Università degli Studi di Genova Facoltà di Scienze Politiche Donne, politica e istituzioni....

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Università degli Studi di Genova Università degli Studi di Genova Facoltà di Scienze Politiche Facoltà di Scienze Politiche “Donne, politica e istituzioni. “Donne, politica e istituzioni. Percorsi formativi per la promozione delle pari opportunità Percorsi formativi per la promozione delle pari opportunità nei centri decisionali della politica” nei centri decisionali della politica” Donne e cittadinanza in Europa. Donne e cittadinanza in Europa. Politiche di coesione, d’integrazione, di Politiche di coesione, d’integrazione, di parità parità Federica Di Sarcina Federica Di Sarcina Università degli Studi di Siena Università degli Studi di Siena Centro di Ricerca sull’Integrazione Europea Centro di Ricerca sull’Integrazione Europea

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Università degli Studi di Genova Università degli Studi di Genova Facoltà di Scienze PoliticheFacoltà di Scienze Politiche

“Donne, politica e istituzioni. “Donne, politica e istituzioni. Percorsi formativi per la promozione delle pari Percorsi formativi per la promozione delle pari

opportunità opportunità nei centri decisionali della politica” nei centri decisionali della politica”

Donne e cittadinanza in Europa.Donne e cittadinanza in Europa.Politiche di coesione, d’integrazione, di paritàPolitiche di coesione, d’integrazione, di parità

Federica Di SarcinaFederica Di SarcinaUniversità degli Studi di Siena Università degli Studi di Siena

Centro di Ricerca sull’Integrazione EuropeaCentro di Ricerca sull’Integrazione Europea

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Alle origini della Alle origini della politica di pari opportunità della politica di pari opportunità della

CEE/UECEE/UE

Trattato di Roma (27 marzo 1957):Trattato di Roma (27 marzo 1957):nascita del Mercato Comune Europeonascita del Mercato Comune Europeo

Articolo 119 del Trattato di Roma:Articolo 119 del Trattato di Roma:

“ “Ciascuno Stato membro assicura Ciascuno Stato membro assicura durante la prima tappa, e in seguito durante la prima tappa, e in seguito mantiene, l’applicazione del principio mantiene, l’applicazione del principio della parità delle retribuzioni tra della parità delle retribuzioni tra lavoratori di sesso maschile e quelli di lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile per uno stesso lavoro”sesso femminile per uno stesso lavoro”

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Perché l’articolo 119 nel Trattato Perché l’articolo 119 nel Trattato di Roma?di Roma?

Contrastare il dumping socialeContrastare il dumping sociale all’interno del Mercato comuneall’interno del Mercato comune

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Dumping socialeDumping sociale

Il Il dumping socialedumping sociale è una pericolosa forma di è una pericolosa forma di concorrenza sleale che, violando i diritti dei concorrenza sleale che, violando i diritti dei lavoratori, immette nel mercato prodotti lavoratori, immette nel mercato prodotti particolarmente concorrenzialiparticolarmente concorrenziali

La sottoretribuzione delle donne rappresenta La sottoretribuzione delle donne rappresenta una delle principali forme di una delle principali forme di dumping sociale dumping sociale attraverso la quale il datore di lavoro riduce i attraverso la quale il datore di lavoro riduce i propri costi, e dunque il prezzo finale del propri costi, e dunque il prezzo finale del prodotto, rendendolo concorrenziale a danno prodotto, rendendolo concorrenziale a danno della manodopera femminiledella manodopera femminile

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Quali fattori storici hanno portato alla fissazione del salario Quali fattori storici hanno portato alla fissazione del salario delle donne ad un tasso più basso rispetto a quello degli delle donne ad un tasso più basso rispetto a quello degli uomini?uomini?

“ “Per decenni … è stato come se il mercato del lavoro fosse Per decenni … è stato come se il mercato del lavoro fosse destinato a seguire i comandi della Bibbia”destinato a seguire i comandi della Bibbia”

(Paul Weiler, The Wages of Sex: The Uses and Limits of (Paul Weiler, The Wages of Sex: The Uses and Limits of Comparable Worth)Comparable Worth)

“ “La tua stima sarà: per un maschio dai venti ai sessant’anni, La tua stima sarà: per un maschio dai venti ai sessant’anni,

cinquanta sicli d’argento, secondo il siclo del santuario, cinquanta sicli d’argento, secondo il siclo del santuario, invece per una donna la tua stima sarà di trenta sicli”invece per una donna la tua stima sarà di trenta sicli”

(Levitico 27: 3-4)(Levitico 27: 3-4)

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La lotta al La lotta al dumping socialedumping sociale ha origini ha origini lontanelontaneLa clausola del La clausola del “salaire égal pour un “salaire égal pour un travail de valeur égal”travail de valeur égal” compare per la compare per la prima volta nel Trattato di pace firmato a prima volta nel Trattato di pace firmato a Versailles del 19 giugno 1919Versailles del 19 giugno 1919L’azione della CEE si inserisce nell’azione L’azione della CEE si inserisce nell’azione perseguita da tempo in ambito perseguita da tempo in ambito internazionale internazionale

1)1) dall’Organizzazione Internazionale del dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL)Lavoro (OIL)

2)2) dall’Organizzazione delle Nazioni Unite dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU)(ONU)

3)3) dal Consiglio d’Europadal Consiglio d’Europa

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L’azione dell’OILL’azione dell’OIL

Le basi per la creazione dell’Organizzazione Le basi per la creazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, vennero poste nel Internazionale del Lavoro, vennero poste nel Trattato di Versailles del 1919. Trattato di Versailles del 1919.

L’OIL è un organismo a carattere tripartito, con L’OIL è un organismo a carattere tripartito, con una rappresentanza di governi, lavoratori e datori una rappresentanza di governi, lavoratori e datori di lavoro, che avrà un ruolo sempre crescente di lavoro, che avrà un ruolo sempre crescente nella formazione delle Convenzioni internazionali nella formazione delle Convenzioni internazionali in materia di diritto del lavoroin materia di diritto del lavoro

Nel 1951, l’OIL approverà la Nel 1951, l’OIL approverà la Convenzione n. 100Convenzione n. 100 sulla parità salariale tra uomini e donne per un sulla parità salariale tra uomini e donne per un lavoro di lavoro di valore ugualevalore uguale

Il principio sancito dalla Convenzione n. 100 è più Il principio sancito dalla Convenzione n. 100 è più avanzato rispetto all’articolo 119 del Trattato di avanzato rispetto all’articolo 119 del Trattato di RomaRoma

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Articolo 119 del Trattato di Articolo 119 del Trattato di Roma: sancisce la parità Roma: sancisce la parità salariale tra uomini e donne salariale tra uomini e donne per i lavori eguali per i lavori eguali Il lavoro egualeIl lavoro eguale si riferisce si riferisce al modo in cui viene svolto al modo in cui viene svolto un lavoro, alle quantità che un lavoro, alle quantità che vengono prodotte, al luogo vengono prodotte, al luogo e alla durata del lavoro e alla durata del lavoro stesso. Quindi, due lavori stesso. Quindi, due lavori sono uguali se considerati sono uguali se considerati pienamente pienamente interscambiabili. In tal interscambiabili. In tal senso, senso, vengono escluse dal vengono escluse dal principio della parità principio della parità salariale le occupazioni salariale le occupazioni tipicamente femminilitipicamente femminili che che possono trovare un possono trovare un equivalente in un lavoro equivalente in un lavoro maschile e che maschile e che costituiscono la costituiscono la maggioranza degli impieghi maggioranza degli impieghi delle donne delle donne

Convenzione n. 100 dell’OIL: Convenzione n. 100 dell’OIL: riconosce l’uguaglianza riconosce l’uguaglianza retributiva tra i sessi per i retributiva tra i sessi per i lavori di valore egualelavori di valore egualeIl termine Il termine lavoro di valore lavoro di valore egualeeguale è più generale, in è più generale, in quanto comprende anche il quanto comprende anche il confronto tra i valori delle confronto tra i valori delle varie attività lavorative. Si varie attività lavorative. Si può dire che può dire che due lavori, due lavori, anche se apparentemente anche se apparentemente molto diversi tra loro, molto diversi tra loro, possono avere lo stesso possono avere lo stesso valore agli occhi di valore agli occhi di un’impresa perché un’impresa perché richiedono delle qualifiche richiedono delle qualifiche uguali, perché hanno lo uguali, perché hanno lo stesso valore di mercato, lo stesso valore di mercato, lo stesso prestigio socialestesso prestigio sociale o lo o lo stesso livello alla luce di stesso livello alla luce di qualsiasi altro parametro qualsiasi altro parametro socialmente accettato socialmente accettato

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L’azione dell’ONUL’azione dell’ONU

AA partire dal secondo dopoguerra, anche partire dal secondo dopoguerra, anche nell’ambito dell’Organizzazione delle Nazioni nell’ambito dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) il principio della parità retributiva Unite (ONU) il principio della parità retributiva tra i sessi verrà consacrata nella maggior parte tra i sessi verrà consacrata nella maggior parte dei testi fondamentali e riconosciuto quale dei testi fondamentali e riconosciuto quale parte integrante dei parte integrante dei diritti umanidiritti umani

Già la Già la Carta delle Nazioni UniteCarta delle Nazioni Unite, firmata a San , firmata a San Francisco il 25 giugno 1945, sancì l’intento Francisco il 25 giugno 1945, sancì l’intento della nascente Organizzazione di “riaffermare la della nascente Organizzazione di “riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella dignità e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne…”. donne…”.

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L’azione dell’ONUL’azione dell’ONU

Allo scopo di ribadire maggiormente i Allo scopo di ribadire maggiormente i principi ispiratori della Carta delle Nazioni principi ispiratori della Carta delle Nazioni Unite, l’Assemblea Generale dell’ONU Unite, l’Assemblea Generale dell’ONU approvò, il 10 dicembre 1948, la approvò, il 10 dicembre 1948, la Dichiarazione Universale dei Diritti Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.dell’Uomo.

L’articolo 23 della Dichiarazione Universale L’articolo 23 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo afferma che “Ogni dei Diritti dell’Uomo afferma che “Ogni individuo ha diritto, senza discriminazione, individuo ha diritto, senza discriminazione, ad eguale retribuzione per eguale lavoro” ad eguale retribuzione per eguale lavoro”

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L’azione dell’ONUL’azione dell’ONU

Nel 1966, in attuazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, vennero formulati due Patti, uno sui diritti civili e politici, l’altro sui diritti economici, sociali e culturali

Il patto sui diritti economici, sociali e culturali ribadisce il principio della parità di retribuzione per un lavoro di valore uguale. In particolare devono essere garantite alle donne condizioni di lavoro non inferiori a quelle godute dagli uomini, con una eguale remunerazione per un eguale lavoro (articolo 7)

Inoltre, una protezione speciale deve essere accordata alle madri per un periodo di tempo ragionevole prima e dopo il parto. Le lavoratrici madri dovranno beneficiare, durante tale periodo, di un congedo retribuito o di un congedo accompagnato da adeguate prestazioni di sicurezza sociale (articolo 10)

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L’azione del Consiglio d’EuropaL’azione del Consiglio d’Europa Il Consiglio d’Europa è stato creato a Londra il 5 maggio Il Consiglio d’Europa è stato creato a Londra il 5 maggio 1949 da Belgio, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, 1949 da Belgio, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda e Svezia. Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda e Svezia. Oggi è composto da 46 Stati membri che rappresentano 800 Oggi è composto da 46 Stati membri che rappresentano 800 milioni di europeimilioni di europeiSi tratta di un organo consultivo il cui scopo è di Si tratta di un organo consultivo il cui scopo è di “conseguire una più stretta unione tra i suoi membri” da “conseguire una più stretta unione tra i suoi membri” da raggiungere “con la discussione di questioni di comune raggiungere “con la discussione di questioni di comune interesse, con accordi e mediante un’azione comune nei interesse, con accordi e mediante un’azione comune nei campi economico-sociale-culturale-scientifico”campi economico-sociale-culturale-scientifico”Fin dalle sue origini il Consiglio d’Europa ha rivolto il Fin dalle sue origini il Consiglio d’Europa ha rivolto il proprio impegno verso la tutela dei diritti umani ed in tal proprio impegno verso la tutela dei diritti umani ed in tal senso la prima Convenzione firmata sotto la sua egida sarà senso la prima Convenzione firmata sotto la sua egida sarà la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (Roma, 4 novembre dell’uomo e delle libertà fondamentali (Roma, 4 novembre 1950)1950)Nel 1961 il Consiglio d’Europa approva la Carta sociale Nel 1961 il Consiglio d’Europa approva la Carta sociale europea secondo la quale gli Stati firmatari s’impegnano europea secondo la quale gli Stati firmatari s’impegnano ««à à reconnaître le droit des travailleurs masculins et féminins à reconnaître le droit des travailleurs masculins et féminins à une rémunération égale pour un travail de valeur égale»une rémunération égale pour un travail de valeur égale»

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Gli Anni Settanta: l’avvio della Gli Anni Settanta: l’avvio della politica di pari opportunità della politica di pari opportunità della

CEE/UECEE/UEIl Vertice dell’Aja del 1° e 2 dicembre 1969Il Vertice dell’Aja del 1° e 2 dicembre 1969

Il Vertice di Parigi del 1972Il Vertice di Parigi del 1972

Nel 1973 la Commissione europea definì il Nel 1973 la Commissione europea definì il primo programma d’azione sociale primo programma d’azione sociale (approvato dal Consiglio dei Ministri con la (approvato dal Consiglio dei Ministri con la Risoluzione del 21 gennaio 1974):Risoluzione del 21 gennaio 1974):

1)1) piena occupazione piena occupazione

2)2) miglioramento delle condizioni di vita e di miglioramento delle condizioni di vita e di lavorolavoro

3)3) maggior coinvolgimento delle parti sociali maggior coinvolgimento delle parti sociali alle decisioni economiche della Comunità e alle decisioni economiche della Comunità e dei lavoratori alla vita delle impresedei lavoratori alla vita delle imprese

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Gli Anni Settanta: l’avvio della Gli Anni Settanta: l’avvio della politica di pari opportunità della politica di pari opportunità della

CEE/UECEE/UEGrazie al Primo programma d’azione sociale, Grazie al Primo programma d’azione sociale, nell’ambito dell’occupazione femminile vennero nell’ambito dell’occupazione femminile vennero approvate tre Direttiveapprovate tre Direttive

1)1) Direttiva 75/117/CEE per il riavvicinamento delle Direttiva 75/117/CEE per il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di legislazioni degli Stati membri in materia di applicazione del principio di parità delle retribuzioni applicazione del principio di parità delle retribuzioni tra i lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso tra i lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminilefemminile

2)2) Direttiva 76/207/CEE relativa all’attuazione del Direttiva 76/207/CEE relativa all’attuazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne per quanto riguarda l’accesso al lavoro, alla donne per quanto riguarda l’accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionali e le formazione e alla promozione professionali e le condizioni di lavorocondizioni di lavoro

3)3) Direttiva 79/7/CEE relativa alla graduale attuazione del Direttiva 79/7/CEE relativa alla graduale attuazione del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne in materia di sicurezza sociale donne in materia di sicurezza sociale

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Gli Anni Settanta: l’avvio della Gli Anni Settanta: l’avvio della politica di pari opportunità della politica di pari opportunità della

CEE/UECEE/UE

In questo periodo è necessario ricordare il In questo periodo è necessario ricordare il contributo della Corte di Giustizia delle contributo della Corte di Giustizia delle Comunità Europee che nel 1976 con la Comunità Europee che nel 1976 con la sentenza Defrenne contro Sabena stabilì sentenza Defrenne contro Sabena stabilì l’effetto diretto dell’articolo 119l’effetto diretto dell’articolo 119 provocando provocando uno shok tra i governi e gli imprenditori dei uno shok tra i governi e gli imprenditori dei Nove paesi della CEENove paesi della CEE

Infatti, a partire da quel momento l’articolo Infatti, a partire da quel momento l’articolo 119 avrebbe potuto essere invocato dai singoli 119 avrebbe potuto essere invocato dai singoli di fronte ai giudici del proprio paese, i quali di fronte ai giudici del proprio paese, i quali avrebbero disposto di forme di tutela adeguate avrebbero disposto di forme di tutela adeguate proprio come se si trattasse di norme emanate proprio come se si trattasse di norme emanate dal legislatore stataledal legislatore statale

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Gli Anni Settanta: l’avvio della Gli Anni Settanta: l’avvio della politica di pari opportunità della politica di pari opportunità della

CEE/UECEE/UEParallelamente agli sviluppi normativi atti a riconoscere la parità di trattamento in ambito lavorativo, nel corso degli anni Settanta assistiamo all’avvio di una politica di comunicazione rivolta alle donneLo scopo era di sensibilizzare l’opinione pubblica femminile al processo di costruzione europea

1)1) Nascita del servizio “Informazione delle Nascita del servizio “Informazione delle organizzazioni e della stampa femminili” organizzazioni e della stampa femminili” all’interno della DGXall’interno della DGX

2)2) Nascita del Bollettino “Donne d’Europa” su Nascita del Bollettino “Donne d’Europa” su iniziativa di Fausta Deshormes La Valleiniziativa di Fausta Deshormes La Valle

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Le azioni positiveLe azioni positive

La prima metà degli anni Ottanta rappresenta un periodo particolarmente delicato del processo integrativo

Nonostante ciò, nel 1982 la Commissione europea prosegue nel suo impegno verso l’uguaglianza tra i sessi ed approva il primo Piano d’azione sulle pari opportunità il quale fa proprio il modello delle azioni positive

Un’azione positiva intende integrare la legislazione relativa alla parità di trattamento ed include tutti i provvedimenti atti ad eliminare le disparità di fatto

Tra il 1982 e il 2000 si sono succeduti 4 Piani d’azione sulle pari opportunità

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La nascita delle RETILa nascita delle RETI

Numerosi sono stati i risultati ottenuti grazie ai programmi Numerosi sono stati i risultati ottenuti grazie ai programmi d’azione sulle pari opportunitàd’azione sulle pari opportunitàUno dei più importanti è stato senza dubbio la nascita delle Uno dei più importanti è stato senza dubbio la nascita delle RETIRETILa prima rete, “Donne nell’occupazione”, venne istituita nel La prima rete, “Donne nell’occupazione”, venne istituita nel 1983 dalla Commissione ed era composta da economisti, 1983 dalla Commissione ed era composta da economisti, demografi e sociologi con il compito di esaminare l’evoluzione demografi e sociologi con il compito di esaminare l’evoluzione della situazione delle donne nel mercato del lavorodella situazione delle donne nel mercato del lavoroSono seguite a questa la rete sulla “Diversificazione delle Sono seguite a questa la rete sulla “Diversificazione delle scelte professionali” e la rete “Azione positiva nel settore scelte professionali” e la rete “Azione positiva nel settore privato”, il “Gruppo di lavoro sull’alta funzione pubblica” ed il privato”, il “Gruppo di lavoro sull’alta funzione pubblica” ed il “Comitato direttivo per la parità delle opportunità alla radio e “Comitato direttivo per la parità delle opportunità alla radio e alla televisione” alla televisione” Nel 1988 veniva messa a punto la rete “IRIS” sulla formazione Nel 1988 veniva messa a punto la rete “IRIS” sulla formazione professionale”professionale”In seguito venne creata la rete concernente i diversi modi per In seguito venne creata la rete concernente i diversi modi per la “custodia dei bambini” la quale ha permesso di richiamare la “custodia dei bambini” la quale ha permesso di richiamare l’attenzione sull’importanza rivestita dalle strutture per l’attenzione sull’importanza rivestita dalle strutture per l’infanzia di elevata qualità l’infanzia di elevata qualità

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Approfondimento normativo tra gli Anni Ottanta e Approfondimento normativo tra gli Anni Ottanta e NovantaNovanta

Direttiva relativa all’attuazione della parità di Direttiva relativa all’attuazione della parità di trattamento tra gli uomini e le donne nel settore trattamento tra gli uomini e le donne nel settore dei regimi professionali di sicurezza sociale (1986)dei regimi professionali di sicurezza sociale (1986)Direttiva relativa all’applicazione del principio Direttiva relativa all’applicazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne della parità di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano un’attività economica, ivi comprese che esercitano un’attività economica, ivi comprese le attività nel settore agricolo, e relativa altresì alla le attività nel settore agricolo, e relativa altresì alla tutela della maternità (1986)tutela della maternità (1986)Direttiva sul miglioramento delle condizioni di Direttiva sul miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro per lavoratrici salute e sicurezza sul lavoro per lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo d’allattamento gestanti, puerpere o in periodo d’allattamento (1992)(1992)Direttiva del Consiglio concernente il congedo Direttiva del Consiglio concernente il congedo parentale (1996)parentale (1996)Direttiva riguardante l’onere della prova nei casi di Direttiva riguardante l’onere della prova nei casi di discriminazione basata sul sesso (1997)discriminazione basata sul sesso (1997)

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Il Il gender mainstreaminggender mainstreaming

Trattato di Maastricht (1992)Trattato di Maastricht (1992)

Quarta Conferenza mondiale sulle donne (Pechino, Quarta Conferenza mondiale sulle donne (Pechino, settembre 1995)settembre 1995)

Entrata della Svezia e della Finlandia nell’UE (1995)Entrata della Svezia e della Finlandia nell’UE (1995)

Comunicazione della Commissione “Integrare la Comunicazione della Commissione “Integrare la parità di opportunità tra le donne e gli uomini nel parità di opportunità tra le donne e gli uomini nel complesso delle azioni e delle politiche comunitarie” complesso delle azioni e delle politiche comunitarie” COM (96) 67COM (96) 67

Trattato di Amsterdam (1997) Trattato di Amsterdam (1997)

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L’allargamento dell’UE ai L’allargamento dell’UE ai Paesi dell’Europa Centrale e Orientale (PECO):Paesi dell’Europa Centrale e Orientale (PECO):

quali sfide alla futura politica di pari opportunità della quali sfide alla futura politica di pari opportunità della UE?UE?

Nata su iniziativa di sei Stati membri Nata su iniziativa di sei Stati membri (Francia, RFT, Italia, Belgio, Olanda e (Francia, RFT, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo), la CEE/UE si è Lussemburgo), la CEE/UE si è progressivamente ampliata ed attualmente progressivamente ampliata ed attualmente è composta da 25 Statiè composta da 25 Stati

1)1) Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca (1973)Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca (1973)2)2) Grecia (1981)Grecia (1981)3)3) Spagna e Portogallo (1986)Spagna e Portogallo (1986)4)4) Austria, Svezia e Finlandia (1995)Austria, Svezia e Finlandia (1995)5)5) 8 PECO, Malta e Cipro (2004)8 PECO, Malta e Cipro (2004)6)6) Bulgaria e Romania entreranno il 1° Bulgaria e Romania entreranno il 1°

gennaio 2007 dando vita all’UE27gennaio 2007 dando vita all’UE27

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L’allargamento dell’UE ai L’allargamento dell’UE ai Paesi dell’Europa Centrale e Orientale:Paesi dell’Europa Centrale e Orientale:

quali sfide alla futura politica di pari opportunità della quali sfide alla futura politica di pari opportunità della UE?UE?

Nel 1989, con il crollo del Muro di Berlino, prende avvio quel Nel 1989, con il crollo del Muro di Berlino, prende avvio quel “ritorno all’Europa” dei Paesi dell’Europa Centrale ed “ritorno all’Europa” dei Paesi dell’Europa Centrale ed Orientale che per circa quarant’anni avevano fatto parte del Orientale che per circa quarant’anni avevano fatto parte del blocco sovieticoblocco sovietico

Nel 1993, il Consiglio europeo di Copenaghen ha stabilito i Nel 1993, il Consiglio europeo di Copenaghen ha stabilito i criteri criteri che ogni Stato desideroso di entrare a far parte che ogni Stato desideroso di entrare a far parte dell’UE dovrà rispettare all’interno del proprio ordinamentodell’UE dovrà rispettare all’interno del proprio ordinamento

1)1) Una stabilità istituzionale che garantisca la democrazia, il Una stabilità istituzionale che garantisca la democrazia, il principio di legalità, principio di legalità, i diritti umanii diritti umani, il rispetto e la , il rispetto e la protezione delle minoranzeprotezione delle minoranze

2)2) L’esistenza di una economia di mercato funzionante nonché L’esistenza di una economia di mercato funzionante nonché la capacità di rispondere alle pressioni concorrenziali e alle la capacità di rispondere alle pressioni concorrenziali e alle forze di mercato all’interno dell’Unioneforze di mercato all’interno dell’Unione

3)3) La capacità di assumersi gli obblighi di tale appartenenzaLa capacità di assumersi gli obblighi di tale appartenenza, , inclusa l’adesione agli obiettivi di un’unione politica, inclusa l’adesione agli obiettivi di un’unione politica, economica e monetaria economica e monetaria

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L’allargamento dell’UE ai L’allargamento dell’UE ai Paesi dell’Europa Centrale e Orientale:Paesi dell’Europa Centrale e Orientale:

quali sfide alla futura politica di pari opportunità della quali sfide alla futura politica di pari opportunità della UE?UE?

Il Consiglio europeo di Lussemburgo del 1997 approvò Il Consiglio europeo di Lussemburgo del 1997 approvò le decisioni della Commissione secondo la quale la le decisioni della Commissione secondo la quale la Repubblica Ceca, la Polonia, l’Estonia, Cipro, la Repubblica Ceca, la Polonia, l’Estonia, Cipro, la Slovenia e l’Ungheria costituivano i paesi più vicini al Slovenia e l’Ungheria costituivano i paesi più vicini al soddisfacimento dei criteri e dunque erano pronti ad soddisfacimento dei criteri e dunque erano pronti ad iniziare i negoziati di adesioneiniziare i negoziati di adesione

In occasione del Consiglio europeo di Helsinki del In occasione del Consiglio europeo di Helsinki del 1999, sono stati ammessi ai negoziati di adesione la 1999, sono stati ammessi ai negoziati di adesione la Bulgaria, la Lettonia, la Lituania, Malta, la Romania e Bulgaria, la Lettonia, la Lituania, Malta, la Romania e la Slovacchiala Slovacchia

La Repubblica Ceca, la Polonia, la Lettonia, l’Estonia, La Repubblica Ceca, la Polonia, la Lettonia, l’Estonia, la Lituania, la Slovenia, l’Ungheria e la Slovacchia sono la Lituania, la Slovenia, l’Ungheria e la Slovacchia sono entrate a far parte dell’UE il 1° maggio 2004 entrate a far parte dell’UE il 1° maggio 2004

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L’allargamento dell’UE ai L’allargamento dell’UE ai Paesi dell’Europa Centrale e Orientale:Paesi dell’Europa Centrale e Orientale:

quali sfide alla futura politica di pari opportunità della quali sfide alla futura politica di pari opportunità della UE?UE?

Quali riflessioni ha suscitato e suscita tutt’ora il Quali riflessioni ha suscitato e suscita tutt’ora il binomio allargamento dell’UE ad est/uguaglianza binomio allargamento dell’UE ad est/uguaglianza di genere?di genere?

1)1) Le tematiche legate all’uguaglianza di genere Le tematiche legate all’uguaglianza di genere non hanno ricevuto un’adeguata considerazione non hanno ricevuto un’adeguata considerazione nel corso del processo di allargamento nel corso del processo di allargamento nonostante le numerose dichiarazioni da parte nonostante le numerose dichiarazioni da parte delle istituzioni comunitariedelle istituzioni comunitarie

2)2) Un’attenzione maggiore avrebbe dovuto essere Un’attenzione maggiore avrebbe dovuto essere posta sul difficile status che aveva segnato le posta sul difficile status che aveva segnato le donne dei PECO durante il regime socialista donne dei PECO durante il regime socialista nonché sulla lacerazione che questo subirà con nonché sulla lacerazione che questo subirà con l’avvento della l’avvento della transizionetransizione politica ed economica politica ed economica

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L’allargamento dell’UE ai L’allargamento dell’UE ai Paesi dell’Europa Centrale e Orientale:Paesi dell’Europa Centrale e Orientale:

quali sfide alla futura politica di pari opportunità della quali sfide alla futura politica di pari opportunità della UE?UE?

Spesso ignorata ad ovest della cortina di ferro, la Spesso ignorata ad ovest della cortina di ferro, la condizione femminile nei regimi socialisti è stata condizione femminile nei regimi socialisti è stata caratterizzata da marcate contraddizionicaratterizzata da marcate contraddizioni

1)1) se da un lato si affermarono avanzate disposizioni di se da un lato si affermarono avanzate disposizioni di politica sociale allo scopo di aiutare le donne a politica sociale allo scopo di aiutare le donne a conciliare il loro duplice ruolo di madri e lavoratriciconciliare il loro duplice ruolo di madri e lavoratrici

2)2) dall’altro le donne erano vittime di una forte dall’altro le donne erano vittime di una forte segregazione professionale nei settori economici segregazione professionale nei settori economici con salari bassi e poche responsabilità. con salari bassi e poche responsabilità.

3)3) Analogamente, la presenza delle donne nelle Analogamente, la presenza delle donne nelle istituzioni politiche, assicurata da un sistema di istituzioni politiche, assicurata da un sistema di quote, si concentrava a livello locale ma era quote, si concentrava a livello locale ma era inesistente nei rami più elevati, come la direzione inesistente nei rami più elevati, come la direzione del partito. del partito.

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L’allargamento dell’UE ai L’allargamento dell’UE ai Paesi dell’Europa Centrale e Orientale:Paesi dell’Europa Centrale e Orientale:

quali sfide alla futura politica di pari opportunità della quali sfide alla futura politica di pari opportunità della UE?UE?

Con il crollo del comunismo, si assiste ad un totale rifiuto dei Con il crollo del comunismo, si assiste ad un totale rifiuto dei modelli imposti dal regime nonché all’emergere di un forte modelli imposti dal regime nonché all’emergere di un forte nazionalismo che condurrà, non a caso, all’affermazione di un nazionalismo che condurrà, non a caso, all’affermazione di un sistema patriarcale, estremamente discriminatorio verso le sistema patriarcale, estremamente discriminatorio verso le donne. donne.

Nella fase iniziale della Nella fase iniziale della transizione transizione sono le donne stesse a sono le donne stesse a sostenere questo ritorno ai valori tradizionali, rallegrandosi di sostenere questo ritorno ai valori tradizionali, rallegrandosi di potersi finalmente dedicare al focolare domestico, situazione potersi finalmente dedicare al focolare domestico, situazione percepita da sempre come un lusso riservato alle donne percepita da sempre come un lusso riservato alle donne occidentali .occidentali .

Tutto ciò non può destare sorpresa in quanto in questi paesi il Tutto ciò non può destare sorpresa in quanto in questi paesi il “linguaggio della parità” era stato profondamente macchiato, “linguaggio della parità” era stato profondamente macchiato, discreditato dalla sua associazione con i provvedimenti degli discreditato dalla sua associazione con i provvedimenti degli stati socialisti e solo in seguito al stati socialisti e solo in seguito al continuo deterioramento continuo deterioramento della condizione femminiledella condizione femminile, le donne prenderanno coscienza , le donne prenderanno coscienza della necessità di contrastare le discriminazioni esistenti nei della necessità di contrastare le discriminazioni esistenti nei loro confronti. loro confronti.

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quali sfide alla futura politica di pari opportunità della quali sfide alla futura politica di pari opportunità della UE?UE?

Avendo scosso le politiche sociali, la Avendo scosso le politiche sociali, la transizionetransizione ha ha eliminato, in primo luogo, quei provvedimenti basilari eliminato, in primo luogo, quei provvedimenti basilari dell’emancipazione e dell’indipendenza delle donne, dell’emancipazione e dell’indipendenza delle donne, ponendole ai margini della vita lavorativaponendole ai margini della vita lavorativa

La fine dello “Stato- provvidenza” ha condotto alla La fine dello “Stato- provvidenza” ha condotto alla eliminazione di quei sistemi di protezione e di aiuti sociali eliminazione di quei sistemi di protezione e di aiuti sociali alle donne e alle famiglie che, divenuti preoccupazione alle donne e alle famiglie che, divenuti preoccupazione delle imprese private, sono stati sacrificati in nome della delle imprese private, sono stati sacrificati in nome della massima riduzione dei costimassima riduzione dei costi

Il contesto nel quale si colloca il camminoIl contesto nel quale si colloca il cammino dei Paesi dei Paesi dell’Europa Centrale ed Orientale (PECO) verso l’Unione dell’Europa Centrale ed Orientale (PECO) verso l’Unione europea si presenta, dunque, particolarmente deteriorato europea si presenta, dunque, particolarmente deteriorato per quanto concerne il rispetto dell’uguaglianza di per quanto concerne il rispetto dell’uguaglianza di genere, tematica che costituisce nondimeno parte genere, tematica che costituisce nondimeno parte integrante dei criteri di Copenhagenintegrante dei criteri di Copenhagen

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quali sfide alla futura politica di pari opportunità della quali sfide alla futura politica di pari opportunità della UE?UE?

Il successo dell’allargamento in questo settore è stato invece Il successo dell’allargamento in questo settore è stato invece limitato al corretto recepimento delle direttive comunitarie limitato al corretto recepimento delle direttive comunitarie in materia di pari opportunitàin materia di pari opportunitàIn tal senso, l’esecutivo comunitario aveva messo in luce , fin In tal senso, l’esecutivo comunitario aveva messo in luce , fin dalle prime fasi del processo, come la corretta trasposizione dalle prime fasi del processo, come la corretta trasposizione dell’ dell’ acquis communautaireacquis communautaire negli ordinamenti nazionali dei negli ordinamenti nazionali dei PECO rappresentasse una PECO rappresentasse una conditio sine quaconditio sine qua non per non per l’adesione l’adesione Il successo dell’allargamento è stato dunque legato Il successo dell’allargamento è stato dunque legato soprattutto al riconoscimento negli ordinamenti giuridici dei soprattutto al riconoscimento negli ordinamenti giuridici dei PECO di quei principi consacrati nelle direttive ma che, PECO di quei principi consacrati nelle direttive ma che, com’è noto, non ne assicura il concreto rispetto. Infatti anche com’è noto, non ne assicura il concreto rispetto. Infatti anche nei paesi più “virtuosi” – ovvero quelli che hanno recepito nei paesi più “virtuosi” – ovvero quelli che hanno recepito l’acquis con tempi e modalità lodevoli – le donne continuano l’acquis con tempi e modalità lodevoli – le donne continuano ad essere vittime di forti discriminazioniad essere vittime di forti discriminazioniL’approvazione di una norma si differenzia ampiamente dalla L’approvazione di una norma si differenzia ampiamente dalla sua reale applicazione che non rappresenta un fattore sua reale applicazione che non rappresenta un fattore esclusivamente giuridico ma attiene piuttosto al continuo esclusivamente giuridico ma attiene piuttosto al continuo sviluppo di una cultura della parità nelle istituzioni e nella sviluppo di una cultura della parità nelle istituzioni e nella societàsocietà

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quali sfide alla futura politica di pari opportunità della quali sfide alla futura politica di pari opportunità della UE?UE?

Entrare a far parte dell’UE non significa solo Entrare a far parte dell’UE non significa solo accettare le sue politiche ma significa soprattutto accettare le sue politiche ma significa soprattutto condividere i valori sui quali queste si fondano, condividere i valori sui quali queste si fondano, nella prospettiva di un continuo nella prospettiva di un continuo approfondimentoapprofondimento

In tal senso, proprio nell’ambito delle pari In tal senso, proprio nell’ambito delle pari opportunità, l’atteggiamento del opportunità, l’atteggiamento del GOVERNO POLACCO ha alimentato non pochi interrogativi ha alimentato non pochi interrogativi circa il futuro di questa politica, mettendo in luce circa il futuro di questa politica, mettendo in luce come, lungo l’iter di preadesione, un’azione più come, lungo l’iter di preadesione, un’azione più globale e più incisiva degli attori comunitari globale e più incisiva degli attori comunitari avrebbe forse contribuito ad accrescere una avrebbe forse contribuito ad accrescere una maggiore consapevolezza di genere in quei paesi maggiore consapevolezza di genere in quei paesi dove l’affermazione dei diritti di uguaglianza si dove l’affermazione dei diritti di uguaglianza si presentava particolarmente difficilepresentava particolarmente difficile

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In Polonia, in seguito alle elezioni del 1997, il nuovo governo

1) Eliminerà il Piano d’Azione Nazionale sulle donne che recepiva gli impegni presi dalla Polonia alla Conferenza di Pechino

2) Abolirà le questioni di genere dal mandato del Plenipotenziario per le donne e la famiglia

3) Attuerà un forte disimpegno nei confronti del programma sulla violenza domestica finanziato dalle Nazioni Unite

4) Chiuderà il Forum consultivo delle ONG che aveva il compito di valutare le implicazioni di genere in tutte le politiche del governo

5) In occasione della sessione straordinaria dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “Femmes 2000: l’égalité des genres, développement et paix pour le XXIème siècle” (New-York, 2000), la Polonia si è unita ad altri paesi cattolici e musulmani contro il dibattito su diritti “sessuali” delle donne, in particolare quelli concernenti la contraccezione, l’aborto, l’omosessualità e l’educazione sessuale delle ragazze, seguendo un atteggiamento del tutto inconciliabile con la politica seguita dalle NU e dalla UE in questo settore

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ConclusioniConclusioni

Il processo di costruzione europea ha senza dubbio contribuito all’affermazione dei diritti delle donne

L’allargamento dell’UE ai PECO pone non pochi interrogativi circa il futuro della politica di pari opportunità. Nonostante ciò, l’ingresso dei nuovi l’ingresso dei nuovi paesi nell’Unione europea, con il loro bagaglio di paesi nell’Unione europea, con il loro bagaglio di esperienze e di tradizioni, potrebbe arricchire esperienze e di tradizioni, potrebbe arricchire anche i “vecchi” Stati membri ed è auspicabile, anche i “vecchi” Stati membri ed è auspicabile, dunque, che questo processo di reciproca dunque, che questo processo di reciproca amalgama tra i risultati raggiunti nei diversi amalgama tra i risultati raggiunti nei diversi paesi possa condurre ad una nuova focalizzazione paesi possa condurre ad una nuova focalizzazione del problema in Europa e imprimere un fresco e del problema in Europa e imprimere un fresco e promettente slancio verso una società che rifiuti promettente slancio verso una società che rifiuti qualsiasi forma di discriminazione e di esclusione qualsiasi forma di discriminazione e di esclusione sociale. sociale.