Università degli Studi di Siena · 2015. 4. 23. · Gianni Ballarani - [email protected] Dott....

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alla luce delle riforme straniere e dei Principles of European Tort Law Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche - Via Mattioli 10 Siena 19|21 settembre 2007 La funzione della deterrente responsabilità civile Facoltà di Scienze Politiche Dipartimento di Scienze Giuridiche, Economiche e di Governo L'elenco degli alberghi convenzionati è reperibile alla pagina www.unisi.it/eventi/responsabilitàcivile Università degli Studi di Siena Segreteria scientifica Prof. Pietro Sirena Via P.A. Mattioli 10 - 53100 Siena [email protected] Tel. 0577.23.52.66 Segreteria organizzativa Servizio Congressi Univ. di Siena Banchi di Sotto 46 - 53100 Siena Tel. 0577.23.21.31 Fax 0577.23.21.24 Dott. Gianni Ballarani - [email protected] Dott. Alessandro Cervini - [email protected] Dott.ssa Rossella De Franco - [email protected] Il convegno si inserisce nel progetto di ricerca su “Il principio di efficienza nel diritto europeo della responsabilità civile: dalle pene private ai rimedi deterrenti” (P.R.I.N. 2005), al quale partecipano l'Università degli Studi di Perugia, l'Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, l'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, la L.U.M.S.A. e l'Università degli Studi di Siena; si inserisce inoltre nel progetto di ricerca su “I rimedi restitutori deterrenti nel diritto europeo della responsabilità civile” (P.A.R. 2005 dell'Università degli Studi di Siena). È stato realizzato con il sostegno finanziario del Ministero dell'Università e della Ricerca, dell'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, dell'Università degli Studi di Siena e del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Economiche e di Governo dell'Università degli Studi di Siena. Hanno contribuito: G. GIAPPICHELLI Editore L'europeizzazione del diritto privato, che ha preso le mosse dalla disciplina del contratto, è giunta ormai a lambire il territorio della responsabilità civile, com'è attestato fra l'altro dai lavori dello European Group on Tort Law e dello Study Group on a European Civil Code. A livello nazionale la disciplina della responsabilità civile è poi necessa- riamente interessata dalla riscrittura organica del diritto delle obbligazioni e dei contratti, che è già stata realizzata in Germania e che può considerarsi ormai matura in Francia; e questa prospettiva è seriamente presa in considerazione anche dalla dottrina italiana, come dimostrano i lavori del convegno di Treviso del marzo 2006. Una delle novità più evidenti nel nuovo diritto della responsabilità civile consiste nella valorizzazione di tale istituto come strumento di prevenzione dell'illecito. Il dibattito sulle antiche pene private torna così a porre il suo nucleo ineludibile di razionalità oggettiva, anche se quest'ultimo si coglie non più nell'esigenza di punizione o di espiazione della colpa, ma nel principio di efficien- za delle sanzioni. La liquidazione del danno risarcibile tende a svincolarsi dalla classica Differenztheorie e almeno in parte si basa su criteri che rispondono a una funzione deterrente dell'illecito (come il lucro del danneggiante): particolarmente significativa a questo proposito è l'evoluzione dei rimedi per la violazione della proprietà intellettuale e industriale. Si moltiplicano le fattispecie in cui l'ammontare del danno risarcibile è determinato in via forfettaria dal legislatore o dal giudice. Si apre la porta ai danni punitivi, che sono stati fino a oggi considerati incompatibili con gli ordinamen- ti giuridici di civil law: nel modo più evidente, il progettato art. 1371 dell'Avant-projet di riforma del codice civile francese afferma la generale risarcibilità dei dommages-intérêts punitifs (ma specifiche indicazioni in tal senso si rinvengono numerose anche nel diritto italiano più recente, dal decreto- legge sulla pubblicazione illegittima delle intercet- tazioni telefoniche al disegno governativo di legge in materia di “azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori”). Estesa ormai la funzione compensativa della responsabilità civile a qualsiasi tipo di danno alla persona, quello morale soggettivo è chiamato sempre più evidentemente a realizzare una finalità deterrente, tanto da essere ritenuto risarcibile addirittura quando chi lo pretende non abbia subìto alcun pregiudizio ingiusto. Si è verificato inoltre un indubbio rafforzamento dell'àmbito operativo dell'azione inibitoria, la quale, sebbene non abbia avuto lo sviluppo auspicato dalla dottrina, costituisce ormai uno strumento generale di tutela del consumatore, oltre a presidiare saldamente i diritti della persona- lità e quelli di attribuzione patrimoniale. Tali evoluzioni dell'esperienza giuridica suggerisco- no di recuperare la categoria concettuale dell'atto illecito, la quale è stata viceversa assorbita e, in definitiva, annientata in quella della responsabilità. Ciò impone un ripensamento strutturale di tale fattispecie, il quale torni a muovere dalla distinzio- ne classica tra precetto di comportamento (norma primaria) e sanzione comminata per la sua violazio- ne (norma secondaria), recuperando così il concet- to di oggettiva antigiuridicità del comportamento tenuto contro un divieto. In tal senso, l'esigenza di ricostituire l'integrità patrimoniale ed eventualmente personale del danneggiato non può far perdere di vista che l'obiettivo principale dell'ordinamento giuridico non consiste in tale riparazione (la quale, come ogni rimedio, è ovviamente un posterius), ma nell'astensione dei consociati da quei comporta- menti i quali, in quanto vietati, sono oggettivamen- te contrari all'ordine della società.

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  • alla luce delle riforme stranieree dei Principles of European Tort Law

    Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche - Via Mattioli 10

    Siena 19|21 settembre 2007

    La funzione della deterrente

    responsabilità civile

    Facoltà di Scienze Politiche Dipartimento di ScienzeGiuridiche, Economiche e di Governo

    L'elenco degli alberghi convenzionati è reperibile alla pagina

    www.unisi.it/eventi/responsabilitàcivile

    Università degli Studi di Siena

    Segreteria scientifica

    Prof. Pietro Sirena

    Via P.A. Mattioli 10 - 53100 Siena

    [email protected]

    Tel. 0577.23.52.66

    Segreteria organizzativa

    Servizio Congressi Univ. di Siena

    Banchi di Sotto 46 - 53100 Siena

    Tel. 0577.23.21.31

    Fax 0577.23.21.24

    Dott. Gianni Ballarani - [email protected]

    Dott. Alessandro Cervini - [email protected]

    Dott.ssa Rossella De Franco - [email protected]

    Il convegno si inserisce nel progetto di ricerca su “Il

    principio di efficienza nel diritto europeo della

    responsabilità civile: dalle pene private ai rimedi

    deterrenti” (P.R.I.N. 2005), al quale partecipano

    l'Università degli Studi di Perugia, l'Università degli

    Studi di Roma “La Sapienza”, l'Università degli Studi

    di Roma “Tor Vergata”, la L.U.M.S.A. e l'Università

    degli Studi di Siena; si inserisce inoltre nel progetto

    di ricerca su “I rimedi restitutori deterrenti nel diritto

    europeo della responsabilità civile” (P.A.R. 2005

    dell'Università degli Studi di Siena).

    È stato realizzato con il sostegno finanziario del

    Ministero dell'Università e della Ricerca,

    dell'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”,

    dell'Università degli Studi di Siena e del Dipartimento

    di Scienze Giuridiche, Economiche e di Governo

    dell'Università degli Studi di Siena.

    Hanno contribuito:

    G. GIAPPICHELLI Editore

    L'europeizzazione del diritto privato, che ha preso le mosse dalla disciplina del contratto, è giunta

    ormai a lambire il territorio della responsabilità

    civile, com'è attestato fra l'altro dai lavori dello

    European Group on Tort Law e dello Study Group

    on a European Civil Code. A livello nazionale la

    disciplina della responsabilità civile è poi necessa-

    riamente interessata dalla riscrittura organica del

    diritto delle obbligazioni e dei contratti, che è già

    stata realizzata in Germania e che può considerarsi

    ormai matura in Francia; e questa prospettiva è

    seriamente presa in considerazione anche dalla

    dottrina italiana, come dimostrano i lavori del

    convegno di Treviso del marzo 2006.

    Una delle novità più evidenti nel nuovo diritto della

    responsabilità civile consiste nella valorizzazione di

    tale istituto come strumento di prevenzione

    dell'illecito. Il dibattito sulle antiche pene private

    torna così a porre il suo nucleo ineludibile di

    razionalità oggettiva, anche se quest'ultimo si

    coglie non più nell'esigenza di punizione o di

    espiazione della colpa, ma nel principio di efficien-

    za delle sanzioni.

    La liquidazione del danno risarcibile tende a

    svincolarsi dalla classica Differenztheorie e almeno

    in parte si basa su criteri che rispondono a una

    funzione deterrente dell'illecito (come il lucro del

    danneggiante): particolarmente significativa a

    questo proposito è l'evoluzione dei rimedi per la

    violazione della proprietà intellettuale e industriale.

    Si moltiplicano le fattispecie in cui l'ammontare del

    danno risarcibile è determinato in via forfettaria dal

    legislatore o dal giudice.

    Si apre la porta ai danni punitivi, che sono stati fino a oggi considerati incompatibili con gli ordinamen-ti giuridici di civil law: nel modo più evidente, il progettato art. 1371 dell'Avant-projet di riforma del codice civile francese afferma la generale risarcibilità

    dei dommages-intérêts punitifs (ma specifiche indicazioni in tal senso si rinvengono numerose anche nel diritto italiano più recente, dal decreto-legge sulla pubblicazione illegittima delle intercet-tazioni telefoniche al disegno governativo di legge in materia di “azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori”).Estesa ormai la funzione compensativa della responsabilità civile a qualsiasi tipo di danno alla persona, quello morale soggettivo è chiamato sempre più evidentemente a realizzare una finalità deterrente, tanto da essere ritenuto risarcibile addirittura quando chi lo pretende non abbia subìto alcun pregiudizio ingiusto.Si è verificato inoltre un indubbio rafforzamento dell'àmbito operativo dell'azione inibitoria, la quale, sebbene non abbia avuto lo sviluppo auspicato dalla dottrina, costituisce ormai uno strumento generale di tutela del consumatore, oltre a presidiare saldamente i diritti della persona-lità e quelli di attribuzione patrimoniale.Tali evoluzioni dell'esperienza giuridica suggerisco-no di recuperare la categoria concettuale dell'atto illecito, la quale è stata viceversa assorbita e, in definitiva, annientata in quella della responsabilità. Ciò impone un ripensamento strutturale di tale fattispecie, il quale torni a muovere dalla distinzio-ne classica tra precetto di comportamento (norma primaria) e sanzione comminata per la sua violazio-ne (norma secondaria), recuperando così il concet-to di oggettiva antigiuridicità del comportamento tenuto contro un divieto.In tal senso, l'esigenza di ricostituire l'integrità patrimoniale ed eventualmente personale del danneggiato non può far perdere di vista che l'obiettivo principale dell'ordinamento giuridico non consiste in tale riparazione (la quale, come ogni rimedio, è ovviamente un posterius), ma nell'astensione dei consociati da quei comporta-menti i quali, in quanto vietati, sono oggettivamen-te contrari all'ordine della società.

  • 19 settembre 2007 ore 9,30

    19 settembre 2007 ore15,00

    20 settembre 2007 ore 9,00

    21 settembre 2007 ore 9,00

    21 settembre 2007 ore 15,00

    Inaugurazione del convegno

    LE FUNZIONI DELLA RESPONSABILITÀ CIVILEPresiede il PROF. ANGELO FALZEAUniversità di Messina, Socio Nazionale dell’Accademia

    dei Lincei

    Il pluralismo della nozione giuridica di dannoPROF. DAVIDE MESSINETTI Università di Firenze

    La funzione deterrente nella prospettiva dei rimediPROF. ADOLFO DI MAJOUniversità di Roma Tre

    La Funzione deterrente e l’illecitoPROF. PIER GIUSEPPE MONATERIUniversità di Torino

    Conclude il PROF. FRANCESCO D. BUSNELLIScuola Superiore S. Anna di Pisa

    L'ATTO ILLECITO Presiede il PROF. NATALINO IRTIUniversità di Roma “La Sapienza”, Socio Nazionale

    dell'Accademia dei Lincei

    La responsabilità civile e l'atto illecitoPROF. MARIO NUZZO L.U.I.S.S. “Guido Carli”

    L'antigiuridicità del comportamentoPROF. MASSIMO FRANZONIUniversità di Bologna

    Il danno nel rapporto con l'ingiustiziaPROF. VINCENZO SCALISIUniversità di Messina

    Il nesso di causalitàPROF. FRANCESCO MACARIOUniversità di Foggia

    Conclude il PROF. PIERO SCHLESINGER Università Cattolica del Sacro Cuore

    I CRITERI DI IMPUTAZIONE DELLA RESPONSABILITÀ CIVILEPresiede il PROF. C. MASSIMO BIANCAUniversità di Roma “La Sapienza”

    Il dolo del danneggiantePROF. PAOLO CENDONUniversità di Trieste

    La colpa del danneggiantePROF. GIOVANNA VISINTINIUniversità di Genova

    Le responsabilità presuntePROF. MARCO COMPORTIUniversità di Siena

    La responsabilità oggettivaPROF. VINCENZO ROPPOUniversità di Genova

    Conclude il PROF. GUIDO ALPA Università di Roma “La Sapienza”, Presidente del

    Consiglio Nazionale Forense

    IL RISARCIMENTO DEL DANNOPresiede il PROF. ANNIBALE MARINIUniversità di Roma “Tor Vergata”, Presidente Emerito

    della Corte Costituzionale

    La quantificazione del danno patrimonialePROF. SALVATORE PATTIUniversità di Roma “La Sapienza”

    La quantificazione del danno non patrimoniale

    PROF. EMANUELA NAVARRETTAUniversità di Pisa

    Autoresponsabilità e danno risarcibilePROF. MAURO ORLANDIUniversità di Roma “Tor Vergata”

    La forfetizzazione legislativa del danno risarcibilePROF. GIANROBERTO VILLAUniversità di Milano

    Conclude il PROF. PIETRO PERLINGIERIUniversità del Sannio di Benevento

    20 settembre 2007 ore 15,00

    I RIMEDI DETERRENTIPresiede il PROF. ANTONIO GAMBAROUniversità di Milano, Socio corrispondente

    dell'Accademia dei Lincei

    Il danno moralePROF. CLAUDIO SCOGNAMIGLIOUniversità di Roma “Tor Vergata”

    L'azione inibitoria PROF. GREGORIO GITTIUniversità di Milano

    I danni punitiviPROF. GIULIO PONZANELLIUniversità di Brescia

    Le azioni collettivePROF. ANDREA ZOPPINIUniversità di Roma Tre

    Conclude il PROF. GIUSEPPE VETTORIUniversità di Firenze

    I RIMEDI RESTITUTORIPresiede il PROF. PAOLO GROSSIUniversità di Firenze, Socio Nazionale dell'Accademia

    dei Lincei

    L'arricchimento ottenuto mediante fatto ingiustoPROF. GIOVANNI D'AMICOUniversità Mediterranea di Reggio Calabria

    Il concorso dei rimedi restitutori con quello risarcitorioPROF. DONATO CARUSIUniversità di Genova

    Conclude il PROF. GIOVANNI IUDICAUniversità “Luigi Bocconi” di Milano

    Il convegno è con il patrocinio di:

    Cassa Nazionale Forense

    Consiglio Nazionale Forense

    Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Siena

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