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Anno XIII - n.31 - 30 agosto 2017 GLI ALTRI CONTENUTI Prima pagina: le mille luci di New York Pag.3 Che storia: Roscoe Tanner Pag.10 - I numeri della settimana Pag.12 - Il tennis in tv Pag.14 Notizie dalle regioni Pag.17 - Circuito Fit-Tpra: gli Us Open in 14 regioni Pag.21 - Collezionismo: le presse salvaracchette Pag.22 - Personal coach Pag.23 L’esperto: chi ha vinto più singolari agli Us Open Pag.28 Next Gen: lo strano caso di Benjamin Bonzi A tu per tu con il talento francese che ha per coach la migliore amica Pag.8 È subito Sharapova show nel torneo più ricco di sempre Pag.5 Us Open: Maria accende i riflettori Nuova Pure Drive: il test e le concorrenti Cambiano il reticolo corde e il sistema antishock: ecco come Pag.25 Ricchi e poveri: i soliti... soldi Ecco perché la distribuzione dei premi ostacola il ricambio generazionale Pag.4 Coppa Belardinelli e Coppa delle Province La bella estate dei migliori ragazzini d’Italia Pag.15

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Anno XIII - n.31 - 30 agosto 2017

GLI ALTRI CONTENUTIPrima pagina: le mille luci di New York Pag.3Che storia: Roscoe Tanner Pag.10 - I numeridella settimana Pag.12 - Il tennis in tv Pag.14Notizie dalle regioni Pag.17 - Circuito Fit-Tpra:gli Us Open in 14 regioni Pag.21 - Collezionismo:le presse salvaracchette Pag.22 - Personal coach Pag.23 L’esperto: chi ha vinto più singolari agli Us Open Pag.28

Next Gen: lo strano caso di Benjamin BonziA tu per tu con il talento franceseche ha per coach la migliore amica

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È subito Sharapovashow nel torneopiù ricco di sempre Pag.5

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Nuova Pure Drive:il test e le concorrentiCambiano il reticolo cordee il sistema antishock: ecco come

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Ricchi e poveri:i soliti... soldiEcco perché la distribuzione dei premi ostacola il ricambio generazionale

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prima pagina

Le mille luci di New York

DI ENzO ANDERLONI - fOTO GETTy IMAGEs

Basta il luccichio di uno Swarov-sky a ricordarci come un lampo che sono i grandi eventi a fare i grandi campioni e non vicever-

sa. Basta uno dei tanti brillantini inse-riti nel vestito da sera formato tennis, cucito addosso a Maria Sharapova per la soirée d’esordio a New York, primo Grande Slam della sua seconda carrie-ra, quella post-meldonium.Eh sì, perché anche nell’edizione più disgraziata del millennio, con quattro top player come Wawrinka, Djokovic, Nishikori e Raonic infortunati e assenti annunciati più un quinto, nientemeno che Andy Murray, che si ritira a sorteg-gio avvenuto lasciando anche un’imba-razzante voragine nel tabellone, puoi avere una finale il primo giorno e mille motivi di attenzione, perché è la posta in palio che conta, sul piano storico an-cor più che economico.

DIRETTOREAngelo Binaghi

COMITATO DI DIREZIONEAngelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina

DIRETTORE RESPONSABILEEnzo Anderloni

COORDINAMENTO REDAZIONALEAngelo MancusoSUPER TENNIS TEAMAntonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica)

FOTOGetty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli

HANNO COLLABORATOGiovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio

A CURA DISportcast srlVia Cesena, 58 - 00182 [email protected]

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La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www.federtennis.it e www.supertennis.tve spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a [email protected]

Non è certo pensando ai 3,5 milioni dollari di un ipotetico primo premio che Maria piangeva alla fine della bel-lissima sfida vinta con Simona Halep, una partita che, appunto, poteva tran-quillamente essere una grande finale. Quei soldi probabilmente per lei po-trebbero essere caramelle, visto il suo intatto appeal sul versante sponso-rizzazioni e lo spirito d’imprenditrice che non le manca. Era la star che aveva ritrovato il palcoscenico, senza il qua-le le stelle non sono più tali.E New York con il suo gigantismo, il montepremi più alto dei grattacieli, è un richiamo che attraversa le gene-razioni. Alimenta la voglia di primato degli “anziani” e il desiderio di esplo-dere dei giovani. È capace di mettere insieme in un selfie da vertigine Rod Laver, 79 anni, e Denis Shapovalov, 18 anni, inquadrati per uno scatto-ricordo indelebile da un certo Roger Federer insieme a John McEnroe, To-

mas Berdych e Marin Cilic.Questa è un’edizione davvero partico-lare dello Slam statunitense che insie-me al montepremi record da 50 milio-ni di dollari potrebbe offrire risposte alle grandi domande aperte del tennis mondiale. Chi comanderà, ancora Fe-derer o Nadal? O quelli della genera-zione successiva (Dimitrov o Cilic, per esempio) come dovrebbe essere natu-rale? O si salta direttamente alla Next Gen (Zverev, Shapovalov...)? E tra le ra-gazze, farà il passo decisivo Garbine Muguruza? Si confermerà dopo Wim-bledon nuova regina da battere? Op-pure Karolina Pliskova scoprirà come si vince il primo Slam? Il tutto tenendo presente che ora nello slot della testa di serie n.2, al posto di una giocatrice che era a soli 5 punti dalla vetta mon-diale (6.385 Halep contro 6.390 Plisko-va), c’è una certa Maria Sharapova. Con un abitino fatto apposta per brillare, sotto le mille luci di New York...

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circuito mondiale

DI ANDREA NIzzERO

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Gli sconfitti al primo turno degli US Open 2017, il tor-neo di tennis più ricco di tutti i tempi e il primo a

superare i 50 milioni di dollari di montepremi, incasseranno un asse-gno da niente di meno di 50 mila dollari, circa 42mila euro. Una ci-fra che, è facile prevederlo, provo-cherà la consueta ondata di sdegno fin dal primo ritiro sul campo: già a Wimbledon, dove l’incasso per aver semplicemente partecipato si fermava a 38mila euro, l’alto nume-ro di partite abbandonate al primo turno aveva sollevato polemiche e appelli per una revisione delle re-gole. Cinquantamila dollari, in li-nea teorica, per non vincere nem-meno un quindici: un affronto a tutti gli onesti lavoratori del piane-ta, dunque? Non esattamente. Co-

E New York spaccail tetto... dei 50 milioniOltre 3 milioni ai vincitori. Chi perde al 1° turno in America guadagna 42 mila euro. Per qualcuno sono troppi, ma in realtà sono lo 0.01% dei 42.700.000€ totali. Che trasformati in dollari superano la storica barriera

me viene spesso ricordato, il primo turno di uno Slam viene visto come l’inizio di un percorso solo dall’ap-passionato televisivo. Per i gioca-tori, è spesso il punto di arrivo di un lungo e tormentato cammino. Per dirla con Janko Tipsarevic, a luglio coinvolto dalla polemica: “Se un tizio che per tutta la vita gioca i Challenger improvvisamente ha la chance di giocare nel main draw di Wimbledon, dove una sconfitta al primo turno vale 35mila sterline, penso che nessuno abbia il diritto di giudicarlo”.

L’esperimento dell’AtpIl ragionamento, va ammesso, non fa una piega. Non si parla solo di occasioni irripetibili: per chi ha la classifica o centra la qualifica-zione per entrare in un tabellone principale di uno Slam, una singola presenza basta a finanziare i suc-cessivi mesi di lavoro (ogni tanto

giova ricordarlo: sì, è un lavoro). È utile ricordare, infatti, che il 99% dei giocatori e giocatrici che perde-ranno sùbito a Flushing Meadows userà quei 50mila dollari (lordi!) per pagare voli, coach e pasti per il resto della stagione: in molti ca-si, quella cifra non basta nemmeno per andare dall’inizio di settembre alla off season. Difatti, l’Atp sta provando una norma che compren-de queste ragioni e cerca di tute-lare spettatori paganti e giocatori: se sei infortunato, invece di scen-dere in campo e non finire la par-tita, dai forfait e incassi comunque il prize money, lasciando spazio a un lucky loser. È una norma che sta funzionando, ma che gli Slam non hanno ancora adottato (sono sotto l’egida dell’Itf). Fonti interne a Wimbledon, a luglio, dissero che l’esperimento dell’Atp era seguito con interesse, ma che su tale fronte i quattro Slam si sarebbero mossi

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solo in modo omogeneo e unanime. E, neanche a dirlo, non c’è ancora nessun consenso condiviso sulla cosa. “Mi dispiace per la gente”, disse Federer dopo la seconda gior-nata di Wimbledon 2017, quando lui e Djokovic giocarono per meno di un’ora e mezza complessiva per i ritiri di Dolgopolov e Klizan: “For-se gli Slam dovrebbero adottarla [la nuova regola Atp, ndr]. Forse do-vrebbero pensare a cosa potrebbe-ro fare per i giocatori per rendere le cose più semplici”. Non è escluso che questa semplice frase detta in conferenza stampa abbia fatto ar-rossire qualcuno, nelle stanze dei bottoni, quindi non è nemmeno escluso che i quattro giganti si sie-dano a un tavolo per parlarne più seriamente.

I conti in tascaAd ogni modo, anche chi occupa i piani alti ci tiene a far presente che, nonostante i prize money mo-struosi, i guadagni vanno messi in prospettiva. Elina Svitolina ha vin-to tre tornei Premier 5 in una sta-gione, la prima nella storia WTA, e tali successi le hanno permesso di superare i 2 milioni e mezzo di dollari in montepremi per il solo 2017. A chi le faceva notare che so-no un sacco di soldi, dopo la vitto-ria a Toronto, lei ha risposto così: “Sembra che vinciamo un sacco di soldi, e ovviamente è così, ma allo stesso tempo giochiamo per tutto l’anno, con una squadra sempre con noi. Non sai mai quando la tua carriera finirà, quindi questo è il motivo per cui non pensi spesso: ‘oh ma quanti soldi’”.L’ucraina è appena arrivata tra le Top 5 e tra un anno probabilmen-te avrà già intascato abbastanza per una carriera intera, ma il diffi-cile percorso che l’ha portata fino lì lo conosce bene e le ha fornito una certa consapevolezza: “Spendi un sacco di soldi per i voli, per il cibo, per tutta la tua famiglia, la tua squadra. (...) Ad esempio, per il prossimo torneo devo prendere un volo all’ultimo minuto. E quin-di il prezzo può essere altissimo. Insomma, tutte queste piccole co-se che a volte i giocatori devono affrontare non sono semplici”. E possono costare caro. Per quanto remunerativa, quella del tennista è una carriera che al più tardi attorno

ai 32-33 anni ti lascia di fronte alla domanda: e adesso?

scalata senza bomboleIl problema non si pone, ovviamen-te, per i giocatori e le giocatrici di vertice. Assume invece proporzioni drammatiche - nel senso di costrin-gere moltissimi a rinunciare in iti-nere o addirittura in partenza - per chi con il tennis ci deve mangiare senza avere una classifica da Top 100. Colpa, anche, di un sistema di ingresso al professionismo deci-samente atrofizzato: per decenni il prize money degli ITF “entry level” è rimasto bloccato a 10.000 dollari, con assegni letteralmente ridicoli per tutti, dal vincitore all’eliminato al primo turno. Erano però l’unico modo per conquistare i primi pun-ti Atp o Wta, i lasciapassare per i tornei più ricchi. Anche se, quan-

Ricchissimo zio sam, “povero” MelbourneEcco il riepilogo con i montepremi offerti da tutti e quattro gli Slam in questo 2017. Oltre al totale (terza colonna), tra prima e seconda colonna si evince lo spread tra il vincitore dei tornei di singo-lare e gli sconfitti al 1° turno. Agli Us Open, tutti e 64 si spartiscono 2 milioni e 688 mila dollari, quasi 500 mila euro in meno della cifra destinata a chi porta a casa il trofeo. A ognuno di loro va lo 0.01% del totale complessivo.

Vincitore Sconfitta 1°T Montepremi totale

Australian Open 2,4 milioni € 32mila € 33,5 milioni €

Roland Garros 2,1 milioni € 35mila € 36 milioni €

Wimbledon 2,4 milioni € 38mila € 34,5 milioni €

US Open 3,1 milioni € 42mila € 42,7 milioni €

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do si parte da un Futures in Iran, il tabellone principale di Wimbledon sembra distante, costoso e illuso-rio come un tentativo di scalata all’Everest senza bombole.

Lo studio dell’ItfLe conseguenze di tutto ciò sono ben riassunte dalle conclusioni del-lo studio che l’ITF ha pubblicato a marzo, dopo aver analizzato per un triennio dati di giocatori e tornei raccolti dal 2011 al 2013: “Lo stu-dio ha stabilito che ci sono troppi giocatori che provano a competere sul circuito professionistico; trop-po pochi riescono a raggiungere il break even (il pareggio economico, ndr); e l’età di questi giocatori sta aumentando”. Insomma, i motivi per cui il tennis non è mai stato così “vecchio” sono molteplici ma rias-sumibili in uno: la disparità e il di-sequilibrio tra chi sta in cima e chi sta in basso. Con il risultato che chi sta lassù ha i mezzi per rimanerci e aumentare il divario (coach, fisio-terapista, alimentazione, comfort che si traducono in un rendimento ovviamente superiore) con chi sta in basso e di mezzi ne ha pochi (i giovani, a meno che non siano in-gentemente sponsorizzati da terzi).

Gli scenari futuriFinalmente la federazione interna-zionale si è decisa a intervenire per provare a dissolvere tale limbo da cui è difficilissimo uscire. Innan-zitutto ha alzato i montepremi (fi-no a 25.000$ per i suoi tornei più piccoli), e riposizionerà i tornei da 15.000$ (quelli da 10.000 sono spariti) in un “circuito di transizio-ne” (Transition Tour). L’obiettivo è ridurre a circa 750 giocatori e 750 giocatrici il numero di reali pro-fessionisti, garantendo però loro una vita dignitosa. Gli altri dovran-no cercare di raccogliere i nuovi “Itf Entry Points” nei tornei locali, più piccoli e meno costosi (perché meno distanti geograficamente), con cui poi cercare di accedere al professionismo. È un sistema che ha attirato critiche feroci e pareri positivi. Dal 2019, quando entrerà finalmente in vigore, inizieremo a capire chi aveva ragione. Nel frat-tempo, cerchiamo di non arrab-biarci troppo con chi tenterà una fuga da New York con 50.000 dol-lari in tasca.

Top 100: i primi e... gli ultimiLa differenza c’è e si vedeC’è una particolarità nei Top 100 secondo la classifica per prize-money: ci si può entrare anche giocando solo in doppio, come dimostrano i gemelli Bryan al 97° posto. Vediamo i guadagni (lordi) dei primi 5 del 2017 e degli “ultimi 5”, dal posto 96 al posto 100.

1. Roger Federer $8.949.735

2. Rafael Nadal $7.564.905

3. Alexander Zverer $3.484.885

4. Dominic Thiem $2.904.550

5. Stan Wawrinka $2.818.912

[...]

96. Carlos Berlocq $365,916

97. Bryan Bob $362.787 (doppio)

98. Bryan Mike $362.787 (doppio)

99. Dudi Sela $360.513

100. V. Estrella Burgos $358.055

Next Gen:un milionaro,quasi due...I primi dieci nati dopo l’1 gennaio 1996 nel-la classifica dei prize-money dell’anno 2017

1. Alexander Zverer $3.484.885

2. Karen Khachanov $954,968

3. Jared Donaldson $602,515

4. Borna Coric $595,964

5. Danil Medvedev $497,210

6. Hyeon Chung $440,588

7. Andrey Rublev $411,110

8. Frances Tiafoe $400,715

9. Denis Shapovalov $353,989

10. Ernesto Escobedo $314,622

Così in carriera:Nole è più riccoanche di Roger

1. Novak Djokovic $109.805.403

2. Roger Federer $107.780.560

3. Rafael Nadal $86.289.532

4. Andy Murray $60.807.644

5. Pete Sampras $43.280.489

6. Andre Agassi $31.152.975

7. David Ferrer $30.690.257

8. Stan Wawrinka $30.623.544

9. Tomas Berdych $28.085.248

10. Boris Becker $25.080.956 Tutti i dati riportati in queste paginesono aggiornati al 21 agosto 2017

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focus next gen

Lo strano casodi Benjamin... BonziNell’epoca dei super-staff, lui gira il mondo senza coach. “Mi confrontocon la mia migliore amica”. Eppure è già nei Top 200 e al Roland Garrosaveva passato il 1° turno in uno Slam. Cominciò solo per... battere il cugino

DI ALEssANDRO NIzEGORODCEw

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Rovescio bimane devastan-te, manualità, tocco e fon-damentali puliti. Benjamin Bonzi, ventunenne di Nimes

con chiare origini italiane, è il clas-sico prodotto dell’invidiabile scuo-la francese. Già sei Futures vinti in carriera, buoni piazzamenti chal-lenger e una classifica da Top-200 Atp, Bonzi sta crescendo lontano dalla luce dei riflettori, migliorando di settimana in settimana sotto tut-ti i punti di vista. Al Roland Garros 2017 ha conquistato, contro l’altro ‘next gen’ Medvedev, la prima vit-toria in un main draw del Grande Slam. L’obiettivo è raggiungere il prima possibile i Top 100 Atp no-nostante, al momento, Bonzi giri il circuito senza coach.

La storiaBenjamin Bonzi nasce a Nimes il 9 giugno 1996 e prende in mano la prima racchetta a 6 anni in un club vicino casa. Molti cominciano a pra-ticare il tennis spinti dai genitori, al-tri per emulare il fratello o la sorella, ma la storia di Bonzi è decisamente differente. “Il mio obiettivo era scon-figgere mio cugino che aveva inizia-to da poco - racconta sorridente il ventunenne transalpino - e così mi sono dato da fare per raggiungere il mio obiettivo. La ragione è dunque di pura competizione familiare…”. Il

Ha vinto 6 titoli futuresBenjamin BonziNato a: NimesIl 9 giugno 1996 (21 anni)Altezza: 185 cm, peso: 75 kgRanking Atp: 196Best ranking: 188 (luglio 2017)Titoli Futures: 6

piccolo Benjamin inizia a praticare il tennis con i maestri Sabine e Thier-ry, ma il primo vero coach è Michel Prosper. “Oggi giro da solo per il cir-cuito ma dopo ogni match, e quan-do torno a casa, mi confronto con Clémence Prosper, la figlia di Michel,

che mi sa leggere benissimo, tenni-sticamente e non. Conosco Clémen-ce da tutta la vita ed è una sorta di coach-migliore amica”.

Da Parigi a… ParigiA livello giovanile Bonzi raggiunge il

Quanti “galletti” tra i Next GenLa Francia vanta una notevole quantità di ‘next gen’ pronti a spiccare il volo nei prossimi mesi e anni. A partire proprio da Quentin Halys e Benjamin Bonzi, i migliori sotto l’aspetto dei punti conquistati nell’anno solare 2017. Impressionano anche i più giovani Corentin Moutet (classe 1999) e Geoffrey Blancaneaux (classe 1998): il primo per il grande talento, il secondo per completezza tecnico-tattica e cervello già da professionista. Non vanno dimen-ticati Alexandre Muller e Maxime Janvier, meno reclamizzati ma solidi e pronti per una crescita repentina. Tra i giovanissimi si segnalano, nei primi 30 del ranking under 18, i due classe ’99 Matteo Martineau e Constantin Bittoun Kouzmine.

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focus next gen

HAsHTAG #NEXTGEN

A New york Tsitsipassi allena con Murray

Stefanos Tsitsipas si è allenato con Andy Murray in quel di New York. Il giovane greco, clas-se 1998 e in grande crescita nel ranking Atp, è ormai una solida certezza ‘Next Gen’, sia in campo che sui Social Network.

I Next Gen e gli altri sportQuasi tutti i giovani under 21 della ‘Race to Milan’ seguono e amano (e a volte praticano) altre discipline. Lo statunitense Taylor Fritz (nella foto), neo papà, oltre a essere tifoso dei San Diego Chargers (Football Nfl) ha una passione sfrenata per il Manchester United e in particolare per Zlatan Ibrahimovic, di cui retwitta qualsiasi news. Danill Medvedev è invece un fan del Bayern Monaco ma, quando rie-sce, segue con il padre i match della compagine russa del Rostov. Ale-xander Zverev? Al calcio preferisce il basket Nba: il suo idolo assolu-to Dwayne Wade (Chicago Bulls). Anche Andrey Rublev segue l’Nba e in particolare i Miami Heat, ma tra i suoi sport preferiti spicca la boxe. Il più malato di sport è però il gigante Reilly Opelka. Quando gli si chiede quale disciplina segua e quali squadre lo statunitense inizia con un infinito elenco. Tutto di Chicago: Bulls (Nba), Bears (Nfl) e Blackhawks (Nhl). (al.ni.)

best ranking al numero 27 Itf, supe-rando nel corso degli anni coetanei di buon livello come Medvedev, Jan-vier e Santillan, ma è in doppio che ottiene i migliori risultati insieme al “fido” Quentin Halys. “L’unico under 21 con cui ho un rapporto stretto è proprio Quentin - spiega ancora Bonzi -, insieme abbiamo vinto il Roland Garros Junior e Santa Croce nel 2014. I migliori ‘next gen’? Zve-rev e Khachanov a mio avviso sono di un’altra categoria rispetto a tutti gli altri”. Proprio a Parigi, tre anni dopo, Bonzi ottiene la sua vittoria più importante, superando al primo turno del Roland Garros Daniil Med-vedev, costretto al ritiro durante il quarto set. Nel corso della carrie-ra giungono anche 6 titoli futures e, soprattutto nel 2017, numerosi piazzamenti challenger. Una cresci-ta continua, lenta ma esponenziale. “Il mio colpo migliore è il rovescio - sottolinea Benjamin - mentre devo crescere dal punto di vista della po-tenza e dell’aggressività, oltre a ser-vire in maniera più incisiva. Il mio idolo? Sarò banale, ma non riesco a non dire Roger Federer”.

Tra obiettivi e sogni“La mia superficie preferita è sicura-mente la terra battuta, ma mi trovo bene anche sul veloce - chiosa Bonzi -. L’obiettivo stagionale è quello di proseguire, senza intoppi, la mia scalata in classifica e a livello di mi-glioramenti personali. Nei prossimi anni spero di poter giocare tutti i tornei dello Slam in tabellone e tro-vare una continuità di prestazioni ad alto livello. Il sogno? Se chiudo gli occhi mi immagino di trionfare in uno Slam, ma adesso è ancora il momento di stringere i denti, lavo-rare e crescere con i tempi giusti e senza fretta”.

Nel 2014 Bonzi vinse con Quentin Halysil Roland Garros Junior in doppio

Chi sono i Millenialsin rampa di lancio?Le Atp Next Gen Finals si disputeranno a Milano da quest’anno sino al 2021. I vari Zverev, Coric, Medvedev, Donaldson sono ormai sulla bocca di tutti, ma quali sono i Next Next Gen in rampa di lancio per le prossime stagioni? Quali giocatori nati nel nuovo secolo sono pronti a far parlare di sé? Il più noto è di certo Felix Auger-Aliassime, canadese classe 2000 nato lo stesso giorno (8 agosto), ma 19 anni più tardi, di Roger Federer. Nativo di Montreal, ha già conquistato un titolo challenger quest’anno sulla terra battuta di Lione. Gran-di potenzialità ha espresso anche Nikola Kuhn, spagnolo di origini austriache, che sta impressionando per continuità a livello challenger. Dal circuito junior siamo pronti ad accogliere anche i ‘millenials’ Yshai Oliel, mancino israelia-no dal talento sconfinato, il serbo Marko Miladinovic e l’argentino Sebastian Baez. E gli italiani? Da seguire la crescita del classe 2002 Lorenzo Musetti, già Top 100 under 18 con tre anni di anticipo. (al.ni.)

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terza pagina

DI ALEssANDRO MAsTROLUCA

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Il suo servizio era vincente, ma Ro-scoe Tanner ha finito per essere un vinto. Ha conquistato uno Slam, ha vinto meno di quanto la sua bat-

tuta, allora la più potente del mondo, gli avrebbe potuto consentire. “La stel-la che un tempo si fermava a bere in Costa Azzurra con il Principe Ranieri e cenava con i Reagan alla Casa Bian-ca (...) ha trasformato la sua vita in un quadro di Hieronymus Bosch”, scriveva Jon Wertheim su Sports Illustrated. Gli appassionati lo scoprono nel primo dei due Australian Open del 1977. Batte in finale Vilas, che da quella lezione ini-zierà la sua miglior stagione di sempre. Ma il grande pubblico americano lo am-mira sul serio solo a Wimbledon 1979. Don Ohlmeyer, nuovo produttore ese-cutivo dello sport per la NBC, inventa il programma Breakfast at Wimbledon e decide di trasmettere per la prima vol-ta la finale in diretta. Bjorn Borg, che cerca il quarto titolo consecutivo, sfida proprio lui, Roscoe, il “bombardiere di Chattanooga” che un anno prima ave-va piazzato una prima a 153 mph (246 kmh) nella finale di Palm Springs.

Nascosto in bagnoNessuno aveva mai servito così forte, anche se il record per molti non è uf-ficiale. Sono i primi anni di sperimen-tazione dei sensori per la misurazione automatica che però avviene quando la pallina è vicina alla rete, non alla par-tenza come ora. Ohlmeyer chiede che l’inizio della finale venga ritardato di 5 minuti perché, per la prima volta nella storia della tv americana, c’è una pre-sentazione da completare e uno spot pubblicitario pagato a peso d’oro. Per questo organizza con il manager Do-

Tanner, il bracciopiù veloce del WestBatteva fortissimo, un pistolero che fuori dal campo si è più volte trasformato in fuorilegge. Il “bombardiere di Chattanooga” ha vinto uno Slam ed è arrivato in finale a Wimbledon. Poi è finito più volte dietro le sbarre...

nald Dell un sotterfugio per non violare il severissimo protocollo: Tanner si na-sconde in bagno mentre gli addetti lo continuano a chiamare, prima di entra-re sul Centrale. Il braccio più veloce del West sfodera il meglio del suo servizio mancino così difficile da leggere, con quel lancio di palla così basso e quel movimento che ricorda tanto i lancia-tori di baseball. E in effetti aveva ini-ziato proprio col baseball. Ma quando a Dallas vince i National Indoors under 16, il padre mantiene una promessa e gli compra una Pontiac Tempest del 1965. Va all’università, a Stanford come McEnroe, ma ci resta solo un anno, poi

si lancia sulla strada che lo porta fino alla finale di Wimbledon. Tanner vince al tiebreak il primo set, anche se Borg trionferà. Due mesi dopo, però, davan-ti a 15.432 spettatori a Forest Hills nei quarti, si prende la rivincita. Chiude 6-2 4-6 6-2 7-6 e New York si conferma terra straniera per lo svedese. È l’anno migliore di Tanner, che sul 5-3 30-40 nel secondo set salva una palla break con una prima così potente da rompere il nastro. Serve una pausa da sei minuti e mezzo, che finirà per aiutarlo, prima che il gioco possa riprendere.

“50 anni a modo mio”Tanner, che ha una buona volée e un ottimismo ai limiti della sfacciataggi-ne, è sempre stato convinto di poter uscire da ogni situazione senza pren-dersi delle responsabilità. In campo, questo gli costa la sconfitta in semifi-nale contro Gerulaitis; fuori, il primo matrimonio con Nancy e il carcere in Germania. Lo arrestano una prima volta nel ’97 per non aver pagato gli alimenti a Connie Romano, una prosti-tuta che ha lasciato incinta dopo una notte di sesso al Waldorf Hotel di New York per celebrare la vittoria in un tor-neo senior in doppio. Tanner, che ha avuto cinque figli da quattro donne di-verse, ha perso battaglie per alimenti e custodie che gli sono costate una for-tuna. Dal 2003 colleziona arresti per assegni a vuoto. È uno di quelli che vo-gliono piacere a tutti i costi, che ti di-cono quello che vorresti sentire e non la verità. Ha lasciato il tennis nel 1984 per un infortunio al gomito e in carce-re scopre la fede. “Quando sei dietro le sbarre, ti si aprono gli occhi” scrive nell’ultima pagina dell’autobiografia Double Fault. “Ho vissuto 50 anni a modo mio. Ora voglio iniziare a fare le cose alla maniera di Dio”.

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i numeri della settimana

I primi 20 del ranking AtpPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Rafael Nadal (ESP) 76452 Andy Murray (GBR) 71503 Andy Murray (GBR) 71454 Stan Wawrinka (SUI) 56905 Novak Djokovic (SRB) 53256 Alexander Zverev (GER) 44707 Marin Cilic (CRO) 41558 Dominic Thiem (AUT) 40309 Grigor Dimitrov (BUL) 3710

10 Kei Nishikori (JPN) 319511 Milos Raonic (CAN) 287012 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 269013 Roberto Bautista Agut (ESP) 252514 David Goffin (BEL) 252515 John Isner (USA) 242516 Jack Sock (USA) 234517 Nick Kyrgios (AUS) 232518 Tomas Berdych (CZE) 231019 Pablo Carreno Busta (ESP) 222520 Lucas Pouille (FRA) 2210

I PRIMI 16 DELLA ATP RACE TO MILANPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Alexander Zverev (GER) 41752 Karen Khachanov (RUS) 9803 Borna Coric (CRO) 7864 Jared Donaldson (USA) 7555 Andrey Rublev (RUS) 7246 Denis Shapovalov (CAN) 7217 Daniil Medvedev (RUS) 7078 Hyeon Chung (KOR) 650

Pos. Nome (nazionalità) Punti9 Frances Tiafoe (USA) 552

10 Ernesto Escobedo (USA) 45911 Taylor Fritz (USA) 40212 Alexander Bublik (KAZ) 39713 Quentin Halys (FRA) 37814 Casper Ruud (NOR) 37015 Sebastian Ofner (AUT) 34716 Tommy Paul (USA) 339

I primi 20 italiani del ranking AtpPos. Rank. Nome Punti

1 26 Fabio Fognini 15802 40 Paolo Lorenzi 11003 81 Andreas Seppi 6464 82 Thomas Fabbiano 6465 91 Alessandro Giannessi 6106 102 Marco Cecchinato 5397 139 Matteo Berrettini 4058 144 Stefano Travaglia 3969 152 Luca Vanni 371

10 170 Salvatore Caruso 33611 188 Lorenzo Giustino 29412 190 Stefano Napolitano 29113 217 Simone Bolelli 24114 232 Andrea Arnaboldi 22415 254 Riccardo Bellotti 203

16 286 Matteo Viola 17017 292 Gianluigi Quinzi 16618 303 Federico Gaio 16219 321 Gianluca Mager 15220 340 Alessandro Bega 143

Le prime 20 del ranking WtaPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Karolina Pliskova (CZE) 63902 Simona Halep (ROU) 63853 Garbine Muguruza (ESP) 58604 Elina Svitolina (UKR) 55305 Caroline Wozniacki (DEN) 53506 Angelique Kerber (GER) 51467 Johanna Konta (GBR) 47508 Svetlana Kuznetsova (RUS) 44109 Venus Williams (USA) 4216

10 Dominika Cibulkova (SVK) 383011 Agnieszka Radwanska (POL) 357012 Jelena Ostapenko (LAT) 338213 Kristina Mladenovic (FRA) 315514 Petra Kvitova (CZE) 312015 Serena Williams (USA) 281016 Madison Keys (USA) 2343 17 Anastasija Sevastova (LAT) 2295 18 Elena Vesnina (RUS) 214019 Caroline Garcia (FRA) 213520 Daria Gavrilova (AUS) 2075

Le prime 20 italiane del ranking WtaPos. Rank. Nome Punti

1 47 Roberta Vinci 11812 69 Camila Giorgi 8363 77 Francesca Schiavone 7744 132 Jasmine Paolini 4575 144 Martina Trevisan 3806 208 Georgia Brescia 2617 238 Sara Errani 2248 251 Camilla Rosatello 2129 266 Deborah Chiesa 200

10 267 Jessica Pieri 19911 279 Cristiana Ferrando 18812 291 Giulia Gatto-Monticone 17013 335 Martina Di Giuseppe 13014 366 Stefania Rubini 10915 386 Alice Matteucci 98

16 427 Camilla Scala 8217 431 Anastasia Grymalska 7718 444 Martina Caregaro 7419 484 Gaia Sanesi 6220 488 Claudia Giovine 60

E Garbine ci prova

DI GIORGIO sPALLUTO - fOTO GETTy IMAGEs

1 la tennista ad aver vinto nella stessa stagione sia Wimbledon che Us Open dal 2003 (Serena Williams, 2012). Garbine Muguruza (nella foto) proverà a bissare questa doppietta.

137 le edizioni degli US National Championships, ribattezzati US Open dal 1968. Il torneo statunitense è il 2° Slam più “agee”, dopo Wimbledon, e l’unico ad essersi disputato ogni anno sin dalla sua prima edizione, disputatasi nel 1881.

17 i tennisti #NextGen presenti agli US Open di cui ben 3 nati nel 1999: sono Denis Shapovalov, proveniente dalle qualificazioni, Alex De Minaur e Patrick Kypson, entrambi accreditati di una wild card.

3 le stagioni in cui Roger Federer si è presentato agli Us Open da vincitore degli Australian Open e di Wimbledon (2004, 2006 e 2007) prima del 2017. In tutte e 3 le precedenti occasioni si è aggiudicato l’ultimo Slam dell’anno.

23 gli esordienti a questa edizione degli US Open, tra cui il nostro Stefano Travaglia. Nell’Era Open nessuno ha mai vinto il torneo newyorkese al debutto. L’ultimo a vincere uno Slam, a cui non aveva mai preso parte, fu Rafael Nadal al Roland Garros 2005.

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il tennis in tv

Ogni giorno alle 17.00, 21.00 e 23.00 c’è New york TodayGiovedì 31

00:00 - WPT Coruna SF2 Femminile 02:00 - Nadal vs Murray, ATP Roma 2014 04:45 - WTA New Haven (replica) 06:30 - Circolando TC NAPOLI 07:00 - WPT Valladolid SF2 Maschile 08:30 - La Voce delle Regioni 08:45 - Doppio Italia vs Argentina, Coppa Davis 2017 12:45 - Tennis Magazine 13:15 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel13:30 - Djokovic vs Murray, Wimbledon 2013 16:45 - La Voce delle Regioni17:00 - New York Today17:30 - Coric vs Lajovic, Discovering Next Gen 20:15 - Magazine ATP20:45 - La Voce delle Regioni 21:00 - New York Today 21:15 - Wozniacki vs Svitolina, WTA Toronto (replica)22:30 - Circolando ACCADEMIA TENNIS BARI 23:00 - New York Today 23:15 - Tennis Magazine

Venerdì 100:00 - WPT Coruna Finale Maschile 02:00 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel 02:15 - Doppio Serbia vs Russia, Coppa Davis 2017 05:00 - ATP Winston Salem (replica) 07:00 - WPT Valladolid SF2 Femminile 08:15 - La Voce delle Regioni 08:30 - Halep vs Svitolina, WTA Roma 2017 10:30 - Thiem vs Anderson, ATP 500 Washington 12:15 - Muguruza vs Kuznetsova, WAT Cincinnati 2017 15:00 - Challenger Manerbio SF1 16:45 - La Voce delle Regioni17:00 - New York Today 17:30 - Medvedev vs Opelka, Discovering Next Gen 19:45 - Tennis Magazine20:15 - Circolando ACCADEMIA TENNIS BARI21:00 - New York Today 21:15 - Konta vs Halep, WTA Cincinnati (replica) 23:00 - New York Today 23:00 - Official film Wimbledon 2016

Sabato 200:00 - WPT Coruna Finale Femminile 02:00 - Nadal vs Djokovic, ATP Roma 2012 04:30 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel 04:45 - WTA New Haven (replica) 06:30 - Tennis Magazine 07:00 - WPT Valladolid Finale Femminile 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - Muguruza vs Halep, WTA Cincinnati Finale 10:15 - Roddick vs Federer, Wimbledon 2009 14:30 - Circolando ACCADEMIA TENNIS BARI 15:00 - Challenger Manerbio SF2 16:45 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel 17:00 - New York Today 17:30 - Tiafoe vs Del Potro, Discovering Next Gen20:15 - Magazine WTA 20:45 - La Voce delle Regioni 21:00 - New York Today 21:15 - WTA New Haven (replica)23:00 - New York Today 23:00 - ATP Winston Salem Finale (replica)

Domenica 301:00 - Muguruza vs Keys, WTA Cincinnati 2017 03:15 - Magazine WTA 03:45 - Federer vs Khachanov WTA Halle 2017 05:00 - Sharapova vs Brady, WTA Stanford 07:00 - Nadal vs Thiem, ATP 500 Barcellona08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - Magazine ATP 09:30 - Circolando ACCADEMIA TENNIS BARI 10:00 - WTA New Haven (replica)12:00 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel 12:15 - Soderling vs Federer, Roland Garros 2004 14:15 - Tennis Magazine 14:45 - Challenger Manerbio Finale 17:00 - New York Today 17:30 - Donaldson vs Sela, Discovering Next Gen 19:45 - Muguruza vs Halep, WTA Cincinnati Finale 21:00 - New York Today 21:15 - Del Potro vs Nishikori, ATP Washington (replica) 23:00 - New York Today 23:00 - WTA New Haven Finale (replica)

Lunedì 401:00 - WPT Barcellona SF1 Maschile 02:30 - Kvitova vs Kontaveit, WTA Cincinati 2017 04:30 - Magazine ATP 05:00 - Harrison vs Isner, ATP Atlanta 07:00 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel07:15 - Vekic vs Bouchard, WTA Toronto 2017 08:45 - La Voce delle regioni 09:00 - Kyrgios vs Tsonga, ATP Marsiglia11:15 - Giorgi vs Lepchenko, WTA S-Hertogenbosch 2017 13:15 - Darcis vs Lorenzi, Coppa Davis 16:45 - La Voce delle Regioni 17:00 - New York Today 17:15 - Edmund vs Shapovalov, Discovering Next 19:15 - Stosur vs Schiavone, Roland Garros 2010 21:00 - New York Today 21:15 - La Voce delle Regioni21:30 - Fognini vs Hanfmann, ATP Gstaad 2017 23:00 - New York Today 23:15 - Tennis Magazine

Martedì 500:00 - WPT Barcellona SF2 Maschile 01:30 - Djokovic vs Ramos Vinollas, Coppa Davis 2017 03:30 - Keys vs Vandeweghe, WTA Stanford Finale 05:00 - Fognini vs Kicker, ATP Umag 2017 07:00 - WPT Costa del Sol SF1 Maschile 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - Nadal vs Djokovic, ATP Roma 2014 11:15 - Babos vs Vinci, Wta Cincinnati 2017 13:00 - Circolando CT Del Castellazzo 13:30 - Ivanisevic vs Rafter, Wimbledon 2001 16:45 - La Voce delle Regioni 17:00 - New York Today 17:15 - Marterer vs Chung, Discovering Next Gen 19:30 - V. Williams vs Muguruza, WTA Roma 2017 21:00 - New York Today 21:15 - La Voce delle Regioni21:30 - Federer vs Khachanov, ATP Halle 2017 23:00 - New York Today 23:15 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel

Mercoledì 600:00 - WPT Barcellona Finale Maschile 01:00 - Pliskova vs Woznicki, WTA Toronto 2017 03:30 - Federer vs Mayer, ATP Halle 2017 04:45 - Goffin vs Seppi, Coppa Davis 2017 07:00 - WPT Costa del Sol SF1 Femminile 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - Circolando CT Del Castellazzo 09:30 - Murray vs Ramos Vinollas, ATP Barcellona 2017 12:15 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel 12:30 - Giorgi vs Gavrilova, WTA Cincinnati 2017 15:00 - Halep vs Mladenovic, WTA Madrid 2017 16:45 - La Voce delle Regioni 17:00 - New York Today 17:15 - Fritz vs Young, Discovering Next Gen 19:15 - Nadal vs Thiem, ATP 500 Barcellona 2017 20:45 - La Voce delle Regioni 21:00 - New York Today 21:15 - Tennis Magazine 21:45 - Wozniacki vs Svitolina, WTA Toronto 201723:00 - New York Today 23:15 - Magazine ATPNB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

Tre studi per New York

Tre appuntamenti al giorno, tre voli diretti per New York. Lo studio d’approfondimen-to che ha segnato i quattro

Slam 2017 su SuperTennis torna pun-tuale anche per gli Us Open. New York Today è già in onda tutti i giorni, in chiaro e gratis per tutti gli appassionati di tennis d’Italia. Si co-mincia alle 17, proprio mentre nella

grande mela si scaldano i motori per una nuova giornata a tutto tennis. E poi tocca alle fasce delle 21.00, in prima serata pura, e poi ancora al-le 23.00, per tirare le fila della pri-ma parte del programma giornaliero e per presentare i piatti forti della notte. Eccoli i tre appuntamenti con gli studi per i 15 giorni newyorkesi.

settembre con tanta Next Gene con Tennis MagazineNon di soli Us Open vivrà questo inizio di settembre su SuperTennis. Già, perché dopo il sole di agosto e dopo i live americani tornano sugli schermi i grandi protagonisti della rincorsa a Milano, dove dal 7 all’11 novembre si giocheranno le Next Gen Atp Finals. Il nostro canale continua la sua marcia d’avvicinamento con Discovering Next Gen e con i match più entusiasmanti della stagione con protagonisti proprio loro, i campioni nati a partire dall’1 gennaio 1996. Ampio spazio anche al Paddle, con gli appuntamenti del circuito mondiale di Valladolid e di Costa del Sol, oltre che con l’approfondimento di Bandeja. E a proposito di format esclusivi, come tutti i mercoledì sul n.64 del digitale terrestre c’è Tennis Magazine, la trasmissione “dalla parte di chi gioca”.

Come al solito non mancheranno i collegamenti e le immagini dal Billie Jean King Tennis Center di Flushing Meadows, dove una costante lente d’ingrandimento verrà tenuta sugli italiani impegnati nell’ultima prova dello Slam della stagione. Con inter-viste, retroscena, immagini esclusive e tanti approfondimenti.

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in italia

Con la “Belardinelli”cresce il Sistema ItaliaLa gara per regioni al Centro Fit di Castel di Sangro ha visto prevalere la Sicilia, battuta in finale la Lombardia. Oltre ai risultati, i tecnici hanno tratto indicazioni, spunti e dati importanti dalle oltre 250 partite giocate. Vediamo quali

DI PAOLO GIRELLA, I.s.f. R. LOMBARDI

Sopra a tutti c’è la Sicilia. A segui-re Lombardia, Emilia Romagna e Lazio. È questa la nuova geo-grafia del tennis under secondo

gli esiti della Coppa Belardinelli 2017. Anche quest’anno si è giocato al Cen-tro Estivo FIT di Castel di Sangro sulla bellezza di 10 campi veloci (il centro in totale ne conta 16). La fase finale vera e propria è stata preceduta, dal 30 luglio all’1 agosto, dalla fase di qualificazione a cinque squadre: l’hanno spuntata Li-guria e Trento, che hanno messo in fila Calabria, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia. Con l’inizio di agosto è scocca-ta anche la “finalissima” a 16 squadre, non prima però della tradizionale ce-rimonia di apertura svolta nel cuore della cittadina abruzzese. Con tanto di parata e presentazione delle squadre, spettacolo di sbandieratori e musicisti. In questa cornice si è effettuato anche il sorteggio del tabellone. Poi il via alle danze, con la formula del tabellone a eliminazione diretta “a specchio” per determinare graduatoria finale dal 1° al 16° posto.

Non solo campoLa “Coppa Belardinelli”, così come le altre manifestazioni istituzionali targate Fit (Coppa Province e Coppa d’Inverno), nasce con l’obiettivo di mettere a confronto contestualmente le migliori espressioni del nostro mo-vimento giovanile per verificarne lo stato di salute e per prendere spunti importanti nel costruire un loro per-corso di crescita sempre più qualitati-vo. E così per l’occasione l’Istituto Su-periore di Formazione “Roberto Lom-bardi” e il Settore Tecnico Nazionale hanno portato avanti tutta una serie di iniziative volte al miglioramento del “Sistema Italia” giovanile.

finale 9°-10° posto finale 1°-2° posto finali 3°-4° posto

EMILIA ROMAGNA (1) EMILIA ROMAGNA

TRENTO EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA

0-7TRENTO

7-0LAZIO

4 - 3

PIEMONTE EMILIA ROMAGNA

5 - 2PIEMONTE (8)

6 -1 finale 5°-6° posto

PIEMONTE ABRUZZO-MOLISE

3-4ABRUZZO-MOLISE

4-3ABRUZZO-MOLISE

CAMPANIA SICILIA LIGURIA

6 - 1SICILIA (4)

4 - 3LIGURIA

4 - 3

BOLZANO SICILIA LIGURIA

0-7BOLZANO

7-0MARCHE

4 - 3

CAMPANIA SICILIA UMBRIA

6 - 1LIGURIA (5)

6 - 1UMBRIA

4 - 3

CAMPANIA LIGURIA

3-4CAMPANIA

4-3 finali 7°-8° posto

VENETO SICILIA

4 - 3SARDEGNA

4 - 1ABRUZZO-MOLISE

SARDEGNA LOMBARDIA MARCHE

1-6LOMBARDIA (6)

6-1MARCHE

6 - 1

VENETO LOMBARDIA

5 - 2VENETO

5 - 2 finali 11°-12° posto

VENETO MARCHE

3-4MARCHE (3)

4-3PIEMONTE

VENETO LOMBARDIA PIEMONTE

4-3TOSCANA

4 - 3TOSCANA

4 - 3

TOSCANA UMBRIA

2-5UMBRIA (7)

5-2 finali 13°-14° posto

TOSCANA LAZIO

6 . 1PUGLIA

4 - 3TRENTO

PUGLIA LAZIO TRENTO

1-6LAZIO (2)

6-1BOLZANO

5 - 2

TRENTO

SARDEGNA5 - 2

PUGLIA

PUGLIA4 - 3

finali 15°-16° posto

BOLZANO

SARDEGNA

SARDEGNA5 - 2

CASTEL DI SANGRO (AQ) 30 LUGLIO - 5 AGOSTO 2017

19^ Edizione Coppa “Mario Belardinelli” Fase Finale Nazionale 2017

1

CLASSIFICA FINALE COPPA BELARDINELLI 2017

1 SICILIA2 LOMBARDIA3 EMILIA ROMAGNA4 LAZIO5 LIGURIA6 UMBRIA7 MARCHE8 ABRUZZO-MOLISE9 VENETO

10 CAMPANIA11 PIEMONTE12 TOSCANA13 TRENTO14 PUGLIA15 SARDEGNA16 BOLZANO

Il tabellone a specchio:vincitori e risultati

I PARZIALIDELLA FINALE...

Sicilia b. Lombardia 4-1F. Scotuzzi (L) b. S. Stracqua-daini (S) 6-4 6-1, G. Pedone (S) b. E. Carrara (L) 6-1 6-2, F. Schiera (S) b. C. Persi (L) 6-0 7-6, M. Giglio (S) b. S. Maffeis (L) 7-5 6-3, M. Cova-to b. F. Vita 6-7 7-5 6-3.

...E LA CLASSIFICA

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in italia

Per quanto riguarda l’area mentale il dott. Nicola Favata (del CTP di Vicenza) e la dott.ssa Ilaria Fischietti (del CTP di Bari) hanno incontrato tutti i compo-nenti delle rappresentative portando avanti un lavoro di gruppo con atleti e tecnici già sperimentato con successo lo scorso anno. Inoltre hanno potuto raccogliere ulteriori informazioni du-rante l’osservazione a campione di al-cuni match.Determinante anche il supporto dei tirocinanti dell’ISF, così si sono potute analizzare le oltre 250 partite tra singo-lari e doppi disputati nel corso dell’in-tera manifestazione. Le rilevazioni hanno riguardato temi ben precisi, in linea di continuità con il lavoro portato avanti da oramai più di un anno con il supporto dei responsabili dell’area sta-tistica per l’Istituto Massimiliano Broc-chi e Simone Bertino e del consulente internazionale Craig O’Shannessy. In particolare ci si è soffermati su servi-zio e risposta, sul numero di scambi, sugli errori e sui colpi vincenti, e infine sulla gestione dei tempi tra un punto e l’altro da parte dei giovani atleti.

Obiettivi a lungo termineLo staff del Settore Tecnico Naziona-le, presente con Massimo Valeri (re-sponsabile della categoria under 14 maschile), Vincenzo Izzo (categoria

La foto della premiazione dopo oltre 250 partite giocate: ha vinto la Sicilia

La storia si ripete: Roma domina “le Province”Si è giocata dal 31 luglio al 5 agosto, sui campi del centro federale estivo di Serramazzoni, la finale nazionale della 13a edizione della Coppa delle Province, com-petizione a squadre per gli under 9, 10 e 11 (nati e nate nel 2008, 2007 e 2006). 10 le province partecipanti qualificate dopo una prima fase su scala regionale e successivamente attraverso una fase di macroarea. In finale sono arrivate Siracusa, Palermo, Taranto, Roma, Ancona, Perugia, Forlì- Cesena, La Spezia, Padova e Milano. La formula di gioco prevedeva due gironi da cinque squadre e altrettanti giorni di gara con una giornata di riposo per ciascuna Provincia. Nella finale per il titolo, vittoria netta della provincia di Roma su Palermo (9-0): un bel risultato per Giorgio Gatto, Daniele Rapagnetta, Andrea Giulianelli, Flaminia Micheletti, Sara Pacetti, Matilde Ercoli, Andrea De Marchi, Tommaso Bruno, Camilla Livioni, Sara Macchione, Vito Darderi, Alessio Babudri, Gaia Mais (capitani Alessandro Galli e Fabrizio Egizi). Meno a senso unico la finale per il 3° posto tra Ancona e Forlì-Cesena, che ha visto prevalere la prima per 5-1. Il 5° posto lo conquista Perugia su La Spezia, 6a classificata, a seguire Padova, Taranto, Siracusa e al decimo posto Milano.In più durante la competizione sono intervenuti Vanessa Costa, Francesca Cenci e Andrea Borghesan, coordinati da Antonio Daino, responsabile dell’area mentale dell’ISF “R. Lombardi”: in sinergia con il Settore Tecnico Nazionale si è svolto uno studio per aiutare i giovani tennisti ad affrontare al meglio le partite e a saper gestire positivamente le emozioni. Grande entusiasmo intorno alla competizione, ragazzi in fermento, genitori presenti (ma non invadenti): l’intento della FIT di continuare a far crescere e formare i giovani, grazie anche a questi momenti di confronto, è stato ampiamente raggiunto. (Antonio Rubino, I.S.F. R. Lombardi)

under 12 femminile) e Paolo Girella (coordinatore dell’attività under 12, 14 e 16 maschile), oltre che con i do-centi dell’Istituto Rocco Marinuzzi e Gerardo Brescia, ha interagito co-stantemente con i responsabili delle rappresentative che, come voluto dal direttore Michelangelo Dell’Edera, da quest’anno sono i fiduciari dell’ISF “R. Lombardi”. Questo ha consentito di fissare in sinergia obiettivi formativi e di crescita individuale degli atleti. Il tutto con precedenza rispetto alla ri-cerca del risultato. Questa linea, por-tata avanti con forza da tutto lo staff tecnico nazionale, rappresenta uno dei punti fermi del Sistema Italia ed in particolare dello Junior Club Italia, tende a garantire ai nostri giovanis-simi atleti di essere sempre al centro del progetto, che a quest’età vede la gara come mezzo di formazione e non come obiettivo dell’allenamento.

Il livello c’èDa un punto di vista tecnico la mani-festazione ha evidenziato la costante crescita della qualità media dei parte-cipanti, con diversi atleti talentosi che lasciano ben sperare per il prossimo futuro. Nessuna sorpresa particolare però, anche perché i partecipanti so-no tutti costantemente monitorati e seguiti dai tecnici della Fit attraverso la rete di Centri Tecnici presenti sul territorio nazionale, dai CAP (Centri di Aggregazione Provinciali di Formazio-ne under 11), ai CPA (Centri Periferici di Allenamento e Formazione under 14), ai CTP (Centri Tecnici Periferici di Formazione under 18), istituita negli anni dalla Federazione Italiana Tennis e consolidata con la scelta del Consi-glio Federale di assegnare all’Istituto Superiore di Formazione “R. Lombar-di” la responsabilità di tutta l’attività fino al termine del percorso giovanile.

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notizie delle regioni

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Carballes Baena sulle DolomitiEvento clou della stagione interna-zionale in Veneto al Country Club Cortina, nella splendida cornice delle Dolomiti ampezzane, per il Challenger (€64.000, terra) giunto ormai alla 4a edizione sotto la gui-da del direttore di torneo Andrea Mantegazza. Questi Internazionali di Cortina (foto 1) sono stati vinti dal numero quattro del seeding, il 24enne spagnolo Roberto Carballes Baena, in una finale a senso unico (6-1 6-0) sul terzo favorito austria-co Gerald Melzer. Ottima la presta-zione del beniamino locale Matteo Viola, che ha superato il croato Galovic, il serbo Petrovic e lo spa-gnolo Taberner prima dello stop in semifinale contro Melzer. Semi-finalista anche il secondo favori-to iberico, l’ex Top-20 Atp Marcel Granollers. Fuori al debutto il nu-mero uno del seeding Alessandro Giannessi, semifinalista nel torneo Atp di Umago. Nel doppio titolo ad Andreozzi/Melzer sui favoriti De Waard/McLachlan.

(Roberto Bonigolo)

Itf femminile a SchioL’Itf femminile ($15.000/terra) del Tc Schio (foto 2, la premiazione) ha visto un appassionante derby tutto tricolore assegnare il titolo alla quarta favorita Stefania Rubi-ni, vincitrice in rimonta (6-7 6-3 6-4) sulla numero cinque Anasta-

sia Grymalska. Terzo timbro Itf in carriera, il secondo dell’anno dopo quello di Sassuolo, per la 24enne emiliana con tanto di best ranking (Wta 360). Ben 17 le nostre porta-colori ai nastri di partenza, con ai primi posti del seeding la brasilia-na Goncalves e Camilla Scala. In se-mifinale le qualificate Federica Di Sarra e Ana Biskic (Croazia). Di Sar-ra ha vinto il doppio con l’elvetica Sabino su Grymalska/Masini. (r.b.)

Final Four giovanili a squadreTre giorni di festa in una location spettacolare per le Final Four gio-vanili a squadre, organizzate dal Cr Veneto sui campi del Tc Ca’ del Moro al Lido di Venezia. Ecco le formazio-ni vincitrici. U10 (misto): New T. La Rotonda Vicenza. U12 (M e F): Tc Padova, che ha conquistato la Cop-pa “Giorgio Bertagna” come miglior società della competizione (foto 3, il team femminile).U14 (F): Ct Scaligero Verona. U14 (M): Eurotennis Treviso. U16 (F): Tc Bardolino. U16 (M): T. Comunali Vi-cenza. Alle premiazioni sono inter-venuti anche il vice presidente na-zionale Fit Gianni Milan, il presiden-

te regionale Mariano Scotton e il vice presidente Gianfranco Piombo oltre ai consiglieri regionali Zen e Mante-gazza. (r.b.)

Open rosa sull’erba di GaibaGrande successo per l’Open na-zionale femminile di Gaibledon (€5.000/erba), disputato sul verde naturale del Tc Gaiba in terra ro-digina (foto 4, un simpatico mo-mento della premiazione con le finaliste e lo staff organizzato-re). Reginetta incontrastata è ri-sultata la favorita Corinna Dentoni (2.1), campionessa in carica di se-rie A1 col Tc Prato, che ha battuto in finale (6-7 6-0 6-0) Lara Meccico (2.1/Ct Polimeni Reggio Calabria). In semifinale si sono arenate Giu-lia Guidetti (2.3/Sc Sassuolo) e Ca-milla Abbate (2.4/Ct Bologna). Nel tabellone di 3ª categoria si è im-posta l’U14 Giulia Martinelli (3.1/Ct Bologna). A conclusione parole entusiastiche da parte delle finali-ste ma anche di tutte le partecipan-ti e in particolare di Nicola Zanca, presidente del Tc Gaiba, per questa kermesse unica nel suo genere sui campi di tennis italiani. (r.b.)

Venetovia Zamenhof 803, 36100 - Vicenza

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Quanti Open d’estateTanti Open nella calda estate ligure (foto 1, sopra il vincitore e le finaliste di Pegli, sotto i finali-sti del Cus Genova e le premiate di Taggia con al centro la vin-citrice). Pietro Ansaldo e Roberta Calvi hanno vinto il 66° Open del Tc Pegli. Nel maschile finale tra i primi due favoriti: il numero due Ansaldo (2.4/Park Genova) ha re-golato (6-4 6-4) il compagno di cir-colo Francesco Moncagatto (2.4). In semifinale altri due derby (Park): il numero tre Kevin Albonetti (2.5) ko (1-6 1-6) contro Ansaldo e il nume-ro quattro Matteo Micali (2.6) ko (2-6 1-6) contro Moncagatto.Nel torneo femminile la beniamina di casa Roberta Calvi (2.7) ha su-perato (6-2 7-5) la numero quattro Under 18 Beatrice Ottone (2.7/Sc Nuova Casale). In semifinale: l’U18 locale Barbara Baccelli (2.8) ko (3-6 4-6) contro Calvi dopo aver elimi-nato (4-6 6-3 6-4) nei quarti di fina-le la terza favorita Giulia Assereto (2.7/Tc Genova) e la leader del see-ding Alice Roggero (2.6/Tc Ambro-siano Genova) obbligata al forfait contro Ottone.Da Pegli al Cus Genova, dove Ales-sandro Costa si è aggiudicato il 22° Memorial Piovera (lim. 2.3). Ancora una finale derby tra primi favoriti (e atleti di casa): il nume-ro uno Costa (2.6) ha liquidato (6-1 6-3) Federico Rebaudi (2.8). In se-mifinale: Costa (6-3 6-3) sulla quar-ta testa di serie Emanuele Michelis (3.1/Lta Genova), Rebaudi (6-4 3-6 6-2) sulla terza Tomaso Ginocchio (3.1/Andrea Doria Genova).Da Genova a Taggia per l’exploit della padrona di casa Martina Reg-gi nel 3° Trofeo Cacus Mania al T. Taggese (50 iscritte con una venti-na di 2ª categoria). Reggi (2.7), non compresa tra le teste di serie, ha battuto (6-4 6-2) nei quarti di finale

la numero due Anna Maria Procacci (2.4/Stampa Sp. Torino), in semifi-nale (6-2 3-6 6-2) Ambra Cantarelli (2.6/Tc Ospedaletti) e in finale (6-2 rit.) la prima favorita Cecilia Patta-cini (2.4/Park). In semifinale anche Simona Capoccia (2.7/CarmaTen-nis Carmgnola). Nei tabelloni di 3ª e 4ª successi di Alice Reggi (3.4) nel derby locale (6-2 6-2) su Cecilia Borgotallo (3.2) e di Martina Ferlito (4.3/Tc Ospedaletti) vincitrice (6-2 6-3) sull’altra atleta di casa Angela Moraglia (4.1).

(Enrico Casareto)

Coppa Belardinelli: buon quinto posto Buon quinto posto per la selezio-ne ligure nella Coppa Mario Belar-dinelli 2017, edizione numero 19 della competizione per rappresen-tative regionali (M/F classi 2004 e 2005) disputata al Centro Estivo Fit di Castel di Sangro (Abruzzo).Il team ligure (nella foto 2) ha superato preliminarmente la prima fase di qualificazione con due netti 7-0 inflitti a Calabria e Friuli Vene-zia Giulia, poi un altrettanto peren-torio 5-2 alla Valle d’Aosta.Nel tabellone principale a elimina-zione diretta i liguri hanno poi re-golato per 4-3 la Campania, arren-

Liguriavia Padro Santo 1, 16122 - Genova

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telefono010/513431

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dendosi soltanto alla Sicilia (6-1) che avrebbe poi vinto la coppa. Il quinto posto finale è stato decre-tato successivamente dalle vittorie per 4-3 su Abruzzo/Molise e Um-bria. (e.c.)

Coppa delle Province:La Spezia chiude sestaLa rappresentativa di La Spe-zia (foto 3) non è riuscita a bis-sare il trionfo ottenuto nel 2016, chiudendo al sesto posto la fase finale nazionale della Coppa delle Province 2017, edizione numero 13 della gara per rappresentative giovanili provinciali (riservata agli Under 9, under 10 e under 11) al Centro Estivo Fit di Serramazzoni (in provincia di Modena).Inserito nel girone A con Forlì/Cesena, Roma, Siracusa e Taranto, il team ligure ha battuto rispetti-vamente con il punteggio di 5-4 e 6-3 la squadra siciliana e quella pugliese, ma ha subito la decisiva sconfitta contro Roma (7-2 lo score defintivo) che avrebbe poi trionfa-to. Nell’ultima giornata di gare è arrivato invece il 3-6 contro la for-mazione romagnola. Il sesto posto definitivo è stato sancito ufficial-mente dal ko per 5-4 subito contro Perugia. (e.c.)

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Coppa delle Province: Roma domina e trionfaLa squadra di Roma A ha trionfato, do-minando la Coppa delle Province 2017, 13ª edizione della manifestazione gio-vanile (U9-11) mista a squadre per rap-presentative provinciali organizzata dalla Fit. Nella fase finale di Serramaz-zoni, il team capitolino ha sconfitto nell’ultimo atto (9-0) Palermo. Nel giro-ne preliminare altre quattro nette vitto-rie: (8-1) su Forlì-Cesena e Siracusa, (7-2) sui campioni in carica di La Spezia e (9-0) su Taranto. Qualità e quantità per i giovani romani, che hanno saputo far squadra in modo eccellente. Compli-menti a tutti e un particolare ringrazia-mento ai genitori, che hanno sposato in pieno la politica del Cr Lazio: atleti in trasferta solo con i maestri e senza cellulare. La squadra di Roma A (fo-to 1). U9 (M): Alessio Babudri (Junior Palocco), Vito Darderi (3G); U9 (F): Gaia Mais (4.6/Empire); U10 (M): Andrea De Marchi (4.6/J. Palocco), Tommaso Bru-no (Pol. Palocco); U10 (F): Camilla Livio-ni (J. Palocco), Sara Macchione (4.6/3G); U11 (M): Daniele Rapagnetta (3.3/J. Pa-locco), Giorgio Gatto (3.5/J. Palocco), Andrea Giulianelli (4.1/Garden); U11

(F): Sara Pacetti (3.5/Md), Matilde Ercoli (4.1/Pol. Palocco), Flaminia Micheletti (4.2/J. Palocco). Capitani: Fabrizio Egizi e Alessandro Galli. Dirigente accompa-gnatore: Silvia Torrani.

(Alessandro Nizegorodcew)

Coppa Belardinelli: il Laziosi ferma ai piedi del podioSi ferma ai piedi del podio il Lazio nella Coppa Mario Belardinelli 2017, 19ª edizione della manifestazione gio-vanile (U12-13) mista a squadre per rappresentative regionali organizzata dalla Fit a Castel di Sangro. Dopo aver battuto negli ottavi di finale la Puglia (6-1) e nei quarti l’Umbria (4-3), lo stop (3-4) in semifinale contro la Lombardia (poi 2a classificata), complice anche il ritiro di Benedetta Sensi per un colpo di calore. Nella finale per il terzo po-sto ko (3-4) contro l’Emilia Romagna. La squadra laziale (foto 2). U12 (M): Gabriele Vulpitta (3.4/Tc Parioli), Teo Masera (3.5/Tc Parioli); U12 (F): Bene-detta Sensi (3.1/New Magnolie), Giulia Di Lecce (4.1/Quo Vadis); U13 (M): Nic-coló Ciavarella (2.8/Eur Sc), Gianmarco Gandolfi (3.2/Atlas), Daniele Minighini (3.2/Eur Sc); U13 (F): Chiara Castellano

LazioStadio Olimpico - Curva NordIngresso 42, 00194 - Roma

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Prima finale Itf per ‘Jimbo’ MoroniPrima finale Itf in carriera per Gian Marco Mo-roni (foto Costantini). A Subotica ($15.000/terra, Serbia) il 19enne romano ha perso 6-3 6-76-2 dal primo favorito austriaco Dennis No-vak (n.301 Atp). In semifinale Moroni aveva eli-minato per 6-1 2-6 7-5 il n.4 del torneo, il ceco Jaroslav Pospisil (Atp 472). (f.b.).

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(3.3/Tc Parioli), Matilde Coen (3.4/Tc Parioli). Capitani: Gian Marco Benvedu-ti e Federico Lucchetti. (al.ni.)

A Sezze è bis Marfutina 32° Itf femminile di Sezze ($15.000/terra) al Tc Sezze del presidente Ales-sandro Pontecorvi (presidente ono-rario del Cr Lazio) e secondo titolo consecutivo per la grande favorita Ma-ria Marfutina (foto 3: sopra la sua premiazione, sotto le vincitrici del doppio). La 20enne russa, che viaggia attorno al numero 400 Wta, non ha perso set e regolato in finale (6-4 6-4) la numero due pugliese Claudia Giovine, vincitrice in semifinale (7-6 6-1) sulla numero cinque Giorgia Marchetti. La 22enne romana (Nomentano), che è a un passo dalla suo primo ingresso tra le Top-500, ha vinto in doppio con la latinense Federica Di Sarra. (f.b.)

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22° Memorial Sciarrone:Fago re di Gioia Tauro Quasi 150 iscritti con una trentina di racchette di 2ª categoria. Sono stati questi i numeri lusinghieri dell’Open della Calabria, il 22° Memorial Raffaele Sciarrone, che si è svolto come ogni anno sui campi in terra battuta del Ct Gioia 1974. Un torneo quindi di assoluto valore, nel quale le prime quattro teste di serie non hanno deluso le attese e sono arriva-te a sfidarsi in semifinale. Qui, nella parte alta del tabellone, è arrivata la sorpresa: il numero uno del see-ding e campione in carica, il sicilia-no Alessio Di Mauro (2.1/Tc Siracu-sa) è stato sconfitto con il punteggio di 7-6 2-6 2-6 dal lombardo Davide Pontoglio (2.2/Tc Treviglio). Nella se-conda semifinale, invece, il secondo favorito laziale Matteo Fago (2.1/Tc Parioli Roma) ha superato (6-4 7-6) l’altro lombardo Alberto Brizzi (2.1/At Garden Novate Milanese). In fina-le Fago ha confermato poi il ruolo di favorito: dopo aver incamerato il primo set per 6-3, ha rimontato nel secondo dopo un iniziale svantaggia di 4 giochi a 1 nei confronti del suo avversario. Con un parziale di cin-que giochi consecutivi, ha chiuso per 6-4. Alla sua prima partecipazione Fago ha dunque fatto subito centro e nell’albo d’oro succede proprio ad Alessio Di Mauro. Anche per Ponto-glio è stata la prima volta all’Open della Calabria e, al di là della sconfit-ta in finale, si è trattato di un ottimo esordio.Nel corso della cerimonia di pre-miazione entrambi i finalisti (foto 1, con il Presidente del Ct Gioia 1974 Francesco Sofia) hanno ga-rantito la loro presenza a Gioia Tauro per l’edizione 2018 a conferma delle grandi doti organizzative del circolo gioiese che è riuscito a soddisfare le esigenze di tutti i partecipanti.

(Paolo Talarico)

Francesco Rotondopromosso in 2ª categoriaUno dei grandi protagonisti dell’e-state calabrese è stato certamente Francesco Rotondo (2.8/Tc Three Brothers Pharaon Gallico Reggio Calabria), capace di imporsi in due tornei di 3ª categoria e di ottene-re così la promozione in “Seconda” nelle nuove classifiche. Rotondo (foto 2, con i due trofei) si è ag-giudicato prima l’evento di Campo-ra San Giovanni, organizzato dal Ct Francesco Bonavita, regolando in finale con il punteggio di 7-5 6-1 il giovane compagno di club Gabriele Sciarrone (3.1/U18).Poi ha fatto suo anche il 14° Memo-rial intitolato ad Antonio Monaco, nell’omonimo Ct di Amantea, piegan-do con il risultato di 7-6 7-5 l’esperto Raffaele Bocchetti (3.3/Pol. Acquap-pesa). (p.t.)

Federica Di Sarraprotagonista a Siderno Fra quelli che si giocano in Cala-bria, il torneo femminile più impor-tante è certamente quello di Sider-no. Federica Di Sarra (foto 3, in maglia rosa mentre stringe la mano alla finalista Lara Meccico) è stata la principale protagonista dell’Open organizzato dal Tc della cittadina dello Ionio reggino e ani-mato da una dozzina di atlete di 2ª categoria. La laziale (2.1/Us Beina-sco), prima favorita del seeding, ha superato in semifinale la numero 5 siciliana Veronica Napolitano (2.5/Ct Ragusa) e in finale per 6-0 2-6 6-1 la numero 2 Lara Meccico (2.1/Ct Rocco Polimeni Reggio Calabria). In semifinale anche l’Under 16 cam-pana Antonia Aragosa (2.7/Tc Ca-serta). (p.t.)

Itf: prima gioia in doppioper Mirko CutuliMirko Cutuli (foto 4, a sinistra), che viaggia attorno alla millesima po-sizione Atp in singolare e in doppio, ha conquistato il suo primo titolo Itf proprio nella specialità di coppia. Il 21enne mancino classe 1996 tesse-rato per il Ct Rocco Polimeni Reggio Calabria ha vinto il torneo di Istanbul ($15.000/terra) col marchigiano Cri-stian Carli. Non compresi tra le quat-tro teste di serie, in Turchia, gli az-zurri hanno battuto in finale (6-2 7-5) il duo uruguayano-argentino Martin Cuevas e Dante Gennaro. (f.b.)

Calabriavia degli Stadi c/o Stadio San VitoCurva Nord - 87100 - Cosenza

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circuito fit-tpra

Scopriamo l’Americain 14 regioni diverseDurante l’estate oltre 1.500 amatori si sono sfidati nei tornei che seguono il calendario dei Pro. Altri hanno affinato le armi agli stage estivi per adulti. Ora tocca agli Us Open, in contemporanea in tutta Italia: 3.000 punti per i vincitori

DI CLAUDIA PAGANI

È stata un’estate a tutto tennis per gli amatori del circuito Fit-Tpra, costantemente im-pegnati a tenere il passo deI

professionisti, passando dal gran-de torneo sull’erba, Wimbledon, al cemento americano prima degli US Open. Nei quattro eventi speciali programmati ad agosto (Montreal, Atlanta, Cincinnati e Winston Salem) si sono sfidati più di 1.500 fighters in tutta Italia, per continuare ad ac-cumulare punti del ranking, anche in periodo di vacanza. A dire il vero c’è stato anche chi ha preferito spe-rimentare il full time di tennis agli stage per adulti organizzati dalla Fit con i maestri federali a disposizione 24 ore su 24 per migliorare il pro-prio bagaglio tecnico e agonistico. Tutti però, adesso, si ritrovano ca-richi di entusiasmo per affrontare il quarto SuperSlam della stagione, gli Us Open, in programma dall’8 al 10 settembre in contemporanea in 14 regioni d’Italia. In palio ci sono 3.000 punti che potrebbero ancora rivolu-zionare la classifica.

Classifica pre Us OpenSe nel femminile sembrano consoli-date le primissime posizioni con in testa le tre lombarde Maria Pia Iovi-no, Claudia Pagani e Annamaria De Bortoli, tallonate dalla fortissima fighter siciliana Maria Gorgone con il suo power 83, i giochi si complicano in campo maschile, dove troviamo, appaiati in una manciata di punti Antimo Pragliola di Napoli, Michele Sordillo di Roma e Paolo Tescione di Salerno. Distaccati da pochi punti si posizionano al quarto e quinto po-

sto due ottimi giocatori provenienti dall’Emilia Romagna, Piergiorgio Lu-gasi e Marco Bistarelli. Seguono uno dietro l’altro i quattro milanesi Luigi Croci, Daniele Ferrari, Davide Mapel-li e Carlo Mangiagalli. Così come in questi giorni a Flushing Meadows, nel quartiere del Queens dove è situato lo USTA Billie Jean King National Ten-nis Center, si faranno gran parte dei giochi per i pro Atp e Wta, allo stesso modo da noi l’ultimo dei quattro tor-nei del circuito SuperSlam del rinno-vato calendario Fit-Tpra sarà decisivo per determinare le posizioni negli AWT World Ranking. Tutto è apertissi-mo: già, perché basterebbe un bottino pieno all’imminente slam per permet-tere a chi è a ridosso dei Top 10 di inserirsi tra gli aventi diritto a dispu-tare le AWT Finals di novembre.

Tutto pronto al Quanta Club di Milano per gli Us Open in Lombardia. Programmatitornei di tutte le categorie: venerdì 8 doppio misto, sabato 9 Limit 45 e 65, domenica 10 Open maschile e femminile oltre a doppi maschile e femminile. Sotto, Davide Nervi, campione in carica avendo vinto il SuperSlam Us Open nel 2016

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collezionismo

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Le presse salvaracchetteErano in legno, o in metallo, e servivano per preservare i telai di legnodalle cosiddette “imbarcate”. C’erano anche nella versione da viaggio, con tanto di maniglia. In Italia le più ricercate sono quelle della Persenico e Sail

DI FRANCO ALCIATI*

Tra i numerosi cimeli tennisti-ci da collezionare meritano senza dubbio d’essere con-siderate le presse. Erano un

importante accessorio delle racchette in legno, indispensabili per preservar-le nel tempo ed evitarne spiacevoli ed irreparabili “imbarcature”. Pur venendo fabbricate prevalentemente in legno ne esistevano anche in metallo e presen-tavano varie forme: rettangolari, trape-zoidali e anche pieghevoli. Interessanti erano inoltre quelle che riportavano l’incisione della ragione sociale o la decalcomania del logo del costruttore o del rivenditore. Oltre alla presse sin-gole ne esistevano ‘da viaggio’, general-mente da due a quattro racchette, per lo più dotate di una maniglia di cuoio utile ai tennisti per agevolarne il tra-sporto in occasione dei loro frequenti spostamenti in nave e treno.Limitandoci a quelle prodotte nel no-stro Paese le più ricercate sono quelle della Persenico e Sail ma non manca-no pezzi interessanti di altre storiche ditte quali Sirt, Astra-Reanda, Tallero, Sapa e Maxima. Una curiosità riportata sulle prime racchette Persenico (anni 1925 - 1928) era la scritta in latino sul fondello: ‘Post usum in custodia com-primatur’, un chiaro invito del fabbri-cante a porre la massima cura nell’at-trezzo da gioco.Una categoria a parte è poi quella rap-presentata dalle cosiddette presse multiple che contenevano un numero consistente di racchette (da dieci a ol-tre venti) utilizzate in prevalenza nei laboratori di accordatura e nei negozi di articoli sportivi. Pezzi oggigiorno decisamente rari e molto ricercati dai collezionisti come quello qui riporta-to della collezione Cognigni/D’Egidio, una stupenda pressa degli Anni ’30 del-la Sail di Lanzo d’Intelvi perfettamente funzionante.

*presidente Associazione Italiana Collezionisti Tennis

La Divina Suzanne Lenglen, in viaggiocon racchette di legno “pressate”

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personal coach

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Semaforo “orange”:una fase crucialeNello sviluppo dell’insegnamento la fase orange segue la red. Qui non si parla più di avviamento ma di pre-perfezionamento. Può durare anche anni, e per quanto riguarda la tecnica degli spostamenti sono molti i contenuti

DI DONATO CAMPAGNOLI,

I.S.F. R. LOMBARDI

Se con il Minitennis “fase red” l’allievo viene “avviato” al tennis a partire dai 4/5 anni di età, la fase orange pre-per-

fezionamento prende generalmente il via a partire dagli 8 anni di età e sulla base delle competenze svilup-pate può durare svariati anni.Il pre-perfezionamento è suddi-viso in due sotto-fasi, Cerbiatto e Super-Cerbiatto. Con il passaggio dal campo orizzontale red a quello verticale e a estensioni dello stes-so fino a 108 m², l’insegnante vive con l’allievo un periodo molto ricco di contenuti per quanto riguarda la “tecnica degli spostamenti”. A fare la differenza sono, come al solito, i mezzi didattici che devono essere adeguati alle effettive competenze degli allievi.

C’è un coloreper tutte le etàGrazie a un’offerta didattica varia e densa, il minitennis può essere giocato anche dagli adulti. Men-tre i principianti vengono intro-dotti al tennis con la fase red, gli adulti avanzati possono continua-re a progredire attraverso la fase orange, ottimizzando i tempi di apprendimento e aumentando il divertimento durante la pratica. A tale proposito, va ricordato un video amatoriale che promuoveva la campagna Xpress della Federa-zione Internazionale, presentato a una conferenza alcuni anni fa. Due segretarie degli uffici dell’ITF senza esperienza di tennis giocato e che solo eufemisticamente si po-trebbero definire “sovrappeso”, già

Roger Federer impegnato in una fase di “ricerca di palla” sul Rovescio: “cross-over-step” con spinta del piede posteriore tramite un “pivot-step”

alla prima lezione nel campo red riuscivano a servire (e rispondere, ovviamente), a scambiare e a gio-care la partita. Forse non si sposta-vano leggiadre come Roger, ma si divertivano come pazze.

La formula XpressCome ogni modello che si rispetti, anche quello della “tecnica degli Spostamenti” orange non è fine a se stesso, ma tiene conto di una serie di parametri tra i quali le fasi au-xologiche dell’allievo per garantire

una crescita equilibrata in senso multilaterale. Come anticipato nelle precedenti uscite è bene ricordare che per “tecnica degli spostamenti” intendiamo strategie di spostamen-to per la soluzione di situazioni tattiche piuttosto che i “passi”, da considerare come strumenti e non come obiettivi didattici.A conclusione della fase orange l’ef-ficienza e l’efficacia nella copertura del campo da parte dell’allievo è molto vicina a quella del “tennis che conta” e di seguito vengono elenca-

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personal coach

ti alcuni degli obiettivi fondanti di questo periodo:- il “ciclo di movimento” per le di-verse abilità a cominciare dal ser-vizio;- il principio di “accelerazione-de-celerazione” ed eventualmente “ar-resto” per il gioco di rimbalzo e di costruzione;- l’uso tattico di tutte le “stance”;- lo “split-step” sia per i colpi di ini-zio gioco che per le fasi successive.

Entrando nel merito delle singole abilità e nell’intento comunque di fornire una visione di insieme, l’al-lievo che lascia la fase orange è un giocatore “completo” per come si muove e soprattutto per come ve-de, capisce e costruisce il gioco. È capace di effettuare servizi con tut-ti i tipi di atterraggio e di sincroniz-zarsi con gli impatti e con i rimbal-zi nei successivi contesti di gioco, attingendo in modo funzionale in-formazioni dal giocatore avversa-rio; è abile a leggere e interpretare le situazioni, cogliendo ogni op-portunità al fine di trasformare in moduli offensivi il proprio bagaglio di gioco; ed è in grado di fare le-va su tempo e spazio per garantire l’equilibrio statico e dinamico del proprio corpo grazie al controllo del proprio centro di gravità in ogni frangente.

Il ciclo di movimentoSupponiamo che siate al servizio e dopo la risposta dell’avversario vi apprestiate a giocare un rovescio co-me nel caso dell’immagine riportata di Federer (pagina precedente). Con tutta probabilità il giocatore svizze-ro eseguirà uno spostamento latera-le obliquo di medio-lungo raggio in leggero arretramento rispetto allo split-step iniziale e coprirà fino alla fase esecutiva una distanza massi-ma tra i 3 e i 5 metri di lunghezza. Un’altra precisazione riguardante l’immagine di Federer: il suo corpo sta accelerando nello spazio, la par-te mediana è intenta nella prepara-zione e ciò fa spostare la proiezione del suo centro di gravità a terra tem-poraneamente al di fuori della base d’appoggio. La testa è mantenuta in posizione eretta.Non volendo appesantire la lettura con termini “esotici”, soffermiamoci ora sulla descrizione di un concetto più ampio, quello di “ciclo di movi-

mento”. Bene, il “ciclo di movimen-to” delle abilità di rimbalzo è com-posto da 5 fasi:- split-step iniziale;- fase di ricerca di palla;- fase esecutiva che include anche le successive manovre di stabiliz-zazione corporea;- fase di recupero;- Split-step finale.

Fase per faseLa fase 1 del ciclo di movimento del terzo colpo fa coincidere l’atter-raggio dello split-step iniziale con l’impatto della risposta al servizio dell’avversario. La fase 2 di ricerca di palla a questo punto è già iniziata: il nostro cervello ha capito quale colpo dovrà essere effettuato, quanta stra-da dovrà essere percorsa e dove ver-rà approssimativamente impattata la palla. Resta da organizzare il “come”: si tratterà di combinare in modo si-nergico la parte bassa con la parte mediana del corpo, facendo sì che la posizione della testa rimanga ortogo-nale e con lo sguardo possibilmente orizzontale. Fase 3: è la fase di shock

Split-step a rete: qui la fase aerea che precede l’atterraggio

che non prevede solo l’impatto. Due sistemi di forze tra loro opposte si scontrano e la merce di scambio è la palla. Fase 4: il problema precedente è risolto... se avete giocato un vin-cente (winner). Nel caso in cui invece la vostra palla sia ancora in gioco, ci auguriamo che voi ne abbiate crea-to uno grave al vostro avversario. In ogni caso, il consiglio è quello di recuperare il centro del campo (recu-pero ottimale della fase orange) en-tro l’impatto dell’altro giocatore. Lo split-step finale di sincronizzazione rappresenta la fase 5 e con esso si chiude il ciclo di movimento di que-sto colpo di rimbalzo.È quindi necessario che la fase orange per la tecnica degli sposta-menti duri a lungo, anche molti an-ni: l’allievo così facendo stabilizze-rà la copertura degli spazi di gioco in senso multilaterale. Inoltre, lo split-step non è solo una fase fon-damentale del ciclo di movimento di ciascuna abilità, ma, se eseguito nel rispetto dei tempi e degli spazi di copertura, consente all’allievo di dettare il gioco.

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racchette e dintorni

Nuova Pure Drive,realtà aumentataÈ pronta la versione 2018 della storica Babolat, votata alla potenza con comfort grazie al Cortex integrato nella struttura del telaio. Per spingereda fondo con sensazioni di gioco e sweet-spot aumentate. Costa 209,95 euro

DI MAURO SIMONCINI

C’è poco da inventare, la sto-ria parla da sé. Babolat Pure Drive è la racchetta più ven-duta del Terzo Millennio;

ha davvero segnato e accompagnato il tennis moderno, diventando un rife-rimento anche per le aziende concor-renti negli ultimi venti anni, stabilendo un parametro con i suoi 300 grammi di peso e i 100 pollici quadrati di ovale. Dieci tennisti hanno vinto un torneo del Grande Slam con una Pure Drive in mano: l’ultimo Wimbledon femmi-nile di Garbine Muguruza è proprio targato Pure Drive. Stando ai numeri comunicati dall’azienda transalpina (di Lione), nel mondo viene venduta una Pure Drive al minuto. Incredibile.Sin dalla sua prima comparsa il telaio Pure Drive si è distinto essenzialmente per potenza e versatilità. Se ne sono in-namorati un po’ tutti, dagli agonisti alla ricerca di spinta (senza vedere irrime-diabilmente compromesso il controllo) sino ai giocatori di Club di discreto li-vello pronti a un singolo di Quarta Ca-tegoria o al doppio domenicale con gli amici. Ottima per fare tutto, e bene.Questa attesissima e ultima nuova versione (che sarà in vendita nei pri-mi giorni di settembre) ha cambiato faccia, prima di tutto sotto il profilo estetico. Si è ricolorata di blu/azzurro metallizzato, “elettrico”. Un colpo d’oc-chio nuovo che richiama, con grinta, le prime edizioni di Pure Drive. Dal punto di vista tecnico è stato ri-visto anche lo schema di incordatura che è sempre un 16x19 ma è tornato a essere più uniformemente distribuito, con maglie dall’ampiezza più regola-re; lo sweetspot è così aumentato e il controllo reso più costante e regolare pure nei colpi fuori centro anche grazie

IL LAB Ovale: 100 Profilo: 23-26-23 mm

Lunghezza: 68,58 cm Peso: 321 g Bilanciamento: 32,3 cm Rigidità: 67

Inerzia: 337 Potenza: 60/100 Controllo: 38/100 Maneggevolezza: 62/100

*(incordata con sintetico monofilamento RPM Blast, calibro 1,30, a 23 kg)

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racchette e dintorni

IL PAGELLONE: 82/100

Potenza: 9Controllo: 8Maneggevolezza: 8Fondo: 8Rete: 8Servizio: 8Top: 8Back: 8Estetica: 9Comfort: 8

Le concorrenti: pronte anche le nuove Ultra ed Ezone C’è grande fermento in questo momento della stagione: sono pronte all’uscita, in concomitanza con gli US Open anche le nuove Wilson Ultra e le Yonex Ezone. In entrambe le famiglie il modello di riferimento è quello da 300 grammi.La nerazzurra Wilson Ultra 100 CV (sotto a sinistra) ha caratteristiche strutturali similissime a Pure Drive con 100” di ovale, peso 300 grammi e bilanciamento a 32 cm. Stesse peculiarità anche schema corde 16x19 ma ovale tipicamente isometrico per la nuova Yonex Ezone 100 (sotto al centro), nera con inserti giallo-verde. Appena uscita e da noi già testata anche la nuova Head Extreme (a destra), tornata all’ovale classico con il Graphene Gt di ultima generazione inserito per incrementare stabilità e potenza.

a passacorde dalla forma speciale, a lo-sanga (FSI Power). Per quanto riguarda le tecnologie Babolat si è avvalsa della partnership di Smac, società del setto-re aerospaziale della quale ha integrato SMACWRAP, gomma viscoelastica sotti-le per la definizione del Cortex Pure Feel, negli steli del cuore, “avvicinato” alla mano per un netto miglioramento delle sensazioni di gioco.

IN CAMPOEsteticamente il dominio del blu elettri-co dà un’identità ben precisa alla Pure Drive 2018: decisa, giovane, energica. In campo sin dai primissimi colpi da fondo si colgono la potenza e la spin-ta. Rispetto alle ultime edizioni la sen-sazione quando si impatta è più “cru-da”, netta, secca. Si sente bene la palla un po’ con tutte le rotazioni, dal top al back; il meglio lo si ottiene con i colpi piatti appena coperti; ma in generale

quello che colpisce è la costanza nel rendimento in quanto a controllo. Ad-dirittura nei colpi difensivi, quelli non centrati al meglio, la resa è buona: lo sweetspot è aumentato e si sente, net-tamente. L’altra differenza abbastanza evidente è la resa del backspin, che esce via ficcante e incisivo ma facile, senza bisogno di una tecnica ineccepi-bile alla Roger.Grande stabilità e sicurezza nelle con-clusioni al volo, in cui troverà soddisfa-zione anche chi non è un esperto della rete; comoda e maneggevole per chi spinge con frequenza in avanti, facile e abbastanza cattiva per chi a rete viene solo nei doppi o a “benedire” qualche chiusura. Al servizio la variante più ap-prezzata è stata la battuta piatta, che esce potente anche senza velocità di braccio “agonistiche”; buono anche lo slice e soprattutto accessibile anche la soluzione in kick con una discreta infa-rinatura tecnica e fisica a disposizione. Ricapitolando la Pure Drive conferma, e se possibile migliora ancor di più, la sua dote principale di versatilità, in tutte le zone di campo, in difesa dietro la riga di fondo sulla terra battuta o in avanti all’attacco sui terreni rapidi. Ma soprattutto conferma la sua versatili-tà rispetto al livello di gioco, adatta e completa tanto per un agonista di Se-conda Categoria (o un Pro come Mugu-ruza e Fognini) quanto per un giocatore di Club di livello medio.

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RispondeAlessandro Mastroluca, cronistae scrittore di tennis

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l’esperto risponde

La domanda - Chi ha vinto più titoli di singolare agli Us Open?

La rispostaQuando Anna Margarethe Bjurstedt arriva negli Stati Uniti nel 1915, ha già un bronzo olimpico ma è poco meno di una sconosciuta. Norvegese, figlia di un ufficiale dell’esercito, è nata in un mondo che conosceva la regina Vittoria e il cancelliere Bismarck, ma non aveva ancora visto la Statua della Libertà e i Girasoli di Van Gogh.Un mondo che imparerà a conoscere la giocatrice che cambia la storia del tennis. In Europa, Suzanne Lenglen co-minciava a dare scandalo per le gonne con le caviglie scoperte. Anna Margare-the, che dopo il matrimonio nel 1919 sarà per tutti “Molla” Mallory, fa lo stesso. Non è una scelta estetica, non è una moda. È una filosofia. “Penso che le donne non colpiscano forte come dovrebbero” dice. Non crede nel serve and volley e nei gesti bianchi, Crede “che bisogna colpire ogni palla con tut-ta la forza possibile, ma in tante mie avversarie vedo una disposizione a ti-rarla semplicemente di là. Per questo non è tennis”. E per giocare quello che per lei merita di essere chiamato ten-nis, serve un abbigliamento adatto.Dal suo primo anno in America, inizia una serie di otto titoli agli US Championships, l’attuale Us Open, in finale contro otto diverse avversarie. È l’unica, insieme a Chris Evert, che ne abbia mai vinti quattro di fila. Diventa una delle tenniste più note della Bel-le Epoque, insieme a Hazel Hotchkiss Wightman, Helen Wills, Mary K. Browne e Suzanne Lenglen.È proprio un secondo turno nel 1921 a Forest Hills contro la Divina a renderla una leggenda. Bill Tilden (7 titoli agli Us Championships), convinto che una tennista ideale debba avere il dritto di Molla, le suggerisce di “spaccare la palla”. L’esecuzione è più che all’altez-za dell’intenzione. Mallory domina il primo set 6-2, prima che Lenglen inizi a tossire vistosamente all’inizio del se-condo. Per la USTA, e il vicepresidente della federazione francese, ha finto il

Inviate via mail le vostredomande per l’espertoI nostri esperti sono pronti a rispondere alle vostre domande sui più vari argomenti riguardanti i vari aspetti del tennis. Come? Semplicissimo: scriveteci una email al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected] con i vostri quesiti, le vostre curiosità, non più solo e soltanto di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti, settore per settore, e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica settimana dopo settimana.

malessere. È l’unica grande sconfitta ufficiale nella carriera della Lenglen (perse 7 partite in tutta la carriera ma le altre sei risalivano a prima del Gran-de Conflitto mondiale quando era una ragazzina), che si riscatterà in finale a Wimbledon nel 1922. Vincerà 6-2 6-0 in 26 minuti: il più breve match per il tito-lo nella storia degli Slam. “Ora, signora Mallory, le ho mostrato quel che avrei potuto farle a New York l’anno scorso” le avrebbe detto, secondo quanto leg-genda vuole. “Lei mi ha fatto quello che io le ho fatto a New York, mi ha sconfit-to”. C’è anche chi, come una delle rivali dell’epoca, Kathleen McKane, ha negato che sia andata così, ma perché rovinare una bella storia con la verità?Agli Us Championships, unico Slam che va avanti anche durante la prima guer-ra mondiale, vince 13 titoli totali fra singolo, doppio e misto. A 34 anni, con il meglio già alle spalle e di fronte una nuova generazione di avversarie, si presenta in Europa con minor succes-so. E comunque gioca ancora una semi e due quarti a Wimbledon e un 2° turno a Parigi, al primo tentativo, senza aver mai giocato prima sulla terra rossa.È una competitor nata, con quella sua

corsa instancabile che finisce imman-cabilmente per sfiancare le avversarie. A 42 anni, nel 1926, diventa la più an-ziana a vincere gli Us Championships. In finale rimonta da 0-4 nel terzo e bat-te Elizabeth Ryan 4-6 6-4 9-7. Lo spirito delle donne che negli anni scriveranno la storia del gioco, Billie Jean King, Mar-tina Navratilova, le sorelle Williams, inizia con lei. Con la figlia di un uffi-ciale dell’esercito norvegese che inizia una rivoluzione. Entra nella Hall of Fa-me nel 1958, un anno prima di morire. Il giusto riconoscimento a chi ha spinto lo sport femminile nell’era moderna.

Tra il 1915e il 1926 Molla Malloryvinse8 voltea New York;sotto, conSuzanneLenglen