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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Materiale didattico a cura di: Prof. Giovanni Lucignani Dr. Angelo Del Sole Scintigrafia tiroidea

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO

Materiale didattico a cura di: Prof. Giovanni Lucignani

Dr. Angelo Del Sole

Scintigrafia tiroidea

Asse ipotalamo-ipofisi-tiroide

Struttura in cui la secrezione ormonale dei vari organi implicati é funzionalmente integrata

l’ormone di rilascio della tireotropina (TRH) stimola la secrezione dell’ormone tireostimolante (TSH) che promuove la sintesi e la secrezione degli ormoni tiroidei

Questi a loro volta regolano il rilascio di TRH e del TSH attraverso un meccanismo di feed-back negativo

Asse ipotalamo-ipofisi-tiroide

T4 – T3tiroxina - triiodotironina

Derivati della tironina

La tiroide secerne prevalentemente T4

La T3 è prodotta per desiodinazione della T4, prevalentemente in periferia (fegato, rene, tessuto adiposo)

L’effetto biologico degli O.T. é mediato dai recettori nucleari per la T3

Metabolismo dello iodio

Principale fonte: alimentazione

Necessità quotidiana: 80-100 mcg/die

Dieta normale: 300-700 mcg/die

Rapido assorbimento intestinale

Circa il 10% deriva dal metabolismo degli ormoni tiroidei

Turnover dello iodio

Azione degli ormoni tiroidei

Regolazione dell’espressione genica con sintesi di molecole proteiche ad azione enzimatica, strutturale ed ormonale

Effetto favorente la termogenesi ed il consumo di ossigeno

Effetti rilevanti anche sul metabolismo glucidico e lipidico stimolando tutti i processi atti ad incrementare la produzione di glucosio, acidi grassi, trigliceridi e colesterolo

Patologie tiroidee

Ipotiroidismo� Primario

� Centrale

Ipertiroidismo� M. di Graves/Basedow

� Gozzo multinodulare tossico/Adenoma tossico

� Altre cause (eccesso di iodio, tiroiditi, npl)

• Tiroiditi

• Gozzo– Endemico

– Familiare

– Sporadico

• Carcinomi– Papillare

– Follicolare

– Forme indifferenziate

– Forme midollari

Metodi diagnostici

Esami di laboratorio

Ecografia

Scintigrafia

� Test di captazione tiroidea

Agoaspirato

Esami di laboratorio

La loro combinazione minimizza le incertezze nella interpretazione dei risultati dei test

Ecografia

Definizione morfologica accurata

Riproducibile

Basso costo

Indicazioni� Conferma della presenza di noduli

� Caratterizzazione dei noduli (solido, cistico, calcifico)

� Controllo evoluzione di noduli

� Guida per agobiopsia

Scintigrafia

Informazioni funzionali ed anatomiche

Riproducibile

Basso costo

Bassa dose di radiazioni

Scintigrafia tiroidea (tecnica)

L’indagine si basa sulla capacità tiroidea di estrarre lo ioduro (I-) dal sangue e convertirlo a I2 per la sintesi degli ormoni tiroidei

Lo ioduro viene captato attivamente dalle cellule tiroidee

La concentrazione di iodio é dipendente dal TSH ipofisario

Preparazione del paziente

Evitare sostanze che interferiscono con la captazione del radiofarmaco:

� Farmaci con effetto diretto sulla tiroide

• Ormoni tiroidei

� T3, T4

• Farmaci anti-tiroidei

� Perclorato

� Tiocianato

� Soluzione di Lugol

• Farmaci e cibi ad alto contenuto di iodio

� Mezzi di contrasto

� Amiodarone

� Disinfettanti (Betadine)

Radioisotopi per lo studio della tiroide

Emivita KeV MBq Caratteristiche

Tc-99m 6 h 140 100 Facilmente disponibile

Poco costoso

Bassa dose al paziente

I-131 8 g 364 1.4 Relativamente alta dose

I-123 13 h 159 3.7 – 18.5 Proprietà fisiche favorevoli

Costo elevato

Difficilmente disponibile

Acquisizione delle immagini

Gamma camera

� Collimatore pin-hole (oppure LEHR)

Posizionamento del Paziente:

� Estensione del capo con cuscino posto sotto il collo

Intervallo dopo iniezione

� Tc-99m: 15-30 min p.i.

� I-123/I-131: 16-24 ore p.i.

Parametri di acquisizione:

� Tc-99m: 100 Kcounts oppure 5 minuti

� I-123: 50 Kcounts oppure 10 minuti

In caso di noduli palpabili: effettuare una seconda acquisizione posizionando un «marker» radioattivo in corrispondenza del nodulo

Scintigrafia tiroideaQuadro di normalità

Scintigrafia tiroidea – Indicazioni

1. Ipertiroidismo: � diagnosi differenziale

� calcolo della dose per radioterapia con I-131

2. Noduli tiroidei: � caldi, freddi o isocaptanti

� Gozzo diffuso e nodulare: estensione, localizzazione e distribuzione relativa della funzione

3. Tiroiditi: � estensione ed evoluzione

4. Controllo post-chirurgico: � tessuto ghiandolare residuo

5. Ipotiroidismo neonatale: � ectopie o agenesia tiroidea

Tireotossicosi ed ipertiroidismo

Tireotossicosi: eccesso di ormoni in circolo

Ipertiroidismo: aumentata attività di sintesi

• Gozzo tossico diffuso

• Gozzo multinodulare tossico

• Adenoma di Plummer

• Ipertiroidismo da eccesso di iodio

• Fase transitoria durante tiroiditi

• Tireotossicosi factitia

Iter diagnostico dell’ipertiroidismo

Gozzo tossico diffuso

(Morbo di Graves)

Tireotossicosi ed ipertiroidismo

Gozzo tossico diffuso

(Morbo di Graves)

Tireotossicosi ed ipertiroidismo

Normale: <5%

Tireotossicosi ed ipertiroidismo

Gozzo multinodulare

Tireotossicosi ed ipertiroidismo

Adenoma tossico (adenoma di Plummer)

Tireotossicosi ed ipertiroidismo

Tiroidite subacuta

Gozzo

Gozzo semplice� la ghiandola si presenta ingrossata in toto, con

captazione normale e distribuzione omogenea.

Morbo di Basedow� associato ad ipertiroidismo e segni clinici quali

esoftalmo. La captazione globale del tracciante risulta aumentata.

Gozzo multinodulare� presenza di aree ipo o iperfissanti il tracciante che

corrispondono ad aree necrotiche, emorragiche, a cavità cistiche contenenti colloide ed aree metabolicamente attive, il più delle volte clinicamente apprezzabili sotto forma di noduli. La captazione globale risulta nei limiti o ridotta

Gozzo

Gozzo semplice Gozzo multinodulare

Noduli

Noduli “caldi”� formazione ipercaptante anatomicamente ben

definita unica o multipla;

� spesso rappresenta il quadro scintigrafico di adenoma tossico, in cui la funzione e la crescita del nodulo sono indipendenti dal controllo ipofisario

Noduli “freddi”� sono aree circoscritte che appaiono ipocaptanti o

non fissanti il radiofarmaco.

� Nella maggior parte dei casi sono costituiti da cisti

� Con minore frequenza sono carcinomi tiroidei

Iter diagnostico del nodulo tiroideo

Noduli “caldi”

Tracciante: Tc-99m

Noduli “caldi”

Tracciante: I-131

Noduli “freddi”

Tiroiditi

Insieme di malattie con carattere infiammatorio

� Batteriche

• AIDS

� Virali

• De Quervain

� Autoimmuni

• Tiroidite silente

• Tiroidite di Hashimoto

Storia naturale della tiroidite subacuta

Tiroidite silente

Fase acuta

(ipertiroidismo)

Fase di remissione

(ipotiroidismo)

Studio della tiroide ectopica

Tiroide linguale

� A livello del terzo posteriore della lingua, sulla linea mediana, funzionante; loggia tiroidea vuota

Cisti del dotto tireoglosso

� Sulla linea mediana, non funzionante; tiroide normale presente

Tiroide ectopica

� Nodulo funzionante sulla linea mediana

Tiroide ectopica

Tiroide ectopica

Tiroide lingualeTiroide ectopica e

residuo linguale

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