Va' in Mona, Vecio Finale

download Va' in Mona, Vecio Finale

of 77

Transcript of Va' in Mona, Vecio Finale

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    1/77

    Va' in mona, vecio!

    Flavio Borile

    Stampato in proprio

    Prima edizione 2008

    Seconda edizione 2013

    1

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    2/77

    Questo libro e' dedicato

    a mia madre.

    2

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    3/77

    Premessa

    Vi voglio raccontare una storia. Una storia della miavita. Storia che a voi non interesser affatto. Ma leggeretequesto racconto per farmi un favore, ma anche per un po' dicuriosit. E' il primo racconto che scrivo, ho tanti ricordi che

    voi non immaginerete mai. ricordi... miei ricordi...ve liracconter!.

    "ecisi, un #el giorno, di andare a rivedere Este. E$una cittadina adagiata sotto i colli Euganei vicino a %adova. E$la mia cittadina. Sono nato l&. vevo quattordici anni quandomio padre decise di andare a vivere a (ol)ano perch* a Estenon c$era pi+ lavoro. ndammo a vivere in un e campo di

    concentramento, purtroppo. Era la fine della guerra, non cen'erano case li#ere. Mio padre ottenne, dalla ditta che ci davail lavoro, un camion per trasportare i mo#ili e tutta la famiglia.-u un ricordo #ruttissimo era un pomeriggio piovoso,sem#rava che tutto fosse triste anche il tempo. l camion siferm! vicino alla nostra casa. o e mio padre cominciammo acaricare i mo#ili pesanti sul camion. Mentre mia madre e miasorella caricavano le ro#e pi+ leggere. vevamo caricato

    tutto, e allora mia madre fece un ultimo giro. /uard! la suacasa per l'ultima volta.

    iutammo a salire dietro sul camion i due piccolini,poi mia madre. l camion si avvio e a poco a poco, cominci! alasciare la nostra via. o avevo un nodo alla gola eguardavo......questo 0 il nego)io alimentare dellaMoretta.....questa 0 la casa di alter........l camion proseguiva

    lento mentre io osservavo tutto. icordo che poi miaddormentai su#ito con quel fumo acre di gasolio.......

    3

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    4/77

    4

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    5/77

    CAPITOLO 1

    itornavo a Este quel giorno, lasciavo Verona sullasinistra, lasciando l$autostrada, im#occavo la strada per i colliEuganei. 5uesti monti che s#ucano fuori dalla terra comefossero dei vulcani. "icono che fossero veramente dei vulcani

    spenti, parecchi anni fa. Mentre guidavo, cercavo diimmaginarmi come fosse Este, con questi vulcani accesipronti ad eruttare la lava. 5uesti colli non sare##ero pi+ cosiverdi ma sare##ero secchi, #ruciati dalla lava.......stavopensando......

    Ma io sono innamorato dei miei colli. 5uando li vedomi si apre il cuore. E allora, prima di arrivare a Este, mi

    fermo, scendo dalla macchina e mi siedo sulla scarpata dellastrada. E guardo i miei colli....

    6Signore ghe successo qualche cosa ? - dice unavoce dietro me

    67o, no, niente, non mi 0 successo niente 8 /ra)ie.

    Si allontan! ridendo. Era un contadino in #iciclettacon la )appa legata alla canna che andava a lavorare nei

    campi. Una volta ce ne erano molti di questi contadini chepartivano presto al mattino e facevano molti chilometrisempre pedalando. Erano pi+ donne, con il fa))oletto sullatesta legato dietro. vevano la sporta attaccata al manu#riodella #icicletta. Erano facce dure #ruciate dal sole. volte simettevano a cantare partiva una voce, e rispondevano le altrevoci, tutte assieme. Mi fermavo a sentirle perch* erano #elle.

    Sem#ravano canti di altri tempi.

    9

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    6/77

    6Viento al mare morettina mia -....una voce sola.-Vegno se lui verr.- ......le altre voci.

    E$ quasi estate. E mi sem#ra di immergermi nellacampagna verde, fresca. l terreno 0 quasi nero, grasso chefuma al passare dell$aratro, manda quel intenso odore dicampagna sono stufo di correre per tutti & paesi del mondo.icordo che Stein#ec: scriveva 6 voglio vivere del grassodella mia terra 6 M$0 rimasta impressa quella frase.

    %arecchi anni fa, la campagna era diversa da oggi.

    contadini falciavano a mano il frumento giallo, sotto il sole#ruciante con il cappello di paglia. nche l$er#a venivafalciata a mano con quel ritmo costante del #raccio. Misem#rava di sentire il rumore del ferro sull'er#a da tagliare. oli osservavo e rimanevo incantato.

    Era caldo, e a me))ogiorno si fermavano a mangiare,un po$ di polenta con salsicce fatte a casa dal loro maiale.

    (evevano del vino nero, ma cos& nero che lasciava il gototutto a strisce rosse. Mettevano via la tovaglia distesasull$er#a, e dormivano un po all$om#ra di una pianta. %oiriprendevano a lavorare fino al tramonto. %rendevano la#icicletta e tornavano verso casa, stanchi dal lavoro pesante.ncontravano altri contadini con cui scam#iare due parole

    6Ciao Bepi come andemo ? so strac mi, go laor

    tutto il giorno - 6Eh cosa voto vecio : la terra se assa e ti sei alto!

    idevano di gusto. E rimontavano sulla #iciclettapensando a quanti lavori c$erano da fare pulire la stalla, darda mangiare alle mucche e i tori pi+ lontani dalle altre #estie.Mentre i pulcini pigolavano attorno alla loro madre, pieni difame. o mi fermavo a guadare erano incantevoli quei pulcini.

    ;sservavo che se c'era un pulcino che si perdeva dallachioccia madre, allora emetteva un suono particolare, come se

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    7/77

    fosse disperato .....pio.....pio....pio...%oi finalmente rientravanel gruppo, felice contento. Ma sen)a s#agliare.

    Veniva ormai la sera. =e mucche ruminavanolentamente, e i pulcini pisolavano sotto un$ala della chiocciamadre. contadini, stanchi, si sedevano a mangiare tuttiinsieme, e le donne portavano sulla tavola un po di minestraavan)ata dal me))ogiorno.

    Una sera diversa per me. Mi guardavo attorno percapire cosa c$era di nuovo in quella sera. 7on c$era niente. Ma

    solo pace.

    >

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    8/77

    CAPITOLO 2

    -ra poco sono arrivato a Este sono, pressapoco,undici chilometri......vedo, dal vetro della macchina il monte?erro e poi il monte Venda, sono tutti monti che io conosco#enissimo. /uarda adesso.....il monte ?erro 0 diventato pi+vicino......E allora la mia mente pu! lasciarsi andare un po dairicordi....

    Mentre guidavo, pensavo a molti amici che io avevol$ho lasciati tutti, quando sono andato via da Este. -u undolore grande, che voi non potete immaginare.

    %assavo vicino al canale (isatto......quanti ricordi... hoimparato a nuotare in questo canale. Mi piaceva moltonuotare. Volevo imparare come @ar)an. icordateA Era un

    attore americano. icordo che scappavo via di casa per andarein questo canale. E ricordo che mia madre non volevaassolutamente perch* aveva paura che annegassi. ?itrovavamo con gli amici, e per la strada ci levavamo le#raghe, restando in mutande, e poi si correva alla disperata

    6chi arriva ultimo * una testa di ca))o86 E poi ci si#uttava in acqua tutti sudati

    6"ino guarda come nuoto io8 o nuoto come @ar)anormai 8 Bai visto "ino A

    "ino era un mio amico che nuotava #enissimo a 'stileli#ero'. ?'era anche ?ece che nuotava uno stile tutto suometteva un fa))oletto, legato in testa per non scompigliare icapelli quando nuotava. ?ece era un p! 'gagone' lo sapevanotutti.

    Stavamo in acqua due o tre ore, e poi ci si metteva adasciugare sulla riva del canale con le mutande #agnate. l solestava scendendo dietro ai colli Euganei, un sole meraviglioso.

    C

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    9/77

    ?'era una #re))a umida. E noi sentivamo un po' di freddo.-aceva un po' tardi, e mia sorella -ernanda, mandata da mia

    madre, certamente veniva a cercarmi 6 -lavio... -lavio...dove sei A mia madre ti cerca8 Bapaura che tu ti anneghi nel canale...-lavio....-lavio 86

    E io tacevo, mi nascondevo in me))o alle canne checrescevano sulla riva del canale. Mi pungevano dappertuttoperch* ero #agnato Ma io resistevo finch* mia sorella siallontanava. %overa sorella, la vedevo attraverso le canne

    ritornare piano piano, con la sua vecchia #icicletta."ovete sapere che qualche settimana fa, morirono

    annegati, due fratelli. Si chiamavano %olato. Un giornoandarono a fare il #agno sul canale. Si gett! nell'acqua primaun fratello. d un tratto si senti male. ='altro fratello, nonvedendolo pi+ emergere, si #utt! nell'acqua, cercando divenire in aiuto. imase attaccato al fratello che lo tirava gi+,

    spinto dalla dispera)ione di morire affogato. n pochi minutimorirono tutti e due. Ecco perch* mia madre aveva paura cheio annegassi.

    5ualche volta, gi+ al canale, veniva anche il sorseche in veneto vuole dire il topo. llora ci trovavamo gi+ alponte. ?$erano molti raga))i che aspettavano il sorse #uttarsinell'acqua dal ponte. %oi finalmente si #uttava gi+ ad angelo.

    Un volo stupendo 86(ravo....#ravo....sorse.. sei un campione6 tutti

    gridavano, #attendo le mani.

    ?hi lo sa perch*, mi chiedevo, lo chiavano il sorse,mentre guidavo la macchina. -orse perch* era #rutto A.Veramente era piccolo, un po' go##o, le gam#e storte. Ma,pensavo io,....un sorse che volava come un angelo 8 l mondo

    0 strano.;ra sto arrivando a Este mancano cinque chilometri.

    Vedo gli al#eri dei gelsi ora 8....quanti ricordi....Mi ricordo cheD

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    10/77

    io allevavo i #achi da seta per capire come sono fatti. %er mesono stati sempre un mistero. E mia madre che gridava

    6-lavio non voglio, nella camera da letto di tuesorelle, che tu ci metta le foglie di gelsi per dare da mangiareai #achi da seta 8 hai capitoA

    o non ascoltavo mia madre andavo via in #iciclettaa prendere le foglie di gelso questi al#eri #elli, rigogliosi efacevano tanta om#ra. vevano tante more. o miarrampicavo sull$al#ero, trovavo un ramo pieno, e mi mettevo

    a mangiarle queste more nere mi davano una soddisfa)ione 85uando mi sono riempito, raccoglievo le foglie e poiscendevo gi+ dall$al#ero. vevo le #rache rotte e sporche. =epulivo un po', poi rimontavo in #icicletta e tornavo a casa. =eportavo nella camera delle mie sorelle, sopra ad un armadio. casa i #achi cominciavano a mangiare facevano una speciedi gracchio per tutta la giornata. %oi cessarono tutto d'un

    colpo. Era #ello vedere il #achi da seta trasformarsi in un#o))olo. %er me * sempre stato un mistero.

    CAPITOLO 3

    -inalmente sono arrivato a Este. ll'ini)io della citt

    vedevo la fa##rica di cemento di illo. Era un vecchiocompagno di scuola facevamo la ter)a media assieme. illo

    1F

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    11/77

    gratt! via me))o monte lasciando una ferita aperta sul fiancodel monte.

    Ecco la mia strada al numero 2D di Santo Stefano8;gni volta che rivedo questa strada 0 come avere un tuffo alcuore rivedo la mia casa, i miei amici, come se vivesseroancora l& lanciavo un particolare fischio e /iorgio era l& adaspettarmi. Era il mio migliore amico. ;ra non c'0 pi+nessuno.

    =a mia casa era un po' vecchia forse era del 1C2F o

    gi+ di li. "icono che fosse a#itata da degli scudieri cheservivano al castello. =o chiamavano G il ?astello delprincipeH su cui c'erano parecchie leggende dicevano che ilcastello fosse a#itato da un principe orgoglioso, attorniato daisuoi fedeli. ;ppure alcuni credevano che era un principepovero che viveva da solo, girando per le stan)e. =a gente diEste ne inventava tante... .

    5uando era #uio di notte, noi andavamo a visitare ilcastello. Era tutto #uio e silen)ioso. l pi+ coraggioso di noiera alter, un nostro amico, portava una candela a fiancodella testa, era davanti a tutti. %ortava anche la sua morosaosetta, forse perch* voleva farsi vedere cosi coraggioso 8 =o#atte))ammo Gcastello delle stregheH. "i streghe non nea##iamo viste una, ma era #ello raccontare ai curiosi, al

    ritorno dal castello storie inventate, rumori, fischi e voci checoprivano la nostra fantasia.

    6vete visto il principeA ?om'eraA @utto #iondoA Eravecchio il principeA

    "a casa mia vedevo questo castello e mi sem#ravairraggiungi#ile, forse perch* era su una collina e portava ilnome G ?astello del principe G. 5uel 'principe ' mi stonava un

    po'.=a casa, all'entrata, aveva un giardinetto cosi piccolo,

    un vero #uco, ma mia madre riusciva a fare crescere anche

    11

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    12/77

    due rose, #elle, rigogliose, forse perch* crescevano vicino allafogna della casa. Mia madre amava tutti i fiori specialmente

    le sue rose, potevano essere #ianche, rosse, gialle, purch*fossero rose.

    %oi si saliva tre o quattro gradini di pietra, e si entravaattraverso un portone. 5uel famoso portone 8 Un vecchioportone di noce, pesante tutto s#iadito. Ma ho una storia daraccontarvi quando dovevo tornare a casa e io avevocom#inata una delle mie stron)ate, mia madre, con un

    #astone #ello e pesante, mi aspettava nascosta, dietro unportone. l difficile era indovinare quale sia il portone quellodella strada o quello dell'entrataA llora di corsa, come ilvento passavo i due cancelli mentre sentivo il calare del#astone e un suono gutturale di mia madre. nfilavo le scaleper la mia cameretta ed ero salvo per quel giorno. =a tempestaera passata. Mia madre si era calmata.

    ?ontinuo a descrivere la mia casa sulla sinistra c'eraun tinello da dove noi passavamo per andare in cucina. Erauna stan)a piccola che noi usavamo come uno studio. Eraarredato cosi, da poveri intendevo, anche se mia madre citeneva molto al suo tinello i suoi #icchieri coi disegni sulvetro, finto (oemia. Era tutto in ordineA h dimenticavoc'erano i piatti fatti a Este quei famosi piatti8 @utti lavorati edipinti a mano. Era un regalo di matrimonio a cui mia madre

    teneva molto.5uando avevo da studiare, mi mettevo sul tavolo

    rotondo, in me))o alla stan)a. Mi ricordo che, al centro deltavolo, c'era un gioco della dama, intarsiata sul legno. @iravofuori i li#ri, dalla mia cartella, e ini)iavo con la mia cronacagiornaliera volevo ini)iarla diversamente ogni giorno, mimettevo a pensare un po'......poi ricorrevo a -ernanda che mi

    aiutava6-ernanda hai tempo adesso A Bo la cronaca da fare 8

    @i ricordi A12

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    13/77

    "opo pochi minuti arrivava -ernanda ci pensava unpo'..... e poi mi dettava l'ini)io della cronaca. -ernanda era

    #rava, mi aiutava sempre.-acevo la prima media al collegio Vescovile di Este.

    vevo molti amici. Mi ricordo che giocavamo a cavaliericontro cavalieri montavo sulle spalle di un nostro amico,solido e ro#usto, e poi com#attevo un' altro cavaliere. %ervincere #isognava strappare dalle spalle l'altro cavaliere. Erauna #ella #attaglia.

    Entravamo in classe tutti sudati, ci mettevamo a postoun po', e poi tutti nei #anchi in piedi arrivava il professoreSalandra. Era la prima ora. Era un uomo alto, magro, vestitoin grigio, sempre elegante, direi alte))oso forse.

    6Sedetevi gi+ per favore, venga a leggere la suacronaca il signor.....

    ?'era un silen)io che si sentiva una mosca volare. otremavo un po', aspettavo che mi chiamasse. l professorepassava il registro con il dito, e poi chiamava

    6 (orile venga qui alla cattedra a leggere la suacronaca, ad alta voce 8

    13

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    14/77

    CAPITOLO 4

    Era pomeriggio e il tinello si popolava di altra genteera mia sorella -ranca con le sue amiche. Era una raga))ina dicirca dieci anni, me la ricordo come fosse adesso aveva icapelli #iondi sempre arruffati, con lo sguardo serio, sem#rava

    sempre arra##iata. Era #ella -ranca. =ei si sentiva li#eraall'aperto, su per il monte, tutta sudata con le sue amiche. caccia di finocchi selvatici, delle 'puttanelle', rosse, piccolinema dolci. =e 'puttanelle' sono certe #acche selvatiche che sitrovano nel Veneto.

    @ornavano gi+ dal monte con le sue amiche, silavavano un pochino il viso e le mani. ?'era un 'mato'

    all'angolo che sgorgava acqua fresca e poi se ne andavano acasa. n particolare c'era 7inetta, amica del cuore di -ranca.7inetta, che a#itava nella casa accanto, veniva spesso atrovare -ranca. veva sempre i moccoli al naso che pulivavia, velocemente con il rovescio della mano prima di venireda -ranca. veva una voce fioca tenue, sem#rava dovessespegnere una candela quanto era tenue la sua voce

    6-ranca so un posto sul monte pieno di ' puttanelle'dolci, an)i dolcissime, erano -ranca8

    -ranca non rispondeva, teneva la testa #assa per unmomento, con l'occhio serio e cattivo

    6-ranca hai sentito cosa ti ho detto -rancaA

    d un tratto -ranca saltava fuori, con la testa #assa,una voce imperiosa, e diceva

    6/uarda che se non trovo le 'puttanelle' dove hai dettotu, io ti amma))o...ti amma))o... hai capito A

    14

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    15/77

    -ranca era fatta cosi. rrivava l'ora del pomeriggio incui -ranca doveva studiare. =ei odiava mettersi a tavolino,

    odiava qualsiasi cosa fosse da leggere o da studiare. %rendevala sua cartella e tirava fuori i suoi li#ri, tutti spiega))ati, limetteva sul tavolino. %oi cominciava a leggere

    6=oren)o il Magnifico.........6

    E puntava il dito sotto ogni parola, scuotendo legam#e sotto il tavolo, come fosse nervosa

    6=o....ren....)o...6

    E procedeva cos& se la lettura era giusta. E avanti cosi,sorvegliata da mia madre seduta al tavolino. %overa -ranca,piangeva anche, con quei lacrimoni che appannavano gliocchi, e ricominciava a leggere

    6=oren)o il Magnifico..... =oren)o il Magnifico....

    -ranca faceva la quinta elementare in una scuola

    diretta da suore. Mia madre conosceva la suora che faceva laquinta elementare. =e disse che -ranca non voleva andare ascuola, odiava le scuole di qualunque tipo fossero.

    6E allora cosa faccio suora A

    ttese un minuto. %oi la suora disse di nonpreoccuparsi, c'era sempre un ?risto di lass+ che ci osservavatutti. E di non preoccuparsi. E la suora al)ava il dito verso

    l'alto, come per dire, siamo protetti da "io.....siamo protetti. Ela suora prese il registro della classe e firm! la raga))a (orile-ranca * stata promossa nella quinta elementare. E non andrpi+ a scuola.

    E cosi termin! anche =oren)o il Magnifico. %overo=oren)o che non aveva niente a che fare.

    19

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    16/77

    CAPITOLO 5

    "al tinello, adesso, entriamo nella cucina. Era un po'#uia questa stan)a, aveva una finestra sola, inferriata pergiunta. =a finestra guardava verso il parco, con al#eri vecchie secolari. ?'era ancora un vecchia magnolia con quelle foglie

    grandi, verdi. "'estate era sempre in fiore. Un fiore cosigrande, #ianco.

    o e mio padre, durante l'inverno alla sera, andavamonel parco a cercare un po' di legna, e purtroppo toccava anchealla vecchia magnolia che era pi+ vicina a casa. o ero legato aquesta magnolia. ;gni mattina la vedevo dalla finestrellamentre pisciavo gi+.

    6%ap vuoi che seghiamo un ramo anche di questa A6?osa c'0 A6 diceva mio padre.

    6=a magnolia A6 dicevo.

    o credevo di convincere mio padre c'era freddo, e lastufa in cucina era vuota. llora, purtroppo, segavamoqualche ramo di magnolia. Mi pareva che piangesse questa

    vecchia magnolia mentre io segavo. Segavo fuori la miatriste))a per avere o##edito ad un' ordine di mio padre.%ioveva e noi ci #agnavamo tutti. Entravamo in cucina conuna #racciata di rami verdi, gocciolanti, e mia madre cercavadi tagliarli a misura della stufa. 5uella sera rimanevamo sen)afuoco.

    icordo che d'inverno faceva molto freddo, ma un

    freddo che si appannavano i vetri delle finestre, e io facevotutti i disegni di 7atale

    1

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    17/77

    6-lavio sporchi tutti i vetri adesso8 =o appena puliti86Era mia madre.

    6Ma no mamma, pulir! tutti i vetri che ho sporcato.-aceva un freddo cane. 5ualche inverno veniva gi+

    parecchia neve, fresca, farinosa pronta per andare a sciare. onon potevo andarci, costava troppo un paio di sci. vevo unastan)etta sopra in soffitta, accanto alla mia, dove lavoravo efacevo anche gli sci incollavo le punte, con la colla fatta incasa, mettevo delle viti per renderle pi+ forti le segavo via a

    misura, ed ecco fatto gli sci erano pronti8 =i portavo gi+ dallasoffitta e mi presentavo con lo sci nuovi, tutto orgoglioso.%rovavo a sciare, solo che gli scii si spaccavano su#ito. Sar lacolla fatta in casa, saranno le viti troppo grosse che crepavanoil legno. Mah, non si sa.

    #itavano con me, in soffitta, molti topi e quando mial)avo, per acchiapparli, correvano via 8 Era tutta una corsa

    io che correvo gi+ dal letto e i topi che scappavano via. Eratutto da ridere.

    icordo che, per salire nella mia stan)etta, c'era unascala in legno, un po' ro))a veramente. Era un po' #uio, c'erauna lucetta fioca. Mio padre lo faceva per risparmiare. Miasorella -ernanda, per farmi paura alla sera, mi gridava dalfondo delle scale

    6-lavio c'0 una vecchietta morta sul divano rotto, staiattento 8

    Voi dovete pensare cosa mi 0 successo qualche mesefa facevo il chierichetto nella nostra chiesa Santa @ecla.icordo #ene il campanaro, una figura tipica un paio di#affoni, piccolo, vestito sempre in nero. Masticava semprequalcosa. o credevo che fosse ta#acco. lla sera girava tra i

    #anconi, ormai era ora di chiudere la chiesa. imanevamopoche vecchiette, mormorando furiosamente il rosario, con la

    1>

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    18/77

    testa #assa, quasi che qualcuno in alto, gli avesse dettoguarda che morirai sta notte. ?onfessati....?onfessati...

    5ualcuno diceva di averlo sentito sotto voce saroputane...saro putane... E la sua voce si perdeva lontano dopoun eco nella chiesa vuota dove rim#al)ava anche sugli altarivuoti. o so che )io Memo, un fratello di mia madre,pronunci! questa frase, scher)ando o no. io Memo andavapoco in chiesa, insomma non era un '#acia pilette', come sidice qui nel Veneto.

    Un giorno andammo con il prete a #enedire unavecchietta appena morta mi impression! tanto era la primavolta che vedevo una vecchietta morta8 ndai a casa e dissitutto a mia madre e mia sorella -ernanda. E fu uno s#aglio."a quel giorno 0 entrata nella mia testa, la povera vecchiettamorta.

    o avevo paura, #isogna ammetterlo, io s! il perch*. l

    divano rotto era come un sacrario, tutto rotto, vecchio conmolloni che uscivano dalla stoffa me))o #ucata, sem#ravanodavvero delle go##e di quella vecchietta che io avevo visto.

    llora correvo su veloce, spalancavo la porta e poiguardavo velocemente il divano non c'era nessuna vecchietta8llora tiravo un #el respiro e mi mettevo a cantare per farmicoraggio. 5uesto famoso divano di un #el colore verde e

    questa vecchietta ormai famosa 8 sinistra, della finestra, c'era un caminetto,

    "'inverno qualche volta, cercavamo di accenderlo con la legnaquasi verde. Mia madre cercava di soffiare sotto la legna, unlegno veniva tagliu))ato fine per attaccare meglio la fiamma.%oi, finalmente, il fuoco cominciava ad ardere piano, piano.Mia madre stava preparando lo 'schissotto" fino a che il fuoco

    ardesse meglio. l fuoco faceva delle #raci a##astan)a grandi.Mia madre allora tirava via le #raci e preparava la suola delcamino #en spa))olata. %oi, finalmente, metteva gi+ lo

    1C

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    19/77

    'schissotto." icopriva tutto con un coperchio rotondo di ferro,e poi le #raci.

    7oi ci mettevamo tutti al tavolo, era una grande serataquella, aspettando lo 'schissotto" che si cucinava. -inalmentemia madre portava lo 'schissotto" sulla tavola caldo, fumantecon le #raci nere attaccate. Mia madre allora faceva il solitodiscorso

    6-lavio non ru#are lo 'schissoto" alla =oli 8 Ipiccolina 8 Bai capitoA6

    "ovete sapere che =oli era l'ultima sorella arrivata.=e ho messo io quel nome. Era piccolina, #ionda, #ella,sempre ordinata con quei vestitini chiari che si metteva ognimattina. Mangiava poco, svogliatamente

    6=oli hai mangiato tutto A Stai attenta a -lavio che timangia tutto8 "iceva mia madre.

    Ecco perch* -lavio era considerato un mangia tutto8Ecco perch* -lavio era considerato anche un ru#a tutto 8 Stoscher)ando naturalmente. ?he sia vero in parte, mia madreaveva ragione. vevo sempre fame. spettavo che =oli sivoltasse un momento, e l'avvoltoio piom#ava gi+ e siprendeva tutto loschissotto!.

    =oli aveva sempre paura di tutto, ricordo che si

    metteva in un angolo e osservava tutto. Un giorno mia madrestava pulendo la cucina e metteva un po' a posto le varie cose.Ma c'era anche un tamiso . Mia madre lo spolverava prima diappenderlo sul muro "a noi si usava cosi. Solamente che loappese male ecadde gi+ e si mise a rotolare verso =oli chevide tutto. Si mise a correre spaventata con la testa girata,fino a che il tamiso si ferm!, esausto. E cosi finalmente finil'avventura di =oli 8

    n)i no, non finiva cosi. Era una sera d'estate. @uttierano fuori e mia madre aveva acceso un fornello ad alcoolper riscaldare un po' di acqua e s'era allontanata. o che

    1D

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    20/77

    osservavo tutto, guardavo il fornello dove l'alcool si stavaesaurendo. llora prendevo la #ottiglia e la versavo su il

    fornello sen)a calcolare che l'alcool si sare##e acceso. %resodalla paura mi sono girato velocemente, quasi per #uttare viala #ottiglia, ma c'era =oli che mi guardava da dietro. n quelmomento capivo che cosa avevo fatto avevo colpito la suafaccia con l'alcool che si era incendiato. llora cominciai apulirle il faccino con la mano, finch* non si spense tutto.

    ?orse mia madre, sentendo =oli che piangeva. =aprese in #raccio e la port! fuori all'aperto, tutta spaventata

    6=oli che cosa hai fattoA @i sei #ruciata il viso 8Santa Madonna6

    ccorsero anche le -iocco, che era una famiglia chea#itava vicino a noi

    67o, non si * fatta niente. I solo spaventata, poverapiccola 8

    ?hi le metteva dell'olio, altri suggerivano dell'acquafredda e altri ancora....suggeriva di stare calmi, tanto non erasuccesso niente. "iceva la @oni che era una delle sorelle-iocco. E cosi =oli venne curata , non piangeva pi+. Era tardie il nostro dottore -erigno se ne andava dal suo am#ulatorio.=oli venne messa a letto a fianco di mia madre. o, chepassavo di li, per andare sulla mia cameretta in soffitta,

    pensavo * colpa mia8.....* colpa mia. %oi mi #uttavo sul lettodopo avere fatto una pisciata attraverso la finestrella.

    2F

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    21/77

    CAPITOLO 6

    Eravamo in guerra con i tedeschi. ?'era stato il grandetradimento del /enerale (adoglio che era il generale di tuttele for)e armate italiane. -u firmato l'armisti)io tra il /overnoitaliano e i /overni lleati contro i tedeschi.

    "opo l'C Settem#re i nostri militari scappavano neimonti intorno a Este vestiti da civile. tedeschi ciconsideravano dei traditori. ?hi trovava un paio di pantalonistretti, chi una camicia larga. pensarci #ene, il tutto era unpo' ridicolo. Ma noi piccoletti correvamo su per i monti, pienidi camicie vecchie, pantaloni, e maglie. Si formarono lesquadre dei partigiani che operavano su tutta l'talia.

    Un giorno un partigiano mi mando a prendere uncarretto pieno di sacchi. Era lontano da qui. llora mi misi acercare l'indiri))o era una casa vicino al %atronato. ndavospesso a giocare al pallone. Un vecchietto mi consegn! uncarretto pieno di sacchi. Salutai il vecchietto e mi incamminaiverso casa. Ero tutto contento. ndavo a##astan)a #ene, in findei conti, il carretto era leggero pi+ di quanto io pensassi.

    ipassai il %onte della %orta Vecchia poi passai davanti il?omando dei tedeschi che mi guardavano sospettosi. %assaidavanti alla chiesa Santa @ecla. -inalmente im#occai la viaSanto Stefano. Eccomi a casa, finalmente. ?hiamai miamadre

    6/uarda che sacchi che ho portato io 8.

    Mia madre aprii un sacco. /uard! #ene, e quasi

    svenne per la paura. Erano tutti paracaduti raccolti daipartigiani. -acemmo mutande per anni.

    21

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    22/77

    n)i, pi+ che per le mutande, mi guadagnai tre giornisu in soffitta perch* lo seppero tutti in casa

    6-lavio sei matto tu 8 =o sai che i tedeschi fermano iltuo maledetto carretto e lo perquisiscono A Vai al campo diconcentramento Mataushen 8 Bai capito A 6

    "iceva -ernanda perch* mia madre era seduta in unangolo, pallida, pareva sen)a fiato. %overa mamma.

    "ovete sapere che anche -elice lo mandarono aMataushen. morire forse. -elice era un nostro amico. -ufatto partire dai tedeschi in /ermania. 7on sapemmo pi+niente di lui.

    Seppero che anche /iorgio ?ianeto e io attaccavano imanifestini sui muri contro i tedeschi

    6@edeschi andate fuori dall$talia, siete deivigliacchi 86

    ?ianeto era un po' pi+ grande di noi, lavorava in unatipografia. manifestini ce li procurava lui. 5uel giorno fu danon ricordare pi+ ?ianeto fu licen)iato su#ito, /iorgio ed iofummo relegati in soffitta per quindici giorni, tanto 0 veroche facemmo su#ito un telefono con lo spago siccome le caseerano vicine. /iorgio lanciava lo spago avvolto in una pietrae io cercavo di prenderla. 7on era cosi facile. -inalmente la

    prendevo 6/iorgio mi senti A6

    6E tu mi senti -lavio A6

    6=' a##iamo fatta grossa questa volta 86

    6E di ?ianeto sai qual' cosa A6

    6 7on so pi+ niente6

    %overo ?ianeto, cantava sempre, aveva una #ellavoce. Mi ricordo che alla sera tornava a casa tardi, dopo avere

    22

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    23/77

    visto la sua morosa, cantava ad alta voce, mentre saliva sullastrada verso casa

    6#amma son tanto $elice, perch% ritorno da te....E la sua voce si perdeva lontano, e rimaneva un eco

    meraviglioso. Era estate e le donne si sedevano fuori achiacchierare con mia madre.

    6Senti ?ianeto come canta 86 dicevano le donne

    6E pensare che potre##e diventare un grande

    cantante 8 %erch* non studia, 0 un peccato 86 ?ianeto non importava niente, diceva che lui era

    nato povero, che erano cose solo per ricchi, non valeva lapena. ?ianeto spari per alcuni giorni.

    %assarono tre o quattro giorni, invece di quindicigiorni di prigionia. Mia madre faceva le soliteraccomanda)ioni

    6Mi raccomando, stai attento ai tedeschi 8 7onavvicinarti alle loro caserme 8 Bai capito -lavio A

    vevamo paura dei tedeschi. proposito di tedeschivennero un giorno a casa nostra, non si sa perch*, forse eranofuggiti. Mia madre mi diceva sempre

    6-lavio vogliamo nascondere quella poca ro#a che

    a##iamo A icordo che c'era una fogna vecchia tutta piena diterra. Era qui in cucina, mi sem#ra.6

    Mio padre si ricordava meglio

    6"ovre##e essere qui, prova a segare qui 86

    l pavimento era ricoperto da legno gre))o. Miamadre lo teneva pulito an)i pulitissimo, quasi #ianco. llorami mettevo a segare in quel punto. Era giusto. ?ominciai a

    tirare fuori, in ginocchio, tutta la terra dalla vecchia fogna.-inalmente entrai dritto in piedi si vedeva che era unavecchia fogna 8

    23

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    24/77

    d un tratto entrarono due tedeschi sen)a #ussare siguardarono attorno sospettosi, e poi

    6Cosa c"% quiA6 E indicarono il #uco dove io stavolavorando.

    67iente, proprio niente, mio figlio stava pulendo lafogna che ormai * sporca6 disse mia madre.

    ?i fu un attimo di silen)io. Mia madre comincio adimplorare tutti i Santi e tutte le Madonne.

    6Cosa % la $ogna ?-=a fogna * una vasca che conteneva tutto lo sterco

    dei cavalli6

    6&roprio niente altro?- chiese un tedesco.

    6Vi assicuro niente 8 %roprio niente6 disse mia madre.

    tedeschi si a##assarono #ene sul #uco dove ero io.

    "ovevo avere una faccia da povero disgra)iato. Ero mutodallo spavento. "opo avere guardato ancora, i tedeschi simisero a sedere. =e loro facce erano pi+ distese. Mia madreimplor! per la seconda volta tutti i Santi e tutte le Madonne.

    tedeschi cominciarono ad essere pi+ gentili. ?imostrarono le fotografie dei loro #am#ini. Sem#rava chefossero un po' commossi. Mia madre sem#rava pi+ distesa.

    -ecero scaldare delle scatolette di carne che avevano nello)aino. Si misero a mangiare adagio. 7on avevano fretta. Miamadre di fretta ne aveva un po, aspettava che se ne andasseroal pi+ presto. -inalmente si al)arono, salutarono tutti intedesco e poi uscirono.

    llora mia madre si rilass! tir! un respiro profondoe poi mi guard!, sem#rava che volesse dirmi un sacco di cose,

    ma le dissero i suoi occhi.

    24

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    25/77

    CAPITOLO 7

    Siamo tornati in cucina. l mio racconto si trasportaqua e la. Vi piaceA me piace, an)i moltissimo. accontaredella propria vita, * una cosa che non so spiegare, #isogna

    vedersela davanti a s*. ;ppure, come diceva un mio vecchioprofessore di matematica

    6aga))i immaginate di uscire dalla terra. desso lavediamo da fuoriA Si, risponderete voi. vete raggiunto lapossi#ilit di vedere tutto, di sentire tutto 8 Ma di esserelontani da questa terra 86 Mi mettevo a pensare....magari *vero, dicevo io.

    Mi metto a pensare mentre salgo le scale, quasi al#uio queste scale di granito scuro, vecchie. 5uanti ricordi 8Vedo mia madre che un #astone mi correva dietro. Salgoancora le scale e vedo -ernanda che dormiva sul suo letto, edio facevo il verso del gatto sotto il letto, e allora chiamava

    6Mamma c' * un gatto sotto il letto 8 Mandalo via 8Sono stufa 86 con una voce assonnata. E io che ridevo come un

    matto, sotto il letto......desso passo attraverso la stan)a dei miei genitori e

    vado su per la scala in legno. 5uella famosa scala in legno 8icordate A

    E mai possi#ile che io tenga i miei ricordi cosi intatti,chiari, nitidi. Eppure sono un po' vecchio. Stavo ragionando

    cosi, mentre salivo le scale di legno.Ecco sono arrivato, vi ho mostrato tutta la casa.Magari piccola, forse #rutta, ma * la mia casa 8 ?apite A

    29

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    26/77

    Mentre uscivo dalla casa pensavo la vedr! ancora AVi chiedo di tornare indietro con me, fate uno sfor)o ecco,

    vedo una casa vecchia, magari pulita un po. Vedo una donnache ha sofferto tanto. @utto * in ordine.

    7asce a casa mio fratello -austo. ?osi lo volevamochiamare, ma alla fine, era pi+ corto il nome che gli a##iamomesso si chiamer @ino e guai se qual' uno lo cam#ier.

    @ino era un #am#ino vivace, era sempre inmovimento. -ernanda lo teneva sempre d'occhio o in #raccio

    specialmente quando era piccolo. Mia madre non avevatempo. Era troppo occupata. icordo che -ernanda studiavacon il #am#ino in #raccio, lo ricordo #ene e studiava....estudiava col #am#ino in #raccio. %overa -ernanda 8 opensavo a quanto amore lei avesse per lo studio. o non loavevo certamente. E il #am#ino si fermava a guardarla condue occhioni fissi su di lei forse capisce tutto, pensavo io,

    vuoi vedere che viene fuori un #am#ino prodigio A. Sare##emeraviglioso. %ensavo.

    E invece @ino sare##e cresciuto normale, #ello, forte.nche se mia madre diceva * ruttotto ma * simpatico.?resceva @ino, e scappava via dappertutto, su per il monte

    6 -lavio va a prendere tuo fratello che ti scappa via.Stai attento che ci sono i #urroni profondi sul monte, pu!

    cadere 86 "iceva mia madre.llora andavo di corsa in cerca di @ino dove sar

    andato A. Sul monte, pensavo. E avevo indovinato. @ino,quando scappava via, era l, sul monte che andava su, equando si accorgeva di me, si metteva a correre girando latesta verso di me, e rideva. Mi ricordo, come adesso, cheaveva due gam#ette con le ciapusse sui piedi. Erano scarpe

    fatte di stoffa cucite a mano. =e faceva mia madre. E ridevafinch* non lo acchiappavo

    2

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    27/77

    6@ino dove mi fai correre A sono sen)a fiato 86 Eallora lo prendevo tra le #raccia e si rideva tutti e due.

    @ino * cresciuto cosi. n una casa povera. ?on unamadre che lavorava molto. @ino era il quinto fratello. =a casadiventava piccola. o dormivo su in soffitta, per fortuna. volte mi faceva piacere, di sera mi isolavo dal resto delmondo non sapevo perch*. vevo superato la storia dellavecchietta appena morta che si sedeva sul divano, viricordate A 5uanta paura per niente.

    "opo mi appollaiavo sul letto, dopo avere pisciatofuori dalla finestrina. 5uanti ricordi che mi venivano. Mentremi addormentavo, pensavo a @ino cosi piccolo.......poipensavo a quel prete che doveva venire a dare il suo giudi)ioper il presepio.....pensavo che l'anno scorso non feci un #ellavoro...dovevo riorgani))are tutto, ma proprio tutto. lpresepe * lontano ancora, * appena estate..... dopo mi

    addormentavo.l mattino mi svegliavo presto. /i+ per la scala di

    legno e passavo per la stan)a di mia madre e mio padre. Miamadre era sempre sveglia prima degli altri, andava adascoltare la prima messa alla chiesa di Santa @ecla.

    Mio padre invece, se era "omenica, si al)ava tardi,verso le dieci. Si vestiva tutto elegante con le scarpe marrone

    appena pulite da mia madre. Si metteva la camicia #ianca, nonuna camicia qualsiasi, deve essere una camicia uguale a quellache lui aveva in mente. 7on si capiva che camicia volesse 8 ?ivoleva la pa)ien)a di mia madre per resistere a mio padre.-inalmente aveva finito. Metteva la sua giacca stirata #ene epoi partiva. h dimenticavo, il cappello * un segno dielegan)a, diceva mio padre. %artiva adesso, piano, piano, tutto

    elegante, mio padre 8E andava in pia))a principale, quella Maggiore perintenderci, dove c'era il ?omune che comandava tutto.

    2>

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    28/77

    Eravamo sotto il -ascismo. Era sindaco di Este Meneghini,un signore alte))oso, pieno di #oria per intenderci.

    ?amminava con la testa alta, dritto, come un palo. "urantel'anno, la #anda musicale di Este portava il suo omaggioperch* era il suo compleanno. l l'uomo grande. veva unacasa meravigliosa. ?ompariva sul suo #alcone e tutti loguardavano da sotto 8 ?ome era grande l'uomo 8 -inita lasuonata, tutti #attevano le mani sotto il suo #alcone 8

    o guardavo queste scene odiavo gli uomini che si

    mettevano in mostra sul #alcone.h dimenticavo. Mio padre apparteneva alla #anda

    musicale di Este. lla sera, una o due volte alla settimana,facevano le prove della #anda musicale. Mio padre, qualchevolta, mi portava ad assistere alle prove. 5uella sera era ungrande evento mi preparavo un po, mi lavavo le mani e poimi pettinavo ecco sono pronto.

    Mio padre prendeva lo strumento, mentre io loguardavo. 7on sapeva lui che io l'avevo gi guardato lostrumento non voleva che nessuno toccasse il suo strumentoperch* era geloso. 5uando mio padre era al lavoro, ioprendevo la sua cassetta, la aprivo, me lo guardavo da soloera un saofono grande, di colore argento, #ello, luccicante.Ed io lo provavo. Uscivano dei suoni strani, parevano delle

    scoreggie fatte male. 7on sapevo suonarlo. ?hi lo sa, ma io avevo una strana attra)ione verso glistrumenti musicali. -orse ho s#agliato tuttoA Mio padre volevache io diventassi un tecnico per riparare le radio. Eramisteriosa una radio a quei tempi.

    rrivammo alla sala dove facevano le prove con ilmaestro ?asteltelvetri era un uomo serio, piccolo e quando

    saliva sul podio per dirigere la #anda, mi guardava un po, conla #acchetta in mano. o avevo capito tutto dovevo diventareuna statua con la #occa aperta. ?ominciarono con un pe))o

    2C

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    29/77

    della @raviata, ma una musica cosi dolce, struggente,meravigliosa che io rimanevo incantato con la #occa aperta.

    ppena finiva il pe))o io volevo #attere le mani su#ito ma ilmaestro mi #loccava dovevo stare )itto.

    67o, no..., non si fa cosi dovete seguire la mia#acchetta 8 e i clarini dove vanno da soli 86 diceva il maestroalla #anda, #attendo la #acchetta.

    "opo molte prove, il maestro si sentiva soddisfatto. Siasciugava il sudore sulla fronte e poi scendeva dal podio. =e

    prove erano finite. @utti mettevano via gli strumenti.6@i * piaciuta la musica A6 chiedeva mio padre mentre

    puliva lo strumento.

    6Si pap, vorrei fare anch'io il musicista quandodivento grande6

    6-lavio il mestiere di fare il musicista * povero, non si

    pu! mantenere una famiglia coi soldi che pu! avere unmusicista, te le dico io 86

    %areva che avesse una strana opinione sul musicista,mio padre. Ero confuso, non capivo pi+ niente. Eppure lamusica mi piaceva molto 8

    2D

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    30/77

    CAPITOLO 8

    Era "omenica, e tutta la pia))a era piena di uominivestiti a festa, che si radunavano in gruppi. "iscutevano ditutto la politica, i soldi che erano sempre pochi, i padroni chevolevano sempre di pi+.

    Era me))ogiorno in punto. "opo un'occhiata

    all'orologio appeso al pala))o del ?omune, allora si decidevadi tornare a casa con il giornale sotto il #raccio.

    3F

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    31/77

    ntanto mia madre aveva preparato il pran)o della"omenica tagliatelle fatte in casa, un pe))etto di man)o con

    una gallina, facevano un #uon #rodo. Mia madre andava ognisa#ato a vedere il mercato. E andavo anch'io c'era il mercatodei polli, delle galline. Mia madre si fermava sempre qui

    6che #elle che sono queste galline 8 Sono grasse anche8

    E intanto mia madre cominciava a palpare la gallinache aveva scelto

    6queste galline sono #elle perch* vengono dai nostrimonti8 ria pura, sana 8 Ba capito signora A6 diceva ilcontadino.

    6o conosco i vostri monti, ma la gallina * cara, troppocara8

    E mia madre tenendo la testa #assa mentre faceva i

    suoi commenti. o sapevo che lei avre##e cominciato atrattare per il pre))o, una cosa estenuante. Ma riuscivasempre a ottenere il pre))o che voleva lei.

    desso avevamo una gallina nuova che portavo ingiro per il mercato con le gam#e legate. %areva che midicesse lasciami andare, io sono giovane non vedi che piume#ianche che io ho A o la guardavo da sopra, quasi quasi, mi

    faceva piet.ntanto mia madre mi caricava come un' asino.%rendeva di tutto quando era al mercato. pre))i sono #uoni,diceva mia madre. -uorch* i pre))i delle mucche o dei cavalliche venivano venduti proprio qui se c'era un contadino chevoleva vendere la sua mucca perch* era vecchia, le coseandavano cosi si avvicinava un 'mediatore' che metteva

    d'accordo i due contadini.l 'mediatore' era un personaggio tutto particolareaveva un fa))oletto rosso legato al collo. -orse perch*

    31

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    32/77

    notassero che era lui il personaggio. osso in faccia perch*aveva #evuto del vino rosso e si vedeva. %ortava un gil0

    elegante, con sopra una giacca che voleva mostrarsi. E adessoini)iavano le trattative

    6il pre))o va #ene, ve lo dico io 8. ini)iava ilmediatore unendo le mani , dei due contadini.

    6no, non posso 8 ci perdo un sacco di soldi8 dicevauno dei due strappando via la mano. Eallora partiva il mediatore e andava vicino al contadino che

    s'era ritirato. %arlavano sotto voce ma gesticolavanoparecchio. %areva che fosse convinto e invece tornavaindietro....... e il 'mediatore' continuava a parlare. -inalmentel'accordo era stato trovato il 'mediatore', felice come unapasqua, unendo le mani dei due contadini e le scuoteva trevolte.

    6vete visto che il pre))o era quello A Siete rimasti

    contenti A.o mettevo gi+ le #orse e stavo a guardare la scenetta.

    ntanto mia madre mi cercava, stava andando pi+ avanti

    6-lavio cosa stai ascoltando A.

    6Stavo vedendo il 'mediatore' che trattava il pre))o diuna mucca tra due contadini..

    o stavo venendo con le #orse cariche di ogni #en didio. @enevo la gallina #en stretta. ndavamo verso casa.

    Era "omenica e mio padre era rientrato a casa, tuttoelegante spettava solo di sedersi a tavola. @utto era pronto.Solamente mia madre che lavorava ancora

    6-ernanda guarda @ino che non sta mai fermo seduto atavola8 E =oli l'avete mai guardata A E tu -lavio ti sei lavato le

    mani A E tu -ranca ti sei pettinata un pochino A. e diceva tuttoquesto mentre portava la minestra a tutti. -inalmente miamadre aveva finito e poteva sedersi a tavola stanca. Mio padre

    32

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    33/77

    cominciava a raccontare qualche film che aveva vistorecentemente, dopo mangiato. icordo che raccontava sempre

    il film delle tigri e mia madre, pa)ientemente, lo ascoltava.Mio padre ce l'aveva sempre con le tigri. -orse perch* eranoanimali feroci, o forse perch* erano animali molto lontani.7on so, non capivo mio padre.

    l pran)o era finito. Mio padre si al)ava da tavola. Simetteva un po a posto, andava allo specchietto che era appesoin cucina. Si guardava #ene i capelli, si passava #ene una

    mano, per lui erano molto importanti i capelli. Se era invernoandava all'osteria il '%aradiso'

    6?iao "ante8 come mai di "omenica vieni qui A6

    65uando * inverno, 'scarparetto', ci si rifugiaall'osteria 86

    Mio padre si chiamava "ante e 'scarparetto' era ilsopranome per un vecchietto che aggiustava le scarpe. 7ona##iamo mai saputo il suo nome vero. %overo vecchio, erasolo, e tutto il giorno riparava le scarpe di tutti, e alla seraandava in osteria a cercare un po di compagnia.

    =a sua vita era cosi. Mi ricordo che andavo a trovarloviveva in una stan)etta #uia piena di scarpe scarpe di tutti itipi, ma quando cercava un paio di scarpe le trovava su#ito.veva due #affoni che coprivano la #occa e non riuscivo a

    vedere i chiodini che mangiava quando riparava le scarpe. odico che ne mangiava, perch* non riuscivo a vedere in #occatutti i chiodini che metteva dentro. ncora oggi ho qualchedu##io, forse un paio di chiodini li mandava gi+.

    Era estate, e mio padre si preparava per uscire con isuoi amici. %rendeva la #icicletta perch* era un #elpomeriggio. icopriva la sella con un fa))oletto #ianco perch*

    non si sporcassero i pantaloni. suoi amici arrivano pocodopo. o li conoscevo #ene perch* ogni domenica venivano aprendere mio padre. Erano amici del cuore che a#itavano un

    33

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    34/77

    po' pi+ lontano Si trovavano ogni mattina perch* andavano alavorare nella stessa officina. o portavo a mio padre un

    sacchetto di ro#a per il pran)o. Mi ricordo che tutti dovevanotirare una maniglia prima di uscire dall'officina per prendere ilpran)o. ;gni tanto suonava. o guardavo la maniglia pervedere quando suonava. imanevo curioso finch* non capivoche cosa succedeva.

    -inalmente ho capito anch'io tutti gli operaidovevano essere controllati a caso. 5uando suonava la

    maniglia l'operaio veniva chiamato in un sga#u))ino e questaera la scena pi+ disgustosa l'operaio al)ava le mani e silasciava toccare dal capo guardia. 7el dire disgustosa * troppopoco.

    tre amici del cuore andavano in #icicletta verso;spitaletto un paesino vicino a Este. Ma #isogna che vi faccianotare, quanto sia famoso questo paese. %er una settimana,

    durante settem#re, c'era una grande festa in paese c'era lasagra e il circo equestre con le #estie feroci. imanevo aguardare, con la #occa aperta, gli equili#risti che facevano isalti, la in alto, sotto il tendone. Sem#rava che volassero trauna corda e l'altra.

    %er le strade c'era molta gente. Era una festa paesana.%otete avere delle patate dolci arrostite. =e conosceteA Sono

    patate dolci, popolari in Veneto. E poi conoscete il 'musso'con la polenta caldaA E' un piatto meraviglioso. %er chi non loconoscesse il 'musso' * un' asinello piccolo, giovane. nsommac'era di tutto. o mi perdevo tra la folla in me))o alla gente cheper me era meravigliosa, era mia.

    ?'era anche una chiesa che in quel periodo era pienadi fedeli. doravano una Madonna che si chiamava Madonna

    del @resto. vevano una grande fede per questa Madonna.Sem#ra che a##ia fatto dei miracoli, e allora appendevano unacuore, che voleva dire che la Madonna aveva fatto unmiracolo.34

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    35/77

    l prete passava con la reliquia da #aciare. l pretepuliva con un fa))oletto #ianco la reliquia santa e tutti la

    #aciarono inginocchiati. ?'era una grande confusione perch*tutti volevano #aciare la reliquia con l'acqua santa. cquasanta e reliquia #enedetta erano un #inomio poderoso. ?'erauna fontana dove la gente si #agnava molto anche perch* eracaldo.

    Bo lasciato andare i tre amici del cuore che andavanoin #icicletta verso ;spitaletto. 7on vi ho detto il loro nome

    uno * il mio padre che si chiamava "ante, un altro sichiamava '?iccio il #ello' e il ter)o si chiamava Mario ' il#ruttone'. E andavano in #icicletta uno dopo l'altro faticandoun po

    6?i voleva una tagliatella con sugo lunga da Este aqui, e ogni paracarro un giro. Era '?iccio il #ello' che erasempre affamato. E tutti ridevano.

    ndavano al solito posto era una piccola osteria dovefacevano del #uon salame. E se lo diceva '?iccio il #ello' vuoldire che il salame era #uono.

    6?'0 del salame #uono, come quello che ci avete datol'ultima volta, #ella sposa A. E la donna, arrossendo un po,stava per andare via.

    67on andate via, #ella sposina 8.E '?iccio il #ello'

    metteva in atto le sue armi, spuntate alla sua et.6vete del pane #iscottato e del vinello fresco A6 si

    signore, volete altro A

    "ovete sapere che il pane #iscottato * molto popolarenel Veneto. ?e l'hanno dappertutto. E il vinello * un vino#ianco che si fa ora 0 il primo vino #ianco della stagione.

    Sem#ra che porti fortuna a chi ne ha #evuto un po'. E i nostriamici del cuore, altro che ne hanno #evuto un po. Eranocontenti, diversi, diciamo. Si dice cosi, quando i nostri amici,erano un po u#riachi.

    39

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    36/77

    Era "omenica sera, una serata #ella. ?'erano le stelleche guardavano gi+, come per dire ?osa fate voi laggi+ sulla

    terraA con uno sguardo che pareva ci prendevano in giro.nforcavano la #icicletta e con il fa))oletto #ianco

    sulla sella, piano piano, se ne andavano a casa. =a "omenicaera finita.

    3

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    37/77

    CAPITOLO 9

    ='ultima settimana di Settem#re pass!. Era un pofreddino. Mio padre andava a lavorare alle sei del mattino,con il ta#arro perch* mio padre faceva i turni nell'officina.Mia madre faceva le solite cose puliva la casa e andava nel

    cortiletto dove teneva le sue galline, anche quella nuovagiovane appena comprata. %areva che mi guardasse ti ricordidi meA Sono quella che mi hai comprato al mercato 8

    vevamo anche due conigli e -ernanda andava, disera, a prendere l'er#aspagna. =a ru#ava ai contadini perch* iconigli avevano fame l mattino dopo, mia madre neamma))ava uno con un colpo secco la mano messa a coltello

    tra collo e testa. l povero coniglio rimaneva stecchito. o andavo a trovare i miei amici nella nostra via

    /iorgio, che era il mio migliore amico. -acevo una fischiatasecca e /iorgio capitava fuori su#ito.

    6hai visto "inoA E hai visto @onioA6

    "ovete sapere che il vecchio trio era formato da me,/iorgio e "ino, un trio del cuore. %oi si aggiunse @onio che

    era pi+ giovane di noi. veva paura di suo padre veramente.6@onio hai studiato oggi A6 diceva suo padre

    6Si pap ho studiato molto.6

    l padre di @onio era un uomo alto, scuro nel volto.Sem#rava sempre arra##iato. vvolto nel suo ta#arro. Venivavoglia di dirgli cosa ha fatto il mondo contro leiA @anto era

    scuro nel volto. @onio diventava tutto rosso, quasi paona))o.6@onio cosa fai in me))o agli amici8 Sono dei

    pelandroni8 7on hanno voglia di studiare8 Va a casa86

    3>

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    38/77

    E il padre di @onio aveva emesso la sua senten)a. E@onio rimaneva cosi, tutto rosso, quasi in attenti come i

    militari. 7oi rimanevamo silen)iosi, impalati. l padre di@onio aveva parlato, e se andava via con la sua #icicletta, tuttocoperto dal suo ta#arro.

    veva una madre @onio. Era una creatura esile,sempre #ianca in viso, che stava seduta alla macchina dacucire tutto il giorno. o me la ricordo cosi la madre di @onio.#itava in una via larga in salita che conduceva all'asilo,

    piena di al#eri di tiglio. icordo che in primavera facevanodei fiori profumati che avevano un'odore profondo, quasi acre.Venivano degli uomini con dei sacchi attaccati alle spalle.Mettevano la scala sull$al#ero e poi andavano su. Sapevo chele farmacie usavano questi fiori. "iceva che facessero molto#ene.

    o andavo all'asilo che gestivano le suore.

    me))ogiorno si andava a mangiare a casa. Ero tra i fortunatidi mangiare a casa diceva mia madre. Ed io dicevo che erosfortunato perch* non potevo mangiare la minestra confagioli. 5uella minestra, che aveva un #uon odore, speciale.Vedevo ancora i due vecchietti salire da una porta e portare unpentolone di rame appeso alle spalle, su un palo uno avanti euno dietro. ppena arrivati, mettevano gi+ il pentolone chefumava ancora

    6(am#ini state indietro, vi scottate86 diceva la suora,mentre mescolava la minestra prima di versarla.

    %erch* i #am#ini si avvicinavano tutti al pentolone. Egridavano facendo s#attere il cucchiaio sulla scodella

    6Vogliamo la minestra di fagioli....vogliamo laminestra di fagioli....6 E andavo a casa con mia madre

    rimanendo con quel suono in testa. %areva una can)one6 Ma domani ci sar! anch'io....ma domani ci sar!

    anch'io.6

    3C

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    39/77

    E il trio del cuore si riunivano ogni pomeriggio sulmuretto. Era quel muretto famoso, diventato lucido da quante

    volte noi ci sedevamo sopra. "a quel muretto noi decidevamotutto questa volta avevamo deciso di fare una pesca, ecco,una pesca povera, dicevo. %erch* venivano le raga))e dallacampagna. llora #isognava trovare i premi. ;gnuno di noiportava da casa un premio un vaso vecchio, una #ottigliaantica. Ma era "ino che portava per la pesca tante cose. Eranoricchi i suoi genitori. Suo padre quando era morto avevalasciato un po' di propriet. "ino era figlio unico con unamadre che faceva tutto per lui

    6"ino cosa hai #isogno adessoA6

    6Mammina avrei #isogno di cose per fare la pesca8

    "ino chiamava sua madre ancora 'mammina'. E noi loprendevano in giro e lui si vergognava di questo, perch* avevaquattordici o quindici anni come noi. Ma aveva sempre

    chiamato 'mammina' da quando era in fascia, scommetto.veva un nonno che noi chiamavano 'il nonno terri#ile' di"ino. Era sempre in movimento. %iccolo, un po' curvo, con le#rache tirate su con le #retelle. ?orreva dappertutto

    6"ino vieni qui a vedere queste er#acce che crescononell'orto. =ascia stare gli amici. 7on hanno niente da fareloro 8 Sono dei la))aroni86

    "ino correva su#ito. E ascoltava in silen)io mentre ilnonno faceva la sua predica.

    6Bai finito nonno A6

    6 Si ho finito. %er! ascoltami qualche volta6

    E "ino veniva verso noi #estemmiando con paroleche non mi conviene dire va in mona vecio ! va in mona

    vecio. E quando si era sfogato cominciava a ragionare. %erch*"ino era di un #rutto carattere.

    3D

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    40/77

    l nonno di "ino era un grande risparmiatore. %ensateche io imparai da lui come si facevano le palle di carta per

    #uttare nel fuoco si prendeva della carta e la si #agnava tuttacon l'acqua. %oi si facevano delle palle con la carta. Sistringevano molto e si mettevano al sole per tutta la giornata.Ecco la scoperta delle palle di carta. =a proposi su#ito a miamadre tutto entusiasta

    6Bo visto il nonno di "ino che faceva le palle di cartaper #ruciarle nella stufa.

    6?osa diciA =e palle di carta #uttate nella stufa A Masei diventato matto 8 7ella stufa ci vuole la legna, #en secca,per fare caldo86

    7on ci fu verso di fare aderire mia madre a le palle dicarta. E cosi mori all'ini)io la scoperta delle palle di carta.

    =a nostra pesca cominci! piuttosto #ene. Era una"omenica d'estate e tutte le raga))e, che a#itavano vicinovenivano a guardare perch* andavano a sentire la "ottrinatenuta dalle suore nel pomeriggio. Si fermavano in tante aguardare, specialmente le raga))e di campagna. Mi sonorimaste impresse perch* vestivano tutte uguali cal)e lunghe#ianche, il vestito lungo fino a sotto il ginocchio, le scarpenere. Erano un po timide. /uardavano attentamente i premidella pesca. 7on facevano domande perch* erano timide. %oi

    improvvisamente parlavano6 "ammi un #iglietto per la pesca 86

    6 Vuoi uno o due #iglietti A o te ne do tanti, quanti nevuoi8 "iceva "ino che era li ad aspettare che qualcunacomprasse qualche #iglietto. =a raga))a tirava fuori dallatasca, tutto arrotolato, un soldo di carta.

    Ecco quello che ho 86 %areva volesse dire a "ino.%escava in un #arattolo un #iglietto che dava a "inoda aprire.

    4F

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    41/77

    @utto ad un tratto compariva ?arlotta. ?on una facciacattiva. Si metteva davanti al portone come per dire qui non

    passa nessuno. 7oi rimanevamo sorpresi di quella apparen)a.%ossi#ile che ?arlotta venga da noiA Siamo cosi importantiAh poi ho capito8 Ve lo racconter! dopo.

    Era una signora che aveva una #ottega all'angolo dovevendeva un po di tutto caramelle, pane, )ucchero...ndavoqualche volta alla sua #ottega. 5uando si apriva la porta sullastrada suonava un campanello a due tocchi din don. Mi

    ricordo che era un campanello di ottone verdastro e si tirava amano. o salivo una scala di legno e ?arlotta era li pronta, incima alle scale, e guardava gi+

    6?osa vuoi piccoletto A6 per nascondere la sua acidit.Mi metteva a disagio quando ?arlotta mi parlava dall'alto. ?hilo sa, forse perch* ero piccolo A.

    ?arlotta era una donna antipatica, #rutta, avida, con

    una faccia che chiedeva sempre denaro. ?arlotta si mettevaimmediatamente dietro la #ilancia

    6?osa vuoi giovanotto A6 con un falso sorriso chepiegava la sua #occa.

    6Mia madre voleva un chilo di farina da fare lapolenta. 6

    Ecco chi era ?arlotta e veniva a litigare con noi6aga))i volete portarmi via quel poco che vendevocon la pesca. A o vivo con la #ottega che ho. Bo due figli eun marito che mori tanti anni fa.6

    ?osi la metteva dura la questione ?arlotta, e cosidecidemmo di a##andonare quella sera la pesca. l progetto'pesca' terminava cosi.

    41

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    42/77

    42

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    43/77

    CAPITOLO 10

    Era la fine di una #ella giornata. l sole stavatramontando dietro i colli, emanando quel profumo che perme era diverso.

    ?i radunavamo ancora, su il nostro muretto, perparlare di ?arlotta. %oteva essere una #ella giornata ma?arlotta aveva messo un #astone tra le ruote, e ci avevarovinato i nostri progetti.

    %ensandoci #ene, ?arlotta aveva ragione un pochinoviveva dei guadagni di quella #ottega e aveva due figli chemanteneva nna e ldo che aveva trovato un lavoro,recentemente. 7on so cosa facesse ldo. -orse faceva iltornitore all' Utita che era un'officina che faceva macchine perla seta dove lavorava anche mio padre. Era l'unica officina aEste, e a chi entrava, aveva vinto un terno al lotto.

    h dimenticavo, c'era una fa##rica di fiammiferi doveha lavorato anche mia madre. ppena sposati mia madre and!nel la#oratorio di fronte a casa mia. -acevano i merletti di

    perle che si metteva sui lampadari, su le gonne, su i vestiti.Erano molto di moda a quei tempi, tutti li portavano. Silavorava a cottimo pi+ lavoravi e pi+ guadagnavi.

    ldo era anche un atleta, faceva il salto con l'astapiccolo to))o, ma saltava a##astan)a #ene. o andavo avederlo quando si allenava al campo sportivo. Mi piacevavederlo volare con un' asta rotonda di legno. Mi aspettavo che

    cadesse gi+ da quella alte))a, ma invece andava su con #ellostile e poi veniva gi+ dopo avere saltato l'asticella

    43

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    44/77

    nna era pi+ #rutta di sua madre aveva le gam#estorte all'infuori, come se avesse fatto le)ioni di come andare

    a cavallo. E invece nna non riusciva a trovare un uomo.(ello lo voleva, alto, con gli occhi a))urri, #iondo.?amminava per la strada come se dicesse guardatemi comesono #ella 8

    imase da sposare fino a parecchi anni fa. -inalmentetrov! un uomo, a##astan)a #ello, ma era ammalato ditu#ercolosi. nna si spos! con lui e and! a vivere a (ol)ano.

    E cosi non la vedemmo pi+.Sul muretto famoso non si discuteva pi+ ormai il caso

    ?arlotta e la pesca erano passati. ?i raggiunse anche %opi chequella sera non doveva pi+ studiare. %opi era un amico nostropi+ giovane di et. ;gni tanto lui spariva non tornava pi+. Eraa studiare, e ancora a studiare, doveva diventare il primo dellaclasse. ?osi dicevano le sue sorelle. %erch* %opi aveva due

    sorelle, Maria e %ierina.l mattino Maria faceva i letti nelle camere, cantando

    a squarciagola le sue can)oni. Solo che era stonatacompletamente. %areva che facesse a posta a stonare cosi."istur#ava anche la gente che passava sulla strada. -ernandaglielo disse un giorno

    6Maria sei stonata completamente. 7on te ne accorgiA

    "istur#i tutto il vicinato866?anto male A Mi pare di cantare #ene, an)i

    #enissimo.6 diceva Maria.

    E continuava a cantare a squarciagola sen)a occuparsidi quel '#enissimo' che stonava un pochino.

    %ierina era pi+ vecchia, pi+ posata, pi+ seria che l'altra

    sorella di %opi. Era una donna che non dava confiden)e anessuno. Ba preso da sua madre. 7on * mai venuta a casanostra.

    44

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    45/77

    5uando passavano le due sorelle, tutte eleganti, cheandavano in pia))a a fare delle spese. h non vi ho detto che

    le due sorelle erano due sarte che cucivano #enissimo. %er laloro madre erano un orgoglio quelle due figlie 8 Ma quellefiglie non si sposarono per niente. imasero delle )itelle, e inVeneto, a quei tempi, voleva dire molto se una donna non sisposava. Voleva dire che era ammalata, o non trovava unuomo #ello a##astan)a. Ma chi lo sa, mormoravano le donnegi sposate.

    %opi aveva anche due fratelli, /iuliano detto 7ano etalo detto @alino perch* nel Veneto si cam#iavano tutti inomi. Erano completamente diversi tra di loro. /iuliano eraun #el raga))o, alto, #iondo con i capelli ondulati, vestiva#ene ma sen)a ostentare il suo vestire. Era uno sportivoperch* giocava pallone al %atronato. Ma un giorno si ruppeuna spalla, cosi dovette smettere di giocare.

    /iuliano aveva due anni pi+ di me e andavamo ascuola assieme a %adova perch* a Este non c'erano pi+ scuole.Mi ricordo che al mattino alle quattro andavamo in #icicletta aMons*lice a prendere il treno. Era finita la guerra e a Este nonsi prendeva nessuno treno. /li americani avevano #om#ardatotutto, prima della loro avan)ata. Mi ricordo che /iulianopedalava lentamente, con un #raccio legato al collo. Maquando il #raccio guari ci mettevamo dietro un camion che ci

    trascinava fino a Monselice.?'era un freddo cane, e pedalavo con gli occhi che si

    appannavano, non ci vedevo pi+. Erano otto chilometri daEste a Monselice.

    Ecco siamo arrivati, il treno era li che ci aspettava.Mettevamo la #icicletta in custodia da un uomo che voleva

    qualche cosa, e correvamo sul treno. -inalmente siamoarrivati, ci gettavamo gi+ sul pancone e respiravamo un po'.Eravamo stanchi e tutti sudati. ?i asciugammo il viso con il

    49

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    46/77

    fa))oletto. /iuliano guadava me ed io guardavo lui. E tuttorimaneva in silen)io fino a %adova.

    l treno andava piano, pareva che s#uffasse un po'. lrumore era assordante. %areva che le ruote del treno fosserovicino a noi perch* noi si viaggiava sui carri #estiame conpanconi duri. Era la guerra che ci aveva ridotto cosi,pensavo.... %ensavo anche che un' uomo soltanto aveva ridottouna popola)ione cosi.....

    o guardavo fuori da quel finestrino piccolo. Si vedeva

    un po' di fumo perch* i treni andavano a car#one a quei tempi.-inalmente arrivavamo a %adova. =a citt era quasi

    tutta distrutta dalle #om#e degli americani. tedeschi eranoscappati via tutti. ?'era molta gente che camminava sullestrade me))e rotte. ?'erano un po' di automo#ili con le#om#ole grosse istallate sopra il tetto dell'automo#ile.ndavano a gas metano perch* non c'era pi+ #en)ina.

    7oi andavamo svelti per raggiungere la scuola. =aprima ora era di matematica. l professore era un uomopiccolo, con un vestito grigio mal tenuto. Sulle spalle avevamolta forfora che veniva gi+ dai cappelli #iondicci e#ri))olati. %ortava gli occhiali con le lenti grosse, che li pulivaspesso, pareva fosse una mania di pulire gli occhiali levavagli occhiali e, con un fa))oletto #ianco, puliva le lenti

    accuratamente. E questo avveniva ogni dieci minuti opressapoco. /irava per i #anchi lentamente, con gli occhi cheguardavano gli studenti, quasi per mettere paura. %oi andavaalla lavagna e spiegava qualche cosa e poi diceva lentamente

    6E se non avete capito, questo teorema, * meglio checam#iate scuola 86

    Un silen)io calava gi+ sulla classe. /li studenti erano

    ammutoliti. ='invito era di cam#iare scuola, secondo me. Maera un' invito ra##ioso, cattivo. Ma era un uomo che aveva

    4

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    47/77

    avuto le sue disgra)ie durante la guerra. E cosi finiva l'ora dimatematica.

    =asciatemi tornare indietro perch* vi voglioraccontare la storia dell'altro fratello. Vi ricordateA

    ='altro fratello si chiamava talo, come vi avevo detto.Era un uomo elegante, non tanto alto. "ormiva la mattina finoa me))ogiorno o gi+ di li. Si al)ava dal letto e chiedeva su#itoil caff0, non altro. Scendeva gi+ dalla scala con quella facciada vi)iato. Si lavava un po' e si presentava in cucina. Sua

    madre lo guardava e poi scuotendo la testa, continuava alavorare sulla macchina da cucire. Sua madre vedeva su#itoche @aino non aveva voglia di lavorare, pi+ precisamente difare niente neanche di muovere una sedia.

    Ma portava pa)ien)a, chinava la testa e continuava alavorare. @anto, lei diceva, la mia vita * cosi.

    ll'ora di mangiare @aino si metteva a tavola. @uttoera pronto. =e due sorelle erano al suo servi)io. Eranoinnamorati di lui, diceva la gente. @aino si al)ava dal tavolo,una sorella gli metteva la giacca pulita e #en stirata. E alloralui partiva elegante, #en dritto, non salutava nessuno.ndava al ?aff0 ?ommercio che * l'unico caff0 dove sigiocava a '#ridge'. d un tavolo nascosto, si giocava a soldi e@aino era sempre li. %erdeva o guadagnava era lo stesso, tanto

    sare##e passato dalle sorelle a prendere altri soldi, quella serastessa. %assava il pomeriggio cosi, poi andava a casa dritto,alte))oso. Un giorno era passato. %er @aino la giornata erapassata.

    4>

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    48/77

    CAPITOLO 11

    %assava il tempo, fra poco sare##e venuta l'estate. Eraun giorno afoso e il sole pareva si nascondesse dietro l'afa. Eraun giorno che non sapevi cosa fare.

    Ecco -rancesco che veniva dal ini)io della nostra via.

    Veniva per trovare Silvia perch* era innamorato di lei. Erauna #ella raga))a alta, #ionda con due trecce legateall'indietro. nsomma era #ella Silvia, eravamo tuttiinnamorati. Ma specialmente io che ero innamorato di lei allafollia. Ma tenevo tutto nascosto, speravo che lei se neaccorgesse, mi notasse almeno. Ma lei non mi not! mai. Ero#rutto per leiA. Si. Ero vestito con due )occoli ai piedi che

    sem#ravo San ntonio di %adova. llora avevo perduto. Eallora era meglio che io mi nascondessi per sempre.

    Silvia aveva in mente solo -rancesco si guadavanonegli occhi come fossero innamorati. =ei diventava rossa ea##assava la testa e -rancesco la accare))ava i capelli. Ed ioandavo via con il cuore spe))ato che piangeva, andavo agiocare a pallone per dimenticare tutto. %oi andavo a casa

    triste, quasi avevo ra##ia con me e pensavo a Silvia.Mia madre capiva tutto, #asta che mi guardasse unpo'. o che mi vergognavo molto. ?orrevo su in soffitta dovein camera mia guardavo fuori dalla finestrella, e pensavo aSilvia. %er togliere la mia mente da Silvia, chiamavo /iorgio,che era il pi+ grande amico

    6 /iorgio mi senti A...ho una cosa da dirti86

    Se vi ricordate avevamo fatto un telefono a filo, quellavolta che ci nascosero dai tedeschi in soffitta. /iorgio risposequasi su#ito.

    4C

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    49/77

    6-lavio cosa ce A6

    6"evo parlarti di una cosa che non posso dirti ad alt

    voce866%erch*A6

    6n segreto, quando tu vieni qui6.

    E allora /iorgio veniva su#ito a casa mia in soffitta

    6?osa c'0 -lavio A 6

    6/iorgio sono innamorato di Silvia, ma innamoratoalla follia non dormo pi+, non mangio pi+, non so pi+ cosafare

    /iorgio guardava me, il suo viso era un po' perplesso.E io volevo pensare a una cosa pi+ #ella, pi+ allegra. Ma nonera possi#ile innamorarsi di una raga))a come Silvia sen)asoffrire sen)a morire di dolore. %urtroppo no, non erapossi#ile.

    /iorgio veniva fuori con la solita frase che si diconoin questi casi

    6Vedrai che passer tutto. =e raga))e fare##ero ditutto per fare ammattire i raga))i. Mi * toccato a me unaraga))a che voleva......6

    E intanto andava avanti /iorgio per un quarto d'ora o

    gi+ di li. E io non resistevo pi+, la mia testa pensava a Silvia./iorgio era un po' #anale in queste cose che per me erano dimolta importan)a. E cosi /iorgio and! a casa.

    Era una serata calda, tranquilla, il sole aveva lasciatoil marciapiede caldo e cosi la gente veniva a sedersi fuori dacasa nostra per parlare un po', per scam#iare due chiacchiere,o meglio per spettegolare un po'.

    rrivava ?arlotta che trascinava una sedia di pagliaper tutta la strada perch* a#itava un po lontano. %oi arrivavaElvira che era un'amica del cuore di mia madre che a#itava

    4D

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    50/77

    vicino a noi. rrivava (ettina che era la sapientona delgruppo. 5ualche volta veniva anche la -iocco.

    o mi sdraiavo per terra da solo con la testaappoggiata in modo che io poter vedere il cielo. Ero triste unpo', ero spento. %ensavo a Silvia, cosa star facendo in questomomentoA.

    Erano quasi le undici di sera e allora andavo a lettonella mia cameretta in soffitta, almeno ero solo. =e donne siintrattenevano un po' perch* faceva ancora caldo. "al letto

    non si vedeva il cielo e mettevo il materasso sul pavimento.Mi sdraiavo e guardavo il cielo. 5uella sera c'era anche laluna. Una faccia rotonda, piena. %areva che me #effeggiasseun po'

    6Bai visto cosa hai fattoA E' una raga))a che non * perte 8@u sei povero, cammini ancora con gli )occoli8 7onpensare a Silvia, dormi86

    Seguendo la luna avrei dovuto addormentarmi adesso,e invece la mia mente se ne andava dappertutto. %ensavo aSilvia dove sar adessoA %ensavo a quando Silvia si mettevaal pianoforte e io stavo sotto la sua finestra ad ascoltarla. 7onsuonava molto #ene, pensavo. Suonava come se la madreglielo avesse imposto. E lei suonava meccanicamente. 7on lepiaceva la musica sono certo.

    E io ascoltavo la sua musica erano i val)er di Strauss.Mi piaceva tutta la musica. %ensavo che gli lo dissi a miopadre. Mi piaceva essere un musicista, ma mio padre diceva dino. "ovevo essere un tecnico che aggiustava le radio.

    E intanto mi dimenavo nel letto, il cuscino era caldo.=o rivoltavo sopra sotto e il cuscino era fresco per un po'. -arancora caldo sulla stradaA Mi domandavo. Era una scusa

    #uona per al)arsi, passare dalla camera di mia madre e miopadre sen)a che loro si svegliassero. Specialmente mia madre

    9F

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    51/77

    che dormiva molto poco. h c'0 anche @ino nel suo lettino.7on devo svegliarlo, mentre mi vestivo.

    ndavo gi+ dalla scala piano piano, con gli )occoli inmano per non svegliare mia madre. %assavo la prima porta checigolava un po', arrivavo alla seconda porta.....

    6-lavio dove vaiA Sono le due di notte8 7on c'0nessuno per la strada.6 diceva mia madre sottovoce.

    6Bo caldo in soffitta, vado fuori a vedere se c'0 pi+fresco6

    Mia madre taceva. Sapeva tutto o non sapeva niente AMentre scendevo le scale, con gli )occoli in mano, pensavoche mia madre sapeva tutto. 7on 0 possi#ile che lei nonsapesse tutto, #astava guardarmi e mia madre sapeva tutto dime.

    aggiungevo la fine della scala, tutta al #uio e quasi

    andavo a s#attere sulla porta che era li a fianco. privo ilportone sul giardinetto, quel maledetto portone che cigolavasempre, e finalmente ero fuori.

    Era #uio, la strada era illuminata da due lampadine unpo' fioche. 7on c'era nessuno per la strada. Mi avviavo versola casa di Silvia piano, come un giovane innamorato e deluso.Speravo che lei si affacciasse al #alcone e che mi dicesse

    6?iao -lavio8 ?he cosa fai qui A6?iao Silvia8 7on mi vediA Sono qui che ti aspetto8 =a

    notte * #ella e silen)iosa. Vieni qui8 vrei voglia di darti un#acio.

    Ma invece niente, proprio niente. rrivavo alla casa diSilvia e rimanevo li impalato, guardavo la sua finestra eguardavo il cielo come se lui mi aiutasse a superare questo

    momento. @ornavo a casa lentamente. 7on volevo pi+ chefinisse la strada di ritorno. Volevo stare vicino a Silvia. %arevache anche la luna ridesse di me questa volta

    91

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    52/77

    6Ecco te la avevo detto questa volta8 @u hai volutofare di testa tua. Ecco i risultati8

    ?amminavo piano e pensavo che la luna avevaragione questa volta. Ecco ?ianeto che in fondo alla stradacantava la solita can)one. Sem#rava triste la can)one comel'amore che portavo dentro. ?ianeto invece cantava asquarciagola. 7on ne sapeva niente lui. =asciatelo cantare,almeno lui * felice.

    92

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    53/77

    CAPITOLO 12

    Era una giornata di sole. Eravamo in piena estate. lmattino ci trovavamo al solito posto, il muretto, ormailevigato da tante volte ci sedevamo sopra. ;rmai era comecasa nostra. o ero il primo ad arrivare, poi "ino perch* era

    vicino a casa sua. %oi arrivava /iorgio. l trio del cuore s'eraformato. -orse sare##e arrivato anche @onio che non era deltrio del cuore. @onio aveva suo padre che controllava tutto,pensavo.

    Ma ecco che compariva la signorina %ellegrini

    6Siete gi qui sul muretto A Speriamo che diventifamoso quel muretto8 7on perdete mica il vostro tempo86 E

    rideva di gusto.=a signorina %ellegrini era un tipo strano era una

    donna di statura alta. Si vestiva sempre di nero, cal)e e scarpein nero, tanto che noi la chiamammo su#ito la signorina in'nero'. veva una go##a che sporgeva dalla destra delle suespalle. ?apelli #ianchi che formavano un #el contrasto. 7on siseppe mai perch* si facesse chiamare 'signorina'. %er noi era e

    fu un mistero.Ma era sempre allegra, stava volentieri con noi, tanto

    che ci invitava a raccogliere l'uva dal suo vigneto ogni anno.veva un vigneto meraviglioso, pieno di tutto. Ma mi rimaseimpressa la pianta di cachi una pianta enorme che si spargevasu tutto, creando una grande om#ra. -aceva dei frutti gialli,dolci che ti spingeva a provarli.

    Ma era gosto, tempo ideale per raccogliere l'uva, maper i cachi era ancora presto. ?'era un' altra pianta che nonconoscevo i suoi frutti si chiamavano giuggiole, come mi

    93

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    54/77

    spieg! la 'signorina' in nero Mi spieg! anche che erano fruttiche si trovavano solo nel Veneto. %areva che sapesse tutto, me

    lo disse con aria di io so tutto, capito A6Scusi 'signorina' se lo interrotta, ma io dicevo....

    6Ma io scher)avo -lavio, non vedi che io voglio #enea tutti voiA6 diceva la signorina in nero.

    ndavamo tutti a raccogliere l'uva. ?'era anche @onioe %opi e il nostro trio del cuore. n quelle occasioni venivaanche -rancesco che era sempre innamorato di Silvia.

    Era una giornata meravigliosa, unica direi, perch* sivendemmiava una volta sola durante l'anno. =a 'signorina'invitava noi, specialmente le raga))e perch* alla sera c'era il#allo.

    ?ome ricordo quel #allo, se potessi rivederlo ancorac'era un salone tutto illuminato con luci soffuse. @utte

    poltrone eleganti rivestite di panno #lu. 7oi raga))i, tuttieleganti, ci mettevamo da una parte, e le raga))e da un'altra .%erch* si usava cosi a quei tempi.

    /iorgio si metteva sempre la sua cravatta. Era il tipoda cravatta era alto, magro con i capelli ondulati, insommaera un #el raga))o. "ino era secondo in elegan)a conpantaloni a )uava color grigio. E poi venivo io come ter)o

    vestito a quadri e i pantaloni a )uava, con i capelli tirati."ovevo mettere del sapone #agnato sui capelli altrimentistavano dritti. ?amminavo con la testa dritta perch* i capellimi tiravano sul collo. 7on mi sentivo a mio agio, ancheperch* la cravatta era stretta sul collo. 7on avevo mai provatouna cravatta perch* non ne avevo. ndavo da mio padre chene aveva di tutti i colori. ndavo nel suo cassetto a scegliereuna cravatta. 7e tiravo fuori una, e poi due...poi non me ne

    piaceva neanche una. Volevo una cravatta dai colori vivacirosso con i pallini #ianchi, per impressionare le raga))e,specialmente Silvia.

    94

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    55/77

    Eravamo in attesa di un cenno per aprire il #allo . =asignorina in 'nero' dava il segnale

    6 desso vediamo cosa sapete fare86-rancesco era il primo per andare a prendere Silvia.

    Mentre io andavo a prendere /ermana. Era una raga))atenue, quasi spenta, dolce con un viso quasi da suora cheaspettava me per cominciare a #allare.

    6 ?iao /ermana, mi aspettavi A6

    6 Si aspettavo te. 6 ndiamo a #allareA E' una serata #ellissima.

    llora cominciavamo a #allare un val)er lento chepiaceva a lei e a me. Mentre #allavo pensavo a lei che si siainnamorata di meA 7on * possi#ile, di me non si innamoranessuna.8 %ensavo. Mentre #allavo, pensavo a Silvia. Ma *possi#ile #allare con /ermana e pensare a Silvia8 I una

    vergogna8(allammo ancora un po'. /ermana vedeva che io ero

    assente, era una raga))a intelligente e capiva tutto

    6-lavio io sono stanca, vorrei riposarmi un po.

    vevo capito la le)ione. /ermana era una raga))asensi#ile, ma sopra tutto, era intelligente Era piccola, ma con

    un viso angelico, come una suora #ella. @i guardava come sedovesse confessarti

    6(ene figliolo, cosa hai fatto oggi A6

    llora io mi ri#ellavo * mai possi#ile che un raga))o#ello e forte, si mettesse con una raga))a che aveva l'aspettodi una suora A

    %assai la serata sen)a #allare. /iravo per il salone da

    solo, guardavo le coppie che #allavano e si stringevano, quasial #uio. Volevo ritornare da /ermana e chiederle perdono. Ma

    99

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    56/77

    poi se non sono innamorato di lei....pensavo. E pass! cosi laserata.

    9

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    57/77

    CAPITOLO 13

    l giorno dopo ci trovavamo sempre al muretto acommentare la serata del #allo. @utti eravamo d'accordo sulfatto che le raga))e non si lasciavano toccare. vevamocreato un'atmosfera ideale luci soffuse e una musica lenta cheinvitava a tenere vicino a te la raga))a che avevi scelto.Vicino a te....pi+ vicino a te....vicinissimo a te..... e poi tiarrivava uno schiaffo....

    ?osi era finita la serata del #allo. =a signorina in neroannunci! che domani mattina ci sare##e stato un lavoro nellacantina. (isognava passare il mosto, diventato vino, su una#otte per tutto il tempo che si voleva.

    Era un lavoro che mi piaceva. Usciva dal tino un vino

    di colore rossastro. Mi spieg!, dopo la signorina in 'nero', cheera perch* non era ancora maturo e rimaneva di un colorerossastro ma ancora dolce.

    5uando sentivo la parola 'dolce' mi veniva in mentemio nonno che faceva di mestiere il venditore di vino. %overononno, si chiamava 7ando. Era un uomo piccoletto,tranquillo, due #affoni #ianchi sotto il naso. ndava sempre in

    #icicletta con due #orse di paglia attaccate al manu#rio. Eranole #orse del mestiere che teneva sempre con s* con il vino chevoleva far assaggiare. 7elle #orse metteva quattro #ottiglie divino per quattro tipi. Erano a##astan)a diceva lui. Se uncliente voleva un vino #uono doveva comprarlo da me.Veramente il nonno faceva il sarto di mestiere e anche #ravoera. Ma un giorno disse alla moglie

    6Virginia mi sono stancato di fare questo mestiere.Sono sempre curvo su questo ago. =a schiena si far semprepi+ curva e io morir! come quel vecchietto che si

    9>

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    58/77

    chiamava....aiutami Virginia che non mi ricordo pi+ il suonome.

    7onna Virginia rideva sotto i #affi se non loconoscevo io nonno 7ando 8 e rideva ancora. 7onno 7andovoleva uscire, stare all'aperto che nessuno possa dire a lui faiquesto o fai quello. nsomma era un sacrificio per nonno7ando.

    6Bo capito, ho capito sen)a che parli tanto. @u nonvuoi stare qui a lavorare curvo con l'ago. E' giustoA

    7onno 7ando non rispondeva.

    67ando mi rispondi o noA spettava un po. %oi uscivacon la solita frase

    6Ma si, ma si, vai che "io ti porti in cielo o l'infernoche ti seppellisca.

    rrivava in #icicletta piano, piano, con le sue #orse di

    paglia gialle, che si vedevano da lontano.6Ecco sta per arrivare il nonno86 avvisavo mia madre

    che stava preparando la tavola.

    7onno 7ando arrivava, con il suo carico di #ottiglie e#ottigliette. Si sedeva a tavola e tirava fuori da una #orsa ilsuo migliore vino, me))o dolce. Mia madre aveva preparatoper lui polenta e $asoi che a lui piaceva tanto. Mangiava solo

    quello perch*, diceva, i fagioli sono come la carne, e poiaveva mangiato solo quelli in vita sua.

    Mio padre lo guardava, e sorrideva un po, chiss cosapensasse di suo padre forse uno sguardo di compassioneA ;forse uno sguardo di orgoglio per avere un padre cosi. 7on losapr! mai anche perch* c'era poca confiden)a con lui.

    7onno 7ando si al)ava da tavola e prendeva la sua#ottiglia, metteva il tappo di sughero e poi chiedeva

    6@i * piaciuto quel vino dolce A6 rivolgendosi a me.

    9C

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    59/77

    6Si nonno, me piaciuto tanto, * #uono quel vinodolce 86

    7onno 7ando salutava tutti e poi se ne andava con lasua #icicletta, piano, piano con il suo carico di #ottiglie e#ottigliette. E spariva, dietro la prima curva. ?iao nonno7ando8.....?iao8.... Entravo in casa con un nodo alla gola.

    7onno 7ando a#itava nel quartiere di San /irolamoin una vecchia chiesa dove lui e nonna Virginia facevano icustodi di questa chiesa. =a casa, annessa alla chiesa, era

    molto vecchia. Si pensava che fosse del 1C

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    60/77

    6?iao nonna, io vado.6

    5uando sentiva 'io vado', allora al)ava la testa e mi

    sorrideva.6Vieni dentro -lavio che ti d! un grappolo di uva. "i

    uva ce ne sempre qui. Siccome ci sono i contadini cheportano le #iciclette per custodirle mentre fanno la spesa, anoi ci danno dell'uva in cam#io dei soldi.

    E camminava per aprire la creden)a dove teneva l'uva.o vedevo quella vecchietta piccola, sempre vestita in nero e icapelli #ianchi. Sempre triste. E allora non potevo trattenermidi darle un #acio sulla guancia.

    -inalmente arrivavano i giorni di %asqua. 5uellapiccola chiesa si animava tutta. Era %asqua. Mio nonno 7andoera occupato in chiesa. %uliva il pavimento di marmo #iancoche era ricoperto di polvere. %oi puliva gli altari e iconfessionali. ccendeva sull'altare le candele di cera #ianca.spettava un po, mentre spegneva il fiammifero. E poirivolgendosi a me

    6-lavio e adesso andiamo a scoprire le statue 86

    E aspettavo proprio questo scoprire le statue. Era un'emo)ione grande per me, vedere queste statue grandi comeun uomo, della crocifissione di ?risto

    7onno 7ando scopriva prima le statue dei ladroni epoi la statua di ?risto appeso alla croce. 5uesto ?risto cheemanava tanta piet. o lo guardavo ma sentivo solo che erauna statua grande, me))a rotta. E mi sentivo come quel ?ristoridotto in quella chiesetta dispersa in questo paese. E'pensavo......

    6 ?osa fai -lavio A %erdi un po di vino86 e ridevano

    tutti.6 Scusatemi raga))i, ma stavo pensando.

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    61/77

    6 %ensavi a Silvia A 6 diceva /iorgio che era vicino ame. E lui sapeva tutto sulla storia di Silvia.

    6%ensavo a mio nonno. 6 E se mio nonno 7ando avesse saputo che la sua

    chiesa, dove aveva a#itato per tanti anni. sare##e stata rasa alsuolo.

    E cosi fini la storia di Silvia. ?ontinuavo a portare ilvino dal tino grande alla #otte pi+ piccola. Era divertente quellavoro. ?ontinuavo a #ere questo vinello quasi dolce. E glialtri ridevano e #evevano, finch* ci davamo del 'lei' tra noi.Eravamo quasi u#riachi finch* io dicevo

    6aga))i io sono u#riaco vado a casa, se riesco adandarci, a meno che qualcuno mi dia una spinta.6

    ndai a casa e non c'era nessuno. Mia madre miavevo detto che sare##ero andati alla Sagra del @resto. 7on

    me lo ricordavo pi+, con quella s#ornia che feci. llora mimettevo un po' a posto mi davo una lavata sulla testa perfarmi passare l'effetto del vino. E dopo partivo, #arcollando,con la mia #icicletta.

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    62/77

    CAPITOLO 14

    Era quasi la fine di Settem#re. =a stagione era ancoracalda. l sole si nascondeva dietro le nu#i facendo una corsatra le nu#i e il cielo chiaro. volte arrivava primo il cielo, avolte prima le nu#i. Ed io mi fermavo a guardare questa gara.

    Era #ello perch* guardavi un qualche cosa che non poteviraggiungere mai. ?hi aveva fatto il cielo A E le nu#i chi leaveva fatte A Sulle nu#i sapevo qualche cosa, perch* me laaveva spiegato la signorina in nero. =e nu#i erano vapored'acqua che veniva tirato su e si formavano le nuvole.

    Sul cielo non sapevo niente. ?'era un sacerdote, "on@arcisio, che ci riuniva attorno a un tavolo in sacrestia dopo

    che avevamo finito la fun)ione della sera.=a sacrestia era un luogo triste, mi dava quel'

    impressione. ?'era una luce fioca, piccola e ci radunava inpiedi attorno a lui, pareva il raduno dei car#onari. Era unuomo alto, ancora #ello, che si passava la manocontinuamente sui capelli #ri))olati. veva quell'aria da uomosaputo. Sapeva che piaceva alle donne, e un giorno lo vidi

    piangere in sacrestia. =o sgridava il grande capo, cio0 ilmonsignore che stava con il dito teso in avanti e la facciacattiva. mmaginavo cosa potesse dirgli, perch* non si sentivaniente

    6"on @arcisio lei * un prete, e ha ricevuto la gra)ia di"io. =ei non deve correre dietro alle donne 8 Ba capito A6

    ='invito era perentorio, con il dito teso. 7on si poteva

    negarlo. "on @arcisio rimaneva con la testa #assa e piangevaancora.

  • 7/25/2019 Va' in Mona, Vecio Finale

    63/77

    Ma * mai possi#ile che un prete non possa guardareuna donna ed innamorarsi di lei, sen)a fare un peccatoA Sono

    quelle cose che non capir! mai."on @arcisio, quella sera, era un po triste. ?ontinuava

    a dirci, con ostina)ione, che "io aveva creato il mondo, e tuttoquello che c' 0. Voi lascerete la terra e "io vi accoglier tra lesue #raccia con il suo viso angelico Mi lasciava un poperplesso, questa sua spiega)ione, e perplesso lo sono ancoraoggi.

    ?'era un chierichetto, nostro amico, che si chiamava(ovo. Vi voglio raccontare un fatto che mi ha lasciato moltoimpressionato. (ovo era un raga))o timido ma giocavavolentieri con noi. %oi si ritirava solo in un' angolo a pensare.o lo guardavo e non capivo niente. Vedevo questo raga))oche quando camminava )oppicava molto. Mah non sarniente, pensavo.

    lla sera dopo la fun)ione andavamo a casa allegri espensierati. -ermavamo davanti ad un portone e dicevamotutti assieme diamo una pisciata al portone di (erto. E poiridevamo a squarciagola. (erto era un meccanico che avevaun nego)io dove riparava le #iciclette. (erto il meccanico.?osi lo avevamo soprannominato.

    6(erto * pronta la mia #iciclettaA 6

    6E no -lavio non * pronta8 Sono occupato, moltooccupato. 7on lo vedi A

    E rideva, rideva con suo #el pancione, piccolo, grassocon la tuta da meccanico sempre sporca. ideva pe