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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
Dipartimento di Civiltà antiche e moderne
Verbale n. 37
Il giorno 14 gennaio 2015 alle ore 10.00 nell’Aula Magna si riunisce il Consiglio del Dipartimento di
Civiltà antiche e moderne.
Presiede la seduta il Direttore, prof. Mario Bolognari, svolge le funzioni di segretario verbalizzante il
Dott. Antonio Davì, segretario del Dipartimento.
Risultano assenti i Proff: A. Baglio, C. Benelli, L. Campagna, E. Colicchi, G. Cupaiuolo, S. Fedele, C.
Ingoglia, C. Magazzù, F. Pira, P. Ricci, F. Rizzo, D. Siviero, P. Torricelli, B.Tripodi, e i rappresentanti
degli studenti: F. Carchidi, V. Casella, G. Iapichino, P. Raffa e G. Sabatino. Il Direttore constata la
presenza del numero legale sono presenti, e assenti i Sigg.ri:
PROFESSORI ORDINARI Pr A
1 BOLOGNARI Mario x
2 CALTABIANO Maria x
3 CANNATA’ Maria x
4 COLACE Paola x
5 COLICCHI Enza x
6 CUPAIUOLO Giovanni x
7 DONA’ Carlo x
8 DURANTE Matteo x
9 FEDELE Santi x
10 FERA Vincenzo X
11 FORNARO Pasquale X
12 GENSABELLA Marianna X
13 GIONTA Daniela X
14 GUIDA Saverio X
15 LATELLA Fortunata X
16 LA TORRE Gioacchino Francesco X
17 LINDER Jutta X
18 MALTA Caterina X
19 PINTAUDI Rosario X
20 PINZONE Antonino X
21 POLTO Corradina X
22 POMPONIO Francesco X
23 RANDO Giuseppe X
24 RESTA Caterina X
25 RICCI Paola X
26 RIZZO Francesca X
27 SCAVUZZO Carmelo X
28 SINDONI Angelo X
29 TORRICELLI Patrizia X
30 ZUMBO Antonino X
2
PROFESSORI ASSOCIATI Pr A
1 AMATO Pierandrea X
2 BARBARA Maria Antonietta X
3 BRANCATO Maria Adele X
4 CALIRI Elena X
5 CAMPAGNA Lorenzo X
6 CASTRIZIO Daniele X
7 DE ANGELIS Alessandro X
8 de CAPUA Paola X
9 DE MEO Pasquale X
10 FONTANELLI Giuseppe X
11 GIORDANO Giuseppe X
12 LOMBARDO Giuseppe X
13 MAGAZZU’ Cesare x
14 MANGIAPANE Stella X
15 MONTESANO Marina X
16 RACCUIA Carmela X
17 RAFFAELE Giovanni X
18 ROSSI Fabio X
19 TRIPODI Bruno X
20 VILLARI Susanna x
RICERCATORI Pr A
1 BAGLIO Antonino x
2 BORTOLETTI Marina X
3 BRANDIMONTE Giovanni X
4 CAMBRIA Mariavita X
5 CASINI Lorenzo X
6 CATALIOTO Luciano X
7 CENTORRINO Marco X
8 COSTANZO Giovanna X
9 D’AMICO Giovanna X
10 DAVI' Maria Francesca X
11 DI STEFANO Anita X
12 FARAONE Rosa X
13 FATTORINI Gabriele X
14 FORNI Giorgio X
15 GARCIA RODRIGO Maria Luisa X
16 INGOGLIA Caterina x
17 MANDUCA Raffaele X
18 MARCHESI Maria Serena X
19 MEGNA Paola X
3
20 MIGLINO Gianluca X
21 MORA Fabio X
22 OSTHAKOVA Tatiana X
23 PASSASEO Anna Maria X
1. 24 PENNISI Feliciana X
2. 25 PIRA Francesco x
3. 26 SANTAGATI Elena X
4. 27 SANTORO Rosa X
5. 28 SESTINI Valentina X
6. 29 SINDONI Maria Grazia X
7. 30 SIVIERO Donatella X
8. 31 SPAGNOLO Grazia X
9. 32 TAVIANO Stefania X
10. 33 TRAMONTANA Alessandra X
11. 34 TRICOMI Flavia X
12. 35 UCCIARDELLO Giuseppe X
13. 36 URSO Anna Maria X
RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO Pr A
1 BENELLI Caterina x
2 GORGONE Sandro X
3 MELIADO’ Claudio X
4 MENDOSA Maria Antonietta X
5 MINUTOLI Diletta X
6 MOLLO Fabrizio X
7 MONACA Mariangela X
8 ONORATO Marco X
9 PARITO Mariaeugenia X
10 PUGLISI Mariangela X
11 RUGGIANO Fabio X
12 SIDOTI Rossana X
SEGRETARIO AMMINISTRATIVO Pr A
1. Davì Antonio x
PERSONALE TECNICO
AMMINISTRATIVO
Pr A
1 MAZZEO Paolo x
STUDENTI
Pr A
1. BAGALA’ Andrea X
2. CARCHIDI Federica x
4
3. CASELLA Valentina X
4. CASTORINA Claudia x
5. DI BARTOLO Diletta X
6. GENITORI Luca X
7. IAPICHINO Giulia x
8. LAX Ignazio X
9. MICALIZZI Alessio X
10. MORGANTI Mariano X
11. PARISI Delia X
12. RAFFA Paola X
13. SABATINO Giuseppe X
14. SIRAGUSA Danilo X
15. VINCI Paolo Giorgio X
Si dà inizio ai lavori.
Comunicazioni del Direttore
Il Direttore informa il Consiglio della attuale situazione economica del Centro di Studi Filologici e
Linguistici Siciliani, il quale inspiegabilmente non compare nella lista delle istituzioni meritevoli di
sostegno redatta dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. Il Consiglio
esprime la propria solidarietà al Centro e si auspica che tale penalizzazione venga immediatamente
revocata e che la prestigiosa attività culturale del Centro venga adeguatamente supportata dai
finanziamenti regionali.
Il Direttore, nel comunicare la triste notizia della scomparsa della prof.ssa Maria Augusta Coppola, già
docente di Filologia germanica di questa Università, invita i presenti a un minuto di raccoglimento.
Il Direttore comunica di avere designato quale vice direttore il prof. Giuseppe Giordano e di essere in
attesa del decreto di nomina da parte del Rettore.
Comunica che è stato nominato il segretario amministrativo nella persona del dott. Antonio Davì.
Comunica, inoltre, che sono in itinere una serie di iniziative per l’ammodernamento e la ristrutturazione
sia dell’immobile che ospita il Dipartimento, sia delle aree esterne.
Porge il benvenuto ai rappresentanti degli studenti, eletti di recente e presenti in Consiglio per la prima
volta, e ai nuovi ricercatori a tempo determinato, risultati vincitori dei relativi concorsi, il dott.
Ruggiano e il dott. Gorgone. Infine, rende noto che la prof. Latella e il prof. De Meo hanno preso
servizio nel loro nuovo ruolo in data 30 dicembre 2014.
1) Richiesta di convenzione di tirocinio: relativo provvedimento;
Il Direttore illustra le seguenti proposte:
a) prof. Giuseppe Lombardo, coordinatore del Corso di Laurea interclasse in Lingue, Letterature
straniere e tecniche della mediazione linguistica, di stipulare:
- una Convenzione di tirocinio di Formazione e orientamento con Libernova s.r.l. di Batolo Maria
Francesca, con sede legale in Messina, via Ghibellina 32. Il Consiglio approva;
-una Convenzione di tirocinio di Formazione e orientamento con Elegantour di Sedegova Olga, con
sede legale in Messina, via G. Caporale 83. Il Consiglio approva;
b) prof. Cesare Magazzù, coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Storiche, di stipulare
una Convenzione di tirocinio di Formazione e orientamento con il Conservatorio di musica “A.
Vivaldi”, direttore Angela Colombo, con sede legale in Alessandria, via Parma 1. Il Consiglio approva.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 1; il Consiglio approva
2) Nomina Commissione Biblioteca: relativo provvedimento;
5
Il Consiglio, visto l’art. 6, comma 3, del Regolamento del DICAM, su proposta del direttore istituisce
una commissione con il compito di elaborare proposte per il miglioramento dei servizi della Biblioteca
di Dipartimento, proposte da presentare al Consiglio nella seduta ordinaria del 12 marzo 2015. La
Commissione è costituita da nove membri: i docenti Giuseppe Ucciardello, Valentina Sestini, Giorgio
Forni, Alessandro De Angelis e Giovanni Raffaele, Susanna Villari; il rappresentante degli studenti
Alessio Micalizzi; la responsabile della biblioteca Francesca De Francesco. Coordina la Commissione il
prof. Giuseppe Lipari, già docente di questo dipartimento, che ha dichiarato la sua disponibilità a
mettere a disposizione la sua collaborazione.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 2; il Consiglio approva
3) Nomina Commissione Regolamento didattico: relativo provvedimento;
Il Consiglio, visto l’art. 6, comma 3, del Regolamento del DICAM, su proposta del direttore istituisce
una commissione per il Regolamento didattico, con il compito di elaborare un testo unico delle norme
relative alla didattica, che riassuma in sé i deliberati in materia già adottati dal Consiglio stesso,
integrando con i dettati del Regolamento didattico d’Ateneo. Il testo sarà presentato al Consiglio entro il
31 marzo 2015, perché possa essere portato in discussione nella seduta del 14 aprile 2015, dopo aver
acquisito il parere dei cds e della Commissione paritetica. La Commissione regolamento didattico è
composta da nove membri: i docenti Carlo Donà, Francesco La Torre, Fabio Rossi, Stella Mangiapane,
Pierandrea Amato, Rosa Faraone; dai rappresentanti degli studenti Giulia Iapichino, Diletta Di Bartolo.
Coordina la Commissione il prof. Giuseppe Giordano, delegato del Rettore per la didattica di area
umanistica.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 3; il Consiglio approva
3) bis. Attribuzione del compito di istruire le pratiche residue degli studenti iscritti ai Corsi
Magistrali “Archeologia del Mediterraneo” e “Tradizione Classica”, per i quali nell’AA 2014/15 è
attivo solo il secondo anno di corso, al Consiglio del corso di laurea magistrale Interclasse in
“Tradizione Classica e Archeologia del Mediterraneo”: relativo provvedimento.
Il Consiglio del corso di laurea magistrale interclasse in “Tradizione classica e Archeologia del
Mediterraneo, nella seduta del 18.11.2014 ha espresso l’opportunità di chiedere al Consiglio del
Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne che al Consiglio del Corso di Laurea Magistrale Interclasse
LM-2 e LM-15 venga attribuito il compito di istruire le pratiche residue degli studenti iscritti ai Corsi
Magistrali “Archeologia del Mediterraneo” e “Tradizione Classica”, per i quali nell’AA 2014/15 è
attivo solo il secondo anno di corso. Inoltre, il Consiglio del corso di laurea magistrale ritiene che
debbano essere individuati due referenti per l’istruttoria delle pratiche riguardanti gli studenti dei vecchi
corsi: il Prof. Lorenzo Campagna per il Corso di “Archeologia del Mediterraneo” e il Prof. Giuseppe
Ucciardello per il Corso di “Tradizione Classica”.
Il Consiglio di Dipartimento, ritenuta la proposta opportuna, approva quanto deliberato dal corso di
laurea.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 3bis; il Consiglio approva.
4) Richiesta di afferenza del Centro europeo di studi su Mito e Simbolo al DICAM:relativo
provvedimento;
Il Direttore comunica al Consiglio che è pervenuta la richiesta della Prof.ssa Caterina Resta con la
quale chiede l’ afferenza del Centro europeo di studi su Mito e Simbolo al DICAM , dato che ne è il
Direttore.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 4; il Consiglio approva
5) Proposta di variazione di bilancio E.F. 2015: relativo provvedimento;
6
Il Direttore fa presente al Consiglio la necessità di richiedere al Magnifico Rettore la variazione di
Bilancio E.F. 2015, relativa al trasferimento da parte del comune di Reggio Calabria del contributo al
Progetto “La zecca di Reggio Calabria attraverso i secoli“ di cui è responsabile il Prof. Daniele
Castrizio, per la somma di € 75.000,00 pari al 30% della quota cofinanziata dal Comune di Reggio (€
250.000,00), di cui il 70% dell’importo già incassato (€ 175.000,00).Tale importo sarà accreditato dopo
la rendicontazione delle spese effettuate e quindi dovrà essere anticipata dall’Ateneo.
Il Consiglio approva la proposta.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 5; il Consiglio approva
5)bis Proposta di variazione di bilancio E.F. 2014: relativo provvedimento;
Il Direttore fa presente al Consiglio la necessità di richiedere al Magnifico Rettore la variazione di
Bilancio E.F. 2014, relativa ai versamenti effettuati a settembre 2014, a favore di questo Dipartimento,
quale iscrizione agli esami di Dottorato per un importo di € 400,00 da variare positivamente nel cap.
delle Entrate 1.01.07.01 “ Contr.form. e perfez. Post laurea e vari” e nel corrispondente cap. delle
Uscite 1.10.03.01 “ Spese funzionamento dottorati”.
Il Consiglio approva la proposta.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 5 bis; il Consiglio approva
6) Manifesti degli studi dei TFA 2014/2015: relativo provvedimento;
Il Direttore propone al Consiglio l’approvazione dei Manifesti degli Studi relativi ai Corsi TFA
2014/2015 attivati presso il Dipartimento, e invita la Prof.ssa Corradina Polto che, nella qualità di
Presidente del Consiglio dei Corsi TFA per le classi di concorso A037, A043, A050,A051, A052, ne ha
curato la stesura, ad illustrare al Consiglio i relativi Manifesti. Prende la parola la Prof.ssa Corradina
Polto, che illustra al Consiglio gli obiettivi formativi dei Manifesti e l’articolarsi degli insegnamenti.
Alla fine della esposizione, il Direttore sottopone al Consiglio l’approvazione dei Manifesti dei corsi
TFA delle classi A037, A043, A050, A051, A052. Il Consiglio approva i Manifesti nella forma qui di
seguito riportata.
TIROCINI FORMATIVI ATTIVI – TFA II ciclo
MANIFESTO DEGLI STUDI
CLASSE A037 FILOSOFIA E STORIA
ATTIVITÀ FORMATIVE AREA COMUNE: 18CFU
INSEGNAMENTI MS SSD CFU Ore
Didattica generale
M-PED/01
M-PED/02
M-PED/03
3
3
3
18
18
18
Didattica speciale
M-PED/01
M-PED/02
M-PED/03
3
3
3
18
18
18
Tot. 18 108
ATTIVITÀ FORMATIVE AREA SPECIFICA: 18 cfu
Insegnamenti MS SSD CFU Ore
Didattica della Storia medievale e moderna
11A/1
11 A/2
M-STO/01
M-STO/02
3 18
Laboratorio di Didattica della Storia medievale e
moderna
11A/1
11 A/2
M-STO/01
M-STO/02 1 15
Didattica di Storia contemporanea e di Storia
dell’Europa orientale
11 A/3 M-STO/03
M-STO/04 3 18
Laboratorio di Didattica della Storia contemporanea
e di Storia dell’Europa orientale
11 A/3 M-STO/03
M-STO/04 2 30
7
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE: cfu 19
Tirocinio 16 400
Tirocinio per la disabilità 3 75
Relazione finale 5
Totale CFU 60
TIROCINI FORMATIVI ATTIVI – TFA II ciclo
MANIFESTO DEGLI STUDI
CLASSE A043 (Italiano, Storia, Geografia ne nella Scuola secondaria di I grado)
ATTIVITÀ FORMATIVE AREA COMUNE: 18 cfu
INSEGNAMENTI SSD CFU Ore
Didattica generale
M-PED/01
M-PED/02
M-PED/03
3
3
3
18
18
18
Didattica speciale
M-PED/03
M-PED/03
M-PED/03
3
3
3
18
18
18
18 108
ATTIVITÀ FORMATIVE AREA SPECIFICA: 18 cfu
Insegnamenti SSD CFU Ore
Didattica della Letteratura italiana 10 F/1 L-FIL-LET/10 3 18
Laboratorio di Lingua Italiana 10 F/1 L-FIL-LET/12 1 15
Didattica di Storia antica e medievale
11 A
11 A/1
L-ANT/02
L-ANT/03
M-STO/01
3 18
Laboratorio di Storia antica e medievale
11 A
11 A/1
L-ANT/02
L-ANT/03
M-STO/01
1 15
Didattica di Storia moderna e contemporanea 11 A/2
11 A/3
M-STO/02
M-STO/04 3 18
Laboratorio di Storia moderna e contemporanea 11 A/2
11 A/3
M-STO/02
M-STO/04 1 15
Didattica della Geografia 11 B MGGR/01 3 18
Laboratorio di Geografia 11 B MGGR/01 1 15
Laboratorio TIC 1 15
Laboratorio BES 1 15
Tot. 18 162
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
Tirocinio 16 400
Tirocinio per la disabilità 3 75
Didattica di Filosofia
11 C M-FIL/01
M-FIL/03
M-FIL/06
6 36
Laboratorio di Didattica della Filosofia
11 C M-FIL/01
M-FIL/03
M-FIL/06
1 15
Laboratorio TIC 1 15
Laboratorio BES 1 15
Tot. 18 162
8
Relazione finale 5
Totale CFU 60
TIROCINI FORMATIVI ATTIVI – TFA II ciclo
MANIFESTO DEGLI STUDI
CLASSE A050 Materie letterarie negli Istituti di istruzione secondaria di II grado
ATTIVITÀ FORMATIVE AREA COMUNE: 18 CFU
INSEGNAMENTI MS SSD CFU Ore
Didattica generale
M-PED/01
M-PED/02
M-PED/03
3
3
3
18
18
18
Didattica speciale
M-PED/01
M-PED/02
M-PED/03
3
3
3
18
18
18
Tot. 18 108
ATTIVITÀ FORMATIVE AREA SPECIFICA: 18 cfu
Insegnamenti MS SSD CFU Ore
Didattica della Letteratura italiana 10F/1 L-FIL-LET/ 10
4 24
Laboratorio di Lingua italiana 10F/1 L-FIL-LET/ 12 2 30
Didattica della Storia
Modulo I : Didattica della Storia medievale
Modulo 2: Didattica della Storia moderna
Modulo 3: Didattica della Storia contemporanea
11A/1
11A/2
11A/3
M-STO/01
M-STO/02
M-STO/04
1
1
1
6
6
6
Laboratorio di Storia 11A/1
11A/2
11A/3
M-STO/01
M-STO/02
M-STO/04
2 30
Didattica della Geografia 11 B MGGR/01 3 18
Laboratorio della Geografia 11 B MGGR/01 2 30
Laboratorio TIC 1 15
Laboratorio BES 1 15
Tot. 18 180
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE: Tirocinio a scuola 19 CFU
Tirocinio 16 400
Tirocinio per la disabilità 3 75
Relazione finale 5
Totale CFU 60
TIROCINI FORMATIVI ATTIVI – TFA II ciclo
MANIFESTO DEGLI STUDI
CLASSE A051 (Italiano, Latino, Storia, Geografia nei Licei e negli Istituti Magistrali
ATTIVITÀ FORMATIVE AREA COMUNE: CFU 18
INSEGNAMENTI MS SSD CFU Ore
Didattica generale M-PED/01
M-PED/02
M-PED/03
3
3
3
18
18
18
Didattica speciale M-PED/01
M-PED/02
M-PED/03
3
3
3
18
18
18
Tot. 18 108
ATTIVITÀ FORMATIVE AREA SPECIFICA: 18 cfu
9
Insegnamenti MS SSD CFU Ore
Didattica della Letteratura Italiana 10F/1 10F/1 L-FIL-LET/ 10 3 18
Laboratorio di Lingua Italiana 10F/1 L-FIL-LET/ 12 1 15
Didattica della Letteratura Latina 10D/3 L-FIL-LET/04 2 12
Laboratorio di Lingua Latina 10D/3 L-FIL-LET/04 1 15
Didattica della Storia antica e medievale
11A
11A/1
L-ANT/02
L-ANT/03
M-STO/01
2 12
Didattica di Storia moderna e contemporanea
11A/2
11A/3
M-STO/02
M-STO/04
2
12
Laboratorio di Storia antica e medievale 11A
11A/1
L-ANT/02
L-ANT/03
M-STO/01
1 15
Laboratorio di Storia moderna e contemporanea 11A/2
11A/3
M-STO/02
M-STO/04
1 15
Didattica della Geografia 11/B MGGR/01 2 12
Laboratorio della Geografia 11/B MGGR/01 1 15
Laboratorio TIC 1 15
Laboratorio BES 1 15
Tot. 18 171
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE: Tirocinio a scuola 19 CFU
Tirocinio 16 400
Tirocinio per la disabilità 3 75
Relazione finale 5
Totale CFU 60
TIROCINI FORMATIVI ATTIVI – TFA
MANIFESTO DEGLI STUDI
CLASSE A052 Materie letterarie, latino e greco nel liceo classico
ATTIVITÀ FORMATIVE AREA COMUNE: 18 CFU
INSEGNAMENTI MS SSD CFU Ore
Didattica generale
M-PED/01
M-PED/02
M-PED/03
3
3
3
18
18
18
Didattica speciale
M-PED/01
M-PED/02
M-PED/03
3
3
3
18
18
18
18 108
ATTIVITÀ FORMATIVE AREA SPECIFICA: 18 cfu
Insegnamenti MS SSD CFU Ore
Didattica della Letteratura italiana 10F/1 L-Fil-Let/10 3 18
Laboratorio di Lingua italiana 10F/1 L-Fil-Let/12 1 15
Didattica della Letteratura greca
10D/2 L-Fil-Let/02 3 18
Laboratorio di traduzione greca 10D/2 L-Fil-Let/02 1 15
Didattica della Letteratura latina 10D/3 L-FIL-LET/04 3 18
Laboratorio di traduzione latina 10D/3 L-FIL-LET/04 1 15
Didattica della storia
11A L-Ant/02
L-Ant/03 2 12
10
Didattica della Geografia 11B M-GGR/01 2 12
Laboratorio TIC 1 15
Laboratorio BES 1 15
TOTALE 18 153
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE:
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE: Tirocinio a scuola 19 CFU
Tirocinio 16 400
Tirocinio per la disabilità 3 75
Relazione finale 5
Totale CFU 60
Il Direttore invita quindi la Prof.ssa Stella Mangiapane, che, nella qualità di Presidente del Consiglio dei
Corsi TFA per le classi di concorso A245/A246 e A345/A346, ne ha curato la stesura, ad illustrare al
Consiglio i relativi Manifesti. Prende la parola la Prof.ssa Stella Mangiapane, che illustra al Consiglio
gli obiettivi formativi dei Manifesti e l’articolarsi degli insegnamenti. Alla fine della esposizione, il
Direttore sottopone al Consiglio l’approvazione dei Manifesti dei corsi TFA delle classi A245/A246 e
A345/A346. Il Consiglio approva i Manifesti nella forma qui di seguito riportata.
MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2014-2015
CLASSI 45/A e 46/A (AD 5)
A245 Lingua straniera (FRANCESE)
A246 Lingua e Civiltà straniera (FRANCESE)
ATTIVITÀ FORMATIVE DI AREA COMUNE: 18 CFU
INSEGNAMENTI* SSD CFU Ore
Pedagogia Speciale M-PED/03 3 18
Didattica Speciale M-PED/03 3 18
Didattica Generale M-PED/03 3 18
Pedagogia Generale M-PED/01 3 18
Tecnologie dell’istruzione M-PED/03 2 12
Pedagogia Sperimentale M-PED/04 1 6
Storia delle istituzioni educative e legislazione scolastica M-PED/02 3 18
TOTALE 18 108 * Mutuati dalla classe A037
ATTIVITÀ FORMATIVE DI AREA SPECIFICA: 18 CF
INSEGNAMENTI SSD CFU Ore
Didattica della lingua francese
10/H
(S.S.D.:
L-LIN/03
L-LIN/04)
6 36
Laboratorio di Didattica della lingua francese 2 30
11
*Mutuato dalla classe A037
TIROCINIO A SCUOLA: 19 CFU CFU Ore
Attività didattiche inerenti alle pratiche educative generali 16 400
Attività didattiche rivolte agli alunni con disabilità 3 75
TOTALE CREDITI/ORE 19 475
Relazione finale 5 CFU
A345 Lingua straniera (INGLESE
A346 Lingua e Civiltà straniera (INGLESE)
ATTIVITÀ FORMATIVE DI AREA COMUNE: 18 CFU
INSEGNAMENTI* SSD CFU Ore
Pedagogia Speciale M-PED/03 3 18
Didattica Speciale M-PED/03 3 18
Didattica Generale M-PED/03 3 18
Pedagogia Generale M-PED/01 3 18
Tecnologie dell’istruzione M-PED/03 2 12
Pedagogia Sperimentale M-PED/04 1 6
Storia delle istituzioni educative e legislazione scolastica M-PED/02 3 18
TOTALE 18 108 * Mutuati dalla classe A037
ATTIVITÀ FORMATIVE DI AREA SPECIFICA: 18 CF
Strategie di lettura e interpretazione testuale del francese
10/H
(S.S.D.:
L-LIN/03
L-LIN/04)
3 18
Laboratorio di Strategie di lettura e interpretazione
testuale del francese
1 15
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
per la didattica della lingua francese
(S.S.D.:
L-LIN/03
L-LIN/04)
3 18
Laboratorio di Tecnologie dell’informazione e della
comunicazione (TIC) per la didattica della lingua francese
1 15
Laboratorio TIC* 1 15
Laboratorio dedicato ai BES (Bisogni Educativi Speciali)* 1 15
TOTALE CREDITI/ORE 18 162
INSEGNAMENTI SSD CFU Ore
Didattica della lingua inglese
10/L
(S.S.D.:
L-LIN/10
L-LIN/11
L-LIN/12)
6 36
12
*Mutuato dalla classe A037
TIROCINIO A SCUOLA: 19 CFU CFU Ore
Attività didattiche inerenti alle pratiche educative generali 16 400
Attività didattiche rivolte agli alunni con disabilità 3 75
TOTALE CREDITI/ORE 19 475
Relazione finale 5 CFU
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 6; il Consiglio approva
6)bis Corso di laurea triennale interclasse in Lingue, Letterature straniere e Tecniche
della mediazione linguistica (cl.L-11/L-12): Modifiche ordinamento didattico (RAD):
relativo provvedimento;
Il Direttore, sulla scorta dei dati forniti dal Coordinatore, illustra le ragioni che rendono
necessario un intervento sul RAD per quanto concerne il CdS Triennale Interclasse in Lingue,
Letterature Straniere e Tecniche della Mediazione Linguistica (Classi L11-L12), così come
suggerito dagli Uffici preposti alla gestione dell’Offerta formativa dell’Ateneo. Si tratta di
operare un limitato numero di revisioni puramente tecniche riguardanti le aree formative dei
“Linguaggi specialistici e settoriali” e di “Filologia e linguistica” del percorso formativo B
(Classe L12), armonizzando i dati contenuti nel RAD con quelli esposti nella sezione della SUA
annuale del CdS al quadro “Didattica programmata”. Gli interventi non implicano alcuna
modifica sul versante della tipologia degli obiettivi formativi e dei settori scientifico-disciplinari
previsti.
Dopo breve discussione, la proposta del Direttore è approvata all’unanimità.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 6.bis; il Consiglio approva
7) Offerta formativa anno 2015/2016: relativo provvedimento;
Con la sola eccezione del corso di laurea triennale Interclasse in Lingue, Letterature Straniere e
Tecniche della Mediazione Linguistica (Classi L11-L12), trattato al punto precedente dell’o.d.g.,
Laboratorio di Didattica della lingua inglese 2 30
Strategie di lettura e interpretazione testuale dell’inglese
10/L
(S.S.D.:
L-LIN/10
L-LIN/11
L-LIN/12)
3 18
Laboratorio di Strategie di lettura e interpretazione
testuale dell’inglese
1 15
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
per la didattica della lingua inglese
10/L
(S.S.D.:
L-LIN/10
L-LIN/11
L-LIN/12)
3 18
Laboratorio di Tecnologie dell’informazione e della
comunicazione (TIC) per la didattica della lingua inglese
1 15
Laboratorio TIC* 1 15
Laboratorio dedicato ai BES (Bisogni Educativi Speciali)* 1 15
TOTALE CREDITI/ORE 18 162
13
il direttore propone di approvare l’offerta formativa complessiva del Dipartimento per l’anno
accademico 2015-2016, per poter procedere alla trattazione dei punti successivi. Il direttore
comunica che nessuna modifica è intervenuta rispetto all’anno 2014-2015 e che pertanto pone
all’approvazione l’offerta formativa invariata. La proposta è approvata all’unanimità.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 7; il Consiglio approva
8) Approvazione Manifesti degli Studi anno accademico 2015/2016:
a. Corso di laurea triennale in Filosofia (cl. L-5): relativo provvedimento;
Il Direttore illustra le caratteristiche del Manifesto degli Studi approvato dal Consiglio di Corso
di Laurea in Filosofia del 14/01/2015. Il Consiglio all’unanimità l’approva nella forma qui
riportata.
MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2015/2016
Corso di Studi triennale
IN
FILOSOFIA (Classe L-5 Filosofia)
A) Requisiti di accesso
1) Possesso di un diploma di scuola secondaria superiore.
2) Elevato interesse per le discipline filosofiche, capacità organizzative nello studio, attitudine
all’apprendimento critico.
3) Adeguate basi culturali nell’ambito delle discipline umanistiche e buona padronanza della lingua italiana
scritta e orale.
B) Presentazione del Corso di Studi
Il corso di studi per il conseguimento della Laurea triennale in Filosofia della Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università di Messina è articolato in due indirizzi così denominati:
Filosofia e Storia
Filosofia e Scienze umane
La scelta del primo indirizzo comporta la possibilità di accedere alla classe di abilitazione per l'insegnamento di
Filosofia e Storia (37A). La scelta del secondo indirizzo comporta la possibilità di accedere alla classe di
abilitazione per l'insegnamento di Filosofia e Scienze umane (36A). In entrambi i casi è comunque necessario il
conseguimento della Laurea Magistrale in una delle Classi specialistiche in Filosofia.
Scopo finale del corso è fornire una preparazione di base articolata su cinque principali obiettivi formativi:
1) acquisizione di una conoscenza approfondita della storia del pensiero filosofico con particolare riguardo alla
connessione critica dei suoi problemi e alla continuità delle sue tematiche, ovvero alle fratture che hanno
segnato delle svolte problematiche comportando l’emergere di orientamenti nuovi;
2) conoscenza dei principali nodi storiografici collegati nel dibattito contemporaneo ai vari ambiti del sapere
filosofico, nelle sue articolazioni teoretiche, epistemologiche, morali ed estetiche;
3) capacità di orientamento in relazione ai sistemi culturali e ai modelli di sapere caratterizzanti l’approccio
filosofico dei problemi;
4) padronanza della terminologia e dei metodi analitici e argomentativi capaci di garantire un’adeguata
comprensione dei testi filosofici ed un avvio operativo all’uso degli strumenti bibliografici;
5) conoscenza di almeno una lingua europea, nonché un’efficace padronanza linguistica e culturale dell’italiano.
Per conseguire la laurea lo studente dovrà acquisire 60 crediti per ognuno dei tre anni di corso. Ogni credito
corrisponde a 25 ore di apprendimento, che comprendono le ore di attività in aula (lezioni, seminari o
esercitazioni) e di studio a casa.
Per quanto riguarda le competenze linguistiche e le attività formative riconosciute si avverte:
14
a. per la conoscenza di una lingua straniera europea (inglese, francese, tedesco, spagnolo) sono riconosciuti 3
CFU. Il livello di conoscenza è A2. La certificazione della competenza linguistica è unicamente attestata
dal CLAM (Centro linguistico dell’Ateneo di Messina), previa eventuale frequenza dei corsi e apposito
esame o dietro presentazione al CLAM di attestati rilasciati da Istituzioni da esso riconosciute.
b. Per le attività formative a scelta dello studente sono riconosciuti 12 CFU. Questi crediti possono essere
acquisiti attraverso:
1) il superamento di un esame con votazione (non computata nella media) relativo a corsi curriculari
(modulo minimo 6 cfu) di qualunque disciplina attivata nel Corso di laurea o in altri corsi di laurea, anche
magistrali, dell’Ateneo di Messina;
2)con la partecipazione a convegni, seminari, promossi dall’Università di Messina. Per il riconoscimento
dei CFU lo studente dovrà presentare al Coordinatore, al fine della sua approvazione in Consiglio di Corso di
Laurea, una formale richiesta, allegando la seguente documentazione: a) una copia dettagliata del programma
dell’attività formativa da cui risulti l’impegno orario; b) un attestato di presenza; c) una copia della relazione
scritta sull’attività svolta, discussa oralmente con il responsabile dell’iniziativa, e da lui controfirmata.
L’attribuzione dei CFU, da parte del Consiglio, avverrà sulla base della congruità dell’iniziativa con gli
obiettivi formativi del Corso di Laurea (in caso contrario l’attribuzione dei crediti sarà proporzionalmente
ridotta) e secondo la seguente tabella:
numero ore impegno
frontale dello studente
CFU
2-3 0,25
4-5 0,50
8-10 1
e relativi multipli sino ad un massimo di CFU 2 per ogni singola iniziativa.
La prova finale consiste in un elaborato scritto sotto la guida di un docente del corso di laurea (relatore), da
discutere di fronte alla commissione di laurea con lo specifico intervento di un correlatore.
L’indirizzo Filosofia e Storia consente di svolgere la tesi di laurea in una disciplina filosofica o storica.
L’indirizzo Filosofia e Scienze umane consente di svolgere la tesi di laurea in una disciplina filosofica o psico-
pedagogica.
C) Opportunità lavorative
La laurea triennale in Filosofia consente di acquisire una cultura e una competenza che, per quanto attiene il
mondo del lavoro, trovano fecondo terreno di applicazione nei settori dell’industria culturale, della
comunicazione, dell’informazione giornalistica e massmediale, nonché nei diversi ambiti dell’organizzazione dei
saperi umanistici.
Consente poi l’accesso alla laurea Magistrale in Filosofia*.
* Presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Messina è attivata la Laurea magistrale in "Filosofia
contemporanea" (Classe LM/78-Classe delle in Scienze filosofiche).
I ANNO
(comune a entrambi gli indirizzi)
Attività di base Attività di base
12 CFU - Storia della filosofia (M-FIL/06) 6 CFU - Letteratura italiana (L-FIL-LET/10) 6 cfu
Attività caratterizzanti Attività caratterizzanti
6 CFU:
Introduzione alla storia della filosofia (M-FIL 06)
12 CFU - Estetica (M-FIL/04) 12 cfu
Attività caratterizzanti Attività di base
15
12 CFU - Psicologia dello sviluppo (M-PSI/04) 12 cfu
12 CFU a scelta tra :
Storia greca (L-ANT/02): 12 cfu
Storia romana (L-ANT/03): 12 cfu
Storia medievale (M-STO/01): 12 cfu
Storia moderna (M-STO/02): 12 cfu
Storia contemporanea (M-STO/04): 12 cfu
Totale crediti formativi: 60; Totale verifiche: 6
II ANNO
Attività di base Attività di base
12 CFU – Filosofia teoretica (M-FIL/01)
12 CFU - Filosofia morale (M-FIL/03)
Attività caratterizzanti Attività caratterizzanti
12 CFU – Filosofia della scienza (M-FIL/02) 6 CFU a scelta tra:
A) Filosofie del Novecento (M-FIL/01) ): 6 cfu
B) Introduzione alla bioetica (M-FIL/03) ) 6 cfu. o
Introduzione alla filosofia morale 6 cfu
Attività caratterizzanti
6 CFU a scelta tra:
Storia della filosofia moderna (M-FIL/06): 6 cfu
Storia della filosofia contemporanea (MFIL/06):
6cfu
Attività affini e integrative
12CFU a scelta tra questi tre gruppi disciplinari (nel
triennio non si può scegliere più di una disciplina per
gruppo):
Storia greca (L-ANT/02) o Storia romana (L-ANT/03):
12 cfu
Storia medievale (M-STO/01): 12 cfu
Storia moderna (M-STO/02) o Storia contemporanea
(M-STO/04): 12 cfu
Totale crediti formativi: 60; Totale verifiche: 6
III ANNO
Attività affini e integrative Attività caratterizzanti
12CFU a scelta tra questi tre gruppi disciplinari
(nel triennio non si può scegliere più di una
disciplina per gruppo):
Storia greca (L-ANT/02) o Storia romana (L-
ANT/03): 12 cfu
Storia medievale (M-STO/01): 12 cfu
Storia moderna (M-STO/02) o Storia
contemporanea (M-STO/04): 12 cfu
12 CFU a scelta tra:
Pedagogia generale (M-PED/01): 12 cfu
Pedagogie della modernità (M-PED/01): 12 cfu
Attività caratterizzanti Articolo 10, comma 5
6 CFU a scelta tra:
A) Filosofie del Novecento (M-FIL/01) ): 6 cfu
B) Introduzione alla bioetica (M-FIL/03) ): 6 cfu.
In alternativa a Bioetica, Introduzione alla
filosofia morale: 6 cfu
La scelta deve essere in un settore diverso da
quella effettuata nel secondo anno.
6CFU - Laboratorio di scrittura
A scelta dello studente Attività formative relative alla preparazione della prova
16
finale e alla conoscenze della lingua straniera
12 CFU in Attività formative riconosciute
9 CFU relativi allo svolgimento della tesi di laurea
3CFU –Lingua straniera a scelta tra:
Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco
Totale crediti formativi: 60; verifiche: 4
INDIRIZZO FILOSOFIA E SCIENZE UMANE
II ANNO
Attività di base Attività di base
12 CFU – Filosofia teoretica (M-FIL/01)
12 CFU - Filosofia morale (M-FIL/03)
Attività caratterizzanti Attività caratterizzanti
12 CFU – Filosofia della scienza (M-FIL/02) 6 CFU a scelta tra:
Filosofie del Novecento (M-FIL/01) ): 6 cfu
Introduzione alla bioetica (M-FIL/03) ) 6 cfu o
Introduzione alla filosofia morale: 6 cfu
Attività caratterizzanti
6 CFU a scelta tra:
Storia della filosofia moderna (M-FIL/06): 6 cfu
Storia della filosofia contemporanea (MFIL/06):
6cfu
Attività caratterizzanti
12CFU a scelta tra:
Pedagogia generale (M-PED/01):12 cfu
Pedagogie della modernità (M-PED/01): 12 cfu
Totale crediti formativi: 60; Totale verifiche: 6
III ANNO
Discipline affini e integrative Attività affini e integrative
12 CFU a scelta tra (è possibile la
biennalizzazione):
Pedagogia generale (M-PED/01): 12 cfu
Pedagogie della modernità(M-PED/01): 12 cfu
12 CFU - Psicologia dello sviluppo (M-PSI/04) 12 cfu
Discipline caratterizzanti Articolo 10, comma 5
6 CFU a scelta tra:
A) Filosofie del Novecento (M-FIL/01) ): 6 cfu
B) Introduzione alla bioetica (M-FIL/03) ) 6 cfu o
Introduzione alla filosofia morale 6 cfu
La scelta deve essere in un settore diverso da quella
effettuata nel secondo anno.
6 CFU - Laboratorio di scrittura
A scelta dello studente
Attività formative relative alla preparazione della
prova finale e alla conoscenze della lingua straniera
12 CFU in Attività formative riconosciute
Per gli studenti che intendono accedere alla classe
di concorso 36A è necessario sostenere un regolare
esame con votazione per complessivi 12 CFU in
9 CFU relativi allo svolgimento della tesi di laurea
3 CFU -Lingua straniera a scelta tra:
Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco
17
Sociologia della comunicazione (SPS/08)
Totale crediti formativi: 60; Totale verifiche: 4
b. Corso di laurea triennale in Lettere (cl.L-10): relativo provvedimento;
Il Direttore illustra le caratteristiche del Manifesto degli Studi approvato dal Consiglio di Corso
di Laurea in Lettere del 14/01/2015. Il Consiglio all’unanimità l’approva nella forma qui
riportata.
MANIFESTO DEGLI STUDI
CORSO DI LAUREA IN LETTERE (CLASSE L-10)
A.A. 2015-2016
Obiettivi formativi qualificanti della classe
I laureati nei corsi di laurea della classe devono:
* possedere una solida formazione di base, metodologica e storica, negli studi linguistici, filologici e letterari;
* possedere una conoscenza essenziale della cultura letteraria, linguistica, storica, geografica ed artistica dell’età
antica, medievale e moderna, con conoscenza diretta di testi e documenti in originale;
* possedere la piena padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano;
* essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti
specifici di competenza;
Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono in enti pubblici e privati, nel campo
dell’editoria e nelle istituzioni che organizzano attività culturali o operano nel campo della conservazione e della
fruizione dei beni culturali; i laureati della classe potranno in particolare svolgere attività lavorative che
richiedano specifiche conoscenze teoriche e metodologiche coerenti con il percorso didattico seguito.
Gli atenei organizzeranno, in accordo con enti pubblici e privati, gli stages e i tirocini più opportuni per
concorrere al conseguimento dei crediti richiesti per le “altre attività formative” e definiranno ulteriormente, per
ogni corso di laurea, gli obiettivi formativi corrispondenti a specifici profili professionali.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il Corso di Laurea in Lettere mira a fornire allo studente una solida formazione umanistica, articolata nei vari
settori e capace di far comprendere i nessi sia sincronici che diacronici dello sviluppo delle civiltà. Le conoscenze
acquisite, in un’ottica interdisciplinare, in ambito letterario, filologico e linguistico, storico, geografico e
archeologico, consentiranno l’inserimento negli ambiti lavorativi per i quali la Classe delle Lettere vuole
preparare il laureato a competere nel mondo del lavoro, pure al di fuori dei confini nazionali. Per tal via lo
studente, servendosi nell’applicazione delle proprie conoscenze, anche degli strumenti tecnologici più
ampiamente diffusi, potrà più agevolmente accogliere e avvalersi delle innovazioni che saranno via via
introdotte. Si ritiene, tuttavia, che obiettivo primario delle lauree della Classe sia quello di dare una adeguata
preparazione scientifica di base nei vari ambiti disciplinari, unitamente ad una formazione generale che consenta
di operare con autonomia organizzativa e di giudizio in ogni fase di applicazione. Il corso di laurea è strutturato
in curricula, che si riconoscono pienamente nell’alveo di un unico impianto metodologico e formativo, funzionali
alla piena acquisizione delle diverse problematiche che dovranno trovare più ampia e articolata maturazione nelle
lauree magistrali (in particolare, verso LM-2, LM-14, LM-15). Il percorso formativo mira ad offrire ampie
conoscenze di base relative alle discipline letterarie (Letteratura italiana, Letteratura latina, Letteratura greca;
Letteratura italiana contemporanea e Letterature comparate), filologiche (Filologia classica, Filologia italiana,
Filologia romanza, Filologia umanistica), linguistiche (Glottologia e linguistica, Linguistica italiana, Didattica
delle lingue moderne), storiche (dalla storia antica alla storia contemporanea), geografiche (Geografia),
archeologiche (dall’Archeologia classica a quella medievale, Numismatica), storico-artistiche e storico-religiose.
Mira altresì a fornire competenze tecniche attraverso le seguenti discipline: Papirologia, Paleografia, Bibliografia
e biblioteconomia, Metodologia della ricerca archeologica, Topografia antica. Mira infine a garantire
significative aperture sul versante socio-antropologico (Sociologia dei processi culturali, Antropologia culturale).
Non manca l’attenzione alla conoscenza delle lingue europee e dell’informatica.
18
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio
(DM 16/03/2007, art. 3, comma 7)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Gli studenti devono avviarsi ad una buona conoscenza dei temi e dei problemi legati agli ambiti letterari,
linguistici, archeologici, storici e artistici (dal mondo antico al mondo medievale e moderno). In particolare,
nell'ambito delle discipline filologico-letterarie (SSD L-FIL-LET/02, L-FIL-LET/04, L-FIL-LET/10, L-FIL-
LET/11, L-FIL-LET/14; L-FIL-LET/05, L-FIL-LET/06, L-FIL-LET/07, L-FIL-LET/08, L-FIL-LET/09, L-FIL-
LET/13), e linguistiche (L-LIN-01, L-LIN-02, L-FIL-LET/12), lo studente deve avviarsi ad acquisire una
sensibilità critica ed una sistematica educazione alla lettura e all'interpretazione dei testi (antichi e moderni), al
loro inquadramento storico, e alle specifiche peculiarità stilistiche e retoriche. Nell'ambito delle discipline
archeologiche (L-ANT/04, L-ANT/07, L-ANT/08, L-ANT/09, L-ANT/10), storiche (L-ANT/02, L-ANT/03, L-
OR/01, L-OR/03, M-STO/01, M-STO/02, M-STO/03, M-STO/04, M-STO/06, M-STO/08, M-STO/09), artistiche
(L-ART/01, L-ART/02) e geografiche (M-GGR/01), deve acquisire un'ampia conoscenza di base dei principali
avvenimenti e fenomeni culturali. Una acquisizione che sarà raggiunta dallo studente con il contributo, oltre che
delle istituzionali lezioni frontali, delle esercitazioni, di una articolata attività seminariale e della partecipazione
alle iniziative culturali organizzate dal corso di laurea. Le competenze via via acquisite sono verificate e
certificate da un esame finale. Sono previste attività di tutorato attraverso le quali sostenere gli studenti nel
processo di acquisizione delle conoscenze.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Le conoscenze acquisite e la comprensione dei più ampi fenomeni culturali dovranno essere applicate dallo
studente a tematiche nuove o non familiari, adeguate al suo livello di formazione, anche in contesti
interdisciplinari connessi alla propria area formativa. In particolare, si avvia ad utilizzare i principali strumenti di
analisi propri dei diversi ambiti disciplinari, acquisendo competenza nella lettura e nella interpretazione dei testi e
dei documenti (antichi, moderni e contemporanei), sostenuto da un adeguato percorso didattico (esercitazioni,
attività seminariali, laboratori). Conosce almeno una lingua della Comunità europea ed è in grado di utilizzarla
sia in forma scritta che orale. Le capacità di applicare conoscenze e comprensione sono verificate e certificate nel
corso degli esami orali relativi alle singole discipline.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Lo studente deve cominciare a sapersi muovere liberamente ed autonomamente tra problemi e temi legati al
proprio indirizzo di studi, ad arricchire le proprie conoscenze e a gestire le problematiche ad esse connesse; ad
elaborare giudizî personali, senza perdere di vista le ragioni metodologiche via via acquisite. L'approdo
all'autonomia di giudizio verrà sollecitato sia nel corso dell'attività didattica frontale (all'interno della quale lo
studente troverà spazio adeguato per un confronto dialettico), sia nelle attività seminariali. La verifica
dell'avvenuta acquisizione della capacità autonoma di giudizio verrà verificata nel corso degli esami finali.
Abilità comunicative (communication skills)
Lo studente deve impadronirsi di una specifica proprietà di linguaggio per esporre i risultati dei propri studi e
delle metodologie apprese. Si avvia a svolgere lavoro di gruppo e ad organizzare informazioni su temi connessi
alla propria area formativa. Abitudini, queste, che egli va maturando attraverso una serie di iniziative (attività
seminariali e interventi in dibattiti culturali organizzati dal Corso di Laurea). Egli dovrà essere in grado di
comunicare adoperando a seconda dei casi la forma scritta, quella orale, i mezzi informatici e grafici. Abilità
comunicative che verranno verificate, soprattutto, nel corso degli esami relativi alle singole discipline e nel corso
della elaborazione e della presentazione della sua dissertazione di laurea.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Lo studente deve mostrare di aver sviluppato quelle capacità di apprendimento le quali gli consentano di
proseguire negli studi universitari con un alto grado di autonomia, e di aver maturato, nel corso delle lezioni
frontali, delle esercitazioni in aula, delle discussioni nei gruppi, delle attività di tirocinio, capacità di
organizzazione e approfondimento delle proprie conoscenze secondo criteri e metodologie apprese nel corso
degli studi. Anche queste capacità verranno via via verificate.
19
Conoscenze richieste per l'accesso
(DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
Per l'accesso alla Classe delle Lauree in Lettere si richiede il possesso della cultura generale maturata in qualsiasi
istituto di istruzione secondaria superiore, con particolare riferimento alle conoscenze letterarie e storiche e alla
conoscenza del latino per i curricula classico, moderno, docente, archeologico (e del greco per il curriculum
classico). Per gli studenti che provengono dagli istituti superiori di secondo grado nei quali non siano state
maturate conoscenze indicate come requisiti indispensabili, si offriranno corsi propedeutici allo scopo di fornire
gli strumenti preliminari per un più agevole accesso ai curricula indicati. La descrizione delle modalità di verifica
dei requisiti viene rimandata al Regolamento didattico del Corso di Studio, dove saranno altresì indicati gli
obblighi formativi aggiuntivi previsti nel caso in cui la verifica non sia positiva.
Caratteristiche della prova finale
(DM 270/04, art 11, comma 3-d)
La prova finale consiste nella discussione, davanti a una commissione nominata dalle strutture didattiche, di una
Dissertazione scritta (su un argomento relativo ad uno o più ambiti disciplinari del singolo curriculum) che lo
studente dovrà predisporre sotto la guida di un relatore.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
(Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
I laureati nella Classe delle Lauree in Lettere potranno inserirsi nel mercato del lavoro, operando, ai vari livelli
delle singole amministrazioni, in enti pubblici e privati, nonché nelle istituzioni culturali (biblioteche, archivi,
istituti e fondazioni di carattere storico, case editrici, musei, sovrintendenze, teatri, emittenti Radio-televisive,
giornali, ecc.), nel campo della conservazione, della valorizzazione e della fruizione dei beni culturali, nel campo
del turismo culturale, delle pubbliche relazioni, della cooperazione culturale internazionale, al fine della
trasmissione del patrimonio culturale.
Il corso prepara alla professione di
Segretari, archivisti, tecnici degli affari generali ed assimilati - (3.3.1.1)
Istruttori nel campo artistico-letterario - (3.4.3.2)
Tecnici dei musei, delle biblioteche ed assimilati - (3.4.4.3)
CURRICULUM CLASSICO
PRIMO ANNO
SSD DISCIPLINA CFU
L-FIL-LET/10 Letteratura italiana I 12
L-FIL-LET/04 Letteratura latina I 9
L-FIL-LET/02 Letteratura greca I 9
L-FIL-LET/05 Filologia classica I 6
L-ANT/02 Storia greca 12
L-ANT/07 Archeologia e storia dell’arte greca 6
L-LIN/01 Glottologia 6
Tot. 60
SECONDO ANNO
SSD DISCIPLINA CFU
L-FIL-LET/10 Letteratura italiana II 6
L-FIL-LET/04 Letteratura latina II 9
L-FIL-LET/02 Letteratura greca II 9
L-FIL-LET/04 Filologia classica II 6
L-ANT/03 Storia romana 12
L-ANT/03 Archeologia e storia dell’arte romana 6
20
L-FIL-LET/06
o
L-FIL-LET/08
o
L-LIN/01
Una materia a scelta tra:
Letteratura cristiana antica
oppure
Letteratura latina medievale e umanistica
oppure
Linguistica generale
6
L-FIL-LET/12 Storia della lingua italiana 6
Tot. 60
TERZO ANNO
SSD DISCIPLINA CFU
L-FIL-LET/07
L-FIL-LET/13
C.I. Filologia bizantina - Filologia umanistica latina
Filologia bizantina
Filologia umanistica latina
12
6
6
M-GGR/01 Geografia 9
M-STO/06
o
M-STO/07
o
M-STO/01/02/04
Una materia a scelta tra:
Storia delle religioni
oppure
Storia del Cristianesimo
oppure
Storia medievale o moderna o contemporanea
6
L-ANT/05
o
M-STO/09
Una materia a scelta tra:
Papirologia
oppure
Paleografia
6
Prova finale e conoscenza della lingua straniera 9+3
A scelta 12
Abilità informatiche 3
Tot. 60
CURRICULUM MODERNO
PRIMO ANNO
SSD DISCIPLINA CFU
L-FIL-LET/10 Letteratura italiana I 12
L-FIL-LET/04 Letteratura latina I 9
L-ANT/03 Storia romana 9
M-STO/01 Storia medievale 9
L-ART/01 Storia dell’arte medievale 6
M-STO/08
o
M-STO/09
Una materia a scelta tra:
Bibliografia e biblioteconomia
oppure
Paleografia
6
L-FIL-LET/08 Letteratura latina medievale e umanistica 6
A scelta 3
Tot. 60
SECONDO ANNO
SSD DISCIPLINA CFU
L-FIL-LET/10 Letteratura italiana II 6
L-FIL-LET/04 Letteratura latina II 9
L-FIL-LET/09 Filologia romanza 9
L-FIL-LET/12 Storia della lingua italiana 9
L-FIL-LET/13 Filologia italiana 9
M-STO/02 Storia moderna 9
L-LIN/01 Linguistica generale 9
21
Tot. 60
TERZO ANNO
SSD DISCIPLINA CFU
L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea 6
L-FIL-LET/14 Letterature comparate 6
L-ART/02 Storia dell’arte moderna 6
M-STO/04 Storia contemporanea 9
M-GGR/01 Geografia 9
A scelta 9
Prova finale e conoscenza della lingua straniera 9+3
Abilità informatiche 3
Tot. 60
CURRICULUM DOCENTE DI LINGUA ITALIANA A STRANIERI
PRIMO ANNO
SSD DISCIPLINA CFU
L-FIL-LET/10 Letteratura italiana 9
L-FIL-LET/04 Letteratura latina 9
L-FIL-LET/13 Filologia italiana 6
L-ANT/03 Storia romana 9
M-STO/01 Storia medievale 9
SPS/08
M-DEA/01
C.I. Scienze antropologiche e sociali
Sociologia dei processi culturali
Antropologia culturale
12
6
6
A scelta 6
Tot. 60
SECONDO ANNO
SSD DISCIPLINA CFU
L-LIN/01 Linguistica generale 9
M-STO/02 Storia moderna 9
L-LIN/12 Lingua inglese 9
L-LIN/04 Lingua francese 9
L-FIL-LET/12 Storia della lingua italiana 9
M-GGR/01 Geografia 9
L-FIL-LET/14 Letterature comparate 6
Tot. 60
TERZO ANNO
SSD DISCIPLINA CFU
L-ART/02 Storia dell’arte moderna 6
L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea 6
M-STO/09 Storia contemporanea 9
L-LIN/02 Didattica dell’italiano 9
L-LIN/02 Tecnica di trasmissione delle conoscenze linguistiche 6
A scelta 6
Prova finale e conoscenza della lingua straniera 9+3
Tirocinio 6
Tot. 60
CURRICULUM ARCHEOLOGICO
PRIMO ANNO
22
SSD DISCIPLINA CFU
L-FIL-LET/10
L-FIL-LET/10
C.I. Letteratura italiana
Letteratura italiana I
Letteratura italiana II
12
6
6
L-FIL-LET/02 Letteratura greca 9
L-ANT/02 Storia greca 9
L-ANT/07 Archeologia e storia dell’arte greca 9
L-OR/01
L-OR/03
C.I. Storia del Vicino Oriente antico - Assiriologia
Storia del Vicino Oriente antico
Assiriologia
12
6
6
M-GGR/01 Geografia 9
Tot. 60
SECONDO ANNO
SSD DISCIPLINA CFU
L-FIL-LET/04 Letteratura latina 9
L-ANT/03 Storia romana 9
L-ANT/07 Archeologia e storia dell’arte romana e delle province
romane
9
L-ANT/07 Archeologia della Magna Grecia e della Sicilia 6
L-ANT/04 Iconografia e storia della moneta antica 6
L-ANT/09 Topografia antica 6
L-ANT/10 Metodologia della ricerca archeologica 9
Una materia a scelta tra:
Storia del teatro greco e romano
oppure
Glottologia
6
Tot. 60
TERZO ANNO
SSD DISCIPLINA CFU
L-FIL-LET/12
o
M-STO/08
Una materia a scelta tra:
Storia della lingua italiana
oppure
Bibliografia e Biblioteconomia
6
M-STO/01 Storia medievale 6
L-ANT/08 Archeologia medievale 6
L-ANT/04 Numismatica medievale 6
L-ANT/01 Storia dell’arte medievale 6
A scelta 12
Tirocini 6
Lingua straniera 3
Prova finale 9
Tot. 60
CURRICULUM STORICO
PRIMO ANNO
SSD DISCIPLINA CFU
L-ANT/02 Storia greca 12
L-ANT/03 Storia romana 12
L-FIL-LET/04 Letteratura storiografica latina 6
L-FIL-LET/10 Letteratura italiana 12
M-STO/06 Storia delle religioni 6
Una materia a scelta tra: 6
23
L-OR/01
o
L-ANT/04
Storia del Vicino Oriente antico
oppure
Numismatica
M-STO/08
M-STO/09
L-ANT/05
Una materia a scelta tra:
Bibliografia e biblioteconomia
oppure
Paleografia
oppure
Papirologia
6
Tot. 60
SECONDO ANNO
SSD DISCIPLINA CFU
M-DEA/01 Antropologia culturale 6
M-STO/07 Storia del cristianesimo 6
L-ART/02 Storia dell’arte moderna 6
M-STO/01 Storia medievale 9
M-STO/02 Storia moderna 9
M-FIL/01
o
M-FIL/03
o
M-FIL/06
Una materia a scelta tra:
Filosofia teoretica
o
Filosofia morale
o
Storia della filosofia
12
MGGR/01 Geografia 9
Abilità informatiche 3
Tot. 60
TERZO ANNO
SSD DISCIPLINA CFU
L-FIL-LET/12 Storia della lingua italiana 6
L-LIN/01 Linguistica generale 6
M-STO/04 Storia contemporanea 12
L-FIL-LET/13 Letteratura storiografica medievale e umanistica 6
M-STO/03 Storia dell’Europa orientale 6
A scelta 12
Prova finale e conoscenza della lingua straniera 9+3
Tot. 60
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 8b; il Consiglio approva
c. Corso di laurea triennale interclasse in Lingue, Letterature straniere e Tecniche della
mediazione linguistica (cl.L-11/L-12): relativo provvedimento;
Il Direttore comunica che tale punto viene rinviato a un prossimo Consiglio per le ragioni
esposte al punto 6bis.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 8c; il Consiglio approva
d. Corso di laurea triennale interclasse in Scienze dell’informazione: Comunicazione
pubblica e tecniche giornalistiche (cl L-16/L-20): relativo provvedimento;
Il Direttore illustra le caratteristiche del Manifesto degli Studi approvato dal Consiglio di Corso
di Scienze dell’informazione: Comunicazione pubblica e tecniche giornalistiche (cl L-16/L-20)
del 13/01/2015.
Il Consiglio all’unanimità l’approva nella forma qui riportata.
24
CORSO DI LAUREA IN
SCIENZE DELL’INFORMAZIONE: COMUNICAZIONE PUBBLICA E TECNICHE
GIORNALISTICHE
L-20 - Scienze della comunicazione
L-16 - Scienze dell'amministrazione e dell'organizzazione
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il corso si propone di coniugare gli obiettivi specifici delle due classi di laurea di Scienze della comunicazione
(L20) e Scienze dell'amministrazione e dell'organizzazione (L16), attraverso un percorso formativo centrato sui
processi comunicativi e organizzativi, che fanno riferimento, da un lato, alle dinamiche informative proprie
dell'industria culturale e, dall'altro, al dinamismo organizzativo e gestionale, che coinvolge tutte le organizzazioni
complesse ma tocca con peculiare responsabilità le pubbliche amministrazioni. L'aspetto originale del corso è
costituito dal doppio centro, la comunicazione e l'organizzazione, e dall'intento di mettere a confronto ed
approfondire l'uno e l'altro, attraverso l'interazione delle conoscenze e delle competenze richieste dalle due classi
di laurea.
Gli studenti avranno quindi una formazione comune in alcune discipline presenti in entrambi le classi di laurea:
discipline di tipo storico e sociologico rivolte ad approfondire le dinamiche della comunicazione, ma anche di
tipo economico e giuridico, rivolte a comprendere i meccanismi e le dinamiche delle organizzazioni complesse e
della pubblica amministrazione in particolare.
Per raggiungere tali scopi, la base portante del corso sarà costituita da 120 crediti in comune, distribuiti
soprattutto nel settore storico e in quello delle lingue straniere, nel settore giuridico ed in quello economico-
aziendale. Dopo questa formazione comune sarà possibile accedere alla scelta tra le due classi di laurea, delineata
da due distinti manifesti di studio, nel rispetto delle tabelle ministeriali previste: il primo legato alla professione
giornalistica, il secondo connesso all'attività di comunicazione pubblica e organizzativa e all'implementazione
delle politiche di innovazione della pubblica amministrazione. Le materie affini e integrative completeranno i due
manifesti unendoli attorno a un piano didattico che prevede approfondimenti teorici e applicazioni pratiche, in
termini di scrittura giornalistica, redazione di un piano di comunicazione integrata, analisi del contesto
territoriale, analisi dei fenomeni politici e sociali.
Per quanto riguarda il primo profilo giornalismo gli sbocchi occupazionali per i laureati saranno rappresentati
dall'avviamento - attraverso una preparazione di base che si avvale di una formazione di tipo storico, umanistico,
sociale - alla professione giornalistica, sia nel campo della stampa quotidiana e periodica, sia in quello radio-
televisivo e on-line, nonché di addetto stampa o componente dell'ufficio stampa di organizzazioni pubbliche e
private. I laureati non conseguiranno il titolo di giornalista, né il praticantato, ma avranno le competenze adeguate
per svolgere un'attività di collaborazione con le aziende giornalistiche, che consenta loro di avviare il percorso
per l'iscrizione all'albo dei giornalisti pubblicisti e, successivamente, di prendere parte al periodo di praticantato
necessario per accedere all'abilitazione alla professione di giornalista.
In merito al secondo profilo - organizzazione e comunicazione pubblica - i laureati potranno rivestire compiti che
riguardano la comunicazione interna ed esterna nelle imprese pubbliche (in base alla legge 150/2000) e private,
potranno operare come responsabile delle relazioni pubbliche e delle relazioni con i media, organizzatore di
eventi e tecnico del marketing territoriale. Saranno in grado di assistere le istituzioni pubbliche, le organizzazioni
private d'impresa e di servizi e quelle del terzo settore nelle attività di progettazione ed implementazione di
processi, attività ed iniziative finalizzate a promuovere lo sviluppo economico, sociale e civile delle comunità.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007,
art. 3, comma 7)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
25
In base agli obiettivi formativi specifici sopra indicati, il risultato dell'apprendimento atteso, da parte dei laureati
del ciclo triennale avrà una base comune nella conoscenza e nella comprensione delle dinamiche storiche,
sociologiche ed etiche dell'età contemporanea (settori M-STO/04, SPS/08, M-FIL/03), in competenze ed abilità
linguistiche sia per la lingua inglese (L-LIN/12) che per una seconda lingua a scelta, francese o spagnolo (L-
LIN/04 o L-LIN/07), in conoscenze delle problematiche giuridiche ed economico-aziendali (IUS/01, SECS-P/07,
SECS-P/08 E SECS-P/01) inerenti il settore della comunicazione e dell'organizzazione degli enti pubblici. In
particolare i laureati che sceglieranno il primo percorso giornalismo matureranno competenze nell'ambito della
scrittura giornalistica e della gestione della relazioni col sistema mediale. Ampio rilievo sarà dato allo studio e
alla comprensione della struttura e dei dinamismi del linguaggio attraverso l'approfondimento della
scoiolinguistica (L-LIN/01), lo studio della linguistica italiana (L-FIL-LET/12), lo studio teorico e pratico dei
diversi linguaggi della comunicazione (SPS/08). Per tali settori, accanto ai metodi classici di insegnamento-
lezioni frontali, seminari ed esercitazioni- sarà dato spazio a laboratori di scrittura, laboratori audiovisivi e
tirocini.
I laureati che sceglieranno il secondo percorso - organizzazione e comunicazione e pubblica - matureranno in
particolare la capacità di comprendere le problematiche economiche e giuridiche (con specifico riferimento al
diritto commerciale e al diritto amministrativo: IUS/04 e IUS/10) delle organizzazioni complesse con particolare
riferimento agli enti pubblici, al fine di implementare, attraverso un'adeguata progettazione e gestione dei
processi comunicativi, l'efficienza organizzativa e la rispondenza alle esigenze del contesto socio-economico.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Nell'applicazione delle proprie conoscenze al mondo del lavoro, i laureati dovranno dimostrare la capacità critica
acquisita attraverso lo studio delle materie storiche, filosofiche, sociologiche, giuridiche ed economiche: capacità
che consenta di analizzare i fenomeni sociali e culturali che caratterizzano il contesto in cui saranno chiamati ad
operare, sia nell'ambito dell'industria culturale che in quello della pubblica amministrazione. In ultimo dovranno
dimostrare una buona comprensione di due lingue straniere.
In particolare, i laureati del primo percorso - giornalismo - dovranno dimostrare conoscenze e competenze che
consentano loro di partecipare ai processi produttivi tipici del mondo dell'informazione e della comunicazione,
nelle fasi che vanno dalla progettazione sino alla post-produzione. Tali conoscenze e competenze dovranno
essere maturate attraverso: la partecipazione ai laboratori previsti all'interno del corso, finalizzati alla didattica o
alla realizzazione di progetti di comunicazione all'interno dell'Ateneo; la partecipazione alle attività di tirocinio e
stage presso aziende che operano nell'ambito della comunicazione sul territorio (case editrici, testate
giornalistiche, radio e televisioni, etc.).
I laureati del secondo percorso - organizzazione e comunicazione pubblica - dovranno dimostrare conoscenze e
competenze che consentano di partecipare alla progettazione dei processi comunicativi e alla gestione dei flussi
di informativi all'interno di organizzazioni ed istituzioni pubbliche, implementandone il livello di efficacia ed
efficienza e di rispondenza alle esigenza dal contesto. Tali conoscenze e competenze dovranno essere maturate
attraverso sia la frequenza delle lezioni teoriche che la partecipazione ad attività di tirocinio presso enti pubblici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati dovranno dimostrare capacità di discernimento, che li pongano nella condizione di raccogliere, leggere
ed interpretare i dati che sono oggetto particolare del loro campo di applicazione, dimostrando di sapere gestire le
fonti di informazione, nell'ambito dell'industria culturale e della organizzazione e comunicazione pubblica e
istituzionale, con capacità di valutazione critica. Dovranno, in particolare, mostrare di avere acquisito - attraverso
l'apprendimento di insegnamenti a carattere storico, filosofico e sociologico - la consapevolezza dell'importanza
dell'inquadramento storico dei fenomeni, della comprensione dei dinamismi sociali, del significato delle diverse
correnti di pensiero politico, dell'importanza dei valori etici e deontologici dell'obiettività, del rispetto della
dignità della persona e della privacy.
In particolare laureati del primo percorso – giornalismo – dovranno, nell'applicazione pratica di tali competenze,
dimostrare di saper separare adeguatamente la sfera dell'opinione da quella della notizia, la sfera
26
dell'informazione da quella della promozione pubblicitaria e dell'intrattenimento, e ciò sia mostrando la propria
capacità di esprimere giudizi autonomi, sia salvaguardando il diritto all'informazione e all'autonomia di giudizio
dei destinatari della comunicazione.
I laureati del secondo percorso - organizzazione e comunicazione pubblica - dovranno nell'applicazione pratica
delle loro competenze mostrare di saper distinguere e mediare tra interessi individuali e criteri di buona
organizzazione finalizzati al perseguimento dell'interesse generale, di saper discernere tra comunicazione
istituzionale, comunicazione politica e propaganda, di saper implementare attraverso la comunicazione pubblica e
istituzionale l'efficacia e l'efficienza delle organizzazioni e della pubblica amministrazione migliorando la
relazione con i cittadini e gli utenti e rispondendo alle loro effettive esigenze, secondo i principi della
responsabilità sociale.
Abilità comunicative (communication skills)
Le abilità comunicative saranno al centro del processo di formazione, sia attraverso l'acquisizione di conoscenze
teoriche nell'ambito della sociologia della comunicazione, sia attraverso l'esercizio di buone pratiche di
comunicazione, nell'ambito dell'industria culturale e della pubblica amministrazione, svolte sotto la guida di
docenti e/o tutor durante la frequenza di laboratori e attraverso le attività di tirocinio svolte all'interno della
Facoltà ( presso il laboratorio di informatica e quello audiovisivo) e all' esterno (testate giornalistiche su cartaceo
e on line, radio e televisioni private, aziende, Enti pubblici come Provincia, Comune, Regione). I laureati,
pertanto, dovranno dimostrare di avere acquisito durante il percorso di studi buone capacità nell'utilizzazione
delle differenti funzioni e dei differenti mezzi di comunicazione. In particolare, verranno loro richieste abilità
nell'ambito dell'informazione (selezione, organizzazione e diffusione delle notizie), nelle tecniche e metodi di
persuasione (pubblicità commerciale e pubblicità sociale, comunicazione politica ed elettorale), nella gestione
delle relazioni con cittadini ed utenti attraverso canali di comunicazione personali (faccia a faccia o mediati) o
impersonali (campagne, organizzazioni di eventi, ecc).
I laureati, inoltre, dovranno dimostrare di sapere gestire tali capacità comunicative sia nell'ambito della
comunicazione giornalistica- primo percorso- che in quello dell'organizzazione della pubblica amministrazione -
secondo percorso.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il risultato atteso è l' acquisizione di un corretto metodo nella ricerca, selezione e organizzazione delle
conoscenze nell'ambito della comunicazione giornalistica e in quello dell'organizzazione e della comunicazione
pubblica e istituzionale. In particolare, importanti risultati sono, per il primo percorso ( giornalismo):
l'acquisizione di un metodo che abbia precise ricadute nell'uso dei differenti mezzi tecnici e dei differenti
linguaggi di cui la comunicazione si serve, e infine, la capacità di produrre un'elaborazione personale e
consapevole dei dati appresi, elaborazione che sia conforme alle diverse modalità dell' ambito professionale.
Per quanto riguarda il secondo percorso – inerente l'organizzazione e la comunicazione pubblica – i risultati attesi
riguardano la capacità di analisi delle organizzazioni pubbliche e private e la loro rispondenza ai bisogni espliciti
ed impliciti dei destinatari di riferimenti e del contesto socio-economico in cui agiscono, in modo da progettare
strumenti e implementare dinamiche che mirano all'efficienza dei risultati e alla reale soddisfazione delle
domande sociali, etiche, economiche e giuridiche.
Ambedue i percorsi di studio sono pensati sia per immettere i laureati direttamente nel mondo del lavoro, sia per
consentire loro approfondimenti in master o corsi di laurea magistrale sempre nell'ambito della comunicazione
giornalistica e dell'organizzazione e comunicazione pubblica e istituzionale. Al fine di agevolare il
proseguimento in tal senso senza deficit formativi, il corso si propone di fornire conoscenze e competenze di base
ad ampio raggio nell'ambito delle teorie e delle tecniche della comunicazione e dell'organizzazione.
Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
27
Sono richieste, in particolare, conoscenze nell'ambito della lingua italiana, della storia contemporanea, dei
principi fondamentali dell'etica e del diritto, dei meccanismi basilari di comunicazione e degli argomenti di
attualità (connessi alla loro rappresentazione giornalistica). Tali conoscenze, ovviamente, sono funzionali ad
entrambi i percorsi, visto che la scelta definitiva dello studente dovrà avvenire al terzo anno.
Per ciò che concerne le attività di recupero, è prevista l'istituzione di appositi corsi, sotto forma di attività
laboratoriale, in particolare nell'area della conoscenza della lingua italiana ed in quella economico-aziendale.
Caratteristiche della prova finale (DM 270/04, art 11, comma 3-d)
La prova finale per il conseguimento del titolo consisterà:
a) nella discussione, dinanzi ad una Commissione, di un lavoro che abbia carattere di originalità, sotto forma di
elaborato cartaceo o multimediale, inerente le tematiche incontrate durante il percorso formativo;
b) in un esame scritto concernente la redazione di un articolo giornalistico (classe L-20) o la progettazione di
massima di un piano di comunicazione istituzionale (classe L-16), su dati offerti al momento della prova;
c) in una prova orale su una lingua straniera (a scelta del candidato).
Le ultime due verifiche vengono svolte nei giorni precedenti la discussione della tesi e mirano a certificare le
competenze raggiunte dallo studente nell'ambito della scrittura giornalistica o della comunicazione pubblica e
della comprensione di una lingua straniera.
L'elaborato, invece, tende ad accertare la capacità di analisi critica acquisita dal laureando, con l'apporto di un
relatore, il quale richiederà allo studente un impegno in termini di studio congruente al numero di crediti da
conseguire. Qualora tale elaborato assuma secondo la scelta del candidato le caratteristiche di prodotto
multimediale (reportage televisivo, elaborazione di un sito Internet, ecc.) esso dovrà essere svolto all'interno dei
laboratori della Facoltà, con l'ausilio del personale tecnico, che affiderà al relatore un giudizio sul lavoro
effettuato.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
Per ciò che concerne specificatamente la classe L-20, gli sbocchi occupazionali sono rappresentati
dall'avviamento, attraverso una preparazione di base, alla professione giornalistica , sia nel campo della stampa
quotidiana e periodica, sia in quello radio-televisivo, e dall'impiego in qualità di esperto nel campo dell'editoria,
dall'azienda editoriale tradizionale al laboratorio multimediale.
I laureati non conseguono il titolo di giornalista, né il praticantato, ma avranno le competenze adeguate per
svolgere un'attività di collaborazione con le aziende giornalistiche, che consenta loro di avviare il percorso per
l'iscrizione all'albo dei giornalisti pubblicisti e, successivamente, di prendere parte al periodo di praticantato
necessario per accedere all'abilitazione alla professione di giornalista.
Per ciò che concerne la classe L-16, gli sbocchi occupazionali sono rappresentati dall'avviamento alle professioni
che concernono la gestione dei flussi di informazione e comunicazione tra le organizzazioni, tra le organizzazioni
e i target di riferimento e all'interno delle organizzazioni. Le competenze acquisite dai laureati consentiranno di
svolgere: attività di informazione verso i media attraverso strumenti editoriali, audiovisivi, telematici; attività di
comunicazione verso gli utenti delle organizzazioni attraverso canali personali ed impersonali; gestione della
comunicazione interna all'organizzazione attraverso canali personali e mediali. In particolare, nell'ambito delle
pubbliche amministrazioni, i laureati potranno svolgere una serie di attività previste dalla legge 150/2000 e dai
successivi regolamenti attuativi, operando negli Uffici Relazione con il Pubblico (URP) e in strutture analoghe.
Il corso prepara alla professione di
28
- Specialisti nelle pubbliche relazioni, dell'immagine e simili - (2.5.1.6)
- Tecnici del marketing - (3.3.3.5.0)
- Tecnici della pubblicità e delle pubbliche relazioni - (3.3.3.6)
- Agenti di pubblicità - (3.3.4.4.0)
- Operatori di apparecchi per la ripresa e la produzione audio-video - (3.1.4.3)
- Tecnici della pubblicità - (3.3.3.6.1)
- Annunciatori e presentatori della radio, della televisione e di altri spettacoli - (3.4.4.1)
- Segretari amministrativi e tecnici degli affari generali - (3.3.1.1.1)
- Organizzatori di convegni e ricevimenti - (3.4.1.2.2)
- Scrittori ed assimilati - (2.5.4.1)
- Tecnici del marketing - (3.3.3.5)
- Specialisti della gestione e del controllo nella pubblica amministrazione - (2.5.1.1)
- Specialisti di problemi del personale e dell'organizzazione del lavoro - (2.5.1.3)
- Specialisti dell'organizzazione del lavoro - (2.5.1.3.2)
- Tecnici delle pubbliche relazioni - (3.3.3.6.2)
Scienze dell'informazione: comunicazione pubblica e tecniche giornalistiche
2015/16
PERCORSO GIORNALISMO (L-20)
1 Di base (tot. 51 CFU)
2 Caratterizzanti (tot. 69 CFU)
3 Affini e integrative (tot. 30 CFU)
I ANNO
C.I. Storia contemporanea M-STO/04 Storia del mondo contemporaneo e del giornalismo
1 M-STO/04 Storia dei movimenti politici e sindacali
1
12 6 6
L-LIN/12 Lingua e traduzione - lingua inglese1 6
C.I. Sociologia e comunicazione SPS/07 Sociologia generale
1 SPS/08 Comunicazione e analisi dei media
2
12 6 6
M-FIL/03 Etica della comunicazione2 6
C.I. Analisi dei fenomeni politici SPS/04 Teorie politiche
2 SPS/11 Comunicazione politica
2
12 6 6
C.I. Economia SECS-P/01 Economia politica
1 SECS-P/07 Economia aziendale
2
12 6 6
TOTALE 60
II ANNO
SPS/08 Comunicazione pubblica3 6
Una a scelta tra L-LIN/04 Lingua e traduzione – lingua francese
3 L-LIN/07 Lingua e traduzione – lingua spagnola
3
6 6 6
IUS/01 Diritto dell’informazione2 9
INF/01 Informatica e comunicazione multimediale1 9
M-FIL/06 Storia della Filosofia politica3 6
29
SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese di comunicazione2 9
IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico2 9
A scelta dello studente 6 TOTALE 60
III ANNO
SPS/08 Teorie e tecniche del linguaggio giornalistico3 6
L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea1 6
M-DEA/01 Antropologia culturale2 6
L-LIN/01 Linguaggio e società1 6
L-FIL-LET/12 Laboratorio di scrittura giornalistica3 6
SECS-S/05 Statistica sociale2 6
A scelta dello studente 6 Tirocini 6 Tesi + Prova di lingua 9 + 3 TOTALE 60
PERCORSO COMUNICAZIONE PUBBLICA (L-16)
1 Di base (tot. 63 CFU)
2 Caratterizzanti (tot. 57 CFU)
3 Affini e integrative (tot. 30 CFU)
I ANNO
C.I. Storia contemporanea M-STO/04 Storia del mondo contemporaneo e del giornalismo
1 M-STO/04 Storia dei movimenti politici e sindacali
1
12 6 6
L-LIN/12 Lingua e traduzione - lingua inglese1 6
C.I. Sociologia e comunicazione SPS/07 Sociologia generale
2 SPS/08 Comunicazione e analisi dei media
3
12 6 6
M-FIL/03 Etica della comunicazione3 6
C.I. Analisi dei fenomeni politici SPS/04 Teorie politiche
2 SPS/11 Comunicazione politica
2
12 6 6
C.I. Economia SECS-P/01 Economia politica
1 SECS-P/07 Economia aziendale
2
12 6 6
TOTALE 60
II ANNO
SPS/08 Comunicazione pubblica3 6
Una a scelta tra L-LIN/04 Lingua e traduzione – lingua francese
1 L-LIN/07 Lingua e traduzione – lingua spagnola
1
6 6 6
IUS/01 Diritto dell’informazione1 9
INF/01 Informatica e comunicazione multimediale1 9
M-FIL/06 Storia della Filosofia politica3 6
SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese di comunicazione2 9
IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico1 9
A scelta dello studente 6 TOTALE 60
III ANNO
SPS/08 Comunicazione istituzionale3 6
IUS/10 Diritto amministrativo2 6
IUS/04 Diritto commerciale2 6
SECS-P/03 Scienza delle finanze2 6
SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro2 6
30
SECS-S/05 Statistica sociale1 6
A scelta dello studente 6 Tirocini 6 Tesi + Prova di lingua 9 + 3 TOTALE 60
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 8d; il Consiglio approva
e. Corso di laurea Magistrale in Filosofia contemporanea (cl.LM-78): relativo provvedimento
Il Direttore illustra le caratteristiche del Manifesto degli Studi approvato dal Consiglio di Corso di
Laurea in Filosofia contemporanea del 14/01/2015. Il Consiglio all’unanimità l’approva nella forma qui
riportata.
CLASSE DELLE LAUREE MAGISTRALI IN
SCIENZE FILOSOFICHE (CLASSE LM-78)
Denominazione del corso: Filosofia contemporanea
Manifesto degli Studi 2015-2016
Attività caratterizzanti CFU
Bioetica (M-FIL/03)
12
Filosofie del Novecento (M-FIL/01)
12
Storia della filosofia contemporanea (M-FIL/06)
12
Estetica (M-FIL/04)
6
Filosofia della scienza (M-FIL/02)
6
1 esame a scelta tra le seguenti discipline di 6 CFU ciascuna:
Ermeneutica filosofica (M-FIL/01)
6
Etica e grandi religioni (M-FIL/03)
1 esame a scelta tra le seguenti discipline di 6 CFU ciascuna:
Storia della filosofia italiana (M-FIL/06)
6
Storia della storiografia filosofica (M-FIL/06)
Totale crediti 60
II Anno
Attività caratterizzanti CFU
Antropologia culturale (M-DEA/01) 6
Attività affini o integrative
Filosofia dell’educazione (M-PED/01)
12
31
Attività formative a scelta dello studente
12
Art. 10, comma 5
Ulteriori conoscenze linguistiche
Abilità informatiche
Stage biblioteca
3
3
3
Tesi di laurea 21
Totale crediti 60
Conoscenze richieste per l’accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
A norma del D.M. 22 ottobre 2004, art. 6 è prevista la valutazione della carriera personale dello
studente. Essa si svolgerà in due diverse fasi: 1) una preventiva verifica dei requisiti curriculari con il
Coordinatore del Corso di Laurea e, ove lo studente ne fosse in possesso, 2) un colloquio con una
Commissione a tale scopo nominata, atta a verificare la complessiva preparazione individuale dello
studente.
Per poter sostenere il Colloquio, è quindi indispensabile aver prima espletato la verifica del possesso dei requisiti
curriculari con il Coordinatore del Corso di Laurea. A tale scopo è necessario presentare al Coordinatore copia
del/dei certificato/i di laurea, al fine di poter vagliare il possesso di tali requisiti. Solo l’esito positivo di questa
prima verifica consente l’ammissione al colloquio. Esso avrà come oggetto di discussione il lavoro di ricerca
svolto nella tesi di Laurea e le acquisizioni maturate in campo filosofico all’interno dei corsi frequentati durante il
triennio.
REQUISITI CURRICULARI RICHIESTI:
I requisiti per l’iscrizione alla Laurea Magistrale in Filosofia contemporanea sono:
a) il possesso di una laurea triennale nella classe L05 (o precedente laurea triennale Classe 29), senza ulteriori
verifiche curriculari;
b) gli studenti in possesso di altre lauree (di qualunque tipo), previa verifica dei requisiti curriculari, possono
iscriversi alla laurea magistrale in Filosofia contemporanea purché abbiano acquisito almeno 90 CFU negli
ambiti e nei settori previsti dalla tabella ministeriale della Classe L05 e purché tra essi vi siano almeno 48
CFU in discipline filosofiche (M-FIL/01; M-FIL/02; M-FIL/03; M-FIL/04; M-FIL/05; M-FIL/06; M-
FIL/07; M-FIL/08; IUS/20; SPS/01).
Attività formative a scelta dello studente (12 CFU)
Per le attività formative a scelta dello studente sono riconosciuti 12 CFU. Questi crediti possono essere acquisiti
attraverso:
1) il superamento di un esame con votazione (non computata nella media) relativo a corsi curriculari (modulo
minimo 6 CFU) di qualunque disciplina attivata nel Corso di laurea o in altri corsi di laurea, anche triennali,
dell’Ateneo di Messina;
2) la partecipazione a convegni, seminari, promossi dall’Università di Messina. Per il riconoscimento dei CFU
lo studente dovrà presentare al Coordinatore, al fine della sua approvazione in Consiglio di Corso di Laurea,
una formale richiesta, allegando la seguente documentazione: a) una copia dettagliata del programma
dell’attività formativa da cui risulti l’impegno orario; b) un attestato di presenza; c) una copia della relazione
scritta sull’attività svolta, discussa oralmente con il responsabile dell’iniziativa, e da lui controfirmata.
L’attribuzione dei CFU, da parte del Consiglio, avverrà sulla base della congruità dell’iniziativa con gli
obiettivi formativi del Corso di Laurea (in caso contrario l’attribuzione dei crediti sarà proporzionalmente
ridotta) e secondo la seguente tabella:
numero ore impegno CFU
32
frontale dello studente
2-3 0,25
4-5 0,50
8-10 1
e relativi multipli sino ad un massimo di CFU 2 per ogni singola iniziativa.
Ulteriori Conoscenze linguistiche (3 CFU)
Per le ulteriori conoscenze linguistiche sono riconosciuti 3 CFU. Il livello di conoscenza richiesto di una lingua
europea (inglese, francese, tedesco, spagnolo) è B1.
La verifica della competenza linguistica è demandata ad un esame orale con apposita commissione nominata dal
Dipartimento.
Abilità informatiche (3 CFU)
Le abilità informatiche saranno certificate dal professore relatore della tesi di laurea ed approvate dal Consiglio di
Corso di Laurea. La verifica delle abilità informatiche è volta a valutare la capacità, da parte dello studente, di
utilizzo del computer, con particolare riguardo a: 1) elaborazione di testi con formattazione, inserimento delle
note, ecc. e utilizzo dello strumento “revisione” per la correzione dei testi; 2) ricerche bibliografiche su Internet;
3) utilizzo della posta elettronica; 4) capacità di creazione di documenti in formato pdf. Essa viene attestata dal
professore relatore della tesi di laurea.
Stage in Biblioteca (3 CFU)
Lo stage si svolge presso la Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia. Esso consiste nella frequenza,
debitamente certificata, per complessive 36 ore, sotto la guida di un tutor bibliotecario, al fine di acquisire la più
adeguata competenza nell’utilizzo di tutti gli strumenti di consultazione bibliografica, anche informatici,
indispensabili all’ideazione e alla realizzazione di un lavoro scientifico; lo Stage intende anche offrire
l’opportunità di apprendere le più recenti tecniche di catalogazione e schedatura del patrimonio librario.
Caratteristiche della prova finale (21 CFU)
La prova finale consiste nella stesura, sotto la guida di un docente del Corso di Laurea (relatore), di una tesi
elaborata in modo originale, avente l’impostazione di un saggio scientifico corredato di note, analisi delle fonti e
documentazione bibliografica, da discutere, con lo specifico intervento di un correlatore, in seduta di Laurea.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 8e; il Consiglio approva
f. Corso di laurea Magistrale in Lingue moderne: letterature e traduzione (cl. LM-37):
relativo provvedimento;
Il Direttore illustra le caratteristiche del Manifesto degli Studi approvato dal Consiglio di Corso
di Laurea in Lingue moderne: letterature e scienze della traduzione del 13 gennaio 2015. Il
Consiglio all’unanimità l’approva nella forma qui riportata.
CORSO DI STUDIO MAGISTRALE IN LINGUE MODERNE:
LETTERATURE E SCIENZE DELLA TRADUZIONE
Manifesto degli Studi per il I e II anno
a. a. 2015-2016
Obiettivi formativi qualificanti della classe: LM-37 Lingue e letterature moderne europee e americane
33
I laureati nei Corsi di Studio magistrale della classe devono:
* possedere conoscenze avanzate della storia della letteratura e della cultura delle civiltà europee e americane
nelle loro differenti espressioni;
* possedere una sicura competenza di almeno una tra le lingue e civiltà europee e americane e gli strumenti
teorici per la loro comparazione;
* aver acquisito gli strumenti teorici e applicativi per l'analisi linguistica e per la didattica delle lingue e delle
letterature;
* essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici negli ambiti specifici di competenza;
* possedere la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano.
Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono, con funzioni di elevata
responsabilità,
* negli istituti di cooperazione internazionale;
* nelle istituzioni culturali italiane all'estero e nelle rappresentanze diplomatiche e consolari;
* in enti ed istituzioni nazionali e internazionali.
Attività professionali previste sono anche:
* come consulenti linguistici nei settori dello spettacolo, dell'editoria e del giornalismo e nella comunicazione
multimediale;
* come traduttori di testi letterari.
All'interno di questa laurea magistrale gli atenei potranno organizzare percorsi in traduzione letteraria che
perseguiranno l'obiettivo di garantire elevate competenze teoriche e applicative finalizzate alla traduzione di testi
letterari o saggistici e conoscenza del mondo editoriale.
Gli atenei organizzeranno, in accordo con enti pubblici e privati, stages e tirocini.
Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270
(DM 31 ottobre 2007, n.544, allegato C)
La trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 si è resa necessaria per l'adeguamento alla nuova
normativa e per un effettivo miglioramento dell'offerta didattica.
In particolare si è mirato a:
- qualificare meglio il Corso di Studio magistrale;
- lasciare agli studenti una maggior possibilità di scelta rispetto a quella fornita dal corso precedente, virtualmente
bloccato, affinché il nuovo corso potesse in qualche misura adattarsi ai loro singoli interessi culturali;
- fornire la possibilità di accedere alla laurea specialistica LM 37 anche agli studenti provenienti da altri trienni a
indirizzo linguistico;
- dare agli studenti la possibilità di seguire un corso magistrale dal carattere professionalizzante;
- permettere di acquisire i requisiti di conoscenze (anche espressi in CFU)necessari per gli eventuali
completamenti di percorsi formativi attualmente richiesti dalla normativa vigente relativamente all'insegnamento.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione
Sarà possibile formulare un giudizio specifico sulle strutture e sulle le risorse di docenza al momento dell'esame
per l'attivazione, anche a fronte del regolamento didattico del corso; attualmente il range CFU totali del corso è
120-178.
GIUDIZIO SINTETICO Il Nucleo di Valutazione esprime parere favorevole. In sintesi il NdV ritiene di
esprimere una valutazione pienamente positiva sulla progettazione del Corso in analisi. Si reitera il consiglio di
migliorare la sezione Caratteristiche della prova finale.
Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi,
professioni
In data 11 gennaio 2008, alle ore 10.00, nei locali dell'Aula Magna dell'Università di Messina, il Rettore, previo
avviso di convocazione del 3 gennaio 2008, ha incontrato le Parti Sociali del mondo del lavoro, a livello locale
per la consultazione sugli Ordinamenti Didattici dei corsi di laurea proposti dalle Facoltà, per l'a.a. 2008/2009,
prevista dall'art 11, 4° comma, del D.M. n. 270/2004.
Il Rettore ha illustrato l'Offerta Formativa dei corsi di laurea delle Facoltà dell'Ateneo, come indicato
nell'opuscolo consegnato ai presenti, trasformati ed i corsi di laurea di nuova istituzione, in applicazione del D.M.
n. 270/2004, e i corsi di laurea, già esistenti, il cui adeguamento dovrà necessariamente avvenire entro l'a.a.
2010/2011. Ha comunicato ai presenti che sono stati proposti nuovi corsi di laurea Magistrali in "Biotecnologie
34
per la salute"- LM/9, in "Arte e scienza dello spettacolo" - LM/65, in "Civiltà artistica dell'umanesimo e del
rinascimento" - LM/89 ed in "Turismo e spettacolo" - LM/49 e LM/65.
Il Rettore ha messo in risalto l'importanza che i nuovi corsi di laurea hanno verso degli sbocchi occupazionali nei
rispettivi settori del mondo del lavoro.
Il dibattito, che ne è derivato, è stato ampio ed articolato, cui hanno partecipato numerosi rappresentanti delle
Parti Sociali, i quali hanno espresso giudizio favorevole all'iniziativa del Rettore riconoscendo piena validità ai
corsi di laurea offerti dall'Ateneo, che rispondono ampiamente alle aspettative degli studenti, proiettati nel mondo
del lavoro.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il Corso di Studio magistrale in Lingue moderne: Letterature e traduzione, mira a fornire al laureato approfondite
competenze metodologiche e scientifiche nelle lingue moderne euroamericane e mediterranee, considerate sia in
una prospettiva storica e filologica, sia, più concretamente, in quanto lingue d'uso, nonché nelle rispettive culture
e letterature. Il corso offre allo studente più percorsi formativi, privilegiando le materie di carattere filologico-
letterario, e una prospettiva essenzialmente comparatistica, che permettono allo studente l'approfondimento
critico dei fenomeni letterari. Qualunque sia la scelta dello studente attraverso un piano di studi individuale, viene
fornita, comunque, una solida formazione linguistica e una preparazione a largo raggio, che consenta ai laureati -
secondo le raccomandazioni dei cosiddetti descrittori di Dublino' - di integrare le conoscenze in modo autonomo,
di gestire la complessità, di formulare giudizi autonomi e di elaborare ed applicare idee originali.
In particolare, ai laureati verranno assicurate conoscenze approfondite sulle civiltà europee e americane, un
elevato livello di apprendimento pratico e teorico di una o due tra le lingue in cui queste civiltà si sono espresse e
una buona formazione sulla didattica delle lingue e delle letterature. Inoltre, i laureati possiederanno:
- ampie e sicure competenze nelle corrispondenti letterature europee o extraeuropee, una solida formazione
storico-filologica e gli strumenti per operare un'analisi critica, ovvero
- una solida conoscenza dei differenti strati e degli stili della lingua straniera studiata, e la capacità di analizzare
criticamente i fenomeni linguistici, di compiere in modo professionale la traduzione di testi letterari o saggistici.
Sono previsti per questo corso di laurea sbocchi occupazionali di vario tipo, quali: impieghi negli istituti di
cooperazione internazionale e nelle istituzioni culturali (p. e. istituzioni culturali italiane all'estero,
rappresentanze diplomatiche e consolari ecc.), collaborazioni a enti e istituzioni nazionali e internazionali, attività
professionali professionistiche come consulenti linguistici nei settori dello spettacolo, dell'editoria, del
giornalismo, del turismo, della comunicazione multimediale; attività professionistica di traduttore.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007,
art. 3, comma 7)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I laureati devono aver perfezionato le conoscenze linguistiche del triennio, ma soprattutto, devono averle
approfondite, sia in prospettiva diacronica che sincronica, al fine di comprendere a fondo il funzionamento delle
singole lingue e di sviluppare la riflessione metalinguistica.
Dando per scontato che la comprensione della lingua (comprehension) deve essere assicurata dal triennio, nella
specialistica i laureati svilupperanno soprattutto la sensibilità ai diversi livelli della lingua stessa (registri, stili,
linguaggi settoriali).
Nell'ambito letterario, i laureati completeranno la formazione del triennio, non solo ampliando e approfondendo
la conoscenza diacronica delle singole letterature, ma acquisendo una prospettiva comparatistica e una
competenza specifica nella tassonomia letteraria.
Tali risultati saranno conseguiti attraverso insegnamenti mirati: i corsi di lingua straniera, che da un lato
verteranno specificamente sulla storia della lingua, dall'altro sulla sua interna complessità, e i corsi di filologia,
intesi soprattutto come riflessione sui meccanismi interni della lingua e del fatto letterario. E' previsto anche il
ricorso ai laboratori linguistici, grazie ai quali lo studente potrà esercitare la capacità di riconoscere, di riprodurre
e di utilizzare creativamente i diversi livelli linguistici. I corsi comprenderanno inoltre esercitazioni pratiche e
seminari. Le competenze acquisite saranno sempre verificate in itinere, mediante la produzione di elaborati
originali da parte degli studenti, e certificate al termine dei singoli corsi da un esame finale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
In ambito letterario, i laureati saranno in grado di compiere un'analisi critica del testo; di avvicinarsi criticamente
ai singoli autori; di riconoscere le costanti della fenomenologia letteraria, e di porle in relazione col contesto
euroamericano. Questi risultati saranno essenzialmente conseguiti attraverso la frequenza ai corsi di Letteratura
35
straniera, che a differenza degli analoghi corsi del triennio, dovranno avere un taglio critico più che descrittivo,
problematico più che semplicemente storico.
In ambito propriamente linguistico, i laureati avranno la capacità di tradurre ricreando nella lingua d'arrivo la
patina stilistica del testo di partenza, e, a livello orale, di esprimersi secondo i contesti e le circostanze, anche
relativamente a tematiche nuove o non familiari.
Sono inoltre previsti corsi di respiro più ampio, tesi a irrobustire la capacità di comprensione dello specifico
letterario, fornendo allo studente i fondamentali strumenti di analisi letteraria.
Elemento fondamentale, la sicura padronanza di questi strumenti verrà esercitata e testata attraverso prove
pratiche (di traduzione, di analisi letteraria e retorico-stilistica), scaglionate durante il corso e da un esame finale
conclusivo.
Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati avranno la capacità di rielaborare autonomamente la forma linguistica, interpretando i dati delle lingue
di partenza, e trasformandoli anche attraverso un'adeguata contestualizzazione.
In ambito letterario, gli studenti saranno in grado di problematizzare il testo, cioè di leggerlo non come un dato
acquisito, ma come uno stimolo alla riflessione ermeneutica.
In entrambi i casi, sarà incentivata la sensibilità verso i problemi deontologici connessi alle attività e ai giudizi,
tanto nella prassi traduttoria che in quella interpretativa.
Per sua natura, questo obiettivo formativo è il più difficile da conseguire, e il più arduo da testare. Il Corso di
Studio mira a produrlo soprattutto incentivando la produzione autonoma da parte degli studenti (in opposizione
alla ripetizione, in certo modo passiva, che caratterizza di fatto gran parte del percorso del triennio). A questo fine
si seguiranno due vie parallele:
- per tutti i corsi saranno previste esercitazioni pratiche - per esempio attraverso la periodica produzione di papers
- che stimolino la creatività critica dei discenti;
- tutti i corsi dovranno necessariamente prevedere un modulo di esercitazioni seminariali, in cui lo studente
pratichi un confronto concreto col docente, e si abitui a formulare persuasivamente e a difendere efficacemente le
proprie personali convinzioni.
Ciò permetterà da un lato un allenamento costante e progressivo, dall'altro una puntuale verifica in itinere dei
risultati didattici che renderà meno aleatoria la valutazione.
Il naturale sbocco di questo percorso sarà ovviamente costituito dall'elaborato finale, in cui lo studente dovrà dar
prova di aver effettivamente conseguito una sua propria autonomia di giudizio, affrontando con originalità ed
efficacia l'argomento propostogli.
Abilità comunicative (communication skills)
I laureati devono saper comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni, tanto a livello scritto che orale, a
interlocutori specialisti e non specialisti, modulando le proprie formulazioni e adattandole alle varie esigenze.
Vale anche per questo obiettivo formativo, quanto si è detto sopra. E' soprattutto attraverso le esercitazioni
pratiche (papers e seminari; ma anche stages, che il Corso di Studio organizzerà all'esterno dell'università) che lo
studente avrà modo di affinare le proprie abilità comunicative, non limitandole alla passiva ripetizione di
contenuti appresi mnemonicamente.
Lo studente dovrà dar prova di aver acquisito un'ottima abilità comunicativa nella lingua o nelle lingue studiate a
livello orale, riuscendo a comunicare oralmente in modo fluido, corretto, preciso e flessibile. L'acquisizione di
queste abilità verrà testata
a) nelle esercitazioni pratiche e nei laboratori linguistici,
b) nel corso della prova che concluderà ciascun corso, da tenersi rigorosamente in lingua, e
c) nell'elaborazione e nella discussione dell'elaborato finale, anch'essa da tenersi, almeno in parte, nella lingua
d'arrivo.
Inoltre, lo studente dovrà dimostrare di aver conseguito sufficienti abilità comunicative dando periodicamente
persuasive prove della sua capacità di analizzare il testo letterario, e dovrà dimostrare di essere in grado di
tradurre testi di varia epoca e di diverso stile in modo corretto, elegante e fedele.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I laureati devono aver sviluppato capacità e metodologie di apprendimento necessarie, non solo per intraprendere
eventuali studi successivi con un alto grado di autonomia, ma anche, e soprattutto, per acquisire autonomamente,
nella prassi lavorativa, le conoscenze via via necessarie, in modo da ingenerare un continuo processo di
formazione di autoapprendimento.
36
Anche in questo caso, i corsi seminariali che prevedono un'attiva e critica partecipazione da parte degli studenti, e
richiedono una ricerca autonoma e indipendente, sembrano essere il mezzo più idoneo per sviluppare quelle
capacità e quelle metodologie che assicureranno un processo di formazione continua.
Conoscenze richieste per l'accesso
(DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
Per poter accedere alla Laurea magistrale in Lingue moderne: Letterature e traduzione,lo studente deve aver
acquisito alcuni requisiti minimi.
Accedono alla Laurea magistrale gli studenti in possesso della Laurea triennale interclasse in Lingue, Letterature
Straniere e Tecniche della mediazione linguistica, Classi 11 e 12, con percorsi triennali in: "Lingue e e
Letterature Europee", "Lingue e culture mediterranee", "Mediazione linguistica".
di una Laurea triennale nelle classi 11 e 12, provenienti da altra sede universitaria, purché dispongano di almeno
60 CFU validi per questa Laurea specialistica.
di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo dalle disposizioni ministeriali relative
all'immatricolazione degli studenti stranieri o in applicazione dei vigenti accordi internazionali, e purché i debiti
formativi non eccedano il tetto massimo di 60 CFU.
Inoltre, nel caso di studenti in possesso di una Laurea triennale o di un titolo equipollente con elevata
preparazione e/o in situazioni particolari (p.e. con lingua madre diversa dall'italiano), il Consiglio di Corso di
Studio può, previa motivata delibera, deciderne l'ammissione anche in parziale deroga ai requisiti di cui sopra (v.
DM 386 del 26 luglio 2007, allegato 1, punto 3,e).
Per gli studenti non in possesso di Laurea triennale nelle classi 11 e 12, e /o provenienti da altra sede, si
propongono quali requisiti minimi (che sommati alle competenze che si acquisiranno nella Laurea magistrale
possono soddisfare la declaratoria della classe LM 37) :
1) Per il percorso a lingua unica, i seguenti 60 CFU:
- 24 CFU (= 2 annualità) in una lingua (si intende insegnamento', non SSD)
- 12 CFU (= 2 annualità) nella corrispondente letteratura
- 6 CFU (= 1 annualità) in una materia appartenente al SSD L-Lin 01, Glottologia e linguistica o L-LIN/02.
- 18 CFU conseguiti in uno o più SSD previsti dalle tabelle delle classi 11 e 12.
2) per il percorso a due lingue i seguenti 90 CFU:
- 24 CFU (= 2 annualità) in una lingua (si intende insegnamento', non SSD)
- 24 CFU (= 2 annualità) in un'altra lingua (si intende insegnamento', non SSD)
- almeno 12 + 12 CFU (=2 + 2 annualità) nelle due corrispondenti letterature (si intende insegnamento' non SSD)
- 6 CFU (= 1 annualità) in una materia appartenente al SSD L-Lin 01, Glottologia e linguistica o L-LIN/02.
-12 CFU conseguiti in uno o più SSD previsti dalle tabelle delle classi 11 e 12.
I due insegnamenti di lingua e quelli della corrispondente letteratura devono essere compresi fra quelli sotto
elencati.
L-LIN/03 - Letteratura francese
L-LIN/04 - Lingua e traduzione - lingua francese
L-LIN/05 - Letteratura spagnola
L-LIN/06 - Lingua e letterature ispano-americane
L-LIN/07 - Lingua e traduzione - lingua spagnola
L-LIN/10 - Letteratura inglese
L-LIN/11 - Lingue e letterature angloamericane
L-LIN/12 - Lingua e traduzione - lingua inglese
L-LIN/13 - Letteratura tedesca
L-LIN/14 - Lingua e traduzione - lingua tedesca
L-LIN/18 - Lingua e letteratura albanese
L-LIN/21 - Slavistica
In aggiunta a tali requisiti minimi, verrà testata la personale preparazione di ogni singolo studente, mediante
prove le cui modalità specifiche sono previste nel Regolamento didattico del Corso.
Caratteristiche della prova finale
(DM 270/04, art 11, comma 3-d)
37
La Laurea magistrale in Lingue moderne: Letterature e traduzione si consegue previo superamento di una prova
finale, che consiste nella presentazione e nella discussione di una tesi dai contenuti originali, elaborata dallo
studente sotto la guida di un relatore.
Nel regolamento didattico del Corso di Studio magistrale saranno disciplinate le modalità di organizzazione e di
svolgimento della prova finale, le procedure per l'attribuzione degli argomenti e i criteri di valutazione, tenuto
anche conto di quanto stabilito in materia dal Regolamento didattico d'Ateneo e dal Regolamento del
Dipartimento di Civiltà antiche e moderne.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
(Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
Sono previsti per questo Corso di Studio sbocchi occupazionali di vario tipo, dall'insegnamento a funzioni di
elevata responsabilità, quali: impieghi negli istituti di cooperazione internazionale e nelle istituzioni culturali (p.
e. istituzioni culturali italiane all'estero, rappresentanze diplomatiche e consolari ecc.), collaborazioni a enti e
istituzioni nazionali e internazionali, attività professionali professionistiche come consulenti linguistici nei settori
dello spettacolo, dell'editoria, del giornalismo, della comunicazione multimediale; attività professionistica di
traduttore.
Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)
Scrittori e poeti - (2.5.4.1.1)
Dialoghisti e parolieri - (2.5.4.1.2)
Redattori di testi per la pubblicità - (2.5.4.1.3)
Redattori di testi tecnici - (2.5.4.1.4)
Interpreti e traduttori di livello elevato - (2.5.4.3.0)
Linguisti e filologi - (2.5.4.4.1)
Revisori di testi - (2.5.4.4.2)
Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche - (2.6.2.4.0)
Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze storiche e filosofiche - (2.6.2.5.1)
Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze pedagogiche e psicologiche - (2.6.2.5.2)
Manifesto degli studi per l’anno accademico 2015-2016
CORSO DI STUDIO MAGISTRALE IN LINGUE MODERNE:
LETTERATURE E TRADUZIONE
I ANNO
Settori Discipline CFU Attività
formative
Ambito Disciplinare
L-LIN/04
L-LIN/07
L-LIN/12
L-LIN/14
L-LIN/21
L-LIN/11
Lingua straniera A: una a scelta tra:
Lingua francese I
Lingua spagnola I
Lingua inglese I
Lingua tedesca I
Lingua russa I
Lingua angloamericanaI
9 B LINGUE E LETTERATURE
MODERNE
L-LIN/03
L-LIN/05
L-LIN/10
Letteratura della Lingua A: una a scelta tra:
Letteratura francese I
Letteratura spagnola I
Letteratura inglese I
9 B LINGUE E LETTERATURE
MODERNE
38
L-LIN/13
L-LIN/21
L-LIN/11
Letteratura tedesca I
Letteratura russa I
Letteratura angloamericana I
L-FIL-LET/09
L-FIL-LET/15
Filologia della Lingua A: una a scelta tra:
Filologia romanza
Filologia germanica
9 B
METODOLOGIE
LINGUISTICHE,
FILOLOGICHE
COMPARATISTICHE E DELLA
TRADUZIONE
L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea 6 B LINGUA E LETTERATURA
ITALIANA
Attività a scelta dello studente 9 D
Una materia a scelta tra :
L-FIL-LET/09 - Filologia romanza
L-FIL-LET/14 - Letterature comparate
L-FIL-LET/15 - Filologia germanica
L-LIN/03 - Letteratura francese I
L-LIN/04 -Lingua francese I
L-LIN/05 - Letteratura spagnola I
L-LIN/07 - Lingua spagnola I
L-LIN/10 - Letteratura inglese I
L-LIN/12 - Lingua inglese I
L-LIN/13 - Letteratura tedesca I
L-LIN/14 - Lingua tedesca I
L-LIN/21 - Lingua russa I
L-LIN/21 - Letteratura russa I
L-LIN/11 - Lingua angloamericana I
L-LIN/11 - Letteratura angloamericana I
L-OR/12 - Lingua araba
M-STO/01- Storia medievale
9 C
II ANNO
Settori Discipline CFU Area
form.
Ambito
L-LIN/04
L-LIN/07
Lingua straniera A: una a scelta tra:
Lingua francese II
Lingua spagnola II
6 B LINGUE E LETTERATURE MODERNE
39
L-LIN/12
L-LIN/14
L-LIN/21
L-LIN/11
Lingua inglese II
Lingua tedesca II
Lingua russa II
Lingua angloamericana II
L-LIN/03
L-LIN/05
L-LIN/10
L-LIN/13
L-LIN/21
L-LIN/11
Letteratura della Lingua A: una a scelta tra:
Letteratura francese II
Letteratura spagnola II
Letteratura inglese II
Letteratura tedesca II
Letteratura russa II
Letteratura angloamericana II
9 B LINGUE E LETTERATURE MODERNE
L-LIN/01
Linguistica applicata 6 B METODOLOGIE LINGUISTICHE,
FILOLOGICHE COMPARATISTICHE E
DELLA TRADUZIONE
una a scelta tra:
L-ART/01 -Storia dell'arte medievale
L-ART/02 -Storia dell'arte moderna
L-OR/12 -Letteratura araba
M-GGR/01 -Geografia
M-STO/02 -Storia moderna
M-STO/03- Storia dell'Europa orientale
M-STO/04- Storia contemporanea
6 DISCIPLINE LINGUISTICO LETTERARIO,
ARTISTICHE, STORICHE,
DEMOTENOANTROPOLOGICHE E
FILOSOFICHE
una a scelta tra:
L-FIL-LET/09 - Filologia romanza *
L-FIL-LET/14 - Letterature comparate *
L-FIL-LET/15 - Filologia germanica *
L-LIN/03 - Letteratura francese II
L-LIN/05 - Letteratura spagnola II
L-LIN/10 - Letteratura inglese II
L-LIN/13 - Letteratura tedesca II
L-LIN/21 - Letteratura russa II
L-OR/12 - Lingua araba *
M-STO/01- Storia medievale*
9
una a scelta tra:
L-LIN/04 Lingua francese II
L-LIN/07 - Lingua spagnola II
L-LIN/11 - Lingue anglo-americane II
L-LIN/12 - Lingua inglese II
L-LIN/14 - Lingua tedesca II
L-LIN/21 - Lingua russa II
L-ART/01- Storia dell'arte medievale
L-ART/02 -Storia dell'arte moderna
6
40
* Disciplina non biennalizzabile
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 8f; il Consiglio approva
g. Corso di laurea Magistrale in Civiltà letteraria dell’Italia medievale e moderna (cl. LM-
14): relativo provvedimento;
Il Direttore illustra le caratteristiche del Manifesto degli Studi approvato dal Consiglio di Corso
di Laurea in Civiltà letteraria dell’Italia medievale e moderna (cl. LM-14) del 14/01/2015. Il
Consiglio all’unanimità l’approva nella forma qui riportata.
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN
CIVILTÀ LETTERARIA DELL’ITALIA MEDIEVALE E MODERNA
(A.A. 2015-2016)
MANIFESTO DEGLI STUDI
Obiettivi formativi qualificanti della classe: LM-14 Filologia moderna
I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono:
* possedere una preparazione approfondita atta a sviluppare autonome capacità nei settori della filologia
medievale, moderna e contemporanea e delle relative letterature, sulla base di conoscenze metodologiche,
teoriche e critiche;
* possedere solide basi teoriche sui processi di comunicazione in generale e sui meccanismi della produzione e
della comunicazione letteraria in particolare, nonché delle problematiche emergenti dai nuovi canali della
trasmissione dei testi contemporanei;
* possedere i fondamenti della conoscenza teorica del linguaggio;
* possedere una conoscenza specialistica di specifiche lingue e letterature del medioevo e dell'età moderna e
contemporanea;
* essere in grado di utilizzare in maniera adeguata i principali strumenti informatici e della comunicazione
telematica negli ambiti specifici di competenza;
* essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre
l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono in settori, nei quali svolgeranno
funzioni di elevata responsabilità, come:
* industria culturale ed editoriale;
* istituzioni specifiche, come archivi di stato, biblioteche, sovrintendenze, centri culturali, fondazioni;
* organismi e unità di studio presso enti ed istituzioni, pubbliche e private, sia italiane che straniere.
Gli atenei organizzano, in relazione ad obiettivi specifici ed in accordo con enti pubblici e privati, stages e
tirocini.
L-OR/12- Letteratura araba
M-GGR/01 -Geografia
M-STO/02- Storia moderna
M-STO/03 -Storia dell'Europa orientale
M-STO/04 -Storia contemporanea
INF/01 Abilità informatiche ( Informatica) 3 ULTERIORI ATTIVITÀ
FORMATIVE
Prova finale 24
TOT. 120
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
41
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007,
art. 3, comma 7).
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Il laureato nel Corso di Laurea in Civiltà letteraria dell’Italia medievale e moderna possiede la capacità di
impiegare, raffinandole, le competenze già acquisite lungo il percorso di studi, e di saper affrontare con analitica
maturità problemi e temi aperti (nella linea di un più adeguato impegno culturale) a contesti interdisciplinari
connessi comunque alla propria area formativa.
In particolare:
- nell’ambito delle discipline filologico-letterarie (SSD L-FIL/04; L-FIL-LET/09; L-FIL-LET/10; L-FIL-LET/11;
L-FIL-LET/13; L-FIL-LET/14) e linguistiche (L-FIL-LET/12) il laureato sviluppa sensibilità critica e
intelligenza esegetica, attraverso una sistematica educazione alla lettura ed all’interpretazione dei testi (ora letti in
rigorosa edizione critica), maturata, oltre che nella istituzionale attività didattica frontale, in attività seminariali
specifiche; esercitazioni di metrica, stilistica e retorica; esercizî di trascrizione di testi manoscritti (medievali e
moderni); incontri con poeti e scrittori; organizzazione e partecipazione a convegni e giornate di studio;
- nell’ambito delle discipline storico-artistiche (SSD L-ANT/03; M-STO/01; M-STO/02; M-STO/04; M-
GGR/01; L-ART/01; L-ART/02) approfondisce il rapporto intenso che lega i fenomeni letterari ai processi storici
e artistici, segnandone gli sviluppi e i movimenti, anche in questo caso attraverso una sistematica educazione alla
piena comprensione dei processi storici (nelle loro varianti politiche, economiche e antropologiche), e dei
processi artistici, maturata in una articolata e variegata offerta didattica, che va dalla sapiente utilizzazione delle
fonti storiografiche e archivistiche (con tirocini presso accademie e archivi pubblici e privati), alla conoscenza
delle tecniche artistiche e pittoriche (con tirocini presso musei e istituti d’arte).
Le competenze via via acquisite attraverso insegnamenti mirati nei SSD indicati sono verificate e certificate da
un esame finale orale
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and under standing).
Il laureato è pienamente in grado di applicare le proprie conoscenze, capacità di comprensione ed abilità nel
risolvere problemi, a tematiche nuove o non familiari, inserite anche in contesti interdisciplinari connessi alla
propria area formativa. In particolare, è in grado di utilizzare gli strumenti teorici avanzati della Letteratura
italiana medievale e moderna (SSD L-FIL-LET/10; L-FIL-LET/11), della Filologia della letteratura italiana (L-
FIL-LET/13), della Linguistica italiana (L-FIL-LET/12); dell’esegesi delle fonti storiografiche (L-ANT/03; M-
Il Corso di Laurea Magistrale in Civiltà letteraria dell’Italia medievale e moderna mira a fornire al laureato
competenze metodologiche e scientifiche sul versante della storia linguistica e letteraria italiana, studiata nel suo
assetto storico-geografico, indagata e arricchita dallo studio della tradizione latina e delle dinamiche linguistiche
e culturali romanze, opportunamente illuminata nel contesto storico e storico-artistico dal medioevo all’età
contemporanea. Con una prospettiva che privilegia il versante filologico e la dimensione comparatistica, atta ad
allargare gli orizzonti critici anche alle altre letterature. In questa direzione, l’offerta didattica prevede un più
congruo numero di crediti a quei settori caratterizzanti del Corso, che ne costituiscono l’intima struttura
(Letteratura italiana, Letteratura latina, Letteratura italiana contemporanea, Filologia della letteratura italiana e
Filologia e linguistica romanza, Linguistica italiana, Critica letteraria e Letterature comparate).
In particolare, oltre i requisiti qualificanti della Classe, che il Corso fa integralmente propri, il Corso di Laurea in
Civiltà letteraria dell’Italia medievale e moderna intende offrire, come obiettivi formativi peculiari:
- un significativo rafforzamento del quadro culturale generale necessario per una adeguata comprensione dei
contesti;
- una più solida formazione nel settore della Lingua e della Letteratura italiana, che risponda agli specifici
requisiti individuati dal sistema dei Descrittori di Dublino, consentendo ai laureati della Classe di integrare le
conoscenze in modo autonomo, di gestire la complessità dei fenomeni letterari, di formulare giudizi autonomi e
di elaborare ed applicare idee originali;
- una approfondita conoscenza dei più rilevanti e significativi statuti e strumenti che connotano il fenomeno
letterario (stilistica, retorica, prosodia e metrica), premessa indispensabile per un più consapevole approccio ai
testi;
- una matura consuetudine ai testi e agli strumenti della più aggiornata critica letteraria.
L’offerta didattica del Corso di Laurea Magistrale agevola infine l’ammissione alle prove di accesso alle SISS.
42
STO/01; M-STO/02; M-STO/04) e dei materiali artistici (L-ART/01; L-ART/02): strumenti acquisiti nel corso
dell'attività didattica frontale e delle previste attività seminariali. Una competenza che egli matura attraverso una
personale adesione a progetti ‘didattici’ (anche extracurriculari), tendenti ad una più completa maturazione del
suo livello culturale (stage; meeting in centri di studio nazionali e internazionali; incontri interdisciplinari).
Acquisisce piena maturità nella lettura e nella interpretazione dei testi italiani (L-FIL-LET/10), così come dei
testi in lingua latina (L-FIL-LET/04), assecondando un itinerario di approfondimento regolarmente previsto negli
anni di corso, con appropriati interventi didattici: esercitazioni di metrica, stilistica e retorica; esercitazioni di
esegesi e commento dei testi. La capacità di applicare conoscenza e comprensione delle competenze maturate è
verificata attraverso prove pratiche (analisi letteraria, retorica e stilistica) effettuate in itinere e nell'esame finale
conclusivo.
Il laureato ha la padronanza di una lingua della Comunità europea ed è in grado di utilizzarla sia in forma scritta
che orale, per esprimere contenuti di natura scientifica o generale verificata da una prova d'esame.
Autonomia di giudizio (making judgements) Il laureato è in grado di sapersi muovere liberamente ed autonomamente tra problemi e temi legati al proprio
indirizzo di studi, di arricchire le proprie conoscenze e di gestire le problematiche ad esse connesse.
Sa, altresì, elaborare giudizî in qualsiasi contesto concettuale e metodologico, senza perdere di vista le ragioni
storiche, sociali ed etiche della propria ricerca. È, a proposito, incoraggiata la sua sensibilità verso i problemi
deontologici connessi alla propria specifica attività di ricerca e ai propri giudizi interpretativi e critici.
L'autonomia di giudizio verrà maturata e verificata attraverso una intensa attività seminariale tendente ad abituare
lo studente a supportare le proprie analisi e i propri giudizi.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato sa comunicare con chiarezza e proprietà di linguaggio i risultati delle proprie ricerche, le metodologie
e gli strumenti utilizzati. Possiede buone capacità di elaborare testi, di recensire materiali bibliografici, di
presentare i dati della ricerca. È anche capace di sfruttare strumenti informatici e di scrivere e comunicare
correttamente in almeno una lingua straniera. Ha le attitudini a svolgere lavoro di gruppo e ad organizzare
informazioni, a interlocutori specialisti e non specialisti, su temi connessi alla propria area formativa. Abitudini,
queste, che egli ha maturato attraverso una serie di iniziative che lo vedono protagonista sia nelle attività
seminariali, sia nella scrittura di schede bibliografiche e recensioni (per riviste italiane e straniere, cartacee e on-
line), sia nella formulazione di interventi in dibattiti culturali organizzati dal Corso di Laurea su argomenti
specifici alla preparazione ed alla formazione dei suoi laureandi. Abitudini che ha, soprattutto, affinate nel corso
della elaborazione della sua tesi di laurea, in cui ha saputo mettere a profitto tutti gli strumenti di indagine e di
analisi acquisiti nel suo corso di studio.
L'acquisizione di tali abilità verrà verificata nel corso delle esercitazioni, nella prova finale relativa ai singoli
corsi e nell'elaborazione e nella discussione della tesi di laurea.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato sa potenziare le peculiari competenze metodologiche e culturali (sul versante filologico, linguistico e
storico-aristico), le quali gli consentono anche la possibilità di proseguire in studi più avanzati. Ha, infatti,
capacità di sviluppo ed approfondimento delle proprie competenze, con particolare riferimento alla consultazione
di materiale bibliografico, di banche dati, e di archivi letterari, secondo criteri e metodologie maturate ed
applicate nel corso degli studi. La capacità di apprendimento del laureato è sviluppata soprattutto durante le
attività seminariali, che richiedono una ricerca autonoma ed indipendente.
Conoscenze richieste per l'accesso
(DM 270/04, art 6, comma 1 e 2) Sono ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Civiltà letteraria dell’Italia medievale e moderna, previa verifica
della preparazione personale con modalità che saranno definite nel regolamento didattico del corso, gli studenti in
possesso della laurea triennale, conseguita, presso l'Università di Messina o altra Università italiana, nella Classe
L-10 o nella precedente Classe 5 (nei curricula classico e moderno).
Sono ammessi, previa verifica dei requisiti curriculari, gli studenti in possesso della Laurea triennale, purché
abbiano acquisito almeno 15 CFU nel SSD L-FIL-LET/10 (Letteratura italiana); 15 CFU nel SSD L-FIL-LET/04
(Lingua e letteratura latina); 15 CFU nei SSD L-LIN/01 (Glottologia e linguistica) e L-FIL-LET/12 (Linguistica
43
italiana); 15 CFU nei SSD L-FIL-LETT/09 (Filologia e linguistica romanza) e L-FIL-LET/13 (Filologia della
letteratura italiana); 20 CFU nei SSD SSD L-ANT/03 (Storia romana), M-STO/01 (Storia medievale), M-STO/02
(Storia moderna) e M-STO/04 (Storia contemporanea); 10 CFU nei SSD L-ART/01 (Storia dell’arte medievale),
L-ART/02 (Storia dell’arte moderna)e L-ART/03 (Storia dell’arte contemporanea); 6 CFU nei SSD M-GGR/01
(Geografia) e M-GGR/02 (Geografia economico-politica). Comunque, al momento della verifica, in
considerazione delle peculiarità del corso di laurea di provenienza e della preparazione individuale dello
studente,il Consiglio di corso di laurea può, con adeguata motivazione, ammettere lo studente che abbia requisiti
inferiori non oltre il 10% rispetto a quelli sopra indicati.
Sono previste modalità di riconoscimento di titoli di studio acquisiti presso gli Atenei stranieri.
Caratteristiche della prova finale
(DM 270/04, art 11, comma 3-d)
La prova finale consiste nella discussione, davanti a una commissione nominata dalle strutture didattiche, di una
Tesi di Laurea Specialistica. La Tesi di Laurea Specialistica dovrà essere il prodotto di un originale lavoro di
ricerca nell’ambito di uno dei settori disciplinari presenti nel Corso di Laurea. Dovrà rappresentare il culmine
della maturità critica conseguita negli anni di studio: ampiezza di conoscenze bibliografiche, padronanza degli
strumenti linguistici, capacità di approfondimento euristico sono le peculiari caratteristiche che il Regolamento
didattico del corso di studio richiede alla tesi. Il lavoro dello studente sarà guidato dalla presenza tutorale di un
docente che si assumerà l’onere di essere, in seduta d’esame, garante della metodologia seguita e dei risultati
ottenuti. Al relatore sarà affiancato un correlatore e i due docenti avranno la funzione di saggiare e far emergere
davanti alla commissione i principali aspetti di originalità della tesi.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
(Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
Con il conseguimento della Laurea, sarà possibile affrontare selezioni per posti di ruolo nell'amministrazione
pubblica e sarà possibile accedere, in base alle norme indicate nei relativi bandi, ai Dottorati di Ricerca.
I laureati specialisti potranno svolgere funzioni di elevata responsabilità in istituzioni specifiche, quali archivi di
Stato, Biblioteche, Sovrintendenze, in Centri culturali, Fondazioni, Case editrici, etc.; in organismi ed istituzioni
pubbliche e private, italiane e straniere. Il Corso può altresì offrire la preparazione di base per intraprendere la
professione di giornalista.
Il corso prepara alla professione di
PRIMO ANNO
SSD DISCIPLINA CFU
L-FIL-LET/10 Letteratura italiana 9
L-FIL-LET/04 Letteratura latina 9
L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea 6
L-FIL-LET/14 Letterature comparate 6
L-FIL-LET/ 09 Metodologia della ricerca filologica romanza 9
L-FIL-LET/13 Metodologia della ricerca filologica italiana 9
A scelta 12
Tot. 60
Linguisti e filologi - (2.5.4.4)
Archivisti, bibliotecari, conservatori di musei e specialisti assimilati - (2.5.4.5)
Scrittori ed assimilati - (2.5.4.1)
Ricercatori, tecnici laureati ed assimilati - (2.6.2.0)
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SECONDO ANNO
SSD DISCIPLINA CFU
L-FIL-LET/12 Metodologia della ricerca linguistica italiana 9
L-ANT/03
M-STO/01
M-STO/02
M-STO/04
Metodologia della ricerca storica antica*
Metodologia della ricerca storica medievale*
Metodologia della ricerca storica moderna*
Metodologia della ricerca storica contemporanea*
[*due discipline a scelta dello studente]
6
6
M-GGR/01 Metodologia della ricerca geografica 6
L-ART/01- L-ART/02 Metodologia della ricerca storico-artistica medievale e moderna 3+3
Prova finale 18
Conoscenze della lingua straniera (CFU 3), Conoscenze informatiche (CFU
3), Ulteriori conoscenze (CFU 3)
9
Tot. 60
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 8g; il Consiglio approva
h. Corso di laurea Magistrale in Metodi e linguaggi del giornalismo (cl. LM-19): relativo
provvedimento;
Il Direttore illustra le caratteristiche del Manifesto degli Studi approvato dal Consiglio di Corso
di Laurea in Metodi e linguaggi del giornalismo del 13/01/2015. Il Consiglio all’unanimità
l’approva nella forma qui riportata.
Corso di laurea magistrale in
METODI E LINGUAGGI DEL GIORNALISMO
(classe LM-19: Informazione e sistemi editoriali).
OBIETTIVI FORMATIVI E MANIFESTO DEGLI STUDI a.a. 2015-2016
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo. Il Corso di Laurea in Metodi e
Linguaggi del Giornalismo si propone l'obiettivo di formare laureati in grado di svolgere professioni di alto
profilo nel settore della comunicazione e dell'informazione. Il Corso di Laurea in Metodi e Linguaggi del
Giornalismo si caratterizza per la sua impostazione interdisciplinare finalizzata a dotare gli studenti di solide basi
teoriche indispensabili all'osservazione, all'analisi e alla descrizione della società e dei suoi fenomeni, in
particolare sotto il profilo socio-politico, storico ed istituzionale. Larga attenzione è data alle conoscenze
linguistiche sia per la lingua italiana che per le straniere, al fine di fornire agli studenti una specifica padronanza
dei lessici. Per quanto riguarda gli aspetti più professionalizzanti, il Corso si propone di far acquisire agli
studenti:
- approfondite conoscenze teoriche sui metodi e sui linguaggi del giornalismo cartaceo, radio-televisivo e
multimediale;
- strumenti metodologici idonei all'analisi sociopolitica e storica, con particolare riferimento agli scenari
internazionali, ai fini del lavoro nel campo dell'informazione;
- abilità di scrittura giornalistica, anche per i nuovi media, con particolare riferimento a Internet. Capacità che
vengono sviluppate con l'ausilio di attività seminariali e di laboratorio, affiancate alla didattica tradizionale;
- le competenze necessarie all'uso delle nuove tecnologie della comunicazione per la gestione ed organizzazione
delle imprese giornalistiche e editoriali (cartacee, audiovisive, on line), sia di carattere specialistico che
generalista;
- abilità di scrittura e competenze idonee alle attività degli uffici stampa, sia di enti pubblici che privati, acquisite
con l'apporto di attività seminariali, affiancate alla didattica tradizionale e alle attività di tirocinio;
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- capacità di progettazione e realizzazione di prodotti per l'informazione specializzata e periodica, sia di tipo
tradizionale che innovativo.
Il Corso di Laurea ha la normale durata biennale. L'attività didattica è organizzata su base semestrale tramite
lezioni, esercitazioni, seminari, laboratori e tirocini presso aziende ed enti convenzionati. I corsi saranno sia
monodisciplinari che integrati.
Le modalità di svolgimento degli esami, di accertamento del profitto, di verifica delle altre attività formative
(laboratori e tirocini) e della prova finale saranno definite in base ai regolamenti d'Ateneo, della Facoltà di
Lettere e Filosofia e del Corso di Laurea.
Per conseguire la laurea lo studente deve aver acquisito 120 CFU.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007,
art. 3, comma 7).
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). In base al percorso di formazione del
Corso Magistrale in Metodi e Linguaggi del Giornalismo, l'apprendimento atteso da parte del laureato è
incentrato sulla capacità di osservare e analizzare i fenomeni della società, rendendoli fruibili attraverso i
linguaggi specifici dell'informazione. Inoltre, è caratterizzato dall'abilità professionale tesa a facilitare la
comunicazione all'interno di enti, società e istituzioni. Al raggiungimento di tali obiettivi contribuisce una solida
preparazione in ambito sociologico (con particolare attenzione per i processi comunicativi), storico, linguistico-
letterario e politico- filosofico, con specifico riferimento ai linguaggi settoriali.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding). I laureati
applicheranno le proprie conoscenze nel mondo del lavoro, dimostrando competenze nella progettazione e
realizzazione di attività nel campo dell'informazione e della comunicazione; capacità di esercitare abilità
organizzative nel coordinare e promuovere lavoro di gruppo nel complesso mondo dell'informazione; capacità di
applicazione delle più moderne tecniche dell'informazione multimediale, per l'elaborazione delle informazioni
con finalità editoriali.
Autonomia di giudizio (making judgements). I laureati saranno in grado di accedere ad una profonda
decodificazione della realtà, grazie all'applicazione degli strumenti teorici acquisiti e attraverso lo sviluppo
dell'attenzione critica. Saranno anche in grado di contestualizzare notizie ed opinioni, con un ampio utilizzo
consapevole delle fonti d'informazione, sulla scorta di una solida formazione nel campo umanistico, informatico
e multimediale.
Abilità comunicative (communication skills). I laureati acquisiranno avanzate abilità specifiche dei metodi e dei
linguaggi del giornalismo, nelle sue molteplici variabili (uffici stampa, agenzie, giornali, radio, televisione,
internet... ). A tal fine, oltre alle attività didattiche soprattutto in campo linguistico, sono previsti approfondimenti
seminariali con il coinvolgimento di professionisti nel campo dell’informazione, dell'editoria e della
multimedialità.
Capacità di apprendimento (learning skills). I laureati dovranno acquisire padronanza dei metodi, dei linguaggi,
degli strumenti e delle tecnologie dell'informazione in modo tale da potere in futuro accedere con facilità agli
aggiornamenti del settore, per elaborare e progettare autonomamente la comunicazione nei contenuti e nelle
forme tradizionali e multimediali. La preparazione teorica nelle discipline linguistiche-letterarie, storiche e socio-
politologiche consentirà loro di approfondire ambiti specifici e condurre autonome ricerche. Il laureato avrà
conoscenze utili per il proseguimento degli studi post-laurea.
Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2). Per accedere al Corso di Laurea
Magistrale in Metodi e Linguaggi del giornalismo gli studenti devono possedere conoscenze approfondite nei
settori: storico; linguistico; sociologico; filosofico e del pensiero politico. Sono, altresì, considerate
propedeutiche conoscenze in ambito giuridico ed economico. Vengono ammessi tutti gli studenti laureati nelle
classi di laurea triennale, purché abbiano conseguito complessivi 40 crediti all’interno di almeno quattro dei
seguenti S.S.D.: INF/01 Informatica; IUS-01 Diritto privato; L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione; L-FIL-
LET/10, Letteratura italiana; L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea; L-FIL-LET/12 Linguistica
italiana; L-LIN/01 Glottologia e linguistica; L-LIN/12 Lingua e traduzione – lingua inglese; M-DEA/01
Discipline demoetnoantropologiche; M-FIL/03 Filosofia morale; M-FIL/04 Estetica; M-FIL/05 Filosofia e teoria
dei linguaggi; M-STO/04 Storia contemporanea; SECS-P/01 Economia politica; SECS-P/02 Politica economica;
SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese; SPS/02 Storia delle dottrine politiche; SPS/04 Scienza politica;
SPS/07 Sociologia generale; SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi. I requisiti saranno verificati
insieme all'adeguatezza della preparazione secondo modalità stabilite dal Consiglio di Corso di Laurea,
nell'ambito dei regolamenti di Facoltà e d'Ateneo.
Caratteristiche della prova finale. La prova finale per il conseguimento del titolo consisterà nella discussione
dinanzi ad una commissione di un lavoro originale di ricerca, in forma cartacea, accompagnato da elaborato
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multimediale, in lingua italiana o straniera. La prova finale, momento conclusivo di un percorso interdisciplinare
teso ad offrire metodologie di analisi e strumenti di ricerca in diversi ambiti della comunicazione, si configura
come un lavoro di ricerca originale e possibilmente innovativo assegnato al laureando da un docente-relatore su
tematiche attinenti il campo della comunicazione nell'ambito delle materie comprese nel piano degli studi di
"Metodi e linguaggi del giornalismo". Per conseguire la laurea lo studente deve aver acquisito 120 CFU.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti Classi, Art. 3, comma 7). Gli sbocchi
occupazionali previsti per i laureati in Metodi e Linguaggi del Giornalismo sono individuati nei diversi comparti
delle imprese giornalistiche ed editoriali, con particolare riferimento alle professionalità emergenti nel settore
dell'informazione e della progettazione di contenuti multimediali:
- Addetti agli uffici stampa;
- Addetti alle agenzie stampa;
- Operatore della comunicazione nel settore del giornalismo cartaceo, audiovisivo e on line;
- Addetti alla comunicazione interna di enti, istituzioni ed imprese;
- Professionisti dell'informazione specializzata e periodica;
- Professionisti in grado di progettare, organizzare e gestire imprese giornalistiche ed editoriali;
I laureati in Metodi e Linguaggi del Giornalismo avranno inoltre acquisito le competenze culturali necessarie per
accedere a un dottorato.
Il corso prepara alle professioni di
Specialisti nelle pubbliche relazioni, dell'immagine e simili
Specialisti in discipline linguistiche, letterarie e documentali
Redattori di testi tecnici
MANIFESTO DEGLI STUDI a.a. 2015-2016
Corso di Laurea Magistrale Metodi e Linguaggi del Giornalismo (LM19)
TAF SSD MATERIA CFU
I ANNO
Discipline metodologiche,
informatiche, linguaggi
L-LIN/01
Comunicazione e linguaggio giornalistico 6
Discipline metodologiche,
informatiche dei linguaggi
ING-INF/05 Tecnologie web per il giornalismo 6
Discipline metodologiche,
informatiche dei linguaggi
L-LIN/12 Lingua Inglese 9
Discipline storico-sociali,
giuridico-economiche,
politologiche e relazioni
internazionali
M-STO/02
M-STO/02
C.I. STORIA MODERNA
Metodologia della ricerca storica 6
Storia della cultura, editoria e stampa in età
moderna 6
12
Discipline storico-sociali,
giuridico-economiche,
politologiche e delle relazioni
internazionali
M-STO/04 Storia contemporanea 6
Discipline tecniche
dell’informazione e della
comunicazione
SPS/08 Sociologia dei media digitali 6
Discipline tecniche
dell’informazione e della
comunicazione
SPS/08 Giornalismo digitale e comunicazione integrata 9
A scelta dello studente (art.10, c.5, DM 270/04) 6
Totale I anno 60
II ANNO
Discipline storico-sociali,
giuridico-economiche,
politologiche e delle relazioni
internazionali
M-FIL/03 Bioetica e media
6
Discipline storico-sociali,
giuridico-economiche,
M-DEA/01
UNA materia a scelta tra
Culture e costumi società contemporanee 6
6
47
politologiche e delle relazioni
internazionali
SPS/02
SPS/03
Storia del pensiero politico 6
Storia delle istituzioni politiche 6
Discipline tecniche
dell’informazione e della
comunicazione
SPS/08
Nuove tecnologie dell’informazione 6
AFFINI / INTEGRATIVE
L-LIN/21
L-LIN/21
L-LIN/04
L-LIN/07
M-FIL/02
M-FIL/06
M-GGR/01
M-STO/02
M-STO/06
M-STO/08
SECS-P/02
SECS-P/12
L-FIL-LET/12
DUE materie a scelta tra
Lingua russa I* 6
Lingua russa II** 6
Lingua francese 6
Lingua spagnola 6
Filosofia della Scienza 6
Storia della filosofia 6
Geografia 6
Storia dell’Europa mediterranea 6
Storia delle religioni 6
Storia del libro e dell’editoria 6
Politica economica 6
Storia economica 6
Metodologia della ricerca linguistica ital. 6
12
A scelta dello studente (art.10, c.5, DM 270/04) 3
Tirocinio 6
Tesi 21
Totale II anno 60
* Per gli studenti che non hanno sostenuto l’esame nel corso di laurea triennale.
** Per gli studenti che hanno sostenuto l’esame nel corso di laurea triennale.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 8h; il Consiglio approva
i. Corso di laurea Magistrale in Scienze storiche: società, cultura e istituzioni d'Europa (cl.
LM-84): relativo provvedimento;
Il Direttore illustra le caratteristiche del Manifesto degli Studi approvato dal Consiglio di Corso
di Laurea in Scienze storiche del 08/01/2015. Il Consiglio all’unanimità l’approva nella forma
qui riportata.
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE STORICHE:SOCIETÀ, CULTURE E ISTITUZIONI
D’EUROPA
( LM–84– CLASSE DELLE LAUREE MAGISTRALI IN SCIENZE STORICHE)
MANIFESTO DEGLI STUDI 2015-2016
48
1. Obiettivi formativi qualificanti
Il presente progetto di Laurea Magistrale in Scienze Storiche, proseguendo l’itinerario di studi multidisciplinare
impostato nella Laurea triennale (CdL in Lettere, “curriculum” storico), intende offrire agli studenti una
preparazione approfondita sulle società, sulle culture e sulle istituzioni d’Europa, in una prospettiva aperta anche
alle problematiche e alle dinamiche storiche delle aree territoriali extraeuropee.
Il quadro di riferimento è costituito essenzialmente, ma non esclusivamente, dalla storia della società europea nei
suoi diversi aspetti: politico-istituzionali, culturali, religiosi, geografico-territoriali ed in una prospettiva
temporale ampia, con particolare riferimento all’età medievale, moderna e contemporanea.
I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono: a) possedere avanzate competenze delle metodologie
proprie delle scienze storiche, nonché delle tecniche di ricerca richieste per il reperimento e l’utilizzo critico delle
fonti archivistiche e bibliografiche e delle analisi statistiche e demografiche; b) possedere una preparazione
specifica sul pensiero e sulle metodologie delle scienze sociali ed economiche; c) possedere una formazione
specialistica approfondita dei momenti e degli aspetti salienti della storia moderna nelle sue differenti
articolazioni, compresa quella di un progressivo allargamento di orizzonte dall'Europa ai paesi extraeuropei; d)
dimostrare autonoma capacità di ricerca nel campo della storia medievale, moderna e contemporanea; e) essere in
grado di utilizzare almeno una lingua della UE oltre all'italiano, con riferimento anche ai lessici specifici delle
scienze storiche.
2. Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste nella discussione, davanti a una commissione nominata dalle strutture didattiche secondo
le norme previste dal Regolamento didattico di Dipartimento, di una tesi di laurea specialistica elaborata sotto la
guida di un relatore che, in seduta d’esame, ne garantirà il rigore scientifico mettendo in evidenza, insieme a un
docente correlatore, gli aspetti peculiari della ricerca svolta e la qualità dei risultati conseguiti. La tesi dovrà
essere, pertanto, il prodotto di un originale lavoro di ricerca nell’ambito di uno dei SSD presenti nell’ordinamento
del Corso di Laurea Magistrale e dovrà dimostrare il conseguimento degli obiettivi formativi previsti dalla laurea
magistrale: sicuro possesso delle conoscenze storico-critiche, solida acquisizione degli strumenti metodologici e
corretta utilizzazione delle fonti bibliografiche e archivistiche, padronanza degli strumenti linguistici e dei lessici
specifici delle scienze storiche, capacità di proporre anche analisi personali, ma sempre scientificamente fondate,
dei fatti storici.
3. Ambiti occupazionali previsti per i laureati
Sulla base delle capacità acquisite nel classificare problemi e nell’organizzare in modo coerente informazioni
complesse, i laureati nei corsi di laurea magistrale della classe potranno esercitare funzioni di elevata
responsabilità in attività connesse ai settori dei servizi e dell'industria culturale e degli istituti di cultura e di
ricerca di tipo specifico; in centri studi e di ricerca, pubblici e privati; in istituzioni governative e locali nei settori
dei servizi culturali e del recupero di attività, tradizioni e identità locali; nell'editoria specifica e in quella
connessa alla diffusione dell'informazione e della cultura storica; in tutte le attività di relazione che richiedano
capacità di comprensione, organizzazione e progettazione. L'Ateneo organizzerà, in accordo con enti pubblici e
privati, stages e tirocini.
4. Requisiti di accesso
Per essere ammessi al Corso di Laurea magistrale in Scienze storiche (Società, Culture e Istituzioni d'Europa)
(Classe LM-84) gli studenti devono essere in possesso di uno dei seguenti titoli:
a) Laurea Triennale in Storia (Classe L-42 o Classe 38) conseguita presso la Facoltà di Lettere e Filosofia
dell'Università degli Studi di Messina o altri Atenei italiani (senza alcun debito formativo);
b) Laurea Triennale in L-1 Beni Culturali; L-5 Filosofia; L-10 Lettere; L-11 Lingue e culture moderne; L-
20 Scienze della comunicazione; L-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali, o Laurea
quadriennale in Filosofia o in Lettere conseguita presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università
degli Studi di Messina o altri Atenei italiani, purché abbiano acquisito almeno 65 cfu nei seguenti s.s.d.:
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- almeno 25 nei s.s.d. M-STO/01; M-STO/02; M-STO/04;
- altri 15 nei precedenti s.s.d., oppure nei s.s.d.: L-ANT/02, L-ANT/03, L-FIL/LET 10, M-STO/03, M-
STO/06, M-STO/07, M-STO/08, M-STO/09;
- altri 25 cfu nei precedenti s.s.d., oppure nei s.s.d.: L-ART-01, L-ART/02, L-ART/03, L-FIL-LET/11, L-
FIL-LET/12, SPS/08, L-LIN-03, L-LIN/05, L-LIN/10, L-LIN-13, M-DEA/01, M-FIL/01, M-FIL/03, M-
FIL/04, M-FIL/06, M-GGR/01, M-GGR/02;
c) Laurea triennale diversa da quelle dei punti a) e b), o Laurea quadriennale diversa da quelle di cui al
punto b) conseguita presso altre Facoltà dell'Università degli Studi di Messina o di altri Atenei italiani,
purché abbiano acquisito almeno 95 cfu nei seguenti s.s.d.:
- almeno 25 nei s.s.d. M-STO/01; M-STO/02; M-STO/04;
- altri 15 nei precedenti s.s.d., oppure nei s.s.d.: L-ANT/02, L-ANT/03, L-FIL/LET 10, M-STO/03, M-
STO/06, M-STO/07, M-STO/08, M-STO/09;
- altri 55 cfu nei precedenti s.s.d., oppure nei s.s.d.: L-ART-01, L-ART/02, L-ART/03, L-FIL-LET/11, L-
FIL-LET/12, SPS/08, L-LIN-03, L-LIN/05, L-LIN/10, L-LIN-13, M-DEA/01, M-FIL/01, M-FIL/03, M-
FIL/04, M-FIL/06, M-GGR/01, M-GGR/02. Alla verifica dei requisiti curriculari seguirà anche una
verifica della personale preparazione con modalità che saranno stabilite dal regolamento didattico del
Corso di Laurea Magistrale.
ATTIVITA’ FORMATIVE INDISPENSABILI
Attività
formative:
Ambienti
disciplinari
Settori scientifico-disciplinari CFU Tot. CFU
Storia dei paesi
extraeuropei
L-OR/10 – Storia dei paesi islamici
SPS/ 05 – Storia e istituzioni delle
Americhe
SPS/13 – Storia e istituzioni
dell’Africa
SPS 14 – Storia e istituzioni
dell’Asia
6
18
Discipline
Storiche,
sociali
e del territorio
M-GGR/01 – Geografia
M-GGR/02 – Geografia economico-
politica
M-STO/05 – Storia della scienza e
delle tecniche
M-STO/06 – Storia delle religioni
M-STO/07 – Storia del
cristianesimo e
delle chiese
SECS-P/12 – Storia economica
SPS/02 – Storia delle dottrine
politiche
SPS/03 – Storia delle istituzioni
politiche
SPS/06 – Storia delle relazioni
internazionali
SPS/08 – Sociologia dei processi
culturali e comunicativi
27
33
Fonti
metodologie,
tecniche e
strumenti della
ricerca storica
M-STO/08 – Archivistica,
bibliografia e biblioteconomia
6
12
50
affini o
integrative
M-DEA/01 – Discipline demoetnoantropologiche
SECS-P/02 – Politica economica
L-ART/02 – Storia dell’arte moderna
12
24
a scelta dello studente 9
per la prova finale
Prova finale
18
altre attività
Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità, informatiche e
relazionali, tirocini, etc.
9
TOTALE CFU 120 150
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE STORICHE:
SOCIETÁ, CULTURE E ISTITUZIONI D’EUROPA
CLASSE LM-84 – Anno Accademico 2015/2016
Manifesto degli studi
I ANNO
Caratterizzanti M-STO/01 – Storia medievale (Storia dell’ Europa medievale) CFU 9
M-STO/02 – Storia moderna (Storia dell’Europa moderna) CFU 9
M-STO/04 – Storia contemporanea (Storia dell’Europa contemporanea) CFU 9 M-GGR/01 – Geografia
(Geografia storica, politica ed economica dell’Europa) CFU 6
M-STO/08 – Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia CFU 6
(Storia del libro e dell’editoria)
SECS-P/12 – Storia economica (Storia economica) CFU 6
Affini o integrative
M-DEA/01 – Discipline demoetnoantropologiche (Etnologia) CFU 6
A scelta dello studente CFU 9
TOTALE CFU 60
II ANNO
Caratterizzanti
M-STO/07 – Storia del cristianesimo e delle chiese
(Tradizioni religiose in Europa dal medioevo all’età contemporanea) CFU 9
L-OR/10 - Storia dei paesi islamici (Storia dei paesi islamici) CFU 6
C.I. M-STO/03 – Storia dell’Europa orientale + SPS/03 – Storia delle istituzioni
politiche (Storia e istituzioni dell’Europa orientale) CFU 12 (6+6)
Affini o integrative
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SECS-P/02 Politica economica CFU 6
Ulteriori conoscenze…altro (Tirocinio) CFU 3
Prova finale – CFU 24*
TOTALE CFU 60
* Di cui CFU 3 per la lingua straniera e CFU 3 per abilità informatiche e telematiche.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 8i; il Consiglio approva.
j. Corso di laurea Magistrale in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo” (cl.LM-
15/LM-2): relativo provvedimento;
Il Direttore illustra le caratteristiche del Manifesto degli Studi approvato dal Consiglio di Corso
di laurea Magistrale in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo del 13/01/2015. Il
Consiglio all’unanimità l’approva nella forma qui riportata.
CORSO DI STUDIO MAGISTRALE INTERCLASSE (LM-2+LM-15)
TRADIZIONE CLASSICA E ARCHEOLOGIA DEL MEDITERRANEO
MANIFESTO DEGLI STUDI – A.A. 2015-16 Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il Corso di Studio Magistrale in “Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo” intende offrire agli studenti avanzate competenze e capacità di elaborazione critica nel campo delle tradizionali discipline storiche, filologico-letterarie e archeologiche ed è concepito quale prosecuzione dell'itinerario di studi di base del Corso Triennale in Lettere, curricula classico e archeologico. Il percorso formativo è finalizzato a dotare gli studenti di solide basi teoriche e metodologiche, indispensabili all'osservazione, all'analisi e alla ricostruzione delle società antiche, nei loro molteplici aspetti storico-politici, letterari, sociali, economico-produttivi, monumentali e artistici. Ciò avverrà attraverso il potenziamento delle metodologie e delle tecniche di ricerca specifiche delle scienze letterarie, storiche, filologiche e archeologiche, relative al mondo antico e medievale, con un'attenzione costante al rapporto diretto con le fonti. La conoscenza approfondita delle civiltà letterarie greca e latina, della storia antica e dell'archeologia classica e medievale verrà ulteriormente accresciuta in relazione a nuove prospettive di indagine, quali ad esempio quella sociologica, quella relativa alla storia delle idee e quella dell'innovazione tecnologica. Gli studenti saranno messi nelle condizioni di potenziare ulteriormente l'uso di tutti gli strumenti di ricerca, da quelli tradizionali, che mantengono ancora valida utilità, a quelli informatici e telematici e di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea oltre l’italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari. Per il conseguimento di questi obiettivi l’offerta didattica prevede un congruo numero di crediti relativamente a SSD fondamentali nell’ambito delle lingue e delle letterature classiche, della storia antica, dell'archeologia e degli strumenti e dei metodi della ricerca storica, filologica e archeologica. Gli studenti durante il percorso formativo avranno così l’opportunità di:
- attuare una lettura critica di testi (letterari, epigrafici e papiracei) e di documenti archeologici (contesti, monumenti, opere d'arte, monete e prodotti della cultura materiale) relativi alla cultura greco-romana e medievale;
- collocare tali testimonianze nel contesto culturale e storico; - seguire le linee di sviluppo della tradizione e della critica su questi temi; - acquisire le metodologie relative a queste attività.
Sono inoltre previste attività di ricerca sul campo (scavi archeologici e ricognizione sul territorio, ricerche d'archivio ed esame di manoscritti conservati in biblioteche pubbliche e private), attività di
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laboratorio e/o tirocinio presso soprintendenze, musei, archivi, biblioteche e case editrici, ulteriori conoscenze informatiche e linguistiche.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I laureati perfezionano e approfondiscono le conoscenze linguistiche, letterarie, storiche e archeologiche relative al mondo antico e medievale già acquisite nel corso del Triennio, in maniera da conoscere, comprendere e interpretare correttamente i fenomeni letterari, storici e archeologici relativi a quelle culture. Per quanto riguarda l'ambito delle discipline letterarie (SSD L-FIL-LET/02, L-FIL-LET/04, L-FIL-LET/07, L-FIL-LET/08, L-FIL-LET/13), si passa da testi semplici a testi più complessi con l'ausilio di edizioni critiche; da strutture metriche elementari (ad esempio esametro, trimetro giambico) a strutture raffinate quali la metrica lirica. Per quanto riguarda i fenomeni storici (SSD L-ANT/02 e L-ANT/03), da una conoscenza generale degli avvenimenti e della loro interpretazione si passa ad approfondimenti monografici che permettono l’acquisizione di più scaltrite metodologie di indagine sulle problematiche politiche, istituzionali, sociali ed economiche del mondo greco e romano. Tutto ciò con il contributo di discipline tecniche quali filologia e retorica (SSD L-FIL-LET/05), papirologia (L-ANT/05), epigrafia (L-ANT/02 e 03). Nell'ambito delle discipline archeologiche (SSD L-ANT/04, L-ANT/07, L-ANT/08 e L-ANT/10) i laureati devono conoscere nel dettaglio lo sviluppo dell'archeologia antica e medievale, con particolare riferimento alla Sicilia e all'Italia meridionale. Devono altresì possedere le basi teoriche per la comprensione del significato che i documenti artistici, artigianali e numismatici hanno in relazione alla società che li ha prodotti, sotto il profilo della loro iconografia, dello stile e delle tecniche di realizzazione. Devono conoscere e padroneggiare le metodologie d'indagine che sono alla base della moderna ricerca archeologica: tecniche e metodi di conduzione dello scavo archeologico, ricognizione territoriale di superficie, sistemi di studio e classificazione dei manufatti mobili, analisi tecnica e costruttiva dei monumenti e dei complessi architettonici, ricostruzione dei paesaggi antichi urbani e rurali. I laureati sono così capaci di affrontare con consapevole maturità problemi e temi relativi al mondo antico e alla sua fortuna nella cultura medievale e moderna, aperti (nella linea di un più adeguato impegno culturale) a contesti interdisciplinari connessi comunque al proprio settore di studi, grazie anche all’acquisizione di ulteriori conoscenze linguistiche e informatiche, nonché all’effettuazione di tirocini formativi. L’acquisizione di tali conoscenze e capacità avviene attraverso l’attività didattica frontale di tipo tradizionale ed esercitazioni, nel corso delle quali si farà anche uso di efficaci strumenti informatici. Sono inoltre previste attività tutoriali rivolte a piccoli gruppi o a singoli studenti. Le competenze acquisite e la preparazione personale sono verificate attraverso esami orali di profitto, col concorso di una varia tipologia di accertamento (relazioni su attività culturali organizzate dal corso di Studio, elaborati scritti di ricerche individuali con relativa discussione, partecipazione attiva degli studenti a seminari).
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati sono capaci di leggere criticamente e di interpretare i testi e i documenti attraverso i quali è stata trasmessa la cultura del mondo greco-romano e medievale; di individuare correttamente il loro contesto di produzione; di saper cogliere costanti e mutamenti dei fenomeni letterari, culturali, artistici, sociali, politici ed economici, in una prospettiva multidisciplinare che permetta loro da una parte di attivare una matura e consapevole trasmissione del patrimonio elaborato da quelle culture, dall’altra di saper individuare nuovi filoni di indagine. I laureati sono altresì in grado di utilizzare gli strumenti teorici di base delle discipline archeologiche: identificare, descrivere, inquadrare cronologicamente e stilisticamente e classificare materiali e strutture pertinenti all'ampio arco cronologico compreso tra l'età greca e il Medioevo, effettuare e condurre ricerche sul campo (scavi archeologici, ricognizioni di superficie con relativa documentazione), valutare la necessità di fare ricorso a tecniche scientifiche di indagine (analisi archeometriche, antropologiche, paleozoologiche, paleoecologiche) e di procedere alla ricostruzione dei paesaggi antichi. Le attività specifiche di laboratorio, stage e tirocinio, organizzate dal corso di studio, costituiscono gli strumenti didattici necessari al conseguimento dei risultati attesi.
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La capacità di applicare conoscenze e comprensione viene esercitata e acquisita nel corso di seminari, svolti dai singoli studenti o da piccoli gruppi, su specifici argomenti, durante i quali lo studente viene direttamente sollecitato ad un apporto personale. La capacità di applicare conoscenze e comprensione è verificata attraverso gli esami orali di profitto.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Obiettivo fondamentale è l’autonoma rielaborazione delle conoscenze acquisite e la personale
interpretazione dei fenomeni culturali e storici, basata su una salda consapevolezza delle acquisizioni
operate dalla critica moderna. I laureati sono in grado di dominare i numerosi temi relativi al proprio
indirizzo di studi; dimostrano consapevolezza delle problematiche ad essi connesse; elaborano giudizi
autonomi su testi e documenti, consapevoli del contesto in cui essi sono nati e si sono diffusi. I laureati
devono altresì essere in grado di elaborare riflessioni personali sui vari aspetti che attengono alla
deontologia professionale e alle responsabilità sociali ed etiche che la corretta applicazione pratica delle
conoscenze acquisite comporta. Momento di verifica saranno i singoli esami orali di profitto e la
discussione di laurea.
Abilità comunicative (communication skills)
I laureati devono mostrare di possedere una spiccata abilità nel comunicare problematiche,
interpretazioni e metodologie adottate, con chiarezza, proprietà di linguaggio ed efficacia (modulate
secondo i diversi contesti in cui avviene la comunicazione); ciò sia nella comunicazione scritta che in
quella orale, ma anche attraverso i moderni strumenti telematici, di cui i laureati devono possedere
sicura padronanza. Devono aver acquisito inoltre la capacità di confrontarsi costruttivamente tra di loro
e di saper lavorare in gruppo. All’acquisizione di tale abilità contribuiranno le esercitazioni e le attività
seminariali svolte all’interno delle singole attività formative curriculari, nonché l'elaborazione della
Tesi di Laurea. La verifica dell'acquisizione di tali abilità comunicative verrà effettuata in occasione dei
singoli esami orali di profitto e durante la prova finale.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Durante il corso degli studi i laureati sviluppano e affinano capacità e metodologie di apprendimento
utili a instaurare una prassi di autoapprendimento continuo e permanente che permetta loro di rinnovare
e approfondire senza difficoltà le proprie conoscenze ben oltre il percorso formativo iniziale, anche
nella prospettiva di studi successivi da poter affrontare con piena autonomia. Ciò anche mediante
l'appropriazione di tutti gli strumenti di aggiornamento bibliografico (banche-dati, repertori, cataloghi e
riviste specialistiche) anche in rete. Nel corso di tutte le attività formative previste dall’ordinamento
vengono forniti strumenti utili all’acquisizione di tali capacità, la cui verifica avverrà al momento degli
esami orali di profitto e durante la prova finale.
Requisiti di ammissione
Sono ammessi al Corso di Studio Magistrale in “Tradizione Classica e Archeologia del Mediterraneo”,
previa verifica della preparazione personale e dei requisiti curriculari con modalità definite nel
regolamento didattico del corso, gli studenti in possesso della laurea triennale, conseguita presso
l'Università degli Studi di Messina o altra Università italiana, ovvero di altro titolo di studio conseguito
all'estero e riconosciuto idoneo dalle disposizioni ministeriali, purché siano in grado di utilizzare
almeno una lingua dell’Unione Europea oltre l’italiano ed abbiano acquisito almeno 48 CFU nei
seguenti SSD: L-ANT/01 Preistoria e protostoria; L-ANT/02 Storia greca; L-ANT/03 Storia romana; L-
ANT/04 Numismatica; L-ANT/05 Papirologia; L-ANT/06 Etruscologia e antichità italiche; L-ANT/07
Archeologia classica; L-ANT/08 Archeologia cristiana e medievale; L-ANT/09 Topografia antica; L-
ANT/10 Metodologie della ricerca archeologica; L-FIL-LET/02 Lingua e letteratura greca; L-FIL-
LET/04 Lingua e letteratura latina; L-FIL-LET/05 Filologia classica; L-FIL-LET/06 Letteratura
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cristiana antica; L-FIL-LET/07 Civiltà bizantina; L-FIL-LET/08 Letteratura latina medievale; L-FIL-
LET/10 Letteratura italiana; L-FIL-LET/13 Filologia della letteratura italiana; L-LIN/01 Glottologia e
linguistica; L-OR/01 Storia del Vicino Oriente antico; M-STO/09 Paleografia.
Per chi intenda iscriversi alla classe LM-2 (Curriculum di “Archeologia del Mediterraneo”), sui 48 CFU
richiesti almeno 30 devono ricadere nei seguenti SSD: L-ANT/01 Preistoria e protostoria; L-ANT/02
Storia greca; L-ANT/03 Storia romana; L-ANT/04 Numismatica; L-ANT/06 Etruscologia e antichità
italiche; L-ANT/07 Archeologia classica; L-ANT/08 Archeologia cristiana e medievale; L-ANT/09
Topografia antica; L-ANT/10 Metodologie della ricerca archeologica.
Per chi intenda iscriversi alla classe LM-15 (Curriculum di “Tradizione classica”), sui 48 CFU richiesti
almeno 30 devono ricadere nei seguenti SSD: L-ANT/02 Storia greca; L-ANT/03 Storia romana; L-
ANT/05 Papirologia; L-FIL-LET/02 Lingua e letteratura greca; L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura
latina; L-FIL-LET/05 Filologia classica; L-FIL-LET/06 Letteratura cristiana antica; L-FIL-LET/07
Civiltà bizantina; L-FIL-LET/08 Letteratura latina medievale e umanistica; FIL-LET/13 Filologia della
letteratura italiana.
Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste nella discussione, davanti a una Commissione nominata secondo le norme
previste dal Regolamento didattico del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne, di una Tesi di laurea
elaborata sotto la guida di un docente relatore. Attraverso la Tesi di laurea, che avrà l’impostazione di
un saggio scientifico, il candidato dovrà dimostrare di avere acquisito approfondite conoscenze
specifiche e, facendo uso delle opportune metodologie, di saper condurre con originalità una ricerca nel
campo delle discipline storiche, filologico-letterarie e archeologiche. La Tesi dovrà rappresentare il
culmine del processo formativo affrontato dallo studente e mettere in evidenza la consapevole
acquisizione degli strumenti critici affinati nel corso degli studi, in base ai quali offrire interpretazioni
personali, innovative e scientificamente fondate. La Tesi di laurea sarà un lavoro di ricerca originale di
stampo storico-archeologico nella classe LM-2 (con particolare attenzione all'analisi di documenti e/o
problematiche di carattere storico, archeologico, numismatico ed epigrafico: SSD L-ANT/02, L-
ANT/03, L-ANT/04, L-ANT/07, L-ANT/08, L-ANT/10), filologico-letterario o storico nella classe LM-
15 (centrale dovrà essere nella ricerca la presenza in originale della lingua greca e/o latina: SSD L-
ANT/02, L-ANT/03, L-ANT/05, L-FIL-LET/02, L-FIL-LET/04, L-FIL-LET/05, L-FIL-LET/07, L-FIL-
LET/08, FIL-LET/13).
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
I laureati potranno:
- svolgere funzioni di elevata responsabilità in istituzioni di ambito pubblico o privato, italiane e
straniere, destinate ad attività di ricerca, tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio
culturale e archeologico: Soprintendenze, Musei, Università, Centri di Ricerca, Archivi di Stato,
Biblioteche, Centri culturali, Fondazioni, Case editrici, redazioni giornalistiche, etc.;
- accedere agli ulteriori livelli della formazione scientifica (Scuola di specializzazione, Dottorato,
Master o altro) ai fini dell'assunzione di più elevate responsabilità nelle diverse istituzioni culturali;
- prevedere come sbocco, una volta completato il processo di abilitazione all'insegnamento previsto
dalla normativa, l'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado;
- affrontare selezioni per posti di ruolo nell'amministrazione pubblica.
Il Corso di Studio in “Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo” (classi LM-2 + LM-15)
prepara alle professioni di:
Archeologi - (2.5.3.2.4)
Esperti d'arte - (2.5.3.4.2)
Scrittori e poeti - (2.5.4.1.1)
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Linguisti e filologi - (2.5.4.4.1)
Archivisti - (2.5.4.5.1)
Bibliotecari - (2.5.4.5.2)
Curatori e conservatori di musei - (2.5.4.5.3)
Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche -
(2.6.2.4.0) CURRICULUM “ARCHEOLOGIA DEL MEDITERRANEO”
(CL. LM-02)
I ANNO SSD DISCIPLINA CFU
L-FIL-LET/02 Letteratura greca 6 L-FIL-LET/04 Letteratura latina 6 L-FIL-LET/05 Drammaturgia classica 6 L-ANT/02 Istituzioni, epigrafia e società del mondo greco 9 L-ANT/03 Istituzioni, epigrafia e società del mondo romano 9 L-ANT/07 Archeologia e storia dell’arte greca, della Magna Grecia e della Sicilia 12 L-FIL-LET/08 Antiquaria medievale e umanistica 6
A scelta 6
II ANNO L-ANT/04 Iconografia e archeologia della moneta 9 L-ANT/10 Metodologia della ricerca archeologica 9 L-ANT/07 Archeologia e storia dell’arte romana e delle province romane 12 L-ANT/08 Archeologia degli insediamenti tardo-antichi e medievali 6
A scelta 3
Conoscenze informatiche (1 CFU), linguistiche (2 CFU) e ulteriori conoscenze e tirocini (3 CFU)
6
Prova finale 15
CURRICULUM “TRADIZIONE CLASSICA” (CL. LM-15)
I ANNO SSD DISCIPLINA CFU
L-FIL-LET/02 Letteratura greca I 6 L-FIL-LET/04 + L-
FIL-LET/08 C.I. Letteratura latina I (CFU 6) + Letteratura latina medievale e umanistica
(CFU 6) 12
L-FIL-LET/05 Storia della filologia e della tradizione classica 6 L-ANT/02 + L-ANT/03
C.I. Storia greca (CFU 9) + Storia romana (CFU 9) 18
L-ANT/07
Una materia a scelta fra: - Archeologia e storia dell’arte greca, della Magna Grecia e della Sicilia - Archeologia e storia dell’arte romana e delle province romane
12
A scelta 6
II ANNO SSD DISCIPLINA CFU
L-FIL-LET/02 Letteratura greca II 6 L-FIL-LET/04 Letteratura latina II 6 L-FIL-LET/05 Filologia classica 6 L-FIL-LET/13 Filologia umanistica latina 6
L-FIL-LET/07
Una materia a scelta fra: - Civiltà bizantina
6
56
L-ANT/05 - Papirologia L-ANT/04 Numismatica 6
A scelta 3
Conoscenze informatiche (1 CFU), linguistiche (2 CFU) e ulteriori conoscenze e tirocini (3 CFU)
6
Prova finale 15
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 8j; il Consiglio approva.
Escono i rappresentanti degli studenti e del personale tecnico-amministrativo
9. Assegnazione carichi didattici 2015/2016: relativo provvedimento;
Preliminarmente il direttore illustra le nuove modalità di assegnazione e affidamento degli
insegnamenti introdotte con il Regolamento approvato dal Senato Accademico nella seduta del
18 dicembre 2014, attuativo delle Linee guida varate l’8 agosto 2014. La novità più rilevante è
l’istituzione dell’Anagrafe della didattica nella quale saranno visibili tutti gli insegnamenti, con
i relativi SSD di appartenenza, e tutti i docenti, con i loro SSD di afferenza. L’intera procedura
si compone di tre fasi, al fine di giungere a coprire tutti gli insegnamenti progressivamente, in
modo trasparente e con una equa distribuzione del carico didattico. Il nuovo sistema intende
inoltre ridurre il numero di supplenze e contratti, non soltanto per ragioni economiche, ma
anche per una maggiore stabilità e certezza delle docenze, evitando disagi e danni nel corso
dell’attività didattica.
Il direttore, dopo aver dato un quadro generale dell’intera procedura, chiede al Consiglio di
concentrare l’attenzione sulla fase 1, cioè quella all’o.d.g.. Il Consiglio deve procedere
all’assegnazione del carico didattico solo in corrispondenza del SSD tra disciplina e docente,
seguendo lo schema previsto all’art. 6, comma 3, punti a), b) e c) del Regolamento per la
disciplina degli obblighi didattici dei professori e dei ricercatori dell’Università di Messina, ai
sensi dell’art. 6 della legge n. 240/2010, approvato dal Senato accademico il 18 dicembre 2014.
Il direttore informa di avere accolto le proposte elaborate dai diversi consigli di corso di studi
relative al piano di copertura degli insegnamenti, concordando con i coordinatori alcune
modifiche resesi necessarie nel quadro più complessivo, al fine di evitare superamenti dei limiti
orari vigenti per le singole categorie di docenti (120 per PO e PA, 90 per RTD e 60 per RTI), il
rispetto dei criteri posti dal regolamento per la equa distribuzione oraria, le esigenze di
sostenibilità dei diversi cds.
Quindi, il direttore passa alla lettura, per corso di studi, dell’elenco delle discipline con la
relativa proposta di copertura, secondo lo schema di seguito riportato:
CARICHI DIDATTICI A.A. 2015-2016 Corso di laurea triennale in
Filosofia (cl. L-5)
SSD Disciplina CFU Ore Docente
M-FIL/04 Estetica 12 72 Flavia Tricomi (RTI) Corso di Laurea in Filosofia
M-FIL/03 Filosofia morale 12
6
72
36
Costanzo Giovanna(RTI)
Corso di Laurea in Filosofia
M-FIL/01 Filosofia teoretica 6
6
36
36
Resta Caterina (P.O.)
Gorgone Sandro(RTD)
Corso di Laurea in Filosofia
M-FIL/01 Filosofie del Novecento 6 36 Amato Pierandrea (P.A.) Corso di Laurea in Filosofia
M-FIL/03 Introduzione alla bioetica 6 36 Gensabella Marianna(PO) Corso di Laurea in Filosofia
M-FIL/03 Introduzione alla filosofia morale 6 36 Costanzo Giovanna (RTI) Corso di Laurea in Filosofia
M-FIL/06 Introduzione alla storia della filosofia 6 36 Faraone Rosella (RTI) Corso di Laurea in Filosofia
L-FIL-LET/10 Letteratura italiana 6 36 Tramontana Alessandra (RTI) Corso di Laurea in Filosofia
M-PED/01 Pedagogia generale 6 6
36 36
Colicchi Enza (P.O.) Benelli Caterina (RTD)
Corso di Laurea in Filosofia
M-PED/01 Pedagogie della modernità 12 72 Passaseo Anna Maria (RTI) Corso di Laurea in Filosofia
57
M-STO/04 Storia contemporanea 12 72 D’Amico Giovanna (RTI) Corso di Laurea in Filosofia
M-FIL/06 Storia della filosofia 12 72 Rizzo Francesca (P.O.) Corso di Laurea in Filosofia
M-FIL/06 Storia della filosofia moderna 6 36 Giordano Giuseppe (P.A.) Corso di Laurea in Filosofia
L-ANT/02 Storia greca 12
6
72
36
Raccuia Carmela (PA)
Corso di Laurea in Filosofia
M-STO/01 Storia medievale 12 72 Montesano Marina (P.A.) Corso di Laurea in Filosofia
M-STO/02 Storia moderna 12 72 Raffaele Giovanni (P.A.) Corso di Laurea in Filosofia
L-ANT/03 Storia romana 12 72 Caliri Elena (PA) Corso di Laurea in Filosofia
Corso di Laurea in Lettere (cl.L-10)
SSD Disciplina CFU Ore Docente
M-DEA/01 Antropologia culturale 6 36 Bolognari Mario (PO) Lettere II anno curr. Storico
L-ANT/07 Archeologia della Magna Grecia e
della Sicilia
6 36 Spagnolo Grazia (RTI) Lettere II anno curr. Archeol.
L-ANT/07 Archeologia e storia dell’arte greca 9 54 La Torre Gioacchino Francesco (PO)
Lettere I anno curr. Archeologico
L-ANT/07 Archeologia e storia dell’arte romana
e delle province romane
9 54 Campagna Lorenzo (PA) Lettere II anno curr. Archeol.
M-STO/08 Bibliografia e biblioteconomia 6 36 Sestini Valentina Lettere I anno curr. Moderno
L-FIL-LET/05 Filologia classica I 6 36 Urso Anna Maria (RTI) Lettere I anno curr. Classico
L-FIL-LET/05 Filologia classica II 6 36 Zumbo Antonino (PO) Lettere II anno curr. Classico
L-FIL-LET/13 Filologia italiana 9 54 Villari Susanna (PA) Lettere II anno curr. Moderno
L-FIL-LET/13 Filologia italiana 6 36 de Capua Paola (PA) Lettere I anno Docente di Lingua Italiana a
stranieri
L-FIL-LET/09 Filologia romanza 9 54 Latella Fortunata (PO) Lettere II anno curr. Moderno
M-GGR/01 Geografia 9 54 Polto Corradina (PO) Lettere III anno curr. Classico
M-GGR/01 Geografia 9 54 Brancato Maria (PA) Lettere II anno Docente di Lingua Italiana
a stranieri
L-LIN/01 Glottologia 6 36 Torricelli Patrizia (PO) Lettere I anno curr. Classico
L-ANT/04 Iconografia e storia della moneta
antica
6 36 Castrizio Daniele (PA) Lettere II anno curr. Archeol.
L-FIL-LET/06 Letteratura cristiana antica 6 36 Barbara Maria Antonietta (PA) Lettere II anno curr. Classico
L-FIL-LET/07 -
L-FIL-LET/13
C.I. Letteratura e filologia umanistica
greca e latina
6
6
36
36
Megna Paola (RTI)
Gionta Daniela (PO)
Lettere III anno curr. Classico
L-FIL-LET/02 Letteratura greca 9 54 Ucciardello Giuseppe (RTI) Lettere I anno curr. Archeologico
L-FIL-LET/02 Letteratura greca I 9 54 Cannatà Maria (PO) Lettere I anno curr. Classico
L-FIL-LET/02 Letteratura greca II 9 54 Meliadò Claudio (RTD) Lettere II anno curr. Classico
L-FIL-LET/10 Letteratura italiana I 6
6
36
36
Durante Matteo (PO)
Forni Giorgio (RTI)
Lettere I anno curr. Classico e Moderno
L-FIL-LET/10 Letteratura italiana II 6 36 Forni Giorgio (RTI) Lettere II anno curr. Classico e Moderno
L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea 6 36 Fontanelli Giuseppe (PA)
Lettere III anno curr. Moderno
L-FIL-LET/04 Letteratura latina I 9 54 Santoro Rosa (RTI) Lettere I anno curr. Classico e Moderno
L-FIL -LET/04 Letteratura latina II 9 54 Di Stefano Anita (RTI)
Lettere II anno curr. Classico e Moderno
L-FIL-LET/04 Letteratura latina 9 54 Onorato Marco (RTD) Lettere II anno curr. Archeol.
L-FIL-LET/04 Letteratura latina 9 54 Pennisi Feliciana (RTI) Lettere I anno Docente di Lingua Italiana a
stranieri
L-FIL-LET/13 Letteratura storiografica medievale e
umanistica
6 36 de Capua Paola (PA) Lettere III anno curr. Storico
L-FIL-LET/14 Letterature comparate 6 36 Donà Carlo (PO) Lettere III anno curr. Moderno
L-FIL-LET/14 Letterature comparate 6 36 Donà Carlo (PO) Lettere II anno Docente di Lingua Italiana
a stranieri
L-LIN/01 Linguistica generale 9 54 De Angelis Alessandro (PA) Lettere II anno curr. Moderno
L-ANT/10 Metodologia della ricerca
archeologica
9 54 Ingoglia Caterina (RTI) Lettere II anno curr. Archeol.
L-ANT/04 Numismatica 6 36 Puglisi Mariangela (RTD) Lettere I anno curr. Storico
L-ANT/04 Numismatica medievale 6 36 Castrizio Daniele (PA) Lettere III anno curr. Archeol.
L-ANT/05 Papirologia 6 36 Pintaudi Rosario (PO) Lettere III anno curr. Classico
L-ANT/05 Papirologia 6 36 Pintaudi Rosario (PO) Lettere I anno curr. Storico
M-STO/04 Storia contemporanea 9 54 Santi Fedele (PO)
Lettere III anno Docente di Lingua Italiana
a stranieri
M-STO/07 Storia del cristianesimo 6 36 Magazzù Cesare (PA) Lettere II anno curr. Storico
M-STO/07 Storia del cristianesimo 6 36 Magazzù Cesare (PA) Lettere III anno curr. Classico
L-FIL-LET/05 Storia del teatro greco e romano 6 36 Colace Paola (PO) Lettere II anno curr. Archeol.
L-OR/01– L-
OR/03
C.I. Storia del Vicino Oriente antico -
Assiriologia
12
6 6
72
36 36
Pomponio Francesco (PO)
Lettere I anno curr. Archeol.
L-ART/02 Storia dell’arte moderna 6 36 Fattorini Gabriele (RTI)
Lettere III anno curr. Moderno
M-STO/03 Storia dell’Europa Orientale 6 36 Fornaro Pasquale (PO) Lettere III anno curr. Storico
L-FIL-LET/12 Storia della lingua italiana 9 54 Scavuzzo Carmelo (PO) Lettere II anno curr. Moderno
58
L-FIL-LET/12 Storia della lingua italiana 9 54 Ruggiano Fabio (RTD) Lettere II anno Docente di Lingua Italiana a
stranieri
L-FIL-LET/12 Storia della lingua italiana 6 36 Scavuzzo Carmelo (PO) Lettere III anno curr. Storico
M-STO/06 Storia delle religioni 6 36 Mora Fabio (RTI) Lettere III anno curr. Classico
M-STO/06 Storia delle religioni 6 36 Monaca Mariangela (RTD) Lettere I anno curr. Storico
L-ANT/02 Storia greca 12 72 Tripodi Bruno (PA) Lettere I anno curr. Classico
L-ANT/02 Storia greca 9 54 Santagati Elena (RTI) Lettere I anno curr. Archeologico
M-STO/02 Storia moderna 9 54 Manduca Raffaele (RTI) Lettere II anno curr. Moderno
L-ANT/03 Storia romana 12 72 Pinzone Antonio (PO) Lettere II anno curr. Classico
Corso di laurea triennale
interclasse in Lingue, Letterature
straniere e Tecniche della
mediazione linguistica (cl.L-11/L-
12)
SSD Disciplina CFU Ore Docente
L-FIL-LET/09 Filologia romanza 9 54 Latella Fortunata [PO] Interclasse Lingue
II Anno Comune ad entrambi i percorsi: L/11-L/12
L-LIN/03 Letteratura francese II 9 54 Davì Maria Francesca [RTI] Interclasse Lingue
III Anno percorso L/11
L-FIL- LETT/10
Letteratura italiana 6
36
Durante Matteo [PO]
Interclasse Lingue I Anno Comune ad entrambi i percorsi:
L/11-L/12
L-LIN/21 Letteratura russa dell’800 6 36 Mendosa Antonietta [RTD] Interclasse Lingue
II Anno Comune ad entrambi i percorsi: L/11-L/12
L-LIN/05 Letteratura spagnola II 9 54 Garcia Rodrigo Maria [RTI] Interclasse Lingue
III Anno percorso L/11
L-LIN/13 Letteratura tedesca I 9 54 Linder Jiutta[PO] Interclasse Lingue II Anno Comune ad entrambi i percorsi:
L/11-L/12
L-LIN/13 Letteratura tedesca II 9 54 Miglino Gianluca [RTI] Interclasse Lingue III Anno percorso L/11
L-LIN/11 Lingua e letterature angloamericane 6 36 Lombardo Giuseppe [PA] Interclasse Lingue
II Anno Comune ad entrambi i percorsi:
L/11-L/12
L-LIN/04 Lingua francese I 12 72 Mangiapane Stella [PA] Interclasse Lingue
I Anno Comune ad entrambi i percorsi:
L/11-L/12
L-LIN/12 Lingua inglese – Interpretazione di
trattativa
9 54 Taviano Stefania (RTI) Interclasse Lingue
III Anno ANNO: percorso L/12
L-LIN/12 Lingua inglese II 9 54 Cambria Mariavita (RTI) Interclasse Lingue
II Anno Comune ad entrambi i percorsi: L/11-L/12
L-LIN/21 Lingua russa I 12 72 Ostakhova Tatiana [RTI] Interclasse Lingue
I Anno Comune ad entrambi i percorsi: L/11-L/12
L-LIN/07 Lingua spagnola – Traduzione
professionale
6 36 Sidoti Rossana [RTD] Interclasse Lingue
III Anno ANNO: percorso L/12
L-LIN/07 Lingua spagnola I 12 72 Brandimonte Giovanni [RTI] Interclasse Lingue I Anno Comune ad entrambi i percorsi:
L/11-L/12
L-LIN/07 Lingua spagnola II 9 54 Sidoti Rossana [RTD] Interclasse Lingue
II Anno Comune ad entrambi i percorsi:
L/11-L/12
L-LIN/01 Linguistica generale 6 36 De Angelis Alessandro [PA] Interclasse Lingue
I Anno Comune ad entrambi i percorsi: L/11-L/12
Scienze dell’informazione:
Comunicazione pubblica e tecniche
giornalistiche (cl L-16/L-20)
M-STO/04 C.I. Storia contemporanea:
Storia del mondo contemporaneo e del giornalismo
Storia dei movimenti politici e
sindacali
12
6 6
72
36 36
Baglio Antonio (RTI)
Scienze dell’informazione:
Comunicazione pubblica e tecniche giornalistiche I anno
SPS/07 SPS/08
C. I. Sociologia e comunicazione SPS/07 Sociologia generale
SPS/08 Comunicazione e analisi dei media
12 6
6
72 36
36
Centorrino Marco (RTI)
Scienze dell’informazione: Comunicazione pubblica e tecniche
giornalistiche I anno
M-FIL/03 Etica della comunicazione 6 36 Gensabella Marianna (PO)
Scienze dell’informazione:
Comunicazione pubblica e tecniche
giornalistiche I anno
SPS/08 Comunicazione pubblica 6 36 Parito Mariaeugenia (RTD)
Scienze dell’informazione:
Comunicazione pubblica e tecniche
59
giornalistiche II Anno
L-FIL-LET/12 Laboratorio di scrittura giornalistica 6 36 Rossi Fabio (PA)
Scienze dell’informazione:
Comunicazione pubblica e tecniche
giornalistiche III Anno
L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea 6 36 Fontanelli Giuseppe (PA)
Scienze dell’informazione: Comunicazione pubblica e tecniche
giornalistiche III Anno
L-LIN/01 Linguaggio e società 6 36 De Angelis Alessandro (PA)
Scienze dell’informazione: Comunicazione pubblica e tecniche
giornalistiche III anno
Corso di laurea Magistrale in
Filosofia contemporanea (cl.LM-78)
SSD Disciplina CFU Ore Docente
M-FIL/03 Bioetica 12 72 Gensabella Marianna (PO) Corso di laurea magistrale in Filosofia
contemporanea
M-FIL/01 Filosofie del Novecento 12 72 Resta Caterina (PO) Corso di laurea magistrale in Filosofia contemporanea
M-FIL/06 Storia della filosofia contemporanea 12 72 Giordano Giuseppe (PA) Corso di laurea magistrale in Filosofia
contemporanea
M-FIL/01 Ermeneutica filosofica 6 36 Amato Pierandrea (PA) Corso di laurea magistrale in Filosofia contemporanea
M-FIL/06 Storia della filosofia italiana 6 36 Rizzo Francesca (PO) Corso di laurea magistrale in Filosofia
contemporanea
M-FIL/06 Storia della storiografia filosofica 6 36 Faraone Rosella (RTI) Corso di laurea magistrale in Filosofia contemporanea
M-DEA/01 Antropologia culturale 6 36 Bolognari Mario (PO) Corso di laurea magistrale in Filosofia
contemporanea
M-PED/01 Filosofia dell’educazione 12 72 Colicchi Enza (PO) Corso di laurea magistrale in Filosofia contemporanea
Corso di laurea Magistrale in
Lingue moderne: letterature e
traduzione (cl. LM-37)
SSD Disciplina CFU Ore Docente
M-GGR/01 Geografia 6 36 Brancato Maria (PA) Lingue moderne: letterature e traduzione II
anno Corso di laurea magistrale
L-LIN/11 Letteratura angloamericana 1 9 54 Lombardo Giuseppe (PA) Lingue moderne: letterature e traduzione I
anno Corso di laurea magistrale
L-LIN/11 Letteratura angloamericana 2 9 54 Lombardo Giuseppe (PA) Lingue moderne: letterature e traduzione II anno Corso di laurea magistrale
L-LIN/10 Letteratura inglese 1 9 54 Marchesi Maria Serena (RTI) Lingue moderne: letterature e traduzione I
anno Corso di laurea magistrale
L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea 6 36 Fontanelli Giuseppe (PA)
Lingue moderne: letterature e traduzione I anno Corso di laurea magistrale
L-LIN/21 Letteratura russa 1 9 54 Mendosa Antonietta (RTD) Lingue moderne: letterature e traduzione I
anno Corso di laurea magistrale
L-LIN/05 Letteratura spagnola 1 9 54 Siviero Donatella (RTI)
Lingue moderne: letterature e traduzione I anno Corso di laurea magistrale
L-LIN/13 Letteratura tedesca 1 9 54 Linder Jutta (PO) Lingue moderne: letterature e traduzione I
anno Corso di laurea magistrale
L-LIN/13 Letteratura tedesca 2 9 54 Linder Jutta (PO) Lingue moderne: letterature e traduzione I anno Corso di laurea magistrale
L-FIL-LET/14 Letterature comparate 9 54 Donà Carlo (PO) Lingue moderne: letterature e traduzione I
anno Corso di laurea magistrale
L-OR/12 Lingua araba 9 54 Casini Lorenzo (RTI) Lingue moderne: letterature e traduzione I anno Corso di laurea magistrale
L-LIN/04 Lingua francese 1 9 54 Mangiapane Stella (PA) Lingue moderne: letterature e traduzione I
anno Corso di laurea magistrale
L-LIN/12 Lingua inglese 1 9 54 Sindoni Maria Grazia (RTI) Lingue moderne: letterature e traduzione I anno Corso di laurea magistrale
L-LIN/01 Linguistica applicata 6 36 Torricelli Patrizia (PO) Lingue moderne: letterature e traduzione II
anno Corso di laurea magistrale
M-STO/02 Storia moderna 6 36 Raffaele Giovanni (PA) Lingue moderne: letterature e traduzione II anno Corso di laurea magistrale
Corso di laurea magistrale in
Civiltà letteraria dell’Italia
medievale e moderna
SSD Disciplina CFU Ore Docente
L-FIL-LET/10 Letteratura italiana 9 54
Durante Matteo (PO)
Corso di laurea magistrale in Civiltà
letteraria dell’Italia medievale e moderna
L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea 6 36 Fontanelli Giuseppe (PA)
Corso di laurea magistrale in Civiltà letteraria dell’Italia medievale e moderna
L-FIL-LET/04 Letteratura latina 9 54 Cupaiuolo Giovanni (PO)
Corso di laurea magistrale in Civiltà
letteraria dell’Italia medievale e moderna
60
L-FIL-LET/13 Metodologia della ricerca filologica
italiana
9 54
Malta Caterina (PO)
Corso di laurea magistrale in Civiltà
letteraria dell’Italia medievale e moderna
L-FIL-LET/ 09 Metodologia della ricerca filologica
romanza
9 54
Guida Saverio (PO)
Corso di laurea magistrale in Civiltà
letteraria dell’Italia medievale e moderna
M-GGR/01 Metodologia della ricerca geografica 6 36 Polto Corradina (PO) Corso di laurea magistrale in Civiltà letteraria dell’Italia medievale e moderna
L-FIL-LET/12 Metodologia della ricerca linguistica
italiana
9 54 Rossi Fabio (PA) Corso di laurea magistrale in Civiltà
letteraria dell’Italia medievale e moderna
L-ANT/03
Metodologia della ricerca storica antica*
6
36
Pinzone Antonino (PO)
Corso di laurea magistrale in Civiltà letteraria dell’Italia medievale e moderna
M-STO/01
Metodologia della ricerca storica medievale*
6
36
Montesano Marina (PA)
Corso di laurea magistrale in Civiltà letteraria dell’Italia medievale e moderna
M-STO/04 Metodologia della ricerca storica contemporanea *
6
36 Fedele Santi (PO)
Corso di laurea magistrale in Civiltà letteraria dell’Italia medievale e moderna
L-ART/02 Metodologia della ricerca storico-
artistica medievale e moderna
6 36 Fattorini Gabriele (RTI) Corso di laurea magistrale in Civiltà
letteraria dell’Italia medievale e moderna
Corso di Laurea Magistrale in
Metodi e Linguaggi del
Giornalismo (classe LM 19)
SSD MATERIA CFU Ore DOCENTE
L-LIN/01 Comunicazione e linguaggio
giornalistico
6 36 Torricelli Patrizia (PO) Corso di Laurea Magistrale in Metodi e
Linguaggi del Giornalismo
I ANNO
ING-INF/05 Tecnologie web per il giornalismo 6 36 De Meo Pasquale (PA) Corso di Laurea Magistrale in Metodi e Linguaggi del Giornalismo
I ANNO
SPS/08 Sociologia dei media digitali 6 36 Centorrino Marco (RTI) Corso di Laurea Magistrale in Metodi e Linguaggi del Giornalismo
I ANNO
SPS/08 Giornalismo digitale e comunicazione
integrata
9 54 Pira Francesco (RTI) Corso di Laurea Magistrale in Metodi e
Linguaggi del Giornalismo I ANNO
M-GGR/01 Geografia 6 36 Polto Corradina (PO) Corso di Laurea Magistrale in Metodi e
Linguaggi del Giornalismo II ANNO
M-STO/06
Storia delle religioni
6 36 Monaca Mariangela (RTD) Corso di Laurea Magistrale in Metodi e
Linguaggi del Giornalismo II ANNO
L-FIL-LET/12 Metodologia della ricerca linguistica
italiana
6 36 Rossi Fabio (PA) Corso di Laurea Magistrale in Metodi e
Linguaggi del Giornalismo II ANNO
SPS/08
Nuove tecnologie dell’informazione 6 36 Parito Maria Eugenia (RTD) Corso di Laurea Magistrale in Metodi e
Linguaggi del Giornalismo II ANNO
Corso di laurea Magistrale in
Scienze storiche: società, cultura e
istituzioni d'Europa (cl. LM-84)
SSD MATERIA CFU Ore DOCENTE
M-STO/04
Storia contemporanea
(Storia dell’Europa contemporanea)
9
54 Fedele Santi (PO) Corso di laurea Magistrale in Scienze
storiche: società, cultura e istituzioni
d'Europa I Anno
M-STO/01 Storia medievale
(Storia dell’Europa medievale)
9 54 Catalioto Luciano (RTI) Corso di laurea Magistrale in Scienze
storiche: società, cultura e istituzioni
d'Europa I Anno
M-GGR/01
Geografia (Geografia storica, economica e politica dell’ Europa)
6
36 Brancato Maria (PA) Corso di laurea Magistrale in Scienze storiche: società, cultura e istituzioni
d'Europa I Anno
M- DEA/01 Discipline Demoetnoantropologiche (Etnologia)
6 36 Bolognari Mario (PO)
Corso di laurea Magistrale in Scienze storiche: società, cultura e istituzioni
d'Europa I Anno
M-STO/08
Archivistica, bibliografia e
biblioteconomia (Storia del libro e dell’editoria)
6
36 Sestini Valentina (RTI) Corso di laurea Magistrale in Scienze
storiche: società, cultura e istituzioni d'Europa I Anno
M-STO/03
SPS/03
C.I. Storia dell’Europa orientale
Storia delle istituzioni politiche (Storia e istituzioni dell’Europa
orientale)
12
72
6 6
Fornaro Pasquale (PO)
Corso di laurea Magistrale in Scienze
storiche: società, cultura e istituzioni d'Europa II Anno
M-STO/07 Storia del cristianesimo e delle Chiese
(Tradizioni religiose in Europa dal
medioevo all’età contemporanea)
9
54
Magazzù Cesare (PO)
Corso di laurea Magistrale in Scienze storiche: società, cultura e istituzioni
d'Europa II Anno
CdL Magistrale interclasse LM-2
& LM-15 “Tradisione classica e
61
Archeologia del Mediterraneo”
Curr. Archeologia del
Mediterraneo I Anno SSD Disciplina CFU Ore Docente
L-FIL-LET/02 Letteratura greca 6 36 Meliadò Claudio (RTD) Curr. Archeologia del Mediterraneo I Anno
L-FIL-LET/05 Drammaturgia classica 6 36 Colace Paola (PO) Curr. Archeologia del Mediterraneo I Anno
L-ANT/02 Istituzioni, epigrafia e società del
mondo greco
9 54 Raccuia Carmela (PA) Curr. Archeologia del Mediterraneo I Anno
L-ANT/03 Istituzioni, epigrafia e società del mondo romano
9 54 Caliri Elena (PA) Curr. Archeologia del Mediterraneo I Anno
L-ANT/07 Archeologia e storia dell’arte greca,
della Magna Grecia e della Sicilia
12 72
36
36
La Torre G. Francesco (PO)
Spagnolo Grazia (RTI)
Curr. Archeologia del Mediterraneo I Anno
L-ANT/04 Iconografia e archeologia della
moneta
9 54 Caltabiano Maria (PO) Curr. Archeologia del Mediterraneo II
Anno
L-ANT/07 Archeologia e storia dell’arte romana e delle province romane
12 72 36
36
Campagna Lorenzo (PA)
Mollo Fabrizio (RTD)
Curr. Archeologia del Mediterraneo II Anno
L-FIL-LET/02 Letteratura greca I 6 36 Cannatà Maria (PO) Curr.Tradizione classica I Anno
L-FIL-LET/04 L-FIL-LET/08
C.I. Letteratura latina I Letteratura latina medievale e
umanistica
6 6
36 36
Onorato Marco (RTD)
Curr.Tradizione classica I Anno
L-FIL-LET/05 Storia della filologia e della
tradizione classica
6 36 Zumbo Antonino (PO) Curr.Tradizione classica I Anno
L-ANT/02
L-ANT/03
C.I. Storia greca
Storia romana
9
9
54
54
Tripodi Bruno (PA)
Curr.Tradizione classica I Anno
L-FIL-LET/04 Letteratura latina II 6 36 Cupaiuolo Giovanni (PO) Curr.Tradizione classica II Anno
L-FIL-LET/05 Filologia classica 6 36 Colace Paola (PO) Curr.Tradizione classica II Anno
L-FIL-LET/13 Filologia umanistica latina 6 36 Fera Vincenzo (PO) Curr.Tradizione classica II Anno
L-FIL-LET/07 Civiltà bizantina* 6 36 Megna Paola (RTI) Curr.Tradizione classica II Anno
L-ANT/05 Papirologia* 6 36 Minutoli Diletta (RTD) Curr.Tradizione classica II Anno
L-ANT/04 Numismatica 6 36 Castrizio Daniele (PA) Curr.Tradizione classica II Anno
Il direttore pone in votazione l’assegnazione e l’affidamento degli insegnamenti. Il Consiglio
approva all’unanimità. Inoltre, il Consiglio, approvata la fase 1 del piano di copertura degli
insegnamenti, dà mandato al direttore di provvedere all’effettivo caricamento nell’Anagrafe della
didattica d’Ateneo dei dati relativi ai docenti in corrispondenza delle discipline del loro SSD, come
previsto dal Regolamento approvato dal Senato Accademico nella seduta del 18 dicembre 2014.
Tale operazione sarà effettuata dopo aver verificato le eventuali modifiche al Regolamento e la più
completa interpretazione di ogni aspetto delle norme in esso contenute, purché il piano delle
assegnazioni e degli affidamenti sia confermato nei suoi contenuti didattici e organizzativi. In
particolare, il direttore accerterà in modo trasparente la sussistenza dei requisiti richiesti dal
Regolamento citato per i docenti scientificamente attivi.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 9; il Consiglio approva.
10. Ratifica decreti Direttore:
a) Repertorio n°22/2014: proposta chiamata Dott. Sandro Gorgone per la stipula
contratto “junior” RTD ssd M-FIL/01 Filosofia Teoretica: relativo provvedimento;
Il Direttore dà lettura del decreto direttoriale n° 22/2014,prot. n° 85825 del 29/12/2014:
proposta per la chiamata del Dott. Sandro Gorgone alla stipula di un contratto “junior” di diritto
privato per ricercatore a tempo determinato per il SSD M-FIL /01; SC 11/C1 Filosofia
Teoretica.
Il Consiglio ratifica.
b) Repertorio n°23/2014: proposta chiamata Dott. Fabio Ruggiano per la stipula contratto
“junior” RTD ssd L-FIL-LET/12 Linguistica Italiana: relativo provvedimento;
Il Direttore dà lettura del decreto direttoriale n° 23/2014,prot. n° 85826 del 29/12/2014:
proposta per la chiamata del Dott. Fabio Ruggiano alla stipula di un contratto “junior” di diritto
privato per ricercatore a tempo determinato per il SSD L-FIL-LET/12; SC 10/F3 Linguistica
Italiana .
Il Consiglio ratifica.
62
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 10; il Consiglio approva
11. Richiesta di conferimento di incarico a compiere la missione della Prof.ssa Enza Colicchi:
relativo provvedimento;
Il Direttore informa il Consiglio che è pervenuta richiesta, solo ai fini assicurativi, di
conferimento di incarico a compiere la missione presso l’Università di Boston della Prof.ssa
Enza Colicchi in qualità di Visiting Researcher.Tale missione si protrarrà sino all’1 marzo 2015
e pertanto visto che la sua durata è superiore a trenta giorni ,è necessario acquisire il parere
favorevole del Consiglio di Dipartimento.
Il Consiglio approva.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 11; il Consiglio approva
12. Ricognizione interna e valutazione comparativa per la stipula di un contratto di lavoro
autonomo occasionale per la realizzazione di documentazione tecnico-informatica per lo
scavo archeologico in Molino a Vento di Gela (CL): relativo provvedimento;
Il Direttore dà lettura della richiesta della Prof.ssa Caterina Ingoglia per l’indizione delle
procedure volte a selezionare, con ricognizione interna e valutazione comparativa per titoli
(oppure in caso di esito negativo con la stipula di contratto di collaborazione per
l’individuazione di un soggetto esterno), l’affidamento di un incarico di natura occasionale per
la documentazione tecnico-informatica della campagna di scavo archeologico 2014 nell’area di
Molino a Vento a Gela (CL), comprendente la realizzazione di una piattaforma GIS con i dati
topografici macroscopici dell’area e la documentazione archeologica delle fasi di scavo con
rilievi di dettaglio tramite fotogrammetria a bassa quota e database. L’incarico avrà la durata di
tre mesi (esclusa proroga) e l’ammontare al lordo di tutti gli oneri è di € 3.000,00 che graverà sui
fondi da sponsorizzazioni di cui è titolare la Prof.ssa Ingoglia.
Il Consiglio approva.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 12; il Consiglio approva
13. Parere sulla relazione scientifica finale del Dott. Giovanni Cascio per l’assegno di ricerca
di tipo A, ssd L-FIL-LET/13, responsabile scientifico Prof. Fera: relativo provvedimento;
Il Direttore dà lettura della relazione sull’attività scientifica del Dott. Giovanni Cascio per l’assegno di
ricerca di tipo A, Area scientifico-disciplinare 10 - Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-
artistiche - SSD L-FIL-LET/13 - Filologia della letteratura italiana, responsabile scientifico Prof.
Vincenzo Fera, che qui di seguito viene riportata:
Relazione scientifica finale del dott. Giovanni Cascio
La presente relazione ha per oggetto lo stato di avanzamento della ricerca nel contesto del progetto dal titolo
«Il Liber sine nomine di Francesco Petrarca: edizione, traduzione e commento» finanziato dall’Università
degli Studi di Messina per il secondo anno a partire dal 2.11.2013. L’attività di studio, condotta sotto la
guida del Prof. Vincenzo Fera principalmente presso la biblioteca del ‘Dipartimento di Civiltà antiche e
moderne’, è andata maturando attraverso diverse fasi dei cui snodi più significativi si offre a seguire un
prospetto analitico.
La linea maestra della ricerca è stata naturalmente quella avente per oggetto lo studio del Liber sine nomine
(d’ora in avanti Liber). Il risultato principale di questo anno di attività è l’imminente pubblicazione da parte
della casa editrice ‘Le Lettere’ di Firenze, nella prestigiosa collana ‘Petrarca del Centenario’, progetto
promosso dalla ‘Commissione per l’Edizione Nazionale delle Opere del Petrarca’, dell’edizione del Liber (si
veda la lettera della casa editrice allegata alla presente relazione).
La nuova edizione è fondata sull’esame dell’intera tradizione manoscritta; il testo latino è stato corredato di
traduzione in italiano e, in linea con i criteri che informano la collana in cui il volume è stato accolto, di
sintetiche note di commento finalizzate a chiarire le zone più problematiche del testo. Il resoconto
63
dell’attività filologica sottesa a tale operazione editoriale - si tenga presente che i manoscritti presi in esame
sono 65, ai quali vanno aggiunte le numerose edizioni a stampa apparse a partire dalla fine del XV sec. - è
affidato a un’introduzione che, oltre a riassumere gli aspetti più salienti delle dinamiche di trasmissione
della silloge antiavignonese, offre un sintetico spaccato del contesto storico-culturale in cui l’opera
petrarchesca s’inserisce.
Un altro versante rispetto al quale sono stati effettuati ulteriori approfondimenti è quello della
contestualizzazione storico-culturale delle singole lettere. Nella monografia di prossima pubblicazione sono
state meglio precisate e a volte del tutto ribaltate molte delle conclusioni a cui erano giunti il precedente
editore, il filologo tedesco Paul Piur, e gli altri esegeti che si sono occupati del Liber negli ultimi decenni; la
circolazione sommersa delle lettere, la soppressione dei nomi dei destinatari, la pressoché totale assenza di
indicazioni croniche o topiche, tutti accorgimenti impiegati da Petrarca per evitare che i suoi interlocutori
potessero subire rappresaglie da parte dei ‘veri hostes’, continuano a rendere, tuttavia, arduo un pieno
inquadramento dei singoli documenti epistolari sia nel contesto storico sia nella biografia culturale del loro
autore. A questo proposito sarà, dunque, prioritario continuare quel lavoro di ricerca all’interno dell’intero
corpus delle opere petrarchesche, limitato non solo alle Familiares e alle Seniles, ma anche ad altri testi
coevi, di qualsiasi elemento possa gettare luce sugli aspetti più oscuri dell’epistolario anticuriale.
Un’indagine di questo genere si è rivelata particolarmente feconda: una serie di affinità tematiche e
contenutistiche, oltre che talune puntuali riprese testuali con la Fam. 21, 1, diretta all’arcivescovo praghese
Arnost z Pardubic il 29 aprile 1357, ha permesso di appurare che anche Sine nom. 14, il cui destinatario non
era stato sinora individuato, possa essere stata recapitata oralmente al prelato praghese lo stesso giorno della
Fam. 21, 1 tramite Sagremor de Pommiers, funzionario di corte dei Visconti. Tale acquisizione ha avuto
delle importanti ricadute anche sul piano della datazione delle due missive seguenti (Sine nom. 15 e 16), le
quali vanno collocate, con ogni probabilità, nella seconda metà del 1357 e non negli anni 1353-54, come
sostenuto dalla critica precedente.
L’indagine sul Liber è stata affiancata dallo studio dell’Itinerarium breve de Ianua usque ad Ierusalem et
Terram Sanctam (d’ora in avanti Itinerarium), opera di argomento geografico di primaria importanza, che
oltre a essere stata licenziata negli stessi anni in cui Petrarca metteva mano alla sistemazione della silloge
antiavignonese, presenta delle linee di trasmissione spesso convergenti con quelle del Liber. Di tale testo, di
cui ancora oggi manca un’edizione critica soddisfacente, ho avviato una sistematica recensio condotta in
appositi repertori cartacei e informati. Il risultato di questa indagine è un censimento di 45 testimoni, che
elenco qui di seguito:
1. Basel, Universitätsbibl., F V 6
2. Bruxelles, Bibl. Royale de Belgique, 9476-78
3. Bruxelles, Bibl. Royale de Belgique, 14486-14491
4. Città del Vaticano, Bibl. Apostolica Vaticana, Chigi, L VII 262
5. Città del Vaticano, Bibl. Apostolica Vaticana, Ross. 717 (X 97)
6. Città del Vaticano, Bibl. Apostolica Vaticana, Urb. lat. 332
7. Città del Vaticano, Bibl. Apostolica Vaticana, Vat. lat. 3134
8. Città del Vaticano, Bibl. Apostolica Vaticana, Vat. lat. 3357
9. Città del Vaticano, Bibl. Apostolica Vaticana, Vat. lat. 7924
10. Cremona, Bibl. Governativa, Fondo Civico, BB 1.2.5
11. Cremona, Bibl. Governativa, Fondo Civico, BB 1.2.17
12. Firenze, Bibl. Medicea Laurenziana, Plut. 26 sin. 9
13. Firenze, Bibl. Medicea Laurenziana, Plut. 26 sin. 10
14. Firenze, Bibl. Medicea Laurenziana, Plut. 78, 2
15. Firenze, Bibl. Medicea Laurenziana, Plut. 89 sup. 73
16. Firenze, Bibl. Medicea Laurenziana, Plut. 90 inf., 14
17. Firenze, Bibl. Medicea Laurenziana, Strozzi 91
18. Firenze, Bibl. Nazionale Centrale, Conv. soppr. I I 28 19. Firenze, Bibl. Nazionale Centrale, Conv. soppr. A 3 2610
20. Firenze, Bibl. Nazionale Centrale, II IV 109
21. Firenze, Bibl. Nazionale Centrale, Palatino 1169 II
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22. Firenze, Bibl. Riccardiana, 873
23. Glasgow, University Library, Hunter 480 (V.7.7)
24. Halle, Universitäts- und Landesbibl., Stolb.-Wernig. Za 57 (ora: Lat. M No. 2; 1E a/1)
25. London, British Library, Harley 3830
26. London, British Library, Harley 6348
27. Melk, Stiftbibliothek, 751, 2
28. Modena, Biblioteca Estense Universitaria, lat. 271 (α.Q.8.31)
29. München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 424
30. New Haven, Beinecke Rare Book and Manuscript Library, Marston 17
31. Oxford, Bodleian Library, Bodley 558
32. Palermo, Bibl. Comunale, 2 Qq C 79
33. Paris, Bibl Nationale de France, lat. 11138
34. Paris, Bibl Nationale de France, lat. 14582
35. Paris, Bibl Nationale de France, lat. 16232
36. Parma, Bibl. Palatina, Pal. 79
37. Schwaz, Franziskanerkloster, Q I/2.27
38. Sevilla, Bibl. Capitular y Colombina, 7-5-27
39. Sevilla, Bibl. Capitular y Colombina, 59-2-57
40. Stuttgart, Württembergische Landesbibl., Cod. poet. et phil. fol. 35
41. Trieste, Bibl. Civica, I 33
42. Venezia, Bibl. Nazionale Marciana, lat. XIV 231 (4342)
43. Venezia, Bibl. Nazionale Marciana, lat. Z 476 (1944)
44. Wien, Österreichische Nationalbibliothek, 9477 (Philol. 84)
45. Zamek Nelahozeves, Roudnice, VI Fb 13
Per ognuno di questi codici è stata allestita una scheda nella quale sono state riversate le principali
informazioni sul piano paleografico, codicologico e storico, con particolare attenzione alla ‘fortuna’ negli
studi petrarcheschi. Ho, poi, collazionato per intero 43 dei testimoni elencati: rimangono da analizzare
soltanto il codice di Halle (non mi è stato possibile reperire una riproduzione, dato che esso oggi è
conservato in una collezione privata; sono al momento in corso contatti con l’attuale proprietario del fondo)
e il Vat. lat. 7294, del quale dovrei ricevere a breve una riproduzione dalla Bibl. Apostolica Vaticana. Dalle
indagini condotte emergono nitidamente i contorni di una vicenda redazionale pressoché sconosciuta. È
stato possibile, infatti, individuare per la prima volta una prima redazione dell’opera relegata in una piccola
ansa della tradizione manoscritta (si tratta di 9 codici). Per il resto, poi, ho avuto modo di appurare come
quella che sinora era ritenuta la redazione primitiva, testimoniata da numerosi manoscritti e in particolare
dall’autorevole cremonese BB 1.2.5, discendente diretto dell’autografo petrarchesco, sia da considerare in
realtà una redazione intermedia probabilmente derivata dalla copia dell’Itinerarium effettivamente inviata da
Petrarca all’amico Giovanni Mandelli. In attesa di completare la collazione ho iniziato a costituire il testo e
ad approntare una traduzione in lingua italiana. Il lavoro sull’Itinerarium che miro a completare entro
l’estate del 2015 sarà accolto nella collana Peculiares del ‘Centro Internazionale di Studi Umanistici’
dell’Università degli Studi di Messina.
Nel corso dell’ultimo anno ho preso parte alle attività scientifiche e culturali promosse dalla cattedra di
‘Filologia della letteratura italiana’.
Ho sempre partecipato agli incontri seminariali organizzati nel contesto della Scuola di dottorato in
‘Filologia antica e moderna’. In qualità di ‘Cultore della materia’ sono stato componente delle commissioni
d’esame per i SSD L-Fil-Let 08 (Letteratura latina medievale e umanistica) e L-Fil-Let 13 (Filologia della
letteratura italiana).
Ho effettuato, inoltre, soggiorni di studio presso la British Library di Londra e la Bayerische
Staatsbibliothek di Monaco di Baviera.
Con i colleghi Giulia Perucchi e Antonino Antonazzo siamo risultati vincitori di una ‘Call for Papers’
indetta dalla Renaissance Society of America. Il nostro panel, dedicato alla ‘fortuna’ di Plinio il Vecchio
65
nell’Umanesimo italiano, si terrà a Berlino presso la Humboldt Universität, il 28 marzo 2015. Il mio
intervento verterà in particolare sulla Naturalis Historia come fonte geografica per l’Itinerarium di Petrarca.
Un ultimo importante risultato raggiunto nel corso di questo anno è stata la donazione al ‘Centro
Internazionale di Studi Umanistici’ da parte del Prof. Nicholas Mann, ex direttore del Warburg Institute di
Londra e petrarchista di chiara fama, di una parte del proprio archivio contenente materiale inedito relativo
al Bucolicum carmen di Francesco Petrarca. Ho avuto modo di seguire personalmente la vicenda di tale
donazione, avvenuta a Londra presso il Warburg Institute nel mese di maggio, e ho avviato una schedatura
di questi importanti materiali. Nei prossimi mesi auspicabilmente sarà effettuato il trasferimento del resto
del fondo.
Il Prof. Fera, responsabile scientifico dell’assegno ha fatto pervenire alla segreteria di Dipartimento il
seguente giudizio:
«Nel corso del biennio appena conclusosi, il dott. Cascio ha lavorato, sotto la mia guida, in maniera
continuativa al progetto di ricerca, conseguendo, entro i limiti delle scadenze prestabilite, gli obiettivi
prefissati. Risultato principale del suo lavoro è l’imminente pubblicazione presso la ‘Casa Editrice Le
Lettere’ di Firenze, nell’ambito della prestigiosa collana ‘Petrarca del Centenario’, progetto promosso
dalla ‘Commissione per l’Edizione Nazionale delle Opere del Petrarca’, dell’edizione tradotta e
commentata del Liber sine nomine di Francesco Petrarca.
Il lavoro del dott. Cascio si presenta senza dubbio come un significativo passo in avanti nel contesto
della filologia petrarchesca degli ultimi decenni, dal momento che fornisce, a quasi un secolo dalla
pubblicazione della monografia del filologo tedesco Paul Piur (Petrarcas Buch ohne Namen und die
päpstliche Kurie. Ein Beitrag zur Geistesgeschichte der Frührenaissance, Halle 1925), una rinnovata
edizione critica dell’epistolario antiavignonese. Il testo procurato dal dott. Cascio, fondato sull’esame
dell’intera tradizione manoscritta e a stampa dell’opera - si tratta di 65 codici e numerose stampe
antiche -, si caratterizza non solo per l’eliminazione di numerose lezioni erronee presenti nelle
precedenti edizioni ma anche per l’adozione di una punteggiatura più moderna ed efficace.
Il testo latino è accompagnato da una traduzione in italiano che non solo valorizza le novità testuali
emerse nella fase di constitutio textus, ma sana in più punti le sviste dei precedenti traduttori. In
ossequio ai criteri della collana in cui l’edizione del Liber è stata accolta, Cascio ha corredato il testo di
brevi note di commento miranti, oltre a delineare in maniera sintetica il contesto storico delle singole
lettere, a fornire quelle chiavi di lettura necessarie a illimpidire le zone più problematiche di un’opera
programmaticamente criptica e di difficile intellegibilità. Sempre in linea con i criteri che informano
l’edizione del centenario, il testo è preceduto da un’introduzione di taglio storico-culturale e filologico
che rende conto dei momenti più significativi dell’elaborazione e delle dinamiche di trasmissione della
silloge anticuriale. Decisivo è, a mio avviso, il contributo che il dott. Cascio dà nelle pagine introduttive
alla soluzione della vexata quaestio relativa sia all’esatta titolatura della silloge sia alla sua corretta
interpretazione.
Sempre sul versante del Liber l’assegnista ha pubblicato su ‘Studi Medievali e Umanistici’ un
importante contributo avente per oggetto la tradizione delle epistole extravaganti della silloge.
La ricerca del dott. Cascio si è, poi, soprattutto nel corso del secondo anno, orientata anche in direzione
di altre opere petrarchesche. Di una di queste, l’Itinerarium, le cui linee di trasmissione testuale hanno
tratti di somiglianza con quelle del Liber sine nomine, l’assegnista ha censito e esaminato l’intera
tradizione manoscritta (si tratta di 45 codici), effettuando a tal fine soggiorni di studio presso
biblioteche italiane e straniere, tra le quali la British Library e la Bayerische Staatsbibliothek. I risultati
raggiunti dall’assegnista verranno pubblicati, auspicabilmente entro l’anno, in una monografia
nell’ambito della collana ‘Peculiares’, patrocinata dal ‘Centro Internazionale di Studi Umanistici’
dell’Università di Messina.
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Di recente, inoltre, Cascio ha aperto un cantiere di lavoro sul Bucolicum carmen e i suoi commenti, in
relazione al quale ha già ottenuto una borsa di studio di sei mesi da parte del Ludwig Boltzmann
Institute di Innsbruck. Tale ricerca si configura come un’impresa di interesse europeo per la grande
fortuna dell’opera pastorale petrarchesca nel vecchio continente nel corso dei secc. XIV-XVI. In tale
indagine l’assegnista potrà avvantaggiarsi dei materiali preparatori messigli a disposizione dal collega
Nicholas Mann, ex direttore del Warburg Institute di Londra e petrarchista di chiara fama, il quale ha
donato al ‘Centro Internazionale di Studi Umanistici’ la parte più consistente del proprio archivio
contenente materiale inedito relativo alle egloghe petrarchesche. Il dott. Cascio ha avuto il merito di
seguire personalmente la vicenda di tale donazione, avvenuta a Londra presso il Warburg Institute nel
mese di maggio, e ha avviato una schedatura di questi importanti materiali.
Mi piace sottolineare come nel corso del biennio appena concluso il dott. Cascio abbia partecipato
attivamente alle attività scientifiche promosse dalla mia cattedra nell’ambito dei dipartimenti di ‘Studi
tardoantichi, medievali e umanistici’, prima, e di ‘Civiltà antiche e moderne’, poi. L’assegnista è stato
componente della segreteria del convegno internazionale ‘Pascoli e le vie della tradizione’ tenutosi a
Messina dal 3 al 5 dicembre 2012, e ha sempre preso parte agli incontri seminariali organizzati
nell’ambito della scuola di dottorato in ‘Filologia antica e moderna’. Il dott. Cascio è stato, inoltre,
relatore con un intervento sulla fortuna del testo della lettera della Madonna ai Messinesi nella
letteratura erudita italiana ed europea tra la metà del XVI sec. e il XVIII sec. nell’ambito delle giornate
di studio ‘Falsi e falsari messinesi tra Medioevo ed Età Moderna’, promosse congiuntamente dalla
‘Società Messinese di Storia Patria’, dall’‘Accademia Peloritana dei Pericolanti’ e dal ‘Centro
Interdipartimentale di Studi Umanistici’. Cascio insieme ai dott. Giulia Perucchi e Antonino
Antonazzo, è risultato vincitore di una ‘Call for Papers’ indetta dalla Renaissance Society of America: il
panel in oggetto, dedicato alla ‘fortuna’ di Plinio il Vecchio nell’Umanesimo italiano, si terrà a Berlino
presso la Humboldt Universität, il 28 marzo 2015. L’assegnista in particolare terrà un intervento sulla
Naturalis Historia come fonte geografica per l’Itinerarium del Petrarca.
Considerati i risultati positivi raggiunti, dei quali l’assegnista riferisce in una dettagliata relazione,
ritengo che il lavoro del dott. Cascio meriti la mia più piena approvazione».
Il direttore propone di esprimere il seguente giudizio: l’attività svolta dal Dott. Giovanni Cascio presso
questo Dipartimento può dunque essere definita altamente positiva. Il Consiglio approva all’unanimità.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 13; il Consiglio approva.
Escono i Professori associati, i ricercatori a tempo determinato e i ricercatori a tempo
indeterminato.
Escono le professoresse Daniela Gionta e Caterina Malta.
14. Parere sull’attività didattica e scientifica della Prof.ssa Caterina Malta: relativo
provvedimento;
Il Direttore dà lettura della relazione sull’attività didattica e scientifica della Prof.ssa Caterina
Malta che qui di seguito è riportata:
RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ DIDATTICA E SCIENTIFICA NEL TRIENNIO 2011-14
Attività didattica
Durante il triennio 2011-2014 ha svolto regolare attività didattica sia nel Corso di Laurea
triennale in Lettere sia in quello di Laurea magistrale in Civiltà letteraria dell’Italia
medievale e moderna, tenendo i seguenti insegnamenti
- Filologia italiana (Modulo di 5 CFU) Corso di laurea triennale in Lettere
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- Letteratura latina medievale e umanistica (6 CFU) Corso di laurea triennale in Lettere
- Metodologia della ricerca filologica italiana (Modulo di 4 CFU fino all’a.a. 2012-13; 9
CFU nell’ a.a. 2013-14) Corso di laurea magistrale
Per ognuno di questi insegnamenti e per molti altri del SSD L-FIL-LET/13 e di settori affini
è stata Presidente o componente delle commissioni d’esame. È stata parimenti relatrice e
correlatrice di tesi di laurea, triennale e specialistica. Attività scientifica
L’attività di ricerca svolta nel corso del triennio si è sviluppata intorno a due principali
ambiti, in diversa misura radicati negli interessi scientifici peculiari della Malta: 1) la
produzione storiografica petrarchesca. 2) la fortuna dei classici nella letteratura italiana. La
prospettiva metodologica seguita ha risposto sempre all’esigenza di fondare la ricostruzione
storico-culturale su solide basi filologiche, coniugando il versante interpretativo con
l’impegno ecdotico.
- Il primo filone nasce nel 2001, nel solco dell’incarico da parte del “Comitato nazionale per
le celebrazioni del VII Centenario della nascita di Francesco Petrarca” – su auspicio della
“Commissione Nazionale per l’Edizione delle Opere di Francesco Petrarca” –, di curare
l’edizione del De viris universale, per il Progetto «Petrarca del Centenario». Esperienza che
ha schiuso un decisivo e negli ultimi anni assorbente itinerario di ricerca, concretizzatosi in
un’ampia edizione commentata dell’opera (2008) e in una serie di saggi su aspetti
diversificati della produzione dell’umanista. L’attività del triennio ha portato avanti
importanti sollecitazioni maturate intorno a questi risultati, perfezionando da un lato per la
pubblicazione degli Atti (2012) il contributo B1, «Ystoriam retexere» (presentato al
convegno per il Centenario del 2004, propone uno scavo della concezione storiografica
dell’umanista e della sua tecnica di costruzione delle biografie illustri, che fa emergere una
consapevolezza teorica insospettata, e ben più avanzata rispetto alla prassi medievale),
dall’altro producendo i saggi B2 e B3 dell’elenco delle pubblicazioni.
Il primo Storici e storia nella riflessione petrarchesca. Il problema del canone, prende le
mosse dall’attenzione, sempre più consapevole negli studi, del valore storico-culturale dei
‘margini’ dei codici postillati da Petrarca, con l’obiettivo di cogliere le stratificazioni della
riflessione teorica che segnò la sua attività di historicus, chino sui modelli antichi a trovare
una personale direttrice elaborativa. Partendo da alcune postille presenti sul cod. Parigino
Lat. 5816, dell’Historia Augusta, in cui l’umanista sembra strutturare un paradigma
normativo di auctores per il genere storiografico, il saggio, indagando l’intero raggio delle
opere, esamina aspetti e contenuti in cui si esprime l’idea stessa di tradizione nella
coscienza dell’umanista e mette in dubbio la possibilità di inquadrarli sotto la categoria di
“canone”. Viene pertanto riletta la portata speculativa di quelle liste di autori rintracciabili
nella sua opera, per le quali è stata invece talora richiamata proprio la nozione di ‘canone’,
con particolare riferimento, oltre che a specifici luoghi delle Familiari, all’elenco dei
peculiares vergati da un giovane Petrarca sul ms. Par. lat. 2201, e al catalogo degli storici
del terzo Tr. Fame.
In continuità e sviluppo delle premesse teoriche e critiche messe a punto nel primo saggio,
il secondo (L’ultimo tempo della meditatio historiae. Per la vicenda redazionale del terzo
Triumphus fame), dà un nuovo contributo al problema filologico della storia redazionale del
terzo Trionfo della Fama. Si tratta di una questione agitata, senza precisi riscontri
documentari, dall’antico dibattito dei cinquecentisti, alla quale ha dato linfa (con strascico di
posizioni contrastanti fino ai giorni nostri) il rinvenimento, nel 1950 ad opera di R. Weiss,
di una stesura apografa del terzo Tr. Fame diversa da quella vulgata e copiata nel ms.
Harley 3264 della British Library; questione rilanciata dalla scoperta nel 1983, da parte di
G. Frasso, di una nuova copia nell’incunabulo oggi IB 25926, King George III’s copy, della
British Library. Attraverso una valutazione del peso testimoniale dei due apografi,
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considerati anche nei loro rapporti genetici, è stato possibile dare valore cogente di
certificazione cronologica della stesura alla postilla con la data 1371 apposta in testa
all’abbozzo (Tr. Fame IIa) e di conseguenza rovesciare il rapporto con il testo vulgato (Tr.
Fame III), rispetto al quale esso non rappresenta una precedente stesura rifiutata ma una
redazione seriore. I risultati dell’analisi filologica sono stati inverati in una serrata disamina
della trama storico-culturale dei versi trionfali, tendente a valorizzare ogni utile indicazione
di lettura che provenga dalle figure degli storici e dei poeti accolti nel catalogo del presunto
abbozzo, con uno studio contrastivo rispetto alle presenze della vulgata. Per i modi e il peso
in cui entra la storiografia cristiana e per l’impatto ideologico procurato dall’innesto della
figura di David, ne è emerso un modello culturale in linea con gli approdi della senilità
petrarchesca e straordinariamente sintonico con gli orientamenti della produzione degli
ultimi decenni di vita: risultano così confermati i rilievi dell’analisi filologica.
Il filone filologico-critico dedicato a Petrarca si inserisce in una progettualità destinata a
breve a prendere corpo in un volume sul Lessico storiografico petrarchesco, che tenta
un’operazione innovativa, quella di risalire alla teoresi storiografica dell’umanista, che
com’è noto mostra scarsa attitudine speculativa, mettendo a frutto una ricognizione attenta
dell’apparato informativo tesaurizzabile nei margini dei codici da lui posseduti. Si vuole
verificare, proprio nel dialogo con i testi antichi da parte di Petrarca, l’elaborazione di un
personale lessico della storiografia, rintracciare i termini chiave in cui si esprime il suo
codice di valutazione delle fonti, ricostruire insomma quel momento autoriflessivo
attraverso cui egli edifica l’attrezzatura del proprio mestiere di storico, esprime giudizi sulla
tecnica e lo stile degli antichi, ma anche indaga i termini possibili della declinazione sul
presente della lezione della storia. Tutta una sfera lessicale che va dall’aggettivazione per
qualificare gli storici (nobiles, optimi, primi et secundi ordinis), a quella concernente i
parametri valutativi delle fonti (auctoritas, ratio, verisimilis etc.); alla terminologia tecnica
della composizione storica nei suo vari livelli, primario e ricostruttivo (texere, retexere,
narrare, renarrare), alle note che contrassegnano l’interesse strutturale per la costruzione
della macchina narrativa (quelle relative all’ordo historiae, all’intrusione diretta del
narratore), a quelle pertinenti l'officium historici e ai rischi o vizi della sua funzione;
all’ampia scala degli avverbi con cui si connota la temperatura stilistica ed espressiva della
scrittura storica. Tutto ciò alla luce di un modello di interrogazione delle postille che vuole
uscire da una logica meccanica di riduzione del particolare al sistema, di passaggio
automatico dai margini del libro al testo e viceversa; e gettare un ponte stabile tra filologia e
letteratura, affinando un metodo di lettura circolare tra produzione latina e volgare
dell’umanista, mondo intellettuale-erudito e creazione letteraria.
Agganciata a questa linea maestra si pone anche l’indagine sull’evoluzione del genere De
viris illustribus fra medioevo e umanesimo, a partire da Boccaccio: un primo frutto di
questa applicazione è nel saggio introduttivo sul De mulieribus claris confezionato per il
Catalogo della mostra del Centenario del 2013 (n° B4 dell’elenco), con sviluppi destinati
tuttavia a orientarsi più specificamente sui problemi della tradizione dell’opera e su una
nuova messa a fuoco della questione del testo.
- Il Centenario della morte di Pascoli nel 2012 e il convegno Pascoli e le vie della tradizione
organizzato per l’occasione a Messina hanno costituito una provocazione di ricerca che ha
spinto nel cuore della letteratura italiana a cavallo dell’Ottocento l’interesse della Malta
verso la fortuna dei classici. La qualità del classicismo pascoliano e le forme di interazione
con il mondo poetico italiano sono diventate, in margine al contributo presentato al
convegno, oggetto di una più articolata monografia (vd. A, Intorno a Myricae. La prima
poesia latina di Pascoli). Lungo la dorsale delle prime prove ufficiali di poesia latina
(Veianius, il poemetto premiato nel 1891 ad Amsterdam) e la Silvula Iani Nemorini, un
opuscolo d’occasione (1894) che ha rivelato ben altra tenuta ideologico-culturale, si è così
fatta luce nelle zone limitrofe all’elaborazione di Myricae, mettendo in evidenza la forte
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contiguità di poetica che le collega ai prodotti latini. La ricerca si avvale di un ampio e
inedito apparato documentario e affianca il lavoro interpretativo con quello ecdotico: della
Silvula viene ricostruita la stratigrafia, con un’edizione degli abbozzi presenti nell’archivio
Pascoli di Castelvecchio; sganciando l’opuscolo dalle architetture postume dei Carmina
(all’interno dei quali esso figura come Poematia et epigrammata IV), ne è stata fornita una
nuova edizione, rispettosa, anche sul piano grafico, della peculiare confezione d’autore,
sperimentata dal poeta in aderenza con la destinazione originaria della silloge.
L’attività della Malta si è esplicata anche come membro del collegio docenti del
Dottorato di ricerca in “Filologia antica e moderna”, che è stato successivamente conglobato
nel Dottorato in “Storia e Filologia”, diventato, a partire dal 2014, Dottorato di ricerca in
“Scienze storiche, archeologiche e filologiche”; ha partecipato costantemente alle attività
formative previste dai corsi del Dottorato con numerosi seminari dedicati a problemi di
storia della letteratura umanistica e a questioni di filologia e di storia della tradizione.
Nell'ambito della sua attività scientifica C. Malta ha inoltre collaborato
costantemente alle attività del Centro internazionale di studi umanistici (già Centro
interdipartimentale di studi umanistici), del cui Consiglio fa parte; è stata, tra i redattori del
periodico, pubblicato sotto gli auspici del medesimo Centro, "Studi medievali e umanistici"
(già “Studi umanistici”), fin dalla sua fondazione (2003), e dall’annata 2010-2011 ne è
condirettrice; fa parte della redazione di “Quaderni petrarcheschi”.
Ha seguito numerosi convegni riguardanti le aree della Filologia della letteratura
italiana, ad alcuni di essi ha partecipato anche con relazioni.
È componente dell’Unità di Messina all’interno del PRIN cofinanziato dal MIUR per il
2010-11 (“Nuove frontiere della ricerca petrarchesca: ecdotica, stratificazioni culturali,
fortuna”, coordinatore nazionale V. Fera). È membro della "Società dei filologi della
letteratura italiana"; ed è pure socio ordinario dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti.
Incarichi istituzionali
- Nell’Anno 2012 è stata nominata componente della Commissione giudicatrice dei titoli
per la conferma in ruolo dei Ricercatori Universitari per il Settore Scientifico Disciplinare
L-FIL-LET/13 con mandato biennale.
- Fa parte dell’ Albo dei revisori del Miur per i settori SH5-4 (Textual philology,
palaeography and epigraphy) e Sh5-11 (Cultural heritage, cultural memory Social Sciences
and Humanities: Cultures and Cultural Production: Literature and philosophy, visual and
performing arts, music, cultural and comparative studies).
- È membro del “Gruppo di Riesame” preposto all’elaborazione del rapporto di Riesame per
l’AVA (Autovalutazione, Valutazione periodica, Accreditamento), all’interno del Consiglio
di Corso di Studio di Civiltà letteraria dell’Italia medievale e umanistica dell’università di
Messina.
- È componente del gruppo AQ (Assicurazione della Qualità) per il corso magistrale di
Civiltà letteraria dell’italia medievale e moderna, nell’ambito del Presidio della Qualità
dell’Ateneo di Messina.
- Negli anni 2013 e 2014 ha fatto parte, rispettivamente come Presidente e come
componente, della Commissione per lo svolgimento delle prove di accesso al Corso di
laurea interclasse in Lingue.
- Su nomina del Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Messina è stata
Coordinatore didattico e scientifico del corso integrativo del Liceo artistico paritario di
Barcellona P.G. per l’ a.s. 2013-14.
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PUBBLICAZIONI
A. Monografia
Intorno a Myricae. La prima poesia latina di Pascoli, Messina 2014, pp.1-130
B. Articoli
1. «Ystoriam retexere». Modelli di costruzione del De viris, in Petrarca, l'Umanesimo e la
civiltà europea. Atti del Convegno Internazionale, Firenze, 5-10 dicembre 2004, a cura di
D. Coppini – M. Feo, I, Firenze 2012 (Quaderni petrarcheschi, Firenze 15-16, 2005-06),
pp. 391-420
2. Storici e storia nella riflessione petrarchesca. Il problema del canone, estratto anticipato da
“Studi medievali e umanistici”, 11 (2013), pp. 1-64.
3. L’ultimo tempo della meditatio historiae. Per la vicenda redazionale del terzo Triumphus
fame del Petrarca, estratto anticipato da “Studi medievali e umanistici”, 12 (2014), pp. 63-
171.
4. De mulieribus claris, in Boccaccio autore e copista. Catalogo della mostra Firenze,
Biblioteca Medicea Laurenziana 11 ottobre 2013 - 11 gennaio 2014, a cura di T. De
Robertis, C. M. Monti, M. Petoletti, G. Tanturli, S. Zamponi, Firenze, 2013.
In corso di stampa: “pretranformari studeo”: in margine a Tr. Fame I (si tratta di una nuova ricostruzione del testo, con relativo inquadramento storico-culturale, di due importanti
postille a Tr. Fame I, testimoniate dagli apografi cinquecenteschi dei materiali d’autore).
In preparazione:
Lessico storiografico petrarchesco (volume preannunciato nella collana “Peculiares” del Centro internazionale di studi umanistici dell’Università
di Messina).
L’attività didattica e scientifica svolta dalla Prof.ssa Caterina Malta presso questo Dipartimento può
dunque essere definita altamente positiva.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 14; il Consiglio approva.
15. Parere sull’attività didattica e scientifica della Prof.ssa Daniela Gionta: relativo
provvedimento;
Il Direttore dà lettura della relazione sull’attività didattica e scientifica della Prof.ssa Daniela Gionta che
qui di seguito è riportata:
Relazione sull’attività scientifica e didattica del triennio (2011-2014)
Attività didattica
Nel corso del triennio 2011-2014 ha svolto regolare attività didattica, ricoprendo i seguenti
insegnamenti nel Corso di Studio triennale in Lettere e nel Corso di Studio magistrale di
Scienze storiche:
a. a. 2011-2012 Filologia umanistica latina (CFU 6: per il curr. classico, III anno)
a. a. 2011-2012 Paleografia latina (CFU 6: per i curr. classico, III anno; moderno, I anno;
storico, I anno; per il Corso di Laurea in Operatore dei Beni culturali; per la magistrale di
Scienze Storiche)
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a. a. 2012-2013 Filologia umanistica latina (CFU 6: per il curr. classico, III anno)
a. a. 2012-2013 Paleografia latina (CFU 6: per i curr. classico, III anno; moderno, I anno;
storico, I anno, e per il Corso di Laurea in Operatore dei Beni culturali).
a. a. 2012-2013 Storia dell’antiquaria (CFU 3: per il curr. storico-artistico)
a. a. 2013-2014 Filologia umanistica latina (CFU 6: per il curr. classico, III anno)
a. a. 2013-2014 Paleografia latina (CFU 6: per i curr. classico, III anno; moderno, I anno;
storico, I anno)
Inoltre, per il Corso di Studio interclasse in lingue, letterature straniere e tecniche della
mediazione linguistica:
a. a. 2012-2013 Letteratura italiana (CFU 1: I anno)
Ha fatto regolarmente parte delle Commissioni d’esame per vari insegnamenti, e delle
Commissioni per gli esami di Laurea (vecchio e nuovo ordinamento), anche in qualità di
correlatore di tesi, triennale e magistrale.
E’ stata correlatrice di una tesi di laurea magistrale presso l’Università degli Studi di Roma
‘La Sapienza’ (luglio 2013).
Il 7 novembre 2013 ha tenuto per gli studenti della Laurea Specialistica del Dipartimento
di Italiano dell’Università di Budapest una lezione dal titolo La perduta epigrafe liviana di
Sicco Polenton.
Attività di Dottorato di Ricerca
E’ membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di ricerca in Scienze archeologiche,
storiche e filologiche (già in Filologia e storia, già in Filologia antica e moderna), e partecipa
attivamente ai seminari organizzati dal Dottorato. E’ stata membro della Commissione per
gli esami di ammissione al XXVII ciclo (febbraio 1012).
E’ stata co-Tutor e Tutor delle seguenti Tesi di Dottorato:
- aprile 2012 (XXIV ciclo): Xavier van Binnebeke (Six Contributions to Florentine
Humanism: from Salutati to Poliziano). Co-tutor insieme a Vincenzo Fera.
- maggio 2013 (XXV ciclo):
- Antonino Antonazzo (Il volgarizzamento pliniano di Cristoforo Landino)
- Consuela Rita Simone (Il commento all’Andria di Terenzio dell’umanista Guido
Iuvenalis)
Attività scientifica
Nel triennio ha incentrato la sua attività scientifica sia sulla letteratura e la filologia umanistica,
seguendo vari filoni di ricerca (epigrafico-antiquario, filologico e storicoletterario, con aperture sul
versante paleografico, codicologico e archivistico), sia sulla letteratura italiana fra Otto e Novecento.
Al primo ambito, in particolare al filone dedicato alla nascita delle prime sillogi epigrafiche
nell’Umanesimo (nella linea di ricerca impostata a partire dal 2005 con il volume Epigrafia umanistica
a Roma), afferisce Per la storia della silloge epigrafica attribuita a Poggio Bracciolini (n° 2 delle
Pubblicazioni), concepito come un affondo nella storia di una silloge che non ci è giunta autografa, ma
affidata a due complessi e importanti testimoni manoscritti fino ad ora ben poco indagati. Non copie
tarde, come finora si è ritenuto nella storia degli studi epigrafici, essi si sono rivelati prodotti vivi e alti
del fervido clima umanistico della metà del Quattrocento: attraverso l’analisi della loro stratigrafia
compositiva, la minuta individuazione di tutti i materiali ‘estravaganti’ mescolati a quelli epigrafici
(che sono stati pubblicati e adeguatamente contestualizzati), l’identificazione dei copisti, le due
raccolte si possono finalmente collocare sullo sfondo di ben precisi contesti geografici e culturali
(Roma e Padova), nei quali, grazie a un entourage, ormai identificato, di umanisti appassionati di
epigrafia classica, esse presero forma. Il riflesso sul piano filologico, per l’edizione di tituli tramandati
solo per via manoscritta è, naturalmente, di grande interesse. Alla genesi di un’altra importante silloge
epigrafica quattrocentesca, della quale viene scandagliata, con approccio filologico, la tradizione
manoscritta, sarà dedicato il volume La silloge epigrafica di Giovanni Marcanova. Prime ricerche, in
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preparazione presso il Centro internazionale di studi umanistici. Problematiche ideologiche storico
filologiche, all’interno dello stesso orizzonte di ricerca, affronta invece Epigrafia antica e ideologia
politica nell’Italia del Quattrocento (di prossima pubblicazione in «Studi medievali e umanistici»)
contributo presentato a Berlino nel 2012 in occasione dell’ultimo Convegno internazionale di epigrafia
greca e latina nell’ambito della sezione «Forschungsgeschichte» organizzata da Marco Buonocore (n°
7, abstract). Nel Quattrocento la rinnovata fruizione delle epigrafi classiche diviene anche, in taluni
casi, significativo supporto per i poteri politici, come dimostra l’uso frequente delle iscrizioni
nell’ambito della storiografia umanistica. L’analisi di una piccola galleria di tituli in prevalenza
provenienti dall’Italia settentrionale, decontestualizzati e piegati in modo strumentale fino ad
assurgere a pietre angolari della propaganda ideologica, rivela come, nell’esegesi talvolta distorta delle
antiche iscrizioni, l’Umanesimo abbia progressivamente individuato una linea forte della
legittimazione dei suoi variegati sistemi di potere. In tale direzione, l’interpretazione dei documenti
epigrafici da parte di Pierio Valeriano a Belluno, di Pietro Donato Avogaro e Giovanni Antonio
Panteo a Verona, di Elia Capriolo, Giovanni Taverio e Taddeo Solazio a Brescia, di Marcantonio
Sabellico a Venezia lascia intravedere una prospettiva di ricerca quasi del tutto inesplorata: nelle loro
opere dimostrano come strutture ideologiche e documenti iscritti si potenzino, in età umanistica, in un
sistema culturale irripetibile, destinato a incidere in profondità sulla storia stessa della ricezione dei
tituli epigrafici.
Ricerca di carattere storico-antiquario legata alla storia della tradizione e della fortuna dei classici
latini e greci in Europa, «Libros dorados y illuminados et litteris unciali bus scriptos». Silvestro
Maurolico e la biblioteca di El Escorial (n° 4 dell’Elenco) scaturisce dai ripetuti soggiorni di studio,
tra il 2007 e il 2011, alla Real Biblioteca dell’Escorial.
L’approdo in Spagna di manoscritti e stampati, anche provenienti dall’Italia, tramite Silvestro
Maurolico, nipote del matematico Francesco, si può ora circostanziare grazie all’edizione commentata
dell’inventario, di per sé sommario ed ellittico, di 189 corpi librari portati dall’erudito a El Escorial in
un momento esaltante della storia della costituzione di quella biblioteca, cioè a partire dal 1582, prima
che l’incendio fosse fatale per tanta parte del suo patrimonio: la sistematica identificazione di autori e
opere contenuti nell’elenco ha consentito di individuare, per la prima volta, la peculiare fisionomia
questo variegato nucleo librario, che accanto ai maggiori tesori della cultura filosofico-letteraria
occidentale in greco e latino allineava la più recente produzione rinascimentale europea in volgare, i
capisaldi della spiritualità patristica e medievale, la microstoria delle congregazioni religiose, i trattati
di medicina, astronomia e matematica, i manuali di uccellagione. E’ stata però la scoperta, grazie al
lavoro condotto direttamente sui manoscritti, della presenza di una tipologia di segnatura antica fino
ad ora trascurata, che ha permesso di identificare con certezza almeno un terzo degli item contenuti
nell’elenco con codici e stampati ancora oggi conservati nella Real Biblioteca di El Escorial.
Attraverso questo filo rosso sono così riaffiorati molti dei libri dell’elenco mauroliciano, come pure è
stato possibile mettere a fuoco l’ideale di libro, pergamenaceo e finemente miniato, che l’erudito
siciliano riteneva adeguato ad arricchire la biblioteca di Filippo II.
Nuovi frammenti di un disperso codice delle Familiari (n° 1), indagine dedicata ancora una volta a
materiali escorialensi, individua nelle carte di guardia di un codice greco aristotelico conservato presso
la Real Biblioteca (T-II-13) quattro fogli di un manoscritto tardo-trecentesco delle Familiari del
Petrarca; di questo manoscritto petrarchesco altri quattro fogli, sempre come carte di guardia, erano
riemersi nel primo Novecento da un codice greco dell’Ambrosiana contenente l’Alessandra di
Licofrone. La sempre maggiore attenzione, nei moderni studi, verso le legature come ‘luoghi di
conservazione inconsapevole’, ha consentito in questo caso non solo di recuperare un’altra parte di un
codice delle Familiari, ma anche di individuare due codici greci, sicuramente provenienti dalla stessa
biblioteca (recentemente dall’Escorial ne è emerso anche un terzo), forse padovana, nella quale,
evidentemente, si conservava anche il codice petrarchesco, per qualche ragione ritenuto non più
fruibile ma comunque da utilizzare, una volta smembrato, a protezione di altri manoscritti.
Il saggio Francesco Filelfo, di prossima pubblicazione negli Autografi dei letterati italiani.
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Il Quattrocento (n° 6), nasce nell’alveo delle ricerche e dell’impegno ormai ventennale della studiosa
sull’attività dell’umanista (Per i Convivia mediolanensia di F. F., Messina 2005; Tra Filelfo e Pier
Candido Decembrio, in I Decembrio e la tradizione della Repubblica di Platone tra Medioevo e
Umanesimo, a cura di M. Vegetti e Pissavino, Napoli 2005;
Autografi filelfiani nell’Archivio mediceo avanti il Principato: un dittico per la Sforziade di Piero,
«Studi med. e umanistici», 4, 2006). Il contributo mette a punto una radiografia il più possibile
completa dei suoi autografi trilingui (latino, greco, volgare), contemplando la tradizione delle opere
(comprese le lettere, concentrate tra Firenze e Milano ma presenti nelle biblioteche di tutto il mondo),
i manoscritti idiografi con ritocchi autoriali, le postille, i graeca e i segni di possesso depositati sui
numerosi libri appartenuti alla sua biblioteca o passati per le sue mani, per un complesso di 260 pezzi.
Vi sono stati individuati numerosi nuovi autografi, tra carmi, lettere, postille, graeca in manoscritti
latini.
Per le fonti del Grand Scipion (n° 3), in bilico tra iconografia, letteratura e studio degli albums degli
artisti rinascimentali, costituisce, infine, un nuovo affondo sulle fonti classiche (greche e latine) e
umanistiche che ispirarono il ‘Grand Scipion’, serie di 22 arazzi raffiguranti le gesta di Scipione
l’Africano, tessuti a Bruxelles nel primo ‘500 su modelli di Giulio Romano. Grazie al riesame di un
passo contenuto nel codice Chlumkzansky di Praga, nel quale si è individuata con sicurezza la mano di
Giulio Romano, e alla messa a fuoco, in rapporto alle sue fonti, di alcuni dettagli dell’arazzo del
‘Trionfo di Scipione’, oggi conservato presso l’Academia belgica a Roma, è ora possibile intravedere
dietro l’articolato programma iconografico del ‘Grand Scipion’ il contributo di un erudito che filtrò,
rielaborandole, le macrostrutture della rigogliosa tradizione storiografica classica sull’eroe antico.
Al secondo versante, quello della letteratura italiana fra Otto e Novecento, conduce Pascoli e
l’antiquaria. Carteggio inedito con Felice Barnabei (1895-1912) (n° 5), presentato a Messina al
Convegno internazionale Pascoli e le vie della tradizione. Convegno internazionale di studi (insieme a
una relazione sulle grafie dei manoscritti conservati a Castelvecchio: Le scritture, in preparazione). I
Carmina, come pure talvolta la poesia italiana di Pascoli, visti dalla speciale angolatura di
un’antiquaria intesa come ‘telaio strutturale’ nutrito non solo delle letterature classiche ma anche di
epigrafia, archeologia, storia dei culti religiosi e delle istituzioni giuridiche e politiche di Roma, si
rivelano intessuti di realien, di dettagli precisi, indispensabili per far rivivere nel dettato poetico la
dimensione autentica dell’antico: è parso subito chiaro che l’individuazione di questo sommerso
reticolo può spesso costituire una importante chiave interpretativa delle poesie. La scoperta di 12
nuove e significative lettere del poeta a Felice Barnabei, dalle quali risalta un rapporto intellettuale di
singolare intensità, ha consentito di aprire un fecondo squarcio sui rapporti di Pascoli con il mondo
archeologico coevo: accanto all’edizione di tutto il carteggio con Barnabei - 83 missive conservate tra
Roma, Forlì e Castelvecchio, che rappresentano una vera miniera pure sotto il profilo della biografia
pascoliana -, la ricerca si è anche estesa alla corrispondenza del poeta con altri esperti del mondo
antico come Lucio Mariani, Giacomo Boni, Albano Sorbelli, Emilio Costa. Ne è emerso un vasto
tessuto connettivo, intramato di minute informazioni sugli aspetti umili o grandiosi della vita
quotidiana degli antichi che, nei casi che è stato possibile illustrare, risulta aver avuto una sicura
incidenza sulla sfera creativa del poeta: nei versi, a partire dagli abbozzi, risuonano, trasfigurate, le
voci dei suoi interlocutori. E’ una linea di ricerca innovativa e tesa a evidenziare, sia sul versante
filologico sia su quello esegetico, inedite dinamiche di costruzione della poesia latina e italiana di
Pascoli.
Daniela Gionta è tra i promotori del Centro internazionale di studi umanistici (già Centro
interdipartimentale di studi umanistici), presso il quale opera con continuità. Redattrice (con altri) dal
2003 della Rivista “Studi medievali e umanistici” (già “Studi umanistici”), pubblicata nel medesimo
Centro, dall’annata VIII-IX (2010-2011) ne è condirettrice. Dal 2013 fa parte della Commissione per
l’Edizione nazionale dei testi umanistici. E’ membro della ‘Società dei Filologi della Letteratura
italiana’ (membro del Consiglio direttivo da settembre 2014). E’ socio ordinario dell’Accademia
peloritana dei Pericolanti.
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Fa parte dell’unità di Messina nel Progetto di Ricerca di rilevante interesse scientifico nazionale
cofinanziato dal MIUR (PRIN) 2010-2011 (Nuove frontiere della ricerca petrarchesca: ecdotica,
stratificazioni culturali, fortuna, coord. Prof. Vincenzo Fera).
Partecipazione a convegni
- Poliziano e San Gallo, relazione tenuta al Convegno internazionale Poliziano e il suo
contesto (Prin 2007), Messina, Facoltà di Lettere e Filosofia, 12-13 settembre 2011
- Epigrafia antica e ideologia politica nell’Italia del Quattrocento, in ÖffentlichkeitMonument-Text.
XIV Congressus Internationalis Epigraphiae graecae et latinae (Berlin,
27.-31. Augusti MMXII)
- Le scritture, in Pascoli e le vie della tradizione. Convegno internazionale di studi (Messina,
3-5 dicembre 2012)
- Pascoli e l’antiquaria, in Pascoli e le vie della tradizione. Convegno internazionale di
studi, (Messina, 3-5 dicembre 2012)
- Ancora sulla lettera della Madonna, in Falsi e falsari messinesi tra medioevo e età
moderna (Messina, Accademia Peloritana dei Pericolanti, 27 maggio 2013)
- presentazione del volume Mobilità dei mestieri del libro tra Quattrocento e Seicento, Atti
del convegno internazionale (Roma, 14-16 marzo 2012), a cura di M. Santoro e S. Segatori,
Pisa-Roma 2013 (Aula Magna dell’Università di Messina, 7 giugno 2013)
- Italiam peragrare. Intellettuali e mobilità dell’Umanesimo, in Giornata di studi
internazionale di Italianistica per dottorandi (Università Cattolica “Pázmány Péter”,
Piliscsaba, 8 novembre 2013)Incarichi istituzionali
- Dal 3 dicembre 2013 è Coordinatore del Corso di studio in Lettere del Dipartimento di
Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina, al cui interno presiede il ‘Gruppo di
Riesame’ preposto all’elaborazione del ‘Rapporto annuale di Riesame’ e il gruppo AQ,
Assicurazione della Qualità.
- E’ Revisore per la valutazione di progetti per conto del MIUR e per la valutazione dei
prodotti della ricerca (VQR 2004-2010) per conto dell’Anvur per i settori SH5-4 (Textual
philology, palaeography and epigraphy) e Sh5-11 (Cultural heritage, cultural memory Social
Sciences and Humanities: Cultures and Cultural Production: Literature and philosophy,
visual and performing arts, music, cultural and comparative studies). E’ Revisore e
Rapporteur per il Programma SIR 2014.
Pubblicazioni
1. Nuovi frammenti di un disperso codice delle Familiari, «Studi medievali e umanistici», 7
(2009, ma 2011), pp. 385-96
2. Per la storia della silloge epigrafica attribuita a Poggio Bracciolini, «Studi medievali e
umanistici», 8-9 (2010-2011), pp. 83-128
3. Per le fonti del Grand Scipion, in Scipione l’Africano. Un eroe tra Rinascimento e
barocco. Atti del Convegno di Studi (Roma, Academia Belgica, 24-25 maggio 2012), a cura
di W. Geerts, M. Caciorgna, Ch. Bossu, Milano 2014, pp. 173-91
4. «Libros dorados y illuminados et litteris uncialibus scriptos». Silvestro Maurolico e la
biblioteca di El Escorial, estratto anticipato da Archimede e le sue fortune. Atti del
Convegno (Siracusa-Messina 24-26 giugno 2008), pp. 433-532
5. Pascoli e l’antiquaria. Carteggio inedito con Felice Barnabei (1895-1912), estratto
anticipato da Pascoli e le vie della tradizione. Atti del Convegno internazionale di studi,
(Messina, 3-5 dicembre 2012), pp. 1-119
6. Francesco Filelfo, estratto anticipato da Autografi dei letterati italiani. Il Quattrocento,
vol. 2, a cura di F. Bausi, M. Campanelli, S. Gentile, J. Hankins, Roma, Salerno Editrice,
pp. 1-60
7. Epigrafia antica e ideologia politica nell’Italia del Quattrocento, in ÖffentlichkeitMonument-Text.
Congressus Internationalis Epigraphiae Graecae et Latinae (27.-31.
Augusti MMXII), Akten hrsg. von W. Eck und P. Funke, Berlin MMXIV, pp. 524-26
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(abstract)
In preparazione:
La silloge epigrafica di Giovanni Marcanova. Prime ricerche (‘Percorsi dei classici’ 17),
Centro internazionale di studi umanistici
Le scritture, in Pascoli e le vie della tradizione. Atti del Convegno internazionale di studi
(Messina, 3-5 dicembre 2012)
Epigrafia antica e ideologia politica nell’Italia del Quattrocento, «Studi medievali e
umanistici», XI (2013)
L’attività didattica e scientifica svolta dalla Prof.ssa Daniela Gionta presso questo Dipartimento può
dunque essere definita altamente positiva.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 15; il Consiglio approva.
Il Direttore sottopone all’approvazione del Consiglio l’intero verbale già approvato nel sui punti; il
Consiglio approva.
La seduta è tolta alle ore 13,30
firmato firmato
Il Segretario Il Direttore