USCITA DIDATTICA - istitutocomprensivochiarelli.gov.it · accompagnate dalle docenti Bruna...
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EDUCAZIONE alla MEMORIA STORICA
GIORNATA della MEMORIA 2015
USCITA DIDATTICA
INCONTRO FONDAZIONE “ELISA SPRINGER A-24020”
AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Manduria 17/12/2014
Ognuno di noi ha la sua filosofia di vita.
La mia è di essere la modesta testimone di un mondo assassino,
che bisogna far conoscere,
perché non vi siano più occasioni di violenza
così inutili e mostruose.
Io, che ho provato l’odio dell’uomo,
cerco disperatamente di seminare,
spero su un terreno fertile,
il seme dell’amore, della tolleranza, della fratellanza,
pietà, rispetto e quant’altro
è nell’animo umano e nei sentimenti,
per far nascere e crescere
l’albero che rappresenti tutto ciò.
Elisa Springer, L’eco del silenzio. La Shoah raccontata ai giovani, 2003
Mercoledì 17 dicembre 2014 le classi quinte A ed E della Scuola Primaria e le classi
seconde della Scuola Secondaria di 1° grado dell’I.C. “A. R. Chiarelli”,
accompagnate dalle docenti Bruna Benedetto, Anna Rita Semeraro, Rita Semeraro,
Anna Grazia Sproniero e Maria Pia Pugliese, referente del Progetto “Educazione alla
Memoria Storica”, hanno partecipato all’uscita didattica a Manduria (Ta) per un
incontro con la Fondazione “Elisa Springer A-24020” e con l’Amministrazione
Comunale, a supporto e completamento delle attività curricolari programmate per la
Giornata della Memoria 2015, secondo le disposizioni della Legge 20 luglio 2000,
n. 211.
Per più di cinquant’anni Manduria è stato il comune pugliese in provincia di Taranto
di residenza di Elisa Springer, cittadina viennese di religione ebraica,
sopravvissuta alla Shoah.
Figlia unica di una famiglia ebrea di origine ungherese di commercianti austriaci,
Elisa Springer trascorse l'infanzia e l'adolescenza in una fervente Vienna ricca di
stimoli culturali e artistici. Dopo l'arresto del padre nel 1938 in seguito alle violente
persecuzioni verso gli ebrei, della madre e di gran parte della sua grande famiglia, si
rifugiò a Milano nel 1940 dopo aver contratto matrimonio per procura con un
italiano. Qui intraprese l'attività di traduttrice privata. Tradita da una donna, spia
fascista, venne arrestata e deportata nel campo di concentramento di Auschwitz nel
1944. Rimase prigioniera a Therezin fino al maggio del 1945 riuscendo a
sopravvivere alle terribili condizioni di vita del campo. Conobbe personalmente Anna
Frank nel campo di concentramento di Bergen Belsen.
Nel 1946 si trasferì definitivamente in Italia e trascorse il resto della vita a Manduria,
dove è stata sepolta dopo la sua morte, avvenuta il 19 settembre 2004.
A memoria della sua sofferenza e degli orrori del nazifascismo nei confronti degli
ebrei, scrisse un'autobiografia, Il silenzio dei vivi, edita da Marsilio (Venezia, 1997)
grazie al fondamentale e prezioso aiuto dell'unico figlio Silvio.
Degli ultimi anni della sua esistenza vissuti in Puglia, si ricordano l'impegno, il
coraggio e la determinazione nell'inculcare ai giovanissimi l'etica della pace e
l'esaltazione della uguaglianza tra i popoli e le religioni, come quando parlò ai
giovani cattolici siciliani riuniti a Caltanissetta il 17 marzo 2002. Questo impegno è
culminato nella pubblicazione, un anno prima della morte, del suo secondo libro,
L'eco del silenzio. La Shoah raccontata ai giovani. Il 10 dicembre 2002 le è stata
conferita la cittadinanza onoraria di Matera.
In suo onore è stata istituita a Matera il 15 settembre 2004 la Fondazione “Elisa
Springer A-24020” (il marchio di Auschwitz sulla sua pelle) che ha raccolto e
custodito il suo archivio personale.
L’intento della Fondazione, che non ha scopi di lucro, è quello di sensibilizzare,
educare, trasmettere nonché perpetuare la memoria dell’Olocausto e sviluppare,
mediante iniziative culturali, non solo lo studio sulle tragedie vissute dal popolo
ebraico, ma anche di quelle subite da tutte le altre vittime dell’ultimo conflitto
mondiale, con particolare riferimento agli eccidi nazisti a Matera del 21 settembre
1943. La Fondazione è impegnata nell’attività di diffusione della cultura della pace
e della legalità e promuove ogni forma di lotta civile e pacifica contro il razzismo
e l’antisemitismo, al fine di tutelare i diritti civili delle persone.
Francesco Ambrico – Francesca Lopane – Maria Pia Pugliese – Bruno Moscogiuri
Mercoledì 17 dicembre 2014, la Presidente della Fondazione, Francesca Lopane ed
il Vicepresidente, Francesco Ambrico, hanno accolto a Manduria con amicizia e
generosità docenti e alunni dell’I.C. “A. R. Chiarelli” per seguire insieme un
percorso di approfondimento e di riflessione sui temi della pace, del rispetto dei
diritti civili e della dignità dell’uomo attraverso i luoghi della memoria di Elisa
Springer.
Il primo intenso e toccante momento di partecipazione collettiva è avvenuto
presso la lapide di Elisa Springer nel cimitero di Manduria.
Gli alunni, opportunamente preparati in classe dalle docenti, hanno prima recitato
alcune preghiere composte in ricordo della deportata austriaca e poi deposto dei
sassolini, simbolo di continuità e di presenza, con su scritto una parola evocativa
della memoria della Springer
e di quanti abbiano perso la vita nei campi di sterminio nazisti.
Dinanzi alla lapide della Springer, la Presidente Lopane ha sottolineato che
imperativo categorico dei sopravvissuti è il dovere di testimonianza alle nuove
generazioni perchè la Shoah non si ripeta ed ha ricordato che Elisa Springer non
professava la religione ebraica, perché si era convertita al cristianesimo ma non aveva
mai abiurato, in quanto per lei sarebbe stato come cancellare la morte atroce dei suoi
familiari.
Ha espresso che la specificità del contributo di Elisa Springer, nel quadro più ampio
dei sopravvissuti all'Olocausto, sia la ferma volontà di testimoniare malgrado le
ferite per poi perdonare gli aguzzini.
L'odio genera altro odio, solo insegnando ciò alle nuove generazioni, eventi terribili
come la Shoah non potranno ripetersi, ha poi concluso nella commozione generale.
Il secondo momento di condivisione è stato presso la Piazza Elisa Springer. Il 19 settembre 2014, a dieci anni esatti dalla sua scomparsa, il Comune di Manduria
ha intitolato una piazza ad Elisa Springer, piazza che si trova tra Via Bruno Buozzi e
Via Monte dei Diavoli.
L’intitolazione della piazza è stato un primo doveroso tributo ad Elisa Springer da
parte dell’Amministrazione Comunale di Manduria che si è assunta, così, l’impegno
di continuare ad onorarne la memoria e, soprattutto, a proseguirne l’opera di
diffusione dei principi di amore e di pace, di perdono e di tolleranza.
Proprio in virtù dell’impegno preso verso la collettività e verso i giovani, la
Fondazione “Elisa Springer A-24020”, alunni e docenti sono stati accolti ed ospitati
presso la Sala Consiliare del Municipio di Manduria dall’Assessore alla Cultura
ed alla Pubblica Istruzione, dott. Cosimo Lariccia.
Nella Sala Consiliare è stata proiettata l’ultima intervista televisiva ad Elisa
Springer, trasmessa il 20 agosto 2004 dalla trasmissione di Rai3 “Cominciamo bene
– Estate”, condotta dal giornalista Michele Mirabella.
Al termine, la Presidente Lopane ha invitato gli alunni a dialogare, partendo dalle
emozioni suscitate al momento della visita didattica e dalle curiosità emerse durante
lo studio in classe sulla vita di Elisa Springer, prima e dopo la sua drammatica
esperienza di deportata nei campi di sterminio.
Successivamente l’Assessore Lariccia, commentando l’importanza della corretta
ricostruzione, della testimonianza e della divulgazione di eventi storici antichi e
recenti, ha invitato gli ospiti a visitare la storica Biblioteca Comunale “Marco
Gatti”, fondata nel 1898 dal senatore Nicola Schiavoni e dal canonico Gregorio
Sergi.
Il nucleo librario originario è costituito da gran parte dei volumi dei conventi
soppressi, arricchitosi negli anni con varie donazioni. La biblioteca ha una dotazione
di 50.000 volumi tra cui 9 incunaboli e 180 cinquecentine, un notevole numero di
libri di scrittori locali e salentini, oltre ad alcune edizioni pregevoli di varia cultura fra
cui Il costume antico e moderno di tutti i popoli del Ferrario, nella edizione di
Milano, Antiquitates Italicae medii aevi di L. A. Muratori. È dotata di un cospicuo
fondo di manoscritti di studiosi locali costituito da carteggi e documenti diversi e da
operette di cronisti locali, utili per la conoscenza del territorio di Terra d’Otranto.
Spiccano tra le preziosità il Librone magno delle famiglie mandurine iniziato nel 1572
dall’arciprete Lupo Donato Bruno, documento definito dallo storico G. De Lille
unico esemplare al mondo che contiene le genealogie delle famiglie dalla fine del
1400 al 1700 con l’aggiunta di numerose note degli autori, che costituisce uno
spaccato economico, sociale ed antropologico della realtà dell’epoca. Vi sono ancora
gli Status animarum dal XVII al XIX sec., autentici censimenti che il parroco
eseguiva nel passato; l’Atlante Salentino di Giuseppe Pacelli (1763-1811), geografo e
poligrafo mandurino, opera acquerellata a mano rimasta inedita che riguarda il
territorio salentino suddiviso in diocesi. È custodito in sede il Libro magno del
digiuno ossia Catalogo dei Digiunanti, pratica devozionale in onore della Madonna
Immacolata iniziata, per il mondo cristiano, in Casalnuovo (Manduria) nella seconda
metà del XVII secolo.
In conclusione, l’Assessore Lariccia ha invitato l’I.C. “A. R. Chiarelli” a partecipare il
27 gennaio 2015 a Manduria alla Giornata della Memoria programmata dalla
Fondazione Elisa Springer A-24020, con il patrocinio del Comune di Manduria.
Tema sarà un convegno di studi sulla figura di Elisa Springer e il suo grande impegno
di testimonianza per la memoria della Shoah e la storia della Seconda Guerra
Mondiale. Intento della Fondazione sarà interrogarsi sulle celebrazioni del 27
Gennaio, rispondendo al quesito: ”Dove va la memoria?”
In altri termini, il dichiarato obiettivo dell’incontro sarà quello di collocare idealmente
oltre che storicamente, la necessità della memoria, intesa come presa di coscienza
rispetto alle tematiche (e dunque alle domande) che ciclicamente la storia ci
ripropone.
Un gruppo di esperti, nonché amici della Fondazione, cercherà di tracciare un
percorso che idealmente segni un ponte tra la storia di Elisa Springer e i valori di
umanità e coraggio che ancora oggi sono al centro del cammino della civiltà.
Ospiti dell’evento saranno Don Luigi Ciotti, presidente di “Libera - Associazioni,
Nomi e Numeri contro le Mafie”, grande amico di Elisa e della Fondazione; la
prof.ssa Francesca Bianco Spada, docente di lettere che da anni si occupa di
Ebraismo e di politica Israeliana, Responsabile della Società Dante Alighieri per i
rapporti con Gerusalemme; la dott.ssa Antonella Pagano, che parlerà della storia che
ha unito la città di Matera alla memoria della Shoah; la Presidente Francesca
Lopane introdurrà i lavori relazionando sull’importanza di Elisa Springer nella
didattica della memoria; Elisa, con la sua testimonianza e i video, appositamente
pensati per la didattica delle scuole. Seguirà un dibattito, in cui i ragazzi potranno
porre le loro domande.
Io ho vissuto per non dimenticare
quella parte di me,
rimasta nei lager, con i miei vent’anni.
Ho vissuto per difendere e raccontare
l’odore dei morti
che bruciavano nei crematori,
per difendere la memoria
di tutti i miei cari e di tanti innocenti,
memoria che oggi si tenta ancora di infangare.
Ho vissuto per raccontare
che le ferite del corpo si rimarginano col tempo,
ma quelle dello spirito mai.
Le mie sanguinano ancora.
Elisa Springer, Il silenzio dei vivi, 1997