UNITA 1

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UNITÀ 1 Parole fuori moda: la vergogna di Umberto Eco Siamo nell'era in cui la reputazione ha ceduto il passo alla notorietà. Vale a dire che tutti vogliono essere visti e conosciuti, a qualsiasi costo: anche per ragioni poco nobili. Ecco perché in treno il vicino urla al telefonino... Un tempo la reputazione era soltanto o buona o cattiva, e quando si rischiava una cattiva reputazione (perché si faceva fallimento o perché ci dicevano cornuto) si arrivava a riscattarla col suicidio o col delitto d'onore. Naturalmente tutti aspiravano ad avere una buona reputazione. Ma da tempo il concetto di reputazione ha ceduto il posto a quello di notorietà. Conta che uno sia "riconosciuto" dai propri simili, ma 5 non nel senso del riconoscimento come stima o premio, bensì in quello più banale per cui, vedendoti per strada, gli altri possano dire "guarda, è proprio lui". Il valore predominante è diventato l'apparire, e il modo più sicuro è apparire in televisione. E non è necessario essere Rita Levi Montalcini o Mario Monti, basta confessare in una trasmissione strappalacrime che il coniuge ti ha tradito. Il primo eroe dell'apparire è stato l'imbecille che andava a mettersi dietro agli intervistati e agitava la 10 manina. Ciò gli consentiva di essere riconosciuto la sera dopo al bar ("Lo sai che ti ho visto in tv?"), ma certamente queste apparizioni duravano lo spazio di un mattino. Quindi gradatamente si è accettata l'idea che per apparire in modo costante ed evidente occorresse fare cose che un giorno avrebbero fruttato la cattiva reputazione. Non che non si aspiri anche alla buona reputazione, ma è faticoso conquistarla, dovresti aver compiuto un atto eroico, aver vinto se non il Nobel almeno lo Strega, aver 15 passato la vita a curare i lebbrosi, e non sono cose alla portata di ogni mezza calzetta. Più facile diventare soggetto di interesse, meglio se morboso, se si è andati a letto per denaro con una persona famosa, o se si è stati accusati di peculato.

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UNITÀ 1

Parole fuori moda: la vergogna

di Umberto Eco

Siamo nell'era in cui la reputazione ha ceduto il passo alla notorietà. Vale a dire che tutti vogliono essere visti e conosciuti, a qualsiasi costo: anche per ragioni poco nobili. Ecco perché in treno il vicino urla al telefonino...

Un tempo la reputazione era soltanto o buona o cattiva, e quando si rischiava una cattiva reputazione

(perché si faceva fallimento o perché ci dicevano cornuto) si arrivava a riscattarla col suicidio o col delitto

d'onore. Naturalmente tutti aspiravano ad avere una buona reputazione. Ma da tempo il concetto di

reputazione ha ceduto il posto a quello di notorietà. Conta che uno sia "riconosciuto" dai propri simili, ma

5non nel senso del riconoscimento come stima o premio, bensì in quello più banale per cui, vedendoti

per strada, gli altri possano dire "guarda, è proprio lui". Il valore predominante è diventato l'apparire, e il

modo più sicuro è apparire in televisione. E non è necessario essere Rita Levi Montalcini o Mario Monti,

basta confessare in una trasmissione strappalacrime che il coniuge ti ha tradito.

Il primo eroe dell'apparire è stato l'imbecille che andava a mettersi dietro agli intervistati e agitava la

10manina. Ciò gli consentiva di essere riconosciuto la sera dopo al bar ("Lo sai che ti ho visto in tv?"),

ma certamente queste apparizioni duravano lo spazio di un mattino. Quindi gradatamente si è accettata

l'idea che per apparire in modo costante ed evidente occorresse fare cose che un giorno avrebbero

fruttato la cattiva reputazione. Non che non si aspiri anche alla buona reputazione, ma è faticoso

conquistarla, dovresti aver compiuto un atto eroico, aver vinto se non il Nobel almeno lo Strega, aver

15passato la vita a curare i lebbrosi, e non sono cose alla portata di ogni mezza calzetta. Più facile

diventare soggetto di interesse, meglio se morboso, se si è andati a letto per denaro con una persona

famosa, o se si è stati accusati di peculato. 

Non scherzo, e basta guardare l'aria fiera del concussore o del furbetto del quartierino quando appare

nel telegiornale, magari il giorno dell'arresto: quei minuti di notorietà valgono il carcere, meglio se la

20prescrizione, ed ecco perché l'accusato sorride. Sono passati decenni da quando qualcuno ha avuto la

vita distrutta perché lo hanno ripreso in manette. Insomma il principio è: "Se appare la Madonna perché

non anch'io?". E si sorvola sul fatto di non essere una vergine.

Ora, questa frenesia dell'apparire (e la notorietà a ogni costo, anche a prezzo di quello che un tempo era

il marchio della vergogna) nasce dalla perdita della vergogna o si perde il senso della vergogna perché il

25valore dominante è l'apparire, anche a costo di svergognarsi? Propendo per la seconda tesi. L'essere

visto, l'essere oggetto di discorso è valore talmente dominante che si è pronti a rinunciare a quello che

un tempo si chiamava il pudore (o il sentimento geloso della propria privatezza). Esposito notava che è

segno di mancanza di vergogna anche il parlare ad alta voce al telefonino sul treno, facendo sapere a

tutti i propri fatti privati, quelli che un tempo si sussurravano all'orecchio. Non è che uno non si renda

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30conto che gli altri lo sentono (sarebbe solo un maleducato), è che inconsciamente vuole farsi sentire,

anche se i suoi fatti privati sono irrilevanti. Ma ahimé non tutti possono aver fatti privati rilevanti, come

Amleto o Anna Karenina, e quindi basta essere riconosciuti come escort o come debitore moroso.

Leggo che non so quale movimento ecclesiale vuole ritornare alla confessione pubblica. Eh già, che

gusto c'è a depositare le proprie vergogne solo nell'orecchio del confessore?

L’Espresso 22 giugno 2012

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ESERCIZI UNITÀ 1

INTERPRETAZIONE

1. Dopo la lettura del testo “Parole fuori moda: la vergogna”, rispondi alle seguenti

domande giustificando le risposte sul testo (sottolineale):

a.A cosa aspirava la società di una volta e come la si riscattava caso mai diventasse cattiva?

b.Da che cosa è stata sostituita e con quale finalità?

c.Qual è il valore più ambito dalla società.Ci vogliono grandi condizioni per ottenerlo?

d.Cosa si avrebbe ottenuto una volta, facendo quello che oggi si fa per essere noti?

e.Perché la società odierna preferisce la notorietà alla buona reputazione?

f.Perché quello che prima poteva distruggere una vita oggi è considerato vantaggioso?

g.Quale altro fatto è associato intimamente alla ricerca della notorietà ad ogni costo?

h.Secondo l’autore, quale è conseguenza dell’altra? Perché?

i.Che esempio quotidiano di mancanza di vergogna pone l’autore? È qualcosa di inconscio?

j.Secondo Eco, questa tendenza si è infiltrata in tutti gli ambiti della vita? Quale esempio ne da?

2. Che rapporti logici stabiliscono le parole sottolineate?

a. Ma da tempo il concetto di reputazione ha ceduto il posto a quello di notorietà (r.3)

b. bensì in quello più banale (r.5)

c. Quindi gradatamente si è accettata l'idea (r.11)

d. magari il giorno dell'arresto (r.19)

e. ecco perché l'accusato sorride (r.20)

f. o si perde il senso della vergogna (r.24)

g. anche se i suoi fatti privati sono irrilevanti (r.31)

h. quindi basta essere riconosciuti come escort o come debitore moroso (r.32)

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ANALISI DELLA STRUTTURA DEL TESTO

1.Che tipo di testo è e perché?

2.Qual è l’ipotesi o le ipotesi dell’autore?

3.Quali argomenti utilizza per dimostrarla/e?.Segnalali

4.L’autore fa uso dell’ironia per esprimere le sue idee.Puoi trovare qualche esempio?

ASPETTI GRAMMATICALI E DI LINGUA

1.Osserva i verbi sottolineati delle seguenti frasi: “Conta che uno sia "riconosciuto” (r.4), “gli

altri possano dire” (r.6), esprimono un fatto ogettivo o soggettivo? Puoi trovarne un altro

esmpio sul testo?

2.Completa le tabelle della coniugazione del tempo Presente del modo Congiuntivo

Verbi regolari

AMARE TEMERE PARTIRE

parta

tema

ami

temiamo

amino partano

Verbi irregolari

ESSERE AVERE DARE STARE DOVERE

sia stia

abbia dia

siamo dobbiamo

abbiate stiate

diano debbano

3.Osserva la seguente frase: “si perde il senso della vergogna (r.24), come viene espresso il

soggetto della frase?

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4.Osserva la seguente frase: “se si è andati a letto per denaro con una persona famosa”

(r.16,17), che cosa sostituisce la forma sottolioneata?

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ESERCIZI RIPASSO UNITÀ 1

CONGIUNTIVO PRESENTE

1.Completa la tabella

COMPRARE LEGGERE PARTIRE CAPIRE

IO compri parta

TU

LUI/LEI legga capisca

NOI partiamo

VOI compriate capiate

LORO leggano

2.Abbina le frasi alle due colonne

1. Mi sembra che loro........ a. parli il tedesco

2. Credo che Luca........ b. si sieda un po’

3. Non voglio che i bambini........ c. capiate la situazione

4. Roberto spera che voi........ d. lavorino in banca

5. Signora, se è stanca è meglio che........ e. smetta di fumare

6. Il mio medico vuole che io........ f. mangino troppi dolci

3.Completa le frasi con un verbo appropriato al congiuntivo presente

finire – perdere - guardare – parlare – spedire – cercare

1.Mi sembra che i Rossi..........................................una casa al mare

2.È probabile che Carlo...........................................di lavorare molto tardi

3.Penso che Massimo.............................................correntemente il francese

4.Ho paura che i nonni............................................il treno!

5.Preferisco che voi................................................il pacchetto per via aera

6.Non voglio che i bambini......................................troppa televisione

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SI IMPERSONALE

4.Coniuga il verbo fra parentesi con il SI impersonale

1.A che ora…………………………….a casa tua? (alzarsi)

2………………………….molto in questo ristorante? (spendere)

3.Quando fa caldo, ……………………….di bere molto (consiglia)

4.Che cosa………………………adesso? (fare)

5.Se…………………………troppo, non…………………….guidare (bere/potere)

6.Quando…………………………, ………………………………. (studiare/ concentrarsi)

5.Riscrivi le seguenti frasi con il Si impersonale

1. In questo ristorante non mangiamo bene e paghiamo troppo

………………………………………………………………………………………………………….....

2.Quano uno viaggia per piacere, è contento

…………………………………………………………………………………………………………….....

3.Se esageriamo con il bere, poi ci sentiamo male

…………………………………………………………………………………………………………….....

4.Quando uno si sente stanco, deve riposarsi

…………………………………………………………………………………………………………….....

5.Quando uno sbaglia, deve scusarsi

…………………………………………………………………………………………………………….....

6.Quando abbiamo fretta, corriamo

…………………………………………………………………………………………………………….....

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SI PASSIVANTE

6. Completare le seguenti frasi:

1.Questa medicina si (potere)…………………..dare senza ricetta.

2.Queste medicine si (potere)………………….dare senza ricetta.

3.Questi denti si (dovere)………………………..curare subito.

4.Questo dente si (dovere)…………………..curare subito.

5.D'inverno si (portare)…………………….dei pullover.

6.I tortellini si (mangiare)…………………….a Bologna.

7.In Svizzera si (parlare)…………………..molte lingue.

8.Queste macchine si (vedere)………………..spesso in Francia.