e pratiche;

osservazioni in itinere.

Ai fini della valutazione è previsto per ogni quadrimestre un numero minimo di prove da

svolgere:

DISCIPLINA VERIFICHE QUADRIMESTRALI

ITALIANO 3 temi o altra tipologia di testo; 2 prove scritte di grammatica; interrogazioni orali

MATEMATICA 3 prove scritte; interrogazioni orali

INGLESE 2 prove scritte; interrogazioni orali

2°LINGUA COMUNITARIA 2 prove scritte; interrogazioni orali

STORIA 2 prove scritte o orali

GEOGRAFIA 2 prove scritte o orali

SCIENZE 2 prove scritte o orali

TECNOLOGIA 2 prove scritte o orali o grafiche

ARTE 2 prove scritte o orali o grafiche

ED. FISICA 2 prove operative

MUSICA 2 prove scritte o orali o operative

RELIGIONE 2 prove scritte o orali

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I voti utilizzati nelle verifiche terranno conto dei sotto indicati criteri:

VOTO CRITERIO

10-9 Conseguimento organico e sicuro di tutti gli obiettivi, con eventuale rielaborazione

personale

8 Conseguimento sicuro di tutti gli obiettivi

7 Conseguimento abbastanza sicuro di quasi tutti gli obiettivi

6 Acquisizione delle abilità e conoscenze fondamentali/essenziali

5 Raggiungimento incompleto delle abilità e conoscenze fondamentali/essenziali

4 Gravi lacune negli apprendimenti NB. La valutazione delle prove nell'insegnamento della religione viene espressa utilizzando giudizi (ottimo, distinto, discreto, buono, sufficiente, non sufficiente) e non voti numerici. I criteri sono comunque assimilabili ai parametri sopra descritti.

Modalità generali di svolgimento delle prove e delle registrazioni Nello svolgimento delle prove e nelle relative registrazioni nel registro si farà riferimento fondamentalmente ai seguenti criteri:

annotazioni degli esiti registrati complessivamente non meno di due registrazioni per disciplina, per quadrimestre,

ricavate da prove orali o scritte, grafiche, operative o di altro tipo; le registrazioni dovranno essere distribuite nell'arco temporale del quadrimestre; tutte concorrono alla definizione del voto quadrimestrale, ma non necessariamente

mediante media aritmetica; nel registro sono annotate, con legenda esplicitata dall'insegnante, anche le

osservazioni sistemiche sul processo di apprendimento, le quali concorrono alla determinazione del voto quadrimestrale.

Modalità di svolgimento e responsabilizzazione degli alunni Gli alunni vengono coinvolti nel processo valutativo, affinché la valutazione sostenga, orienti e promuova l'impegno verso la piena realizzazione della personalità. In questo senso i docenti del consiglio di classe:

informano gli alunni circa le competenze e gli obiettivi di apprendimento attesi all'inizio delle attività di apprendimento;

informano anticipatamente gli alunni circa gli obiettivi di apprendimento oggetto di verifica, le modalità generali di svolgimento della stessa, i criteri per la valutazione degli esiti;

informano gli alunni circa i risultati delle prove e definiscono i tempi dedicati per una riflessione individuale e/o collegiale.

Modalità di comunicazione agli alunni e alle famiglie Gli esiti delle prove di verifica scritte, sono comunicati alle famiglie attraverso il

libretto personale degli alunni e i colloqui individuali e generali. Gli esiti delle prove di verifica orali e operative, sono comunicati agli alunni e, se

significativi, a discrezione del docente, comunicati alle famiglie attraverso il libretto personale degli alunni e i colloqui individuali e generali.

E' possibile prendere visione delle prove ed essere informati degli esiti delle verifiche orali nei colloqui individuali e generali.

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C. CRITERI DELLA VALUTAZIONE DI FINE QUADRIMESTRE

Ai fini dell'espressione del voto sintetico disciplinare di fine quadrimestre il singolo docente e il consiglio di classe tengono conto dei seguenti criteri:

esiti di apprendimento raggiunti rispetto agli standard attesi; impegno manifestato in termini di personale partecipazione e regolarità nello studio; progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza; impiego pieno o parziale delle potenzialità personali; organizzazione dello studio (autonomia e metodo di studio); Gli elementi raccolti mediante

le verifiche relative ai diversi insegnamenti concorreranno alla formulazione della valutazione dell’alunno che sarà relativa:

alla situazione di partenza alle varie fasi del processo di apprendimento al livello finale di preparazione e di maturazione

D. AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E/O ESAME FINALE DEL PRIMO CICLO

Per l’ammissione alla classe successiva e all’esame finale del primo ciclo sono richiesti:

la frequenza di almeno tre quarti del monte orario annuale

un voto di comportamento non inferiore a sei decimi, che deve essere illustrato con una specifica nota nel documento di valutazione

un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline: la promozione si potrà ottenere solo in assenza di insufficienze con al massimo quattro insufficienze in altrettante discipline si potrà ottenere

l’ammissione con segnalazione del Consiglio di Classe ed obbligo di interventi di recupero, in quanto si ritiene che vi sia la concreta e fattibile possibilità per lo studente di riuscire a recuperare le carenze nel periodo prestabilito.

L’ammissione alla classe successiva o agli esami di Stato è stabilita con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe. E. COMUNICAZIONI ALLA FAMIGLIA Ai fini della valutazione, attività fondamentale che investe trasversalmente le varie fasi dell’azione formativa, l’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri al termine dei quali viene compilata dal Consiglio di Classe e consegnata alle famiglie la scheda personale di valutazione dello studente. Importanti sono anche le due valutazioni intermedie (pagelline), indicanti la relazione, la partecipazione, l’impegno e l’autonomia del ragazzo, e il suo percorso didattico. Le famiglie riceveranno così quattro comunicazioni sull’andamento scolastico dei propri figli:

la prima a fine novembre la seconda all’inizio di febbraio la terza a metà aprile l’ultima alla fine dell’anno scolastico.

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F. ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO A seguito dell’approvazione del DPR 122/2009 - Regolamento sulla valutazione, per gli alunni delle classi terze, il Consiglio di Classe deve esprimere, con voto in decimi, anche un giudizio di

idoneità formulato in base alla media del triennio della Scuola Secondaria. Tutte le prove di esame, gli scritti e il colloquio, compresa la Prova Nazionale, vengono valutate con voto espresso in decimi. Secondo la vigente normativa, il calcolo del voto finale si effettua mediante la media aritmetica, cui concorre:

il giudizio di idoneità, espresso in decimi prendendo in considerazione l’intero percorso scolastico dell’alunno.

i voti delle singole prove d’esame scritte (italiano, matematica, inglese, 2°lingua, INVALSI)

il voto del colloquio orale

(La media è arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0.5. La normativa attualmente non prevede un bonus per facilitare il raggiungimento di un punteggio pari a 10 decimi.) Il voto finale attribuito all’esame è inoltre accompagnato da una certificazione analitica dei

traguardi di competenza raggiunti dall’alunno (livello base, intermedio, avanzato). Conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi.

Gli alunni della classe terza il 17 giugno 2016, all’interno degli esami di Stato affronteranno la Prova Nazionale predisposta annualmente dall’Istituto Nazionale per il Sistema di Valutazione (INVALSI) per la rilevazione degli apprendimenti di Lingua italiana e di Matematica. Gli strumenti di valutazione riconosciuti dalla riforma del sistema scolastico sono:

la scheda di valutazione (classi 1°-2°-3°)

l’attestato finale (classe 3°)

il certificato delle competenze in uscita al termine del primo ciclo d’istruzione espresse per livelli (classe 3°)

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G. CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DELLE DISCIPLINE Poiché l’articolo 6, comma 1 del cosiddetto “Regolamento sulla valutazione” (D.P.R. 122/09), stabilisce che sono ammessi alla classe successiva e all’esame di stato gli “alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e [...] un voto di comportamento non inferiore ai sei decimi”, si esplicitano qui di seguito i criteri adottati per la valutazione delle discipline e del comportamento:

H. CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

PARAMETRI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

VOTO

10

9

8

7

6

5

4

DESCRITTORI (Autonomia – Regolarità e qualità dei compiti – Studio orale – Conoscenze – Abilità)

Utilizza il metodo di lavoro in modo efficace. Esegue il lavoro assegnato con regolarità ed accuratezza. Studia in modo approfondito. Acquisisce le conoscenze in modo organico. Sviluppa le abilità in modo completo

Utilizza il metodo di lavoro con padronanza. Esegue il lavoro assegnato con regolarità e generalmente con accuratezza. Studia in modo accurato. Acquisisce le conoscenze in modo completo. Sviluppa le abilità in modo sicuro.

Utilizza il metodo di lavoro in modo sicuro. Esegue il lavoro assegnato con regolarità e precisione. Studia in modo costante. Acquisisce le conoscenze in modo preciso. Sviluppa le abilità in modo corretto.

Utilizza il metodo di lavoro in modo autonomo. Esegue il lavoro assegnato con regolarità e precisione discrete. Studia in modo corretto.

Acquisisce le conoscenze in modo positivo. Sviluppa le abilità in modo adeguate.

Utilizza il metodo di lavoro in modo adeguato. Esegue il lavoro assegnato con regolarità e precisione sufficienti. Studia in modo sufficiente. Acquisisce le conoscenze in modo accettabile. Sviluppa le abilità in modo parziale.

Utilizza il metodo di lavoro in modo dispersivo. Esegue il lavoro assegnato con una certa regolarità ma spesso non rispettando le istruzioni. Studia in modo parziale. Acquisisce le conoscenze in modo incompleto. Sviluppa le abilità in modo incerto.

Utilizza il metodo di lavoro in modo disordinato e dispersivo. Esegue il lavoro assegnato con discontinuità e trascuratezza. Studia in modo poco consapevole. Acquisisce le conoscenze in modo difficoltoso. Sviluppa le abilità in modo incompleto.

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Rispetto a tali criteri generali, la corrispondenza voti-comportamento fa riferimento alla seguente descrizione:

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

VOTO RELAZIONE PARTECIPAZIONE CONVIVENZA

CIVILE

10

Si relaziona in modo rispettoso e collaborativo con compagni e adulti.

Interviene nelle attività scolastiche portando un contributo personale e propositivo.

Rispetta le regole condivise. Utilizza in modo responsabile e corretto le strutture ed i sussidi della scuola.

9

Si relaziona in modo rispettoso con compagni e adulti.

Interviene con interesse nelle attività scolastiche rispettando i tempi e le modalità richiesti.

Rispetta le regole condivise. Utilizza in modo corretto le strutture ed i sussidi della scuola.

8

Si relaziona in modo generalmente rispettoso con compagni e adulti.

Interviene con un certo interesse nelle attività scolastiche rispettando quasi sempre i tempi e le modalità richiesti.

Generalmente rispetta le regole. Utilizza in modo sostanzial-mente corretto le strutture ed i sussidi della scuola. Il suo comportamento può essere segnalato con nota alla famiglia e/o sul registro di classe.

7

Talvolta si relaziona in modo poco rispettoso con compagni e adulti.

Interviene nelle attività scolastiche in modo non sempre pertinente e/o dimostrando interesse incostante.

Non sempre rispetta le regole. Utilizza con poca cura le strutture ed i sussidi della scuola. Il suo comportamento viene segnalato con nota alla famiglia e/o sul registro di classe.

6

Spesso si relaziona in modo irrispettoso e scorretto con compagni e adulti.

Interviene nella maggior parte delle attività scolastiche in modo non pertinente e/o dimostrando scarso interesse.

In genere non rispetta le regole condivise. Utilizza in modo poco corretto le strutture ed i sussidi della scuola. Il suo comportamento viene segnalato con nota alla famiglia e/o sul registro di classe.

5

Molto spesso si relaziona in modo irrispettoso nei confronti di compagni e adulti anche con atteggiamenti aggressivi o espressioni verbali offensive.

Interviene nelle attività scolastiche in modo non pertinente e con azioni di disturbo.

Non rispetta le regole condivise. Utilizza in modo scorretto le strutture ed i sussidi della scuola. Il suo comportamento viene segnalato con nota alla famiglia e/o sul registro di classe.

L’impegno e l’interesse sono valutati all’interno delle singole discipline (come da decisione del Collegio dei Docenti in data 20 ottobre 2009). I. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Per la certificazione delle competenze viene utilizzato, a conclusione del primo ciclo di istruzione, il modello di certificazione delle competenze elaborato dalla Rete Regionale del Friuli Venezia Giulia.

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L. AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO (SCUOLA SECONDARIA) L’Istituto ogni anno si attiva per monitorare i risultati scolastici dei propri alunni negli ultimi tre anni del primo ciclo e in uscita verso la scuola secondaria di secondo grado al fine di verificare il livello di preparazione per affrontare l’ordine di scuola successivo attraverso:

Monitoraggio dei risultati scolastici alla fine del triennio (valutazione interna).

Monitoraggio degli esiti finali degli ex-alunni iscritti al primo anno di scuola secondaria di secondo grado (valutazione esterna) e confronto con il consiglio orientativo del Consiglio di Classe.

Valutazione di sistema INVALSI per gli apprendimenti di italiano e matematica.