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1 1 Università degli studi di Palermo Corso di Laurea Magistrale “PSICOLOGIA DEL CICLO DI VITA” PSICOLOGIA EVOLUZIONISTICA 9 CFU (aa. 2016/17) Prof. Maurizio Cardaci Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione Edificio 15 (3° piano stanza 312) v.le Scienze Tel. 091-23897707 [email protected] [email protected]

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Università degli studi di Palermo Corso di Laurea Magistrale “PSICOLOGIA DEL CICLO DI VITA”

PSICOLOGIA EVOLUZIONISTICA

9 CFU (aa. 2016/17)

Prof. Maurizio Cardaci Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione Edificio 15 (3° piano stanza 312) v.le Scienze Tel. 091-23897707 [email protected] [email protected]

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Informazioni aggiornate, giorno di ricevimento, materiali didattici ecc.

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Presentazione del Corso

Obiettivi !! Conoscere! !! Comprendere! !! Applicare! !.i costrutti teorici, i metodi d’indagine e gli ambiti applicativi della psicologia evoluzionistica

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Argomenti

i.! Evoluzione ed evoluzionismo –! Antropogenesi –! L’evoluzionismo in biologia e psicologia tra XIX e XX sec. –! Evoluzione e sviluppo: da Piaget alla Evolutionary-

Developmental Psychology (Evo-Devo Psychology)

ii.! La psicologia evoluzionistica –! Costrutti teorici e filoni di ricerca –! Controversie e dibattiti –! Potenzialità e applicazioni della Evolutionary Psychology

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Testi di riferimento (uno a scelta dello studente)

M. Cardaci: Psicologia evoluzionistica e cognizione umana, il Mulino, 2012

oppure D.M. Buss: Evolutionary Psychology, Fourth Edition (Pearson)

•! Durante le lezioni saranno messi a disposizione degli studenti articoli scientifici sugli argomenti delle lezioni

Fonti online

•! EVOLUTIONARY PSYCHOLOGY http://evp.sagepub.com

•! CENTER FOR EVOLUTIONARY PSYCHOLOGYhttp://www.cep.ucsb.edu

•! THE EVOLUTIONARY PSYCHOLOGY FAQ http://www.anth.ucsb.edu/projects/human/evpsychfaq.html

•! The complete work of Charles Darwin online http://darwin-online.org.uk/

Applied Evolutionary Psychology Society •! http://aepsociety.org/wordpress/

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Modalità degli esami •! Presentazione orale di un sintetico resoconto scritto (max

1000 parole) su uno specifico argomento di psicologia evoluzionistica. Lo studente dovrà inoltre rispondere su altri due/tre argomenti fra tutti quelli trattati durante le lezioni.

!!Per superare l’esame lo studente dovrà dimostrare conoscenza e comprensione degli argomenti e adeguate capacità comunicative.

Evoluzione, filogenesi, ontogenesi

Evoluzione !!Processo graduale di cambiamento

adattivo delle specie viventi Filogenesi !!Storia evoluzionistica di gruppi di organismi

tra loro geneticamente collegati

!da non confondere con «sviluppo» o «ontogenesi»!. !! tutte le trasformazioni che avvengono

nello sviluppo individuale di un organismo dalla nascita alla morte

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Concetti associati a «evoluzione»

i.! Cambiamento i.! Lo stato attuale di un dato sistema è diverso dai suoi

stati passati ii.! Ordine

i.! Successione organizzata di stati (direzione temporale del cambiamento)

iii.! Progresso (?) i.! Teorie dell’ottimizzazione (p.e. successo degli

organismi nell’ottenimento di risorse vitali) iv.! Perfettibilità (?)

•! Esistenza di uno «stato finale» di equilibrio del sistema [Lewontin e Levins 1978]

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Evoluzione e sviluppo

I tratti infantili sono plasmati dalla selezione naturale!. i.! !hanno una funzione di preparazione alla condizione adulta

(adattamenti differiti o ontogenetici) [es. gioco] ii.! !svolgono appropriati compiti adattivi (developmental tasks)

in momenti specifici dello sviluppo •! L’emergere di «novità» fenotipiche nello sviluppo

individuale può avere effetti sulle traiettorie evoluzionistiche della specie [West-Eberhard 2003]

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Evoluzione umana: un «percorso arborizzato»

Modello del percorso arborizzato •! Varie specie di ominidi discendenti da un

antenato comune si diffusero in luoghi differenti lungo differenti percorsi evolutivi, finché con la loro estinzione non prese il sopravvento Homo sapiens –! Homo ergaster (Africa) –! Homo Neanderthalensis (Europa) –! Homo erectus (Oriente) [Pievani 2010]

Il paradigma della specie unica! –! evoluzione lineare dal genere estinto delle

scimmie australopitecine; Homo erectus; Homo Neanderthalensis; Homo sapiens sapiens

!oggi non è più considerato scientificamente attendibile

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Antropogenesi

•! Pleistocene (circa 2 milioni di anni fa) –! evoluzione non solo biologica,

ma anche culturale e cognitiva

•! 400.000-150.000 anni fa: Homo sapiens si diversifica e rimpiazza Homo erectus e Homo neanderthalensis...

•! Out of Africa Model Homo sapiens apparve 200.000 anni fa in Africa da dove iniziò a diffondersi tra 70.000 e 50.000 anni fa

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Olocene

!.circa 11.700 anni fa –! prime civiltà umane,

agricoltura...ecc ....Antropocene (Crutzen, 2002)

–! era geologica attuale caratterizzata dall’impatto ambientale e climatico planetario determinato dall’uomo e dalle sue attività

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Cambiamenti associati all'evoluzione umana •! Locomozione bipede •! Encefalizzazione: aumento di

volume del cervello, dagli 850-1100 cm" di Homo erectus ai 1400 cm" di Homo sapiens

•! Evoluzione del sistema visivo •! Abilità di prensione, manipolazione,

mano con pollice opponibile •! Ciclo mestruale femminile

(formazione del legame di coppia)

•! Linguaggio vocale articolato (cambiamenti nel sistema masticatorio, laringe e osso ioide ecc.)

•! Costruzione di strumenti. Prime elaborazioni culturali, sociali e simboliche

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Rivoluzione ontogenetica

•! Alla nascita il piccolo umano è «prematuro» (se confrontato con i piccoli degli altri primati) –! il suo cervello è relativamente

piccolo, il cranio molto elastico per le suture, le fontanelle ancora aperte [Manzi 2007]

i.! Maturazione ritardata ii.! Eterocronia

–! a differenza dalle scimmie, nello sviluppo umano funzioni differenti maturano a velocità differenti

–! plasticità adattiva, apprendimento culturale

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Great leap forward

Nascita della cultura •! Sepoltura dei defunti e

deposizione di regali nelle tombe

•! Creazione di rituali •! Confezione di indumenti •! Uso di ganci per i pesci e

altri strumenti (p.e. aghi d’osso, trappole ecc.)

«Grande salto in avanti»

•! Produzione di gioielli e ornamenti

•! Organizzazione degli spazi di vita

•! Pittura rupestre •! Esplorazione di nuovi territori •! Scambi sociali (baratto)

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Big bang della coscienza

Modo episodico (primi ominidi)

•! Rappresentazioni mentali e codifica in memoria di eventi esterni

•! Incapacità di accedere volontariamente ai propri contenuti mentali

Modo mimetico (Homo sapiens)

•! Attenzione diretta dal mondo esterno ai propri pensieri

•! Azioni pianificate •! Prospettive temporali

(passato, presente, futuro) •! Comunicazione gestuale

(pantomime) e conoscenze condivise

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Ingredienti della «modernità cognitiva»

•! Teoria della mente [Baron-Cohen 2001]

–! Capacità di “leggere” gli stati mentali, le emozioni ecc. altrui

–! Atteggiamento intenzionale: capacità di distinguere fra azioni guidate da scopi e azioni accidentali [Dennett 1987]

•! Apprendimento imitativo –! Evoluzione culturale

•! Le 5 capacità umane [Bandura 1985]

1.! Capacità di simbolizzazione 2.! Capacità vicaria 3.! Capacità di previsione 4.! Capacità di autoregolazione 5.! Capacità di autoriflessione

Fattore P [Stenhouse, 1974] •! Posporre l’azione •! Thinking, reflecting, acting •! Self-control, ego differentiation !! Differenziazione dell’io

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Dall’evoluzione all’evoluzionismo

!principali teorie dell’evoluzione!

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Il trasformismo di Lamarck

Forze che agiscono sugli esseri viventi!

1.! tendenza degli organismi a diventare sempre più complessi

2.! variazioni ambientali "

bisogni e comportamenti della specie " cambiamenti nell’uso e nella struttura degli organi "trasformazione graduale della specie in una nuova

Come l’organismo è plasmato dall’ambiente! !! Sforzi adattivi dell'organismo

•! L’esercizio continuo e frequente rafforza certi organi e ne elimina altri per disuso

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Ereditabilità dei caratteri acquisiti (Soft Inheritance)

Pressioni ambientali" !! cambiamenti fisiologici e

morfologici nell’organismo (a livello individuale)

!! trasmissione dei cambiamenti acquisiti ai discendenti

!! miglioramento adattivo della specie

«La funzione crea l'organo»

Influenze lamarckiane in psicologia –! Pavlov: i discendenti di cani già

sottoposti a condizionamento sarebbero a loro volta più facili da condizionare (Razran, 1958)

–! Piaget: posizione «intermedia» tra Lamarck e Darwin

•! In biologia trasformismo è stato soppiantato dalla teoria darwiniana.

•! La teoria lamarckiana dà conto dell’evoluzione culturale, non di quella biologica [Gabora 2007]

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La teoria di Darwin On the Origin of Species by Means of Natural Selection, or the Preservation of Favoured Races in the Struggle for Life (1859)

•! Evoluzione per selezione naturale i.! Fecondità eccessiva

•! Le specie generano più discendenti di quanti ne possano sopravvivere a causa di difficoltà a procacciarsi il cibo, nemici naturali, condizioni ambientali avverse ecc.

ii.! Lotta per l’esistenza •! Competizione biologica per la sopravvivenza

iii.!Variazioni ereditabili •! I tratti variano tra gli individui, portando a

tassi differenti di sopravvivenza e riproduzione

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Neo-darwinismo: la Sintesi Moderna

•! Neo-darwinismo: sintesi concettuale della genetica e della teoria darwiniana –! Darwin riconobbe il ruolo dell’ereditarietà, ma ignorava

la genetica mendeliana –! Scoperta del DNA (Watson e Crick 1953)

Scienze dell’evoluzione: •! biologia molecolare •! genetica delle popolazioni •! zoologia •! paleontologia ecc.

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Selezione naturale e altri processi evoluzionistici

Condizioni necessarie alla selezione naturale: i.! Variabilità

–! Le caratteristiche dei membri di una popolazione variano

ii.! Ereditabilità delle variazioni –! Alcune di tali variazioni sono

ereditabili iii.! Riproduzione differenziale

–! Gli individui si riproducono in differenti misure [Michalski, Shackelford, 2010]

Altri processi evolutivi non causati dalla selezione naturale

•! Mutazioni –! Cambiamenti casuali nel

genoma dell’organismo (non sempre producono variazioni fenotipiche osservabili)

•! Deriva genetica –! Variazioni casuali delle

frequenze geniche in una popolazione

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Effetti della selezione naturale

Adattamenti

Tratti la cui funzione si è rivelata vantaggiosa in una popolazione Esempi: !! un comportamento che

consente di sfuggire meglio ai predatori!

!! ....una proteina che funziona meglio a una certa temperatura corporea

!! !una caratteristica anatomica che permette all'organismo di accedere a una nuova risorsa ecc.

Sottoprodotti Tratti che sono l’effetto indiretto di tratti adattivi Esempi:

!! andare in bicicletta! !!!.leggere e scrivere! ecc.

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Adattamento: fitness e trade-off

La selezione elimina a posteriori le varianti genetiche che si rivelano casualmente «svantaggiose» –! Con il susseguirsi delle generazioni,

gli individui portatori di geni a bassa fitness si estinguono!

–! Gli individui portatori di geni adattivi (alta fitness) li trasmettono alle generazioni successive, grazie a un più alto tasso riproduttivo !! In questo modo i tratti adattivi tendono

a diffondersi in tutta la popolazione

•! Trade-off –! Ogni adattamento

comporta un «compromesso» tra «benefici» e «costi»

–! Un tratto resta adattivo solo in quel particolare ambiente in cui è emerso e solo finché i suoi «benefici» superano i suoi «costi»

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Molteplici significati di «fitness»

i.! Condizione biologica in cui un tratto aumenta la sua frequenza in una popolazione rispetto ad altri

ii.! Misura relativa del successo riproduttivo di un singolo organismo nel passare i suoi geni alla generazione successiva

iii.! Abilità relativa di un individuo (o popolazione) a sopravvivere, riprodursi e propagare i propri geni in un dato ambiente

iv.! «Essere in forma», fisicamente o mentalmente (salute, benessere ecc.)

v.! Abilità a svolgere una funzione

http://www.biology-online.org/dictionary

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«Problemi adattivi»

•! Problemi posti da un particolare ambiente esterno agli organismi, spinti dall’evoluzione verso “soluzioni ottimali”

[Lewontin, Levins, 1978]

•! Relazione "scopo-specifica” di “aderenza” tra le caratteristiche delle specie e quelle del mondo (nicchia ecologica) in cui esse vivono [Plotkin, 1997]

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Fitness inclusiva •! Successo riproduttivo dell’individuo

(fitness classica) + effetto delle sue azioni sul successo riproduttivo di individui con cui esso è geneticamente imparentato (fitness inclusiva)

•! L’influenza della fitness inclusiva sarà tanto maggiore quanto più forte è il legame genetico tra l’individuo e i beneficiari (Regola di Hamilton) –! per es. sarà maggiore tra fratelli che

tra cugini

Altruismo •! Hamilton suggerì che la

fitness inclusiva è alla base dell’evoluzione dell’altruismo

L’evoluzione favorisce il successo riproduttivo dei discendenti di un organismo anche a costo della sopravvvenza e riproduzione di quell’organismo (Darwin)

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Altri processi adattivi

Convergenza evolutiva •! Strutture simili in organismi

anche molto distanti a livello filogenetico per rispondere a pressioni ambientali simili –! Tale fenomeno si osserva p.e. in

animali di classi diverse (pesci, balene, foche, pinguini) che si muovono in acqua

Exaptation •! Cambiamento funzionale di

strutture originariamente evolutesi con altre funzioni –! Ali degli uccelli –! Mano umana

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Altre teorie evoluzionistiche Teoria neutrale

•! La maggior parte delle mutazioni casuali sono neutrali, prive cioè di effetti migliorativi o peggiorativi sull’adattamento individuale

•! La selezione naturale agisce solo su quella bassa percentuale di mutazioni genetiche “non neutrali” (favorevoli o sfavorevoli) in grado di produrre effetti –! Pur ridimensionando l’importanza

della selezione naturale, tale teoria non è anti-darwiniana [Pesce, 2008]

Equilibri punteggiati

•! I cambiamenti evolutivi non sono graduali come ipotizzato da Darwin

•! Dopo lunghi periodi di equilibrio, si

verificano brevi ma intensi e improvvisi periodi di cambiamento evolutivo [Eldredge & Gould, 1972]

–! La maggior parte delle specie non mostrano cambiamenti significativi per tutta la durata della loro esistenza

–! Anche questa teoria, pur opponendosi al gradualismo darwiniano, è compatibile con Darwin (Pesce, 2008)

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L’evoluzionismo nella psicologia del XIX sec.

Spencer

«Psicologia dell’adattamento» •! Sopravvivenza del più adatto

[!darwinismo sociale, eugenetica ! razzismo ideologico]

•! L’accumulazione di esperienze

individuali, si estende alla specie! –! L’associazione opera allo stesso modo

in tutti i cervelli, le differenze nella quantità di associazioni determinano le differenze nei processi mentali delle diverse specie [o anche fra gli individui umani]

–! ...fondazione della psicologia comparata...

Darwin Origine delle specie [1859] •! La psicologia in futuro contribuirà

a far luce sull’origine dell’uomo e sulla sua storia!.

Origine dell’uomo [1871]

–! La differenza tra le attività mentali animali e umane è puramente quantitativa, non qualitativa.

–! Istinti, emozioni, associazioni di idee, forme di comunicazione ecc. sono comuni all’uomo e agli animali. Le azioni degli animali rivelano capacità di attenzione, di memoria, di usare strumenti ecc.

–! Anche gli animali hanno una loro «individualità mentale»

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La socialità in Darwin

•! L’imitazione, la ragione e l’esperienza hanno contribuito nei nostri progenitori all’incremento di capacità intellettive di cui vi sono le prime tracce negli animali inferiori!

•! Alla socialità è riconducibile l’ istinto di compassione [sympathy] che ci spinge a dare aiuto a chi ne ha bisogno

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L’interesse per le emozioni

Espressioni facciali universali Emozioni di base: •! Paura, rabbia, gioia, disgusto,

sorpresa, preoccupazione, interesse, disprezzo, vergogna, senso di colpa [Izard 1971]

•! Paura, rabbia, gioia, disgusto, sorpresa, tristezza, interesse, accettazione [Plutchick 1980]

•! Paura, rabbia, gioia, disgusto, sorpresa, tristezza [Ekman et al. 1982]

L’interesse per l’istinto Teorie dell’istinto James, Darwin, McDougall.. •! Elenco degli “istinti” secondo

McDougall: –! piangere, arrampicarsi,

starnutire, tossire, singhiozzare, affogarsi, vomitare, incuriosirsi, imitare, vergognarsi, giocare,combattere, andare a caccia, curare i figli ecc.

Inizi della psicologia animale •! Spalding [1840-1877] •! Romanes [1848-1899] •! Morgan [1852-1936] •! Thorndike [1874-1949]

–! «legge dell’effetto» [1931] •! Skinner [1904-1990]

–! apprendimento come processo darwiniano di variazione, selezione e ritenzione

Etologia •! Istinto come prerequisito dell’adattamento [Lorenz] Esperimento di privazione •! Imprinting

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Altre influenze dell’evoluzionismo sulla nascente psicologia

Idee evoluzionistiche in Vygotsky

•! Discontinuità evoluzionistica tra uomo e animale (al contrario di Darwin)

•! Ruolo del linguaggio e della significazione nell’evoluzione culturale

•! Scaffolding –! Tecnologie e strumenti

culturalmente diffusi sostengono lo sviluppo cognitivo e l’apprendimento

William James e il funzionalismo La mente come strumento adattivo! •! Percezione

–! rappresenta in modo immediato le condizioni ambientali

•! Pensiero –! rappresenta lo scopo di un

comportamento adattivo, trova i mezzi per raggiungerlo, sostituisce un comportamento con un altro

•! Apprendimento, memoria e abitudine

–! espressione della plasticità del sistema nervoso

•! Emozione –! riadattamento immediato

dell’organismo alla situazione

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Biologia e conoscenza in Piaget

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Le 5 funzioni vitali e cognitive più generali dell’organismo

1.! Organizzazione 2.! Adattamento

–! Assimilazione 3.! Conservazione 4.! Anticipazione 5.! Regolazione ["cibernetica]

–! Equilibrazione

[Biologie et connaissance, 1967]

Esperimenti sulle fenocopie

Esperimenti di Waddington [1942] su esemplari di Drosophila Anomalie ambientali (p.e. forte calore) " alterazioni fenotipiche (p.e. macchie nelle ali) "! conservazione del fenotipo

alterato nelle generazioni successive (anche se allevate in assenza di anomalie ambientali)

Assimilazione genetica –! Il fenotipo dipende sia dal

sistema genetico sia dalle condizioni ambientali

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Osservazioni di Piaget [1967] sulla Lymnaea stagnalis

–! Variazioni fenotipiche dovute a perturbazioni ambientali possono provocare una riorganizzazione del genoma [Piaget 1967]

Fenocopie •! Variazioni fenotipiche non dovute a

cause genetiche ma indotte per via epigenetica attraverso le risposte dell’organismo alle particolari condizioni ambientali nelle quali esso si sviluppa

Epigenesi e «paesaggio epigenetico» Epigenesi

–! Insieme di processi attraverso cui, nel corso dello sviluppo individuale, il genotipo interagisce con l’ambiente dando origine al fenotipo

–! Plasticità epigenetica •! Molti geni richiedono specifiche

condizioni ambientali per essere espressi, mentre altri non lo sono mai

Paesaggio epigenetico •! Le traiettorie individuali di sviluppo

sono determinate dall’interazione tra l’organismo e le condizioni ambientali

•! Non solo l’evoluzione ma anche lo sviluppo è fonte di variazioni fenotipiche!

•! Una «terza via» piagetiana

tra lamarckismo e darwinismo Critica al neo-lamarckismo: !! L’evoluzione degli organismi non

dipende passivamente dall’ambiente Critica al neo-darwinismo: !! L’evoluzione degli organismi non dipende

passivamente dal genoma

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Biologia e conoscenza dopo Piaget: il paradigma Evo-Devo

!L’assimilazione genetica è del tutto spiegabile con la teoria darwiniana! [Deacon, 2004]

!tuttavia le scoperte di Waddington e Piaget precorrono l’emergente paradigma Evo-Devo (Evolutionary-Developmental) in biologia e psicologia !lo sviluppo individuale non è rigidamente regolato dal programma genetico della specie! !!Plasticità fenotipica

!!nuovi tratti o mutazioni possono essere indotti dall’ambiente, poiché la selezione naturale non agisce direttamente sui genotipi, bensì sui fenotipi

[West-Eberhard 2005]

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Evoluzione, sviluppo, ambiente DIFFERENTIAL SUSCEPTIBILITY PARADIGM [Ellis et al. 2011]

•! Gli individui caratterizzati da una maggiore suscettibilità ambientale mostrano accresciuta sensibilità agli ambienti positivi e negativi, cioè alle condizioni ambientali rischiose sia a quelle che valorizzano lo sviluppo.

•! Tale aumentata sensibilità aumenta la ricettività all’ambiente. Gli individui più sensibili sono più portati a sperimentare un cambiamento evolutivo durevole, non semplici fluttuazioni transitorie in risposta al contatto con l’ambiente.

•! La suscettibilità all'ambiente è incorporata nella neurobiologia del sistema nervoso. I fattori genetici operano attraverso processi neurobiologici e gli indicatori comportamentali di suscettibilità sono radicati nella neurobiologia.

•! L’esperienza di sviluppo gioca un ruolo insieme alla variazione poligenica nel determinare le differenze nella suscettibilità nuerobiologica.

•! Gli individui di tutte le età (bambini e adulti) variano nella suscettibilità neurobiologica alle influenze ambientali e, all’interno degli individui, variano nella suscettibilità durante l’arco di vita

•! Le differenze individuali nella suscettibilità neurobiologica sono adattive in senso evoluzionistico e sono state conservate dalle pressioni selettive fluttuanti che generano differenti pay-off nella fitness lungo differenti contesti sociali, fisici e storici (o almeno lo hanno fatto durante il corso dell'evoluzione umana)

•! La variabilità nella suscettibilità neurobiologica all'ambiente, pertanto, costituisce un meccanismo centrale nella regolazione di schemi alternativi di sviluppo umano; in particolare, la suscettibilità differenziale modera gli effetti delle esposizioni ambientali sugli esiti dello sviluppo e della vita. Ciò significa che lo sviluppo di alcuni individui, più di altri, sarà influenzato dalle loro esperienze ambientali (anche se gli ambienti erano esattamente gli stessi)

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Sviluppo, storia di vita e strategie riproduttive PSYCHOSOCIAL ACCELERATION THEORY [Belsky et al. 1991]

42 According to the theory, ` ` a principal evolutionary function of early experience ç the Ä rst 5ç 7 yearsof life ç is to induce in the child an understanding of the availability and predictability of resources(broadly deÄ ned) in the environment, of the trustworthiness of others, and of the enduringness ofclose interpersonal relationships, all of which will affect how the developing person apportionsreproductive effort' ' (p. 650). Psychosocial acceleration theory proposes that, over the course of ourevolutionary history, individuals growing up under harsh or unpredictable family conditions may havebeneÄ tted from accelerated physical maturation and engaging in behaviors consistent with a fasterlife history strategy (i.e., earlier sex and reproduction, more risky sexual behavior, investment in quan-tity over quality of offspring). A shortened reproductive timetable in this context may have increasedÄ tness by increasing the probability of producing at least some offspring that survive and reproduce.In contrast, individuals growing up in relatively benign and supportive family environments may havereliably increased their reproductive success by delaying reproductive maturation and engaging inbehaviors consistent with a slower life history strategy. In such environments, deferring reproductionwould allow individuals to acquire the embodied capital (i.e., strength, coordination, skills,knowledge) necessary for successful intrasexual competition for mates and subsequent provisioningof high-quality parental investment to offspring (Ellis, 2004). In total, the model posits that the localecology, mediated by parental rearing strategies, should affect not only psychological and behavioraloutcomes but also the allocation of bodily resources to somatic growth. Thus, a critical prediction ofpsychosocial acceleration theory is that early rearing experiences should inÅ uence the timing ofpubertal maturation.

Three lines of evidence, derived from prospective longitudinal studies, support the critical pubertaltiming prediction made by Belsky et al. (1991). First, greater familial warmth/positivity, parental

Fig. 1. Diagram of major components of Belsky et al.' s (1991) psychosocial acceleration theory. (From Belsky, J., Steinberg, L., &Draper, P. (1991). Childhood experience, interpersonal development, and reproductive strategy: An evolutionary theory ofsocialization. Child Development, 62, 647ç 670.)

236 D.F. Bjorklund, B.J. Ellis / Developmental Review 34 (2014) 225ç 264

Evoluzione e sviluppo:intraselezione ed effetto Baldwin

Intraselezione •! lnfluenza di alcuni fenotipi sulla

selezione di altri fenotipi [Deacon 2004] –! Es: maturazione del sistema

nervoso !è influenzata da variazioni strutturali contingenti o a stimoli ambientali

–! Le connessioni sinaptiche in una determinata area cerebrale entrano in competizione con altre popolazioni di assoni

Effetto Baldwin •! Importanza evoluzionistica

dell’apprendimento di nuove abilità e comportamenti da parte di una specie e dei suoi individui

•! Alcuni tratti inizialmente assenti in una popolazione vengono appresi da alcuni individui

•! L’effetto Baldwin si avrà se l’apprendimento porta il tratto a diventare innato nell’intera popolazione

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Fenomeni riconducibili all’effetto Baldwin •! Evoluzione protolinguistica ancestrale

–! Interiorizzazione di abitudini linguistiche inizialmente apprese [cioè dovute a stimoli ambientali], poi gradualmente assimilate a livello genetico nelle strutture innate della grammatica universale chomskiana [Pinker 1994]

•! Uso dei primi strumenti di pietra [o altre tecnologie]

•! Comportamenti alimentari –! Nelle popolazioni tradizionalmente dedite alla produzione e al

consumo di latte si è sviluppata la tolleranza al lattosio, assente in altri gruppi umani [Durham 1991]

•! Addomesticamento dei cani [Newman 2002]

La moderna psicologia evoluzionistica Modello Standard delle

Scienze Sociali

Psicologia e Scienze Sociali tradizionali •! le molteplici abilità dell’uomo si

sviluppano a partire da poche strategie fondamentali, culturalmente apprese e dominio-generali

•! Il Modello Standard trascura! i.! Le specificità per dominio

delle abilità umane ii.! Le radici evoluzionistiche

dello sviluppo cognitivo iii.! L’architettura

multimodulare della mente umana [Cosmides, Tooby, 1994]

Adattazionismo

Psicologia evoluzionistica •! Meccanismi dominio-generali non

potrebbero adattarsi alle specifiche differenze nei problemi vitali da sempre fronteggiati dalla specie umana ...gli esseri umani non usano

sempre la stessa strategia adattiva in tutti i contesti, ma dispongono di una gamma di strategie differenti e specializzate a operare in un particolare contesto

•! Rivalutazione degli «istinti»

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Da quali meccanismi dipende l’adattamento?

«Modello standard» Meccanismi dominio-generali applicabili alle più svariate circostanze ambientali [Cosmides & Tooby, 1994]

!da Skinner a Piaget –! «apprendimento» –! «imitazione» –! «ragionamento» –! «intelligenza» –! «abilità cognitive» –! «influenze culturali» –! «assimilazione/

accomodamento» ecc.

Psicologia evoluzionistica Gli esseri umani sono dotati di adattamenti specializzati [istinti] frutto della storia filogenetica della specie!

!! «Ricette» o «istruzioni per l'uso» plasmate dalla selezione naturale per consentirci di risolvere i basilari problemi adattivi che ci accomunano ai nostri progenitori

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Problemi adattivi di Homo Sapiens... Ambiente di adattabilità evoluzionistica •! Insieme «statistico» di variabili

ambientali che, a prescindere dalle differenti condizioni ambientali, hanno prodotto in milioni di anni la comparsa di particolari forme di adattamento !! Cicli stagionali, cicli luce-buio, fattori

ecologici ecc.

Ricorrenti problemi adattivi fronteggiati dall’uomo! •! Sopravvivenza e crescita •! Ricerca di un partner [mating] •! Allevamento e cure parentali [Trivers

1971;1972;1974] •! Aiuto nei confronti dei parenti

genetici [fitness inclusiva] •! Competere per le risorse, per un

adeguato status sociale ecc. •! Cooperare con il gruppo, stabilire

relazioni sociali o associazioni mutuamente vantaggiose con altri membri del gruppo

•! !ecc.

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!Soluzioni «evoluzionistiche»

•! Cervello multimodulare.. ..metafora del coltellino svizzero

–! diversi accessori [apribottiglie, cavatappi, coltello, stuzzicadenti, forbici ecc.] ognuno dei quali serve per uno scopo specifico

..metafora dell’iPhone [Kurtzban 2011]!molte app, molte funzioni..

•! La selezione naturale ha equipaggiato mente umana con una pluralità di «istinti» –! Esseri umani come solutori

evoluzionistici dei problemi di sopravvivenza della specie!

!affrontano i problemi «sapendone già molto»!. –! Problemi differenti richiedono

differenti «appunti con le istruzioni»! [Cosmides & Tooby, 1997]

–! Spiegazioni distali

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Ingegneria inversa e teoria computazionale

Ingegneria inversa

•! In biologia –! ricostruzione delle origini remote

degli organi tramite analisi congiunta della loro struttura/funzione

•! In psicologia –! Qual è il problema adattivo?

Come sarebbe stato risolto nell’ambiente ancestrale in cui è sorto?

Teoria computazionale della cognizione

Livello computazionale –! Quale problema il dispositivo risolve

e perché esso è organizzato per risolvere proprio quel particolare problema

Livello algoritmico –! Come opera il sistema e tramite

quali processi produce e manipola le proprie rappresentazioni

Livello implementativo –! Come il sistema è fisicamente

realizzato [p.e. i diversi apparati visivi specie-specifici]

[Marr 1982]

49 49

Contesti adattivi e analisi del compito

Contesti adattivi i.! Contesto storico della

selezione [historical selective context] [filogenesi]

ii.! Contesto ontogenetico [ontogenetic context] " le particolari esperienze individuali durante lo sviluppo

iii.! Stimoli situazionali immediati [immediate situational inputs] "contingenze prossime che attivano certi moduli [p.e. l’algoritmo cerca-truffatori o quello che attiva la gelosia]

[Buss, 1995]

Analisi del compito (task analysis)

Spiegazioni prossimali" funzionalità adattive nel contesto presente (ontogenetico, situazione immediata) Spiegazioni distali" funzionalità adattive nel contesto filogenetico remoto Ogni struttura del vivente riflette la funzione adattiva che essa assolve funzione !"struttura fenotipica •! Ogni struttura fenotipica

consiste in un insieme di tratti 50

Metodi e fonti empiriche della psicologia evoluzionistica

•! Metodi comparativi –! Confronto fra specie diverse e/o

fra individui diversi della stessa specie

•! Metodi cross-culturali –! Confronti fra culture diverse

•! Metodi fisiologici e genetici

–! Es. neuroimaging, ricerca di alleli in determinate popolazioni ecc.

•! Metodo sperimentale –! Es. gli esperimenti sul

ragionamento con regole condizionali [Cosmides 1989]

•! Indagini empiriche –! Questionari, interviste, archivi

ecc.

•! Contributi di altre discipline (es. archeologia cognitiva)

51

Evolutionary Psychology : i 5 principi fondamentali

52

1. Cervello

•! Il cervello è un sistema fisico il cui funzionamento è paragonabile a quello di un computer. I suoi circuiti neurali sono stati plasmati dalla selezione naturale per generare comportamenti appropriati alle corcostanze

53

2. Programmi adattivi

•! I nostri circuiti neurali sono stati programmati dalla selezione naturale per risolvere in modo appropriato i problemi ancestrali –! Umwelt [von Uexküll, 1930]

54

3. Coscienza

•! La coscienza è la punta di un iceberg!molti processi mentali sfuggono alla nostra coscienza

•! Dietro l’apparente semplicità di molte attività cognitive si nasconde il lavoro di circuiti neurali molto complessi

55

4. Modularità massiva

•! A differenti compiti adattivi corrispondono differenti circuiti neurali specializzati –! Frame problem

•! Ogni sistema cognitivo a «finalità generali» non può operare senza regole a priori che definiscono il dominio e la cornice del problema

•! E’ quindi necessario un bagaglio di conoscenze preliminari [«innate»] [Cosmides e Tooby, 1994]

56

Varianti della mente modulare Modularità fodoriana

I moduli percettivi interfacciano l’organismo con gli input ambientali

1.! geneticamente associati a un’architettura neurale fissa [innati]

2.! specifici per dominio 3.! informazionalmente incapsulati 4.! modalità bottom-up

•! I sistemi cognitivi centrali [credenze, rappresentazioni ecc.] non sono modulari

Modularità massiva

Tutti i processi neurocognitivi sono modulari

–! Ogni modulo [«istinto»] è frutto della selezione naturale ed è specificamente programmato per elaborare alcuni tipi d’informazione e rispondere adattivamente a uno specifico problema [Cosmides, Tooby, 1994]

57

5. Mente paleolitica

5.! I nostri crani moderni ospitano una mente forgiata nell'età della pietra [Pleistocene]

58

Cecità agli istinti

•! Gli esseri umani utilizzano in modo spontaneo gli

Evolved Innate Mechanisms!.

!sono portatori del tutto inconsapevoli degli istinti di cui l’evoluzione ha dotato la specie Homo

59

60

Socialità: un problema adattivo fondamentale

•! Homo sapiens: specie ipersociale [Pinker, 2003]

•! Scambi sociali e «istinti del ragionamento»

•! Il criterio di reciprocità e le sue violazioni

60

Teoria dei contratti sociali

•! Istinti di ragionamento e contratto sociale •! Come l’evoluzione ha modellato la

mutua cooperazione negli scambi sociali? [Cosmides, 1989]

–! Trade-off costi/benefici della socialità

61

Gli esseri umani utilizzano in modo naturale e spontaneo [istintivo] il criterio di reciprocità •! Se una persona prende il beneficio B, allora

deve pagare il costo C i.! La persona prende il beneficio [p] ii.! La persona non prende il beneficio [non p] iii.! La persona paga il costo [q] iv.! La persona non paga il costo [non q]

62

Reciprocità/reciprocazione

63

Prove a favore dell’ipotesi di scambio sociale

Regola di reciprocità e

ragionamento condizionale «se.....allora»

64

Il compito delle 4 carte di Wason [1966]

Regola da controllare –!Se c’è la lettera A su un lato di una carta,

allora c’è il numero 2 sull'altro lato

65

Varianti sperimentali del compito di Wason

•! Se un uomo mangia radici di cassava, allora deve avere un tatuaggio sul viso

Mangia radici di cassava [p] Non mangia radici di cassava [non p] Ha un tatuaggio sul viso [q] Non ha un tatuaggio sul viso [non q]

[Cosmides, 1989]

•! Se uno studente vuole essere assegnato alla Grover High School, allora deve vivere a Grover City E’ assegnato alla Grover High School [p]

Non è assegnato alla Grover High School [non p]

Vive a Grover City [q]

Non vive a Grover City [non q]

66

Regole condizionali di tipo sociale

Permessi •! Se vuoi assistere allo spettacolo,

allora devi pagare il biglietto –! Assisti allo spettacolo [p] –! Non assisti allo spettacolo [non

p] –! Paghi il biglietto [q] –! Non paghi il biglietto [non q] Violazione [ p & nonq ] Assistere allo spettacolo, non pagare il biglietto

Regole di prudenza [Manktelow, Over, 1990] •! Se pulisci del sangue, allora devi

indossare guanti di gomma

Obblighi •! Se una persona guadagna,

allora deve pagare le tasse –! La persona guadagna [p] –! La persona non guadagna

[non p] –! La persona paga le tasse

[q] –! La persona non paga le

tasse [non q] Violazione [ p & nonq ] Guadagnare, non pagare le tasse

67

Codifica delle regole sociali •! Regole a codifica univoca [più

facili] –! interpretabili soltanto come

contratti sociali o soltanto come permessi o soltanto come regole di prudenza

•! Regole a codifica multipla [più difficili] –! Interpretabili in più modi

contemporaneamente [Cardaci et al. 2002]

•! A livello di aree cerebrali [imaging] vi è sovrapposizione fra vari aspetti del ragionamento in forma di contratto sociale o di regola di prudenza, ma i loro correlati neurali sono differenti [Ermer et al. 2006]

68

Algoritmo cerca-truffatori

!Cheater Detection Algorithm •! Gli esseri umani sono capaci di riconoscere

ed escludere da future transazioni gli ingannatori [cheaters]

•! Coloro i quali violano il criterio di reciprocità insito in ogni scambio sociale

[Cosmides e Tooby, 1994]

Cheating [imbroglio]

•! L’imbroglione prende un beneficio, senza soddisfare la condizione di pagare un costo

Ipotesi evoluzionistica –! algoritmi neurocognitivi

specializzati tramite selezione naturale nella scoperta degli «imbroglioni»

–! Ha ricambiato il beneficio?

–! Ha pagato il costo richiesto?

69

70

Bilateral cheating option

•! Se una persona soddisfa la condizione C, allora le sarà data una ricompensa –!Possibili violazioni

•! dal promisor [colui il quale promette qualcosa] •! dal promisee [colui al quale è promesso qualcosa]

–! Se spendete più di 100 euro, allora potete prendere un omaggio

•! Spendete più di 100 euro, niente omaggio •! Spendete meno di 100 euro, prendete l’omaggio

Free rider problem

•! Uno sfruttatore [profittatore] [free rider,

freeloader] è qualcuno che sfrutta risorse, vantaggi ecc. senza mai ricambiare o pagarne i costi –! Nell’organizzazione di un gruppo sociale, la

presenza di uno o più profittatori comporta slealtà e inganni che possono arrivare a compromettere il funzionamento e la sopravvivenza del gruppo

•! Punizione –! È legata alla volontà di contribuire a un bene

pubblico infliggendo «costi» ai profittatori [ma in certi casi anche ai punitori, punizione altruistica]

71

Altri adattamenti modulari

72

Cibo e preferenze alimentari

•! Cibi dolci [alto valore

calorico] –! Avversione per cibi amari

[potenzialmente velenosi o immangiabili]

Protezione da cibi potenzialmente nocivi •! Neofobia [repulsione per qualsiasi

cibo non familiare]

•! Disgusto [Disease-Avoidance Hypothesis] –! funzione adattiva di scoraggiare

l’ingestione di sostanze tossiche

•! Caccia/raccolta [Hunter-Gatherer Theory] –! Prime forme di divisione

sociale del lavoro secondo il genere

•! Condivisione di cibo –! Caccia cooperativa

•! Gli umani tipicamente condividono il cibo fra i membri di uno stesso gruppo sociale

73

Preferenze paesaggistiche

•! Ipotesi Savana –! preferenze per paesaggi

con alberi frondosi, erba ecc.

•! Selezione ed esplorazione di un dato ambiente da parte dei nostri progenitori

•! Familiarizzazione e sfruttamento delle risorse ambientali disponibili

[Buss 2012]

74

75

Paure innate

•! Paure latenti [lurking fears]

–! serpenti o ragni [meno presenti e meno pericolosi nel nostro attuale habitat di auto o prese elettriche]

–! 4 possibili reazioni innate alla minaccia i.! Congelamento [freeze] ii.! Fuga [flight] iii.! Lotta [fight] iv.! Spavento [fright]

[Bracha, Maser, 2008]

Paure più comuni

•! Serpenti •! Ragni •! Altezze •! Attacchi di panico •! Agorafobia •! Animaletti •! Malattie

•! Ansia da separazione •! Paura dell’estraneo •! Ansia sociale •! Ansia da accoppiamento

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Scelta del partner (mating)

Selezione intersessuale –! I maschi di una stessa

specie competono direttamente tra loro per garantirsi il successo riproduttivo

Selezione intrasessuale –! Le femmine scelgono

l’individuo con cui accoppiarsi fra i membri del sesso opposto

77

Mating e differenze di genere

Criteri femminili

•! Aspetto fisico: –! altezza, prestanza fisica, mascolinità,

simmetria e virilità del volto, gradevole timbro di voce ecc.

•! Uomini in posizione di potere

•! Indicatori di personalità! –! ambizione, dominanza,

industriosità, diligenza, stabilità, maturità ecc.

!.potenziale successo nell’accesso e controllo delle risorse

[Buss, 2012]

Criteri maschili

•! Bellezza fisica •! Gioventù

!! fertilità, valore riproduttivo, salute

•! Tratti di personalità !! sincerità, affidabilità, stabilità

ecc.

78

Indicatori comportamentali e attrattività di genere

!"#

Differenze di genere nella gelosia

Uomini

•! !più sensibili alla infedeltà sessuale –! Incertezza della paternità

Donne

•! !più sensibili alla infedeltà emotiva –! Coinvolgimento maschile a

lungo termine verso potenziali rivali

–! Perdita delle risorse di sostentamento della prole

[Buss 2012]

80

Sollecitudine parentale discriminativa

•! Attenzione e risorse materiali nella cura dei figli da parte dei genitori

•! Atteggiamenti genitoriali più favorevoli verso figli con più alte probabilità di convertire le risorse parentali in successo riproduttivo [Daly & Wilson, 1988]

–! Il favoritismo parentale opera in entrambi

i genitori ed è culturalmente universale

–! Cinderella Effect •! I maltrattamenti infantili da parte di genitori adottivi

sono circa 100 volte più frequenti di quelli da parte di genitori naturali [Daly e Wilson 2007]

81

Altri adattamenti sociali •! Vivere in gruppo! •! Altruismo!

•! Amicizia! –! «I veri amici si vedono proprio nel momento del bisogno» !un amico nel momento del bisogno non è in grado di ripagare immediatamente l’aiuto ricevuto... ....è percepita come più genuina un’amicizia che non richiede di essere immediatamente ripagata...ma l’amicizia realmente altruistica ha meno probabilità di essere ripagata –! Amicizia come «assicurazione» [Alexander 2006]

82

83

L’evoluzione della facoltà di linguaggio

«Sottoprodotto» o «adattamento»?

Facoltà innata [Chomsky, 1959] –! Sottoprodotto evoluzionistico

[Chomsky, 1988] •! Effetto indiretto di pressioni

selettive dirette verso altri «bersagli»

–! «deriva genetica» [genetic drift]; «trascinamento genetico» [genetic hitchhiking]; aumento della massa encefalica ecc.

•! Ipotesi di Hauser, Chomsky e Fitch [2003] –! Facoltà di linguaggio in

senso lato: condivisa con gli animali

–! Facoltà di linguaggio in senso stretto: solo umana, ma!

!potrebbe essersi evoluta in domini diversi dal linguaggio [calcolo numerico, rappresentazione spaziale ecc.]

84

Spiegazione evoluzionistica del linguaggio

•! Il linguaggio è stato direttamente plasmato dalla selezione naturale –! vantaggi adattivi che

esso in quanto strumento comunicativo ha arrecato alla nostra specie [p.e. Pinker, 1994; 1997]

•! ...sarebbe emerso gradualmente dopo la separazione della linea evolutiva umana da quella degli scimpanzé,

•! Autapomorfia –! il linguaggio è un tratto

specificamente umano [Pinker, 2003]

84

85

Vantaggi evoluzionistici del linguaggio

•! Codifica e convoglia informazioni vitali da un individuo all’altro

•! L'informazione può essere duplicata senza perdite –! Se dò a qualcuno un pesce ne

rimango privo, ma se gli dico come pescare, non perdo la mia conoscenza su come si pesca [Pinker, 2003]

•! Chi fa qualcosa a chi •! Che cosa è vero a

proposito di qualcosa

•! Quando, dove e perché

85

86

Proprietà fondamentali del linguaggio

•! Potere espressivo –! numero infinito di idee o

informazioni passano da un individuo all’altro attraverso un flusso strutturato di segnali sonori arbitrariamente collegati ai concetti condivisi dai membri della comunità

[Pinker 2003]

•! Ricorsività –! struttura del

linguaggio simile alle «scatole cinesi»

–! linguaggio umano ricorsivamente scomponibile in strutture più semplici contenute in altre più complesse [periodi, frasi, parole]

86

87

Un approccio evoluzionistico alla personalità

•! Differenze individuali negli animali –! Tratti di personalità comuni all’uomo e all’animale:

esplorazione, audacia, predisposizione alla paura, aggressione, attività generale, emozionalità, sicurezza, timidezza [Mehta, Gosling 2008]

87

Ipotesi evoluzionistiche sulle differenze individuali i.! «Neutralità selettiva»

–! La selezione naturale tende a eliminare le differenze individuali ereditabili, perché i tratti che si rivelano vantaggiosi tendono a propagarsi nel tempo nell’intera specie [Tooby, Cosmides, 1990]

–! Le differenze individuali sono «rumore» casuale; sono «neutre» dal punto di vista adattivo.

ii.! «Equilibrio mutazione-selezione» (mutation-selection balance) –! La selezione neutralizza le mutazioni

che emergono spontanemente nella popolazione, ma non riesce ad eliminarle tutte

–! spiega la varianza genetica dell’intelligenza

iii.! Bilanciamento dovuto alla selezione (balancing selection) –! la selezione stessa

mantiene la varianza genetica favorendo in egual misura gli estremi di uno stesso tratto in differenti contesti

–! spiega la varianza genetica dei tratti di personalità

88

Paesaggi adattivi individuali e «norme di reazione»

•! Personalità e differenze individuali contribuiscono a modellare il «paesaggio adattivo» [adaptive landscape] [" paesaggio epigenetico, Piaget, 1967] !! Insieme di problemi ricorrenti

che influenzano le azioni, le esperienze e le relazioni di ogni essere umano [Buss, 1995; 2009]

•! Norme di reazione individuali a base genotipica –! Heritable response styles –! Manifestazioni fenotipiche dei

genotipi attraverso gli ambienti, con conseguenze adattive differenti in differenti nicchie (cfr. Differential Susceptibility Paradigm)

–! Endofenotipi [Endophenotypes] •! Insieme di strutture e micro-

processi fenotipici [p.e. i sistemi neurotrasmettitori o le cascate di ormoni] che mediano tra i geni e i tratti

•! Firme di personalità [personality signatures] [Mischel & Shoda 1995]

Relazioni "se!allora” situazione/tratto

89

Trade-off adattivi dei Big 5

1.! Estroversione –! Socievole, ottimista

2.! Nevroticismo –! Emotivo, instabile

3.! Apertura mentale –! Curioso, originale

4.! Coscienziosità –! Puntuale, scrupoloso

5.! Gradevolezza –! Gentile, disponibile

[Nettle, 2006]

90 90

I Big 5 come fonti informative i.! X è energico e dominante? ii.! X è gradevole [piacevole,

amichevole ecc] o sgradevole [ostile, distaccato ecc.]?

iii.! X è affidabile [coscienzioso,

responsabile ecc.] oppure no [irresponsabile, negligente ecc.]?

iv.! X è pazzo [imprevedibile, lunatico ecc.] o sano [stabile, calmo ecc.]?

v.! X è mentalmente aperto? [Goldberg, 1981]

•! Tassonomie interpersonali –! Dominanza, gradevolezza

[Buss, 1995] •! Principali indicatori di

personalità nella scelta del partner –! Gentilezza [gradevolezza],

affidabilità [coscienziosità], stabilità emotiva [basso nevroticismo], intelligenza

91 91

Evoluzione delle motivazioni umane

Le motivazioni «transconscie» Ogni comportamento motivato è orientato alla fitness inclusiva •! Livelli motivazionali transconsci

i.! Inconscio (regolazioni fisiologiche, «proto-sé» " filogeneticamente più antico

ii.! Conscio «instabile» (stati mentali variabili e non verbalizzabili)

iii.! Conscio «stabile» (senso durevole di sé, «narrative» personali)" filogeneticamente più recente

92

Human motives may have developed in response to different pressures fromdifferent environments and different social systems. Therefore, they may act in-dependently; yet, because all are either adaptations or exaptations that increasedinclusive fitness in ancestors, they also direct the individual’s “stagger” towardinclusive fitness, to borrow Dennett’s (1991) term. Given such multiple overlap-ping systems, it would be possible for an individual’s behavior to be motivatedby several different, and perhaps even conflicting, motives simultaneously.Therefore, our model of human motivation is multidimensional.

Identifying Human Motives

Most evolutionary biologists define an adaptation as the end product of ahistorical process of evolution (Williams, 1966). As such, it should be evidentthat an adaptation has been “designed” (i.e., selected) for the purpose of increas-ing fitness. If an adaptation increases fitness, it should confer a survival and re-productive advantage on the organism and its offspring (Tooby & Cosmides,

Bernard, Mills, Swenson, & Walsh 161

Memetic

Coalition Formation

Relationship Maintenance—Parental Care

Mating

Self-Protection

Neocortex Motive Social Domain Social System

VeryLarge

Large

Small

Dyad

Single

HumansAwareness

of Awareness

Great ApesSelf-

Awareness

PrimatesCognitiveAwareness

Lisencephalic Mammals

Affective Awareness

ReptilesReflexive Behavior

Size of Social System

Size of Neocortex

FIGURE 2. Coevolution of neocortex, motive social domains, and social system size. Left side adapted from Affective Neuroscience: The Foundations ofHuman and Animal Emotions, p. 35 by J. Panksepp, 1998. New York: OxfordUniversity Press.

Sistemi computazionali della motivazione umana

Sistema di riconoscimento di consanguinei [Kin Detection System] Indicatori indiretti i.! Associazione materna perinatale

(Maternal Perinatal Association) " nei fratelli maggiori

ii.! Durata della coabitazione (14÷18 anni circa) " nei fratelli minori e in quelli adottivi

•! Relazioni tra fratelli/sorelle [sibling]

!! Fratello/sorella: avversione

sessuale, maggiore tendenza all’altruismo

!!Estraneo/a: attrazione

sessuale, minore tendenza all’altruismo

93

WTR (Welfare Trade-off Ratio)

Motivazioni «egoistiche» o «altruistiche» verso altri

•! Azione di A a proprio beneficio e con costi per B –! Se WTR=0 l’individuo A

agirà a proprio vantaggio, trascurando i costi per l’individuo B

–! Se WTR=1 l’individuo A agirà a proprio vantaggio solo se i costi per l’individuo B saranno inferiori ai vantaggi che A otterrà per se stesso

•! Azione di A a vantaggio di B e con costi per A –! Se WTR=0 l’individuo A

non intraprenderà alcuna azione a vantaggio di B, anche se i costi per A saranno inferiori ai vantaggi per B

–! Se WTR=1 l’individuo A intraprenderà un’azione a favore di B, purché i costi per A siano inferiori ai vantaggi per B

94

Psicopatologia evoluzionistica Il coping e l’auto-coscienza hanno funzioni adattive, ma sono esposte a «costi», «malfunzionamenti» o a «fallimenti» delle funzioni adattive plasmate dalla selezione naturale. A tali disfunzionalità può associarsi un «danno». •! «Analisi della disfunzione dannosa» [Harmful

Dysfunction Analysis] [Wakefield, 1992] 1.! «Danno»

–!Criterio valoriale riferito a standard socio-culturali 2.! «Disfunzione»

–!Criterio fattuale riferito al malfunzionamento oggettivo di un certo meccanismo

95

Ipotesi sulle cause della psicopatologia

96

.....non mutuamente escludentisi..

1.! Spiegazione fondata sul «guasto» [breakdown explanation]

2.! Spiegazione fondata sulla «discrepanza» [mismatch explanation]

3.! Spiegazione fondata sulla «persistenza» [persistence explanation]

[Murphy, 2005]

97

Breakdown explanation

•! Malfunzionamento di alcuni apparati della mente/cervello nell’eseguire il compito cui l’evoluzione li ha indirizzati –! Esempio: il malfunzionamento del modulo di «lettura della

mente» nei bambini autistici [Murphy, 2005]

98

Mismatch explanation

•! Un meccanismo adattivo nell’ambiente ancestrale [Pleistocene], ora non lo è più a causa dei cambiamenti sopravvenuti nell’ambiente attuale

Esempi: –! Paura dei luoghi alti [acrofobia]: utile quando era

probabile imbattersi in uno strapiombo; oggi disfunzionale se impedisce di prendere un aereo, di lavorare in un grattacielo ecc. [Murphy, 2005]

–! In epoche primordiali, la depressione era un segnale di

perdita di status sociale che spingeva l’individuo a cercare una nuova nicchia vitale in cui inserirsi più vantaggiosamente; oggi ha perso questa funzione [Murphy, 2005]

99

Persistence explanation

•! Alcuni tratti oggi ritenuti patologici potrebbero costituire una forma sui generis di adattamento –! Esempio: i sociopatici [Murphy,

2005]

•! «Disturbo di personalità», «psicopatia», «sociopatia»! –! Insincerità –! Affettività superficiale –! Scarsa empatia –! Impulsività –! Irresponsabilità –! Niente obiettivi lungo

termine –! Episodi giovanili di

delinquenza ecc

L’approccio adattazionista e memetico alla cultura

•! Metacultura [Tooby e Cosmides 1992] –! Sistema globale delle

relazioni inter-umane •! evoluzione di

caratteristiche fisiologiche e psicologiche comuni alla specie

–! Differenze culturali come adattamenti a condizioni locali [Tooby e Cosmides 1992; Buss 2005]

–! Diffusione epidemiologica dei prodotti culturali e approccio adattazionista alla cultura all’interno di particolari contesti storici o ambienti ecologici, economici, demografici, sociali ecc.

•! Memi [Dawkins, 1976] –! unità d’informazione cognitiva

o rappresentazione culturale auto-replicante ["apprendimento, imitazione]

–! Come i geni, anche i memi sono caratterizzati da:

•! riproduzione, variazione, mutazione, competizione

–! Memetic drive •! I memi che si propagano meno si

estinguono, mentre quelli più efficaci nel riprodursi e diffondersi sopravvivono

•! Esempi di memi: credenze e luoghi comuni, artefatti tecnologici, canzoncine e slogan pubblicitari, aforismi e proverbi, mode e tendenze, frammenti di pettegolezzi, giochi infantili, poemi epici, tradizioni orali, leggende metropolitane ecc.

100

Evoluzione culturale e memi

•! I memi apparvero nell’evoluzione umana quando i nostri progenitori divennero capaci di imitazione [" passaggio dalla cognizione episodica alla cognizione mimetica]!

!da allora i 2 replicatori [memi e geni] si sono co-evoluti

[Blackmore 2001]

Il cervello umano è programmato non solo geneticamente, ma anche per replicazione memetica, tramite un meccanismo di imitazione selettiva

101

Psicologia evoluzionistica: controversie e dibattiti

Fraintendimenti sulla selezione naturale

1.! La selezione naturale opera «per il bene delle specie» [finalismo] !! La selezione naturale opera

in modo casuale e non finalistico

2.! Particolari cambiamenti fenotipici durante l’ontogenesi determinano variazioni nell’intera popolazione !! Errore lamarckiano

3.! L’evoluzione della specie conta più delle variazioni fenotipiche individuali !! Falso. La variabilità

individuale è un importante dell’evoluzione

Psicologia evoluzionistica =

darwinismo sociale? No

!! Le gerarchie sociali esistono anche negli animali e studiarle non significa giustificarle

!! La psicologia evoluzionistica è un’indagine scientifica della natura umana e non propone principi ideologici o morali

[Hagen, 2004]

102

Altri fraintendimenti della psicologia evoluzionistica

i.! Tutto il comportamento umano è geneticamente determinato

–! Falso: La psicologia evoluzionistica è genuinamente interazionistica [Geni x Ambiente]

ii.! Ogni cosa è un adattamento –! Falso: Esistono anche

fenomeni di malfunzionamento adattivo o cambiamenti dovuti al caso [noise]

–! I comportamenti presentano per lo più un adattamento sub-ottimale

iii.! La psicologia evoluzionista è razzista! Falso: La specie umana è una sola con la medesima organizzazione corporea e cerebrale

iv.! !e sessista –! Falso: le abilità cognitive

maschili e femminili sono identiche, ma differiscono in alcuni domini (es. mating)

–! Niente nella teoria evoluzionistica giustifica una «superiorità» maschile, né prescrive ruoli sociali dominanti

103

La psicologia evoluzionistica è storytelling!

Le fallacie della psicologia evoluzionistica [Buller, 2009]

i.! «L’analisi dei problemi adattivi nel Pleistocene fornisce indizi sul modo in cui è programmata la mente» " I primordi della nostra vita sociale e psicologica sono in gran parte ignoti!

ii.! «E’ possibile scoprire come e perché si sono evoluti tratti umani distintivi» " I metodi comparativi utili in biologia ben poco possono rivelare sulla storia evoluzionistica dei tratti psicologici!

iii.! «Nei nostri crani vi è una mente forgiata nell’età della pietra» " Molte funzioni cognitive potrebbero essersi formate prima o anche dopo il periodo pleistocenico

iv.! «Esistono prove a sostegno della psicologia evoluzionistica» " I dati empirici solitamente si basano su questionari di autovalutazione a scelta forzata poco attendibili suscettibili anche di spiegazioni alternative a quelle evoluzionistiche

129

Fallacie: controargomentazioni

i.! Combinando neuropsicologia cognitiva, antropologia, archeologia ecc. possiamo ricostruire la mente dei nostri progenitori

!!p.e. la «mente esperta» di Homo neanderthalensis [Wynn e Coolidge, 2004]

ii.! Una vasta letteratura empirica trans-culturale e trans-disciplinare offre dati empirici compatibili con gli assunti della psicologia evoluzionistica

iii.! Anche se alcuni meccanismi adattivi si formarono ancora prima del Pleistocene (o anche dopo) non è in discussione il principio che la cognizione umana sia frutto della selezione naturale!

105

106

Critiche alla modularità massiva

i.! In biologia determinate strutture organiche sono modulari, ma in psicologia mancano prove certe di meccanismi modulari [Brase, 2002; Marcus, 2004; Buller, 2005; Griffiths, 2007]

ii.! Non sono state ancora mappate aree cerebrali corrispondenti a specifici comportamenti o forme di ragionamento sociale [Atkinson, Wheeler, 2003]

i.! Il principio di ingegneria inversa è viziato da «circolarità esplicativa»... –! ...costruisce la spiegazione

partendo da ciò che deve essere spiegato

" comportamento attuale " antecedente filogenetico remoto " comportamento attuale ecc. "

[Atkinson, Wheeler, 2003]

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i.! Moduli vs. meccanismi cognitivi dominio-generali

•! Riscoperta dell'importanza di meccanismi cognitivi dominio-generali ai fini della flessibilità adattiva

–! p.e. velocità di elaborazione dell’informazione, intelligenza generale, memoria di lavoro, apprendimento associativo, metacognizione ecc. [Ploeger, van der Maas, Raijmakers, 2008]

–! Sul piano funzionale un alto grado di modularità aumenta la specializzazione ma riduce la flessibilità comportamentale

108

ii.! Problema della «granularità» [Grain Problem]

•! Adattazionismo –! l’evoluzione ha risposto a

ogni specifico problema ambientale con una singola «soluzione» rappresentata da un particolare modulo [Griffiths, 2007]

....ma

•! ....i differenti problemi adattivi non sono nettamente separabili e possono essere segmentati in molti modi possibili, secondo una «grana» più «fine» e precisa o più «grossolana» e approssimativa –! p.e. scegliere un/a compagno/a,

riprodursi, curare la prole ecc. •! Le pressioni ambientali sono

gerarchicamente scomponibili in una miriade di «sotto-problemi» (e di comportamenti adattivi) che rendono arbitrario qualsiasi criterio per isolare puntualmente sia il problema, sia il modulo

!! Soluzione del grain problem i.! Non esiste un livello predefinito

di relazioni funzionale ambiente/modulo!

ii.! Esistono relazioni gerarchiche che collegano i livelli più generali del problema [sovra-ordinati] a quelli più specifici [sotto-ordinati] [Atkinson, Wheeler 2003]

iii.! La co-evoluzione ambiente/modulo è un processo dinamico

•! La modularità è al tempo stesso dominio-specifica e dominio-generale –! Tutti i moduli sono massivi,

ma dinamicamente scomponibili in sotto-unità!

..struttura «oceanica» della mente [Varvatsoulias, 2010]

•! Modularità virtuale –! La dissociabilità tra le

prestazioni e la loro specificità non richiede necessariamente sistemi neurali separati [Griffiths, 2007]

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Bandura sull’evoluzionismo!

«La teoria social-cognitiva riconosce il ruolo influente dei fattori evoluzionistici sull’adattamento e sul cambiamento umano, ma rifiuta l’evoluzionismo unidirezionale secondo cui il comportamento sociale è un prodotto biologico [!] a favore di una visione bidirezionale dei processi evoluzionistici, le pressioni evoluzionistiche alimentarono i cambiamenti nelle strutture biologiche [!] a loro volta, innovazioni ambientali di crescente complessità crearono nuove pressioni selettive per l’evoluzione di sistemi biologici specializzati per il funzionamento della coscienza, del pensiero, del linguaggio e della comunicazione simbolica» [Bandura, 1999]

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Verso la psicologia evoluzionistica dello sviluppo

•! Evolutionary Developmental [Evo-

Devo] Psychology Molteplici meccanismi cognitivi adattivi !!Evolved, Learned, and Evolved

Learning Capacities [Barrett, Pollett, Stulp, 2014]

–! Fenotipi comportamentali [p.e. gioco]

–! Fenotipi sociali [p.e. attaccamento] –! Fenotipi cognitivi [p.e. teoria della

mente] –! Fenotipi fisici [p.e. maturazione

cerebrale] [Geary [2006] –! Developmental resources

[temperatura, foto-periodo, cibo, cure parentali ecc. Lickliter, 2008]

Oltre il «geno-centrismo» darwiniano [Lickliter, 2008] •! Sviluppo epigenetico "

cambiamento evoluzionistico –! p.e. effetto Baldwin

•! Tutti i fenotipi hanno una loro specifica storia di sviluppo che spiega come maturano le strutture degli organismi!

!capire sempre meglio l’evoluzione significa capire sempre meglio lo sviluppo!

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Potenzialità applicative della Psicologia evoluzionistica in!

•! Sviluppo, educazione e scolarizzazione! •! Psicopatologia e psicologia clinica! •! Psicologia dello sport! •! Psicologia dei consumi! •! Psicologia del lavoro! •! Psicologia forense e criminologia!

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INSIGHT EVOLUZIONISTICO

IMPLICAZIONI TEORICHE

IMPLICAZIONI PRATICHE

I comportamenti hanno ragioni evoluzionistiche di cui le persone non sono consce

Per capire un comportamento dobbiamo conoscere sia le sue cause prossime, sia quelle remote

Il comportamento può essere cambiato alterando la sua efficacia nel raggiungimento di scopi evoluzionistici, come gli incrementi di status sociale o l’accesso a compagni sessuali

La psicologia è equipaggiata per risolvere un insieme di problemi evoluzionistici

Invece di avere una psicologia per «agire in modo adattivo» noi abbiamo differenti sistemi psicologici per risolvere differenti sfide evoluzionistiche

Il comportamento può essere cambiato comprendendo meglio i sistemi evoluzionistici che lo producono

I comportamenti si sono evoluti per favorire l’individuo non le specie o i gruppi

I comportamenti adeguati che appaiono altruistici hanno basi egoistiche che beneficiano l’individuo

I comportamenti adeguati possono essere aumentati imbrigliando le motivazioni evoluzionisticamente egoistiche all’aiuto

La psicologia si è evoluta per adattarsi all’ambiente ancestrale che può differire da quello attuale

La psicologia frutto dell’evoluzione può entrare in contrasto con l’ambiente e produrre comportamenti disadattivi

Il comportamento può essere cambiato adeguandolo all’ambiente o eliminando la discordanza tra i meccanismi evoluzionistici che lo producono e l’ambiente

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO DIPARTIMENTO DI SCIENZE PSICOLOGICHE, PEDAGOGICHE E DELLA FORMAZIONE

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE «PSICOLOGIA DEL CICLO DI VITA» PSICOLOGIA EVOLUZIONISTICA (9 CFU - anno acc. 2016-17)

PROF. MAURIZIO CARDACI ARGOMENTI D’ESAME

L’esame consisterà nella presentazione orale di un sintetico resoconto scritto (max 1000 parole) su uno specifico argomento di psicologia evoluzionistica. Lo studente dovrà inoltre rispondere su altri due/tre argomenti fra tutti quelli trattati durante le lezioni. Per superare l’esame lo studente dovrà dimostrare conoscenza e comprensione degli argomenti e adeguate capacità comunicative.

1. Evoluzione e sviluppo (filogenesi; ontogenesi; epigenesi).

2. Adattamenti differiti e compiti evolutivi

3. Antropogenesi: fasi e aspetti principali (modello del «percorso arborizzato»; out of Africa).

4. Cambiamenti morfologici, cognitivi e culturali correlati all’emergere di Homo Sapiens. Rivoluzione ontogenetica. Eterocronia.

5. Big Bang della coscienza. Modo «episodico» e modo «mimetico» della cognizione. «Modernità cognitiva». Fattore P. Le 5 capacità umane.

6. L’evoluzionismo pre-darwiniano di Lamarck e la sua influenza sulla psicologia.

7. L’evoluzionismo darwiniano e neo-darwiniano. L’evoluzione per selezione naturale; condizioni necessarie alla selezione naturale. Altri processi evoluzionistici non dovuti alla selezione naturale (mutazioni; deriva genetica).

8. Altre teorie sull’evoluzione: «teoria neutralista»; «teoria degli equilibri punteggiati».

9. I molteplici significati del concetto darwiniano di «fitness». Il trade-off nell’adattamento.

10. Il concetto di «fitness inclusiva» e le sue implicazioni. Regola di Hamilton e altruismo.

11. Altri processi adattivi: evoluzione convergente; «exaptation».

12. Effetti della selezione naturale: adattamenti; sotto-prodotti; «rumore».

13. L’evoluzionismo in Psicologia tra XIX e XX sec. Socialità ed emozioni secondo Darwin. L’interesse per l’istinto. Idee evoluzionistiche in Vygotsky. William James e il funzionalismo.

14. Il funzionamento biologico e cognitivo degli esseri viventi nel modello «biologia e conoscenza» di Piaget. Assimilazione genetica; «fenocopie»; «norme di reazione» e «paesaggio epigenetico».

15. Biologia e conoscenza dopo Piaget: l’approccio «Evo-Devo» all’evoluzione. Evoluzione, sviluppo e ambiente. Differential Susceptibility Paradigm. Psychosocial Acceleration Theory.

16. Intra-selezione». «Effetto Baldwin».

17. Psicologia evoluzionistica vs. «modello standard delle scienze sociali». Spiegazioni prossimali e distali dell’adattamento. Il concetto di «ambiente di adattabilità evoluzionistica» (envinronment of evolutionary adaptedness).

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO DIPARTIMENTO DI SCIENZE PSICOLOGICHE, PEDAGOGICHE E DELLA FORMAZIONE

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE «PSICOLOGIA DEL CICLO DI VITA» PSICOLOGIA EVOLUZIONISTICA (9 CFU - anno acc. 2016-17)

PROF. MAURIZIO CARDACI ARGOMENTI D’ESAME

18. Adattazionismo e ingegneria inversa.

19. Contesti adattivi e analisi del compito.

20. Metodi e fonti empiriche della psicologia evoluzionistica.

21. I 5 principi fondamentali della psicologia evoluzionistica.

22. «Modularità» parziale (Fodor) vs. «modularità massiva». Modularità massiva come soluzione del «frame problem». La metafora del «coltellino svizzero». Il concetto di «cecità agli istinti».

23. «Reciprocazione» e «istinti del ragionamento» secondo la «teoria del contratto sociale». Ragionamento condizionale (se…allora) e scambio sociale: ricerche sperimentali.

24. L’algoritmo «cerca-truffatori”. Il Free Rider Problem.

25. Altre forme di adattamento modulare: preferenze alimentari; paure e fobie; differenze di genere nella scelta del partner (mating) e nella gelosia; «favoritismo parentale»; altruismo; amicizia.

26. «Free rider problem» e punizione.

27. L’evoluzione del linguaggio tra innatismo (Chomsky) ed evoluzionismo (Pinker).

28. La personalità nella prospettiva evoluzionistica. Ipotesi neutralistica. Selezione bilanciante. Equilibrio mutazione-selezione. Trade-off adattivi dei tratti di personalità. «Paesaggi adattivi» e «norme di reazione» nello sviluppo delle differenze individuali.

29. La motivazione nella prospettiva evoluzionistica. Il modello «trans-conscio». Il modello evoluzionistico- computazionale. Il concetto di WTR.

30. Psicopatologia e coping nella prospettiva evoluzionistica. L’analisi della «disfunzione dannosa» di Wakefield. Le spiegazioni evoluzionistiche di Murphy (breakdown; mismatch; persistence).

31. Natura e cultura tra geni e memi. Il concetto di «metacultura». Il punto di vista di Bandura sull’evoluzione biologica e culturale umana.

32. Fraintendimenti e critiche alla psicologia evoluzionistica. Le fallacie della psicologia evoluzionistica secondo Buller. Possibili contro-critiche.

33. Critiche al modello di modularità massiva. Il «grain problem» (problema di granularità) e le sue possibili soluzioni.

34. Nascita della psicologia evoluzionistica dello sviluppo.

35. Potenzialità applicative della psicologia evoluzionistica.