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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Facoltà di Economia GUIDA DELLO STUDENTE Corsi di laurea triennale

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

Facoltà di Economia

GUIDA DELLO STUDENTE

Corsi di laurea triennale

Anno Accademico 2010-2011

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INDICE

Presentazione della Facoltà...........................................................6LA FACOLTÀ DI ECONOMIA DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA.................................7LE LAUREE TRIENNALI DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA...................................9ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE ALLA FREQUENZA DEI CORSI.............................11

TEST D’INGRESSO.....................................................................................................11PRECORSO DI MATEMATICA..................................................................................12

ATTIVITÀ INTEGRATIVE…..............................................................................14…IN UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE...................................................15

ORGANIZZAZIONE DELLA FACOLTÀ................................16OFFERTA DIDATTICA DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA...................................17ULTERIORE OFFERTA DIDATTICA DELLA FACOLTÀ.......................................18PERSONALE DOCENTE DELLA FACOLTÀ.......................................................19INSEGNAMENTI E DOCENTI...........................................................................22ELENCO DOCENTI ESTERNI...........................................................................25CORSI MUTUATI DAI COLLEGI E DA ALTRE FACOLTÀ....................................26CALENDARIO DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA......................................................27CALENDARIO DELLE SEDUTE DI LAUREA......................................................28CALENDARIO PROVE DI AMMISSIONE AI C.d.L.M..........................................28PERCORSO FORMATIVO................................................................................29

CLASSE L-18 “SCIENZE DELL’ECONOMIA E DELLA GESTIONE ECONOMICO-AZIENDALE”......................................................................................30CLASSE L-33 “SCIENZE DELL’ECONOMIA”.......................................................42

ELENCO SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI (SSD).....................................54SERVIZI GENERALI DI FACOLTÀ......................................56

SEGRETERIA DI PRESIDENZA........................................................................57SEGRETERIE DI DIPARTIMENTO....................................................................57SEGRETERIA DIDATTICA...............................................................................58SEGRETERIA STUDENTI................................................................................58UFFICIO PROGRAMMI INTERNAZIONALI........................................................59UFFICIO STAGE.............................................................................................60LABORATORIO E AULE INFORMATICHE.........................................................61SITO WEB DELLA FACOLTÀ...........................................................................62BIBLIOTECA..................................................................................................62BIDELLERIA/PORTINERIA...............................................................................65

INFORMAZIONI SULL’ATTIVITÀ DIDATTICA.....................66ESAMI DI PROFITTO......................................................................................67ESAMI DI LINGUA STRANIERA.......................................................................68

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PROGRAMMI DI MOBILITÀ INTERNAZIONALE ATTIVI PRESSO LA FACOLTÀ DI ECONOMIA....................................................................................................69STUDENTI LAVORATORI................................................................................72ATTIVITÀ FORMATIVE AD INTEGRAZIONE DEL TERZO ANNO DI CORSO.......72ESAME DI LAUREA E ADEMPIMENTI PROPEDEUTICI......................................77NORME RELATIVE AL VOTO DI LAUREA E ALL’ATTRIBUZIONE DELLA LODE. 78

INFORMAZIONI SUI SERVIZI OFFERTI DALL’ATENEO.......80SERVIZIO DI ASSISTENZA E INTEGRAZIONE STUDENTI DISABILI (S.A.I.S.D.) 81COLLABORAZIONE DEGLI STUDENTI AI SERVIZI DELL’ATENEO (CONFERIMENTO DI INCARICHI PART-TIME)..................................................82CASELLA DI POSTA ELETTRONICA................................................................84BANCA DATI LAUREATI.................................................................................84ATTIVITÀ DI TUTORING.................................................................................84DIPLOMI RILASCIATI DALLA CCIP (Camera di Commercio e Industria di Parigi).....................................................................................................................87NORME DI DISCIPLINA..................................................................................88ORGANIZZAZIONI STUDENTESCHE IN CONSIGLIO DI FACOLTÀ....................89INCHIOSTRO, IL GIORNALE DEGLI STUDENTI................................................94ULTERIORI ORGANIZZAZIONI PRESENTI NELL’AMBITO DELLA FACOLTÀ......95

PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI Anno Accademico 2010-2011..............................................................................98PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI Anno Accademico 2010-2011 Vecchio Ordinamento............................................189

SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI...........................................................206INSEGNAMENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO...........................................206

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La Facoltà ha sede nel Monastero di San Felice (via S. Felice., 5), la cui fondazione viene attribuita all’ultimo re longobardo Desiderio e a sua moglie Ansa (VIII secolo d. c.).È in atto un graduale recupero delle strutture del convento. Già allo stato attuale, gli studenti della Facoltà possono fruire di una sala di lettura del tutto particolare. Si tratta dell’antica chiesa del monastero, all’interno della quale sono state rinvenute nel 1996 due tombe altomedievali finemente decorate: una di esse conteneva le spoglie della badessa del convento Ariperga. È qui che, al termine del corso di studi, gli studenti della Facoltà conseguono il titolo di dottore in Economia. I locali del monastero ospitano anche la Biblioteca della Facoltà, i cui soffitti sono finemente decorati da bassorilievi e da affreschi altomedioevali.

Il centralino della Facoltà risponde al numero 0382/986201. Gli uffici sono raggiungibili in modo diretto formando il numero 0382/986 seguito del numero interno desiderato. Si prega, pertanto, di utilizzare i numeri passanti. Gli orari di apertura degli uffici sono affissi nelle bacheche. Il portone centrale del Monastero di San Felice resta aperto nei giorni feriali dalle ore 8 alle ore 23 (il sabato dalle 8 alle 13).La sala lettura della Facoltà rimane aperta nei giorni feriali dalle 8 alle 23; il sabato dalle 8 alle 13.

La Guida presenta i servizi offerti dalla Facoltà sulla base delle informazioni disponibili nel mese di giugno 2010. In un momento successivo, alcuni dati potrebbero essere integrati o modificati: di essi verrà data comunicazione attraverso il sito Internet della Facoltà.

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Presentazione della Facoltà

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La Facoltà di Economia dell’Università di Pavia

La Facoltà di Economia è l’erede delle prime Scuole per il Commercio della seconda metà dell’Ottocento, poi trasformate in vere e proprie Facoltà di Economia e Commercio, dizione peraltro ancora in vigore alla fondazione della Facoltà di Pavia nel 1964 e mantenuta sino alle recenti riforme. Gli obiettivi formativi delle prime, antiche, Facoltà si limitavano alle tradizionali professioni private, alle funzioni interne alle banche e alle imprese, nonché ai ruoli nel settore pubblico: sbocchi che richiedevano una particolare competenza sui bilanci e sulla legislazione economica.

L’evoluzione storica successiva, con la progressiva apertura alle transazioni internazionali, la straordinaria espansione dei mercati finanziari e la diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ha moltiplicato i profili professionali richiesti ai laureati in Economia. Così, oltre al cambiamento di nome, la Facoltà ha dovuto affrontare la necessità di istituire una molteplicità di percorsi curriculari per rispondere alle nuove esigenze. Infine il DM 270/2004 ha imposto una radicale trasformazione dei corsi di studio universitari, imponendo requisiti minimi di docenza per l’attivazione di corsi di laurea di primo e secondo livello (lauree triennali o magistrali), nonché disposizioni vincolanti quanto a numero massimo di esami e crediti formativi minimi per le varie attività curriculari.

Ciò ha indotto ad una profonda revisione dell’offerta formativa della Facoltà, che caratterizzerà gli ordinamenti didattici a partire dall’a.a. 2009/2010. In particolare la Facoltà ha anzitutto deciso di attivare 3 corsi di laurea triennale, di cui 2 nella classe di Scienze Economico-Aziendali e 1 nella classe di Scienze dell’Economia, la cui struttura più specifica è evidenziata nel seguito di questa Guida. Nonostante le differenze curriculari tra i vari corsi di studio, il progetto formativo della Facoltà continua a caratterizzarsi, in primo luogo, per il solido ancoraggio ad un sistema di conoscenze e competenze che derivano sia dalle discipline basilari delle aree economica e aziendale sia dagli imprescindibili contributi interdisciplinari delle aree giuridica e quantitativa, storica e sociologica, informatica e linguistica; l’integrazione tra queste differenti discipline offre agli studenti l’opportunità di valutare e sviluppare le proprie abilità specifiche, e produce competenze generali e consolidate che sono socialmente riconosciute in ogni paese del mondo. In secondo luogo, l’attività formativa è progettata confrontando esperienze nazionali e internazionali, al fine di garantire ai laureati una preparazione adeguata all’esigenza moderna di competere sia in ambito locale sia su mercati del lavoro più vasti. All’interno di tale progetto formativo,

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che privilegia quindi la generalità e l’interdisciplinarietà, i primi tre semestri di studio sono costituiti da insegnamenti sostanzialmente comuni, al fine di consentire agli studenti l’acquisizione di un’ampia preparazione di base e la possibilità di scegliere con maggiore informazione e consapevolezza il percorso curriculare più adatto alle proprie capacità ed aspirazioni.

Quanto alle lauree magistrali o di secondo livello, in un ambiente in cui è ormai diffusa la competizione anche tra Università, la Facoltà di Economia ha cercato di migliorare il suo posizionamento regionale e nazionale enfatizzando le particolari specificità culturali, didattiche e di ricerca che l’hanno distinta fin dalla sua nascita. Inoltre la Facoltà ha promosso un intenso programma di internazionalizzazione, con la predisposizione di un corso di laurea magistrale interamente svolto in lingua inglese e diviso in due percorsi curriculari, destinati agli studenti di discipline sia aziendali sia economiche in senso stretto. Tale corso di laurea prevede altresì la possibilità di conseguire diplomi di doppia laurea in accordo con Atenei di altri paesi (al momento attuale Francia, Spagna e Germania), frequentando un anno di studio presso la nostra Facoltà ed un secondo anno presso le Facoltà partner straniere. Con riferimento ai più tradizionali corsi di laurea magistrale in lingua italiana, invece, sono stati istituiti altri 3 corsi di studio, di cui 2 nella classe di Scienze Economico-Aziendali e 1 nella classe di Scienze dell’Economia.

Lasciando a questa Guida dello studente il compito di fornire tutti i dettagli necessari sulla struttura e sull’organizzazione della Facoltà di Economia, vale la pena di ricordare, in conclusione, che l’offerta didattica programmata comprende altresì una formazione di terzo livello, che si concretizza in corsi e programmi di studio post-laurea, quali i dottorati ed i master, a completamento delle possibilità educative offerte a chi volesse studiare Economia preso l’Università di Pavia.

Prof. Carluccio BianchiPreside di Facoltà

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Le lauree triennali della Facoltà di Economia

Con l’anno accademico 2009/2010 la Facoltà di Economia dell’Università di Pavia ha avviato la nuova Riforma Universitaria, a partire dalle lauree triennali di primo livello.

L’offerta didattica della Facoltà, come sintetizzato nel diagramma dei corsi, manterrà, in continuità con la situazione attuale, l’articolazione in due classi di Laurea: L-18 (Scienze dell’economia e della gestione aziendale) e L-33 (Scienze Economiche).

In particolare, all’interno della classe L-18, sono attivi due corsi di laurea: uno in Management (CLAM) e uno in Amministrazione, Controllo e Finanza aziendale (CLACFA). Nella classe L-33, invece, sarà attivo il corso di laurea triennale in Economia (CLEC).

Tutti i corsi di laurea si caratterizzano per la presenza di un nucleo comune di insegnamenti di base che la Facoltà ha scelto di mantenere anche a seguito della Riforma per consentire agli studenti di formarsi l’indispensabile bagaglio di conoscenze fondamentali. Tale parte comune occupa il primo anno e mezzo del percorso formativo, consentendo quindi allo studente di poter meglio maturare la scelta del percorso di studi da intraprendere sulla base degli stimoli ricevuti in questa prima fase didattica. All’interno delle due classi di laurea di riferimento vengono, infatti, offerti agli studenti percorsi formativi che forniscono un’ampia e varia gamma di scelte professionalizzanti. La proposta formativa è stata così formulata anche per rispondere alle sollecitazioni del mercato del lavoro, che richiede un continuo aggiornamento delle conoscenze e competenze.

Dal punto di vista dell’organizzazione didattica dei percorsi formativi, la Facoltà di Economia dell’Università di Pavia adotta un ordinamento semestrale. La scelta effettuata, coerentemente con gli obiettivi della nuova Riforma Universitaria, consentirà di ridurre il livello di frammentazione degli insegnamenti con l’obiettivo di fornire agli studenti una preparazione culturale di maggiore consistenza. Il nuovo calendario didattico prevedrà quindi una sessione d’esame al termine di ogni semestre di lezione (gennaio e giugno) ed appelli di recupero a luglio e settembre. L’obiettivo di questa articolazione temporale è incentivare quanto più possibile il completamento del corso di studi nei tre anni previsti al fine di consentire agli studenti di presentarsi tempestivamente sul mercato del lavoro o di proseguire in un percorso di laurea specialistica nei tempi previsti.

La fase di avvio della nuova Riforma Universitaria è supportata dal lavoro della Commissione Didattica della Facoltà di Economia alla cui Segreteria gli studenti si possono rivolgere per ogni eventuale

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informazione inerente l’organizzazione didattica del loro percorso formativo.

Prof. Alberto MajocchiPresidente del Consiglio del corso di laurea di Scienze dell’Economia

Prof. Matteo Mattei GentiliPresidente del Consiglio del corso di laurea di Scienze dell’Economia

e della Gestione Aziendale

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ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE ALLA FREQUENZA DEI CORSITEST D’INGRESSO

Scuola secondaria superiore

Test d’ingresso obbligatorio

13 settembre 2010 –ore 8:30Aule E1-E2-G1-L1Contenuti:40 domande divise in due parti

PARTE A: 25 domande di matematica, logica e cultura generale. PARTE B: 15 domande di comprensione del testo e conoscenza basilare della lingua inglese.

Superato Non superato onon eseguito

Si consiglia comunque la frequenza al pre-corso di matematica dal 20 al 30 settembre

Debito formativo

Obbligo della frequenza al pre-corso di matematica dal 20 al 30 settembre.Il debito può essere annullato con una delle seguenti tre alternative:Superando una prova a novembre 2010Superando una prova ad aprile 2011Superando l’esame di matematica generale

NB: per facilitare il superamento delle prove a) e b) saranno istituiti appositi corsi di tutorato

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PRECORSO DI MATEMATICA20 settembre – 30 settembre 2010

L’orario delle lezioni e le relative aule verranno indicate sul sito della Facoltà una settimana prima dell’inizio delle lezioni

Prof.ssa Elena Molho (Corso A-K)Dott.ssa Elisa Caprari (Corso L-Z)

L'obiettivo primario del precorso è quello di fornire le conoscenze e le abilità matematiche propedeutiche ai corsi quantitativi presenti in tutti i percorsi curriculari della Facoltà di Economia.

A causa della composita provenienza dalla scuola superiore degli studenti, la preparazione matematica degli studenti in entrata risulta sempre assai poco omogenea. Le difficoltà nel superamento degli esami quantitativi dei primi anni sono in gran parte legate a lacune nella preparazione di base della matricole che è difficile colmare durante i corsi.

Il precorso di matematica intende mettere in grado tutti gli studenti di individuare e colmare le principali carenze, prima che queste possano compromettere l’apprendimento successivo.

Il precorso tratta argomenti già affrontati dagli studenti alle scuole superiori; in generale non è obbligatorio, ma va visto come un ausilio per coloro che ritengano di avere necessità di un'azione organica di consolidamento della propria preparazione matematica di base. La frequenza al precorso è invece obbligatoria per coloro che avranno ricevuto una valutazione insufficiente nel test d’ingresso orientativo (o che non avranno sostenuto tale test). Il precorso si svolgerà nelle due settimane che precedono l’inizio dei corsi in sette lezioni della durata di tre ore ciascuna.

Programma

Elementi di baseCenni di insiemistica e di logica.Insiemi numerici (N,Z,Q,R).La definizione di funzione. Funzioni iniettive, suriettive e biiettive.Funzione composta e funzione inversa.Funzioni reali di variabile reale. Monotonia.Algebra elementarePotenze e loro proprietà.

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Elementi di calcolo letterale. Polinomi e loro scomposizione. Prodotti notevoli. Identità ed equazioni: nozione di soluzione. Equazioni di primo e secondo grado. Disequazioni di primo e di secondo grado. Sistemi di equazioni e di disequazioni.Equazioni e disequazioni razionali intere e fratte. Equazioni e disequazioni irrazionali.Equazioni e disequazioni con il valore assoluto. Geometria analiticaIl piano cartesiano. Equazione della retta. Equazione della parabola.Equazione della circonferenza. Elementi di trigonometria Angoli e misura degli angoli in radianti. Funzioni seno, coseno e tangente e principali proprietà. Relazioni di base fra le funzioni trigonometriche. Funzioni esponenziali e logaritmicheLa funzione esponenziale e le sue proprietà. La funzione logaritmo e le sue proprietà. Equazioni e disequazioni con esponenziali e logaritmi.

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ATTIVITÀ INTEGRATIVE…

Ad integrazione dell’offerta didattica, rappresentata dai corsi di laurea, la Facoltà promuove le seguenti iniziative:

1) Per gli studenti del primo anno è previsto un pre-corso di Matematica che si svolge nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni

2) In linea di principio, per tutti gli studenti è previsto lo svolgimento di stage nel corso del triennio. A questo scopo è stato attivato in Facoltà un Ufficio Stage che prevede una serie di iniziative volte a promuovere più intense relazioni con il mondo del lavoro o svolgere attività sostitutive.

3) Gli studenti della Facoltà di Economia possono sostenere gli esami per ottenere la Certificazione ECDL (European Computer Driving Licence, Patente Europea del Computer) presso il Test Center AICA dell'Università degli Studi di Pavia, secondo il tariffario previsto per gli studenti; sempre presso il Test Center AICA è possibile sostenere il corso “ECDL base” al termine del quale viene attribuito allo studente un attestato che documenta le conoscenze informatiche acquisite senza la necessità del superamento del relativo esame. Per ulteriori informazioni, si prega di fare riferimento al personale delle aule informatiche.

4) La Facoltà organizza ogni anno cicli di seminari aperti a tutti gli studenti. In particolare, vengono proposti incontri diretti con il mondo del lavoro attraverso le giornate di “Porte aperte alle Imprese”.

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…IN UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE

Da tempo la Facoltà promuove iniziative che favoriscono l’acquisizione di competenze utili nel contesto internazionale:

1) Sono attivati corsi di doppia laurea in collaborazione con prestigiose sedi universitarie: Lyon, Strasburgo e Clermont Ferrand (Francia), Tübingen e Hohenheim (Germania), Siviglia e Alcalà (Spagna).

2) Si promuove la frequenza di almeno un semestre in un’Università dell’Unione Europea, utilizzando tutte le opportunità offerte dal programma LLP Erasmus oppure un periodo di lavoro all’estero con il programma Erasmus PLACEMENT.

3) Per tutti gli studenti che frequentano i corsi a vocazione internazionalistica sono previsti stage presso la Rappresentanza della Commissione Europea avente sede a Milano.

4) Vengono svolte esercitazioni finalizzate a conseguire le Certificazioni Internazionali della London Chamber of Commerce. La Facoltà è il centro esaminatore per tutti gli studenti dell’Ateneo pavese e delle scuole superiori della Provincia. Per informazioni sul corso, si prega di contattare il docente di Lingua Inglese (Prof.ssa Elena Montagna, [email protected]).

5) La cattedra di Lingua Francese della Facoltà organizza un ciclo di esercitazioni finalizzate al conseguimento del “Certificat de français juridique” (Cfj), titolo rilasciato dalla Chambre de Commerce et d’Industrie de Paris (CCIP) e riconosciuto a livello internazionale. Per ulteriori informazioni, si prega di contattare il titolare del corso.

6) Dall’anno accademico 2001/02, la Facoltà di Economia ha stipulato un accordo con il Centro Linguistico di Ateneo e il British Council, per favorire il conseguimento delle seguenti Certificazioni Internazionali di conoscenza della lingua inglese da parte dei propri studenti: First Certificate, BEC2, CAE, BEC3, IELTS.Per informazioni più dettagliate relative alla preparazione e alle modalità d’esame, gli studenti possono rivolgersi direttamente al docente di lingua (E-mail: [email protected]).

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ORGANIZZAZIONE DELLA FACOLTÀ

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DIAGRAMMA DEI CORSIOFFERTA DIDATTICA DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA

ULTERIORE OFFERTA DIDATTICA DELLA FACOLTÀ

Diploma di laurea magistrale

Scuola secondaria superiore

Test d’ingresso

Iscrizione al corso di laurea triennale

Pre-corso di matematica

Corso di laurea inMANAGEMENT

Corso di laurea inECONOMIA

3 percorsia) Economia dei mercati finanziarib) Economia dei mercati internazionalic) Economia e strategie di mercato

Corso di laurea inAMMINISTRAZIONE,

CONTROLLO E FINANZA AZIENDALE

Diploma di Laurea di primo livello

Corso di laurea inECONOMIA E

GESTIONE DELLE IMPRESE 3 percorsi

a) Managementb) Organizzazione e risorse umanec) Banca e finanza aziendale

Corso di laurea magistrale biennale

Corso di laurea inECONOMIA E

LEGISLAZIONE D’IMPRESA

2 percorsia) Amministrazione, finanza e controllob) Governance, controllo e revisione

Corso di laurea inECONOMIA, FINANZA E

INTEGRAZIONE INTERNAZIONALE

3 percorsia) Finanzab) Economia e strategie di mercatoc) Integrazione economica internazionale

Corso di laurea inINTERNATIONAL BUSINESS AND

ECONOMICS2 percorsi

a) International business and managementb) Advanced economics

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Laurea Triennale InterfacoltàComunicazione innovazione e multimedialità (CIM)

Laurea Magistrale InterfacoltàComunicazione professionale e multimedialità (CPM)

Dottorati di ricercaEconomia AziendaleScienze EconomicheDiritto PubblicoEconomia politica ed ordine giuridicoMatematica e statisticaMatematica per l’analisi dei mercati finanziari

Programmi Internazionali:

LLP Erasmus per studio;

LLP Erasmus Placement;

EBBS- European Bachelor –Level Business Sciences –Riservato agli iscritti alle lauree triennali per i corsi di Laurea ad indirizzo aziendale.

Doppia Laurea (riservato agli iscritti alle Lauree di secondo livello):Indirizzo aziendale: in collaborazione con le Università di Alcalà de Henares e Siviglia in Spagna, Clermont Ferrand e Strasburgo in Francia, Tübingen e Hohenheim in Germania;Indirizzo economico: in collaborazione con le Università di Alcalà de Henares e Siviglia in Spagna, Tübingen e Hohenheim in Germania.

EMBS - European Master of Business Sciences - Riservato agli iscritti alle Lauree di secondo livello per i Corsi di Laurea ad indirizzo aziendale.

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PERSONALE DOCENTE DELLA FACOLTÀ

Preside: Prof. Carluccio BianchiVicario: Prof. Antonella Zucchella

Sede della Facoltà: via S. Felice, 5 – Pavia (tel. 0382/986201)Gli Uffici della Facoltà sono raggiungibili in modo diretto formando il numero 0382/986 seguito dall’ interno desiderato.

Segreteria studenti: via S. Agostino, 1 - tel. 0382-984288/984284.

I docenti della Facoltà afferiscono a più Dipartimenti dell’Ateneo pavese:

Dipartimento di Economia Politica e Metodi QuantitativiVia S. Felice, 5 - tel. 0382/986208 - fax 0382/304226Direttore: Prof. Guido Ascari

Prof. Guido Ascari, straordinario di Economia PoliticaProf. Margherita Balconi, ordinario di Economia Applicata - Facoltà di IngegneriaProf. Paolo Bertoletti, ordinario di Economia Prof. Alberto Cavaliere, ordinario di Economia PubblicaProf. Carluccio Bianchi, ordinario di Politica EconomicaProf. Guido Consonni, ordinario di StatisticaProf. Giorgio Giorgi, ordinario di Matematica GeneraleProf. Giorgio Rampa, ordinario di Economia Politica – Facoltà di LettereProf. Lorenzo Rampa, ordinario di Economia PoliticaProf. Pietro Rigo, ordinario di Probabilità e Statistica MatematicaProf. Giovanni Vaggi, ordinario di Economia dello SviluppoProf. Luisa Rosti, straordinario di Economia del LavoroProf. Maria Elena De Giuli, associato di Matematica FinanziariaProf. Andrea Fumagalli, associato di Economia PoliticaProf. Antonio Lijoi, associato di StatisticaProf. Elena Molho, associato di Matematica GeneraleProf. Eduardo Rossi, associato di EconometriaDott. Elisa Caprari, ricercatore di Metodi matematici dell’economiaDott. Carolina Castagnetti, ricercatore di EconometriaDott. Roberto Fontana, ricercatore di Economia Applicata - Facoltà di IngegneriaDott. Mario Maggi, ricercatore di Metodi matematici dell’economiaDott. Lorenza Rossi, ricercatore di Economia Politica

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Dott. Matteo Ruggiero, ricercatore di StatisticaDott. Claudia Tarantola, ricercatore di Statistica

Dipartimento di Ricerche Aziendali “Riccardo Argenziano”Via S. Felice, 5 - tel. 0382/986229 - fax 0382/986228Direttore: Prof. Vittorio Vaccari

Prof. Paolo Benazzo, straordinario di Diritto CommercialeProf. Gabriele Cioccarelli, ordinario di Organizzazione Aziendale (in anno sabbatico)Prof. Fulvio Francavilla, ordinario di Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e FinanziarieProf. Enrico Cotta Ramusino, ordinario di Finanza AziendaleProf. Matteo Mattei Gentili, ordinario di Economia degli Intermediari FinanziariProf. Piero Mella, ordinario di Economia AziendaleProf. Luigi Rinaldi, ordinario di Ragioneria Generale e ApplicataProf. Vittorio Vaccari, ordinario di Scienze MerceologicheProf. Dario Velo, ordinario di Economia e Gestione delle ImpreseProf. Antonella Zucchella, ordinario di MarketingProf. Carla Cattaneo, associato di Economia e Gestione delle ImpreseProf. Adele Colli Franzone, associato di Matematica FinanziariaProf. Martino Colucci, associato di Diritto AmministrativoProf. Maria Elena Gennusa, associato di Diritto CostituzionaleProf. Antonio Majocchi, associato di Economia e Gestione delle Imprese InternazionaliProf. Maria Rosa Meriggi, associato di Matematica FinanziariaProf. Maria Sassi, associato di Economia ed Estimo RuraleProf. Carlo Bruno Vanetti, associato di Diritto FallimentareDott. Quirino Camerlengo, ricercatore di Istituzioni di diritto pubblicoDott. Antonio Colleoni, ricercatore di Diritto CommercialeDott. Matteo Dellacasa, ricercatore di Diritto privatoDott. Alberto Francesconi, ricercatore di Organizzazione aziendaleDott. Pietro Gottardo, ricercatore di Finanza aziendaleDott. Maurizio Ettore Maccarini, ricercatore di Economia e gestione delle impreseDott. Giancarlo M. Malvestito, ricercatore di Economia aziendaleDott. Marco Manera, ricercatore di Diritto tributarioDott. Anna Moisello, ricercatore di Economia aziendaleDott. Michela Pellicelli, ricercatore di Economia aziendaleDott. Pietro Previtali, ricercatore di Organizzazione aziendaleDott. Stefano Santucci, ricercatore di Economia aziendaleDott. Francesco Sotti, ricercatore di Economia aziendale

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Dott. Francesco Velo, ricercatore di Economia e gestione delle imprese

Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere ModerneStrada Nuova, 106c - tel. 0382/984501Ufficio Informazioni (Tedesco) - tel. 0382/984509Ufficio Informazioni (Francese-Spagnolo) - tel. 0382/984514

Dott. Elena Montagna, ricercatore di Lingua Inglese

Dipartimento di Scienze Storiche e Geografiche “Carlo M. Cipolla”Piazza del Lino, 2 - tel. 0382/984645 - fax 0382/984744

Prof. Mario Rizzo, associato di Storia economicaDott. Renzo P. Corritore, ricercatore di Storia economica

Dipartimento di Studi Politici e SocialiVia Luino, 12 - tel. 0382/33983

Prof. Maria Rita Rampazi, associato di Sociologia

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INSEGNAMENTI E DOCENTI

DOCENTE QUAL. INSEGNAMENTI TEL. 0382/ E-MAILAscari G. PO Macroeconomia (A-K) 98-6211

[email protected] P. PO Diritto Commerciale (A-K) 98-6444

[email protected] P. PO  Economia ed Organizzazione Industriale 98-6202

[email protected]

Bianchi C. PO Politica Economica [email protected]

Camerlengo Q.

R Diritto dell’Economia 98-6252Diritto Pubblico e dell’Economia [email protected]

Cavaliere A. PO Economia Pubblica 98-6219 o [email protected]

Colleoni A. R Diritto Commerciale (L-Z) [email protected]

Colli Franzone A.

PA Matematica Finanziaria (A-K) [email protected]

Corritore R.P. R Storia Economica (CLACFA) [email protected]

Cotta Ramusino E.

PO Economia e Gestione delle Imprese (L-Z)

98-6241

[email protected] Giuli M.E. PA Matematica Finanziaria (L-Z) 98-6236

[email protected]

Dellacasa M. R Istituzioni di Diritto Privato (A-K) (L-Z) [email protected]

Francesconi A.

R 98-6424 Organizzazione Aziendale [email protected]

.it  alberto.francesconi@uni

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pv.itFumagalli A. PA Macroeconomia (L-Z) 98-6215    [email protected] M.E.PA Diritto Costituzionale 98-6434    [email protected] G. PO Matematica Generale (L-Z) 98-6238    Matematica per l'Economia e la Finanza [email protected] P. PO Finanza Aziendale 98-6415

[email protected]      

Lijoi A. PA Probabilità e Statistica 98-6220Statistica (A-K) 2° modulo

[email protected] M. R Economia Monetaria e dei Mercati

Finanziari 2° [email protected]

Majocchi Alberto

PO Scienza delle finanze [email protected]

Mattei Gentili M.

PO Economia degli Intermediari Finanziari [email protected]

Moisello A.M. R Economia Aziendale (A-K) 1° modulo 98-6247Programmazione e Controllo [email protected]

Molho E. PA Matematica Generale (A-K) 98-6233      [email protected] E. R Lingua Inglese Introduzione (A-K) (L-Z) 98-6200    Lingua Inglese Perfezionamento [email protected]

Pellicelli M. R Economia Aziendale (L-Z) 1° modulo 98-6247      [email protected]

nipv.itRampa L. PO Microeconomia (L-Z) 98-6218

[email protected] M.R. R Sociologia Generale 98-4809

Teoria Sociologia [email protected] P. PO Statistica (L-Z) ( 2° modulo ) 98-6226

[email protected] L. PO Valutazione delle Aziende 98-6243

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In anno sabaticoRizzo M. PA Storia Economica (CLEC) 98-4729

[email protected] E. PA Econometria 98-6207

[email protected] L. PO Economia del Lavoro 98-6216

[email protected]

Ruggiero M. R Statistica (A-K) 1° modulo [email protected]

Santucci S. R Bilanci Aziendali 98-6246Economia Aziendale (L-Z) 2° modulo stefano.santucci@unipv.

itSassi M. PA Economia e Gestione del Sistema

Agroindustriale [email protected]

Sotti F. R Economia Aziendale (A-K) 2° modulo [email protected]

Tarantola C. R Statistica Sociale Statistica (L-Z) ( 1° modulo)

[email protected]

Vaccari V. PO Governo e Valorizzazione delle Risorse Naturali

98-6250

[email protected] G. PO Economia dello Sviluppo 98-6222

[email protected]

Velo D. PO Economia e Gestione delle Imprese (A-K)

[email protected]

Zucchella A. PO Marketing [email protected]

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ELENCO DOCENTI ESTERNIDOCENTE QUAL. INSEGNAMENTI TEL. 0382/ E-

MAILAddolorato A. C Lingua Spagnola Introduzione annelisa.addolorat

[email protected] Arlandini P. C Valutazione delle aziende paolo.arlandini@rp

3.itBernini Carri C. C 98-6240

Mercati Internazionali dei Prodotti Agricoli [email protected]

Bidoggia E. C Diritto Tributario 1° Modulo  Cultrera G. C Lingua Francese Introduzione gabriela.cultrera@

unipv.itFlorio A. SE Economia Monetaria e dei Mercati

Finanziari (I Modulo)98-6215

  [email protected] G. Held C Lingua Tedesca Introduzione [email protected]     Lucarelli S. C Storia del pensiero economicoMissaglia M. SE Economia Internazionale (2° modulo) 98-4358

[email protected]

Pezzoni S. C Conoscenze informatiche 98-6249Sistemi Informatici spezzoni@archidat

a.it

Rampa G. SEMicroeconomia (A-K) 98-6214

[email protected]

Tabellini P.M. C Diritto Tributario 2 ° modulo 98-6255Verona B. C Strumenti finanziari d’impresa [email protected]

LEGENDA

Professore ordinario POProfessore associato PAProfessore a contratto CSupplenze esterne SERicercatore R

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CORSI MUTUATI DAI COLLEGI E DA ALTRE FACOLTÀ

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CORSI MUTUATI A.A. 2010-2011 ANNO SEM. CFU DOCENTE STRUTTURAEconomia internazionale 1° modulo 1 1 6 Missaglia Fac. Scienze

PoliticheFondazione dell’Italia Unita. Idee, istituzioni, protagonisti SPS/03 2 6 Aimo Pietro Collegio

Borromeo

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CALENDARIO DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

13 SETTEMBRE 2010: TEST D’INGRESSO20-30 SETTEMBRE 2010: PRECORSO DI MATEMATICA4 OTTOBRE 2010: INIZIO DELLE LEZIONI

1° semestre

- dal 1° settembre (mercoledì) al 2 ottobre 2010 (sabato): esami (2 appelli)

- dal 4 ottobre (lunedì) al 22 dicembre 2010 (mercoledì): 11 settimane di lezione più 3 giorni per eventuali recuperi di lezioni

- Vacanze di Natale: 23 dicembre 2010 (giovedì) - 6 gennaio 2011(giovedì)

- dal 10 gennaio (lunedì) al 2 febbraio 2011 (mercoledì): primo appello d’esame

- dal 3 febbraio (giovedì) al 26 febbraio 2011 (sabato): secondo appello d’esame

2° semestre

- dal 28 febbraio (lunedì) al 28 maggio 2011 (sabato): 11 settimane di lezione, con interruzione di una settimana per le vacanze di Pasqua, più una settimana per eventuali recuperi di lezioni

- dal 21 (giovedì) al 26aprile 2011 (martedì): vacanze di Pasqua

- dal 6 giugno (lunedì) al 25 giugno 2011 (sabato): primo appello d’esame- dal 27 giugno (lunedì) al 16 luglio 2011 (sabato): secondo appello d’esame

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CALENDARIO DELLE SEDUTE DI LAUREA

- 8 novembre 2010

- 20 dicembre 2010

- 21 febbraio 2011

- 18 aprile 2011

- 18 luglio 2011

- 24 ottobre 2011

- 19 dicembre 2011

CALENDARIO PROVE DI AMMISSIONE AI C.d.L.M

- 27 settembre 2010, ore 10.00

- 22 febbraio 2011, ore 10.00

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PERCORSO FORMATIVOTutti gli studenti iscritti alla Facoltà di Economia seguono un

percorso formativo comune che impegna il primo anno di corso e il primo semestre del secondo anno.

Successivamente, il piano di studi si differenzia sulla base del corso di laurea scelto dallo studente.

Vengono qui descritti i corsi di laurea appartenenti alle due grandi classi delle Scienze Economiche: Scienze dell’Economia e della Gestione Economico-Aziendale

(classe L-18) Scienze dell’Economia (classe L-33)

Alla descrizione analitica dei corsi di laurea segue l’indicazione dei relativi piani di studio.

Si ricorda che tutti gli studenti devono presentare il piano di studio per la scelta degli insegnamenti utili al completamento dell’indirizzo di studi prescelto.

Eventuali modifiche potranno essere apportate negli anni accademici successivi.

Lo studente procederà alla compilazione on-line del proprio piano di studio: (www.unipv.it alla voce “piani di studio”); se correttamente compilato in ogni sua parte, esso si ritiene approvato senza necessità di un’espressa deliberazione.

Per ogni chiarimento in merito alla compilazione dei piani di studio gli studenti possono rivolgersi ai referenti dei Corsi di Laurea: per il CdL in Management: Dott. Alberto Francesconi, dott. Matteo

Della casa, prof. Enrico Cotta Ramusino. per il CdL in Amministrazione, controllo e finanza aziendale: prof.

Adele Colli Franzone, dott. Francesco Sotti, dott. Stefano Santucci per il CdL in Economia: Prof. Guido Ascari, dott. Quirino

Camerlengo, prof. Luisa Rosti.

La Facoltà di Economia contribuisce con insegnamenti tenuti dai propri docenti al Corso di Laurea Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale (CIM).

Il percorso formativo di questo corso di laurea e gli insegnamenti economici in esso inseriti sono documentati dal sito Internet: http://www-1.unipv.it/cim/

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CLASSE L-18 “SCIENZE DELL’ECONOMIA E DELLA GESTIONE ECONOMICO-AZIENDALE”

CORSO DI LAUREA IN MANAGEMENT (CLAM)

Il corso di laurea in Management si propone di formare un laureato che conosca le principali funzioni aziendali, con particolare attenzione al marketing, al management strategico, nazionale ed internazionale, e all'organizzazione. Il corso di laurea in Management è quindi volto a formare figure professionali capaci di comprendere ed interpretare i cambiamenti in atto nell'ambito del sistema economico nazionale ed internazionale e di tradurre gli stessi in fattori strategici di competitività, così come richiesto dal sempre più accentuato processo di globalizzazione. In tale prospettiva il laureato in Management deve conoscere l’inglese ed una seconda lingua straniera preferibilmente comunitaria e saper leggere ed interpretare trend economici per le scelte gestionali, anche con metodi matematici.

Questo percorso di studi permette una diretta employability per studenti che non vogliano proseguire gli studi oltre il triennio e favorisce il collocamento nella diffusa realtà di piccole imprese italiane, dove occorre possedere competenze gestionali diverse e saperle applicare in varie tipologie di settori economici. Il corso di laurea fornisce altresì una formazione adeguata per la prosecuzione degli studi in diverse lauree magistrali in ambito economico-aziendale.

Più nel dettaglio, il Corso di Management si pone l’obiettivo di sviluppare la capacità di interpretare i principali fenomeni economici, di comprendere i meccanismi fondamentali di funzionamento delle aziende, di acquisire adeguate conoscenze sul complesso delle funzioni relative all’amministrazione, direzione e gestione di un’azienda e sui principali strumenti applicabili ai diversi processi gestionali. Il Corso di laurea si sviluppa nell’arco di sei semestri. Nei primi tre semestri sono previsti insegnamenti volti ad assicurare una solida formazione teorica e metodologica di base relativa alle seguenti materie: microeconomia e macroeconomia, economia aziendale e ragioneria, matematica generale e finanziaria, statistica, istituzioni di diritto privato, diritto commerciale , nonché adeguate competenze informatiche ed una adeguata conoscenza della lingua inglese. A partire dal quarto semestre è previsto l'approfondimento di conoscenze fondamentali relative ai meccanismi di funzionamento dei sistemi di controllo economico-finanziario delle aziende, conoscenze fondamentali relative alle aree funzionali dell'organizzazione e

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marketing, conoscenze fondamentali per la comprensione della struttura economica, del funzionamento delle istituzioni e dei mercati monetari e finanziari e del ruolo della finanza aziendale. A completamento del percorso di studi sono previsti uno stage, o attività sostitutiva, ed una prova finale.

A completamento del percorso sono previsti uno stage - o un'attività sostitutiva del medesimo - e una prova finale.

Al termine del percorso formativo il laureato in Management: possiede adeguate conoscenze di base della matematica e della

statistica, dell’economia politica, dell’economia aziendale, del diritto;

conosce i principali metodi di indagine propri delle scienze dell’economia e della gestione aziendale;

è in grado di acquisire le informazioni fondamentali per interpretare i fenomeni economici e per analizzare i fenomeni aziendali;

è in grado di applicare i principali strumenti per la gestione aziendale e possiede competenze professionali avanzate per esercitare specifiche funzioni aziendali o per svolgere attività nell’ambito di specifici settori (manifatturiero, commerciale, servizi, intermediazione finanziaria, pubblica amministrazione);

è in grado di comunicare, oralmente e per iscritto, anche in lingua inglese ed eventualmente in un’ulteriore lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, ed è in grado di avvalersi dei principali strumenti che fanno uso delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informatica,

possiede gli strumenti cognitivi di base per lo sviluppo e l’aggiornamento delle conoscenze acquisite.

I anno primo semestre CFUEconomia aziendale 9Matematica Generale 9Istituzioni di diritto privato 6Inglese (introduzione) 3Conoscenze Informatiche 3

30

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I anno secondo semestre CFUMicroeconomia 9Statistica 9Economia e Gestione delle Imprese 9Inglese ( perfezionamento ) 6

33

Tot primo anno 63

-------------------------------------------------------------------------

II anno primo semestre CFUMatematica Finanziaria 9Macroeconomia 9Diritto Commerciale 9

27

II anno secondo semestre CFUMarketing 9Economia degli intermediari finanziari 9

18

Insegnamento a scelta tra affini/integrativi 6Insegnamento libero 6

Tot secondo anno 57

-------------------------------------------------------------------------III anno primo semestre CFUOrganizzazione aziendale 9Economia e organizzazione industriale 6

15

III anno secondo semestre CFUEconomia e gestione delle imprese internazionali 9Seconda lingua (introduzione) 3Stage o ricerca 6Prova finale (Relazione sullo stage/ricerca) 3

21Diritto tributario (principi) oDiritto dell’Economia (principi) 6Insegnamento a scelta tra i caratterizzanti 6Insegnamento a scelta tra i caratterizzanti 6

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Insegnamento libero 6

Tot terzo anno 60

180

Caratterizzanti a sceltaFinanza aziendale (II semestre) (principi)Economia e gestione del sistema agroindustriale (I semestre)Governo e valorizzazione delle risorse naturali (I semestre)

Affini/integrativi a sceltaDiritto Costituzionale (II semestre)Sociologia generale (I semestre)Storia del pensiero economico (I semestre)Statistica sociale (I semestre)

Insegnamento liberoPossono essere scelti tra tutti gli insegnamenti attivati o mutuati dalla Facoltà di Economia per i corsi di laurea triennale dalla medesima offerti. Qualora un insegnamento autonomamente scelto non sia offerto o mutuato dalla Facoltà di Economia, il Consiglio didattico si riserva di valutarne la coerenza con il progetto formativo, tenendo conto anche dell’adeguatezza delle motivazioni eventualmente addotte dallo studente.

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Corso di Laurea in MANAGEMENT (CLASSE L-18)

PIANO DI STUDI - ANNO ACCADEMICO 2010/2011

PRIMO ANNO (63 CFU) X Economia aziendale - 9 CFU - 1° semestre

X Microeconomia - 9 CFU - 2° semestre

X Istituzioni di diritto privato - 6 CFU - 1° semestre

X Statistica - 9 CFU – 2° semestre

X Matematica generale - 9 CFU - 1° semestre

X Economia e gestione delle imprese - 9 CFU - 2° semestre

X Lingua inglese (introduzione) - 3 CFU - 1° semestre

X Lingua inglese (perfezionamento) - 6 CFU - 2° semestre

X Conoscenze informatiche - 3 CFU - 1° semestre

SECONDO ANNO (57 CFU) X Matematica finanziaria - 9 CFU - 1° semestre

X Marketing - 9 CFU - 2° semestre

X Diritto commerciale - 9 CFU - 1° semestre

X Economia degli intermediari finanziari - 9 CFU - 2° semestre

X Macroeconomia - 9 CFU – 1° semestre

1 insegnamento tra Affini/integrativi

□ Diritto costituzionale 6 CFU 2° semestre□ Sociologia generale 6 CFU 1° semestre□ Storia del pensiero economico 6 CFU 1° semestre□ Statistica sociale 6 CFU 1° semestre

1 Insegnamento libero 6 CFU

TERZO ANNO (60 CFU) X Organizzazione aziendale - 9 CFU - 1° semestre

X Economia e gestione delle imprese internazionali - 9 CFU - 2° semestre

X Economia e organizzazione industriale - 6 CFU - 1° semestre

X Seconda lingua (introduzione) - 3 CFU - 2° semestre□ Lingua Francese□ Lingua Spagnola□ Lingua Tedesca

1 insegnamento tra □ Diritto tributario - 6 CFU - 1° semestre□ Diritto dell’economia (principi) - 6 CFU - 1° semestre

2 insegnamenti tra Caratterizzanti

□ Finanza aziendale - 6 CFU - 2° semestre□ Economia e gestione del sistema agroindustriale - 6

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CFU - 1° semestre□ Governo e valorizzazione delle risorse naturali - 6 CFU - 1° semestre

1 Insegnamento libero - 6 CFU

X Stage o ricerca - 6 CFU X Prova finale - 3 CFU

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CORSO DI LAUREA IN AMMINISTRAZIONE, CONTROLLO E FINANZA AZIENDALE (CLACFA)

Il corso di laurea in Amministrazione, controllo e finanza aziendale è volto a formare una figura professionale in grado di operare nell'ambito delle aziende con funzioni dirigenziali. Il laureato in Amministrazione, controllo e finanza aziendale ha una approfondita conoscenza teorica ed operativa dei processi e delle funzioni aziendali ed è capace di programmare, controllare e rilevare i fenomeni interni ed esterni della gestione, anche sotto il profilo finanziario, sia ai fini della redazione del bilancio sia ai fini informativi interni.

Il corso di laurea è rivolto a coloro che desiderano operare nella funzione di amministrazione, finanza e controllo delle imprese o che intendono intraprendere la professione di revisore contabile e, successivamente, di dottore commercialista. Il corso di laurea fornisce altresì una formazione adeguata per la prosecuzione degli studi in diverse lauree di secondo livello in ambito economico-aziendale o economico generale.

Il percorso formativo è caratterizzato da una spiccata vocazione interdisciplinare. Nei sei semestri del corso, vengono fornite approfondite conoscenze delle discipline economico aziendali con particolare riferimento alle tematiche relative all'amministrazione, controllo e finanza, adeguate conoscenze in relazione alle discipline economico-politiche di base, strumenti matematico-statistici di base e applicati. Vengono poi illustrati gli istituti più rilevanti dell’ordinamento civile, commerciale e tributario. Il corso assicura, inoltre, la conoscenza dell'inglese a livello intermedio e di una seconda lingua straniera a livello introduttivo. Esso fornisce, infine, competenze informatiche di base.

Al fine di garantire una solida preparazione di base teorica e metodologica, i primi tre semestri sono caratterizzati da insegnamenti relativi a discipline economico aziendali, economico-politiche, giuridiche, statistico-matematiche comuni anche agli altri corsi di laurea triennali proposti dalla facoltà. Nel quarto, quinto e sesto semestre sono previsti corsi specificamente volti a sviluppare la conoscenza dei meccanismi di funzionamento dei sistemi di controllo economico-finanziario delle aziende e corsi volti a completare la formazione generale dello studente, sia scelti dal medesimo nell'ambito delle discipline affini ed integrative sia liberamente scelti nell'ambito dei corsi attivati nell'Ateneo.

A completamento del percorso sono previsti uno stage - o un'attività sostitutiva del medesimo - e una prova finale.

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Al termine del percorso formativo il laureato in Amministrazione, controllo e finanza aziendale: possiede adeguate conoscenze di base dell'economia aziendale,

dell'economia politica, della matematica, della statistica e del diritto;

conosce ed è in grado di applicare i principali strumenti e metodi di rilevazione, determinazione, analisi e comunicazione delle grandezze economico-finanziarie che caratterizzano la gestione aziendale ai fini dell'informativa interna ed esterna;

è in grado di comunicare anche in lingua inglese e in una seconda lingua straniera a scelta;

è in grado di utilizzare i principali strumenti informatici e le nuove tecnologie di comunicazione;

possiede gli strumenti cognitivi adeguati per aggiornare autonomamente le conoscenze acquisite e per affrontare i corsi di laurea di secondo livello.

I anno secondo semestre CFUEconomia aziendale 9Matematica Generale 9Istituzioni di diritto privato 6Inglese (introduzione) 3Conoscenze informatiche 3

30

I anno secondo semestre CFUMicroeconomia 9Statistica 9Economia e Gestione delle Imprese 9Inglese (perfezionamento ) 6

33

Tot primo anno 63

-------------------------------------------------------------------------

II anno primo semestre CFUMatematica Finanziaria 9Macroeconomia 9Diritto Commerciale 9

27II anno secondo semestre CFU

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Bilanci aziendali 9Programmazione e controllo 9Economia degli intermediari finanziari 9

27

Insegnamento a scelta tra gli affini/integrativi 6

Tot secondo anno 60

-------------------------------------------------------------------------III anno primo semestre CFUDiritto tributario 9Storia economica 6

15

III anno secondo semestre CFUValutazione delle aziende 6Finanza aziendale (principi) 6Seconda lingua introduzione 3Stage o ricerca 6Prova finale (Relazione sullo stage/ricerca) 3

24

Insegnamento a scelta tra gli affini/integrativi 6Insegnamento libero 6Insegnamento libero 6

Tot terzo anno 57

180

Affini/integrativi a sceltaDiritto Costituzionale (II semestre)Sociologia generale (I semestre)Storia del pensiero economico (I semestre)Sistemi informatici (I semestre)

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Insegnamento liberoPossono essere scelti tra tutti gli insegnamenti attivati o mutuati dallaFacoltà di Economia per i corsi di laurea triennale dalla medesimaofferti. Qualora un insegnamento autonomamente scelto non siaofferto o mutuato dalla Facoltà di Economia, il Consiglio didattico siriserva di valutarne la coerenza con il progetto formativo, tenendoconto anche dell'adeguatezza delle motivazioni eventualmenteaddotte dallo studente.

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Corso di Laurea in AMMINISTRAZIONE, CONTROLLO E FINANZA AZIENDALE (CLASSE L-18)

PIANO DI STUDI - ANNO ACCADEMICO 2010/2011

PRIMO ANNO (63 CFU)

X Economia aziendale - 9 CFU - 1° semestre

X Microeconomia - 9 CFU - 2° semestre

X Istituzioni di diritto privato - 6 CFU - 1° semestre

X Economia e gestione delle imprese - 9 CFU - 2° semestre

X Matematica generale - 9 CFU - 1° semestre

X Lingua inglese (perfezionamento) - 6 CFU - 2° semestre

X Lingua inglese (introduzione) - 3 CFU - 1° semestre

X Statistica - 9 CFU - 2° semestre

X Conoscenze informatiche - 3 CFU - 1° semestre

SECONDO ANNO (60 CFU) X Matematica finanziaria - 9 CFU - 1° semestre

X Bilanci aziendali 9 – CFU - 2° semestre

X Diritto commerciale - 9 CFU - 1° semestre

X Programmazione e controllo - 9 CFU - 2° semestre

X Macroeconomia 9 - CFU - 1° semestre

X Economia degli intermediari finanziari - 9 CFU - 2° semestre

1 insegnamento tra Affini/integrativi

□ Diritto costituzionale - 6 CFU - 2° semestre□ Sociologia generale - 6 CFU - 1° semestre□ Storia del pensiero economico - 6 CFU - 1° semestre□ Sistemi informatici - 6 CFU - 1° semestre

TERZO ANNO (57 CFU) X Diritto tributario 9 - CFU - 1° semestre

X Valutazione delle aziende - 6 CFU - 2° semestre

X Storia economica - 6 CFU - 1° semestre

X Finanza aziendale - 6 CFU - 2° semestreX Seconda lingua (introduzione) - 3 CFU - 2° semestre□ Lingua Francese□ Lingua Spagnola□ Lingua Tedesca

1 insegnamento tra Affini/integrativi

□ Diritto costituzionale - 6 CFU - 2° semestre□ Sociologia generale - 6 CFU - 1° semestre□ Storia del pensiero economico - 6 CFU - 1° semestre□ Sistemi informatici - 6 CFU - 1° semestre

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Insegnamento libero - 6 CFU Insegnamento libero - 6 CFU

X Stage o ricerca - 6 CFU X Prova finale - 3 CFU

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CLASSE L-33 “SCIENZE DELL’ECONOMIA”

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA (CLEC)

Il corso di laurea in Economia si propone di fornire una formazione di livello universitario caratterizzata da una visione d'insieme sia dei fenomeni macroeconomici sia di quelli relativi alle attività dei singoli operatori (imprese industriali, finanziarie e di servizi, enti pubblici nazionali e internazionali). A tal fine il percorso formativo articola un identico nucleo di base, che privilegia la multidisciplinarietà e la generalità degli insegnamenti, in tre percorsi curricolari specifici (Economia dei mercati finanziari; Economia dei mercati internazionali: Economia e strategie di mercato) che preparano i laureati a svolgere analisi quantitative di supporto alle decisioni di carattere finanziario, ad occuparsi delle problematiche delle aziende private, del settore pubblico e delle organizzazioni internazionali, a valutare le scelte strategiche di impresa sulla base di approfondite conoscenze del contesto economico e regolatorio, avvalendosi altresì dei moderni strumenti della statistica e delle tecnologie dell'informazione.

Il percorso formativo è articolato in sei semestri. Nei primi tre semestri, al fine di garantire una solida preparazione di base e metodologica interdisciplinare, vengono impartiti insegnamenti, in gran parte comuni anche agli altri corsi di laurea triennale proposti dalla Facoltà, comprendenti discipline di carattere economico, aziendale, giuridico e statistico/matematico; a questi si aggiungono l’insegnamento della lingua inglese (a livello intermedio) e quello di una seconda lingua (a livello di base), nonché l’apprendimento di opportune competenze informatiche e di tecniche quantitative, soprattutto di carattere econometrico. Su questa solida base preliminare di attività didattiche si innesta, a partire dal quarto semestre, una articolata gamma di scelte curricolari che prevedono insegnamenti opportunamente selezionati in modo da orientare la formazione verso obiettivi più specifici, al fine di fornire agli studenti strumenti sia teorici sia empirici in grado di consentire loro di interpretare gli andamenti economici osservati, formulare previsioni sulle dinamiche future ed esaminare criticamente possibili strategie di comportamento per imprese, operatori e istituzioni. Il percorso formativo si conclude con uno stage o con un’attività sostitutiva, finalizzate o ad agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro, oppure a completare il curriculum di studi con la partecipazione a cicli di seminari tematici o la realizzazione di un’esperienza personale di ricerca sotto la supervisione di un docente.

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Al termine del percorso formativo i laureati potranno inserirsi quali analisti macro-economici, ricercatori socio-economici o economisti presso imprese industriali, finanziarie e di servizi, e presso enti pubblici nazionali e internazionali. Più specificamente, il percorso in Economia e strategie di mercato porta all’inserimento nelle imprese industriali e fornitrici di servizi del terziario avanzato, utilities (telecomunicazioni, energia, trasporti) autorità antitrust e autorità di regolamentazione; il percorso in Economia e mercati finanziari porta all’inserimento nelle società di gestione del risparmio, banche di investimento, SIM e uffici studi delle banche commerciali; il percorso in Integrazione economica internazionale porta all’inserimento nelle imprese multinazionali, nel settore pubblico e nelle organizzazioni internazionali, in istituzioni e aziende coinvolte nel processo di globalizzazione.

Il corso di laurea in Economia fornisce inoltre le conoscenze e competenze necessarie per affrontare i corsi di laurea di secondo livello.

1) Percorso in ECONOMIA DEI MERCATI INTERNAZIONALI

I anno primo semestre CFUEconomia aziendale 9Matematica Generale 9Istituzioni di diritto privato 6Inglese (introduzione) 3Conoscenze informatiche 3

30

I anno secondo semestre CFUMicroeconomia 9Statistica 9Economia e Gestione delle Imprese 9Inglese ( perfezionamento ) 6

33

Tot primo anno 63

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II anno primo semestre CFUMatematica finanziaria (principi) 6Macroeconomia 9Diritto Pubblico e dell’Economia 9Storia Economica 6

30

II anno secondo semestre CFUPolitica Economica 9Scienze delle Finanze 9Economia del lavoro 9

27

Tot secondo anno 57

-------------------------------------------------------------------------III anno primo semestre CFUEconomia Internazionale 9Economia dello sviluppo 9Statistica sociale 6

24

III anno secondo semestre CFUEconometria 6Seconda lingua introduzione 3Stage o ricerca 6Prova finale (Relazione sullo stage/ricerca) 3

18

Teoria Sociologica oMercati internazionali dei prodotti agricoli 6Insegnamento libero 6Insegnamento libero 6

Tot terzo anno 60

180

Insegnamento liberoPossono essere scelti tra tutti gli insegnamenti attivati o mutuati dallaFacoltà di Economia per i corsi di laurea triennale dalla medesima

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offerti. Qualora un insegnamento autonomamente scelto non siaofferto o mutuato dalla Facoltà di Economia, il Consiglio didattico siriserva di valutarne la coerenza con il progetto formativo, tenendoconto anche dell'adeguatezza delle motivazioni eventualmenteaddotte dallo studente.

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Corso di Laurea in ECONOMIA (CLASSE L-33)

PIANO DI STUDI - ANNO ACCADEMICO 2010/2011

PERCORSO ECONOMIA DEI MERCATI INTERNAZIONALI

PRIMO ANNO (63 CFU) X Economia aziendale - 9 CFU - 1° semestre

X Microeconomia - 9 CFU - 2° semestre

X Istituzioni di diritto privato - 6 CFU - 1° semestre

X Economia e gestione delle imprese - 9 CFU - 2° semestre

X Matematica generale - 9 CFU - 1° semestre

X Lingua inglese (perfezionamento) - 6 CFU - 2° semestre

X Lingua inglese (introduzione) - 3 CFU - 1° semestre

X Statistica - 9 CFU - 2° semestre

X Conoscenze informatiche - 3 CFU - 1° semestre

SECONDO ANNO (57 CFU) X Matematica finanziaria –(principi) 6 CFU - 1° semestre

X Scienza delle finanze - 9 CFU - 2° semestre

X Diritto pubblico e dell’economia - 9 CFU - 1° semestre

X Economia del lavoro - 9 CFU - 2° semestre

X Macroeconomia - 9 CFU - 1° semestre

X Politica economica - 9 CFU - 2° semestre

X Storia economica - 6 CFU - 1° semestre

TERZO ANNO (60 CFU) X Economia internazionale - 9 CFU - 1° semestre

X Econometria - 6 CFU - 2° semestre

X Statistica sociale - 6 CFU - 1° semestre

X Seconda lingua (introduzione) - 3 CFU - 2° semestre□ Lingua Francese□ Lingua Spagnola□ Lingua Tedesca

X Economia dello sviluppo - 9 CFU - 1° semestre

1 insegnamento tra Affini/integrativi

□ Teoria sociologica - 6 CFU - 2° semestre□ Mercati internazionali dei prodotti agricoli - 6 CFU - 2° semestre

Insegnamento libero - 6 CFU Insegnamento libero - 6 CFUX Stage o ricerca - 6 CFU X Prova finale - 3 CFU

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2) Percorso in ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI

I anno primo semestre CFUEconomia aziendale 9Matematica Generale 9Istituzioni di diritto privato 6Inglese (introduzione) 3Conoscenze informatiche 3

30

I anno secondo semestre CFUMicroeconomia 9Statistica 9Economia e Gestione delle Imprese 9Inglese (perfezionamento) 6

33

Tot primo anno 63

II anno primo semestre CFUMatematica finanziaria (principi) 6Macroeconomia 9Diritto Pubblico e dell’Economia 9Storia Economica 6

30

II anno secondo semestre CFUPolitica Economica 9Scienze delle Finanze 9Matematica per l’economia e la finanza 9

27

Tot secondo anno 57

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III anno primo semestre CFUSistemi informatici 6Economia monetaria e dei mercati finanziari 9

15

III anno secondo semestre CFUEconometria 6Finanza aziendale 9Probabilità e statistica 6Seconda lingua introduzione 3Stage o ricerca 6Prova finale (relazione sullo stage/ricerca) 3

33

Insegnamento libero 6Insegnamento libero 6

Tot terzo anno 60

180

Insegnamento liberoPossono essere scelti tra tutti gli insegnamenti attivati o mutuati dallaFacoltà di Economia per i corsi di laurea triennale dalla medesimaofferti. Qualora un insegnamento autonomamente scelto non siaofferto o mutuato dalla Facoltà di Economia, il Consiglio didattico siriserva di valutarne la coerenza con il progetto formativo, tenendoconto anche dell'adeguatezza delle motivazioni eventualmenteaddotte dallo studente.

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Corso di Laurea in ECONOMIA (CLASSE L-33)

PIANO DI STUDI - ANNO ACCADEMICO 2010/2011

PERCORSO ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI

PRIMO ANNO (63 CFU) X Economia aziendale - 9 CFU - 1° semestre

X Microeconomia - 9 CFU - 2° semestre

X Istituzioni di diritto privato - 6 CFU - 1° semestre

X Economia e gestione delle imprese - 9 CFU - 2° semestre

X Matematica generale - 9 CFU - 1° semestre

X Lingua inglese (perfezionamento) - 6 CFU - 2° semestre

X Lingua inglese (introduzione) - 3 CFU - 1° semestre

X Statistica - 9 CFU - 2° semestre

X Conoscenze informatiche - 3 CFU - 1° semestre

SECONDO ANNO (57 CFU) X Matematica finanziaria –(principi) 6 CFU - 1° semestre

X Scienza delle finanze - 9 CFU - 2° semestre

X Diritto pubblico e dell’economia - 9 CFU - 1° semestre

X Matematica per l’economia e la finanza - 9 CFU - 2° semestre

X Macroeconomia - 9 CFU - 1° semestre X Politica economica - 9 CFU - 2° semestre

X Storia economica - 6 CFU - 1° semestre

TERZO ANNO (60 CFU) X Sistemi informatici - 6 CFU - 1° semestre

X Econometria - 6 CFU - 2° semestre

X Probabilità e statistica - 6 CFU - 2° semestre

X Finanza aziendale - 9 CFU - 2° semestre

X Economia monetaria e dei mercati finanziari - 9 CFU - 1° semestre

X Seconda lingua (introduzione) - 3 CFU - 2° semestre□ Lingua Francese□ Lingua Spagnola□ Lingua Tedesca

Insegnamento libero - 6 CFU Insegnamento libero - 6 CFU

X Stage o ricerca 6 CFU X Prova finale - 3 CFU

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3) Percorso in ECONOMIA E STRATEGIE DI MERCATO

I anno primo semestre CFUEconomia aziendale 9Matematica generale 9Istituzioni di diritto privato 6Inglese (introduzione) 3Conoscenze informatiche 3

30

I anno secondo semestre CFUMicroeconomia 9Statistica 9Economia e Gestione delle Imprese 9Inglese (perfezionamento ) 6

33

Tot primo anno 63

-----------------------------------------------------------------------------

II anno primo semestre CFUMatematica finanziaria (principi) 6Macroeconomia 9Diritto Pubblico e dell’Economia 9Storia Economica 6

30

II anno secondo semestre CFUPolitica Economica 9Scienze delle Finanze 9Economia del lavoro 9

27

Tot secondo anno 57

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III anno primo semestre CFUEconomia pubblica 9Economia e organizzazione industriale 9Organizzazione aziendale (principi) 6

24

III anno secondo semestre CFUEconometria 6Seconda lingua introduzione 3Mercati internazionali dei prod.Agricoli 6Stage o ricerca 6Prova finale (relazione sullo stage/ricerca) 3

24

Insegnamento libero 6Insegnamento libero 6

Tot terzo anno 60

180

Insegnamento liberoPossono essere scelti tra tutti gli insegnamenti attivati o mutuati dallaFacoltà di Economia per i corsi di laurea triennale dalla medesimaofferti. Qualora un insegnamento autonomamente scelto non siaofferto o mutuato dalla Facoltà di Economia, il Consiglio didattico siriserva di valutarne la coerenza con il progetto formativo, tenendoconto anche dell'adeguatezza delle motivazioni eventualmenteaddotte dallo studente.

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Corso di Laurea in ECONOMIA (CLASSE L-33)

PIANO DI STUDI - ANNO ACCADEMICO 2010/2011

PERCORSO ECONOMIA E STRATEGIE DI MERCATO

PRIMO ANNO (63 CFU) X Economia aziendale - 9 CFU - 1° semestre

X Microeconomia - 9 CFU - 2° semestre

X Istituzioni di diritto privato - 6 CFU - 1° semestre

X Economia e gestione delle imprese - 9 CFU - 2° semestre

X Matematica generale - 9 CFU - 1° semestre

X Lingua inglese (perfezionamento) - 6 CFU - 2° semestre

X Lingua inglese (introduzione) - 3 CFU - 1° semestre

X Statistica - 9 CFU - 2° semestre

X Conoscenze informatiche - 3 CFU - 1° semestre

SECONDO ANNO (57 CFU) X Matematica finanziaria –(principi) 6 CFU - 1° semestre

X Scienza delle finanze - 9 CFU - 2° semestre

X Diritto pubblico e dell’economia - 9 CFU - 1° semestre

X Economia del lavoro- 9 CFU - 2° semestre

X Macroeconomia - 9 CFU - 1° semestre X Politica economica - 9 CFU - 2° semestre

X Storia economica - 6 CFU - 1° semestre

TERZO ANNO (60 CFU) X Economia pubblica - 9 CFU - 1° semestre

X Economia e organizzazione industriale - 9 CFU - 1° semestre

X Organizzazione aziendale - 6 CFU - 1° semestre

X Econometria - 6 CFU - 2° semestre

X Seconda lingua (introduzione) - 3 CFU - 2° semestre□ Lingua Francese□ Lingua Spagnola□ Lingua Tedesca

X Mercati internazionali dei prodotti agricoli - 6 CFU - 2° semestre

Insegnamento libero - 6 CFU Insegnamento libero - 6 CFU

X Stage o ricerca - 6 CFU X Prova finale - 3 CFU

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COLLOCAZIONE CRONOLOGICA DEGLI INSEGNAMENTI

CORSI SEMESTRALI Collocazione per anno (in numero arabo) e semestre (in numero romano)

Bilanci aziendali 2 IIConoscenze Informatiche 1 IDiritto commerciale 2 IDiritto costituzionale 2 IIDiritto dell'economia 3 IDiritto pubblico e dell'economia 2 IDiritto tributario 3 IEconometria 3 IIEconomia aziendale 1 IEconomia degli intermediari finanziari 2 IIEconomia del lavoro 2 IIEconomia dello sviluppo 3 IEconomia e gestione del sistema agroindustriale 3 IEconomia e gestione delle imprese 1 IIEconomia e gestione delle imprese internazionali – attivato a partire dall’a.a. 2012-2013

3 II

Economia e organizzazione industriale 3 IEconomia internazionale (in parte mutuato dalla Facoltà di Scienze Politiche)

3 I

Economia monetaria e dei mercati finanziari 3 IEconomia pubblica 3 IFinanza aziendale 3 IIGoverno e valorizzazione delle risorse naturali 3 ILingua francese introduzione 3 IIIstituzioni di diritto privato 1 ILingua inglese introduzione 1 ILingua inglese perfezionamento 1 IILingua spagnola introduzione 3 IILingua tedesca introduzione 3 IIMacroeconomia 2 IMarketing 2 IIMatematica finanziaria 2 IMatematica generale 1 IMatematica per l'economia e la finanza 2 IIMercati internazionali dei prodotti agricoli 3 IIMicroeconomia 1 IIOrganizzazione aziendale 3 I

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Politica Economica 2 IIProbabilità e statistica 3 IIProgrammazione e controllo 2 IIScienza delle finanze 2 IISistemi informatici 2 ISociologia generale 2 IStatistica 1 IIStatistica sociale 2 IStoria del pensiero economico 2 IStoria economica CLEC 2 IStoria economica CLACFA 3 IStrumenti finanziari di impresa 3 ITeoria sociologica 3 IIValutazione delle aziende 3 II

ELENCO SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI (SSD)

INSEGNAMENTO SSDBilanci aziendali SECS-P/07Conoscenze informatiche ING-INF/05Diritto commerciale IUS/04Diritto costituzionale IUS/08Diritto dell'economia IUS/05Diritto pubblico e dell'economia IUS/09Diritto tributario IUS/12Econometria SECS-P/05Economia aziendale SECS-P/07Economia degli intermediari finanziari SECS-P/11Economia del lavoro SECS-P/02Economia dello sviluppo SECS-P/01Economia e gestione del sistema agroindustriale AGR/01Economia e gestione delle imprese SECS-P/08Economia e gestione delle imprese internazionali SECS-P/08Economia e organizzazione industriale SECS-P/06Economia internazionale SECS-P/01Economia monetaria e dei mercati finanziari SECS-P/01Economia pubblica SECS-P/03Finanza aziendale SECS-P/09Governo e valorizzazione delle risorse naturali SECS-P/13Istituzioni di diritto privato IUS/01Lingua francese (introduzione) L-LIN/04Lingua inglese introduzione L-LIN/12Lingua inglese perfezionamento L-LIN/12Lingua spagnola (introduzione) L-LIN/07

56

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Lingua tedesca (introduzione) L-LIN/14Macroeconomia SECS-P/01Marketing SECS-P/08Matematica finanziaria SECS-S/06Matematica generale SECS-P/06Matematica per l'economia e la finanza SECS-S/06Mercati internazionali dei prodotti agricoli AGR/01Microeconomia SECS-P/01Organizzazione aziendale SECS-P/10Politica Economica SECS-P/02Probabilità e statistica MAT/06Programmazione e controllo SECS-P/07Scienza delle finanze SECS-P/03Sistemi informatici ING-INF/05Sociologia generale SPS-07Statistica SECS-S/01Statistica sociale SECS-S/05Storia del pensiero economico SECS-P/04Storia economica SECS-P/12Strumenti finanziari d'impresa SECS-P/07Teoria sociologica SPS/07Valutazione delle aziende SECS-P/07

57

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SERVIZI GENERALI DI FACOLTÀ

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SEGRETERIA DI PRESIDENZASegretaria del Preside Sig. Anna Maria Lopeze-mail: [email protected] di apertura al pubblico: dal lunedì al mercoledì dalle ore 10 alle ore 12.tel. 0382/986268 • fax 0382/22486

CompetenzeSegreteria particolare del PresideCoordinamento con gli uffici dell’amministrazione centrale, le unità amministrative periferiche e gli enti esterniVerbalizzazione delle sedute del Consiglio di Facoltà e dei Consigli DidatticiGestione del calendario delle sedute di laureaCoordinamento dei servizi indirizzati agli Studenti Lavoratori

N.B. L’ufficio non rilascia certificati: attestati di iscrizione, statini e informazioni relative alle tasse universitarie sono di competenza della Segreteria Centrale Studenti (Via S. Agostino, 1).

SEGRETERIE DI DIPARTIMENTOcon sede in Palazzo S. Felice, Via S.Felice 5

Dipartimento di Economia Politica e Metodi QuantitativiSegretario Amministrativo:

Anita Ferrario tel 0382 / 986.208Segreteria - assistenti amministrativi:

Rosalba Longhi, Margherita Alunni - tel. 0382/986208 - fax 0382/304226

Dipartimento di Ricerche Aziendali “Riccardo Argenziano”Segretario Amministrativo:

Tiziana Ravera Comelli - tel. 0382/986230Segreteria - assistenti amministrativi:

Maria Luisa Mangiarotti, Lorena Santagostino, Barbara TortiArea Informatica - Webmaster:

Fabio Simaritel. 0382/986229 • 0382/986248 • fax 0382/986228

59

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N.B. Le segreterie degli altri dipartimenti a cui afferiscono gli altri docenti della Facoltà sono indicate nella sezione precedente, sotto la rubrica “Personale Docente”

SEGRETERIA DIDATTICAResponsabile: Dott.ssa Laura Costae-mail: [email protected] di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì 9.30/12.00tel. 0382/986242

CompetenzeCollegamento con gli uffici di Ateneo nell’organizzazione dei servizi didatticiAssistenza agli studenti per la compilazione dei Piani di studioAssistenza alle Commissioni di Facoltà per l’ammissione alle lauree specialistiche e magistrali.

SEGRETERIA STUDENTIPer informazioni relative alla carriera degli studenti (tasse, scadenze, immatricolazioni, iscrizioni, piani di studio, libretto, passaggi tra corsi di studio, trasferimenti da/a altre Università, ecc.) sono attivi l’Ufficio Relazioni con il Pubblico-URP e il servizio INFORMASTUDENTI.

Ufficio Relazioni con il PubblicoCorso Strada Nuova, 65 - 27100 PaviaDal lunedì al venerdì 9.00-12.30 / 14.00-17.00tel. 0382.98 9898 – fax 0382.98 4629 – [email protected]

Informastudenti Facoltà Umanistichetel. 0382 984284/5/6/8 fax + 39 0382 984629e-mail: [email protected] Informastudenti Facoltà Scientifichetel. 0382 985949/54/58 - fax + 39 0382 984629 e-mail: [email protected] Dal lunedì al giovedì: 9.00-12.30 / 14.00-17.00 venerdì: 9.00-13.00

Ufficio Tasse

60

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Lunedì, giovedì e venerdì 9.30-12.00 – mercoledì 13.45-16.15 - martedì: 9.30-12.00 solo su appuntamento prenotabile collegandosi a http://gopa.unipv.it/ o telefonando all’Informastudenti.

UFFICIO PROGRAMMI INTERNAZIONALI Responsabile: Dott.ssa Laura Costae-mail: [email protected] di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì 9.30/12.00tel. 0382/986449fax 0382/986228

61

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UFFICIO STAGEe-mail: [email protected]. 0382/986463Fax: 0382/986228

Competenze:Organizzazione e gestione delle attività formative esterne relative alla laurea di primo livello

PASSAGGI DA ALTRE FACOLTÀ DELL’ATENEO, TRASFERIMENTI DA ALTRE SEDI UNIVERSITARIE, RIVALUTAZIONI CARRIERE PREGRESSE

Coloro che intendono presentare domanda di trasferimento ad un corso di laurea tenuto dalla Facoltà dovranno allegare alla stessa idonea documentazione che comprovi il contenuto degli insegnamenti relativi agli esami sostenuti. Si potrà pertanto allegare fotocopia del programma dei corsi ovvero certificazione del docente dell’Università o della Facoltà di provenienza.

Gli studenti, decaduti o rinunciatari, che abbiano sostenuto esami nella carriera precedente, possono, all’atto della nuova immatricolazione, richiedere la convalida degli stessi.Tale richiesta sarà sottoposta a delibera del Consiglio didattico competente.

La decisione relativa al trasferimento ad un corso tenuto dalla Facoltà sarà assunta da un’apposita commissione così composta:prof. Mario Rizzo ([email protected]), dott. Quirino Camerlengo ([email protected],it), prof. Andrea Fumagalli ([email protected]), dott. P.Gottardo ([email protected]), dott.ssa Elisa Caprari ([email protected])Gli stessi possono essere interpellati per eventuali richieste di informazioni.

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LABORATORIO E AULE INFORMATICHEPersonale:Annalisa Golfredi tel.0382/986205 [email protected] Martinelli tel.0382/986448 [email protected] Ruschena tel.0382/986206 [email protected]

La Facoltà mette a disposizione degli utenti un laboratorio e due aule informatiche. Il laboratorio e l'Aula Internet si trovano al pianterreno, l'Aula Windows si trova al piano seminterrato. I docenti, il personale tecnico-amministrativo e gli studenti della facoltà possono richiedere consulenza hardware/software e supporto alla didattica presso il laboratorio informatico.

Orario aule informatiche

Aula Internet (Mac) Aula Windows (Dos)Lunedì-giovedì 9.30-17.30 Lunedì-giovedì 9.30-17.30Venerdì 9.30-13.30 Venerdì 9.30-17.00

In Aula Internet è possibile navigare in rete tramite Internet Explorer o Mozilla Firefox, utilizzare la posta elettronica e gli applicativi Microsoft Office, OpenOffice, Acrobat Reader, Pdf Creator e Winzip. L'Aula Dos viene utilizzata soprattutto dai docenti per corsi ed esami che necessitano di strumenti informatici e dai tesisti; l'aula è comunque accessibile a tutti gli studenti per l'utilizzo di programmi applicativi generici (Microsoft Office, OpenOffice, Acrobat Reader, Pdf Creator, Winzip, Winrar) e settoriali (R, Gauss, Scilab, Gretl, Matlab, Winbugs, Tell me more), per la navigazione in rete e l'utilizzo della posta elettronica in modo "controllato", per la masterizzazione di CD, per la stampa e scannerizzazione di documenti. In aula sono infatti disponibili 3 stampanti laser, 1 scanner e i computer sono equipaggiati con lettore CD/DVD-masterizzatore CD. I computer hanno installato sia Windows che Linux.

Per accedere alle Aule informatizzate della facoltà è necessario essere iscritti alla Facoltà di Economia e ricordare il proprio numero di matricola e la password della carta d'ateneo. A partire da luglio 2008, infatti, è stato attivato il nuovo sistema di autenticazione centralizzata, che consente agli utenti di accedere ai computer utilizzando come username i primi 6 numeri della matricola e come password quella fornita con la carta d'ateneo. Gli studenti Erasmus o iscritti alla SILSIS possono rivolgersi al personale tecnico presentando

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libretto universitario, tesserino o statino per farsi assegnare l'account personale. Anche i docenti e i dottorandi che desiderano utilizzare le aule si devono rivolgere al personale tecnico, sia per l'assegnazione dell'account che per la prenotazione delle aule.

L'Università di Pavia mette a disposizione dei suoi studenti e personale la rete wireless UNIPV-WIFI. Per utilizzarla, è necessario disporre di un computer portatile dotato di scheda di rete wireless (integrata o esterna) e delle proprie credenziali. Gli studenti possono accedere alla rete wireless utilizzando come utente il loro codice fiscale e come password quella della carta d'ateneo IN MAIUSCOLO.

SITO WEB DELLA FACOLTÀ La Facoltà dispone di un proprio sito Web all’indirizzo:

http://economia.unipv.it/Esso costituisce una ulteriore risorsa a disposizione degli studenti e

del corpo docente per le normali attività universitarie.Attraverso il sito Web è possibile, ad esempio:

procedere all’iscrizione on-line agli esami di profitto consultare le date degli appelli d’esame verificare i risultati di alcuni esami scritti controllare gli orari delle lezioni accedere ai temi d’esame degli appelli precedenti (per alcune

materie) verificare gli indirizzi e-mail dei docenti ottenere informazioni sui master e sulle opportunità di stage utilizzare la bacheca elettronica consultare eventuali avvisi relativi ai servizi didattici consultare la guida dello studente

BIBLIOTECALa Biblioteca della Facoltà, con sede in Palazzo San Felice, si è

costituita attraverso la centralizzazione del patrimonio bibliografico delle singole Biblioteche di Istituto.

Possiede una raccolta di circa 40.000 volumi e circa 300 testate di periodici correnti relativi alle discipline economico-politiche, aziendalistiche, econometrico-statistico-matematiche e giuridiche.

È interamente organizzata a scaffali aperti: gli utenti possono quindi, dopo aver depositato borse, cartelle etc. negli appositi armadietti, consultare liberamente il materiale di proprio interesse.

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Solo per accedere al magazzino e per consultare alcuni testi particolari è necessario depositare un documento di identità.

I periodici, le statistiche, le enciclopedie, i dizionari, i codici ed altre particolari pubblicazioni sono escluse dal prestito a domicilio.

I volumi posseduti dalla Biblioteca sono reperibili tramite il catalogo on-line di Ateneo, consultabile all’indirizzo: http://opac.unipv.it/Comunicare con la Bibliotecaper posta: via San Felice, 7 - 27100 Paviaper telefono: Informazioni e prestito 0382/986262

Amministrazione 0382/986260Bibliotecari 0382/986261Direzione 0382/986259

via e-mail:informazioni eprestito locale:

[email protected]

prestito interbibliotecario:

[email protected]

amministrazione: [email protected]: [email protected] web dellaBiblioteca:

http://economia.unipv.it/biblio/

Orario di aperturaPer gli orari di apertura della Biblioteca consultare la pagina web

all’indirizzo: http://economia.unipv.it/biblio

Uso dei computer a disposizione degli utenti in BibliotecaPer poter utilizzare i pc disponibili in Biblioteca è necessario

effettuare la registrazione presso la Biblioteca stessa ed ottenere, cosi, una userid e una password personali.

A questo scopo è necessario compilare e firmare un modulo disponibile in Biblioteca e presentare un documento di identità valido; la registrazione può avvenire negli orari indicati in appositi avvisi affissi in bacheca e sulla pagina web della Biblioteca.

Personale e organi della BibliotecaGli organi della Biblioteca sono il Consiglio Scientifico (formato da

rappresentanti dei Dipartimenti afferenti, dal Direttore e da un rappresentante degli studenti), il Presidente del Consiglio Scientifico ed il Direttore Tecnico.

Consiglio Scientifico:Sig. Davide Arrigoni (rappresentante degli studenti), Dott. Antonio

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Colleoni, Dott. Alberto Francesconi, Dott. Pietro Gottardo, Prof. Guido Montani, Prof. Pietro Rigo.Presidente del Consiglio Scientifico: Prof. Guido MontaniRappresentante degli studenti: Sig. Davide ArrigoniDirettore della Biblioteca: Dott. Aurelio MassimoBibliotecari: Dott. Marco Brusa, Dott.ssa Daniela Muja, Sig.ra Elisabetta VerriSegretario amministrativo: Dott.ssa Letizia NicoraAddetti al servizio al pubblico:Sig. Carlo Bellani, Sig.ra Mariangela Malinverni (Coordinatore del servizio prestiti), Sig.ra Antonella Nasali.

Regolamento per il prestito di volumi della biblioteca di FacoltàIl regolamento è consultabile alla pagina http://economia.unipv.it/biblio

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Sala letturaAlla Biblioteca è annessa la Chiesa del Monastero di San Felice,

utilizzabile dagli studenti come sala di lettura per studiare sui propri volumi oppure su quelli avuti in prestito a domicilio o in prestito breve dalla Biblioteca.

Orario di aperturaLunedì-venerdì 8.00-23.00per ulteriori informazioni consultare la pagina web all’indirizzo: http://economia.unipv.it/biblio

BIDELLERIA/PORTINERIARosalia BastilloE-mail: [email protected] esterne: tel. 0382/986601Chiamate interne: tel. 6-9

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INFORMAZIONI SULL’ATTIVITÀ DIDATTICA

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ESAMI DI PROFITTO Gli esami di profitto si svolgono con modalità determinate dai

regolamenti dei consigli didattici competenti in appelli ordinari e straordinari secondo quanto risulta dal calendario del corrente Anno Accademico esposto all’albo della Facoltà.

Per consentire ai docenti un’adeguata programmazione ed un corretto svolgimento degli esami, gli studenti che intendono sostenere un esame devono iscriversi allo stesso almeno 3 giorni prima della data fissata escluso il sabato e la domenica.

Dal mese di aprile 2010 l'iscrizione a tutti gli esami della Facoltà di Economia avverrà tramite l'Area riservata degli studenti accessibile dal link https://studentionline.unipv.it/esse3/Start.do ED EFFETTUANDO IL LOGIN CON IL PROPRIO CODICE FISCALE E LA PROPRIA PASSWORD (FORNITA DALLO STUDENTE AL MOMENTO DELL’ISCRIZIONE) Gli appelli vengono visualizzati 15 giorni prima della data d'esame.Le istruzioni per utilizzare la nuova procedura sono scaricabili da questo link:http://economia.unipv.it/portale/file/Procedure%20Studente(3).pdf In particolare, dopo avere sostenuto l’esame (nel caso sia prevista la "pubblicazione degli esiti"), gli studenti dovrannno accettare o rifiutare l’esito dalla loro Area riservata entro 5 giorni dalla pubblicazione; alcuni esami prevedono un intervallo di tempo maggiore per l’accettazione degli esiti. Se lo studente non accetta o rifiuta esplicitamente il voto (ad esempio, in caso di dimenticanza), il voto è automaticamente rifiutato. Il docente può comunque consentire allo studente di iscriversi all’appello successivo e di ripubblicare il voto in questione. Nei casi in cui l'appello sia "senza pubblicazione degli esiti", gli studenti non dovranno accettare o rifiutare l'esito sull'area riservata (in quanto lo hanno già fatto all'orale).I questionari di valutazione della didattica sono disponibili solo per l'anno accademico 2009/2010. In caso di problemi, rivolgersi ai tecnici del laboratorio informatico o scrivere a [email protected] Per iscriversi ad esami mutuati da altre facoltà è necessario accedere ai relativi siti. Gli studenti Erasmus e del vecchio ordinamento quadriennale non utilizzano questa procedura e devono contattare direttamente il docente prima dell'esame.

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Sempre per agevolare lo svolgimento degli esami e per evitare lunghe ed estenuanti attese agli studenti, ogni seduta sarà aperta con l’appello degli iscritti cui seguirà il calendario di convocazione. Si ricorda agli studenti, pertanto, che è obbligatoria la presenza in aula all’inizio della seduta di esami, all’atto dell’appello degli iscritti.

Per gli studenti provenienti da altre sedi universitarie è consentito di sostenere esami di profitto dopo due mesi dalla data in cui il trasferimento è pervenuto e comunque non prima della delibera del Consiglio didattico competente.

L’ammissione agli esami di profitto è subordinata al pagamento della prima rata per sostenere gli esami di profitto relativi al I semestre; al pagamento della seconda rata per sostenere gli esami del II semestre. L’inosservanza degli obblighi amministrativi e didattici comporta l’annullamento degli esami.

Lo studente deve presentarsi agli esami di profitto munito del libretto universitario e dello statino unificato rilasciato dagli uffici di segreteria, aggiornato con cadenza almeno semestrale.

Le registrazioni dei voti dopo il superamento degli esami debbono essere effettuate nelle date indicate dal docente e comunque non oltre la sessione d’esami successiva a quella in cui l’esame è stato sostenuto. Nel caso in cui tale norma non venga rispettata lo studente dovrà ripetere l’esame.

Gli studenti impegnati nei programmi di mobilità internazionale possono concordare deroghe ai termini della registrazione degli esami con i docenti interessati.

ESAMI DI LINGUA STRANIERACon riferimento al giudizio di idoneità relativo agli esami di Lingua

Straniera e, in particolare per tutti gli insegnamenti denominati Introduzione e, limitatamente a Lingua Inglese, Perfezionamento, nella verbalizzazione la valutazione con esito positivo viene espressa mediante giudizi graduati come segue:ottimo con lode, ottimo, distinto, buono, discreto e sufficiente.Tali giudizi non saranno considerati ai fini della media.

PROGRAMMI DI MOBILITÀ INTERNAZIONALE ATTIVI PRESSO LA FACOLTÀ DI ECONOMIA

PROGRAMMA LLP-ERASMUS

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È un programma dell’Unione europea destinato a fornire un supporto alle Università, agli studenti e al personale accademico, volto ad intensificare la mobilità e la cooperazione tra le Università europee. Agli studenti iscritti presso una Università di uno Stato membro dell’Unione, il Programma offre la possibilità di trascorrere un periodo di studio significativo (da tre mesi ad un anno accademico) in un altro Stato membro ottenendo il pieno riconoscimento di tale periodo come parte integrante del corso di studio globale: infatti, condizione essenziale per l’assegnazione delle borse di studio è che il periodo di studio e gli esami sostenuti all’estero siano pienamente riconosciuti nel paese d’origine.

Nel quadro del Programma vengono erogate, direttamente a favore degli studenti, borse di studio dell’importo medio mensile di circa 340 Euro, destinate a coprire i costi della mobilità (viaggio, preparazione linguistica, alloggio), cioè le spese aggiuntive che il singolo studente deve affrontare per soggiornare in una sede universitaria diversa da quella in cui è iscritto.

Condizioni per l’assegnazione delle borse LLP-ERASMUS agli studenti

L’ammissibilità alle borse Erasmus è subordinata alle seguenti condizioni:a) il periodo di studio all’estero deve essere compreso tra tre e dodici

mesi e deve svolgersi presso una delle Università partner (l’elenco è disponibile sul sito della Facoltà);

b) gli studenti devono ricevere un riconoscimento formale scritto per il periodo di studi svolto all’estero (certificato con voti);

c) gli studenti dovranno essere esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche presso l’Università ospitante (indipendentemente dal pagamento o meno di tali tasse presso l’Università di origine);

d) gli studenti che si recano all’estero continueranno a beneficiare, durante la loro permanenza di qualsiasi borsa di studio o prestito concesso a livello nazionale o da altre fonti.

Presentazione delle domandeLe domande per l’assegnazione delle borse Erasmus vanno

presentate nel mese di febbraio/marzo e l’assegnazione avviene entro la fine di aprile.

Criteri di partecipazione al programma ErasmusI criteri di partecipazione verranno comunicati sul Bando a febbraio

2011.

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Procedure di assegnazione delle borse ErasmusIl Consiglio di Facoltà in data 30.03.1998 ha deliberato in merito

alle procedure di assegnazione delle borse Erasmus: esse prevedono l’estensione di una graduatoria tra coloro che hanno consegnato la domanda, redatta sulla base dell’anno di corso, del numero dei crediti conseguiti (ai fini della selezione saranno presi in considerazione gli esami sostenuti e registrati entro la data di scadenza del bando), della media e del risultato delle prove linguistiche, che devono essere obbligatoriamente sostenute per poter partecipare al Programma.

L’assegnazione delle borse e delle sedi viene effettuata seguendo l’ordine della graduatoria medesima e tenendo conto delle opzioni espresse nella domanda di candidatura.

Esami che possono essere sostenuti all’esteroGli studenti non potranno sostenere all’estero gli esami dei primi

tre semestri comuni della Laurea di primo livello.

Attività formative esterneLa partecipazione al Programma Erasmus costituisce una delle

attività formative esterne, alternative allo stage, e permette di conseguire 6 crediti formativi, previa consegna della relazione sull’attività svolta (per maggiori dettagli si veda la sezione precedente).

EBBS (EUROPEAN BACHELOR-LEVEL BUSINESS SCIENCES)

Possono partecipare gli studenti iscritti alla Laurea triennale nel percorso aziendale. L’obiettivo di questo programma è ottenere requisiti validi per una educazione accademica in business e management. Un’intensa cooperazione fra le istituzioni coinvolte ha permesso di strutturare un programma accademico di eccellenza che porta a sviluppare competenze in una differente comunità linguistica e una profonda conoscenza del business environment e di culture di altri paesi europei. Requisiti per l’ammissione: possono partecipare al programma gli studenti che abbiano completato i primi 3 semestri della Laurea triennale e hanno una media dei voti fra i 30% dei migliori studenti.

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Durante il percorso di studio si devono acquisire 180 crediti dei quali 60 crediti devono essere acquisiti in una delle istituzione partner, di questi , 40 nel area Business e 20 ECTS nel modulo European affaire.Lo studente che partecipa deve trascorrere due semestri in una delle Istituzione partner.Lo studente che partecipa a questo programma ottiene un certificato di EBBS.

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STUDENTI LAVORATORIA partire dall’ anno accademico 2004/05, è attivo un programma di

iniziative a favore degli studenti lavoratori, impossibilitati a seguire la didattica ordinaria.

Attualmente il servizio consiste in un’attività di tutorato a cura del docente o di un suo collaboratore didattico: i corsi in relazione ai quali il servizio è disponibile sono quelli che compongono il percorso formativo comune a tutti gli studenti della Facoltà (primi tre semestri).

I corsi in relazione ai quali sono offerti tali servizi integrativi e relativi orari, sono indicati al seguente indirizzo web: http://economia.unipv.it/portale/index.php/Studenti-Lavoratori.html

ATTIVITÀ FORMATIVE AD INTEGRAZIONE DEL TERZO ANNO DI CORSO

Per conseguire l’ammontare complessivo di 180 crediti formativi universitari, gli studenti di tutti i corsi di laurea devono obbligatoriamente svolgere una delle attività formative indicate di seguito. Ciascuna di esse attribuisce un ammontare di 6 crediti formativi: frequenza a seminari organizzati dai docenti della Facoltà esperienze formative in collaborazione con le aziende (es. il ciclo

di seminari presso l’Unione degli industriali di Pavia); soggiorni di studio all’estero svolti in base ai programmi

internazionali attività di ricerca per una durata indicativa di almeno 60 ore svolta

sotto la supervisione di un docente; relazione su esperienze lavorative di durata almeno trimestrale; tirocini didattici o stage curriculari presso aziende o altri enti

esterni. La durata è di 300 ore, includendo nella stessa il tempo dedicato alla redazione della prova finale.

Lo svolgimento delle attività integrative ha luogo di norma nel II semestre del terzo anno. Gli studenti del secondo anno possono chiedere di essere autorizzati a svolgere anticipatamente l’attività integrativa, rivolgendosi all’Ufficio Stage.

Lo svolgimento delle suddette attività è attestato da una relazione illustrativa, la quale ha una diversa valenza a seconda che lo studente scelga lo stage o un’altra attività. Se lo studente opta per lo stage, la relazione sostituisce la tesi di laurea; se invece lo studente si orienta

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verso una diversa attività integrativa, la relazione relativa ad essa si aggiunge alla tesi di laurea. La differenza è giustificata dal fatto che lo stage ha una durata significativamente superiore rispetto alle attività alternative previste a completamento del corso di studi.

Per ulteriori delucidazioni si veda in seguito, la sezione “Norme relative al voto di laurea e all’attribuzione della lode”.

Alla relazione illustrativa svolta dallo studente deve essere allegato: per le attività formative esterne diverse dallo stage, un modulo

debitamente compilato a cura dello studente su cui il docente supervisore appone un visto di idoneità;

per i tirocini formativi o stage curriculari il modulo che riporta il giudizio del Tutor Aziendale, che sovrintende allo stage, vistato dal docente universitario responsabile dell’esperienza didattica.

Relazione e modulo saranno depositati a cura dello studente presso l’Ufficio Stage.

LABORATORIO DI COMUNICAZIONE La Dott.ssa Katia Ferri Melzi d’Eril, giornalista professionista dal 1991, saggista dal 1988, socio accomandatario di Kls Joint sas dal 2001, offre la possibilità di effettuare un LABORATORIO DI COMUNICAZIONE D’IMPRESA.Si tratta di un’opportunità da 44 ore (20 ore di teoria, 20 ore di pratica e 4 ore di eventi (incontri con ospiti + una 'gita' a Milano in Borsa italiana e in una testata finanziaria).

CONTENUTO DEL PROGETTO:Premessa: natura e contenuti di un piano di marketing La creazione di un piano di comunicazioneL’importanza strategica della comunicazione finanziaria e la sua evoluzione in ItaliaLa segmentazione della comunicazione finanziariaObiettivi e target della comunicazione finanziaria per le società quotate e non quotate I pubblici di riferimento: investitori e media, la gestione dei rapportiGli strumenti della comunicazione finanziaria

Il restyling delle relazioni pubbliche nelle imprese che si accorpano e nelle imprese che si quotanoLa relazione con gli investitori istituzionali e nonLa relazione con i media: interviste stampa, interviste a radio, televisioni e siti

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La struttura dei comunicati stampa e l’organizzazione di una conferenze stampaServizio ritagli stampa e valutazione dell’impatto mediatico video e web posteventoLa progettazione di convegni, congressi, tavole rotonde

Siti web e video channels: luci e ombre della visibilità sul web

Comunicazione interna: newsletters e conventionsLa quotazione in Borsa: una rivoluzione nella comunicazione aziendaleL’introduzione delle Investor Relations Informazione obbligatoria e informazione price-sensitive

La pubblicità finanziaria, il road show, il prospetto informativo

L’informativa legata al verificarsi di eventi rilevanti: fusioni, acquisizioni, privatizzazioni, scalate, aumenti di capitale, emissioni obbligazionarie.Il bilancio come strumento di comunicazione:l a presentazione del bilancio d’esercizio, del bilancio consolidato di gruppo. L’Oscar di bilancio. I rendiconti trimestrali, semestrali e annualiL’informazione nei momenti di crisi

A CHI AVRA’ PARTECIPATO AL LABORATORIO E VORRA’ APPROFONDIRE LE TEMATICHE ATTRAVERSO UN’ESPERIENZA PIU’ LUNGA, VERRA’ DATA LA POSSIBILITA’ DI SVOLGERE UNO STAGE IN UNO DEI SEGUENTI AMBITI:

- divisione marketing e formazione di Kls Joint- testata Commodity World- siti prossimi al lancio

Il Laboratorio, valido come Attività Formativa Esterna (AFE), NON prevede la redazione di un Rapporto, da parte dello studente, il quale dovrà invece impegnarsi direttamente con la Docente Ferri nella stesura dell’elaborato finale (tesi di laurea triennale).

Lo studente interessato a svolgere uno stage aziendale è pregato di rivolgersi all’ufficio competente (Ufficio Stage).

Lo studente che invece si orienta verso un’attività formativa diversa dallo stage, è tenuto a concordare le modalità di svolgimento della stessa con un docente ufficiale della Facoltà (prof. ordinario, prof. associato, ricercatore, docente supplente o prof. a contratto). Il

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docente che sovrintende all’attività integrativa deve appartenere al corso di laurea a cui lo studente è iscritto, per meglio valutare tanto la coerenza dell’esperienza formativa con gli obiettivi del corso di laurea quanto il contenuto della relazione finale.

Come anticipato, l’attività didattica integrativa è documentata da una relazione scritta. Di seguito, se ne indicano le caratteristiche, con l’avvertenza che si denominerà “Relazione” il documento redatto dallo studente in relazione agli stage curriculari e “Rapporto” il documento redatto per la descrizione delle attività diverse dallo stage.

1. a) Rapporto sull’attività “esperienze formative in collaborazione con le aziende” (ciclo di seminari presso l’Unione degli Industriali della Provincia di Pavia).

Esso deve contenere una sintetica descrizione di ciascuno dei seminari del ciclo. b) Rapporto sull’attività “Introduzione all’economia politica del postfordismo” (ciclo di seminari che il Prof. Fumagalli ed altri docenti esterni svolgeranno nel II semestre, in base a indicazioni che saranno fornite sul sito Internet della Facoltà)

c) Rapporto sull’attività “La trasformazione del mercato del lavoro italiano” (ciclo di seminari a cura della prof.ssa Rampazi, che si svolgeranno nel II semestre, in base a indicazioni che saranno fornite sul sito Internet della Facoltà).

2. Rapporto sui “Soggiorni di studio svolto all’estero” nell’ambito di programmi internazionali.

Il Rapporto deve essere redatto in lingua straniera e deve descrivere l’esperienza svolta e gli eventuali esami sostenuti; in questo caso il modulo di idoneità, compilato a cura dello studente, deve essere vistato dal docente di lingua competente.

3. Rapporto sull’attività di ricerca svolta sotto la supervisione di un docente.

Il rapporto illustra la metodologia con cui l’attività di ricerca concordata col docente è stata svolta (ad esempio, come sono state reperite le fonti a livello bibliografico, con quale criterio sono state svolte indagini sociologiche).

Il rapporto, invece, non deve necessariamente illustrare il merito su cui verte la ricerca: in questo, il suo oggetto si differenzia nettamente da quello della tesi di laurea. Non saranno ritenuti idonei all’attribuzione dei crediti formativi rapporti che si limitano a illustrare l’attività di ricerca propedeutica alla redazione della tesi: lo studente

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è tenuto a concordare con il docente un itinerario di ricerca che non coincide con quello inerente alla redazione della tesi.

4. Rapporto relativo ad esperienze lavorative di durata almeno trimestrale.

Questa soluzione è particolarmente indicata per gli studenti che vogliano illustrare una attività lavorativa precedente o in corso anche slegata dal contesto formativo del proprio percorso di studi universitari e si articola sostanzialmente in tre parti, come indicato di seguito: presentazione della realtà lavorativa in cui si è svolta o si sta

svolgendo l’attività; descrizione delle mansioni svolte; giudizio personale sull’utilità dell’ esperienza lavorativa.

5. Relazione finale sul tirocinio formativo didattico o stage curriculare.

Questa relazione, che rappresenta la prova finale per chi ha scelto di svolgere il tirocinio formativo didattico o stage curriculare, prevede almeno 4 sezioni:a) presentazione dell’azienda dove è stato svolto lo stage (con una

analisi delle principali caratteristiche dei mercati di acquisto, dei processi di trasformazione economica o economico-tecnica e dei mercati di sbocco);

b) descrizione dell’esperienza di stage con confronto fra le mansioni previste nel progetto e le mansioni effettivamente svolte;

c) indicazione delle nozioni teoriche maggiormente utilizzate durante lo svolgimento dell’attività lavorativa;

d) giudizio personale in merito all’utilità dell’esperienza svolta.

N.B. L’estensione della relazione o del rapporto dipende dall’esperienza svolta dallo studente e dalle indicazioni fornite dal relatore.

A scopo puramente orientativo, tuttavia, si indica la lunghezza standard dell’elaborato: relazione sul tirocinio formativo didattico o stage: 10-15 pagine

dattiloscritte; rapporto su attività seminariale: 15 pagine; rapporto su soggiorno di studio all’estero nell’ambito di un

programma internazionale: 10 pagine; rapporto sull’attività di ricerca sotto la supervisione di un docente:

10 pagine;

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rapporto relativo ad esperienze lavorative di durata almeno trimestrale: 10-15 pagine;

ESAME DI LAUREA E ADEMPIMENTI PROPEDEUTICIDOMANDA E DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE ALLA SEGRETERIA STUDENTI

Ai fini dell’ammissione all’esame di laurea è necessario presentare alla Segreteria Studenti (Via S. Agostino, 1), i seguenti documenti, almeno 30 giorni prima della data fissata per la seduta:1. Domanda diretta al Rettore corredata in marca da bollo su modulo

predisposto on-line dall’Ufficio di Segreteria Studenti. Nell’ambito della domanda viene indicato il titolo della relazione e il nominativo del docente relatore; nel caso dello stage, il docente relatore coincide con il tutore universitario indicato nel progetto formativo di tirocinio didattico.

2. Libretto universitario. Qualora alla data di presentazione della domanda non abbiano ultimato gli esami di profitto, gli studenti potranno consegnare il libretto 15 giorni prima dell’esame di laurea.

3. Documento che attesta il versamento del contributo per la stampa del diploma (su modulo allegato alla domanda di laurea).

4. Copia della relazione illustrativa dello stage o della tesi di laurea, firmata dal relatore, la quale dovrà essere consegnata alla Segreteria Studenti almeno 15 giorni prima della seduta di laurea.

RELAZIONE FINALE E SEDUTA DI LAUREAPer quanto riguarda la relazione finale e la seduta di laurea, si

chiarisce preliminarmente che non è prevista in seduta di laurea alcuna discussione da parte del candidato, bensì una semplice proclamazione.

Soltanto in casi eccezionali, previa richiesta scritta tempestivamente presentata dal docente relatore, potrà svolgersi una breve discussione: per coloro che hanno svolto lo stage, verrà valutata la relazione

illustrativa dell’esperienza svolta; si veda sopra, “Attività formative ad integrazione del terzo anno”;

se lo studente sceglie un’attività formativa alternativa allo stage, deve svolgere, oltre al rapporto che documenta tale attività (si veda sopra, “Attività formative ad integrazione del terzo anno”), una breve relazione di laurea.Il titolo della relazione viene concordato con un docente della Facoltà. Fermo restando che l’estensione dell’elaborato dipende

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dall’argomento e dalle indicazioni del relatore, la lunghezza standard della relazione di laurea è di 30-40 pagine.

entro 6 giorni dalla data prevista per la seduta di laurea, il candidato consegna una copia della relazione al docente relatore e una copia alla Presidenza della Facoltà. All’elaborato deve essere allegato il modulo di valutazione della relazione o del rapporto che illustrano l’attività didattica integrativa svolta nel corso del terzo anno (si veda sopra, “Attività formative ad integrazione del terzo anno”).

NORME RELATIVE AL VOTO DI LAUREA E ALL’ATTRIBUZIONE DELLA LODE

Il voto di laurea verrà determinato dalla Commissione sommando le seguenti voci: media dei voti d’esame così come calcolata dalla Segreteria

Studenti (ovvero calcolata ponderando il voto di ciascun esame sostenuto per il relativo numero di CFU), aumentata di 0,20 punti per ciascuna lode conseguita;

3 punti per l’attività di stage o attività alternative; da 0 a 2 punti per la qualità della relazione finale; eventuali 2 punti (c.d. premio di tempestività) ai candidati che si

laureano entro il mese di dicembre dell’anno successivo a quello di iscrizione al 3° anno.

La lode verrà assegnata sulla base dei seguenti criteri: la Commissione di Laurea la attribuirà automaticamente nel caso

di una media complessiva (aumentata delle lodi) di almeno 106/110 e, congiuntamente, di un punteggio per le attività sopracitate e di premio di tempestività pari al massimo di 7 punti come sopra individuato;

qualora non si verifichino tali condizioni, ma la media complessiva (aumentata delle lodi) sia almeno 103/110, la Commissione potrà attribuire egualmente la lode purchè il curriculum del candidato sia giudicato particolarmente meritevole, in virtù di attività extracurriculari opportunamente documentate quali: partecipazione a programmi di mobilità studentesca internazionale, svolgimento di attività di tutorato, frequenza a corsi SUS.

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INFORMAZIONI SUI SERVIZIOFFERTI DALL’ATENEO

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SERVIZIO DI ASSISTENZA E INTEGRAZIONE STUDENTI DISABILI (S.A.I.S.D.)

A partire dall’anno accademico 1999/2000, in attuazione del disposto della legge 17/99, è stato istituito il Servizio di Assistenza e Integrazione Studenti Disabili (S.A.I.S.D), al fine di offrire agli studenti disabili un servizio integrato di accoglienza, assistenza e integrazione all’interno del mondo universitario.

Il Servizio è coordinato dal Prof. Cesare Dacarro, docente delegato del Rettore con funzioni di coordinamento, monitoraggio e supporto di tutte le iniziative concernenti l’integrazione degli studenti disabili all’interno dell’Università di Pavia.

ServiziIl Centro si propone di attuare diverse tipologie di intervento a

favore di studenti che all’atto dell’iscrizione segnalino la loro disabilità: servizio di accompagnamento a lezione all’interno della struttura

universitaria e assistenza durante le ore di lezione; accompagnamento con pulmino attrezzato; accompagnamento ed assistenza in mensa; materiale didattico, registrazione e lettura testi per non vedenti; assistenza di un tecnico informatico; interventi presso i docenti per attuazione prove d’esame

individualizzati; messa a disposizione interpreti per studenti non udenti; acquisizione e sperimentazione di apparecchiature informatiche

per studenti non udenti, da utilizzarsi durante l’attività didattica; istituzione borse di studio da assegnare a studenti capaci e

meritevoli con invalidità > 66%; organizzazione corsi di orientamento e mobilità per studenti non

vedenti, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi; consulenza psicologica individuale; organizzazione di un corso di alfabetizzazione informatica per

studenti disabili; servizio civile nazionale volontario; assistenza durante l’espletamento delle prove d’esame; assistenza nell’espletamento di attività burocratiche; sostegno all’inserimento lavorativo dei laureati disabili, in

collaborazione con il Centro di orientamento dell’Università; messa a disposizione di attrezzature informatiche: per studenti

non vedenti (barra braille, stampante braille, hardware e software JAWS di sintesi vocale, scanner per lettura ottica, pc portatile

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dotato di barra braille portatile, ingranditori (magnifer) per studenti ipovedenti) e per studenti non udenti (software dragon Naturally Speaking Professional, sistema di sottotitolazione delle lezioni “VoiceMeeting”, software per la rilevazione del grado e delle caratteristiche delle ipoacusie (ERGAMES).

OrariIl servizio è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30

alle ore 12.00.L’aula informatizzata è aperta il lunedì, martedì, mercoledì dalle

9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00; il giovedì e il venerdì dalle 9.00 alle 12.00.

RecapitiCentro “Servizio Assistenza e Integrazione Studenti Disabili” (S.A.I.S.D.):Indirizzo: Palazzo del Majno 16 – P.zza Leonardo da Vinci.Tel: +39-382-984953-6944FAX: +39-382-984954E-MAIL: [email protected]

Delegato del Rettore per l’assistenza ai disabili – Presidente Centro:Prof. Cesare DacarroTel: +39-0382-987397-6945FAX: +39-0382-984954E-MAIL: [email protected]

Direttore del Centro “Servizio Assistenza ed Integrazione Studenti Disabili”:Dott. Enza SciasciaTel: +39-382-984953FAX: +39-382-984954E-MAIL: [email protected]

COLLABORAZIONE DEGLI STUDENTI AI SERVIZI DELL’ATENEO (CONFERIMENTO DI INCARICHI PART-TIME)

In base all’art. 13l 390/91, l’Università degli Studi di Pavia attiva, nei limiti delle risorse disponibili, rapporti di collaborazione con studenti previa opportuna selezione.

Le forme di collaborazione consistono nello svolgimento di attività rientranti nelle seguenti tipologie:

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a) Servizi informativi generali e di orientamento per gli studenti con particolare riferimento alle matricole.

b) Interventi di assistenza mirati all’accoglimento degli studenti stranieri (borsisti Erasmus,Lingua, Tempus ecc.).

c) Interventi di assistenza a studenti disabili.d) Collaborazione nei servizi di supporto all’organizzazione ed allo

svolgimento di manifestazioni culturali e scientifiche.e) Collaborazione nella raccolta, classificazione e conservazione di

materiale di archivio o museale.f) Collaborazione ai fini dell’agibilità e del funzionamento di

apparecchiature informatiche ed audiovisive.g) Collaborazione nella raccolta, memorizzazione o elaborazione di

dati che non comportino riservatezza o assunzione di responsabilità amministrativa.

h) Collaborazione nella sorveglianza per l’agibilità di biblioteche, strutture didattiche ed altri spazi aperti agli studenti; assistenza al prestito librario.

Le prestazioni sono rese secondo le modalità e nei periodi stabiliti dai responsabili e non comportano, da parte degli studenti, alcuna assunzione di responsabilità amministrativa né danno luogo ad alcuna valutazione a fini concorsuali.

Le collaborazioni sono attribuite agli studenti attraverso una procedura concorsuale. Il bando è emanato a cura dell’Ufficio Assistenza e Mobilità studentesca e deve contenere, oltre al compenso orario da corrispondere, ogni altro elemento utile per consentire allo studente di effettuare la propria scelta.

I requisiti per la partecipazione al concorso sono i seguenti:a) Gli studenti devono essere iscritti ai corsi di laurea del vecchio

ordinamento, di laurea triennale di laurea specialistica ad anni di corso regolari successivi al primo e non oltre al primo anno fuori corso.Possono anche partecipare gli studenti iscritti al primo anno delle specialistiche purché abbiano conseguito il titolo di primo livello entro il primo anno fuori corso.

b) per accedere alle elezione gli studenti entro il 10 agosto dell’anno di presentazione della domanda devono aver conseguito il numero minimo di crediti previsto per l’accesso alle borse di studio finanziaste dalla Regione Lombardia ed erogate dall’I.S.U.

Ciascun incarico, di norma, non deve essere inferiore a 50 ore. La durata complessiva della collaborazione non deve superare le 150 ore nell’anno.

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Ulteriori informazioni sono fornite dall’Ufficio Mobilità studentesca (via S. Agostino, 1).

CASELLA DI POSTA ELETTRONICAA partire dal mese di settembre 2002, tutti gli studenti dell’Ateneo

fruiscono di una casella di posta elettronica gratuita.Maggiori informazioni sulle modalità di accesso al servizio sono

disponibili presso il sito Internet dell’Ateneo all’indirizzo: http://webmail3.ateneopv.it/horde/imp/

BANCA DATI LAUREATIL’Università di Pavia, in collaborazione con l’ISU, ha istituito un

banca dati dei laureati, diplomati e dottori di ricerca dell’Ateneo, per favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro. I dati e il curriculum vengono inseriti nella banda dati su richiesta dello studente. Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo internet http://cor.unipv.it/post/vulcano.html.

ATTIVITÀ DI TUTORINGE’ attivo un servizio di tutorato che, di concerto con i servizi di

orientamento, ha il fine di orientare ed assistere gli studenti, di renderli attivamente partecipi del processo formativo, di rimuovere gli ostacoli ad una proficua frequenza universitaria.

L’attività di tutorato rientra tra i compiti istituzionali dei professori e dei ricercatori come parte integrante dell’impegno didattico previsto dalla normativa vigente.

Per lo svolgimento di tale attività il docente può avvalersi della collaborazione di studenti di dottorato o laureandi o iscritti agli ultimi anni di corso e che abbiano dimostrato ottimo profitto nella materia oggetto del tutoring.

Alcune attività di tutorato prevedono che gli studenti si iscrivano in anticipo, così da formare piccoli gruppi o classi

Un regolamento di Ateneo disciplina nel dettaglio la prestazione del servizio.

CENTRO LINGUISTICOwww.unipv.it/ateneolingueIl Centro Linguistico dell’Università degli Studi di Pavia è un centro di servizi di Ateneo che si rivolge agli studenti, al personale docente, al personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo pavese e a chiunque

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voglia apprendere o perfezionare le lingue straniere.

Dispone attualmente di due sedi: - Centro Linguistico Laboratori, Cortile Sforzesco (sede centrale)- Centro Linguistico Uffici, Cortile Teresiano (sede centrale)

Il Centro si occupa di: fornire un servizio di autoapprendimento delle lingue straniere e di

italiano per stranieri; organizzare corsi di lingua italiana per studenti stranieri in mobilità

e per utenti esterni; rilasciare, tramite esame, le certificazioni di lingua inglese

dell’Università di Cambridge (PET, FCE, CAE, CPE) e la Certificazione di Italiano come Lingua Straniera dell’Università per Stranieri di Siena (CILS);

partecipare a progetti per la diffusione delle lingue e delle culture straniere;

fornire supporto logistico e organizzativo ai Collaboratori ed Esperti Linguistici di lingua madre (C.E.L.) che svolgono attività didattica in lingua straniera per le varie facoltà dell’Ateneo.

Il Centro Linguistico è dotato di laboratori linguistici e di aule multimediali. Inoltre dispone di una ricca mediateca contenente circa 1000 corsi con supporti audio, video e cd-rom relativi a 53 lingue diverse e di una collezione di film in lingua originale rappresentata al momento da più di 650 titoli.I supporti multimediali presenti nei laboratori possono essere utilizzati in maniera autonoma dagli studenti dell’Ateneo per approfondire gli argomenti affrontati durante le attività didattiche tenute dai C.E.L. e, più in generale, dai vari utenti per apprendere o rafforzare la conoscenza di una lingua straniera o per prepararsi ad un esame i certificazione internazionale.L’assistenza è garantita dalla presenza costante di tecnici laureati in lingue i quali sono a disposizione per aiutare nella scelta del materiale didattico e del percorso di apprendimento.Presso il Centro gli utenti possono trovare informazioni e materiali didattici non solo sulle certificazioni di cui lo stesso è sede d’esame, ma anche sulle altre principali certificazioni internazionali di lingua straniera quali TOEFL e IELTS (lingua inglese), DELF/DALF (lingua francese), certificazioni del Goethe Institut (lingua tedesca), D.E.L.E. (lingua spagnola).

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Orario di apertura del Centro Linguistico Laboratori, palazzo centrale, cortile Sforzesco: lunedì-venerdì 9.00-13.00 e 14.00-16.30

Tel. e fax Laboratori +39-0382-98.4476Tel. e fax Uffici +39-0382-98.4383Sito web www.unipv.it/ateneolingue

() Afrikaans, albanese, amarico, arabo, basco, bulgaro, cambogiano, catalano, ceco, cinese cantonese, cinese mandarino, coreano, danese, ebraico moderno, estone, finlandese, francese, gaelico irlandese, gallese, giapponese, greco moderno, gujarati, hindi, indonesiano, inglese, italiano, latino, lettone, lituano, malese, mongolo, nederlandese, norvegese, persiano, polacco, portoghese, panjabi, romeno, russo, serbo-croato, slovacco, sloveno, somalo, spagnolo, svedese, swahili, tedesco, tailandese, turco, ucraino, ungherese, urdu, vietnamita.

DIPLOMI RILASCIATI DALLA CCIP (Camera di Commercio e Industria di Parigi)

DIPLÔME DE FRANÇAIS PROFESSIONNEL AFFAIRES B2DIPLÔME DE FRANÇAIS PROFESSIONNEL AFFAIRES C1www.fda.ccip.fr

RIVOLTO AGLI STUDENTI DI TUTTE LE FACOLTÀ

Il DFP Affaires B2 è rivolto a studenti che hanno raggiunto un buon livello di conoscenza della lingua francese (dopo circa 450-500 ore di

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apprendimento). Corrisponde al livello B2 del quadro del Consiglio d'Europa. Oltre a testare le capacità orali e scritte del candidato in situazioni di comunicazione professionale in francese, prepara allo sviluppo delle specifiche capacità operative richieste in ambito aziendale.

La preparazione al DFP Affaires B2 si svolge presso l'Università di Pavia, da febbraio 2010 a fine maggio 2010, secondo un orario da concordare con i partecipanti.

Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla Dott.ssa Jeanne Heaulmé, durante le ore di ricevimento, o all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]

Il DFP Affaires C1, corrispondente al livello C1 del quadro del Consiglio d’Europa, è rivolto a studenti o laureati interessati ad acquisire conoscenze approfondite della lingua e dei meccanismi socio-economici e commerciali francesi, nonché a saper interagire nell’ambito degli affari.

Per seguire proficuamente la preparazione al DFP Affaires C1 è necessario avere una competenza della Lingua Francese equivalente al livello B2.

L'esame del DFP Affaires C1 si articola nelle seguenti prove: a) comprensione scritta; b) conoscenza del mondo degli affari; c) comprensione ed espressione scritta; d) comprensione orale ed espressione scritta; e) espressione orale.

La preparazione al DFP Affaires C1, si svolge presso l'Università di Pavia, da ottobre 2009 a fine maggio 2010, secondo un orario da concordare con i partecipanti.

Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla Dott.ssa Pioggiosi, durante le ore di ricevimento, o all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] NORME DI DISCIPLINA (ART. 22 DEL REGOLAMENTO STUDENTI)

1) Gli studenti dell’Università di Pavia durante il loro corso di studi sono tenuti ad osservare comportamenti rispettosi della legge, dei regolamenti universitari, delle libertà e dei diritti di tutti i soggetti che svolgono la loro attività di lavoro o di studio all’interno delle strutture dell’Ateneo ed astenersi dal danneggiamento dei beni di proprietà dell’Ateneo o di terzi, che anche temporaneamente vi si trovano.

2) Il Rettore, il Senato Accademico e i Consigli di Facoltà esercitano la giurisdizione disciplinare sugli studenti ed applicano e provvedimenti disciplinari secondo le vigenti norme di legge.

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3) Le violazioni delle norme di disciplina dell’Università di Pavia, comportano a carico dei trasgressori l’applicazione di provvedimenti disciplinari.

4) I provvedimenti disciplinari che possono essere applicati, salva ogni diversa previsione legislativa, sono i seguenti:a) ammonizione;b) interdizione temporanea da uno o più corsi;c) esclusione da uno o più esami o altra forma di verifica di

profitto per l’intera sessione o per parte di essa;d) sospensione temporanea dall’Università con conseguente

perdita della sessione d’esami.Il provvedimento di cui alla lettera a) è applicato dal Rettore, sentite le difese dello studente. L’applicazione dei provvedimenti di cui alle lettere b) e c) spetta al Consiglio di Facoltà, in seguito a relazione del Rettore. L’applicazione del provvedimento di cui alla lettera d) spetta la Senato Accademico, in seguito a relazione del Rettore.

5) In conformità alla normativa sul diritto agli studi, può essere, in oltre, applicata dal Rettore, sentite le difese dello studente, la sanzione amministrativa della decadenza dalle provvidenze e del pagamento di una somma pari al doppio di quella percepita per le ipotesi di falsità nelle dichiarazioni.

6) L’applicazione dei provvedimenti disciplinari deve rispondere a criteri di ragionevolezza ed equità, avuto riguardo alla natura della violazione, allo svolgimento dei fatti e alla valutazione degli elementi di prova.

7) In ogni caso, la violazione deve essere formalmente contestata allo studente mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento.

8) Entro 10 gironi dal ricevimento della contestazione lo studente può presentare liberamente le proprie difese al Rettore.

9) Contro la deliberazione del Consiglio di Facoltà che applica le sanzioni di cui alle lettere b) e c) è ammesso appello al senato accademico.

10) Chiunque assuma, nel corso di una verifica di profitto, comportamenti atti a compromettere seriamente il corretto e regolare svolgimento della verifica stessa, è allontanato dal Presidente della Commissione d’esame. Il Presidente della Commissione d’esame può segnalare l’accaduto al Preside di Facoltà il quale, tenuto conto della gravità della violazione, può attivare uno dei procedimenti disciplinari di cui all’articolo 22 del Regolamento degli Studenti.

11) Tutti i provvedimenti disciplinari sono registrati nella carriera

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scolastica dello studente e conseguentemente nel foglio di congedo.

ORGANIZZAZIONI STUDENTESCHE IN CONSIGLIO DI FACOLTÀSi riportano le organizzazioni studentesche presenti in Consiglio di

Facoltà e i nominativi dei relativi rappresentanti, il cui mandato scadrà nell’anno 2010. Per i nominativi dei rappresentanti degli studenti presso gli organi centrali dell’Ateneo, si prega di consultare il sito internet dell’Università di Pavia.

A. ATENEO STUDENTIAteneo Studenti rappresenta una compagnia di amici che vive e

studia in Università. La nostra stessa esperienza in Università e la condivisione dello studio ci hanno spinto a interessarci delle esigenze nostre e dei nostri compagni di corso; esigenze che vanno da una didattica più efficiente per l’acquisizione di una preparazione professionale adeguata, all’affronto di situazioni di disagio che si possono presentare.

L’esperienza maturata in questi anni e in altri precedenti ha messo in evidenza per noi la validità di una collaborazione tra studenti e coi docenti su questioni e problemi concreti e di interesse comune, tanto più in un periodo di radicali cambiamenti e riforme come l’attuale.

Da questo coinvolgimento sono nate iniziative concrete: la presenza dei nostri rappresentanti negli organi istituzionali

(C.d.F., C.d.A., I.S.U., S.A.); il servizio di informazioni alle matricole nel periodo

d’iscrizione davanti all’Ufficio Immatricolazioni, con le guide da noi edite come aiuto per l’inserimento degli iscritti al primo anno;

le “vacanze studio”: periodi di qualche giorno prima degli esami trascorsi insieme per aiutarsi concretamente nello studio;

le mostre didattiche allestite in Università, gli incontri e i concerti da noi organizzati o sostenuti, perché crediamo che compito irrinunciabile dell’universitario sia la ricerca della verità, nessun ambito escluso.

A realizzare tutto questo ci ha mossi e ci muove la passione per l’Università, che stimiamo quale luogo finalizzato a prepararci per il mondo del lavoro, ma anche dove formarci come persone.

Chiunque volesse conoscerci o incontrarci può farlo contattando i nostri rappresentanti:

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CONSIGLIO Dl FACOLTÀ E CONSIGLIO DIDATTICODavide Arrigoni (348/5485316).e Colonna Andrea (3298574062)

B. COORDINAMENTO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO - U.D.U.Il Coordinamento per il diritto allo Studio

(www.coordinamento.org) è un’associazione che dal 1979 opera nell’Ateneo pavese per l’affermazione e la difesa dei diritti di tutti gli studenti.

Siamo tutti accomunati da valori quali la solidarietà, l’antirazzismo, l’antifascismo, la pace e, soprattutto, la profonda convinzione che si possa e si debba dare il nostro contributo attivo per migliorare il sistema universitario.

I nostri ideali si ispirano da sempre a quelli della sinistra ma, per rimanere pienamente autonomi ed indipendenti – anche dai partiti – nella nostra elaborazione e nel nostro operato, rifiutiamo qualunque tipo di sostegno economico che non provenga dalle nostre campagne di autofinanziamento.

Abbiamo vinto le ultime 3 elezioni universitarie grazie al lavoro costante nelle facoltà e negli organi maggiori dell’ateneo.

La nostra azione si sviluppa sia a livello locale che a livello nazionale.

A livello locale, anche attraverso la costante presenza dei nostri rappresentanti negli organi di governo dell’ateneo, ci battiamo per l’approvazione dello “Statuto dei diritti degli studenti”, un testo fondato sull’idea di un’Università in cui gli studenti siano non semplici “fruitori” di un servizio ma cittadini della comunità universitaria e come tali, portatori di diritti riconosciuti. Lo statuto enuclea tali diritti prevedendo, tra l’altro, l’aumento del numero degli appelli di esame, l’eliminazione di ogni forma di salto d’appello, la creazione di un sistema di valutazione dei corsi e degli esami da parte degli studenti, il riconoscimento dello status di “studente a tempo parziale”, il completo abbattimento delle barriere architettoniche e più in generale l’adeguamento delle strutture e dei servizi dell’Università e dell’Ente per il diritto allo studio alle esigenze degli studenti.

Numerose sono le iniziative culturali che organizziamo: annuali rassegne cinematografiche, concerti, mostre e conferenze, oltre alle nostre feste che sono le uniche ad ingresso gratuito. Il Circolo Arci “RADIO AUT” dedicato alle vittime della mafia, prima situato in via Siro Comi, ora in cerca di una sede, è totalmente gestito dagli studenti del Coordinamento o a lui vicini, e funziona tramite lavoro volontario (www.radio-aut.it/).

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Per contattarci: 320-2314356 [email protected]; 333-8498086 [email protected]

A livello nazionale aderiamo all’Unione degli Universitari, un sindacato studentesco di cui siamo tra i membri fondatori, sorto circa dieci anni fa e presente ormai in quasi tutte le sedi universitarie.

Per ulteriori informazioni: Lorenzo Spairani. detto “Spairo”, [email protected], 320-2314356; Alessandro Chiozzi, rappresentante in Consiglio di Facoltà 3477671893, [email protected]; Marcello Gruppo rappresentante Consiglio di Facoltà 3771139436, [email protected]

Il coordinamento universitario sintetizza e mette a disposizione degli studenti il contenuto di alcune delibere del Consiglio di Facoltà e della Commissione didattica concernenti lo svolgimento delle lezioni e degli esami: Non è consentita la raccolta delle firme per certificare la frequenza

delle lezioni. La scelta del programma "per frequentanti" o per "non

frequentanti" da portare all'esame è rimessa al solo studente. Questo indipendentemente dall'aver frequentato o meno i corsi. Le differenze di programma sono da considerarsi solo come un consiglio per un migliore apprendimento.

Ogni discriminazione nei confronti di chi non frequenta è vietata. Non deve esistere differenza tra la modalità d'esame dell'appello

in cui si svolge il corso e quelle degli appelli successivi. Se il primo appello prevede modalità scritta (orale), tale forma deve essere garantita anche in tutti gli appelli successivi.

La difficoltà dell'esame non deve mutare nei diversi appelli. Il programma del corso da portare all'esame e il materiale su cui

prepararsi devono essere specificati sulla Guida dello Studente e ogni modifica a tali indicazioni deve essere inserita sulla pagina web del docente almeno una settimana prima dell'appello.

I corsi AK ed LZ devono essere il più possibile identici. Qualora esistano differenze sostanziali tra i programmi svolti, segnalate dagli studenti ed accertate dalla Commissione Didattica, ciascun studente potrà scegliere quale corso frequentare, se AK o LZ, e quale esame affrontare.

Per ogni corso frequentato è obbligatorio compilare il questionario di valutazione della didattica distribuito nel periodo finale delle lezioni. Per ogni esame affrontato è obbligatorio compilare un altro questionario di valutazione della modalità d'esame. I questionari sono anonimi.

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Nelle esercitazioni non può essere affrontato un programma aggiuntivo a quello spiegato a lezione. Durante le esercitazioni è solo possibile lo svolgimento pratico del programma teorico già fatto a lezione. Esercitazioni e lezioni non sono intercambiabili fra loro.

Le registrazioni dei voti dopo il superamento degli esami debbono essere effettuate nelle date indicate dal docente e comunque non oltre la sessione d’ esami successiva a quella in cui l’esame è stato sostenuto. Nel caso in cui tale norma non venga rispettata lo studente dovrà ripetere l’esame. Gli studenti impegnati nei programmi di mobilità internazionale possono concordare deroghe ai termini della registrazione degli esami con i docenti interessati.

Per sovrapposizioni di esami o corsi si può mandare una mail alla Commissione Orari e Aule della Facoltà: [email protected]

Il limite per potersi laureare alla triennale senza perdere l'iscrizione alla magistrale è il mese di febbraio.

C. AZIONE UNIVERSITARIAAzione Universitaria (www.gioventuniversitaria.org) è

un’associazione studentesca che più di dieci anni svolge la sua attività all’interno dell’Università degli Studi di Pavia; le sue origini affondano nell’esperienza del F.U.A.N. (Fronte Universitario di Azione Nazionale).

L’attività di Azione Universitaria si basa soprattutto sulla difesa dei diritti degli studenti.

In questi ultimi due anni si è soprattutto impegnata per impedire lo sconsiderato aumento delle tasse universitarie,soprattutto se non accompagnato da un aumento dei servizi.

Affianchiamo inoltre gli studenti con servizi rivolti al sostegno delle necessità tipiche degli universitari come: agevolazioni per abbonamenti ai mezzi di trasporto urbani, ricerca di alloggi, orientamento (percorsi di studio, erasmus, stage, ecc…), attività di tutorato, tornei sportivi, feste universitarie e attività ricreative.

La nostra associazione si auto-finanzia totalmente e non riceve finanziamenti di alcun tipo ne da sindacati ne da partiti o da enti religiosi.Consiglio di Facoltà e consiglio didattico Salvatore Giordano,3331031239; Andrea Ceraminato, 3334972712; Simone Mafia, 3285909869; Cecalupo Federica, 3491418992; Pane Daniele, 3334592967.

Per ulteriori informazioni: Matteo Mitsiopoulos Consiglio di amministrazione, 3394765108

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D. MOVIMENTO UNIVERSITARIO PADANOMarco Tombola 333.2578373 [email protected]

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INCHIOSTRO, IL GIORNALE DEGLI STUDENTI

Inchiostro è il giornale ufficiale degli studenti dell’Università di Pavia. È un’iniziativa realizzata con il contributo della commissione A.C.E.R.S.A.T. e dell’I.S.U. di Pavia. Collabora inoltre con il COR all’orientamento delle future matricole. Nasce nel marzo 1995 ad opera degli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia. Sin dai primi anni si propone di allargare la propria redazione e i propri collaboratori a tutti gli studenti dell’Ateneo Pavese. Oggi la redazione vanta collaboratori di quasi ogni Facoltà. La collaborazione al giornale è aperta a tutti i membri dell’Università: studenti in primis, ma anche dottorandi, specializzandi, borsisti, ricercatori, docenti e personale tecnico-amministrativo. Studenti di tutte le idee hanno scritto, scrivono e/o collaborano per Inchiostro, il quale mantiene la sua indipendenza ed estraneità a qualsiasi controllo politico. La periodicità del giornale è mensile compatibilmente con gli esami e i periodi festivi. Inchiostro è distribuito gratuitamente in tutti dipartimenti, le biblioteche, le sale studio dell’Ateneo ed è reperibile anche nelle maggiori librerie della città e in tutti i collegi. Lo si può trovare inoltre negli appositi dispenser collocati in diversi punti dell’Università. Inchiostro è anche un’associazione culturale e ricreativa che promuove e organizza conferenze, incontri, mostre, feste, e concorsi, aprendo le più svariate collaborazioni (Comune, Provincia, Teatro Fraschini, A.D.R.A.T., Shop-up, La Provincia Pavese, ecc.). Inoltre si occupa di bookcrossing, “liberando” per la città un libro al mese dopo averlo recensito. Per informazioni e collaborazioni: Web: http://inchiostro.unipv.it Indirizzo: Via Mentana, 4 - 27100 Pavia Tel: 3389156897 E-mail: [email protected] Direttore Editoriale: Mauro Del Corno

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ULTERIORI ORGANIZZAZIONI PRESENTI NELL’AMBITO DELLA FACOLTÀ

A.I.E.S.E.C.

“AIESEC è la più grande organizzazione studentesca del mondo, apartitica, non discriminante e senza fini di lucro”. Questa è la definizione di base, ma non è soltanto un gruppo di studenti: qual è il suo valore aggiunto?Innanzitutto è un’organizzazione internazionale, dato che è presente in 110 nazioni e 1100 università nel mondo. Questo permette ai suoi membri di affacciarsi su uno scenario cosmopolita, sviluppando un pensiero globale, seppur partendo da una piccola realtà, quale quella pavese. Il contatto con i membri di AIESEC di tutto il mondo avviene soprattutto in occasione dei congressi e degli stage all’estero di tipo tecnico, economico, sociale e di sviluppo presso aziende, organizzazioni no profit, istituzioni. In questo modo lo studente entra a far parte di un network che supera il livello locale e nazionale, da non sottovalutare come trampolino di lancio verso il mondo del lavoro.AIESEC è sostenuta da diversi organismi internazionali, tra cui UNESCO, UNICEF e ONU. La collaborazione con quest'ultimo, per esempio, l’ha portata a partecipare a diverse conferenze di rilevanza globale, come per esempio il World Summit for Sustainable Development di Johannesburg nell’agosto/settembre 2002, come delegazione portavoce delle idee dei giovani sull’argomento. Le azioni di AIESEC sono basate su valori quali il dialogo, l’internazionalismo, la responsabilità nei confronti della società, con lo scopo di formare giovani che siano attori responsabili nel mondo, impegnandosi nel processo di cambiamento di cui la nostra società ha bisogno.AIESEC è interamente gestita da studenti universitari, sia da un puntp di vista strettamente operativo, sia da un punto di vista strategico. Entrare nell’universo AIESEC non costa nulla, ed è una scelta che attualmente hanno fatto più di 50.000 giovani nel mondo. Perciò se siete interessati, o anche solo curiosi, bussate al nostro ufficio, che si trova presso la Facoltà di Economia, dietro l’aula A (nel cortile di fronte al bar); oppure contattateci: 

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Tel. 0382/986474E-mail: [email protected]:  www.aiesec.org        www.aiesec.org/italy/pavia

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A.L.E.P.L’A.L.E.P. (Associazione Laureati in Economia a Pavia) è stata

costituita nel 1988. Le sue finalità sono quelle di svolgere attività di aggiornamento scientifico, di scambio di esperienze professionali, di promozione culturale nell’interesse dei soci. Essa inoltre promuove iniziative a favore della Facoltà di Economia nell’ambito dell’Ateneo.

Di seguito viene proposta una breve sintesi delle attività dell’Associazione.a) Archivio - è stato costituito l’archivio elettronico dei soci, completo

di dati anagrafici e indirizzo. Su questa base sarà possibile proseguire un lavoro di archiviazione dati (professionali e personali) allo scopo di favorire l’interazione tra soci e laureati della Facoltà.

b) Attività di segnalazione dei neolaureati - È segnalato un breve curriculum di tutti i neolaureati a 50 tra le maggiori aziende, banche e agenzie di ricerca del personale.

c) Stage – Si organizzano stages presso alcune aziende italiane. Attualmente sono numerosi i neolaureati che stanno svolgendo gli stage presso società italiane.

d) Segnalazione ai soci di attività, seminari e convegni organizzati dalla Facoltà, di interesse rilevante su tematiche attuali.

e) Riunioni conviviali ed altri incontri culturali - Vengono organizzate periodiche riunioni conviviali ed incontri culturali nel corso dei quali i soci ALEP hanno l’occasione di ascoltare brevi relazioni da parte di ospiti di chiara fama.

f) Sviluppo di contatti con le aziende presenti sul territorio a favore del placement e della collaborazione nell’organizzazione di incontri.

Per ulteriori informazioni, si può contattare il dott. Giacomo Pomati, gpomati@tin.

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PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTIAnno Accademico 2010-2011

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BILANCI AZIENDALI9 CFU

Titolare del corso: Stefano Santucci [email protected]

Obiettivo formativo del corso:Gli obiettivi del corso di Bilanci aziendali sono finalizzati a fornire allo studente gli strumenti tipici della ragioneria per la interpretazione e la rilevazione dei principali fatti amministrativi aziendali, nonché per comprendere l'iter genetico di redazione del bilancio di esercizio con particolare riferimento alle operazioni che portano alla preparazione del bilancio (scritture di assestamento, criteri di valutazione delle poste attive e passive, modalità di rappresentazione dei valori nelle tavole di sintesi e sviluppo delle informazioni sulla situazione aziendale nei documenti discorsivi di bilancio). Tutto ciò avendo riguardo alle principali indicazioni della dottrina ragionieristica italiana ed alle indicazioni dei principi contabili nazionali (Principi OIC) ed internazionali (IFRS).

Programma:Il corso si divide in due parti:1) le rilevazioni di contabilità sistematica:

La presente parte si propone l’obiettivo di definire le modalità di rilevazione nella contabilità sistematica delle operazioni afferenti l’area della gestione istituzionale caratteristica, accessoria e finanziaria (con particolare riferimento alle operazioni di finanziamento ed a quelle di copertura), nonché le determinazioni di fine esercizio, cioè le scritture necessarie per la determinazione dell’utile di esercizio, nonché alle prime nozioni concernenti la rappresentazione dei valori reddituali e patrimoniali nel bilancio di funzionamento secondo gli schemi di legge vigenti;

2) dalla contabilità all’informativa di bilancio secondo i principi contabili nazionali (IT GAAP) e internazionali (IFRS):La seconda parte del corso è finalizzata alla definizione del processo che porta alla iscrizione, alla valutazione degli elementi attivi e passivi del capitale di bilancio, nonché alle correlate informazioni da indicare nei documenti discorsivi che integrano il sistema informativo di bilancio, tanto con riferimento ai principi contabili nazionali che a quelli internazionali, con particolare riferimento alle seguenti problematiche:A. Armonizzazione internazionale ed evoluzione della disciplina del

bilancioB. Finalità e principi generali del bilancio di esercizio

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C. Struttura e contenuto del bilancio di esercizioD. Immobilizzazioni materiali e immaterialiE. Titoli, le partecipazioni e gli atri strumenti finanziari primari e

derivatiF. Rimanenze di magazzinoG. Crediti, i debiti e i fondi per rischi e oneriH. Imposte sul reddito nella normativa civilistica e fiscale

Bibliografia di riferimento:S. Santucci Lezioni di Ragioneria, nuova edizione, EGEA, in corso di pubblicazione.

Modalità d’esame:Prova scritta obbligatoria, orale integrativo.

Attività di tutoratoIl corso prevede attività di tutorato, anche per studenti lavoratori.

 

CONOSCENZE INFORMATICHE3 CFU

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Titolare del corso: Sergio Pezzoni [email protected]

Obiettivo formativo del corso:L’obiettivo è l’utilizzo del personal computer e delle sue applicazioni più diffuse e la conoscenza dei concetti generali della tecnologia informatica.

Programma:Concetti teorici di baseHardwareSoftwareReti informaticheIl computer nella vita di ogni giornoSalute ambiente e sicurezzaCopyright Uso del computer e gestione dei file (Windows)DesktopGestione dei fileVirusGestione della stampaElaborazione di testi (Word)Usare l’applicazioneOperazioni di baseFormattazioneOggettiPreparare l’outputFoglio elettronico (Excel)Usare l’applicazioneCelleFogliFormule e funzioniFormattazioneGraficiPreparare l’outputDatabase (Access)Usare l’applicazioneTabelleMaschereReperire informazioniReportPreparare l’outputPresentazioni (Power Point)Usare l’applicazione

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Sviluppare una presentazioneTesto e immaginiGrafici e disegniEffetti specialiPreparare l’output

Bibliografia di riferimento:S.Pezzoni, P.Pezzoni, S.Vaccaro - La patente europea del computer, guida completa - Syllabus 4 Edizione Office 2000, Mondadori Informatica.S.Pezzoni, P.Pezzoni, S.Vaccaro - La patente europea del computer, Test e quiz - Syllabus 4 Edizione Office 2000, Mondadori Informatica.

Modalità d’esame:Prova scritta e prova pratica sul computer.

DIRITTO COMMERCIALE9 CFU

Titolare del corso: Paolo Benazzo A-K [email protected] Colleoni L-Z [email protected]

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone l'obiettivo di offrire un inquadramento organico del diritto dell'impresa, con precipuo riferimento alle strutture organizzative di tipo societario, facendo cogliere - in chiave critica - la specialità e la specificità rispetto alle categorie ed agli istituti del diritto privato.

Programma:Sezione Prima (Imprenditore – statuto dell’imprenditore – azienda)Il diritto commerciale: nozione, fonti e specialità. La nozione di imprenditore nell’art. 2082 cod. civ.: gli elementi costitutivi.Inizio e fine dell’attività di impresa. L’imputazione della attività di impresa.La classificazione degli imprenditori. L’imprenditore agricolo: nozione e disciplina. Il piccolo imprenditore. L’imprenditore commerciale: nozione e statuto speciale.Lo statuto dell’imprenditore commerciale: iscrizione nel registro delle imprese; le scritture contabili.Gli ausiliari dell’imprenditore commerciale: institore, procuratore e commessi.

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L’organizzazione dell’imprenditore: la disciplina legale dell’azienda.Sezione Seconda (Impresa collettiva – contratto di società – società lucrative)Dell’impresa collettiva: il contratto di società. La comunione a scopo produttivo e la comunione a scopo di mero godimento. La società e altre forme di esercizio dell’impresa in forma non individuale (associazione, fondazione, associazione in partecipazione, consorzi, associazione temporanea di imprese).Le società a scopo lucrativo: società di persone vs. società di capitali. I tipi di società di persone: s.s.; s.n.c.; s.a.s. Società occulta, società di fatto e società irregolare.La disciplina legale della società semplice: conferimenti, capitale e patrimonio. Partecipazione agli utili e alle perdite. Organizzazione interna, amministrazione, controllo e rappresentanza della società.Dello scioglimento della società e dello scioglimento del rapporto sociale limitatamente ad un socio. I casi: morte, recesso ed esclusione del socio; modello legale e modelli statutari.La s.n.c.: regole speciali.La s.a.s., regolare ed irregolare: in particolare, amministrazione e controllo della società; disciplina e ruolo del socio accomandante.Sezione Terza (Le società di capitali: il modello azionario – la s.p.a.)I tipi di società di capitali (s.p.a.; s.r.l.; s.a.p.a.). La s.p.a.: nozione, caratteri, costituzione. La s.p.a. unilaterale. L’organizzazione patrimoniale: conferimenti, capitale e patrimonio (nozioni e cenni di disciplina).(segue): il capitale di rischio: le azioni e gli altri strumenti partecipativi. Il capitale di credito: i titoli obbligazionari (cenni).I patti parasociali nelle società chiuse e aperte.Della circolazione delle azioni: limiti convenzionali e limiti legali.Le operazioni sulle proprie azioni. Le partecipazioni in altre imprese.I titoli obbligazionari. Delle modificazioni dell’atto costitutivo. Il diritto di recesso. In particolare: aumenti e riduzioni del capitale. Il diritto di opzione.I patrimoni destinati: patrimoni unilaterali e patrimoni contrattuali.Gli organi della società e i diritti dei soci: l’assemblea e le deliberazioni dei soci.Dell’amministrazione e del controllo della società: i tre modelli legali.Il funzionamento degli organi collegiali: invalidità delle deliberazioni assembleari e delle deliberazioni consiliari.(segue): del collegio sindacale e del controllo contabile. Il sistema dualistico e il sistema monistico (cenni).La responsabilità degli organi sociali nel sistema ordinario.(segue): e nei sistemi alternativi.

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Le modificazioni dell’atto statutarie e il diritto di recesso del socio.Le operazioni sul capitale: aumenti e riduzioni.Sezione Quarta (La s.r.l.)Costituzione e struttura finanziaria; la s.r.l. unipersonale; conferimenti, capitale e patrimonio; i finanziamenti dei soci.La quota di partecipazione sociale: natura e leggi di circolazione.Recesso ed esclusione del socio.La struttura organizzativa della società: amministrazione, gestione e controllo della società a responsabilità limitata.Modificazioni statutarie e le operazioni sul capitale. Emissione dei titoli di debito.Sezione Quinta (Le operazioni straordinarie – direzione e coordinamento delle società)Scioglimento e liquidazione delle società di capitali.La trasformazione.La fusione e la scissione.Direzione e coordinamento delle società: i gruppi.

Bibliografia di riferimento:Testi consigliati, in alternativa:CAMPOBASSO G.F., Manuale di Diritto Commerciale, UTET, Torino, ultima edizione;PRESTI G., RESCIGNO M., Corso di diritto commerciale, Zanichelli, Bologna, ultima edizione.Per la sola parte relativa alle Sezioni II-V:ASSOCIAZIONE DISIANO PREITE, Il Diritto delle Società, Il Mulino, Bologna, ultima edizione.

Modalità d’esame:scritto/orale

DIRITTO COSTITUZIONALE6 CFU

Titolare del corso: Maria Elena Gennusa [email protected]

Collaboratori: Quirino Camerlengo

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone di fornire agli studenti una panoramica dei principali istituti del diritto costituzionale italiano attraverso la lettura

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dei principi consacrati nella Costituzione repubblicana e l’analisi della loro applicazione concreta nella giurisprudenza e nell’attualità politica. Un particolare risalto verrà dato al principio democratico come elemento unificante dell’intero testo costituzionale.

Programma:Il principio democratico nella Costituzione: i possibili significati di democraziaIl sistema delle fonti del diritto come applicazione del principio democraticoDemocrazia/sovranità popolare: i diritti politici e i loro rapporto con l’idea di cittadinanza. Libertà di associazione politica, diritto di votoI sistemi elettoraliIl Parlamento e le sue funzioniIl Governo e le sue funzioniIl Presidente della RepubblicaLa forma di governo italiana nella sua evoluzione e configurazione attualeLe altre forme di governo: confronto con alcuni modelli stranieriDemocrazia/libertà: i diritti civiliLibertà personale e di circolazione e soggiornoLibertà religiosa e principio di laicità dello StatoI “nuovi diritti”Il ruolo della magistratura nella tutela dei dirittiDemocrazia/Eguaglianza: non discriminazione ed eguaglianza sostanzialeAzioni positiveDiritti socialiDemocrazia rappresentativa/democrazia diretta: il referendum abrogativoGli strumenti di tutela della democraziaLa Corte costituzionale e il controllo di costituzionalità delle leggiIl regionalismoLe sfide della democrazia: lo Stato nel quadro internazionaleGlobalizzazione e crisi dello StatoLa tutela dei diritti oltre lo Stato: verso una protezione multilivello dei diritti fondamentali

Bibliografia di riferimento:M. Gennusa, S. Ninatti, Persona e processo democratico, Giappichelli, Torino, 2008R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto costituzionale, Giappichelli, Torino, 2008

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Modalità d’esame:Scritto

DIRITTO DELL’ECONOMIA6 CFU

Titolare del corso: Quirino Camerlengo [email protected]

Collaboratori: Maria Elena Gennusa

Obiettivo formativo del corso:Il corso si prefigge l’obiettivo di ricostruire, nel quadro dei princìpi costituzionali, il sistema complesso dei rapporti tra diritto ed economia, con particolare attenzione al ruolo delle istituzioni pubbliche ed ai rapporti di queste con gli operatori economici.

Programma:Prima parte (24 ore)La prima parte del corso si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti di Economia le nozioni di base necessarie per la comprensione delle tematiche poste nel “nucleo essenziale” del corso. Le nozioni fondamentali del diritto (norma giuridica e fonti) La nozione di Stato ed i suoi elementi costitutivi La Costituzione: concetto e funzione Il principio democratico e le sue modalità di espressione L’apparato istituzionale dello Stato italiano (rapporti tra

Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica) Il sistema delle autonomie (cenni)Seconda parte (6 ore)Una volta acquisite le nozioni fondamentali dell’ordinamento giuridico e del diritto pubblico, l’attenzione si sposterà verso i concetti basilari di altre discipline che, più di altre, risentono dell’influenza esercitata dai processi economici. Più precisamente verranno trattati i fondamenti del diritto commerciale (la nozione di impresa, di imprenditore e di azienda nel codice civile; il concetto di persona giuridica e di autonomia patrimoniale; le società: introduzione; le società di persone (la società semplice; la società in nome collettivo; la società in accomandita semplice); le società di capitali (la società per azioni: i mercati finanziari e la società per azioni quotata; la società in accomandita per azioni; la società a responsabilità

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limitata); le società cooperative (cenni); scioglimento, trasformazione, fusione e scissioneTerza parte (12 ore)Poste le basi relative all’assetto istituzionale e funzionale dello Stato e quelle inerenti alla configurazione giuridica degli operatori economici, l’ultima parte del corso verterà sullo studio degli ambiti nei quali si realizzano i rapporti tra pubblici poteri e privati, in relazione ai processi produttivi ed alle transazioni economiche. Il fattore economico nella Costituzione italiana (analisi dell’art. 41:

mercato o economia mista?) Forme e scopi dell’azione pubblica nell’economia Soggetti e strumenti dell’azione pubblica nell’economia La regolazione economica dei servizi di pubblica utilità (il ruolo

delle autorità amministrative indipendenti) I servizi pubblici I vincoli quantitativi alle attività economiche Il principio di non discriminazione e gli obblighi dell’operatore

economico pubblico Diritto ed economia nell’era della globalizzazione

Bibliografia di riferimento:Prima parte: A. BARBERA, C. FUSARO, Corso di diritto pubblico, ult. ed., Mulino, Bologna (solo le parti corrispondenti) o, in alternativa, P. CARETTI, U. DE SIERVO, Istituzioni di diritto pubblico, ult. ed., Giappichelli, Torino (solo le parti corrispondenti)Seconda parte: P. TRIMARCHI, Diritto privato, ult. ed., Giuffrè, Milano (solo le parti corrispondenti)Terza parte: S. CASSESE, La nuova costituzione economica, Laterza, Roma-Bari

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Modalità d’esame:Solo scritto, sia con domande a risposta multipla che con domande a risposta aperta

DIRITTO PUBBLICO E DELL’ECONOMIA9 CFU

Titolare del corso: Quirino Camerlengo [email protected]

Collaboratori: Maria Elena Gennusa

Obiettivo formativo del corso:Il corso mira ad offrire agli studenti di Economia gli strumenti di conoscenza e di analisi degli istituti e dei processi nei quali si sostanzia il costante confronto dialettico tra diritto ed economia. I classici temi del diritto pubblico verranno affrontati cercando di cogliere le molteplici interazioni reciproche che contraddistinguono i processi normativi e le decisioni economiche, sia sul piano istituzionale, che sul versante funzionale. Il percorso formativo così intrapreso stimolerà, quindi, l’attenzione dello studente verso le diverse manifestazioni del fattore economico negli ambiti tradizionalmente dominati dal diritto.

Programma:Prima parte (24 ore)La prima parte del corso si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti di Economia le nozioni di base necessarie per la comprensione delle tematiche poste nel “nucleo essenziale” del corso. Le nozioni fondamentali del diritto (norma giuridica e fonti) La nozione di Stato ed i suoi elementi costitutivi La Costituzione: concetto e funzione Il principio democratico e le sue modalità di espressione L’apparato istituzionale dello Stato italiano (rapporti tra

Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica) Il sistema delle autonomie (cenni)Seconda parte (6 ore)Una volta acquisite le nozioni fondamentali dell’ordinamento giuridico e del diritto pubblico, l’attenzione si sposterà verso i concetti basilari di altre discipline che, più di altre, risentono dell’influenza esercitata dai processi economici. Più precisamente verranno trattati i fondamenti del diritto commerciale (la nozione di impresa, di imprenditore e di azienda nel codice civile; il concetto di persona

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giuridica e di autonomia patrimoniale; le società: introduzione; le società di persone (la società semplice; la società in nome collettivo; la società in accomandita semplice); le società di capitali (la società per azioni: i mercati finanziari e la società per azioni quotata; la società in accomandita per azioni; la società a responsabilità limitata); le società cooperative (cenni); scioglimento, trasformazione, fusione e scissioneTerza parte (12 ore)Poste le basi relative all’assetto istituzionale e funzionale dello Stato e quelle inerenti alla configurazione giuridica degli operatori economici, l’ultima parte del corso verterà sullo studio degli ambiti nei quali si realizzano i rapporti tra pubblici poteri e privati, in relazione ai processi produttivi ed alle transazioni economiche. Il fattore economico nella Costituzione italiana (analisi dell’art. 41:

mercato o economia mista?) Forme e scopi dell’azione pubblica nell’economia Soggetti e strumenti dell’azione pubblica nell’economia La regolazione economica dei servizi di pubblica utilità (il ruolo

delle autorità amministrative indipendenti) I servizi pubblici I vincoli quantitativi alle attività economiche Il principio di non discriminazione e gli obblighi dell’operatore

economico pubblico Diritto ed economia nell’era della globalizzazioneQuarta parte (24 ore)L’attenzione si soffermerà su due profili fondamentali del diritto pubblico: il sistema delle garanzie e i diritti fondamentali. Più precisamente: l’ordinamento giudiziario italiano e sovranazionale i princìpi fondamentali del processo la giustizia costituzionale i diritti fondamentali, tra ordinamento italiano e ordinamenti

sopranazionali

Bibliografia di riferimento:Prima e quarta parte: A. BARBERA, C. FUSARO, Corso di diritto pubblico, ult. ed., Mulino, Bologna (solo le parti corrispondenti) o, in alternativa, P. CARETTI, U. DE SIERVO, Istituzioni di diritto pubblico, ult. ed., Giappichelli, Torino (solo le parti corrispondenti).Seconda parte: P. TRIMARCHI, Diritto privato, ult. ed., Giuffrè, Milano (solo le parti corrispondenti).Terza parte: S. CASSESE, La nuova costituzione economica, Laterza, Roma-Bari.

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Modalità d’esame:Solo scritto, sia con domande a risposta multipla che con domande a risposta aperta.

DIRITTO TRIBUTARIO6 e 9 CFU

Titolare del corso: Paolo M. Tabellini (2° modulo)Elenio Bidoggia (1° modulo)

Collaboratori: Marco ManeraMaurizio ContiniGiovanna Oddo

Obiettivo formativo e programma del corso: Il corso si propone di fornire allo studente la conoscenza dei principi generali dell’ordinamento tributario italiano e comunitario nonché relativi alle Convenzioni internazionali contro la doppia imposizione. In particolare verranno trattati i seguenti temi: i principi costituzionali e le fonti del diritto tributario italiano; l’interpretazione e l’efficacia delle norme tributarie; la riscossione delle imposte; l’accertamento; il contenzioso tributario; le sanzioni tributarie.Nota:Il programma del corso è analogo nelle due varianti da 6 e 9 CFU. Il corso da 9 CFU offre approfondimenti di argomenti che in quello da 6 CFU vengono trattati più superficialmente.

Bibliografia di riferimento:De Mita E., Appunti di Diritto Tributario, Giuffré, Milano;Falsitta G., Manuale di Diritto Tributario, CEDAM, Padova;Fantozzi A., Diritto Tributario, UTET, Torino;Russo P., Manuale di Diritto Tributario, Giuffré, Milano.

Modalità d’esame:orale

ECONOMETRIA6 CFU

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Titolare del corso: Eduardo Rossi [email protected]

Obiettivo formativo del corso:E’ un corso introduttivo all’ econometria. L’obiettivo è fornire gli elementi di base per la comprensione della stima e della specificazione nell’ambito del modello di regressione lineare. Il corso è affiancato da esercitazioni che offriranno l’opportunità di lavorare con GRETL, software econometrico freeware, utilizzando data set reali.

Programma:Introduzione: Modelli econometrici, modelli economici e modelli statisticiRichiamiRichiami di algebra lineareRichiami di probabilità e statisticaLa regressione multiplaL’interpretazione geometrica del metodo dei minimi quadrati ordinariModello partizionato. Il teorema di Frish-Wuagh-Lovell.Il modello classico di regressione lineareProprietà degli stimatori dei minimi quadrati ordinari Il teorema di Gauss-MarkovIndici descrittivi per la valutazione della regressioneOsservazioni influentiIl modello di regressione lineare gaussiano con regressori stocasticiIl modello di regressione lineare con disturbi omoschedastici e gaussianiIntervalli di confidenzaTest per restrizioni lineari (test F): interpretazione e uso della regressione multiplaI minimi quadrati vincolatiTest sui singoli coefficientiUso delle variabili di comodo per modellare cambiamenti di regime dei parametri, presenza di outlier, stabilità nelle relazioni. Test di stabilità strutturalePrevisioniTest di selezione del modello e test diagnosticiTest di scorretta specificazione funzionale (RESET)Test per la correlazione seriale nei termini di disturbo (Durbin-Watson, Godfrey-Breusch)Test di White per l’eteroschedasticità nei termini di disturboTest per la normalità (Jarque – Bera)

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Analisi asintotica del modello di regressioneIl modello di regressione lineare generalizzatoEteroschedasticità e autocorrelazioneProprietà stimatore dei minimi quadrati ordinari. Standard error corretti (Eicker-White)Stimatore di Aitken

Bibliografia di riferimento:Verbeek (2006) Econometria Zanichelli

Modalità d’esame:Scritto

ECONOMIA AZIENDALE9 CFU

Titolare del corso: Anna Moisello(5 CFU) A-K

[email protected]

Francesco Sotti(4 CFU) A-K

[email protected]

Michela Pellicelli(5 CFU) L-Z

[email protected]

Stefano Santucci (4 CFU) L-Z

[email protected]

Obiettivo formativo del corso:Introduzione ai principi e fondamenti dell’Economia Aziendale

Programma:Prima parteIl sistema delle attività economiche-Produzione-Business-Aziende di produzione e imprese-Settori produttivi –Amministrazione- Gestione-Organizzazione.Parte secondaIntroduzione e sviluppo delle nozioni economiche fondamentali per la costruzione e la lettura dei report aziendali predisposti per soddisfare il controllo dell’andamento della gestione aziendale; le stesse nozioni sono alla base dei processi di programmazione.Introduzione della logica e delle applicazioni che presiedono ai processi periodici di valutazione del reddito, del capitale (competenza temporale e competenza economica) e dei flussi monetari.

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Introduzione della logica e delle applicazioni del processo di rilevazione contabile.

Bibliografia di riferimento:MELLA P., Aziende 1-Istituzioni di Economia Aziendale, Milano, Franco Angeli, 2008SOTTI F., Istituzioni di Ragioneria Generale e applicata, Torino, Giappichelli, 2007.Materiali didattici a cura dei docenti.

Modalità d’esame:Scritto e orale

ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI

6 e 9 CFU

Titolare del corso: Matteo Mattei Gentili [email protected]

Collaboratori: Laura Bottinelli

6 CFUObiettivo formativo del corso:Il corso si propone di analizzare il ruolo e le caratteristiche delsistema finanziario italiano, le ragioni dell’esistenza delle diversetipologie di intermediari finanziari (banche, imprese di investimento,investitori istituzionali) e le funzioni da essi svolte all’interno delsistema, analizzando in particolare l’evoluzione dell’attivita svoltadalle aziende di credito.

Programma:Le funzioni del sistema finanziarioI mercati finanziariL’intermediazione finanziariaLe diverse tipologie di intermediari finanziariL’attivita delle aziende di credito121Bibliografia di riferimento:Forestieri G., Mottura P., Il sistema finanziario - Istituzioni, mercati emodelli di intermediazione,Milano, Egea, ultima edizione, per le parti attinenti al programma del

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corso.

Modalità d’esame:L’esame sara svolto in forma orale. Al primo appello al termine delcorso verra data la possibilita agli studenti di svolgere l’esame informa scritta.

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9 CFUObiettivo formativo del corso:Il corso si propone di analizzare il ruolo e le caratteristiche delsistema finanziario italiano, le ragioni dell’esistenza delle diversetipologie di intermediari finanziari (banche, imprese di investimento,investitori istituzionali) e le funzioni da essi svolte all’interno delsistema, analizzando in particolare l’evoluzione dell’attivita svoltadalle aziende di credito (Parte svolta nel primi 6 crediti istituzionali).Il corso intende inoltre analizzare il tema della regolamentazione edella vigilanza del sistema finanziario e alla sua evoluzione.Particolare attenzione e dedicata all’analisi dei rischi caratteristicidegli intermediari finanziari e degli strumenti di loro misurazione egestione.Programma:Le funzioni del sistema finanziarioI mercati finanziariL’intermediazione finanziariaLe diverse tipologie di intermediari finanziariL’attivita delle aziende di creditoLa regolamentazione dell’industria finanziariaL’equilibrio reddituale e finanziario degli intermediariI rischi degli intermediari e la loro gestioneBibliografia di riferimento:Forestieri G., Mottura P., Il sistema finanziario - Istituzioni, mercati emodelli di intermediazione, Milano, Egea, ultima edizione, per le partiattinenti al programma del corso.122Modalità d’esame:L’esame sara svolto in forma orale. Al primo appello al termine delcorso verra data la possibilita agli studenti di svolgere l’esame informa scritta.

ECONOMIA DEL LAVORO

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9 CFU (con opzione da 6 CFU se scelto come esame libero)

Titolare del corso: Luisa Rosti [email protected]

6 CFU

Obiettivo formativo del corso:Il corso presenta una rassegna dei principali argomenti in tema di economia del lavoro, considerando sia gli aspetti empirici sia i fondamenti teorici. I temi trattati comprendono la demografia economica, l’economia della famiglia, l’offerta e la domanda di lavoro, il capitale umano, la struttura retributiva, la disoccupazione, la discriminazione, la segregazione, la flessibilità del lavoro e le tipologie contrattuali, e le prescrizioni di politica del lavoro.Al termine del corso gli studenti sapranno rappresentare i principali fenomeni relativi al mercato del lavoro italiano ed europeo confrontando situazioni e dinamiche diverse; sapranno descrivere i risultati delle ricerche empiriche e valutare le implicazioni economiche delle politiche del lavoro; sapranno integrare in modo autonomo le proprie conoscenze raccogliendo ed elaborando informazioni ed estendendo a differenti contesti l’applicazione di quanto appreso.

Programma:1. Un approccio moderno all'economia del lavoro; 2. Il contesto demografico: struttura e dinamica della popolazione; 3. Economia della famiglia, allocazione del tempo ed offerta di lavoro; 4. Struttura produttiva e domanda di lavoro; 5. La teoria del capitale umano e la teoria dei segnali; 6. Salari e differenziali retributivi; 7. Discriminazione e segregazione; 8. Disoccupazione e mobilità del lavoro; 9. Flessibilità del lavoro e tipologie contrattuali; 10. Il fondamento teorico ed empirico delle politiche del lavoro; 11. Politiche strutturali, attive e passive; 12. Le politiche dell'Unione Europea, le politiche nazionali e locali.

Bibliografia di riferimento:Disponibile sul sito del docente all’inizio del corso

Modalità d’esame:Prova scritta (con risposte in spazi pre-definiti)

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9 CFU

Obiettivo Formativo del corsoIl corso presenta una rassegna dei principali argomenti in tema di economia del lavoro, considerando sia gli aspetti empirici sia i fondamenti teorici. I temi trattati comprendono la demografia economica, l’economia della famiglia, l’offerta e la domanda di lavoro, il capitale umano, la struttura retributiva, la disoccupazione, la discriminazione, la segregazione, la flessibilità del lavoro e le tipologie contrattuali, e le prescrizioni di politica del lavoro.Al termine del corso gli studenti sapranno rappresentare i principali fenomeni relativi al mercato del lavoro italiano ed europeo confrontando situazioni e dinamiche diverse; sapranno descrivere i risultati delle ricerche empiriche e valutare le implicazioni economiche delle politiche del lavoro; sapranno integrare in modo autonomo le proprie conoscenze raccogliendo ed elaborando informazioni ed estendendo a differenti contesti l’applicazione di quanto appreso. Sapranno inoltre progettare e redigere un rapporto di ricerca relativo all’analisi di uno specifico mercato locale del lavoro, evidenziandone i problemi e le opportune prescrizioni di politica del lavoro; daranno così prova di aver sviluppato capacità di iniziativa e apprendimento, di interpretazione ed argomentazione, di elaborazione e di autonomia di giudizio

Programma Parte prima: analisi del mercato del lavoro e politiche del lavoro1. Un approccio moderno all'economia del lavoro; 2. Il contesto demografico: struttura e dinamica della popolazione; 3. Economia della famiglia, allocazione del tempo ed offerta di lavoro; 4. Struttura produttiva e domanda di lavoro; 5. La teoria del capitale umano e la teoria dei segnali; 6. Salari e differenziali retributivi; 7. Discriminazione e segregazione; 8. Disoccupazione e mobilità del lavoro; 9. Flessibilità del lavoro e tipologie contrattuali; 10. Il fondamento teorico ed empirico delle politiche del lavoro; 11. Politiche strutturali, attive e passive; 12. Le politiche dell'Unione Europea, le politiche nazionali e locali. Parte seconda: applicazione dei principi all’analisi di un mercato locale lavoro13. Indicatori statistici e fonti per l’analisi del mercato del lavoro; 14. Struttura demografica della popolazione; 15. Forze di lavoro per classe d’età e titolo di studio; 16. Occupazione per settore e posizione professionale; 17. Persone in cerca di occupazione; 18. Politiche locali.

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Bibliografia di riferimentoDisponibile sul sito del docente all’inizio del corso

Modalità d’esameL’esame consiste in una prova scritta (con risposte in spazi pre-definiti) più un rapporto di 20 pagine sull’analisi di uno specifico mercato locale del lavoro (assegnato dal docente).

ECONOMIA DELLO SVILUPPO9 CFU

Titolare del corso: Gianni Vaggi

Collaboratori: Dott.Andres LazzariniDott. Giovanni Valensisi

Obiettivo formativo del corso:Il corso esamina le principali teorie e gli strumenti che consentono una lettura delle problematiche dello sviluppo. Vengono inoltre analizzati i principali temi del dibattito oggi in corso circa le cause dello sviluppo. Alcuni argomenti del corso saranno trattati in modo seminariale.Vi saranno anche seminari e cicli di lezioni di approfondimento su aspetti particolari, liberi e non necessariamente nell’orario delle lezioni.La frequenza al corso è fortemente consigliata anche perché i dibattiti e i dati correnti non sempre si possono ritrovare sui testi.

Programma:Il corso è strutturato in due parti:Parte IIl metodo1. Il metodo di analisi dei processi di sviluppo, il problema della

complessità e della multidisciplinarità. Le fonti.Gli indicatori di sviluppo e la popolazione

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1. Indicatori e andamenti demografici nelle principali aree economiche, il rapporto fra popolazione e sviluppo, la transizione demografica.

2. Indicatori economici, prodotto nazionale lordo in dollari e parità di potere d’acquisto, le differenti “performances” delle varie aree economiche. Indice di sviluppo umano, misurazione ed evoluzioni recenti. Povertà, misurazione e strategie per combatterla. Le cause di sviluppo e sottosviluppo nei dati.

3. La composizione delle esportazioni, la dipendenza dalle materie prime. I mercati delle materie prime e i “terms of trade”.

4. Le organizzazioni economiche internazionali e gli aiuti allo sviluppo. La condizionalità.

Le strategie e i problemi contemporanei1. Le diverse ‘strategie’ di sviluppo: export-led growth e

liberalizzazione, import substitution, selfreliance e pianificazione.2. Il modello asiatico di sviluppo, il ruolo dell’investimento e delle

esportazioni, il processo graduale di apertura.3. Integrazione economica regionale e fra aree a diverso livello di

sviluppo; i modelli Nord-Sud di commercio internazionale. NAFTA, l’allargamento dell’Unione Europea, i Foreign Direct Investments.

4. La crisi del debito negli anni ottanta; origini e cause. Proposte di soluzione del problema del debito dei PVS. Il problema della finanza per lo sviluppo (development finance).

5. Le crisi finanziarie degli anni 1992-2001.Parte IILe teorie1. L’eredità dei classici: l’accumulazione di capitale e la divisione del

lavoro nei classici. La teoria della popolazione di Malthus. Ricardo e l’idea di rendimenti decrescenti in agricoltura.

2. Le visioni stadiali: da Smith e Marx a Rostow: il sottosviluppo come stadio originario. Il sottosviluppo come prodotto e processo della storia. Centro e periferia del sistema mondiale. La scuola della dipendenza.

3. I modelli di crescita ed i PVS. Capitale fisico, risparmio ed investimento. Il cambiamento strutturale; il modello di Lewis: crescita con offerta illimitata di lavoro.

4. La crescita economica: i modelli di Harrod e Domar.5. La teoria neoclassica dello sviluppo: il modello di Solow. Il

progresso tecnico. I modelli neokeynesiani: Kaldor e Pasinetti.Bibliografia di riferimento:Testi di riferimento principale Gianni Vaggi e Marco Missaglia, Introduzione all’Economia dello

sviluppo, Pavia 2007.

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Gianni Vaggi e altri, Letture di economia dello sviluppo, Pavia 2004.

Ulteriori testi consigliati Chiappero Martinetti Enrica e Semplici Andrea, Umanizzare lo

sviluppo, Rosenberg e Sellier, Torino 2001. In particolare i capitoli 1-3.

Boggio Luciano e Serravalli Gilbert, Lo sviluppo economico, il Mulino, Bologna, 2003.

Debraj Ray, Development Economics, Princeton University Press, Princeton, New Jersey, 1998. Capitoli 1-7, 16-18.

D’Antonio Mariano, Flora Achille e Scarlato Margherita, Economia dello sviluppo, Zanichelli,Bologna, 2002. Parte II.

Volpi Franco, Lezioni di economia dello sviluppo, Franco Angeli, Milano 2003.

Per consultazione UNDP, Human Development Report 2006, traduzione italiana

Rapporto sullo sviluppo umano, Editore Rosenberg & Sellier, Torino, 2006.

World Bank, World Development Report 2006, Oxford University Press, 2006.

Modalità d’esame:L’esame si svolgerà mediante prove scritte e discussioni orali

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ECONOMIA E GESTIONE DEL SISTEMA AGROINDUSTRIALE6 e 9 CFU

Titolare del corso: Maria Sassi [email protected]

Collaboratori: Carlo Bernini CarriObiettivo formativo del corso:L’insegnamento fornisce un’introduzione all’analisi economica del sistema agro-industriale in ambito gestionale. Il percorso formativo prevede l’individuazione delle caratteristiche delle relazioni tra le aziende del sistema e del comportamento del mercato agro-industriale individuando gli strumenti utili al management per prendere decisioni coerenti con gli obiettivi aziendali.

Programma:1. Elementi di analisi delle scelte del consumatore

- Richiami di microeconomia: la teoria sul comportamento del consumatore

- La funzione di Domanda- L’Elasticità della Domanda- L’approccio multidisciplinare all’analisi del consumatore- I consumi alimentari

2. Elementi di gestione del processo di decisione aziendale- Decisione fattore-produzione- Decisione di breve termine fattore-fattore- Decisione di lungo termine fattore-fattore - Decisione prodotto-prodotto- Cambiamento tecnologico

3. Struttura dei mercati agricoli- Equilibrio di mercato in concorrenza perfetta- Forme di mercato non concorrenziali- Monopolio- Oligopolio- Concorrenza monopolistica- Introduzione alla teoria dell’organizzazione industriale- Struttura del settore agroalimentare

4. Analisi del canale distributivo- Analisi organizzativa del settore agroalimentare- Analisi del margine distributivo- Strutture di mercato verticali non concorrenziali

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- Combinazioni di monopoli- Monopolio bilaterale e teoria della contrattazione- Vertical restraints

5. Contratti, integrazione verticale e cooperazione- Nuova teoria dell’impresa e l’analisi organizzativa- Analisi tradizionale dell’integrazione verticale- Teoria dei contratti- Teoria del capitale sociale- Impresa cooperativa- Comparazione tra diverse formule organizzative

6. Strategie delle imprese e adattamento al mercato- Impresa agricola nel mercato delle commodities- Impresa agricola nel mercato delle specialities- Scelte strategiche per il mercato- Relazioni con i canali distributivi

7. Politiche economiche e agroalimentari- Le motivazioni dell’intervento- I fallimenti del mercato e la funzione allocativa dello stato- La stabilizzazione dei sistemi economici- La politica agroalimentare- Le politiche strutturali e delle risorse- Le politiche per il sostegno dei redditi- Le politiche di mercato- La teoria standard del commercio internazionale- Commercio internazionale, benessere e protezionismo- Politica agricola comunitaria

8. Elementi di politica della sicurezza degli alimenti - L’economia della qualità- Gli strumenti (interventi) della politica di food safety

9. Politiche di sicurezza alimentare- Evoluzione degli approcci e delle politiche di sicurezza

alimentare - Implicazioni operative del concetto di sicurezza alimentare - Economia alimentare nell’ambito della struttura neoclassica

10. Politiche per la concorrenza e di regolamentazione- Le origini delle politica antitrust in USA- Politica antitrust nell’Unione Europea

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- Antitrust e settore agroalimentare- Politica antitrust e accordi verticali- Politica antitrust e monopsonio- Introduzione alla teoria della regolamentazione - Le politiche di regolamentazione nel settore agroalimentare

Bibliografia di riferimento:Per l’insegnamento di 6 CFU: Sodano V., Sassi M., Marchini A. (2010), ECONOMIA DEL SISTEMA AGROALIMENTARE: MERCATI E POLITICHE, McGraw Hill.Per l’insegnamento di 9 CFU: Sodano V., Sassi M., Marchini A. (2010), ECONOMIA DEL SISTEMA AGROALIMENTARE: MERCATI E POLITICHE, McGraw Hill e materiale, disponibile sul sito del docente, dei seminari su “Azienda agraria: strumenti per la pianificazione e la strategia”.

Modalità d’esame:Scritto

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE A-K9 CFU

Titolare del corso: Dario Velo [email protected]

Collaboratori: Laura Bottinelli

Obiettivo formativo del corso:Obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti i primi fondamenti di management e imprenditorialità. Partendo dall’analisi del ruolo dell’impresa nei sistemi industriali moderni, il corso si sviluppa introducendo il ruolo dell’imprenditore, il concetto di strategia e analizzando le diverse funzioni aziendali: marketing, finanza, produzione, organizzazione e ricerca. Il corso offre allo studente una visione complessiva del management dell’impresa, le cui singole componenti saranno approfonditi nei corsi tenuti dalla Facoltà negli anni successivi.

Programma:Elementi di economia dell’impresa.Il governo dell’impresa.I protagonisti nella vita dell’impresa.Il processo di direzione e la funzione organizzativa.

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La programmazione aziendale.Il processo di conduzione del personale e la leadership.Il controllo direzionale.Il sistema informativo aziendale e i problemi di knowledge management.Le strategie aziendali.L’orientamento strategico della gestione.Le strategie ed i percorsi alternativi di sviluppo aziendale.Le strategie competitive.La gestione operativa.La gestione commerciale e il marketing.La gestione della produzione.La logistica industriale.La gestione della finanza.La gestione del processo innovativo.La gestione delle risorse umane.Le tecniche di programmazione e controllo di gestione.

Bibliografia di riferimento:Sciarelli Sergio, Elementi di Economia e gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2008, pp. 1-434.

Modalità d’esame:Scritto

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE L-Z9 CFU

Titolare del corso: Enrico Cotta Ramusino [email protected]

Collaboratori: Stefano DenicolaiAlfredo D’Angelo

Obiettivo formativo del corso:Illustrare agli studenti le modalità attraverso le quali le imprese definiscono in modo razionale le proprie condotte per perseguire gli obiettivi prefissati.

Programma:

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A. CONCETTO DI STRATEGIA, breve introduzione e richiami agli insegnamenti precedenti: la strategia come metodo e come quadro generale nel quale collocare le decisioni dell’impresa.

B. GLI OBIETTIVI DELL’IMPRESA1. definizione e natura degli obiettivi dell’impresa2. gli stakeholders e la loro influenza nella determinazione degli

obiettivi dell’impresa3. gli stakeholders nei diversi modelli di capitalismo4. il concetto di creazione di valore nell’impresa5. il rischio nell’attività di impresa: rischio operativo, rischio

finanziario e misurazione della performanceC. L’ANALISI DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO

1. La definizione del campo di attività: dal settore al business2. La valutazione del posizionamento3. L’analisi orizzontale: struttura del mercato e livello

concorrenziale4. L’analisi verticale: distribuzione del potere contrattuale con

fornitori e clienti5. Il ponte tra analisi esterna e analisi interna: fattori critici di

successo e fattori igieniciD. L’ANALISI INTERNA: RISORSE E COMPETENZE PER IL VANTAGGIO

COMPETITIVO1. Perché effettuare l’analisi delle risorse e competenze?2. Risorse interne e risorse esterne all’impresa3. L’analisi delle risorse e competenze4. Risorse e competenze e vantaggio competitivo

E. LA SCELTA DELLA STRATEGIA DI BASE1. La necessità di un orientamento strategico di fondo2. Le opzioni strategiche di base3. La leadership di costo4. La differenziazione 5. La focalizzazione6. I limiti della schematizzazione di base e le possibilità di un

suo ripensamentoF. LE STRATEGIE A LIVELLO CORPORATE: DIVERSIFICAZIONE,

INTEGRAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE1. Il dibattito sulla diversificazione Le ragioni della diversificazione Le modalità della diversificazione (correlata e conglomerale) I risultati della diversificazione Rifocalizzazione o conglomerizzazione?2. Condizioni e vettori di sviluppo Lo sviluppo orizzontale del mercato

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Lo sviluppo verticale per integrazione Lo sviluppo per diversificazione Lo sviluppo internazionale

G. DISCUSSIONE DI CASI E TESTIMONIANZE AZIENDALI

Bibliografia di riferimento:E. COTTA RAMUSINO, A. ONETTI: Strategia d’Impresa; Il Sole 24Ore; Milano 2007

Modalità d’esame:Scritto

*INTEGRAZIONE da 3 CFU per l'esame di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE*Gli studenti che hanno optato per il passagio al nuovo ordinamento e che devono fare l'integrazione di 3 CFU per l'esame di Economia e Gestione delle Imprese, porteranno il seguente programma:

a) Frequenza del corso di economia e gestione delle imprese A-K (9CFU) per le ultime 15 lezioni;b) Esame a partire da giugno 2010, precisando al momento dell'iscrizione all'appello la loro posizione personale (3CFU);c) Programma d'esame: Sciarelli S., Elementi di Economia e gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2008, pp. 232-434.

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE INTERNAZIONALI9 CFU (attivato per l’a.a. 2012-13)

Titolare del corso: Antonio Majocchi [email protected]

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone di illustrare il ruolo delle imprese multinazionali nell’economia moderna partendo dall’analisi dei dati più significativi sulla crescita internazionale delle imprese per poi analizzare le principali opzioni strategiche seguite dalla imprese internazionali stesse. In particolare il corso vuole offrire agli studenti gli strumenti

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per comprendere le trasformazioni nella funzione manageriale indotte dal processo di globalizzazione.

Programma:1. La globalizzazione

Le principali modalità d’internazionalizzazione: esportazione, investimenti diretti e nuove forme

L’evoluzione del fenomeno dell’internazionalizzazione: flussi e evoluzione degli investimenti diretti all’estero

I modelli regionali: le imprese americane nel secondo dopoguerra; le piccole e medie imprese giapponesi e le imprese europee nel mercato unico

La globalizzazione delle strategie delle imprese L’internazionalizzazione nel settore dei servizi L’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese Lo sviluppo delle nuove forme

2. Le differenze nazionali e culturali 3. L'etica negli affari internazionali4. La teoria del commercio internazionale

investimenti diretti esteri5. La teoria degli investimenti diretti esteri

La teoria di Hymer Il modello del ciclo di vita del prodotto Le teorie dell’internalizzazione e dei costi di transazione La teoria eclettica Il modello della scuola svedese

6. L'integrazione economica regionale il mercato valutario strategia e struttura nell’international business la strategia di espansione globale

7. L'organizzazione dell’impresa internazionale8. Strategie d'entrata e alleanze strategiche9. Produzione globale: outsourcing e logistica10. Marketing globale e r&s

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

C. W:L. Hill, International Business. Economia e strategia internazionale: l’impresa nei mercati globali, HOEPLI, Milano, 2008 (ad eccezione del paragrafo 3.4).

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Sono altresì obbligatori i lucidi proiettati dal docente e scaricabili al seguente indirizzo internet: http://economia.unipv.it/pagp/pagine_personali/amajocchi/pavia2.htm (cliccare alla voce: didattica e slides). Su argomenti specifici sono disponibili, allo stesso indirizzo internet, altre indicazioni bibliografiche per approfondimento. I lucidi non sostituiscono la frequenza sono solo un supporto: per una preparazione sufficiente è necessario integrare i lucidi con gli appunti.

MODALITA’ D’ESAMEEsame scritto a tutti gli appelli con 2-3 domande chiuse e 3-4 domande aperte

ATTIVITA’ DI TUTORATO NO

ATTIVITA’ DI TUTORATO PER STUDENTI LAVORATORI SI

ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE6 e 9 CFU

Titolare del corso: Paolo Bertoletti [email protected]

6 CFU

Obiettivo formativo del corso:Il corso si configura come un’introduzione all’Economia industriale, con tema ricorrente gli effetti della presenza di potere di mercato. In particolare, dopo aver richiamato i concetti di base di microeconomia e le caratteristiche di un mercato di concorrenza perfetta e di quelle di monopolio, il corso intende fornire un’introduzione alla teoria dei giochi e ai mercati imperfettamente competitivi, con particolare riferimento ai modelli di mercato oligopolistico.

Programma:Il programma del corso può essere sintetizzato come segue:Richiami di microeconomia di base;La teoria dell’impresa;

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Teoria dei giochi: introduzione;Monopolio e sua regolamentazione;Concorrenza perfetta e quasi perfetta;Concorrenza oligopolistica;Collusione;Struttura e potere di mercato.

Bibliografia di riferimento:“Economia industriale” di Luís Cabral, Carocci, 2002 (traduzione italiana di Introduction to Industrial Organization, MIT Press, 2000): primi 9 capitoli.

Modalità d’esame:Scritto e orale (quest’ultimo facoltativo)

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9 CFU

Obiettivo formativo del corso:Il corso presenta i temi standard della moderna Economia industriale, con particolare riferimento ai modelli di mercato oligopolistico e all’analisi di benessere sociale. In particolare, la trattazione comprende gli effetti della concentrazione, le dinamiche di entrata e uscita dal mercato e discute di discriminazione di prezzo, differenziazione del prodotto e pubblicità.

Programma:Il programma del corso può essere sintetizzato come segue:Richiami di microeconomia di base;La teoria dell’impresa;Teoria dei giochi: introduzione;Monopolio e sua regolamentazione;Concorrenza perfetta e quasi perfetta;Concorrenza oligopolistica;Collusione;Struttura e potere di mercato,Discriminazione di prezzo;Differenziazione del prodotto;La pubblicità;Costi di entrata, struttura del mercato e benessere;Entrata, uscita e comportamento strategico.

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Bibliografia di riferimento:“Economia industriale” di Luís Cabral, Carocci, 2002 (traduzione italiana di Introduction to Industrial Organization, MIT Press, 2000): primi 15 capitoli.

Modalità d’esame:Scritto e orale (facoltativo)

ECONOMIA INTERNAZIONALE (Facoltà di Scienze Politiche)

9 CFU

Titolare del corso: Marco Missaglia

Obiettivo formativo del corso:L’insegnamento si propone di fornire le basi teoriche per la comprensione tanto dell’economia internazionale reale (commercio internazionale) che monetaria (finanza internazionale). Tali basi teoriche poggeranno comunque sulla conoscenza dei principali “fatti stilizzati” dell’economia internazionale. Il corso si compone di tre moduli: gli studenti di Scienze Politiche dovranno svolgere obbligatoriamente i primi due e solo opzionalmente il terzo; gli studenti di Economia dovranno invece svolgere obbligatoriamente tutti e tre i moduli.

Programma:PRIMO MODULO: Economia Internazionale Reale (20 ore)La teoria classica (Ricardo-Torrens) dei costi comparati (cap.17)La teoria neoclassica: tecnologia, fattori, domanda (cap.18)La teoria di Heckscher-Ohlin (cap.19)Le nuove teorie del commercio internazionale, modelli a concorrenza imperfetta (cap.25)SECONDO MODULO: Economia Internazionale Monetaria (20 ore)La bilancia dei pagamentiRegimi di cambio e sistema monetario internazionaleAlcune teorie della determinazione del tasso di cambio: a) la teoria della parità del potere d’acquisto; b) l’approccio tradizionale di flusso; c) l’approccio degli stock di attività finanziarieIl modello Mundell-Fleming in cambi fissi e cambi flessibiliTERZO MODULO: ApprofondimentiDazi doganali ed altre misure di politica commerciale (cap.22)

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Raffinamenti della teoria ortodossa del commercio internazionale (cap.21)Globalizzazione e nuova geografia economica (cap.27)Movimenti di capitale e crisi valutarie speculative (cap.12)

Bibliografia di riferimento:Il testo del corso è “Introduzione all’Economia internazionale”, di Giancarlo Gandolfo e Marianna Belloc. I capitoli riportati nel “Programma dell’Insegnamento” sono quelli necessari alla preparazione dell’esame

Modalità d’esame: prova scritta con possibilità di prova orale integrativa

ECONOMIA MONETARIA E DEI MERCATI FINANZIARI9 CFU

Titolare del corso: Anna Florio (1°modulo) [email protected] Maggi (2°modulo) [email protected]

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone di fornire gli strumenti per analizzare i mercati monetari e finanziari sia dal punto di vista economico, sia da un punto di vista finanziario.

Programma:Prima partea) L’offerta di moneta:

il moltiplicatore monetario (5.2) creazione e controllo della base monetaria (5.7) le procedure operative di politica monetaria (5.8)

b) Gli intermediari bancari: lo sviluppo dei sistemi finanziari (3.9); le asimmetrie informative: effetti di selezione e incentivo

avverso (3.4); il contratto di debito standard con costi di monitoring (2.6); contratto di debito standard e intermediazione bancaria (3.5) le funzioni degli intermediari finanziari (3.2); il modello di Diamond e Dybvig (1984) con bank runs e panici

bancari (3.7, app. cap.3); il modello di razionamento del credito di Stiglitz e Weiss (1981)

(cap.7);

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il modello di razionamento azionario di Myers e Majluf (1984)*.c) I meccanismi di trasmissione della politica monetaria all’attività

reale: il meccanismo di trasmissione tradizionale “money view” (10.9); il teorema di Modigliani-Miller (1958) (app. A cap.2); le asimmetrie informative e la gerarchia dei finanziamenti*; il meccanismo di trasmissione attraverso il canale creditizio: la

“credit view”: il canale del credito bancario: Bernanke e Blinder (1988)

(10.10), il canale del patrimonio netto: Greenwald e Stiglitz (1993)*.

d) La gestione della liquidità nella SEBC (cap. 4, 5 P/P)Seconda partea) Scelte in condizioni di incertezza: il problema intertemporaleb) Il Teorema Fondamentale dell'Asset Pricingc) Selezione di portafoglio e frontiera efficiented) Il Capital Asset Pricing Model (CAPM)e) L'Arbitrage Pricing Model (APT)

Bibliografia di riferimento: Pifferi M., Porta M., La Banca Centrale Europea, EGEA, 2003.

(P/P) Pittaluga, “Economia Monetaria” (Capitoli: 3, 7 e 15 per intero

più riferimenti specifici di cui sopra). *Ardeni, Boitani, Delli Gatti e Gallegati, “La nuova economia

keynesiana: risultati e problemi aperti” da pag.88 in “La nuova economia keynesiana” (a cura di) M. Messori, il Mulino

Barucci, E. Teoria dei Mercati Finanziari, Il Mulino, 2000. Cochrane, J. Asset pricing/John H. Cochrane, Princeton

University Press, 2001Altri riferimenti bibliografici saranno dati dai docenti a lezione.

Modalità d’esame:Scritto

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ECONOMIA PUBBLICA 6 e 9 CFU

Titolare del corso: Alberto Cavaliere [email protected]

Obiettivo formativo del corso:Il corso introduce gli studenti all’analisi teorica dei servizi a rete e fornisce strumenti di comprensione relativi al passaggio dall’impresa pubblica all’impresa privata regolamentata nonché dal regime di integrazione verticale alla liberalizzazione dei mercati. La prima parte del corso è dedicata all’analisi microeconomica dei criteri di regolamentazione delle tariffe sia con informazione perfetta che con informazione imperfetta. Segue l’analisi dei meccanismi di regolamentazione e aggiornamento delle tariffe seguiti attualmente dalle Autorità di regolamentazione. La seconda parte del corso è dedicata all’analisi dell’applicazione dei criteri regolatori dopo il processo di liberalizzazione, con riferimento specifico al settore del gas naturale, delle telecomunicazioni e dell’energia elettrica

Programma:1. Monopolio naturale e concorrenza: esistenza, sostenibilità,

equilibrio ed efficienza in monopolio naturale; concorrenza per il mercato e mercati contendibili;

2. Tariffazione ottimale: tariffazione in presenza di sussidi, peak-load pricing, tariffazione con vincolo di copertura dei costi (tariffe lineari e non lineari);

3. Informazione e incentivi: estrazione della rendita informativa del monopolista, incentivi e inefficienza produttiva, regolamentazione per comparazione;

4. Regolamentazione del tasso di rendimento e tetti ai prezzi;5. Liberalizzazione e regolamentazione nei servizi di pubblica utilità:

separazione delle reti dalla fornitura del servizio;6. Liberalizzazione e regolamentazione dei prezzi nel settore delle

telecomunicazioni;7. Liberalizzazione e regolamentazione del mercato del gas naturale;8. Liberalizzazione e regolamentazione del mercato dell’energia

elettrica.

Il corso da 6 CFU esclude il punto 6 e il punto 8 del programma.

Bibliografia di riferimento:

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Cervigni e M. D’Antoni, Monopolio naturale, concorrenza e regolamentazione, Roma, Carrocci Editore, 2001.

A. Cavaliere “The Liberalisation of Natural Gas Markets: Regulatory Reform and Competition Failures”, disponibile sul sito dell’ Oxford Institute for Energy Studies, www.oxfordenergy.org

Altri riferimenti bibliografici saranno forniti durante il corso.

Modalità d’esame:scritto

FINANZA AZIENDALE6 e 9 CFU

Titolare del corso: Pietro Gottardo [email protected]

6 CFU

Obiettivo formativo del corso:Obiettivo del corso è fornire agli studenti gli elementi per la comprensione dei due problemi fondamentali della Finanza aziendale: quali investimenti dovrebbe effettuare un’impresa e come dovrebbero essere finanziati questi investimenti. Alla fine del corso gli studenti dovrebbero essere in grado di capire la teoria e applicare nel mondo reale le tecniche sviluppate nel campo della finanza. Il corso ha anche l’obiettivo di fornire agli studenti un linguaggio specialistico con il quale saranno in grado di interagire con imprese e operatori a livello internazionale.

Programma:Presentazione del corso Perchè la Finanza Aziendale è importanteBilancio e cash flow analysisCalcolo del valore attuale e Valutazione di azioni e obbligazioniModelli di asset pricing in finanza aziendaleCapital budgeting Stima del costo del capitale Valutazione di progetti di investimentoEfficienza dei mercati Decisioni di finanziamento forme di finanziamento come le imprese emettono titoliPolitica dei dividendi

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Struttura finanziariaLeverage e costi del fallimentoOpzioniWarrant e obbligazioni convertibiliForme di indebitamentoLeasing

Bibliografia di riferimento:(BMA) R. Brealey-S. Myers-S. Sandri, Principi di Finanza Aziendale, 5 edizione. (BEN) S.Benninga, Financial Modeling, Mit Press 2008, 3th edition,D’ambrosio – Hodges, Esercizi di Finanza Aziendale, Mc Graw-Hill, 1995, 2° edizione

Modalità d’esame:scritto e orale

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9 CFU

Obiettivo formativo del corso:Obiettivo del corso è fornire agli studenti gli elementi per la comprensione dei due problemi fondamentali della Finanza aziendale: quali investimenti dovrebbe effettuare un’impresa e come dovrebbero essere finanziati questi investimenti. Alla fine del corso gli studenti dovrebbero essere in grado di capire la teoria e applicare nel mondo reale le tecniche sviluppate nel campo della finanza. Il corso ha anche l’obiettivo di fornire agli studenti un linguaggio specialistico con il quale saranno in grado di interagire con imprese e operatori a livello internazionale.

Programma:Presentazione del corso Perchè la Finanza Aziendale è importanteBilancio e cash flow analysisModelli di pianificazione finanziariaCalcolo del valore attuale e Valutazione di azioni e obbligazioniModelli di asset pricing in finanza aziendaleCapital budgeting Stima del costo del capitale e best practices nella stima del costo

del capitale Valutazione di progetti di investimento

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Efficienza dei mercati Manie, bolle speculative, panico, crolli dei mercatiDecisioni di finanziamento forme di finanziamento come le imprese emettono titoliPolitica dei dividendiStruttura finanziariaLeverage e costi del fallimentoOpzioni e opzioni realiWarrant e obbligazioni convertibiliForme di indebitamentoLeasing

Bibliografia di riferimento:(BMA) R. Brealey-S. Myers-S. Sandri, Principi di Finanza Aziendale, 5 edizione. (BEN) S.Benninga, Financial Modeling, Mit Press 2008, 3th edition,(BRU) R. Bruner, Case studies in Finance – Managing for Corporate Value Creation, 5th edition, McGraw-Hill, 2007.D’ambrosio – Hodges, Esercizi di Finanza Aziendale, Mc Graw-Hill, 1995, 2° edizione

Modalità d’esame:scritto e orale

FONDAZIONE DELL’ITALIA UNITA’. IDEE, ISTITUZIONI, PROTAGONISTI6 CFU Corso mutuato dal Collegio Borromeo

Titolare del corso: Pietro Aimo

Programma del corso:1. La costituzione del nuovo Regno: lo Statuto albertino - prof.

Francesco Rigano.2. L’unificazione amministrativa: l’organizzazione dello Stato –

prof. Pietro V. Aimo3. Unificazione legislativa e codificazione – prof. Stefano Solimano

(Università Cattolica, Milano)4. L’ordinamento penale unitario - prof. Ettore Dezza5. Le correnti politiche del Risorgimento – prof.ssa Giovanna

Angelici

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6. Cavour: lo state building come opera d’arte – prof. Arianna Arisi Rota

7. Mazzini e Cattaneo: l’Italia e l’Europa – prof. Arturo Colombo8. Garibaldi e il suo mito: un tratto dell’identità italiana – prof.

Mino Milani9. Stato e Chiesa: conflitto e mediazione – prof. Luciano Masselli

10. La politica internazionale dell’unificazione e dell’Unità – prof. Marco Mugnaini

11. La questione meridionale e il dualismo economico – prof. Luigi Galasso

12. La questione sociale e il diritto del lavoro – da definire 13. Donne, nazione e diritti – prof.ssa Marina Tesoro14. Le infrastrutture sociali: la scuola e le opere pie – prof.ssa

Alessandra Ferraresi 15. La politica economica tra liberismo e protezionismo – prof.

Mario Rizzo16. Le infrastrutture materiali: strade, ferrovie, porti – prof. Giulio

Guderzo17. La questione linguistica – prof. Cesare Segre18. Liturgie e simboli della patria in formazione – prof.ssa Elisa

Signori19. Risorgimento, patria e Italia nella rappresentazione artistica –

da definire20. Risorgimento, patria e Italia nella letteratura – da definire

GOVERNO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI9 CFU

Titolare del corso: Vittorio Vaccari [email protected]

Collaboratori: Maria Laura GiagnorioCristina CordoniImmacolata MancoAntonella Valvassori

Obiettivo formativo del corso:Far conoscere le risorse più significative di un ciclo produttivo nel contesto di una pianificazione aziendale. Sviluppare capacità di

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valutazione e decisione in funzione delle ricadute economiche e ambientali.

Programma:Il corso introduce il concetto di ambiente, declinato nelle sue molteplici valenze, prestando particolare attenzione al ruolo strategico delle risorse naturali per una politica di pianificazione sia aziendale che di sistema. Si avvia, dunque, un inquadramento dei percorsi di sviluppo ancorati alle più recenti teorie di sostenibilità, dalla dichiarazione di Rio al protocollo di Kyoto, attraverso l’implementazione di strumenti di certificazione della qualità ambientale in senso lato. Le scelte aziendali si collegano, inoltre, in base a comportamenti ed utilizzi più o meno virtuosi, alla necessità dell’acquisto/vendita di certificati verdi, certificati bianchi e di quote di CO2. L’attuale contesto economico, richiede a tal fine una dettagliata disamina e valutazione delle fonti di energia, sia tradizionali che rinnovabili e alternative, con un occhio di riguardo verso l’impatto ambientale ed il risparmio energetico connesso con l’impiego delle tecnologie di più recente affermazione. Tutto quanto collocato in un bacino di utilizzo di livello europeo, per ciò che attiene alla normazione e al livello di relazioni. La politica ambientale dell’Unione investe, peraltro anche le risorse aria, acqua e suolo, ormai riconosciute come beni economici, la cui gestione in un contesto di ciclo integrato consente il perseguimento di obiettivi di conservazione e sviluppo. Il corso analizza i principi di base e le caratteristiche inerenti il mercato delle commodities utilities alla produzione dell’azienda, facendo riferimento alle differenti fonti di approvvigionamento e, di conseguenza, ai loro costi di acquisto, in base ai quali dipendono i risultati dell’impresa.

Bibliografia di riferimento:I testi di riferimento saranno pubblicati sul sito

Modalità d’esame:Prova orale con prova scritta di accesso

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO6 CFU

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Titolare del corso: Matteo Dellacasa [email protected]

A-K /L-Z

Collaboratori: Antonio ColleoniNicola Rizzo

[email protected]

6 CFU

Obiettivo formativo del corso:Il corso delinea alcuni fondamentali istituti del diritto privato, dedicando una speciale attenzione ai temi di maggiore interesse per gli operatori economici professionali (organizzazioni lucrative e non lucrative, circolazione giuridica, contratto, responsabilità civile). L’obiettivo è duplice: fornire allo studente di discipline economiche gli strumenti per comprendere la funzione delle regole giuridiche nella produzione e nella circolazione della ricchezza; offrire allo studente le conoscenze necessarie per assumere decisioni nel contesto economico con piena consapevolezza delle loro implicazioni giuridiche.

Programma:Il diritto privato e le sue fonti. Nozioni introduttive.I soggetti.I diritti reali.Le obbligazioni.Il contratto in generale.La responsabilità extracontrattuale.Le altre fonti delle obbligazioni.La tutela dei diritti.

Bibliografia di riferimento:Iudica – Zatti, Linguaggio e regole del diritto privato, Cedam, decima edizione, 2009, limitatamente ai capitoli 1-23, 28, 29, 30, 38.Ai fini della preparazione dell’esame, è indispensabile consultare un codice civile aggiornato, dotato di una buona raccolta di leggi complementari. Si suggerisce De Nova, Codice civile e leggi collegate, Zanichelli, edizione 2010.

Modalità d’esame:

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L’esame si svolgerà in due fasi. La prima parte sarà scritta; gli studenti che abbiano riportato una votazione sufficiente saranno ammessi a sostenere un colloquio orale

Attività di tutorato per studenti lavoratori E’ previsto un servizio di tutorato per studenti lavoratori. Le modalità dello stesso saranno rese note mediante avviso pubblicato sul sito internet della Facoltà prima dell’inizio delle lezioni.

LINGUA FRANCESE INTRODUZIONE3 CFU

Titolare del corso: Gabriela Cultrera [email protected]

Collaboratore: Patricia Esposito [email protected]

Obiettivo formativo del corso:L’insegnamento si propone principalmente di fornire agli studenti gli strumenti linguistici di base per comprendere un testo scritto o orale di argomento socio-economico, e di sviluppare le abilità comunicative, mediante l’analisi e il commento di testi riguardanti l'attualità economica.

Studio della fonetica e delle strutture morfosintattiche fondamentali.

Studio del lessico specifico.

Sviluppo delle competenze testuali.

Programma:Cours de français professionnel et des affaires.

I contenuti vertono sulle 10 unità del testo Français.com indicato in bibliografia. Un dossier di articoli e documenti di cultura sociale, economica e politica della Francia sarà fornito durante le lezioni..

Parte Linguistica (1° semestre)Phonétique

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Les accentsLes nomsLes articlesLe partitifLes adjectifs qualificatifsLes démonstratifsLes possessifsLe présentatif: c’est/Il estLes nombresLa construction de la phraseLa forme interrogativeLa forme négativeLes pronoms personnelsLes relatifsLes comparatifsLes prépositionsLe système verbal avec les principales règles d'accordIndicatif - impératif – conditionnel

Bibliografia di riferimento:Testi:

Jean-Luc Perfornis, Français.com, CLE International/VUEF, Paris 2002 (avec CD audio).

Grammatiche consigliate:

Lisa Beneventi, Grammaire facile du français, Bologna, Zanichelli Editore, 2004(per i principianti);

Maia Grégoire, Odile Thiévenaz, Grammaire progressive du Français (- niveau intermédiaire - avec 600 exercices, CLE INTERNATIONAL, 2007).

Dizionari consigliati:

*Le Nouveau Petit Robert, Dictionnaire de la langue française, Dictionnaire Le Robert, Paris, 2008.

*Raoul Boch, Dizionario Francese Italiano/Italiano Francese, Bologna, Zanichelli Editore, ultima edizione.

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*V. Ferrante, E. Cassiani, Nuovo dizionario moderno italiano-francese, francese-italiano, SEI, Torino, ultima edizione.

*A. Le Bris, L’Economie et les Affaires, Dizionario fraseologico Francese-Italiano/Italiano-Francese dei termini dell’Economia e del Commercio, Bologna, Zanichelli Editore, ultima edizione.

*M. Mormile, Dizionario commerciale/Dictionnaire Commercial, Bulzoni-La Maison du dictionnaire, Roma-Paris, ultima edizione.

Modalità d’esame:LFI (Scritto: test sur le lexique, test di grammatica, comprensione. Orale: lettura, traduzione e discussione sugli argomenti studiati.)Per accedere all’esame orale occorre avere superato la prova scritta.Gli studenti non-frequentanti devono concordare col docente un’integrazione del programma d’esame.

LINGUA INGLESE INTRODUZIONE3 CFU

Titolare del corso: Elena Montagna [email protected]

Collaboratori: Cel nominati dal Centro Linguistico di Ateneo

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone di fornire allo studente competenze linguistiche di base e i rudimenti del Business English.

Programma:Il corso si propone di fornire allo studente competenze linguistiche di base che gli consentiranno l’uso della lingua orale e scritta oltre che su argomenti specificatamente economico-commerciale, anche in conversazioni di carattere generale. Le lezione forniranno allo studente i primi rudimenti di Business English. Partendo da un livello beginners il corso si propone di portare gli studenti ad un livello Intermediate. Le esercitazioni verteranno invece sul Genaral English. Anche per le esercitazioni si partirà da un livello beginners per arrivare ad un livello Intermediate.Bibliografia di riferimento:Lezioni: Tullis, T. Trappe, New Insights into Business, Longman.

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G. Tullis, S. Power, New Insights Into Business, Workbook, Longman.

G. Brook-Hart, Business Benchmark, Upper-Intermediate, Vantage, Cambridge.

M. Hancock, English Pronunciation in Use, Cambridge University Press.

Esercitazioni: Bell, R. Gower, First Certificate Expert (New Edition), Longman. R. Acklemy, A. Crace, Total English – Pre-Intermediate (studenti

principianti).Grammatiche consigliate: R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge. L. Hashemi, B. Thomas, Grammar for First certificate, Cambridge. L. G. Alexander, Longman English Grammar Practice, Longman. M. Nattle, D. Hopkins, Developing Grammar in Context,

Cambridge. M. Hewings, Advanced Grammar in Use, Cambridge. M. Foley, D. Hall, Advanced Learners’ Grammar, Longman. P. Strutt, Business Grammar and Usage, Longman. M. Duckworth, Oxford English Grammar and Practice, Oxford. Working with Grammar, Longman (studenti principianti)Dizionari consigliati: Longman Contemporary English, Longman. Cambridge Advanced Learner’s Dictionary. Oxford Advanced Learners, Oxford. Cambridge International Dictionary of English, Cambridge. Dictionary of Business English, Longman. Dictionary of Business English, Oxford. Il Nuovo Ragazzini – It/Ingl, Ingl/It – Zanichelli. Economics&Business – It/Ingl, Ingl/It – Zanichelli.

Modalità d’esame:Prova propedeutica relativa alle esercitazioni e esame orale.Prova propedeutica relativa alle esercitazioni: la prova è composta da un esercizio di listening-comprehension e da un esercizio di reading-comprehension che consentiranno di valutare il livello di comprensione della lingua e da alcuni esercizi di completamento e scelta multipla che consentiranno di valutare le competenze grammaticali e lessicali acquisite.Per essere ammesso all’esame orale lo studente dovrà superare la prova propedeutica relativa alle esercitazioni.Esame orale: lo studente dovrà dimostrare di conoscere e di saper esporre in modo linguisticamente corretto gli argomenti trattati

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durante le lezioni. Dovrà inoltre dimostrare di aver assimilato e rielaborato le informazioni oggetto di studio operando collegamenti logici e analisi critica degli stessi.La valutazione complessiva sarà espressa da un giudizio: Sufficiente, Discreto, Buono, Distinto, Ottimo.E-mail: [email protected]

LINGUA INGLESE PERFEZIONAMENTO 6 CFU

Titolare del corso: Elena Montagna [email protected]

Collaboratori: Cel nominati dal Centro Linguistico di Ateneo

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone di ampliare ed approfondite le competenze linguistiche e culturali acquisite durante il corso base.

Programma:Il corso si propone di ampliare ed approfondite le competenze linguistiche e culturali acquisite durante il corso di Lingua Inglese Introduzione e di fornire allo studente gli strumenti necessari per riuscire ad esprimersi in modo corretto e consapevole in ambito economico, aziendale e commerciale. Le lezioni saranno improntate su argomenti specificatamente economici e partiranno da un livello Intermediate per arrivare, alla fine del corso, ad un livello Advanced. Le esercitazioni, sempre basate sul General English, seguiranno lo stesso percorso.

Bibliografia di riferimento:Lezioni MacKenzie, English for Business Studies, Cambridge. G. Brook-Hart, Business Benchmark, Advanced Higher, Cambridge. M. J. Wallace, Study Skills in English, Cambridge.Esercitazioni Bell, R. Gower, First Certificate Expert (New Edition), Longman.Grammatiche consigliate: R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge. L. Hashemi, B. Thomas, Grammar for First certificate, Cambridge. L. G. Alexander, Longman English Grammar Practice, Longman.

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M. Nattle, D. Hopkins, Developing Grammar in Context, Cambridge.

M. Hewings, Advanced Grammar in Use, Cambridge. M. Foley, D. Hall, Advanced Learners’ Grammar, Longman. P. Strutt, Business Grammar and Usage, Longman.

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M. Duckworth, Oxford English Grammar and Practice, Oxford. Working with Grammar, Longman (studenti principianti)Dizionari consigliati: Longman Contemporary English, Longman. Cambridge Advanced Learner’s Dictionary. Oxford Advanced Learners, Oxford. Cambridge International Dictionary of English, Cambridge. Dictionary of Business English, Longman. Dictionary of Business English, Oxford. Il Nuovo Ragazzini – It/Ingl, Ingl/It – Zanichelli. Economics&Business – It/Ingl, Ingl/It – Zanichelli.

Modalità d’esame:Prova propedeutica relativa alle esercitazioni e esame orale.Prova propedeutica relativa alle esercitazioni: la prova è composta da un esercizio di listening-comprehension e da un esercizio di reading-comprehension che consentiranno di valutare il livello di comprensione della lingua e da alcuni esercizi di completamento e scelta multipla che consentiranno di valutare le competenze grammaticali e lessicali acquisite.Per essere ammesso all’esame orale lo studente dovrà superare la prova propedeutica relativa alle esercitazioni.Esame orale: lo studente dovrà dimostrare di conoscere e di saper esporre in modo linguisticamente corretto gli argomenti trattati durante le lezioni. Dovrà inoltre dimostrare di aver assimilato e rielaborato le informazioni oggetto di studio operando collegamenti logici e analisi critica degli stessi.

LINGUA SPAGNOLA INTRODUZIONE3 CFU

Titolare del corso: Annelisa Addolorato

Obiettivo formativo del corso:Fornire agli studenti frequentanti il corso nozioni grammaticali e sintattiche idonee a consentire una comunicazione corretta nella lingua spagnola con particolare riferimento al lessico economico.

Programma:a) Origini del castiglianob) Fonetica e pronunciac) Lessico basilare

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d) Morfologia e sintassi: articoli determinativi e indeterminativi; sostantivi e aggettivi: genere e numero; aggettivi e pronomi: possessivi, dimostrativi, numerali, riflessivi; pronomi personali soggetto e complemento; uso della forma neutra lo e della forma se; verbo; presente indicativo delle tre coniugazioni: i regolari e

tutti gli irregolari; uso dei verbi ser, estar, haber, tener; uso dei quantificatori (muy, mucho, demasiado…).

II trimestrea) Regole di accentazioneb) Morfologia e sintassi:

gradi della comparazione, superlativi assoluti e relativi; aggettivi e pronomi relativi, interrogativi, indefiniti.

Verbi: riflessivi; I tempi passati dell’indicativo, con differenza nell’uso del

pretérito indefinido, pretérito perfecto, imperfecto, pluscuamperfecto;

tutti i verbi irregolari al passato (pret. indefinito, pret. perfecto, participio passato, imperfetto);

il pasado reciente; perifrasi verbali (volver a, acabar de…); verbi che reggono

preposizioni diverse dall’italiano; presente congiuntivo dei verbi regolari e irregolari, e principali

campi di applicazione; il modo condizionale; imperativo affermativo e negativo; gerundio regolare e irregolare; infinito; futuro: futuro semplice e futuro analitico (ir a…); uso delle preposizioni (por, para, a, en…), avverbi e

congiunzioni; la forma pasiva; perifrasi dell’obbligo (tener que, haber de…).

Bibliografia di riferimento e modalità d’esame:Indicazioni relative alla bibliografia e alla modalità dell’esame verranno fornita dal docente all’inizio del corso e pubblicate sul sito Internet della Facoltà nella rubrica “Avvisi”. P

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LINGUA TEDESCA INTRODUZIONE3 CFU

Titolare del corso: Heinz Georg Held [email protected]

Collaboratori: Collaboratori ed esperti linguistici nominati dal Centro Linguistico

Obiettivo formativo del corso:L’insegnamento si propone di fornire allo studente gli strumenti necessari per comprendere testi attuali d’argomento economico e politico in lingua tedesca. Apprendimento delle principali strutture grammaticali, sintattiche

e morfologiche. Acquisizione del lessico di base e avviamento all’apprendimento

del lessico specifico. Sviluppo delle competenze testuali

Programma:Gli argomenti trattati sono i seguenti: caratteristiche e aree di diffusione della lingua tedesca; civiltà e cultura tedesca; sistema politico-economico in Germania, in Austria e nella

Svizzera.L’insegnamento ufficiale è affiancato da esercitazioni impartite da collaboratori ed esperti linguistici nominati dal Centro Linguistico. Il loro obiettivo è soprattutto sviluppare competenze grammaticali e fonetiche.

Bibliografia di riferimento:Le dispense del corso saranno a disposizione nel Dipartimento di Lingue, Strada Nuova 106 c. Achim Seuffarth/Cinzia Medaglia, Arbeitsgrammatik neu, Cideb,

Rapallo 2008. Renate Burfeind, Wahrig Deutsch als Fremdsprache, Cornelsen,

Hamburg 2008. Renate Luscher, Landeskunde Deutsch. Von der Wende bis heute,

Verlag für Deutsch, zweite, überarbeitete Auflage, München 2006.

Modalità d’esame:L’esame è articolato in una prova scritta (grammatica, comprensione testuale) e un esame orale (colloquio parzialmente in lingua su

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argomenti svolti durante la lezione). Per accedere all’esame orale occorre aver superato la prova scritta.Gli studenti non-frequentanti devono concordare col docente un’integrazione del programma d’esame.

MACROECONOMIA9 CFU

Titolare del corso: Guido Ascari A-K [email protected] Fumagalli L-Z [email protected]

Obiettivo formativo del corso:Obiettivo del corso è fornire gli elementi base per la comprensione del funzionamento di un sistema macroeconomico, inizialmente in un contesto di breve periodo con prezzi dati e poi in un contesto di medio-lungo periodo.Sono richieste nozioni base dei corsi di Matematica generale (in particolare, studio di funzioni), del corso di Microeconomia (curve di indifferenza funzione di produzione) e del corso di Analisi dei dati (indici di posizione e di variabilità, nozioni di probabilità).

Programma:INTRODUZIONE ALLA MACROECONOMIA (Boitani, cap. 1 e 2) E DISPENSALe scuole di pensieroLe grandezze macroeconomiche fondamentaliFondamenti di contabilità nazionale1) IL BREVE PERIODO (Blanchard, cap. 3-5)

Il mercato dei beniI mercati finanziariIl modello IS-LM

2) IL MEDIO PERIODO (Blanchard, cap. 6-9)Il mercato del lavoroIl modello AS-ADLa curva di PhillipsIl trade-off fra inflazione e disoccupazione

3) IL LUNGO PERIODO (Blanchard, cap. 10-12)La crescita economica: fatti principaliRisparmio, accumulazione e crescitaProgresso tecnologico e crescita: il modello di Solow

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4) L’IMPORTANZA DELLE ASPETTATIVE IN MACROECONOMIA (Blanchard, cap. 13-15)Le aspettative: nozioni di baseMercati finanziari ed aspettativeAspettative, consumo ed investimento

5) ECONOMIA APERTA (Blanchard, cap. 16-19)Introduzione: bilancia dei pagamenti e tasso di cambioIl mercato dei beni in economia apertaPolitica economica in economia apertaRegimi di cambio

6) LA POLITICA ECONOMICA (Blanchard, cap. 22-26)Ruolo e difficoltà della politica economicaLa Politica monetariaLa Politica FiscaleIl problema di un elevato debito pubblicoL’Unione economica e monetaria europea

Bibliografia di riferimento:Boitani, A., Macroeconomia, Il Mulino, 2008. Capitoli: 1 e 2.Blanchard, O., Macroeconomia, Il Mulino, 2009. Capitoli: 3–19, 22-26.Dispensa a cura di A.Fumagalli sulle scuole di pensiero e impostazione metodologica.Modalità d’esame:Scritto

MARKETING9 CFU

Titolare del corso: Antonella Zucchella [email protected]

Obiettivo formativo del corso:Fornire conoscenze e competenze nelle strategie e politiche di marketing, applicabili a diversi contesti organizzativi, (imprese, enti pubblici, organizzazioni non profit) e di mercato/settore.

Programma:Oggetto e obiettivi della attività di marketing management.Orientamenti strategici aziendali e ruolo del marketing.Concetti base di marketing: mercato, segmento, cliente, bisogno, comportamento d’acquisto, leve di marketing.I processi di analisi di mercatoIl sistema informativo di marketing.

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La ricerca di mercato: metodi e strumenti .La analisi del macro e micro ambiente di marketing.La analisi del mercato: metodi e obiettivi della segmentazione. Le diverse forme di segmentazione del mercato.La analisi del cliente: il cliente come individuo e le diverse teorie di buying behaviour. La psicologia applicata al marketing.La analisi del cliente: il cliente come membro di un gruppo. La sociologia e la antropologia applicate al marketing.I modelli generali di comportamento di consumo.L’utilizzo strategico della analisi di mercato e del cliente.I processi decisionali e gestionali di marketingLa strategia di marketing: prodotto/mercato, targeting, points of difference, positioning. Uso delle mappe percettive.Le politiche di brand. Tipologie di brand, brand equity e analisi dei fattori determinanti la brand equity. Le politiche di prodotto e servizio. Il lancio di nuovi prodotti. Il marketing management nelle fasi del ciclo del prodotto.Le politiche di prezzo.Le politiche distributive. Le politiche di comunicazione di marketing. Teoria della comunicazione e sue applicazioni al marketing. Le forme di comunicazione di marketing. La comunicazione tradizionale e le nuove forme di comunicazione.La costruzione del piano di marketing.Le nuove politiche di marketing. L’evoluzione recente della disciplina e delle sue applicazioni manageriali in diversi contesti.

Modalità d’esame e bibliografia di riferimentoA partire dal mese di gennaio 2010 gli studenti che hanno nel proprio piano di studi il corso di marketing trimestrale ( 4 crediti), vecchio ordinamento, potranno preparare l’esame SOLO sul testo:

J.Blythe “fondamenti di marketing” ed. Pearson, 2006, e l’esame consisterà in domande a risposta multipla basate SOLO sul libro di testo indicato, da studiare in tutte le sue parti.

Per gli studenti del nuovo ordinamento il corso di Marketing (semestrale), sarà basato sul testo: J.P. Peter, J.H. Donnelly e Carlo Alberto Pratesi, “Marketing”, McGraw Hill, edisione 2009.L’esame sarà uno scritto con domande aperte e chiuse a risposta multipla basate sul testo (da fare tutto) e sui casi indicati nel testo,

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unitamente ai materiali ed ai lucidi presentati nella pagina personale del docente nel sito web della facoltà.

MARKETING E FINANZA9 CFU

Titolare del corso: Antonella Zucchella [email protected]

Corso equipollente a Marketing 9 CFU

MATEMATICA FINANZIARIA6 e 9 CFU

Titolare del corso: Adele Colli Franzone A-K [email protected] Elena De Giuli L-Z [email protected]

Collaboratori: Cesare Zuccotti [email protected] A. Maggi [email protected]

6 CFU

Obiettivo formativo del corso:E’ quello di preparare studenti in grado di affrontare razionalmente le problematiche economico-finanziarie non solo utilizzando lo strumento matematico “tecnicamente” bensì inserendolo in contesti interdisciplinari che permettano una visione globale dei problemi e un’analisi esaustiva delle loro possibili variazioni.

Programma:Leggi e regimi finanziari con speciale riguardo alle leggi di uso corrente a tassi fissi e variabili.Rendite: tipologie e problemi connessi.Operazioni finanziarie: concetto e tipologie. Costituzione di capitale. Ammortamenti di prestiti indivisi e divisi: differenti metodi e problemi diretti e inversi. Operazioni su titoli con lettura e commento di articoli e listini sul Sole24ore.

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Problemi decisionali connessi alla valutazione e alle scelte di progetti economico-finanziari. Analisi di alcuni criteri in particolare.

Bibliografia di riferimento A-K:A. Colli Franzone, C. Zuccotti: Istituzioni di matematica finanziaria, ISDAF 2005.A. Colli Franzone, C. Zuccotti: La scelta fra progetti economico-finanziari, ISDAF 2006.A. Colli Franzone, A. Angoli, L. De Dionigi: Matematica finanziaria e attuariale - Esercizi svolti - Giappichelli Editore.

Bibliografia di riferimento L-Z:M.E. De Giuli, M.A. Maggi, F.M. Paris, Lezioni di Matematica Finanziaria e Attuariale – corso base, G.Giappichelli, Torino, 2009

Modalità d’esame:Prova scritta

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9 CFU

Obiettivo formativo del corso:è quello di preparare studenti in grado di affrontare razionalmente le problematiche economico-finanziarie non solo utilizzando lo strumento matematico “tecnicamente” bensì inserendolo in contesti interdisciplinari che permettano una visione globale dei problemi e un’analisi esaustiva delle loro possibili variazioni.

Programma:Leggi e regimi finanziari con speciale riguardo alle leggi di uso corrente a tassi fissi e variabili.Rendite: tipologie e problemi connessi.Operazioni finanziarie: concetto e tipologie. Costituzione di capitale. Ammortamenti di prestiti indivisi e divisi: differenti metodi e problemi diretti e inversi. Operazioni su titoli con lettura e commento di articoli e listini sul Sole24ore.Problemi decisionali connessi alla valutazione e alle scelte di progetti economico-finanziari.Criteri di scelta e problematiche connesse sia di natura metodologica che pratica.Criteri di scelta per progetti aleatori.

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Bibliografia di riferimento A-K:A. Colli Franzone, C. Zuccotti: Istituzioni di matematica finanziaria, ISDAF 2005.A. Colli Franzone, C. Zuccotti: La scelta fra progetti economico-finanziari, ISDAF 2006.A. Colli Franzone, A. Angoli, L. De Dionigi: Matematica finanziaria e attuariale - Esercizi svolti - Giappichelli Editore.

Bibliografia di riferimento L-Z:M.E. De Giuli, M.A. Maggi, F.M. Paris, Lezioni di Matematica Finanziaria e Attuariale – corso base, G.Giappichelli, Torino, 2009.Dispense integrative disponibili sulla pagina web del docente.G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, Manuale di Finanza, Tassi d’interesse, mutui e obbligazioni,vol. I, Il Mulino, Bologna, 2005.

Modalità d’esame:Prova scritta

MATEMATICA GENERALE9 CFU

Titolare del corso: Elena Molho A-K [email protected] Giorgi L-Z [email protected]

Collaboratori: Elisa Caprari [email protected] Maggi [email protected]

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti analitici di base per affrontare quantitativamente lo studio di problemi economici e aziendali.Programma:Algebra lineare. Vettori di Rn. Operazioni sui vettori. Sottospazi vettoriali di Rn. Dipendenza e indipendenza lineare. Base e dimensione di un sottospazio vettoriale di Rn. Matrici. Determinante. Matrice inversa. Rango. Sistemi di equazioni lineari.Nozioni elementari di topologia in R e in Rn. Limiti: definizione, teoremi, operazioni sui limiti, forme indeterminate. Funzioni continue e loro proprietà. Punti di discontinuità. Calcolo differenziale di funzioni reali di variabile reale. La nozione di derivata . Derivate di ordine superiore. Continuità e derivabilità. Regole di derivazione. Punti di stazionarietà. Teoremi di Rolle e di

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Lagrange. Teorema di de l’Hopital. Massimi e minimi di funzioni derivabili. Differenziale. Formula di Taylor. Concavità, convessità e flessi. Asintoti. Studio di funzione.Calcolo integrale per funzioni reali di variabile reale. Integrale indefinito e metodi di integrazione (per decomposizione, per parti, per sostituzione). Integrale definito e sua interpretazione geometrica. Teorema della media. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Integrali generalizzati.Funzioni reali di più variabili reali. Nozioni di base. Derivate parziali del primo ordine e vettore gradiente. Differenziabilità. Derivate parziali del secondo ordine e matrice hessiana. Ricerca dei punti estremanti interni per funzioni di due variabili.

Bibliografia di riferimento:Giorgi G., Elementi di Matematica, Giappichelli, Voll. 1, 2, 3 e 4, Torino, 2004.Giorgi G., Elementi di Algebra Lineare, Giappichelli, Torino, 1997.Angoli A., De Dionigi L., Giorgi G., Matematica Generale. Esercizi svolti, Giappichelli, Torino, 1999.

Modalità d’esame:Scritto con possibilità di orale facoltativo per lo studente se il voto dello scritto è almeno 24/30.

MATEMATICA PER L’ECONOMIA E LA FINANZA9 CFU

Titolare del corso: Giorgio Giorgi [email protected]

Collaboratori: Elisa Caprari [email protected] formativo del corso:Il corso intende approfondire alcune parti del programma svolto nel corso di Matematica Generale ma soprattutto intende fornire nuovi strumenti matematici, allo scopo di permettere agli studenti del percorso di Economia Politica la comprensione degli argomenti svolti negli insegnamenti aventi contenuti formali e quantitativi.TUTTI I CONCETTI RIGUARDANTI L’ALGEBRA LINEARE E LE FUNZIONI DI PIU’ VARIABILI, APPRESI NEL CORSO DI MATEMATICA GENERALE, DEVONO ESSERE RIPASSATI DA PARTE DEGLI STUDENTI CHE FREQUENTANO IL PRESENTE CORSO.

Programma:

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A. ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE.La struttura di spazio lineare (o vettoriale). Richiami sui vettori di Rn. Richiami su dipendenza e indipendenza lineare di vettori di Rn, su dimensione e base per un sottospazio lineare di Rn. Applicazioni lineari e teorema di rappresentazione. Autovalori ed autovettori; spazio invariante (o autospazio); molteplicità algebrica e geometrica degli autovalori; condizioni necessarie e sufficienti e condizioni solo sufficienti per l’indipendenza lineare degli autovettori. Autovalori ed autovettori di matrici simmetriche. Trasformazioni per similitudine e diagonalizzazione. Teorema di Schur. Forma canonica di Jordan. Teorema di Cayley-Hamilton. Forme quadratiche: classificazione e riconoscimento del segno (tramite autovalori e tramite minori principali); forme quadratiche vincolate. Raggio spettrale e serie di potenze di matrici (“serie di C. Neumann”). Matrici quadrate non negative e teoremi di Perron-Frobenius. Il modello economico di W. Leontief. Il modello economico di P. Sraffa.

B. FUNZIONI DI PIU’ VARIABILI REALI.Richiami sul calcolo differenziale per funzioni di più variabili; derivate parziali del primo ordine e di ordine superiore. Matrice Jacobiana e matrice Hessiana. Funzioni differenziabili. Equazione dell’iperpiano tangente. Derivazione di funzioni composte. Derivate direzionali. Funzioni omogenee: definizione, principali proprietà, teorema di Eulero. Funzioni implicite e teoremi di Dini. Formula di Taylor per funzioni reali di più variabili reali.

C. OTTIMIZZAZIONE.Problemi di ottimo libero e vincolato. Teorema di Weierstrass. Ottimi liberi: teorema di Fermat, condizioni sufficienti di ottimalità del secondo ordine. Problemi di ottimo su insiemi non aperti. Funzioni convesse e concave, strettamente convesse e strettamente concave. Loro caratterizzazione nel caso di funzioni differenziabili e nel caso di funzioni di classe C2 . Applicazione ai problemi di ottimo libero. Combinazione lineare e composizione di funzioni convesse. Funzioni quasiconvesse e pseudoconvesse. Loro caratterizzazione nel caso di funzioni differenziabili e di funzioni di classe C2. Problemi di ottimo vincolato con vincoli espressi da uguaglianze. Caso bidimensionale: metodo di esplicitazione, metodo delle linee di livello, metodo dei moltiplicatori di Lagrange; caso generale (condizioni necessarie e condizioni sufficienti di ottimalità). Interpretazione economica dei moltiplicatori di Lagrange (teorema di sensitività e “prezzi ombra”). Problemi di ottimo vincolato con vincoli espressi da disuguaglianze (programmazione matematica). Teorema dell’alternativa di

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Gordan. Condizioni necessarie di ottimalità di Abadie e di F. John. Qualificazione dei vincoli: condizione di Arrow-Hurwicz-Uzawa e sua generalizzazione, condizione di indipendenza lineare dei gradienti dei vincoli “attivi”, condizione di Slater. Condizioni necessarie di ottimalità di Kuhn-Tucker. Condizioni sufficienti di ottimalità di Kuhn-Tucker. Non negatività delle variabili. Il metodo delle curve di livello ed il metodo delle restrizioni per il caso bidimensionale. Programmazione convessa (concava) e punti di sella della funzione Lagrangiana. Il teorema dell’alternativa di Fan-Glicksberg-Hoffman. Relazioni tra punti di sella della funzione Lagrangiana e condizioni di Kuhn-Tucker. Programmazione lineare (P.L.): terminologia e classificazioni. Poliedri convessi. Teorema fondamentale della P.L. Soluzione “grafica” di un problema di P.L. nel caso bidimensionale. Soluzioni di base e teorema sulle soluzioni di base. Problemi duali: definizioni e nozioni fondamentali. Teoremi di esistenza, di dualità debole, di dualità, degli scarti complementari.

D. SISTEMI DINAMICI.Sistemi dinamici continui e discreti. Equazioni differenziali: concetti e terminologia di base. Sistemi differenziali del primo ordine in forma normale. Teorema di esistenza ed unicità. Equazioni lineari del primo ordine. Sistemi di equazioni differenziali lineari del primo ordine. Sistemi di equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti. Soluzioni di equilibrio di un sistema del primo ordine. Concetti di stabilità delle soluzioni di equilibrio. Il caso dei sistemi differenziali lineari con coefficienti costanti: condizioni di Routh-Hurwitz, matrici con diagonale dominante e quasi-dominante. Tecniche grafiche per la stabilità di sistemi unidimensionali (“diagrammi di fase”). Tecniche analitiche per sistemi pluridimensionali: funzione di Lyapunov, metodo di linearizzazione. Applicazione allo studio della stabilità degli equilibri in un modello economico walrasiano di puro scambio.

E. CENNO AI SISTEMI DINAMICI DISCRETI.F. CENNO AGLI INTEGRALI DOPPI.

Bibliografia di riferimento:Giorgi G., Elementi di Matematica, Vol. 4, Giappichelli, Torino, 2004.Giorgi G., Elementi di Algebra Lineare, Giappichelli, Torino, 1997.De Giuli M. E., Giorgi G., Maggi A. M., Magnani U., Matematica Per l’Economia e la Finanza, Zanichelli, Bologna, 2008.

Modalità d’esame:Prova scritta e prova orale (entrambe obbligatorie)

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MERCATI INTERNAZIONALI DEI PRODOTTI AGRICOLI6 CFU

Titolare del corso: Carlo Bernini Carri [email protected]

Collaboratori: Maria Sassi

Obiettivo formativo del corso:L’obiettivo del corso consiste nel fornire gli studenti dei principaliconcetti teorici e strumentali per l’analisi del commerciointernazionale e del suo ruolo nello sviluppo globale, con particolareriferimento alle questioni relative agli scambi di materie primeagricole.Una questione centrale e costituita dall’analisi del GATT-WTO, dellasua evoluzione e ruolo negli scambi mondiali e dei principali impattiper l’agricoltura derivanti dall’accordo dell’Uruguay Round. Infine, unobiettivo strategico del corso e quello di affrontare questioni criticheimplicate nei nuovi round multilaterali, con i prevedibili effetti a livelloregionale e mondiale e, specificamente, per l’Unione Europea e per i paesi in via di sviluppo.

Programma:Tendenze ed evoluzione del commercio mondiale:lo sviluppo del commercio internazionale e la struttura degli scambi; le principali aree di scambio; il ruolo delle materie prime nel commercio internazionale; la questione dei “terms of trade”; il ruolo delle compagnie transnazionali nel commercio delle commodity agricole; i PVS e la “commodity dependence”; i mercati delle principali commodity agricole: sviluppi passati e prospettive.La bilancia commerciale; saldi normalizzati ed indicatori di specializzazione.Le principali teorie del commercio internazionale:i guadagni economici del trade e la teoria del vantaggio comparato nella versione classica e neo-classica; la teoria del “vent for surplus; le asimmetrie correlate alla specializzazione internazionale in commodity (Teoria Prebisch-Singer; teoria dello scambio ineguale).Contributi recenti: la teoria del gap tecnologico; la teoria del ciclo di vita del prodotto; la teoria della domanda rappresentativa; il ruolo delle economie di scala; la selezione delle imprese indotta dagli scambi internazionali.Politiche commerciali per le commodity:

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le ragioni pro e contro il protezionismo; protezionismo e sicurezza alimentare;strumenti di protezione: strumenti di intervento diretto e indiretto; politiche commerciali internazionali: processi di integrazione, schemi di restrizione, stabilizzazione prezzi, etc.Il protezionismo agricolo della Unione Europea e dei paesi sviluppati; gli indicatori di protezione: il concetto di distorsione del mercato; il coefficiente nominale ed effettivo di protezione; la stima del sostegno al produttore/consumatore; la misura aggregata di supporto.

Impatti economici della protezione.L’approccio dell’equilibrio parziale: limiti ed efficacia; equilibrio di mercato in una economia chiusa e in una economia aperta; la valutazione degli effetti economici degli strumenti di politica commerciale nel caso di “paese piccolo” e di “paese grande”.Accordi commerciali internazionali e settore agricolo.la formazione dei blocchi commerciali: principali tipologie, effetti ditrade creation e trade diversion.GATT: origini, regole e strumenti; il ruolo del Gatt nel processo di liberalizzazione degli scambi; i round negoziali; l’Uruguay Round e l’accordo sull’agricoltura;dal Gatt al WTO, il Doha Round e i problemi di sviluppo; i possibili esiti ed effetti di un nuovo accordo per l’agricoltura e gli interessi in campo.La politica agricola comunitaria (Pac) ed il commercio mondiale.Liberalizzazione del commercio, crescita e sicurezza alimentare.

Bibliografia di riferimento:Sono disponibili le dispense. Ad integrazione si consiglia laconsultazione di:Dominick S., Economia Internazionale, NIS, 1999.Berrnini Carri C., Trade liberalization, growth and food security, Aracne Ed., 2009.Durante il corso il docente fornirà puntuali indicazioni sulle parti diapprofondimento relative alle letture integrative.Modalità d’esame:L’esame e in forma scritta con domande a risposta chiusa e aperta.

MICROECONOMIA9 CFU

Titolare del corso: Giorgio Rampa A-K [email protected]

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Lorenzo Rampa L-Z [email protected]

Obiettivo formativo del corso:Il corso di propone di fornire i fondamenti della teoria della scelta individuale (di consumo e produzione, in condizioni di incertezza e di interazione strategica), degli equilibri di mercato e delle proprietà di efficienza di tali equilibri. Sono affrontati i temi della concorrenza perfetta, di quella imperfetta e delle esternalità.

Programma:Principi di teoria della scelta; nozione di equilibrio.Consumo, domanda, surplus del consumatore.Informazione, scelta sotto incertezza, assicurazioni.Produzione, costi, profitti e offerta.Equilibrio concorrenziale e efficienza.Monopolio e efficienza.Giochi e oligopolio.Esternalità e beni pubblici.

Bibliografia di riferimento:R.H. Frank, Microeconomia, McGraw-Hill, Milano, 2010.

Modalità d’esame:Scritto più eventuale orale a discrezione dello studente

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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE6 e 9 CFU

TITOLARE DEL CORSO Alberto [email protected]

COLLABORATORIClaudia Dossena [email protected]

6 CFU

Obiettivo formativo del corso:

Il corso si propone di fornire le conoscenze di base in tema di organizzazione aziendale e gli strumenti necessari per comprendere la complessità del fenomeno organizzativo, sviluppare le capacità di progettare forme e meccanismi per il coordinamento del lavoro e interpretare i comportamenti umani in seno alle aziende, con l’obiettivo di favorire conoscenze e competenze in merito alla realtà organizzativa delle aziende (profit, non profit, industriali e di servizi, pubbliche e private, di grandi, piccole e medie dimensioni, ecc.), per mezzo della presentazione: delle basi di analisi e valutazione del rapporto tra persone, gruppi

e organizzazione d’azienda;dei criteri base di progettazione organizzativa sia in termini generali

(azienda nel suo complesso) che specifici (un ufficio, un reparto, una mansione, ecc.).

Programma:

Il corso affronta la nascita del problema organizzativo (divisione del lavoro, specializzazione e coordinamento) e si analizzano le principali dimensioni del modello di analisi e progettazione proposto. In particolare ci si sofferma sulle variabili individuali e sociali, strategiche e di contesto ambientale, approfondendo i temi quali l’incertezza, la complessità, i mercati, la tecnologia (con particolare attenzione al ruolo delle ICT). Si affrontano, inoltre, gli aspetti di design a livello di meso e microstruttura: compiti, mansioni, ruoli, con particolare riferimento ai temi di organizzazione del lavoro nella knowledge society.I principali temi trattati includono:

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1. la progettazione organizzativa secondo paradigmi consolidati e recenti delle teorie organizzative;

2. il legame tra la strategia e la progettazione organizzativa;3. le forme organizzative di base (elementari, gerarchico-

funzionali, divisionali, innovative) e il design organizzativo a livello di macrostruttura;

4. l’ambiente e la progettazione organizzativa: i modelli di Duncan, di Burns e Stalker, di Lawrence e Lorsch;

5. l’impatto delle tecnologie sull’assetto organizzativo delle imprese manifatturiere e di servizi: i modelli di Woodward, Thompson e Perrow.

6. il design organizzativo e la microstruttura: i compiti, le mansioni, i ruoli;

7. le persone, i gruppi e la leadership.

Il corso propone un bilanciamento fra argomenti teorici consolidati ed esperienze estrapolate dalla realtà competitiva attuale. Alle lezioni si affiancano analisi di casi aziendali e interventi di testimoni ed esperti impegnati nelle aziende in attività di progettazione e gestione degli assetti organizzativi d’impresa.

Bibliografia di riferimento: Daft R.L., 2010, Organizzazione aziendale, Apogeo, capitoli indicati

dal docente; Francesconi A., Dispensa di organizzazione aziendale, testo e casi.

A.A. 2010-2011; Rugiadini A. (1979), Organizzazione di impresa, Giuffrè, Milano.

Letture consigliate: Tosi H.L., Pilati M., 2008, Comportamento organizzativo. Attori,

relazioni, organizzazione, management, Milano, Egea; Morgan G., 2002, Images. Le metafore dell’organizzazione, 2° ed.,

Franco Angeli, Milano;Costa G. e Nacamulli R.C.D., Manuale di organizzazione, Vol. II "La progettazione organizzativa (1997), Vol. III "I processi i sistemi e le funzioni aziendali" (1997), Vol. V "Metodi e tecniche di analisi e intervento" (1996), Torino, Utet Libreria-----------------------------------------------------------------------------

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9 CFU

Obiettivo formativo del corso:

Il corso si propone di fornire le conoscenze di base in tema di organizzazione aziendale e gli strumenti necessari per comprendere la complessità del fenomeno organizzativo, sviluppare le capacità di progettare forme e meccanismi per il coordinamento del lavoro e interpretare i comportamenti umani in seno alle aziende, con l’obiettivo di favorire conoscenze e competenze in merito alla realtà organizzativa delle aziende (profit, non profit, industriali e di servizi, pubbliche e private, di grandi, piccole e medie dimensioni, ecc.), per mezzo della presentazione: delle basi di analisi e valutazione del rapporto tra persone, gruppi

e organizzazione d’azienda; dei criteri base di progettazione organizzativa sia in termini

generali (azienda nel suo complesso) che specifici (un ufficio, un reparto, una mansione, ecc.).

Programma:

Il corso è idealmente composto da due parti. Nella prima si affronta la nascita del problema organizzativo (divisione del lavoro, specializzazione e coordinamento) e si analizzano le principali dimensioni del modello di analisi e progettazione proposto. In particolare ci si sofferma sulle variabili individuali e sociali, strategiche e di contesto ambientale, approfondendo i temi quali l’incertezza, la complessità, i mercati, la tecnologia (con particolare attenzione al ruolo delle ICT).I principali temi trattati nella prima parte includono:1. la progettazione organizzativa secondo paradigmi consolidati e

recenti delle teorie organizzative;2. il legame tra la strategia e la progettazione organizzativa;3. le forme organizzative di base (elementari, gerarchico-funzionali,

divisionali, innovative) e il design organizzativo a livello di macrostruttura;

4. l’ambiente e la progettazione organizzativa: i modelli di Duncan, di Burns e Stalker, di Lawrence e Lorsch;

5. l’impatto delle tecnologie sull’assetto organizzativo delle imprese manifatturiere e di servizi: i modelli di Woodward, Thompson e Perrow.

Nella seconda parte vengono affrontati gli aspetti di design a livello di

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meso e microstruttura: compiti, mansioni, ruoli, con particolare riferimento ai temi di organizzazione del lavoro nella knowledge society. Si introducono il tema dei confini organizzativi e della loro attenuazione nel senso di una maggiore integrazione a livello intra e interorganizzativo, gli aspetti legati all’organizational behavior connesso ai temi della collaborazione, della diffusione dell’influenza, della cultura organizzativa. I principali temi trattati nella seconda parte includono:1. il design organizzativo e la microstruttura: i compiti, le mansioni, i

ruoli;2. le persone, i gruppi e la leadership;3. l’organizzazione quale “portafoglio” di competenze da valorizzare

e le famiglie professionali;4. i confini organizzativi verticali, orizzontali e interorganizzativi e le

soluzioni per la loro attenuazione;5. il comportamento organizzativo, la collaborazione, il conflitto, il

potere e la cultura organizzativa.

Il corso propone un bilanciamento fra argomenti teorici consolidati ed esperienze estrapolate dalla realtà competitiva attuale. Alle lezioni si affiancano analisi di casi aziendali e interventi di testimoni ed esperti impegnati nelle aziende in attività di progettazione e gestione degli assetti organizzativi d’impresa.

Bibliografia di riferimento: Daft R., 2010, Organizzazione aziendale, Apogeo, capitoli indicati

dal docente; Francesconi A., Dispensa di organizzazione aziendale, testo e casi.

A.A. 2010-2011; Rugiadini A. (1979), Organizzazione di impresa, Giuffrè, Milano

Letture consigliate:Tosi H.L., Pilati M., 2008, Comportamento organizzativo. Attori, relazioni, organizzazione, management, Milano, Egea;Morgan G., 2002, Images. Le metafore dell’organizzazione, 2° ed., Franco Angeli, Milano;Costa G. e Nacamulli R.C.D., Manuale di organizzazione, Vol. I, "Le teorie organizzative" (1996); Vol. II, "La progettazione organizzativa (1997); Vol. III, "I processi i sistemi e le funzioni aziendali" (1997); Vol. IV, “Le tipologie aziendali” (1998); Vol. V, "Metodi e tecniche di analisi e intervento" (1996); Torino, Utet Libreria.

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Modalità d’esame:Scritto.

POLITICA ECONOMICA9 CFU (con opzione da 6 CFU se scelto come esame libero)

Titolare del corso: Carluccio Bianchi [email protected]

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone anzitutto di illustrare, in prospettiva storica, gli schemi teorici utilizzati dalle scuole di pensiero dominanti per affrontare le principali tematiche di politica economica, insieme alle controversie generate. I modelli analitici esaminati vengono impiegati per esaminare i problemi attuali dell’economia italiana, oggetto di ampio dibattito corrente, nonché per comprendere obiettivi e modalità operative di funzionamento della politica monetaria nel nostro paese. L’approccio metodologico seguito è al tempo stesso storico ed analitico, al fine di mostrare allo studente come su ciascuna problematica possano esistere punti di vista contrastanti e come la discussione di ogni problema concreto non possa prescindere dall’utilizzo di uno schema teorico di riferimento. Particolare attenzione viene dedicata al tentativo di sviluppare lo spirito critico degli studenti rispetto alle proprietà e alle caratteristiche dei modelli alternativi comunemente usati dagli economisti.

Programma:Il corso è diviso in tre parti. La prima parte è dedicata all’esame delle diverse teorie della politica economica succedutesi in ordine di tempo dalla teoria neoclassica sino alla moderna nuova macroeconomia keynesiana. Il filo conduttore suggerito è quello della continua contrapposizione tra interventismo e liberismo, ovvero tra i fautori della necessità di un ruolo attivo dello Stato in economia ed i sostenitori del principio opposto di laissez faire. La seconda parte è destinata alla discussione dei principali problemi attuali dell’economia italiana: la crescita reale, la bilancia dei pagamenti ed il corso dei cambi, la finanza pubblica, l’inflazione, la disoccupazione. La terza parte ha come oggetto obiettivi, strategie e modalità di

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funzionamento della politica monetaria nell’Unione Monetaria Europea.

Programma dettagliato:A. Prima parte: - I fallimenti del mercato secondo la teoria neoclassica e gli interventi micro e macro suggeriti: monopoli, beni pubblici, esternalità, imperfezioni e assenza dei mercati, crescita e politica economica, fluttuazioni cicliche e moneta - Keynes e i rimedi contro la disoccupazione di massa: il ruolo relativo della politica monetaria e fiscale - I neokeynesiani e le politiche di stabilizzazione del reddito: richiami; gli effetti di varie misure di politica fiscale in economia chiusa e aperta - La teoria della politica economica: obiettivi e strumenti, il decentramento delle decisioni, le scelte in condizioni di incertezza (Poole) - Il monetarismo e l’inopportunità delle politiche di stabilizzazione: richiami; il dibattito sul crowding out - La nuova macroeconomia classica e l’inefficacia totale delle politiche di stabilizzazione: aspettative razionali e ruolo della politica economica, gli effetti di politiche annunciate e non; la critica di Lucas; l’incoerenza temporale, regole contro discrezionalità nella conduzione della politica economica; la persistenza degli shock; la disinflazione senza costi, il ruolo della credibilità nelle politiche macroeconomiche; ultrarazionalità individuale ed equivalenza ricardiana; politica fiscale e inflazione - La nuova macroeconomia keynesiana: inerzia di prezzi e salari e desiderabilità delle politiche di stabilizzazione; shock di offerta e opzioni di politica economica; i costi della disinflazione; asimmetrie informative, razionamento del credito e trasmissione della politica monetaria - Alcune posizioni minoritarie: la teoria del disequilibrio, la supply-side economics, l’ortodossia finanziaria, la nuova scuola di Cambridge B. Seconda parte:- Il processo di crescita dell’economia italiana nel secondo dopoguerra e le sue caratteristiche - L’evoluzione di breve periodo e la prospettiva di analisi congiunturale; la politica economica in un contesto congiunturale e strutturale; i possibili limiti al processo di crescita dell’economia italiana - La bilancia dei pagamenti come possibile vincolo alla crescita: ruolo delle partite correnti e dei movimenti di capitale; condizioni di

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sostenibilità e instabilità finanziaria connesse a situazioni di deficit corrente elevato e continuo; il modello di Thirlwall generalizzato; liberalizzazione valutaria, tassi di interesse e movimenti di capitale - L’evoluzione storica della finanza pubblica italiana; gli effetti reali e monetari dei disavanzi pubblici; condizioni di sostenibilità e instabilità finanziaria connesse a disavanzi pubblici elevati e a debiti crescenti; la dinamica del debito pubblico e le sue determinanti; le misure straordinarie di riduzione del debito pubblico; le strategie di controllo dei deficit e debiti pubblici; il ruolo delle privatizzazioni; il trattato di Maastricht, il Patto di Stabilità e l’Unione Monetaria Europea - La dinamica dell’inflazione in Italia; l’inflazione importata; l’inflazione strutturale: lo “zoccolo duro”; indicizzazione ex post, ex ante e inflazione; grado di copertura delle retribuzioni e dinamica del salario reale; il dibattito sulla “scala mobile” - L’evoluzione del mercato del lavoro: occupati, disoccupati e tasso di disoccupazione; l’equilibrio del mercato del lavoro in concorrenza perfetta ed imperfetta; crescita del prodotto, della produttività e dell’occupazione: la legge di Kaldor-Verdoorn; riduzione dell’orario di lavoro e disoccupazione; regolamentazione del mercato del lavoro e disoccupazione: l’“Eurosclerosi”.C. Terza parte:- La Banca Centrale Europea e la politica monetaria nell’Unione Monetaria Europea: obiettivi perseguiti e loro giustificazioni; le differenze con l’azione della Fed. - Le strategie operative delle banche centrali: il monetary targeting, l’inflation targeting e le strategie miste. - La politica monetaria nello schema IS-LM e nella realtà concreta: offerta di moneta e base monetaria. - Il controllo dell’offerta di moneta e dell’intermediazione finanziaria; relazioni tra base monetaria, credito e depositi bancari; l’equilibrio congiunto di volumi intermediati e tassi di interesse. -  Gli effetti di alcune tipiche manovre di politica monetaria: operazioni di mercato aperto, tasso ufficiale di riferimento. Analogie e differenze in condizioni di certezza ed incertezza.

6 CFU

Programma:La versione del corso a 6 CFU corrisponde alla seconda e alla terza parte del corso da 9 CFU, più i contenuti della prima settimana di lezioni della prima parte (neoclassici e Keynes).

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Bibliografia di riferimento:A) C. BIANCHI, Dispense on-line. B) C. BIANCHI, L’economia italiana e i problemi della politica economica, II Edizione, Guerini Studio, Milano, 1998; G. MANKIW, Macroeconomia, IV edizione, Zanichelli, Bologna, 2004 (capitoli 7 e 8). C) F. COTULA, La politica monetaria in Italia, Il Mulino, Bologna, 1989 (vol. II, par. 4.1, 4.2, 11.1); BANCA CENTRALE EUROPEA, La strategia di politica monetaria dell’Eurosistema, orientata alla stabilità, Bollettino mensile, gennaio 1999, pp. 39-49; I risultati della valutazione svolta dalla BCE sulla sua strategia di politica monetaria, Bollettino mensile, giugno 2003, pp. 85-99.

Modalità d’esame (9 CFU):La verifica dell’apprendimento dei contenuti del corso e la valutazione del profitto individuale avviene in due fasi sequenziali. In primo luogo lo studente deve rispondere in maniera concisa ad una serie di domande riguardanti l’intero programma del corso. A tale test iniziale viene assegnato un peso pari ad un terzo del voto complessivo. Successivamente lo studente deve discutere in maniera più dettagliata tre temi scelti dal docente tra gli argomenti trattati in ciascuna parte del corso. Tenuto conto dell’importanza relativa delle varie sezioni in cui è diviso l’insegnamento, al primo e al secondo tema viene assegnato un punteggio doppio rispetto al terzo (rispettivamente punti 8, 8 e 4). La valutazione globale viene ottenuta sommando i punteggi riportati nelle varie prove.

(6 CFU)La modalità d’esame è simile a quella sopra descritta per il corso da 9 CFU. In primo luogo lo studente deve rispondere in maniera concisa ad una serie di domande riguardanti l’intero programma del corso. A tale test iniziale viene assegnato un peso pari ad un terzo del voto complessivo. Successivamente lo studente deve discutere in maniera più dettagliata due temi scelti dal docente tra gli argomenti del corso. A ciascuna domanda viene assegnato un punteggio pari ad un terzo del voto complessivo. La valutazione globale viene ottenuta sommando i punteggi riportati nelle varie parti.

PROBABILITÀ E STATISTICA6 CFU

Titolare del corso: Antonio Lijoi [email protected]

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Obiettivo formativo del corso:La prima parte del corso mira a fornire allo studente alcuni strumenti per lo studio di variabili e vettori aleatori sia da un punto di vista matematico-formale sia da un punto di vista computazionale. La seconda parte verte su argomenti classici di statistica matematica secondo l’impostazione frequentista.

Programma:Probabilitào Variabili aleatorie e loro trasformazionio Vettori aleatori e loro trasformazionio Simulazione di variabili aleatorieStatisticao Stima puntuale: metodo della massima verosimiglianza e stimatori

non distorti con varianza uniformemente minimao Verifica di ipotesi statistiche: costruzione di test più potenti e

uniformemente più potentio Serie storiche: identificazione di modelli ARIMA stagionali e

previsione

Bibliografia di riferimento:Dispense a cura del docente.

Modalità d’esame:Prova orale

PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO9 CFU

Titolare del corso: Anna Moisello [email protected]

Obiettivo formativo del corso:Il corso ha l’obiettivo di presentare le pricipali metodologie di analisi e calcolo dei costi e di delineare il processo di programmazione e controllo mediante budget analizzando le criticità degli strumenti e delle tecniche presentate in relazione a diversi contesti operativi.

Programma:La natura e il ruolo della contabilità direzionale.Le classificazioni dei costi.

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Il costo di produzione: aspetti definitori e procedura di calcolo.Il calcolo dei costi mediante attribuzione diretta.Il calcolo dei costi mediante attribuzione indiretta: la localizzazione dei costi nei centri di costo, la procedura di ribaltamento da centro a centro e l’imputazione dei costi agli oggetti finali.Il calcolo dei costi per commessa, per processo e per lotto.La correlazione tra costi e ricavi: il direct costing method semplice ed evoluto e il full costing method.Il metodo differenziale nei calcoli di convenienza economica.L'activity based costing: le fasi della costruzione del modello.L’applicazione dell’activity based costing nei diversi contesti decisionali: potenzialità, limiti e possibili integrazioni. L’activity based costing integrato con il costo del capitale.Il controllo del sistema aziendale.Il ruolo del controller. L'ambiente del controllo direzionale. I centri di responsabilità.La natura e il ruolo della contabilità direzionale.I prezzi di trasferimento: prezzi di trasferimento basati sul mercato, sui costi, negoziati e amministrati.Il processo di programmazione e budgeting. Le funzioni del budget e i conflitti tra funzioni.Il sistema dei budget operativi e il sistema dei budget finanziari.Il consolidamento dei budget e la costruzione del budget d’esercizio. I report e l’analisi degli scostamenti tra budget e report.Il budget delle aziende che operano per commessa.Il report come strumento per l’informativa di settore.

Bibliografia di riferimento:Brusa, Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffrè, 2000.Moisello, I costi di produzione. Metodi e tecniche, Egea, 2000.Horngren-Sundem-Stratton (2007), Programmazione e controllo, edizione italiana a cura di Agliati-Ditillo, Pearson-Prentice Hall (in alternativa al Brusa).Horngren-Sundem-Stratton (2007), Esercizi, problemi e casi. Programmazione e controllo, edizione italiana a cura di Agliati-Ditillo, Pearson-Prentice Hall.Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso delle lezioni.

Modalità d’esame:

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L’esame si articola in una prova scritta e in una prova orale. La prova scritta consisterà in un questionario a risposte libere e in alcuni esercizi quantitativi.

SCIENZA DELLE FINANZE9 CFU

Titolare del corso: Alberto Majocchi [email protected]

Obiettivo formativo del corso:Nella prima parte (Istituzioni) il corso si propone di fornire gli strumenti per una comprensione delle cause di fallimento del mercato e dell’intervento pubblico nell’economia. Definite le funzioni che l’intervento pubblico deve assolvere, secondo la tradizionale tricotomia musgraviana, vengono analizzate le principali cause che provocano il fallimento del mercato, in particolare l’esistenza di beni pubblici, di esternalità, di condizioni di monopolio e di monopolio naturale, e di asimmetrie informative. Viene quindi affrontata in termini generali la teoria dell’imposta, analizzando le principali forme di imposizione, gli effetti economici che ne conseguono e in particolare le distorsioni indotte dall’imposizione, il che permette di definire nei suoi tratti essenziali l’ottima imposta. Viene infine analizzata la teoria del federalismo fiscale e della sostenibilità del debito pubblico. Nella seconda parte (monografica) vengono affrontati diversi approfondimenti in tema di politiche del welfare, federalismo fiscale e politica fiscale nell’Unione europea.

Programma:Parte I - Istituzioni

I. La finanza pubblica in un’economia di mercatoLa funzione allocativa, redistributiva e di stabilizzazione

II. La produzione con soli beni privatiI due teoremi dell’economia del benessereLa funzione del benessere sociale

III. La nozione di bene pubblicoL’equilibrio con beni privati e beni pubbliciIl fallimento del mercato in un’economia con beni pubbliciIl voto come alternativa al mercato

IV. Altre cause di fallimento del mercatoIl monopolioIl monopolio naturale

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vedi per le lezioni da 1° a 4°: Bosi, Corso, pp.11-68V. Monopolio naturale e mercati contendibili

Le imprese pubbliche e le tariffeLe politiche per la concorrenzaLa regolamentazione in presenza di asimmetrie informativevedi per la lezione 5°: Bosi, Corso, pp. 317-342

VI. Le esternalitàStrumenti economici e regolamentazione per correggere le esternalità

VII. Le asimmetrie informative: adverse selection e moral hazardvedi per le lezioni 6° e 7°: Bosi, Corso, pp. 69-82

VIII. La teoria dell’impostaI criteri di ripartizione del carico tributario

IX. L’imposta progressivaRedistribuzione e progressivitàvedi per le lezioni 8° e 9°: Bosi, Corso, pp. 134-160

X. Gli effetti distorsivi delle imposteIl teorema di BaroneL’offerta di lavoro

XI. L’eccesso di pressioneIl teorema delle elasticità inversevedi per le lezioni 10° e 11°: Bosi, Corso, pp. 176-209

XII. L’incidenza delle imposteLa revisione della teoria tradizionalevedi per la lezione 12°: Bosi, Corso, pp. 210-225

XIII. La teoria economica del decentramentoLa distribuzione di funzioni tra i diversi livelli di governo

XIV. Il finanziamento con imposte proprieI trasferimenti perequativivedi per le lezioni 13° e 14°: Bosi, Corso, pp. 227-262

XV. Il debito pubblicoIl teorema di Domarvedi per la lezione 15°: Bosi, Corso, pp. 309-315

Parte monograficaA) La spesa per il welfareXVI. Le origini del welfare state (WS)

Le prestazioni del WSXVII. Le ragioni dell’intervento pubblico

Trasferimenti monetari e in naturaXVIII. Modalità di finanziamento delle spese del WS

I contributi sociali XIX. Le ragioni dell’intervento pubblico in materia di pensioni

Sistemi a ripartizione e a capitalizzazione

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XX. Il sistema pensionistico italianoLe riforma del sistema pensionistico

XXI. Le ragioni dell’intervento pubblico in sanitàModelli di organizzazione del sistema sanitario

XXII. Il sistema sanitario italianoIl finanziamento della sanità in Italia

XXIII. Gli ammortizzatori socialiL’assistenza

XXIV. Le ragioni dell’intervento pubblico per l’istruzioneIl finanziamento dell’istruzionevedi per le lezioni 16°-24°: Bosi, Corso, pp.353-473

B) Il federalismo fiscale in ItaliaXXV. Il modello istituzionale centralistico

Il modello istituzionale federaleXXVI. I rapporti fra Stato, Regioni e enti locali

La riforma del Titolo V della CostituzioneXXVII. Le funzioni delle Regioni e dei Comuni

Il finanziamento delle Regioni e dei ComuniXXVIII. La legge delega sul federalismo fiscale

Finanziamento autonomo e perequazionevedi per le lezioni 25°-28°: Bosi, Corso, pp. 263-284

C) Politica fiscale e vincoli europeiXXIX. La politica fiscale nel Trattato di Maastricht

Il coordinamento delle politiche economicheXXX. Il Patto di Stabilità e di Crescita

Shock asimmetrici e stabilizzatori automaticiXXXI. Il bilancio dell’Unione europea

La composizione della spesa europeaXXXII. Le risorse proprie

La riforma del sistema di finanziamento XXXIII. Il rilancio dell’economia europea

Il debito europeovedi per le lezioni 29°-33°: Bosi, Corso, pp. 285-309

Gli studenti del nuovo corso semestrale dovranno seguire l’intero corso. Gli studenti del vecchio ordinamento (corso trimestrale) dovranno seguire soltanto la parte istituzionale.

Bibliografia di riferimento:Il testo di riferimento è: Bosi P. (a cura di), Corso di Scienza delle Finanze, Il Mulino, Bologna, 2006.

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Per la parte monografica ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso

Modalità d’esame:L’esame si svolge in forma scritta e consiste:per gli studenti del corso semestrale: quattro domande a risposta aperta. Il tempo della prova è di 60 minuti;per gli studenti del corso trimestrale: tre domande a risposta aperta. Il tempo della prova è di 45 minuti.

SISTEMI INFORMATICI6 CFU

Titolare del corso: Sergio Pezzoni [email protected]

Obiettivo formativo del corso:Analizzare le caratteristiche dei Sistemi Informatici a supporto dei Sistemi Informativi, nelle componenti hardware e software.Analizzare i processi di sviluppo del software e di progettazione dei database.Progettare database di piccole dimensioni in ambiente MS Access.

Programma:Dato, informazione, Sistema Informativo.Modello di Antony.Progettazione e realizzazione del Sistema Informativo Automatizzato.L’integrazione del Sistema Informativo.Sistemi Informativi Interno ed Esterno.Dati.Dati analogici e dati digitali. Codifica.Sistemi di codifica.Autocodifica.Autocontrollo dei codici.Dati documentali e dati multimediali.Campo, record, file e database.Organizzazione degli archivi e la possibilità di accesso ai dati.Archivio sequenziale.Archivi ad accesso random.File direct.File sequenziale con indici.Database.

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Database gerarchico.Database relazionale.Archivio documentale.Archivio multimediale.Archivi ipertestuali.Sistema informatico.Hardware e software. Modello logico.Unità centrale di elaborazione.Memoria. Unità periferiche. Memorie di massa.Terminali.Terminali conversazionali e tempo reale.Sistema telematico. Tipi di rete. Tipologie delle reti. Protocolli trasmessivi. Reti Internet, Intranet ed Extranet.Sviluppo del Sistema Informativo automatizzato.Struttura e organizzazione dei dati.Flow-chart e diagrammazione a blocchi.Fasi dell’analisi e della programmazione.Processi elaborativi.Fasi di sviluppo del software.Struttura logica dei programmi.Diagrammi di flusso e diagrammi a blocchi.Tecniche di diagrammazione a blocchi.Linguaggi di programmazione. Elementi di programmazione in linguaggio C.Banche dati.Progettazione di un database.Strumenti di supporto.Realizzazione di una tabella.Tabelle correlate.Utilizzo della maschera come interfaccia di input/output.Estrazione dei dati mediante query.Query di Visualizzazione.Query con campi calcolati.Utilizzo delle formule nelle query.Query a campi incrociati.Query parametriche.Query di comando.Report.

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Integrazione tra ambienti Office.Elementi del linguaggio SQL.Gestione dei sistemi informatici. Multiprogrammazione. Sistemi operativi. Sistemi informatici complessi.Sicurezza dei sistemi informatici. Disponibilità del servizio. Protezione dei dati. Crittografia. Firma digitale. Integrazione tra Sistema Informativo Interno ed Esterno.Internet.E-business.E-banking.E-government.E-commerce.Sistemi di pagamento.Firma digitale.Siti e portali.Call Center.

Bibliografia di riferimento:S.PezzoniSistemi informaticiCLU Pavia (di prossima pubblicazione)Dispense di esercizi di diagrammazione a blocchi e linguaggio C

Modalità d’esame:Prova scritta e prova pratica sul computer.

SOCIOLOGIA GENERALE6 CFU

Titolare del corso: Maria Rita Rampazi [email protected]

Obiettivo formativo del corso:Il corso di propone di fornire delle categorie utili per comprendere la natura complessa dell’organizzazione della vita associata nei contesti contemporanei ed i processi che ne caratterizzano il mutamento. Si tratta di conoscenze indispensabili ad uno studente di economia per

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poter affrontare adeguatamente l’analisi dei rapporti esistenti tra mercato autoregolato ed istituzioni, tra scelte individuali – soprattutto a livello produttivo e di consumo - e scelte socialmente determinate.

Programma:Il corso di divide in due parti: una istituzionale e una monografica.La prima parte è dedicata al modo in cui la prospettiva sociologica considera le seguenti categorie di fenomeni: istituzioni primarie; mutamento sociale, ordine e potere; organizzazione economica e divisione sociale del lavoro; stratificazione sociale e differenze di genere; spazio, territorio, città; scienza, tecnologia e comunicazione. Per la parte monografica, l’attenzione sarà dedicata al mutamento negli stili di vita e all’evoluzione della sociologia dei consumi.

Bibliografia di riferimento:per la parte generale: T. Grande, E. Giap Parini, Studiare la società. Questioni, concetti, teorie, Carocci, Roma, 2007.* per la parte monografica: R. Sassatelli, Consumo, cultura e società, Il Mulino, Bologna, 2004.

Modalità d’esame:L’esame prevede una prova scritta ed una prova orale facoltativa per chi, avendo superato lo scritto, si proponga di aumentare il voto dello scritto.

NOTA RELATIVA AL CORSO DI SOCIOLOGIA (ISTITUZIONI) RELATIVO AGLI STUDENTI ISCRITTI AL VECCHIO ORDINAMENTO (4 CFU, 30 ORE DI LEZIONE)I TEMI TRATTATI NELLA PRIMA PARTE DEL CORSO DI SOCIOLOGIA GENERALE DEL NUOVO ORDINAMENTO COINCIDONO CON QUELLI PREVISTI PER SOCIOLOGIA (ISTITUZIONI) DEL VECCHIO ORDINAMENTO.GLI STUDENTI ISCRITTI AL VECCHIO ORDINAMENTO POSSONO PERCIO’ SEGUIRE LE LEZIONI DI QUESTA PRIMA PARTE DEL CORSO NUOVO E PREPARARE L’ESAME SUL TESTO:T. Grande, E. Giap Parini, Studiare la società. Questioni, concetti, teorie, Carocci, Roma, 2007

STATISTICA9 CFU

Titolare del corso: Antonio Lijoi A-K [email protected]

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(II modulo- 6 CFU)Matteo Ruggiero A-K(I modulo -3 CFU)

[email protected]

Pietro Rigo L-Z (II modulo- 6 CFU)

[email protected]

Claudia Tarantola L-Z(I modulo- 3 CFU)

[email protected]

Obiettivo formativo del corso:Introduzione ai principali argomenti di statistica descrittiva, probabilità elementare e statistica inferenziale. In particolare, viene fornita una presentazione formale delle nozioni di variabile statistica e sue sintesi; variabile aleatoria; popolazione e campione; statistica e distribuzione campionaria; stima puntuale; stima intervallare; test per la verifica di ipotesi statistiche; modello di regressione lineare.

Programma:1. Analisi dei dati:

dati qualitativi e quantitativi; distribuzioni statistiche e rappresentazioni grafiche; indici di posizione: media, moda, mediana e quantili; variabilità: campo di variazione, differenza interquartile,

varianza, coefficiente di variazione; disuguaglianza di Chebychev; distribuzioni doppie: covarianza e coefficiente di correlazione

lineare; relazioni lineari: la retta di regressione.

2. Probabilità: nozioni introduttive: definizione di probabilità ed alcune sue

proprietà elementari; probabilità condizionate ed eventi indipendenti. Teorema di

Bayes; variabili aleatorie; valore atteso, varianza e momenti di una variabile aleatoria; distribuzioni di probabilità notevoli: bernoulliana, binomiale,

Poisson, normale, esponenziale negativa e uniforme (discreta e continua);

distribuzione congiunta di due variabili aleatorie.3. Statistica inferenziale:

popolazione, campione, statistiche e parametri; distribuzioni campionarie; teorema centrale del limite;

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stima puntuale; stima intervallare; verifica di ipotesi; regressione lineare semplice.

Bibliografia di riferimento:P. Newbold, W.L.Carlson, B. Thorne (2008). Statistica. Pearson - Prentice Hall.

Modalità d’esame:Prova scritta. Prova orale facoltativa

STATISTICA SOCIALE6 CFU

Titolare del corso: Claudia Tarantola [email protected]

Obiettivo formativo del corso:Mettere a disposizione degli studenti gli strumenti fondamentali della statistica utili alla comprensione e risoluzione dei problemi sociali.

Programma:1. Elementi di teoria dei campioni: il campione, i piani di

campionamento (campionamenti non probabilistici, campionamento casuale semplice con ripetizione e senza ripetizione, campionamento casuale stratificato, campionamento casuale a grappoli, campionamento sistematico, campionamento a due stadi), stima del totale, stima della proporzione. Schemi di campionamento per tabelle di contingenza.

2. Indici di associazione: indici di connessione (indice X2, coefficiente Φ, coefficiente di contingenza P, indice di Cramer); indici di dipendenza (Goodman and Kruskal); indice di rischio relativo e odds ratio.

3. La cograduazione: indici di Kendall e di Spearman.4. Tabelle di contingenza a tre e più entrate: paradosso di Simpson,

indipendenza condizionale.

Bibliografia di riferimento:Dispense a cura del docente (integrate con gli appunti delle lezioni).Testi consigliatiAgresti, A. (2002). Categorical Data Analysis, Wiley.

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Agesti A., Finley B. (2009). Statistica per le scienze Sociali. Pearson Editore.Brasini, S., Tassinari, F. e Tassinari, G. (1996) Marketing e pubblicità. Metodi di analisi statistica, Il Mulino. Cichitelli, G. Herzel, A. e Montanari G. E. (1997). Il campionamento statistico, Il Mulino (disponibile presso la biblioteca della facoltà di Economia). Frosini, B. V., Mortinaro, M., Nicolini, G. (1999), Il campione da Popolazioni finite, Utet. Zani, S. (1997) Analisi dei dati statistici, volume 1 e 2, Giuffrè Editore.

Modalità d’esame:4CFU. Prova scritta. Possono sostenere una prova orale integrativa solo coloro che conseguono un punteggio pari o superiore a 25.6CFU. Prova scritta più prova orale obbligatoria su argomenti di approfondimento da concordare con il docente.

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STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO6 CFU

Titolare del corso: Lucarelli Stefano

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone di analizzare l’evoluzione del pensiero economico dal mercantilismo sino ai giorni nostri, evidenziando le differenze di metodo, contenuto e suggerimenti pratici di azione (o inazione) rispetto al comportamento dello Stato nell’economia.

Programma:1. Il mercantilismo e le teorie della ricchezza nazionale.2. Sir William Petty e la nascita dell’economia politica: metodo,

sovrappiù e valore.3. Francois Quesnay e la Fisiocrazia.4. Adam Smith e il liberismo classico inglese.5. Ricardo e la teoria del valore, della distribuzione e della crescita. Il

dibattito tra Ricardo e Malthus.6. Marx e l’analisi del capitalismo. 7. La nascita del marginalismo e la teoria soggettiva del valore.

Scarsità, allocazione delle risorse e distribuzione del reddito. L’efficienza e l’ottimalità del sistema di libero mercato.

8. John Maynard Keynes e la critica alla teoria neoclassica del reddito e dell’occupazione. L’economia come scienza sociale. I rimedi contro la disoccupazione. Le conseguenze sociali di inflazione e deflazione e quelle della Teoria Generale.

9. Schumpeter e Sraffa.

Bibliografia di riferimento:La bibliografia di riferimento verrà comunicata dal docente a lezione.

Modalità d’esame:Prova scritta

STORIA ECONOMICA6 CFU

Titolare del corso: Mario Rizzo (CLEC) [email protected] P. Corritore(CLACFA)

[email protected]

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Obiettivo formativo del corso:Il corso intende evidenziare l’importanza dei mutamenti indotti dalla Rivoluzione Industriale, delineando altresì alcune fra le maggiori trasformazioni verificatesi nell’economia mondiale durante i secoli XIX e XX.

Programma:Dopo aver brevemente descritto alcuni caratteri salienti dell’economia preindustriale, il corso affronta la Rivoluzione industriale inglese, per poi illustrare la diffusione dell’industrializzazione su scala europea e mondiale, delineando altresì taluni aspetti e tendenze fondamentali dell’economia mondiale nei secoli XIX e XX. Il programma si articola nei seguenti punti principali: l’economia preindustriale: alcuni aspetti salienti; il primo paese industriale: la Gran Bretagna; l’industrializzazione in Europa (1815-1914); l’industrializzazione fuori d’Europa: Giappone e Stati Uniti; la prima globalizzazione fra Otto e Novecento; da una guerra all’altra (1914-1945); l’economia mondiale fra prosperità, crisi e trasformazione (1945-

2000); decolonizzazione, Terzo Mondo, globalizzazione: bilanci e

prospettive.

Bibliografia di riferimento:Marco CATTINI, L’Europa verso il mercato globale. Processi e dinamiche dal XV al XXI secolo, Milano, Egea, 2006 (capitolo 2: solo i sottoparagrafi 2.2.1, 2.2.2, 2.2.3, 2.3.3, 2.3.4; capitolo 3: solo i sottoparagrafi 3.1.2, 3.1.3, 3.2.1; tutti i capitoli dal 4 al 13 per intero).Stefano BATTILOSSI, Le rivoluzioni industriali, Roma, Carocci, 2002.

Modalità d’esame:Orale.

STRUMENTI FINANZIARI D’IMPRESA6 CFU

Titolare del corso: Bruno Verona [email protected]

Obiettivo formativo del corso:Il corso ha l’obiettivo di fornire una illustrazione analitica delle forme

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tecniche di impiego delle risorse finanziarie di un’azienda e la loro rappresentazione in bilancio, dall’impiego creditizio, agli strumenti finanziari e ai derivati.

Programma:1 Introduzione agli strumenti finanziari d’impresa

Definizione degli strumenti finanziari e dei mercati finanziari Descrizione e analisi delle forme tradizionali degli strumenti di

finanziamento e di impiego: definizione di posizione finanziaria; obiettivi della politica di raccolta e di impiego delle risorse

finanziarie; caratteristiche dei principali strumenti di finanziamento a

breve termine: apertura di credito, portafoglio salvo buon fine, finanziamento a scadenza fissa, anticipo all’esportazione ed all'importazione , sconto cambiario, anticipazione garantita, factoring;

mutui, leasing e finanziamenti in pool; caratteristiche dei principali strumenti di investimento a

breve termine: pronti contro termine e derivati (rinvio); impegni di firma; cartolarizzazione dei crediti (mezzanine, senior debt e junior

debt); piani di stock options e di stock grants.

2 Mercato degli strumenti finanziari Definizione degli strumenti finanziari: azioni ordinarie, azioni di

risparmio, azioni privilegiate, obbligazioni e obbligazioni convertibili

Mercato primario e secondario dei titoli di stato Mercato azionario Forme tecniche di regolamento Deposito a custodia e amministrazione dei valori mobiliari Mercato dei cambi

3 Introduzione agli strumenti finanziari derivati Definizione delle caratteristiche degli strumenti finanziari

derivati Valutazione degli strumenti finanziari derivati Il ruolo dei derivati nel sistema finanziario e nell’economia reale Introduzione ai mercati futures, degli interest rate swaps, delle

opzioni (options), warrants e covered warrants Introduzione alla gestione del rischio finanziario

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4 Iscrizione, valutazione e presentazione degli strumenti finanziari in bilancio secondo i principi contabili internazionali (“IAS/IFRS”) IAS 39 IAS 32 IFRS 7 Cenni IAS 17 (leasing) Cenni su documenti di ricerca specifici (factoring, veicoli di

cartolarizzazione, ...)

5 Casi di studio ed esercitazioni

Bibliografia di riferimento:Dispense Kpmg.International Reporting Standard Standards (“IFRSs”) approvati dall’IAS Board.

Modalità d’esame:Orale

TEORIA SOCIOLOGICA6 CFU

Titolare del corso: Maria Rita Rampazi

Obiettivo formativo e programma del corso:Il corso prende in esame le principali questioni della sociologia economica; tra le più rilevanti: socializzazione, cultura e società, stratificazione sociale, mobilità. Il primo modulo (30 ore) analizza le principali questioni della tradizione della sociologia economica da Marx a Schumpeter; il secondo (15 ore), prende in considerazione i temi più rilevanti della sociologia economica contemporanea (stato sociale, crisi del fordismo, globalizzazione).

Bibliografia di riferimento:1° modulo (30 ore): Carlo Trigilia, Sociologia economica, vol. 1°.2° modulo (15 ore): Carlo Trigilia, Sociologia economica, vol. 2°, capp. X, XI, XII.

Modalità d’esame:L'esame prevede solo una prova scritta ed un breve colloquio vertente sulla prova scritta. La prova scritta verte su quattro

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domande e va svolta in un tempo massimo di due ore. Gli studenti devono presentarsi all’esame muniti dei necessari fogli di protocollo.

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VALUTAZIONE DELLE AZIENDE6 CFU

Titolare del corso: Paolo Arlandini [email protected]

Collaboratori:

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone di far acquisire allo studente le conoscenze: per sviluppare I processi di pianificazione e controllo dei flussi

economici e finanziari aziendali; di base per l'elaborazione di Business plan e rendiconti finanziari; relative alle diverse configurazioni di capitale aziendale; per formulare delle ipotesi di valutazione utilizzando i metodi di

valutazione reddituali, finanziari, patrimoniali, misti e dei multipli; per applicare le metodologie di valutazione alle varie fattispecie

operative anche nel contesto di redazione dei bilanci di funzionamento alla luce dei nuovi principi internazionali IAS/IFRS;

impairment test.Nello sviluppo degli argomenti si farà costante riferimento a casi aziendali.

Programma:1. Il business plan e la stima dei flussi reddituali e monetari:

nozioni introduttive sulle grandezze economiche; analisi dei flussi monetari; i concetti di impiego e di fonte; le modalità di costruzione del Foglio di lavoro e le rettifiche da

apportare - normalizzazione del reddito; la costruzione del Rendiconto finanziario nelle diverse

configurazioni possibili e l'interpretazione dei risultati; le tecniche di previsione dei flussi reddituali e monetari

pluriennali. costruzione/utilizzo del Business plan: Piano degli Investimenti,

Piano reddituale, Piano monetario e Piano Patrimoniale; e verifica equilibrio finanziario.

2. La valutazione del capitale economico dell'azienda: le nozioni di capitale aziendale: capitale economico, capitale di

funzionamento e capitale di liquidazione; individuazione degli strumenti e modelli per l'apprezzamento e

misurazione della economicità:

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di un'azienda; ramo aziendale; gruppo aziendale; partecipazione:

o totalitaria;o maggioranza;o minoranza irrilevante;

le finalità della stima del capitale economico e il processo di valutazione, con riferimento anche agli aspetti tributari;

la stima del capitale economico secondo il metodo patrimoniale. Le rettifiche da apportare alle poste di bilancio per la definizione di valori correnti e identificazione intangible assets;

la stima del capitale economico secondo il metodo reddituale (normalizzazione del reddito);

la stima del capitale economico secondo i metodi misti, in particolar modo con stima autonoma del valore di avviamento (goodwill e badwill) - Valutazione aziende in perdita;

la stima del capitale economico secondo il metodo finanziario. la definizione del tasso di attualizzazione. Modelli di

quantificazione, tra cui CAPM e determinazione/costruzione WACC;

la stima del capitale economico secondo i metodi dei multipli ed i metodi empirici. Cenni.

3. Impairment test: finalità dello Ias 36 e ambito di applicazione; identificazione di un'attività che possa aver subito una riduzione

di valore; determinazione del valore recuperabile:

determinazione del valore recuperabile di un'attività immateriale a vita utile indefinita;

fair value dedotti i costi di vendita; valore d’uso:

o stima dei flussi finanziari futuri;o tasso di attualizzazione;

rilevazione e determinazione di una perdita per riduzione di valore;

unità generatrici di flussi finanziari e avviamento: identificazione delle CGU; valore recuperabile e valore contabile di una CGU;

avviamento; allocazione avviamento alle CGU; verifica perdita di valore delle CGU con avviamento; quote di pertinenza di terzi;

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attività gestite centralmente (corporate assets); perdita per riduzione di valore di una CGU; ripristini di valore:

per singola attività; per CGU; per l'avviamento.

Bibliografia di riferimento:La Bibliografia di riferimento sarà fornita direttamente dal docente durante le lezioni.

Modalità d’esame:Scritto.

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PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTIAnno Accademico 2010-2011

Vecchio Ordinamento

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ATTENZIONE

A partire dall’a.a. 2010-2011 tutti gli insegnamenti relativi ai corsi di laurea DM 509/99 sono disattivati ad eccezione dell’insegnamento di Economia e gestione delle imprese internazionali 4 CFU (1° semestre)Questo significa che i docenti non svolgeranno le lezioni relative a tali insegnamenti ma che gli studenti potranno sempre sostenere gli esami corrispondenti sulla base delle equipollenze indicate o sulla base del programma già frequentato..Si fa presente che per gli insegnamenti collocati nel primo e nel secondo anno le equipollenze non sono strettamente necessarie, posto che gli studenti dovrebbero avere già seguito il corso in passato, e possono sostenere l'esame sul vecchio programma. Nel caso in cui vengano quindi fornite equipollenze (riferirsi esclusivamente alle TABELLE A e B dei piani di studio) ciò viene fatto all'unico fine di consentire agli studenti di seguire lezioni di contenuto simile a quelle dei vecchi corsi.

Esempio utile per l’iscrizione agli esami: 020715 X Macroeconomia 5 CFU. 2009-10.Corso equipollente a Macroeconomia 9 CFU per la prima parte

In questo caso, lo studente che ha in piano l’insegnamento di Macroeconomia da 5 CFU (vecchio ordinamento) seguirà il corso di Macroeconomia da 9 CFU (nuovo ordinamento) per la prima parte; successivamente, per sostenere l’esame dovrà iscriversi all’esame di Macroeconomia da 5 CFU (vecchio ordinamento) NON al corso di Macroeconomia da 9 CFU (nuovo ordinamento).

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Analisi dei Dati (5 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equipollente a Statistica (9 CFU), per la prima parte del corso.

Analisi di mercato (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equipollente a Marketing (9 CFU) per la seconda parte del corso.

Analisi statistica dei dati – Collegio Borromeo (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equipollente a Analisi statistica dei dati (Gestione dei rischi e della qualità) Collegio Borromeo (6 CFU).

Applicazioni elettroniche per la gestione e l’ottimizzazione (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011.Corso equipollente a Teoria delle decisioni 6 CFU per la prima parte

Bilancio ed altre determinazioni di sintesi (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011.Corso equipollente a Bilanci aziendali 9 CFU per la prima parte

Calcolo finanziario avanzato (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Finanza quantitativa 9 CFU per la seconda parte.

Commercio internazionale (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Economia Internazionale (9 CFU) per la prima parte del corso.Gli studenti che hanno frequentato il corso negli anni precedenti possono sostenere la prova d'esame con il precedente docente, prof. Montani.

Comunicazione digitale e multimediale A e B (Corso mutuato dal Collegio Nuovo) (4 CFU) Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011È possibile seguire il corso Comunicazione digitale e multimediale nuovo ordinamento di 6 CFU.

Diritto amministrativo dell’economia (4CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.

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Corso equipollente a Diritto amministrativo dell’economia (6 CFU) per la prima parte.

Diritto commerciale parte generale (5 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Diritto commerciale 9 CFU per la prima parte del corso.

Diritto commerciale parte speciale (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Diritto commerciale 9 CFU per la seconda parte del corso.

Diritto della sicurezza sul lavoro (4 CFU)Corso di nuova attivazione a scelta dello studente equipollente a Diritto della sicurezza sul lavoro 6 CFU per la prima parte.

Diritto fallimentare (parte generale) (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Diritto della crisi d’impresa 6 CFU per la prima parte del corso

Diritto industriale (antitrust) (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Diritto industriale 9 CFU per la prima parte del corso.

Diritto industriale (proprietà intellettuali) (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Diritto industriale 9 CFU per la seconda parte del corso.

Diritto privato istituzioni (4 CFU)Titolare: dott. Matteo DellacasaProgramma e bibliografia invariati rispetto all’anno accademico 2008-2009.

Diritto privato base (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Istituzioni di Diritto privato 9 CFU per la seconda parte.

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Diritto privato dell’informazione e dei mezzi di comunicazione (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010-11

Diritto pubblico generale (5 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Diritto pubblico e dell’economia 9 CFU per la prima parte.

Diritto pubblico (costituzionale europeo) (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Diritto costituzionale europeo 6 CFU per la prima parte.

Diritto tributario Istituzioni (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011Corso equipollente a Diritto tributario 9 CFU prima parte primo modulo prof. Bidoggia

Econometria (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Econometria 6 CFU per la prima parte del corso.

Econometria dei mercati finanziari (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011Corso equipollente a Economia monetaria e dei mercati finanziari 6 CFU per la seconda parte (2° modulo)

Economia agraria parte generale (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011Corso equipollente a Mercati internazionali dei prodotti agricoli 6 CFU per la prima parte

Economia agraria parte speciale (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Mercati internazionali dei prodotti agricoli 6 CFU per la seconda parte del corso.

Economia aziendale istituzioni (5 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Economia aziendale 9 CFU per la prima parte del corso.

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Economia aziendale base (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011Corso equipollente a Programmazione e controllo (9 CFU) per la prima parte

Economia degli intermediari finanziari – Funzioni, regolamentazioni, processi – (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Economia degli intermediari finanziari 6 CFU, per la prima parte del corso

Economia degli intermediari finanziari –Tipologie, rischi e strumenti– (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Economia degli intermediari finanziari 6 CFU, per la seconda parte del corso.

Economia dei mercati monetari e finanziari (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a qualsiasi esame del SSD SECS-P/01 (in parte).

Economia del lavoro istituzioni (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Economia del lavoro (9 CFU) per le prime 30 ore di lezione

Economia del lavoro base (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Economia del personale (6 CFU) per la prima parte.

Economia delle aziende pubbliche (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011Corso equipollente a qualsiasi altro corso triennale SECS-P/07

Economia di genere (4 CFU)Corso disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equipollente a Economia di genere (6 CFU – prima parte).

Economia e gestione dell'azienda agraria e agroindustriale (4CFU) Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.

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Corso equipollente a Economia e gestione del sistema agroindustriale 6 CFU (I parte).

Economia e gestione delle imprese istituzioni (5 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Economia e gestione delle imprese 9 CFU per la prima parte.

Economia e gestione delle imprese base (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Economia e gestione delle imprese (9 CFU) per la seconda parte.

Economia e gestione delle imprese commerciali (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.

Economia e gestione delle imprese di servizi (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Economia e gestione delle imprese di servizi (9 CFU) per le prime 30 ore.

Economia e gestione delle imprese internazionali (4 CFU)Corso attivo impartito dal Prof. Antonio Majocchi nel primo semestre.

Economia e organizzazione industriale (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011Corso equipollente a Economia e organizzazione industriale (9 CFU) per la prima parte

Economia e tecnica dei mercati finanziari (4CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.

Economia monetaria parte generale (4 CFU)Corso disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equipollente a qualsiasi esame con SSD SECS-P/01-02-03.

Economia monetaria parte speciale (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011Corso equipollente a Economia monetaria e dei mercati finanziari (6 CFU) per la seconda parte.

Economia politica istituzioni (5 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.

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Economia pubblica (economia della regolamentazione) (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Economia pubblica 6 CFU per la prima parte del corso

Economia regionale (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Economia regionale 6 CFU per la prima parte del corso

Etica (Bioetica ed Etica medica)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10

Etica ambientale (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10

Etica ed economia (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso a libera scelta mutuato dall’Almo Collegio Borromeo. E’ possibile seguire il corso di nuovo ordinamento da 3 CFU.

Etica fondamentale (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso a libera scelta mutuato dall’Almo Collegio Borromeo. E’ possibile seguire il corso di nuovo ordinamento da 3 CFU.

Finanza aziendale (Analisi finanziaria e decisioni di investimento) (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011Corso equipollente a Finanza aziendale (9 CFU) per la prima parte

Finanza aziendale (Decisioni di finanziamento e rapporti con il mercato finanziario) (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011Corso equipollente a Finanza aziendale (9 CFU) per la seconda parte

Finanza pubblica europea (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Il programma e la bibliografia del corso sono equivalenti a quelle di Finanza pubblica europea (6 CFU), con l’esclusione dei punti 10 e 11 e delle “dispense sul bilancio europeo” ad essi relative.

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Fondamenti d’informatica (6 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011Corso equipollente a Fondamenti di informatica 12 CFU per la prima parte del corso. Mutuato dalla Facoltà d’Ingegneria (Danese)

Fondamenti di logica (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.

Il sistema Europa e le politiche comunitarie di sviluppo (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2010-11.

Istituzioni di logica (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.

Lingua francese introduzione (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2010-11.E’ possibile seguire il corso di Lingua francese introduzione di nuovo ordinamento (3 CFU)

Lingua francese perfezionamento (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2010-11.E’ possibile seguire il corso di Lingua francese perfezionamento di nuovo ordinamento (3 CFU)

Lingua inglese introduzione (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.E’ possibile seguire il corso di Lingua inglese introduzione di nuovo ordinamento (3 CFU)

Lingua inglese perfezionamento (1° e 2° modulo)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Equipollente a Lingua inglese perfezionamento (6 CFU).

Lingua spagnola introduzione (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2010-11.E’ possibile seguire il corso di Lingua spagnola introduzione di nuovo ordinamento (3 CFU)

Lingua spagnola perfezionamento (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2010-11.E’ possibile seguire il corso di Lingua spagnola perfezionamento di nuovo ordinamento (3 CFU)

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Lingua tedesca introduzione (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2010-11.E’ possibile seguire il corso di Lingua tedesca introduzione di nuovo ordinamento (3 CFU)

Lingua tedesca perfezionamento (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2010-11.E’ possibile seguire il corso di Lingua tedesca perfezionamento di nuovo ordinamento (3 CFU)

Macroeconomia (5 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Macroeconomia 9 CFU per la prima parte.

Macroeconomia applicata (5 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Macroeconomia 9 CFU per la seconda parte.

Macroeconomia internazionale (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Economia Internazionale (9 CFU) per la seconda parte del corso (Prof. Missaglia, fac. Sc. Politiche).

Marketing (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010. Corso equipollente a Marketing (9 CFU) per la prima parte del corso.

Matematica finanziaria attuariale (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Matematica finanziaria e attuariale da 9 CFU per la prima parte del corso.

Matematica finanziaria istituzioni (5 CFU) Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Matematica finanziaria 6 CFU (Corso di laurea in Economia Politica).

Matematica Generale Istituzioni (5CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Matematica Generale (9CFU) per la prima parte del corso.

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Matematica Generale Base (5CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Matematica Generale (9CFU) per la seconda parte del corso.

Matematica per l’economia e la finanza (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Matematica per l’economia e la finanza (9 CFU) per la prima parte.

Metodi e tecniche di ricerca sociale (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2010-2011

Metodi e modelli per la gestione aziendale (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Metodi e modelli per la gestione aziendale (9 CFU) per la prima parte.

Metodi e modelli per le scelte economiche (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Metodi e modelli per le scelte economiche (6 CFU) per la prima parte

Metodologie della ricerca (4 CFU)Disattivato a partire dell’a.a. 2010-11Corso equipollente a Statistica sociale (6 CFU) per la prima parte.

Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011Corso equipollente a Bilanci aziendali (9 CFU) per la seconda parte

Microeconomia (5 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Microeconomia 9 CFU per la prima parte.

Modelli matematici per la finanza quantitativa (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Finanza quantitativa di (9 CFU) per la prima parte.

Modelli matematici per strumenti finanziari innovativi (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.

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Corso equipollente a Modelli matematici per la finanza (6 CFU) per le prime 30 ore.

Ordinamento tributario italiano (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011Corso equipollente a Diritto tributario (9 CFU) per la seconda parte

Organizzazione dei sistemi informativi aziendali (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Organizzazione dei sistemi informativi aziendali (9 CFU) per la prima parte.

Politica economica (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equipollente a Politica economica (9 CFU) per le ultime 30 ore (parte C).

Politica economica europea (3 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equipollente a Economia dei processi di integrazione europea 6 CFU.Corso mutuato dalla Facoltà di Scienze Politiche.

Probabilità (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equipollente a Probabilità e Processi Stocastici (9 CFU) per le ultime 22 ore.

Progettazione Organizzativa (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011Corso equipollente a Organizzazione aziendale (9 CFU) per la prima parteProgrammazione e controllo parte generale (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equipollente a Programmazione e controllo (9 CFU) per la prima parte del corso.

Progresso umano e sviluppo sostenibile (4 CFU) Disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equipollente a Progresso umano e sviluppo sostenibile (6 CFU) per la prima parte del corso.Corso mutuato dal Collegio S.Caterina.

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Ragioneria generale ed applicata istituzioni (5 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equipollente a Economia aziendale (9 CFU) per la seconda parte del corso.

Ragioneria generale ed applicata base(4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equipollente a Bilanci aziendali (9 CFU) per la prima parte del corso.

Scienza delle Finanze (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Scienza delle Finanze (9 CFU) per le prime 30 ore (parte istituzionale).

Sistemi di gestione dei dati aziendali (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Sistemi informatici (6 CFU) per la prima parte.

Sistemi informatici per l’azienda (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Sistemi informatici (6 CFU) per la seconda parte con integrazione da parte del docente.

Sociologia (Istituzioni) (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Sociologia generale (6 CFU) per la prima parte

NOTA RELATIVA AL CORSO DI SOCIOLOGIA (ISTITUZIONI) RELATIVO AGLI STUDENTI ISCRITTI AL VECCHIO ORDINAMENTO (4 CFU, 30 ORE DI LEZIONE)I TEMI TRATTATI NELLA PRIMA PARTE DEL CORSO DI SOCIOLOGIA GENERALE DEL NUOVO ORDINAMENTO COINCIDONO CON QUELLI PREVISTI PER SOCIOLOGIA (ISTITUZIONI) DEL VECCHIO ORDINAMENTO.GLI STUDENTI ISCRITTI AL VECCHIO ORDINAMENTO POSSONO PERCIO’ SEGUIRE LE LEZIONI DI QUESTA PRIMA PARTE DEL CORSO NUOVO E PREPARARE L’ESAME SUL TESTO: T. Grande, E. Giap Parini, Studiare la società. Questioni, concetti, teorie, Carocci, Roma, 2007

Sociologia (La Società dell'informazione) (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2010-11.

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Corso equipollente a Sociologia generale per la seconda parte più integrazione da parte del docente

Statistica (Istituzioni) (5 CFU)Corso disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010. Corso equipollente a Statistica (9 CFU), per la seconda parte del corso.L'esame sarà in forma scritta sulla parte comune con il nuovo ordinamento, con successiva prova integrativa.

Statistica (Base) (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equipollente a Probabilità e Processi Stocastici (6 CFU) per le prime 30 ore.

Statistica per le applicazioni aziendali (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2010-11.Corso equipollente a Probabilità e Statistica (6 CFU) per la prima parte

Statistica per le applicazioni economiche (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equivalente a Probabilità e statistica (6 CFU) per la seconda parte più integrazione del docente.

Statistica per le applicazioni sociali (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equipollente a Statistica sociale (6 CFU) per la prima parte N.B. se già scelto come equipollenza di Metodologia della ricerca allora equipollenza con Statistica sociale (6 CFU) seconda parte con integrazione del docente.

Storia dell’economia internazionale. La nascita dell’economia mondiale (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Storia dell’economia internazionale (9 CFU) per le prime 30 ore di lezione.

Storia dell’economia internazionale dalla seconda guerra mondiale alla globalizzazione (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Storia dell’economia internazionale 9 CFU per le ultime lezioni.

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Storia dell’economia politica istituzioni (4 CFU)Corso disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equipollente a Storia del pensiero economico (6 CFU) per la prima parte del corso.

Storia dell’economia politica base (4 CFU)Corso disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.Corso equipollente a Storia del pensiero economico 6 CFU per la seconda parte del corso con integrazione.

Storia economica istituzioni (4 CFU)Disattivato a partire dall'a.a. 2010/2011

Storia economica Base (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Storia Economica per le ultime 30 ore.

Strategie e politiche dello sviluppo economico (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2010-11.Corso equipollente a Economia dello sviluppo (9 CFU) per la prima parte

Strumenti per l’analisi delle pari opportunità nelle organizzazioni pubbliche e private (4 CFU)Corso disattivato a partire dall'a.a. 2009/2010.

Tecnica bancaria (Struttura del sistema bancario) (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Economia degli intermediari finanziari (9 CFU) per le prime 30 ore (chi avesse già sostenuto questo esame è pregato di rivolgersi alla Prof. Cattaneo)

Tecnica bancaria (Tecniche di intermediazione e tipologia di prodotti) (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Economia degli intermediari finanziari (9 CFU) per le ultime 30 ore (chi avesse già sostenuto questo esame è pregato di rivolgersi alla Prof. Cattaneo)

Teoria delle decisione (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2010-2011.

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Gli studenti possono sostenere l’esame sul vecchio programma. Volendo seguire le lezioni possono frequentare il nuovo corso di Teoria delle decisioni 6 CFU per la prima parte.

Teoria dei giochi - Collegio Borromeo - (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso a libera scelta mutuato dall’Almo Collegio Borromeo.E’ possibile seguire il corso di nuovo ordinamento da 3 CFU.

Teoria dell’impresa (4 CFU)Disattivato a partire dall’a.a. 2009-10.Corso equipollente a Teoria dell’impresa (9 CFU) per la prima parte.

Teoria e tecnica della qualità e della certificazione (4 CFU)Corso equipollente a Governo e valorizzazione delle risorse naturali (6 CFU) per la prima parte

Teoria sociologica istituzioni (4 CFU)Corso equipollente a Teoria sociologica (6 CFU) per la prima parte

Valutazione delle aziende (4 CFU)Corso equipollente a Valutazione delle aziende (6 CFU) per la prima parte

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SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARIINSEGNAMENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO

Analisi dei datiAnalisi di mercatoAnalisi statistica dei dati (Gestione dei rischi) (Collegio Borromeo)Applicazioni elettroniche per la gestione e l’ottimizzazioneBilancio ed altre determinazioni di sintesiCalcolo finanziario avanzatoCommercio internazionaleComunicazione digitale e multimediale (Collegio Nuovo)Comunicazione digitale e multimediale (Collegio Nuovo)Diritto amministrativo dell’economiaDiritto bancario (Facoltà di Giurisprudenza)Diritto cinese (Collegio Nuovo)Diritto commerciale (parte generale)Diritto commerciale (parte speciale)Diritto fallimentare (parte generale)Diritto industriale (antitrust)Diritto industriale (proprietà intellettuale)Diritto privato (Base)Diritto privato (Istituzioni)Diritto privato dell’informazione e dei mezzi di comunicazioneDiritto pubblico (Diritto costituzionale europeo)Diritto pubblico generaleDiritto tributario (Istituzioni)EconometriaEconometria dei mercati finanziariEconomia agraria (parte generale)Economia aziendale (Base)Economia aziendale (Istituzioni)Economia degli intermediari finanziari (funzioni, regolamentazione, processi)Economia degli intermediari finanziari (tipologie, rischi, strumenti)Economia dei mercati monetari e finanziariEconomia del lavoro (Istituzioni)Economia delle aziende pubblicheEconomia e gestione dell’azienda agraria e agroindustrialeEconomia e gestione delle imprese (Base)Economia e gestione delle imprese (Istituzioni)Economia e gestione delle imprese commercialiEconomia e gestione delle imprese di serviziEconomia e gestione delle imprese internazionaliEconomia e organizzazione industrialeEconomia e tecnica dei mercati finanziariEconomia monetaria (parte generale)Economia monetaria (parte speciale)Economia Politica (Istituzioni)Economia pubblica (economia della regolamentazione)Economia regionaleEtica (bioetica ed etica medica) (Collegio Borromeo)Etica ambientale (Collegio Borromeo)Etica ed economia (Collegio Borromeo)Etica fondamentale (Collegio Borromeo)Finanza aziendale (analisi finanziaria e decisioni d’investimento)Finanza aziendale(decisioni di finanziamento e rapporti con il mercato finanziario)

SECS-S01SECS-P/08SECS-S/01SECS-S/06SECS-P/07SECS-S/06SECS-P/01ING-INF/05ING-INF/05IUS-10IUS-05IUS-13IUS-04IUS-04IUS-04IUS-04IUS-04IUS-01IUS-01IUS-01IUS-09IUS-09IUS-12SECS-P/05SECS-P/05AGR-01SECS-P/07SECS-P/07SECS-P/11SECS-P/11SECS-P/01SCES-P/01SECS-P/02SECS-P/07AGR-01SECS-P/08SECS-P/08SECS-P/08SECS-P/08SECS-P/08SECS-P/06SECS-P/11SECS-P/01SECS-P/01SECS-P/01SECS-P/03SECS-P/06

SECS-P/03SECS-P/01SECS-P/01SCES-P/09SECS-P/09

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Finanza pubblica europeaFondamenti di informatica (Facoltà di Ingegneria)Fondamenti di probabilità (Collegio Ghisleri)Il sistema Europa e le politiche comunitarie di sviluppoIstituzioni di logica (Collegio Ghisleri)MacroeconomiaMacroeconomia applicataMacroeconomia InternazionaleMarketingMatematica finanziaria (Istituzioni)Matematica finanziaria ed attuarialeMatematica generale (Base)Matematica generale (Istituzioni)Matematica per l’economia e la finanzaMetodi e modelli per le scelte economicheMetodologia della ricercaMetodologie e determinazioni quantitative d’aziendaMicroeconomiaModelli matematici per la finanza quantitativaModelli matematici per strumenti finanziari innovativiOrdinamento tributario italianoOrganizzazione dei sistemi informativi aziendaliPolitica EconomicaProbabilitàProgettazione organizzativaProgrammazione e controllo (Parte generale)Progresso umano e sviluppo sostenibile (Collegio S. Caterina)Ragioneria generale ed applicata (Base)Ragioneria generale ed applicata (Istituzioni)Scienza delle finanzeSistemi di gestione dei dati aziendaliSistemi informatici per l’aziendaSociologia (Istituzioni)Sociologia (la società dell’informazione)Statistica (Base)Statistica (Istituzioni)Statistica per le applicazioni aziendaliStatistica per le applicazioni economicheStatistica per le applicazioni socialiStoria dell’economia internazionale (la nascita dell’economia mondiale)Storia dell’economia politica (Istituzioni)Storia economica (Base)Storia economica (Istituzioni)Strategie e politiche dello sviluppo economicoTecnica bancaria (struttura del sistema bancario)Tecnica bancaria (tecniche di intermediazione e tipologie di prodotti)Tecnica industriale (teorie di creazione del valore azionario)Teoria dei giochi (Collegio Borromeo)Teoria dell’impresaTeoria e tecnica della qualità e della certificazioneTeoria sociologica (Istituzioni)Valutazione delle aziende

SECS-P/09SECS-P/03ING-ING/05

IUS-13MAT/01SECS-P/01SECS-P/01SECS-P/01SECS-P/08SECS-S/06SECS-S/06SECS-S/06SECS-S/06SECS-S/06SECS-S/06SPS/07SECS-P/07SECS-P/01SECS-S/06SECS-S/06IUS-12SECS-P/10SECS-P/02MAT/06SECS-P/10SECS-P/07SECS-P/01SECS-P/07SECS-P/07SECS-P/03ING-INF/05ING-INF/05SPS/07SPS/07SECS-S/01SECS-S/01SECS-S/01SECS-S/01SECS-S/05SECS-P/12SECS-P/04SECS-P/12SECS-P/12SECS-P/01SECS-P/11SECS-P/11SECS-P/08SECS-S/06SECS-P/06SECS-P/13SPS/07SECS-P/07

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