UNITA’ DI APPRENDIMENTO INCREMENTO DELLA … · Durante il progetto sulla continuità alcuni...
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SCUOLA PRIMARIA- 1° ISTITUTO COMPRENSIVO di SUZZARA
- GRUPPO DI ITALIANO - CLASSI PARALLELE 2012/13
DATI
IDENTIFICATIVI
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
INCREMENTO DELLA COMPETENZA LESSICALE
Titolo..IL MITO...................................................
Classe 5^
Docenti coinvolti Tutti i docenti di classe 5
RIFERIMENTI Disciplina ITALIANO
OF (Indicazioni Nazionali)
fornire all'alunno i mezzi linguistici adeguati per operazioni mentali
di vario tipo, quali, ad esempio: simbolizzazione, classificazione,
partizione, seriazione, quantificazione, generalizzazione, astrazione,
istituzione di relazioni (temporali, spaziali, causali, ecc.); potenziare nell'alunno la capacità di porsi in relazione linguistica con
interlocutori diversi per età, ruolo, status, ecc. e in diverse situazioni
comunicative, usando la lingua nella sua varietà di codici, registri e
nelle sue numerose funzioni; offrire mezzi linguistici progressivamente più articolati e
differenziati per portare ad un livello di consapevolezza e di
espressione le esperienze personali; promuovere le manifestazioni espressive del fanciullo e il suo
approccio al mondo dell'espressione letteraria; avviare l'alunno a rilevare che la lingua vive con la società umana e
ne registra i cambiamenti nel tempo e nello spazio geografico,
nonché le variazioni socio-culturali; utilizzare queste dimensioni
della lingua per attivare in lui la capacità di pensare storicamente e
criticamente
OSA (Abilità e conoscenze) (da estrapolare dal nostro curricolo di segmento scolastico in riferimento
alla classe )
a )ascoltare con attenzione l’argomento di una conversazione, di una
spiegazione;
b) esporre idee, relazioni,
argomenti di studio usando un linguaggio appropriato;
c) riconoscere le caratteristiche di un testo narrativo;
d) produrre testi narrativi;
e) produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico e
lessicale;
affinare la propria competenza ortografica e grammaticale
POF Promozione del successo formativo
a. adeguare la proposta formativa alle esigenze di una cultura integrata –
nazionale/internazionale/locale – che rinvia a saperi, conoscenze,
competenze da promuovere per tutti gli utenti del servizio scolastico
b. valorizzare le potenzialità di ogni alunno e favorire la traduzione di esse
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in concrete competenze, rimuovendo gli ostacoli concreti o emotivi che
impediscono l’avvio l’impostazione di un progetto di vita
c. favorire l’instaurarsi di un ambiente di apprendimento in grado di
ascoltare e accompagnare l’alunno in un percorso educativo che lo veda
protagonista
Bisogni e interessi degli alunni...............
Durante il progetto sulla continuità alcuni bambini hanno avuto occasione di
ascoltare una lezione di epica e hanno riportato in classe alcuni disegni che
hanno dato lo spunto per iniziare l’attività. La mitologia greca poi ha
stimolato interesse e partecipazione nella maggior parte degli alunni
Prerequisiti......................
Per poter affrontare la comprensione dei testi è stato necessario un bagaglio
lessicale consistente, inoltre, durante l’attività, sono stati affrontati e spiegati
termini non di uso corrente.
ARTICOLAZIONE
DELL’APPRENDI=
MENTO
Apprendimento unitario da promuovere (tenere conto di…)
In relazione al livello della lingua dell’allievo vengono assegnate
attività calzanti con le peculiarità del testo;
Le attività sono di tipo morfosintattico e lessicale
Trovano spazi specifici e sezioni lessicali apposite in cui si può
riutilizzare quanto appreso durante il lavoro o ricorrere a strumenti
come il dizionario
Il riferimento continuo è il sillabo morfosintattico, in parte adattato
per le abilità di studio, che prevede un’anticipazione al livello A2 di
alcune strutture, in chiave ricettiva (cfr. Mezzadri, 2011)
Tecniche: cloze mirato, inserimento, schemi a raggiera; per il
lessico: campi samantici, insiemi, cruciverba; ecc.
MEDIAZIONE
DIDATTICA Metodi....
Input:esperienze motivanti, gratificanti ed emotivamente coinvolgenti
valorizzazione dell'esperienza e delle conoscenze degli alunni
rispetto dei diversi stili cognitivi
favorire l'esplorazione e la scoperta, stimolando la fantasia e il pensiero
divergente, dando il giusto valore all'apprendimento cooperativo, alla
didattica laboratoriale e al percorso del problem solving
promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di
"imparare ad apprendere".
Tempi....
L’attività si articola in due mesi circa
Soluzioni organizzative.....
L’attività è stata proposta contemporaneamente a due classi quinte: alcuni
alunni hanno arricchito l’attività con le proprie conoscenze personali. C’è
stato scambio di materiali, soprattutto disegni fra le due classi.
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CONTROLLO Modalità di verifica dei livelli delle conoscenze e delle abilità
acquisite...
Verifica di ascolto, cloze, verifica di comprensione
Eventuali sviluppi o integrazioni..... (raccordi con altre discipline)
IMMAGINE, IRC, STORIA, GEOGRAFIA
ESEMPIO DI PERCORSO OPERATIVO
1. Nome attività/esperienza ESPERIENZA
STIMOLO
(descrivere dettagliatamente l’esperienza stimolo da cui si è partiti
per impostare l’attività didattica)
Lettura di un brano (Mito…………..)
Discussione in classe: TESTO NARRATIVO FANTASTICO PERCHE’? (Reale) /COME? (Reale)/CHI? (Fantastico)/
QUANDO? (Reale) / DOVE ? (Reale)
ATTIVITA’ IN
CLASSE
(descrivere punto per punto tutte le attività didattiche svolte con gli
alunni: pratiche, orali, scritte, grafiche)
Produzione di uno schema (tipologia, argomento,personaggi, luogo,
tempo, scopo)
Lettura e comprensione
Mettere in ordine sequenze temporali
Riassumere brani
Le corrispondenze tra divinità greche e romane
Lessico: trovare il significato di aggettivi, anche con l’utilizzo del
vocabolario
Lessico : sinonimi e contrari
Lessico: i modi di dire
Disegni di personaggi, ambienti, situazioni
VERIFICA (impostare una semplice verifica sull’acquisizione dei nuovi termini
acquisiti: cloze di completamento, esercizio, dettato, testo con scaletta
guida,…)
Prova di ascolto e comprensione
CLOZE di completamento
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ANTOLOGIA (inserire brani, poesie, immagini utilizzate durante il percorso operativo/
verifica finale)
Guida alla discussione in classe: IL MITO PERCHE’? (Reale)
Nell’antichità gli uomini volevano spiegare l’origine del mondo, l’origine dell’uomo e anche l’origine dei
fenomeni naturali. Non c’erano ancora conoscenze scientifiche.
COME? (Reale)
Quando sono nati i miti venivano raccontati oralmente
CHI? (Fantastico)
I protagonisti sono divinità o semidei, uomini con doti straordinarie o uomini semplici ma saggi.
QUANDO? (Reale)
I miti raccontano di epoche antiche che risalgono alla nascita della terra o alla nascita dell’uomo
DOVE ? (Reale)
I luoghi sono riconoscibili realmente.
SCHEMA
Testo narrativo fantastico(testo religioso)
Situazione iniziale
Sviluppo
conclusione
Argomento
Racconti inventati non supportati
da conoscenze scientifiche
Personaggi
Uomini saggi- eroi- divinità
Scopo
Nascono dal bisogno di
spiegare l’origine del
mondo e dei popoli
Luogo
Luogo reale
L’ambiente geografico in cui è nato
il mito è reale
Tempo
Origini del mondo o di un popolo
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ALL 1 PANGU IL CREATORE
Mito cinese: PANGU IL CREATORE
All’inizio di tutto Cielo e Terra non esistono. C’è solo un grande uovo che contiene il Caos e
dentro l’uovo cresce Pangu, il creatore.
Pangu cresce cresce e dopo diciottomila anni diventa un gigante, così rompe il guscio con il gomito
ed esce fuori.
La chiara dell’uovo diventa il Cielo, il tuorlo la Terra, e Pangu rimane con i piedi fissi al suolo e la
testa fra le nuvole, per non far mescolare chiara e tuorlo.
Poi il Cielo comincia ad alzarsi e la terra ad abbassarsi perciò il corpo di Pangu deve allungarsi
molto.
Dopo altri diciottomila anni, finalmente, Cielo e Terra si fermano: sono lontanissimi e il corpo di
Pangu è lunghissimo. Lo sforzo terribile, però, alla fine uccide Pangu.
Così il gigante cade e si trasforma: dal suo corpo nascono le montagne, dai suoi muscoli i campi,
dalle vene strade e sentieri, dalla barba e dai capelli le stelle e le comete, dai denti e dalle ossa i
metalli, le pietre e le perle.
E dai peli di Pangu nascono gli alberi, dalla sua voce il vento, dal suo sangue i fiumi.
Dai pidocchi che ha sul corpo nascono gli uomini e gli animali, e il mondo intero, così come lo
conosciamo, è creato.
Lettura e comprensione
Rispondi.
1. Che cosa c’era all’inizio di tutto?
2. Con cosa rompe il guscio Pangu?
3. Cosa diventa la chiara d’uovo?
4. Cosa diventa il tuorlo?
5. Cosa succede a Pangu dopo 18.000 anni?
6. Da che cosa hanno origine gli uomini e gli animali?
7. Individua nel testo introduzione, svolgimento e conclusione.
MODI DI DIRE (dal mito appena compreso)
Meglio un uovo oggi che una gallina domani.
I bambini scrivono il significato del modo di dire.
Avere la testa fra le nuvole.
I bambini scrivono il significato del modo di dire
ALL 2 MITO GRECO
mito greco LA NASCITA DEL MONDO
All’inizio c’è il Caos, il grande vuoto. Dal Caos nasce Eurinome, la ballerina. Ha tantissima
voglia di danzare, ma nessun posto dove appoggiare i piedi. Perciò decide di dividere il Cielo dal
mare e comincia a volteggiare sulle onde, fino a creare un vortice intorno al proprio corpo.
Da questo vortice nasce Borea, il freddo vento del nord. Il vento diventa sempre più impetuoso.
Eurinome allora prende il vento, lo strizza come uno straccio e trasforma il vento in un serpente,
lo chiama Ofione. Dall’unione di Eurinome e Ofione nasce l’Uovo Universale.
Ofione si arrotola sette volte intorno al gigantesco Uovo, poi questo si apre. Dall’Uovo Universale
escono tutte le meraviglie del creato.
Eurinome e Ofione si stabiliscono in una reggia sul Monte Olimpo.
Un giorno Ofione dice:
-Devo io sedere sul trono, perché io sono il creatore dell’universo!-
Eurinome, furibonda, urla:
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-Come osi, serpente? Senza di me non saresti stato nulla. Io devo sedermi sul trono e governare
tutto!-
I due lottano violentemente: Eurinome, con un calcio, fa cadere tutti i denti di Ofione.
Toccando la terra i denti del serpente si trasformano in esseri umani, il primo uomo si chiama
Pelasgo.
Lettura e comprensione
Rispondi.
1. Cosa c’era all’inizio?
2. Cosa decide di fare Eurinone?
3. Chi è Borea?
4. In quale animale si trasforma Borea?
5. Da chi nasce l’uovo universale?
6. Quando l’uovo si apre cosa viene fuori?
7. Perché Eurinone e Ofione litigano?
8. Come si chiama il primo essere umano?
9. Individua introduzione, svolgimento e la conclusione.
Metti in ordine le sequenze
Scrivi il significato dei seguenti aggettivi, poi anche il contrario.
Vuoto =
Grande =
Freddo =
Impetuoso =
Gigantesco =
Furibondo =
ALL3
I MITI GRECI: ZEUS /I BAMBINI DISEGNANO.
Le divinità greche erano molto simili agli uomini, avevano difetti e virtù, litigavano e si amavano
come gli uomini però erano IMMORTALI.
Vivevano sul MONTE OLIMPO, la montagna più alta della Grecia.
A volte gli Dei scendevano sulla terra per interessarsi delle faccende degli uomini e interferire nei
loro progetti.
Potevano ottenere tutto ciò che volevano.
L’’unica divinità a cui neppure loro potevano sottrarsi era il FATO,
la legge immutabile, destino stabilito prima della notte dei tempi.
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ALL 4
IMMAGINE OLIMPO
I MITI ROMANI: GIOVE /I BAMBINI DISEGNANO.
Non si conoscono miti romani che spiegano la nascita del mondo o dell’uomo.
I Romani erano molto dediti alla pratica, all’amministrazione e alla conduzione della vita sociale e
quindi la CULTURA diventa un mezzo per servire gli Dei e fare in modo di influenzarli
benevolmente.
Comunque è molto forte l’influenza greca dal momento che ogni Dio greco trova una
corrispondenza nel mondo romano.
MITI DEGLI DEI MITI SULLA NASCITA DI ROMA
ALL 5 ALLEGA IMMAGINE OLIMPO
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ALL 6 ALCUNE CORRISPONDENZE GRECI ROMANI CHI E’?
ZEUS GIOVE Sovrano degli Dei
ADE PLUTONE Dio degli inferi
AFRODITE VENERE Dea dell’amore
APOLLO APOLLO Dio della luce, poesia e
medicina
ARES MARTE Dio della guerre
ARTEMIDE DIANA Dea della caccia
ATENA MINERVA Dea delle arti
DIONISO BACCO Dio del vino
ERA GIUNONE Dea del matrimonio
EROS CUPIDO Dio dell’amore
POSEIDONE NETTUNO Dio del mare
ERMES MERCURIO Dio della scienza
NIKE VITTORIA Dea della vittoria
All 7 TESEO E IL MINOTAURO
Lettura e comprensione (Si fornisce la scheda con il mito già diviso in sequenze, oppure se
le fanno loro)
Sequenze
Il tributo degli ateniesi
Gli ateniesi, costretti dal cretese Minosse, dovevano mandare ogni nove anni quattordici giovani a
Creta in pasto al Minotauro, una creatura mostruosa che viveva nel labirinto di Knosso.
Teseo vuole uccidere il Minotauro
Già due volte erano morti dei giovani, perciò Teseo, figlio del re di Atene, per porre fine a questo
tributo disumano decise di partire con loro per uccidere il mostro.
Quindi la nave partì per Creta.
Arianna s’innamora di Teseo
Teseo giunse a palazzo e Arianna, figlia del re di Creta, s’innamora di lui e decide di aiutarlo nella
sua impresa.
La matassa per uscire
La principessa gli consegnò una matassa di filo che lo avrebbe aiutato ad uscire e una spada
avvelenata per uccidere il Minotauro.
Teseo uccide il Minotauro
Teseo raggiunse il Minotauro e riuscì ad ucciderlo poi uscì dal labirinto riavvolgendo il filo di
Arianna.
Teseo torna in patria con Arianna
Dopo l’impresa, Teseo con Arianna e i ragazzi salvati torna ad Atene con la nave.
Qual è lo scopo di questo mito?
o Solo una divinità può vincere un mostro.
o Un mostro può essere vinto grazie al coraggio e all’altruismo di un uomo.
Il Minotauro è:
o Veramente esistito.
o E’ solo il simbolo della potenza di Creta.
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Il modo di dire “ Trovate il filo di Arianna” significa:
o Riordinare un filo aggrovigliato.
o Trovare il modo per superare una difficoltà.
ALL 8
I PERSONAGGI DEL MITO: ALLEGA IMMAGINE MINOTAURO E TESEO
I bambini disegnano.
Minotauro: creatura immaginaria, mostruosa, enorme con corpo umano e testa di toro a cui si dà in
pasto carne umana, viveva nel labirinto del palazzo.
Arianna: figlia del re Minosse e sorella del Minotauro (hanno la STESSA MADRE); si innamora
di Teseo e lo aiuta a uscire dal labirinto.
Teseo: figlio di Egeo, re di Atene; coraggioso, forte, altruista è un EROE; prima di uccidere il
Minotauro ha ucciso altri mostri, ha superato molte situazioni pericolose.
I bambini disegnano il labirinto.
All 9
IL VOLO DI ICARO
Lettura e comprensione (scheda)
SEQUENZE
Sull’isola di Creta Dedalo mise la sua abilità e il suo ingegno al servizio di re Minosse. Ma quando
Teseo uccise il Minotauro e riuscì a fuggire dal labirinto, costruito da Dedalo, quest’ultimo perse
improvvisamente i favore del re e venne gettato in prigione assieme al figlio Icaro.
Dedalo cercava un modo per fuggire da Creta. La terraferma era troppo lontana perché si potesse
raggiungere a nuoto e scappare su una barca era impossibile. Alla fine Dedalo escogitò un piano
audace: fece due paia di ali con delle penne legate insieme e sigillate con la cera.
Quando tutto fu pronto prese da parte Icaro e gli disse: “ Mettiti queste ali e seguimi, ma stai attento
a non volare troppo vicino al sole o al mare. Tieniti a metà strada. Con queste ali fuggiremo.”
I due presero il volo da un’altura e scesero in picchiata verso l’orizzonte. Per molte miglia Icaro
seguì attentamente suo padre ma alla fine, sentendosi giovane e senza pensieri, iniziò a salire in alto
nel cielo, libero come un uccello.
Quando Dedalo si guardò intorno per vedere dove fosse il figlio, non riuscì a trovarlo da nessuna
parte. “ Icaro! Icaro! “ chiamò il padre preoccupato. Ma non ottenne nessuna risposta.
Soltanto alcune piume sparpagliate tra le onde galleggiavano nell’acqua là sotto: il ragazzo si era
avvicinato troppo al sole e la cera che legava le sue ali si era sciolta come burro.
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Fai il riassunto.
La vendetta di Minosse
Dedalo mise la sua abilità al servizio del re Minosse, ma quando Teseo sconfisse il Minotauro e
riuscì a fuggire dal labirinto costruito da Dedalo, quest’ultimo perse i favori del re e venne gettato in
prigione con il figlio Icaro.
Piano di fuga
Dedalo fece due paia di ali per scappare dall’isola di Creta.
Raccomandazioni di volo
Il padre raccomandò al figlio di non volare né troppo alto, né troppo basso e di seguirlo.
Icaro sale in alto
Sentendosi giovane e forte Icaro iniziò a salire in alto.
La ricerca del padre
Dedalo si per cercare il figlio e lo chiama, senza risultato.
Il sole scioglie la cera
Vede solo alcune piume sparse sul mare e capisce che suo figlio è morto.
I protagonisti di questo mito sono:
o dei
o eroi
o uomini
Collega i personaggi con le rispettive qualità
DEDALO Ingegnoso
Coraggioso
Vendicativo
Imprudente
ICARO Riflessivo
Crudele
Inventivo
MINOSSE Entusiasta
Persecutore
Lo scopo de mito è insegnare che …
bisogna dare ascolto a chi ha più esperienza e saggezza;
anticamente gli uomini sapevano volare;
solo con l’impegno si può uscire da una situazione difficile.
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TESTO NARRATIVO REALISTICO: Produzione
Che guaio! Quella volta non ho dato ascolto ai consigli di chi ha più esperienza di me!
( SITUAZIONE INIZIALE- SVILUPPO- CONCLUSIONE)
PANDORA
Lettura e comprensione (scheda)
SEQUENZE
Giove era fortemente adirato per il fatto che Prometeo avesse donato il fuoco agli uomini e, pur
avendogli inflitto una terribile punizione non si sentiva ancora soddisfatto. Decise, allora, di punire
anche gli uomini, ricorrendo ad un sottile inganno.
Convocò il dio Efesto e gli ordinò di modellare, dopo aver fatto un impasto di acqua e argilla, una
figura femminile rassomigliava alle dee.
Poi, volle che gli dei facessero un dono alla nuova persona appena formata. Minerva le insegnò le
arti del tessere, del cucire e del ricamare con intelligenza e destrezza; Venere le diede la bellezza, la
grazia e l’armonia delle movenze, la prerogativa della seduzione e delle lusinghe; Mercurio le
insegnò ad ingannare con sottigliezza ed a mentire con naturalezza, le ninfee le conferirono la
vanità, adornandola di monili e corone di fiori.
Compiuta l’opera, Giove, di suo, aggiunse il tocco finale, regalando a costei, alla quale fu imposto
il nome di Pandora, una bell’anfora ben sigillata con la raccomandazione di non aprirla mai.
Infine, ordinò a Mercurio di accompagnare la donna sulla terra e di presentarla, come suo dono
personale, allo sciocco Epimeteo, affinché ne facesse la sua sposa. Epimeteo, sebbene fosse stato
avvertito già da tempo da Prometeo, suo fratello, di non accettare nessun dono che gli fosse stato
inviato da Giove, rimase abbagliato dalla bellezza di Pandora, tanto che, completamente dimentico
dell’avvertimento fattogli da Prometeo, subito la sposò.
Trascorso un po’ di tempo, un giorno, Pandora, non resistendo alla curiosità, tolse il coperchio che
ricopriva l’anfora, regalatela da Giove, per vedere che cosa contenesse.
Immediatamente le malattie, i dolori, i vizi, gli inganni, la violenza, le guerre e tutto quanto esiste di
dannoso e di avverso all’umanità, uscirono rapidamente dall’anfora, invadendo tutta la terra,
sebbene Pandora tentasse di richiuderla subito. Soltanto la Speranza non fece in tempo ad uscire,
rimanendo di nuovo chiusa nell’anfora. L’irreparabile danno era stato fatto. Da quel giorno,
all’uomo non rimase altro che la debole e spesso precaria Speranza per tentare di superare le
avversità e le afflizioni che fanno parte della sua esistenza.
I bambini disegnano.
Cerca nel testo le seguenti parole e sottolineale, poi con l’aiuto de dizionario scrivi un
sinonimo.
ADIRATO- molto arrabbiato
INFLITTO- infliggere, condannare
ARGILLA- creta
MOVENZE- atteggiamento
SEDUZIONE- attrazione
LUSINGHE- attirare la simpatia
CONFERIRONO- diedero
VANITA’- compiacimento di se stesse
SIGILLATA- chiusa
AVVERSO- contrario
IRREPARABILE- non si può riparare
PRECARIA- temporanea
AVVERSITA’- evento sfavorevole
AFFLIZIONE- tristezza
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Rispondi
Il brano letto è:
o un testo informativo
o un testo narrativo d’avventura
o un testo epico
o un mito
L’antefatto della vicenda è:
o Giove intende fare un dono agli uomini
o Prometeo chiede un favore agli dei
o Giove modella Pandora come dono a Prometeo
o Giove è adirato perché Prometeo ha donato il fuoco agli uomini
Esegui
- Il mito è diviso in quattro sequenze: metti un titolo ad ognuna.
- Nella prima sequenza è spiegato il motivo dell’ira di Giove: qual è?
- Nella seconda sequenza sono presenti i nomi di alcune divinità: quali?
- Come viene presentato Epimeteo? Che caratteristiche ha?
- Quale caratteristica umana presenta Pandora nella quarta sequenza?
- In che cosa consiste la sua trasgressione?
- Che cosa esce dal vaso e che cosa, invece, resta?
- Qual è l’insegnamento in questo mito?
Possibili titoli e risposte
- L’IRA DEL DIO E LA CREAZIONE DI PANDORA
- I DONI DEGLI DEI
- L’INVIO DI PANDORA SULLA TERRA
- LA TRASGRESSIONE
- Prometeo, affascinato dagli uomini, aveva donato loro il fuoco.
- Le divinità sono: Minerva, Venere, Mercurio, le ninfee e Giove.
- Epimeteo viene descritto come uno sciocco, stolto, ingenuo.
- Pandora dimostra che anche lei, come gli uomini, non è riuscita a resistere alla
tentazione di aprire il vaso.
- La trasgressione consiste nell’aprire l’anfora.
- Dal vaso escono guerra, malattie, dolori, vizi, inganni, violenza e tutto ciò che è
dannoso.
Rimane nel vaso la speranza.
- L’insegnamento del mito è quello di ascoltare i consigli degli altri.
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All 11
LA TELA DI ARACNE
Lettura e comprensione (scheda)
SEQUENZE
Minerva amava combattere, ma anche tessere. Le donne greche dicevano di essere abili nella
tessitura perché avevano preso quest’arte dalla dea. Aracne era una giovane fanciulla greca; tesseva
così bene che perfino le ninfee venivano ad ammirare le sue tele.
Una volta le chiesero:” Ti ha insegnato Minerva a tessere così?”
“ Nessuno mi ha insegnato” rispose la fanciulla. “ Io tesso col mio cuore.”
Minerva venne a conoscenza della risposta orgogliosa della fanciulla e scese sulla terra con le
sembianze di una vecchia. Picchiò alla porta di Aracne, che tesseva.
“ Che tele meravigliose!” esclamò. “Solo Minerva potrebbe farne di così belle.”
“Vorrei che venisse qui a misurarsi con me!” disse Aracne. “Certamente vincerei!”
“Accetto la sfida!” gridò la dea indispettita. E dinnanzi agli occhi stupiti della fanciulla la vecchia si
trasformò in Minerva: “Siediti, cominciamo la gara!”
Le due si misero al lavoro per giorni e notti. Alla fine nessuno avrebbe potuto dire se la vittoria
spettasse alla dea o ad Aracne. Minerva, irritata, strappò in cento pezzi il lungo lavoro di Aracne,
gridando: “Devi morire, poiché hai sfidato una dea!”
Ma poi, impietosita dalle lacrime della fanciulla, aggiunse: “Voglio essere generosa con te: tu
vivrai, ma la tua vita sarà eternamente appesa a un fili!”
La tocco sulle spalle con la lancia dorata e Aracne divenne un peloso batuffolino nero e le sue
gambe snelle si trasformarono in tante zampette sottili. La fanciulla era diventata un ragno! E da
quel giorno tesse le sue tele tra i rami e i cespugli.
I bambini disegnano.
Scrivi accanto a ogni frase V (Vero) o F (Falso); poi trasforma le quattro frasi false in
vere.
- Minerva, dea della guerra, era considerata maestra dalle donne che sapevano tessere.
- Aracne era molto brava al telaio e diceva che aveva avuto la dea come insegnante.
- La fanciulla accettò la sfida al telaio con la dea Minerva.
- Il lavoro durò pochi minuti.
- Gli arazzi creati dalla dea e dalla fanciulla erano entrambi molto belli.
- Minerva premiò Aracne trasformandola in un ragno.
- Da quel giorno Aracne continua a tessere le sue tele.
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Verifiche 1) VERIFICA D’ASCOLTO
L’ENIGMA DELLA SFINGE
Morto Laio, sul trono di Tebe salì Creonte, fratello Giocasta, il nuovo re di Tebe emanò un editto
promettendo il trono e la mano di sua sorella Giocasta a chiunque riuscisse a liberare il paese dalla
Sfinge.
La Sfinge era un mostro col volto di donna, il corpo di leone e le ali di aquila: era su una roccia che
dominava la strada principale che portava a Tebe; la bestia fermava i passanti e proponeva loro un
enigma, divorando coloro che non sapevano rispondere.
Fino ad allora nessuno era riuscito a rispondere all’enigma e perciò ci fu una strage di tebani;
Creonte con questo editto sperava di mettere fine a questa storia.
Poco tempo dopo, Edipo si trovò difronte la Sfinge che gli risolse il solito indovinello: Qual è
l’animale che di mattina cammina con quattro zampe, a mezzogiorno con due, e la sera con tre?
Edipo rispose- E’ l’uomo, che da bambino cammina carponi; divenuto maturo cammina ritto su due
piedi, e da vecchio per camminare deve servirsi di un bastone come sostegno.
L’incantesimo era rotto, la Sfinge piena di rabbia si buttò dalla rupe e morì, il giovane che aveva
liberato il paese da quel mostro fu accolto nella città di Tebe e come promesso fu fatto re e sposò
Giocasta.
Dopo aver ascoltato il mito disegna il mostro.
Ora completa la sintesi del mito cancellando la parola errata di ogni coppia.
La Sfinge era un mostro alato che perseguitava la città greca/egizia di Tebe. Rivolgeva una
proposta/domanda ai viandanti.
Chi non sapeva rispondere veniva divorato/respinto.
Il re di Tebe promise la mano di sua figlia/sorella al solutore dell’enigma.
A Edipo/Giocasta la Sfinge risolse la domanda: “Qual è l’animale/individuo che al mattino
cammina su quattro piedi, a mezzodì su due e la sera su tre?”
Edipo disse che la risposta all’anagramma/enigma era l’uomo.
La Sfinge per rabbia si/lo uccise.
Edipo per premio ottenne un tesoro/la mano di Giocasta.
2) Verifica – CLOZE
COMPLETA CON LE PAROLE ADATTE:
modo di dire – testo – scientifiche – non – narrativo – fantastico – miti – uomini – dei –
religioso – uomo saggio – vicende – divinita’ – universo – origine.
Il mito è un ______________________ di tipo ________________________-
_____________________ a sfondo_______________________________.
I popoli antichi hanno creato i ___________________ per spiegare l’ __________________
dell’_________________________.
Nel mito è sempre presente una _________________________________ o un ______________
__________________________.
Il mito spesso racconta le _____________________ degli ______________ paragonate a quelle
degli ________________.
Il mito _______________ dà spiegazioni __________________________________.
Il mito spesso dà origine a ______________________________.
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