UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA" Il sistema endocannabinoide Enrico Massarini.
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UNIVERSITUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMAÀ DEGLI STUDI DI ROMA“TOR VERGATA"“TOR VERGATA"
Il sistema endocannabinoideIl sistema endocannabinoide
Enrico Massarini
Scoperta dei cannabinoidi1964: Raphael Mechoulam isola dalla pianta di Cannabis Sativa una miscela di
composti di natura lipofila
O
OH
AB
C1
2
3
1' 3' 5'4
56
6a
7
89
10
10a10b
11
(-)- C
HO1'' 3'' 5''
(-)-CANNABIDIOLO
OH
7
1
2
32'45
6
89
O
OH
CANNABINOLO
O
OH
C
Scoperta dei cannabinoidi
Scoperta degli endocannabinoidiLa scoperta dei recettori CB iniziò la ricerca di agonisti endogeni:• 1992: Devane e coll. isolano e caratterizzano dal cervello di maiale l’ N-
arachidonoyl etanolammina (N-ArE), a cui viene dato il nome di anandamide (dal sanscrito “ananda” cioè “portatore di illuminazione e tranquillità)
• 1994: Mechoulam identifica un estere,il 2-Arachidonoyl glicerolo,capace di legare entrambi i recettori e avente anch’esso proprietà cannabimetiche
NH
OH
O
N-Arachidonoil etanolammina(Anandamide, AEA)
O
O
OH
OH
2-Arachidonoyl glicerolo(2-AG)
AEATHC
•Le strutture chimiche del THC e dell’AEA sono molto diverse
•L’AEA è una molecola molto flessibile
•In ambiente acquoso essa assume un ripiegamento ad U
•In tali condizioni la distribuzione di carica delle due molecole è molto simile
Distribuzione tissutale AEA• Vastamente distribuito, principalmente nel cervello
• i livelli di AEA possono variare in base alla dieta e alla età.
Situazioni Patologiche
• Livelli elevati nel fluido cerebrospinale di soggetti umani affetti da schizofrenia (1999)
• Alte concentrazioni nella corteccia cerebrale di topi affetti da spasticità (2001)
• Sostanziali aumenti in diverse cellule tumorali:
-cancro al seno EFM-19, meningioma, neuroblastoma CHP100, linfoma U937
NH
OH
O
Distribuzione tissutale 2-AG• E’ il maggior monoacilglicerolo del cervello:• Agisce sia come neuromodutatore sia come neurotrasmettitore
Situazioni patologiche:
• Alti valori nel cervello e nel midollo spinale di ratti affetti da spasticità
• Alti livelli riscontrati in diverse cellule tumorali:
-meningioma
-neuroblastoma CHP100
-linfoma U937
Il sistema endocannabinoide (ECS)
• Ligandi
• Recettori cannabici
• Enzimi per il trasporto
e la degradazione
CB2
AMT
FAAH
CB1
• AEA
• 2-AG
• altri
endocannabinoidi
NH
OH
O
NH
OH
O
AMT
Inibizione della adenilato ciclasiRegolazione dei canali del calcioAttivazione dei canali del potassioAttivazione della fosfolipasi A2 citosolicaAttivazione della NOS (ossido nitrico sintasi)Aumento intracellulare del calcio
ATTIVITA' BIOLOGICHE
FAAHCYT P450
EPOSSI EIDROSSI DERIVATI
PROSTAGLANDINE,TROMBOSSANI
COX 2
LOX
IDROSSI DERIVATI
AA + EtNH2
MEMBRANA CELLULARE
CBR
SPAZIO EXTRACELLULARE
SPAZIO INTRACELLULARE
I recettori cannabiciProteine con sette domini transmembrana accoppiate a delle proteine-G che ne trasducono il segnale attraverso l’Adenilato Ciclasi
I CB1 e i CB2 presentano solo il 44% di sequenza amminoacidica identica tra di loro (68% tra le regioni in α-elica) e in specie differenti i geni dei recettori CB possono essere localizzati su cromosomi diversi)
( McAllister e coll ,Journal of Medicinal Chemistry 46 (24), 5139-5152, 2003)
CB1E’ accoppiato alla modulazione dell’ Adenilato Ciclasi ed è coinvolto nella regolazione di diversi tipi di canali per il Ca2+ (tipo N, tipo P/Q, tipo L ) ed il K+ Clonato nel 1990 da Dna di ratto, nel 1991 da Dna umano e nel 1995 da quello di topo. Omologia di sequenza del 97-99% tra le specie.
• E’ accoppiato all’inibizione dell’ Adenilato Ciclasi
• Assente dalle cellule del sistema nervoso, presente esclusivamente in cellule immunitarie quali :
- linfociti T
- linfociti B
- monociti
CB2
Biosintesi AEA
O
R2
O
O
R1
O
O P
O
O
O NH2
R3 O
O
O
O
O P O X
O
O
R2
O
O
O P
O
O
O NH
O
O
O
R1R3 O
O O P O X
O
O
OH
NH
O
OH
O P
O
O
OH
OR2
O
O
O
R1
+
Ca
transacilasi
Fosfatidiletanolammina (PE) Fosfatidilcolina (PC)
+
Fosfodiesterasi
AEA
2+
N-Arachidonilfosfatidiletanolammina
Acido fosfatidico
Il trasportatore di membrana
• Il trasporto dell’AEA è dipendente dalla concentrazione, dal tempo e dalla temperatura
• Il trasporto dell’AEA è indipendente dalla [ Na+] esterna e dall’idrolisi dell’ATP
• Il ligando deve contenere almeno un doppio legame in una catena alchilica lunga
• Sostituenti aromatici nella regione del gruppo di testa dell’AEA stabilizzano il legame al trasportatore
Inibitori selettivi del trasporto
NH
O
OHNH
OOH
NH
O
OHNH
O
OH
OH
NH
NH
O
O
AM 404 ARACHIDONIL-TIRAMINA
VDM-11 VDM-12
VDM-13
Degradazione: idrolisi FAAH catalizzata
• 579 aminoacidi (PM 63KDa) • pH ottimale tra 8,5 e 10• La FAAH è l’Anandamide sintasi”: - stessa dipendenza dal pH e dalla temperatura - stessi profili di inibizione enzimatica - stessa distribuzione tissutale - stessa coeluizione cromatografica - si è clonato ed espresso il DNA,ed essa può sintetizzare AEA attraverso sintesi diretta
(se [EA] è mM)
FAAH: proteina integrale di membrana vastamente distribuita
O H
O
NH2
O HN
H
O H
O
FAAH
H2O
+
Effetti di AEA e di 2-AG sulle funzioni neuronali e sulla neurotrasmissione nel sistema nervoso centrale
• Controllo dello stimolo dolorifico (amigdala, talamo)
•Controllo dei disturbi pscicomotori (gangli basali)
•Controllo della secrezione di ormoni pituitari, dei cicli di veglia, della termogenesi e dell’appetito (ipotalamo)
•Controllo della plasticità sinaptica, disturbi del consolidamento della memoria (probabilmente dovuto ad una interferenza con il rilascio di acetilcolina) (ippocampo)
•Controllo di tremori e spasticità
•Inibizione della sintesi e del rilascio di dopamina e GABA (striatum)
•Soppressione della locomozione (globus pallidus)
•Controllo della visione stereoscopica (retina)
Azioni periferiche degli endocannabinoidi• SISTEMA CARDIOVASCOLARE : forte abbassamento della pressione sanguigna e del ritmo cardiaco; induzione di ipotensione durante shock emorragici o endotossici; vasodilatazione; stimolazione dell’aggregazione delle piastrine
•SISTEMA IMMUNITARIO: repressione della trascrizione e della secrezione dell’interleukina 2; stimolazione della sintesi dell’interleukina 6; inibizione della produzione del fattore α per la necrosi tumorale; inibizione della sintesi di interferone-γ; induzione dell’apoptosi nei linfociti; stimolazione del rilascio di serotonina;
•SISTEMA RIPRODUTTIVO: arresto dello sviluppo embrionale; induzione di apoptosi nei blastociti
Concludendo, è oramai evidente come cannabinoidi ed endocannabinoidi possano essere implicati nell’affermarsi e svilupparsi di malattie, anche gravi, cui è soggetto l’essere
umano. Oltretutto è chiaro che tali composti possono trovare impiego per alleviare le sofferenze di malati terminali; per questi
motivi credo che sia opportuno un avvicinamento tra il mondo scientifico e quello politico affinché vengano abbattute le barriere di carattere morale e religioso che negano nel nostro paese l’uso
di tali sostanze con fini terapeutici.