INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno...

74
Istituto nazionale per il Commercio Estero INDIA Vademecum per l’operatore italiano L’Istituto nazionale per il Commercio Estero, con la propria rete di Uffici nel mondo e con le attività di promozione e di assistenza, costituisce un osservatorio sui mercati internazionali al servizio delle imprese italiane. La presente pubblicazione rientra nel programma editoriale dell’Istituto - collana “GUIDE TEMATICHE” (Vademecum per l’operatore italiano) - ed è stata realizzata dall’Ufficio ICE di New Delhi. Il programma editoriale è curato dall’Area Prodotti Informativi - Editoria Elettronica. Copyright Istituto nazionale per il Commercio Estero FEBBRAIO 2007

Transcript of INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno...

Page 1: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Istituto nazionale per il Commercio Estero

INDIA

Vademecum per l’operatore italiano

L’Istituto nazionale per il Commercio Estero, con la propria rete di Uffici nel mondo e con le attività di promozione e di assistenza, costituisce un osservatorio sui mercati internazionali al servizio delle imprese italiane. La presente pubblicazione rientra nel programma editoriale dell’Istituto - collana “GUIDE TEMATICHE” (Vademecum per l’operatore italiano) - ed è stata realizzata dall’Ufficio ICE di New Delhi. Il programma editoriale è curato dall’Area Prodotti Informativi - Editoria Elettronica. � Copyright Istituto nazionale per il Commercio Estero

FEBBRAIO 2007

Page 2: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

New Delhi “The Terraces”, Flat 1 & 2, 31 Prithviraj Road, New Delhi – 110011 Tel: (+91) 011 24611789 Fax: (+91) 011 24619560 mailto:[email protected]

Mumbai 115, Maker Chambers VI, Nariman Point Mumbai – 400021 Tel: (+91) 022 22815654 Fax: (+91) 022 22821085 mailto:[email protected]

Chennai 206 Prince Towers, 25 / 26 College Road Chennai – 600006 Tel: (+91) 044 28214941 Fax: (+91) 044 28214942 mailto:[email protected]

www.ice.gov.it

2

Page 3: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

SOMMARIO INTRODUZIONE 7 1 INVESTIRE IN INDIA 10 1.1 Quadro generale 10 1.2 Autorizzazione ad investire 11

1.2.1 Approvazione automatica della Reserve Bank of India 11

1.2.2 Approvazione non automatica 12 1.2.3 Approvazioni FEMA 13 1.3 Tipologie di investimento 13 1.3.1 Ufficio di rappresentanza 15 1.3.2 Project Office 15 1.3.3 Filiale 15 1.3.4 Accordi di collaborazione tecnica 16 1.3.5 Joint Venture 17 1.3.6 Società straniere controllate al 100% 17 1.4 Restrizioni ed incentivi agli investimenti esteri 18 1.5 Regolamentazione degli investimenti di portafoglio 18 1.6 Rimpatrio dei profitti 19

1.7 Autorità preposte alla promozione ed alla facilitazione degli investimenti 21

2 IL REGIME FISCALE 22 2.1 Sistema di imposte 22 2.1.1 Imposte dirette 22 2.1.2 Imposte indirette 22 2.2 Doppie imposizioni 23 2.3 Aree preferenziali 24

2.3.1 Export Processing Zones e Unità Produttive Orientate all’Esportazione 24

2.3.2 Parchi tecnologici per l’hardware elettronico, per il

software e per le biotecnologie 26 2.4 Agevolazioni per gli investimenti esteri 26 2.4.1 Incentivi del Governo centrale 27 3 SERVIZI A SOSTEGNO DEGLI SCAMBI 28 3.1 Sistemi di pagamento con l’estero 28 3.2 Sistema bancario e finanziario 28 3.2.1 Sistema bancario 28 3.2.2 Banche straniere 30

3

Page 4: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

3.2.3 Intermediari finanziari non bancari 31 3.3 Finanziamenti di organismi internazionali 32 3.3.1 Banche di sviluppo 33 3.3.1.1 Gruppo Banca Mondiale 33 3.3.1.2 Banca Asiatica di Sviluppo 36 3.3.2 Unione Europea 38 3.3.2.1 Banca Europea per gli Investimenti 38 3.3.2.2 EuropeAid 39 4 IMPORTARE IN INDIA 40 4.1 Porti 40 4.2 Regolamentazione delle importazioni 41 4.2.1 Sdoganamento e documenti di importazione 41 4.2.2 Classificazione doganale delle merci 41 4.2.3 Dazi doganali 41 4.2.4 Imposte addizionali sull’esportazione 42 4.2.5 Trattamenti preferenziali 42 4.2.6 Importazioni temporanee e campionari 43 4.2.7 Restrizioni alle importazioni 44 4.2.8 Countertrade 44 4.3 Documentazione richiesta 45 4.3.1 Fattura commerciale 45 4.3.2 Certificazioni attestanti l’origine 46 4.3.3 Documenti speciali 46 4.3.4 Documenti di trasporto 46

4.4 Requisiti tecnici, standardizzazione, legislazione per imballaggio ed etichettatura 47

5 DISCIPLINA DEGLI AFFARI 48 5.1 Contratti di agenzia, rappresentanza e franchising 48 5.1.1 Contratti di agenzia e rappresentanza 48 5.1.2 Franchising 49 5.2 Legislazione societaria 49 5.2.1 Società per azioni 50 5.2.1.1 Società privata 50 5.2.1.2 Società a capitale diffuso 50 5.2.1.3 Società considerate a capitale diffuso 51 5.3 Monopoli pubblici e leggi sulla concorrenza (antitrust) 51 5.4 Licensing 52 5.4.1 Brevetti 52 5.4.2 Marchi 53 5.4.3 Diritti d’autore 54

4

Page 5: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

6 INFORMAZIONI UTILI 56 6.1 Consigli pratici 56 6.1.1 Fuso orario 56 6.1.2 Lingua 56 6.1.3 Valuta, pesi e misure 56 6.1.4 Energia elettrica 56 6.1.5 Festività e orari 56 6.1.6 Passaporti, visti e regolamentazioni sanitarie 57 6.1.7 Valuta al seguito 58 6.1.8 Clima e suggerimenti sull’abbigliamento idoneo 58 6.1.9 Trasporti 58 6.1.10 Telefonia 59 6.2 Costi di inserimento nel mercato 59 6.2.1 Costi di affitto per abitazioni ed uffici 59 6.2.2 Costi di alcuni servizi 60 6.3 Indirizzi utili 60 6.3.1 Rappresentanze diplomatiche indiane in Italia 60 6.3.2 Rappresentanze diplomatiche italiane in India 60 6.3.3 Uffici di rappresentanza delle banche italiane in India 61 6.3.4 Enti locali 61 6.3.5 Principali alberghi 62 6.3.6 Uffici Alitalia 65 6.4 Siti internet 66 6.4.1 Ministeri ed altri Enti governativi 66 6.4.2 Banche 72 6.4.3 Associazioni di categoria 72 6.4.4 Enti fieristici 73 6.4.5 Principali alberghi 73 6.4.6 Radio e televisione 73 6.4.7 Giornali e riviste specializzate 73 6.4.8 Repertori/Portali 74 6.4.9 Motori di ricerca 74

5

Page 6: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi
Page 7: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

INTRODUZIONE

Il passaggio dal piano al libero mercato, in India, è avvenuto per gradi:

iniziata nel 1991 sotto il governo di Narasimha Rao, del Congress Party di

ispirazione gandhiana, con, come principale fautore, l’allora Ministro delle

Finanze Manmohan Singh (l’attuale Primo Ministro), la transizione verso modelli

economici più liberali ha indubbiamente conosciuto accelerazioni e battute

d’arresto, ripensamenti e correzioni di rotta, ma ha comunque trasformato

radicalmente il paesaggio dell’economia Indiana. L’India di oggi è un paese

integrato nel sistema multilaterale degli scambi e, nonostante alcune residue

reticenze, saldamente ancorato ai principi del libero mercato. Rispetto ad altre

economie emergenti, quella indiana offre la garanzia di un sistema politico

democratico e stabile ed un quadro giuridico-legale affidabile.

L’agricoltura indiana sta faticosamente adottando metodi di produzione più

moderni, che le consentano di tenere il passo con la migliore concorrenza

internazionale. Nonostante le capacità di investimento dei singoli produttori siano

generalmente limitate (la scala media delle aziende agricole è ancora

insufficiente), non mancano interessanti opportunità di cooperazione con

consorzi di produttori ed enti locali. A parte il settore delle macchine agricole,

restano interessanti quelli delle apparecchiature specializzate, delle tecnologie

per l’agricoltura biologica e dei sistemi di irrigazione. Alcuni gruppi industriali

indiani stanno analizzando possibili soluzioni per incrementare la produttività del

settore ed eliminare le diseconomie di scala attualmente esistenti. Sono allo

studio progetti di sviluppo finalizzati alla costituzione di centri commerciali in

grado di offrire una gamma differenziata di servizi: servizi bancari, vendita di

sementi, vendita di macchinari e corsi di formazione.

Opportunità interessanti sono anche offrete dal settore del Food

Processing: solo l’1,8% della produzione agroalimentare viene processato,

mentre dell’enorme produzione di latte viene processato il 37% (il 15%

dall’industria organizzata), in un comparto che rappresenta comunque il 6,3% del

PIL, il 13% delle esportazioni e il 6% della produzione industriale del Paese.

7

Page 8: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Gran parte della produzione agricola in India deperisce prima di giungere al

consumatore finale, per la mancanza di sistemi di trasformazione e

conservazione adeguati. La presenza della cosiddetta “catena del freddo”

rappresenta ancora un’eccezione: l’inaffidabilità dei sistemi di trasporto e

distribuzione contribuisce all’inefficienza generale del sistema. Lo sviluppo del

settore è una delle priorità del Governo: I tempi sembrano maturi, anche dal

punto di vista politico, per un rafforzamento della cooperazione bilaterale in

questo ambito.

La gioielleria e l’oreficeria indiane, così come l’industria conciaria, vantano

un’antica tradizione e dispongono, oggi, di manodopera adeguatamente

qualificata. L’abolizione di alcune restrizioni all’importazione di metalli preziosi e

la creazione di Special Economic Zones (Zone Economiche Speciali) rendono

possibile ipotizzare forme di collaborazione tra aziende italiane e indiane del

settore.

La chimica farmaceutica indiana è cresciuta enormemente nell’ultimo

decennio. Particolarmente competitiva nella produzione di farmaci generici,

l’India sta sviluppando autonome capacità di ricerca e sviluppo di nuove

molecole. Per l’industria italiana non rappresenta soltanto una sfida, ma anche

un’interessante opportunità di cooperazione.

Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni

passati, la crescita economica indiana. I governi succedutisi negli ultimi anni si

sono impegnati in un rilevante sforzo di adeguamento delle vie di comunicazione

interne e con l’estero. Il governo di Atal Bihari Vajpayee, del partito nazionalista

Bharatiya Janata Party, ha avviato la costruzione di circa 8.000 chilometri di

nuove strade a percorrenza veloce. È altresì in corso la conversione dei principali

porti del Paese al traffico container, con un significativo coinvolgimento dei

privati. A lungo rimandata, la privatizzazione dei più importanti scali aeroportuali

è iniziata: a giugno 2006 il Governo ha annunciato l’apertura alle società private

dei due scali principali del Paese, Delhi e Mumbai. Nei prossimi anni sono

previsti massicci investimenti anche nel settore elettrico, sia sul fronte della

produzione, sia su quello della distribuzione. Numerosi appalti indetti dale

8

Page 9: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Autorità centrali e locali possono essere di rilevante interesse per le aziende

italiane, in particolare quando, per la realizzazione dei lavori, siano previste delle

competenze tecniche non ancora reperibili sul mercato indiano.

I settori citati non esauriscono naturalmente la gamma delle possibilità

offrete dal sistema indiano. L’India guarda con interesse all’esperienza dei

distretti industriali italiani. Anche le Piccole e Medie Imprese del nostro Paese

dovrebbero rivolgersi all’India come al candidato ideale per l’estensione di

conoscenze informali ed esclusive che definisce qualsiasi distretto industriale. Da

anni, i distretti in Italia stanno cercando di abbandonare la tradizionale visione del

cluster come sistema di geograficamente localizzato e contenuto di conoscenze

ed esperienze produttive: l’India, prima tra i Paesi in via di sviluppo a puntare su

un modello di crescita knowledge-based, è il partner ideale per iniziative di

questo tipo.

È innegabile che il mercato indiano continui a presentare zone d’ombra

per l’investitore straniero: una burocrazia lenta, un quadro normativo mutevole,

uno scenario a lungo termine non sempre limpido. Si tratta di una realtà comune

a molti Paesi emergenti, che può influenzare significativamente le condizioni di

rischio a cui è sottoposto l’investimento. È necessario tenerne conto nelle

valutazioni aziendali, senza dimenticare che, tuttavia, tali fattori di rischio sono

comuni a tutte le imprese straniere presenti in India. Esiste, in altre parole, un

level playing field, sul quale numerose società europee e statunitensi hanno già

accettato di impegnarsi, vincendo in molti casi la partita.

I riconoscimenti nei settori ad alta tecnologia che l’industria indiana sta

ottenendo sulla scena mondiale danno un’idea della scala del cambiamento in

atto. Una mutazione profonda, per alcuni inattesa, e senz’altro repentina. Veloce

quanto le informazioni, che corrono in guisa di luce sui cavi che collegano

Bangalore alle sedi di molte delle più importanti multinazionali europee ed

americane. Veloce quanto dovrebbe esserlo la determinazione degli investitori

stranieri ad approfittare di una finestra di opportunità che potrebbe presto

richiudersi.

9

Page 10: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

1 INVESTIRE IN INDIA 1.1 – Quadro generale

L’economia indiana sta sempre più aprendosi ai capitali stranieri, che oggi

possono accedere, seppur talvolta con limitazioni quantitative, alla maggioranza

dei settori. Fanno eccezione alla regola di libero accesso al mercato alcuni settori

riservati ad operatori nazionali, pubblici

o privati. La manifattura di

cinquecentosei prodotti, appartenenti a

diciannove categorie merceologiche, è per legge riservata alla Small Scale

Industry (Piccola Impresa)1, e sottoposte ad un limite massimo di capitale

straniero del 24%. Si tratta di una limitazione significativa, che può pregiudicare

non soltanto l’entità dell’investimento straniero, ma anche la scala, e con essa

l’efficienza, dell’impresa.

Per ulteriori approfondimenti sul tema delle SSI, si consiglia il seguente sito internet: http://www.laghu-udyog.com/

Negli ultimi anni, i limiti alla partecipazione straniera al capitale di società

indiane sono stati gradualmente innalzati: è possible, per uno straniero, detenere

Un’impresa industriale viene definita come Small Industry quando l’investimento in capitale fisso, in impianti e macchinari, non eccede i dieci milioni di rupie (per alcuni settori, come quello farmaceutico e quello dell’abbigliamento, il tetto massimo è fissato a cinquanta milioni di rupie). La piccola industria può essere registrata presso la direzione delle industrie o il Centro delle Industrie di quartiere nell’Amministrazione Statale appropriata. Esenzioni e obblighi

a) La Small Industry è esente dalle limitazioni poste dal piano regolatore, dalle leggi sull’uso dela terra, dai regolamenti ambientali che, invece, interessano le grandi imprese.

b) La Small Industry è inoltre esente dal richiedere la Licenza Industriale, dovendosi unicamente registrare presso il Memorandum degli Imprenditori Industriali (IEM) e presso il Dipartimento per la Politica e la Promozione Industriale (SIA).

c) Alla Small Industry non è concesso ricevere da qualsivoglia impresa, estera o indiana, un capitale superiore al 24% del capitale azionario ordinario. Qualora una Small Industry superi, per crescita naturale, il limite di investimento in macchinari e impianti stabilito, dovrà ottenere una licenza carry on business (COB). Se l’impresa aumenta ulteriormente la produzione di articoli riservati alla Small Industry, deve presentare una domanda per l’ottenimento di una speciale licenza industriale.

d) Alle imprese non rientranti nella categoria delle SSI (Small Scale Industries) è consentito fabbricare prodotti riservati in genere alla piccola impresa, ma solo dopo aver ottenuto una speciale licenza industriale. Tali imprese sono inoltre tenute a garantire l’esportazione di almeno il 50% dei prodotti riservati alla SSI.

10

La Small Industry, come tutte le altre imprese industriali, deve per legge presentare un rapporto mensile di produzione che, nel caso di specie, sarà indirizzato al competente Ente del Governo o al Commissario delle Industrie, al Dipartimento delle Piccole Industrie, delle Industrie Agrarie e Rurali, al Governo Indiano e all’Istituto per I Servizi delle Piccole Industrie.

Page 11: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

il 100% del capitale sociale nella maggior parte del comparto manifatturiero.

Permangono alcune limitazioni nel settore dei servizi: ad esempio, nel settore

assicurativo il limite è del 26%, del 74% in quello bancario. Recentemente, il

Governo ha deliberato per il settore telecomunicazioni un innalzamento

dell’investment cap dal 49% al 74%.

1.2 – Autorizzazione ad investire

Tutti gli investimenti esteri devono essere autorizzati dale Autorità

pubbliche. La procedura di autorizzazione può essere automatica e non

automatica. Nel primo caso, essa prende forma di procedura di silenzio-assenso,

e può anche seguire l’effettuazione dell’investimento. Nel secondo, essa è

sempre preventiva e assume la forma tipica dell’economic needs test.

1.2.1 – Approvazione automatica della Reserve Bank of India

Nuove imprese

Tutte le attività produttive ottengono l’approvazione in via automatica per

un Foreign Direct Investment (FDI) fino al 100%, ad eccezione dei seguenti casi:

attività produttive che necessitano di licenza industriale;

iniziative imprenditoriali il cui collaboratore straniero ha già in India un’impresa o

una collaborazione nello stesso settore o in un settore simile;

iniziative dell’imprenditore straniero che prevedono l’acquisizione di azioni di

un’azienda indiana già esistente.

iniziative che non rientrano in una politica settoriale regolamentata o inerenti a

settori per i quali il FDI non è consentito.

Imprese esistenti

L’autorizzazione automatica è valida anche per le imprese già esistenti, che

intendono introdurre capitale azionario straniero, il cosiddetto foreign equity.

L’autorizzazione è però soggetta a requisiti aggiuntivi, quali:

11

Page 12: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

l’aumento di capitale deve precedere l’acquisizione di azioni da parte di

investitori stranieri;

il denaro da investire deve essere in valuta estera;

il piano di espansione proposto deve essere nei settori per i quali è prevista

l’approvazione automatica.

Imprese con il 100% di capitale straniero

Le società a capitale interamente straniero possono ottenere l’approvazione

automatica laddove operino in settori ad alta priorità, quali:

produzione e trasmissione dell’energia elettrica (centrali idroelettriche, centrali

termoelettriche a carbone / lignite, a petrolio e a gas);

distribuzione di energia elettrica per uso domestico, industriale e commerciale;

costruzione e manutenzione di strade, autostrade, ponti, gallerie e porti.

Le proposte per l’approvazione del FDI in via automatica devono pervenire alla

Reserve Bank of India (RBI), la quale, per semplificare le procedure, permette

alle imprese di accettare l’investimento estero senza richiedere la sua

approvazione a priori. Gli investitori sono però tenuti a comunicare all’ufficio

regionale della RBI l’avvenuta ricezione delle rimesse, entro trenta giorni dalla

stessa.

1.2.2 – Approvazione non automatica

Tutte le attività produttive per cui non è prevista l’autorizzazione in forma

automatica e le imprese già esistenti che, accettando investimenti stranieri, non

soddisfano i requisiti richiesti, sono soggette all’approvazione del Governo

attraverso il Foreign Investment Promotion Board (FIPB). Per una maggiore

trasparenza nel processo di approvazione, il Governo annuncia periodicamente le linee che l’Ente segue per la disamina delle proposte di FDI2.

12

2 Il FIPB è preposto alla negoziazione e all’approvazione delle proposte di investimento in settori ad alta tecnologia e ad alto contenuto di esportazione, per progetti fino a sei miliardi di rupie. Le proposte sono valutate caso per caso, senza parametri, con procedure predeterminate. È possible presentare la domanda al SIA o a qualsiasi missione diplomatica indiana, che la trasmetterà direttamente al FIPB entro 15 giorni. È inoltre possible usufruire dell’indirizzo e-mail

Page 13: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

1.2.3 – Approvazioni FEMA

ht

Una volta ottenuta l’approvazione

da parte della Reserve Bank of India o

dal Governo, vengono automaticamente

ottenute anche le approvazioni previste dal Fo

1999, l’Atto del Parlamento indiano che reg

verso il Paese.

1.3 – Tipologie di investimento Lo stabilimento di una presenza comm

qualsiasi delle forme consuete: uffici di rapp

Tutte le forme "leggere” di stabilimento pres

mailto:[email protected] inoltrare le domadel progetto in formato cartaceo. Tutte le proposte chsei miliardi di rupie, indipendentemente dal settore, dGabinetto sugli investimenti esteri. Il Ministero dell’Induquali il FIPB valuta i progetti di FDI. Viene data prseguenti settori di investimento:

- settori inclusi nella lista di approvazione automtale procedura;

- infrastrutture; - prodotti esportabili; - progetti con forte impatto occupazionale, in par

-progetti aventi collegamenti diretti ed indiretti con il set-progetti con impatto sociale (ad es. ospedali, medicina-progetti che implichino introduzione di tecnologia o cap Le società a capitale interamente straniero, qualora automatica, devono inoltrare richiesta al FIPB, che espdi parametri:

- Credenziali della casa madre; - Settore di attività (favorite le proposte per es

petrolifero, progetti per centrali elettriche, stradturismo);

- Tecnologia importata (se è sofisticata e deve es- Orientamento all’esportazione, ossia se almeno

13

Laddove il FIPB non permetta la costituzione di una sessere concesso il permesso, in base ad una valutaziotale società, col vincolo per l’investitore stranieropartecipazione, in favore di un partner indiano, nell’arco

Per maggiori informazioni sul FEMA, si consiglia di visitare il sito internet

tp://www.rbi.org.in/scripts/FEMA.as

reign Exchange Management Act,

ola il flusso di valuta estera da e

erciale in India può avvenire in una

resentanza, project offices e filiali.

cindono dalla costituzione di una

nde al FIPB via e-mail, previa spedizione

e prevedono un investimento superiore ai evono essere approvate dal Comitato di stria ha pubblicato le direttive in base alle iorità alla valutazione delle proposte nei

atica, laddove manchino le condizioni per

ticolare nelle zone rurali; tore agricolo; li salvavita); itali;

non possano usufruire dell’approvazione rime il proprio parere in base ad una serie

plorazione e studi di mercato nel settore e, porti, aeroporti, parchi e aree industriali,

sere protetta); il 50% della produzione verrà esportato.

ocietà a capitale interamente estero, può ne sul singolo caso, per la costituzione di di disinvestire almeno il 26% della di tre – cinque anni.

Page 14: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

società di diritto indiano ed hanno una capacità operativa limitata per legge. Le

joint ventures e le società controllate al 100%

non sono invece sottoposte a specifiche limitazioni, dovendo essere registrate

come società indiane.

Limiti alla partecipazione azionaria in società indiane per investitori stranieri Attività bancarie nel settore privato

74%

Imprese finanziarie non bancarie 74% Assicurazioni 26% Telecomunicazioni 74% Petrolio (pozzi “di piccole dimensioni”)

100 %

Petrolio (commercializzazione) 100% Gas (condotte) 100% Raffinazione (imprese pubbliche) 26% Raffinazione (imprese private) 100% Estrazione di carbone e lignite 100% Attività di esportazione 100% Attività di importazione all’ingrosso

100%

Commercio all’ingrosso (cash and carry)

100%

Infrastrutture 49% Settore della difesa 26% Stampa (pubblicazioni tecniche) 100% Stampa (pubblicazioni di attualità politica)

26%

Diffusione radiotelevisiva 100% Elettricità (produzione e distribuzione)

100%

Farmaci e prodotti farmaceutici 100% Strade e porti 100% Alberghi e servizi turistici 100% Sviluppo di centri urbani integrati 100% Estrazione (pietre preziose) 74% Estrazione (oro, argento e minerali)

100%

Servizi ambientali (gestione e controllo)

100%

Audiovisivi 100% Trasporti veloci di massa 100%

14

Page 15: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

1.3.1 – Ufficio di rappresentanza Un ufficio di rappresentanza, definito in India come liaison office, non può

avere fini di lucro né svolgere alcuna attività produttiva e, di conseguenza, non è

soggetto ad alcuna imposizione fiscale. L’attività è limitata alla rappresentanza,

al fornire informazioni sulla casa madre, all’acquisizione di dati economici e di

mercato sul Paese, al reperimento di fornitori in loco e al fornire assistenza su

beni e servizi della casa madre. L’operazione di apertura è di competenza della

Reserve Bank of India e comporta un investimento finanziario limitato; tutte le

spese di impianto, gestione e manutenzione sono sostenute con rimesse della

casa madre. Il permesso viene inizialmente concesso per un periodo di tre anni, con possibilità di rinnovo3. Per la registrazione dell’ufficio devono essere inoltrati

al Registrar of Companies (ROC) i seguenti documenti:

a) copia della lettera di autorizzazione della RBI; b) dichiarazione certificata relativa ad entrate ed uscite e ad attività e

passività; c) dichiarazione certificata che l’ufficio non ha svolto alcuna attività

commerciale o industriale, né ha emesso alcun documento di fatturazione. 1.3.2 – Project Office

Si tratta di un ufficio istituito temporaneamente per l’esecuzione di progetti

specifici ed é, pertanto, la forma ideale per le aziende che intendono essere

presenti in India per un tempo limitato. In pratica, si tratta di una sorta di filiale

costituita al fine di portare a termine un determinato progetto, che rimane

operativa sino al termine del progetto stesso. La RBI è l’ente competente

all’approvazione di questo tipo di investimento, generalmente adottato da società

di costruzione e installazione per progetti chiavi in mano. 1.3.3 – Filiale

Le aziende straniere, sia manifatturiere che commerciali, possono aprire

filiali in India, ai sensi dell’Exchange Control Manual della RBI, che autorizza

l’investimento sulla base di criteri stabiliti caso per caso. La società madre ha la

15

3 La RBI non concede permessi relativi all’acquisto di beni immobili per la costituzione dell’ufficio di rappresentanza. I contratti di locazione superiori a cinque anni sono soggetti all’approvazione della RBI.

Page 16: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

responsabilità illimitata sull’operato della filiale, che mantiene la personalità

giuridica straniera.

La filiale può svolgere:

�� attività di rappresentanza della casa madre; �� operazioni di stoccaggio, di compravendita e di import-export; �� lavori di ricerca, i cui risultati possono andare a beneficio delle imprese

indiane; �� promuovere collaborazioni tecniche e finanziarie tra società indiane e

straniere. 1.3.4 – Accordi di collaborazione tecnica

La collaborazione tecnica è la soluzione adatta all’investitore italiano

interessato a stringere accordi iniziali meno impegnativi, come banco di prova

per poi passare alla costituzione di una joint venture. Questa forma di

collaborazione implica esclusivamente un trasferimento di tecnologia dalla ditta

italiana a quella indiana, evitando la costituzione di un’entità giuridica separata.

La tecnologia trasferita consiste esclusivamente in know-how, disegni e progetti,

servizi di engineering e royalties. La ditta indiana interessata può ottenere

l’autorizzazione automatica presso la RBI entro due settimane, a patto che

vengano soddisfatti alcuni requisiti standard, ossia:

�� il pagamento forfettario non deve superare i due milioni di US$; �� le royalties devono essere pagate, al massimo, sul 5% delle vendite nel

mercato interno e sull’8% delle esportazioni, per dieci anni a decorrere dalla stipula dell’accordo o per sette anni dall’inizio della produzione, al netto delle tasse e a condizioni standard;

�� i pagamenti sono soggetti ad un limite dell’8% delle vendite totali, al netto delle tasse e per un periodo di dieci anni;

�� gli articoli prodotti non devono implicare la necessità di una licenza industriale o essere riservati alla Small Industry;

�� la controparte straniera non deve aver precedentemente stipulato accordi nello stesso settore o in settori affini.

Nel caso tali requisiti non vengano soddisfatti, è necessario ottenere

l’approvazione del Project Approval Board (PAB) presso il Dipartimento per le

Politiche e la Promozione Industriale.

16

Page 17: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

1.3.5 – Joint Venture

È la forma più completa di collaborazione, in cui i due partner sono

associati nell’esercizio di impresa e collaborano in tutte le funzioni aziendali e

produttive; può riguardare aziende sia pubbliche che private.

La chiave del successo di ogni joint venture è la scelta di un buon partner

locale, selezionato in base a criteri quali la complementarietà di competenze,

l’adeguata capacità finanziaria e la forte presenza sul mercato locale.

La stipula di un accordo di joint venture è generalmente preceduta dalla

firma di un Memorandum d’Intesa (Memorandum of Understanding – MOU) o da

una lettera di intenti (Letter of Intent – LOI) che delinea le basi del futuro progetto

di investimento. Come forma di investimento la joint venture può presentare delle

limitazioni: l’investitore straniero non ha la completa autonomia nella gestione

dell’attività, ma deve negoziare con la controparte locale. Allo stesso tempo,

questa strategia di ingresso nel paese offre una serie di vantaggi come, ad

esempio, la disponibilità di una rete di marketing / distribuzione già stabilita dai

partner indiani, l’accesso al credito locale e, soprattutto, i contatti giusti per

avviare ed operare la società, fondamentali in un Paese come l’India, in cui le

relazioni giocano un ruolo basilare.

1.3.6 – Società straniere controllate al 100%

Le cosiddette Wholly Owned Subsidiaries (WOS), registrate in

India, sono soggette, come le joint ventures, alla legge societaria indiana, e

possono operare unicamente nei settori in cui la legge ammette il 100% di

investimento diretto straniero. Questo tipo di investimento offre maggiore

autonomia manageriale della joint venture ed è soggetto ad una pressione fiscale

inferiore, rispetto a quella a cui è sottoposta una filiale.

17

Page 18: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

1.4 – Restrizioni ed incentivi agli investimenti esteri

Dopo la registrazione, secondo la legge societaria, una società straniera è

considerate alla pari con una indiana e gode degli stessi incentivi previsti per le

imprese locali. Vari governi statali concedono incentivi come esenzioni fiscali da

tre a cinque anni, prestiti senza interessi, possibilità di acquisto di terreni

industriali a prezzi inferiori a quelli di mercato, ed altre soluzioni, per l’ubicazione

di unità produttive in aree rurali. Per le Export Oriented Units (EOU) è previsto un

periodo di esenzione fiscale pari a dieci anni, l’esenzione dai dazi

sull’importazione di beni capitali e materie prime, il permesso di vendere fino al

25% della produzione sul mercato locale, assoggettata al normale regime fiscale,

ed altre agevolazioni. Attualmente il governo di Delhi incoraggia, in particolare,

investimenti diretti nel settore delle infrastrutture, anche con partecipazione

straniera al 100%. Non sono permessi investimenti privati nel settore ferroviario,

della difesa e dell’energia atomica. 1.5 – Regolamentazione degli investimenti di portafoglio

Le principali caratteristiche dell’investimento di portafoglio da parte di

stranieri sono le seguenti:

�� Gli investitori istituzionali stranieri (Foreign Institutional Investors - FII), quali fondi pensione, fondi comuni d’investimento a capitale variabile, fondi comuni d’investimento mobiliare, società di gestione delle attività, società intestatarie e gestori di portafoglio, possono investire in titoli, quotati o non in Borsa, limitatamente alle direttive previste;

Per approfondimenti sugli investimenti di portafoglio, si consiglia il seguente sito internet:

http://www.sebi.gov.in/

�� I FII sono autorizzati ad investire nei titoli scambiati sul mercato primario e secondario;

�� I FII devono essere registrati presso il Securities and Exchange Board of India (SEBI) ed autorizzati dalla Reserve Bank of India per l’investimento in titoli quotati sulle Borse indiane. L’autorizzazione della RBI prevista dal Foreign Exchange Management Act, 1999 viene acquisita dal SEBI prima della registrazione;

�� Le società intestatarie, le affiliate e le controllate di un investitore straniero sono considerate come entità separate ai fini della registrazione e devono, pertanto, essere registrate separatamente presso il SEBI;

18

Page 19: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

�� La registrazione iniziale presso il SEBI e l’autorizzazione della RBI prevista dal FERA hanno validità quinquennale, con la possibilità di un ulteriore rinnovo per cinque anni;

�� Il disinvestimento di titoli quotati è permesso solo sulle Borse indiane, compreso l’Over The Counter Exchange of India (OCTEI). In casi eccezionali il SEBI permette la vendita attraverso altre modalità;

�� Non sono previste restrizioni al volume di investimento dei FII sul mercato primario e secondario, né periodi di immobilizzo;

�� Gli investimenti di portafoglio dei FII in una società sul mercato primario o secondario è limitato al 30% del capitale emesso dalla società;

�� La partecipazione di un singolo FII in una società è limitata al 10% del capitale totale emesso dalla società: la partecipazione di una cordata di investitori istituzionali stranieri viene considerata a tal fine come partecipazione singola;

�� Ai FII è permesso investire in titoli di debito non quotati in borsa; �� I FII possono coprirsi dal rischio di cambio.

In caso di emissione di azioni a favore dei prestatori d’opera (Employees Stock

Option Scheme – ESOS), se i destinatari delle azioni emesse sono residenti

all’estero, devono essere rispettate le condizioni previste dal SEBI. Inoltre, il

totale delle azioni emesse a favore dei dipendenti non può eccedere il 5% del

capitale sociale. È possible acquistare azioni di una compagnia indiana secondo

gli schemi dell’ADR e del GDR, sempre dietro approvazione del Minstero delle

Finanze. Gli American Depositary Receipts (ADR) sono certificati denominati in

dollari che attestano la proprietà di un certo numero di compagnie non-USA: la

società indiana deposita le azioni originarie presso una banca internazionale, la

quale emette i certificati che verranno poi negoziati sui mercati. Lo stesso

meccanismo si ha con i GDR (Global Depositary Receipts). 1.6 – Rimpatrio dei profitti

Il rimpatrio degli utili non è sottoposto a particolari limitazioni, salvo i casi

in cui queste siano contenute nell’atto di autorizzazione concesso dall’Autorità

governativa. Il Governo indiano, infatti, consente la libera rimessa di profitti e

capitali all’estero, derivanti dagli investimenti stranieri effettuati da società

incorporate in India. Fanno eccezione gli investimenti soggetti a condizioni

specifiche, previste dalle politiche settoriali vigenti, quali, ad esempio, periodi di

19

Page 20: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

immobilizzo dell’investimento originario, tetti ai dividendi. Le società commerciali

possono rimpatriare i dividendi, a condizione che siano state registrate presso il

Ministero del Commercio come Export House, Trading House, Star Trading

House. Le rimesse dei profitti delle filiali devono ottenere l’approvazione della

RBI, come anche i proventi derivanti da royalties e da servizi tecnici, i quali

possono essere rimpatriati nei termini stabiliti dalla lettera di approvazione

dell’accordo emessa dalla Reserve Bank of India o dal Governo Indiano.

20

Page 21: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

1.7 – Autorità preposte alla promozione e alla facilitazione degli investimenti

Reserve Bank of India RBI

L’organo di politica monetaria e di controllo del sistema bancario indiano. Alla RBI vanno sottoposte le proposte di investimento che rientrano nello schema di approvazione automatica.

Foreign Investment Promotion Board FIPB

L’agenzia del Ministero del Commercio e dell’Industria che controlla e gestisce il flusso degli investimenti stranieri diretti nel Paese. Il FIPB prende in esame le proposte di investimento estero che richiedono l’approvazione del Governo.

Secretariat for Industrial Approval SIA

L’agenzia del Dipartimento di Politiche e Promozione Industriale del Ministero del Commercio e dell’Industria preposta all’assistenza alle attività imprenditoriali, alla facilitazione dell’investimento, all’esame delle proposte soggette all’approvazione del Governo, all’assistenza agil imprenditori e agli investitori nella costituzione e nel monitoraggio dei progetti. Il SIA, inoltre, è l’organo che comunica la decisione del Governo in merito alle proposte di investimento

Federation of Indian Chambers of Commerce and Industry FICCI

Ha un proprio ufficio specifico, il Business Information Services Network o BISNET, per fornire assistenza a chi intende realizzare investimenti in India, con l’obiettivo, oltre a quello di fornire supporto logistico all’attività del Department of Industrial Policy and Promotion, di offrire assistenza e consulenza personalizzata agli investitori esteri sulle procedure da seguire. La FICCI non solo dispone di professionalità interne alla propria istituzione, ma può contare anche su uffici di rappresentanza in tutta l’India e all’estero.

Confederation of Indian Industry CII

Assiste gli investitori stranieri interessati al mercato indiano, con servizi anche personalizzati. Dispone di uffici di rappresentanza all’estero e di sedi locali nelle maggiori città indiane.

Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry IICCI

Associazione non-profit che mette a disposizione degli investitori italiani strumenti per facilitare l’ingresso nel mercato indiano.

21

Page 22: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

2 IL REGIME FISCALE 2.1 – Il sistema delle imposte 2.1.1 – Imposte dirette

La tassazione dei redditi delle persone fisiche avviene, indipendentemente

dalla nazionalità del contribuente, secondo il seguente sistema di aliquote:

Imponibile (in rupie) Aliquota Fino a 100.000

135.000 (donne)185.000 (anziani)

---

100.001 – 150.000 10% 150.001 – 250.000 20% Da 250.001 in su 30% Da 1.000.000 in su 33%

L’aliquota applicata al reddito societario varia invece secondo la nazionalità: se

per le società di diritto indiano, incluse quelle detenute da capitale straniero,

esiste un’unica aliquota del 30% (che diventa del 33% nel caso di imponibile

superiore a un milione di rupie), per le ditte straniere esiste una struttura fiscale

diversificata

Voce Aliquota Dividendi 20% Interessi 20% Royalties 30% Servizi tecnici 30% Altre entrate 55%

Regimi fiscali di favore, tra cui l’esenzione totale per i primi cinque anni ed

esenzione al 50% per i seguenti due, sono previsti per le aziende che si

installano nelle cosiddette Special Economic Zones (SEZ).

2.1.2 – Imposte indirette

Dal primo aprile 2005, il Governo Indiano ha adottato l’Imposta sul Valore

Aggiunto (definita Added Value Tax, o VAT), attualmente applicata nella 22

Page 23: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

maggioranza degli Stati dell’Unione (con l’eccezione di Uttar Pradesh,

Uttaranchal, Madhya Pradesh, Rajasthan, Jharkhand, Gujarat e Chhattisgarh),

razionalizzando un sistema precedentemente estremamente farraginoso e

riducendo sensibilmente il carico fiscale indiretto sulle imprese, dal 30% al 20%.

Dove l’IVA non è stata ancora implementata, sussiste il sistema di fiscalità

indiretta basato su tre pilastri:

�� Dazi doganali – Import duties: nelle SEZ si può importare in franchigia d’imposta, mentre per le restanti zone i picchi tariffari sono del 20% circa.

�� Accise – Excise duties: tasse gravose, con picchi anche del 32%, e con un sistema di riscossione estremamente macchinoso, rappresentanti la principale fonte di gettito nella fiscalità indiretta.

�� Tassa di servizio – Service tax: colipsce la fornitura di servizi a titolo oneroso e si applica ad una vastissima gamma di transazioni, anche se la maggior parte del gettito proviene dai servizi finanziari e dall’industria dei trasporti.

2.2 – Doppie imposizioni

L’ India è firmataria di accordi bilaterali contro la doppia imposizione con

una serie di paesi, inclusa l’Italia. In particolare, il trattato con il nostro Paese è

stato firmato il 19 febbraio 1993, ratificato con legge 14 luglio 1995 (pubblicata

sulla G.U. 1 agosto 1995, n. 178, s.o. 95) ed è entrato in vigore il 23 novembre

1995. Tali accordi normalmente riguardano l’imposizione sul reddito – in

particolare l’imposta sulla società, sui redditi di capitale e sul patrimonio – ed

hanno maggiore forza della normativa fiscale vigente: in caso di conflitto tra

accordo bilaterale e normativa locale, prevale il primo, a meno che l’applicazione

della seconda non si traduca in un vantaggio per il contribuente. Limitatamente ai

trasporti terrestri e marittimi, l’India ha stipulato accordi contro la doppia

imposizione, che prevedono l’esenzione nel paese di non residenza, con

Afghanistan, Bulgaria, Etiopia, Iran, Kuwait, Libano, Oman, Federazione Russa,

Svizzera, Stati Uniti e Yemen.

23

Page 24: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Gli accordi contro la doppia imposizione possono essere divisi in due gruppi:

Esclusione Paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Ungheria e Svezia

Le fonti di reddito allocate in un paese non vengono tassate nell’altro, sebbene, quando ciò è previsto dalla legislazione locale, possano essere considerate ai fini del calcolo dell’aliquota

Credito d’imposta Paesi: Canada, Germania, Finlandia, Francia, Indonesia, Italia, Giappone, Singapore, Kenya, Corea, Libia, Malaysia, Mauritius, Sri Lanka, Siria, Tanzania, Thailandia e Regno Unito

L’aggravio fiscale è calcolato nei due paesi a seconda delle rispettive norme vigenti, ma il credito per l’imposta dovuta in un paese viene calcolata nel secondo, sulla base del reddito derivante dalle fonti allocate nel primo.

2.3 – Aree preferenziali

L’esperienza con le Zone Economiche Speciali (Special Economic Zones

– SEZ) è stata meno brillante di quella cinese, anche a causa dei pesanti oneri

burocratici che gravavano sulle aziende, ma, negli ultimi anni, il sistema di

procedure per l’insediamento e il funzionamento delle attività nelle SEZ è stato

sensibilmente migliorato.

La SEZ rappresenta sicuramente una

valida alternativa allo stabilimento

commerciale tradizionale, per quelle imprese che guardano all’India

prevalentemente come hub manifatturiero, dal quale alimentare poi mercati terzi.

Per le aziende italiane, le SEZ indiane offrono potenzialità ancora quasi del tutto

inesplorate, in particolare nei settori dell’agroalimentare e della gioielleria, che

dispongono di apprezzabili risorse umane.

Per un elenco completo delle SEZ e per conoscere i vari incentivi, si consiglia di visitare:

http://www.sezindia.nic.in/

2.3.1 – Export Processing Zones (EPZ) e Unità Interamente Orientate all’Esportazione (EOU)

Al fine di incoraggiare le esportazioni, il Governo indiano offre speciali

incentivi agli investitori che impiantano unità di produzione di beni destinati

24

Page 25: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

all’esportazione. A tale scopo, tra gli anni ‘80 e ’90, sono state create,

sull’esempio dello schema cinese, delle aree preferenziali attrezzate, le EPZ, che

offrono un ambiente internazionalmente competitivo a costi vantaggiosi. Si tratta

di enclaves, separate dalla Domestic Tariff Area, dove tutti gli aspetti burocratici

sono semplificati e dove è possible reperire materie prime indigene a prezzi

agevolati, fruendo di un sistema infrastruttuarle preferenziale.

Export Processing Zones in India Nome Città, Stato NOIDA Export Processing Zone NOIDA4 (New Okhla Industrial

Development Area), Uttar Pradesh Kandla Free Trade Zone Gandhidham, Gujarat Falta Export Processing Zone Kolkata, West Bengal Santacruz Electronics Export Processing Zone

Mumbai, Maharashtra

Vishakapatnam Export Processing Zone

Visakhapatnam, Andhra Pradesh

Madras Export Processing Zone Chennai, Tamil Nadu Cochin Export Processing Zone Cochin, Kerala Un trattamento speciale è riservato anche per le imprese orientate

all’esportazione (EOU). Sia le EOU che le unità localizzate nelle EPZ hanno

l’obbligo di esportare almeno il 66% della loro produzione, mentre, tramite il

pagamento di determinate tasse, è possible vendere il restante 34% nella

Domestic Tariff Area. Le EOU beneficiano dei medesimi incentivi previsti per le

unità in EPZ ma, a differenza di queste, offrono maggiore autonomia di

localizzazione dell’investimento, relativamente all’approvvigionamento di materie

prime, di porti di esportazione, di disponibilità di manodopera e della presenza di

una base industriale.

Di seguito sono presentate le principali caratteristiche riguardanti l’investimento

in EOU/EPZ:

�� Partecipazione straniera fino al 100%, laddove tecnologia e marketing straniero siano considerati essenziali.

25

4 Sebbene NOIDA sia localizzata nello Stato dell’Uttar Pradesh, data la distanza trascurabile si può affermare che rappresenti la Export Processing Zone di New Delhi.

Page 26: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

�� Obbligo di esportazione minimo del 75% dell’output per le unità industriali localizzate in queste zone. Il restante 25% può essere commercializzato nell’area tariffaria interna dietro pagamento di alcune tasse.

�� Rimpatrio dei profitti proporzionalmente al capitale investito ed ai profitti realizzati.

�� Libera importazione di capitale immobilizzato, materie prime e componenti.

�� Esenzione da imposta sui consumi ed imposte centrali; riduzioni su imposte locali.

�� Esenzione fiscale per i primi 10 anni secondo la legge indiana dell’imposizione sul reddito.

2.3.2 – Parchi tecnologici per l’hardware elettronico, per il software e per le biotecnologie

Queste tre tipologie di aree, dette Electronics Hardware Technology Park

(EHTP), Software Technology Park (STP) e Bio Technology Park (BTP) offrono

una serie di strutture ed incentivi speciali per i corrispondenti settori ed hanno lo

status di zone franche.

2.4 – Agevolazioni per gli investimenti esteri

Gli incentivi agli investitori stranieri

sono tesi a canalizzare gli investimenti in

particolari settori, a promuovere lo

sviluppo di aree arretrate e ad incoraggiare le entrate in valuta pregiata

attraverso investimenti in unità orientate all’esportazione. Considerare le

agevolazioni a disposizione è importante, perchè può costituire un aiuto per

l’imprenditore nella scelta sulla localizzazione dell’investimento. Pacchetti di

incentivi sono a disposizione anche nelle aree preferenziali, allo scopo di favorire

la manifattura di prodotti d’esportazione ad alto valore aggiunto e a tecnologia

avanzata.

Per conoscere gli incentivi offreti dai singoli Stati, il DIPP offre un elenco di links su

http://siadipp.nic.in/state/stateince.htm

26

Page 27: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

2.4.1 – Incentivi del Governo Centrale Incentivi fiscali

Telecomunicazioni Esenzione fiscale per i primi cinque anni di esercizio; esenzione del 30% per i cinque anni successivi.

Settore petrolifero e gas Esenzione dalla Corporate Income Tax per i primi sette anni; totale deducibilità delle spese di ampliamento, di esplorazione e di sviluppo

Settore minerario

Esenzione fiscale per i primi cinque anni di esercizio; esenzione del 30% per i cinque anni successivi; totale esenzione per le spese in impianti antiinquinamento e macchinari a basso impatto ambientale.

Energia elettrica (produzione e distribuzione)

Esenzione fiscale per i primi dieci anni; esenzione sui dividendi distribuiti.

Settore biotecnologie Deduzione del 150% sulle spese di ricerca e sviluppo fornite da enti privati, del 125% per quelle fornite da enti pubblici.

Settore stradale e autostradale Esenzione per 10 anni dalla Corporate Tax; esenzione dale custom tariffs per le importazioni di beni tecnologici.

Settore software e hardware Esenzione fiscale per le esportazioni. Incentivi all’esportazione Un utile elenco degli incentivi a disposizione, suddiviso per categorie merceologiche, è reperibile sul sito internet http://exim.indiamart.com/benefits-incentive/

27

Page 28: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

3 SERVIZI A SOSTEGNO DEGLI SCAMBI 3.1 – Sistemi di pagamento con l’estero Il sistema di pagamento più diffuso nel commercio internazionale è la lettera di

credito irrevocabile (L/C), attraverso la quale le parti trattano direttamente con la

lettera e non con la merce. Ne deriva che la documentazione assume particolare

importanza ed anche il più piccolo errore può avere conseguenze serie. Anche in

India va acquisendo sempre maggiore importanza il credito documentario, le cui

forme di pagamento sono:

�� documenti contro pagamento (D/P) �� documenti contro accettazione5 (D/A)

L’India dispone di un sistema bancario sviluppato e diverse banche italiane e

internazionali dispongono di proprie filiali, generalmente localizzate nei principali

centri metropolitani. Gli importatori indiani tendono ad effettuare pagamenti

tramite L/C a 30 – 180 giorni. Si consiglia all’esportatore italiano di insistere

perchè il pagamento venga effettuato con lettera di credito irrevocabile e

confermata, nel caso si trovi a trattare con nuovi importatori indiani.

3.2 – Sistema bancario e finanziario 3.2.1 – Sistema bancario

Il mercato finanziario indiano comprende il mercato dei capitali e quello

monetario, mentre il sistema finanziario è costituito dale istituzioni che operano

sui mercati finanziari e dagli strumenti attraverso cui esse operano. La Reserve

Bank of India è la suprema autorità monetaria e controlla, regola, supervisiona,e

promuove il sistema monetario e del credito, che, a sua volta, ha dirette

connessioni con le banche commerciali. Di conseguenza, le politiche della RBI

influiscono sui mercati finanziari. Le banche attuano le politiche della RBI, sono

enti di deposito dei risparmi pubblici, nonché erogatrici di finanziamenti a

commercio e industria.

28

5 Essendo un tipo di transazione meno sicura, quest’ultima è particolarmente utilizzata quando tra le parti si è stabilita fiducia reciproca.

Page 29: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Il sistema bancario

comprende banche che si

conformano completamente alla

normative della RBI, come banche stata

nazionali che estere, definite scheduled

centrali, definite non scheduled banks. E

che in quello privato. Nel settore pubb

banche controllate, le banche nazionaliz

funzioni ed operazioni sono monitorate

quotate in borsa sono State Bank of In

State Bank of Travancore, Bank of Ba

Commerce, Dena Bank e Corporation B

clientela, il sistema bancario indiano ha

partecipazione interbancaria nella conce

l’informatizzazione, assieme a tecnolog

assegni meccanizzata, tramite la lettura

gli schemi adottati dale banche per

dell’economia, è opportuno elencare:

�� Lead Bank Scheme: formulato neparticolare, dove agisce come badell’area di competenza tramite ladi credito e altre attività;

�� Service Aera Approach: secondo e semiurbane, ogni filiale stabiliscche includa tutte le previsioni di sp

�� Action Plans: piani d’azione fortinvestimenti.

Il settore bancario ha inoltre diversificato

financing e il merchant banking, ossia la

che ai privati, su come investire, specialm

fusioni, e su quale tipo di credito sia più o

2

La RBI mette a disposizione, a titolo gratuito, una serie di pubblicazioni sul sistema bancario indiano:http://www.rbi.org.in/scripts/publications.a

li cooperative e banche commerciali, sia

banks, così come banche cooperative

sistono banche sia nel settore pubblico

lico operano la State Bank of India, le

zate e le banche rurali regionali, le cui

dalla RBI. Di queste banche, quelle

dia, State Bank of Bikaner and Jaipur,

roda, Bank of India, Oriental Bank of

ank. Per migliorare i propri servizi alla

introdotto dei servizi avanzati, quali la

ssione del credito, le carte di credito e

ie avanzate come la compensazione di

di caratteri a inchiostro magnetico. Tra

fornire assistenza ai diversi settori

l 1969, assegna a ogni banca un distetto nca principale, assistendo nello sviluppo raccolta di dati, la formulazione di piani

questa formula, destinata alle aree rurali e, su base annuale, un piano di credito, esa.

emente mirati su determinate aree e/o

le proprie attività in settori quali il lease

consulenza, diretta sia alle compagnie

ente nel campo delle acquisizioni, delle

pportune.

9

Page 30: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Ai programmi di sviluppo agricolo sono preposte banche specializzate

come le banche regionali rurali, la National Bank for Agricolture and Rural

Development (NABARD), le banche cooperative e le banche commerciali. Al

fine di facilitarne l’attività, è consentito, ai liberi professionisti che offrono servizi a

clienti stranieri, il tenere un conto in valuta estera, denominato exchange earners

foreign currency account. Anche alle Export Oriented Units, così come alle

attività collocate in aree preferenziali, è concessa la tenuta di un conto al 100%

in valuta estera.

3.2.2 – Banche straniere

In India è attiva dal 2004 la risk-based supervision, metodo di

monitorizzazione del sistema creditizio basato sulla valutazione del rischio e sulla

conseguente gestione, che ha integrato il Securitisation and Reconstruction of

Financial Assets and Enforcement of Security Interest Act, 2002, al fine di fornire

un più moderno, efficiente ed affidabile sistema di valutazione. Inoltre, l’India ha,

negli ultimi tempi, fatto grandi aperture al sistema bancario internazionale: la quota massima di FDI nel sistema bancario è stata innalzata fino al 74%6. Le

banche straniere svolgono le normali attività bancarie commerciali svolte dale

banche nazionali e, come previsto dale normative della RBI, sono perlopiù

concentrate nelle aree metropolitane. Attualmente, in attesa di un ulteriore

allentamento delle restrizioni ancora presenti, le banche straniere sono orientate

all’espansione diversificazione delle attività. Le maggiori banche straniere

operanti in India sono ANZ Grindslay, Bank of America, Chohung Bank,

Deutsche Bank, Development Bank of Singapore, The Hong Kong and Shangai

Banking Corporation (più nota tramite il suo acronimo HSBC), Krung Thai Bank,

Arab Bangladesh Bank e Banque National de Paris.

30

6 Nel caso una banca straniera sia sottoposta, nel paese d’origine, ad un’Autorità supervisionante e soddisfi i criteri della RBI, tale soglia raggiunge il 100%, permettendo l’apertura di una Wholly Owned Subsidiary.

Page 31: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

3.2.3 – Intermediari finanziari non bancari

Gli intermediari di servizi finanziari non bancari offrono servizi che, tra le

altre cose, comprendono mobilizzazione di depositi attraverso agenzie quali:

�� schemi di mobilizzazione di casse di risparmio postali; �� fondi di previdenza per stipendiati e non; �� compagnie di assicurazione, tra cui la Life Insurance Corporation of India

(LIC), la General Insurance Corporation of India e le sue controllate (come National Insurance Company e United India Insurance Company), che hanno recentemente diversificato le loro attività in fondi comuni di investimento, finanziamenti per l’edilizia ad uso abitativo, venture capital7 e merchant banking.

La United Trust of India (UTI) è una società principalmente di risparmio ed

investimento, le cui funzioni sono diversificate in fondi comuni di investimento e

organismi di investimento. Concede mutui a termine, risconto di cambiali e

fornisce servizi di merchant banking come assunzioni di rischio, gestione di

portafoglio, ed altri. Investe il risparmio pubblico in titoli sul mercato finanziario,

sia primario e secondario, e concede finanziamenti a breve termine attraverso

strumenti del mercato monetario. Olte all’UTI, esistono in India otto fondi comuni

d’investimento pubblici, ossia quelli di State Bank of India, Canbank, Punjab

National Bank, Industrial Bank, Bank of India, Andhra Bank, Life Insurance

Corporation of India e General Insurance Corporation.

Esistono poi tutta una serie di società di intermediazione finanziaria non

bancarie, che operano in diversi settori, quali:

�� fondi comuni di investimento e società di investimento; �� società finanziarie che soddisfano le esigenze di operatori commerciali e

delle piccole e medie imprese nello sconto di cambiali; �� società finanziarie mutue; �� società di lease finance e di rateizzazione dei pagamenti; �� società di finanziamento per l’edilizia ad uso abitativo, come National

Housing Bank, società promosse dale banche, società di assicurazioni sulla vita o generali;

�� società di venture capital; �� merchant banks;

31

7 Per venture capital si intende una serie di investimenti diretti verso aziende nuove, in crescita o in una fase negativa, generalmente ad alto rischio ma con possibilità di un forte ritorno economico o di partecipazione nella quota societaria.

Page 32: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

�� società di factoring8. 3.3 – Finanziamenti di organismi internazionali

Nel panorama mondiale gli organismi internazionali e l’Unione Europea

svolgono un ruolo strategico per lo sviluppo dei paesi emergenti e fungono da

catalizzatori di risorse provenienti da cofinanziatori pubblici e privati. Le banche

di sviluppo sono: il gruppo Banca Mondiale, la Banca Interamericana, la Banca

Asiatica, la Banca Africana, la Banca Islamica e l’OPEC Fund. La Banca

Mondiale e l’Unione Europea intervengono in tutti i paesi beneficiari, mentre le

Banche regionali (dove regionale assume il significato, solitamente, di

continentale) focalizzano la loro attività nelle aree di appartenenza. Al fine di favorire la cooperazione internazionale e una maggiore partecipazione italiana ai programmi degli Organismi Internazionali, l’ICE ha istituito, all’interno dell’Area di Collaborazione Industriale e Collaborazione con gli Organismi Internazionali, la Linea Organismi Internazionali, che segue sistematicamente le attività delle diverse Istituzioni e assiste le imprese operanti nella consulenza dei lavori civili e delle forniture. Per maggiori informazioni è possible visitare il sito:

http://www.organismiinternazionali.org/

32

8 Con il termine factoring si indica un determinato contratto in cui un soggetto, definito cedente, si impegna a cedere tutti i crediti presenti e futuri ad un altro soggetto, il factor, il quale, dietro compenso, si impegna a garantire una serie di servizi, dalla contabilizzazione fino alla garanzia dell’eventuale inadempimento dei debitori, tramite prestiti o anticipi sul credito ceduto.

Page 33: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

3.3.1 – Banche di sviluppo 3.3.1.1 – Gruppo Banca Mondiale

Il Gruppo Banca Mondiale è costituito da cinque istituzioni, di cui le tre più

importanti sono:

Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo BIRS

Creata insieme al Fondo Monetario Internazionale nel 1944 per sostenere la ricostruzione post-bellica e contribuire allo sviluppo di lungo termine dei Paesi membri. Funzione fondamentale della BIRS è la concessione di prestiti ordinari ai Paesi in Via di Sviluppo, a condizioni di mercato e con restituzione in 15-20 anni, con fondi raccolti da emissioni obbligazionarie con rating AAA, dal momento che sono garantite dale quote di capitale e dale garanzie dei Paesi membri.

Associazione Internazionale di Sviluppo IDA

Creata nel 1961 allo scopo di offrire prestiti agevolati per i Paesi più poveri e che non hanno credibilità finanziaria sufficiente per accedere ai mercati internazionali dei capitali. I prestiti sono accordati a condizioni particolarmente vantaggiose, dal momento che non sono dovuti interessi e si prevede un periodo di grazia di 10 anni e una durata del prestito di 35 – 40 anni, con un servizio massimo dello 0,5%. I fondi sono raccolti tramite donazioni negoziate tra la Banca e i Paesi più ricchi ogni tre anni.

Società Finanziaria Internazionale IFC

È stata fondata nel 1956 allo scopo di promuovere lo sviluppo dell'industria privata nei paesi in via di sviluppo, attraverso l'erogazione di appositi investimenti e la mediazione verso il mercato internazionale del credito. l'IFC opera - in collaborazione con investitori privati - fornendo alle imprese private che dimostrino di poter essere efficienti, capitale proprio e capitale obbligazionario; gli investimenti dell'IFC, esclusivamente a copertura parziale delle risorse finanziarie richieste dai progetti interessati, sono sempre cofinanziati da istituti bancari privati e non sono garantiti dai governi. L’investimento IFC non può superare il 25% dell’investimento totale del progetto ed ha una dimensione media variabile tra 1.000.000 e 100.000.000 di US$.

33

Page 34: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

I progetti finanziati dalla BIRS / IDA possono includere diverse centinaia di contratti, che sono per lo più aggiudicati attraverso la formula di gare per la fornitura di beni e servizi, definite come procurement. La forma prediletta è quella della gara internazionale, la cosiddetta International Competitive Bidding (ICB), sebbene talvolta, specie per linee di credito di importo limitato e ad erogazione rapida, si possano utilizzare altri metodi, tra cui i più comuni sono:

�� Limited International Bidding: è sostanzialmente pari alla ICB, ma questa gara si svolge tramite inviti ai potenziali partecipanti, da parte della BIRS, e non tramite avviso pubblico;

�� National Competitive Bidding: si svolge solo all’interno del Paese destinatario dell’azione della BIRS, e rappresenta un modo per reperire beni e servizi che non attirerebbero competizione internazionale;

�� Shopping: si valutano le offrete dirette di diversi competitori, solitamente almeno tre, sia nazionali che internazionali;

�� Direct contracting: in alcuni casi, come ad esempio seconde forniture o presenza di un unico fornitore per un determinato bene o servizio, si procede all’assegnazione diretta;

�� Force account: il contraente reailzza in proprio il progetto. Operatività della Banca Mondiale in India

L’India fa parte della Banca Mondiale sin dalla fondazione, nel ’44, ed è il

maggior destinatario dei finanziamenti. Le linee strategiche della politica di

sviluppo della Banca Mondiale in India prevedeno il conseguimento dei seguenti

obiettivi:

�� riduzione della povertà e innalzamento della qualità della vita; �� lotta contro la malnutrizione; �� accesso più ampio all’istruzione; �� consolidamento delle riforme fiscali; �� sviluppo del settore privato; �� miglioramento del sistema finanziario; �� accelerazione dello sviluppo rurale; �� razionalizzazione dello sfruttamento delle risorse energetiche; �� protezione dell’ambiente; �� sviluppo sociale.

Negli ultimi anni l’approccio seguito

dalla Banca Mondiale è stato quello di

sviluppare azioni a livello dei singoli Stati

dell’Unione, concentrandosi in particolare sugli Stati che si sono impegnati in

programmi di riforme economiche. I dati più aggiornati indicano che, a partire dal

Per conoscere tutte le attività della Banca Mondiale in India, si può visitare il sito:

http://www.worldbank.org.in/

34

Page 35: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

1949, il gruppo Banca Mondiale ha sviluppato in India 489 progetti, per un totale

che supera i 60 miliardi di US$. Nel documento contenente le nuove linee guida,

frutto delle consultazioni con membri del Governo indiano, analisti ed economisti

del settore privato, sono emersi quali saranno i principali temi che la Banca

Mondiale affronterà in questi anni:

�� crescita economica, con una più equa distribuzione dei redditi; �� diminuzione della povertà e miglioramento degli indicatori statistici sulle

condizioni della popolazione; �� lotta alla diffusione dell’AIDS; �� monitorizzazione dei cambiamenti climatici, con particolare attenzione agli

effetti che poterbbero avere su un’economia fortemente basata sull’agricoltura come quella indiana;

�� razionalizzazione delle risorse idriche.

Progetti finanziati nell’anno 2006 dalla BIRS / IDA Nome

Data di approvazione

Ammontare in mln. di

Us$ Power System Development Project 19/01/06 400 Karnataka Municipal Reform Project 14/03/06 216 National Agricultural Innovation Project 18/04/06 200 VSBK Cluster Project 14/06/06 0 FALG Brick Project 28/06/06 0 Karnataka Panchayats Strenghtening Project 29/06/06 120 Orissa Socio-Economic Development Loan II 01/08/06 225 Second National Tubercolosis Control Project 22/08/06 170 Reproductive & Child Health – Second Phase 22/08/06 360 Karnataka Health System 22/08/06 141.83 Uttaranchal Rural Water Supply and Sanitation Project

05/10/06 120

Punjab State Roads Project 05/12/06 250 Punjab Rural Water Supply and Sanitation Project

14/12/06 154

Carbon Financing for Improved Rural Livelihoods Project

19/12/06 0

35

Page 36: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

3.3.1.2 – La Banca Asiatica di Sviluppo

La Asian Development Bank fu fondata nel 1966 da 31 paesi, al fine di

promuovere lo sviluppo economico e sociale delle regioni dell’Asia e del Pacifico.

La Banca focalizza le sue attività in base alle esigenze dei paesi meno sviluppati,

dando priorità ai programmi regionali, sub-regionali e nazionali. La Banca

Asiatica di Sviluppo è un’istituzione finanziaria multilaterale, le cui principali

funzioni sono:

�� finanziare progetti e programmi per la crescita economica e sociale dei suoi paesi membri in via di sviluppo;

�� fornire assistenza tecnica per la preparazione e l’esecuzione di progetti e programmi di sviluppo, nonché servizi di consulenza;

�� promuovere e facilitare gli investimenti pubblici e privati per scopi di sviluppo;

�� rispondere alle richieste di assistenza coordinandosi con i piani e le politiche di crescita dei suoi paesi membri.

Ogni anno, la ADB finanzia un numero notevole di progetti e programmi

per la Regione Asia-Pacifico, che

generano numerose opportunità di affari

per i Paesi membri; l’Italia, nella

fattispecie, è membro di tutte le banche di sviluppo. Anche se le gare vengono

gestite dai paesi beneficiari, la Banca ha l’obbligo di assicurare che le procedure

seguano i criteri di economicità ed efficienza. La Banca Asiatica richiede ai

Paesi beneficiari di prestiti di utilizzare sempre il sistema delle gare

internazionali, a meno che, in circostanze particolari, sia più appropriata una

diversa procedura, da concordare tra la Banca e il Paese interessato. Lo scopo

della gara internazionale è quello di fornire la più ampia gamma di scelte nelle

offrete di beni e servizi e di assicurare agli operatori di tutti i Paesi membri uguali

opportunità di investimento. Le altre forme di gara adottate, a seconda delle

circostanze particolari, sono:

Per conoscere tutte le attività della Asian Development Bank, si può visitare il sito:

http://www.adb.org/

�� International Shopping; �� Local Competitive Bidding; �� Direct Purchase / Negotiation or Single Tender; �� Limited Tendering or Repeat Order;

36

Page 37: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

�� Purchase of Equipment for Use of Small Private Subborrowers; �� Procurement Under Loans to Development Financing Institutions; �� Procurement Under Private Sector Loans without Government Guarantee; �� Procurement Under Complementary Financing Schemes and Under

Loans Guaranteed by the Bank; �� Community Participation in Procurement.

Operatività della Banca Asiatica di Sviluppo in India

L’India è tra i membri fondatori della ADB, nonchè il quarto azionista; dal

1986, la Banca ha attivato 81 mutui nel settore pubblico, per un valore di oltre 14

miliardi di US$, mentre 212 technical assistant projects sono stati approvati, pari

a 115,79 milioni di US$. Le linee guida dell’assistenza che la ADB fornisce

all’India sono contenute nell’India Country Strategy and Program, 2003 e

successive integrazioni, un documento strettamente collegato alle priorità di

sviluppo indicate dal Governo indiano e basato sul concetto di una riduzione

della povertà basata sul miglioramento del sistema infrastrutturale, che

rappresenta l’89% degli interventi appoggiati dalla ADB. I tre punti principali della

strategia di assistenza sono:

�� crescita su larga scala, �� sviluppo sociale e �� miglioramento del sistema di governo.

La ADB in India ha avuto un particolare coinvolgimento nello sviluppo della rete

stradale nelle aree rurali, un progetto del Governo indiano noto come Pradhan

Mantri Gram Sadak Yojna o PMGSY, che mira a fornire strade adatte a tutte le

condizioni metereologiche alle aree più povere dell’India, aiutandone lo sviluppo.

Tale progetto, ormai al quinto anno, ha già assicurato il collegamento a 34.000

villaggi, tramite quasi 67.000 km di strade, mentre altri 47.000 km sono in fase di

completamento. Altri progetti importanti hanno coinvolto opere a livello statale,

come lo sviluppo delle infrastrutture cittadine dello stato del Karnataka, oppure la

razionalizzazione del sistema di produzione e distribuzione dell’energia elettrica

nello stato del Madhya Pradesh. La ADB ha anche contribuito a contenere lo

stato di emergenza in seguito allo tsunami del 26 dicembre 2004.

37

Page 38: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Distribuzione dei prestiti ADB per settore al 31 dicembre 2005

Settore Numero di

prestiti

Ammontare dei prestiti

in mln US$

% sul totale

prestiti Energia 27 4.900,8 32,8 Trasporti e comunicazioni 23 4.799,2 32,1 Multisettore 15 2.280,0 15,3 Finanza 13 1.433,0 9,6 Sistema legale, gestione economica e politiche pubbliche

5 850,0 5,7

Risorse idriche, loro trattamento e gestione rifiuti

2 421,2 2,8

Industria e commercio 8 185,9 1,2 Agricoltura e risorse naturali 1 46,1 0,3

Salute, nutrizione e protezione sociale 1 20,0 0,1

TOTALE 95 14.936,2 100 3.3.2 – Unione Europea 3.3.2.1 – la Banca Europea per gli Investimenti

Al fine di favorire e promuovere la cooperazione con i Paesi in via di

sviluppo, l’Unione Europea si avvale

della sua istituzione finanziaria, la

European Investment Bank (EIB),

fondata nel 1957, che svolge la sua attività in base ad accordi di cooperazione

internazionale. Essa offre sostegno a progetti, sia pubblici che privati, nei settori

delle infrastrutture, dell’industria, dell’agroalimentare, nel settore minerario e in

quello dei servizi, finanziando i beni immobili. La EIB, come specificato nel

mandato ALA (Asia and Latin America) III, finanzia progetti di entità superiore ai

25 milioni di US$ tramite prestiti individuali al Governo locale, promotore del

progetto, che coprono fino al 50% dell’importo totale del progetto. Per

finanziamenti alle piccole e medie imprese, la EIB prevede l’erogazione di

finanziamenti globali appoggiandosi ad istituzioni finanziarie, le quali

provvederanno a trasmettere il finanziamento al soggetto beneficiario, per un

Per conoscere tutte le attività della European Investment Bank, si può visitare il sito:

http://www.eib.org/

38

Page 39: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Massimo del 50% del costo totale del progetto. Negli ultimi cinque anni, la EIB

ha erogato investimenti in favore dell’India per 50 milioni di Euro, su un totale di

investimenti stanziati per l’ALA di 2.480 milioni di Euro. 3.3.2.2 – EuropeAid

EuropeAid è l’ufficio di

cooperazione della Commissione

Europea, creato per monitorare e, di

conseguenza, direzionare al meglio, gli

dell’Unione Europea e dal Fondo Europeo d

che l’Unione Europea è il primo fornitore d

primo partner commerciale dei Paesi in via d

ha gestito fondi destinati all’Asia per 61

programma EuropeAid, Asia-Invest è il sett

economica tra le imprese europee ed asiatic

stimolare la crescita del commercio ed il flu

Asia.

h

Asia-Invest dispone delle seguenti m

iniziative di cooperazione:

�� Il Business Priming Fund finanzia il 5di imprese europee e/o asiatiche mercato, organizzazione di corsi di foservizi di assistenza tecnica per l’imercati dei paesi asiatici meno sautomobilistico, chimico, informatiofarmaceutico, biotecnologie, traspambientale.

�� Asia Enterprise e Asia Paternariat finaper la realizzazione di iniziative, evened asiatiche. Gli incontri Asia EnterpAsia Paternariat multisettoriali.

�� L’Asia Investment Facility commissiPaese o per settore, sulle condizioni asiatici selezionati annualmente.

39

Informazioni sull’attività di EuropeAid sono reperibili sul sito della Commissione Europea: ttp://ec.europa.eu/europeaid/index_it.

h

interventi finanziati dal bilancio

i Sviluppo. È opportuno sottolineare

i aiuti a livello mondiale, nonché il

i sviluppo. Nel solo 2004, EuropeAid

1 milioni di Euro. All’interno del

ore che promuove la cooperazione

he, prevedendo diversi strumenti per

sso degli investimenti tra Europa ed

odalità d’intervento per sostenere le

0% delle spese sostenute da gruppi nella realizzazione di ricerche di rmazione per operatori economici e nserimento delle PMI europee nei viluppati; i settori prioritari sono: n technology, telecomunicazioni, orti, energia, manifatturiero e

nziano il 50% delle spese sostenute ti ed incontri d’affari tra PMI europee rise sono settoriali, mentre quelli di

ona la realizzazione di studi, per di investimento in determinati Paesi

Page 40: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

4 IMPORTARE IN INDIA 4.1 – Porti

L’India dispone dei seguenti porti principali: Localizzazione Nome Città, Stato

Kolkata Kolkata Dock Haldia Dock

Kolkata, West Bengal

Paradip Paradip, Orissa Visakhapatnam Visakhapatnam, Andhra

Pradesh Ennore Chennai, Tamil Nadu

Golfo del Bengala (costa orientale)

Tuticorin Tuticorin, Tamil Nadu Kandla Kandla, Gujarat Jawaharlal Nehru (Nhava Sheva)

Navi Mumbai, Maharashtra

Mumbai Mumbai, Maharashtra Mormugao Mormugao - Vasco da Gama,

Goa Mangalore Mangalore, Karnataka

Mare Arabico (costa occidentale)

Cochin Cochin, Kerala In questi porti, il traffico cargo annuo è stato, per l’anno fiscale aprile 2005 –

marzo 2006, è stato di 423,4 milioni di tonnellate, contro i 383,7 dell’anno fiscale

precedente. Nello stesso periodo, il traffico container è stato di 4,7 milioni di

TEU, contro i 4,2 milioni registrati nell’anno precedente. Nonostante il traffico

merci nei porti principali sia più che triplicato nell’arco di vent’anni, la

performance appare ancora modesta rispetto ai concorrenti asiatici. La bassa

produttività del lavoro ed i mancati investimenti in attrezzature hanno aumentato i

ritardi nelle operazioni precedenti all'attracco e rallentato i tempi delle inversioni

di rotta. Gli stati di Gujarat9, Maharashtra e Andhra Pradesh hanno dato avvio a

politiche di attrazione del settore privato nello sviluppo portuale, ed il governo

stesso ha introdotto una serie di iniziative per attrarre l’investimento privato. Tra

queste l’approvazione di partecipazioni estere fino al 100% del capitale nella

costruzione di infrastrutture portuali, la creazione di una autorità tariffaria per i

porti principali (Tariff Authority for Major Ports - TAMP) per la fissazione di tariffe

40

9 Attualmente lo Stato del Gujarat ospita il più grande porto privato dell’India

Page 41: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

portuali a favore dei fornitori privati, nonché la costituzione di un consiglio per lo

sviluppo degli stati marittimi (Maritime States Development Council - MSDC) per

una politica di sviluppo portuale strutturata ed integrata. 4.2 – Regolamentazione delle importazioni 4.2.1 – Sdoganamento e documenti di importazione

L’Ufficio Imposte Dirette è l’autorità preposta al controllo delle importazioni

delle merci in India. Nonostante l’elevato numero di addetti, le operazioni di

sdoganamento sono particolarmente lente a causa dell’inefficienza e della

corruzione dilagante, pertanto è preferibile che l’operatore italiano stabilisca

rapporti con importatori o spedizionieri qualificati per la puntuale consegna degli

ordinativi. Le merci importate devono essere corredate dalla seguente

documentazione:

1. Fattura pro forma. 2. Certificato di origine delle merci. 3. Documenti speciali come ad es. certificato di controllo qualità, certificato di

analisi chimica per prodotti chimici e farmaceutici. 4. Polizza di carico (in caso di merci spedite via mare) / Polizza di carico

aerea (in caso di merci spedite per via aerea). 4.2.2 – Classificazione doganale delle merci

Il sistema tariffario indiano è basato sulla nomenclatura del Consiglio di

cooperazione doganale di Bruxelles, ed utilizza il sistema di designazione e

codificazione delle merci denominato Sistema armonizzato (Sa). Il Sa divide i

prodotti in 21 macrosettori, a sua volta suddivisi in 99 capitoli. La legge sulle

tariffe doganali, approvata nel 1975, è divisa in due sezioni: la prima riguarda le

tariffe dI importazione, la seconda quelle di esportazione. 4.2.3 – Dazi doganali

41

Dalla liberalizzazione economica ad oggi le tariffe doganali hanno subito

una graduale riduzione delle aliquote, passando dal 350% del 1991 all’attuale

67%. Le importazioni di beni capitali, prima soggette ad una aliquota del 100%,

sono ora gravate del 15-35% con una tariffa di base del 25%, con eccezione dei

beni capitali importati nelle SEZs che godono di particolari agevolazioni.

Page 42: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Le aliquote applicate alle attrezzature sono inoltre inferiori per progetti in settori

particolari, ed addirittura inesistenti per progetti orientati all’esportazione. La

maggioranza dei dazi sono ad valorem. Il dazio doganale di base, normalmente,

varia dal 5% al 35%, con 4 aliquote ad valorem pari a 5%, 15%, 25% e 35%.

4.2.4 Imposte addizionali sull’esportazione

Dazio antidumping

Tale dazio è pari al dazio interno applicato a merci simili prodotte in India, e rappresenta una compensazione per la perdita di entrate causata dall’importazione di tali beni. L’aliquota massima su base ad valorem del dazio antidumping è del 16%.

Surcharge Questo dazio addizionale, pari al 10% del dazio doganale di base, è entrato in vigore il 1° aprile 2000. Non è riscosso su oro, argento, petrolio e prodotti vincolati dalla OMC.

Dazio speciale addizionale

Tale dazio dell`8% è imposto sulle merci importate allo scopo di parificare l’imposizione con quella gravante sui prodotti locali.

4.2.5 – Trattamenti preferenziali

L’India partecipa al Sistema Globale di Preferenze Generalizzate (SGPG),

all’Accordo di Bangkok e all’Accordo Commerciale Preferenziale della SAARC10

(South Asian Association for Regional Cooperation), in base ai quali il paese

concede e riceve concessioni tariffarie alle importazioni ed esportazioni di

prodotti. Il governo ha notificato le agenzie autorizzate a rilasciare certificati di

origine per ciascun accordo, unitamente ai dettagli relativi alle regole di origine,

alle voci comprese nell’accordo, all’estensione della preferenza tariffaria,

all’accertamento e alla certificazione di eleggibilità, ecc. L’Export Inspection

Council presiede al rilascio dei certificati di origine relativamente al SGPG e

all’accordo di libero scambio tra India e Sri Lanka. Negli anni, nonostante la

presenza di diversi accordi commerciali tra l’India ed alcuni stati membri, quali

Maldive, Nepal e Sri Lanka, le tensioni politiche con Pakistan e Bangladesh

hanno sempre impedito il raggiungimento di un Free Trade Agreement, come

stabilito nell’Accordo SAARC. Nel vertice SAARC tenutosi ad Islamabad nel

42

10 Sono Paesi membri SAARC India, Sri Lanka, Pakistan, Nepal, Bhutan, Maldive e Bangladesh.

Page 43: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

2004, è stato siglato il South Asia Free Trade Agreement, con lo scopo di

portare, attraverso una serie di tagli successivi, le imposte doganali a zero, per i

paesi aderenti, entro il 2012, creando una zona di libero scambio che coinvolge

attualmente 1,4 miliardi di persone. Le merci indiane godono del Sistema di

Preferenze Generalizzate (SPG), vale a dire di un trattamento tariffario

preferenziale alle importazioni nei mercati sviluppati di Unione Europea, Stati

Uniti, Giappone, Nuova Zelanda, Australia, Canada, Svizzera, Norvegia, Russia

ecc. Va ricordato che il SPG è uno schema unilaterale non reciproco, pertanto

l’India non è tenuta ad adottare lo stesso trattamento preferenziale alle

importazioni provenienti dai paesi sviluppati. In data 1/09/2004 e’ entrato in

vigore Early Harvest Scheme (EHS), un accordo tra India e Thailandia con cui i

due paesi si sono accordati per il libero scambio di 82 beni. 4.2.6 – Importazioni temporanee e campionari

Il governo dell’India permette l’importazione in esenzione da dazio per un

periodo di 6 mesi, prima della riesportazione, di materiali da esposizione,

compresi materiali da costruzione ed ornamentali, destinati a mostre, fiere o

eventi simili, dietro presentazione del Carnet Ata, emesso da una Camera di

Commercio della città dell’esportatore. La fiera/mostra per cui la temporanea

importazione dei campionari viene effettuata, deve essere approvata e

sponsorizzata dal Ministero del Commercio oppure dall’Organizzazione per la

Promozione del Commercio indiana (Indian Trade Promotion Organization -

ITPO). L’eventuale estensione del periodo di importazione oltre i 6 mesi è di

pertinenza delle autorità doganali. Materiale promozionale relativo al

campionario, come brochure, letteratura ecc. può non essere riesportato. È

permessa la vendita degli articoli di campionario temporaneamente importati per

una mostra/fiera organizzata/approvata/sponsorizzata dall’ITPO ed elencati nel

sistema armonizzato. Tale vendita non richiede licenza se viene effettuata entro

il periodo permesso per la riesportazione e dietro pagamento dei dazi doganali,

soggetti al tetto di 500.000 rupie (CIF) ad esportatore. Analogamente, sono

permesse le importazioni senza licenza di campioni tecnici e commerciali per un

43

Page 44: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

valore inferiore a 100.000 rupie (CIF) a partita, ad eccezione di semi vegetali, api

e nuovi medicinali. È permessa inoltre l’importazione di tè non superiore a 2.000

rupie (CIF) a partita. Agli esportatori di pietre preziose e gioielleria e’ permessa

l’esportazione temporanea per una valore non eccedente i 2 milioni di dollari per

la partecipazione a fiere ed esposizioni all’estero.

4.2.7 – Restrizioni alle importazioni Con le riforme economiche del 1991 l’India ha modificato sensibilmente le

politiche di importazione. Esse prevedono la divisione delle merci in due

categorie:

�� Merci vietate - per le quali non è permessa l’importazione, a meno di avviso ufficiale (policy notification) del governo a riguardo. Tali restrizioni interessano i prodotti di origine animale, sovente con riferimento al Wild Life Protection Act, 1972.

�� Merci in regime di Open General License (OGL): i beni possono essere liberamente importati dietro pagamento dei dazi doganali richiesti.

Una terza categoria, ossia le merci soggette a Special Import License, è stata

eliminata con la liberalizzazione dell’aprile 2001. 4.2.8 – Countertrade

44

Secondo la politica commerciale indiana, viene definita countertrade

l’operazione in base alla quale le esportazioni/importazioni da/in India sono

compensate o da importazioni/esportazioni dirette dal paese

importatore/esportatore o attraverso un accordo commerciale con un paese

terzo. Le esportazioni/importazioni in countertrade possono essere effettuate

attraverso conto presso terzi, compensazione, accordi di scambio o operazioni

simili. La compensazione di esportazioni ed importazioni può essere effettuata

interamente o parzialmente in contanti, beni e/o servizi. La compensazione è il

sistema di countertrade più diffuso in India. Per concludere un accordo di

compensazione con un partner straniero non è richiesto un permesso speciale,

tuttavia i prodotti che ricadono nella lista negativa delle esportazioni non possono

essere compresi in questo tipo di accordo. Sono stati registrati casi di successo

relativamente agli accordi di compensazione, con importazione di macchinari

Page 45: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

dall’estero e utilizzo di manodopera locale per la manifattura di prodotti di qualità

internazionale a prezzi competitivi. Nel passato l’India ha concluso un numero

ragguardevole di accordi countertrade con l’Unione Sovietica, in forma di accordi

di scambio. 4.3 – Documentazione Richiesta

Grazie all’informatizzazione di quasi tutti i porti, le procedure burocratiche

sono state notevolmente ridotte, ed i documenti richiesti per l’esportazione in

India sono gli stessi utilizzati per il commercio in altri paesi. È comunque

opportuno seguire le istruzioni dell’importatore indiano, che indicherà il numero

delle copie dei documenti richieste.

4.3.1 – Fattura commerciale Sono richieste almeno due copie della fattura (1 originale e 1 fotocopia), e

copie aggiuntive da preparare su specifica richiesta dell’importatore (prima

dell’informatizzazione erano richieste almeno 5 copie). Sebbene 2 copie siano

ora sufficienti, è consigliabile inviare una o due copie extra. La fattura deve

essere compilata in inglese. Qualora fosse scritta in italiano, drovebbe essere

corredata di una traduzione ufficiale in lingua inglese.

Di seguito vengono forniti i dettagli da indicare nella fattura:

�� nome e indirizzo dell’esportatore; �� nome e indirizzo del destinatario; �� numero e data della fattura; �� numero e data dell’ordine di acquisto; �� porto di carico; �� porto di destinazione; �� paese di origine delle merci; �� paese di destinazione finale; �� descrizione dei beni secondo il codice SA; �� valore CIF delle merci; �� numero dei colli e peso lordo; �� numero dei pezzi e peso netto; �� termini di pagamento; �� ammontare delle spese di trasporto; �� ammontare delle spese di assicurazione;

45

Page 46: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

�� attestazione di congruità del prezzo a cura della Camera di Commercio o altri enti.

4.3.2 – Certificazioni attestanti l’origine

Il certificato di origine emesso dalla Camera di Commercio è obbligatorio e

deve contenere le seguenti informazioni:

�� nome e indirizzo dell’esportatore; �� nome e indirizzo del destinatario; �� porto di carico e scarico; �� modalità di trasporto; �� descrizione delle merci; �� quantità e valore CIF delle merci; �� numero e tipo colli.

4.3.3 – Documenti speciali

È prevista una serie di documenti speciali, da esibire in caso di

determinate merci:

�� certificato sanitario per prodotti alimentari in genere; �� certificato fitosanitario per prodotti vegetali; �� certificato di analisi emesso da laboratori ufficiali per prodotti chimici e

farmaceutici; �� certificato di qualità, congruità del prezzo rilasciato dalla stessa ditta

esportatrice; �� certificato di qualità SGS (se richiesto dall’importatore)

4.3.4 – Documenti di trasporto

Trasporto via mare: polizza di carico

Devono essere preparate tre copie della polizza di carico: la prima è per

l’esportatore, la seconda per la banca e la terza per l’importatore.

Trasporto via aerea: polizza di carico aerea

Stesse formalità della polizza di carico.

46

Page 47: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

4.4 – Requisiti tecnici e standardizzazione, legislazione per imballaggio ed etichettatura

Per tenere il passo con i paesi in via di sviluppo, il governo indiano sta

tentando di standardizzare la normativa e le procedure di importazione, tuttavia a

tutt'oggi non esistono leggi e parametri rigidi relativi ad etichettatura ed

imballaggio delle merci importate. Nel caso di importazioni per via aerea, ogni

collo deve essere contraddistinto dal numero di polizza di carico aerea scritto con

pennarello indelebile, mentre per quelle via mare ogni container deve essere

contrassegnato da un numero specifico. Nella maggioranza dei porti indiani il

traffico merci non è automatizzato, ma in parte meccanico ed in parte manuale,

per cui l’imballaggio di prodotti chimici e materiali pericolosi richiede speciale

attenzione e la massima conformità alla “guida alle merci pericolose”. Il governo

centrale è teso a rafforzare la competitività delle esportazioni indiane e a

promuovere la conformità alle procedure internazionali, pertanto propone

l’adozione del codice a barre per tutti i prodotti indiani entro cinque anni. Tale

soluzione garantirebbe una più accurata e tempestiva informazione sul prodotto,

nonché una migliore comunicazione attraverso la catena della fornitura. La data

del passaggio al codice a barre per tutti i prodotti finiti e confezionati destinati

all’esportazione sarà notificata dal Direttorato generale del commercio con

l’estero. Il codice a barre verrà inoltre adottato per le esportazioni in

cartoni/partite nei settori abbigliamento, prodotti di engineering, alimentare,

farmaceutico, pelle, sportivi, plastica e artigianato.

47

Page 48: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

5 DISCIPLINA DEGLI AFFARI 5.1 – Contratti di agenzia, rappresentanza e franchising 5.1.1 – Contratti di agenzia e rappresentanza

Il contratto di agenzia prevede la figura di un agente intermediario tra il

venditore ed il potenziale cliente. L’agente, definito dalla sezione 182 dell’Indian

Contract Act, 1872 come “persona impiegata ad agire o rappresentare un’altra

persona in operazioni con terzi”, ha diritto a ricevere una commissione per ogni

affare finalizzato. In base alla definizione di mandante, contenuta nella stessa

sezione, come “colui che si rappresenta o per conto del quale si agisce”, ne

deriva che l’agente non agisce mai per se stesso, ma per conto di qualcun altro.

Egli è tenuto sia a rappresentare il mandante in ogni operazione o transazione

con terzi, sia ad agire per conto di questi. In entrambi i casi, l’azione intrapresa

dall’agente non è considerata sua dalla legge, bensì del mandante. L’agente ha

un ruolo fondamentale nella rappresentanza degli interessi di una società

straniera in India. Egli deve essere incaricato attraverso un accordo scritto nel

quale devono essere indicate le seguenti informazioni:

�� nome e indirizzo dei mandanti; �� nome e indirizzo dell’agente; �� prodotto e marchio che deve essere rappresentato; �� area di competenza; �� diritti e doveri delle due parti; �� natura del contratto (esclusivo o non esclusivo); �� percentuale della commissione; �� responsabilità delle parti relativamente alla pubblicità e alla durata del

contratto; �� condizioni per la rescissione del contratto; �� corte autorizzata in caso di dispute;

È bene definire in dettaglio i diritti ed i doveri di entrambe le parti in modo da

evitare eventuali ambiguità. È consigliabile per il mandante straniero fare un

controllo incrociato delle credenziali dell’agente attraverso un’agenzia

competente.

48

Page 49: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Il contratto di distribuzione è sostanzialmente differente da quello di agenzia. Il

distributore agisce come un importatore, comprando la merce dal produttore e

rivendendola ai clienti nel suo territorio. Il concessionario vende il prodotto al

margine da lui stabilito godendo del vantaggio dell’esclusività della distribuzione.

Il contratto che lega il produttore straniero al distributore locale contiene le stesse

clausole del contratto di agenzia, ad eccezione di quella relativa alla

commissione. Essendo l’India un paese molto vasto, è difficile gestire la

distribuzione ed il servizio post vendita da una singola postazione. È quindi

consigliabile avere più distributori in diverse parti del paese o, in altrenativa,

incaricare un agente in grado di avere uffici nelle principali città indiane. 5.1.2 - Franchising

In un paese in via di sviluppo come l’India, il franchising aiuta a creare

relazioni tra economie a diversa velocità, attraverso la condivisione di tecnologie,

marchi, marketing e proprietà intellettuale. A differenza di paesi come Stati Uniti,

Canada, Brasile e Francia che hanno creato una legislazione ad hoc per questa

forma di accordo, l’India non ha ancora sviluppato una normativa a riguardo.

Ciononostante alcune multinazionali straniere hanno già attivato accordi di

franchising nel paese, forti delle convenzioni e delle pratiche adottate in altri

paesi. In caso di disputa derivante dalla diversa interpretazione delle clausole, è

necessario rivolgersi ad un arbitro, su cui le parti hanno precedentemente

concordato, la cui decisione è finale e vincolante per entrambe le parti. Nel caso

in cui le parti rifiutino di accogliere la decisione dell’arbitro, saranno libere di

adottare qualsiasi rimedio permesso dalla legge per soddisfare I termini

dell’accordo. 5.2 – Legislazione societaria

In India sono permessi tre tipi di forma societaria:

�� società per azioni; �� società a responsabilità limitata da garanzia; �� società a responsabilità illimitata

49

Page 50: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Solo il primo tipo di società riguarda l’investitore straniero, dal momento che le

altre forma societarie sono principalmente correlate ad attività no profit e simili.

5.2.1 – Società per azioni 5.2.1.1 – Società privata

La formula della Private Limited (abbreviata come Pvt. Ltd.),

prevede, per statuto, che:

�� il diritto di trasferimento delle azioni sia limitato; �� il numero di soci sia limitato a 50, inclusi i dipendenti; �� la sottoscrizione pubblica di azioni od obbligazioni sia vietata; �� il capitale sociale minimo sia di 100.000 rupie.

La Private Limited, corrispondente indiano della Società a Responsabilità

Limitata della disciplina italiana, deve essere costituita da un numero minimo di

due soci, ed ha il vantaggio di non essere soggetta a buona parte dei

provvedimenti restrittivi previsti dalla normativa societaria, rappresentando

pertanto la forma ideale per l’investitore straniero non intenzionato ad effettuare

un’offreta pubblica. 5.2.1.2 – Società a capitale diffuso

La Società a capitale diffuso, definita Public Limited (abbreviato con

Ltd.), è definita dalla legge societaria come “società non privata”: più in dettaglio,

tale forma prevede l’offerta di azioni al pubblico, tramite una normativa

estremamente dettagliata, regolante gli aspetti relativi ad offreta pubblica,

gestione, indebitamento e negoziazioni con membri e creditori. La Public Limited

deve avere un numero minimo di sette soci ed un capitale sociale di almeno

500.000 rupie; rappresenta una soluzione auspicabile per l’investitore straniero

con partecipazione di minoranza, dal momento che la legislazione vigente

garantisce meglio i diritti e gli interessi dei soci di minoranza.

50

Page 51: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

5.2.1.3 – Società considerata a capitale diffuso

Una Private Limited viene considerata a capitale diffuso, ai sensi della

sezione 43A del Companies Act, 1956, quando sussistono le condizioni di

seguito riportate:

�� quando almeno il 25% del capitale azionario contribuito è detenuto da una o più società considerate a capitale diffuso;

�� quando nell’arco di tre anni fiscali consecutivi il giro di affari annuale medio non è inferiore a 250 milioni di rupie;

�� quando la società accetta o rinnova, previa pubblicazione di invito, depositi da parte di investitori pubblici, diversi dai propri soci, consiglieri o parenti; la società può tuttavia continuare a mantenere nello Statuto i provvedimenti sopra menzionati ed il numero minimo di due soci.

Ciò implica che una società non può essere registrata come considerata a

capitale diffuso, ma lo può solo diventare tramite l’attinenza ai requisiti sopra

menzionati.

5.3 – Monopoli pubblici e leggi sulla concorrenza (antitrust)

51

Con una struttura industriale in crescita e l’imperativo di offrire maggiore

produttività e vantaggi competitivi sul mercato internazionale, l’attuale obiettivo

della politica industriale è controllare e regolare le pratiche commerciali

monopolistiche, restrittive e sleali, piuttosto che sottomettere all’approvazione del

governo centrale operazioni relative ad alcuni tipi di imprese quali espansione e

costituzione di nuove società, incorporazioni, fusioni, acquisizioni e nomine di

amministratori. Le restrizioni alle decisioni di investimento introdotte con il

Monopolies and Restrictive Trade Practices Act, 1969 (MRTP), di fatto oggi

costituiscono un intralcio alla rapida realizzazione dei progetti industriali.

L’eliminazione delle pastoie burocratiche e delle approvazioni governative inoltre

permetterebbe la partecipazione del settore industriale alla massimizzazione

della produzione. La legge MRTP è stata successivamente emendata, ponendo

maggiore enfasi su regolamentazione e controllo delle pratiche commerciali

monopolistiche, restrittive e sleali. La nuova commissione per il MRTP Act è

stata autorizzata ad avviare indagini su propria iniziativa o in seguito a proteste di

consumatori singoli o gruppi di consumatori.

Page 52: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

5.4 – Licensing

I diritti per la proprietà intellettuale riguardano brevetti, marchi, diritti

d’autore e disegni, ed hanno assunto particolare importanza relativamente alla

negoziazione di collaborazioni e accordi di joint venture per il trasferimento di

tecnologia e l'uso di queste forme di proprietà intellettuale.

5.4.1 – Brevetti

I brevetti sono una forma di proprietà industriale il cui diritto d’uso può

essere utilizzato per scopi commerciali. Essi sono regolati dal Patent Act, 1970 e

dalla normativa del 1972, che per “brevetto” intendono il diritto d’uso esclusivo

all’utilizzo o all’esercizio di un’invenzione concesso ad una persona per un

periodo limitato. Il regime e’ stato ulteriormente modificato, da ultimo, con

Decreto Legge del 31/12/04, per rendere la normativa indiana conforme al

dettato OMC. In tutti i settori industriali vige oggi un meccanismo di tutela basato

sul prodotto finale e non piu’ sul processso produttivo attuato per realizzarlo. Tale

diritto, legalmente riconosciuto all’inventore all’atto della registrazione

dell’invenzione presso l’ufficio brevetti, è concesso esclusivamente a nuove

invenzioni applicabili alla produzione industriale. I diritti d’uso sono concessi

dall’ufficio brevetti la cui sede principale è a Calcutta con uffici distaccati a Delhi,

Mumbai e Chennai. La durata del diritto d’uso per alimenti, farmaci e medicinali è

di 5 anni dalla data di sigillatura o di 7 anni dalla data di brevettazione (quale

delle due avviene prima), mentre per tutti gli altri tipi di invenzione, la durata è di

14 anni dalla data di brevettazione. Il mantenimento del brevetto prevede il

pagamento di una quota a partire dal terzo anno della data di brevettazione.

Possono fare richiesta di brevetto di invenzione:

�� coloro i quali affermino di essere il primo e autentico inventore; �� coloro i quali siano mandatari della persona che affermi di essere il primo

ed autentico inventore; �� il rappresentante legale di una persona deceduta avente diritto ad

avanzare tale richiesta.

52

Page 53: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Per ogni singola invenzione è prevista una richiesta di brevettazione, che

deve essere presentata all’ufficio brevetti completa di specifiche in triplice copia.

Le specifiche devono contenere un paragrafo introduttivo, seguito da una

dichiarazione relativa alla situazione precedente l'invenzione, quindi dalla

presentazione degli svantaggi creati dall’attuale stato delle cose e dei vantaggi

connessi all’utilizzo dell’invenzione. La successiva dichiarazione di invenzione

deve essere corredata di dettagliata descrizione dell’invenzione completa di

disegni e deve essere seguita da formale richiesta. I disegni devono essere

presentati in triplice copia e l’originale deve essere su tela da lucidi o su fogli

trasparenti o semitrasparenti. La richiesta, laddove corredata di specifiche, viene

sottoposta a valutazione e le eventuali obiezioni vengono comunicate al

richiedente affinché apporti le opportune modifiche per la ripresentazione della

documentazione, qualora necessaria. Una volta che le modifiche siano state

apportate in base alle obiezioni mosse, l’ufficio brevetti accetta le specifiche e ne

dà comunicazione sulla Gazzetta. Qualora non venga fatta opposizione, o

l’eventuale azione giudiziaria si risolva a favore del richiedente, il brevetto viene

sigillato nel modo indicato dal richiedente. 5.4.2 – Marchi

I marchi sono regolati dal Trade and Merchandise Marks Act, 1958 e dal

Trade and Merchandise Marks Rules, 1959. L’obiettivo della normativa vigente è

la protezione e l’acquisizione del marchio, oltre alla regolamentazione delle

modalità di trasferimento del diritto d’uso del marchio. Per marchio si intende un

marchio commerciale registrato o un marchio usato per identificare l’origine ed il

produttore di una determinate merce. Esso può essere composto da disegni,

marche, intestazioni, etichette, scontrini, nomi, firme, parole, lettere o numerali

separati o combinati insieme. Secondo quanto stabilisce la legge, il marchio deve

essere registrato presso l’apposito ufficio situato a Delhi, Mumbai, Calcutta e

Chennai. Una volta depositato, esso viene pubblicato sulla Gazzetta dei marchi

dell’ufficio di Mumbai e, se nessuna obiezione viene sollevata entro i tre mesi

successivi alla data di pubblicazione, esso viene formalmente registrato.

53

Page 54: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

La richiesta deve essere inoltrata compilando il modulo TM1, completo

delle seguenti informazioni:

�� nome, indirizzo e paese di registrazione/nazionalità del richiedente; �� classe e descrizione del prodotto; �� data di introduzione in India, qualora il marchio sia stato usato in India.

La registrazione del marchio è facoltativa, tuttavia in assenza di registrazione il

possessore non può rivendicarne il diritto d’uso esclusivo. È permesso l’utilizzo di

marchi stranieri per la vendita di prodotti in India. La registrazione del marchio è

valida 7 anni, e può essere rinnovata. 5.4.3 – Diritti d’autore

Il Copyright Act, 1957 conferisce al possessore del diritto di autore il diritto

esclusivo di effettuare copie del proprio lavoro a scopo commerciale, nonché il

diritto negativo di proibire ad altri la creazione illegale di copie del suo lavoro. La

protezione di quello che gli anglosassoni definiscono copyright esiste sia sui

lavori pubblicati che su quelli non pubblicati, e riguarda lavori letterari, teatrali,

musicali, artistici, film cinematografici, dischi e programmi per computer. Inoltre si

estende a lavori artistici destinati a scopi quasi commerciali come disegni artistici

per cartoni animati, cataloghi, disegni, monogrammi, disegni pubblicitari,

software per computer e pitture su biglietti. Protetto dalla legge sui diritti di autore

è anche il software per computer, che comprende materiale per le operazioni

come manuali per l’utilizzo di programmi, schede perforate, nastri magnetici,

dischetti ecc. L’autore è considerato possessore del copyright, ad eccezione del

caso in cui il lavoro sia stato commissionato durante la fase di valutazione

dell’autore, sulla base di un contratto di servizio o di apprendistato. Nel caso dei

film, il copyright appartiene al produttore, analogamente per I dischi i diritti

d’autore spettano al produttore della casa discografica presso la quale è stato

inciso il brano musicale. La durata del copyright sui lavori non pubblicati è

perpetua, mentre su quelli pubblicati dura per tutta la vita dell’autore e continua

per 60 anni dopo la sua morte. Il possessore di copyright può cedere interamente

o parzialmente i diritti di autore attraverso lettera scritta recante la firma del 54

Page 55: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

cedente, e può inoltre concedere licenze d’uso del proprio lavoro a termini e

condizioni stabilite. Il Copyright Act prevede la registrazione del copyright presso

l’ufficio competente del Ministero della Pubblica Istruzione, situato a New Delhi.

La registrazione è facoltativa, tuttavia è importante per la protezione e l’esercizio

dei diritti legali del possessore. L’India è firmataria di due convenzioni

internazionali sui diritti d’autore, la Convenzione di Berna e la Convenzione

Universale dei Diritti d’Autore, grazie alle quali i lavori dei cittadini indiani sono

protetti in tutti i paesi firmatari delle convenzioni. Gli autori stranieri dei paesi

membri godono in India della stessa protezione concessa agli autori indiani dalle

leggi nazionali.

55

Page 56: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

6 INFORMAZIONI UTILI 6.1 – Consigli pratici 6.1.1 – Fuso orario

L’India si trova a +5.30 dal meridiano di Greenwich, ossia a +4.30

dall’Italia (+3.30 quando in Italia vige l’ora legale). Ciò significa che, in regime di

ora solare, quando in Italia è mezzogiorno, in India sono le 16.30. 6.1.2 – Lingua

La lingua ufficiale dell’India è l’Hindi, mentre l’Inglese, al quale viene

riconosciuto il titolo di lingua ufficiale associata, è l’idioma più diffuso negli affari,

sia nazionali che internazionali. Sono poi presenti 18 lingue a larga diffusione ed

844 dialetti.

6.1.3 – Valuta, pesi e misure La valuta Indiana è la rupia, divisa in 100 paise. Le monete in circolazione

sono da 50 paise, 1 rupia, 2 rupie e 5 rupie; le banconote sono reperibili in tagli

da 5, 10, 20, 50, 100, 500 e 1.000. Per le misure vengono utilizzati sia il Sistema

Metrico Decimale che il Sistema Inglese. Due unità di misura molto diffuse sono

il lakh, equivalente a 100.000 unità (scritto 1,00,000) e il crore, pari a 10.000.000

di unità (scritto 1,00,00,000).

6.1.4 – Energia elettrica

L’energia elettrica è a 220 V con frequenza 50 Hz. Le prese indiane sono

a tre poli a sezione circolare, disposti a formare i vertici di un triangolo. 6.1.5 – Festività e orari

In India vengono osservate numerose festività, sia nazionali che locali,

molte delle quali a data mobile, poichè collegate al calendario lunare hindu.

56

Page 57: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Di seguito elenchiamo alcune tra le più importanti: Festa della Repubblica 26 Gennaio Mahashivaratri Febbraio / Marzo (data mobile) Holi Febbraio / Marzo (data mobile) Ram Navami Marzo / Aprile (data mobile) Mahavir Jayanti 22 Aprile Festa dell’Indipendenza 15 Agosto Gandhi Jayanti 2 Ottobre Dushehra Ottobre / Novembre (data mobile) Deepavali Ottobre / Novembre (data mobile) Guru Nanak Jayanti 15 Novembre Natale 25 Dicembre Si consiglia di visitare i siti istituzionali dei singoli Stati per conoscere le date.

Gli uffici governativi sono aperti dale 09.00 alle 17.00, sei giorni su sette (il

sabato mezza giornata); solo alcuni operano cinque giorni su sette, da lunedì a

venerdì. La domenica è giorno festivo. Le banche sono aperte sei giorni alla

settimana ed il giorno di chiusura varia in base alla zona della città in cui

operano. L’orario di apertura dei negozi generalmente va dalle 10.00 alle 19.30 –

20.00, con orario continuato, e il giorno di riposo non è necessariamente la

domenica. Le scuole sono chiuse per le vacanze estive dal 1 maggio al 30

giugno. 6.1.6 – Passaporti, visti e regolamentazioni sanitarie L’Ambasciata indiana a Roma e il Consolato di Milano rilasciano diversi

tipi di visto (turistico, business, ecc…), che hanno validità dalla data di

emissione, non da quella di ingresso nel Paese. Per richiedere il visto business è

necessario produrre i seguenti documenti:

�� passaporto con almeno sei mesi di validità; �� due fototessere; �� lettera di patrocinio della ditta italiana presso cui il richiedente è impiegato; �� lettera di patrocinio della ditta indiana presso cui il richiedente deve

recarsi;

57

�� modulo di richiesta, debitamente compilato.

Page 58: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

I visti rilasciati hanno validità compresa, generalmente, tra sei mesi e un

anno. Solitamente il visto viene rilasciato il giorno seguente la prenotazione della

domanda, ma si consiglia di presentare la stessa almeno una settimana prima

della data prevista per il viaggio. Per l’ingresso in India non sono previste

vaccinazioni obbligatorie, per chi proviene dall’Italia; ciò nonostante è

consigliabile contattare il centro vaccinazioni dell’ASL di riferimento per un

elenco completo dei vaccini consigliati. È fortemente consigliabile l’utilizzo

dell’acqua minerale, evitando quella del rubinetto. La maggioranza delle strutture

sanitarie è privata, mentre le strutture pubbliche sono fortemente inadeguate. 6.1.7 – Valuta al seguito

È permesso introdurre valuta in India, senza limiti di importo, effettuando

una dichiarazione sul modulo CDF (Currency Declaration Form) all’ingresso nel

Paese. Tale dichiarazione non è necessaria qualora il valore di contanti e

travelers cheques non superi la cifra complessiva di 10.000 US$, o l’ammontare

delle sole banconote sia inferiore a 5.000 US$. L’India vieta l’esportazione di

rupie. 6.1.8 – Clima e suggerimenti sull'abbigliamento idoneo

Le aree costiere meridionali e occidentali hanno un clima moderato,

mentre l’India settentrionale è caratterizzata da temperature estreme: 45 gradi in

estate e 4-5 gradi in inverno. Il periodo delle piogge monsoniche è luglio –

agosto. Si consiglia abbigliamento estivo al sud tutto l’anno. Al nord nei mesi

novembre-febbraio si consiglia abbigliamento invernale.

6.1.9 – Trasporti

I mezzi di trasporto locali comprendono autobus, taxi, autorisciò,

ciclorisciò e tonga (carri trainati da cavalli). Sui taxi può esserci il tassametro ma

lo troverete funzionante solo in pochissime città. Gli autorisciò a tre ruote,

chiamati anche auto o tuktuk, costano generalmente la metà di un taxi.

58

Page 59: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Nonostante le tariffe siano più alte, è preferibile affittare il taxi dall’hotel. Poiché i

tassisti parlano poco inglese, è opportuno avere l’indirizzo scritto. Il costo di un

taxi e’ di circa 12 Rs a km, a Delhi il costo di un taxi dal centro all`aeroporto

internazionale costa tra le 250 e le 300 Rs. Si sonsiglia vivamente l’utilizzo degli

autobus pubblici.

6.1.10 – Telefonia

Il prefisso internazionale dell’India è 0091. Per chiamare il numero di rete

fissa indiano 011/12.34.56.78 (dove 011 è il prefisso), ad esempio, bisognerà

comporre il prefisso internazionale 0091, il prefisso locale 11 (senza lo 0 davanti)

e infine il numero 12.34.56.78. Per chiamare in Italia, il cui prefisso internazionale

è 0039, su rete fissa, invece, è necessario digitare lo 0 del prefisso locale. Per

chiamare il numero 06/22.22.22.22, a titolo di esempio, bisognerà digitare

0039.06.22.22.22.22. In India la copertura della rete GSM è in continua crescita

e supporta i telefoni dual-band, permettendo l’utilizzo del proprio cellulare in

India. Per le informazioni sulle modalità e le tariffe di roaming, si consiglia di

contattare il proprio gestore telefonico. 6.2 – Costi di inserimento nel mercato 6.2.1 – Costi di affitto per abitazioni ed uffici

Con riferimento a Delhi, il costo mensile di affitto di un ufficio varia dale

150 – 200 rupie per piede quadro nel cosiddetto Central Business District alle 35

– 60 rupie per la “prima cintura”, rappresentata dai centri di Gurgaon e Noida,

passando per le 80 rupie al piede quadro delle zone non centrali. L’affitto di un

locale ad uso residenziale, invece, raggiunge il massimo nelle zone più lussuose,

dove viene a costare anche 100 – 150 rupie al metro quadro. A Mumbai i costi di

affitto sono generalmente più elevati del 10 – 20%.

59

Page 60: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

6.2.2 – Costi di alcuni servizi Elettricità Circa 3 – 4 rupie per KWh

Benzina

Circa 45 rupie al litro (Super senza piombo) Circa 35 rupie al litro (Diesel) Circa 20 rupie al litro (Gas)

Acqua Circa 40 paise per unità 6.3 – Indirizzi utili 6.3.1 – Rappresentanze diplomatiche indiane in Italia Embassy of India Via XX Settembre, 5 00187 Roma Tel: (+39) 06 448.46.42 – 43 – 44 – 45 Fax: (+39) 06 481.95.39 http://www.indianembassy.it/

Consulate of India Via Larga, 16 20122 Milano Tel: (+39) 02 805.76.91 – 865.337 Fax: (+39) 02 72.00.22.26

6.3.2 – Rappresentanze diplomatiche italiane in India Ambasciata d’Italia 50-E, Chandra Gupta Marg Chanakya Puri New Delhi – 110021 Tel: (+91) 011 26.11.43.55 Fax: (+91) 011 26.87.38.89 mailto:[email protected] http://www.ambnewdelhi.esteri.it/

Consolato Generale d’Italia Kanchanjunga Building, 1st floor, 72, Gopalrao Deshmukh Marg Mumbai – 400026 Tel: (+91) 022 23.80.40.71 Fax: (+91) 022 23.87.40.74 [email protected]://www.italianconsulatemumbai.com/

Consolato Generale d'Italia 3, Raja Santosh Road Alipore, Kolkata – 700027 Tel: (+91) 033 24.79.24.14 Fax: (+91)033-24793892 [email protected] http://www.italianconsulatecalcutta.com/

ViceConsolato Onorario d'Italia 4th Main Road No. 10 (old 84) Gandhi Nagar Adyar Chennai – 600020 Tel: (+91) 044 52.11.77.36

60

Page 61: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

6.3.3 – Uffici di rappresentanza delle banche italiane in India

Banca Popolare di Verona e Novara Suite n° 601 6th floor, Housefin Bhavan C-21 Bandra Kurla Complex Bandra (east) - Mumbai Tel: (+91) 02 25.66.01.34.1 Tel: (+91) 02 22.49.62.26.6 [email protected]

Banca Nazionale del Lavoro 61, Makers Chambers VI Nariman Point Mumbai – 400021 Tel: (+91) 044 28.22.66.47 – 48 Fax: (+91) 044 28.22.66.49 [email protected] 1001/1002 Mercantile House 15 Kasturba Gandhi Marg New Delhi – 110001 Tel: (+91) 011 23.32.67.07 – 23 Fax: (+91) 011 23.32.67.36 [email protected] "Jamals", 3rd Floor - B, 17 Jagannathan Road, Nungambakkam, Chennai – 600034 Tel: (+91) 044 28.22.66.47 – 8 Fax: (+91) 044 28.22.66.49 [email protected]

Banca Intesa 143, Maker Chambers VI, Nariman Point Mumbai – 400021 Tel: (+91) 022 22.87.14.00 Fax: (+91) 022 22.02.03.33 mailto:[email protected]

Banca San Paolo 64, Maker Chambers VI, Nariman Point, Mumbai – 400021 Tel: (+91) 022 22.87.42.51 Fax: (+91) 022 22.87.29.05 mailto:[email protected]

Banca Unicredit 103, Maker Chambers VI, Nariman Point, Mumbai – 400021 Tel: (+91) 022 22.81.03.50 Fax: (+91) 022 22.85.11.90 [email protected]

6.3.4 – Enti locali Reserve Bank Of India Main Building, P. B. n. 901 Shaheed Bhagat Singh Road Mumbai – 400001 Tel: (+91) 022 266.25.33 Fax: (+91) 022 26.60.817

Department of Industrial Policy and Promotion, Ministry of Industry and Commerce Udyog Bhawan New Delhi 110011 Tel: 011-23061222

61

Page 62: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

http://www.rbi.org.in/

Fax : 011-23062626 http://dipp.nic.in/

Confederation of Indian Industries 23, Institutional Area, Lodhi Road, New Delhi – 110003 Tel: (+91) 011 24.62.99.94-7 Fax: (+91) 011 24.62.16.49 http://www.ciionline.org/

The Associated Chambers of Commerce and Industry Corporate House, 147 B Gautam Nagar Gulmohar Enclave, New Delhi – 110049 Tel: (+91) 011 26.51.24.77-79 Fax: (+91) 011 26.51.21.54 http://www.assocham.org/ [email protected]

Federation of Indian Chambers of Commerce and Industry Federation House Tansen Marg New Delhi – 110001 Tel.: (+91) 011 23.73.87.60 - 70 Fax: (+91) 011 23.72.15.04 http://www.ficci.com/ mailto:[email protected]

Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry 502, Bengal Chemicals Compound Veer Savarkar Marg, Prabhadevi Mumbai – 400025 Tel: (+91) 022 24.36.81.86 Fax: (+91) 022 24.36.81.91 http://www.indiaitaly.com/ [email protected]

6.3.5 – Principali alberghi – New Delhi ASHOK HOTEL THE TAJ MAHAL HOTEL 50-B, Chanakyapury, NO. 1 Mansingh Road New Delhi - 110 021 NEW DELHI-110 011 Tel: 011/26110101 TEL:011/23026162 Fax:011/26873216,26876060 FAX:011/23026070 E-MAIL:mailto:[email protected] mailto:[email protected] WEB:http://www.ashokgroup.com/ http://[email protected]/ THE OBEROI ITC HOTEL MAURYA SHERATON DR. ZAKIR HUSSAIN MARG, DIPLOMATIC ENCLAVE, NEW DELHI-110 003 NEW DELHI-110 021 TEL:011/24363030 TEL:011/26112233 FAX:011/24360484 FAX:011/26113333 E-MAIL:mailto:[email protected] mailto:[email protected] WEB:http://www.oberoihotels.com/ http://www.welcomgroup.com/

62

Page 63: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

TAJ PALACE HOTEL HOTEL VASANT CONTINENTAL SARDAR PATEL MARG, BASANT LOK, DIPLOMATIC ENCLAVE, VASANT VIHAR, NEW DELHI-110 021 NEW DELHI-110 057 TEL:011/26110202 TEL:011/26148800 FAX:011/26110808 FAX:011/26153420 E-MAIL:mailto:[email protected] mailto:[email protected] WEB:http://www.tajhotels.cm/ http://www.jaypeehotels.com/ THE CLARIDGES LE MERIDIEN 12, AURANGZEB ROAD, WINDSOR PLACE, JANPATH, NEW DELHI-110 011 NEW DELHI-110 001 TEL:011/23010211 TEL:011/23710101 FAX:011/23010625 FAX:011/23714545 E-MAIL:mailto:[email protected] mailto:[email protected] WEB:http://www.claridges.com/ http://www.lemeridien-newdelhi.com/ HOTEL HYATT REGENCY GRAND INTERCONTINENTAL BHIKAJI CAMA PLACE, BARAKHAMBA ROAD, RING ROAD, CONNAUGHT PLACE, NEW DELHI-110 066 NEW DELHI-110 001 TEL:011/26791234 TEL:011/23411001,23709000 FAX:011/26791024 FAX:011/23412627,23412233 E-MAIL:mailto:[email protected] mailto:[email protected] WEB:http://www.delhi.hyatt.com/ http://www.interconti.com/ CROWN PLAZA SURYA CENTAUR HOTEL NEW FRIENDS COLONY, INDIRIA GANDHI INTERNATIONAL AIRPORT NEW DELHI-110 065 NEW DELHI-110 037 TEL:011/26835070 TEL:011/25652223,25696660 FAX:011/26837758 FAX:011/25652256,25652239 E-MAIL:mailto:[email protected] mailto:[email protected] WEB:http://www.thesurya.com/ http://www.centaurhotel.com/ GRAND HYATT DELHI HOTEL IMPERIAL VASANT KUNJ, PHASE-II, JANPATH, NELSON MANDELA ROAD, NEW DELHI-110 001 NEW DELHI-110 070 TEL:011/23341234,23345678 TEL:011/26121234,26705305 FAX:011/23342255 FAX:011/26705428 mailto:[email protected] E-MAIL:mailto:[email protected] http://www.theimperialindia.com/ WEB:http://www.hyatt.com/ THE PARK THE METROPOLITAN HOTEL NIKKO 15, PARLIAMENT STREET, BANGLA SAHIB ROAD, NEW DELHI-110 001 NEW DELHI-110 001 TEL:011/23743000 TEL:011/23342000

63

FAX:011/23744000 FAX:011/23343000

Page 64: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

E-MAIL:mailto:[email protected] mailto:[email protected] WEB:http://www.theparkhotels.com/ http://www.hotelnikkodelhi.com/ PARK ROYAL HOTEL TRIDENT HILTON INTERNATIONAL TRADE TOWER, 443, UDYOG VIHAR, PHASE-V, NEHRU PLACE, GURGAON-122 016 (HARYANA) NEW DELHI-110 019 TEL:0124/2450505 TEL:011/26223344 FAX:0124/2450606 FAX:011/26224288 E-MAIL:mailto:[email protected] WEB:http://www.parkroyal.com.au/ RADISSON HOTEL QUTAB HOTEL NATIONAL HIGHWAY NO. 8, SHAHEED JEET SINGH MARG, NEW DELHI-110 037 NEW DELHI-110 016 TEL:011/26779191 TEL: 011/26521234,26521010 FAX:011/26779090 FAX: 011/26960828,26968287 E-MAIL:mailto:[email protected] E-MAIL:mailto:[email protected] WEB:http://www.radisson.com/newdelhi.in WEB:http://www.fhrai.com/ – Mumbai HILTON TOWERS NARIMAN POINT MUMBAI – 400021 TEL: 022/66324343 FAX: 022/66324142 E-MAIL:

TAJ MAHAL HOTEL APOLLO BUNDER MUMBAI 400 001 TEL: 022 / 6665 3366 FAX: 022 / 66650323 E-MAIL: [email protected]

LEELA KEMPINSKI HOTEL SAHAR ANDHERI ENCLAVE MUMBAI – 400059 TEL: 022 / 56911234 FAX: 022 / 56911212 EMAIL: mailto:[email protected]

TAJ PRESIDENT HOTEL 90, CUFFE PARADE, MUMBAI - 400 005 TEL: 022/ 6665 0808 FAX: 022 / 6665 0303 EMAIL: mailto:[email protected]

mailto:[email protected]

– Kolkata THE OBEROI GRAND 15, JAWAHARLAL NEHRU ROAD KOLKATA - 700 013 TEL: 033 2249 2323 FAX: 033 2249 9427 E-MAIL: mailto:[email protected]

TAJ BENGAL 34B, BELVEDERE ROAD ALIPORE, KOLKATA - 700 027 TEL: 033 / 22233939 FAX : 033 / 22231766 EMAIL: mailto:[email protected]

64

Page 65: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

THE PARK 17 PARK STREET, KOLKATA - 700 016 TEL: 033 / 2249 9000 FAX: 033 / 2249 4000 E-MAIL: mailto:[email protected]

– Chennai THE TAJ COROMANDEL 37, MAHATMA GANDHI ROAD NUNGAMBAKKAM CHENNAI - 600 034 TEL: 044 / 6600 2827 FAX: 044 / 6600 2089 EMAIL: mailto:[email protected]

THE TAJ CONNEMARA BINNY ROAD CHENNAI - 600 002 TEL : 044 / 6600 0000 FAX : 044 / 6600 0555 EMAIL: mailto:[email protected]

THE FISHERMAN’S COVE COVELONG BEACH KANCHIPURAM DISTRICT 603 112 TAMIL NADU TEL: 044 / 6741 3333 FAX : 044 / 6741 3330 E-MAIL: mailto:[email protected]

THE TRIDENT 1/24 G.S.T. ROAD CHENNAI – 600 027 TEL: 044 / 22344747 FAX: 044 / 22346699 E-MAIL: mailto:[email protected]

6.3.6 – Uffici Alitalia Mumbai Industrial Assurance Building Veer Nariman Road Churchgate Mumbai - 400001 Tel: (+91) 022 22045018 Fax: (+91) 022 22040167

New Delhi 19, Kasturba Gandhi Marg, New Delhi - 110001 Tel: (+91) 011 33.11.019

65

Page 66: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

6.4 – Siti internet 6.4.1 – Ministeri ed altri enti governativi

Prime Minister's Office http://pmindia.nic.in/

Supreme Court of India http://supremecourtofindia.nic.in/

Ministry of Agriculture

Department of Agriculture Research & Education

http://dare.nic.in

Department of Agriculture and Co-operation

http://agricoop.nic.in

Department of Animal Husbandry and Dairying

http://dahd.nic.in

Department of Food Processing Industries

http://mofpi.nic.in

Department of Agriculture and Research / ICAR

http://www.icar.org.in

Ministry of Agro & Rural Industries

http://ari.nic.in

Department of Atomic Energy http://www.dae.gov.in/

Department of Ocean Development

http://dod.nic.in

Indian Space Research Organisation

http://www.isro.org

Department of Development of North Eastern Region

http://www.northeast.nic.in

66

Page 67: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Ministry of Chemical and Fertilizers

Department of Chemicals and Petrochemicals

http://chemicals.nic.in

Department of Fertilizers http://fert.nic.in/

Ministry of Civil Aviation http://civilaviation.nic.in/

Directorate General of Civil Aviation(DGCA)

http://dgca.nic.in/

Ministry of Coal http://coal.nic.in/

Ministry of Commerce and Industry

Department of Industrial Policy & Promotion

http://dipp.nic.in/

Department of Commerce http://commerce.nic.in/

Directorate General of Foreign Trade

http://dgft.delhi.nic.in

Department of Explosives http://explosives.nic.in/

Secretariat for Industrial Assistance(SIA)

http://siadipp.nic.in

Office of the Economic Adviser http://eaindustry.nic.in

Office of the Controller General of Patents, Designs and Trademarks

http://patentoffice.nic.in

Tariff Commission http://tc.nic.in

Department of Supply http://commin.nic.in/dos

Directorate General of Supplies & Disposals(DGS&D)

http://dgsnd.gov.in

Ministry of Consumer Affairs, Food & Public Distribution

http://fcamin.nic.in

67

Page 68: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Bureau of Indian Standards http://www.bis.org.in

National Test House http://nth.nic.in/

Ministry of Communications & Information Technology

Department of Information Technology

National Informatics Centre http://www.nic.in

Department of Telecom http://www.dotindia.com/

Department of Post http://www.indiapost.org/

Ministry of Defence http://mod.nic.in/

Ministry of Disinvestment http://www.divest.nic.in

Ministry of Environment and Forests http://envfor.nic.in/

Ministry of External Affairs http://www.mea.gov.in/

Counsular Passport & Visa Division http://passport.nic.in/

Ministry of Finance http://finmin.nic.in/

Department of Company Affairs http://dca.nic.in

Central Board of Excise and Customs http://www.cbec.gov.in

Income Tax Department http://www.incometaxindia.gov.in

Central Bureau of Narcotics http://cbn.nic.in/

Income Tax Department, Delhi http://incometaxdelhi.nic.in/

Board for Industrial &Financial Reconstruction

http://bifr.nic.in/

http://www.mit.gov.in

68

Page 69: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Indian Investment Centre http://iic.nic.in

Ministry of Food Processing Industries

http://mofpi.nic.in

Ministry of Health & Family Welfare http://mohfw.nic.in/

Department of Indian Systems of Medicines & Homeopathy

http://indianmedicine.nic.in

Ministry of Heavy Industries & Public Enterprises

Department of Public Enterprises http://www.dpe.nic.in/

Department of Heavy Industry http://dhi.nic.in/

Ministry of Home Affairs http://mha.nic.in/

Department of Official Language http://rajbhasha.nic.in/

Ministry of Human Resource Development

Department of Education http://www.education.nic.in/

Department of Women and Child Development

http://wcd.nic.in

Ministry of Information and Broadcasting http://mib.nic.in/

Press Information Bureau(PIB) http://pib.nic.in/

Ministry of Labour http://labour.nic.in/

Ministry of Law and Justice http://lawmin.nic.in

Ministry of Mines http://mines.nic.in

Ministry of Non-conventional Energy Sources

http://mnes.nic.in/

69

Page 70: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Department of Ocean Development (DOD) http://dod.nic.in

Ministry of Parliamentary Affairs http://mpa.nic.in/

Ministry of Personnel, Public Grievances and Pension

http://persmin.nic.in/

Department of Administrative Reforms & Public Grievances

http://darpg.nic.in

Central Bureau of Investigation http://cbi.nic.in/

Institute of Secretariat Training & Management (ISTM)

http://istm.nic.in/

Staff Selection Commission(SSC) http://ssc.nic.in/

Ministry of Petroleum and Natural Gas http://petroleum.nic.in/

Planning Commission http://planningcommission.nic.in/

Ministry of Power http://powermin.nic.in/

Ministry of Railways http://www.indianrail.gov.in

Ministry of Road Transport & Highways http://morth.nic.in

Ministry of Rural Development http://rural.nic.in/

Ministry of Science and Technology http://mst.nic.in

Department of Science & Technology http://dst.nic.in

Department of Scientific and Industrial Research

http://dsir.nic.in/

The Council of Scientific and Industrial Research(CSIR)

http://www.csir.res.in/

70

Page 71: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Department of Biotechnology http://dbtindia.nic.in

Ministry of Shipping http://shipping.nic.in

Ministry of Small Scale Industries http://ssi.nic.in/

Small Industries Development Organisation

http://www.laghu-udyog.com

Ministry of Statistics and Programme Implementation

http://mospi.nic.in/

Ministry of Social Justice and Empowerment

http://socialjustice.nic.in/

Ministry of Steel http://steel.nic.in

Development Commissioner for Iron and Steel

http://dcis.nic.in/

Ministry of Textiles http://texmin.nic.in/

Ministry of Tourism and Culture

Department of Tourism http://tourismofindia.com/

Department of Culture http://www.indiaculture.org

Ministry of Tribal Affairs http://tribal.nic.in/

Ministry of Urban Development and Poverty Alleviation

http://urbanindia.nic.in/

Ministry of Water Resources http://wrmin.nic.in/

Ministry of Youth Affairs & Sports http://yas.nic.in

71

Page 72: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Central Vigilance Commission(CVC) http://cvc.nic.in/

Comptroller and Auditor General of India http://cag.nic.in/

National Human Rights Commission(NHRC)

http://nhrc.nic.in/

Reserve Bank of India http://www.rbi.org.in 6.4.2 - Banche

Reserve Bank of India: http://www.rbi.org.in

State Bank of India: http://statebankofindia.com

Punjab National Bank: www.pnbindia.com

Bank of India: http://www.bankofindia.com/home/

UTI Bank: http://www.utibank.com

Canara Bank Relief & Welfare Society: http://www.mathruchhaya.org/

Oriental Bank of Commerce: http://www.obcindia.com

Union Bank of India: www.unionbankofindia.com

Indian Overseas Bank: http://iob.com

ICICI Bank: http://www.icicibank.com

Export Import Bank of India: http://www.eximbankindia.com

HDFC Bank: http://www.hdfcbank.com

IDBI Bank: http://www.idbibank.com

Industrial Development Bank of India: http://www.idbi.com

6.4.3 - Associazioni di categoria Federation of Indian Chambers of Commerce & Industry (FICCI):

www.ficci.com

Confederation of Indian industries (CII): www.ciionline.com

The Associated Chambers of Commerce and Industry of India (ASSOCHAM):

www.assocham.org

Federation of Indian Export Organizations (FIEO): www.fieo.com

72

Page 73: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

National Association of Software and Service Companies (NASSCOM):

www.nasscom.org

Manufacturers Association for Information Technology (MAIT): www.mait.com

Indian Electrical and Electronics Manufacturers Association (IEEMA):

www.ieema.org

Automotive Component Manufacturers Association of India (ACMA):

www.indianauto.com/

Associaton of Indian Automobile Manufacturers (AIAM): www.planetindia.net

National Stock Exchange (NSE): www.nse-india.com

6.4.4 - Enti fieristici India Trade Promotion Organization: www.indiatradepromotion.org

6.4.5 - Principali alberghi Taj hotels: www.tajhotels.com

Oberoi hotels: www.oberoihotels.com

Inter-continantal hotels: www.interconti.com

Hyatt hotels: www.hyatt.com

6.4.6 - Radio e Televisione

All India Radio (stazione pubblica): http://air.kode.net

Doordarshan (tv pubblica):www.ddindia.com

Zee TV www.zeetelevision.com

Sony Entertainment Television (Tv privata): www.setindia.com

Star TV (Tv privata): http://www.startv.com/eng/index.cfm

6.4.7 - Giornali - Riviste specializzate

Giornali in inglese: The Economic Times: http://www.economictimes.com maggior quotidiano

di informazione economica

73

Page 74: INDIA · un’interessante opportunità di cooperazione. Le carenze infrastrutturali hanno sensibilmente rallentato, nei decenni passati, la crescita economica indiana. I governi

Business Standard: www.business-standard.com

The Times of India: www.timesofindia.com

The Hindustan Times: www.hindustantimes.com (quotidiano nazionale a

maggiore tiratura)

The Hindu: www.hinduonline.com

The Indian Express: www.indian-express.com

Riviste in inglese:

Business World: www.businessworldindia.com

India Today: www.india-today.com

Business Today: www.india-today.com/btoday

Outlook: www.outlookindia.com

6.4.8 - Repertori/Portali

www.tpyponline.com

www.trade-india.com

www.Indianyellowpages.com

www.Indiamart.com

www.Indiamarkets.com

www.indiainfoline.com

6.4.9 - Motori di ricerca

Yahoo: http://in.yahoo.com/

India on line: www.indiaonline.com

123 India: www.123india.com

Indya: www.indya.com

National Informatics Centre: www.nic.in

74