Untitled 2
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Atlas, Gerhard Richter
Nel 1962 cominciò a collezionare fotografie in maniera casuale accumulandole in semplici scatole di cartone, non immaginava che questa attività si sarebbe di lì a poco trasformata in un progetto che lo avrebbe impegnato per tutto l’arco della sua vita.
Gerhard Richter è un pittore tedesco.9 febbraio 1932 (età 84), Dresda, GermaniaPremio Wolf per le arti
L’Atlas di Richter sembrava motivato da una necessità pratica: raccogliere modelli iconografici per la pittura.
Fotobilder
Fotobilder
1963
“Non cerco di imitare una fotografia ma di farne una. Se dimentico il presupposto che la fotografia non è altro che un pezzo di carta esposto alla luce, allora pratico questa tecnica attraverso altri mezzi: non realizzo
dipinti che realizzano delle foto, ma che lo sono.”
Tavola 11962
Tavola 14 con dipinto
1964
Tavola 57 e 64
19701970
Tavola 394 con dipinto, Betty
1977
Tavola 583 con dipinto1997
Tavola 618 con dipinto
1995
August Sander “Il volto del tempo”
Il suo lavoro subì una censura nel 1933 dal regime nazista
Boltanski, Menschlich
1994
Hans Peter Feldmann
In questo modo l’artista mette in scena la falsità dei racconti dei quotidiani.
Duchamp, mondo in una valigia 1941
Warhol, time capsule 1960
Hanne Darboven, Kulturgeschichte
1880-1983
Aby Warburg, Mnemosyne
Traduceva le proprie intenzioni attraverso questo atlante e inoltre:- si infrangono le gerarchie- si spezza lo sviluppo cronologico lineare- con un montaggio cinematografico momenti del
passo e presente vengono tessuti
Si possono ricondurre tre fasi principali delle tavole: al maggio 1928 si ha una prima serie di 43 tavole, la cosiddetta penultima serie costituita da 68 tavole. L’ultima serie, quella ufficiale presenta 63 tavole, riorganizzato cronologicamente.
Bing insistette affinché le tavole fossero fotografate e venissero così documentati i progressi e le variazioni del lavoro. Attraverso le fotografie delle tre serie di tavole è infatti possibile ripercorrere il cammino di alcune immagini, nel corso dell’evoluzione del progetto.
Obiettivo dell’Atlante è illustrate i meccanismi di tradizione di temi e figure dall’antichità all’attualità, con particolare riguardo alla ripresa di moti, gesti e posture che esprimono l’intera gamma dell’eccitazione emozionale.
1929
Sia Warburg che Richter concepiscono un atlante in cui le immagini sono sistemate accuratamente su pannelli e divise per blocchi tematici.Elaborando un sistema che si basa sul montaggio fotografico. Riescono così ad avere costantemente sottocchio i materiale per la propria indagine. Un continuo work in progress.
Mnemosyne le immagini sono estremamente soggettive e riflettono lo spirito di rispettive epoche, quelle di Richter a un primo sguardo appaiono banali e anonime. Atlas di Richter può essere considerato come un archivio della memoria storico-artistica.
“Als ich…” significa “Quando ero..” un espressione che sicuramente viene usata per introdurre un argomento inerente al passato. La scelta di questa espressione è dovuta all’accostamento delle varie foto passate che utilizza Richter. Le lettere rappresentano il collage che viene utilizzato in “Atlas” . Inoltre il collage è una tecnica utilizzata da bambini, quindi nel passato come è presente anche nel verbo stesso, ciò comporta un richiamo elementare del passato svolto in maniera complessa e nello stesso tempo semplice ed efficace. Inoltre le lettere, prese singolarmente assumono il concetto di “diversità”, come è presente nella mostra. I tre punti di sospensione indicano un continuum, riferito al costante e irrefrenabile aggiornamento della mostra.
Utilizzo del concettuale per una mostra che è essa stessa concettuale.
Concept
Elisa Di Dato