UNA SCUOLA NEL TERRITORIO 2014... · 2015-01-30 · Funzioni Strumentali: Area 1-Area2 ... la...

164
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA 1° ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Monte San Giovanni Campano via Colle San Marco s.n.c. tel./fax 0775 288628 e-mail [email protected] Monte San Giovanni Campano (FR) P P I I A A N N O O D D E E L L L L O O F F F F E E R R T T A A F F O O R R M M A A T T I I V V A A Anno Scolastico 2014/2015 U U N N A A S S C C U U O O L L A A N N E E L L T T E E R R R R I I T T O O R R I I O O

Transcript of UNA SCUOLA NEL TERRITORIO 2014... · 2015-01-30 · Funzioni Strumentali: Area 1-Area2 ... la...

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

1° ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Monte San Giovanni Campano

via Colle San Marco s.n.c. tel./fax 0775 288628 e-mail [email protected] Monte San Giovanni Campano (FR)

PPIIAANNOO DDEELLLL’’OOFFFFEERRTTAA FFOORRMMAATTIIVVAA

AAnnnnoo SSccoollaassttiiccoo 22001144//22001155

UUNNAA SSCCUUOOLLAA

NNEELL

TTEERRRRIITTOORRIIOO

2

CONTESTO SOCIALE E STRUTTURA DELLA SEDE

3. STRUTTURA ORGANIZZATIVA

1. INDICAZIONI GENERALI PAG. 3

2. CONTESTO SOCIALE E STRUTTURA DELLA SEDE PAG. 4

3. STRUTTURA ORGANIZZATIVA PAG. 5

4. CALENDARIO SCOLASTICO REGIONE LAZIO PAG. 15

5. SCUOLA DELL'INFANZIA PAG. 16

6. SCUOLA PRIMARIA PAG. 29

7. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PAG. 52

8. RAPPORTI CON FAMIGLIE, ISTITUZIONI E TERRITORIO PAG. 83

9. INTEGRAZIONE SCOLASTICA PAG. 87

10. VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PIANO PAG. 99

11. RISORSE FINANZIARIE PAG. 99

12. DOCUMENTAZIONE E DIVULGAZIONE PAG. 99

13. PROGETTI OFFERTI DALLA SCUOLA PAG. 100

3

INDICAZIONI GENERALI “Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento fondamentale costitutivo dell’identità

culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare,

extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro

autonomia”(art. 3 del DPR 275/1999).

In una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità, ogni persona è soggetta ad

una pluralità di stimoli culturali provenienti da diverse agenzie di socializzazione che interagiscono

con il soggetto-persona. Una varietà di stimoli che permettono di far acquisire a bambini ed

adolescenti esperienze di formazione talvolta frammentarie e di carattere episodico. E’ per questo

che la scuola non può e non deve rinunciare al suo compito di promuovere il successo formativo di

ogni singolo alunno e di realizzare il PROGETTO DI VITA di ognuno nel pieno rispetto delle

differenze di tutti e di ciascuno. La scuola pertanto deve fornire supporti adeguati affinché ogni

persona sviluppi un’identità consapevole e aperta.

Per questo il nostro Istituto assume come finalità del Progetto Educativo:

• La CENTRALITA’ DELLA PERSONA che apprende, tenendo conto della sua identità,

delle sue aspirazioni, delle sue capacità e delle sue fragilità;

• La FORMAZIONE DI CITTADINI italiani che siano nello stesso tempo dell’Europa e

del mondo;

• L’UNITARIETA’ DEI SAPERI per delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo.

In particolare la nostra scuola si propone di essere:

- una comunità dove studenti, famiglie e tutto il personale, nella ricchezza delle relazioni,

costruiscono insieme un ambiente positivo, attento ai bisogni di ognuno;

- un centro di cultura capace di fondere ed integrare, in un percorso unitario di

conoscenze e di approfondimento, la varietà delle proposte educative offerte dagli enti

locali, dalla famiglia e dalle agenzie culturali presenti nel territorio;

- un luogo dove il progetto educativo risponde ai criteri di affidabilità e responsabilità,

dove la formazione della personalità e delle competenze cognitive si realizzano nel

rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente.

4

CONTESTO SOCIALE E STRUTTURA DELLA SEDE

Monte San Giovanni Campano, medio centro della Ciociaria di cui è uno dei Comuni più estesi, ha

una popolazione di circa 13.000 abitanti.

La vasta estensione del suo territorio ed il suo sviluppo urbanistico hanno prodotto, nel corso degli

anni, la suddivisione in numerose frazioni così popolose da sembrare piccoli paesi.

Il tessuto sociale, tipico di molti paesi della Ciociaria, affonda le sue radici in un passato di tradizioni

contadine, a cui si è sostituita l’attività prevalente delle piccole e medie imprese che operano nel

settore edilizio e orientano le proprie forze lavorative al di fuori del territorio frusinate.

Sulla base dell’esperienza maturata dai docenti, attraverso questionari specifici e un proficuo

interscambio tra le istituzioni (Comune e ASL) e le realtà presenti sul territorio (biblioteche, gruppi

interculturali e sportivi….) sono state individuate alcune necessità culturali, alle quali la Scuola

cerca di dare una risposta educativa pronta ed efficace.

Partendo da questo monitoraggio sono stati definiti obiettivi trasversali, linee metodologiche e

attività di laboratorio per dare spazio ad una scuola con un’organizzazione flessibile, dove il

“sapere” dovrà misurarsi con il “saper fare”.

Sul piano Educativo-Didattico, nel concreto della realtà, la scuola si propone di:

• Ideare percorsi che lascino spazio alla ricerca personale rafforzando nell’alunno la

fiducia in se stesso e l’affermazione della propria identità

• Creare esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà

• Proporre situazioni e contesti in cui gli alunni trovano stimoli per sviluppare il pensiero

analitico e critico, imparano ad imparare, coltivano la fantasia e il pensiero originale

5

STRUTTURA ORGANIZZATIVA

DIRIGENTE SCOLASTICO

Giunta di Istituto: Bilancio e spese

Enti ed Istituzioni M.I.U.R. Regione Lazio Provincia di Fr. Comune di M.S.G.Campano

Consiglio di Istituto composto da: Dirigente e Responsabile Amm.vo, rappresentanti dei Docenti, dei Genitori, pers.ATA,. Decisioni organizzativo-strutturali

Consiglio di classe, interclasse ed intersezione

Collegio Docenti: decisioni didattiche e

metodologiche

Funzioni Strumentali: Area 1-Area2- Area3-Area4

Commissioni: Coordinamento generale POF Regolamento d’Istituto e Carta dei servizi Formazione classi Orario Continuità e Orientamento e Diversamente abili Visite guidate e viaggi d’istruzione Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa

Commissione Orario

Commissione Regolamento di Istituto e Carta dei

servizi

Commissione Continuità e Orientamento

Commissione Viaggi d’Istruzione e visite guidate

Commissione POF

Commissione Formazione Classi

Commissione Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa

6

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Avv. Paola Materiale

COLLABORATORI

Compagnone Franca Rita Gabriele Gabriella

DOCENTI SCUOLA DELL’INFANZIA

• PLESSO REGGIMENTO:

Caperna Fabio (religione) Lorini Floriana Ciccone Maria Panacci Marisa

Parente Mafalda Recchia Nadia Vona Stella

• PLESSO LA LUCCA: Alonzi Laura (sostegno) Caperna Fabio (religione) Corsetti Rossana

Fava Laura (sostegno) Leardi Marisa Lombardi Concetta Mollicone Maria Antonietta

Pescosolido Maria Persia Lucia Rendina Maria Taglienti Rossana

DOCENTI SCUOLA PRIMARIA

• PLESSO CAPOLUOGO: Biordi Isabella (sostegno) Cinelli Anna Diele Irene Gabriele Gabriella Gianfermo Marilena Mancini Filomena Marra Assunta Natatori Vincenza Pagano Maria Rosaria Paniccia Noemi (sostegno) Visca Anna Maria

7

• PLESSO LA LUCCA:

Bianchi Eliana Bruni Marcella Cinelli Anna Diele Irene Di Veronica Barbara (sostegno) Fabrizi Teresa

Marra Assunta Mastrantoni Filomena Mollicone Sonia Pernaselci Simonetta Rotondi Maria Antonietta Sera Stefania

• PLESSO PORRINO:

Buttarazzi Iole Di Veronica Barbara (sostegno) Chiacchio Giuseppina Diele Irene Marra Assunta Noce Rachele (sostegno) Paolucci Pierangela Preziosi Gemma Sorgi Patrizia Taglienti Anna

DOCENTI SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Italiano, storia, geografia: Aronica Paola Campea Loredana Ciolfi Maria Santaroni Paola Scala Lara Simonelli Maria Lingua Inglese: Carnevale Carla Catallo Stefania

Lingua Francese: Paglia Simonetta Matematica – scienze: Bove Lidia Compagnone Franca Rita Reale Maria Tenaglia Rossana

Tecnologia: Cinelli Francesco

8

Musica: Piccirilli Maria Rosaria Arte e immagine: Battista Franca Scienze motorie e sportive: Fraioli Rocco Religione: Belli Tullia Sostegno:

Abballe Linda Battista Alberto Antonio Campoli Veronica Cretaro Beatrice Mastracci Luigi Pellegrini Daria Porretta Mireille

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

Coratti Bruna

PERSONALE ATA

ORARIO DI APERTURA DELLA SEGRETERIA AL PUBBLICO Mattina Tutti i giorni 11:30-13:30 Pomeriggio Martedì 14:00-16:00

COLLABORATORI SCOLASTICI: Belli Anna

Buccitti Silvia Caringi Sara

D’Orazio Vincenzo Oriotti Gerarda

Proia Ines Simone Anna

Trombetta Luisa Vona Rossella

Zoffranieri Claudio

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI:

De Benedetti Vincenzina Patrizi Lidia

Sperduti Ascenza Zeppieri Giuliana

9

F u n z i o n i S t r u m e n t a l i

Le norme contrattuali stabiliscono che per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la professionalità dei docenti è la risorsa da valorizzare per la realizzazione e la gestione del POF nonché per la realizzazione di progetti formativi d’intesa con Enti e Istituzioni. Sono state così istituite le Funzioni Strumentali con il compito di coordinamento e gestione delle attività previste nel Piano dell’Offerta Formativa. Le aree di intervento sono state così identificate dal Collegio dei Docenti per l’anno scolastico 2014/2015 come segue:

C o m p e t e n z e

A r e a 1

L o m b a r d i C o n c e t t a

Gestione del Piano dell’Offerta Formativa

• Coordinamento delle attività previste dal POF

• Coordinamento della progettazione curriculare

• Coordinamento dei rapporti scuola-famiglia

• Valutazione dell’attività del Piano

A r e a 2 B i a n c h i E l i a n a

M o l l i c o n e S o n i a

V a l u t a z i o n e e m i g l i o r a m e n t o -

A u t o v a l u t a z i o n e d ’ I s t i t u t o

• Attivazione di uno sportello di ascolto

• Predisposizione di questionari rivolti all’utenza

• Predisposizione di griglie e questionari per l’autoanalisi e l’autovalutazione e raccolta dati

• Predisposizione di un piano di miglioramento

A r e a 3

N o c e R a c h e l e T a g l i e n t i R o s s a n a

Continuità ed orientamento

Sostegno agli alunni diversamente abili e integrazione alunni

stranieri

• Coordinamento delle attività di raccordo con i diversi gradi di istruzione

• Coordinamento delle attività finalizzate all’orientamento dei ragazzi

• Coordinamento dei GLH operativi

• Coordinamento attività di compensazione, integrazione, recupero

A r e a 4

C a t a l l o S t e f a n i a R e a l e M a r i a

Gestione del sito d’istituto

e supporto al lavoro dei docenti

• Raccolta, digitalizzazione, cura e aggiornamento del materiale scolastico di tutto l’istituto

• Analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di formazione ed aggiornamento

• Produzione dei materiali didattici

• Coordinamento attività extracurriculari alunni

10

Articolazione interna per la programmazione dell’offerta formativa (commissioni/gruppi di lavoro/dipartimenti)

Per la programmazione dell’offerta formativa operano nel nostro istituto, per il corrente anno scolastico, le seguenti commissioni e i seguenti gruppi di lavoro, stabiliti in sede di Collegio dei Docenti e costituiti da docenti che rappresentino i tre ordini di scuola. Ognuno di essi ha compiti specifici e un docente coordinatore. Nel mese di maggio 2014, su invito dei valutatori del Progetto Valutazione e Miglioramento, è stato istituito il Gruppo interno di miglioramento, con il compito di predisporre il piano di miglioramento sulla base delle indicazioni fornite dai valutatori nelle aree in cui sono state ravvisate criticità. Nel corrente anno scolastico vengono altresì istituiti, i dipartimenti disciplinari, quali articolazioni del Collegio dei Docenti, così organizzati: − Per la scuola primaria n. 2 dipartimenti (dipartimento linguistico: docenti di italiano, suddivisi per classi parallele dei tre plessi; dipartimento logico-matematico: docenti di matematica, suddivisi per classi parallele dei tre plessi); − Per la scuola secondaria di 1 grado n. 3 dipartimenti (dipartimento di materie umanistiche: docenti di italiano, docente di arte e immagine, docente di religione; dipartimento di materie scientifiche : docenti di matematica e scienze, docente di tecnologia, docente di scienze motorie; dipartimento linguistico: docente di lingua inglese, docente di lingua francese). E’ prevista, inoltre, l’istituzione, nel corso dell’anno scolastico, dei dipartimenti disciplinari verticali, costituiti da docenti appartenenti alle tre tipologie di scuole del primo ciclo, per l’elaborazione di un curricolo verticale, così come previsto dalle Indicazioni per il curricolo del 2012.

Denominazione Competenze Durata Componenti

Commissione P.O.F

Rielabora ed aggiorna annualmente il POF sulla base delle indicazioni degli Organi Collegiali d’Istituto

1 anno

Lombardi Concetta

Battista Franca Fabrizi Teresa

Tenaglia Rossana

COMMISSIONI/ GRUPPI DI LAVORO

11

Commissione Viaggi di Istruzione e visite guidate

Definisce gli itinerari dei viaggi d’istruzione e delle visite guidate sulla base delle deliberazioni degli organi collegiali 1anno

Cretaro Beatrice

Bianchi Eliana

Taglienti Rossana

Commissione funzioni strumentali al Piano

dell’Offerta Formativa

Ridefinisce le aree di competenza delle Funzioni Strumentali, esamina le candidature e formula proposte al Collegio docenti in caso di più candidature per la stessa Funzione Strumentale

1 anno Bianchi Eliana

Carnevale Carla Mollicone Sonia

Commissione continuità e orientamento

• Coordina e

gestisce tutte le attività di orientamento per la maturazione della personalità degli studenti, al fine di consentire scelte adeguate alle proprie capacità e potenzialità

• Gestisce le attività di continuità con la scuola primaria e con la scuola secondaria di secondo grado

• Definisce e coordina le attività di accoglienza per gli alunni delle classi prime

1 anno

Taglienti Rossana

Scala Lara

Mastrantoni Filomena Natatori Vincenza Simonelli Maria Santaroni Paola

Commissione Formazione Classi

Predispone gli elenchi delle classi in base ai criteri indicati dal Collegio dei Docenti 1 anno

Carnevale Carla

Ciolfi Maria Simonelli Maria Santaroni Paola

Lombardi Concetta Vona Stella

Rendina Maria

12

Regolamento di Istituto e Carta dei servizi

Rielabora e aggiorna il regolamento interno e la carta dei servizi sulla base delle indicazioni degli organi collegiali di Istituto

1 anno

Mastracci Luigi

Bianchi Eliana

Lombardi Concetta

Commissione orario

Elabora l’orario settimanale dei docenti

1 anno

Cinelli Francesco Compagnone Franca

Reale maria Scala Lara

Sorgi Patrizia Fabrizi Teresa Marra Assunta

Visca Anna Maria

Gruppo interno di miglioramento

Predispone il piano di miglioramento 1 anno

Bianchi Eliana

Mollicone Sonia

Fabrizi Teresa Gabriele Gabriella

Rendina Maria Santaroni Paola

Tenaglia Rossana

13

Denominazione

Competenze

Cons ig l io d’ Is t i tuto • Adotta il POF • Dispone in ordine all’impiego dei mezzi

finanziari con delibera del documento contabile • Ha potere deliberante per quanto concerne

l’organizzazione e la programmazione della vita della scuola, fatto salvo le competenze del Collegio dei Docenti e dell’Equipe Pedagogica (adozione del Regolamento d’istituto, acquisto-rinnovo delle attrezzature tecnico scientifiche, adattamento del calendario scolastico, criteri per la programmazione e attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, compresi i viaggi d’istruzione, forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali)

• Fornisce indicazioni sui criteri generali relativi alla formazione delle classi

• Promuove gli accordi di rete con altre scuole o altri sistemi formativi al fine di migliorare gli esiti del percorso d’insegnamento e apprendimento

Giunta Esecut iva • Sostiene e facilita la gestione e amministrazione finanziaria della scuola

• Con apposita relazione e con parere di regolarità del Collegio dei revisori, propone al Consiglio d’Istituto il documento contabile annuale

• Prepara i lavori del Consiglio d’Istituto e cura le sue delibere

Col leg io de i Docent i • Definisce il POF e il piano annuale delle attività, tenuto conto delle esigenze degli studenti, delle famiglie e del territorio

• E’ la sede di sintesi del lavoro di programmazione educativa e didattica, delle norme e dei criteri di tipo metodologico/procedurale

• Delibera forme di flessibilità organizzativa didattica volte a migliorare e ampliare l’Offerta Formativa agli studenti

Consiglio di Classe

• E’ l’organo a cui compete la programmazione, l’attuazione e controllo dell’attività didattica di una classe

• Programma l’azione didattica, tenuto conto delle linee deliberate dal Collegio dei Docenti e contenute nel POF

• Adotta iniziative specifiche per alunni diversamente abili e per gli studenti stranieri

• Assume iniziative di sostegno e recupero • Verifica il raggiungimento degli obiettivi

didattici e di apprendimento

ORGANI COLLEGIALI

14

Consiglio di interclasse • F o r m u l a p r o p o s t e e d e s p r i m e

p a r e r i s u :

a ) A z i o n e e d u c a t i v a e d i d a t t i c a ; b ) I n i z i a t i v e d i s p e r i m e n t a z i o n e

m e t o d o l o g i c o - d i d a t t i c h e c ) I n i z i a t i v e a f a v o r e d i a l u n n i

d i v e r s a m e n t e a b i l i e s v a n t a g g i a t i .

d ) A t t i v i t à s c o l a s t i c h e i n t e g r a t i v e o r g a n i z z a t e p e r g r u p p i d i a l u n n i d e l l a s t e s s a c l a s s e o p p u r e d i c l a s s i d i v e r s e ;

e ) I n i z i a t i v e p a r a s c o l a s t i c h e , i n t e r s c o l a s t i c h e e d e x t r a s c o l a s t i c h e c h e l e c l a s s i i n t e n d o n o s v o l g e r e ;

f ) V i s i t e g u i d a t e c h e l e c l a s s i i n t e n d o n o e f f e t t u a r e ;

g ) A d o z i o n e d e l l i b r i d i t e s t o .

15

Inizio Lezioni: 15 settembre 2014 Termine Lezioni: 8 giugno 2015 Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2014 al 5 gennaio 2015 Festività Pasquali: dal 02 aprile 2015 al 07 aprile 2015 Note: La scuola dell'infanzia inizia le attività educative il 15 settembre 2014 e le termina il 30 giugno 2015.

Calendario nazionale delle festività

• tutte le domeniche; • il primo novembre, festa di tutti i Santi; • l’8 dicembre, Immacolata Concezione; • il 25 dicembre, Santo Natale; • il 26 dicembre, Santo Stefano; • il primo gennaio, Capodanno; • il 6 gennaio, Epifania; • il lunedì dopo Pasqua, Lunedì dell’Angelo; • il 25 aprile, Anniversario della Liberazione; • il primo maggio, Festa del Lavoro; • 2 giugno Festa della Repubblica; • Festa del Santo Patrono.

16

La scuola dell’infanzia è una scuola con una connotazione ampia e significativa.

E’ qui che il bambino, dai tre ai sei anni, incontra gli altri estranei alla famiglia, impara a

socializzare gradatamente e secondo le esigenze psicologiche del momento, impara a rapportarsi

agli adulti e ai coetanei con sempre maggiore fiducia in sé, senso di autonomia, competenza

linguistico-espressiva, oltre che motoria e relazionale.

Ambito organizzativo La scuola dell’infanzia è collocata in due plessi scolastici: La Lucca e Reggimento. Le aule scolastiche non sono sufficientemente spaziose, ma in tutte e due i plessi c’è uno spazio esterno dove i bambini possono giocare all’aperto e il refettorio per la mensa. Nel corrente anno scolastico frequentano n.° 151 alunni ripartiti in 7 sezioni. Operano nell’ Istituto, per la scuola dell’infanzia n. 14 insegnanti di posto comune, n. 2 di sostegno, n. 1 di religione. Sono presenti nel plesso La Lucca n.° 2 alunni con disabilità.

MODULO ORGANIZZATIVO DELLA GIORNATA SCOLASTICA TEMPI SPAZI ATTIVITA'

ACCOGLIENZA ore 8,00 / 9,00

SPAZIO COMUNE SEZIONE

Giochi e attività collettivi, individuali in piccolo gruppo.

ATTIVITA’ CURRICOLARI

Ore 9,00-10,00

ANGOLI STRUTTURATI, SEZIONE

Calendario, appello, completamento di lavori incompiuti, narrazioni,

conversazione, attività di ricerca per preparare i bambini alle

attività didattiche programmate.

ATTIVITA’ DI SEZIONE ore 10,00-11,30 SEZIONI

Attività specifiche con esperienze di manipolazione, grafico-

pittoriche e plastiche ROUTINE USO DEI SERVIZI

IGIENICI

Ore11,30-12,00 BAGNO Attività di igiene personale,

preparazione al pranzo…

PRANZO Ore12,00-13,00 REFEZIONE

Consumazione del pasto, acquisizione di regole

comportamentali a tavola. ATTIVITA’ RICREATIVE

ore 13,00-14,00 SEZIONE ANGOLI

Ricreazione, giochi liberi e organizzati in gruppi.

ATTIVITA’ didattiche ore 14,00-15,00

SEZIONE

Attività didattiche relative agli ambiti programmati:

organizzazione di lavori di gruppo in base, alle capacità, agli

interessi, etc.. RIORDINO, USCITA

ore 15,45-16,00 SEZIONE, INGRESSO

Riordino del materiale usato, preparazione all’uscita

17

Ambito formativo La scuola dell’infanzia, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti

nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e

nei documenti dell’Unione europea (dalle Indicazioni nazionali), si prefigge, attraverso i vari campi

d’esperienza nei quali si delineano i “saperi disciplinari e i loro alfabeti”, le seguenti finalità

educative:

• consolidare l’Identità, intesa come vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio

io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi

sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti

come persona unica e irripetibile;

• sviluppare l’autonomia intesa come fiducia in sé e fidarsi degli altri, provare

soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione

e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie, esprimere sentimenti

ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare

scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli ;

• acquisire competenza, intesa come giocare, muoversi, manipolare, curiosare,

domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione,

l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; ascoltare e

comprendere narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze;

essere in grado di descrivere situazioni ed eventi con linguaggi diversi;

• vivere le prime esperienze di cittadinanza, intesa come scoprire l’altro da sé e

attribuire progressivamente importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre

meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; porre le fondamenta di un

comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della

natura.

Tali finalità sono perseguibili solo attraverso l’organizzazione e la cura dell’ambiente di vita della

scuola, ponendo una speciale attenzione alla qualità delle relazioni e degli apprendimenti.

18

L’ambiente di apprendimento I bambini giungono a scuola con i loro vissuti, alla ricerca di legami affettivi, di punti di riferimento e di scoperte, la scuola dell’infanzia, attraverso la cura degli ambienti, la predisposizione degli spazi, la conduzione attenta del tempo, offre a tutti e a ciascuno la possibilità per sviluppare le potenzialità, la disponibilità a fidarsi, la conoscenza, lo star bene. La varietà di stili di vita, di scelte etiche e religiose delle famiglie deve essere valorizzata per consentire la crescita di scambi comunicativi e di responsabilità condivise. La scuola

• deve offrirsi come spazio per costruire nuovi legami di comunità per i genitori che provengono da altre nazioni;

• deve costruire ambienti accoglienti e inclusivi in modo che ciascuno possa trovare attenzione e risposte ai propri bisogni, per supportare adeguatamente le famiglie dei bambini con disabilità.

L’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il territorio sono i canali attraverso cui il bambino sperimenta la relazione e la conoscenza. Ogni campo di esperienza offre un insieme di segni, tangibili e non, della nostra cultura che accompagnano gli apprendimenti. I traguardi per lo sviluppo della competenza forniscono i suggerimenti per organizzare attività ed esperienze al fine di promuovere la competenza intesa, per i bambini della scuola dell’infanzia, in modo globale e unitario. Al raggiungimento di tali traguardi sono indispensabili gli obiettivi di apprendimento che individuano campi del sapere, conoscenze e abilità.

Il sé e l’altro Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

Obiettivi di apprendimento 3 anni:

• Conoscere l’ambiente scolastico ed inserirsi in esso. • Superare il distacco dalla famiglia. • Rispettare semplici regole di un gioco. • Rispettare le regole di vita pratica. • Acquisire maggior fiducia nei confronti degli altri. • Partecipare alle attività per realizzare una festa.

19

4 anni:

• Eseguire gradualmente azioni in modo autonomo ed indipendente. • Essere autosufficienti a tavola ed ai servizi. • Raggiungere un sufficiente grado di sicurezza ed autostima. • Partecipare ai giochi individuali e di gruppo. • Accettare le norme che regolano la vita comunitaria. • Partecipare alle attività per realizzare una festa.

5 anni:

• Relazionare con gli altri attraverso linguaggi verbali e non. • Riconoscersi parte di un gruppo. • Instaurare rapporti di fiducia. • Rispettare e condivide le regole della vita comunitaria • Saper assumere ruoli e compiti diversi. • Assumere atteggiamenti di collaborazione per un fine comune • Sapersi confrontare con altre culture e costumi.

Il corpo e il movimento Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

Obiettivi di apprendimento 3 anni :

• Percepire la figura umana globalmente. • Controllare globalmente gli schemi motori dinamici generali. • Saper intuire le varie percezioni. • Acquisire maggior sicurezza nei movimenti e nell’orientamento spaziale. • Vincere la paura di affrontare spazi ed esperienze motorie nuove.

4 anni :

• Rafforzare la conoscenza di sé. • Scoprire gradualmente le parti che compongono il corpo. • Acquisire la coordinazione oculo –manuale. • Compiere ed assumere movimenti e posizioni. • Prendere coscienza dello spazio. • Discriminare le varie percezioni.

5 anni :

• Possedere una buona coordinazione dinamica generale. • Prendere coscienza del corpo e dei suoi segmenti. • Distinguere destra e sinistra. • Rappresentare il corpo in varie posizioni.

20

• Discriminare le varie percezioni. • Usare spazi e materiali nel rispetto di sé e degli altri. • Rappresentare vissuti ed esperienze.

Immagini, suoni, colori Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

Obiettivi di apprendimento 3 anni:

• Scoprire e conoscere i colori primari. • Avviare alla capacità di usare correttamente il materiale a disposizione. • Educare all’ascolto musicale. • Passare dallo scarabocchio a segni grafici intenzionali. • Riconoscere suoni e rumori. • Stimolare ed educare all’osservazione di alcuni cambiamenti della natura. • Effettuare esperimenti.

4 anni:

• Rappresentare graficamente alcuni aspetti della realtà. • Percepire e formare i colori derivati. • Riconoscere e classificare suoni e rumori. • Ascoltare un brano musicale. • Individuare e conoscere i fenomeni naturali. • Osservare e riconoscere i mutamenti stagionali.

5 anni:

• Individuare, denominare discriminare osservare i colori fondamentali e derivati. • Saper utilizzare tecniche e materiali diversi. • Riprodurre graficamente esperienze vissute. • Orientarsi nello spazio grafico. • Drammatizzare il contenuto di un racconto nel rispetto del ruolo scelto. • Educare all’ascolto e saper interpretare un brano musicale. • Individuare e verbalizzare le caratteristiche delle stagioni. • Esprimersi e comunicare mediante il linguaggio grafico-pittorico.

I discorsi e le parole Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale

21

che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

Obiettivi di apprendimento 3 anni:

• Esprime i propri bisogni. • Eseguire una consegna. • Utilizzare vocaboli nuovi. • Saper strutturare adeguatamente la frase ( semplice). • Educare all’ ascolto. • Ascoltare e comprendere i messaggi verbali. • Memorizzare canti, poesie e filastrocche.

4 anni:

• Esprimere le proprie emozioni e stati d’animo. • Costruire frasi semplici in modo corretto. • Ascoltare e comprendere messaggi verbali e brevi racconti. • Utilizzare adeguatamente vocaboli nuovi. • Pronunciare correttamente parole e fonemi. • Strutturare adeguatamente la frase (semplice e completa). • Memorizzare canti, poesie e filastrocche.

5 anni:

• Saper esprimersi e comunicare mediante il linguaggio verbale. • Esprimere le proprie esigenze, pensieri e sentimenti. • Saper comunicare con proprietà di linguaggio. • Saper verbalizzare le proprie conoscenze ed esperienze. • Utilizzare in modo adeguato termini nuovi. • Strutturare la frase in modo completo ( soggetto -predicato- complemento). • Ascoltare e comprendere i contenuti proposti. • Pronunciare correttamente parole e fonemi. • Verbalizzare una esperienza rispettando la successione temporale degli avvenimenti. • Saper interpretare segni, simboli e gesti convenzionali. • Memorizzare canti, poesie e filastrocche.

La conoscenza del mondo Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.

22

Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/ sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

Obiettivi di apprendimento 3 anni:

• Esplorare e conoscere lo spazio. • Osservare e riconoscere le dimensioni: grande- piccolo, lungo-corto, alto-basso. • Intuire le nozioni spaziali: dentro-fuori, sopra-sotto, davanti-dietro. • Riconoscere alcune forme geometriche: cerchio e quadrato. • Riconoscere le quantità: poco tanto. • Intuire la nozione temporale: prima dopo.

4 anni:

• Distinguere e discriminare le forme geometriche cerchio, quadrato e triangolo. • Individuare e discriminare le dimensioni: grande- medio- piccolo, lungo-corto, alto-basso. • Distinguere alcune proprietà degli oggetti: pesante-leggero. • Riconoscere le quantità: poco- tanto- niente. • Intuire le nozioni temporali: prima- adesso- dopo, giorno –notte, mattina –mezzogiorno –sera. • Intuire le nozioni spaziali : in alto- in basso, vicino – lontano, in mezzo – a lato- in fila.

5 anni:

• Riconoscere le forme geometriche : cerchio, quadrato, triangolo, rettangolo. • Consolidare la conoscenza dei concetti topologici: al centro- ai lati, primo – ultimo, in cima – in

fondo, simmetria ecc.. • Discriminare : spesso – sottile, liscio – ruvido, morbido – duro, bagnato – asciutto, leggero- pesante. • Consolidare l’acquisizione delle nozioni spazio temporali. • Interiorizzare la successione temporale degli avvenimenti. • Conoscere i vari momenti della giornata. • Intuire il susseguirsi dei giorni della settimana. • Intuire l’avvicendarsi delle stagioni. • Ordinare in successione logica fatti e avvenimenti. • Saper comparare, associare e raggruppare. • Osservare, confrontare, ed eseguire classificazioni. • Formare e rappresentare graficamente insiemi • Compiere seriazioni. • Percepire la conservazione della quantità.

ORARIO DELLE ATTIVITA'

Orario settimanale 40 ore

Orario delle attività Dal lunedì al venerdì : 8.00-16.00

23

24

S E Z I O N I

NUMERO ALUNNI DOCENTI

A (omogenea) 27

Mollicone M.Antonietta Pescosolido Maria Alonzi Laura (sostegno) Caperna Fabio (Religione)

B (omogenea) 23

Corsetti Rossana Rendina Maria Caperna Fabio (Religione)

C (eterogenea) 18

Taglienti Rossana Leardi Marisa Alonzi Laura (sostegno) Ferazzoli Floriana (sostegno) Caperna Fabio (Religione)

D (omogenea)

21

Lombardi Concetta Persia Lucia Caperna Fabio (Religione)

25

26

S E Z I O N I

NUMERO ALUNNI DOCENTI

Prima (eterogenea) 25

L o r i n i F l o r i a n a P a r e n t e M a f a l d a

Seconda (eterogenea) 18

M o l l i c o n e E l e o n o r a V o n a S t e l l a

Terza (omogenea) 19

Panacci Marisa Recchia Nadia Caperna Fabio (religione)

INDICE DELLE UNITA’ DI APPRENDIMENTO TITOLO PERIODO

1. ACCOGLIENZA SETTEMBRE 2. AUTUNNO OTTOBRE 3. IL CORPO NOVEMBRE 4. NATALE DICEMBRE 5. INVERNO GENNAIO 6. CARNEVALE-LE FORME FEBBRAIO 7. PRIMAVERA MARZO 8. PASQUA APRILE 9. SO CONTARE MAGGIO 10. ESTATE GIUGNO

UNITA’ DI APPRENDIMENTO COMUNI A OGNI PERIODO: LE RICORRENZE PREGRAFISMO-PRESCRITTURA-PRELETTURA-PRECALCOLO

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA La progettazione curriculare sarà arricchita da attività progettuali in sintonia con il POF e nell’ottica della continuità con la scuola primaria. Sono, inoltre, previste uscite didattiche nel territorio inerenti ai progetti. STRATEGIE METODOLOGICHE Le strategie metodologiche da adottare concernono la mediazione didattica, l’osservazione, la progettazione, la documentazione e la verifica: gli insegnanti privilegiano il gioco, l’esplorazione, l’inventiva, la ricerca, la vita di relazione.

27

Per quanto possibile si porrà attenzione a creare: Un clima relazionale positivo in cui i bambini siano accettati con i loro problemi, le loro

potenzialità e le loro carenze con lo scopo di sviluppare il senso di autostima e sicurezza in se stessi.

Un ambiente stimolante che miri ad attivare prima la curiosità e in seguito l’attenzione e l’interesse per gli argomenti trattati.

Una scuola del fare: organizzare le occasioni concrete per una varietà di attività pratiche, utilizzando tutti i mediatori didattici, in modo che i bambini imparino a porsi domande, osservare, formulare ipotesi, raccogliere dati, discutere in gruppo, collegare problemi e concetti.

VERIFICA E VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari.

Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei percorsi di apprendimento e

di stimolo al miglioramento continuo e va effettuata a livello di:

• Intersezione docenti

• Intersezione docenti genitori

• Verifica di ciascun bambino

Si farà ricorso all’osservazione, basata sulla comprensione dei comportamenti dei bambini, al

dialogo e alla conversazione libera. Saranno utilizzate una serie di prove strutturate e non, dalle

quali dovrà trasparire la qualità e la quantità delle competenze raggiunte. Le stesse strategie

operative adottate saranno oggetto di valutazione e potranno essere modificate secondo i risultati

registrati. Alla fine di ogni quadrimestre le insegnanti effettuano incontri per la verifica-valutazione

del lavoro svolto. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sono coerenti con gli

obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni ed elencati nel curricolo.

PPIIAANNOO AANNNNUUAALLEE DDEELLLLEE AATTTTIIVVIITTÀÀ SSCCOOLLAASSTTIICCHHEE

IINN OORRAARRIIOO SSCCOOLLAASSTTIICCOO Adesione a concorsi e manifestazioni varie;

Visione di film e spettacoli teatrali;

Esplorazioni ambientali nel Comune:

Visite guidate nei paesi limitrofi.

Manifestazioni delle attività svolte durante l'anno scolastico.

28

II PPRROOGGEETTTTII

Progetto d’ Istituto: “Scenografie del bosco”

Progetto Continuità Scuola Infanzia- Scuola Primaria

Progetto Continuità Sezione primavera-Scuola Infanzia

Progetto “Piccoli Artisti”

Progetto Attività espressive

29

1° CICLO D’ISTRUZIONE La scuola primaria con la scuola secondaria di 1° grado costituiscono il 1° ciclo d’istruzione. La finalità del primo ciclo d’istruzione è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. In particolare, si pone attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, all’elaborare il senso della propria esperienza, a promuovere la pratica consapevole della cittadinanza. La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per formare cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. Ancora più importante è la padronanza degli strumenti culturali di base per i bambini che vivono in situazione di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione.

LA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA

Tenuto conto:

delle sollecitazioni di ordine culturale, sociale, tecnologico della società che cambia;

delle richieste e dei bisogni dell'utenza;

della lettura del territorio;

delle risorse interne ed esterne all'istituzione scolastica,

LLAA SSCCUUOOLLAA SSII PPRROOPPOONNEE le seguenti Finalità:

Promuovere il successo formativo degli alunni;

Garantire la piena valorizzazione delle diversità e delle potenzialità di ciascuno;

Assicurare la socializzazione e l'integrazione degli alunni;

Realizzare una maggiore interazione con il territorio;

30

e i seguenti Obiettivi Generali del processo formativo:

Acquisizione di conoscenze e contenuti disciplinari (sapere);

Acquisizione ed utilizzazione di competenze (saper fare);

Acquisizione di capacità elaborative, logiche, critiche ed utilizzazione delle competenze

(saper essere);

Per il raggiungimento delle finalità la scuola concorre con altre istituzioni:

Alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza;

Cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità;

Previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione;

Valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno;

Persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema istruzione.

SSCCEEGGLLIIEE

Contenuti coerenti con gli standard nazionali.

PPRROOGGEETTTTAA

Curricoli formativi che rispondono a principi d’efficienza, efficacia, economicità e

prevedono:

l'integrazione tra dimensioni disciplinari e trasversali dei curricoli e dei saperi;

l'alleggerimento dei contenuti (quanto) a favore dei processi e dei metodi (come);

abilità e padronanza dei linguaggi;

l'attenzione alla qualità degli ambienti educativi e alla promozione di contesti di

apprendimento stimolanti e motivanti.

RREEAALLIIZZZZAA

Interventi educativi adeguati alle caratteristiche specifiche degli alunni e dei loro bisogni.

Attività didattico-formativa-curriculare:

programmazione di Unita’ di Apprendimento, progettazione per mappe concettuali, temi

di sviluppo;

piani educativi individualizzati;

attività laboratoriali;

Percorsi integrativi dei curricoli (tematiche traversali).

31

LE FINALITA’

L’Istituto Comprensivo in attuazione delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione (adottate con regolamento del Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca in data 16 novembre 2012 ), persegue le seguenti finalità:

promuovere la formazione integrale della persona; promuovere l’alfabetizzazione culturale in un orizzonte allargato alle altre culture con cui

conviviamo; favorire la maturazione del soggetto e lo sviluppo di competenze in ordine ai seguenti

ambiti: identità, orientamento, cultura; fornire all’alunno le occasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialità e risorse; proporre situazioni in cui gli alunni: trovano stimoli per sviluppare il pensiero analitico e

critico, imparano ad imparare, coltivano la fantasia e il pensiero originale; creare favorevoli condizioni di ascolto e di espressione tra coetanei; guidare i ragazzi nella comprensione critica dei messaggi provenienti dalla società nelle

loro molteplici forme; promuovere l’apprendimento del concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e

dell’ambiente e favorire forme di cooperazione e di solidarietà; costruire il senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità; promuovere la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana; valorizzare l’esperienza ed il patrimonio conoscitivo e valoriale del bambino; offrire una pluralità di linguaggi e di esperienze significative; favorire un clima sociale positivo; riconoscere la diversità propria di ciascun soggetto; favorire il confronto interpersonale e la solidarietà sociale; personalizzare il percorso formativo del bambino; favorire l’orientamento; realizzare i Piani di studio personalizzati.

E adotta per la scuola primaria:

le modalità organizzative più funzionali alle diverse realtà di classe. In particolare si pone attenzione: all’uso flessibile degli spazi, a valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, ad attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità, a favorire l’esplorazione e la scoperta, a incoraggiare l’apprendimento collaborativo, a promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, a realizzare le attività didattiche in forma di laboratorio. Al termine della scuola primaria vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi alle discipline che indicano i percorsi culturali e didattici e costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese. Gli obiettivi didattici di apprendimento sono utilizzati dai docenti nella progettazione didattica per il raggiungimento dei traguardi di sviluppo delle competenze.

32

ITALIANO: Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico- sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Ascolto e parlato – Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola. – Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. – Ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in modo comprensibile a chi ascolta. – Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un’attività conosciuta. – Raccontare storie personali o fantastiche rispettando l’ordine cronologico ed esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta. – Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola o in altri contesti. Lettura – Padroneggiare la lettura strumentale (di decifrazione) sia nella modalità ad alta voce, curandone l’espressione, sia in quella silenziosa. – Prevedere il contenuto di un testo semplice in base ad alcuni elementi come il titolo e le immagini; comprendere il significato di parole non note in base al testo. – Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l’argomento di cui si parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni. – Comprendere testi di tipo diverso, continui e non continui, in vista di scopi pratici, di intrattenimento e di svago. – Leggere semplici e brevi testi letterari, sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale. – Leggere semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili ad ampliare conoscenze su temi noti. Scrittura – Acquisire le capacità manuali, percettive e cognitive necessarie per l’apprendimento della scrittura. – Scrivere sotto dettatura curando in modo particolare l’ortografia. – Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti (per utilità personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare). – Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le convenzioni ortografiche e di interpunzione. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

33

– Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi sia sul contesto sia sulla conoscenza intuitiva delle famiglie di parole. – Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e attività di interazione orale e di lettura. – Usare in modo appropriato le parole man mano apprese. – Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d’uso. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua – Confrontare testi per coglierne alcune caratteristiche specifiche (ad es. maggiore o minore efficacia comunicativa, differenze tra testo orale e testo scritto, ecc.). – Riconoscere se una frase è o no completa, costituita cioè dagli elementi essenziali (soggetto, verbo, complementi necessari). – Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche nella propria produzione scritta. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Ascolto e parlato – Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi. – Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione (diretta o trasmessa); comprendere lo scopo e l’argomento di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini ...). – Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo l’ascolto. – Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività scolastiche ed extrascolastiche. – Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente. – Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando l’ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi. – Organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe con un breve intervento preparato in precedenza o un’esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta. Lettura – Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce. – Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto; porsi domande all’inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione. – Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere. – Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. – Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (compresi moduli, orari, grafici, mappe ecc.) per scopi pratici o conoscitivi, applicando tecniche di supporto alla comprensione (quali, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.). – Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un’attività, per realizzare un procedimento. – Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà. – Leggere testi letterari narrativi, in lingua italiana contemporanea, e semplici testi poetici cogliendone il senso, le caratteristiche formali più evidenti, l’intenzione comunicativa dell’autore ed esprimendo un motivato parere personale. Scrittura – Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza. – Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni. – Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti, lettere aperte o brevi articoli di cronaca per il giornalino 33 scolastico o per il sito web della scuola, adeguando il testo ai destinatari e alle situazioni. – Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo sotto forma di diario. – Rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o riassumere un testo, trasformarlo, completarlo) e redigerne di nuovi, anche utilizzando programmi di videoscrittura. – Scrivere semplici testi regolativi o progetti schematici per l’esecuzione di attività (ad esempio: regole di gioco, ricette, ecc.).

34

– Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di studio. – Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie). – Sperimentare liberamente, anche con l’utilizzo del computer, diverse forme di scrittura, adattando il lessico, la struttura del testo, l’impaginazione, le soluzioni grafiche alla forma testuale scelta e integrando eventualmente il testo verbale con materiali multimediali. – Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo – Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso). – Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico). – Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare l’accezione specifica di una parola in un testo. – Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle parole. – Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio. – Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua – Relativamente a testi o in situazioni di esperienza diretta, riconoscere la variabilità della lingua nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo. – Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole (parole semplici, derivate, composte). – Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico). – Riconoscere la struttura del nucleo della frase semplice (la cosiddetta frase minima): predicato, soggetto, altri elementi richiesti dal verbo. – Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i principali tratti grammaticali; riconoscere le congiunzioni di uso più frequente (come e, ma, infatti, perché, quando) – Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsi di questa conoscenza per rivedere la propria produzione scritta e correggere eventuali errori. LINGUA INGLESE: Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la lingua inglese (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa) L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Ascolto (comprensione orale) – Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente relativi a se stesso, ai compagni, alla famiglia. Parlato (produzione e interazione orale) – Produrre frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note. – Interagire con un compagno per presentarsi e/o giocare, utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione. Lettura (comprensione scritta) – Comprendere cartoline, biglietti e brevi messaggi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi o sonori, cogliendo parole e frasi già acquisite a livello orale. Scrittura (produzione scritta) – Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e ad interessi personali e del gruppo.

35

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Ascolto (comprensione orale) – Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti. – Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale. Parlato (produzione e interazione orale) – Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando e/o leggendo. – Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò che si dice con mimica e gesti. – Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione. Lettura (comprensione scritta) – Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il loro significato globale e identificando parole e frasi familiari. Scrittura (produzione scritta) – Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere o dare notizie, ecc. 39 Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento – Osservare coppie di parole simili come suono e distinguerne il significato. – Osservare parole ed espressioni nei contesti d’uso e coglierne i rapporti di significato. – Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative. – Riconoscere che cosa si è imparato e che cosa si deve imparare. STORIA: Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Uso delle fonti – Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul proprio passato, della generazione degli adulti e della comunità di appartenenza. – Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato. Organizzazione delle informazioni – Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati. – Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate. – Comprendere la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo (orologio, calendario, linea temporale …). Strumenti concettuali – Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi dell’antichità, di storie, racconti, biografie di grandi del passato. – Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali.

36

– Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo. Produzione scritta e orale – Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, disegni, testi scritti e con risorse digitali. 44 – Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Uso delle fonti – Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico. – Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul territorio vissuto. Organizzazione delle informazioni – Leggere una carta storico-geografica relativa alle civiltà studiate. – Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze. – Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate. Strumenti concettuali – Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico (avanti Cristo – dopo Cristo) e comprendere i sistemi di misura del tempo storico di altre civiltà. – Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti. Produzione scritta e orale – Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente. – Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali. – Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico della disciplina. – Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali. GEOGRAFIA: Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Orientamento – Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali). Linguaggio della geo-graficità – Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell’aula, ecc.) e tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante. – Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino. Paesaggio – Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta. – Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita della propria regione. Regione e sistema territoriale

37

- Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane. - Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Orientamento – Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al Sole. – Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all’Europa e ai diversi continenti, attraverso gli strumenti dell’osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, ecc.). Linguaggio della geo-graficità – Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a indicatori socio-demografici ed economici. – Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo. – Localizza le regioni fisiche principali e i grandi caratteri dei diversi continenti e degli oceani. Paesaggio – Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare. Regione e sistema territoriale 48 – Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storico-culturale, amministrativa) e utilizzarlo a partire dal contesto italiano. – Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita. MATEMATICA: Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Numeri – Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre, ... – Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevolezza della notazione posizionale; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta. – Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo.

38

– Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10. Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali. – Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire semplici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure. Spazio e figure – Percepire la propria posizione nello spazio e stimare distanze e volumi a partire dal proprio corpo. – Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori). – Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia un percorso desiderato. – Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche. – Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio. Relazioni, dati e previsioni – Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini. – Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati. – Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. – Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali (metro, orologio, ecc.). Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Numeri – Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali. – Eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni. – Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali; individuare multipli e divisori di un numero. – Stimare il risultato di una operazione. – Operare con le frazioni e riconoscere frazioni equivalenti. – Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane. – Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti. – Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica. – Conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra. Spazio e figure 51 – Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrie, anche al fine di farle riprodurre da altri. – Riprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria). – Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti. – Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacità di visualizzazione. – Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse. – Confrontare e misurare angoli utilizzando proprietà e strumenti. – Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di perpendicolarità, parallelismo, orizzontalità, verticalità, parallelismo. – Riprodurre in scala una figura assegnata (utilizzando, ad esempio, la carta a quadretti). – Determinare il perimetro di una figura utilizzando le più comuni formule o altri procedimenti. – Determinare l’area di rettangoli e triangoli e di altre figure per scomposizione o utilizzando le più comuni formule. – Riconoscere rappresentazioni piane di oggetti tridimensionali, identificare punti di vista diversi di uno stesso oggetto (dall’alto, di fronte, ecc.). Relazioni, dati e previsioni – Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni. – Usare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica, se adeguata alla tipologia dei dati a disposizione. – Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura. – Utilizzare le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi/capacità, intervalli temporali, masse, pesi per effettuare misure e stime.

39

– Passare da un’unità di misura a un’altra, limitatamente alle unità di uso più comune, anche nel contesto del sistema monetario. – In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual è il più probabile, dando una prima quantificazione nei casi più semplici, oppure riconoscere se si tratta di eventi ugualmente probabili. – Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure. SCIENZE: Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza di scuola primaria Esplorare e descrivere oggetti e materiali – Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi d’uso. – Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà. – Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati. – Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al calore, ecc. Osservare e sperimentare sul campo – Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali, realizzando allevamenti in classe di piccoli animali, semine in terrari e orti, ecc. Individuare somiglianze e differenze nei percorsi di sviluppo di organismi animali e vegetali. – Osservare, con uscite all’esterno, le caratteristiche dei terreni e delle acque. – Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione, industrializzazione, ecc.). – Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la periodicità dei fenomeni celesti (dì/notte, percorsi del sole, stagioni). L’uomo i viventi e l’ambiente - Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente. - Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo (fame, sete, dolore, movimento, freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo come organismo complesso, proponendo modelli elementari del suo funzionamento. - Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Oggetti, materiali e trasformazioni - Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali: dimensioni spaziali, peso, peso specifico, forza, movimento, pressione, temperatura, calore, ecc. - Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il concetto di energia.

40

- Osservare, utilizzare e, quando è possibile, costruire semplici strumenti di misura: recipienti per misure di volumi/capacità, bilance a molla, ecc.) imparando a servirsi di unità convenzionali. - Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad esempio: la durezza, il peso, l’elasticità, la trasparenza, la densità, ecc.; realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua (acqua e zucchero, acqua e inchiostro, ecc). - Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo semplici modelli interpretativi e provando ad esprimere in forma grafica le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del tempo, ecc.). Osservare e sperimentare sul campo - Proseguire nelle osservazioni frequenti e regolari, a occhio nudo o con appropriati strumenti, con i compagni e autonomamente, di una porzione di ambiente vicino; individuare gli elementi che lo caratterizzano e i loro cambiamenti nel tempo. - Conoscere la struttura del suolo sperimentando con rocce, sassi e terricci; osservare le caratteristiche dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente. - Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti, rielaborandoli anche attraverso giochi col corpo. L’uomo i viventi e l’ambiente - Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un ambiente; costruire modelli plausibili sul funzionamento dei diversi apparati, elaborare primi modelli intuitivi di struttura cellulare. - Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio. Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la sessualità. - Riconoscere, attraverso l’esperienza di coltivazioni, allevamenti, ecc. che la vita di ogni organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita. - Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale sulla base di osservazioni personali. - Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delle trasformazioni ambientali, ivi comprese quelle globali, in particolare quelle conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo. MUSICA: Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria – Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione. – Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione. – Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi. – Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani di vario genere e provenienza. – Rappresentare gli elementi basilari di brani musicali e di eventi sonori attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali. – Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema, televisione, computer).

41

ARTE E IMMAGINE: Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Esprimersi e comunicare – Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare la realtà percepita; – Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali. – Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali. – Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando immagini e opere d’arte. Osservare e leggere le immagini – Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente descrivendo gli elementi formali, utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio. – Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo (linee, colori, forme, volume, spazio) individuando il loro significato espressivo. – Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati. Comprendere e apprezzare le opere d’arte – Individuare in un’opera d’arte, sia antica che moderna, gli elementi essenziali della forma, del linguaggio, della tecnica e dello stile dell’artista per comprenderne il messaggio e la funzione. – Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria e ad altre culture. – Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici. EDUCAZIONE FISICA: Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo – Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma successiva e poi in forma simultanea (correre / saltare, afferrare / lanciare, ecc). – Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie,

42

sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva – Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. – Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play – Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di giocosport. – Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole. – Partecipare attivamente alle varie forme di gioco , organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri. – Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio, e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza – Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. – Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisico. TECNOLOGIA: Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Vedere e osservare – Eseguire semplici misurazioni e rilievi fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione. – Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio. – Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti. – Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni. – Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione informatica. – Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi. Prevedere e immaginare – Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell’ambiente scolastico. – Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative alla propria classe. – Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti. – Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i materiali necessari. – Organizzare una gita o una visita ad un museo usando internet per reperire notizie e informazioni. Intervenire e trasformare – Smontare semplici oggetti e meccanismi, apparecchiature obsolete o altri dispositivi comuni. – Utilizzare semplici procedure per la selezione, la preparazione e la presentazione degli alimenti. – Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul proprio corredo scolastico. – Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo e documentando la sequenza delle operazioni. – Cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune programma di utilità.

43

L’attività curricolare d’insegnamento L’attività curricolare d’insegnamento tiene presente le Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione. Si manifesta attraverso percorsi educativi, disciplinari e multidisciplinari volti a sviluppare le competenze individuali e a favorire la crescita culturale e sociale degli alunni. Lingue straniere L’insegnamento della lingua inglese è attuato in tutte le classi di scuola Primaria dell’Istituto. Informatica Le tecnologie educative sono parte integrante della prassi didattica di tutte le scuole dell’Istituto e sono utilizzate per:

facilitare il processo di apprendimento

fornire un supporto agli alunni portatori di handicap

ampliare le opportunità di conoscenza

comunicare in rete

documentare le esperienze.

Le docenti referenti dei laboratori di informatica della scuola primaria sono per il plesso

Capoluogo Gabriele Gabriella; per il plesso La Lucca Fabrizi Teresa, per il plesso Porrino Sorgi

Patrizia.

L’approfondimento del curricolo L’approfondimento del curricolo avviene tramite la predisposizione di progetti e di percorsi educativi volti a potenziare i seguenti ambiti:

- EDUCAZIONE AMBIENTALE

- EDUCAZIONE ALL’ALIMENTAZIONE

- EDUCAZIONE ALLA SALUTE E ALLO SPORT

- EDUCAZIONE MULTICULTURALE

- EDUCAZIONE ALL’ESPRESSIONE MUSICALE E TEATRALE

- EDUCAZIONE STRADALE

44

LA PROGETTAZIONE ANNUALE

La progettazione annuale scaturisce dalle Indicazioni Nazionali e rappresenta lo strumento

principale per consentire ad un progetto generale di calarsi nella situazione concreta rappresentata

dalla singola scuola, posta in un determinato contesto geografico e sociale, con un corpo insegnante,

delle strutture e degli allievi particolari.

Le fasi in cui si struttura la progettazione sono le seguenti:

Conoscenza e corretta interpretazione della situazione educativa;

Identificazione degli obiettivi generali e specifici d’apprendimento;

Definizione di metodi e dei percorsi di personalizzazione attraverso piani individualizzati;

Organigrammi;

Definizione delle attività per le ore di contemporaneità e di laboratorio;

Organizzazione delle attività di sostegno, di recupero, di potenziamento;

Verifica e valutazione delle competenze in uscita dei bambini con documenti stilati dai due

gradi di scuola nell’ottica della continuità.

RAPPORTI CON L’ESTERNO I rapporti Scuola-Famiglia

Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria – Scuola Media

Assemblee Presentazione del Progetto Accoglienza Presentazione del Progetto di Plesso e delle iniziative educative Rinnovo Consiglio d’Istituto Rinnovo Consigli Intersezione / Interclasse/Classe. Valutazione in itinere e finale

45

Ricevimenti Colloqui individuali con le famiglie a cadenza

bimestrale e quadrimestrale Incontri con i rappresentanti nel Consiglio d’Intersezione/ Interclasse/Classe Incontri riservati tra insegnanti e genitori e Dirigente Scolastico in situazioni particolari.

Configurazione dell’Istituto Comprensivo

Ambito scolastico

La rete scolastica operante nel comune di Monte San Giovanni Campano è costituita da due Istituti Comprensivi.

Ambito organizzativo Le scuole primarie del 1°Istituto Comprensivo sono dislocate in tre plessi scolastici: Porrino, Capoluogo e La Lucca. Non tutte le aule delle scuole sono sufficientemente spaziose, ma tutte e tre le scuole hanno una palestra, un laboratorio informatico, dotato di LIM, e il refettorio per la mensa. Nel corrente anno scolastico frequentano n.° 281 alunni ripartiti in 16 classi. Operano nel suddetto Istituto, per la scuola primaria n. 26 insegnanti di posto comune, n. 3 di sostegno, n. 2 di religione, n. 1 di lingua inglese (specialista). Il nostro Istituto Comprensivo opera nel rispetto di tutti e di ciascuno, per il bene della scuola e dei nostri figli e per rispondere al meglio ai bisogni formativi espressi dalle famiglie del nostro territorio. A tale scopo e per tale motivo, il tempo scuola adottato dal corrente anno scolastico, per la scuola primaria, è quello della settimana corta. La scelta di tale orario soddisfa non solo le richieste della maggioranza delle famiglie ma risponde anche all’esigenza di garantire all’utenza una scuola aperta che, tra attività curriculari ed attività extra-curriculari (progetti, corsi di recupero, sportello didattico), offra un tempo scuola che sia rispondente ai bisogni dell’alunno e alle esigenze della famiglia. I vantaggi sono molteplici:

- l’integrazione dello studente con gli altri coetanei risulta rafforzata, le tante piccole tentazioni e pericoli esterni, a cui molti adolescenti sono soggetti nelle ore pomeridiane, limitate;

• alunni e famiglie potranno trascorrere più tempo insieme nei fine settimana rafforzando così i legami famigliari o programmando attività comuni - un giorno in più di riposo consente agli alunni tempi più lunghi per recuperare le energie

necessarie per affrontare la settimana scolastica. Flessibilità organizzativa Le attività educative e didattiche, secondo le esigenze degli alunni, sono organizzate per: gruppo classe

gruppo delle classi per attività collettive

gruppo per i laboratori.

46

CLASSI SCUOLA PRIMARIA

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

ALUNNI PORRINO

16 22 13 13 14

ALUNNI LA LUCCA

25 23 18 21 16 17

ALUNNI CAPOLUOGO

12 15 17 21 19

TOTALE ALUNNI 84

ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO

INDIVIDUALI: Preparazione lezioni ed esercitazioni;

Correzione elaborati;

Rapporti individuali con le famiglie

COLLEGIALI:

PARTECIPAZIONE alle riunioni del collegio dei docenti, ivi compresa l’attività di

programmazione e verifica di inizio e fine anno e l’informazione alle famiglie sui risultati

degli scrutini e sull’andamento delle attività educative

Partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, d’interclasse, d’intersezione

Lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla

valutazione

47

Nel plesso sono presenti n.78 alunni distribuiti in 5 classi. Operano nella scuola n. 9 insegnanti, di cui n.1 di sostegno per la presenza di 2 alunni diversamente abili, n. 1 specialista di lingua inglese e n. 1 di religione cattolica. Le lezioni iniziano alle ore 8,10 e terminano alle ore 13,10 dal lunedì al venerdì, con un prolungamento il martedì fino alle ore 16,10 per gli alunni di tutte le classi; per complessive 28 ore.

48

La scuola primaria, occupa il terzo piano dell’ Istituto Comprensivo “Angelicum”, mentre la Scuola secondaria è situata al secondo piano. Nella stessa struttura, al piano terra, c’è la palestra, il laboratorio d’informatica, la mensa e gli uffici di presidenza e di segreteria. Nel plesso sono presenti n.84 alunni distribuiti in 5 classi. Operano nella scuola n. 13 insegnanti, di cui n.1 di sostegno per la presenza di 4 alunni diversamente abili e n. 1 di religione cattolica. La lingua inglese è insegnata da n. 2 docenti di posto comune: una specializzata e una specialista. Le lezioni iniziano alle ore 8,10 e terminano alle ore 13,10 dal lunedì al venerdì, con un prolungamento il martedì fino alle ore 16,10 per gli alunni di tutte le classi; per complessive 28 ore.

49

Nel plesso sono presenti n.120 alunni distribuiti in 6 classi. Operano nella scuola n. 12 insegnanti, di cui n.1 di sostegno per la presenza di 1 alunni diversamente abili, n. 1 specialista di lingua inglese e n. 2 di religione cattolica. Alcune ore di lingua inglese sono insegnate da una docente specializzata. Le lezioni iniziano alle ore 8,10 e terminano alle ore 13,10 dal lunedì al venerdì, con un prolungamento il martedì fino alle ore 16,10 per gli alunni di tutte le classi; per complessive 28 ore.

50

OORRAARRIIOO DDEELLLLEE AATTTTIIVVIITTAA'' DD’’IINNSSEEGGNNAAMMEENNTTOO SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA

PPLLEESSSSII lunedì–mercoledì

giovedì-venerdì martedì

CAPOLUOGO ore 8,10 -13,10

ore 8,10 -16,10

LA LUCCA PORRINO

Progetti curriculari:

• Progetto “Continuità” scuola dell’Infanzia – scuola Primaria;

• Progetto “Continuità” scuola Primaria – scuola Secondaria.

• Progetto Attività espressive • Progetto Sport • Progetto di educazione ambientale • Progetto Integrazione

Progetti extracurriculari:

• Progetto d’istituto “Scenografie del bosco”

51

VERIFICA E VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA La verifica delle attività curricolari viene svolta bimestralmente dagli insegnanti delle classi parallele, mentre ogni quadrimestre sarà compilato il documento di valutazione che sarà presentato al genitore in appositi incontri destinati ai colloqui individuali. Con riferimento al D.L. del primo settembre 2008 n°137 art. 3, ogni docente esprime “la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite mediante l’attribuzione di voti espressi in decimi… con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’ alunno”. AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Fermo restando che la valutazione finale, intesa come ammissione/non ammissione alla classe successiva, è compito dell’intero Consiglio di classe, i docenti possono non ammettere alla classe successiva in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione (D.Lgs.59/2004 art.8). La non ammissione nella scuola primaria avviene collegialmente con tutti i contitolari della classe, all’ unanimità. In caso di non ammissione i docenti devono aver previsto: -interventi finalizzati al recupero nel corso dell’anno; -informazione in itinere, anche scritta, ai genitori sull’andamento scolastico; -che la non ammissione non pregiudichi il successo formativo; -elaborazione di un progetto d’ intervento per l’ anno successivo sulla base dei motivi che hanno causato il mancato raggiungimento dei risultati attesi.

52

Via Colle San Marco

Orario delle lezioni

Orario settimanale

30 ore ( tempo normale) 36 ore ( tempo prolungato)

Orario delle lezioni

Tempo normale: 8:30 – 13:30 (ricreazione 11:20 – 11:30): 1^ - 2^ -3^ A 1^ B- 2^B -3^B Tempo prolungato: 8:30 – 13:30 ( Martedì, Mercoledì, Giovedì, Sabato) 8:30 – 16:30 ( Lunedì e Venerdì) 3^ B - 1^C - 2^ C - 3^C

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ANGELICUM”

“Non si impara nel modo in cui si insegna, ma si insegna nel modo in cui si

impara”

53

“Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come

punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e

rappresentazione del mondo” (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012).

Se la scuola primaria, infatti, mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo

esercizio dei diritti costituzionali, la scuola secondaria di primo grado, all’interno di una dimensione

progettuale, dialogante e di continuità con i precedenti (e successivi) segmenti scolastici, si pone

l’ambizioso obiettivo di favorire una più approfondita padronanza delle discipline per il

raggiungimento di un sapere ‘integrato’.

Ciò è possibile solo laddove all’interno della importantissima relazione osmotica di libertà

di insegnamento-apprendimento vengano eliminati pregiudizi pregiudizievoli volti a considerare le

discipline – definite da più parti ‘occasioni’ di crescita e maturazione globale e armonica della

persona – come territori da proteggere con definiti e rigidi confini ma bensì territori da esplorare

con punti di vista diversi sulla realtà. Solo così le competenze sviluppate saranno ampie e trasversali

e permetteranno all’alunno-persona la sua piena e totale realizzazione umana e globale, una

partecipazione attiva alla vita sociale, una convivenza civile orientata al bene comune.

UNA SCUOLA…

AMICA

54

7.1 STRUTTURA: UNA COMUNITA’ EDUCATIVA.

La nostra è una scuola in primis costituita da PERSONE il cui desiderio fondamentale è quello di

realizzare una scuola che sia di tutti e di ciascuno, poggiata sui principi dell’inclusione e

dell’integrazione e che fa della diversità un valore di crescita umana e sociale. Un traguardo

ambizioso che, grazie alla nostra preziosa esperienza decennale, risorse umane dal profilo

spiccatamente professionale ed una apertura nei confronti della realtà locale-nazionale-globale si

può annoverare tra i nostri più importanti motivi di orgoglio.

CLASSI I A II A III A I B II B IIIB I C IIC III C TOT.

ALUNNI

25

22

20

23

20

22

16

17

18

183

DOCENTI

25

DOCENTI

DI

SOSTEGNO

1

1

2

2

1

1

1

1

7

PERSONAL

E

AUSILIARI

O

3

STRUTTUR

E

Servizi igienici, spazi esterni, 9 aule, palestra, biblioteca, laboratorio gruppo

alunni H, biblioteca gruppo alunni H, sala multimediale,

laboratorio di informatica, refettorio.

RISORSE

TECNICHE

Computer televisori DVD fotocopiatrici LIM stereo

n. 16 n. 2 n. 1 n. 2 n. 4 n. 2

55

7.2 L’ORGANIZZAZIONE CURRICULARE: UN CORE CURRICULUM.

Il nuovo Regolamento recante Indicazioni nazionali per il curriculo della scuola

dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, all’art. 2, stabilisce che le discipline

d’insegnamento impartite nel primo ciclo sono: italiano, lingua inglese e

seconda lingua comunitaria, storia, geografia, matematica, scienze, musica, arte

e immagine, educazione fisica, tecnologia. L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione è

assicurato dai modi previsti dalla legge 30 ottobre 2009 mentre l’insegnamento della Religione

Cattolica è disciplinato dagli accordi concordatari del 1929. Si delinea, dunque, il seguente piano

d’insegnamento:

CLASSI TEMPO NORMALE

(30 ore)

CLASSI TEMPO

PROLUNGATO

(36 ore)

Italiano, approfondimento, storia e

cittadinanza e costituzione,

geografia

ore 10 Italiano, approfondimento, storia e

cittadinanza e costituzione,

geografia.

ore 15*

Matematica e scienze ore 6 Matematica e scienze ore 9*

Lingua inglese ore 3 Lingua inglese ore 3

Seconda lingua comunitaria:

francese

ore 2 Seconda lingua comunitaria:

francese

ore 2

Musica ore 2 Musica ore 2

Arte ed immagine ore 2 Arte ed immagine ore 2

Educazione fisica ore 2 Educazione fisica ore 2

Tecnologia ore 2 Tecnologia ore 2

Religione (o attività opzionali) ore 1 Religione (o attività opzionali) ore 1

TOT.

30 ore

TOT.

36 ore

*Le ore di italiano e matematica del tempo prolungato includono le ore di mensa e di compresenza italiano-matematica.

Attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, l’alunno può esercitare i differenti stili

cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. È solo per

questa via che si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a

quello europeo. È in tal senso che il nostro istituto persegue l’acquisizione di competenze che hanno

come orizzonte di riferimento lo sviluppo delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente

definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazioni del 2006)

che sono:

56

Comunicazione nella madrelingua;

Comunicazione nelle lingue straniere;

Competenza matematica e competenze di base in

scienza e tecnologia;

Competenza digitale;

Imparare a imparare;

Competenze sociali e civiche;

Spirito di iniziativa ed imprenditorialità;

Consapevolezza ed espressione culturale.

Competenze-chiave per un apprendimento long life learning che cura la centralità dell’alunno-

persona, protagonista attivo del proprio successo formativo e dunque capace di orientarsi ed

orientare il proprio progetto di vita in un ‘sistema nel sistema’ chiamato territorio. Al fine di creare

maggiori opportunità di interazione in un tale contesto, la nostra scuola secondaria di primo grado,

in continuità con tutto il primo ciclo d’istruzione, crea le più adeguate condizioni per lo sviluppo

formativo del profilo dello studente, individuo capace di esercitare una cittadinanza attiva e

consapevole.

Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi

57

apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. 7.3 UN AMBIENTE IDEALE PER L’APPRENDIMENTO.

Il nostro è un istituto che utilizza in maniera flessibile gli spazi essendo consapevole che questi

ultimi hanno un peso rilevante per l’acquisizione dei saperi. Per questo le aule scolastiche risultano

ergonomiche e ben curate, rispettose dei principi relativi alla sicurezza e ambiente di una serena

socializzazione. Vi è una larga disponibilità di luoghi attrezzati che facilitano approcci operativi alla

conoscenza per le scienze, la tecnologia, la produzione musicale, le attività pittoriche e non ultima

la motricità. Ma ruolo determinante lo ha senz’altro la biblioteca scolastica, ponte tra lingue,

linguaggi, religioni e culture, la cui referente per il corrente anno scolastico è la docente Santaroni

Paola, mentre per il laboratorio di informatica, la docente referente è Reale Maria.

Un ambiente per l’apprendimento dunque:

Valorizza l’esperienza e le conoscenze degli alunni;

Attua interventi adeguati nei riguardi della diversità;

Favorisce l’esplorazione e la scoperta;

Incoraggia l’apprendimento collaborativo;

Promuove la consapevolezza del proprio modo di apprendere;

Realizza attività didattica in forma di laboratorio.

Laboratorio di informatica

La palestra

58

Laboratorio gruppo alunni H

Refettorio

Laboratorio d’informatica

Sala multimediale

Corridoio

Attestazioni di merito dell’istituto

59

7.4 L’ORGANIZZAZIONE CURRICULARE: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE

COMPETENZE.

Al fine di costituire riferimenti irrinunciabili per gli insegnanti per costruire ‘piste culturali e

didattiche’ da percorrere e che aiutano a finalizzare l’azione educativa volta allo sviluppo integrale

dell’alunno-persona, l’istituto persegue degli irrinunciabili traguardi per lo sviluppo delle

competenze relativi alle discipline. Essi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze

attese e rappresentano un mero elemento di raccordo con l’unità del sistema nazionale.

Traguardi disciplinari per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

secondaria di primo grado: ITALIANO: L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Ascolta e comprende testi di vario tipo «diretti» e «trasmessi» dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.

LINGUA INGLESE: (I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa) L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su

60

argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.

SECONDA LINGUA COMUNITARIA: FRANCESE. (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa) L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare. STORIA L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio. Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni studiati.

GEOGRAFIA Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

61

MATEMATICA L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni…) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi…) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

SCIENZE L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

MUSICA

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

ARTE E IMMAGINE

L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici

62

espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.

ED. FISICA

L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza sia nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello «star bene» in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.

TECNOLOGIA

L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.

63

7.5 L’ORGANIZZAZIONE CURRICULARE: GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO.

Gli obiettivi d’apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti

indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze.

Essi

Disciplinarmente e tassonomicamente essi sono organizzati nel seguente modo:

ITALIANO

ASCOLTO

- Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai media, riconoscendone la

fonte e individuando lo scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell’emittente;

- Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo per adottare strategie funzionali a comprendere l’ascolto;

- Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione (prendere appunti, riconoscimento di parole-chiave, riassunti…);

PARLATO

- Intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo,

con pertinenza e coerenza, rispettando tempi e turni di parola e fornendo un positivo contributo personale;

- Narrare esperienze, eventi, trame selezionando informazioni significative in base allo scopo, ordinandole in base ad un criterio logico-cronologico, esplicitandole in modo chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato all’argomento e alla situazione;

- Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi, esprimere la propria emotività ed argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio in base allo scopo ed utilizzando un lessico adeguato alla situazione comunicativa.

LETTURA - Impiegare le diverse tecniche di lettura (silenziosa o ad alta voce) per leggere i diversi tipi di testo, utilizzando opportune strategie per analizzarne il contenuto;

- Ricercare informazioni in testi di varia natura per scopi pratici e conoscitivi, applicando tecniche di supporto alla comprensione;

- Leggere testi descrittivi, regolativi, argomentativi, narrativi, letterari narrativi cogliendone il senso, le caratteristiche formali, l’intenzione comunicativa ed esprimendo un motivato parere personale.

SCRITTURA - Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri che

contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.

- Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali

Sono organizzati intorno a nuclei fondanti;

Sono definiti in relazione a periodi didattici lunghi: per la scuola secondaria di primo grado al termine del triennio.

64

segni interpuntivi e rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o riassumere un testo, trasformarlo, completarlo) e redigerne di nuovi, anche utilizzando programmi di videoscrittura.

- Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti, brevi articoli di cronaca, esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo sotto forma di diario, redigere testi argomentativi o testi relativi alla tipologia testuale richiesta e adeguati ai vincoli indicati.

RIFLESSIONE

SULLA

LINGUA

- Conoscere in un’ottica sincronica e diacronica del mutamento linguistico, le principali regole fonetiche, fonologiche, ortografiche e morfologiche della lingua italiana potenziando il lessico;

- Riconoscere la struttura della frase complessa: soggetto, predicato, complementi e altro;

- Riconoscere in maniera analitica le principali relazioni sintattiche che intercorrono all’interno di una frase complessa.

INGLESE ASCOLTO

- Comprendere i punti essenziali di un discorso relativo ad argomenti familiari, scolastici, relativi al tempo libero, ecc.

- Individuare le informazioni principali relativamente ad argomenti di attualità o su argomenti che riguardino i propri interessi;

- Individuare, ascoltando, termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.

PARLATO

- Descrivere o presentare persone, condizioni di vita o di studio, compiti quotidiani;

- Indicare che cosa piace o non piace; esprimere un’opinione e motivarla con espressioni e frasi connesse in modo semplice.

- Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i punti chiave di una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile.

LETTURA

- Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano e

in lettere personali. - Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare

informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline.

- Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi più ampi in edizioni graduate.

SCRITTURA

- Produrre risposte a questionari e formulare domande su testi. - Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo sensazioni e opinioni

con frasi semplici. - Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi

resoconti che si avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare.

RIFLESSIONE SULLA LINGUA

- Rilevare semplici regolarità e differenze nella forma di testi scritti di uso comune.

- Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. - Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a

lingue diverse.

65

SECONDA LINGUA COMUNITARIA: FRANCESE

ASCOLTO

- Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di brevi messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti.

- Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale.

PARLATO

- Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già

incontrate ascoltando o leggendo. - Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il

significato di ciò che si dice con mimica e gesti. - Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui

si ha familiarità, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.

LETTURA

- Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto e

trovare informazioni specifiche in materiali di uso corrente. - Comprendere testi di contenuto vario e trovare informazioni specifiche in

materiali di uso corrente. - Comprendere testi di contenuto attuale e letterario e trovare informazioni

specifiche in materiali di uso corrente. SCRITTURA

- Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli auguri, per ringraziare o per invitare qualcuno, anche con errori formali che non compromettano però la comprensibilità del messaggio.

RIFLESSIONE

SULLA LINGUA

- Osservare le parole nei contesti d’uso e rilevare le eventuali variazioni di

significato. - Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e

intenzioni comunicative. - Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi.

STORIA USO DELLE

FONTI

ORGANIZZAZI

ONE

INFORMAZION

I

STRUMENTI

CONCETTUALI

PRODUZIONE

SCRITTA E

ORALE

- Usare fonti di diverso tipo per produrre conoscenze su temi definiti;

- Selezionare e organizzare informazioni con mappe concettuali, schemi, tabelle, grafici e risorse digitali;

- Collocare la storia locale in relazione con la storia italiana, europea e mondiale;

- Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e mondiali;

- Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio

specifico della disciplina.

66

GEOGRAFIA ORIENTAMENTO

LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITÀ

PAESAGGIO

REGIONE E SISTEMA

TERRITORIALE

- Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali (anche con l’utilizzo della bussola) e a punti di riferimento fissi.

- Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella

topografica al planisfero), utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia.

- Utilizzare strumenti tradizionali (carte, grafici, dati statistici, immagini, ecc.) e innovativi (cartografia computerizzata) per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali.

- Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo.

- Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione.

- Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica) applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri continenti.

- Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali dei principali paesi europei e degli altri continenti, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politico-economica.

MATEMATICA

NUMERI

- Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, ordinamenti e confronti tra i numeri conosciuti (numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeri decimali), quando possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti o gli strumenti più opportuni.

- Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta. Utilizzare il concetto di rapporto fra numeri o misure ed esprimerlo sia nella forma decimale, sia mediante frazione.

- Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno stesso numero razionale in diversi modi, essendo consapevoli di vantaggi e svantaggi delle diverse rappresentazioni.

- Comprendere il significato di percentuale e saperla calcolare utilizzando strategie diverse.

- Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a più numeri e comprendere il significato e l’utilità del multiplo comune più piccolo e del divisore comune più grande, in matematica e in situazioni concrete.

- Utilizzare la notazione usuale per le potenze con esponente intero positivo, consapevoli del significato, e le proprietà delle potenze per semplificare calcoli e notazioni.

- Conoscere la radice quadrata come operatore inverso dell’elevamento al quadrato.

- Sapere che non si può trovare una frazione o un numero decimale che elevato al quadrato dà 2, o altri numeri interi.

- Utilizzare la proprietà associativa e distributiva per raggruppare e semplificare, anche mentalmente, le operazioni.

- Descrivere con un’espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la soluzione di un problema.

- Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla

67

precedenza delle operazioni. - Esprimere misure utilizzando anche le potenze del 10 e le cifre significative.

SPAZIO E

FIGURE

- Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, goniometro, software di geometria).

- Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano. - Conoscere definizioni e proprietà (angoli, assi di simmetria, diagonali…)

delle principali figure piane (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio).

- Conoscere il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni concrete.

- Determinare l’area di semplici figure scomponendole in figure elementari, ad esempio triangoli, o utilizzando le più comuni formule.

- Calcolare l’area del cerchio e la lunghezza della circonferenza, conoscendo il raggio, e viceversa.

- Conoscere e utilizzare le principali trasformazioni geometriche e i loro invarianti.

- Rappresentare oggetti e figure tridimensionali in vario modo tramite disegni sul piano.

- Visualizzare oggetti tridimensionali a partire da rappresentazioni bidimensionali.

- Calcolare l’area e il volume delle figure solide più comuni e dare stime di oggetti della vita quotidiana.

- Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure.

RELAZIONI E

FUNZIONI

- Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà.

- Esprimere la relazione di proporzionalità con un’uguaglianza di frazioni e viceversa.

- Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da tabelle, e per conoscere in particolare le funzioni del tipo y = ax, y = a/x, y = ax2, y = 2n e i loro grafici e collegare le prime due al concetto di proporzionalità.

- Esplorare e risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado.

DATI E

PREVISIONI

- Rappresentare insiemi di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico.

- In situazioni significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni, utilizzando le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative. Scegliere ed utilizzare valori medi (moda, mediana, media aritmetica) adeguati alla tipologia ed alle caratteristiche dei dati a disposizione.

- Saper valutare la variabilità di un insieme di dati determinandone, ad esempio, il campo di variazione.

- In semplici situazioni aleatorie, individuare gli eventi elementari, assegnare a essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento, scomponendolo in eventi elementari disgiunti.

- Riconoscere coppie di eventi complementari, incompatibili, indipendenti.

SCIENZE FISICA E

CHIMICA

- Utilizzare i concetti fisici fondamentali quali: pressione, volume, velocità, peso, peso specifico, forza, temperatura, calore, carica elettrica, ecc., in varie situazioni di esperienza; in alcuni casi raccogliere dati su variabili rilevanti di differenti fenomeni, trovarne relazioni quantitative ed esprimerle con rappresentazioni formali di tipo diverso. Realizzare

68

esperienze quali ad esempio: piano inclinato, galleggiamento, vasi comunicanti, riscaldamento dell’acqua, fusione del ghiaccio, costruzione di un circuito pila-interruttore- lampadina.

- Costruire e utilizzare correttamente il concetto di energia come quantità che si conserva; individuare la sua dipendenza da altre variabili; riconoscere l’inevitabile produzione di calore nelle catene energetiche reali. Realizzare esperienze quali ad esempio: mulino ad acqua, dinamo, elica rotante sul termosifone, riscaldamento dell’acqua con il frullatore.

- Padroneggiare concetti di trasformazione chimica; sperimentare reazioni (non pericolose)anche con prodotti chimici di uso domestico e interpretarle sulla base di modelli semplici di struttura della materia; osservare e descrivere lo svolgersi delle reazioni e i prodotti ottenuti. Realizzare esperienze quali ad esempio: soluzioni in acqua, combustione di una candela, bicarbonato di sodio + aceto.

ASTRONOMIA

E SCIENZE DELLA TERRA

- Osservare, modellizzare e interpretare i più evidenti fenomeni celesti attraverso l’osservazione del cielo notturno e diurno, utilizzando anche planetari o simulazioni al computer. Ricostruire i movimenti della Terra da cui dipendono il dì e la notte e l’alternarsi delle stagioni. Costruire modelli tridimensionali anche in connessione con l’evoluzione storica dell’astronomia.

- Spiegare, anche per mezzo di simulazioni, i meccanismi delle eclissi di Sole e di Luna. Realizzare esperienze quali ad esempio: costruzione di una meridiana, registrazione della traiettoria del Sole e della sua altezza a mezzogiorno durante l’arco dell’anno.

- Riconoscere, con ricerche sul campo ed esperienze concrete, i principali tipi di rocce ed i processi geologici da cui hanno avuto origine.

- Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti interni (tettonica a placche); individuare i rischi sismici, vulcanici e idrogeologici della propria regione per pianificare eventuali attività di prevenzione. Realizzare esperienze quali ad esempio la raccolta e i saggi di rocce diverse.

BIOLOGIA

- Riconoscere le somiglianze e le differenze nel funzionamento delle diverse specie di viventi.

- Comprendere il senso delle grandi classificazioni, riconoscere nei fossili indizi per ricostruire nel tempo le trasformazioni dell’ambiente fisico, la successione e l’evoluzione delle specie. Realizzare esperienze quali ad esempio: in coltivazioni e allevamenti, osservare la variabilità in individui della stessa specie.

- Sviluppare progressivamente la capacità di spiegare il funzionamento macroscopico dei viventi con un modello cellulare (collegando per esempio: la respirazione con la respirazione cellulare, l’alimentazione con il metabolismo cellulare, la crescita e lo sviluppo con la duplicazione delle cellule, la crescita delle piante con la fotosintesi). Realizzare esperienze quali ad esempio: dissezione di una pianta, modellizzazione di una cellula, osservazione di cellule vegetali al microscopio, coltivazione di muffe e microorganismi.

- Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei caratteri ereditari acquisendo le prime elementari nozioni di genetica.

- Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la sessualità; sviluppare la cura e il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione; evitare consapevolmente i danni prodotti dal fumo e dalle droghe.

- Assumere comportamenti e scelte personali ecologicamente sostenibili.

69

MUSICA - Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di

diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche. - Improvvisare, rielaborare, comporre brani musicali vocali e strumentali, utilizzando sia strutture

aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici. - Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del

linguaggio musicale. - Conoscere, descrivere e interpretare in modo critico opere d’arte musicali e progettare/realizzare

eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza, teatro, arti visive e multimediali. - Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura. - Orientare la costruzione della propria identità musicale, ampliarne l’orizzonte valorizzando le

proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal contesto. - Accedere alle risorse musicali presenti in rete e utilizzare software specifici per elaborazioni

sonore e musicali.

ARTE E IMMAGINE ESPRIMERSI E COMUNICARE

OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI

COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE

- Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare la realtà percepita.

- Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali.

- Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali.

- Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando immagini e opere d’arte.

- Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti

presenti nell’ambiente descrivendo gli elementi formali, utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio.

- Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo (linee, colori, forme, volume, spazio) individuando il loro significato espressivo.

- Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati.

- Individuare in un’opera d’arte, sia antica sia moderna, gli elementi essenziali della forma, del linguaggio, della tecnica e dello stile dell’artista per comprenderne il messaggio e la funzione.

- Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria e ad altre culture.

- Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici.

EDUCAZIONE FISICA IL CORPO E LA

SUA RELAZIONE

CON LO SPAZIO

E IL TEMPO

- Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici

dei vari sport. - Saper utilizzare l’esperienza motoria acquisita per risolvere situazioni

nuove o inusuali. - Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla

70

IL LINGUAGGIO

DEL CORPO COME

MODALITÀ COMUNICATIVO-

ESPRESSIVA

IL GIOCO, LO SPORT, LE

REGOLE E IL FAIR PLAY

SALUTE E BENESSERE,

PREVENZIONE E SICUREZZA

realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportiva.

- Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo.

- Saper decodificare i gesti di compagni e avversari in situazione di gioco e di sport.

- Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento di gioco.

- Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni

richieste dal gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti.

- Saper realizzare strategie di gioco, mettere in atto comportamenti collaborativi e partecipare in forma propositiva alle scelte della squadra.

- Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli sport praticati assumendo anche il ruolo di arbitro o di giudice.

- Saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara e non, con autocontrollo e rispetto per l’altro, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta.

- Essere in grado di conoscere i cambiamenti morfologici caratteristici

dell’età; - Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi

salvaguardando la propria e l’altrui sicurezza. - Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e dei

compagni anche rispetto a possibili situazioni di pericolo. - Praticare attività di movimento per migliorare la propria efficienza fisica

riconoscendone i benefici. - Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all’assunzione

di integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza (doping, droghe, alcol).

TECNOLOGIA VEDERE,

OSSERVARE E SPERIMENTARE

PREVEDERE,

IMMAGINARE E PROGETTARE

INTERVENIRE, TRASFORMARE

E PRODURRE

- Leggere e interpretare semplici disegni tecnici ricavandone informazioni qualitative e quantitative.

- Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti o processi.

- Effettuare prove e semplici indagini sulle proprietà fisiche, chimiche, meccaniche e tecnologiche di vari materiali ed accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità.

- Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione

a nuovi bisogni o necessità. - Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando

materiali di uso quotidiano. - Progettare una gita d’istruzione o la visita a una mostra usando internet

per reperire e selezionare le informazioni utili.

- Smontare e rimontare semplici oggetti, apparecchiature elettroniche o altri dispositivi comuni.

- Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della tecnologia;

- Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni concreti.

71

Infine, si vuole sottolineare come gli obiettivi si leghino contemporaneamente ai CONTENUTI

che, a loro volta, dipendono dalla programmazione educativa che, si ricorda, viene pianificata da:

Collegio dei Docenti che fissa le linee generali del Piano dell’Offerta Formativa;

Incontri per aree disciplinari che traducono le indicazioni del Collegio dei Docenti in linee

operative con l’obiettivo di rendere il più possibile omogenea l’attività didattica nei vari

ambiti disciplinari;

Consiglio di Classe che fissa gli obiettivi trasversali, le strategie da mettere in atto per il

loro conseguimento, il comportamento comune nei confronti della classe e i criteri di

misurazione e valutazione;

Singoli docenti che, nel rispetto delle indicazioni emergenti dal Collegio dei Docenti, dai

Dipartimenti disciplinari, e dai singoli Consigli di Classe, predispongono il piano di lavoro

annuale relativo alle singole discipline.

7.6 STRATEGIE DIDATTICHE E STILI DI APPRENDIMENTO.

Affinché si possano perseguire obiettivi specifici di apprendimento che

hanno come fine ultimo l’interiorizzazione di traguardi formativi che

guardano all’alunno come ad una persona consapevole di esercitare una

cittadinanza attiva, il nostro istituto concepisce la scuola come comunità

professionale chiamata ad assumere, contestualizzare ed elaborare specifiche scelte educative

relativamente ai contenuti, metodi ed organizzazione scolastica (D.P.R. 275/99). Pertanto il nostro

istituto, rilevati i bisogni educativi del contesto di riferimento, promuove:

Organizzazione flessibile dell’attività didattica, aggiornamento dei programmi,

sensibilizzazione ai temi della legalità, dell’integrazione, dell’interculturalità e forte attenzione alle attività di recupero, consolidamento e potenziamento nonché di sostegno;

Trasparenza dell’azione didattica e della valutazione attraverso la documentazione

delle competenze;

Attivazione di progetti volti a soddisfare specifiche esigenze educative-culturali;

Impegno ad organizzare strumenti di monitoraggio e criteri di valutazione dell’efficacia e dell’efficienza dei singoli progetti e dell’offerta formativa nel suo insieme;

72

Definizione di un piano di aggiornamento costante e qualificato indirizzato ai docenti ed al personale ATA, per la promozione e lo sviluppo della professionalità;

Sottoscrizione di un PATTO DI CORRESPONSABILITÀ con i genitori degli alunni fondato sul principio di interazione e di riconoscimento delle rispettive competenze, finalizzato allo sviluppo armonico della personalità del discente;

Promozione dei diversi stili di apprendimento attraverso una personalizzazione dell’azione didattico-educativa.

LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO.

Attuazione di una progettazione e programmazione flessibile ma capace di

raggiungere una unitarietà degli stili di apprendimento. Il termine personalizzazione, che il nostro istituto estende a tutti gli alunni nel rispetto della loro

diversità (particolare attenzione assumono alunni con bisogni educativi speciali ed alunni

provenienti da culture diverse) ma allo stesso tempo uguaglianza, è legato a quello di UNITA’

D’APPRENDIMENTO, un meta-metodo basato sulla progettazione di uno o più obiettivi

formativi, dei metodi, delle soluzioni organizzative, delle modalità di verifica, valutazione e

strategie di recupero e/o potenziamento. Dunque, esse hanno una funzione formativa prima che

didattica, visto che il compito dell’unità d’apprendimento è quello di trasformare, in modo globale

ed armonico, le più diverse capacità della persona in competenze attraverso opportune mediazioni

didattiche che chiamino in causa conoscenze ed abilità. Il compito di apprendimento unitario è

organico e concreto, transdisciplinare e pluridimensionale. Gli obiettivi formativi presuppongono :

UNITA’ D’APPRENDIMENTO

LABORIALITA’

PROTAGONISMO ATTIVO

DELL’ALUNNO

CONSAPEVOLEZZA METACOGNITIVA

CURVATURA PERSONALIZZATA

PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI E TRAVERSALITA’

DIDATTICA

73

Tra le metodologie utilizzate per raggiungere un’unità del sapere i nostri docenti utilizzano:

Lezioni frontali;

Lezioni interattive;

Utilizzo della LIM;

Lezioni cooperative (cooperative learning);

Distribuzione di strumenti anticipatori dell’organizzazione didattica (schemi, mappe

concettuali, tavole, immagini…).

Brainstorming;

Studio guidato;

Studio domestico;

Viaggi d’istruzione e visite guidate all’interno di progettualità condivisa;

Attività di scomposizione del compito e di problem solving.

Tra gli strumenti si ravvisano, invece:

Libri di testo in forma cartacea e digitale;

Materiale fornito dai docenti;

Materiale sussidiario nella disponibilità dell’istituto;

Materiale attinto dalla biblioteca d’istituto;

Risorse multimediali (LIM, televisori, PC, proiettori, stereo…).

7.7 VERIFICA E VALUTAZIONE.

Posti dei traguardi formativi, caratterizzanti il profilo in uscita del nostro alunno, attuati attraverso il

raggiungimento di obiettivi di apprendimento disciplinari e trasversali - resi possibili dall’utilizzo di

molteplici stili di apprendimento - la valutazione diviene strumento fondamentale per garantire

l’attuazione dell’offerta formativa.

Essa, successiva al momento della verifica, precede (VERIFICA PROGNOSTICA), accompagna

(VERIFICA FORMATIVA) e segue i percorsi curriculari (VERIFICA SOMMATIVA).

VALUTAZIONE

PROGNOSTICA FORMATIVA SOMMATIVA

Rileva i bisogni educativi attraverso: Accompagna i processi: Segue i percorsi:

Osservazione; - prove scritte e/o orali, - colloqui orali, prove

Colloqui; - esercitazioni pratiche strutturate e semistrutturate,

Test d’ingresso; a stimolo chiuso/aperto,

attività laboriatoriali,

esercitazioni pratiche.

74

La valutazione, che si ricorda sarà tempestiva e necessaria, ha una funzione di accompagnamento

dei processi di apprendimento stimolandone il miglioramento e permettendo al docente una

opportuna curvatura del processo apprenditivo nella misura di recupero e/o potenziamento. La

valutazione, infatti, non è l’ultimo momento dell’attività progettuale: dal suo esito positivo o

negative dipende la curvatura dell’azione didattica. Si propone di utilizzare un codice comune di

certificazione dei vari livelli di comportamento cognitivo che potrebbe essere anche distinto per le

prove scritte e orali (Allegato 1), pratiche (Allegato 2).

Allegato 1:

voto giudizio codice di comportamento cognitivo 3 Non

classificabile L’alunno rifiuta di sottoporsi alla verifica, dichiarando la propria impreparazione (orale); L’elaborato si presenta nullo (in bianco) (scritto).

4 Gravemente insufficiente

L’alunno mostra gravi lacune nell’acquisizione dei concetti e dei contenuti oltre che nell’esposizione (orale); L’elaborato presenta gravi lacune (è gravemente incompleto con molti e gravi errori, oppure, pur essendo completo, presenta), numerosissimi errori e imprecisioni (scritto).

5 Non sufficiente

L’alunno mostra una preparazione incompleta e presenta imprecisioni nell’esposizione, pur ricordando i concetti essenziali (orale); L’elaborato (è incompleto, ma essenzialmente corretto oppure, pur essendo completo) presenta pochi ma gravi errori o molti errori non gravi o ripetuti (scritto).

6 Sufficiente L’alunno mostra di possedere i concetti essenziali che sa esporre in modo sintetico, seppure con qualche approssimazione (orale); L’elaborato (è completo e) presenta pochi errori non gravi o imprecisioni ripetute, ma delinea un livello essenziale di competenze raggiunte (scritto).

7 Buono L’alunno ha organizzato i contenuti in modo adeguato e li sa esporre in modo corretto (orale); L’elaborato è corretto con qualche imprecisione o errore sporadico (scritto).

8 Distinto L’alunno ha organizzato e approfondito i concetti e li sa esporre ordinatamente (orale); L’elaborato è pienamente corretto e svolge la consegna in modo adeguato (scritto).

9 Ottimo L’alunno ha approfondito i contenuti e li espone in modo sostanzialmente autonomo dalle sollecitazioni o dalle domande-guida dell’insegnante (orale); L’elaborato è pienamente adeguato alla consegna, graficamente ordinato, molto preciso (oppure con tratti di originalità creativa) (scritto)

10 Eccellente L’alunno ha approfondito e rielaborato in modo originale i contenuti e li espone in modo autonomo e brillante (orale); L’elaborato presenta caratteri di eccellenza (nel problem solving), originalità e sviluppo creativo della consegna (scritto).

75

Allegato 2:

VOTO GIUDIZIO CRITERI DI VALUTAZIONI PROVE PRATICHE 10 Eccellente Gestisce gli strumenti tecnico-grafici in maniera rigorosa e creativa

Decodifica alcuni degli elementi basilari della notazione musicale ed esegue in modo parziale semplici brani col sostegno del Docente. Esegue con padronanza tecnica e abilità interpretativa brani e studi appartenenti a vari periodi storici. Arricchisce il precedente livello con ottime capacità fisiche che esprime anche in attività sportive scolastiche ed extrascolastiche.

9 Ottimo Lo studente dimostra una conoscenza approfondita dei contenuti, li espone in maniera brillante utilizzando un efficace strumento linguistico, compie analisi critiche personali e sintesi corrette e originali; ha autonomia di giudizio. Possiede padronanza consapevole degli strumenti tecnico-grafici. Esegue con padronanza dello strumento e correttezza stilistica, brani e studi appartenenti a vari periodi storici. Conosce la materia in materia approfondita ed è capace di organizzare e coinvolgere i compagni nelle attività.

8 Buono L’alunno conosce i contenuti in maniera puntuale, sa sintetizzare gli argomenti, è capace di effettuare collegamenti e confronti con altri problemi e situazioni, sa organizzare in modo autonomo le conoscenze acquisite, esprime giudizi articolati, espone con precisione e sicurezza. La produzione tecnico-grafica è sicura e corretta. Esegue autonomamente, con consapevolezza degli stili, brani e studi di media difficoltà. Partecipazione motivata alle attività proposte, con un più che buon livello di preparazione.

7 Discreto Lo studente dimostra di possedere conoscenze generali, rielabora alcuni aspetti di un problema e li contestualizza; effettua analisi esprimendo giudizi personali, pur se parziali. Produce testi grafici utilizzando gli strumenti in modo corretto. Esegue, anche se con minor velocità, gli studi ed i brani musicali proposti, in funzione dell’esecuzione singola o d’insieme. Svolge le attività pratiche in modo responsabile, con un apprezzabile livello di coordinazione e abilità motorie.

6 Sufficiente Lo studente dimostra di possedere conoscenze essenziali degli argomenti minimi di base, che espone con linguaggio lineare e semplice, non sempre appropriato. I collegamenti sono all’interno di una visione esclusivamente manualistica dello studio. Produce testi grafici utilizzando gli strumenti in modo adeguato. Sa decodificare gli elementi basilari della notazione musicale ed esegue semplici brani col sostegno del Docente. Partecipa alle attività pratiche in modo costante, rivelando sufficienti capacità coordinative e condizionali.

5 Mediocre

L’alunno mostra di possedere una conoscenza parziale e superficiale degli argomenti proposti e utilizza un linguaggio esitante e impreciso. Utilizza gli strumenti tecnico-grafici in maniera imprecisa. Decodifica alcuni degli elementi basilari della notazione musicale ed esegue in modo parziale semplici brani col sostegno del Docente. Partecipa alle attività in maniera poco costante

4 Insufficiente L’alunno mostra conoscenze carenti ed inadeguate degli argomenti oggetto di studio, inoltre espone in maniera frammentaria e confusa, ricorrendo ad un linguaggio improprio. Utilizza gli strumenti tecnico-grafici in maniera scorretta Decodifica in modo stentato e frammentario solo alcuni elementi basilari della notazione musicale. Partecipa all’attività in modo discontinuo, dimostrando scarso interesse per la disciplina

3 Scarso Conoscenze episodiche, confuse, disorganiche, proposte con un linguaggio contorto, pieno di errori ed inesattezze. Gli strumenti tecnico-grafici sono utilizzati disordinatamente, senza alcuna consapevolezza. Non porta mai l’attrezzatura, non lavora e non produce adeguate giustificazioni nelle materie pratiche.

76

PARTICOLARE ATTENZIONE MERITA LA VALUTATAZIONE DELLA PROVA INVALSI CHE SI RICORDA INTERESSA:

- CLASSI TERZE: una delle prove d’esame (fissata il 19 giugno 2015).

STRATEGIE DI RECUPERO E/O POTENZIAMENTO:

Qualora la valutazione mostri come gli obiettivi non siano stati raggiunti, si intende agire con:

Ulteriore riflessione sul lavoro di analisi effettuato individualmente;

Interventi individuali o per gruppi tutorati, in relazione ai bisogni e secondo i livelli

di apprendimento;

Esercitazioni orali in cui il docente utilizzerà un linguaggio assertivo e il metodo

della risposta a riflesso;

Esercitazioni scritte, a casa ed in classe, anche con autocorrezione delle prove;

Tecniche per migliorare il metodo di studio:

- esercizi di smontaggio-rimontaggio-riordino logico di contenuti secondo schemi guida

o domande;

- esercizi per l’individuazione di concetti-chiave e loro relazione;

- esercizi su testi atti a trarre inferenze circa il significato della frase in rapporto alla

sua posizione nel contesto;

- predisposizione di scalette preparatorie agli interventi orali;

- predisposizione di scalette preparatorie all’elaborazione di un testo scritto/orale;

- esercizi di stesura di lavori;

- studio guidato.

Qualora, invece, si desideri approfondire gli argomenti, si propongono:

- Materiali forniti dai docenti o attinti dalla biblioteca scolastica.

CRITERI PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA:

Vista la normativa vigente e, in particolare, il D.M. 42/07, il D.M. 80/07 e l’O.M. 92/07, tenuto conto che la valutazione complessiva e finale degli studenti è di competenza del Consiglio di classe, constatata la necessità di assicurare omogeneità nelle decisioni dei singoli Consigli di classe, il Collegio dei docenti delibera i seguenti criteri orientativi da seguire nello svolgimento degli scrutini finali:

La valutazione in ogni disciplina terrà conto:

degli esiti delle verifiche scritte ed orali svolte nei due quadrimestri; del miglioramento conseguito, rilevando e valutando la differenza tra il livello di

partenza e il livello finale; dei risultati conseguiti nelle attività di recupero organizzate dalla scuola; dell’impegno e partecipazione nello studio e della frequenza;

77

di ogni altro elemento utile a valutare capacità, impegno e risultati conseguiti dallo studente.

Ciascun docente, tenuto conto di quanto sopra precisato, formula al Consiglio di classe una proposta di voto (con giudizio motivato) ed il Consiglio di classe, dopo aver verificato:

a. i risultati conseguiti nell’anno scolastico mettendoli in relazione con gli obiettivi formativi e di apprendimento previsti sia dalla normativa ministeriale sia dalla programmazione annuale del Consiglio di classe;

b. il raggiungimento degli obiettivi minimi disciplinari stabiliti dai Dipartimenti, c. l’attitudine dell’allievo ad organizzare il proprio studio in maniera autonoma, ma coerente

con le linee di programmazione indicate dai docenti d. la possibilità di seguire proficuamente il programma di studi dell’anno scolastico

successivo,

esprime il proprio parere ricordando che ai sensi del D.L. n. 137/2008 art. 3, comma 3 “Sono ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza del Consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline”. Tuttavia, va precisato che nella scuola secondaria di I grado, ai fini della validità dell’anno scolastico e per la valutazione degli alunni, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato, comprensivo di tutte le attività didattiche anche opzionali, ai sensi dell’art. 11, comma 1, del D.Lgs. n.59 del 2004 e successive modifiche. Le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1 (assenze per gravi ragioni di famiglia debitamente motivate, il ricovero in ospedale o in altri luoghi di cura ovvero in casa per periodi anche non continuativi durante i quali gli allievi seguono momenti formativi sulla base di appositi programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla scuola d’appartenenza o che seguono per periodi temporalmente rilevanti attività didattiche funzionanti in ospedale o in luoghi di cura), sono deliberate dal collegio docenti, a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L’impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo. COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI: “…In sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede” (D.L. n. 137/2008). A decorrere dall’anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento è espressa in

decimi. Essa, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo.

L’Istituto, riguardo alla valutazione del comportamento, tenendo conto dei seguenti criteri:

1- L’alunno rispetta le regole della convivenza civile di cui al regolamento d’istituto;

2- Collabora con l’insegnante e con il gruppo classe;

3- Porta a termine con responsabilità gli impegni presi;

4- Utilizza un metodo di lavoro produttivo.

78

si attiene alla seguente griglia:

voto giudizio codice di comportamento

4/5

Gravemente insufficiente

o non

sufficiente

L’alunno non rispetta le regole di comportamento, pur sollecitato e richiamato / si dimostra recidivo / nel mettere in pericolo se stesso, i compagni e il personale scolastico / nel danneggiare le strutture / nella mancanza di rispetto verso gli altri / trascina altri verso il comportamento deviante / produce volontariamente danni.

6 Sufficiente

L’alunno rispetta le regole, ma solo se continuamente sollecitato / non ha rispettato le regole in episodi sporadici, mostrando poi la buona volontà di riparare / o ancora / l’alunno rispetta le regole del vivere sociale, ma arriva spesso in ritardo / fa molte assenze / spesso va via in anticipo.

7 Buono

L’alunno rispetta sostanzialmente le regole, pur essendo moderatamente vivace / se sollecitato controlla il proprio comportamento / tenta di auto correggersi / ha migliorato il comportamento

8 Distinto

L’alunno rispetta le regole, è collaborativo nei confronti dei compagni e dell’insegnante / rispetta le cose comuni / è responsabile / partecipa attivamente alla vita di classe

9 Ottimo

L’alunno rispetta le regole / è collaborativo nei confronti dei compagni e dell’insegnante / si pone come elemento trainante/positivo all’interno della classe / partecipa attivamente, in modo pertinente, con contributi personali

10 Eccellente

L’alunno rispetta le regole / ha un atteggiamento responsabile in ogni situazione / anche autonomamente / è collaborativo nei confronti dei compagni e dell’insegnante / si pone come elemento trainante positivo all’interno della classe / durante tutto il periodo scolastico / si è distinto in qualche episodio o comportamento esemplare

79

7.8 LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE.

Le competenze attese al termine della scuola secondaria di

primo grado, fondamentali per la crescita personale e per la

partecipazione sociale, sono oggetto di certificazione. Tale

importante momento è possibile solo laddove vi sia stata

osservazione, documentazione, valutazione delle

competenze.

La certificazione, al termine della scuola secondaria (tenendo conto anche del sostrato della scuola

primaria), descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite,

sostenendo ed orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Permette l’esercizio pieno della propria e altrui cittadinanza: ▪ L’alunno affronta in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni; ▪ ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco; ▪ collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità; ▪ ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati e informazioni per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo; ▪ possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo armonico; ▪ ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita; ▪ assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire; ▪ dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede; ▪ si impegna in campi espressivi, motori e artistici che gli sono congeniali. E’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Consolida le abilità di base e realizza l’accesso alle discipline

Orienta verso la scuola del secondo ciclo

80

7. 9 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA:

ATTIVITA’ IN ORARIO SCOLASTICO

Nei limiti delle proprie risorse umane e strumentali la scuola realizza, in orario curricolare, le

seguenti attività:

- Orientamento (classi prime, seconde e terze);

- Progetto continuità (classi prime ed alunni

dell’ultimo anno di scuola primaria);

Progetto di musicoterapia “ Musicabilmente”;

Ricicreando;

Attività motoria;

(sono finalizzati ad attuare la sperimentazione di strategie didattico-operative in favore degli

alunni con disabilità).

- Settimana bianca (classi prime e seconde), viaggio d’istruzione in Italia di tre giorni

(classi terze), visite guidate di un giorno trasversali a tutte le classi.

ATTIVITA’ IN ORARIO EXTRASCOLASTICO

- PROGETTO D’ISTITUTO “ Scenografie del bosco” ;

- Progetto di educazione ambientale rivolto ai ragazzi di classe prima:

“Conosco il bosco?” per uno sviluppo armonico della personalità dell’alunno attraverso

un’adeguata interazione con l’ambiente, arricchita dal potenziamento della capacità espressivo-

creativa.

- Progetto “Trinity”;

- Progetto recupero e potenziamento.

A T T I V I T A ’ E S E R V I Z I A S O S T E G N O D E G L I S T U D E N T I :

In alcune sezioni della scuola secondaria di primo grado sono presenti alunni disabili con

situazioni di handicap di vario grado. Anche per l’anno scolastico 2014/2015 s’intendono

organizzare le seguenti attività volte all’integrazione e al sostegno dei suddetti alunni:

Incontri periodici (GLH) tra docenti, personale specializzato e genitori per concordare

validi percorsi e strategie didattiche ;

Attività di compresenza, di insegnamento cooperativo tra i docenti specializzati e

curricolari;

Lavori di gruppo finalizzati al completo e sereno inserimento dell'alunno disabile

81

Collaborazione con le famiglie;

Progetti e laboratori.

In alcune sezioni del nostro istituto sono presenti,

inoltre, alunni stranieri. L’Istituto si propone di

facilitarne l’ingresso promuovendo:

attività di accoglienza e di integrazione

nell’ottica di un sistema formativo integrato;

pianificazione di percorsi individualizzati

finalizzati al conseguimento di adeguati

obiettivi di apprendimento;

progetti volti a realizzare l’interiorizzazione del concetto di ‘cittadinanza condivisa’.

CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO:

La nostra scuola si propone di attivare percorsi di continuità ed orientamento al fine di facilitare

l'inserimento dei nuovi iscritti e di aiutare i ragazzi di terza media nella scelta del futuro indirizzo di

studio. Pertanto sono previsti:

colloqui periodici con insegnanti di scuola primaria per uno scambio di informazioni

sugli alunni;

accoglienza degli alunni di classe quinta per una conoscenza dei locali e dei sussidi

scolastici , del personale della scuola e delle attività disciplinari;

percorso didattico triennale e multidisciplinare finalizzato alla conoscenza di sé;

incontro con gli insegnanti di scuola secondaria di secondo grado per acquisire

informazioni relative ai vari indirizzi di studi.

82

SPORTELLO D’ASCOLTO

La scuola, dopo la famiglia, è la principale sede di formazione e di socializzazione

dell’individuo, quindi, uno dei perni su cui far leva nella promozione del benessere psico-fisico ed emotivo dei ragazzi. E’il luogo in cui passano gran parte della loro vita, è lo spazio in cui i ragazzi sperimentano l’incontro con l’altro, imparano a convivere ed instaurare relazioni, ed iniziano a costruire una nuova immagine di sé, attraverso i riscontri derivati dalla vita scolastica sul piano relazionale, comportamentale e degli apprendimenti.

Al fine di promuovere e sostenere un clima di benessere all’interno del percorso di formazione, premessa fondamentale per il pieno sviluppo delle potenzialità del giovane, è istituito uno sportello d’ascolto, con la presenza di due insegnanti referenti, nelle persone di Mollicone Sonia e Bianchi Eliana, avente come obiettivo costante acquisire, elaborare, trattare e migliorare tutte le difficoltà e problematiche emergenti per gli alunni e per i genitori. Lo sportello d’ascolto è articolato nel seguente modo:

• Capoluogo: ogni secondo martedì del mese, dalle 15.30 alle 16.30. • La Lucca: ogni secondo martedì del mese, dalle 14.15 alle 15.15. • Porrino: ogni secondo lunedì del mese, dalle 16.00 alle 17.00.

83

RAPPORTI CON FAMIGLIE , ISTITUZIONI E TERRITORIO La Scuola media ritiene fondamentale per i processo educativo il coinvolgimento delle famiglie degli allievi. Per realizzare tale collaborazione l’Istituto attua i seguenti canali di comunicazione:

Patto di corresponsabilità

• MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

Via Colle San Marco s. n .c. TELEFAX : 0775/288628 E-mail :[email protected]

03025 Monte San Giovanni Campano (FR)

Visto il D.M. N. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”; Visti i D.PR. n. 249 del 24/6/1998 e D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”; Visto il D.M. n. 16 del5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per La prevenzione del bullismo”; Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”. Fra l’Istituto Comprensivo, la famiglia dello studente e l’alunno medesimo si stipula il seguente Patto di corresponsabilità educativa mediante il quale

l’Istituto si impegna a:

fornire una formazione culturale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascuno studente;

creare occasioni per fornire ad alunni e genitori informazioni complete sulla propria offerta formativa, nell’ottica di un progetto educativo condiviso;

offrire ad alunni e genitori occasioni volte a fornire accurate informazioni sulle regole inerenti la vita della scuola;

offrire un ambiente sempre più sicuro e favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno e promuovendo il processo di formazione nel rispetto dei ritmi e dei tempi di apprendimento di ciascuno;

84

offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica, oltre a promuovere il merito ed incentivare situazioni di eccellenza;

favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili; promuovere iniziative di accoglienza ed integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali; stimolare riflessioni ed attivare percorsi volti al benessere, all’integrità morale e alla tutela della salute degli studenti;

garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni, mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della privacy.

La Famiglia si impegna a: osservare fedelmente la Costituzione Italiana nel disposto dell’art. 30 di

seguito riportato “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio (… omissis)”;

assumere come proprio l’impegno previsto dall’art. 2048, comma 2, del Codice Civile, nel disposto di seguito riportato: “(omissis …) il padre e la madre, o il tutore, sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori (omissis…) che abitano con essi” …, al fine di garantire che anche nella scuola il proprio figlio mantenga un comportamento rispettoso delle persone adulte o minori presenti, oltre che dei beni materiali concessi a suo temporaneo beneficio;

valorizzare il ruolo dell’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;

rispettare le scelte organizzative dell’istituzione scolastica, favorendo un’assidua frequenza dei propri figli alle lezioni, partecipando attivamente agli organi collegiali e controllando quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola;

esaminare, discutere e condividere con i propri figli il Regolamento Interno della Scuola ed il Patto Educativo sottoscritto con il Dirigente Scolastico.

85

Lo Studente si impegna a:

mantenere costantemente un comportamento attivo e partecipativo nei confronti delle attività culturali e formative proposte;

frequentare le lezioni con puntualità e regolarità ed assolvere assiduamente agli impegni di studio;

prestare l’attenzione necessaria durante l’attività didattica e partecipare alle lezioni con interventi opportuni, evitando le occasioni di disturbo;

collaborare per la creazione di un clima sereno nella classe, coltivando relazioni positive con tutti i compagni, contrastando ogni forma di bullismo e promuovendo generose iniziative di solidarietà verso i più deboli;

tenere nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti e del personale il rispetto, anche formale, dovuto loro in qualità di persone adulte professionalmente responsabili, con ruoli diversi, dell’organizzazione didattica e formativa;

osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza secondo le indicazioni fornite negli ambienti scolastici;

non danneggiare le strutture ed utilizzare correttamente i sussidi multimediali e le attrezzature dei laboratori;

non utilizzare telefoni cellulari durante le attività didattiche, salvo per particolari esigenze e previa autorizzazione.

L’ALUNNO IL GENITORE IL DIRIGENTE

(Prof.ssa Avv. Paola Materiale)

_____________________ ____________________ ____________________

Ricevimento interquadrimestrale dei genitori degli alunni; si tratta di colloqui che i genitori possono avere in giorni prestabiliti con tutti i docenti componenti dell’Equipe pedagogica per avere un quadro completo della situazione didattica disciplinare dei propri figli

Ricevimento settimanale individuale: ogni docente dedica un’ora (la 1^ settimana di ogni mese) al ricevimento dei genitori. Tale rapporto consente: - ai genitori di avere un’informazione dettagliata sul processo educativo e di

apprendimento dei loro figli;

- ai docenti di conoscere aspetti e caratteri degli allievi utili per una più efficace azione didattica.

Consegna quadrimestrale della valutazione

Convocazione dei rappresentanti dei genitori: al fine di sollecitare una fattiva collaborazione delle famiglie alla vita scolastica. Ogni ricevimento/convocazione è comunicato con apposito avviso.

86

PPIIAANNOO DDII FFOORRMMAAZZIIOONNEE EE AAGGGGIIOORRNNAAMMEENNTTOO Le iniziative di formazione riguarderanno tutto il personale scolastico e saranno mirate all'acquisizione di una maggiore professionalità e collegate alla realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa. Il nostro Istituto s’impegna ad offrire agli utenti un servizio qualificato e funzionale, a garantire una migliore qualità d’insegnamento che sia in grado di rispondere alle esigenze degli allievi, delle famiglie e del territorio. La preparazione di ogni docente richiede un aggiornamento continuo per far sì che la scuola costituisca una realtà non statica, ma costantemente agganciata al progresso e al dinamismo della realtà odierna. I docenti e il personale ATA curano la loro professionalità con esperienze di aggiornamento autogestite o organizzate, sperimentazioni e corsi di formazione. La gestione del piano d’aggiornamento è affidata alla funzione strumentale dell’area 4. Nel corrente anno scolastico alcuni docenti dei tre ordini di scuola hanno partecipato a corsi di aggiornamento sulle tematiche dell’autismo e dell’inclusività, tenutisi in sede provinciale e a Roma. Sono previsti, inoltre, su suggerimento del Gruppo interno di Miglioramento, corsi sul tema dell’autovalutazione d’Istituto.

CRITERI PER LE VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

Le visite guidate e i viaggi d’istruzione hanno lo scopo di realizzare gli obiettivi formativi, di socializzazione e ricreativi posti alla base della programmazione annuale della classe. La loro organizzazione è curata con la massima attenzione dalla commissione “Viaggi d’istruzione”, nell’osservanza dei criteri orientativi, deliberati dagli organi collegiali. La stessa commissione ha stabilito che tutti i viaggi devono essere compiuti entro il mese d’Aprile 2015 o al massimo entro la prima settimana di maggio 2015. Il versamento del costo dei viaggi si effettua tramite Conto Corrente Bancario intestato all’Istituto. L’alunno durante i viaggi d’istruzione dovrà assumere un comportamento corretto e educato. Ai bambini della scuola dell’infanzia sono consentite escursioni con lo scuolabus che prevedono tempi opportunamente calibrati all’età dei partecipanti e visite in agriturismo. INTERVENTI SPECIFICI PER ALUNNI DISABILI Nell’Istituto Comprensivo per la scuola dell’infanzia sono presenti n. 2 alunni disabili, per la scuola primaria, sono presenti n° 8 alunni disabili, per la scuola secondaria di primo grado, sono presenti n. 13 alunni disabili, situazioni di disagio si rilevano in molte classi/sezioni. Le azioni d’intervento:

vengono portate a termine secondo il principio della conduzione unitaria del PEI alunni disabili ( insegnante di sostegno, di modulo/sezione + operatori assegnati dal Comune + servizi ASL + famiglie) prevedono incontri periodici di raccordo tra scuola – famiglia – servizi utilizzano la contemporaneità d’orario dei docenti per favorire interventi individuali e attività

per piccoli gruppi. si avvalgono della consulenza e della collaborazione di Associazioni che tutelano in forme

diverse le situazioni di disabilità.

87

INTEGRAZIONE SCOLASTICA

Gli alunni disabili presenti nella scuola primaria sono seguiti da tre insegnanti specializzate; nella scuola dell’infanzia da due insegnanti specializzate; nella scuola secondaria di primo grado da sette insegnanti specializzati; le ore sono state assegnate dal Gruppo di lavoro per l’inclusione, deliberato dal collegio dei docenti nella seduta del 16/10/2014, che hanno attentamente valutato la gravità dei casi.

Gli alunni disabili presentano, in linee generali, difficoltà nelle seguenti aree: • Area cognitiva;

• Area affettiva -relazionale;

• Area comunicazionale;

• Area linguistica;

• Area sensoriale

• Area motorio - prassica;

• Area neuropsicologica;

• Area dell’autonomia (sociale, scolastica e personale).

Gli insegnanti specializzati, in collaborazione con gli insegnanti curriculari, le famiglie, l’equipe medico psico-pedagogica e tutti quelli che interagiscono per la crescita psico-fisica dell’alunno, stabiliscono un percorso educativo-didattico idoneo alle capacità degli alunni con difficoltà di apprendimento (G.L.H.O.). Del G.L.H. Operativo, che si riunisce due volte l’anno, fanno parte: • Il Dirigente Scolastico;

• L’insegnante specializzato;

• I docenti curriculari;

• I genitori;

• Gli operatori dell’unità sanitaria locale;

• I servizi psico-pedagogici e socio-assistenziali del Comune di Monte S. Giov. Campano.

Alla base di un’efficace interazione scolastica vi è l’attivazione di un buon Piano Educativo Individualizzato (PEI), redatto dall’insegnante specializzata in collaborazione con le insegnanti di classe. Oltre agli obiettivi d’apprendimento (O.S.A.), le insegnanti tengono conto degli obiettivi formativi (O.F.) finalizzati allo sviluppo dell’autonomia, autocontrollo, del comportamento, dei rapporti interpersonali e dell’autostima. Per stilare il P.E.I. le insegnanti debbono tener conto della Diagnosi Funzionale (D.F.) redatto dall’equipe medica dell’A.S.L., e del Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) prodotto dalla ASL, dai servizi sociali, dalle insegnanti e dalla famiglia; esso deve essere aggiornato a conclusione della scuola materna, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Il P.D.F. è uno strumento di raccordo tra la diagnosi funzionale e il P.E.I. L’insegnante specializzata ha il compito di controllare la documentazione rilasciata dal personale dell’equipe medico psico-pedagogica presente nel fascicolo personale dell’alunno dove inserirà anche il P.E.I. Il fascicolo personale dell’alunno deve comprendere: • Modello H;

• Diagnosi Funzionale;

• Profilo Dinamico Funzionale;

• Piano Educativo Individualizzato.

88

Le attività di verifica sono: in itinere, bimestrali e quadrimestrali. Per gli alunni affetti da DSA e alunni con bisogni educativi speciali i singoli consigli di classe elaborano un PDP in cui sono evidenziate le difficoltà dei singoli e gli strumenti dispensativi e compensativi forniti. Il coordinamento di tali attività viene svolto dalla referente d’istituto BES e DSA l’insegnante Campoli Veronica. Nell’Istituto, in linea con quanto previsto dal MIUR con c. n. 8, prot. 561, del 6/3/2013, è costituito,

anche per il corrente anno scolastico 2014/2015, il Gruppo di lavoro per l’inclusione, approvato

dal collegio dei docenti del 16/10/2014 con deliberazione n. 16. Esso ha le “seguenti funzioni”: 1. rilevazione dei BES presenti nella scuola;

2. raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici posti in essere; 3. focus/confronto su casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione

delle classi;

4. rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;

5. raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH operativi;

6. elaborazione di una proposta di Piano annuale per l’inclusività, riferito a tutti gli alunni con BES.

E’ costituito dai docenti: Compagnone Franca Rita, Biordi Isabella, Di Veronica Barbara, Fabrizi

Teresa, Gabriele Gabriella, Lombardi Concetta, Alonzi Laura, Lorini Floriana, Mastracci Luigi,

Noce Rachele.Tale Gruppo di lavoro dovrà adempiere a tutte le funzioni previste dalla citata

Circolare Ministeriale n. 8, fra cui l’elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività,

da redigersi entro il mese di giugno del corrente anno scolastico 2014/2015.

Viene di seguito riportato il Piano annuale per l’inclusività elaborato dal GLI nel giugno 2013 ed

approvato dal collegio dei docenti nella stessa data.

Piano Annuale per l’Inclusività

A.S. 2014/2015 PREMESSA La Direttiva del 27/12/2012 del Ministero della Pubblica Istruzione “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, recita: “Gli alunni con disabilità si trovano inseriti all’interno di un contesto sempre più variegato, dove la discriminante tradizionale – alunni con disabilità/alunni senza disabilità- non rispecchia pienamente la complessa realtà delle nostre classi. Anzi, è opportuno assumere un approccio decisamente educativo, per il quale l’identificazione degli alunni con disabilità non avviene sulla base della eventuale certificazione, che certamente mantiene utilità per una serie di benefici e di garanzie, ma allo stesso tempo rischia di chiuderli in una cornice ristretta”.

89

Alla luce di tale documento i componenti del GLI (Gruppo Lavoro Inclusione) del 1° Istituto Comprensivo di Monte S.Giovanni Campano continua a lavorare per la rilevazione dei dati definitivi per l’anno scolastico 2014-2015 e delle strategie operative necessarie alla sua attuazione. Il PAI (Piano Annuale per l’Inclusività), dopo l’approvazione da parte del Collegio dei Docenti, sarà incluso al Piano dell’Offerta formativa (POF) e ne costituirà parte integrante. Il nostro Istituto con tale progettazione vuole garantire a tutti il diritto di apprendimento includendo in essa tutti gli interventi che saranno adottati a favore di alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali). Il concetto di BES si fonda su una visione globale della persona come definito dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità, 2002). La scuola, tenendo conto di queste premesse, intende accogliere tutti gli studenti senza nessuna esclusione e rispondere in modo adeguato e articolato alle varie esigenze con un “progetto di classe” che, partendo dai reali bisogni dei singoli e della collettività, sia in grado di fornire risposte realistiche ed adeguate a tutti e ad ognuno. Le strategie didattiche adottate non devono essere unicamente a vantaggio di alunni con BES, ma devono contribuire ad un apprendimento efficace dell’intera classe attraverso la stretta collaborazione dei docenti. COMPONENTI DEL GLI (GRUPPO LAVORO INCLUSIONE) Compagnone Franca Rita, Di Veronica Barbara, Fabrizi Teresa, Gabriele Gabriella, Lombardi Concetta, Lorini Floriana, Mastracci Luigi, Campoli Veronica, Noce Rachele. COMPITI DEL GLI

• Rilevazione BES • Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi • FOCUS/Confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie

di gestione delle classi • Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalla commissione BES • Elaborazione di una proposta PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferita a tutti gli alunni

BES da redigere ogni anno scolastico entro il mese di giugno Scuola: I Istituto Comprensivo Monte San Giovanni Campano a.s. 2014/15

Piano Annuale per l’Inclusività

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità Scuola

Infanzia Scuola Primaria

Scuola Secondaria

A. Rilevazione dei BES presenti: n° n° n° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 2 6 o minorati vista 1 o minorati udito 1 o Psicofisici 3 7 2. disturbi evolutivi specifici o DSA 2 5 o ADHD/DOP o Borderline cognitivo o Altro (attenzione) – (memorizzazione) - (autonomia

didattica) (ritardo del linguaggio) 2 3 1

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

90

o Socio-economico o Linguistico-culturale 3 1 o Disagio comportamentale/relazionale 1 4 o Altro

Totali 42 % su popolazione scolastica 626 6,7% N° PEI redatti dai GLHO 20 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

8

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Funzioni strumentali / coordinamento sì Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) sì Psicopedagogisti e affini esterni/interni no Docenti tutor/mentor no Altro: Altro:

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI sì Rapporti con famiglie sì Tutoraggio alunni sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI sì Rapporti con famiglie sì Tutoraggio alunni sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

Altri docenti Partecipazione a GLI sì Rapporti con famiglie sì Tutoraggio alunni sì

91

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili sì Progetti di inclusione / laboratori integrati no

Altro:

Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

no

Coinvolgimento in progetti di inclusione no

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante no

Altro:

Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità sì

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

Procedure condivise di intervento sulla disabilità sì

Procedure condivise di intervento su disagio e simili sì

Progetti territoriali integrati no Progetti integrati a livello di singola scuola no

Rapporti con CTS / CTI no Altro:

Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati sì Progetti integrati a livello di singola scuola sì

Progetti a livello di reti di scuole sì

Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe sì

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva sì

Didattica interculturale / italiano L2 sì Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) sì

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; x

92

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; x

Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

x

Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici PUNTI DI CRITICITÀ E PUNTI DI FORZA Per l’attuazione di una concreta politica di inclusione è necessario riscontrare i punti di criticità e i punti di forza attuali della scuola. Ad oggi, si ritiene di dover segnalare i seguenti punti di criticità:

• ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità; • scarse risorse finanziarie per corsi di L2 di primo livello e mancanza di facilitatori linguistici

a fronte degli alunni non di madrelingua; • maggiore cooperazione del team docenti nell’attività didattica; • mancanza di strumenti adeguati per svolgere al meglio la didattica (classi numerose…); • difficoltà nel reperire risorse finanziarie attraverso le quali attivare opportuni interventi di

sostegno/integrativi; • assenza di psicologo e/o psicopedagogista; • difficoltà nel reperire forme di sussidio a favore delle famiglie che vivono gravi problemi

socio-economici; • difficoltà nel desumere, per gli alunni neo iscritti, dalla documentazione presentata,

informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico 2014-2015.

Per quanto riguarda la segnalazione di eventuali punti di forza è possibile individuare al momento: • la disponibilità da parte di tutti i docenti a frequentare corsi di formazione didattica per

alunni con BES (in riferimento all’attuazione dell’art. 16 della legge 128 che prevede la formazione di tutti i docenti di classe dei singoli alunni con disabilità e BES);

• partecipazione degli alunni con BES ad attività integrative e/o progetti, curricolari ed extracurricolari.

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Risorse umane: Dirigente Scolastico; Coordinatore per le attività di sostegno; Referente DSA; Figura strumentale per l’autovalutazione d’istituto; Docenti per le attività di sostegno; Coordinatori di classe; Personale ATA; Figure specialistiche. Dirigente Scolastico: Presiede i Gruppi di Lavoro, prende visione dei documenti e li firma. Organi Collegiali

93

Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI): L’Istituto istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, attraverso la programmazione di un ”Piano Annuale per l’Inclusione”. Compiti e funzioni del GLI: 1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione; 2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici; 3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi; 4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi; 5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”; 6. Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc. Composizione del gruppo: E’ presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituto dal gruppo di sostegno, dalle figure strumentali, da una rappresentanza dei docenti coordinatori. Consiglio di Classe: Il Consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla base della eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia. Il Consiglio di classe deve predisporre un piano didattico personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe,Referente DSA, e dal Dirigente Scolastico. GLH operativo Compiti e funzioni: Il GLH operativo elabora il piano educativo individualizzato in presenza della certificazione di disabilità, come stabilito dalla legge 104/92. GLI: Compiti e funzioni: E’ composto dal DS, dal coordinatore delle attività di sostegno, dai docenti di sostegno, dai rappresentanti dei servizi territoriali e dalle famiglie. Nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione”. Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse assegnate alla scuola. Collegio dei Docenti: Discute e delibera il piano annuale. All’ inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione. Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Partecipazione di docenti a corsi di formazione funzionali alle strategie per la realizzazione del PAI proposti da Enti di Formazione/Scuola /Università. Organizzazione di incontri di formazione dove i docenti formati trasferiscono le competenze in una formazione tra pari. INTERVENTI DI FORMAZIONE SU:

• Metodologie didattiche e pedagogia inclusiva • Strumenti compensativi e dispensativi per l’inclusione • Nuove tecnologie per l’inclusione • Valutazione autentica e strumenti • Strumenti di osservazione per l’individuazione dei bisogni • Gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i BES • Strategie e metodologie educativo-didattiche/gestione della classe.

94

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Le verifiche per la valutazione saranno diversificate coerentemente al tipo di disabilità o svantaggio. Per le verifiche saranno previsti tempi differenziati di esecuzione per consentire tempi di riflessione, pause e gestione dell’ansia. Gli obiettivi delle verifiche saranno chiari e comunicati all’allievo prima della verifica stessa. Le verifiche potranno essere sia del tipo formale, contenutistico, organizzativo. Non saranno tema di verifica la grafia o l’ordine saranno valutati esclusivamente i concetti, i pensieri, il grado di maturità, di conoscenza, di consapevolezza. Tali criteri saranno adottati in tutti i tipi di verifica. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Le metodologie e gli interventi diversificati sia per i portatori di handicap sia per i ragazzi con svantaggio sociale, linguistico, economico, vedranno impegnate le risorse umane e strumentali interni all’istituto. Saranno promosse le seguente attività:

• Attività laboratoriali (learning by doing) • Attività per piccoli gruppi (cooperative learning) • Tutoring • Peer education • Attività individualizzata (mastery learning)

Il docente specializzato, inoltre, è di sostegno agli insegnanti di classe soprattutto in sede di programmazione e di individuazione di strategie atte alla realizzazione di processi integrati di insegnamento.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Incontri GLH, Associazioni ONLUS per percorsi di studio integrato per alunni con comportamento a rischio abbandono scolastico.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Al di là di una minima parte di genitori che svolgono un’ azione collaborativa, la maggior parte delle famiglie non partecipa alla vita scolastica dei figli e spesso considera la scuola un’istituzione ingerente che “controlla” situazioni e comportamenti”. Il compito dell’istituzione scolastica è sensibilizzare la famiglia verso i bisogni speciali del proprio figlio e quindi promuovere una collaborazione più continuativa finalizzata alla facilitazione allo studio. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Individuazione degli alunni con problematiche di esclusione, programmazione dei percorsi differenziati, individuazione degli strumenti compensativi o dispensativi, impiego funzionale delle risorse umane, strumentali e finanziarie.

95

Valorizzazione delle risorse esistenti Verranno utilizzate le risorse umane, finanziarie e strumentali nei percorsi del Piano PAI

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Si continuerà e rafforzerà un rapporto già esistente con le Associazioni del territorio in progetti di inclusione sociale attraverso protocolli di intesa.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo Si rafforzeranno i contatti e i momenti di confronto delle attività non solo di orientamento in ingresso e in uscita ma anche in progetti che vedranno il coinvolgimento delle scuole del territorio dei diversi gradi dell’istruzione.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 24/06/2014 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30/06/2014 Allegati: Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Assistenti Comunicazione, ecc.) I COMPONENTI DEL GLI (GRUPPO di LAVORO per l’INCLUSIONE) INTERVENTI SPECIFICI PER ALUNNI STRANIERI INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI: EDUCAZIONE INTERCULTURALE E

DIRITTI UMANI

Premessa

L’educazione interculturale è una dimensione trasversale che investe l’intero settore educativo e che

può essere considerata come l’asse culturale fondamentale a cui tutte le discipline possono fare

riferimento. L’apertura mentale, la disponibilità a mettere in discussione le proprie idee, s’imparano

da piccoli vivendo assieme, giocando assieme, incontrandosi, scontrandosi e confrontandosi. La

presenza d’alunni provenienti da diversi paesi e da diverse culture può diventare quindi occasione di

arricchimento e di maturazione in vista di una convivenza basata sulla cooperazione, lo scambio,

l’accettazione delle diversità come valori ed opportunità di crescita democratica e la scuola può

diventare un laboratorio dove sperimentare rapporti nuovi, una scuola ponte, una scuola che si

96

faccia migrante verso una società capace di “riassumere dentro di sé le diverse culture che la

abitano” come scriveva il CNPI.

Nel nostro Istituto sono presenti alcuni alunni stranieri i quali, ai fini di una piena integrazione,

devono acquisire sia un adeguato livello di uso e controllo della lingua italiana per comunicare e

avviare i processi di apprendimento, sia una sempre più sicura padronanza linguistica e culturale per

proseguire nel proprio itinerario di istruzione. La nostra istituzione scolastica assicura loro le

condizioni per sviluppare al meglio la personalità, i talenti ed lo sviluppo psicofisico –intellettivo in

un contesto di valori alti come : la democrazia, l’uguaglianza e la solidarietà. Questi alunni

richiedono interventi differenziati che non devono investire il solo insegnamento della lingua

italiana ma la progettazione didattica complessiva della scuola e quindi dei docenti di tutte le

discipline. A tal fine si farà in modo di:

• Diminuire il disagio del primo inserimento;

• Favorire il “contatto” con i coetanei;

• Favorire la conoscenza di ambienti, di persone, di funzioni appartenenti all’esperienza

quotidiana;

• Favorire la capacità di esprimere i propri bisogni;

• Favorire il dialogo con coetanei ed adulti;

• Favorire e facilitare l’apprendimento della lingua italiana in modo spontaneo e naturale;

• Favorire una progressiva integrazione serena con il gruppo classe, avvalendosi anche

dell’aiuto delle famiglie immigrate, in attività curriculari e/o extracurriculari e in momenti di

festa;

• Predisporre, inizialmente, un percorso d’inserimento personalizzato;

• Costruire relazioni reciproche tra scuola-famiglia fondate sul rispetto, l’ascolto e la fiducia.

L’integrazione degli alunni stranieri avviene, quando l’alunno è:

Capace di comunicare i propri bisogni;

Capace di rapportarsi serenamente con i suoi coetanei e gli adulti;

Capace di dialogare;

Capace di partecipare a giochi comuni ed alle attività operative;

Capace di partecipare attivamente alla vita scolastica.

97

PIANO DELLA SICUREZZA NOTE TECNICHE Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) è l’ingegnere Mario Pacitto, nominato dal Dirigente Scolastico esperto esterno al nostro istituto. Gli atti riguardanti, la parte tecnica degli edifici (redatta dal responsabile della Sicurezza), è sita all’Albo dei rispettivi plessi e consegnata anche all’Ente Comunale per la parte comune d’interesse. All’interno degli edifici scolastici sono presenti cartelli che indicano situazioni di pericolo ed estintori per eventuali incendi. Tutti gli edifici dell’Istituto sono provvisti di scale di sicurezza e porte antipanico ad eccezione del refettorio di Porrino. Si porta a conoscenza che non tutto il personale, docente e non, hanno frequentato un corso di formazione antincendio, pronto soccorso, addetti alla prevenzione, ma che per il Decreto 81, ci si renderà più disponibili per una formazione alquanto proficua. Nel corso dell’anno scolastico, in ogni caso, il personale docente e non, terrà conto di svolgere una serie d’attività educative e didattiche per sensibilizzare tutti gli alunni dell’ Istituto Comprensivo di Monte San Giovanni Campano per far conoscere loro il modo più semplice per saper superare le situazioni di pericolo, consistenti in prove d’evacuazione (sia previste che “a sorpresa”). Sarà fondamentale, quindi, abituare i bambini a tenere poche ed essenziali norme comportamentali ed effettuare percorsi di sicurezza previsti in caso di emergenza e calamità varie. Pertanto, sarà necessaria la suddivisione dei compiti, tra il personale docente e non, (chi segue i bambini, chi telefona ai numeri d’emergenza e chi controlla che tutti siano usciti dallo stabile) affinché il pericolo possa essere fronteggiato e superato con calma e lucidità al fine di evitare spiacevoli inconvenienti. E’ necessario, altresì, che ogni docente nel proprio plesso contribuisca ad osservare tutti gli obblighi imposti dalle norme e a rispettare tutte le disposizioni e le istruzioni impartite per tutelare la sicurezza e la salute di tutti. Pertanto, ogni docente:

- deve conoscere l’informativa …….. - deve saper utilizzare correttamente le attrezzature; - deve saper conoscere e condividere il piano di emergenza; - deve saper segnalare immediatamente al D.S. e al responsabile della sicurezza ogni

eventuale guasto, deterioramento o disfunzione; - deve controllare che tutte le uscite di sicurezza siano funzionali.

98

VVEERRIIFFIICCAA EE VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE DDEELL FFUUNNZZIIOONNAAMMEENNTTOO DDEELLLL’’IISSTTIITTUUTTOO Le verifiche e la valutazione delle attività dell’Istituto saranno esaminate in itinere e alla fine dell’anno scolastico. Il gruppo d’autovalutazione analizzerà criticamente se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti e se il progetto risulterà tradotto in termini operativi di efficienza ed efficacia. All’interno dell’équipe pedagogica, in sede di Interclasse/Intersezione, del Collegio Docenti e attraverso modalità che coinvolgono gli alunni, le famiglie e le Istituzioni, si procede alla valutazione della azione educativa e progettuale dell’Istituto .

Elemento oggetto dell’azione di verifica/valutazione è: la ricaduta sui processi di apprendimento la modifica sul piano dei comportamenti la qualità dell’organizzazione il soddisfacimento dei bisogni rilevati, delle

aspettative delle famiglie e degli alunni.

Sarà necessario, per una corretta AAUUTTOOVVAALLUUTTAAZZIIOONNEE considerare non solo:

le aspettative professionali,

le aspettative sociali,

le scelte educative e le attività didattiche,

ma verificare se le strategie di gestione del complesso

““SSCCUUOOLLAA CCOOMMEE PPRROOGGEETTTTOO QQUUAALLIITTÀÀ””

avranno costruito una struttura istituzionale capace di creare condizioni di recupero del senso, del

significato, del gusto di andare a scuola tutti i giorni.

PIANO DI EQUIPE PER LA VALUTAZIONE DEL P.O.F. Le funzioni strumentali coordinate dal Capo d’Istituto, costituiranno una commissione incaricata di formulare questionari per la valutazione del P. O. F.

Questi saranno destinati a: 1. Genitori, per un sondaggio d’opinioni sui progetti realizzati e per la formulazione di proposte. 2. Docenti, per la verifica-valutazione del lavoro svolto. 3. Docenti delle scuole medie, per sondaggi di opinioni sui lavori inerenti la continuità didattica. 4. Alunni delle classi quinte, per sondare opinioni e riflessioni sul lavoro svolto e per esprimere

parere sulle modalità organizzative. 5. Docenti, per una raccolta di opinioni sul lavoro svolto dalle F. S. e per formulare nuove ipotesi

di lavoro e di raccordo funzionale del loro ruolo con il P. O. F. Pubblicizzazione Il nostro Istituto Comprensivo, essendo una comunità costruttiva integrata nel proprio territorio, rende noto a tutti non solo il Piano dell’Offerta Formativa, ma offre anche la propria disponibilità a: Mostre didattiche e non; Manifestazioni di fine d’anno o occasionali; Assemblee e attività socio-culturali; Affissioni di locandine; Affissioni d’articoli giornalistici che riguardano la vita scolastica.

99

V E R I F I C A E V A L U T A Z I O N E D E L P I A N O

L’attuazione del Piano dell’offerta Formativa prevede il concorso responsabile di tutte le componenti e una struttura organizzativa complessa.

E’ necessario attivare forme di autoanalisi e di autovalutazione dell’efficacia e dell’efficienza del servizio scolastico al fine di migliorare quanto già progettato e realizzato.

Verranno pertanto utilizzati i seguenti strumenti :

Questionario alunni Questionario genitori Questionario docenti Questionario personale scolastico

RISORSE FINANZIARIE

Con i finanziamenti ordinari dello Stato, con quelli connessi ai processi di autonomia e con il contributo comunale per il diritto allo studio, risulta sempre più difficoltoso assicurare un’adeguata gestione delle spese per l’ordinario funzionamento didattico e amministrativo e per lo svolgimento di tutte le attività programmate. La scuola, attraverso la partecipazione a progetti in rete e iniziative proposte dalle amministrazioni locali, provinciali e regionali, ottiene ulteriori fondi per migliorare le proposte educativo didattiche e la qualità dell’offerta formativa stessa.

DOCUMENTAZIONE E DIVULGAZIONE

Il presente documento ed i relativi allegati saranno disponibili e consultabili in forma cartacea presso i locali della segreteria e nei plessi scolastici, su supporto informatico sul sito del nostro istituto www.montesangiovanniuno.it/

Una sintesi del piano stesso verrà distribuita ai genitori degli allievi di classe prima in occasione dell’incontro di accoglienza.

M o n t e S a n G i o v a n n i C a m p a n o , I l D i r i g e n t e S c o l a s t i c o ( P r o f . s s a A v v . M a t e r i a l e P a o l a )

100

102

PREMESSA

Il 1° Istituto Comprensivo di Monte San Giovanni Campano già da qualche anno accoglie bambini provenienti da diversi paesi. In quest’anno scolastico i docenti hanno deciso di attuare un progetto specifico per educare al rispetto e alla tutela del bosco, realizzare un laboratorio di vita in cui il bosco deve diventare un luogo di convivenza interculturale, un ambiente privilegiato nel quale si vive l’incontro con la natura. L’intervento educativo mira a far conoscere agli alunni le caratteristiche, il patrimonio biologico-ambientale, i valori e la necessità di rispettarli.

Per sviluppare nel migliore dei modi questo itinerario, si sfrutteranno le risorse socio-culturali che il territorio offre. Saranno coinvolti i genitori disponibili dei bambini che verranno a rendere testimonianza dei luoghi di provenienza.

FINALITA’

• Promuovere la conoscenza dell’ambiente; • Arricchire le potenzialità espressive attraverso le diverse forme di

comunicazione.

OBIETTIVI

• Conoscere, attraverso l’ambiente, se stessi e gli altri;

• Riconoscere gli elementi di diversi contesti ambientali;

• Usare tecniche adeguate alle finalità espressive.

103

ATTIVITA’ E CONTENUTI

Ogni plesso creerà scenografie, danze, musiche, composizioni grafico-pittoriche, testi e documentazioni fotografiche. In particolare, i ragazzi della Scuola secondaria di I° grado, approfondiranno il tema della sostenibilità ambientale.

DESTINATARI

Bambini della scuola dell’infanzia dell’ultimo anno, alunni della scuola primaria delle classi quinte e alunni della secondaria di I° grado delle classi prime e seconde, i docenti dei rispettivi ordini scolastici.

TEMPO

Il progetto inizierà nel secondo quadrimestre e si concluderà nel mese di maggio in orario extracurriculare.

VERIFICA

Manifestazione d’Istituto in piazza Guglielmo Marconi.

M. S. G. Campano, 13/11/2013 La Commissione POF

104

Cooperativa Sociale A.L.I. a.r.l. “Agire LiberaMente Insieme” Via Chiaiamari n. 26- 03025 Monte San Giovanni Campano (Fr)

I° ISTITUTO COMPRENSIVO

MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO

Dirigente scolastico Prof. Avv. Paola Materiale

PROGETTO CONTINUITA’ SEZIONE PRIMAVERA SCUOLA DELL’INFANZIA LA LUCCA

a. s. 2014/2015

“SENSORIALMENTE”

Cooperativa Sociale A.L.I. a.r.l. “Agire LiberaMente Insieme” Via Chiaiamari n. 26- 03025 Monte San Giovanni Campano (Fr)

105

I° ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO

Alla C. A. del DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Avv. Paola Materiale

Progetto Continuità della Sezione Primavera con la Scuola dell’infanzia

“SENSORIALMENTE” Seguendo precisi riferimenti pedagogici il progetto continuità osserverà particolari criteri metodologici che faranno leva sull’interazione tra i singoli e tra i gruppi dei bambini della Sezione Primavera e della Scuola dell’Infanzia del plesso scolastico La Lucca. Riteniamo che la coesistenza in un unico presidio della sezione primavera e della Scuola dell’infanzia è da considerarsi come una importante opportunità e risorsa per il bambino. Infatti il collegamento fra le diverse realtà permette di concretizzare una “continuità educativa” a vantaggio del bambino che, terminata l’esperienza nella sezione primavera, può accedere alla scuola dell’infanzia con la tranquillità di aver già incontrato le insegnanti, svolto laboratori appositamente pensati per il “progetto continuità” e visitato i nuovi ambienti. Cosa noi intendiamo per “Continuità” E’ importante per la crescita e maturazione dei bambini/e che i servizi si pongano in continuità tra lor, è funzionale alla loro crescita non incontrare troppa differenza e discontinuità nel passaggio ma dare significato ad un “racconto” che continua. In questo caso sono chiamati in causa proprio gli adulti che si rendono disponibili a mettere in gioco il loro sapere e il loro saper fare educativo per arrivare a concordare significati condivisi nei diversi contesti formativi. Praticare la continuità in questo modo significa concordare, progettare modalità di organizzazione, di svolgimento e di verifica di attività educative e didattiche con i seguenti obiettivi :

• Promozione di un sistema integrato dei servizi 0-6 sul territorio • Coordinamento delle Attività di Continuità tra i servizi della prima infanzia

(0-6) della città di Monte San Giovanni Campano • Promozione del dialogo e del confronto tra educatori e insegnanti • Reciproca conoscenza delle realtà educative: Nido e Scuola dell’infanzia • Riflessione e formazione sulle pratiche e sugli orientamenti pedagogici • Ricerca di “buone pratiche” educative per offrire nel passaggio evolutivo,

esperienze comuni di incontro e scoperta per favorire un clima di accoglienza e curiosità verso il nuovo ambiente, ai bambini e alle loro famiglie.

106

Metodologia La metodica dell’insegnamento-apprendimento sarà basata sull’esplorazione e sulla scoperta attraverso situazioni-stimolo. La metodologia più proficua per attivare la collaborazione , l’autonomia, la curiosità e l’esplorazione sarà fondata su attività laboratori ali di tipo creativo – espressivo - manipolativo e psicomotorio, realizzate sia in gruppo che individualmente. Cardine dell’impianto metodologico sarà il rispetto dei tempi di attenzione e di concentrazione dei bambini con la necessaria alternanza tra proposte strutturate e momenti di gioco libero. Attività Questo progetto quindi sarà realizzato attraverso un laboratorio che noi abbiamo chiamato “sensorial-mente”. Il laboratorio prevede momenti di incontro come ad esempio: Festa del Natale In questa giornata i bambini sperimenteranno la duttilità di alcuni materiali come ad esempio pasta di sale, didò e creta creando un presepe, inoltre parteciperanno tutti insieme alla giornata dedicata ai genitori dove è prevista la presenza di Babbo Natale che porterà piccoli doni. Le Stagioni In questa giornata i bambini saranno chiamati a riprodurre, attraverso l a creazione di un cartellone, le stagioni utilizzando materiale povero come: foglie secche, ricci di castagna, rametti, sabbia, polistirolo, ecc…. La fiaba In questa giornata i bambini avranno modo di realizzare i personaggi di una fiaba attraverso l’utilizzo di pezzi di stoffa colorati, bottoni, matassine di lana, ecc….. Festa di fine anno Questa giornata sarà dedicata ai genitori che avranno modo di vedere attraverso la proiezione di un filmato tutte le attività svolte dai loro bimbi. Data M. S. Giov. Campano, 04/12/2014 Scuola dell’infanzia La Fiduciaria Il Responsabile Sezione Primavera Anna Di Pietra

107

I° ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO SCUOLA DELL’INFANZIA

PROGETTO PICCOLI ARTISTI

REFERENTE:MARISA PANACCI

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

108

PROGETTO

PICCOLI ARTISTI

Il laboratorio è uno spazio di apprendimento dove si coniugano il fare e il sapere. L'attività laboratoriale è, per il bambino, una vera e propria ginnastica mentale perché lo mette in contatto con la realtà circostante, abituandolo a cercare la risoluzione ai problemi, attraverso la formulazione di ipotesi e previsioni.

Ciò avviene quando il bambino supera lo spazio strutturato della sezione per diventare un luogo organizzato e finalizzato a fare esperienza di scomposizione, di esplorazione degli elementi e delle situazioni analizzate e successivamente ricomporre, riflettere e organizzare gli elementi in nuove conoscenze.

In particolare, il laboratorio di arte è un luogo spaziale e mentale in cui i bambini hanno la possibilità di acquisire competenze creative, intese come modalità di affrontare e sviluppare attività cognitivo-razionali e fantastiche, attraverso l’espressività artistica, passando dalla scoperta e dalla sperimentazione del colore all’osservazione di opere d’arte e poi alla produzione di lavori artistici.

Finalità

Avvicinare il bambino al mondo dell'arte per la decodificazione di una storia e permettergli attraverso la lettura delle immagini di sviluppare la sua identità rafforzando l’autostima, la relazione con gli altri, la considerazione delle diversità come ricchezza; potenziare il senso della convivenza attraverso l’integrazione nel proprio ambiente, il rispetto e la cura dello stesso e la conoscenza di ambienti diversi;guidare i bambini verso la dimensione creativa, il sentire estetico e il piacere del bello.

109

Obiettivi generali:

• Progettare e realizzare creazioni artistiche con l’utilizzo di materiale di recupero;

• Costruire ambienti e attivare comportamenti corretti nel contesto.

Obiettivi dì apprendimento

• Lavorare in gruppo, discutendo per darsi regole di azione progettando insieme

• Rispettare semplici regole • Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l'identità • Sviluppare la motricità globale e fine

• Ascoltare, comprendere e rielaborare una storia • Sperimentare diverse forme di espressione artistica attraverso

l’uso di un'ampia varietà di strumenti e materiali

• Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’esperienza, individuale e in gruppo, con una varietà creativa di strumenti e materiali

• Orientarsi nello spazio e nel foglio • Osservare e percepire i colori, esplorare e scoprire i loro

molteplici significati • Identificare collegamenti tra segno, oggetto e colore • Manipolare e trasformare materiali da recupero e non

esplorando diverse forme espressive • Sviluppare la creatività e lo spirito artistico • Acquisire fiducia nelle proprie capacità espressive

Organizzazione

Riconoscendo a ogni fascia di età specifiche modalità di apprendimento, saranno diversificate le attività:

110

• Per i bambini di tre anni si privilegeranno attività legate alla sfera percettiva, comunicativa, senso-motoria e manipolativa,

nonché la sfera emotiva-relazionale; • Per i bambini di quattro anni si svolgeranno attività tese a

favorire l’iniziativa personale ma anche la collaborazione, l’esplorazione e la sperimentazione.

• Per i bambini di cinque anni verrà elaborato un percorso esplorativo di ricerca-azione teso ad affinare le capacità di fare ipotesi, confrontare, verificare, trarre deduzioni e porre domande.

Tempi e spazi

Le attività interesseranno l’intero anno scolastico e verranno svolte nello spazio sezione, nel salone e nel laboratorio artistico.

Strumenti e materiali di vario tipo

• Tempere, acquerelli, pennelli, pastelli • Carta da pacco, carta da recupero, cartoncini, collage, carta

velina; • Colla di ogni tipo; • Cavalletti, carrelli, portacolori, pannelli espositori; • Contenitori di ogni tipo, polistirolo, cartoni da recupero,

plastiche, lana, filo, passamanerie, panno lencio,bottoni...

• Spugne, stracci, rotoli di carta.

Metodologia

Le attività proposte, che impegnano attivamente i bambini, dovranno essere divertenti e coinvolgenti per garantire la buona

111

riuscita sperimentale che permetterà ai bambini di imparare attraverso il gioco, la ricerca, il lavoro individuale e di gruppo.

Il ruolo che l’insegnante svolge è di facilitatore, organizzando l’attività, predisponendo i materiali e gli strumenti, e di supervisore, incoraggiando i bambini alla crescita personale, cognitiva ed emotiva.

Strumenti di verifica

Il raggiungimento degli obiettivi si verificherà attraverso: • Lettura/analisi degli elaborati grafici individuali e di gruppo; • Realizzazione di oggetti tridimensionali con precedente

formulazione di ipotesi; • Osservazione delle competenze manipolative, raggiunte dai

bambini durante le attività; • Livello di partecipazione e gradimento dei bambini; • Rilevazione dei comportamenti; • Conoscenze e uso dei strumenti presentati durante il percorso; • Elaborazione di schede di osservazione;

• Coinvolgimento dei docenti di sezione nei processi di apprendimento attivati.

Monte San Giovanni Campano, 09/12/2014

La referente

112

S c u o l a P r i m a r i a - S c u o l a d e l l ’ I n f a n z i a

113

Premessa Il progetto “Attività Espressive” è organizzato in attività di laboratorio centrato sul “ Fare”, volto all’acquisizione di capacità, abilità, e competenze specifiche. Ci troviamo all’interno dei laboratori del FARE, CREARE, MANIPOLARE, TRASFORMARE… Attraverso le varie attività, ci si propone innanzitutto di attivare atteggiamenti di rispetto ed interazione con l’ambiente. Promuovere attività esplorative, conoscitive e creative, sollecitare nel bambino la capacità di vedere oltre il reale, andare al di là di ciò che appare. Progettare, pensare e realizzare la trasformazione di un semplice materiale in un oggetto finito e definito. Osservare la realtà e trasferirla, attraverso un progetto, in immagine tridimensionale. Educare ad un diverso uso dei materiali; stimolare il riciclaggio; favorire la cultura del non sprecare… Utilizzare materiali poveri, di scarto per creare manufatti di vario tipo e funzionali ad uno scopo . Scoprire ed utilizzare materiali plastici diversi. OBIETTIVI

• Sviluppare le proprie capacità creative e manipolative. • Conoscere ed utilizzare tecniche e materiali diversi • Utilizzare il testo artistico come stimolo alla produzione di immagini • Modellare materiali plastici e utilizzare materiali diversi per realizzare manufatti

FINALITA’ • Imparare a realizzare lavori e compiti a più mani e con competenze diverse • Far vivere agli alunni momenti di esperienza creativa. • Porre le basi per lo sviluppo di forme di creatività ordinata e produttiva • Sperimentare ed acquisire tecniche grafiche pittoriche, manipolative, specifiche • Affinare le strumentalità, le abilità e le capacità specifiche da poter riutilizzare, per

analogia, nel percorso di apprendimento • Comprendere come il materiale di scarto possa ancora essere utile

ATTIVITÀ Biglietti augurali inerenti le festività. Cartelloni murali. Pitture su vetri. Addobbi natalizi, carnevaleschi, pasquali. Creazioni di festoni e maschere. Lavoretti manuali realizzati con varie tecniche e materiale diverso. Lavori creativi con materiale riciclato. MATERIALI

• Materiali di facile consumo e di recupero • Colori di vario tipo • Strumenti di uso comune • Oggetti della quotidianità

114

TEMPI Il progetto prevede tempi che vanno da ottobre a maggio

Destinatari: tutti gli alunni dell’Istituto della scuola dell’infanzia e primaria. Durata: dal mese di novembre al mese di dicembre. Finalità:

1. Saper lavorare attorno ad un progetto comune. 2. Riconoscere ed utilizzare forme di comunicazione diverse. 3. Riflettere sui valori universali di:pace, solidarietà e fratellanza fra i popoli.

Obiettivi: 1. Offrire momenti di lavoro di gruppo. 2. Stimolare scelte di ruoli come consapevolezza del proprio” saper fare”, “saper essere”. 3. Saper rappresentare una situazione interpretandola attraverso la mimica, la gestualità,

la postura del corpo. 4. Saper associare al testo verbale suoni, rumori, musiche. 5. Saper riconoscere usi e tradizioni legate alle festività del Natale.

Attività: • Preparazione di addobbi per la scuola. • Realizzazione di scenografie. • Drammatizzazione, canti.

Metodologia: • Lavori di gruppo. • Creazioni di situazioni motivanti l’ascolto. • Giochi di ruoli.

Spazi: L’edificio scolastico. La palestra. Le aule. Il salone d’ingresso. Monte San Giovanni Campano Le Insegnanti Lì, 30/11/2014

115

Progetto Ed. Ambientale

1 ° Istituto Comprensivo Monte San Giovanni Campano Scuola Primaria

Dirigente Scolastico Avv. Prof.ssa Paola MATERIALE

116

Il progetto “ L’ambiente di appartenenza tra sapori e cultura”, realizzato dagli alunni della

scuola primaria, è finalizzato prioritariamente a sensibilizzare i bambini, per farli diventare custodi

attivi e consapevoli del proprio territorio di appartenenza, delle sue tradizioni, della sua civiltà, e

della produzione locale.

Il territorio diventa strumento della didattica, palestra per imparare a riappropriarsi del passato, dei

saperi e sapori che stiamo perdendo.

L’indagine che sarà svolta dai bambini con interviste e questionari somministrati ai genitori, nonni,

amici, conoscenti e turisti, farà emergere che tutti cominceranno a sentirsi parte del contesto e del

turismo, inteso come attività produttiva e fonte di lavoro, e strumento per conoscere altra gente.

Per educare alla cittadinanza unitaria e plurale, la via privilegiata è la conoscenza delle nostre

tradizioni e memorie; un obiettivo raggiungibile con la valorizzazione dei beni culturali presenti sul

territorio che devono arricchire quotidianamente lo studente con idee, valori, culture materiali,

espressioni artistiche facendolo sentire parte di grandi tradizioni nazionali nell’ambito di una

comunità di respiro europeo.

La rivalutazione, del territorio è intesa anche come salvaguardia del benessere fisico degli abitanti

attraverso una sana e genuina alimentazione.

Il presente progetto si propone lo scopo di diffondere la cultura della sana e corretta alimentazione

attraverso la conoscenza dei prodotti agro-alimentari tipici e caratteristici della tradizione

monticiana.

Conoscere ed apprezzare tale patrimonio significa rendere capaci anche i piccoli consumatori di

riconoscerlo e sceglierlo allontanando i rischi legati al consumo di prodotti ricchi di additivi.

E’ nostra intenzione partire dalla scoperta affettiva e cognitiva di ambienti molto vicini e quotidiani

al bambino, quali ad esempio la loro scuola e la loro famiglia, sui quali soffermarsi più o meno

tempo in base all’età e alle aspettative dei bambini.

FINALITA’ COGNITIVA

“AVVIARE L’ALUNNO A COSTRUIRE LA PROPRIA IDENTITA’ CULTURALE COME PRESA DI COSCIENZA DELLA REALTA’ IN CUI VIVE ATTRAVERSO LA COMUNICAZIONE, LA CONOSCENZA, LA VALORIZZAZIONE E LA TUTELA DEL TERRITORIO” utilizzando e integrando competenze operanti sia all’interno che all’esterno della scuola.

117

OBIETTIVI FORMATIVI

• Avviare una didattica della storia non esclusivamente manualistica che consenta agli alunni un ruolo attivo piuttosto che la fruizione passiva dei contenuti.

• Acquisire il concetto di “territorio” come ambiente da amare e da rispettare per una corretta fruizione, recuperando senso di identità storica, di appartenenza e di cittadinanza.

• Conoscere e utilizzare concetti chiave come “qualità della vita” e “crescita sostenibile”. • Riappropriarsi del proprio territorio appartenente alla Regione Lazio. • Promuovere corretti stili di vita. • Creare un percorso educativo comune e condiviso. • Conoscere la composizione di una varia, sana e corretta alimentazione che valorizzi la

stagionalità, la produzione locale, i piatti tipici e il biologico. • Conoscere i principali metodi di trasformazione e conservazione degli alimenti (dalle olive

all’olio).

OBIETTIVI SPECIFICI • Acquisire la consapevolezza del rapporto sistemico: uomo/ambiente/cultura/storia. • Sviluppare forme di collaborazione sui temi della conservazione e valorizzazione delle

risorse ambientali, naturalistiche, artistiche, storiche , culturali del territorio. • Conoscere le trasformazioni ambientali e l’evoluzione della città di Monte San Giovanni

Campano, appartenente alla Regione Lazio. • Conoscere l’organizzazione della Regione Lazio. • Conoscere le vicende storiche umane che hanno inciso sulle forme e sui dinamismi

caratteristici del nostro territorio. • Osservare e riconoscere resti ed edifici storici. • Confrontare la realtà attuale con la storia del territorio. • Conoscere e descrivere le proprietà fisiche, organolettiche e nutritive dei prodotti alimentari. • Orientarsi tramite gli odori; associare il profumo al gusto. • Promuovere l’acquisizione di sane abitudini alimentari.

CONTENUTI

1. Giro turistico per il territorio, alla scoperta dei principali monumenti storici, con l’autobus. 2. Reperimento e rielaborazione di documenti, fonti di tipo culturale, artistico, ambientale,

alimentaristico. 3. Uscite a piedi, con l’autobus nel territorio del comune. 4. Lo studio delle caratteristiche degli alimenti: proprietà e valori nutrizionali. 5. Inquinamento del territorio. 6. Cibo biologico. 7. Miti e leggende sui personaggi e prodotti tipici del nostro territorio.

METODOLOGIA Tutte le attività saranno prevalentemente sviluppate sul campo attraverso la ricerca-azione.

118

Le fasi di svolgimento dei diversi momenti e materiali da adoperare saranno concordati di volta in volta, in riferimento agli obiettivi da raggiungere, nel corso degli incontri di coordinamento e di raccordo. I ragazzi saranno impegnati in attività di esplorazione dell’ambiente culturale attraverso visite guidate e attività di riflessione, analisi dell’esplorazione, formulazione di ipotesi, elaborazione della documentazione cartacea e fotografica svolte in aula. Svolgeranno indagini alimentari e studieranno la trasformazione: dal seme al prodotto. Si procederà con ricerche bibliografiche e su Internet, interviste strutturate e focalizzate. Si cercherà, per determinati punti di vista del progetto, collaborazioni con le istituzioni e l’associazionismo presenti sul territorio. Fasi di lavoro Progettazione degli insegnanti; uscite didattiche; visite domenicali con i genitori alla

scoperta dei beni culturali e alimentari del territorio. Questionari ed interviste ai genitori, amici, conoscenti e persone sconosciute fermate nelle

vicinanze della propria abitazione. Ricerche e sintesi di informazioni. Scelta dei materiali.

RIsORsE Al progetto partecipano tutte le classi della scuola Primaria dell’Istituto e vedrà coinvolti, oltre ai docenti, il personale ATA, gli Enti locali, le associazioni e le agenzie culturali presenti sul territorio. I genitori costituiranno una parte importante per la realizzazione del progetto insieme ai nonni, memoria storica del territorio, che forniranno spunti e testimonianze e saranno fonti di notizie inesauribili per ricerche sugli usi e costumi. MEZZI E sTRUMENTI : Materiale librario, computer, materiale di facile consumo, audiovisivi, registratore, macchina fotografica, scuolabus per visite guidate, interviste ed incontri con anziani e soggetti istituzionali. TEMPI: Per la realizzazione del progetto si prevedono tempi distesi: dal mese di ottobre al mese di maggio.

VERIFICHE :

La validità del progetto e la correttezza dell’impostazione metodologica saranno verificate in itinere e contemporaneamente saranno operati gli eventuali aggiustamenti. Monte San Giovanni Campano Lì, 30/11/2014

Le Insegnanti

119

Progetto Integrazione 1 ° Istituto Comprensivo Monte San Giovanni Campano

Scuola Primaria

“Alfabetizzazione e integrazione alunni stranieri intercultura e multiculturalità”

Dirigente Scolastico Avv. Prof.ssa Paola MATERIALE

120

Premessa

I tre plessi di scuola primaria, del 1° Istituto Comprensivo di Monte San Giovanni Campano, operano da anni per l’integrazione scolastica di alunni extracomunitari. Negli ultimi anni si è registrato un incremento notevole di famiglie extracomunitarie presenti nel comune. Sensibile a queste problematiche, il nostro Istituto si propone di ridurre le difficoltà scolastiche degli alunni svantaggiati, di favorire l’accoglienza, l’inserimento e la socializzazione. Intende far acquisire a tutti gli alunni i prerequisiti necessari per metterli in condizione di affrontare serenamente il percorso educativo-didattico; desidera promuovere la conoscenza e l’accettazione delle diversità per creare un rapporto positivo tra gli alunni, tende a preservare i giovani da ogni forma di emarginazione e di disagio per eliminare la chiusura al dialogo, atteggiamenti di aggressività e la dispersione scolastica.

Destinatari del progetto

Alunni extracomunitari di tutte le classi della scuola primaria del nostro Istituto, che non sono in possesso dei prerequisiti indispensabili per la comprensione e produzione orale e scritta della lingua italiana e delle altre discipline.

Finalità

Obiettivi

• Integrazione degli alunni stranieri, anche attraverso l’alfabetizzazione. Educazione alla solidarietà, alla pluralità e alla convivenza democratica,promuovendo attività dentro le quali ogni alunno può conoscere l'altro e le altre culture( ambito educazione alla cittadinanza e costituzione ).

1. Offrire un sostegno linguistico agli alunni stranieri, affinché essi possano:

o imparare a leggere e scrivere in italiano; o imparare a usare l’italiano in contesti socialmente utili; o imparare a usare l’italiano per studiare.

2. Favorire l’accoglienza, l’inserimento e la socializzazione degli alunni stranieri all’interno della classe e della scuola, anche attraverso:

o la conoscenza e la valorizzazione della loro cultura di provenienza trasmessa ai compagni attraverso lavori e percorsi all’interno del programma della classe e/o nel curricolo, di istituto;

o il riconoscimento delle diversità come risorsa e valore fondamentale per una convivenza sociale integrata e interagente, consapevoli che ogni lingua è veicolo non solo di informazioni, ma anche e soprattutto di cultura e usi propri di un popolo;

o la proposta di percorsi interculturali e multiculturali con una utile condivisione del materiale e delle necessarie informazioni.

3. Promuovere l’attivazione di momenti di studio e di approfondimento di tematiche utili allo scopo di costruire un bagaglio di conoscenze comuni idonee ed efficaci , dentro al gruppo di lavoro negli incontri d’area:

o facilitando il confronto e lo scambio di esperienze anche con altre

121

realtà presenti sul territorio; 4. Facilitare:

o L’integrazione dei nuclei familiari stranieri nella realtà locale attraverso un percorso di conoscenza della scuola, del territorio, dei servizi e della lingua italiana, fornendo loro tutte le informazioni utili.

o la comunicazione scuola-famiglie straniere attraverso un accompagnamento là, dove serve per meglio capire il sistema scuola e le sue richieste, anche con la traduzione di avvisi e moduli, ed eventualmente, se servisse, richiedendo la presenza di mediatori.

5. Continuare l’esperienza del doposcuola : un momento pomeridiano, con cadenza bisettimanale e un sostegno / punto di riferimento estivo, come è stato fatto negli anni scorsi, anche con l'aiuto di insegnanti volontari.

Verifiche e valutazioni

La verifica del progetto sarà effettuata utilizzando i seguenti strumenti:

• osservazioni sistematiche • prove d’ingresso/ prove in itinere e eventualmente finali, per controllare

sistematicamente il percorso di apprendimento della lingua italiana; • riunioni periodiche del team che opera nelle classi interessate;

La valutazione complessiva terrà conto dei risultati rilevati attraverso l’analisi di tutti i punti considerati.

Monte San Giovanni Campano

Lì, 30/11/2014

Le insegnanti

122

Sport di Classe è il progetto nato dall’impegno congiunto del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per promuovere l’educazione fisica fin dalla scuola primaria e favorire i processi educativi e formativi delle giovani generazioni.

Rappresenta un’evoluzione dell’esperienza realizzata, negli ultimi anni, con il progetto sperimentale di Alfabetizzazione motoria e prevede un nuovo modello operativo che consente la partecipazione di tutte le scuole primarie d’Italia che hanno aderito all’iniziativa.

123

Finalità

Il modello di intervento delineato ha l’obiettivo di:

• Motivare le giovani generazioni all’attività fisica • Coinvolgere tutte le scuole primarie d’Italia • Rivedere il modello di governance dell’educazione fisica a scuola per garantire maggiori

sinergie e coordinamento Destinatari Tutte le scuole primarie italiane. Il progetto è rivolto agli alunni e agli insegnanti delle classi 3^, 4^, 5^ e in estensione anche alle classi 1^ e 2^.

CARATTERISTICHE GENERALI DEL PROGETTO

Il progetto ha le seguenti caratteristiche generali:

• coinvolgimento di tutte le classi della scuola primaria, per l’anno scolastico 2014/15, a partire da gennaio 2015;

• insegnamento dell’educazione fisica per un’ora settimanale impartita dall’insegnante titolare della classe;

• inserimento della figura del “Tutor Sportivo Scolastico” all’interno della classe per un’ora al mese che affiancherà l’insegnante titolare. Il Tutor svolgerà, inoltre, quattro ore di programmazione in orario compatibile con quello stabilito dal Collegio Docenti riferito alla scuola primaria.

• piano di informazione/formazione iniziale ed in itinere dell’insegnante titolare della classe; • realizzazione di attività che prevedono percorsi d’integrazione degli alunni con “Bisogni

Educativi Speciali (BES);

124

1° ISTITUTO COMPRENSIVO

MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO

PROGETTO CONTINUITA’ EDUCATIVA

“LA COSTITUZIONE DEI PICCOLI E DEGLI

ADOLESCENTI”

SCUOLA INFANZIA SEZIONE A E C

SCUOLA PRIMARIA CLASSE 1^ E 5^

SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO

CLASSE 1^ SEZ. A-B-C

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

125

PREMESSA

Il progetto continuità nasce dall’esigenza di garantire all’alunno un percorso

formativo organico e completo. La condivisione del progetto tra le scuole

dell’infanzia, della primaria e della secondaria consente sicuramente di facilitare la

transizione da un istituto all’altro. Quello del passaggio dalla scuola dell’Infanzia

alla scuola primaria è un momento importante, pieno di incertezze, di novità e di

impegni sia scolastici che extrascolastici. Il progetto mira a supportare l’alunno in

questo approccio con la scuola primaria e la scuola secondaria, mettendolo a contatto

con gli ambienti fisici in cui andrà ad operare, con gli insegnanti e con un metodo di

lavoro sempre più intenso e produttivo. Valorizzando le competenze già acquisite e

nel rispetto di quelle che sono le caratteristiche proprie dell’età evolutiva che l’alunno

sta attraversando, verranno promosse attività laboratoriali improntate sul gioco-

lavoro e sul lavoro di gruppo, sfruttando il suo entusiasmo ed il suo desiderio di

nuovi apprendimenti. L’aspetto ludico, agli alunni della Scuola dell’Infanzia ed a

quelli della scuola primaria, consentirà di inserirsi nel nuovo ambiente senza traumi e

di vivere le nuove esperienze scolastico-culturali serenamente. I docenti e gli alunni

dei tre ordini di scuola, si incontreranno nel momento della visita alla scuola primaria

e secondaria e svilupperanno attività organizzate, relativamente al progetto.

FINALITA’ DEL PROGETTO

Essere cittadini oggi non significa essere nati o risiedere in un determinato paese, la

cittadinanza va vista come uno status, un modo di essere. E’ necessario essere

cittadini con l’orgoglio di esserlo e la consapevolezza che ciascuno di noi è un anello

importante della democrazia.

Il bambino è un “futuro cittadino”, cittadino da subito, da oggi; dal momento in cui

nasce egli è titolare di diritti innegabili, sanciti dalla convenzione dei diritti

dell’infanzia: deve essere riconosciuto, rispettato e formato per quello che è. La

scuola dell’infanzia e la scuola primaria rappresentano dei gradini di un percorso di

costruzione dell’identità, della cittadinanza.

126

I bambini/e vanno educati sin da piccoli al riconoscimento ed alla difesa dei propri

diritti; devono essere coinvolti nelle decisioni che li riguardano, devono poter

esprimere idee ed opinioni. Educare i bambini a un rispetto passivo, acritico dei

doveri e delle decisioni dell’adulto alimenta il desiderio di trasgressione; al contrario,

creare le condizioni affinché il bambino ”partecipi alla vita” (familiare, cittadina,

comunitaria in genere) produce un forte aumento del senso di appartenenza, del senso

di responsabilità e rispetto anche dei diritti degli altri; cresce, insomma, in loro il

senso di cittadinanza.

Educare alla cittadinanza, quindi, non significa solo far conoscere le istituzioni, gli

organi amministrativi presenti nel territorio, ma anche scoprire il significato dei

diritti e dei doveri.

La finalità, dunque, del progetto consiste nello sviluppare nell’alunno cittadino il

senso di appartenenza ad una comunità residente in un determinato territorio, alla cui

vita sociale egli deve contribuire in modo attivo e competente, secondo le regole

proprie della democrazia. Il concetto di cittadinanza serve a formare cittadini italiani

che siano allo stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo. Gli alunni sono

giovani che esercitano diritti inviolabili e rispettano i diritti inderogabili della società

di cui fanno parte ad ogni livello, da quello familiare a quello scolastico, da quello

regionale a quello nazionale, da quello europeo a quello mondiale, nella vita

quotidiana, nello studio e nel mondo del lavoro. Ogni alunno dovrebbe conoscere

anche i principi fondamentali della Costituzione, che è il documento fondamentale

della nostra democrazia e mappa dei valori utile ad esercitare la cittadinanza,

la scuola italiana può e deve essere una “palestra di democrazia”, dove ogni studente

si esercita a dare un significato nuovo alla convivenza, intesa come un percorso che,

con il contributo delle altre agenzie formative, costruisce contemporaneamente

identità personale e solidarietà collettiva, competizione e collaborazione.

127

RICORRENZE CIVILI

4 Novembre Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate

20 Novembre Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e

dell’Adolescenza

7 Gennaio Giornata Nazionale della bandiera

17 Marzo Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione,

dell’Inno e della bandiera

25 Aprile Festa della Liberazione

1 Maggio Festa del Lavoro

2 Giugno Festa della Repubblica Italiana

128

PROGETTAZIONE SCUOLA DELL’ INFANZIA

(Bambini 5 anni)

PROGETTAZIONE SCUOLA PRIMARIA

(Classe 1^)

OBIETTIVI FORMATIVI:

• Acquisire consapevolezza che ogni bambino è titolare di diritti, ma al tempo

stesso rispettoso di regole.

• Scoprire, conoscere, interiorizzare e rispettare le regole.

• Stimolare la conoscenza reciproca e l’appartenenza ad un gruppo.

• Prendere consapevolezza del proprio mondo: la famiglia, la scuola, la

parrocchia…

• Comprendere l’importanza di aiutarsi e volersi bene rafforzando il sentimento

dell’amicizia.

• Saper stabilire con gli altri rapporti basati sul reciproco rispetto.

METODOLOGIA E STRATEGIE ORGANIZZATIVE:

• Organizzazione di lavori collettivi atti a favorire l’autocontrollo, l’aiuto

reciproco e la responsabilità personale.

• Utilizzo delle routine come educazione alla consapevolezza della propria

identità personale e di gruppo.

• Utilizzo del gioco come strumento di apprendimento di valori civili e sociali:

gioco libero, giochi di ruolo, giochi di gruppo e giochi popolari.

• Laboratori espressivi per favorire la creatività, la collaborazione nel gruppo e

la socialità.

• Laboratori manipolativi, artistici e musicali.

129

STRUMENTI DIDATTICI:

• Giochi didattici, giocattoli, cartelloni, colori, forbici, colla, computer, lettore

CD e DVD

STRUMENTI DI VALUTAZIONE E MONITORAGGIO:

• Osservazione sistematica dei comportamenti e del rispetto delle regole della

vita in classe, nei momenti di gioco e nelle attività strutturate e non strutturate.

• Produzione di materiali in versione cartacea e multimediale.

PROGETTAZIONE SCUOLA PRIMARIA

(Classe 5^)

OBIETTIVI FORMATIVI

• Saper stabilire con gli altri rapporti basati sul reciproco rispetto.

• Conoscere il meccanismo della rappresentanza democratica.

• Conoscere i valori che permettono la partecipazione democratica alla vita

sociale.

• Imparare ad essere “cittadino attivo” nel proprio territorio.

• Interiorizzare diritti e doveri per il rispetto dell’ambiente, delle diversità, delle

culture che compongono la realtà umana dell’Italia.

• Acquisire la consapevolezza che ogni bambino è “titolare di diritti”.

• Riflettere sul fatto che in alcune parti del mondo, i diritti dei bambini vengono

violati e calpestati.

• Stabilire rapporti di continuità tra Scuola dell’Infanzia e Scuola primaria

rispetto all’educazione alla cittadinanza ed ai diritti dei bambini.

METODOLOGIA E STRATEGIE ORGANIZZATIVE:

• Analizzare il significato della parola “diritto”.

• Conoscere e riflettere sulla convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia .

130

• Analizzare le principali organizzazioni che si occupano della salute e del

benessere dei bambini: l’UNICEF.

• Conoscere i concetti di diritto e dovere, di libertà personale, di pace, di

uguaglianza, di diritto all’istruzione, di diritto alla vita ed alla salute, di

cooperazione, attraverso la lettura di racconti.

• Conoscere gli aspetti storici che hanno determinato la nascita del tricolore.

• Conoscere la storia dell’Inno nazionale, con memorizzazione del testo.

• Laboratori espressivi per favorire la creatività, la collaborazione di gruppo e la

socialità.

• Laboratori manipolativi, artistici e musicali.

STRUMENTI DIDATTICI

• Testi, poesie, canzoni sulla costituzione e sui Diritti dei Bambini.

• Libri di storie e racconti, cartelloni, colori, fogli colorati, computer, CD, DVD,

lavagna interattiva, giochi didattici multimediali, schede strutturate e non.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE E MONITORAGGIO

• Osservazione dei comportamenti e del rispetto delle regole nella vita di classe e

nelle attività strutturate e non strutturate.

• Produzione di materiale in versione cartacea e multimediale.

PROGETTAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

(Classe 1^ Sez. A-B-C)

OBIETTIVI FORMATIVI

• Scoprire gli altri e i loro bisogni.

• Scoprire il significato dei diritti e dei doveri.

• Rispettare le regole della convivenza umana nei diversi ambienti di vita.

131

• Conoscere i principi fondamentali della Carta costituzionale e delle Dichiarazioni

Internazionali.

• Conoscere gli aspetti storici che hanno permesso la nascita della Costituzione

Italiana.

• Conoscere gli organismi di democrazia scolastica e confrontarli con quelli dello

Stato.

• Conoscere gli organismi della pubblica Amministrazione.

• Favorire una transizione serena tra i due ordini di scuola, stabilendo rapporti di

continuità tra Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado rispetto

all’educazione alla cittadinanza ed ai diritti degli adolescenti.

• Soddisfare le esigenze interiori di sicurezza e di identità.

• Esprimere bisogni, sentimenti e pensieri; raccontare di sé e del proprio vissuto.

• Manifestare attitudini, stili e modalità espressive personali, conoscenze e

competenze.

• Interiorizzare, all’interno del gruppo scuola, sentimenti e rapporti di accettazione

reciproca.

• Avere rispetto per le diversità e saper ascoltare gli altri.

• Comprendere chi è fonte di autorità o di responsabilità nei diversi contesti.

METODOLOGIA E STRATEGIE ORGANIZZATIVE

• Apprendimento esperienziale in cui gli alunni possano misurarsi gradualmente

con compiti concreti.

• Momenti di discussione e di riflessione per confrontarsi sui vari argomenti

trattati con relative attività di ricerca.

• Lavori frontali, lavori individuali e di gruppo, giochi di simulazione, interviste,

testi scritti, produzione creative.

• Organizzazione di lavori collettivi atti a favorire l’autocontrollo, l’aiuto

reciproco e la responsabilità personale.

• Attività individuali o in piccoli gruppi basata sulla conversazione (circle time),

riflessione e attività ludica.

132

STRUMENTI DIDATTICI

Racconti, cartelloni, colori, fogli colorati, computer, lavagna interattiva, utilizzo di

CD, DVD, siti internet.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE E MONITORAGGIO

• Osservazione dei comportamenti e del rispetto delle regole della vita in classe,

nei momenti di gioco e nelle attività non strutturate.

• Utilizzo di prove oggettive, strutturate e non strutturate per verificare

l’apprendimento delle conoscenze e delle abilità.

• Produzione di compiti unitari in situazione per la verifica delle competenze

acquisite.

• Utilizzo di questionari in itinere finalizzati al monitoraggio degli obiettivi.

• Produzione di articoli.

• Partecipazione ad eventuali manifestazioni organizzate dagli enti locali.

• Manifestazione finale sugli argomenti trattati.

MODALITA’ E TEMPI DI ATTUAZIONE

Il progetto di continuità coinvolgerà tutti i plessi e tutti gli ordini di scuola

dell’Istituto Comprensivo e sarà realizzato nel corso dell’anno scolastico

2014/2015.

Monte San Giovanni Campano, 05 dicembre 2014

Referente del progetto

(Taglienti Rossana)

133

PRIMO ISTITUTO COMPRENSIVO DI M. S. G. CAMPANO SCUOLA SECONDARIA a.s.2014/2015 Laboratorio di educazione ambientale PROGETTO DIDATTICO:

134

Istituto Comprensivo di Monte San Giovanni Campano “Angelicum” Anno scolastico 2014-2015 PROGETTO DIDATTICO “ CONOSCO IL BOSCO? “ Laboratorio di educazione ambientale Il progetto “ CONOSCO IL BOSCO? ” è finalizzato allo sviluppo armonico della personalità dell’alunno attraverso una adeguata interazione con l’ambiente naturale, arricchita dal potenziamento della capacità espressivo-creativa. Nel progetto si propone l’attivazione di un laboratorio con elaborazione di messaggi scritti e grafici; si opererà mettendo in relazione immagini e parole scaturite da esperienze vissute durante visite guidate all’osservazione dei boschi di Monte di Monte San Giovanni Campano. L’elaborazione dei dati e dei materiali raccolti avrà lo scopo di predisporre gli interventi per eliminare o modificare gli elementi che deturpano il territorio e sensibilizzare alla percezione degli elementi positivi naturali che rendono piacevole il bosco. Successivamente gli alunni saranno guidati verso la conoscenza delle caratteristiche, della funzione e dell’estetica del bosco. OBIETTIVI FORMATIVI: Acquisire consapevolezza della propria personalità nell’inter-agire con l’ambiente nel bosco. Promuovere comportamenti responsabili rivolti al rispetto, alla tutela ed alla conservazione dei beni ambientali naturali. Sviluppare la creatività stabilendo relazioni, affinità e differenze tra alcuni elementi, forme, strutture, materiali che caratterizzano il bosco. Migliorare la socializzazione, considerando anche che il bosco definisce e consolida i luoghi di incontro e di scambio a contatto con la natura e conserva i luoghi della memoria collettiva. OBIETTIVI DIDATTICI: CONOSCERE le motivazioni espressive suggerite dall’ambiente di Monte San Giovanni Campano e le caratteristiche del bosco. COMPRENDERE l’importanza della propria incidenza sulla realtà ambientale, i valori e le funzioni degli elementi che caratterizzano i boschi attraverso riferimenti storici ed estetici. APPLICARE le tecniche compositive della scrittura e dell’espressione grafico-descrittiva e creare messaggi rivolti a migliorare la fruizione e l’estetica del bosco. VALUTARE gli elementi osservati e descritti e le esperienze emozionali vissute, discriminare i mezzi e gli interventi validi a ricreare giusti equilibri ambientali. ATTIVAZIONE DEL LABORATORIO – METODI E CONTENUTI: osservazione della conformazione del bosco, analisi delle forme vegetali che caratterizzano, a volte, i boschi antichi di Monte San Giovanni Campano e descrizione grafica, composizioni scritte su particolarità e caratteristiche del bosco.

135

Elaborazione di composizioni in relazione alla tipologia dei boschi del comune di Monte San Giovanni Campano. Ricerca e definizione critica degli elementi che deturpano il bosco, delle soluzioni estetiche positive che, insieme agli elementi naturali, gratificano l’ambiente. MEZZI USATI E MATERIALI RICHIESTI: Macchina fotografica, computer, fotocopiatrice, carta, inchiostro, grafite, cera, pastelli, carta velina, cartoncino. PRODUZIONE DI MATERIALI: Composizioni grafico-pittoriche, composizioni scritte, fotografie. TEMPI E DESTINATARI: il progetto di durata quadrimestrale (novembre-febbraio) sarà realizzato con gli alunni delle classi prime (a classi aperte), durante le ore pomeridiane. VERIFICA E VALUTAZIONE: Le prove di verifica saranno effettuate in itinere ed al termine del corso, i risultati del laboratorio potranno essere esposti e pubblicati e saranno oggetto di valutazione dell’intero progetto. Il progetto sarà realizzato dalle insegnanti Franca Battista e Loredana Campea M. S. Giov. Campano, 09/12/2014 Le docenti Battista Franca Campea Loredana

136

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

1°ISTITUTO COMPRENSIVO “ANGELICUM”

MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO Via Colle San Marco s.n.c. Monte San Giovanni Campano (FR)

PROGETTO ATTIVITA’ MOTORIA PER ALUNNI

DISABILI

anno scolastico 2014/2015

137

PREMESSA

Il Progetto “Attività motoria per alunni disabili” si articola, in tutte le sue iniziative,

nel periodo scolastico compreso tra dicembre 2014 e giugno 2015.

Questo progetto prevede la creazione di un'attività motoria curriculare per

studenti disabili con handicap: fisici, mentali e sensoriali, certificati all'interno

delle struttura scolastica di appartenenza con la partecipazione qualificata

dell’insegnante Linda Abballe.

L’affermazione nella cultura contemporanea dei nuovi significati di corporeità, di

movimento e di sport si manifesta, sul piano personale e sociale, come esigenza e

crescente richiesta di attività motoria e di pratica sportiva. La nostra scuola,

nell’ambito di una educazione finalizzata alla presa di coscienza del valore del corpo

inteso come espressione della personalità e come condizione relazionale,

comunicativa, espressiva, operatività, è tesa a favorire le attività motorie. Nel

promuovere tali attività , considera il movimento, al pari degli altri linguaggi,

totalmente integrato nel processo di maturazione dell’autonomia personale.

L’educazione fisica, l’attività motoria, i giochi e le attività ludiche per alunni

disabili o con difficoltà comportamentali rappresentano un momento di

integrazione, di conquista, di autonomia personale, di gratificazione per il

miglioramento dell’autostima, sono strumenti educativi concreti . L’indipendenza

sul piano dell’azione diviene motivo di realizzazione e si ripercuote sul

comportamento cognitivo ed affettivo favorendo una maggiore autonomia - nei limiti

consentiti dal deficit specifico –, aumentando l’autoefficacia, ovvero la capacità di

raggiungere gli obiettivi preposti e dà materiale utile per costruire e solidificare

l’autostima . L’attività motoria calibrata sulle capacità e i bisogni dell’alunno

disabile, è un importante strumento educativo. Infatti, oltre a favorire lo sviluppo

cognitivo, diviene motivo di emancipazione e accrescimento, poiché il confronto con

gli altri, la verifica o percezione immediata della propria efficienza, l’affinamento

delle capacità autoregolative possono strutturare un ambiente ricco di possibilità e di

stimolazioni . Partendo dal presupposto che ogni persona più o meno abile, se messa

nelle condizioni di tirare fuori il meglio di sé, in un contesto ambientale di relazione,

138

esprime capacità ed abilità che vanno oltre le apparenze, l’attività svolta in seno al

gruppo e con il gruppo, è uno degli elementi fondamentali per consentire al soggetto

diversamente abile di comunicare e di esprimersi attraverso il linguaggio dell’azione

e quindi di normalizzarsi, vivendo la sua vita in una dimensione personale,

espressione pur sempre di socialità. Pertanto, ampliare le proposte e le attività per

favorire uno sviluppo delle potenzialità dell’alunno disabile, rendere consapevoli

gli alunni in situazioni di handicap delle possibilità di movimento del corpo

umano, introdurre gli allievi a nuove esperienze senso percettive e motorie,

ricercare un benessere fisiologico degli allievi sono le finalità che questo progetto

si pone. In particolare la proposta di intervento si caratterizza con una

configurazione “a sistema aperto” integrabile e modificabile in itinere, nel rispetto

delle condizioni psicologiche educative e sociali di ognuno: tende a valorizzare le

risorse soggettive del bambino-ragazzo anche in relazione alle risorse oggettive

dell’ambiente di provenienza (contesto sociale, etc). Il raggruppamento dei ragazzi

disabili della scuola in un determinato orario significa attuare un'azione motoria

specifica e adatta alle loro potenzialità ed alle loro specificità.

Questo progetto valuta le caratteristiche e le potenzialità degli alunni disabili,

prendendo in considerazione tutte le disabilità del gruppo.

A tal fine è opportuno studiare programmi di intervento adatti allo scopo,

prendendo in considerazione tutte le specificità e le capacità dei ragazzi coinvolti.

L'intervento dell'esperto sarà di un'ora e durante le ore curriculari in accordo con

l'Istituto coinvolto.

OBIETTIVI

In particolare il progetto in esame si pone i seguenti obiettivi specifici di

apprendimento

• Integrazione e socializzazione;

• Scoperta e coscienza di sé;

139

• Riscoperta del mondo degli altri: accettazione, conoscenze, collaborazione e

rispetto dell’altro;

• Sviluppo delle abilità psico-fisiche;

• Trasformare la presenze dell’alunno diversamente abile in una risorsa capace

di mettere in atto dinamiche di gruppo e di interazione personale che siano di

occasione di maturazione per tutti;

• Imparare a considerare e a vivere le diversità come una dimensione esistenziale

e non come una caratteristica emarginale.

• Rafforzare l’autonomia, l’autostima e l’identità personale attraverso un corretto

e adeguato percorso di valorizzazione dell’immagine corporea.

• Rappresentare lo schema corporeo in modo completo e strutturato attraverso

esperienze motorie e psicomotorie atte a valorizzare l’aspetto sperimentale e di

scoperta delle proprie potenzialità e limiti.

• Riconoscere nella capacità di muoversi in maniera adeguata nell’ambiente e

nel gioco coordinando i movimenti, che il proprio corpo è soggetto di

comunicazione, relazione e accoglienza;.

• Lavorare in gruppo in maniera attiva e propositiva attraverso attività che

vedano la progettazione e la collaborazione per il raggiungimento di una meta

collettiva, sapendo affrontare adeguatamente anche eventuali defezioni, nel

rispetto delle specificità di ciascuno.

• Scoprire che è importante muoversi, conoscere e occupare lo spazio, in modo

spontaneo e guidato, da soli e in gruppo; che è bello esprimersi in base a suoni,

rumori e musica anche nella prospettiva di percepire il tempo, coglierne il

senso e la trasformazione.

• Toccare, guardare, esplorare, sperimentare e utilizzare oggetti d’uso

quotidiano; superare gli usi convenzionali degli attrezzi “ginnici” (palle,

140

bacchette, cerchi etc) secondo un percorso che favorisce la creatività, per

arrivare a conoscere e utilizzare i materiali secondo le loro funzioni.

• Esprimere e controllare emozioni, sentimenti (paura, meraviglia, ammirazione,

amore, rabbia, gratitudine, ecc) e affettività, elaborando il vissuto e le

esperienze con il corpo e il movimento.

FINALITÀ

L’azione motoria aiuta gli alunni a consolidare le proprie capacità sensoriali,

percettive, motorie e sociali; li stimola ad orientarsi in maniera personale e a

compiere scelte anche innovative. Indirizza l’alunno, singolo e in gruppo, alla

scoperta del mondo che lo circonda, lo incoraggia ad entrare in relazione con gli altri

rinforzando la capacità di aggregazione sociale, con l’interiorizzazione e il rispetto

pratico dei valori della libertà, della cura di sé, degli altri e dell’ambiente, della

solidarietà, della giustizia, dell’impegno ad agire per il bene comune.

METODOLOGIA

Finalizzata allo sviluppo della spontaneità attraverso:

• gradualità delle proposte

• multilateralità delle esperienze

• utilizzo del linguaggio non verbale, espressivo, grafico

• trasformazione degli spazi (situazioni diverse)

• associazione di varie attività (gioco senso motorio, simbolico, intellettivo, ecc.)

TRE TIPOLOGIE Di APPRENDIMENTI DICONTENUTI

• MOTORI

• RELAZIONALI

• MENTALI

BISOGNA CREARE DELLE COMPLICAZIONI DI GENERE MOTORIO

• COORDINAZIONI

• DIVERSITA’ DI MATERIALI E STRUMENTI

• CORPO

141

• LATERALITA’

• MANUALITA’ FINE-GROSSOLANA

• …..

(ES. PALLA/SEDIA/TAVOLO

COMPLICAZIONI DI GENERE RELAZIONALE

• DA SOLI

• IN COPPIA

• DI GRUPPO (PICCOLO, MEDIO,GRANDE)

• DI RUOLO

• DI REGOLE

• DI SCONTRO (gestione del conflitto

COMPLICAZIONI DI GENERE MENTALE

(per semplificazione inteso come tutto ciò che implica l’utilizzo del pensiero)

• Acquisizione di conoscenze (linguaggio, regole,tempi, strumenti)

• Attenzione

• Memoria

• Comunicazione

• TRASFERIBILITA’ delle competenze

SI ORGANIZZANO, diverse prove sui tre versanti:

- motorio

-relazionale

- mentale

Prima organizzazione è provare, strutturare, agire situazioni di PARTECIPAZIONE,

utilizzando la ELEMENTARIZZAZIONE, LA SEMPLIFICAZIONE

(esempio tiro al canestro, non riesce allora tiro a una cosa, va bene la sedia, il banco,

ecc)

142

In tutte le situazioni ma soprattutto in questo caso è fondamentale per dare ENTITA’

di qualità all’esperienza il VALORE che gli da e che esprime l’insegnante.

Se l’attività è legittimata da me insegnante, se so anche enfatizzarla allora sarà

legittimata dai ragazzi e dai colleghi.

Se il corpo è il luogo precipuo della nostra identità, del nostro processo

trasformativo, “nei luoghi della vita e della formazione il corpo è il più delle

volte un convitato di pietra, necessario ma imbrigliato, costretto all’immobilità,

a far tacere i suoi bisogni, a disciplinare le sue infinite aperture al mondo”.

L’importanza della “costruzione di scenari educativi integrati”, dichiara la

limitatezza del modello “energetico” del corpo e assume come prospettiva

integratrice quella del corpo-relazione: “Una visione complessa che potremmo

definire di natura relazionale, olistica, globale e dinamica”. Anziché oggetto il

corpo viene considerato “campo”, luogo di trasformazione personale e collettiva,

territorio di confine, di contatto emotivo, sfondo e contesto per un’esperienza

relazionale ed educativa da intendersi come evento intersoggettivo.

Ciascuna persona, al di la delle sue condizioni psico-fisiche o sensoriali, un

soggetto capace di scoprire, esprimere ed offrire il proprio originale contributo

al vivere comune.

143

L’indipendenza sul piano dell’azione diviene motivo di realizzazione e si ripercuote

sul comportamento cognitivo, investigativo ed affettivo favorendo una maggiore

autonomia – nei limiti consentiti dal deficit specifico, aumentando l’autoefficacia,

cioè la capacità di raggiungere gli obiettivi preposti e dà materiale utile per costruire

e solidificare l’autostima (Bandura, 2000).

Attività motorie e sportive integrate, attraverso un’attività motoria calibrata sulle

capacità e bisogni dell’alunno disabile, è un importante strumento

educativo. Infatti, oltre a favorire lo sviluppo cognitivo, diviene motivo di

emancipazione e accrescimento, poiché il confronto con gli altri, la verifica o

percezione immediata della propria efficienza, l’affinamento delle capacità

autoregolative possono strutturare un ambiente ricco di possibilità e di stimolazioni

Fondamentale risulta essere la spinta pulsionale all’agire che nasce nella dimensione

motoria, poiché essa rappresenta un ambito fondamentale di valorizzazione essendo

agganciata all’esperienza immediata e concreta della corporeità.

- Sviluppo di potenzialità individuali

- incremento di capacità ed acquisizione di abilità

- integrazione in contesti di vita ricchi di relazioni significative

- possibilità di trovare elementi di successo e valorizzazione personale

- praticando, con alta motivazione e divertimento, un’attività particolarmente

interessante.

L’attività motoria per la persona disabile è l’esaltazione delle sue, anche se pur

residue, capacità e di ciò che sa fare, in un mondo che sempre gli ricorda ciò che non

è in grado di essere e ciò che gli manca.

Nell’attività motoria le persone-alunni si trovano direttamente a contatto con

l’altro, corpo a corpo, per costruire qualcosa insieme, per condividere

un’esperienza piacevole, dimostrando che il lavoro di gruppo porta a risultati

superiori di quello individuale.

La scuola, deve essere un ambiente generativo in cui imparare a pensare e

imparare le abilità per la vita. Quindi un laboratorio, un apprendere facendo,

che sia contesto e metodo di co-costruzione di specifiche intelligenze, di

intelligenze che si intrecciano, si specificano per potersi di nuove intrecciare, e la

messa a punto delle condizioni, degli ingredienti che permettono alle idee

144

innovative a ai progetti educativi di lievitare e di fare la scuola: la diversità,

personale e culturale, come risorsa, le abilità per apprendere, le situazioni

efficaci in senso scolastico, l’affettività come sostegno per l’intelligenza e la

produttività dell’intelligenza a seconda del segno positivo o

negativo dell’affettività, la resilienza e le parole per sentire e sapere di avere,

essere, potere.

La didattica può far fruttare le potenzialità del gruppo e del lavoro di gruppo. Ciò

richiede:

• buona conoscenza delle caratteristiche e dei bisogni di una certa fascia di età,

• buona conoscenza delle caratteristiche e dei bisogni dei singoli soggetti,

• padronanza di competenze disciplinari e progettuali tali da saper definire i

processi da attivare e i prodotti da conseguire,

• i contesti da mettere a punto e le consegne operative.

• congruenza e causalità dinamica tra scopi e organizzazione del gruppo e

lavoro di gruppo, sia a livello di team docente/equipe educativa sia a livello

di allievi/utenti.

• Implica una conduzione democratica, uno stile collaborativo, una funzione

docente/educativa che gruppo

Dal punto di vista educativo: un gruppo è un insieme di soggetti-persone che

condividono contesti e relazioni intese a riconoscere e a promuovere le potenzialità

individuali nelle differenti età della vita. Dal punto di vista formativo: il gruppo è un

insieme di due o più soggetti-persone che realizzano rapporti di interdipendenza e

coordinano le loro azioni e comunicazioni in specifici contesti al fine di perseguire

l’apprendimento e la co-costruzione di identità, intelligenze e significati.

FIRMA

DOCENTE LINDA ABBALLE

e il successo del p

145

adattamenti di risorse strumentali e umane

- garantire tutti (non solve-

il docente di classe PROGETTO DI MUSICOTERAPIA “Musicabilmente”

PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI CON BISOGNI SPECIALI*

* Patologie più complesse fra i disturbi codificati nelle diagnosi cliniche

Insegnanti coinvolti

Il prof. Mastracci Luigi, docente delle lezioni, e gli Insegnanti di sostegno degli alunni che parteciperanno al progetto.

Destinatari

Alunni diversamente abili (con particolare riguardo alle patologie più complesse) di tutto l’Istituto Comprensivo.

Obiettivi indicativi e attività

1)Risvegliare l’attenzione e la curiosità verso il mondo percettivo-sonoro

2)Sviluppare la discriminazione percettiva attraverso il riconoscimento delle fonti sonore

3)Sviluppare la coordinazione percettivo-motoria e potenziare le capacità attentive e mnestiche

4)Favorire l’acquisizione del linguaggio verbale attraverso l’utilizzo dei parametri musicali

5)Stabilire una relazione empatica

6)Favorire la capacità di comunicare con l’altro attraverso i suoni

7)Sviluppare l’uso comunicativo della voce

8)Sviluppare e/o acquisire lo schema corporeo

9)Orientarsi nello spazio attraverso i suoni e sviluppare e/o potenziare la capacità di porre in sequenza eventi temporali secondo una rappresentazione mentale

146

Strumenti utili per la realizzazione del progetto

Le attività saranno svolte in un laboratorio attrezzato (presumibilmente la biblioteca della scuola secondaria di 1° grado vista la presenza di un pianoforte utile al progetto, di uno stereo lettore CD e di uno spazio comodo e ben illuminato). Per la realizzazione del presente progetto si prevede l’uso di strumentario didattico tipo Orff (tamburelli, triangoli, clavette, tone block, maracas, ecc.), tastiera o pianoforte, flauto dolce, un lettore CD, giochi psicomotori.

Materiale didattico utilizzato nel progetto

Esercizi ritmici, melodie, filastrocche, brani tratti dal libro di musica in adozione nella scuola media, ecc. Tempi di attuazione del Progetto

Tutto l’anno scolastico 2014/2015; periodo: dicembre – maggio.

Modalità

1 giorno a settimana (il venerdì dalle 9.30 alle 10.30, poiché compatibile con tutti i docenti di sostegno presenti), in orario curricolare.

Durata di ogni lezione

1 ora

Verifica del progetto

Esecuzione di alcuni dei brani musicali studiati durante le lezioni (in eventuale saggio di fine anno).

Il prof. referente del progetto

Luigi Mastracci un ruolo funzionale alla

vita del gruppo di quale ci si riconosce

e si viene riconosciuti da

147

MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO 1° ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

Via Pozzo San Paolo s.n.c. – Telefax 0775/288628 03025 Monte San Giovanni Campano (FR)

TITOLO DEL PROGETTO:

“ Rici- Creando: Laboratorio creativo dei materiali poveri”.

PREMESSA: La presenza numericamente significativa di alunni con grave disabilità che si registra nel nostro Istituto nel corrente anno scolastico ha posto numerose e variegate esigenze didattiche: prima tra tutte quella di proporre ed offrire agli alunni, in particolare a quelli che presentano importanti deficit cognitivi e comportamentali difficilmente gestibili nell’ambito della classe, la possibilità di dedicarsi a progetti specifici che vadano incontro ai loro Bisogni Speciali potenziando le loro reali abilità e competenze. SCELTA DEL PROGETTO: Il progetto di quest’anno vuole dare a questi ragazzi la possibilità di conoscere, usare, manipolare, trasformare materiali diversi e rielaborare i saperi con l’obiettivo di alimentare la creatività in un contesto che favorisca la fiducia nelle proprie potenzialità. I materiali poveri, facilmente reperibili, e quelli di recupero utilizzati per la realizzazione di composizioni creative, ci offrono la concreta opportunità per far passare agli alunni un prezioso insegnamento :

• Il valore aggiunto risiede nella creatività, che è la capacità di inventare soluzioni che nessuno ci ha insegnato e nell’assoluta originalità con cui ognuno realizza i propri lavori;

• Utilizzare oggetti di recupero stimola la creatività e l’originalità, inoltre modifica nella mente del ragazzo l’idea dell’oggetto usa e getta.

148

DESTINATARI: Alunni con disabilità art. 3 Legge 104/92 della Scuola Secondaria di I^ grado (N° 5 alunni). DOCENTI RESPONSABILI DEL PROGETTO: Prof.ssa Campoli Veronica e prof.ssa Cretaro Beatrice. FIGURE COINVOLTE: Docenti specializzati degli alunni coinvolti in orario di servizio. DURATA DEL PROGETTO: Dalla metà del mese di Dicembre, fino alla fine del mese di Maggio, un incontro settimanale, ogni mercoledì alle 10:30 alle 11:20. OBIETTIVI FORMATIVI:

• Stimolare la creatività e la capacità di inventare idee originali e utili;

• Aiutare gli alunni a scoprire la ricchezza del loro potenziale creativo per applicarlo ai progetti personali e collettivi;

• Imparare a conoscere, amare e rispettare l’ambiente in cui viviamo; • Eliminare il superfluo per recuperare l’essenziale; • Scoprire che ogni oggetto è una nuova risorsa; • Favorire la fantasia e la manualità; • Favorire il riutilizzo di “materiali vecchi”; • Socializzare le esperienze; • Favorire l’interazione sociale attraverso lavori di gruppo e attività

ludo-educative. METODOLOGIA E STRATEGIE UTILIZZATE:

Il punto di partenza della metodologia didattica è l’esperienza diretta dell’alunno del “FARE PER SCOPRIRE … CREARE “. L’itinerario educativo didattico, deve partire dalla naturale curiosità del ragazzo riguardo l’ambiente che lo circonda. Ecco che le osservazioni, le esplorazioni, le scoperte, lo portano ad arricchirsi di saperi sempre più

149

articolati. Partendo dalle esperienze dirette, dalle osservazioni, dall’analisi sistematica della realtà delle cose, dalle esplorazioni dirette, egli impara attraverso la formulazione di ipotesi, la risoluzione di problemi a CREARE … NEI LABORATORI, a comunicare e relazionarsi. La sua sensibilità gli permette di “sentire” l’ambiente circostante, la sua creatività gli consente di elaborare strategie risolutive, la sua affettività lo spinge a comunicare. L’alunno deve essere messo nelle condizioni di riflettere e osservare costantemente le modifiche e i cambiamenti dei vari materiali. Il lavoro verrà sviluppato nei LABORATORI che sono parte integrante della nostra metodologia. I laboratori si basano sul coinvolgimento diretto dell’alunno nelle attività che favoriscono gli apprendimenti per “immersione” , per “scoperta”, per “costruzione”, in un processo complesso e dinamico che permette una continua relazione con i compagni, con gli adulti, con la realtà che li circonda. MATERIALI E STRUMENTI: Nel corso del laboratorio saranno utilizzati molteplici materiali di recupero e di uso quotidiano facilmente reperibili anche dal contesto domestico. Partendo da questi “materiali poveri” si creeranno oggetti di vario tipo, figure, forme, animali e molto altro. Saranno utilizzati, inoltre, tutti i materiali di cancelleria necessari (carta, cartoncini, colori di varia tipologia, colla ecc.). VERIFICA E VALUTAZIONE: La verifica e la valutazione del progetto consisteranno nel monitoraggio del lavoro degli alunni e nell’analisi del percorso effettuato dai ragazzi, dei loro progressi e dell’effettivo utilizzo degli strumenti previsti dal progetto in questione. Monte San Giovanni Campano, 09/12/2014

LE DOCENTI SPECIALIZZATE (Prof.ssa CAMPOLI VERONICA) (Prof.ssa CRETARO BEATRICE)

150

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

PROGETTO EXTRACURRICULARE

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

PROGETTO TRINITY

PREMESSA

Nella scuola secondaria di primo grado, l'insegnamento della lingua inglese mira a promuovere ed incoraggiare lo sviluppo delle abilità espressive e comunicative degli allievi e l'acquisizione di una competenza comunicativa che permetta loro di usare la lingua come efficace mezzo di comunicazione in contesti diversificati. Trinity College London è un ente certificatore britannico fondato nel 1870 che opera in oltre 60 paesi al mondo e rilascia certficazioni di lingua inglese per studenti e docenti. Il quadro di riferimento per la valutazione è il Quadro Comune Europeo, quindi il certificato Trinity è riconosciuto in tutta Europa.

FINALITA’

La finalità generale di questo progetto è il miglioramento della qualità dell’apprendimento della lingua inglese e in particolare il potenziamento delle abilità orali così come previsto nelle Indicazioni Nazionali per la Scuola Secondaria di I grado.

OBIETTIVI

OBIETTIVI GENERALI • Migliorare la competenza linguistica della lingua inglese • Migliorare la motivazione all’apprendimento della lingua

inglese • Ottenere una certificazione riconosciuta a livello nazionale e

internazionale. OBIETTIVI FORMATIVI

• Acquisizione delle abilità di comprensione e interazione orale in lingua inglese.

• Sviluppo e consolidamento del processo di apprendimento. • Acquisizione di un metodo di studio finalizzato

all’organizzazione autonoma del lavoro. OBIETTIVI SPECIFICI Conoscenze

• Approfondimento del lessico, delle funzioni e delle strutture linguistiche relative al GRADE 2 e al GRADE 3. Abilità

• Migliorare le abilità audio-orali • Rafforzare il livello di indipendenza nell’uso comunicativo

della lingua • Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi d’interesse

personale e quotidiano.

151

• Utilizzare un repertorio lessicale di base, funzionale ad esprimere

bisogni concreti della vita quotidiana • Utilizzare appropriate strategie per la comprensione dei punti

essenziali di messaggi semplici.

ATTIVITA’

Il progetto prevede un vero e proprio laboratorio linguistico all’interno del quale l’allievo potrà migliorare le abilità di ascolto, comprensione ed espressione nella lingua straniera. Le principali funzioni e strutture linguistiche apprese nelle attività didattiche curricolari verranno utilizzate nelle interazioni orali e nelle simulazioni di conversazioni reali.

STRATEGIE METODOLOGICHE

L’insegnamento- apprendimento sarà imperniato sulla necessità di fare acquisire la lingua in maniera operativa, su base funzionale, in modo che essa sia percepita come strumento e non come fine ultimo del processo di apprendimento. Si farà ricorso ad un approccio funzionale comunicativo che mira a sviluppare le attività di comprensione e produzione orale. Si punterà molto all’incremento della motivazione e all’uso spontaneo della lingua, eliminando eventuali resistenze psicologiche. Il registro linguistico privilegiato sarà quello informale, poiché più vicino al vissuto degli alunni.

DURATA

I corsi attivati dalle Prof.sse Carla Carnevale e Stefania Catallo riguarderanno: - GRADE 2 per gli alunni di classe seconda ( 15 ore) - GRADE 3 per gli alunni di classe terza (15 ore) Le lezioni si terranno presumibilmente dal mese di gennaio alla fine del mese di marzo con cadenza settimanale.

Monte San Giovanni Campano ______________ Firma docenti

152

1° ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO

A.S. 2014/2015

PROGETTO ORIENTAMENTO PREMESSA La scuola è orientativa in quanto favorisce l’iniziativa del soggetto per il proprio sviluppo, lo pone in condizione di conquistare la propria identità tramite un processo formativo continuo cui debbono unitariamente concorrere tutte le componenti della società. La possibilità di operare scelte realistiche nell’immediato e nel futuro, pur senza rinunciare a sviluppare un progetto di vita personale, deriva dal consolidamento di una capacità decisionale che si fonda principalmente su una verificata conoscenza di sé. La scuola, quindi, riveste un ruolo determinante ai fini di assicurare un sereno e consapevole passaggio da un ordine scolastico all’altro. Essa deve fornire tutti gli strumenti che aiutino lo studente a meglio definire le proprie aspirazioni e potenzialità, deve far maturare quelle competenze necessarie affinché egli possa effettuare scelte consapevoli. L’attenzione e l’impegno che la scuola riserva all’orientamento mirano a ridimensionare il problema della dispersione scolastica. In una società in continua evoluzione e caratterizzata da una sempre più accelerata “mobilità” dei lavori è necessario predisporre un’impostazione didattica il più possibile rispondente alle nuove esigenze di vita. Compito degli insegnanti è quello di far affiorare le valenze educative insite nelle singole discipline onde rimuovere i condizionamenti ambientali e socio-culturali che potrebbero determinare scelte poco consapevoli e poco adatte alle reali capacità degli alunni. Gli interventi della scuola, per quanto riguarda il lavoro programmatico dei docenti in senso orientativo, devono essere uniformi e univoci. Per esempio la scuola deve guidare gli alunni ad impadronirsi delle tecniche che permettano allo studente di acquisire strutture linguistiche più complesse e articolate, adatte alle varie esigenze comunicative. Coloro che non vengono messi in condizione di impossessarsi della “comunicazione di base”, non soltanto vengono condizionati nei rapporti interpersonali ma ostacolati nell’inserimento nella realtà sociale, culturale ed economica della propria comunità. Il linguaggio, infatti, svolge la funzione fondamentale di promozione della personalità: esso è lo strumento indispensabile per leggere la realtà dinamica in cui si opera e per orientarsi in essa. In una società multietnica ed inserita in una dimensione geografica più ampia, diventa necessario curare la conoscenza e la padronanza di altre lingue. In ambito matematico, invece, bisogna cogliere soprattutto il rapporto matematica-realtà nella sua applicazione: attraverso grafici, diagrammi, tavole, percentuali, statistiche, la matematica fornisce uno strumento di comunicazione immediato, conciso e non ambiguo. Importante, inoltre, l’apporto che questa disciplina fornisce al linguaggio informatico, vivendo in un’era tecnologicamente avanzata in cui preponderante è il fenomeno della globalizzazione. Continuando si può fare l’esempio dell’educazione tecnica che propone di valorizzare il lavoro e lo sviluppo dell’attitudine al saper fare e così via per tutte le altre discipline. L’orientamento quindi tende a far acquisire un metodo di lavoro efficace che riduca i tempi di applicazione e nel contempo fornisca agli alunni gli strumenti per consolidare le competenze di base. Il raccordo tra Scuola Secondaria di I grado e Scuola Secondaria di II grado, garantirà un confronto approfondito sulle strategie didattiche ed educative, onde favorire nella misura più ampia possibile il successo formativo degli studenti. Per i soggetti diversamente abili sarà l’insegnante di sostegno a individuare quanto del presente progetto sia utilizzabile per le necessità di ciascun alunno e a suggerire, a seconda del tipo di diagnosi funzionale, un’azione didattica e organizzativa finalizzata al consiglio orientativo.

Per quanto riguarda le classi terze dell’anno scolastico 2014/2015 e la necessità contingente di rispettare la scadenza dell’iscrizione, la Commissione ha provveduto ad elaborare un progetto a parte.

153

Criteri generali

1. L’orientamento viene riproposto come finalità generale del curricolo scolastico della Scuola Secondaria di 1° grado;

2. l’orientamento deve cominciare dalle prime classi e trovare continuità nelle seconde e terze;

3. gli obiettivi e le attività di orientamento devono essere parte integrante della programmazione di istituto;

4. ogni insegnante concorrerà, per quanto gli compete e nell’ambito della sua programmazione disciplinare, al perseguimento di quegli obiettivi;

5. è opportuno dare inizio all’attività fin dai primi mesi dell’anno scolastico;

6. il progetto si articola in tre fasi per ciascuna classe, che prevedono nell’arco del triennio, ma soprattutto nell’ultimo anno, un’integrazione collaborativa tra alunni, docenti e genitori;

7. tutte le rilevazioni effettuate su interessi, attitudini, bisogni, abilità e quant’altro contribuisca alla valutazione dell’alunno verranno inserite dal primo anno in un fascicolo e riproposte nei tre anni, in modo che l’alunno prenda consapevolezza dei cambiamenti avvenuti.

Finalità

Fornire al ragazzo gli strumenti utili per una scelta coerente e consapevole sul proprio futuro scolastico e lavorativo.

Obiettivi

classe I classe II classe III

conoscenza dell’alunno da parte del docente

approfondimento della conoscenza di sé attraverso l’autopercezione e l’eteropercezione

conferma delle attitudini e degli interessi

conoscenza di sé individuazione degli interessi specifici e valutazione della loro consistenza

informazione sulle scuole secondarie di II grado nel territorio

conoscenza di mestieri e professioni, dell’importanza del lavoro

rilevamento delle attitudini consapevolezza delle abilità richieste

rilevamento dei primi interessi affiorati

migliorare la produttività nelle attività giornaliere grazie ad una migliore organizzazione

formulazione del consiglio orientativo

motivare le proprie affermazioni e documentarle

conoscenza del mondo del lavoro /sbocchi professionali

OBIETTIVI TRASVERSALI

sfera personale sfera sociale sfera organizzativa sfera decisionale

scoprire e riconoscere interessi e attitudini

stabilire corretti rapporti interpersonali

raccogliere informazioni ed analizzarle e selezionarle

sviluppare e consolidare le capacità decisionali

154

essere consapevoli della propria identità, avere fiducia nelle proprie capacità

rispettare gli altri, saper superare inibizioni personali, la paura e l’ansia di mettersi alla prova

valutare i risultati raggiunti in base a criteri prestabiliti

riconoscere i fattori che hanno contribuito alla scelta del futuro corso di studio

rafforzare l’autostima

rispettare le regole

Contenuti

CLASSE I CLASSE II CLASSE III

“carta d’identità” dell’alunno organizzazione del proprio tempo

“Alla scoperta delle proprie attitudini”

il suo ruolo nella famiglia “come mi vedo”(riflessione su se stesso)

riflessione sui bisogni e individuazione dei valori professionali

il suo rapporto con la scuola “come mi vedono gli altri” (eteropercezione)

aree del sapere - percorsi scolastici dopo la terza media

il gioco, la lettura, gli amici le mie doti conoscenza concreta delle scuole superiori nel territorio

se fossi…(ruoli immaginari) il lavoro e il tempo libero (indagine conoscitiva)

formazione professionale e apprendistato

se fossi…(ruoli reali) qualità richieste per le aree di lavoro emergenti

i vari settori produttivi e l’importanza del lavoro

la valutazione dei genitori

il consiglio orientativo

Metodi e strumenti

L’attuazione del progetto prevede accanto a momenti di lezione frontale, altre attività più coinvolgenti, quali il lavoro di gruppo, in cui ogni alunno, anche quello in difficoltà, può trovare un proprio ruolo, il laboratorio di ricerca e di sperimentazione, l’elaborazione scritta, grafica o computerizzata dei dati, test, questionari, indagini, interviste, aerogrammi, istogrammi, acrostici, anagrammi, limerick, filastrocche, brani antologici, poesie,dépliant. Le attività proposte seguiranno una programmazione tematica appropriata: nel primo anno si parlerà della conoscenza di sé come persona. Nel secondo anno, invece, si proporrà di individuare i comportamenti e i sentimenti nei confronti dei familiari. Nel terzo anno, infine, gli alunni rifletteranno sui propri interessi nei confronti del mondo del lavoro, analizzeranno l’organizzazione della scuola secondaria di I grado in Italia, individueranno le opportunità di lavoro, comprenderanno l’importanza del lavoro nella vita dell’uomo. VERIFICHE • Verificare il processo di maturazione degli alunni (classi II - III)

• riflettere sulla scelta del corso di studi superiori;

• ripercorrere il processo decisionale;

155

• verificare la capacità di autovalutazione

Proposta didattica del progetto triennale

Classe I

Il percorso destinato alla classe prima delega la fase operativa principalmente al docente di lettere anche se tutti gli insegnanti sono chiamati a collaborare in maniera fattiva.

I fase: conoscenza dell’alunno da parte dell’insegnante

Sarebbe opportuno che ogni alunno avesse un fascicolo personale da lasciare a scuola. In esso verranno inserite e riproposte anche nei successivi due anni tutte le rilevazioni su interessi, attitudini, abilità, bisogni, in modo che l’alunno prenda consapevolezza dei cambiamenti avvenuti. Nella prima pagina l’alunno viene invitato a creare una cornice un po’ originale ed artistica, all’interno della quale scriverà il proprio nome e cognome, l’anno scolastico, l’attività a cui il quaderno è destinato. Poi seguirà “la mia carta d’identità”, l’alunno disegna il proprio volto e riempie un’apposita scheda nella quale sono riportati i suoi dati personali. L’alunno disegna i componenti della famiglia, lui compreso (sarà importante osservare in quale posto egli si colloca e accanto a chi).

-Sottoporre, a questo punto, all’alunno il seguente questionario: 1. Nella tua casa si parla abitualmente il dialetto, la lingua italiana o entrambi?

2. In famiglia si acquistano quotidiani e/o riviste settimanali? Quali?

3. Hai interessi extra scolastici? Quali?

4. A casa sei impegnato in lavori di appoggio alla famiglia? Per quanto tempo?

5. Come trascorri il tempo libero?

6. Hai difficoltà a fare amicizia?

7. A scuola ti piace lavorare individualmente o in gruppo?

8. Che cosa ti aspetti dai tuoi compagni?

9. Che cosa ti aspetti dai tuoi insegnanti?

10. Fra le materie che si studiano a scuola, alcune per te sono molto importanti? Quali?

-Disegno e breve testo:

“Io e lo studio” “Io e la televisione” “Io e il gioco” “Io e gli amici” “Io e i miei compagni di scuola

156

II fase: Conoscenza di sé

Se fossi…… Durante questa fase l’alunno viene invitato ad immaginarsi in diversi ruoli attraverso il disegno e scrivendo il perché. Se fossi un animale, sarei………………………………...perché…………………….. Se fossi un fiore, sarei……………………………………perché……………………… Se fossi un frutto, sarei……………………………………perché…………………….. Se fossi un oggetto, sarei………………………………….perché……………………… Se fossi una bibita, sarei…………………………………..perché………………………. Se fossi un programma televisivo, sarei………………….perché……………………….. Se fossi un personaggio dei fumetti, sarei…………………perché……………………….. Se fossi un personaggio della televisione, sarei..………….perché……………………….. Se fossi un personaggio dello sport, sarei ………………...perché………………………. Chi non vorrei mai essere…………………………………..perché……………………….

• Persone reali

Fra tutte le persone che conosci, a chi vorresti assomigliare? Di questa persona indica: età, professione, caratteristiche dell’aspetto fisico e del comportamento. In che cosa vorresti assomigliarle? Perché? Disegna questa persona.

• Giocando con la rima, crea uno slogan sulla scuola. Es:

Ormai tutti sanno che la scuola fa male dalla testa alla suola • Acrostico della parola scuola

• Acrostico del mio nome

• Anagramma del mio nome

• Limerick (l’alunno inventa un limerick su di sé)

• La mia classe: sollecitare gli alunni a scrivere una filastrocca collettiva, in rima, sui compagni. Es:

Ecco Orlando dispettoso che fa sempre il permaloso che bisticcia con Agnese perché vuol la maionese • Tema: Mi presento nella triplice veste di figlio, scolaro e compagno.

157

III fase: Conoscenza delle professioni e dell’importanza del lavoro

L’alunno è invitato a riprodurre con un disegno e con un breve testo, una civiltà antica, in riferimento soprattutto alla vita quotidiana e ai suoi problemi.

• Come oggi l’uomo ha risolto i suoi problemi relativi all’alimentazione, all’igiene, all’abbigliamento, all’abitazione, alla convivenza civile.

• I settori del lavoro.

• Ampliamento delle conoscenze delle professioni attraverso brani antologici e poesie.

• Tema: Illustro la professione che per il momento mi attira maggiormente.

Classe II

Le varie fasi comprendono delle attività che richiedono la collaborazione di più docenti, oltre quello di lettere ( ad es. ed. tecnica/informatica, matematica, ed. artistica per disegni, tabulazione dati).

I fase: Approfondimento della conoscenza di sé attraverso l’autopercezione e l’eteropercezione. Organizzazione del proprio tempo

• Questionario

1) A che ora ti alzi?

2) Quanto tempo impieghi per l'igiene personale e la colazione?

3) Quanto tempo impieghi per venire a scuola? E quale mezzo usi?

4) A che ora arrivi a casa dopo la scuola?

5) Quanto tempo dedichi al pasto?

6) Quanto tempo dedichi allo svago?

7) Quanto tempo dedichi allo studio?

8) A che ora termina la tua giornata?

• Far costruire ad ogni alunno, in base alle risposte date, un diagramma circolare, suddiviso in 24 ore, in cui riporterà i tempi relativi alle varie attività della giornata. Riflessioni e considerazioni.

• Autopercezione: invitare l’alunno ad una prima riflessione su se stesso, descrivendosi attraverso 6 aggettivi. Accanto ad ogni aggettivo scriverà il perché.

• Far, quindi, scrivere le proprie considerazioni. Es. “Gli aspetti della mia personalità, a cui do maggior risalto, sono quelli riferiti al carattere e al rapporto con gli altri, perché…”

• Tabulazione della frequenza degli aggettivi usati da tutti gli alunni, dividendoli in maschi e femmine.

• Far costruire un istogramma, che raccolga tutti i risultati.

• Della lista seguente quali aggettivi pensi si adattino meglio a delineare la tua personalità?

158

Invadente Riservato svogliato solerte

Egocentrico disinteressato permaloso socievole

Accentratore Altruista capriccioso sereno

Bugiardo Sincero instabile costante

Egoista generoso pessimista ottimista

Insicuro sicuro ansioso tranquillo

Dispettoso garbato incerto deciso

Disordinato ordinato indeciso risoluto

Pigro dinamico ribelle docile

Introverso estroverso negligente diligente

Nervoso placido insensibile sensibile

• Se tu potessi avere tre qualità che pensi di non avere, quali sceglieresti tra quelle sopra elencate?

• Quali doti o capacità pensi di avere?

- gusto musicale - attitudini musicali - buona memoria - esattezza e precisione - forza di volontà - immaginazione e fantasia - altro… - facilità ad imparare le lingue - facilità di calcolo - intuizione - manualità - forza fisica - facilità di parola

• Riguardo allo studio:

• quali sono le tue materie preferite?

• Quante ore dedichi allo studio?

• Ti piace andare a scuola

• Hai intenzione di continuare a studiare dopo la terza media?

• Come studio ( fotocopie del quaderno d’italiano)

• 12 regole per studiare in modo efficace

Riflessioni e considerazioni.

• Composizioni scritte: “Io mi vedo così”/ “Una pagina di diario”

• La descrizione di sé può essere fatta anche ipotizzando una lettera ad una coetanea inglese o francese.

• Eteropercezione:

Come mi vedono i compagni: invitare ogni alunno a definire anonimamente con un aggettivo ogni compagno, che questi scriverà sul proprio foglio. L’insegnante procederà nel modo che riterrà più opportuno

159

(individualmente o insieme alla classe) al conteggio degli aggettivi per ciascun ragazzo.

Come mi vedono gli insegnanti: ogni alunno chiederà ad ogni insegnante un aggettivo che lo definisca e li scriverà tutti su un altro foglio.

Come mi vedono i miei genitori: ogni alunno chiederà a casa che venga definito attraverso sei aggettivi (3 per ogni genitore).

• Composizione scritta: “Come mi vedono gli altri”.

• A questo punto sottoporre agli alunni il seguente questionario:

• Che cosa sognavi da piccolo per la tua professione futura? Come reagivano i tuoi genitori?

• Nella scuola media hai cambiato opinione? Come reagiscono ora i tuoi genitori?

• Quali giochi facevi? Quali interessi avevi? Che cosa facevi con più piacere? E ora?

• Che cosa facevi con più difficoltà? E ora?

• Come era il tuo profitto nella scuola elementare? E ora?

(Le risposte possono assumere anche la forma discorsiva di un elaborato personale).

II fase: Il lavoro e il tempo libero (indagine conoscitiva)

• Al fine di avere una conoscenza diretta delle professioni, invitiamo ogni alunno a svolgere un’indagine, utilizzando un questionario predisposto, tra le persone che gli vivono accanto, come l’insegnante, il preside, l’ausiliario, il collaboratore amministrativo, il medico, il farmacista, il panettiere, il barista, il postino, ecc. Per metterli a proprio agio, possiamo far loro intervistare per primi i propri genitori.

Questionario:

Cognome e nome della persona intervistata

1. Che lavoro fai? In che cosa consiste precisamente il tuo lavoro?

2. Qual è il tuo orario di lavoro al giorno?

3. Per svolgere il tuo lavoro usi degli strumenti particolari?

4. Il tuo lavoro ti dà soddisfazione?

5. Perché?

6. Perché hai scelto questo lavoro?

7. Come si accede a questo lavoro?

8. Hai un titolo di studio? Quale?

9. Consiglieresti ad altre persone un lavoro come il tuo?

10. Perché?

11. Quante ore di tempo libero hai al giorno?

12. A quale attività ti dedichi nel tempo libero?

Riflessioni e considerazioni. (Ricordare che quello della casalinga non è da considerarsi un mestiere, in quanto non remunerato) .

• Sulla base delle risposte dei lavoratori intervistati, far costruire una tabella. Es:

160

Professione Livello di studio

Compiti Competenze Stile di vita

Caratteristiche personali

Allenatore Corso professionale del Coni

Insegnare ai ragazzi a giocare

Conoscenza delle regole e degli schemi di gioco

Orario non fisso

Paziente, energico, deve saper creare un legame con i suoi ragazzi

Barista Licenza media più un corso professionale

Servire i clienti e pulire il bar

Essere preciso, avere sveltezza nel servire

Orario flessibile

Cortese, paziente

Vignettista Diploma Disegnare fumetti per un giornale

Capacità di disegnare, aggiornamento sulle realtà del mondo

Orario flessibile

Avere fantasia, originale, creativo

Segretaria Diploma Assistenza manager

buona cultura, conoscenza lingue straniere

orario fisso

ordinata, tenace autonoma

III FASE

• A questo punto si rende necessario introdurre la teoria di Holland, psicologo clinico ed orientatore, teoria diffusa in Italia dal professor Polacek, ordinario della cattedra di psicologia dell'Università Salesiana di Roma.

Jonn L. Holland afferma che “La scelta professionale è l'esperienza di una crescita, alla quale sono interessati i fattori ereditari, culturali e personali, in quanto essa dipende dalle abilità, dai tratti della personalità, dai valori e dagli atteggiamenti familiari. Sotto la spinta di questi fattori, vengono sviluppati atteggiamenti verso il mondo del lavoro e più specificatamente verso le singole professioni."

Egli afferma, cioè, che la scelta professionale è l'espressione della personalità e, secondo la sua teoria, si possono distinguere sei tipi di personalità (realistica, investigativa, artistica, sociale, intraprendente, convenzionale), a cui corrispondono altrettante aree professionali, per mezzo delle quali una persona realizza valori ed interessi tipici. Ad esempio, le attività di segreteria, di dattilografia e di ragioneria possono essere raggruppate in una stessa area, in quanto implicano l'uso di strumenti simili (calcolatrice, telefono, macchina da scrivere, computer), vengono svolte in un luogo chiuso (ufficio), prevedono compiti di natura sistematica (stesura documenti, raccolta ed elaborazione di dati) ed attraggono le persone che hanno interessi e competenze nel campo amministrativo e commerciale. Naturalmente la tipologia di Holland costituisce soltanto uno schema di riferimento, in quanto, come egli stesso afferma, una persona non si identifica quasi mai in un solo tipo, ma è altrettanto vero che un tipo predominante, all'interno di una persona, si riscontra molto facilmente.

• A questo punto leggere ai ragazzi e fornire loro in fotocopia le 6 aree ed i rispettivi tipi rilevati da Holland, che vengono descritti di seguito

Le sei aree ed i rispettivi tipi rilevati da Holland sono:

1. Area e Tipo Realista (R)

L’area realistica comprende quelle attività in cui occorre maneggiare oggetti, attrezzi e macchinari, che si svolgono prevalentemente a contatto con la natura. Il tipo che preferisce queste attività possiede competenze nel campo della meccanica, dell'agricoltura e della tecnica. E' portato a risolvere i problemi che insorgono con rapidità, anche fretta; si percepisce schietto, spontaneo, pratico e autentico, tenace, preciso.

(Professioni: Giardiniere, Fabbro, Sarta, Meccanico, ecc.)

161

2. Area e Tipo Investigativo (I)

L'area investigativa comprende quelle attività che richiedono l’osservazione, l'uso dei simboli, la creatività e la sistematicità e che riguardano la comprensione dei fenomeni fisici, fisiologici e culturali. Il tipo che preferisce queste attività ha la tendenza ad acquisire competenze scientifiche e matematiche. Si percepisce analitico, cauto, curioso, preciso, razionale, riservato e critico

(Professioni: Archeologo, Dietologo, Cartografo, Enologo, Biologo, Medico ricercatore )

3. Area e Tipo Artistico (A)

L'area artistica comprende quelle attività in cui si può disporre di materiale di qualsiasi genere in modo originale e creativo. Il tipo che preferisce queste attività possiede, a seconda dei casi, competenze verbali, musicali o figurative. Evita le attività sistematiche e ripetitive e si considera complicato, disordinato, emotivo, idealista, immaginativo, indipendente ed originale.

(Professioni: Attore, Cantante, fotografo, Vignettista, Giornalista, ecc.)

4. Area e Tipo Sociale (S)

L'area sociale comprende le attività che implicano i1 contatto con le persone per informarle, istruirle e curarle. Il tipo che preferisce queste attività tende ad acquisire le competenze richieste per stabilire un valido rapporto sociale. Ha scarsa inclinazione per i lavori tecnici e si percepisce cooperativo, protettivo, idealista, persuasivo, responsabile, socievole e comprensivo.

(Professioni: Insegnante, Medico, Fisioterapista, Bidello, ecc.)

5. Area e Tipo Intraprendente (E)

L’area intraprendente comprende le attività che permettono di esercitare un’influenza sugli altri per ottenere prestigio e guadagno. Il tipo che preferisce queste attività è dotato di capacità persuasiva per guidare le persone e gestire affari. Ha scarsa inclinazione per la ricerca teorica fine a se stessa e si percepisce ambizioso, desideroso di successo, energico, ottimista, avventuroso, sicuro di sé e comunicativo.

(Professioni: Commerciante, Dirigente, Farmacista, Imprenditore, ecc.)

6. Area e Tipo Convenzionale (C )

L’area convenzionale comprende le attività sistematiche e prestabilite in cui si elaborano dati, si stendono documenti e si usano macchine per ufficio. Il tipo che preferisce queste attività possiede competenze per svolgere lavori amministrativi e commerciali. Evita le attività autonome o che richiedano creatività e si percepisce coscienzioso, efficiente, ordinato, tenace, controllato, pratico.

(Professioni: Impiegato, Segretaria, Bigliettaio, Consulente commerciale, ecc.).

• Dopo aver illustrato le aree di Holland, suddividere la classe in gruppi di lavoro ed assegnare ad ogni gruppo alcune tra le professioni, visitate in diretta, attraverso le interviste, invitando gli alunni a costruire uno schema, in cui affiancare ad ogni professione le attitudini e i lati del carattere, secondo le indicazioni di Holland. Es:

Professione Attitudini carattere

Insegnante capacità di stare con gli altri, capacità di comunicare e di farsi rispettare

amichevole, paziente, dominante, pronto, responsabile

Biologo portato alle scienze e alla ricerca

analitico, cauto, curioso, metodico

162

Impiegato portato alla matematica, amante della tranquillità e di qualsiasi lavoro sicuro

conformista, controllato, efficiente, tenace

Commerciante capacità di influenzare gli altri, capacità di intraprendere un’attività autonoma

ambizioso, loquace, risoluto

• Infine, confrontare le varie schede, elaborate dai gruppi, relativamente alle figure professionali della stessa area (ad es. per l’area sociale, le schede di bidello, insegnante, medico), per poterne individuare le attitudini e gli aggettivi del carattere, che risultano comuni e che giustificano l’appartenenza delle suddette figure all’area in esame..

• Ed io che tipo sono?

Far produrre un elaborato all’alunno in cui delinei in quale area di Holland possa collocare se stesso, esponendo il perché. Può precedere un dibattito in cui emergano le indicazioni per la produzione scritta.

Classe III

I Fase: riflessione su attitudini, interessi, valori professionali

Al termine del II anno, gli alunni hanno evidenziato come alla base di una qualsiasi professione ci siano interessi, attitudini e valori, che la caratterizzano. Si rende quindi necessario, perché ognuno di loro possa effettuare una scelta matura e responsabile, ampliare la conoscenza dei fattori personali e suscitare una riflessione sulle proprie attitudini, interessi e valori.

Per facilitare loro il compito, è preferibile partire da una realtà facilmente decodificabile, ossia, dalle materie di studio e dalle competenze cognitive, che ognuna di esse richiede.

• Somministriamo il seguente questionario:

"Alla scoperta delle nostre attitudini"

1) Indica le materie scolastiche nelle quali riesci meglio o le attività pratiche per le quali ti senti più portato;

2) Accanto ad ogni materia segnalata, cerca di indicare le capacità che essa richiede: − capacità di esprimersi oralmente, per iscritto, col movimento (mimica, danza), con il disegno; − capacità numerica: calcolo mentale, ragionamento matematico; − capacità manipolativa: destrezza manuale, abilità tecnico-pratica; − senso organizzativo; − creatività, produzione di idee (immaginazione, originalità, ecc.); − capacità di prevedere conseguenze, di prendere decisioni realistiche; − memoria, rapidità di comprensione, facilità di sintesi.

3) Indica, infine, accanto ad ogni materia o attività segnalata, se hai interesse piccolo, medio o grande per essa.

Schema raccolta dati (es.)

Materie o Attività preferite Capacità richieste Interesse

Inglese Capacità di esprimersi, memoria, rapidità di comprensione

G

Ed. Fisica Capacità di movimento e di esprimersi con il M

163

corpo

Matematica Capacità numerica, calcolo mentale, ragionamento matematico.

P

Italiano Rapidità di comprensione, memoria, facilità di sintesi, produzione di idee, creatività

M

• Considerazioni e riflessioni sui risultati, attraverso una breve relazione.

• Invitare, quindi, ogni alunno a scrivere la seguente domanda:

Da un confronto tra il risultato del questionario sulle attitudini e la professione che hai pensato di svolgere c'è, secondo te, corrispondenza?

In caso affermativo o negativo, spiega il perché.

Inoltre, nell'uno o nell'altro caso, chiarisci in quale ruolo professionale ti vedi, facendo riferimento:

agli impegni richiesti (sarò in grado di affrontarli?),

alle capacità necessarie (ne sarò provvisto?),

agli interessi ed attitudini richieste (in che misura li possiedo?).

Concludi con una valutazione dei tuoi punti deboli e delle tue capacità di superarli.

Al termine di questa attività, ci accorgeremo che molti alunni non hanno ancora le idee chiare in merito alla preferenza professionale, in quanto potrebbe mancare la corrispondenza con le attitudini, rilevate attraverso il questionario.

II Fase: Aree del sapere, materie e realtà ambientale (analisi del territorio, andamento del mercato del lavoro e aspetti relativi ad esso in rapporto allo sviluppo tecnologico)

• Sarebbe opportuno che a tali fasi operative fosse delegato il docente di educazione tecnica perché quei contenuti rientrano nelle sue competenze disciplinari. Per queste fasi si suggeriscono delle schede che potranno essere utilizzate nei modi che i docenti riterranno opportuno.

• Il docente darà anche informazioni sui percorsi dell’obbligo dopo la scuola media;

• Si riflette sulle qualità richieste per le aree di lavoro emergenti; il quotidiano, soprattutto nelle pagine dedicate alle "Offerte di lavoro", sarà un ottimo strumento di consultazione per la conoscenza del mondo del lavoro e delle opportunità di impiego, ma anche di riflessione sui problemi dell'occupazione giovanile, sul lavoro nero e sulle professioni del futuro. Ogni alunno potrà rendersi conto non solo delle professioni e dei titoli di studio più richiesti, ma anche delle competenze specifiche ad essi connesse (conoscenza delle lingue, pratica di computer, ecc.), competenze, spesso, qualificanti ai fini della selezione. Inoltre tutto il Consiglio di Classe è chiamato a creare situazioni in cui possano emergere scelte orientative.

• All’interno di questa fase si colloca l’informazione sulle scuole secondarie di II grado, per cui si procede alla conoscenza concreta delle scuole superiori. Essa verrà attuata attraverso secondo le seguenti modalità:

• I componenti della commissione orientamento riportano agli alunni tutte le informazioni riguardo agli open day , stabiliti dalle scuole secondarie di II grado;

• L’incontro formale tra i referenti delle scuole secondarie di II grado e gli alunni delle classi terze accompagnati dai loro genitori, verrà programmato in unica giornata, in orario antimeridiano, nel mese di gennaio.

Al termine della fase informativa, ogni alunno è pronto per fare la sua scelta. Si possono invitare gli alunni a costruire un cartellone, in cui accanto ad ogni nome sia riportata la scuola scelta e dei grafici, per tabulare i

164

dati.

Sul proprio quaderno, ogni alunno scriverà una breve relazione motivando la scelta, mettendo in risalto la corrispondenza con il rilevamento delle attitudini e il legame con il giudizio orientativo dei docenti.

III Fase: confronto di opinioni fra insegnanti e genitori

Per quanto riguarda l’informazione diretta ai genitori, si prevede l’incontro del docente coordinatore della classe con le famiglie per il consiglio orientativo, durante il quale verranno illustrati sia il livello di preparazione scolastica, sia le attitudini e gli interessi emersi. Ogni genitore potrà prendere visione dell’autovalutazione effettuata dal proprio figlio nell’ambito dell’attività di orientamento sull’apposito fascicolo.

PROPOSTE COMPLEMENTARI

I docenti consapevoli dell’importanza di iniziative di orientamento al fine di combattere la dispersione, garantire il diritto all’istruzione e alla formazione, consentire agli alunni scelte più confacenti alla propria personalità e al proprio progetto di vita, si impegnano a promuovere con la scuola superiore, un tipo di raccordo che sia contraddistinto da una sistematicità di interventi.

Essi ritengono pertanto indispensabile:

a) continuare l’azione di monitoraggio, iniziata per registrare il flusso degli alunni di questa scuola verso i vari indirizzi della scuola superiore e i risultati scolastici dopo il primo anno;

b) elaborare, in collaborazione con alcune scuole maggiormente frequentate dai nostri alunni, gli standard di uscita della scuola media e d’ingresso della scuola secondaria di II grado, al fine di consentire loro un sereno inserimento scolastico;

c) progettare in collaborazione con la scuola interessata, eventuali percorsi individualizzati per gli alunni diversamente abili in uscita, onde agevolare il loro inserimento scolastico.

Monte S.Giovanni Campano, 16/12/2015

FUNZIONE STRUMENTALE PROGETTO ORIENTAMENTO

(Taglienti Rossana)