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LIBRI A cura di LUDOVICA RICCIARDI pag.diciassette pag.sedici Il Paginone Il Paginone 14. 14-27luglio2008 N°14. 14-27luglio2008 MARCO FRATTINI, responsabile marketing consumer di Wind-Infostrada È l’unione che fa la forza. O almeno questa è la convin- zione di Fastweb, principale sponsor della nascita di un associazione in grado di raggruppare tut- ti gli operatori di tv via Internet italiani. Una misura d’emergenza per la nascente Iptv italiana? In effetti l’idea nasce dalla constata- zione della debolezza della piattaforma tv. E dalla convinzione che questa debo- lezza dipenda in larga misura dalla scarsa conoscenza della sua esistenza presso il grande pubblico. Da qui la proposta di alleanza lanciata da Fastweb, pioniere dell’Iptv italiana. All’organismo collegiale sarebbe affidato il compito di promuovere campagne di pubblicità istituzionali, or- ganizzare convegni sulla tv via Internet e accendere i riflettori sui vantaggi offerti da video on demand, replay tv e funzionalità di storage dei contenuti. “Non tutti sanno che con l’Iptv è possibile rivedere tutta la programmazione televisiva delle ultime 48 ore e acquistare film decidendo libera- mente l’orario di inizio - dice Alessandro Petazzi, Head of Video e Iptv di Fastweb -: si tratta di punti di forza che distinguono l’Iptv dalle altre piattaforme e che possono avere un grande appeal commerciale se pubblicizzate in modo adeguato”. La proposta di Fastweb, ora al vaglio degli altri operatori, riflette la volontà di battere nuove strade per tentare di risol- levare le sorti di un mercato che stenta a decollare. Sono appena 300mila (secondo gli ultimi dati resi pubblici, arrotondati per eccesso) gli utenti italiani abbonati ai servizi di tv in banda larga. Pochissimi se paragonati ai 2,7 milioni della Francia e ai 600mila della Spagna (dati e-Media Institute), dove i primi servizi sono stati lanciati solo al principio del 2007, in ritar- do quindi rispetto all’Italia dove il calcio di inizio risale addirittura al 2001 (con la nascita della tv di Fastweb). Ma quali e quanti sono i problemi che penalizzano l’Iptv italiana impedendole di centrare il successo di mercato? La mancanza di informazione può avere il suo peso, certo, ma all’estero anche in assenza di consorzi e associazioni il successo di pubblico è stato raggiunto con relativa facilità. “Ci sono una molteplicità di fattori che hanno frenato la diffusione della tv via Internet in Italia - sostiene Duccio Vitale, analyst e vice-president della società di analisi di mercato Bain&Co -. Hanno pesato soprattutto la mancanza di connessioni Internet in banda larga ca- paci di veicolare con la necessaria qualità i servizi video e l’assenza di contenuti pre- giati, come film, fiction e serial, in grado di dare un vantaggio competitivo all’Iptv rispetto alle altre piattaforme a pagamento, satellite in testa”. Due ostacoli che hanno penalizzato a lungo il business degli operatori, ma che ora potrebbero essere in via di risoluzio- ne. Novità dal primo fronte, quello della disponibilità di banda: le connessioni a In- ternet veloci - da 4 a 6 Mbps - sono ormai molto diffuse sul territorio e nei prossimi Ci sono solo 300mila abbonati italiani alla tv in broadband contro i 2,7 milioni della Francia Allarme? No, dicono gli analisti E intanto si vaglia l’ipotesi di un’alleanza fra operatori mesi chi deciderà di sottoscrivere un ab- bonamento di Iptv avrà la (quasi) certezza di poter contare su una buona qualità dei servizi. Utilizzando i nuovi standard di compressione Mpeg4, infatti, si possono trasportare contenuti a una velocità di connessione di soli 3,2 Mbps e con una qualità delle immagini superiore a quella del satellite. Più complessa, ma in evoluzione, la partita dei contenuti. Fino ad ora gli ope- ratori Iptv non sono riusciti a riversare nei loro pacchetti di offerta contenuti dal forte appeal commerciale. Fatta eccezione per alcuni canali te- matici e cataloghi di film a pagamento (ancora piuttosto scarni), gli operatori non sono riusciti a mettere in campo offerte in grado di competere ad armi pari con quelle di Sky. Non solo, va anche aggiunto che una buona fetta degli abbonati attuali ha scelto la tv via Internet come alternativa tecnologica alla parabola per acquistare il pacchetto Sky (messo in vendita da tutti e quattro gli operatori). Per gli analisti la cronica debolezza commerciale dimostrata fino ad ora dai player tricolori ha almeno due cause tra loro correlate. In primo luogo lo scarso numero di abbonati: “Quando si hanno pochi utenti non ci so- no le risorse economiche per acquistare grandi titoli” puntualizza Augusto Preta, presidente di IT media Consulting. Ma non va sottovalutato il ruolo giocato dal- le grandi major che non nutrendo ancora fiducia sul nuovo mezzo relegano l’Iptv in fondo alla lista delle piattaforme con cui contrattare la vendita di film e fiction. “Le case cinematografiche non vogliono pestare i piedi a Sky e Blockbuster, i loro principali acquirenti, che considerano l’Ip- tv un competitor in grado di cannibalizzare quote di mercato di home entertainement”, puntualizza Preta. Ma uno spiraglio si intravede anche su questo fronte. Secondo la maggior parte degli osservatori del mercato, di qui al 2011 gli utenti italiani di Iptv sono destinati a lievitare in modo significativo. “Nel giro di tre anni gli abbonati ai servizi raggiungeranno quota 1,8 milioni proiet- tando l’Italia al sesto posto mondiale per diffusione dei servizi di tv via Internet” sostiene Vitale. A quel punto gli operato- ri avranno raggiunto una massa critica di utenti tale da poter contare su risorse di cassa sufficienti per acquistare contenuti pregiati. ENRICOGARDUMI Piattaforme. L’Iptv italiana non decolla. Per ora: ma le premesse ci sono tutte Vitale (Bain): «Assenza strutturale di contenuti in grado di dare vantaggio competitivo all’Iptv rispetto ad altre piattaforme pay» La tv che corre su Internet Un’eterna promessa? Fastweb punta sulla tecnologia ReplayTv, Videorec e My Media Center i servizi per gli utenti Ha un parco di 170mila utenti l’Iptv di Fastweb, la prima compagnia ad aver lanciato in Europa, nel lontano 2002, la televisione via Internet. La piattaforma di Fastweb è stata anche la prima ad offrire ai propri clienti le funzionalità di ReplayTv, che permette di guardare le ultime 48 ore di pro- grammazione dei principali canali generalisti, e il servizio Videorec, un personal video recorder di rete con cui è pos- sibile registrare i programmi senza il supporto di un video- registratore. Un’altra novità tecnologica è My Media Center, un sistema grazie al quale si può ascoltare la musica, guar- dare fotografie archiviate sul pc, direttamente dal televisore (tramite collegamento Lan). I contenuti a pagamento sono suddivisi in diversi contenitori. Sui canali Ontv e Rai Click si trovano film, cartoni animati e altri programmi di prima visio- ne mentre Cartoon network offre on demand una selezione dei cartoni animati più famosi. “Per il prossimo autunno arricchiremo la nostra offerta di contenuti e presenteremo altre novità che sono già in cantiere”, assicura Alessandro Petazzi, Head of Media & IPTV di Fastweb. A.PETAZZI (in basso) Head of media and Iptv Fastweb Secondo un’indagine di Juniper Networks il 61,3% degli italiani ritiene che l’Iptv avrà in futuro un ruolo sempre più importante. Secondo la società d’analisi Infonetics nel 2009 saranno 53,7 milioni gli utenti mondiali di Iptv e il mercato varrà 38 miliardi di dollari. U tenti in crescita per Alice Home Tv. La tv via Adsl di Telecom Italia ha raggiunto quota 136mila abbonati (ultimi dati uffi- ciali rilasciati a marzo 2008), in netto incremento rispetto ai 70mila dichia- rati a fine 2007. Il recente successo di pubblico è in parte il risultato del modello di business scelto dall’ope- ratore. Il servizio Iptv base è infatti offerto gratuitamente a tutti i clienti che sottoscrivono un abbonamento Alice flat 7 mega o 20 mega. Si tratta della stessa scelta fatta dai provider di tv via Internet francesi, che offrendo connessioni veloci con pacchetti vi- deo inclusi hanno rastrellato in soli tre anni oltre 2,5 milioni di abbonati. “In questo modo le Telco guadagnano di meno ma allargano velocemente la base di utenti per poi sperare di fare cassa con la vendita di contenu- ti pay” - sottolinea Preta, presidente di IT Media Consulting. Sul fronte dell’offerta di contenuti Alice Home TV ha un bouquet on demand a paga- mento diviso per aree tematiche. Si va dai film (suddivisi nelle categorie azione, commedia, drammatico, family, fantascienza, Horror, thriller e sentimentale, all’intrattenimento) all’intrattenimento (serie tv, prodot- ti Rai Fiction, sit-com realizzate in esclusiva per Alice Home tv, concerti live e on demand) fino a canali de- dicati a costume e società, attualità e programmi per bambini. La sezione di film Poltronissima offre invece, a pagamento, i film più recenti a sei mesi dall’uscita nelle sale cinema- tografiche. Fresco di inaugurazione è Bonsai, il canale tematico prodotto da Ende- mol e dedicato agli utenti under 30, caratterizzato da format brevi della durata compresa tra 30 secondi e 60 minuti. Il palinsesto, scandito in 20 aree tematiche, propone un mix di intrattenimento e informazione. Il 10% della programmazione di Bon- sai è costituito da contenuti realizzati direttamente dagli utenti. Telecom-Alice: video gratis a chi compra l’Adsl ABBONATI Alice home Tv ha raggiunto il numero di 136mila utenti È nata sotto il segno di una stretta sinergia con il Web l’Iptv di Wind. L’interattività consentita dalla tecnologia broadband viene infatti utilizzata dall’operatore per traghettare sulla tv contenuti Internet come Youtube, videogiochi, news e orosco- pi. Dal prossimo autunno sarà anche arricchito lo spicchio in pay-per-view dell’offerta, che oggi conta 1.000 titoli di film on demand. “Puntiamo a convogliare su un’unica piattaforma ibrida sia i contenuti acquisiti direttamente sia quelli del pacchetto Sky e del digitale terrestre” spiega Marco Frattini, responsabile marketing consumer di Wind-Infostrada. Anche Wind punta a valorizzare le funzionalità tecnologiche della piattaforma Iptv: “Presto partiremo con i servizi di time shifting della programma- zione in chiaro mentre abbiamo già lanciato le funzionalità di personal video recording, che permettono agli utenti di archivia- re film e programmi su un hard disk da 160 Gigabyte presente in rete” puntualizza Frattini. Il set-top-box di Wind è realizzato con tecnologia Microsoft e permette agli utenti di modificare il palinsesto dei canali. Wind strizza l’occhio al Web 2.0 «La tv di Tiscali costruita sui desideri degli utenti» Palinsesti personalizzati e molti canali tematici per lanciarsi alla conquista del mercato «F acile da utilizzare, ricca di contenuti e all’avanguar- dia dal punto di vista tecnologico». Fabrizio Meli, direttore della di- visione digital tv di Tiscali Italia ha l’espressione soddisfatta di chi, dovendo fare una cosa, ritiene di averla fatta nel miglior modo pos- sibile: “Nella nostra piattaforma di Iptv siamo riusciti a condensare gli ingredienti giusti per distinguerci dai nostri competitor e puntare a un buon successo di mercato”. Quali sono le caratteristiche più innovative dell’Iptv di Ti- scali? Ce ne sono tante, ma affrontiamo prima quelle di carattere tecnolo- gico. La nostra Iptv è la prima che abbatte il muro tra i canali broa- dcasting lineari, ossia quelli della tv generalista, i contenuti tematici e quelli di video on demand. Attraver- so l’utilizzo di un’unica interfaccia grafica di semplice ed immediato utilizzo abbiamo messo a punto una guida ai programmi che mette insieme tutta la nostra offerta. Il vantaggio è che l’utente non è più costretto ad aprire più contenitori per cercare quello che vuole, ma accede a tutto da un unico punto di ingresso. E c’è di più. Abbia- mo destinato uno spicchio della schermata iniziale al passaggio continuo di promo e trailer di film e programmi, in modo tale da aiuta- re l’utente nella scelta dei contenuti più graditi. Si tratta di due novità assolute nel panorama italiano della tv via Internet cui, per rendere più appetibile la nostra offerta, abbiamo deciso di aggiungere alcuni servizi già offerti dai nostri concorrenti. È questo il caso del servizio di replay tv, che consente a tutti gli utenti di visionare on demand le ultime 48 ore di programmazione tv dei prin- cipali canali generalisti. Anche Fastweb offre questo servizio e da più tempo di Ti- scali. È vero, ma noi rendiamo dispo- nibili i replay dei programmi già 10 minuti dopo il loro inizio mentre Fastweb solo 24 ore dopo. Inoltre per accedere alla replay tv di Tiscali è sufficiente sintonizzarsi sul canale scelto e schiacciare un pulsante per risalire alla programmazione delle ore precedenti. Altre novità? Abbiamo voluto dare massima libertà agli utenti nella creazione di canali personalizzati. In che modo? Ogni utente può pescare i con- tenuti che vuole, sia all’interno dei nostri canali tematici sia nei palinsesti dei canali generalisti, per crearsi un canale completa- mente personalizzato dove è lui a decidere orario di inizio e tipologia dei programmi. L’Iptv italiana ha sempre do- vuto fare i conti con connessioni in banda larga non sempre in grado di veicolare i contenuti video con qualità soddisfacente. Anche voi avete questo proble- ma? Per ricevere la nostra Iptv basta una connessione a 2,8 Mbps. Noi offriamo Adsl a 8 mega a tutti i no- stri utenti che sono quindi in grado di navigare e guardare l’Iptv nello stesso momento. Inoltre, grazie all’utilizzo dello standard di com- pressione video Mpeg 4, la qualità delle immagini che trasportiamo è più alta senza aumentare la quan- tità di banda utilizzata. Questo ci permetterà di iniziare a trasmettere entro un paio di mesi contenuti vi- deo in alta definizione. Sul fronte dei contenuti cosa offre l’Iptv di Tiscali? Una vasta gamma di canali tematici studiati per soddisfare i gusti del nostro pubblico. La tv via Internet consente un accurato monitoraggio del consumo indivi- duale di contenuti, ed è partendo da questa conoscenza che abbiamo deciso di realizzare un canale inte- ramente dedicato ai film d’azione, uno per il cinema d’autore italiano ed internazionale, un canale per i film horror, uno in partnership con la Fandango production e diversi dedicati ai bambini. Enrico Gardumi «Abbiamo adottato un’unica schermata iniziale come vetrina dell’intera offerta per orientare la scelta degli utenti» L’intervista. Per Fabrizio Meli la ricetta giusta è il mix tra offerta e semplicità Si intitola “Provocazioni manageriali” e, nello spirito dell’autore - una carriera di manager in molte aziende Ict - il volume appare una provo- cazione anche dal punto di vista grafico dove testo, immagini, disegni, annotazioni si sviluppano al ritmo tumultuoso del web o, se volete, di un video- clip. Ma l’apparenza non inganni: dietro una formula leggera e scherzosa si raccolgono, come dice il sot- totitolo “idee stimolanti e non convenzionali per scatenare il talento nelle organizzazioni”. E parlare di talento, oggi, vuol dire andare controcorrente. Provocazioni manageriali DI BEPPE CARRELLA 135 PAGINE, 10 EURO APOGEO L’Italia si riuta di entrare nella “terza rivoluzione industriale”, fatta di globalizza- zione, informatica, Internet. La mancanza di talenti è un aspetto del declino italiano. Il ta- lento non è un dato naturale, ma un prodotto di un sistema che va orientato attraverso po- litiche d’investimento, economiche e non può essere relegato dibattiti sulla ricerca o sui gio- vani. Saper coltivare e valorizzare il talento non è un optional, ma un imperativo per com- petere nell’economia di oggi, che chiama in causa tutti i principali attori del nostro sistema socio-economico: università, imprese, sistema sociale e terri- toriale. Il fallimento italiano è rintracciabile in problemi e ritardi in ciascuno di questi ambiti, che il libro analizza e discute in pro- fondità, proponendo anche alcune soluzioni strutturali per affrontare il problema. Talento da svendere DI IRENE TINAGLI 191 PAGINE, 14,50 EURO EINAUDI YouTube: chi c’è dentro e chi c’è dietro. Storia, battaglie e curiosità raccontate con un linguaggio chiaro e un occhio attento alla realtà italiana. L’obiettivo del libro è aiutare a saperne di più e cominciare anche a capirne qual- cosa. I blog hanno trasformato la gente comune in giornalisti, YouTube trasforma la gente comune in celebrità. Con un cd-rom per navigare tra i video più divertenti, più famosi, o innovativi e un’intervista a Daniele Silvestri. YouTube. La storia DI GLAUCO BENIGNI 255 PAGINE, 16.80 EURO MAGAZZINI SALANI

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LIBRIA cura di LUDOVICA RICCIARDI

pag.diciassettepag.sedici Il PaginoneIl Paginone N°14. 14-27luglio2008N°14. 14-27luglio2008

MARCO FRATTINI, responsabile marketing consumer di Wind-Infostrada

È l’unione che fa la forza. O almeno questa è la convin-zione di Fastweb, principale sponsor della nascita di un

associazione in grado di raggruppare tut-ti gli operatori di tv via Internet italiani. Una misura d’emergenza per la nascente Iptv italiana?

In effetti l’idea nasce dalla constata-zione della debolezza della piattaforma tv. E dalla convinzione che questa debo-lezza dipenda in larga misura dalla scarsa conoscenza della sua esistenza presso il grande pubblico. Da qui la proposta di alleanza lanciata da Fastweb, pioniere dell’Iptv italiana. All’organismo collegiale sarebbe affidato il compito di promuovere campagne di pubblicità istituzionali, or-ganizzare convegni sulla tv via Internet e accendere i riflettori sui vantaggi offerti da video on demand, replay tv e funzionalità di storage dei contenuti. “Non tutti sanno che con l’Iptv è possibile rivedere tutta la programmazione televisiva delle ultime 48 ore e acquistare film decidendo libera-mente l’orario di inizio - dice Alessandro Petazzi, Head of Video e Iptv di Fastweb -: si tratta di punti di forza che distinguono l’Iptv dalle altre piattaforme e che possono avere un grande appeal commerciale se pubblicizzate in modo adeguato”.

La proposta di Fastweb, ora al vaglio degli altri operatori, riflette la volontà di battere nuove strade per tentare di risol-levare le sorti di un mercato che stenta a decollare. Sono appena 300mila (secondo gli ultimi dati resi pubblici, arrotondati per eccesso) gli utenti italiani abbonati ai servizi di tv in banda larga. Pochissimi se paragonati ai 2,7 milioni della Francia e ai 600mila della Spagna (dati e-Media Institute), dove i primi servizi sono stati lanciati solo al principio del 2007, in ritar-do quindi rispetto all’Italia dove il calcio di inizio risale addirittura al 2001 (con la nascita della tv di Fastweb).

Ma quali e quanti sono i problemi che penalizzano l’Iptv italiana impedendole

di centrare il successo di mercato? La mancanza di informazione può avere il suo peso, certo, ma all’estero anche in assenza di consorzi e associazioni il successo di pubblico è stato raggiunto con relativa facilità.

“Ci sono una molteplicità di fattori che hanno frenato la diffusione della tv via Internet in Italia - sostiene Duccio Vitale, analyst e vice-president della società di analisi di mercato Bain&Co -. Hanno pesato soprattutto la mancanza di connessioni Internet in banda larga ca-paci di veicolare con la necessaria qualità i servizi video e l’assenza di contenuti pre-giati, come film, fiction e serial, in grado di dare un vantaggio competitivo all’Iptv rispetto alle altre piattaforme a pagamento, satellite in testa”.

Due ostacoli che hanno penalizzato a lungo il business degli operatori, ma che ora potrebbero essere in via di risoluzio-ne. Novità dal primo fronte, quello della disponibilità di banda: le connessioni a In-ternet veloci - da 4 a 6 Mbps - sono ormai molto diffuse sul territorio e nei prossimi

Ci sono solo300mila abbonati

italiani alla tv

in broadbandcontro i 2,7

milioni della Francia

Allarme? No, diconogli analisti

E intanto si vaglial’ipotesi

di un’alleanzafra operatori

mesi chi deciderà di sottoscrivere un ab-bonamento di Iptv avrà la (quasi) certezza di poter contare su una buona qualità dei servizi. Utilizzando i nuovi standard di compressione Mpeg4, infatti, si possono trasportare contenuti a una velocità di connessione di soli 3,2 Mbps e con una qualità delle immagini superiore a quella del satellite.

Più complessa, ma in evoluzione, la

partita dei contenuti. Fino ad ora gli ope-ratori Iptv non sono riusciti a riversare nei loro pacchetti di offerta contenuti dal forte appeal commerciale.

Fatta eccezione per alcuni canali te-matici e cataloghi di film a pagamento (ancora piuttosto scarni), gli operatori non sono riusciti a mettere in campo offerte in grado di competere ad armi pari con quelle di Sky. Non solo, va anche aggiunto che

una buona fetta degli abbonati attuali ha scelto la tv via Internet come alternativa tecnologica alla parabola per acquistare il pacchetto Sky (messo in vendita da tutti e quattro gli operatori). Per gli analisti la cronica debolezza commerciale dimostrata fino ad ora dai player tricolori ha almeno due cause tra loro correlate. In primo luogo lo scarso numero di abbonati: “Quando si hanno pochi utenti non ci so-no le risorse economiche per acquistare grandi titoli” puntualizza Augusto Preta, presidente di IT media Consulting. Ma non va sottovalutato il ruolo giocato dal-le grandi major che non nutrendo ancora fiducia sul nuovo mezzo relegano l’Iptv in fondo alla lista delle piattaforme con cui contrattare la vendita di film e fiction. “Le case cinematografiche non vogliono pestare i piedi a Sky e Blockbuster, i loro principali acquirenti, che considerano l’Ip-tv un competitor in grado di cannibalizzare quote di mercato di home entertainement”, puntualizza Preta.

Ma uno spiraglio si intravede anche su questo fronte. Secondo la maggior parte degli osservatori del mercato, di qui al 2011 gli utenti italiani di Iptv sono destinati a lievitare in modo significativo. “Nel giro di tre anni gli abbonati ai servizi raggiungeranno quota 1,8 milioni proiet-tando l’Italia al sesto posto mondiale per diffusione dei servizi di tv via Internet” sostiene Vitale. A quel punto gli operato-ri avranno raggiunto una massa critica di utenti tale da poter contare su risorse di cassa sufficienti per acquistare contenuti pregiati.

ENRICOGARDUMI

Piattaforme. L’Iptv italiana non decolla. Per ora: ma le premesse ci sono tutte

Vitale (Bain): «Assenza strutturale di contenuti in grado di dare vantaggio competitivo all’Iptv rispetto ad altre piattaforme pay»

La tv che corre su InternetUn’eterna promessa?

Fastweb punta sulla tecnologiaReplayTv, Videorec e My Media Center i servizi per gli utentiHa un parco di 170mila utenti l’Iptv di Fastweb, la prima compagnia ad aver lanciato in Europa, nel lontano 2002, la televisione via Internet. La piattaforma di Fastweb è stata anche la prima ad offrire ai propri clienti le funzionalità di ReplayTv, che permette di guardare le ultime 48 ore di pro-grammazione dei principali canali generalisti, e il servizio Videorec, un personal video recorder di rete con cui è pos-sibile registrare i programmi senza il supporto di un video-registratore. Un’altra novità tecnologica è My Media Center, un sistema grazie al quale si può ascoltare la musica, guar-dare fotografie archiviate sul pc, direttamente dal televisore (tramite collegamento Lan). I contenuti a pagamento sono suddivisi in diversi contenitori. Sui canali Ontv e Rai Click si trovano film, cartoni animati e altri programmi di prima visio-ne mentre Cartoon network offre on demand una selezione dei cartoni animati più famosi. “Per il prossimo autunno arricchiremo la nostra offerta di contenuti e presenteremo altre novità che sono già in cantiere”, assicura Alessandro Petazzi, Head of Media & IPTV di Fastweb.

A.PETAZZI(in basso) Head of media and Iptv Fastweb

Secondo un’indagine di Juniper Networks il 61,3% degli italiani ritiene che l’Iptv avrà in futuro un ruolo sempre più importante.

Secondo la società d’analisi Infonetics nel 2009 saranno 53,7 milioni gli utenti mondiali di Iptv e il mercato varrà 38 miliardi di dollari.

Utenti in crescita per Alice Home Tv. La tv via Adsl di

Telecom Italia ha raggiunto quota 136mila abbonati (ultimi dati uffi-ciali rilasciati a marzo 2008), in netto incremento rispetto ai 70mila dichia-rati a fine 2007. Il recente successo di pubblico è in parte il risultato del modello di business scelto dall’ope-ratore. Il servizio Iptv base è infatti offerto gratuitamente a tutti i clienti che sottoscrivono un abbonamento Alice flat 7 mega o 20 mega. Si tratta

della stessa scelta fatta dai provider di tv via Internet francesi, che offrendo connessioni veloci con pacchetti vi-deo inclusi hanno rastrellato in soli tre anni oltre 2,5 milioni di abbonati. “In questo modo le Telco guadagnano di meno ma allargano velocemente la base di utenti per poi sperare di fare cassa con la vendita di contenu-ti pay” - sottolinea Preta, presidente di IT Media Consulting. Sul fronte dell’offerta di contenuti Alice Home TV ha un bouquet on demand a paga-

mento diviso per aree tematiche. Si va dai film (suddivisi nelle categorie azione, commedia, drammatico, family, fantascienza, Horror, thriller e sentimentale, all’intrattenimento) all’intrattenimento (serie tv, prodot-ti Rai Fiction, sit-com realizzate in esclusiva per Alice Home tv, concerti live e on demand) fino a canali de-dicati a costume e società, attualità e programmi per bambini. La sezione di film Poltronissima offre invece, a pagamento, i film più recenti a sei

mesi dall’uscita nelle sale cinema-tografiche.

Fresco di inaugurazione è Bonsai, il canale tematico prodotto da Ende-mol e dedicato agli utenti under 30, caratterizzato da format brevi della durata compresa tra 30 secondi e 60 minuti. Il palinsesto, scandito in 20 aree tematiche, propone un mix di intrattenimento e informazione. Il 10% della programmazione di Bon-sai è costituito da contenuti realizzati direttamente dagli utenti.

Telecom-Alice: video gratis a chi compra l’Adsl

ABBONATIAlice home Tv ha raggiunto il numero di 136mila utenti

È nata sotto il segno di una stretta sinergia con il Web l’Iptv di Wind. L’interattività consentita dalla tecnologia broadband viene infatti utilizzata dall’operatore per traghettare sulla tv contenuti Internet come Youtube, videogiochi, news e orosco-pi. Dal prossimo autunno sarà anche arricchito lo spicchio in pay-per-view dell’offerta, che oggi conta 1.000 titoli di film on demand. “Puntiamo a convogliare su un’unica piattaforma ibrida sia i contenuti acquisiti direttamente sia quelli del pacchetto Sky e del digitale terrestre” spiega Marco Frattini, responsabile marketing consumer di Wind-Infostrada. Anche Wind punta a valorizzare le funzionalità tecnologiche della piattaforma Iptv: “Presto partiremo con i servizi di time shifting della programma-zione in chiaro mentre abbiamo già lanciato le funzionalità di personal video recording, che permettono agli utenti di archivia-re film e programmi su un hard disk da 160 Gigabyte presente in rete” puntualizza Frattini. Il set-top-box di Wind è realizzato con tecnologia Microsoft e permette agli utenti di modificare il palinsesto dei canali.

Wind strizza l’occhio al Web 2.0

«La tv di Tiscali costruita sui desideri degli utenti»

Palinsesti personalizzati e molti canali tematici per lanciarsi alla conquista del mercato

«Facile da utilizzare, ricca di contenuti e all’avanguar-

dia dal punto di vista tecnologico». Fabrizio Meli, direttore della di-visione digital tv di Tiscali Italia ha l’espressione soddisfatta di chi, dovendo fare una cosa, ritiene di averla fatta nel miglior modo pos-sibile: “Nella nostra piattaforma di Iptv siamo riusciti a condensare gli ingredienti giusti per distinguerci dai nostri competitor e puntare a un buon successo di mercato”.

Quali sono le caratteristiche più innovative dell’Iptv di Ti-scali?

Ce ne sono tante, ma affrontiamo prima quelle di carattere tecnolo-gico. La nostra Iptv è la prima che abbatte il muro tra i canali broa-dcasting lineari, ossia quelli della tv generalista, i contenuti tematici e quelli di video on demand. Attraver-so l’utilizzo di un’unica interfaccia grafica di semplice ed immediato utilizzo abbiamo messo a punto una guida ai programmi che mette insieme tutta la nostra offerta. Il vantaggio è che l’utente non è più costretto ad aprire più contenitori per cercare quello che vuole, ma accede a tutto da un unico punto di ingresso. E c’è di più. Abbia-mo destinato uno spicchio della schermata iniziale al passaggio continuo di promo e trailer di film e programmi, in modo tale da aiuta-re l’utente nella scelta dei contenuti più graditi. Si tratta di due novità assolute nel panorama italiano della tv via Internet cui, per rendere più appetibile la nostra offerta, abbiamo

deciso di aggiungere alcuni servizi già offerti dai nostri concorrenti. È questo il caso del servizio di replay tv, che consente a tutti gli utenti di visionare on demand le ultime 48 ore di programmazione tv dei prin-cipali canali generalisti.

Anche Fastweb offre questo servizio e da più tempo di Ti-scali.

È vero, ma noi rendiamo dispo-nibili i replay dei programmi già 10 minuti dopo il loro inizio mentre Fastweb solo 24 ore dopo. Inoltre

per accedere alla replay tv di Tiscali è sufficiente sintonizzarsi sul canale scelto e schiacciare un pulsante per risalire alla programmazione delle ore precedenti.

Altre novità?Abbiamo voluto dare massima

libertà agli utenti nella creazione di canali personalizzati.

In che modo?Ogni utente può pescare i con-

tenuti che vuole, sia all’interno dei nostri canali tematici sia nei palinsesti dei canali generalisti,

per crearsi un canale completa-mente personalizzato dove è lui a decidere orario di inizio e tipologia dei programmi.

L’Iptv italiana ha sempre do-vuto fare i conti con connessioni in banda larga non sempre in grado di veicolare i contenuti video con qualità soddisfacente. Anche voi avete questo proble-ma?

Per ricevere la nostra Iptv basta una connessione a 2,8 Mbps. Noi offriamo Adsl a 8 mega a tutti i no-stri utenti che sono quindi in grado di navigare e guardare l’Iptv nello stesso momento. Inoltre, grazie all’utilizzo dello standard di com-pressione video Mpeg 4, la qualità delle immagini che trasportiamo è più alta senza aumentare la quan-tità di banda utilizzata. Questo ci permetterà di iniziare a trasmettere entro un paio di mesi contenuti vi-deo in alta definizione.

Sul fronte dei contenuti cosa offre l’Iptv di Tiscali?

Una vasta gamma di canali tematici studiati per soddisfare i gusti del nostro pubblico. La tv via Internet consente un accurato monitoraggio del consumo indivi-duale di contenuti, ed è partendo da questa conoscenza che abbiamo deciso di realizzare un canale inte-ramente dedicato ai film d’azione, uno per il cinema d’autore italiano ed internazionale, un canale per i film horror, uno in partnership con la Fandango production e diversi dedicati ai bambini.

Enrico Gardumi

«Abbiamo adottato un’unica schermata iniziale come vetrina dell’intera offertaper orientare la scelta degli utenti»

L’intervista. Per Fabrizio Meli la ricetta giusta è il mix tra offerta e semplicità

Si intitola “Provocazioni manageriali” e, nello spirito dell’autore - una carriera di manager in molte aziende Ict - il volume

appare una provo-cazione anche dal punto di vista grafico dove testo, immagini, disegni, annotazioni si sviluppano al ritmo tumultuoso del web o, se volete, di un video-clip. Ma l’apparenza non inganni: dietro una formula leggera

e scherzosa si raccolgono, come dice il sot-totitolo “idee stimolanti e non convenzionali per scatenare il talento nelle organizzazioni”. E parlare di talento, oggi, vuol dire andare controcorrente.

Provocazioni managerialiDI BEPPE CARRELLA135 PAGINE, 10 EUROAPOGEO

L’Italia si riuta di entrare nella “terza rivoluzione industriale”, fatta di globalizza-zione, informatica, Internet. La mancanza di talenti è un aspetto del declino italiano. Il ta-lento non è un dato naturale, ma un prodotto di un sistema che va orientato attraverso po-

litiche d’investimento, economiche e non può essere relegato dibattiti sulla ricerca o sui gio-vani. Saper coltivare e valorizzare il talento non è un optional, ma un imperativo per com-petere nell’economia di oggi, che chiama in causa tutti i principali

attori del nostro sistema socio-economico: università, imprese, sistema sociale e terri-toriale. Il fallimento italiano è rintracciabile in problemi e ritardi in ciascuno di questi ambiti, che il libro analizza e discute in pro-fondità, proponendo anche alcune soluzioni strutturali per affrontare il problema.

Talento da svendereDI IRENE TINAGLI191 PAGINE, 14,50 EUROEINAUDI

YouTube: chi c’è dentro e chi c’è dietro. Storia, battaglie e curiosità raccontate con

un linguaggio chiaro e un occhio attento alla realtà italiana. L’obiettivo del libro è aiutare a saperne di più e cominciare anche a capirne qual-cosa. I blog hanno trasformato la gente comune in giornalisti, YouTube trasforma la

gente comune in celebrità. Con un cd-rom per navigare tra i video più divertenti, più famosi, o innovativi e un’intervista a Daniele Silvestri.

YouTube. La storiaDI GLAUCO BENIGNI255 PAGINE, 16.80 EUROMAGAZZINI SALANI