Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

64
IMPRENDITORI ARCADIA la storia di un marchio giovane fresco e dinamico PAGINA 38 PEOPLE AURA ENTUSIASMO MUSICA ED ENERGIA tra concorsi, concerti e la scuola di musica che hanno fondato PAGINA 26 INSERTO SPECIALE SPOSI Un intero inserrto dedicato alle tradizioni, i costumi e i consigli per gli sposi PAGINA 44 APRILE 2013 MAGAZINE NEWS STORIE IMMAGINI Intorno ad un chicco di grano ! non dimenticare di visitare WWW.VALVIBRATALIFE.COM 6 VALVIBRATALIFE ECCELLENZE CULTURA SOCIETA’ VIAGGI AMBIENTE ARTE DOMANDE E RISPOSTE ECCELLENZE CULTURA SOCIETA’ VIAGGI AMBIENTE ARTE DOMANDE E RISPOSTE ECCELLENZE CULTURA SOCIETA’ VIAGGI AMBIENTE ARTE DOMANDE E RISPOSTE

description

VAL VIBRATA Life è un giornale Free Press distribuito in più di 300 attività della Val Vibrata .Arte Cultura Eccellenze Società Territorio

Transcript of Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

Page 1: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

S E C T I O N N A M E

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 1

IMPRENDITORI

ARCADIAla storia di un marchio giovane fresco e dinamicoPAGINA 38

PEOPlE

AURA ENTUSIASMO MUSICA ED ENERGIAtra concorsi, concerti e la scuola di musica che hanno fondato PAGINA 26

INSERTO

SPECIALE SPOSIUn intero inserrto dedicato alle tradizioni, i costumi e i consigli per gli sposi PAGINA 44

APRIlE 2013 M A G A Z I N E N E W S S T O R I E I M M A G I N I

Intorno ad un chicco di grano

!

non d

imentic

are

di v

isita

re

WW

W.V

ALV

IBR

ATA

LIF

E.C

OM

6

VALVIBRATALIFEECCELLENZE CULTURA SOCIETA’ VIAGGI AMBIENTE ARTE DOMANDE E RISPOSTE ECCELLENZE CULTURA SOCIETA’ VIAGGI

AMBIENTE ARTE DOMANDE E RISPOSTE ECCELLENZE CULTURA SOCIETA’ VIAGGI AMBIENTE ARTE DOMANDE E RISPOSTE

Page 2: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

Pagina_Valvibrata_STAMPA.pdf 1 24/04/13 12.38

Page 3: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

Pagina_Valvibrata_STAMPA.pdf 1 24/04/13 12.38

Page 4: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

EDITORIALE

lA PAROlA chIAvE di questo mese è : perplessità. Mi guardo

intorno, e vedo volti perplessi. Smarriti, a volte. Una sensazione

strana e non gradevole, come se ci si aspettasse qualcosa, qual-

cuno, che all’improvviso trasformi tutto e puff!!!! Ma non si sa che

cosa, non si sa chi, non si sa perché, soprattutto. Seguendo quanto

accade al nostro Paese lo smarrimento è il sentimento comune. Seguendo il

territorio vibratiano tocchiamo da vicino grazie a voi le reazioni, i commenti, e

incontriamo anche qualche alzata di spalle, come per dire :”.tanto a noi non

pensano, quindi perché io dovrei pensare a loro, preoccuparmi di quanto fanno,

dimostrandosi così lontani da tutto?”. Negli anni ‘70, da bambina, osservavo

i grandi e mi preoccupavo, vedendo loro preoccupati. Oggi guardo mia figlia

e mi chiedo se riuscirò a proteggerla da un mostro invisibile come quello che

ci sta avvolgendo. la totale incertezza riguardo al futuro. credo sia il pen-

siero di tanti genitori. Una mia amica non italiana, ma che vive e lavora qui

da oltre 25 anni, ha ricevuto giorni fa una telefonata da sua madre, preoc-

cupata che lei non avesse di che vivere.

voleva mandarle del denaro, “perché in

Italia adesso succederà di tutto, torna

qui, porta i bambini”. Noi continuiamo a

vivere in apparenza come sempre, ma

all’estero il ritratto che stavano dipingendo

di noi era non molto dissimile da quello

che noi abbiamo tracciato mesi fa sulla

Grecia, con tutte le distinzioni del caso

su cause ed effetti, va detto. ho sempre

tentato di vedere i punti di vista altrui, di

capirli. Uno stesso oggetto cambia note-

volmente, cambiando la prospettiva da cui

lo si osserva. Ma qui rischiamo di diven-

tare contorsionisti, cercando nuove e

ancora diverse prospettive. Una nave col

timone spezzato può tornare a navigare

seguendo una rotta definita? sì, con fatica

e pazienza. Dovremo ricostruire timone e remi mettendo insieme schegge di

legno, invece che tavole. E armarci di buon senso. Peccato che questo non si

possa trasmettere come un virus. Non ce ne siamo ancora del tutto resi conto,

ma siamo testimoni di un momento storico particolare. Insieme a voi segui-

remo l’operato del rinnovato ( per la prima volta nella nostra Storia) Presidente

della Repubblica, ma soprattutto seguiremo il buon senso. Intanto vi conse-

gniamo questo numero con le rubriche che conoscete e apprezzate, le pagine

dedicate allo svago, quelle per i bimbi, personaggi, eccellenze del territorio e

alcune novità, nuove “firme” e appuntamenti che da oggi ci accompagneranno

alla scoperta di mondi e culture nuovi per i più giovani, attingendo alle nostre

radici. Quelle buone resistono.

DIRETTOREMaria Rita Piersanti

CAPO REDATTOREVirginia Ciminà

COLLABORATORIPaolo Gatti

Laura Grimaldi Federica Bernardini

Federica Pompei Virginia Maloni

Pasquale Rasicci Angelo Bruni

Giordana Galli Francesco Galiffa

Valeria Conocchioli Giovanni Lattanzi

Alessandra Di Giuseppe

EDITOREDiamond Media Group s.r.l.

Via Carlo Levi, 1 Garrufo di Sant’omero (TE)

P.IVA IT01807440670

VALVIBRATALIFEè una testata registrata presso

il Tribunale di Teramo al n.546 del 08/11/2005

STAMPAArti Grafiche Picene s.r.l.

PUBBLICITàwww.diamondmediagroup.it

[email protected]

Page 5: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

pagina 22

pagina 26

pagina 12

pagina 28

pagina 50

sommario

6 INTORNO AD UN CHICCO DI GRANOA questo piccolo seme sono accostati molti significati, che rimarcano la sua preziosità.

8 CONFRATERNITA DEL PECORINOIl Pecorino, prodotto nelle tante cantine del territorio vibratiano

9 COSTA BLUla promozione del “Prodotto mare” e dei punti di forza che nel tempo hanno reso la

costa teramana una delle realtà turistiche più importanti d’Abruzzo

10 IL DUBBIOla raccolta differenziata esiste davvero?.

18 MICHELE MALONIIl santegidiese all’assalto del titolo italiano di Arti Marziali Miste

20 MARISA LELIIRitratto di un’artista dalle mille sfumature.

36 IMPRENDITORI SI NASCE O SI DIVENTA?Noi riteniamo che imprenditori non si nasce ma si diventa perchè le competenze

imprenditoriali ed il giusto profilo imprenditoriale si possono acquisire con il tempo,

42 IL BIOTOPO COSTIERO DI MARTINSICURORiprendiamo il nostro racconto sull’importanza delle dune costiere!

56 DENTI BIANCHI E ALITO PERFETTOIl sorriso è il nostro biglietto da visita: denti bianchi e curati attirano sempre attenzione e

alla base di questi c’è sicuramente una buona igiene orale.

Page 6: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

Pe r p r e s e r va r e l a m e m o r i a

I N TO R N O A U N C H I C C O D I G R A N OVi siete mai chiesti quanto pesa un chicco di grano?

La curiosità è subito appagata, circa 0,065 grammi.

di Francesco Galiffa

T E R R I TO R I O

6 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 7: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

Ep p u r e , a

questo piccolo

seme sono

accostati molti

significati, che

rimarcano la sua preziosità.

Il grano, in passato, era la

più piccola unità di peso,

utilizzata nella pesatura di

precisione di metalli nobili

e di medicinali. Il grano

(plurale grana, raramente

grani) era anche il nome di

una moneta napoletana e

siciliana, che equivaleva

idealmente alla seicente-

sima parte dell’oncia d’oro,

emessa, per la prima volta,

da Ferdinando I d’Aragona

(seconda metà del Xv secolo) era,

inoltre, una moneta dell’Ordine di

Malta, corrispondente a un cente-

simo di tarì. Sapete sicuramente,

infine, che grana sta per quattrini,

denaro. Quanto appena riportato

fa capire quale e quanta fosse, nel

passato, la considerazione di cui

godeva questo piccolissimo pro-

dotto, che l’umanità ha scoperto e

imparato a coltivare oltre 10.000 anni

fa, ricavandone immensi vantaggi.

la coltivazione dei cereali portò a un

arricchimento della dieta, con un calo

evidente dell’obesità, soprattutto tra

le donne. l’aumentata disponibilità

di risorse alimentari, garantita dalla

coltivazione della terra e dall’alleva-

mento degli animali, produsse, poi,

un notevole incremento demografico,

causa prima delle migrazioni verso

le fertili pianure della Mesopotamia,

dell’Egitto e, in seguito, verso le aree

che si affacciavano sul Mediterraneo.

Terminando questa breve premessa,

non si può omettere di ricordare che

il pane, il prodotto per eccellenza del

grano, è stato scelto da Gesù cristo

come simbolo di appartenenza alla

comunità dei cristiani e anche come

simbolo di condivisione di un bene

alimentare di primaria necessità. val

vibrata life vuol proporre un’attenta

riflessione sui mezzi e sulle tecniche

usate per coltivare questo piccolo

seme, e pure sulle fatiche, sulle

attese e sulle gioie, che accompa-

gnavano il contadino nel lungo per-

corso della sua gestazione. l’incarico

di realizzare questo progetto è stato

affidato a me ed io intendo assol-

vere il compito coinvolgendo i pro-

tagonisti del mondo rurale, testimoni

di esperienze straordinarie, da tra-

smettere a chi oggi vede un campo

di grano trebbiato in poche ore. ci

rivolgiamo a loro perché facciano

pervenire, agli indirizzi sotto elen-

cati, ricordi, aneddoti, foto (sa-ranno

sottoposte a scansione e restituite

immediatamente), canti, stornelli,

racconti, ricette a base di prodotti

del grano e tutte le altre informazioni

utili per permettere di tracciare una

storia a puntate (di carattere econo-

mico, antropologico e alimentare),

dedicata a questo minuscolo seme.

verrà fuori un racconto scritto a più

mani, che si avvarrà, oltre che delle

informazioni orali, anche di quelle

ri-cavate da antichi trattati di agricol-

tura e da libri redatti alcuni anni fa,

nell’ambito di progetti scola-stici, dai

miei alunni di controguerra. Un altro

contributo al compimento di questo

progetto può ve-nire anche dalle

scuole, i cui allievi possono svol-

gere la funzione di mediatori attivi

nella raccolta d’informazioni. Tutti

quelli che forniranno un aiuto meri-

tano il nostro ringraziamento e, chia-

ramente, saranno menzionati. Il rac-

conto vuol essere anche un omaggio

al sudore delle lavoratrici e dei lavo-

ratori della terra intende, inoltre, ripor-

tare l’attenzione dei giovani e meno

giovani sulla civiltà contadina, ai cui

valori si sono ispirate intere genera-

zioni, capaci di condurre l’Italia verso

traguardi importanti, che oggi rap-

presentano, purtroppo, un nostal-

gico ricordo. Personalmente, infine,

sento il dovere di dedicare la ricerca

a due persone: a Giuseppe Spitilli,

contadino colto ed elegante, testi-

mone affidabile e preciso delle pra-

tiche rurali, recentemente passato ad

altra vita, e a mio padre, oggi novan-

tatreenne, mezzadro sino al 1960 e

artigiano poi.

T E R R I TO R I O

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 7

Page 8: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

LA COMPAGNIA DEL PECORINOAttiguo all’ufficio deputato alla riscossione dei diritti d’autore, il suo titolare, Giuseppe Maretti, ha allestito una biblioteca d’abruzzesistica, che conta un numero considerevole di opere, anche molto rare e nelle edizioni originarie, mostrate con orgoglio ad amici e clienti.

la stanza, però, non è

solo luogo di cultura

spesso ospi ta degl i

aperitivi, che permet-

tono di apprez-zare

una selezione variegata di vini,

tra cui il Pecorino, prodotto nelle

tante cantine del terri-torio vibra-

tiano, e non solo. A fare compa-

gnia a questo prezioso e gene-

roso nettare è, spesso, un altro

pecorino, il formaggio. Ambedue

i prodotti oggi sono patrimoni

della cultura enologica e gastro-

nomica del la val vi-brata. I l

primo, adesso molto di moda,

è un vino che si produce da un

vitigno autoctono delle Marche

e dell’Abruzzo, quasi scomparso

dalla circolazione e recuperato

solo pochi decenni fa. I l suo

nome ha origini incerte. Secondo

qualcuno, sarebbe legato all’al-

levamento ovino e, in partico-

lare, alla transumanza, perché

sembra che, durante i loro spo-

stamenti, le pecore gradissero

molto nutr irsi dei grappol i di

quest’uva, che, per sua natura,

era matura già a settembre, mese

in cui, come recitano i famosi

versi di D’Annunzio, iniziava la

loro migrazione verso la Puglia. Nello studio di Maretti, questo

vino non accompagna solo il for-

maggio di pecora, che pure vanta

una vecchia tradizione locale

si degustano anche altre preli-

batezze, scovate sul territo-rio

dagli amici che fanno parte della

combriccola. Questa, nel giro di

poco tempo, è diventata sempre

più numerosa, tanto da poter

essere considerata una vera

“confraternita”, natural-mente

del “pecorino”, inteso sia come

vino sia come formaggio essa,

secondo il suo goliardico statuto,

pone al primo posto il piacere

della gola, de lu cannucce, come

ama dire un sodale, e, in subor-

dine, anche della mente e dell’a-

nima, che del pr imo sono lo

specchio.l’allegra compagnia si

è riunita il giorno 22 marzo 2013,

presso il ristorante lago verde

di Sant’Omero, per una cena di

“lavoro”, durante la quale si è

proceduto all’approvazione dello

statuto, alla “ratifica” del Priore-

Presidente, Giuseppe Maretti, e

alla consegna delle tessere.

T E R R I TO R I O

8 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 9: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

COSTA BLUUn marchio per rilanciare il litorale teramano

di Pasquale Rasiccix

UN PAIO DI ann i

f a , i n o c c a s i o n e

d e l l a F i e r a

Internazionale del

Turismo di Milano,

presenti,tra gli altri, l’assessore

al turismo della Provincia di

Teramo Ezio vannucci, i l pre-

sidente del la Provincia,valter

catarra, i l presidente del la

Regione Abruzzo, l ’assessore

al turismo del comune di Alba

Adriatica, Marziale e tante altre

autorità, fu presentato un nuovo

marchio turistico per rilanciare

e valorizzare la costa teramana.

Il lancio del marchio costituì

soltanto il primo tassello di una

vera e propria strategia di mar-

keting terri toriale, incentrata

sulla promozione del “Prodotto

mare” e dei punti di forza che

nel tempo hanno reso la costa

teramana una delle realtà turi-

stiche più importanti d’Abruzzo.

Sono 45 chi lometr i di costa

che si snodano tra ampie e

basse spiagge sabbiose. Sono

sette centri costieri ,col legati

per un lungo tratto da una pista

ciclo-pedonale e tutte insignite

dal prestigioso riconoscimento

della Bandiera Blu. la costa

può vantare cinquecento strut-

ture t ra alberghi , residence,

camping e villaggi turistici. Sono

trascorsi circa due anni, ma

della “cOSTA BlU”

poco si è parlato

nemmeno una car-

tolina Il lustrata è

s ta ta rea l i zza ta .

N e l l a p r e s e n t a -

zione l ’assessore

vannucci aveva sot to l ine-

ato che l ’obiet t ivo doveva

essere quello di r i lanciare i

temi stor ic i del le sette loca-

lità costiere e del Gran Sasso.

Molto soddisfatto fu Giammarco

Giovannelli, presidente provin-

ciale Federalberghi. Disse che

si trattava di un passo storico –

politico provinciale per l’identifi-

cazione turistica nazionale della

nostra costa. (Martinsicuro-Alba

Adriatica -Tortoreto-Giulianova-

Roseto degli Abruzzi-Pineto-Silvi

Marina).

T E R R I TO R I O

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 9

Page 10: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

SE NON SARà tra

qualche mese, sarà

entro fine anno, ma

la TARES, la nuova

t a s s a c o m u n a l e

sui rif iuti, arriverà, e sarà una

mazzata. Si parla già del 30%

in più, e quando il governo fa

trapelare una anticipazione del

genere vuole dire sta prepa-

rando l’opinione pubblica a ben

peggio. Si inizia a far girare la

voce del 30% in più – “ma non

è sicuro” – quindi la gente si

urta, impreca, ma poi finisce per

attendere, dato che non è per il

momento, e finisce per dimenti-

care. Però ha acquisito il fatto

che si pagherà di più. Quando

paga, paga. Poi, dopo qualche

mese, uno dei tanti TG ci dirà

che a conti fatti non era il 30%,

ma il 40% o forse i l 50%, chi

sa mai quanto era? comunque

abbiamo pagato. E tutti, dopo

aver imprecato ancora, tace-

ranno e dimenticheranno, fino

a l nuovo pagamento. Ma la

domanda che nessuno si pone è:

perché dobbiamo pagare di più

per l’immondizia? Ufficialmente

nessuno lo spiega, e dato che

nessuno lo chiede, nessuno

spiega. I l sospetto fondato è

che la TARES, come l ’ IMU,

serva solo a far arrivare soldi

nella case dei comuni: dargli un

nome e uno scopo apparente

serve solo a rendere meno offen-

sivo i l prel ievo. Part iamo dal

fatto che la tassa sull’immondi-

zia non si paga per quello che

si produce realmente (come in

altri paesi), ma in base a stime

relative a superficie abitativa e

numero di residenti secondo loro

tre persone in un monolocale

producono meno spazzatura di

tre persone in una villa. Quindi

è palese che il sistema serve a

permettere ai comuni di calcolare

in anticipo quanto riceveranno

dalla tassa, e non a far pagare i

cittadini in maniera onesta. Ma il

vero punto della questione è: se

prima pagavamo x per lo smalti-

mento indifferenziato della spaz-

zatura - e lo smaltimento si paga

a Kg - perché adesso che dap-

pertutto è in vigore la “raccolta

differenziata” paghiamo addirit-

tura di più? Per la differenziata

ci impongono – pena multe ter-

ribili, con vigili che aprono i sac-

chetti e verificano il contenuto

cercando poi le prove per inca-

strarci – la fatica e il disagio di

avere tanti secchi diversi in casa

e separare pezzo pezzo i rifiuti,

tenendo al la mano la tabel la

che distingue il verde dal blu, e

uscendo ogni sera con un sac-

chetto diverso. Ma se la diffe-

renziata serve davvero a ciò

che viene ci detto, ossia recupe-

rare (riciclandoli e rivendendoli)

L A R A C C O LTA D I F F E R E N Z I ATA ?d i G i ova n n i L a t t a n z i

metallo, vetro, plastica e carta

dai rifiuti, e ridurre allo stesso

tempo notevolmente la frazione

che va in discarica (quella che

costa), la tassa smalt imento

rifiuti dovrebbe crollare. Invece

aumenta. Perché? ve lo siete mai

chiesti? Forse perché la diffe-

renziata non serve a quel che ci

dicono? Non è che quella spaz-

zatura che dividiamo con tanta

fatica viene poi gettata ugual-

mente tutta assieme in discarica,

perché la lobby dei proprietari di

discariche non vuole guadagnare

di meno e il sistema del porta a

porta serve solo a creare centi-

naia di “posti di lavoro” a spese

nostre? Un amico mi disse: “Non

so se poi riciclano davvero, però

vuoi mettere quante gente fai

lavorare col porta a porta”. Ma se

la parte riciclata viene davvero

separata e venduta, quei soldi a

chi vanno? Perché non riducono

il costo al cittadino? Qualcuno

gioca sporco? Il dubbio è forte

e la gente dovrebbe preten-

dere spiegazioni dalle ammini-

strazioni su questo tema. vorrei

vedere pubblicati i bilanci della

gestione della spazzatura, voce

per voce, conto per conto. vorrei

poter visitare gli impianti, vedere

con i miei occhi i materiali sepa-

rat i , sapere quanto rendono,

quanti dipendenti ci sono, chi li

ha assunti, come.

I L D U B B I O

1 0 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 11: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

L A R A C C O LTA D I F F E R E N Z I ATA ?d i G i ova n n i L a t t a n z i

S E C T I O N N A M E

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 1 1

Page 12: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

I L S A N T U A R I O D I M A R I A S A N T I S S I M A D E L L O S P L E N D O R Edi Francesco Mosca

Il SANTUARIO DI Maria

Santissima dello Splendore

(o “della Madonna dello

Splendore”) si trova a Giulianova

Paese. la tradizione vuole

che il 22 aprile 1557 la Madonna

sia apparsa luminosissima su di un

ulivo a Bertolino, umile contadino di

cologna intento a raccogliere legna

in quei pressi. Gli storici, fanno

risalire l’evento ai primi anni del 1500

per via di un riferimento all’evento

nel testamento di Giosia Acquaviva

datato 1523, in conseguenza di

quell’apparizione lì fu fatta costruire

una chiesetta, affidata poi ai Padri

celestini. Accanto alla chiesa questi

costruirono un monastero che abi-

tarono per lungo tempo. la struttura,

retta dal 1847 dai Padri cappuccini,

è il frutto di numerose modifiche ed

ampliamenti:, nel 1857 fu innalzata

la torre campanaria con la cuspide

ad otto vele diritte il 28 agosto 1927

fu posta la prima pietra dell’attuale

convento negli anni dal 1937 al 1959

venne ulteriormente ampliata la

chiesa e nel 1946 essa, quale dono

votivo dei fedeli per il termine della

Seconda Guerra Mondiale, venne

dotata di un nuovo Altare maggiore.

Tra il 1990 ed il 2000 sono stati res-

taurati i piani superiori del convento

T E R R I TO R I O

1 2 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 13: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

per ospitare un Museo d’arte ed

ampi locali a pianterreno per ospitare

una ricca biblioteca. lungo la via

Bertolino, un tempo solo un sentiero

di campagna, nel 1998 è stata collo-

cata un’artistica via crucis con scul-

ture in bronzo realizzate dall’artista

Ubaldo Ferretti di Grottammare.

l’interno della chiesa è a croce latina

ed è decorato con grandi pitture murali

eseguite nel 1954 dall’artista giuliese

Alfonso Tentarelli (1906-1992) su

progetto di Padre Giovanni lerario

(1913-1973) vi è custodita una statua

lignea della Madonna con il Bambino

benedicente, di autore ignoto e risa-

lente al Xv secolo. Il 15 agosto 1914

con una solenne cerimonia sul capo

della Madonna fu posta una corona

in argento laminato d’oro e “tempe-

stata di gemme” cesellata dalla fami-

glia Migliori di Giulianova. Intorno al

1950 la statua è stata inserita in una

raggiera, simbolo della luce divina,

posta sopra un tronco di albero per

rievocare l’ulivo su cui apparve la

prima volta. vicino al tronco, dalle cui

radici sgorga l’acqua benedetta, vi è

la statua di Bertolino in adorazione.

Notevole, nell’adiacente sacre-

stia, è la pala cinquecentesca raffi-

gurante la vergine con il Bambino

in gloria e i santi Pietro, Paolo,

Dorotea e Francesco, opera attribu-

ita al veronese (1528-1588). Pure

nella sacrestia è il bel tabernacolo

ligneo con inserti d’ebano realiz-

zato tra il 1720 ed il 1723 e attribu-

ito ai maestri “marangoni”, cioè gli

ebanisti cappuccini, fra’ Serafino

da Nembro, fra’ Michele della

Petrella e fra’ Stefano da chieti.

Del pittore Giacomo Farelli (1629-

1706) sono i quadri ad olio su tela

presenti nel coro e rappresentanti

l’Immacolata concezione, l’Annun-

ciazione dell’Angelo a Maria, la

Natività di Gesù e l’Assunzione di

Maria al cielo. Gli interventi di recu-

pero e valorizzazione avviati a partire

dal 1986, oltre ad aver interes-

sato la facciata della chiesa hanno

condotto alla realizzazione di un

nuovo portico adornato di mosaici.

l’acqua della polla sorgiva creatasi

a seguito dell’apparizione miraco-

losa e situata sotto l’altare maggiore

della chiesa, è stata opportunamente

canalizzata e raccolta in apposite

vasche nei giardini del convento,

dove è stato realizzato un tempietto

impreziosito da mosaici artistici e bas-

sorilievi in marmo raffiguranti scene

del vecchio e del Nuovo Testamento

il piccolo belvedere è adornato delle

statue bronzee di San Michele

Arcangelo, nostro difensore dal Male,

che schiaccia la testa di Satana, e di

San Francesco, nostro richiamo alla

natura, rappresentato con le braccia

alzate per glorificare il Signore.

l’ampliato piazzale di accoglienza

è dominato da una grande statua,

anch’essa in bronzo, del cristo, sotto

cui campeggia la scritta “Ego sum via

veritas et vita”.

fotografie di

Giovanni Lattanzi

T E R R I TO R I O

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 1 3

Page 14: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013
Page 15: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013
Page 16: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

S AT I R A D I P E R I L L I

1 6 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 17: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013
Page 18: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

M I C H E L E M A L O N Ii l s a n t e g i d i e s e a l l ’ a s s a l t o d e l t i t o l o i t a l i a n o d i A r t i M a r z i a l i

M i s t e

d i V i r g i n i a C i m i n à

Michele Maloni, il

primo da sinistra.

In basso a destra,

rappresentanze

E C C E L L E N Z E

1 8 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 19: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

Tuta e scarpe da gin-

n a s t i c a . M i c h e l e

Maloni non ricopre

so lo la f igu ra d i

A s s e s s o r e a l l a

cultura presso i l comune di

Sant’Egidio alla vibrata, ma è

anche uno sportivo e un atleta.

Una tenacia che lo spinge a difen-

dere i colori azzurri su un terreno

che non è poi cosi conosciuto

fra i non addetti ai lavori: il ring

delle Arti Marziali Miste (MMA).

Uno sport di nicchia, poco cono-

sciuto o se conosciuto, pieno di

pregiudizi sbagliati e conside-

rato violento, dove la politica non

partecipa, non aiuta ma ostenta

e premia ancora sport come il

calcio condito da gesti isterici

di giocatori e pubblico e farcito

da cori razzisti. Eppure, tanto

di cappello, Michele ha parte-

cipato al campionato europeo

senior MMA, svoltosi in Ungheria

dal 28 al 31 marzo, rappresen-

tando l’Italia. Una convocazione

avvenuta dopo essersi aggiu-

dicato a dicembre la coppa

Ital ia di Mixed Mart ial Arts a

Roma nella categoria Senior.

Un ragazzo sveglio, motivato,

agonista e solidale che ci rac-

conta come la passione per

questo spor t abbia preso i l

sopravvento già alla tenera età di

16 anni grazie al suo primo alle-

natore “Sha” che gli ha trasmesso

l ’amore per questo spor t . “

Si è uno sport d i combatt i -

mento – confessa Miche le-

un mix tra paura e tensione,

dove però l’avversario non è il

nemico da battere ma il co-at-

tore al quale si dà e si riceve

mass imo r ispet to e lea l tà .

Anche qui c’è i l terzo tempo.

Si lotta ancora con il pregiu-

dizio che lo vede come uno

sport v io lento ma tut to sta

nel vederlo in maniera giusta

porta al benessere psicofisico,

t i forma, t i insegna la disci-

plina, l’educazione e il rispetto”.

Abbiamo conosciuto il Michele

assessore, atleta e infine cono-

sciamolo sotto la veste di inse-

gnante tecnico a Sant’Egidio

al la vibrata. Sono principal-

mente due i tipi di ragazzi che

si avvicinano a questo sport:

il timido e introverso che deve

autoaffermarsi e deve acquisire

maggiore sicurezza poi c’è chi

vuole fare il duro ma ben presto

s i t rova davant i una real tà

del tutto diversa. Fra i suoi

allievi spiccano 5 campioni ita-

liani, due argenti e un bronzo.

Risultati che, oltre a grandi sod-

disfazioni per lo stesso Michele,

sono valsi ai ragazzi la con-

vocazione per due campio-

nati europei di specialità. Non

resta che augurare a Michele un

grande in bocca al lupo per il

campionato Italiano MMA della

classe veterans di Roma. Tutta

la val vibrata incrocia le dita

per te!

E C C E L L E N Z E

Page 20: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

MARISA LELIIritratto di un’artista dalle mille sfumature

di Virginia Ciminà

ANNI ’70 ESPONE già

le sue opere in collet-

tiva. Siamo di fronte

a Marisa lelii, l’arti-

sta che fin da piccola

voleva fare la pittrice. Nata e cresciuta

a Nereto, arriva a Urbino, Firenze,

venezia e Matera per inseguire il

fascino della calcografia e inizia a frequentare corsi estivi internazionali per

l’incisione artistica. Si Diploma all’Istituto d’Arte di Urbino, e nel 1972 è già

docente di Discipline Pittoriche ed Anatomia Artistica presso il liceo Artistico

Statale di Teramo. E da questo periodo di vita intensa e ricerca artistica che

interrompe la produzione personale per impegni politici, sociali e familiari,

riprendendo poi nel 2002 l’attività artistica e espositiva nel salotto di Teramo

con un tema tutto al femminile: “Fiore di donna” in occasione della Festa

della Donna, dove torna a rifugiarsi nel vecchio amore della pittura, stimo-

lata dalle battaglie e dal

problema sociale delle

donne. È da qui che

prende il via l’avventura

di Marisa. Acquarellista

in primis si cimenta

poi in ritratti a matita a

modelli viventi che rea-

lizza anche in calcogra-

fia. Una scoperta avve-

nuta, come lei stessa

ci racconta per caso

mentre prestava servizio

di volontariato presso la

casa di riposo di Nereto.

Occasione importante

che la portò a cono-

scere un pittore di Pavia,

ospite lì, che le chiese

gentilmente di fargli un

ritratto. Impacciata e

impaurita e con la mano

tremante, riuscì a spri-

gionare tutta la sua cre-

atività e in pochi minuti la

matita sembrava andare

per conto suo. ci guarda

con gli occhi pieni di

gioia e positività mentre

E C C E L L E N Z E

2 0 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 21: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

racconta la sua grande soddisfa-

zione. Ritratti di uomini, di donne,

di anziani e non, del marito, dei figli,

di sua madre, sfilano l’uno a fianco

all’altro intervallati dalle immagine

delle sue opere. Tutti vogliono posare

per Marisa, la pittrice acquarelli-

sta amante dei ritratti che verranno

presto esposti in una mostra in val

vibrata. la sua opera artistica non

è però limitata ai ritratti, va oltre, svi-

luppando, con tecniche varie e spe-

rimentali, tematiche e concetti legati

all’attualità, sui temi dell’esisten-

ziale, della violenza, dell’ambiente

ecc. e realizzando illustrazioni di

poesie di poeti contemporanei quali

Ranalli e De Signoribus. Spazio

anche per le sperimentazioni più

mature con un tuffo nelle sue espo-

sizioni e riconoscimenti: ne citiamo

alcuni come dalla collettiva “Fiore di

donna” alle diverse collettive di inci-

sioni a Teramo, al Premio Nazionale

Arti visive “città di Pisa” , dove è arri-

vata finalista, alla rassegna internazi-

onale “No Wall No War concept , alle

personali gallerie “Il Bisonte”, Museo

delle genti d’Abruzzo, la Rinascita,

“comunale Torre bruciata”, al premio

internazionale “Gianni di venanzio”

a Teramo , premio Artemisia 2010,

primo concorso internazionale D’Arte

“la Grisaglia” 2012 e Artcard Sharjah

Art Museum Emirati Arabi . Per

finire con le pubblicazioni nel cata-

logo “Acquaviva nei fumetti 2002”, al

mensile “Notizie Donna” , al volume

“Altri Orizzonti”, alla rivista “Archivio”

e all’enciclopedia d’Arte Italiana. Non

ci resta che salutare Marisa e ringra-

ziarla per le emozioni che ci ha rega-

lato con le sue creazioni.

nella pagina sinistra:

“MlA MADRE” -matita

su carta 25 x 31 cm -

2003

in questa pagina:

‘’ ROSSO II”- acquerello

su carta - 40 x 50 cm -

2006

E C C E L L E N Z E

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 2 1

Page 22: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

I n u s c i t a i l s i n g o l o “ G e t o n To p ” d i V E R O N I C A VA L à

P U B B L I R E DA Z I O N A L E

2 2 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 23: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

vERONIcA, cANTAUTRIcE DI 21 anni,

vive ad Alba Adriatica e studia pianoforte

al conservatorio di Teramo. Tra pochi giorni

uscirà il suo primo disco dal titolo “Get

on Top”, prodotto da claudio Marastoni,

musiche e testi di Pier Bernardi e luca Anceschi e regis-

trato presso “Zoo Studio”. Finalista nazionale al concorso

Miss Grand Prix nel 2012, finalista a veline nel 2012, è

stata ora scelta per l’immagine del concorso abbinato al

settimanale di gossip “Miss vip 2013” ha appena terminato

il set per la pubblicità del noto push up Selene. veronica

è vestita da un brand casual “Fragile” il quale realizzerà

anche il suo video.

I n u s c i t a i l s i n g o l o “ G e t o n To p ” d i V E R O N I C A VA L à

P U B B L I R E DA Z I O N A L E

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 2 3

Page 24: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013
Page 25: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013
Page 26: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

P E O P L E

L’ “A U R A” D E L S U C C E S S Odi Alessandra Di Giuseppe

Page 27: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

P E O P L E

l’AURA, cOME NOTO, è

l’energia che ciascuno di

noi trasmette e credo sin-

ceramente che i protago-

nisti di questa avventura

nella musica, ne possiedano molta

anzi moltissima! ho incontrato gli

Aura, una band composta da ragazzi

della val vibrata e provincia, di ritorno

dal concerto tenuto a Singapore

presso il centro “Arts Goodman

center”, all’Auditorium “concert

hall”, un progetto di collaborazione

con le aziende enogastronomiche

locali che fungono da supporto un

interscambio per far conoscere all’e-

stero i prodotti del territorio abruz-

zese attraverso la musica. I loro volti

raggianti, pieni di entusiasmo misto

alla semplicità che li contraddistin-

gue. Si, perché è proprio questa la

sensazione che trasmettono i loro

sorrisi, consci del fatto che la misura

del talento non è ciò che vuoi ma

ciò che puoi! la loro avventura ha

inizio nel 1994, anno in cui nasce il

primo nucleo del gruppo formato da

Igor Piccioni, Gianmarco Renzi ed

Emanuele Perilli. Il loro progetto?

Una vita per la musica!! Il gruppo,

attualmente è composto da Igor

Piccioni (batteria), Gianmarco Renzi

(tastiera e chitarra), Elio D’Arcangelo

(chitarra) Matteo De virgilliis (basso)

Francesca lago e Marco Di Blasio

(solisti). Da quel lontano 1994 di

strada ne hanno percorsa tra con-

corsi, concerti e la scuola di musica

che hanno fondato, la “Modern Music

lab” di Alba Adriatica, punto di riferi-

mento per bambini, ragazzi ed adulti

del centro vibratiano. Il gruppo ha

all’attivo diversi brani

inediti in italiano ed

in inglese: “Wake

up security cannel”

datato 1995 e tre cD:

l’omonimo “AURA”

(1998) , “Promo

2001” e l’ultimo nato

“Electricafè”, uscito

nell’estate del 2009.

Mi hanno donato

una copia del loro

ultimo cd, l’ho ascol-

tato e posso confer-

mare che ne è valsa

la pena mi ha colpito

una frase del brano

“vorrei” vorrei che

i sogni volassero

per veder la luna e

il mare di notte che

si amano, vorrei che

i tetti sparissero.

la caratteristica prin-

cipale che contrad-

distingue il profilo di

ciascun componente

degli Aura è l’umiltà e

l’amore per la musica

nessun progetto

rivolto al successo:

“Mille volte una car-

riera così che due

anni di effimero suc-

cesso per poi cadere

nel dimenticatoio”.

V I B R ATA L I F E 2 7

Page 28: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

P E O P L E

2 8 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

A N G E L O C A R E S T I Adi Maria Rita Piersanti

SI TRASFORMA AD

una velocità impres-

sionante. Mimica elas-

tica che cattura ogni

sfumatura del per-

sonaggio e del momento empatico

col pubblico. Festeggia quest’anno

i suoi primi 33 anni di carriera.

Modelli ispiratori: Totò in primis ma

anche Enrico Montesano, Walter

chiari, Gino Bramieri, campanini,

Ric e Gian, Franco e ciccio, tutta

quella meravigliosa generazione di

artisti degli anni ‘50-’60 che hanno

fatto la storia della comicità. Bella

la sua partecipazione su canale 5

a “Momenti di Gloria” nel 1999 con

Mike Bongiorno, poi altre esperienze

televisive importanti. Angelo carestia

in realtà ha iniziato già dal 1991 con

il campionato degli imitatori “Stasera

mi butto”, alcune esperienze su radio Rai “che mi hanno fatto capire molti

meccanismi dello spettacolo”, poi una trasmissione in orario pre-serale

con il maestro Mazza, “caramelle”, abbinata alle lotterie nazionali, ancora

Rai2 con Massimo Boldi e Anna Falchi, con luisa corna su Rai1, e una

intensa partecipazione a programmi radio e Tv di tutta l’Italia centrale, in

netto anticipo su quello che poi sarebbe stato il mood dello show business.

cOMIcO/cABARETTISTA PER vOcAZIONE O PER ScElTA?

Per vocazione e per passione. Alle scuole elementari il maestro alla fine

della lezione mi chiamava in piedi davanti a tutti a fare imitazioni, racco-

ntare barzellette, io ci prendevo gusto e facevo le imitazioni dei cartoni

animati e dei comici di allora...succedeva sistematicamente, e la cosa poi

è andata avanti alle scuole medie, lì inconsapevolmente iniziava già una

sorta di cabaret, prendevo di mira tutti i tic e le caratteristiche dei miei pro-

fessori, rendendoli un po’ macchietta. A dir la verità non a tutti faceva sempre

piacere, così io battevo il record di note sul registro. Un bel giorno successe

quello che accade nelle belle favole: fui chiamato ad esibirmi ad una mani-

festazione parrocchiale...non l’avessi mai fatto!!!!! la gente mi fermava per

strada, tutti parlavano di me in paese, al Bar mi chiedevano “fa questo! fai

quello!”.A furor di popolo fui portato alla corte del Grandissimo Nino Dale

Page 29: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

P E O P L E

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 2 9

che mi prese con la sua orchestra

facendomi scoprire l’immenso amore

che provavo e provo tuttora per lo

spettacolo.

ERA l’ EPOcA IN cUI Il MESTIERE

SI IMPARAvA SUI PAlchI, cON

MAESTRI DI vITA E DI ScENA.

chI RIcORDI cON MAGGIOR

PIAcERE?

Nino Dale rimane colui che mi ha

insegnato a stare sul palco, ad affron-

tare il pubblico, poi tanti altri, per

esempio uno sconosciuto e giovanis-

simo Gigi Sabani. Bravissimo sia

dentro che fuori dalla scena, grande

persona.

cOSA TI hA cONQUISTATO DEl

TUO lAvORO?

l’emozione! assolutamente, e

l’adrenalina che tra l’altro provo

ancora oggi prima di andare in

scena, e poi l’abbraccio e il calore

del pubblico, impagabile.

lA cOSA PIU’ DIFFIcIlE?

Senza dubbio il rinnovarsi, la con-

tinua ricerca di idee nuove,riuscire

a trovare sempre la stessa forza e

lo stesso entusiasmo...quando non

superi un provino a cui sei convinto

di essere andato bene, o qualcuno

che secondo te non merita prende il

tuo posto. Quando a una tua serata

c’è pochissimo pubblico. la lista

sarebbe ancora lunghissima. la

cosa difficile tra le altre è avere la

determinazione di crederci sempre,

e con umiltà andare avanti, anche

quando non va come vorresti.

UNA cOSA chE vORRESTI FARE E

chE ANcORA NON SEI RIUScITO

A METTERE IN cAMPO?

Mi manca un programma televisivo

tutto mio, ma vi dico in anteprima che

ho preparato un format sull’umorismo

completamente diverso dai soliti. Di

più non voglio dire... capirete.

cURI ANchE UNA TUA RASSEGNA,

PROPRIO DOvE SEI NATO. UN

GESTO DI AMORE PER lA TUA

TERRA?

Sì, organizzo da 10 anni, con

la fondamentale partecipazione

dell’Amministrazione comunale,

una rassegna di comici a Sant’Egidio

alla vibrata che si chiama “comici

si nasce?”. lo faccio soprattutto per

dare al pubblico del mio paese la pos-

sibilità di vedere una forma d’arte, “la

comicità” a cui credo e devo molto.

TI chIEDONO MOlTI cONSIGlI

SU cOME DIvENTARE FAMOSO,

O BRAvO?

Bè famoso no, e bravo non tanto.

Invece mi fa molto piacere vedere i

ragazzi che incominciano e mi chie-

dono di visionare i loro pezzi per

avere un parere. Ne sono così felice

che mi faccio in 4 per accontentarli.

I TEMPI cAMBIANO, Il PUBBlIcO

ANchE?

Bella domanda! un segno dei tempi

che cambiano è il tipo di umorismo,

oggi con tantissimi comici e tante

trasmissioni dedicate il modo di

ridere è molto cambiato. Una volta

bastava fare delle allusioni, dei doppi

sensi per scatenare la risata, oggi si

scade soventemente nella battutac-

cia greve, spesso volgare, per avere

l’effetto istantaneo sul pubblico.

cOSA TI PIAcE DI TE STESSO?

Non mi piaccio mai, c’è sempre qual-

cosa di cui non sono soddisfatto,

per fortuna è il pubblico che mi dice

sempre quello che piace e quello che

non piace.

chI E’ Il vERO ANGElO cARESTIA,

QUAlE DEllE SUE MIllE vOcI?

Quando si fa un’imitazione non si è

più se stessi, ed è anche il segreto di

una buona imitazione: dimenticarsi di

se’ ed entrare nel personaggio che si

sta imitando in tutto e per tutto.

Page 30: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013
Page 31: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 3 1

Filastrocca di PrimaveraILLUSTRAZIONI DI GIORDANA GALLI, FILASTROCCHE DI MAURA MARZIALI

VALVIBRATALIFEBABY!

Page 32: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

Sarebbe belloricoprir di fioriun giorno molto bellodentro e fuoricon petali di rosee le violetterallegrarele nuvole grigettecon la ginestraed il tulipanoricamare nel cieloche è un po’ stranoe con le primulee i non ti scordar di mela pioggia e il ventovanno via da sè....

3 2 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 33: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

Si sente nell’aria che è mite e garbataavanza a passettied è profumatale foglie comincianoappena a spuntarele reti son stesesulla riva del marevia presto i cappottila coltre è pesantesi lavan le tendeti senti più aitante.Il grano è nei campiè verde e già altola rana nel fossogli spiccaun bel saltoil pruno è fioritoti mette allegriavoi dite la vostraho detto la mia!

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 3 3

Page 34: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

3 4 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Colora la tua fiaba

Page 35: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

UN PERFETTO MIX

tra ristorante e pub

con pareti condite da

foto e scritte a carat-

teri tr idimension-

ali, con un design ricercato ed ele-

gante. Dejavu Drink &Food nel cuore

di Sant’Egidio alla vibrata rappre-

senta il punto di incontro per ogni

tipo di clientela, con sfiziosi e veloci

pranzi di lavoro, piacevoli serate in

compagnia, cene, o spuntini veloci.

Un ambiente perfetto per tutte le

occasioni dagli aperitivi alle feste di

compleanno ma anche lauree e feste

animate con deejay set. Da anni

Dejavu Drink & Food è tra i locali

più vivaci e attivi di tutta la Provincia

di Teramo, raccoglie tutta la movida

e propone appuntamenti fissi come

la musica dal vivo che caratter-

izza i venerdì sera con le band più

famose del panorama nazionale.

Un palco calcato da artisti di spes-

sore quali Marina Rei, la Fame

di camilla, Di Martino, The Niro,

Daniele Groff, Riccardo Senigallia

e Marco cocci. Una location di

circa 200 metri quadri, composta da

diverse sale, tra le quali una veranda

per i fumatori, per un totale di oltre 50

posti a sedere per le caratteristiche

serate musicali e culinarie. Aperti

tutti i giorni dalle 11:30 sino a tarda

notte tranne il martedì e la domenica

a pranzo.

il posto giusto per il tuo divertimento

P U B B L I R E DA Z I O N A L E

Page 36: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

f a r e i m p r e s a

Noi riteniamo che imprenditori non si

nasce ma si diventa perchè le com-

petenze imprenditoriali ed il giusto

profi lo imprenditoriale si possono

acquisire con il tempo, giorno dopo

giorno, con la buona volontà, con l’impegno, con

l’esperienza e con la formazione. Non dimenti-

cando anche la tenacia. Ammettiamo però, e quindi

IMPRENDITORE SI NASCE O SI DIVENTA? Ogni imprenditore può realizzare con successo la sua idea solo se è disposto ad impegnarsi

lo riconosciamo, che alcune situazioni imprendi-

toriali si possono acquisire per nascita: respirare

aria di imprenditorialità fin da piccoli, concorre a

formare il c.d. “imprinting” di un potenziale impren-

ditore di successo. Ma ciò non toglie il fatto che il

profilo dell’imprenditore lo si conquista! la voglia

di imprenditorialità in Italia è davanti ai nostri

occhi: questo perchè realizzare e creare un’im-

presa dà all’imprenditore una serie di

soddisfazioni umane, professionali ed

economiche che sono alla base delle

sue aspettative. Diventare impren-

ditore è un obiettivo di vita di molte

persone, giovani e meno giovani, che

vogliono creare un’attività propria,

per la quale decidono di investire ed

impegnare risorse umane e finanzia-

rie. Ogni idea imprenditoriale nasce

dalla creatività e dall ’ intuizione di

qualcuno che è disposto a rischiare

in proprio e a diventare il protagonista

della propria vita professionale. Ogni

imprenditore può realizzare con suc-

cesso la sua idea solo se è disposto

ad impegnarsi, sacrificarsi, mettersi in

gioco il rischio che corre è alto, ma se

ha le giuste caratteristche, il rischio lo

può ridurre. Ti chiedi come? Pensa ad

I M P R E N D I TO R I A

3 6 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 37: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

Ecco cosa fa un imprenditore: trasforma le idee e le risorse di cui dispone, in sviluppo,lavoro, ricchezza, insomma: in cose reali.

Sergey Brinn erano solo due stu-

denti universitari quando hanno

inventato l’algoritmo che ha otti-

mizzato le ricerche di qualsiasi

parola chiave su internet! Oggi

sono i titolari di una delle aziende

più potenti a livello globale. Ecco

cosa fa un imprenditore: tra-

sforma le idee e le risorse di cui

dispone, in sviluppo,lavoro, ric-

chezza, insomma: in cose reali.

l’imprenditore è la sua impresa:

in essa riversa tutto sè stesso, le

sue capacità, le sue energie, le

sue risorse, la sua volontà e le

sue aspettative. Diventare e fare

l ’ imprenditore signif ica

innanzitutto ccettare

una sf ida con se

stessi, e credere

nel proprio pro-

getto imprendito-

riale, volerlo rea-

lizzare anche met-

tendolo in disus-

sione lì dove è nece-

sario per renderlo

o t t i m a l e e

r i s p o n -

d e n t e

a l l e

e s i -

un imprenditore che sa ben pre-

disporre la sua idea di business,

che conosce bene il suo mercato

di riferimento, che ha capacità

decisionali ed organizzative, che

è in grado di affrontare difficoltà

e problemi, che sa coinvolgere

le risorse umane nel suo pro-

getto, e che è anche un buon

comunicatore. Dunque diventare

imprenditore vuol dire avere una

idea di business e realizzarla

con un progetto di impresa.

Di esempi di idee di business,

che oggi sono dei veri e propri

imperi, ce ne sono veramente

tanti, per fortuna Imperi che

sono nati dall’idea di un sem-

plice commesso di un negozio.

oppure dall’intuizione impren-

ditoriale di un cliente. Basta

pensare all ’ idea “dei pacchi

piatt i” del l ’ IKEA che, oggi,

sono divenuti leggendari per la

società. Questa idea è nata da

un’illuminazione di G. lundgren

che mentre tentava di caricare

nella sua automobile un tavolo

di legno ad un certo punto

ha avuto l’idea di togliere

le gambe del tavolo e di

disporle sotto i l piano,

così da poterlo traspor-

tare con p iù fac i l i tà .

Questa idea è diventata

uno dei principali punti di

forza del marchio: i mobili

dell’IKEA sono infatti pro-

gettat i e real izzat i

per essere smon-

ta t i e imba l -

l a t i . E c h e

vogl iamo dire

de i fondator i

d i GOOGlE,

a t t u a l m e n t e

i l motore di

r icerca N°1

a l m o n d o ?

larry Page e

genze imposte dal mercato.

Attenzione però:per diventare

imprenditore non basta avere

un’idea. Bisogna essere inna-

morati della propria idea, perchè

su questa idea l’ imprenditore

concentra la maggior parte del

suo tempo e della propria vita.

MA QUESTO AMORE, NON

DEvE ANDARE Al DI là DEllA

RAGIONEvOlEZZA: ecco a cosa

serve il business plan! l’abbiamo

scritto più volte che se un’idea

di business è economicamente

poco conveniente, o finanziaria-

mente non fattibile, occorre scar-

tarla. Anche a dispetto dell ’a-

more e se il business plan viene

fatto a regola d’arte, fornisce

tutte le risposte che un impren-

ditore (o un potenziale imprendi-

tore) sta cercando dalla sua idea

di business. Diventare impren-

ditore di successo non è impos-

sibile per chi, alla base dell’ i-

dea imprenditoriale, mette un

impegno costante, motivazione,

pianificazione, analisi, ricerche,

dati assemblati e buone capa-

cità organizzative. E se proprio

non s i possiedono alcune o

nessuna di queste caratteristi-

che, si possono sempre pagare

le persone che invece le pos-

siedono. Molte di loro saranno

contente di mettere le proprie

competenze al servizio di chi è

disposto a dare loro fiducia.

I M P R E N D I TO R I A

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 3 7

Page 38: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

ARCADIA, IL MADE IN ITALy

DAL CUORE DELLA VAL

VIBRATAdi Virginia Ciminà

I M P R E N D I TO R I D E L L A VA L V I B R ATA

3 8 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 39: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

QUESTO MESE vI raccontiamo la storia di

un marchio giovane, fresco e dinamico

e lo facciamo attraverso la figura che

rappresenta il cuore di Arcadia, brand di

borse e accessori moda dal tipico stile

Made in Italy.

Pasquale Tondi, che abbiamo avuto il piacere di con-

oscere, è uno dei titolari. l’amore per i dettagli, per il

fashion, per la ricerca costante della qualità e l’accurata

selezione dei materiali, contraddistinguono la person-

alità poliedrica di questa azienda: le loro borse col-

piscono molto per lo stile davvero impeccabile che le

contraddistinguono.

Parlaci un po’ del marchio di cui sei fondatore.

l’azienda è stata fondata nel 1975 da me e mio padre

Tonino Tondi. Tre anni dopo è subentrato in azienda

anche mio fratello Sergio. Inizialmente era un labora-

torio artigianale “Tondi Pelletteria”, lavoravamo inizial-

mente come fasonisti e successivamente distribuendo

i nostri prodotti tramite grossisti nel territorio italiano e

in alcuni paesi europei. Nel 1990, in occasione della

costruzione del nuovo stabilimento nella zona indus-

triale di corropoli, abbiamo deciso di fare un brand tutto

nostro con il preciso intendo di ampliare la nostra rete

commerciale.

Come avete raggiunto la ribalta nazionale?

Abbiamo partecipato al Mipel di Milano, fiera

internazionale della pelletteria, allargando così il nostro

mercato. Da lì abbiamo iniziato a prendere contatti con

diverse aziende. All’inizio ci affidavamo ai distributori poi

man mano abbiamo intensificato la rete vendita, pren-

dendo direttamente contatti con i negozi. Oggi possi-

amo vantare un parco clienti fidelizzato.

Come è nata la decisione di creare un marchio tutto vostro?

Fin dall’inizio l’idea era quella di non lavorare solo per i

grandi produttori. volevamo creare il nostro prodotto cer-

cando una clientela alternativa. la nostra vocazione è di

avere un mercato tutto nostro che rappresenti la forza

dell’azienda, con un’ identità facilmente riconoscibile.

È stata una scelta vincente oppure un limite?

Questa soluzione è stata vitale nonostante la crisi.

Avendo mercato, la nostra politica è di avere clienti fidel-

izzati che si rivolgano a noi nel corso degli anni.

Inoltre partecipiamo a molte fiere: due volte l’anno

al Mipel, poi in Giappone, tre fiere a Mosca, due in

Svizzera, due in Germania e una a Pechino. Giriamo

molto, così da poter avere una visione globale che ci

permette un’evoluzione continua.

I grandi marchi dettano ancora legge sul mercato della moda?

Dobbiamo monitorare i grandi marchi. È si importante

I M P R E N D I TO R I D E L L A VA L V I B R ATA

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 3 9

Page 40: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

vedere come si muovono e quali

novità propongono però bisogna

creare una propria identità rimanendo

fedeli a ciò che vuole il mercato. ci

posizioniamo su una fascia medio

alta.

Siete presenti già in Europa, pensate di espandere ulterior-mente la rete di vendita?

Nel 2012 abbiamo lavorato con

oltre 40 paesi nel mondo, questo fa

meglio capire la nostra propensione

al mercato. Il brand Arcadia si può

trovare in punti vendita multi brand

al dettaglio o in store monomarca.

la rete commerciale è sviluppata a

livello nazionale ed internazionale.

Nel 2009 abbiamo deciso di inve-

stire sul mercato cinese per lo svi-

luppo del brand nei mercati asiatici,

costituendo una nostra società:

Arcadia Shanghai Trading co. ltd

con ufficio e showroom a Shanghai.

Produciamo tutto qui in Italia e stiamo

aggredendo il mercato cinese con il

Made in Italy. le creazioni Arcadia

sono presenti con boutique mono-

marca in punti nevralgici del commer-

cio di lusso: a Shanghai, chengdu e

a Shenyang dove sono stati aperti

tre punti vendita. Prossime aper-

ture anche a Dalian, Shenzhen e

hangzhou.

Molti fason si sono lamentati del fatto che i laboratori cinesi in Italia

hanno strappato il lavoro alle aziende italiane, è tutto vero o ci sono dietro problematiche a noi sconosciute?

Anche noi ci avvaliamo di alcuni labo-

ratori cinesi qui in zona. Non gli affid-

iamo completamente tutto il lavoro

ma parte del processo produttivo,

cosi da poter controllare il risultato

prima del confezionamento. Questo

perché, in Italia, nessuno vuole fare

più questo lavoro e gli specializ-

zati in questo settore scarseggiano

ogni anno di più. Inoltre è venuto a

mancare negli anni, il cambio gener-

azionale che ha praticamente fatto

sparire i tanti laboratori presenti sul

nostro territorio.

Collezione P/E 2013. Qual è il mood su cui avete lavorato?

la nuova collezione primavera/

estate è caratterizzata da borse

grandi a mano e con tracolla,

stampe rettili, colori forti e motivi

floreali, rigorosamente in pelle e

rigorosamente Made in Italy. Stile

per tutti i gusti, sportivo e chic per

una donna moderna e sensibile

alla moda.

Terminiamo con una tua idea sulla Val Vibrata, come la vedi dal punto di vista produttivo?

la val vibrata, nel nostro settore,

contava oltre 300 aziende a livello

produttivo. Potevamo consider-

arla tra le più forte d’Italia, però

con un unico handicap: molti

imprenditori non hanno inves-

tito sulla propria azienda per

creare mercato e a malincuore

devo ammettere che la cultura

dell’imprenditoria è andata via via

scemando.

I M P R E N D I TO R I D E L L A VA L V I B R ATA

Page 41: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013
Page 42: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

RIPRENDIAMO Il

NOSTRO racco -

nto sull’importanza

delle dune costiere

che, come i l lus -

trato nell ’ult imo art icolo, rap-

presentano un patrimonio ambi-

entale sempre più raro e quindi

prezioso per i nostr i l i toral i .

come rare e preziose sono le

“piante psammofile” sul cui sig-

nificato ci eravamo salutati lo

scorso mese. Unione dei termini

greci psammos e filos, il termine

ci suggerisce che queste piante

sono vere e proprie “amiche

della sabbia” si tratta infatti di

specie vegetali che nascono e

si sviluppano spontaneamente

solo in ambienti costieri e sab-

biosi . Proprio in relazione a

questa loro alta specializzazi-

one ambientale, queste specie

presentano una serie peculiare

di caratterist iche che ne tes-

t imoniano la loro capacità di

resistere a condizioni estrema-

mente difficoltose. Stabilito che

I L B I OTO P O C O S T I E R O D I M A RT I N S I C U R OSeconda parte: le piante psammofile

A cura di Angelo Bruni – C.E.A. Scuola Blu - Martinsicuro

a proteggerci dall’azione talvolta

distruttiva delle onde del mare vi

saranno le dune, proviamo ora ad

immaginare di essere noi stessi

una povera piant ina in bal ia

delle altre intemperie di questo

ambiente. Innanzitutto ci trover-

emmo ad affrontare, soprattutto

in estate, picchi di temperatura

elevati, in un ambiente che sap-

piamo già essere arido e quindi

povero di acqua dolce. Inoltre il

vento costiero, oltre a bombar-

darci di granuli di sabbia a tale

velocità e in tale quantità da ren-

derli abrasivi, ha le potenzialità

per spazzarci via dalla nostra

postazione. Insomma vita dif-

ficile quella delle piante psam-

mofile. Eppure sono capaci di

affrontare queste diff icoltà in

modi differenti: c’è chi assume

forme basse, quasi schiacciate,

per non dover aff rontare la

minaccia del vento, e c’è chi si

ancora bene sul terreno con un

apparato radicale profondo, che

permette inoltre di recuperare

l’acqua piovana assorbita in pro-

fondità dalla sabbia c’è poi chi

sviluppa fusti e foglie carnosi,

ricchi di acqua al loro interno, o

chi l’acqua della propria traspi-

razione la trattiene per mezzo

della peluria delle loro stesse

fogl ie. le piante psammofi le

non sono delle “sprovvedute”

e sanno bene come difendersi

dalle avversità. ricordiamo nuo-

vamente che hanno inoltre la

man forte delle dune, strutture

che esse stesse hanno contri-

buito a formare, costituendo uno

di quegl i ostacol i fondamen-

tali per la possibil i tà di accu-

mulo del la sabbia. Seppell i ta

da una prima iniziale quantità di

sabbia, la vegetazione risponde

con una velocità di crescita tale

da rimanere emersa e conse-

guentemente aumentare ulte-

riormente l’altezza di accumulo

in questo modo si instaura una

sorta di gara tra duna e vegeta-

zione, che si concluderà quando

la duna sarà matura e si accor-

perà ad altre dune sviluppatesi

nelle vicinanze fino a formare

lunghi e continui cordoni sab-

biosi. curiosi di sapere quali

specie popolano i l biotopo di

Martinsicuro? Rimanete sinto-

nizzati su queste frequenze.

A M B I E N T E

4 2 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 43: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

P O L L I C E V E R D E A D A P R I L E

di Laura Grimaldi

Possono essere impian-

tate in questo periodo

moltissime piante da

appartamento con fio-

ritura in primavera

inoltrata. Parliamo dell’iris o delle

primule queste ultime, spesso

spontanee in molti luoghi d’Italia,

non necessitano di particolari cure

e possono sopravvivere con facilità

a qualsiasi tipo di vaso. lo stesso

vale per le gerbere per le quali si

richiede l’accortezza di tenerle in

una stanza molto luminosa vanno

annaffiate poco e poste in un terric-

cio che deve essere ben drenato,

leggero e sabbioso. Se si esagera

con l’acqua possono essere attac-

cate dagli acari e dal marciume alla

base dei fusti. Nell’orto e nel frut-

teto è tempo del susino i cui frutti

vengono utilizzati sia freschi che

cotti nella preparazione delle mar-

mellate. Deve essere collocato

in una zona luminosa, facendo in

modo che non possa ricevere molto

sole diretto per diverse ore nel

corso della giornata. le irrigazioni

si rendono necessarie in presenza

di esemplari giovani in quanto

generalmente il susino si accon-

tenta dell’acqua piovana.Tra i lavori

di aprile da effettuare vi sono la

manutenzione e la cura delle piante

di agrumi, specialmente se colti-

vati in vaso. Prima di tutto bisogna

pensare ad un eventuale rinvaso,

spesso hanno bisogno di un cambio

di terriccio in modo da dare alle

radici tutto lo spazio necessario

per crescere. Solo in questo modo

sarà possibile ottenere una crescita

rigogliosa della pianta ed un’ab-

bondante fruttificazione. In questo

periodo è possibile, poi, effettuare

la semina della zucca nelle zone

a clima mite. Dopo aver preparato

un buon letto di semina con lavo-

razioni a media profon-

dità e sminuzzato il

terreno in super-

ficie, bisogna

d i s p o r r e

circa 5

s e m i

i n

piccole buche, profonde 2-3 cm

e distanti tra loro poco più di 1

metro. In tempo di luna crescente

possono essere messe a dimora

all’aperto lattuga, indivia, cavolo,

fave e porri. In fase di luna calante

vengono rincalzate le patate, messi

i tutori a pomodori, piselli e fagio-

lini rampicanti concimate le fragole,

i carciofi e le carote che stanno

crescendo. E’ utile, poi, utilizzare

i teli di “tessuto non tessuto” per

proteggere le piantine germinate

dagli abbassamenti di temperatura

notturni.

A M B I E N T E

Page 44: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

MATRIMONIO E UN PO’ DI STORIAL’unione tra l’uomo e la donna è indispensabile per la formazione di un nucleo famigliare, quindi si presume che il matrimonio esista fin dall’antichità in diverse forme.

di Maria Rita Piersanti

lA PAROlA “MATRIMONIO” deriva dal latino

matrimonium e ha per radice “ mater-tris “

che significa appunto madre. Questo tipo di

contratto univa l’uomo e la donna nella vita

spirituale e pratica in cui la donna era con

pochissime eccezioni la parte più debole. In passato

serviva solo al marito per prendere possesso della

moglie, quasi a schiavizzarla, per sottometterla. Solo

con il diritto Romano diventò un accordo libero fra due

persone, anche se la parità fra uomini e donne dopo il

matrimonio apparteneva solo alla cultura egiziana. In

passato per unirsi in matrimonio contava solo, l’apparte-

nenza a una stessa religione, a una stessa razza, a una

stessa classe sociale e naturalmente la posizione eco-

nomica, non c’ era spazio per l’amore e i sentimenti.

D’amore si parlerà solo con il cristianesimo, quando

il matrimonio assunse il valore di sacramento, e

come tale era sacro e indissolubile, con l’unico fine

della procreazione. Secondo i giuristi romani il matri-

monio era un’istituzione fondata sul diritto naturale,

definita come unione sessuale dell’uomo e della

donna. Il Medioevo: fu un periodo molto cupo, la

chiesa accettò le regole del diritto germanico in

materia matrimoniale, regole che non riconosce-

vano alcuna autonomia alla volontà degli sposi il

matrimonio si scisse dall’amore, ed ebbe solo un

puro legame di interesse. Il matrimonio germanico

avveniva in due tappe: la prima, costituita da un con-

tratto stipulato dalle famiglie degli sposi nel quale il

potere sulla donna era trasferito dal padre al futuro

marito, che in cambio pagava una dote al padre

S P E C I A L E S P O S I

4 4 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 45: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

della sposa, in un secondo momento

seguivano l’accompagnamento

della sposa nella camera nuziale.

Il Rinascimento: anche durante

questo periodo, i matrimoni veni-

vano contratti allo scopo di unire e

rafforzare le famiglie e i patrimoni,

è sempre l’uomo ad essere pre-

dominante, le donne non hanno

nessun ruolo se non quello di

apportare ricchezza al marito. Nel

‘600: c’è il trionfo dell’assolutismo

monarchico, monarchi e re soste-

nevano l’inutilità dell’’amore e della

fedeltà alla moglie, concetti molto

astratti, e preferivano trovare con-

forto tra le braccia di giovani amanti.

Nel ‘700 finalmente il matrimo-

nio comincia ad avere un signi-

ficato diverso. con l’arrivo del

pensiero liberale, si cerca di porre

fine all’arroganza dell’aristocra-

zia, si comincia a cambiare il senso

comune del matrimonio, da sem-

plice contratto economico si tra-

sforma in promessa d’amore.

Nel ‘800 con il romanticismo, si

esaltano i sentimenti e l’amore.

Il matrimonio cambia volto, da

adesso ci si sposa solo per amore.

E’ dall’800 infatti che hanno origine

gran parte delle tradizioni ancora

oggi in uso quali l’abito lungo bianco,

i guanti, la torta nuziale il ricevi-

mento. I concordati tra Stato e Santa

Sede conosciuti Patti lateranensi

o concordato lateranense, hanno

sancito le regole di interazione tra

l’aspetto civile e quello religioso del

matrimonio. Oggi in Italia: esistono

ancora molte usanze, come nell’800,

e ci si sposa di solito per amore,

anche se alcuni fattori come le con-

dizioni socio-economiche, le diffe-

renze sociali, religiose o politiche,

influenzano ancora le scelte delle

persone. Si preferisce sposarsi più

maturi spesso dopo un periodo di

convivenza, si fanno meno figli, sia

per un fattore economico che per

una mancanza di tempo, le donne

sono più indipendenti , lavorano

fuori casa, ed hanno meno tempo

da dedicare ai figli. Tali compiti

adesso sono divisi con il marito.

Nonostante molte coppie decidano di

non sposarsi e di convivere, il matri-

monio rimane per la maggior parte

delle persone il giorno più bello della

propria vita. E per voi?

S P E C I A L E S P O S I

Page 46: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

B O N TO N E T R A D I Z I O N Idi Maria Rita Piersanti

Secondo il galateo lo sposo dovrebbe acquistare e

consegnare il bouquet alla sposa la mattina stessa

delle nozze ( ci sono poi da considerare le

varie tradizioni che cambiano da paese

e paese). Il bouquet è secondo la

tradizione, l’ultimo omaggio dello

sposo per la sposa e chiude

il ciclo del fidanzamento.

l’usanza vuole che

lo sposo lo faccia

recapitare al mattino

a casa della sposa anche

se in realtà è la sposa stessa a

sceglierlo in quanto deve armonizzare

con il suo abito. In alcuni paesi è

addirittura la suocera a regalarlo. Alla

fine del ricevimento sarà lanciato a caso

tra tutte le ragazze nubili: chi riuscirà ad

afferrarlo dovrebbe sposarsi entro l’anno.

IL BOUQUET

L e f e d i .

l’USANZA DI PORTARE

la fede all’anulare sini-

stro risale addirittura all’e-

poca degli antichi Egizi.

Essi credevano infatti di

aver individuato una vena che, par-

tendo dall’anulare sinistro, arrivasse

fino al cuore: lungo questa vena pen-

savano che corressero i sentimenti.

“legare” l’anulare significava quindi

garantirsi la fedeltà. Per incoronare

e sigillare l ‘unione tra gli sposi già gli

antichi Romani si scambiavano anelli

di ferro, per l’antica legge ebraica le

fedi avevano ancor più importanza,

infatti ritenevano che solo lo scambio

di questi anelli fosse sufficiente a

rendere legale il matrimonio. Nel

Medioevo, quando non aveva ancora

preso totalmente piede lo scambio

degli anelli, la “fede” era di grande

fattura e di pari preziosità, spesso

lo sposo inanellava la sposa con

tre anelli. In alcune regioni d’Italia è

anche chiamata “vera”, termine vene-

to-slavo, che significa fedeltà, all’in-

terno si è soliti incidere la data del

matrimonio ed il nome della Sposa in

quella di lui ed il nome dello Sposo in

quella di lei.la tradizione vuole che

sia lo Sposo a pagarle ed a conser-

varle fino al momento dello scambio,

ma spesso sono i testimoni a rega-

larle. Saranno poi i paggetti a por-

tarle sull’altare per la benedizione.

le fedi più indossate sono la “fran-

cesina”, la classica oppure la piatta.

chi preferisce qualcosa meno tradi-

zionale può optare per un modello

incrociato a più cerchi, oppure può

scegliere la vera con un piccolo dia-

mante, o addirittura con una serie di

diamanti

La dote.Secondo la tradizione lo

sposo, per tutto il primo

anno di matrimonio non

doveva sostenere spese per

l‘abbigliamento della moglie e

quindi la famiglia di lei forniva gli

abiti, biancheria e accessori.

S P E C I A L E S P O S I

4 6 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 47: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

lA TRADIZIONE vUOlE

che gli sposi non si

vedano e si parlino prima

della cerimonia nuziale. Ai

tempi delle corti secondo

la tradizione l’uomo rapiva la sua

preferita e scappava in groppa al

suo cavallo cingendola con braccio

sinistro, mentre con il destro guidava

lA cERIMONIA

Secondo il galateo parenti e amici aspetteranno l’arrivo della sposa in chiesa. la

sposa e i suoi parenti devono disporsi a sinistra della chiesa guardando l’altare.

Mentre lo sposo e i suoi parenti si disporranno a destra.

il suo destriero lontano dal villaggio

, in più per difendere la sua amata,

usava, il destro per impugnare le

armi. In alcuni paesi per tradizione,

la sera precedente al matrimonio

lo sposo organizza una serenata

sotto la finestra della futura sposa.

lo accompagnano parenti e amici

e naturalmente un musicista con il

violino, la chitarra o la fisarmonica.

A fine serenata un ricco buffet per

tutti in segno di ringraziamento

viene offerto dai genitori della sposa.

Ogni cultura ha le sue tradizioni e

superstizioni, anche riguardo le

nozze. Pare che nella cultura greca

si infili una zolletta di zucchero nei

guanti, addolcirà l’unione. Un po’

meno divertente è trovare un ragnetto

nell’abito da sposa, però secondo

gli inglesi porta fortuna.Per gli indù

sposarsi in un giorno di pioggia

porta fortuna e si dipingono le mani

e piedi con disegni fatti con l’henné

per tenere lontano il malocchio. In

Olanda piantano un pino nel giardino

davanti casa dei neo sposi perché si

pensi porti fertilità e fortuna.

Il velo nuziale

Ai tempi dei romani i matri-

moni erano spesso concordati

tra famiglie per motivi politici

o di interesse, senza che i

due sposi si incontrassero

mai prima del giorno del

matrimonio.

La sposa si copriva quindi

il volto fino alla fine della

cerimonia per evitare che lo

sposo, scorgendo il suo reale

aspetto, interrompesse il rito

nuziale.

E’ tradizione in alcune regioni,

tramandare di generazione

in generazione il velo per il

giorno delle nozze

.ecasashop.it

Val Vibrata

Lo vuoi?CompraloNon lo vuoi?Vendilo

Corropoli lungo S.P 259 (TE)TEL 0861 82595

In negozio trovi 30.000 ArticoliCasalinghi,Elettronica,Artigianato,Antiquariato,Collezionismo,Usati.

S P E C I A L E S P O S I

Page 48: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

I L M AT R I M O N I O E L A

S C A R A M A N Z I Adi Maria Rita Piersanti

SONO TANTE lE

usanze legate alla

superstizione riguar-

danti il matrimonio.

vediamo insieme

come arrivare all’altare senza che

il fato ci sia avverso. Queste le

cose che portano bene. la tradi-

zione vuole che la sposa porti con

se il giorno del matrimonio 5 cose:

- una cosa prestata: ad indicare

l ‘affetto delle persone care che

rimangono vicine in questo pas-

saggio dal vecchio al nuovo.

- una cosa regalata: a ricordare il

b e n e

d e l l e

p e r s o n e c a r e .

- una cosa blu: anticamente il

colore blu era il colore che sim-

boleggiava la purezza ed era

il colore dell’ abito della sposa.

- una cosa vecchia: che simbo-

leggia la vita che si lascia alle

spalle e l’importanza del passato

che non deve essere dimenticato

nella transizione verso la nuova.

- una cosa nuova: che simboleggia la

nuova vita che sta per iniziare, indica

tutti i nuovi traguardi e le novità che

porterà con sé. c’è sicuramente un

diktat che è più o meno valido in tutto

il mondo: lo sposo non deve

vedere mai la sposa con indosso

l’abito nuziale soprattutto a partire

dalla mezzanotte del giorno prece-

dente. Una volta che si è vestita la

sposa

n o n

p u ò

p i ù

g u a r -

d a r s i

a l l o

spec -

chio, a

m e n o

c h e

non si

S P E C I A L E S P O S I

4 8 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 49: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

tolga un pezzo dell’abito. Il velo

indossato dalla sposa è considerato

più fortunato se donato da una sposa

felice. Se avete minuziosamente

osservato queste regole, ricordatevi

che durante la cerimonia il paggetto

non dovrà far cadere le fedi e se

dovesse capitare l’unica soluzione

per non incorrere nella jella è che a

raccoglierle sia l’officiante del matri-

monio. Se volete augurarvi un’u-

nione solida e duratura quel giorno

indossate un diamante, mentre se è

la fedeltà che vi sta a cuore indos-

sata un’acquamarina. Fuori dalla

chiesa si è soliti essere “bersagliati”

dal lancio del riso, che è simbolo di

ricchezza e felicità. Un’immagine

allegorica molto simile è quella dello

sposo che regala alla sua sposa una

spiga di grano, in segno di prosperità

e fortuna. Ed è ancora più curiosa

quella di regalare alla suocera un

rametto d’ulivo. Dopo l’uscita dalla

chiesa, gli sposi sono accompa-

gnati dagli amici, parenti e invitati

con il corteo nuziale. Qui è usanza

suonare il clacson ripetutamente.

Quello che potrebbe sembrare l’in-

tenzione di fare baccano e di atti-

rare l’attenzione dei passanti è in

realtà il riflesso di un’antica usanza

di fare rumore per scacciare gli spiriti

maligni. Uno dei riti scaramantici di

importazione anglosassone è quello

di conservare una fetta di torta che

verrà mangiata il giorno del primo

anniversario di matrimonio. Questo

garantirebbe alla moglie la fedeltà

del marito. Secondo molti esperti fu

proprio questa usanza a spingere i

pasticceri inglesi a inventare il fon-

dente di zucchero, che si conserva a

lungo. Oggi la si congela, e via! Una

volta a casa, lo sposo deve varcare

la soglia di casa con la sposa in

braccio. Il suo significato è evidente:

il marito promette di prendersi cura

della moglie e di non abbandonare

il tetto coniugale. la tradizione di

sollevare tra le braccia la sposa e

solcare la soglia della nuova casa

risale all’antica Roma: facevano

così per evitare che inciampasse,

presagio infausto, perché signifi-

cava che le divinità non la volevano

accogliere. E poi ci sono le supersti-

zioni legate al matrimonio che richia-

mano la scaramanzia in generale: di

venere e di Marte non si sposa e non

si parte. Ma in Norvegia il maggior

numero di matrimoni si celebra

proprio il venerdì, giorno romantico

per eccellenza perché sotto la pro-

tezione di venere, dea dell’amore e

dell’ armonia, quindi, come vedete, è

tutto relativo. Mai sposarsi di venerdì

13! Forse è per questo motivo che

molti sposi hanno deciso di convo-

lare a nozze l’11 novembre 2011

(11/11/11) soprattutto in cina come

abbandono della vita da single. Date

a parte, i giorni fortunati per il matri-

monio sarebbero il mercoledì e il

lunedì. Il giovedì potrebbe portare

dispiaceri alla sposa, il sabato non

è considerato un giorno fortunato e

di domenica non ci si sposa perché

è il giorno dedicato al Signore. In

realtà ognuno sceglie la data in

base a tante e diverse esigenze. Si

dice spesso “Sposa bagnata sposa

fortunata”. certo può sembrare un

modo gentile per consolare gli sposi

per non aver scelto una giornata di

sole, ma anche in questo caso c’è

una spiegazione. la pioggia simbo-

leggia la fortuna e l ‘abbondanza che

cade generosa sugli sposi. Pare che

il detto sia nato in Gran Bretagna,

dove le giornate di sole non sono

così abbondanti come in altri luoghi

del mondo.Infine il classico lancio del

bouquet a fine cerimonia. la sposa

con le spalle rivolte verso un gruppo

di amiche presenti alla cerimonia

lancia il suo bouquet. Per la ragazza

che riesce ad afferrarlo, rappresenta

l’augurio che possa ricevere presto

una richiesta di matrimonio. Infatti in

antichità i fiori usati erano fiori d’a-

rancio che oltre a significare abbon-

danza, felicità e prosperità, signifi-

cavano anche una richiesta di matri-

monio. Ma perché i fiori d’arancio

vengono associati al matrimonio?

Ecco la risposta. Secondo una leg-

genda, un giorno un re spagnolo

ricevette in dono da una bellissima

fanciulla un albero d’arancio che fece

piantare nel giardino del castello.

Durante una visita, un ambasciatore

chiese al re se potesse regalargli un

ramoscello ma il sovrano rispose che

non voleva dare a nessuno la sua

preziosissima pianta. Di fronte a quel

rifiuto, l’ambasciatore chiese al giar-

diniere del palazzo di spezzare un

ramo dall’albero e darglielo: l’uomo

esaudì la richiesta dell’ambasciatore

e fu ricompensato con 50 monete

d’oro, con le quali poté, finalmente,

dare una dote alla propria figlia per-

mettendole, così, di essere corteg-

giata e data in sposa. la ragazza

trovò finalmente marito e il fatidico

giorno decise di adornarsi i capelli

con un ramoscello di fiori d’arancio

così da rendere omaggio alla pianta

che le aveva dato la possibilità di

sposarsi ed essere felice. Da quel

momento in poi il profumatissimo

fiore di zagara fu associato al matri-

monio.Scaramanzia a parte, tanta

felicità a tutti voi!!!

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 4 9

Page 50: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

I L C I C L O N E S A I N T L A U R E N Tdi Federica Bernardini

Yv E S S A I N T

lAURENT: non solo

uno stilista ma un

innovatore costante,

un modernizzatore

dell’immagine femminile, colui che ci

ha regalato alcuni degli stili più rap-

presentativi della moda tra cui l’abito

Mondriant, lo Smoking, la Sahariana.

Sono passati quasi 5 anni dalla sua

morte, eppure Monsieur Yves riesce

ancora a far parlare di sé, tanto da

suscitare interesse anche nel mondo

cinematografico. Infatti verranno

dedicate ben due pellicole alla vita

del grande stilista: la prima, dal titolo

Yves Saint laurent, curata dal regista

Jalil lespert, si incentra sul rapporto

con il socio e compagno dell’artista

Pierre Berger ( quest’ultimo entu-

siasta del progetto). Il secondo film

Saint laurent sarà invece diretto

da Bertrand Bonello e si concen-

trerà sul decennio 1965 – 1976

della vita dello stilista. Ambedue

le produzioni sono iniziate, quindi

ci resta solo aspettare. Ma nell’at-

tesa la Maison francese ci stupisce

con la nuova campagna pubblicita-

ria “progetto musica” che vede pro-

tagonisti icone del pop e del rock.

Per la linea femminile è stata scelta

courtney love, per quella maschile,

invece, colui che negli anni 90 è

diventato famoso più per le trasgres-

sioni e gli scandali che per la sua

musica: Marilyn Manson, un volto

sicuramente non comune e difficile

da dimenticare, una scelta corag-

giosa che si allontana dagli stereo-

tipi delle pubblicità di moda, dai soliti

modelli perfettamente costruiti.

L’abito Mondrian del 1965,

al centro una foto di Yves

Saint Laurent, a destra

uno scatto della campagna

pubblicitaria con Marilyn

Manson

M O DA

5 0 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 51: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

Il vERDE È il colore dell’equilibrio,

dell’armonia, infonde senso di giustizia

e grandezza d’animo Nasce dall’unione

di due colori: il blu, che rappresenta la

calma e il giallo, espressione di energia

pura.. Sarà anche per questi motivi che

Pantone nella presentazione del consueto

Fashion color Report per la primavera 2013

ha proclamato il verde il colore di tendenza

della stagione. Gucci, Kenzo, lanvin, Miu Miu,

Trussardi hanno sfoderato la loro creatività con

capi raffinati ed insoliti in tutte le sue tonalità

passando dallo smeraldo alla nuance botti-

glia, da quella pastello a quella mela. la mania

total green non ha colpito solo la moda ma

ha investito anche l’inventiva di molti designer

di oggetti d’arredo... insomma ci attende una

stagione a contatto con la natura e con le sue

mille espressioni. Sta a noi solo scegliere la

tonalità che più ci piace. la mia? Sarà per la

pietra preziosa che rappresenta ma senza

ombra di dubbio quella smeraldo, e la vostra?

T OTA L G R E E N E V E R G R E E N

M O DA

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 5 1

Page 52: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013
Page 53: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013
Page 54: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013
Page 55: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

L’ I M P O RTA N Z A D E I S O G N I P E R I L B E N E S S E R E P S I C O L O G I C Ol

’UOMO È SEMPRE stato

affascinato dai sogni e dal

loro significato: la sen-

sazione è che, essendo

così misteriosi e appa-

rentemente fuori dal controllo della

nostra mente, celino qualcosa di

importante e significativo. Il sogno

è un immancabile accompagna-

tore delle nostre notti. Alcuni ricor-

dano i propri sogni ogni mattina,

con facilità altri, invece, solo rara-

mente trattengono le immagini

dell’attività onirica oltre il risveglio.

c’è anche chi afferma di non

ricordarli mai: più un sogno è carico

emotivamente, più viene censurato.

Ognuno d i no i , t u t tav ia ,

sogna ogni notte, più volte:

non è possibile non sognare.

Secondo i più recenti studi a riguardo

si sogna affinché il cervello possa

svegliarsi da quella sorta di coma

cui va incontro tutte le notti e per

farlo, ha bisogno di impegnarsi in

una minima attività che è appunto

rappresentata dal sogno l’attività

onirica permette, in questo modo, di

tenere attiva la mente. Ma vi sarebbe

anche un altro motivo che spieghe-

rebbe la necessità di

sognare. la motiva-

zione è di natura psico-

logica e deriva da tutte

quelle informazioni che

bersagliano il cervello

e che solo col sogno

riusciamo ad elabo-

rare, con il risultato di

assistere al consolidamento della

memoria a breve e lungo termine.

Si sogna, infatti, tutte le volte in cui

c’è un grosso carico emotivo o un

momento di introversione dunque il

sogno deve essere visto come un

mezzo per scaricare le tensioni psi-

chiche della giornata. c’è anche un’i-

potesi suggestiva: attraverso i sogni

si dà vita a desideri che da svegli

sarebbero difficili o impossibili da

realizzare. Il sogno rappresenta, in

quest’ottica, la compensazione di

fantasie e desideri rimasti incompiuti.

I sogni rappresentano metafore che

parlano dell’attualità psicologica di

ciascuno e la comprensione del loro

linguaggio è la via di accesso al loro

significato. Inoltre, attraverso l’utiliz-

zazione dei propri sogni è possibile

creare un momento di ascolto e di

riflessione su se stessi in grado di

mettere l’individuo in contatto con

quelle parti di sé meno coscienti.

Rubrica a cura della

Dott.ssa Simona

Annunzi

D I A L O G O

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 5 5

Page 56: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

E’ impor tan te fa re

visite periodiche dal

dentista e lavarsi

i denti minimo due

volte al giorno per

due minuti, in modo da salva-

guardare la salute di tutto il cavo

orale. Inoltre, è essenziale usare

il filo interdentale tutti i giorni per

rimuovere ogni residuo di cibo

che si infila tra dente e dente.

Dopo avere scelto uno spazzo-

lino a setole medie (da sosti-

tuire al massimo ogni 3 mesi)

e c o l m a n i c o

rigido, per lavare

i denti effettuate

un mov imen to

in verticale par-

t e n d o d a l l a

gengiva verso il

den te . Ques to

vale sia per l’ar-

ca ta super iore

che per quel la

i n f e r i o r e , p e r

l ’ e s t e r n a , m a

anche per quella

i n t e r n a . Pe r

rendere i dent i

più bianchi si può ricorrere allo

sbiancamento dentale, effettuato

dai dentisti o comprando i kit

in farmacia. Ma ci sono anche

opzioni più “soft” come com-

prare un dentifricio sbiancante

o mettere un po’ di bicarbonato

sullo spazzolino. Quest’ult imo

metodo va utilizzato al massimo

una volta a settimana in quanto

i l b icarbonato , leggermente

abrasivo, potrebbe rovinare lo

smalto dei denti. Tenete sempre

conto che ciò che fa ingiallire i

denti e dare alito cattivo sono

sostanze acide come succhi di

frutta, il vino, il caffè.Preferite,

infine, un collutorio fatto in casa.

I l più veloce da fare è quello

con acqua e bicarbonato: basta

prendere un bicchiere d’acqua

e aggiungere un cucchiaio di

bicarbonato.

DENTI BIANCHI E ALITO

PERFETTOIl sorriso è il nostro biglietto da visita: denti bianchi e curati attirano sempre

attenzione e alla base di questi c’è sicuramente una buona igiene orale.

di Laura Grimaldi

B E L L E Z Z A

Page 57: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

Il CecchinoUscirà il 1 maggio 2013 il film italo-fran-

cese diretto da Michele Placido con

protagonisti Daniel Auteuil e Mathieu

Kassovitzaffiancati da luca Argentero,

violante Placido e Olivier Gourmet.

Prima esperienza italo-francese per

Michele Placido che, dopo la regia di

vallanzasca - Gli angeli del male e in

concomitanza con diverse regie teat-

rali, viene adottato dai cugini francesi

per dirigere il poliziesco Il cecchino, un

film di genere con venature noir che si

rifà alla lunga e gloriosa tradizione dei

polar. Sulla scia del successo ottenuto

in tutto il mondo dal ‘suo’ Romanzo

criminale, il regista pugliese accetta

di dirigere una storia scritta da due

giovani esordienti che compensa

tutta l’inesperienza degli sceneggia-

tori con un cast al di sopra di ogni più

rosea aspettativa che comprende tre

stelle del cinema francese quali Daniel

Auteuil, Mathieu Kassovitz e Olivier

Gourmet accompagnati in ruoli decisa-

mente minori dai nostri luca Argentero

e violante Placido.

La grande bellezzall nuovo film di Paolo Sorrentino, inter-

pretato da un cast di grandi attori ital-

iani: Toni Servillo, carlo verdone,

Sabrina Ferilli, Serena Grandi, vernon

Dobtcheff, Isabella Ferrari, luca

Marinelli, Giorgio Pasotti, Giulia Di

Quilio, Massimo Popolizio, Giorgia

Ferrero, Roberto herlitzka, carlo

Buccirosso, Pamela villoresi, Ivan

Franek, Stefano Fregni. Uscirà nelle

sale cinematografiche il prossimo 21

maggio 2013.

Ambientato e interamente girato a

Roma, la grande bellezza è una copro-

duzione Italia-Francia: Indigo Film e

Medusa Film per l’Italia, Babe Films e

Pathe’, che cura anche le vendite inter-

nazionali, per la Francia.Il film si avvale

del sostegno del Fondo regionale per

il cinema e l’audiovisivo della Regione

lazio. Soggetto di Paolo Sorrentino,

sceneggiatura firmata dallo stesso

Sorrentino con Umberto contarello. Il

film avrà luca Bigazzi alla fotografia,

Stefania cella e Daniela ciancio per

scene e costumi, cristiano Travaglioli

al montaggio.

Fast and Furios 6Fast & Furious 6 è un film del 2013

diretto da Justin lin. Il film uscirà nelle

sale cinematografiche il 22 maggio

2013. vin Diesel, Paul Walker e

Dwayne Johnson i protagonisti, affi-

ancati da Jordana Brewster, Michelle

Rodriguez, Tyrese Gibson, Sung

Kang, Gal Gadot, chris “ludacris”

Bridges, Elsa Pataky, luke Evans e

Gina carano.

Da quando Dom (vin Diesel) e Brian (

Paul Walker) hanno portato a termine

la rapina di Rio sgominando l’impero

di un boss e lasciando la loro squadra

con 100 milioni di dollari, i nostri eroi

si sono disseminati in tutto il globo.

Ma l’impossibilità di tornare a casa e

una vita perennemente in fuga, lasci-

ano incomplete le loro esistenze. Nel

frattempo, hobbs (Dwayne Johnson)

è all’inseguimento di una letale orga-

nizzazione di esperti piloti merce-

nari attraverso 12 paesi, la cui mente

(luke Evans) è aiutata da uno spietato

luogotenente che si rivelerà essere

l’amore che Dom credeva morto: letty

(Michelle Rodriguez).

A M A G G I OC I N E M A

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 5 7

Page 58: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

Se da un lato piace-

vole è per chi v ive

sul la costa condivi-

dere profumi e colori

di una giornata di sole

passeggiando o facendo jogging

su l lungomare con i l p ropr io

cane, d’altro canto, meno pia-

cevole potrebbe essere trovarsi

a discutere con un vigile urbano

se dovesse malauguratamente

coglierci impreparati al le prese

con le deiezioni del nostro amico a

quatto zampe! Ahimè si sa la legge

non ammette ignoranza!!Informia-

moci su cosa il nostro comune ci

consente o meno di fare...e soprat-

tutto facciamo sempre riferimento

sul sacrosanto buon senso!!!!

RUBRICA A CURA

della Dott.ssa

Federica Pompei,

Medico Veterinario

ATTENTI AL CANE Passeggiare con il proprio cane in luoghi pubblici....attenti ai

regolamenti comunali!!

C u o r i c i n i a l l e m e l e e m i e l e

Ingredienti per una teglia da forno: 1-2 mele; 250 g di farina di grano integrale; 1 cucchiaio di miele; 2 cuc-chiai di olio d’oliva; 1 uovo; farina per il piano di lavoro.

Si incomincia preriscaldando il forno a 180°C (forno ventilato 160°C). Si grattugiano le mele eliminandone il torsolo, si prosegue poi mesco-landole con gli altri ingredienti lavorando con la frusta a gancio fino ad ottenere un impasto ela-stico che stenderemo successivamente sul pia-no di lavoro infarinato fino a raggiungere, con la lavorazione dell’impasto, uno spessore di cir-ca 5mm. Potremo a questo punto ritagliare con apposite formine i biscotti facendo loro assume-re una forma a cuore. Dopodiché disponiamo i biscottini in una teglia rivestita con carta da for-no e cuoceremo il tutto per circa 30-40 minuti.Consigli: le mele contengono importanti vi-tamine che nel cane svolgono una funzio-ne “basica” pertanto indicate per i quattro zampe che soffrono di acidità di stomaco.

R i c e t t a

P E T

5 8 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 59: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

R I C E T T E

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 5 9

INGREDIENTI

Insalata (indivia), coratella (cuore, fegato e

polmoni) e budella di agnello, cipolla e aglio

freschi, maggiorana, prezzemolo, vino bianco.

di Valeria Conocchioli

PROcEDIMENTO:

Aprire le budella nel senso della lun-ghezza e lavarle accuratamente con acqua, aceto, sale e vino. Tagliare a listelli la coratella, lavarla, salarla e siste-mare 2-3 listelli su una foglia di insalata con cipolla, aglio, prezzemolo e mag-giorana. chiudere il mazzetto e legarlo con le budella. Far bollire le mazzarelle, scolarle e cuocerle a fuoco lento con acqua, sale e vino per due ore abbon-danti, finché non sono ben ritirate e dorate.

L E M A Z Z A R E L L E

Page 60: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

A CURA DI PAOLO GATTI IN COLLABORAZIONE CON FLORINDO FANì

T E M P O L I B E R O

6 0 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Orizzontali

1- A l b u m dei Nomadi 6- Tavolazzi, bassista italiano 10- T’anzegn a la scol 11- Radice inglese 12- Internet service provider italiano legato ai videogame 14- carta britannica 15- Diciottesima l e t t e r a d e l l ’ a l f a b e t o italiano 16- Athens Stock E x h a n g e 18- Paperon I n t e l l i g e n c e Agency 19- comune vibratiano dal nome “ pacifico “ 26- Periodico brasiliano 27- Il Sindaco di civitella del Tronto 30- Strumento idiofono africano 31- Provincia abruzzese 32- Scuro al ritroso 33- Altro nome di Gaia 34- Fiume svizzero 35- Santo patrono di colonnella 37- Torretta incompleta 40- Insegue in Portogallo 41- costituisce l’atmosfera terrestre 42- Orient Express 43- App per il cambio valuta 44- Abbreviazione di geonomenclature 46- Outlook express 48- In mezzo al boom 49- E’ lungo 652 Km 50- Formato per scambio di feed 52- Figlio di Adamo ed Eva 55- Durante di Alighiero degli Alighieri 58- I canali uno, due e tre della tv 59- A tajacoccia prende tutto 60- le frazioni di corropoli 61- Diminutivo di Isabella 62- Zona Industriale 63- Persona incapace di relazionarsi

CRUCIVIBRATASoluzioni Orizzontali: Contro 6- Ares Prof Root Ngi 14- Paper 15- Ti 16- Ase 18- Pia 19- Controguerra 26- Oparana 27- Ronchi 30- Cabasa 31- Pescara 32- Orucs 33- Gea 34- Aar 35- Michele 37- Torrett 40- Encegue 41- Aria 42- Oe 43- Oanda 44- Geonom 46- Oe 48- Oo 49- Po 50- Opml 52- Set 55- Dante 58- Rai 59- Asso 60- Undici 61- Isa 62- Zi 63- Disadattato Soluzioni Verticali: 1- Contrassegno 2- Npi 3- Tr 4- Rosse 5- Of 6- Ara 7- Ropp 8- Eoei 9- Straziante 13- Giona 16- Au 17- Erre 19- Cocomero 20- Oparin 21- Nabucco 22- Trachea 23- Ga 24- Rosario 25- Ancarano 28- Care 29- Hr 31- Patagonia 33- Geea 36- Ludo 38- Ore 39- Tommaso 45- Oprit 47- Essi 49- Padd 51- Lia 53- Es 54- Tod 55- Dna 56- Tct 57- Eit 59- Az 60- Us

Verticali

1- M o d a l i t à di pagamento 2- Test per l ’ a l z h e i m e r 3- Tir ai poli 4- le rose di una famosa c a n z o n e 5- Osservatorio F i n a n z i a r i o 6- vedi Foto 7- Marca di pipe 8- P a r i nei fenomeni 9- A t r o c e , penoso 13- Profeta Ebreo 16- Astronomical Unit 17- lettera presente in

undici dei dodici comuni vibratiani 19- lu cetrò in italiano 20- Biochimico russo 21- la terza opera di verdi 22- Forma con laringe e bronchi le vie aeree inferiori 23- Dominio del Gabon 24- lo si recita prima della messa 25- comune sia della val vibrata che della Slovenia 28- costose 29- human Resource 31- Regione geografica tra Argentina e cile 33- Group for Energy Efficient Appliances 36- Gioco latino 38- Portinaie dell’Olimpo 39- Nome di Buscetta 45- Giro ad Amsterdam 47- Pronome personale terza persona plurale 49- Personal Access to Displey Device 51- la levi de “lo strano presepe “ 53- Esempio 54- Il Williams regista di Paranormal Activity 2 55- Polimero organico composto da nucleotidi 56- le dispari di Tacito 57- Engineer in training 59- Dominio dell’ Azerbaijan 60- Noi a londra

Page 61: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

vignette a cura di Rossano Piccioni

C U R I O S I TA’

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 6 1

Page 62: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

S E C T I O N N A M E

6 2 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3

Page 63: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

S E C T I O N N A M E

A P R I L E 2 0 1 3 VA L V I B R ATA L I F E 6 3

Page 64: Val Vibrata Life edizione Aprile 2013

6 4 VA L V I B R ATA L I F E A P R I L E 2 0 1 3