Cattedra di Cardiologia Università di Catania. Cattedra di Cardiologia Università di Catania.
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Università degli Studi di Cassino - Facoltà di Università degli Studi di Cassino - Facoltà di
EconomiaEconomia
Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
Collaboratore di cattedra: Dott. Paolo Pace
Docente: Prof. Roberto Diacetti
“Quando si va verso un obiettivo, è molto importante prestare attenzione al Cammino. E’ il Cammino che ci insegna sempre la maniera migliore di arrivare, e ci arricchisce mentre lo percorriamo.” (Paulo Coelho)
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
Insieme di decisioni
e conseguenti azioni
relative al reperimento, all’allocazione e
all’utilizzo di risorserisorse
per conseguire un finefine
L’ATTIVITA’ DI DIREZIONEL’ATTIVITA’ DI DIREZIONE
- MANAGEMENT - - MANAGEMENT -
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
L’ATTIVITA’ DI GESTIONEL’ATTIVITA’ DI GESTIONE
E’ FACILITATA DALL’AVER CHIARITOIL FINE, LA SPECIFICA MISSIONEMISSIONE E
I CONSEGUENTI OBIETTIVIOBIETTIVI DA PERSEGUIRE
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
DURANTE LA GESTIONEGESTIONE E’ NATURALECHE SI SVOLGA UN’ATTIVITA’ DI CONTROLLOATTIVITA’ DI CONTROLLO
VERIFICA DI COME SI STA ANDANDO
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
LA VALUTAZIONE DI COME SI STA ANDANDOE’ FACILITATA DALL’ESISTENZA
DI UNA MISURA,
SODDISFACENTE ESPRESSIONEDEL FENOMENO CHE SI DESIDERA
TENERE SOTTO CONTROLLO
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
VERIFICAVERIFICA
MISURAMISURA
VALUTAZIONEVALUTAZIONE
Accertamento
del manifestarsi
del fenomenoPer descrivere
e
dimensionare
il fenomeno
IL CONTROLLO E’ FACILITATO
SE SI DISPONE DI MISURE SODDISFACENTI
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
L'attività di Direzione / Controllo di gestione
Per gestire una azienda (privata o pubblica) in modo efficace ed efficiente i manager, oltre che basarsi sulle proprie capacità personali, devono dotarsi di validi strumenti direzionali che li aiutino:
- a definire gli obiettiviobiettivi verso cui tendere,
- a controllarecontrollare che lo svolgimento dell'attività sia conforme ai programmi stabiliti,
- ad intraprendere eventuali azioni correttiveazioni correttive.
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubblicheIL CONTROLLO E’ SOLO UN MOMENTO
DELL’ATTIVITA’ DI DIREZIONE,
RUOTA ATTORNO A QUESTI TRE INTERROGATIVI
DOVE SIAMO ?DOVE SIAMO ?
DOVE VOGLIAMODOVE VOGLIAMOANDARE ?ANDARE ?
COSA DOBBIAMO COSA DOBBIAMO FARE PER... ?FARE PER... ?
ANALISI / APPREZZAMENTODELLA SITUAZIONE NELLA QUALEL’AZIENDA SI TROVA AD OPERARE
DEFINIZIONE DEGLIOBIETTIVI VERSO I QUALIPILOTARE L’AZIENDADEFINIZIONE DELLE AZIONI
CHE CONSENTONO DI RAGGIUNGERETALI OBIETTIVI
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
DEFINIRE GLI OBIETTIVI
DECIDERE COSA FAREPER RAGGIUNGERE
TALI OBIETTIVI
AGIRE
CONTROLLARENEL DURANTE SE
SI STANNO RAGGIUNGENDOGLI OBIETTIVI
I momenti fondamentali dell'attività di direzione
Sì/No(Analisidelle cause)
DECISIONI
PIANO D’AZIONE
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
LA CLASSICA IMPOSTAZIONE DELL’ATTIVITA’ DI DIREZIONE
(PROCESSODI MANAGEMENT)
LEADING
ACTION
CONTROLLING
PLANNING
ORGANIZING
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IN PARTICOLARE LA DECISIONE RELATIVA AL «COSA DOBBIAMO FARE»
PUO’ SEGUIRE DUE POSSIBILI APPROCCI:
APPROCCIO DEL “GIORNO PER GIORNO”
Si prende la decisione quando si presenta il problema
APPROCCIO ANTICIPATORIOSi prendono alcune decisioni
anticipando il momento nel qualesi presenteranno i problemi
(pianificazione / programmazionedella gestione)
!
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
APPROCCIO DEL “GIORNO PER GIORNO”
APPROCCIO ANTICIPATORIO
IN ENTRAMBI I CASI SI DEVONO POI VERIFICARE
I RISULTATI OTTENUTI RISPETTO AI RISULTATI DESIDERATI
(ATTIVITÀ DI CONTROLLO IN SENSO STRETTO)
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
PER SVOLGERE UN’ EFFICACE ATTIVITA’ DI DIREZIONE “ANTICIPATORIA”ATTIVITA’ DI DIREZIONE “ANTICIPATORIA”
(ATTIVITA’ DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO)
( ATTIVITA’ DI CONTROLLO DI GESTIONE )
E’ OPPORTUNO DOTARSI DI UN INSIEME DI STRUMENTI E PENSARE AD ALCUNE
SOLUZIONI DI PROCESSO
ossia di
“COME FARE LE COSE”
è opportuno dotarsi di un SISTEMA DI SISTEMA DI PIANIFICAZIONE STRATEGICAPIANIFICAZIONE STRATEGICA
e di un
SISTEMA DI SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLOPROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
CONTROLLO DIREZIONALE (MANAGEMENT CONTROL)CONTROLLO DIREZIONALE (MANAGEMENT CONTROL)dove ...
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
STRATEGICA OPERATIVA (O PROGRAMMAZIONE)
STRATEGICCONTROL
MANAGEMENT CONTROL(O CONTROLLO DIREZIONALE)
Controllooperativo
EL’ATTIVITA’ DI PIANIFICAZIONE
si qualifica come:L’ATTIVITA’ DI CONTROLLO
si qualifica come:
(BSC)
(BGT)
(BGT / CONS.)
(Piano pluriennale)
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
Definizioneobiettivi
RilevazioneConsuntivi
AzioniConfronto obiettivi vs
Consuntivi eAnalisi degli scostamenti
Interventicorrettivi
Sugliobiettivi
Sulle Azioni
MECCANISMO DI FEED - BACK
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
Contabilità generale
Budget e altre Misurazioni a preventivo
Contabilità analitica
RilevazioniExtra - contabili
Reporting
STRUMENTI DEL CONTROLLO DI GESTIONE
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
Sommario:
1. Il concetto di strategia
2. Evoluzione logica delle tecniche di pianificazione
3. Il processo di pianificazione strategica
4. Il controllo strategico
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubblicheDefinizioni principali
MISSIONMISSION
VISIONVISION
STRATEGIASTRATEGIA
La mission (missione o scopo) di un'impresa è il suo scopo ultimo, la giustificazione stessa della sua esistenza, e al tempo stesso ciò che la contraddistingue da tutte le altre.
Il termine visione (vision) è utilizzato nella gestione strategica per indicare la proiezione di uno scenario futuro che rispecchia gli idealiideali, i valorivalori e le aspirazioniaspirazioni di chi fissa gli obiettivi (goal-setter) e incentiva all’azione.
Il termine strategia – generalmente - sta ad indicare il modello d’interazione esistente o desiderato tra l’azienda e l’ambiente
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubblicheEsempi di mission statement:
NokiaNokia – "Mettendo in contatto le persone noi aiutiamo il soddisfacimento di un fondamentale bisogno umano di contatti e relazioni sociali. La Nokia costruisce ponti tra le persone - sia quando sono lontane che faccia-a-faccia - e colma il divario tra le persone e le infomazioni di cui hanno bisogno."
Walt DisneyWalt Disney – "Rendere felici le persone" ("To make people happy")
McDonald’sMcDonald’s – "Far leva sulle capacità, i punti di forza e le risorse uniche della nostra diversità per essere il migliore fast food del mondo“
CIA CIA - "Noi siamo gli occhi e le orecchie della nazione e, a volte, la sua mano invisibile.
Esempi di visione:
Bill GatesBill Gates (1980) – "Un personal computer su ogni scrivania, e ogni computer con un software Microsoft installato";
NokiaNokia: 1995 – "Our vision: Voice Goes Mobile" 2005 – "Our vision: Life Goes Mobile"
CIACIA – "Noi forniamo informazioni e agiamo al fine di assicurare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti d'America e la conservazione della vita e degli ideali americani"
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubblicheSTRATEGIASTRATEGIA Il termine strategia – generalmente - sta ad indicare il
modello d’interazione esistente o desiderato tra l’azienda e l’ambiente
AZIENDA AMBIENTE
Entità che attraverso la produzione e lo scambio di beni e servizi, si trova in continua relazione economica, sociale e culturale con il mondo circostante, strutturata in un insieme di elementi che la compongono
Micro-ambiente (sintetizzato dal modello delle cinque forze di Porter: fornitori, potenziali entranti, concorrenti, acquirenti, sostituti), e macro-ambiente (formato dall’ambiente tecnologico, politico, sociale, economico, demografico)
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
Modello decisionale coerente, unitario e
integrato
Modello decisionale coerente, unitario e
integrato
STRATEGIASTRATEGIA
QUADRO DI RIFERIMENTOQUADRO DI RIFERIMENTO
Determina ed esplicita lo scopo dell’impresa in termini di lungo periodo, programmi d’azione e priorità di allocazione delle risorse
Determina ed esplicita lo scopo dell’impresa in termini di lungo periodo, programmi d’azione e priorità di allocazione delle risorse
Interessa tutti i livelli gerarchici
dell’impresa
Interessa tutti i livelli gerarchici
dell’impresa
Si cerca di conseguire un vantaggio difendibile nel tempo in ciascun business rispondendo alle minacce ed opportunità esterne nonché ai punti di forza e debolezza interni
Si cerca di conseguire un vantaggio difendibile nel tempo in ciascun business rispondendo alle minacce ed opportunità esterne nonché ai punti di forza e debolezza interni
Seleziona i business in cui opera o sta per
entrare l’azienda
Seleziona i business in cui opera o sta per
entrare l’azienda
Definisce la natura del contributo economico che l’impresa intende dare agli stakeholders
Definisce la natura del contributo economico che l’impresa intende dare agli stakeholders
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
STRATEGIA - ATTRIBUTISTRATEGIA - ATTRIBUTISTRATEGIA - ATTRIBUTISTRATEGIA - ATTRIBUTI
esplicita e consapevole rivoluzionaria
orientata al futuroorientata al valore
democratica
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
PIANIFICAZIONE STRATEGICAPIANIFICAZIONE STRATEGICA
- Processo attraverso il quale viene formalizzata la strategia
- Procedura decisionale che non definisce il rapporto
azienda/ambiente, compito della strategia, ma che fornisce un
contenuto razionale condiviso in termini di processo e di risultato
- Sistema direzionale che si prefigge di mettere la direzione in
condizione di formulare i contenuti delle strategie e le scelte di
implementazione degli stessi, in maniera più razionale ed
efficace.
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
Evoluzione delle logiche di pianificazioneEvoluzione delle logiche di pianificazione
Approccio “estrapolativo”
long range planning
Approccio “strategico”
strategic planning
strategic management
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
Long range planningLong range planning
Sistema di pianificazione a lungo termine:
- il futuro era ritenuto prevedibile attraverso l’estrapolazione delle passate tendenze della domanda
- concentrazione su aspetto produttivo ed economico
- sistema poco flessibile
- ambiente circostante e punti debolezza interni poco considerati
- si trascura posizionamento strategico
Fattori positivi concomitanti che giustificano tale approccio:
- stabilità dei cambi
- continua espansione della domanda
- sicurezza dei mercati
anni 50’
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
Long range planningLong range planning
- cambia il contesto competitivo
- long range planning entra in crisi
- si modifica in quel periodo il rapporto tra impresa e ambiente
- elementi di novità, imprevedibilità, complessità e turbolenza caratterizzano l’ambiente esterno
- si inizia a mettere in primo piano il tema del posizionamento strategico
anni 60’
soluzione: strategic planningstrategic planning
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
Strategic planningStrategic planning
Pianificazione strategica – concetto introdotto da ANSOFF – identifica il
processo attraverso il quale l’azienda esplicita le proprie strategie,
traducendo in linee operative di azione ben definite gli obiettivi
strategici perseguiti
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
Management strategicoManagement strategico
Approccio in grado di cogliere in anticipo i mutamenti dell’ambiente competitivo.
Permette di conseguire gli obiettivi strategici considerando tutte le implicazioni esterne ed interne all’impresa.
Particolare attenzione alle risorse umane ed alle informazioni
CaratteristicheCaratteristiche
1. Dare importanza alla realizzazione di cambiamenti strategici
2. Esigenza di forte reattività strategica dell’organizzazione
3. Predisposizione ad un approccio “operativo”
4. Importanza della componente emozionale e psicologica entro il processo strategico
5. Centralità della fase di attuazione della strategia
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
FASI DEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONEFASI DEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE
A. Analisi della situazione di partenza e della sua prevedibile evoluzione
B. Individuazione e analisi dei punti di forza e debolezza dell’impresa
C. Definizione degli obiettivi, intermedi e finali, che si intende raggiungere
D. Formulazione delle strategie
E. Redazione e approvazione del piano
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubblicheAnalisi della situazione di partenza e della sua prevedibile evoluzioneAnalisi della situazione di partenza e della sua prevedibile evoluzione
CONTESTO COMPETITIVO GENERALE
SETTORE DI APPARTENENZA DELL’AZIENDA
POSIZIONE DELL’AZIENDA NEL SETTORE DI APPARTENENZA
Classificazione evoluzione mercato:
. stazionaria
. ciclico-ripetitiva
. dinamica
Caratterizzato dalla costanza degli elementi che compongono il sistema: tecnologia, gusti consumatori, risorse disponibili, prodotti realizzati, ecc.
Caratterizzato per la variabilità degli elementi componenti il sistema,le cui caratteristiche mutevoli si ripropongono nel tempo. Ambiente tende a rimanere costante nel tempo
Caratterizzato per la variabilità continua degli elementi componenti e per la sua variabilità quali-quantitativa. Ambiente instabile
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubblicheSETTORE DI
APPARTENENZA DELL’AZIENDA
studio della concorrenza
Risente in maniera diretta dei vincoli e delle opportunità presenti operatori
presenti
numero
forza competitiva
strategia adottata
Vantaggio competitivo detenuto
Ruolo nel settore
potenziali
entranti
consistenza
variabilità delle barriere all’ingresso
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
POSIZIONE DELL’AZIENDA NEL SETTORE DI APPARTENENZA
Attraverso la valutazione di:
a. quota di mercato assoluta e relativa
b. caratteristiche tecnico-qualitative dei prodotti e dei servizida considerare
Posizione della concorrenza, verificando:
differenze competitive esistenti (in termini di qualità dei prodotti offerti)
strumenti competitivi disponibili (prezzo, qualità, canali di distribuzione…)
comportamento delle best in class
Attraverso tale analisi l’azienda deve poter:
1. formulare una previsione in termini di redditività e sviluppo attesi futuri
2. delineare i propri FCS
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
PEST analysis
Strumento per comprendere il posizionamento aziendale sul mercato.
PEST è un acronimo per Political (Politici), Economic (Economici), Social (Sociali), Technological (Tecnologici), factors.
Serve a misurare il mercato.
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
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I principi:• in ogni attività economica, l’evoluzione nella domanda e nel livello della pressione
competitiva può subire variazioni sostanziali o vere e proprie discontinuità a causa di fenomeni macroambientali (estranei al sistema competitivo in senso stretto);
• tali fenomeni possono essere ricondotti a quattro categorie di variabili: - Politiche (priorità di governo, evoluzioni normative); - Economiche (sviluppo, occupazione, tassi, prezzi, ecc.); - Sociali (variabili demografiche, stili di vita, valori, ecc.); - Tecnologiche (innovazioni di prodotto e/o di processo).
L’obiettivo:Quali variabili macroambientali (PEST)…… potranno determinare quali variazioni sostanziali nello sviluppo della domanda e/o nel
livello di pressione competitiva (+/-)…… con quale grado di probabilità (A/M/B)…… a quale distanza di tempo (B/M/LT)?
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubblicheIndividuazione e analisi dei punti di forza e debolezza dell’impresa
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
Per individuare forze e debolezze occorre fare riferimento alle risorserisorse e alle competenzecompetenze presenti in
azienda
Individuano i beni e le altre disponibilità, anche intangibili, che l’azienda utilizza per fronteggiare le minacce del mercato e per cogliere le opportunità che le si presentano
Fanno riferimento alle conoscenze disponibili in azienda, sia codificate sia non formalizzate, che rappresentano l’apprendimento collettivo maturato ed accumulato nel tempo che si traduce in capacità di coordinamento produttivo e in capacità di integrare proficuamente le tecnologie
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
SWOT analysis
E’ un utile strumento di comprensione, decisionale nel campo degli affari e dell’organizzazione.
Swot è un acronimo per Strenghts (Forza), Weaknesses (Debolezza), Opportunities (Opportunità), Threats (Minacce).
E’ una intelaiatura di pensiero per rivedere strategia, posizione e direzione di un’azienda o di un’idea.
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La matrice SWOT consente, a conclusione delle analisi sviluppate in termini di attrattività e di competitività, di evidenziare sinteticamente i Temi Strategici-chiave intorno ai quali vanno ricercate le alternative strategiche per un’Area Strategica.
Tali temi strategici possono riguardare in particolare:- Strength: i punti di forza da valorizzare (vedi Profilo delle competenze e Patrimonio Strategico);- Weaknesses: i punti di debolezza da eliminare (vedi Profilo delle competenze e Patrimonio Strategico);- Opportunities: le opportunità esterne da sviluppare (vedi Grado di Attrattività);- Threats: le minacce da neutralizzare (vedi Grado di Attrattività).
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubblicheDefinizione degli obiettivi, intermedi e finali, che si intende raggiungere
OBIETTIVI FINALI O GENERALI
OBIETTIVI INTERMEDI
Fanno riferimento all’intera azienda.
Condizionano e determinano quelli intermedi
Non sono sempre di facile declinazione in quanto diversi sono i portatori di interesse spesso poco compatibili tra loro
Necessario quindi cercare di dirimere i conflitti di interesse che sorgono tra i diversi stakeholders cercando un punto di convergenza
Traguardi di “minore” portata necessari per il raggiungimento dell’obiettivo globale
Possono essere divisi in obiettivi delle singole aree aziendali (tra loro interdipendenti) e obiettivi sociali (interessano in modo generale i lavoratori e l’ambiente esterno)
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubblicheFormulazione delle strategie
Definiti gli obiettivi, si elaborano le strategie per conseguirli
Strategie globali
Strategie di ASA
Strategie funzionali
Riguardano l’impresa nel suo complesso e rappresentano il programma d’azione complessivo utile per raggiungere l’obiettivo globale
Riguardano i programmi elaborati in relazione a specifiche combinazioni prodotto/mercato/tecnologia
La strategia di ASA si concentra su come competere in un particolare settore di business
ASA – unità di sintesi all’interno dell’azienda, con autonomia e struttura economica indipendente dalle altre ASA
Sono rappresentate dai programmi d’azione delle singole funzioni aziendali, predisposti per raggiungere obiettivi stabiliti a livello analitico
MARKETING – R&D – PRODUZIONE – PERSONALE – FINANZIARIA
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubblicheRedazione e approvazione del piano
PIANI Documenti formali che raccolgono a livello aziendale, di ASA e di funzione, gli aspetti economici, finanziari e patrimoniali riguardanti le azioni pianificate
Piani funzionali Piani di ASA Piano globale
Il livello di dettaglio tende a diminuire man mano che l’oggetto di riferimento del piano cresce
+---------------------------------------------------------------------------
Devono esplicitare risorse, tempi e altre prescrizioni operative
Devono prevedere tempi, modi e qualità delle risorse da distribuire alle diverse funzioni che operano nelle varie ASA
Riguarda l’intera azienda, si distinguono i seguenti piani:
economico – investimenti – fonti finanziamento - patrimoniale
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
CONTROLLO STRATEGICOCONTROLLO STRATEGICO
Verifica della formulazione del piano strategico e della corrispondenza dei risultati generati dalla strategia elaborata rispetto a quanto previsto dalle ipotesi poste a fondamento del processo di pianificazione
Processo che, attraverso il confronto tra gli obiettivi pianificati ed i risultati conseguiti, verifica la coerenza nell’implementazione del piano strategico
Controllo volto ad accertare l’efficacia, a breve e a lungo, con cui si svolge l’attività e tende a verificare, non solo il conseguimento degli obiettivi e delle strategie, ma anche l’andamento dei fattori ambientali e di quelli interni al fine di individuare opportunità e minacce incombenti (è un modo di aggiornare le scelte strategiche)
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
CONTROLLO STRATEGICO
non è una evoluzione di quello direzionale
cambia il punto di osservazione
rappresenta un modo di guidare e aggiornare costantemente il progetto strategico per evitare il rischio di procedere casualmente
strumento che consente una gestione più reattiva del rapporto
azienda/ambiente
Per controllare la validità della strategia al mutato contesto ambientale occorrono strumenti adeguati.
Il controllo strategico deve possedere la capacità di anticipare, in termini informativi, gli effetti delle modifiche ambientali sul raggiungimento degli obiettivi prefissati
Deve individuare e selezionare gli indicatori collegati ai FCS sui quali si fonda il vantaggio competitivo dell’azienda (indicatori correlati non solo a grandezze eco-fin)
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
L’attività di controllo strategico trova fondamento in due possibili gap
Gap di efficienza
Gap di efficacia
I risultati ottenuti, confrontati con i segnali provenienti dall’ambiente, potrebbero divergere rispetto a quanto atteso (riformulazione della strategia?)
L’efficienza dei risultati ottenuti è insoddisfacente rispetto a quella programmata, tanto da rendere necessari interventi utili a modificare i programmi d’azione
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubblicheStrumenti per l’analisi di efficienza ed efficacia: le matrici “competitive”
Strumento interpretativo - normativo per identificare il posizionamento strategico dell’impresa nel mercato
QUOTA DI MERCATO
alta bassa
TASSO DI SVILUPPO
alto STARQUESTION
MARK
basso COW DOG
negativoCAVALLI
BATTAGLIAFOSSILI
Matrice BOSTON CONCULTING GROUP
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubblicheStrumenti per l’analisi di efficienza ed efficacia: le matrici “competitive”
GRADO DI ATTRATTIVITA’
alto medio basso
CAPACITA’ COMPETITIVA
(misurata facendo riferimento alla
posizione nel mercato, alla posizione
competitiva rispetto ai FCS e alla redditività
relativa)
altainvestimenti
ecrescita
investimentie
crescita
Strategia selettiva
mediainvestimenti
ecrescita
Strategia selettiva
mietituraabbandono
bassaStrategia selettiva
mietituraabbandono
mietituraabbandono
Matrice GENERAL ELECTRIC/MC KINSEY
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubblicheStrumenti per la comunicazione dei risultati
•Quote di mercato e tasso di crescita sostenibile dall’impresa
•Volumi di cash flow
•Indicatori di performance per la valutazione del valore creato
•Indici di bilancio
•Indicatori di natura fisico - tecnica
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubblicheStrumenti per la comunicazione dei risultati: i cruscotti aziendali
Gli indicatori possono essere integrati in cruscotti aziendali, ovvero prospetti che sintetizzano e riepilogano le performance raggiunte dall’impresa in un determinato arco di tempo
Tableu de bord
Cruscotto di indicatori chiave di supporto al management.
Monitoraggio di misure fisico-tecniche per:
- Sintetizzare i FCS
- Cattura le relazioni causa-effetto tra azioni e risultati
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
Balance scorecard
Possibili ostacoli alla concreta realizzazione degli obiettivi strategiciostacoli alla concreta realizzazione degli obiettivi strategici dell'impresa:
•la strategia non è condivisa e/o il suo grado di attuazione non misurabile;
•le risorse non sono allocate in funzione delle strategie;
•i processi non sono progettati in linea con le priorità strategiche;
•l'organizzazione, la formazione e i sistemi di incentivazione non sono allineati alla strategia.
Per superare questi problemi la BSC allarga e cerca di rendere coerenti le quattro diverse prospettive di valutazione delle performance dell'impresa:
•la prospettiva finanziaria prospettiva finanziaria - Da questo punto di vista la domanda chiave è: per avere successo dal punto di vista finanziario, come dovremmo apparire ai nostri azionisti? Gli obiettivi sono quelli economici finanziari, misurati dai tradizionali indicatori di performance e redditività;
•la prospettiva del consumatore prospettiva del consumatore – La domanda chiave è: come dovremmo apparire ai nostri consumatori? L'obiettivo è il miglioramento dell'offerta e del servizio per il cliente;
•la prospettiva interna dell'impresaprospettiva interna dell'impresa – La domanda cui è necessario rispondere è: per soddisfare i consumatori, in cosa dovremmo eccellere? L'obiettivo è il miglioramento dei processi core;
•la prospettiva di innovazione e apprendimentoprospettiva di innovazione e apprendimento – La domanda chiave è: Come manterremo le nostre capacità di apprendimento e miglioramento? L'obiettivo è l'apprendimento e sviluppo organizzativo.
strumento di supporto nella gestione strategica dell'impresa che permette di tradurre la mission e la strategia dell'impresa in un insieme coerente di misure di performance, facilitandone la misurabilità.
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Programmazione e controllo delle Imprese pubblicheProgrammazione e controllo delle Imprese pubbliche
Per ciascuna prospettiva risultano così individuati:
•gli obiettivi: ciò che deve raggiungersi ed è critico per il successo;
•le misure: gli strumenti che verranno utilizzati per quantificare il raggiungimento di ciascun obiettivo;
•i target: i valori-obiettivo delle misure;
•le iniziative: le azioni chiave e i programmi che verranno attuati al fine del raggiungimento degli obiettivi.
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•La “direzione” aziendale, intesa come insieme di manager dotati delle leve decisionali e delle responsabilità necessarie e sufficienti per gestire risorse, operanti ai vari livelli della struttura organizzativa.
•Tutti i manager (non solo l’Alta Direzione) sono attivamente coinvolti nel processo di controllo gestionale, fino ai livelli inferiori della struttura organizzativa: responsabili di divisione, di funzione, di ufficio, ecc.;l’Alta Direzione è comunque il primo e principale protagonista del controllo di gestione;
•Gli specialisti del Controllo di Gestione (i cosiddetti “Controller”) esercitano un ruolo fondamentale nella progettazione del sistema, nel suo funzionamento tecnico e nella sua manutenzione.
GLI ATTORI DEL PROCESSO
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PROGETTARE SOLUZIONI IN GRADO DI SODDISFARE I FABBISOGNI
(RUOLO DI ARCHITETTO DEL SISTEMA)
FORNIRE TEMPESTIVAMENTE I NUMERI E LE ALTRE INFORMAZIONI CHE SERVONO PER GESTIRE
(RUOLO DI “VESTALE” DEI NUMERI E NON DI ORACOLO)
SEDERE DI FIANCO AL “PILOTA” E AIUTARLO NELLE SCELTE, PRIMA DELLA CURVA
(RUOLO DI “NAVIGATORE” NEL RALLY)
AL DI LA’ DELL’ISTINTO(RUOLO DI “EDUCATORE”)
L’AREA DI SUPPORTO DEVE
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SVOLGERE ATTIVITA’ DI BUSINESS INTELLIGENCE
METTERE A DISPOSIZIONE STRUMENTI ADEGUATI PER
STIMOLARE UN ORIENTAMENTO AL LUNGO TERMINE
ESSERE DISPONIBILE E FACILITARE IL CAMBIAMENTO
STRATEGICO E ORGANIZZATIVO
L’AREA DI SUPPORTO DEVE