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Pagina1 SCUOLA PRIMARIA- 1° ISTITUTO COMPRENSIVO di SUZZARA - GRUPPO DI ITALIANO - CLASSI PARALLELE 2012/13 DATI IDENTIFICATIVI UNITA’ DI APPRENDIMENTO INCREMENTO DELLA COMPETENZA LESSICALE Titolo..IL MITO................................................... Classe 5^ Docenti coinvolti Tutti i docenti di classe 5 RIFERIMENTI Disciplina ITALIANO OF (Indicazioni Nazionali) fornire all'alunno i mezzi linguistici adeguati per operazioni mentali di vario tipo, quali, ad esempio: simbolizzazione, classificazione, partizione, seriazione, quantificazione, generalizzazione, astrazione, istituzione di relazioni (temporali, spaziali, causali, ecc.); potenziare nell'alunno la capacità di porsi in relazione linguistica con interlocutori diversi per età, ruolo, status, ecc. e in diverse situazioni comunicative, usando la lingua nella sua varietà di codici, registri e nelle sue numerose funzioni; offrire mezzi linguistici progressivamente più articolati e differenziati per portare ad un livello di consapevolezza e di espressione le esperienze personali; promuovere le manifestazioni espressive del fanciullo e il suo approccio al mondo dell'espressione letteraria; avviare l'alunno a rilevare che la lingua vive con la società umana e ne registra i cambiamenti nel tempo e nello spazio geografico, nonché le variazioni socio-culturali; utilizzare queste dimensioni della lingua per attivare in lui la capacità di pensare storicamente e criticamente OSA (Abilità e conoscenze) (da estrapolare dal nostro curricolo di segmento scolastico in riferimento alla classe ) a )ascoltare con attenzione l’argomento di una conversazione, di una spiegazione; b) esporre idee, relazioni, argomenti di studio usando un linguaggio appropriato; c) riconoscere le caratteristiche di un testo narrativo; d) produrre testi narrativi; e) produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico e lessicale; affinare la propria competenza ortografica e grammaticale POF Promozione del successo formativo a. adeguare la proposta formativa alle esigenze di una cultura integrata nazionale/internazionale/locale che rinvia a saperi, conoscenze, competenze da promuovere per tutti gli utenti del servizio scolastico b. valorizzare le potenzialità di ogni alunno e favorire la traduzione di esse

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SCUOLA PRIMARIA- 1° ISTITUTO COMPRENSIVO di SUZZARA

- GRUPPO DI ITALIANO - CLASSI PARALLELE 2012/13

DATI

IDENTIFICATIVI

UNITA’ DI APPRENDIMENTO

INCREMENTO DELLA COMPETENZA LESSICALE

Titolo..IL MITO...................................................

Classe 5^

Docenti coinvolti Tutti i docenti di classe 5

RIFERIMENTI Disciplina ITALIANO

OF (Indicazioni Nazionali)

fornire all'alunno i mezzi linguistici adeguati per operazioni mentali

di vario tipo, quali, ad esempio: simbolizzazione, classificazione,

partizione, seriazione, quantificazione, generalizzazione, astrazione,

istituzione di relazioni (temporali, spaziali, causali, ecc.); potenziare nell'alunno la capacità di porsi in relazione linguistica con

interlocutori diversi per età, ruolo, status, ecc. e in diverse situazioni

comunicative, usando la lingua nella sua varietà di codici, registri e

nelle sue numerose funzioni; offrire mezzi linguistici progressivamente più articolati e

differenziati per portare ad un livello di consapevolezza e di

espressione le esperienze personali; promuovere le manifestazioni espressive del fanciullo e il suo

approccio al mondo dell'espressione letteraria; avviare l'alunno a rilevare che la lingua vive con la società umana e

ne registra i cambiamenti nel tempo e nello spazio geografico,

nonché le variazioni socio-culturali; utilizzare queste dimensioni

della lingua per attivare in lui la capacità di pensare storicamente e

criticamente

OSA (Abilità e conoscenze) (da estrapolare dal nostro curricolo di segmento scolastico in riferimento

alla classe )

a )ascoltare con attenzione l’argomento di una conversazione, di una

spiegazione;

b) esporre idee, relazioni,

argomenti di studio usando un linguaggio appropriato;

c) riconoscere le caratteristiche di un testo narrativo;

d) produrre testi narrativi;

e) produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico e

lessicale;

affinare la propria competenza ortografica e grammaticale

POF Promozione del successo formativo

a. adeguare la proposta formativa alle esigenze di una cultura integrata –

nazionale/internazionale/locale – che rinvia a saperi, conoscenze,

competenze da promuovere per tutti gli utenti del servizio scolastico

b. valorizzare le potenzialità di ogni alunno e favorire la traduzione di esse

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in concrete competenze, rimuovendo gli ostacoli concreti o emotivi che

impediscono l’avvio l’impostazione di un progetto di vita

c. favorire l’instaurarsi di un ambiente di apprendimento in grado di

ascoltare e accompagnare l’alunno in un percorso educativo che lo veda

protagonista

Bisogni e interessi degli alunni...............

Durante il progetto sulla continuità alcuni bambini hanno avuto occasione di

ascoltare una lezione di epica e hanno riportato in classe alcuni disegni che

hanno dato lo spunto per iniziare l’attività. La mitologia greca poi ha

stimolato interesse e partecipazione nella maggior parte degli alunni

Prerequisiti......................

Per poter affrontare la comprensione dei testi è stato necessario un bagaglio

lessicale consistente, inoltre, durante l’attività, sono stati affrontati e spiegati

termini non di uso corrente.

ARTICOLAZIONE

DELL’APPRENDI=

MENTO

Apprendimento unitario da promuovere (tenere conto di…)

In relazione al livello della lingua dell’allievo vengono assegnate

attività calzanti con le peculiarità del testo;

Le attività sono di tipo morfosintattico e lessicale

Trovano spazi specifici e sezioni lessicali apposite in cui si può

riutilizzare quanto appreso durante il lavoro o ricorrere a strumenti

come il dizionario

Il riferimento continuo è il sillabo morfosintattico, in parte adattato

per le abilità di studio, che prevede un’anticipazione al livello A2 di

alcune strutture, in chiave ricettiva (cfr. Mezzadri, 2011)

Tecniche: cloze mirato, inserimento, schemi a raggiera; per il

lessico: campi samantici, insiemi, cruciverba; ecc.

MEDIAZIONE

DIDATTICA Metodi....

Input:esperienze motivanti, gratificanti ed emotivamente coinvolgenti

valorizzazione dell'esperienza e delle conoscenze degli alunni

rispetto dei diversi stili cognitivi

favorire l'esplorazione e la scoperta, stimolando la fantasia e il pensiero

divergente, dando il giusto valore all'apprendimento cooperativo, alla

didattica laboratoriale e al percorso del problem solving

promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di

"imparare ad apprendere".

Tempi....

L’attività si articola in due mesi circa

Soluzioni organizzative.....

L’attività è stata proposta contemporaneamente a due classi quinte: alcuni

alunni hanno arricchito l’attività con le proprie conoscenze personali. C’è

stato scambio di materiali, soprattutto disegni fra le due classi.

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CONTROLLO Modalità di verifica dei livelli delle conoscenze e delle abilità

acquisite...

Verifica di ascolto, cloze, verifica di comprensione

Eventuali sviluppi o integrazioni..... (raccordi con altre discipline)

IMMAGINE, IRC, STORIA, GEOGRAFIA

ESEMPIO DI PERCORSO OPERATIVO

1. Nome attività/esperienza ESPERIENZA

STIMOLO

(descrivere dettagliatamente l’esperienza stimolo da cui si è partiti

per impostare l’attività didattica)

Lettura di un brano (Mito…………..)

Discussione in classe: TESTO NARRATIVO FANTASTICO PERCHE’? (Reale) /COME? (Reale)/CHI? (Fantastico)/

QUANDO? (Reale) / DOVE ? (Reale)

ATTIVITA’ IN

CLASSE

(descrivere punto per punto tutte le attività didattiche svolte con gli

alunni: pratiche, orali, scritte, grafiche)

Produzione di uno schema (tipologia, argomento,personaggi, luogo,

tempo, scopo)

Lettura e comprensione

Mettere in ordine sequenze temporali

Riassumere brani

Le corrispondenze tra divinità greche e romane

Lessico: trovare il significato di aggettivi, anche con l’utilizzo del

vocabolario

Lessico : sinonimi e contrari

Lessico: i modi di dire

Disegni di personaggi, ambienti, situazioni

VERIFICA (impostare una semplice verifica sull’acquisizione dei nuovi termini

acquisiti: cloze di completamento, esercizio, dettato, testo con scaletta

guida,…)

Prova di ascolto e comprensione

CLOZE di completamento

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ANTOLOGIA (inserire brani, poesie, immagini utilizzate durante il percorso operativo/

verifica finale)

Guida alla discussione in classe: IL MITO PERCHE’? (Reale)

Nell’antichità gli uomini volevano spiegare l’origine del mondo, l’origine dell’uomo e anche l’origine dei

fenomeni naturali. Non c’erano ancora conoscenze scientifiche.

COME? (Reale)

Quando sono nati i miti venivano raccontati oralmente

CHI? (Fantastico)

I protagonisti sono divinità o semidei, uomini con doti straordinarie o uomini semplici ma saggi.

QUANDO? (Reale)

I miti raccontano di epoche antiche che risalgono alla nascita della terra o alla nascita dell’uomo

DOVE ? (Reale)

I luoghi sono riconoscibili realmente.

SCHEMA

Testo narrativo fantastico(testo religioso)

Situazione iniziale

Sviluppo

conclusione

Argomento

Racconti inventati non supportati

da conoscenze scientifiche

Personaggi

Uomini saggi- eroi- divinità

Scopo

Nascono dal bisogno di

spiegare l’origine del

mondo e dei popoli

Luogo

Luogo reale

L’ambiente geografico in cui è nato

il mito è reale

Tempo

Origini del mondo o di un popolo

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ALL 1 PANGU IL CREATORE

Mito cinese: PANGU IL CREATORE

All’inizio di tutto Cielo e Terra non esistono. C’è solo un grande uovo che contiene il Caos e

dentro l’uovo cresce Pangu, il creatore.

Pangu cresce cresce e dopo diciottomila anni diventa un gigante, così rompe il guscio con il gomito

ed esce fuori.

La chiara dell’uovo diventa il Cielo, il tuorlo la Terra, e Pangu rimane con i piedi fissi al suolo e la

testa fra le nuvole, per non far mescolare chiara e tuorlo.

Poi il Cielo comincia ad alzarsi e la terra ad abbassarsi perciò il corpo di Pangu deve allungarsi

molto.

Dopo altri diciottomila anni, finalmente, Cielo e Terra si fermano: sono lontanissimi e il corpo di

Pangu è lunghissimo. Lo sforzo terribile, però, alla fine uccide Pangu.

Così il gigante cade e si trasforma: dal suo corpo nascono le montagne, dai suoi muscoli i campi,

dalle vene strade e sentieri, dalla barba e dai capelli le stelle e le comete, dai denti e dalle ossa i

metalli, le pietre e le perle.

E dai peli di Pangu nascono gli alberi, dalla sua voce il vento, dal suo sangue i fiumi.

Dai pidocchi che ha sul corpo nascono gli uomini e gli animali, e il mondo intero, così come lo

conosciamo, è creato.

Lettura e comprensione

Rispondi.

1. Che cosa c’era all’inizio di tutto?

2. Con cosa rompe il guscio Pangu?

3. Cosa diventa la chiara d’uovo?

4. Cosa diventa il tuorlo?

5. Cosa succede a Pangu dopo 18.000 anni?

6. Da che cosa hanno origine gli uomini e gli animali?

7. Individua nel testo introduzione, svolgimento e conclusione.

MODI DI DIRE (dal mito appena compreso)

Meglio un uovo oggi che una gallina domani.

I bambini scrivono il significato del modo di dire.

Avere la testa fra le nuvole.

I bambini scrivono il significato del modo di dire

ALL 2 MITO GRECO

mito greco LA NASCITA DEL MONDO

All’inizio c’è il Caos, il grande vuoto. Dal Caos nasce Eurinome, la ballerina. Ha tantissima

voglia di danzare, ma nessun posto dove appoggiare i piedi. Perciò decide di dividere il Cielo dal

mare e comincia a volteggiare sulle onde, fino a creare un vortice intorno al proprio corpo.

Da questo vortice nasce Borea, il freddo vento del nord. Il vento diventa sempre più impetuoso.

Eurinome allora prende il vento, lo strizza come uno straccio e trasforma il vento in un serpente,

lo chiama Ofione. Dall’unione di Eurinome e Ofione nasce l’Uovo Universale.

Ofione si arrotola sette volte intorno al gigantesco Uovo, poi questo si apre. Dall’Uovo Universale

escono tutte le meraviglie del creato.

Eurinome e Ofione si stabiliscono in una reggia sul Monte Olimpo.

Un giorno Ofione dice:

-Devo io sedere sul trono, perché io sono il creatore dell’universo!-

Eurinome, furibonda, urla:

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-Come osi, serpente? Senza di me non saresti stato nulla. Io devo sedermi sul trono e governare

tutto!-

I due lottano violentemente: Eurinome, con un calcio, fa cadere tutti i denti di Ofione.

Toccando la terra i denti del serpente si trasformano in esseri umani, il primo uomo si chiama

Pelasgo.

Lettura e comprensione

Rispondi.

1. Cosa c’era all’inizio?

2. Cosa decide di fare Eurinone?

3. Chi è Borea?

4. In quale animale si trasforma Borea?

5. Da chi nasce l’uovo universale?

6. Quando l’uovo si apre cosa viene fuori?

7. Perché Eurinone e Ofione litigano?

8. Come si chiama il primo essere umano?

9. Individua introduzione, svolgimento e la conclusione.

Metti in ordine le sequenze

Scrivi il significato dei seguenti aggettivi, poi anche il contrario.

Vuoto =

Grande =

Freddo =

Impetuoso =

Gigantesco =

Furibondo =

ALL3

I MITI GRECI: ZEUS /I BAMBINI DISEGNANO.

Le divinità greche erano molto simili agli uomini, avevano difetti e virtù, litigavano e si amavano

come gli uomini però erano IMMORTALI.

Vivevano sul MONTE OLIMPO, la montagna più alta della Grecia.

A volte gli Dei scendevano sulla terra per interessarsi delle faccende degli uomini e interferire nei

loro progetti.

Potevano ottenere tutto ciò che volevano.

L’’unica divinità a cui neppure loro potevano sottrarsi era il FATO,

la legge immutabile, destino stabilito prima della notte dei tempi.

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ALL 4

IMMAGINE OLIMPO

I MITI ROMANI: GIOVE /I BAMBINI DISEGNANO.

Non si conoscono miti romani che spiegano la nascita del mondo o dell’uomo.

I Romani erano molto dediti alla pratica, all’amministrazione e alla conduzione della vita sociale e

quindi la CULTURA diventa un mezzo per servire gli Dei e fare in modo di influenzarli

benevolmente.

Comunque è molto forte l’influenza greca dal momento che ogni Dio greco trova una

corrispondenza nel mondo romano.

MITI DEGLI DEI MITI SULLA NASCITA DI ROMA

ALL 5 ALLEGA IMMAGINE OLIMPO

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ALL 6 ALCUNE CORRISPONDENZE GRECI ROMANI CHI E’?

ZEUS GIOVE Sovrano degli Dei

ADE PLUTONE Dio degli inferi

AFRODITE VENERE Dea dell’amore

APOLLO APOLLO Dio della luce, poesia e

medicina

ARES MARTE Dio della guerre

ARTEMIDE DIANA Dea della caccia

ATENA MINERVA Dea delle arti

DIONISO BACCO Dio del vino

ERA GIUNONE Dea del matrimonio

EROS CUPIDO Dio dell’amore

POSEIDONE NETTUNO Dio del mare

ERMES MERCURIO Dio della scienza

NIKE VITTORIA Dea della vittoria

All 7 TESEO E IL MINOTAURO

Lettura e comprensione (Si fornisce la scheda con il mito già diviso in sequenze, oppure se

le fanno loro)

Sequenze

Il tributo degli ateniesi

Gli ateniesi, costretti dal cretese Minosse, dovevano mandare ogni nove anni quattordici giovani a

Creta in pasto al Minotauro, una creatura mostruosa che viveva nel labirinto di Knosso.

Teseo vuole uccidere il Minotauro

Già due volte erano morti dei giovani, perciò Teseo, figlio del re di Atene, per porre fine a questo

tributo disumano decise di partire con loro per uccidere il mostro.

Quindi la nave partì per Creta.

Arianna s’innamora di Teseo

Teseo giunse a palazzo e Arianna, figlia del re di Creta, s’innamora di lui e decide di aiutarlo nella

sua impresa.

La matassa per uscire

La principessa gli consegnò una matassa di filo che lo avrebbe aiutato ad uscire e una spada

avvelenata per uccidere il Minotauro.

Teseo uccide il Minotauro

Teseo raggiunse il Minotauro e riuscì ad ucciderlo poi uscì dal labirinto riavvolgendo il filo di

Arianna.

Teseo torna in patria con Arianna

Dopo l’impresa, Teseo con Arianna e i ragazzi salvati torna ad Atene con la nave.

Qual è lo scopo di questo mito?

o Solo una divinità può vincere un mostro.

o Un mostro può essere vinto grazie al coraggio e all’altruismo di un uomo.

Il Minotauro è:

o Veramente esistito.

o E’ solo il simbolo della potenza di Creta.

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Il modo di dire “ Trovate il filo di Arianna” significa:

o Riordinare un filo aggrovigliato.

o Trovare il modo per superare una difficoltà.

ALL 8

I PERSONAGGI DEL MITO: ALLEGA IMMAGINE MINOTAURO E TESEO

I bambini disegnano.

Minotauro: creatura immaginaria, mostruosa, enorme con corpo umano e testa di toro a cui si dà in

pasto carne umana, viveva nel labirinto del palazzo.

Arianna: figlia del re Minosse e sorella del Minotauro (hanno la STESSA MADRE); si innamora

di Teseo e lo aiuta a uscire dal labirinto.

Teseo: figlio di Egeo, re di Atene; coraggioso, forte, altruista è un EROE; prima di uccidere il

Minotauro ha ucciso altri mostri, ha superato molte situazioni pericolose.

I bambini disegnano il labirinto.

All 9

IL VOLO DI ICARO

Lettura e comprensione (scheda)

SEQUENZE

Sull’isola di Creta Dedalo mise la sua abilità e il suo ingegno al servizio di re Minosse. Ma quando

Teseo uccise il Minotauro e riuscì a fuggire dal labirinto, costruito da Dedalo, quest’ultimo perse

improvvisamente i favore del re e venne gettato in prigione assieme al figlio Icaro.

Dedalo cercava un modo per fuggire da Creta. La terraferma era troppo lontana perché si potesse

raggiungere a nuoto e scappare su una barca era impossibile. Alla fine Dedalo escogitò un piano

audace: fece due paia di ali con delle penne legate insieme e sigillate con la cera.

Quando tutto fu pronto prese da parte Icaro e gli disse: “ Mettiti queste ali e seguimi, ma stai attento

a non volare troppo vicino al sole o al mare. Tieniti a metà strada. Con queste ali fuggiremo.”

I due presero il volo da un’altura e scesero in picchiata verso l’orizzonte. Per molte miglia Icaro

seguì attentamente suo padre ma alla fine, sentendosi giovane e senza pensieri, iniziò a salire in alto

nel cielo, libero come un uccello.

Quando Dedalo si guardò intorno per vedere dove fosse il figlio, non riuscì a trovarlo da nessuna

parte. “ Icaro! Icaro! “ chiamò il padre preoccupato. Ma non ottenne nessuna risposta.

Soltanto alcune piume sparpagliate tra le onde galleggiavano nell’acqua là sotto: il ragazzo si era

avvicinato troppo al sole e la cera che legava le sue ali si era sciolta come burro.

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Fai il riassunto.

La vendetta di Minosse

Dedalo mise la sua abilità al servizio del re Minosse, ma quando Teseo sconfisse il Minotauro e

riuscì a fuggire dal labirinto costruito da Dedalo, quest’ultimo perse i favori del re e venne gettato in

prigione con il figlio Icaro.

Piano di fuga

Dedalo fece due paia di ali per scappare dall’isola di Creta.

Raccomandazioni di volo

Il padre raccomandò al figlio di non volare né troppo alto, né troppo basso e di seguirlo.

Icaro sale in alto

Sentendosi giovane e forte Icaro iniziò a salire in alto.

La ricerca del padre

Dedalo si per cercare il figlio e lo chiama, senza risultato.

Il sole scioglie la cera

Vede solo alcune piume sparse sul mare e capisce che suo figlio è morto.

I protagonisti di questo mito sono:

o dei

o eroi

o uomini

Collega i personaggi con le rispettive qualità

DEDALO Ingegnoso

Coraggioso

Vendicativo

Imprudente

ICARO Riflessivo

Crudele

Inventivo

MINOSSE Entusiasta

Persecutore

Lo scopo de mito è insegnare che …

bisogna dare ascolto a chi ha più esperienza e saggezza;

anticamente gli uomini sapevano volare;

solo con l’impegno si può uscire da una situazione difficile.

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ALL10

TESTO NARRATIVO REALISTICO: Produzione

Che guaio! Quella volta non ho dato ascolto ai consigli di chi ha più esperienza di me!

( SITUAZIONE INIZIALE- SVILUPPO- CONCLUSIONE)

PANDORA

Lettura e comprensione (scheda)

SEQUENZE

Giove era fortemente adirato per il fatto che Prometeo avesse donato il fuoco agli uomini e, pur

avendogli inflitto una terribile punizione non si sentiva ancora soddisfatto. Decise, allora, di punire

anche gli uomini, ricorrendo ad un sottile inganno.

Convocò il dio Efesto e gli ordinò di modellare, dopo aver fatto un impasto di acqua e argilla, una

figura femminile rassomigliava alle dee.

Poi, volle che gli dei facessero un dono alla nuova persona appena formata. Minerva le insegnò le

arti del tessere, del cucire e del ricamare con intelligenza e destrezza; Venere le diede la bellezza, la

grazia e l’armonia delle movenze, la prerogativa della seduzione e delle lusinghe; Mercurio le

insegnò ad ingannare con sottigliezza ed a mentire con naturalezza, le ninfee le conferirono la

vanità, adornandola di monili e corone di fiori.

Compiuta l’opera, Giove, di suo, aggiunse il tocco finale, regalando a costei, alla quale fu imposto

il nome di Pandora, una bell’anfora ben sigillata con la raccomandazione di non aprirla mai.

Infine, ordinò a Mercurio di accompagnare la donna sulla terra e di presentarla, come suo dono

personale, allo sciocco Epimeteo, affinché ne facesse la sua sposa. Epimeteo, sebbene fosse stato

avvertito già da tempo da Prometeo, suo fratello, di non accettare nessun dono che gli fosse stato

inviato da Giove, rimase abbagliato dalla bellezza di Pandora, tanto che, completamente dimentico

dell’avvertimento fattogli da Prometeo, subito la sposò.

Trascorso un po’ di tempo, un giorno, Pandora, non resistendo alla curiosità, tolse il coperchio che

ricopriva l’anfora, regalatela da Giove, per vedere che cosa contenesse.

Immediatamente le malattie, i dolori, i vizi, gli inganni, la violenza, le guerre e tutto quanto esiste di

dannoso e di avverso all’umanità, uscirono rapidamente dall’anfora, invadendo tutta la terra,

sebbene Pandora tentasse di richiuderla subito. Soltanto la Speranza non fece in tempo ad uscire,

rimanendo di nuovo chiusa nell’anfora. L’irreparabile danno era stato fatto. Da quel giorno,

all’uomo non rimase altro che la debole e spesso precaria Speranza per tentare di superare le

avversità e le afflizioni che fanno parte della sua esistenza.

I bambini disegnano.

Cerca nel testo le seguenti parole e sottolineale, poi con l’aiuto de dizionario scrivi un

sinonimo.

ADIRATO- molto arrabbiato

INFLITTO- infliggere, condannare

ARGILLA- creta

MOVENZE- atteggiamento

SEDUZIONE- attrazione

LUSINGHE- attirare la simpatia

CONFERIRONO- diedero

VANITA’- compiacimento di se stesse

SIGILLATA- chiusa

AVVERSO- contrario

IRREPARABILE- non si può riparare

PRECARIA- temporanea

AVVERSITA’- evento sfavorevole

AFFLIZIONE- tristezza

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Rispondi

Il brano letto è:

o un testo informativo

o un testo narrativo d’avventura

o un testo epico

o un mito

L’antefatto della vicenda è:

o Giove intende fare un dono agli uomini

o Prometeo chiede un favore agli dei

o Giove modella Pandora come dono a Prometeo

o Giove è adirato perché Prometeo ha donato il fuoco agli uomini

Esegui

- Il mito è diviso in quattro sequenze: metti un titolo ad ognuna.

- Nella prima sequenza è spiegato il motivo dell’ira di Giove: qual è?

- Nella seconda sequenza sono presenti i nomi di alcune divinità: quali?

- Come viene presentato Epimeteo? Che caratteristiche ha?

- Quale caratteristica umana presenta Pandora nella quarta sequenza?

- In che cosa consiste la sua trasgressione?

- Che cosa esce dal vaso e che cosa, invece, resta?

- Qual è l’insegnamento in questo mito?

Possibili titoli e risposte

- L’IRA DEL DIO E LA CREAZIONE DI PANDORA

- I DONI DEGLI DEI

- L’INVIO DI PANDORA SULLA TERRA

- LA TRASGRESSIONE

- Prometeo, affascinato dagli uomini, aveva donato loro il fuoco.

- Le divinità sono: Minerva, Venere, Mercurio, le ninfee e Giove.

- Epimeteo viene descritto come uno sciocco, stolto, ingenuo.

- Pandora dimostra che anche lei, come gli uomini, non è riuscita a resistere alla

tentazione di aprire il vaso.

- La trasgressione consiste nell’aprire l’anfora.

- Dal vaso escono guerra, malattie, dolori, vizi, inganni, violenza e tutto ciò che è

dannoso.

Rimane nel vaso la speranza.

- L’insegnamento del mito è quello di ascoltare i consigli degli altri.

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All 11

LA TELA DI ARACNE

Lettura e comprensione (scheda)

SEQUENZE

Minerva amava combattere, ma anche tessere. Le donne greche dicevano di essere abili nella

tessitura perché avevano preso quest’arte dalla dea. Aracne era una giovane fanciulla greca; tesseva

così bene che perfino le ninfee venivano ad ammirare le sue tele.

Una volta le chiesero:” Ti ha insegnato Minerva a tessere così?”

“ Nessuno mi ha insegnato” rispose la fanciulla. “ Io tesso col mio cuore.”

Minerva venne a conoscenza della risposta orgogliosa della fanciulla e scese sulla terra con le

sembianze di una vecchia. Picchiò alla porta di Aracne, che tesseva.

“ Che tele meravigliose!” esclamò. “Solo Minerva potrebbe farne di così belle.”

“Vorrei che venisse qui a misurarsi con me!” disse Aracne. “Certamente vincerei!”

“Accetto la sfida!” gridò la dea indispettita. E dinnanzi agli occhi stupiti della fanciulla la vecchia si

trasformò in Minerva: “Siediti, cominciamo la gara!”

Le due si misero al lavoro per giorni e notti. Alla fine nessuno avrebbe potuto dire se la vittoria

spettasse alla dea o ad Aracne. Minerva, irritata, strappò in cento pezzi il lungo lavoro di Aracne,

gridando: “Devi morire, poiché hai sfidato una dea!”

Ma poi, impietosita dalle lacrime della fanciulla, aggiunse: “Voglio essere generosa con te: tu

vivrai, ma la tua vita sarà eternamente appesa a un fili!”

La tocco sulle spalle con la lancia dorata e Aracne divenne un peloso batuffolino nero e le sue

gambe snelle si trasformarono in tante zampette sottili. La fanciulla era diventata un ragno! E da

quel giorno tesse le sue tele tra i rami e i cespugli.

I bambini disegnano.

Scrivi accanto a ogni frase V (Vero) o F (Falso); poi trasforma le quattro frasi false in

vere.

- Minerva, dea della guerra, era considerata maestra dalle donne che sapevano tessere.

- Aracne era molto brava al telaio e diceva che aveva avuto la dea come insegnante.

- La fanciulla accettò la sfida al telaio con la dea Minerva.

- Il lavoro durò pochi minuti.

- Gli arazzi creati dalla dea e dalla fanciulla erano entrambi molto belli.

- Minerva premiò Aracne trasformandola in un ragno.

- Da quel giorno Aracne continua a tessere le sue tele.

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Verifiche 1) VERIFICA D’ASCOLTO

L’ENIGMA DELLA SFINGE

Morto Laio, sul trono di Tebe salì Creonte, fratello Giocasta, il nuovo re di Tebe emanò un editto

promettendo il trono e la mano di sua sorella Giocasta a chiunque riuscisse a liberare il paese dalla

Sfinge.

La Sfinge era un mostro col volto di donna, il corpo di leone e le ali di aquila: era su una roccia che

dominava la strada principale che portava a Tebe; la bestia fermava i passanti e proponeva loro un

enigma, divorando coloro che non sapevano rispondere.

Fino ad allora nessuno era riuscito a rispondere all’enigma e perciò ci fu una strage di tebani;

Creonte con questo editto sperava di mettere fine a questa storia.

Poco tempo dopo, Edipo si trovò difronte la Sfinge che gli risolse il solito indovinello: Qual è

l’animale che di mattina cammina con quattro zampe, a mezzogiorno con due, e la sera con tre?

Edipo rispose- E’ l’uomo, che da bambino cammina carponi; divenuto maturo cammina ritto su due

piedi, e da vecchio per camminare deve servirsi di un bastone come sostegno.

L’incantesimo era rotto, la Sfinge piena di rabbia si buttò dalla rupe e morì, il giovane che aveva

liberato il paese da quel mostro fu accolto nella città di Tebe e come promesso fu fatto re e sposò

Giocasta.

Dopo aver ascoltato il mito disegna il mostro.

Ora completa la sintesi del mito cancellando la parola errata di ogni coppia.

La Sfinge era un mostro alato che perseguitava la città greca/egizia di Tebe. Rivolgeva una

proposta/domanda ai viandanti.

Chi non sapeva rispondere veniva divorato/respinto.

Il re di Tebe promise la mano di sua figlia/sorella al solutore dell’enigma.

A Edipo/Giocasta la Sfinge risolse la domanda: “Qual è l’animale/individuo che al mattino

cammina su quattro piedi, a mezzodì su due e la sera su tre?”

Edipo disse che la risposta all’anagramma/enigma era l’uomo.

La Sfinge per rabbia si/lo uccise.

Edipo per premio ottenne un tesoro/la mano di Giocasta.

2) Verifica – CLOZE

COMPLETA CON LE PAROLE ADATTE:

modo di dire – testo – scientifiche – non – narrativo – fantastico – miti – uomini – dei –

religioso – uomo saggio – vicende – divinita’ – universo – origine.

Il mito è un ______________________ di tipo ________________________-

_____________________ a sfondo_______________________________.

I popoli antichi hanno creato i ___________________ per spiegare l’ __________________

dell’_________________________.

Nel mito è sempre presente una _________________________________ o un ______________

__________________________.

Il mito spesso racconta le _____________________ degli ______________ paragonate a quelle

degli ________________.

Il mito _______________ dà spiegazioni __________________________________.

Il mito spesso dà origine a ______________________________.

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