Università della Calabria - 11 giugno 2008. La politica occulta e i suoi alleati Il problema...
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Università della Calabria - 11 giugno 2008
Università della Calabria - 11 giugno 2008
La politica occultaLa politica occultae i suoi alleatie i suoi alleati
Il problema dell’educazioneIl problema dell’educazione
alla democraziaalla democrazia
Mario CaligiuriMario CaligiuriUniversità della CalabriaUniversità della Calabria
Università della Calabria - 11 giugno 2008
RelatoriRelatoriSessione del mattinoSessione del mattino
Università della Calabria - 11 giugno 2008
RelatoriRelatoriSessione del pomeriggioSessione del pomeriggio
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CoordinatoriCoordinatori
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SommarioSommario
1.1. IntroduzioneIntroduzione
2.2. Un’area scientifica?Un’area scientifica?
3.3. La crisi della democraziaLa crisi della democrazia
4.4. Gli alleati della politica occultaGli alleati della politica occulta
5.5. Il problema dell’educazione alla Il problema dell’educazione alla democraziademocrazia
6.6. Gli antidoti?Gli antidoti?
7.7. ConclusioniConclusioni
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IntroduzioneIntroduzione
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Percorso di ricercaPercorso di ricerca
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Università d’estate di Università d’estate di Soveria MannelliSoveria Mannelli
2006-20072006-2007
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Saggio Su Saggio Su perper Giorgio Giorgio
Mario Caligiuri, Le componenti perdute della democrazia. Il pensiero di Giorgio Galli
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Master in IntelligenceMaster in Intelligencea.a.a.a. 2007-20082007-2008
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Centro Studi sull’ IntelligenceCentro Studi sull’ Intelligence
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Percorso di ricercaPercorso di ricerca
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Un’area scientifica?Un’area scientifica?
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In principio fu PopperIn principio fu Popper
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Popper:Popper:la teoria della cospirazione socialela teoria della cospirazione sociale
Karl Popper, La teoria sociale della cospirazione, Conjectures and Refutations, 1972
La “La “teoria della teoria della cospirazione cospirazione
socialesociale” si situa ” si situa esattamente esattamente
all’opposto del all’opposto del vero scopo delle vero scopo delle scienze sociali.scienze sociali.
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Popper:Popper:la teoria della cospirazione socialela teoria della cospirazione sociale
Karl Popper, La teoria sociale della cospirazione, Conjectures and Refutations, 1972
La teoria sociale della cospirazione è La teoria sociale della cospirazione è assai diffusa, e contiene pochissima assai diffusa, e contiene pochissima
verità. Soltanto quando i teorici della verità. Soltanto quando i teorici della cospirazione giungono al potere essa cospirazione giungono al potere essa
diviene una teoria in grado di spiegare diviene una teoria in grado di spiegare avvenimenti reali .avvenimenti reali .
Per esempio, quando Hitler andò al Per esempio, quando Hitler andò al potere, credendo nel mito del complotto potere, credendo nel mito del complotto
dei Savi Anziani di Sion, tentò di dei Savi Anziani di Sion, tentò di contrastare la loro cospirazione con una contrastare la loro cospirazione con una
contro-cospirazione. Ma il fatto contro-cospirazione. Ma il fatto interessante è che interessante è che cospirazioni del cospirazioni del
genere non danno mai – o quasi mai – genere non danno mai – o quasi mai – l’esito previsto.l’esito previsto.
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Popper:Popper:la teoria della cospirazione socialela teoria della cospirazione sociale
Karl Popper, La teoria sociale della cospirazione, Conjectures and Refutations, 1972
“La rivoluzione di Lenin e soprattutto la rivoluzione di Hitler, e la guerra di
Hitler, furono secondo me davvero delle cospirazioni.
Ma furono conseguenza del fatto che erano saliti al potere dei teorici del complotto, i quali – e questo è assai
significativo – non riuscirono a portare
a termine i loro complotti”
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Popper:Popper:la teoria della cospirazione socialela teoria della cospirazione sociale
Karl Popper, La teoria sociale della cospirazione, Conjectures and Refutations, 1972
Hitler costruì un complotto Hitler costruì un complotto destinato a fallire. Ma perché destinato a fallire. Ma perché
fallì? Non solo perché altre fallì? Non solo perché altre persone cospirarono a loro volta persone cospirarono a loro volta
contro Hitler. contro Hitler.
Fallì, semplicemente, perché uno Fallì, semplicemente, perché uno dei dati sconcertanti della vita dei dati sconcertanti della vita
sociale e che nessunasociale e che nessuna azione ha azione ha mai esattamente il risultato mai esattamente il risultato
previstoprevisto..
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Popper:Popper:la teoria della cospirazione socialela teoria della cospirazione sociale
Karl Popper, La teoria sociale della cospirazione, Conjectures and Refutations, 1972
Nella vita sociale non si riesce quasi mai a produrre esattamente l’effetto
desiderato, e di solito si ottiene anche qualcosa che non si voleva. Certo, si agisce sempre avendo in mente degli
scopi, ma le nostre azioni comportano sempre un certo numero di
conseguenze indesiderate; e di solito non è possibile eliminarle.
Spiegare perché non si possano eliminare è il compito precipuo della
teoria sociale.
Il vero compito delle scienze sociali è spiegare proprio le cose che nessuno
vuole.
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La teoria del La teoria del complottocomplotto
““L'ossessione del L'ossessione del grande complotto" è grande complotto" è
un pericoloso un pericoloso impasto di impasto di malessere malessere
psicologico e di psicologico e di malafede culturale, malafede culturale, ha radici religiose, ha radici religiose,
economiche e economiche e ideologiche molto ideologiche molto
profonde e ha profonde e ha indubbiamente indubbiamente
cambiato il corso cambiato il corso della storiadella storia..””
““L'ossessione del L'ossessione del grande complotto" è grande complotto" è
un pericoloso un pericoloso impasto di impasto di malessere malessere
psicologico e di psicologico e di malafede culturale, malafede culturale, ha radici religiose, ha radici religiose,
economiche e economiche e ideologiche molto ideologiche molto
profonde e ha profonde e ha indubbiamente indubbiamente
cambiato il corso cambiato il corso della storiadella storia..””
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La teoria del caosLa teoria del caos
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Teoria del Caos: Teoria del Caos: Equilibrio di NashEquilibrio di Nash
La La teoria dei giochiteoria dei giochi è la scienza che è la scienza che studia la capacità di assumere studia la capacità di assumere
decisioni in un ambiente competitivo decisioni in un ambiente competitivo L’equilibrio di NashL’equilibrio di Nash consiste nella consiste nella
consapevolezza consapevolezza che ciascun che ciascun partecipante non ha alcun interesse partecipante non ha alcun interesse
a cambiare da solo le regole del a cambiare da solo le regole del gioco. gioco.
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""Il concetto di equilibrio di Nash è Il concetto di equilibrio di Nash è forse l'idea più importante nella teoria forse l'idea più importante nella teoria
dei giochi non cooperativa. Se dei giochi non cooperativa. Se analizziamo le strategie di elezione dei analizziamo le strategie di elezione dei
candidati, le cause della guerra, la candidati, le cause della guerra, la manipolazione degli ordini del giorno manipolazione degli ordini del giorno
nelle legislature, o le azioni delle nelle legislature, o le azioni delle lobby, le previsioni circa gli eventi si lobby, le previsioni circa gli eventi si
riducono ad una ricerca o ad una riducono ad una ricerca o ad una descrizione degli equilibri. Detto in descrizione degli equilibri. Detto in
altri termini e banalizzando, le altri termini e banalizzando, le strategie di equilibrio sono tentativi di strategie di equilibrio sono tentativi di
predizione circa il comportamento predizione circa il comportamento della gente.della gente.““
Peter OrdeshookPeter Ordeshook
Teoria del Caos: Teoria del Caos: Equilibrio di NashEquilibrio di Nash
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Un punto di vistaUn punto di vistaEvidenti complottiEvidenti complotti
Credere nel complotto è un poco come Credere nel complotto è un poco come credere che si guarisca per miracolo.credere che si guarisca per miracolo.
Il bello è che, Il bello è che, nella vita quotidiana, non vi è nella vita quotidiana, non vi è nulla di più trasparente del complotto e del nulla di più trasparente del complotto e del segreto.segreto. Un complotto, se efficace, prima o Un complotto, se efficace, prima o
poi crea i propri risultati e diventa evidente. poi crea i propri risultati e diventa evidente. E così dicasi del segreto, che non solo viene E così dicasi del segreto, che non solo viene
di solito svelato da una serie di “gole di solito svelato da una serie di “gole profonde” ma se è importante prima o poi profonde” ma se è importante prima o poi
viene alla luce.viene alla luce.
Umberto Eco, La sindrome del complotto, “l’Espresso” 8 febbraio 2007
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Complotti e segreti, se non Complotti e segreti, se non arrivano in superficie, o erano arrivano in superficie, o erano
complotti inabili, o segreti complotti inabili, o segreti vuoti. La forza di chi annuncia vuoti. La forza di chi annuncia di possedere un segreto non è di possedere un segreto non è
di celare qualcosa, è di far di celare qualcosa, è di far credere che ci sia un segreto. In credere che ci sia un segreto. In tal senso segreto e complotto tal senso segreto e complotto possono essere armi efficaci possono essere armi efficaci
proprio nelle mani di chi non vi proprio nelle mani di chi non vi crede.crede.
Un punto di vistaUn punto di vista
Evidenti complotti Evidenti complotti
Umberto Eco, La sindrome del complotto, “l’Espresso” 8 febbraio 2007
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Un punto di vistaUn punto di vista
Società trasparenteSocietà trasparente
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La crisi dellaLa crisi dellademocraziademocrazia
Università della Calabria - 11 giugno 2008
La causa delle cause?La causa delle cause?
La crisi della democraziaè
(coincide?)con la crisi della rappresentanza
politica
Università della Calabria - 11 giugno 2008
La teoria delle La teoria delle ÉÉliteslites
GAETANO MOSCA
In ogni società c’è un numero ristretto di persone che, coalizzate in base a rapporti di interesse,
sono omogenee e solidali, traggono la loro forza dal fatto di essere
“organizzate”,contro la più numerosa ma divisa, inarticolata,
dispersa, disgregata classe dominata.La macchina statale è la strumento di cui si serve
l’elite politica per realizzazione i propri finiNorberto Nobbio
Bobbio, Matteucci, Pasquino, Dizionario di politica, UTET, 1983
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La circolazione delle La circolazione delle ÉÉlites lites
VILFREDO PARETO
“La storia è un cimitero di elites". Quando l'elite non è più in grado di produrre
elementi validi per la società decade. Nelle elites si verificano due tipi di movimenti:
uno orizzontale (movimenti all'interno della stessa elite) e uno verticale
(ascesa dal basso o declassamento dall'elite).L'umanità agisce principalmente secondo
azioni non logiche, manifestazioni di qualcosa di non razionale che condiziona la nostra vita.
Fra queste: l'istinto delle combinazioni (propensione al cambiamento)
e la persistenza degli aggregati (tendenza alla conservazione delle tradizioni).
www.wikipedia.it
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La polemica La polemica sull’opinione pubblicasull’opinione pubblica
La democrazia va La democrazia va costruita dal basso nelle costruita dal basso nelle
comunità locali, comunità locali, attraverso il ruolo della attraverso il ruolo della
scuola che deve scuola che deve consentire ad ogni singolo consentire ad ogni singolo
individuo di assumersi individuo di assumersi responsabilità, sia responsabilità, sia
nell’ambito personale che nell’ambito personale che collettivo. collettivo.
I cittadini sono I cittadini sono inevitabilmente inevitabilmente
disinformati rispetto disinformati rispetto alle complesse alle complesse
questioni della vita questioni della vita pubblica, e quindi il pubblica, e quindi il
governo va lasciato in governo va lasciato in mano a specialisti, mano a specialisti, quindi ai politici. quindi ai politici.
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La conclusioneLa conclusionedi Laschdi Lasch
Il problema posto dai due intellettuali americani Il problema posto dai due intellettuali americani negli anni Venti del Novecento è di più vasta negli anni Venti del Novecento è di più vasta
portata, mettendo a nudo “un problema portata, mettendo a nudo “un problema imbarazzante:imbarazzante:
la democrazia implica o meno la democrazia implica o meno un alto livello di condotta un alto livello di condotta
personale? personale?
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Riflessioni attuali e Riflessioni attuali e inattualiinattuali
“La democrazia è un viaggio senza fine.
Le fonti storiche ci dicono che la democrazia, tra le esperienze
umane, è cosa rara. E’ destinata a essere di nuovo
rimpiazzata da sistemi non democratici?
Continuerà la sua espansione globale? Subirà un’ulteriore
trasformazione?Il futuro è troppo incerto per
poter dare una risposta univoca”
Robert Dahl, Sulla democrazia, Laterza, 2002
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Riflessioni attuali e Riflessioni attuali e inattualiinattualiNel mondo si sta Nel mondo si sta
affermando un tipo di affermando un tipo di democrazia senza libertàdemocrazia senza libertà, , in cui la circostanza che in cui la circostanza che si svolgano le elezioni di si svolgano le elezioni di
per sé non è per sé non è completamente completamente
significativa. In questo significativa. In questo modo, nei Paesi avanzati modo, nei Paesi avanzati
c’è il rischio che c’è il rischio che attraverso le attraverso le
manipolazioni dei media manipolazioni dei media siano le lobbies ad siano le lobbies ad
orientare orientare significativamente il significativamente il
consenso dei cittadini consenso dei cittadini mentre nei Paesi in via di mentre nei Paesi in via di sviluppo possono salire al sviluppo possono salire al
potere estremismi e potere estremismi e fondamentalismifondamentalismi
Fareed Zakaria, Democrazia senza libertà, Rizzoli, 2003
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Riflessioni attuali e Riflessioni attuali e inattualiinattuali
Forse potremmo individuare come Forse potremmo individuare come spirito di questo tempo la crisi spirito di questo tempo la crisi della democrazia e negli ultimi della democrazia e negli ultimi
cinquant’anni i meccanismi delle cinquant’anni i meccanismi delle democrazie sono indiscutibilmente democrazie sono indiscutibilmente
peggiorati in tutto il mondo.peggiorati in tutto il mondo.Le ragioni dell’attuale crisi Le ragioni dell’attuale crisi
consistono nell’origine dello Stato consistono nell’origine dello Stato moderno, che ha cancellato dalla moderno, che ha cancellato dalla
storia i movimenti e le culture che storia i movimenti e le culture che ha considerato irrazionali. ha considerato irrazionali.
Il risveglio di antiche culture Il risveglio di antiche culture attualmente dimenticate sono attualmente dimenticate sono
elementi da tenere in elementi da tenere in considerazione, perché considerazione, perché
rappresentano un contributo rappresentano un contributo culturale per il superamento della culturale per il superamento della
crisi della democrazia.crisi della democrazia.Giorgio Galli, Cromwell e Afrodite, Kaos, 1995
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Gli alleati dellaGli alleati dellapolitica occultapolitica occulta
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Gli alleati della politica Gli alleati della politica occulta: occulta: le regole della le regole della
globalizzazioneglobalizzazione
I processi di I processi di globalizzazione globalizzazione
condizionano alla condizionano alla base i fondamenti base i fondamenti della democrazia o della democrazia o
l’allargano?l’allargano?
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Gli alleati della politica Gli alleati della politica occulta: occulta: l’economia l’economia
canagliacanaglia
L’economia criminale L’economia criminale minacciano la minacciano la
democrazia degli democrazia degli Stati o è, in qualche Stati o è, in qualche modo, funzionale e modo, funzionale e
tollerata?tollerata?
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Gli alleati della politica Gli alleati della politica occulta: occulta: il sistema il sistema
mediaticomediaticoI Media sostengono un I Media sostengono un
sistema politico sistema politico inefficiente ed inefficiente ed
autoreferenziale, autoreferenziale, contribuendo contribuendo
all’opacità della all’opacità della democrazia, o offrono democrazia, o offrono strumenti di autentica strumenti di autentica
comprensione della comprensione della realtà? realtà?
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Gli alleati della politica Gli alleati della politica occulta: occulta: la politica alla la politica alla
derivaderiva
I politici italiani, I politici italiani, di destra e sinistra,di destra e sinistra,
stanno portando stanno portando l’Italia alla deriva o l’Italia alla deriva o
le responsabilità le responsabilità vanno condivise con vanno condivise con
altri?altri?
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Gli alleati della politica Gli alleati della politica occulta: occulta: la classe la classe
dirigente introvabiledirigente introvabile
La classe dirigente La classe dirigente è è
causa od effetto causa od effetto di una società cinica di una società cinica
e bara?e bara?
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Gli alleati della politica Gli alleati della politica occulta: occulta: l’euro e il l’euro e il
signoraggio bancariosignoraggio bancario
L’euro ha messo in L’euro ha messo in ginocchio gli italiani ginocchio gli italiani
e la finanza e la finanza internazionale pensa internazionale pensa solo a stessa oppure solo a stessa oppure
i vantaggi per i i vantaggi per i cittadini comuni cittadini comuni
ci sono?ci sono?
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Gli alleati della politica Gli alleati della politica occulta: occulta: la ‘ndrangheta e la ‘ndrangheta e
il potereil potere
La ‘ndrangheta è La ‘ndrangheta è collegata al potere o collegata al potere o
è combattuta dal è combattuta dal potere? potere?
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Gli alleati della politica Gli alleati della politica occulta: occulta: la ‘ndrangheta e la ‘ndrangheta e
il potereil potere
1.1.L’istituzione delle regioni ha alimentato la L’istituzione delle regioni ha alimentato la criminalità organizzata?criminalità organizzata?
2.2. La politica è intermediaria tra la criminalità e La politica è intermediaria tra la criminalità e gli affari, in particolare la sanità?gli affari, in particolare la sanità?
3.3. La società civile – università, intellettuali, La società civile – università, intellettuali, giornali, chiesa, ecc– sta facendo la sua parte?giornali, chiesa, ecc– sta facendo la sua parte?
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Il problemaIl problemadell’educazione dell’educazione
allaallademocraziademocrazia
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Il ruolo dell’istruzioneIl ruolo dell’istruzione
La formazione rappresenta una La formazione rappresenta una fondamentale educazione alla fondamentale educazione alla
democrazia, l’unico sistema che democrazia, l’unico sistema che consente di creare le condizioni consente di creare le condizioni
di una vita degna di essere di una vita degna di essere vissuta per sé e per gli altri. vissuta per sé e per gli altri. La scuola è un “laboratorio di La scuola è un “laboratorio di democrazia” poiché l’uomo si democrazia” poiché l’uomo si comporta in modo intelligente comporta in modo intelligente e cooperativo per comprendere e cooperativo per comprendere
la realtà. la realtà.
John Dewey, Democrazia e educazione, La Nuova Italia, 1996
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Il ruolo dell’istruzioneIl ruolo dell’istruzione
““Lontane dal creare pensatori Lontane dal creare pensatori indipendenti, le scuole hanno indipendenti, le scuole hanno
sempre, nella storia, giocato un sempre, nella storia, giocato un ruolo istituzionale in un sistema di ruolo istituzionale in un sistema di
controllo e coercizione.controllo e coercizione.Una volta che si è istruiti, si è già Una volta che si è istruiti, si è già plasmati socialmente in maniera plasmati socialmente in maniera tale da sostenere la struttura di tale da sostenere la struttura di
potere che, in cambio, ricompensa potere che, in cambio, ricompensa immediatamente”immediatamente”
Noam Chomsky, La diseducazione, Armando, 2003
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La dispersione della La dispersione della conoscenzaconoscenza
“L’ipotesi di un mercato perfetto significa che tutti i membri della
collettività vengono ritenuti automaticamente a conoscenza di tutto ciò che è rilevante per le loro
decisioni.”
Friedrich von Hayek, La scoietà libera, Rubbettino, 2007
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La dispersione della La dispersione della conoscenzaconoscenza
Si presuppone un inesistente “sistema di mobilitazione di conoscenze che nessuno può
possedere per intero o centralizzate.
Ci troviamo di fronte a un problema di divisione della
conoscenza, che è totalmente analogo, e di almeno pari importanza, a quello della
divisione del lavoro.”
Friedrich von Hayek, La società libera, Rubbettino, 2007
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VideocraziaVideocrazia
““La televisione provoca La televisione provoca conseguenze disastrose: conseguenze disastrose:
produce immagini e produce immagini e cancella i concetti, cancella i concetti,
atrofizzando la nostra atrofizzando la nostra capacità di astraente e capacità di astraente e con essa tutta la nostra con essa tutta la nostra
capacità di capire”capacità di capire”
Carlo Sartori, Homo videns, Laterza, 1998
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Forme di sapere che Forme di sapere che stiamo perdendostiamo perdendo
Attualmente, la nostra mente riceve ed elabora le informazioni in modo diverso che in passato, in quanto siamo passati progressivamente dalla
lettura all’ascolto ed alla visione.
“Se la lettura è in calo, ciò significa che è in
calo l’intelligenza che le è specifica” ed inoltre “il calo internazionale non solo del consumo della lettura ma anche
della capacità di leggere segna il
passaggio da un mezzo di acquisizione delle
conoscenze ad un altro.”
Raffaele Simone, La Terza Fase, Laterza, 2002
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Forme di sapere che Forme di sapere che stiamo perdendostiamo perdendo
Si vengono a determinare due tipi di intelligenze:
la prima legata alla lettura che definisce sequenziale e la seconda determinata dall’uso dell’immagine che definisce invece simultanea. Nel primo caso, nella gerarchia dei sensi il vedere prevale rispetto all’udire. Chi legge deve procedere un passo per volta, linearmente, seguendo il
testo per codificare i propri pensieri in modo da renderli successivi.
Nella seconda fattispecie, si sviluppa la “capacità di trattare
simultaneamente più informazioni, senza stabilire una gerarchia”,
consentendo una libera visione delle immagini e quindi determinando a
livello mentale “un’elaborazione simultanea”.
Raffaele Simone, La Terza Fase, Laterza, 2002
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Forme di sapere che Forme di sapere che stiamo perdendostiamo perdendo
La prima conseguenza diretta è che la cultura impartita dalla scuola è
fortemente disarmonica rispetto alla cultura espressa dai giovani.
Il sistema educativo stimola lo spirito critico, invitando i giovani a “dare
parole al proprio mondo interiore ed alla propria esperienza”, invitando
alle conseguenze verbali. La cultura dei giovani ritiene gli orari scolastici “una sorta di finzione vera,
di penitenza più o meno protratta, finita la quale si può tornare alla
realtà vera e autentica,” che si trova all’esterno delle aule scolastiche dove
la vita pulsa. “Siamo sicuri che lo spirito analitico sul quale la nostra cultura si è basata per alcuni secoli non abbia passato il
limite?”.
Raffaele Simone, La Terza Fase, Laterza, 2002
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3.462.451 6.8%
nessun titolo di studio
3.462.451 6.8%
nessun titolo di studio
13.482.913 26.4%
licenza elementare
13.482.913 26.4%
licenza elementare 16.221.737
31.7%licenza media
16.221.737 31.7%
licenza media
ISTAT, 2001ISTAT, 2001
TOTALE: 33.167.101 TOTALE: 33.167.101 72.9%72.9%
massimo licenza mediamassimo licenza media
TOTALE: 33.167.101 TOTALE: 33.167.101 72.9%72.9%
massimo licenza mediamassimo licenza media
L’alfabetizzazione L’alfabetizzazione preoccupantepreoccupante
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27
,77
%
31
,10
%
5,4
0%
26
,50
%
9,1
0%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
Elementare Media Inferiore DiplomaProfessionale
Diploma ScuolaSecondaria
Laurea
Piero Angela (con Lorenzo Pinna) Perche dobbiamo fare figli, Mondadori 2008
L’alfabetizzazione L’alfabetizzazione preoccupantepreoccupante
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Lassù qualcuno ci…Lassù qualcuno ci…P.I.S.A.P.I.S.A.
OCSE, Indagine PISA, 2007
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L’alfabetizzazione L’alfabetizzazione preoccupantepreoccupante
OCSE, Indagine PISA, 2007
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L’alfabetizzazione L’alfabetizzazione preoccupantepreoccupante
OCSE, Indagine PISA, 2007
Università della Calabria - 11 giugno 2008
L’alfabetizzazione L’alfabetizzazione preoccupantepreoccupante
OCSE, Indagine PISA, 2007
Università della Calabria - 11 giugno 2008
L’alfabetizzazione L’alfabetizzazione preoccupantepreoccupante
Questione meridionale Questione meridionale tema centrale e ineludibiletema centrale e ineludibile
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L’alfabetizzazione L’alfabetizzazione preoccupantepreoccupante
“Il 6 per cento degli intervistati di un’indagine dell’Istat ha dichiarato di non sapere leggere. Questo vuol dire
che oltre 2 milioni adulti sono praticamente analfabeti di origine
oppure di ritorno.
Il 40 per cento si è rivelato incapace di leggere neppure un giornalino per
ragazzi”
Piero Angela (con Lorenzo Pinna) Perche dobbiamo fare figli, Mondadori 2008
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Laureati in ItaliaLaureati in Italia
1. Lazio 10,8 %1. Lazio 10,8 %2. Liguria 8,4 %2. Liguria 8,4 %
3. Calabria 7,9 %3. Calabria 7,9 %(Istat – Censimento 2001)
Laureati in ItaliaLaureati in Italia
1. Lazio 10,8 %1. Lazio 10,8 %2. Liguria 8,4 %2. Liguria 8,4 %
3. Calabria 7,9 %3. Calabria 7,9 %(Istat – Censimento 2001)
Laureati tra i 25 e i 64 anni
Italia 10%Italia 10%Media UE 21 %Media UE 21 %
(Eurostat 2001)(Eurostat 2001)
Laureati tra i 25 e i 64 anni
Italia 10%Italia 10%Media UE 21 %Media UE 21 %
(Eurostat 2001)(Eurostat 2001)
L’alfabetizzazione L’alfabetizzazione preoccupantepreoccupante
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Sviluppo economico Sviluppo civile
L’alfabetizzazione L’alfabetizzazione preoccupantepreoccupante
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L’alfabetizzazione L’alfabetizzazione preoccupantepreoccupante
Il livello dell’istruzione dei parlamentari è drasticamente calato: all’inizio della I legislatura del 1948, i laureati erano il 91.4%,
all’inizio della XV legislatura sono il 64.6%,
a fronte invece dell’aumento notevole verificatosi nella
società italiana.
Fondazione Rodolfo De Benedetti, Il mercato del lavoro dei politici, maggio 2008
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Gli antidoti?Gli antidoti?
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ProvocazioneProvocazione
Università della Calabria - 11 giugno 2008
Uno ScenarioUno Scenarioe due Veritàe due Verità
Democrazia bloccata da
elite autoreferenziali che legittimano
se stesse
Burocrazie non si
autoriformano da sole
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Fattore scatenanteFattore scatenante
Università della Calabria - 11 giugno 2008
Crisi fiscaleCrisi fiscale
Università della Calabria - 11 giugno 2008
Nuovo blocco storico:Nuovo blocco storico:impensabile una rivoluzione dal bassoimpensabile una rivoluzione dal basso
Guidato e rappresentato da una nuova EliteGuidato e rappresentato da una nuova Elitebasata su effettivi criteri di meritobasata su effettivi criteri di merito
Università della Calabria - 11 giugno 2008
La rivoluzione del La rivoluzione del meritomerito
“Negli ultimi sessant’anni il vero campo di battaglia della
meritocrazia è stata l’educazione, in particolare l’università.
Oggi nelle società dove il merito prevale è emerso in maniera chiara e potente: il desiderio di creare un sistema educativo che selezioni e formi i migliori per creare dei leader che possano aumentare
le opportunità di benessere per tutti”.
Roger Abranel, Meritocrazia, Garzanti, 2008
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ConclusioniConclusioni
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ConclusioniConclusioni
Selezionare urgentemente nuove elites politiche e socialiper favorirne un’indispensabile
circolazione frutto di un’educazione alla democrazia
che consenta di formare elites responsabili e ai cittadini di esercitare
un controllo effettivo sulla politica pubblicaattraverso una reale comprensione della politica occulta
per
rendere meno opaca e più giusta la democrazia
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ConclusioniConclusioni
Il basso livello di istruzione indebolisce e rende opaca la democrazia e offre poche possibilità di migliorare o mantenere il
livello sociale di partenza.Questo può fare prevedere,
per la prima volta nella società italiana, una mobilità verso il basso
creando notevole tensioni sociali in tutti i settori.
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Le università Le università devono recuperare il devono recuperare il
ruolo centrale di ruolo centrale di formazione delle formazione delle
elitéselités
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337.980189337.9801890984.4947980984.494798
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Il complotto per eccellenza:Il complotto per eccellenza:il protocollo dei Savi di Sionil protocollo dei Savi di Sion
Norman Cohn Norman Cohn Licenza per un genocidioLicenza per un genocidio
(1967)(1967)
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Forme di sapere che Forme di sapere che stiamo perdendostiamo perdendo
La terza fase della conoscenza è
caratterizzata dall’esplosione tecnologica e segue la prima fase legata
all’invenzione della scrittura e la seconda fase aperta dall’invenzione della stampa.
Raffaele Simone, La Terza Fase, Laterza, 2002
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Forme di sapere che Forme di sapere che stiamo perdendostiamo perdendo
L’invenzione della stampa ha fatto diventare il libro un bene riproducibile a
un costo accessibile, consentendo un’inedita diffusione delle conoscenze.
La fase attuale invece è fortemente caratterizzata dal’enormità delle
informazioni che conosciamo, in quanto non solo le abbiamo lette, e non solo attraverso la stampa ma anche sugli
schermi della televisione o del computer, ma anche per averle sentite alla radio,
alla televisione o al computer e per averle soprattutto viste, attraverso la
televisione, il cinema o sempre il computer.
Raffaele Simone, La Terza Fase, Laterza, 2002
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ConclusioniConclusioni
Una democrazia efficiente non solo promuove i meriti ma soprattutto realizza una maggiore giustizia
sociale
““Sono i poveri che hanno bisogno dello Stato”Sono i poveri che hanno bisogno dello Stato”Karl Marx
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ConclusioniConclusioni