Un’esperienza impegnativa, divertente ed educatica allo stesso … · 2019. 10. 16. · zione e...

3
ws e Pompetravaini, dal 1929 al servizio dell’industria Attualità, Cultura e Informazione tecnica pt IP Due 2013 S iamo orami giunti ai primi giorni di maggio del ‘2003. Un anno ed oltre di gestazione, di progetta- zione e di costruzione e finalmente l’ora del traslo- co è giunta. Migliaia di pezzi da contare e trasferire nei cassoni di colore blu del nuovo magazzino automatico. 1 taggio grazie all’im- piego di muletti la- ser guidati, al seco- lo gli LGV, risulta essere senza dubbio il primo passo della Pompetravaini ver- so l’automazione. A tutt’oggi possia- mo vantare una struttura all’avan- guardia, forte di ben 3 magazzini automatici, 2 dei quali collegati ad altrettanti sistemi “FMS” di fresatura e tornitura. Dopo 10 anni da quel fatidico gior- no, oggi più che mai gestiamo ed immaginiamo ulte- riori automazioni con disarmante na- turalezza. A dare manforte alla squa- dra di mulettisti per il cari- co dei “cassoni” vuoti sulle rispettivi baie, impiegati e la famiglia Travaini in “carne ed ossa”, muscoli compresi, dall’Ing. Carlo ai figli. Un gruppo di lavoro eterogeneo ma allegro ed entusiasta, che non sente la stanchezza, determinato nel rag- giungere l’obbiettivo prefissato: inventariare ed inserire tutto il materiale in soli 8 giorni! Una rivoluzione. Da quel giorno è cambiato comple- tamente il modo di versare e prele- vare il materiale, totalmente nuove le procedure del sistema informatico. Basta magazzinieri che trafelati si spostano da un corridoio all’altro. Ecco un traslo-elevatore ed una navetta che consegnano il compo- nente prelevato ad una ergonomi- ca, sicura e comoda baia di lavoro. Proprio questo magazzino, peraltro comunicante con le baie di mon- A bbiamo il “Governo”, abbiamo tutta la classe politica, nessuno escluso, schierata dalla nostra parte. Ab- biamo la bella stagione, l’estate sembra finalmente giunta. Cosa ci manca? Cosa ci manca per tornare ad essere competitivi? Per tornare ad essere uno dei motori dell’Europa? Ad essere, l’Europa, un punto di riferimento per tutto il mondo indu- striale, e non solo? Cosa ci manca per tornare ad investire, a creare posti di lavoro, ad assumere giova- ni e non, perché se hai 40, 50, 60 anni non sarai giovane ma hai comunque bisogno di lavorare? Cosa ci manca? Forse ci manca tanto, forse ci manca qualche cosa che abbia- mo a portata di mano e non riusciamo a coglierla. Di sicuro non ci manca la voglia, quella nessuna ce l’ha ancora tolta, nonostante ci abbiamo provato. Buona lettura a tutti. EDITORIALE Happy birthday, dear “Mr. Warehouse” 2003/2013, I PRIMI DIECI ANNI DI GRANDE E FUNZIONALE ATTIVITÀ I nuovi progetti non mancano. Uno, desti- nato al- la rivisita- zione del reparto assemblaggio, notizia di questi giorni, è diventato realtà. Per i successivi progetti, per esempio la 2° e la 3° fase della rivoluzione al “mon- taggio”, vi rimandiamo ai prossimi numeri. Maurizio De Tomasi Direttore di Produzione [email protected]

Transcript of Un’esperienza impegnativa, divertente ed educatica allo stesso … · 2019. 10. 16. · zione e...

Page 1: Un’esperienza impegnativa, divertente ed educatica allo stesso … · 2019. 10. 16. · zione e di costruzione e finalmente l’ora del traslo-co è giunta. Migliaia di pezzi da

Concetti fisici apparentemente semplici diventanoquesiti esistenziali se posti in una particolare situa-zione, come ad esempio un colloquio di lavoro. “Midica, cos’è la temperatura? E la pressione?” – Tutti

noi sappiamo di cosa stiamo parlando, ma provate arispondere sotto lo stressemotivo di un colloquio, inuna stanza con mura tap-pezzate d’immagini che rie-cheggiano gli oltre 80 annidi storia dell’azienda…Il risultato è una scena quasi “fan-tozziana” più o meno del tipo:“Ah…certo...dunque vediamo...la

sciamo bene! Allora ripartiamodaccapo. Quale piacevole sorpresaè stata sentirsi dire: “farete un arti-colo sul prossimo PT-News” – larichiesta non è banale comepotrebbe sembrare…e la rispostanon è stata da meno: “fantastico,faremo la Ricetta Tradizionale!”(altra rubrica del nostro PT News,ndr). Scherzi aparte, l’occasioneè delle miglioriper parlare di unaesperienza che

temperatura è...” – immaginateviora giri di parole e tentativi vari,in men che non si dica una cosasola nella testa: il Vuoto! Unmomento, fermi tutti, Il Vuoto,altro concetto che inizialmente tifa venire il mal di testa...elementoimprescindibile del nostro lavoroquotidiano, e noi ormai lo cono-

wsePompetravaini, dal 1929 al servizio dell’industriaAttualità, Cultura e Informazione tecnica

p t

4

IP

Due 2013

Siamo orami giunti ai primi giorni di maggio del‘2003. Un anno ed oltre di gestazione, di progetta-zione e di costruzione e finalmente l’ora del traslo-co è giunta. Migliaia di pezzi da contare e trasferire

nei cassoni di colore blu del nuovo magazzino automatico.

UOMINI E AZIENDA

Diario di bordo: appunti di viaggio di giovani navigantiUn’esperienza impegnativa, divertente ed educatica allo stesso tempo

1

taggio grazie all’im-piego di muletti la-ser guidati, al seco-lo gli LGV, risultaessere senza dubbioil primo passo dellaPompetravaini ver-so l’automazione.A tutt’oggi possia-mo vantare unastruttura all’avan-guardia, forte diben 3 magazziniautomatici, 2 deiquali collegati adaltrettanti sistemi“FMS” di fresaturae tornitura.Dopo 10 anni daquel fatidico gior-no, oggi più chemai gestiamo edimmaginiamo ulte-riori automazionicon disarmante na-turalezza.

Oramai da un decennio la quasi totalità dei componenti necessari perl’assemblaggio delle pompe prodotte dalla Pompetravaini viene lavora-ta su impianti FMS, acronimo di Flexible Manufacturing System.

Macchine utensili di “ultima generazione”, “colossi”di acciaio e ghisa che quasi a prendersi gioco deitorni, delle frese e dei trapani, li racchiude tutti insie-me in un unico “mostro” di tecnologia applicato allacosiddetta asportazione di truciolo.Scopriamone i segreti, vediamo quanti e quali sono leforze messe in campo per alimentare queste gioiose“macchine da guerra” e permettere loro di produrregiranti, corpi, elementi, alberi e via via di questopasso. 1450 sono gli utensili impiegati, che alla biso-gna vengono prelavati automaticamente dai magazzi-ni dopo che lì sono stati riposti una volta espletato ilproprio “turno di lavoro”. Di questi, 170 sono gliutensili che necessitano le cure quotidiane del perso-nale appartenente alla “tool room”, che si occupadella loro efficienza rigenerandoli a dovere.Il gravoso lavoro che devono svolgere ne “lascia sulcampo” ben 23.700, tanti sono quelli che ogni annogettano la spugna per essere sostituiti con altrettantiinserti piuttosto che utensili per foratura e maschia-tura. Navette che quotidianamente percorrono decinedi kilometri, grazie a centinaia di missioni, accompa-gnano “andata e ritorno” i componenti dal magazzi-no robotizzato, dove giacciono in

attesa che il destino si compia, al luogo dove verranno plasmati. Sono ben 580 le attrezzature dalla forme più disparate, realizzatead hoc, impiegate per il trasporto di cui sopra, così che il trafficovenga gestito nella maniera più flessibile ed efficace.Un team di esperti operatori ha generato 1600 “part programm”,praticamente un “tomo” di programmi dedicati che risulta esserela linfa vitale per le macchine utensili grazie ai quali possonoeseguire le innumerevoli lavorazioni.Siano queste presidiate dal personale nei normali turni di lavoro,siano queste eseguite la notte e quindi non presidiate.Questa automatizzazione permette di produrre un mix di compo-nenti dai quantitativi più disparati, dal singolo alle centinaia dicomponenti con conseguente abbattimento dei tempi di conse-gna dei manufatti Pompetravaini, il tutto senza venire a compro-messo con la precisione delle lavorazioni.Obbiettivo finale, soddisfare “senza meno” il Cliente garantendoquella qualità che da sempre contraddistingue le nostre pompe.

Gianmario ZaniResponsabile lavorazioni meccaniche

[email protected]

A dare manforte alla squa-dra di mulettisti per il cari-co dei “cassoni” vuoti sullerispettivi baie, impiegati e lafamiglia Travaini in “carneed ossa”, muscoli compresi,dall’Ing. Carlo ai figli.Un gruppo di lavoro eterogeneo maallegro ed entusiasta, che non sentela stanchezza, determinato nel rag-giungere l’obbiettivo prefissato:inventariare ed inserire tutto ilmateriale in soli 8 giorni!Una rivoluzione.Da quel giorno è cambiato comple-tamente il modo di versare e prele-vare il materiale, totalmente nuovele procedure del sistema informatico.Basta magazzinieri che trafelati sispostano da un corridoio all’altro.Ecco un traslo-elevatore ed unanavetta che consegnano il compo-nente prelevato ad una ergonomi-ca, sicura e comoda baia di lavoro.Proprio questo magazzino, peraltrocomunicante con le baie di mon-

fino ad ora è stata impegnativa,divertente ed educativa allo stessotempo. Infatti, non capita in tuttele aziende di sentirsi dire “Oggisiete due missili, ma noi credia-mo molto in voi, e vi faremo diven-tare due venditori di Serie A!” –per chi come noi non avesse fattoil militare, il “missile” è una reclu-

ta ancora fresca di addestramento.E se le parole non fossero suffi-cienti (in fondo a parole sono tuttibravi), pronti via veniamo scara-ventati in un mare di training tec-nici, per arrivare al gran premiodella montagna, il Sales Loop, unasimulazione delle fasi di venditautile sia al venditore in erba che alpiù esperto dei commerciali.Un’insolita esperienza di formazio-ne dove quello che hai studiato lometti immediatamente in pratica –davanti ad una telecamera – e poilo analizzi assieme ai colleghi cheti dicono in cosa sei stato bravo ecosa invece avrebbero fatto diver-samente.Come dire: “in questa azienda nonsi scherza; le cose le facciamo benee le facciamo tutti allo stessomodo”. Ed ora viene il bello, laparte sicuramente più difficile, maanche il lavoro più avvincente, in

altre parole metterein pratica sul campotutti gli insegnamentiappresi in questaprima fase in azien-da, affiancando piùdi cinquanta fradistributori e filialipresenti in tutto ilmondo, promuoven-do l’eccellenza di unmarchio storico e diun prodotto che rap-presenta al meglio ilbuon vecchio Madein Italy , fatto diqualità, ricerca e pas-sione per il propriolavoro. �

Simone LualdiAlessandro Borghetti

Export Sales

Abbiamo il “Governo”, abbiamo tutta la classe politica,nessuno escluso, schierata dalla nostra parte. Ab-biamo la bella stagione, l’estate sembra finalmentegiunta. Cosa ci manca? Cosa ci manca per tornare ad

essere competitivi? Per tornare ad essere uno dei motoridell’Europa? Ad essere, l’Europa, un puntodi riferimento per tutto il mondo indu-striale, e non solo?Cosa ci manca per tornare ad investire, acreare posti di lavoro, ad assumere giova-ni e non, perché se hai 40, 50, 60 anni

non sarai giovane ma hai comunquebisogno di lavorare?

Cosa ci manca?Forse ci manca tanto, forse cimanca qualche cosa che abbia-mo a portata di mano e nonriusciamo a coglierla.Di sicuro non ci manca lavoglia, quella nessuna ce l’haancora tolta, nonostante ciabbiamo provato.Buona lettura a tutti. �

EDITORIALE

Happy birthday, dear “Mr. Warehouse”

2003/2013, I PRIMI DIECI ANNI DI GRANDE E FUNZIONALE ATTIVITÀ

I nuovi progetti nonmancano.Uno,desti-nato al-la rivisita-zione del repartoassemblaggio, notizia diquesti giorni, è diventatorealtà. Per i successivi progetti, peresempio la 2° e la 3° fasedella rivoluzione al “mon-taggio”, vi rimandiamo aiprossimi numeri. �

Maurizio De TomasiDirettore di Produzione

[email protected]

Mezzi e soldati della“gioiosa macchina da guerra”

NEWSLETTER 4-1 (2.2013)_! 20/06/13 10:20 Pagina 1

Page 2: Un’esperienza impegnativa, divertente ed educatica allo stesso … · 2019. 10. 16. · zione e di costruzione e finalmente l’ora del traslo-co è giunta. Migliaia di pezzi da

macchina ad hoc inversione speciale.Le pompe per vuoto adanello liquido in que-stione sono della serieTRVX 1007 e 1257 inesecuzione rinforzata“1W” equipaggiate con

albero in Duplex SAF 2205 e spe-ciali nervature radiali anti-flessio-ne poste tra le pale lungo i due latidella girante in AISI 316.Anche l’idraulica è stata miglioratain modo da garantire alti i livellidi performance vista la necessitàdi lavorare anche a pressioni benoltre l’atmosferica.Soluzioni allo “stato dell’arte”come questa sono possibili solograzie al continuo percorso diricerca e sviluppo che Pompetra-vaini non ha mai smesso di perse-guire, cercando sempre di rispon-dere alle necessità dei propriclienti.La customizzazione del prodottorispetto all’applicazione è infattil’unico modo per migliorarne eottimizzarne l’utilizzo stando alpasso coi tempi. �

Massimiliano RestelliExport Sales Supervisor

[email protected]

Canada, Norvegia, Scozia,Irlanda, Polonia, Russia,Africa, Perù e Cile.Salmoni e aringhe vengono dap-prima convogliati da vivai a rete inmare aperto ad installazioni gal-leggianti poste su chiatte, pontili opescherecci e, successivamente,all’impianto di trasformazionesulla costa (o su “factory ships”,letteralmente vascelli-stabilimen-to) dove vengono processati primadi finire, passando attraverso lagrande distribuzione, sulle nostretavole. In questo iter la pompa pervuoto ad anello liquido ha il com-pito di aspirare tramite specialicondotte flessibili il mix di acqua

più critici della pompa per-ché soggetto a una forteusura per il continuo stri-sciamento reciproco delledue facce degli anelli ditenuta. Tale sistema può esserecomposto in maniera differente pertipo di esecuzione, installazione emateriali scelti,dovendosi adat-tare a varie ap-plicazioni, madeve sempre evi-tare la fuoriuscitadel liquido pom-pato verso l’am-biente esternogarantendo i livelli di sicurezzarichiesti negli impianti. La suadurata nel tempo non è quantifica-bile con precisione perché troppesono le cause in grado di influen-zarla. Durante il controllo periodi-co, indicativamente ogni 500 ore,non devono essere presenti perditedi fluido dalle tenute meccaniche,non si devono registrare elevatiincrementi di temperatura duranteil funzionamento (possibile segnaledi errori nel flussaggio delle tenu-te), non devono essere misuratevibrazioni o rumori nella zo-

L’intervallo di sostituzione a 5000ore è puramente indicativo maconsigliato per prevenire il cedi-mento che porta, anche sullepompe che ancora stiano funzio-nando senza nessun segnale dideterioramento, alla fuoriuscita delliquido pompato. Nel caso sianecessario intervenire con unasostituzione si devono seguire tuttele indicazioni fornite dal manualedi Istruzioni di Smontaggio eMontaggio, fornito insieme allapompa, si devono sempre utilizzarericambi originali e la sostituzionedeve essere eseguita da personaleautorizzato e competente. �

Mario FerrariniCustomer Service Manager

[email protected]

tutte e due le tenute meccaniche. Ilsistema di tenuta meccanica nondeve mai funzionare senza la pre-senza del liquido di lubrificazione eraffreddamento, se l’utilizzatore siaccorge dell’avvenuto funziona-mento a secco delle tenute mecca-niche, deve intervenire con la lorosostituzione, perché non è piùgarantita la loro tenuta. La fre-quenza dei controlli sulla tenutameccanica deve essere aumentata,nei casi in cui la pompa funzionicon del liquido a elevata tempera-tura, con presenze di solidi o parti-celle abrasive in sospensione oppu-re liquido chimicamente aggressivoo se la sua fuoriuscita possa esserepericolosa per il personale, l’im-pianto o la pompa stessa.

Da qualche anno Pompetravaini si è specializzatanella progettazione e costruzione di pompe pervuoto ad anello liquido della serie TRVX per iltrasporto pneumatico del pesce, applicazione che

trova largo impiego nelle zone costiere di Alaska,A

distanza di qualche anno torno a parlare di tenutemeccaniche e lo farò dettagliatamente anche nelleprossime pubblicazioni del nostro PT News perchéè uno degli argomenti più discussi con i nostri

clienti. Il sistema di tenuta meccanica è uno degli elementi

32

PARLIAMONE IN MODO DETTAGLIATO

Controllisulle tenute meccaniche

Il sistema di tenuta meccanica non deve “mai” funzionare senza...

Direttamente dai nostri colleghi polacchidella Travaini Pompy Polska

IngredientiSALSA DI POMODORO: 2 cucchiai di olio extravergine di oliva;3 cucchiai di prezzemolo tritato; 1 cipolla tritata;2-3 spicchi di aglio tritati; 3 tazze di concentrato di pomodoro;2 cucchiai di aceto di vino bianco; 1 cucchiaio di zucchero;Sale e pepe quanto basta; 2 tazze di funghi (opzionale).INVOLTINI DI CAVOLO: 1 tazza e 1/4 di olio di oliva;1 cipolla tritata; 4-5 spicchi di aglio tritati; 2 cucchiaidi concentrato di pomodoro; 3 cucchiai di prezzemolo tritato;1/4 tazza di vino rosso secco; 1 cucchiaio di timo;0,5 kg carne trita (manzo); 0,5 kg carne trita (maiale);1 uovo; 1 tazza e 1/2 di riso bollito; Sale e pepe quanto basta;1 cavolo bianco grande

Preparazione Salsa di Pomodoro

Versiamo l’olio in una padella, aggiungiamo la cipolla e l’aglio finemente tritati, il concen-trato di pomodoro ed iniziamo a cuocere a fuoco medio per 2-3 minuti. Aggiungiamo il restodegli ingredienti e continuiamo la cottura a fuoco basso per 5-10 minuti, fino a che la salsasi addensa (se nella ricetta si utilizzano i funghi il tempo di cottura della salsa deve prolun-garsi di qualche minuto). Aggiustiamo di sale e pepe e togliamo dal fuoco.

Ricette tradizionali

Dalle TBAK alla chimicasostenibile il passo è breve

Pensando alla “chimica sostenibile”, Pompetra-vaini non può che rivolgere il suo pensiero allepompe autoadescanti a basso valore di NPSH atrascinamento magnetico. Al secolo, TBAK.

Come evitare la fuoriuscita accidentale del liquido cir-

Preparazione Involtini di CavoloRIPIENO DI CARNE - In una casseruola versiamo un po’ di olio al qualeandremo ad aggiungere la cipolla e l’aglio tritati. Cuociamo a fuocomedio per circa 5 minuti fino a che si ammorbidiscono. Aggiungiamo ilconcentrato di pomodoro, il vino, il prezzemolo, il timo e circa mezzatazza della salsa di pomodoro precedentemente preparata e quinditogliamo dal fuoco. In un contenitore capiente amalgamiamo la carnedi manzo e quella di maiale. Aggiungiamo l’uovo, il riso bollito e lasalsa appena preparata, mescolando bene il tutto fino ad ottenere uncomposto omogeneo. Aggiustiamo di sale e pepe.

Preparazione delle fogliePortiamo a bollore una grande pentola di acqua salata. Rimuoviamo

le foglie più esterne del cavolo e le mettiamo da parte. Mettiamo il cavolo all’interno dellapentola e lo lasciamo per circa 3-4 minuti fino a che le foglie più esterne si ammorbidiscono.Una volta tolto il cavolo dall’acqua, rimuoviamo le foglie più esterne e le mettiamo ad asciu-gare. Ripetiamo la procedura fino a che si saranno staccate tutte le foglie.

Preparazione degli involtiniPrendiamo le foglie più esterne del cavolo, quelle precedentemente messe da parte, e ledisponiamo sul fondo di una casseruola. Disponiamo al centro di ciascuna foglia circa mezzatazza di ripieno di carne ed arrotoliamo la foglia fino a creare un involtino. Posizioniamo gliinvoltini uno in fila all’altro in una casseruola. Preriscaldiamo il forno a 180°C. Versiamo lasalsa rimanente sugli involtini e aggiungiamo 2 cucchiai di olio. Copriamo con della stagno-la. Cuociamo in forno per 1 ora o 1 ora e ½ circa, fino a che il ripieno è cotto.

«GOLABKI» - Involtini di cavolo ripieni

CUSTOMIZZAZIONE PRODOTTO PER SPECIALI APPLICAZIONI

TRVX in esecuzione “1W”per trasporto pesce

Fish farms che usano pompe per vuoto anche come compressore

La nuova serie di pompe per vuoto ad anello di liquidoTRVX 650 è un nuovo esempio di come la filosofia pro-gettuale della Pompetravaini, introdotta dalla “X-PumpsGeneration”, permetta di migliorare significativamenteuna propria serie di prodotti, le pompe TRVA 65, ritenu-ta dal mercato più che un ottimo prodotto. Di taglia infe-riore rispetto alla rivoluzionaria serie di pompe TRVX1000, la serie TRVX 650 ne mantiene tutti i concetticostruttivi. La forma innovativa e compatta è quella,ormai consolidata, della linea di design che riconosce

tutte le pompe TRVX.L’integrazione dei collettoridi servizio e dell’attacco dialimentazione nel corpointermedio, la regolazioneassiale esterna e di precisio-ne della girante e le piastreidrauliche in acciaio inoxsono dettagli di qualità tec-nica. La costruzione con ilsupporto bilaterale dei cu-scinetti e la minima distanzatra gli stessi, inferiore del

30% rispetto ai progetti tradizionali, che riduce al mini-mo le eventuali vibrazioni e flessioni dell’albero in ognicondizione operativa, è l’espressione della robustezzacostruttiva che prolunga la vita della pompa, delle tenutemeccaniche e dei cuscinetti.Caratteristiche tecniche e meccaniche unite a dimensio-ni ridotte rispetto a qualsiasi pompa analoga, anchemonoblocco ad albero a sbalzo con lanterna, fanno“dare i numeri”: -50% di volume d’ingombro e -30% dipeso. Il campo di funzionamento previsto per portate da120 a 550 m3/h e le potenze installabili da 7.5 a 15 kW -50/60 Hz ne permettono il sicuro impiego nei più diversiambiti industriali. �

Emiliano CenturelliProject Manager

[email protected]

TRVX 650, la più piccola VISTE DA VICINO

di mare e pesce (vivo) dagli alleva-menti flottanti, convogliarlo all’in-terno di grossi serbatoi di raccoltae pomparlo infine al macchinariodi trasformazione.

colante dalla pompa èargomento di fondamen-tale importanza, a mag-gior ragione in presenzadi liquidi chimici, corrosi-vi, tossici. Le “migliori” tenu-te meccaniche, equipaggiate adovere con sofisticati sistemi dicontrollo, assolvono appieno alproprio compito sino achè…sino a chè la tenuta non sidanneggia ed il liquido vienepericolosamente riversato inatmosfera.Il sistema a trascinamentomagnetico, grazie all’assenzadella sporgenza d’albero, impe-disce al liquido di “scivolare” sudi esso e provocarne la fuoriu-scita dalla pompa. Più difficileda spiegare che met-terla in pratica.L’albero condut-tore, non a con-tatto del liquidopompato ma soli-dale al motoregrazie ad semplicis-simo giunto elastico, tra-smette il moto all’albero condot-to, questo sì “bagnato”, grazie aduna coppia di magneti, più sem-plicemente, due calamite.Il magnete e l’albero condotti,compreso la girante “calettatta”

su quest’ultimo, sono fra i com-ponenti principali a contatto conil prodotto pompato e racchiusiall’interno di un “bicchiere” cheli isola completamente dall’ester-no. Trattasi di componentecostruito con materiali esclusivi,scelti dalla Pompetravaini anchese la tipologia di liquido non lorichiederebbe, proprio per la suaimportanza strategica nel garan-tire la tenuta stagna del sistema.Il rischio che il liquido pompato,vincendo la barriera della tenutameccanica nel frattempo deterio-ratasi, possa scorrere sull’alberoe trasbordare verso l’atmosfera,non ha più ragione di essere.

Nella pom-pa a trascinamento magneticoTBAK, ripetiamo, non c’è spor-genza d’albero. Sostenere la chimi-ca per sostenere l’ambiente, passaanche da qua. Dalla TBA, K. �

Alberto BacchettaArea Manager

[email protected]

na della tenutameccanica.Il controllo deveessere eseguitoda personale au-torizzato e com-

petente. La tenuta meccanica, inqualunque esecuzione, subisce,dopo l’avviamento della pompa, unrapido assestamento delle duesuperfici di strisciamento; l’anellodi materiale con maggiore durezzasuperficiale incide, in manieraminima e quasi impercettibile, unsolco sulla parte costruita in mate-riale più morbido. Dopo che lasede di strisciamento è stata realiz-zata, la tenuta è in grado di funzio-nare efficientemente. La presenzadi questa incisione superficialeimpedisce il riutilizzo delle tenutemeccaniche smontate da pompegià funzionanti da qualche tempo;se si provasse a rimontare la tenuta,i due anelli non sarebbero più ingrado di contenere il liquido. Nei

sistemi a doppia tenuta, la sosti-tuzione deve essere sempre di

Nella prima fase diaspirazione la pom-pa funziona inmodalità “vuoto”creando nei serba-toi di raccolta unapressione inferioreall’atmosferica inmodo da movimen-tare il prodotto dal-

l’allevamento versogli stessi.

Nella seconda fase lapompa lavora in modalità

“compressore” e perciò deve crea-re negli stessi serbatoi ora conte-nenti il prodotto una pressionesuperiore all’atmosferica per com-primerlo all’impianto finale.Come ovvio prevedere la fase piùgravosa e delicata è quest’ultimapoiché la macchina si trova spessoa dover vincere contropressionifino a 3 barG.Una pompa standard non sarebbeperciò adatta a sopportare talisforzi meccanici, soprattutto se sipensa ad un suo utilizzo con ripe-tuti cicli vuoto/pressione necessariper movimentare il pescato e svol-gere il lavoro giornaliero richiesto. Si è perciò dovuto progettare una

NEWSLETTER 2-3 (2.2013)_! 20/06/13 10:32 Pagina 1

Page 3: Un’esperienza impegnativa, divertente ed educatica allo stesso … · 2019. 10. 16. · zione e di costruzione e finalmente l’ora del traslo-co è giunta. Migliaia di pezzi da

Concetti fisici apparentemente semplici diventanoquesiti esistenziali se posti in una particolare situa-zione, come ad esempio un colloquio di lavoro. “Midica, cos’è la temperatura? E la pressione?” – Tutti

noi sappiamo di cosa stiamo parlando, ma provate arispondere sotto lo stressemotivo di un colloquio, inuna stanza con mura tap-pezzate d’immagini che rie-cheggiano gli oltre 80 annidi storia dell’azienda…Il risultato è una scena quasi “fan-tozziana” più o meno del tipo:“Ah…certo...dunque vediamo...la

sciamo bene! Allora ripartiamodaccapo. Quale piacevole sorpresaè stata sentirsi dire: “farete un arti-colo sul prossimo PT-News” – larichiesta non è banale comepotrebbe sembrare…e la rispostanon è stata da meno: “fantastico,faremo la Ricetta Tradizionale!”(altra rubrica del nostro PT News,ndr). Scherzi aparte, l’occasioneè delle miglioriper parlare di unaesperienza che

temperatura è...” – immaginateviora giri di parole e tentativi vari,in men che non si dica una cosasola nella testa: il Vuoto! Unmomento, fermi tutti, Il Vuoto,altro concetto che inizialmente tifa venire il mal di testa...elementoimprescindibile del nostro lavoroquotidiano, e noi ormai lo cono-

wsePompetravaini, dal 1929 al servizio dell’industriaAttualità, Cultura e Informazione tecnica

p t

4

IP

Due 2013

Siamo orami giunti ai primi giorni di maggio del‘2003. Un anno ed oltre di gestazione, di progetta-zione e di costruzione e finalmente l’ora del traslo-co è giunta. Migliaia di pezzi da contare e trasferire

nei cassoni di colore blu del nuovo magazzino automatico.

UOMINI E AZIENDA

Diario di bordo: appunti di viaggio di giovani navigantiUn’esperienza impegnativa, divertente ed educatica allo stesso tempo

1

taggio grazie all’im-piego di muletti la-ser guidati, al seco-lo gli LGV, risultaessere senza dubbioil primo passo dellaPompetravaini ver-so l’automazione.A tutt’oggi possia-mo vantare unastruttura all’avan-guardia, forte diben 3 magazziniautomatici, 2 deiquali collegati adaltrettanti sistemi“FMS” di fresaturae tornitura.Dopo 10 anni daquel fatidico gior-no, oggi più chemai gestiamo edimmaginiamo ulte-riori automazionicon disarmante na-turalezza.

Oramai da un decennio la quasi totalità dei componenti necessari perl’assemblaggio delle pompe prodotte dalla Pompetravaini viene lavora-ta su impianti FMS, acronimo di Flexible Manufacturing System.

Macchine utensili di “ultima generazione”, “colossi”di acciaio e ghisa che quasi a prendersi gioco deitorni, delle frese e dei trapani, li racchiude tutti insie-me in un unico “mostro” di tecnologia applicato allacosiddetta asportazione di truciolo.Scopriamone i segreti, vediamo quanti e quali sono leforze messe in campo per alimentare queste gioiose“macchine da guerra” e permettere loro di produrregiranti, corpi, elementi, alberi e via via di questopasso. 1450 sono gli utensili impiegati, che alla biso-gna vengono prelavati automaticamente dai magazzi-ni dopo che lì sono stati riposti una volta espletato ilproprio “turno di lavoro”. Di questi, 170 sono gliutensili che necessitano le cure quotidiane del perso-nale appartenente alla “tool room”, che si occupadella loro efficienza rigenerandoli a dovere.Il gravoso lavoro che devono svolgere ne “lascia sulcampo” ben 23.700, tanti sono quelli che ogni annogettano la spugna per essere sostituiti con altrettantiinserti piuttosto che utensili per foratura e maschia-tura. Navette che quotidianamente percorrono decinedi kilometri, grazie a centinaia di missioni, accompa-gnano “andata e ritorno” i componenti dal magazzi-no robotizzato, dove giacciono in

attesa che il destino si compia, al luogo dove verranno plasmati. Sono ben 580 le attrezzature dalla forme più disparate, realizzatead hoc, impiegate per il trasporto di cui sopra, così che il trafficovenga gestito nella maniera più flessibile ed efficace.Un team di esperti operatori ha generato 1600 “part programm”,praticamente un “tomo” di programmi dedicati che risulta esserela linfa vitale per le macchine utensili grazie ai quali possonoeseguire le innumerevoli lavorazioni.Siano queste presidiate dal personale nei normali turni di lavoro,siano queste eseguite la notte e quindi non presidiate.Questa automatizzazione permette di produrre un mix di compo-nenti dai quantitativi più disparati, dal singolo alle centinaia dicomponenti con conseguente abbattimento dei tempi di conse-gna dei manufatti Pompetravaini, il tutto senza venire a compro-messo con la precisione delle lavorazioni.Obbiettivo finale, soddisfare “senza meno” il Cliente garantendoquella qualità che da sempre contraddistingue le nostre pompe.

Gianmario ZaniResponsabile lavorazioni meccaniche

[email protected]

A dare manforte alla squa-dra di mulettisti per il cari-co dei “cassoni” vuoti sullerispettivi baie, impiegati e lafamiglia Travaini in “carneed ossa”, muscoli compresi,dall’Ing. Carlo ai figli.Un gruppo di lavoro eterogeneo maallegro ed entusiasta, che non sentela stanchezza, determinato nel rag-giungere l’obbiettivo prefissato:inventariare ed inserire tutto ilmateriale in soli 8 giorni!Una rivoluzione.Da quel giorno è cambiato comple-tamente il modo di versare e prele-vare il materiale, totalmente nuovele procedure del sistema informatico.Basta magazzinieri che trafelati sispostano da un corridoio all’altro.Ecco un traslo-elevatore ed unanavetta che consegnano il compo-nente prelevato ad una ergonomi-ca, sicura e comoda baia di lavoro.Proprio questo magazzino, peraltrocomunicante con le baie di mon-

fino ad ora è stata impegnativa,divertente ed educativa allo stessotempo. Infatti, non capita in tuttele aziende di sentirsi dire “Oggisiete due missili, ma noi credia-mo molto in voi, e vi faremo diven-tare due venditori di Serie A!” –per chi come noi non avesse fattoil militare, il “missile” è una reclu-

ta ancora fresca di addestramento.E se le parole non fossero suffi-cienti (in fondo a parole sono tuttibravi), pronti via veniamo scara-ventati in un mare di training tec-nici, per arrivare al gran premiodella montagna, il Sales Loop, unasimulazione delle fasi di venditautile sia al venditore in erba che alpiù esperto dei commerciali.Un’insolita esperienza di formazio-ne dove quello che hai studiato lometti immediatamente in pratica –davanti ad una telecamera – e poilo analizzi assieme ai colleghi cheti dicono in cosa sei stato bravo ecosa invece avrebbero fatto diver-samente.Come dire: “in questa azienda nonsi scherza; le cose le facciamo benee le facciamo tutti allo stessomodo”. Ed ora viene il bello, laparte sicuramente più difficile, maanche il lavoro più avvincente, in

altre parole metterein pratica sul campotutti gli insegnamentiappresi in questaprima fase in azien-da, affiancando piùdi cinquanta fradistributori e filialipresenti in tutto ilmondo, promuoven-do l’eccellenza di unmarchio storico e diun prodotto che rap-presenta al meglio ilbuon vecchio Madein Italy , fatto diqualità, ricerca e pas-sione per il propriolavoro. �

Simone LualdiAlessandro Borghetti

Export Sales

Abbiamo il “Governo”, abbiamo tutta la classe politica,nessuno escluso, schierata dalla nostra parte. Ab-biamo la bella stagione, l’estate sembra finalmentegiunta. Cosa ci manca? Cosa ci manca per tornare ad

essere competitivi? Per tornare ad essere uno dei motoridell’Europa? Ad essere, l’Europa, un puntodi riferimento per tutto il mondo indu-striale, e non solo?Cosa ci manca per tornare ad investire, acreare posti di lavoro, ad assumere giova-ni e non, perché se hai 40, 50, 60 anni

non sarai giovane ma hai comunquebisogno di lavorare?

Cosa ci manca?Forse ci manca tanto, forse cimanca qualche cosa che abbia-mo a portata di mano e nonriusciamo a coglierla.Di sicuro non ci manca lavoglia, quella nessuna ce l’haancora tolta, nonostante ciabbiamo provato.Buona lettura a tutti. �

EDITORIALE

Happy birthday, dear “Mr. Warehouse”

2003/2013, I PRIMI DIECI ANNI DI GRANDE E FUNZIONALE ATTIVITÀ

I nuovi progetti nonmancano.Uno,desti-nato al-la rivisita-zione del repartoassemblaggio, notizia diquesti giorni, è diventatorealtà. Per i successivi progetti, peresempio la 2° e la 3° fasedella rivoluzione al “mon-taggio”, vi rimandiamo aiprossimi numeri. �

Maurizio De TomasiDirettore di Produzione

[email protected]

Mezzi e soldati della“gioiosa macchina da guerra”

NEWSLETTER 4-1 (2.2013)_! 20/06/13 10:20 Pagina 1