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Progetto AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO LECCO UNA RETE DI SOSTEGNO ALLA FRAGILITA’ PER POTER VOLARE PIU’ IN ALTO” Luglio 2010 – Giugno 2012

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Progetto AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO LECCO

UNA RETE DI SOSTEGNO ALLA FRAGILITA’

“PER POTER VOLARE PIU’ IN ALTO”

Luglio 2010 – Giugno 2012

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Enti promotori: Enti partner: � Federazione Coordinamento Handicap

Onlus – Lecco � A.F.I.N. Associazione Famiglie Ipo – Non

vedenti – Lecco � U.I.C.I. Unione Italiana dei Ciechi e

degli Ipovedenti Onlus Sezione Provinciale di Lecco

� Associazione La Goccia – Lecco � AUSER Leucum Volontariato Onlus –

Lecco � ANTEAS – Lecco � Automutuoaiuto con l’Arteatro – Lecco � Associazione Genitori de la Nostra

Famiglia - Bosisio Parini (LC) � Uniamoci contro il Parkinson – Lecco � Associazione L@casa - Castello Brianza

(LC) � - Associazione Comunità il Gabbiano -

Pieve Fissiraga (LO)

� ASL provincia di Lecco � Provincia di Lecco � CSV So.Le.Vol. Lecco � Fondazione della provincia di Lecco

Ente capofila: � Federazione Coordinamento Handicap

Onlus – Lecco

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INDICE

1. Le Associazioni promotrici del Protocollo di Intesa 5 2. La legge sull’amministratore di sostegno 10 3. La normativa regionale 13 4. La legge sull’amministratore di sostegno e la convenzione di New York 13 5. Il contesto territoriale 16 5.a Le caratteristiche geografiche 16 5.b La popolazione 16 6. La fragilità sul territorio 17 6.a Area Anziani 17 6.b Area Disabili 17 6.c Area Disagio Psichico 18 6.d Area Dipendenze 19 7. Le Istituzioni 19

7.a Asl 19

7.b Asl – Dipartimento A.S.S.I. 20

7.c Asl - Ufficio di Protezione Giuridica 23

7.d Comuni 25

7.e Sistemi Sovracomunali per la gestione di servizi 25

7.f Comunità Montane 25

7.g Distretti 25

7.h Uffici di Piano 26

7.i Provincia 26 8. Accordo di Programma per le Politiche Sociali nel Territorio Lecchese 27 9. Il Terzo Settore 30 9.a Organizzazioni di Volontariato 30 9.b Aps Associazioni di Promozione Sociale 30 9.c Volontariato formalizzato 30

9.d Servizio Civile Nazionale 31

9.e Servizio Volontario Europeo 31

9.f Amministratori di Sostegno 31

9.g Volontariato informale e potenziale 31

10. L’esperienza dell’amministratore di sostegno nel territorio di Lecco 31

10.a Le motivazioni 31

10.b Le attività svolte 32

10.c Lo Sportello Informativo e di consulenza sull’Amministratore di

Sostegno

36

10.d La Convenzione con l’Asl di Lecco 37

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10.e Il documento di collaborazione a cura della Provincia di Lecco in collaborazione con Federazione Coordinamento Handicap, So.Le.Vol., Asl provincia di Lecco, Tribunale di Lecco

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11. Sinergia tra il progetto AdS provinciale e regionale 46

12. Presentazione del Progetto “Una Rete di Sostegno per la fragilità” a Provincia di Lecco, Asl di Lecco e So.Le.Vol. Lecco

47

13. Bisogni – Criticità rilevate – Azioni previste 48

1 Azione Mantenimento e sviluppo Sportello AdS Lecco 49

2 Azione Sportello Decentrato e Punto Informativo AdS 50

3 Azione Informazione Protezione Giuridica e “dopo di noi” 52

4 Azione Formazione Protezione Giuridica e “dopo di noi” 53

5 Azione Informazione Sindacati Pensionati e Patronati 54

6 Azione Formazione Protezione Giuridica area Disagio Psichico 55

7 Azione Formazione Protezione Giuridica area Dipendenze 56

8 Azione Interazione con i Professionisti 57

9 Azione Banca Dati Amministratori di Sostegno Nominati 58

10 Azione Matching Amministratori di Sostegno Volontari e Beneficiari 59

11 Azione Sostegno e Automutuoaiuto AdS Nominati 60

12 Azione Tribunale Lecco 61

13 Azione Formazione Operatori Sociali 62

14 Azione Convegno Amministrazione di Sostegno 63

14. Monitoraggio e Valutazione 63

15. Cronoprogramma 65

16. Governance 66

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1. Le associazioni promotrici del Protocollo di Intesa

1. FEDERAZIONE COORDINAMENTO HANDICAP LECCO onlus con sede a Lecco in Corso Matteotti 3/a Referente la presidente Ernesto Cantù

MISSION

• coordinamento delle varie realtà che sul territorio si occupano delle persone in difficoltà, favorendo lo scambio di informazioni e di esperienze;

• rimozione delle barriere culturali ed architettoniche che inibiscono alle persone con disabilità il pieno godimento dei diritti di cittadinanza;

• impegno a migliorare la rete di relazioni sociali attorno alle persone con disabilità;

• presentazione delle esigenze delle persone con disabilità presso le Pubbliche Amministrazioni (Provincia, Comuni, Scuole, F.S., ecc.) chiedendo di intervenire per risolvere i problemi che vengono segnalati;

• supporto alle persone fragili, alle rispettive famiglie e agli operatori sociali nella scelta del mezzo di protezione legale più idoneo a favore delle persone fragili, optando per l’amministratore di sostegno.

ATTIVITA’

� Sportello di consulenza sull'amministratore di sostegno per familiari delle persone fragili, operatori sociali e volontari

� Promozione ed organizzazione , anche in accordo con altre realtà del territorio, di convegni e corsi di formazione per volontari e familiari sulla tematica dell’ammini-strazione di sostegno;

� Incontri con funzionari di Enti pubblici per la segnalazione di barriere architettoniche e proposte per la loro eliminazione;

� Supporto alle famiglie per ottenere l’assistenza scolastica necessaria anche al fine dell’integrazione

2. A.F.I.N. Associazione Famiglie Ipo-non vedenti

con sede a Lecco in Piazza Manzoni, 23 Referente il presidente Donatella Falaguerra MISSION

• Assistere, aiutare e consigliare le famiglie; • Sensibilizzare operatori sociali ed insegnanti sui problemi connessi all’ipovisione e

alla cecità;

• Creare un punto di riferimento che possa fornire alle famiglie la più ampia ed aggiornata informazione per favorire lo sviluppo e l’integrazione delle persone ipo-nonvedenti;

• ATTIVITA’ educative e di inserimento sociale mediante: • Corsi di orientamento e mobilità per l’utilizzo del bastone bianco;

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• Interventi rivolti a bambini, ragazzi e persone ipo-nonvedenti con finalità riabilitative, Interventi di sostegno psicologico rivolti a famiglie, ragazzi, educatori;

• Promozione di una cultura dell’handicap; • Organizzazione di week-end finalizzati all’acquisizione dell’autonomia personale; • Gestione servizio di assistenza scolastica e domiciliare.

3. U.I.C.I. Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus Sezione Provinciale di Lecco con sede a Lecco in Corso Matteotti 3/a Referente il presidente Luca Bergamaschi MISSION

• Integrare i ciechi e gli ipovedenti nella società; • Promuovere e attuare iniziative a favore degli associati;

• Stipulare convenzioni con le pubbliche amministrazioni competenti per realizzare interventi che queste non realizzano;

• ATTIVITA’

• Favorisce la piena attuazione dei diritti umani, civili e sociali dei ciechi e degli ipovedenti, la loro equiparazione sociale e l’integrazione in ogni ambito della vita civile, promuovendo allo scopo specifici interventi;

• Promuove ed attua iniziative per la prevenzione della cecità, per il recupero visivo, per la riabilitazione funzionale e sociale dei ciechi e degli ipovedenti;

• promuove ed attua iniziative per l’istruzione dei ciechi e degli ipovedenti e per la loro formazione culturale e professionale;

• promuove la piena attuazione del diritto al lavoro per i ciechi e per gli ipovedenti, favorendone il collocamento lavorativo e l’attività professionale in forme individuali e cooperative;

• attua iniziative assistenziali rispondenti alle necessità dei ciechi e degli ipovedenti, con particolare attenzione ai pluriminorati e agli anziani;

• opera nel campo tiflologico e tiflotecnico per garantire la disponibilità di sempre più avanzati strumenti;

• promuove ed attua le attività sportive volte allo sviluppo psicofisico dei non vedenti e degli ipovedenti, anche in collaborazione con altri organismi.

4. ASSOCIAZIONE LA GOCCIA con sede a Lecco in Corso Bergamo, 21 Referente il presidente Giovanni Leoni MISSION

• si occupa di organizzare e gestire attività di tempo libero a favore di persone con disabilità: in questo modo si aiutano le famiglie a trovare dei “momenti di sollievo”, mentre i figli svolgono attività ricreative che permettano loro di sentirsi a proprio agio nella società.

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ATTIVITA’

• Uscite domenicali a cadenza mensile : gite, escursioni, visite a città e parchi naturalistici, giornate sulla neve, ecc.

• Attività in piscina il sabato pomeriggio; • Attività di ippoterapia il sabato pomeriggio; • Partecipazione al “ carnevalone lecchese” • Organizzazione di feste in alcuni momenti dell’anno (capodanno, eventi

particolari dell’associazione, ecc.) • L’attività più impegnativa è l’organizzazione della vacanza estiva che si svolge

durante il mese di agosto • In tutto quello che facciamo desideriamo aiutare i nostri ragazzi a sentirsi parte

viva ed integrante del cosiddetto mondo “normale”

5. AUSER Leucum Volontariato onlus

con sede a Lecco in via Besonda, 11 Referente il presidente Angelo Vertemati MISSION

• sostenere il volontariato dell’area anziani, promuovendo il comunitarismo solidale e aperto, come fondamento di una cittadinanza attiva e responsabile, ispirandosi alla Carta dei Valori Auser. Per il conseguimento dei fini istituzionali l’Associazione si avvale prevalentemente di prestazioni volontarie dei propri associati.

• nello svolgimento delle proprie attività si propone di perseguire il proprio scopo nei confronti dei propri soci e di terzi attraverso forme di solidarietà sociale, generazionale e intergenerazionale, concorrendo a migliorare le condizioni fisiche, psicologiche , sociali e familiari delle persone, prevalentemente anziane e in particolari condizioni di disagio e di svantaggio.

ATTIVITA’

• coordina le attività di volontariato delle associazioni Auser della provincia di Lecco.

• Interviene nelle aree della non autosufficienza, della fragilità, della disabilità, per consentire all’individuo di ripristinare il proprio stato di benessere psicofisico e per recuperare la persona alla cittadinanza, all’autonomia e all’inserimento sociale,

• Interviene nelle aree dell’ascolto (considerandolo tempo di cura), della solitudine, dell’informazione, del supporto a domicilio, della socializzazione, della mobilità, del trasporto, dell’accompagnamento.

• Si propone di rafforzare il principio di inclusione sociale, attraverso percorsi di “presa in carico” del bisogno, favorendo il ripristino delle reti di relazione del cittadino con attività di auto-aiuto e prossimità.

6. ANTEAS

con sede a Lecco in via Besonda, 11 Referente il presidente Vincenzo Galli

• MISSION

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• Sostiene il volontariato nell’area anziani, promuovendo attività volte a migliorare le condizioni psicofisiche sociali e familiari delle persone che a motivo dell’età avanzata spesso si trovano in situazioni di criticità e di abbandono.

• ATTIVITA’

• Accompagnamento delle persone anziane o fragili presso le strutture sanitarie per eseguire esami, ricoveri o dimissioni;

• Sostegno e prossimità verso agli associati ricoverati presso case di riposo o centri anziani;

• Gestione di un centro di ascolto per persone sole o in difficoltà tramite compagnia telefonica a mezzo di un numero verde.

7. AUTO MUTUO AIUTO CON L’ARTEATRO CREATIVO con sede a Lecco in via Palestrina, 4 Referente il presidente Bruno Marando

MISSION • Superare lo stigma sulla malattia psichica attraverso il teatro creativo.

ATTIVITA’

• Attività di teatro creativo attraverso il lavoro di laboratorio teatrale per malati psichici, con una conduttrice di dramma terapia.

8. ASSOCIAZIONE GENITORI DE “LA NOSTRA FAMIGLIA’’

con sede a Bosisio Parini (Lc) in via don Luigi Monza, 20 Referente la presidente Annalisa Novati MISSION

• E’ un punto d’incontro, di formazione, di socializzazione, di interscambio di esperienze e di supporto alle famiglie al fine di operare nella valorizzazione e nella promozione umana e sociale della persona con disabilità e della sua famiglia nonché nel campo della tutela dei diritti civili, perseguendo esclusivamente finalità di solidarietà sociale, in collaborazione con “La Nostra Famiglia” della quale condivide l’opera e lo spirito animatore, fondamento della propria identità.

ATTIVITA’

• Promuove corsi di formazione ed informazione rivolti prevalentemente a famigliari e persone con disabilità.

9. UNIAMOCI CONTRO IL PARKINSON con sede a Lecco in via dell’Eremo, 28 Referente il presidente Cesare Carpani

MISSION

• L’Associazione mette al centro dell’attenzione il paziente parkinsoniano, nella sua interezza e complessità, con lo scopo di garantire un maggior benessere

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psicofisico al singolo, al gruppo e di riflesso alla famiglia, con positive ricadute sull’intera comunità.

ATTIVITA’

Attualmente sono in essere , con continuità, le seguenti attività: • Fisioterapia di gruppo ed individuale; • Acquaticità (fisioterapia in piscina; • Massaggio dolce; • Canto terapia e riabilitazione vocale; • Arte terapia con attenzione specifica all’acquarello; • Supporto psicologico personale e di gruppo • Consulenza alle famiglie; • Momenti di formazione / informazione interni ed esterni. In preparazione: teatro terapia/dramma terapia, funzionale a voce e movimento.

10. ASSOCIAZIONE L@ CASA con sede a Castello Brianza (Lc) in via Dante, 17 Referente il presidente Gianni Fumagalli

MISSION

• Si propone di occuparsi, in modo sussidiario a Enti e operatori preposti, dei famigliari e dei soggetti portatori di disagio psichico perché sia meno drammatico il “dopo di noi.

ATTIVITA’

• Promuove la vicinanza ed il dialogo con le persone affette da disturbo psichico ed i loro famigliari in modo continuativo, e particolarmente quando le strutture pubbliche e private sono “chiuse“ nel rispetto dell’orario di lavoro degli operatori, ma le famiglie si ritrovano sole con il loro dramma che non conosce orari;

• Organizza momenti di incontro presso la sede dell’Associazione, o presso l’abitazione di volontari, o altre strutture sensibili al problema del disagio psichico.

11. ASSOCIAZIONE COMUNITA’ “IL GABBIANO’’ con sede a Pieve Fissiraga (Lo) Cascina Castagna Referente il presidente Roberto Sardano

MISSION

• Tutelare e valorizzare dignità e rispetto dei valori etico-morali delle persone in situazione di disagio sociale, con particolare attenzione ai problemi di tossicodipendenza, alcoolismo, AIDS e ai giovani a rischio, mirando alla responsabilizzazione e al perseguimento dell’autonomia di ciascun ospite, attraverso uno stile di accoglienza che si declina nell’ascolto, nel dialogo, nel rispetto della persona e delle responsabilità reciprocamente assunte.

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ATTIVITA’

• Percorsi di “riduzioni del danno”; • Attività di progettazione territoriale; • Percorsi terapeutico/riabilitativi a breve, medio e lungo termine; • Percorsi pedagogico/riabilitativi per il poli-abuso di sostanze stupefacenti e per

problematiche alcool/correlate. • Accompagnamento e sostegno al reinserimento sociale, lavorativo e abitativo; • Consulenza psicologica, psichiatrica (con consulenti esterni) e attività psicotera-

peutica; • Attività ergo terapiche

• Attività di informazione e prevenzione attraverso l’attivazione di due unità mobili per la prevenzione e riduzione dei rischi connessi alla guida in stato di ebbrezza e uso di sostanze illegali;

• Attività di prevenzione nelle scuole medie inferiori e superiori.

Attività che si propone di realizzare: - attività informativa e formativa per gli operatori del pubblico e del privato; - valutare la fattibilità per il potenziamento di uno sportello informativo dell’amministrazione di sostegno nel distretto di Bellano

2. La legge sull’amministratore di sostegno

La legislazione istitutiva

Il 19 marzo 2004 è entrata in vigore la legge n. 6 del 9 gennaio 2004, “Introduzione nel libro primo, titolo XII, del codice civile del capo I, relativo all'istituzione dell'amministrazione di sostegno e modifica degli articoli 388, 414, 417, 418, 424, 426, 427 e 429 del codice civile in materia di interdizione e di inabilitazione, nonché relative norme di attuazione, di coordinamento e finali”

Sotto il profilo dell’architettura legislativa (seguendo i suggerimenti formulati da più parti) il legislatore ha novellato il codice civile. A questo fine, il titolo XII, del libro I è stato ridenominato e ridisegnato. Con l’intestazione “Delle misure di protezione delle persone prive in tutto o in parte di autonomia”, il titolo comprende adesso due capi: il primo dei quali contiene gli artt. 404-413 c.c. e porta la rubrica “Dell’amministrazione di sostegno”; il secondo (al cui interno sono collocati gli artt. 414-432 c.c.) è intitolato “Della interdizione, della inabilitazione e della incapacità naturale”.

Per quanto concerne la nuova normativa, gli scopi sono esplicitati nell’art. 1; nell’articolato si legge, in particolare, che: “La presente legge ha la finalità di tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente”

Si tratta di una formula che, sia per l’esplicito riferimento contenuto nel testo alle finalità della legge,sia per la collocazione nella disposizione di apertura di questa “riforma” del codice, deve ritenersi destinata a costituire, per il futuro, il riferimento fondamentale per l’inquadramento per l’intero sistema di protezione delle persone

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disabili. Il testo del citato art. 1 - alla cui stregua la tutela della persona inidonea alla cura dei propri interessi deve realizzarsi con il minor sacrificio. Motivi della riforma Con la legge 6/2004 il Legislatore ha radicalmente rivisto la materia delle limitazioni della capacità di agire delle persone ed invece di occuparsi maggiormente del patrimonio dei soggetti fragili, ha stabilito, su un piano di ben più vasta portata sociale, che colui che, privo in tutto o in parte di autonomia per effetto di una infermità fisica o psichica, si trovi nell’impossibilità, anche parziale e temporanea, di provvedere ai propri interessi, ha diritto ad essere coaudiuvato da un amministratore di sostegno nominato dal Giudice Tutelare che, sulla base delle concrete esigenze del supporto, disporrà, per gli atti per cui si ravvisi l’opportunità del sostegno, la sostituzione ovvero la mera assistenza della persona che non sia in grado di darvi autonoma esecuzione. Più che di una riforma si è trattata di una rivoluzione istituzionale che ha riservato uno spazio residuale agli istituti, ormai desueti, dell’interdizione e dell’inabilitazione. I principi ispiratori della riforma Le linee ispiratrici della legge sull’amministrazione di sostegno si rifanno ai principi costituzionali contenuti negli artt. 2 e 3, alla Legge 104/92 e a numerose indicazioni dell’Unione Europea. La nuova disciplina ha un alto contenuto sociale, è una risposta di civiltà per la tutela della qualità e della dignità della vita di persone disabili. Alle persone fragili vengono riconosciute misure di protezione flessibili a seconda delle necessità del beneficiario, senza mai arrivare ad una totale esclusione della sua capacità di agire. Proprio perché la logica della misura dell’amministrazione di sostegno è quella della partecipazione attiva del beneficiario.

L’approccio individualizzato dell’amministrazione di sostegno si traduce in una visione dei beneficiari come persone che possono e che devono vivere nel mondo di relazione, conservando e sviluppando al massimo le proprie capacità e potenzialità – in linea con una lettura che, sulla base primo luogo dell’art. 2 Cost., riconosce alle persone fragili la protezione e lo sviluppo della propria personalità. La predetta legge offre un sopporto protettivo alla vasta area di quanti, colpiti da un’infermità o da una minorazione (fisica o psichica), manifestino una disabilità, anche solo parziale o temporanea, nel provvedere ai propri interessi. A questo fine, l’intervento protettivo è graduabile in ragione delle necessità del beneficiario, può avere carattere sostitutivo e/o assistenziale e può comprendere la cura sia di carattere patrimoniale e che della persona.

La situazione giuridica del beneficiario dell’amministrazione di sostegno.

La flessibilità e l’adattabilità del nuovo istituto alle diverse esigenze di protezione fa sì che, in concreto, possano prospettarsi una pluralità di situazioni in capo al beneficiario dell’amministrazione di sostegno.

La trama normativa suggerisce, anzitutto, una situazione nella quale in via generale l’area dell’incapacità legale del beneficiario è tracciabile in ragione dell’ampiezza dei compiti di rappresentanza e/o di assistenza che con il decreto vengono attribuiti dal giudice tutelare all’amministratore di sostegno, ferma restando, in via generale, la

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possibilità di compiere gli atti diretti a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana. Sulla base delle decisioni eventualmente adottate sempre dal Giudice Tutelare nel decreto di nomina dell’amministratore di sostegno (o successivamente) potranno aggiungersi poi nei confronti del beneficiario “determinati effetti, limitazioni o decadenze” già previsti dalla legge per l’interdetto o per l’inabilitato.

Rispetto a quella degli istituti tradizionali, la struttura dell’intervento dell’amministrazione di sostegno figura dunque completamente rovesciata. Essendo la nuova figura orientata a promuovere, anziché deprimere, le eventuali facoltà residue dell’interessato, l’impianto complessivo della disciplina dettata dalla l. 6/2004 nonché le singole disposizioni nel nuovo capo I del titolo XII del libro primo c.c. inducono a concepire la nuova misura nei termini di un regime di protezione comprendente per un verso il conferimento di poteri di rappresentanza e/o di assistenza all’amministratore relativamente a uno o più atti attinenti alla sfera del beneficiario, e eventualmente, per altro verso, l’estensione di particolari discipline previste per l’interdetto e l’inabilitato. Con riguardo all’art. 411, co. 4., c.c. l’iter del progetto rivela un rovesciamento di tendenza, in quanto si è passati dalla regola dell’estensione al beneficiario delle norme sull’interdizione ed inabilitazione al suo contrario.

Aspetti Positivi della legge

• Capacità di adattamento alle esigenze del beneficiario.

L’amministratore di sostegno, “figura morbida”, come viene definita dal Prof. Cendon, è l’unico istituto di protezione giuridica del nostro ordinamento che preveda una protezione personalizzata in base alle caratteristiche e alle esigenze della Persona

• Valorizzazione del ruolo dei volontari Per la prima volta il Legislatore ha previsto che possa essere nominata per la persona fragile la figura di una “persona Idonea” (quindi non necessariamente parente e/o professionista), oltre al legale rappresentante di un’associazione o persona da questi delegata. Il ruolo del volontariato, quindi, assume, anche dal punto di vista giuridico, una forte valenza

• Costituzione di una rete sociale intorno beneficiario La legge favorisce il dialogo e la sinergia tra tutti i soggetti che, per motivi diversi, si trovano vicini al beneficiario: operatori sanitari, operatori sociali, familiari, professionisti e Giudice Tutelare

• Rapida risposta ai bisogni della persona fragile La nomina dell’Amministratore di sostegno avviene entro 60 giorni dal deposito del ricorso. Gli altri istituiti di protezione giuridica, oltre ad essere costosi, implicano tempi molto più lunghi. Possiamo dunque affermare che la Legge 6/2004 sia una conquista di civiltà.

Criticità della Legge

• Coesistenza con le altre misure di protezione La coesistenza della legge sull’amministratore di sostegno, dell’interdizione e dell’inabilitazione può comportare il rischio che, a parità di patologia, venga applicato un istituto diverso. Sono ancora molti i familiari che pensano che l’unica

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misura di protezione legale della persona fragile sia l’interdizione e che quindi chiedono ancora l’applicazione di tale misura

• Mancata previsione dell’aumento di organico nei Tribunali A fronte di una legge così evoluta e conseguentemente con una prevedibile ricaduta su larga scala, il Legislatore non ha sancito che con la sua entrata vigore, venisse aumentato l’organico dei Giudici Tutelari e delle Cancellerie. A fronte di un’elevatissima richiesta e di inadeguatezza degli Uffici ad evadere le richieste, si rischia che non tutte le domande di applicazione di questa misura di protezione vengano accolte e che, per i casi più gravi, si ritorni all’interdizione.

3. La normativa regionale

La Regione Lombardia, con la Legge 3/2008, ha stabilito in capo alle Asl compiti specifici prevedendo l’individuazione, presso ogni Asl, in accordo con la conferenza dei sindaci, di una struttura finalizzata a promuovere o favorire i procedimenti per il riconoscimento degli strumenti di tutela delle persone incapaci, comprendendo anche l’amministrazione di sostegno. Ciascuna Asl deve istituire un Ufficio di Protezione Giuridica che lavori a sostegno delle persone prive in tutto o in parte di autonomia. Con la circolare attuativa n. 9 del 27.6.2008 la Regione dà disposizioni in merito alla costituzione, organizzazione e funzionamento degli uffici di protezione giuridica stabilendo in particolare che questi debbano essere costituiti all’interno dell’organizzazione del dipartimento ASSI alle dirette dipendenze del direttore sociale; che possano diventare una risorsa congiunta di Asl e Piani di zona; che favoriscano i rapporti con le organizzazioni del terzo settore per coinvolgere nella gestione della protezione giuridica, i volontari adeguatamente preparati egli enti operanti in questo settore.

La Regione Lombardia, con delibera n. 8551 del 3.12.2008, al punto 7.2.2., lett. C, nel dare le linee di indirizzo per la programmazione dei piani di zona, triennio 2009/2010, richiamando la propria normativa in merito alla protezione giuridica, precisa:“ nell’ottica del perseguimento dell’integrazione delle politiche sanitarie, sociosanitarie e sociali e in virtù dei rapporti intercorrenti tra le ASL ed i comuni nella progettazione della rete locale delle unità d’offerta sociali, è possibile che le Asl ed i comuni associati di un ambito territoriale decidano di organizzare un unico ufficio per la protezione giuridica delle persone incapaci, avvalendosi della struttura posta all’interno del dipartimento ASSI. In tal caso, l’ufficio opererebbe anche per conto dei comuni associati e la sua dotazione organica potrà essere integrata mediante risorse poste a disposizione dai comuni medesimi o dagli uffici di piano”.

4. La legge sull’amministratore di sostegno e la convenzione di

New York

La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità promulgata a New York il 13 dicembre 2006 e ratificata dall’Italia per effetto degli artt. 1 e 2 della legge 3 marzo 2009, n. 18, riconosce espressamente (lett. n del preambolo) “l’importanza per le persone con disabilità della loro autonomia ed indipendenza individuale, compresa la libertà di compiere le proprie scelte” (collocati nel novero dei “principi generali”, v. art. 3 della convenzione). Per persone con disabilità si intendono (art. 1, comma II, Conv. New York) coloro che presentano durature menomazioni fisiche, mentali,

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intellettuali o sensoriali che in interazione con barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri. La Convenzione, all’art. 12 (“uguale riconoscimento dinanzi alla legge), comma IV, chiaramente statuisce: “Gli Stati devono assicurare che le misure relative all’esercizio della capacità giuridica rispettino i diritti, la volontà e le preferenze della persona, che siano scevre da ogni conflitto di interesse e da ogni influenza indebita, che siano proporzionate e adatte alle condizioni della persona, che siano applicate per il più breve tempo possibile e siano soggette a periodica revisione da parte di una autorità competente, indipendente ed imparziale o di un organo giudiziario”. Vi sono, poi, precise disposizioni quanto all’accesso alla giustizia (art. 13) ove si prevede che gli Stati Parti “garantiscono l’accesso effettivo alla giustizia per le persone con disabilità, su base di uguaglianza con gli altri, anche attraverso la previsione di idonei accomodamenti procedurali e accomodamenti in funzione dell’età, allo scopo di facilitare la loro partecipazione effettiva, diretta e indiretta (…) in tutte le fasi del procedimento giudiziario (…)”. Il concetto di «accomodamento» è definito dalla Convenzione (art. 2): per accomodamento ragionevole “si intendono le modifiche e gli adattamenti necessari ed appropriati che non impongano un onere sproporzionato o eccessivo adottati (…) per garantire alle persone con disabilità il godimento e l’esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali”. Il beneficiario dell’amministrazione di sostegno può essere quindi considerato “persona con disabilità” ai sensi della Convenzione di New York del 2006. Per persone con disabilità si intendono (art. 1, comma II, Conv. New York) coloro che presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che in interazione con barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri. La lettera e) del Preambolo della convenzione, espressamente dichiara che “la disabilità è un concetto in evoluzione (…), il risultato dell’interazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali ed ambientali, che impediscono la loro piena ed effettiva partecipazione alla società sulla base di uguaglianza con gli altri”. L’art. 12 comma IV, poi, esplicitamente si preoccupa di sollecitare gli Stati ad introdurre garanzie in materia di “misure” adottate per consentire alle persone disabili di esercitare la loro capacità di agire. Nel concetto internazionale di “persona con disabilità” può essere compresa la persona fragile in cui favore viene aperta l’amministrazione di sostegno: ciò comporta l’applicazione di ulteriori garanzie. Principi della Convenzione di New York applicabili alle amministrazione di sostegno DURATA dell’amministrazione di sostegno L’art. 405, comma V, n. 2) prevede che la durata dell’incarico possa essere anche a tempo indeterminato. Per effetto dell’art. 12 della Conv. di New York del 2006, deve ritenersi che l’incarico a tempo indeterminato costituisca l’eccezione alla regola e vada, dunque, motivata nel decreto guardando allo stato di incapacità del beneficiario. ACCESSO ALLA GIUSTIZIA: accomodamenti procedurali E’ acceso il dibattito circa la necessità o non del patrocinio dell’Avvocato nel procedimento di amministrazione di sostegno. La Suprema Corte di Cassazione ( sentenza 29 novembre 2006, n. 25366) ha affermato che “il procedimento per la nomina dell'amministratore di sostegno, il quale si distingue, per natura, struttura e funzione, dalle procedure di interdizione e di inabilitazione, non richiede il ministero del difensore

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nelle ipotesi, da ritenere corrispondenti al modello legale tipico, in cui l'emanando provvedimento debba limitarsi ad individuare specificamente i singoli atti, o categorie di atti, in relazione ai quali si richiede l'intervento dell'amministratore; necessitando, per contro, della difesa tecnica ogni qualvolta il decreto che il giudice ritenga di emettere, sia o non corrispondente alla richiesta dell'interessato, incida sui diritti fondamentali della persona, attraverso la previsione di effetti, limitazioni o decadenze, analoghi a quelli previsti da disposizioni di legge per l'interdetto o l'inabilitato, per ciò stesso incontrando il limite del rispetto dei principi costituzionali in materia di diritto di difesa e del contraddittorio". In questo caso il Giudice invita alla nomina del difensore. Alla luce dell’art. 13 della Conv. di New York, l’indirizzo deve essere condiviso. La Suprema Corte introduce un accomodamento procedurale. Ai sensi dell’art. 13 cit. gli Stati Parti “garantiscono l’accesso effettivo alla giustizia per le persone con disabilità, su base di uguaglianza con gli altri, anche attraverso la previsione di idonei accomodamenti procedurali e accomodamenti in funzione dell’età, allo scopo di facilitare la loro partecipazione effettiva, diretta e indiretta (…) in tutte le fasi del procedimento giudiziario (…)”. Il concetto di «accomodamento» è definito dalla Convezione (art. 2): per accomodamento ragionevole “si intendono le modifiche e gli adattamenti necessari ed appropriati che non impongano un onere sproporzionato o eccessivo adottati (…) per garantire alle persone con disabilità il godimento e l’esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali. Ed, allora, l’”idea” di un procedimento “plasmabile” dal Giudice secondo le esigenze della persona disabile nel caso concreto, è in perfetta linea e sintonia con la convenzione di New York. NORME DI RITO: accomodamenti procedurali L’art. 720-bis c.p.c. richiama, per l’amministrazione di sostegno, gli artt. 712, 713, 716, 719 e 720 c.p.c., previsti per le procedura di inabilitazione ed interdizione, salva compatibilità. Siffatta compatibilità va valutata, ora, alla luce della necessità di “accomodamenti” procedimentali, come sollecitati dalla Conv. di New York. Ciò vuol dire che, in linea di principio, la natura della procedura dovrebbe giustificare un rito snello. Il Giudice Tutelare di Catanzaro, con decreto del 9.4.2009, per primo ha applicato la Convenzione di New York all’amministrazione di sostegno: “la tutela prevista dalla Convenzione per le “persone con disabilità” va riferita, in via diretta, anche alle “persone prive in tutto o in parte di autonomia, di cui al titolo XII del libro I del codice civile e, cioè: il beneficiario dell’amministratore di sostegno, l’inabilitato, l’interdetto. Ed, allora, tutte le norme a tutela dell’incapace, da intendere come persona diversamente abile, (art. 1, comma II, Conv. New York: coloro che presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali) devono essere improntate ai seguenti principi:

1. la misura deve essere proporzionata ed adatta alle condizioni della persona; 2. la misura deve essere applicata per il più breve tempo possibile.

Si sono susseguite nel tempo altre pronunce simili da parte dei Giudici Tutelari.

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5. Il Contesto Territoriale

5.a Le caratteristiche geografiche La provincia di Lecco ha la caratteristica di trovarsi “schiacciata” tra il lago e le montagne. Questo implica, in termini di sviluppo urbano e di mobilità interprovinciale, una serie di peculiarità e differenziazioni che caratterizzano il territorio, diviso in tre zone ben distinte tra loro. La parte nord (distretto di Bellano) è montuosa, quella a sud (distretto di Merate) è collinare e si estende fino ai confini con la metropoli milanese, mentre quella centrale (distretto di Lecco) è collocata tra montagna e lago. Questa diversa disposizione morfologica determina che la stessa provincia e gli organi istituiti per il suo governo amministrativo siano organizzati in macro assetti istituzionali: i tre Distretti, un’Azienda Ospedaliera con presidi ivi decentrati, tre Comunità Montane per la gestione di sistemi sovra-comunali, associazioni di piccoli comuni per la gestione di servizi. La specificità del territorio influenza l’organizzazione istituzionale, le scelte politiche e tutti quei soggetti che operano a favore dello sviluppo e della coesione sociale, come le associazioni di volontariato. Nello specifico la provincia di Lecco è formata da 90 comuni suddivisi nei tre distretti sopra citati: Distretto di Bellano: fanno parte 32 comuni, disposto a nord della provincia, in un territorio caratterizzato in prevalenza da montagne. La disposizione geografica tra il lago e la montagna ostacola la mobilità della popolazione, composta in prevalenza da anziani. Distetto di Lecco: fanno parte 32 comuni. La città di Lecco rappresenta un’importante polo urbano, la cui popolazione è fortemente caratterizzata dalla presenza di immigrati, famiglie mononucleari e city users (studenti lavoratori). Nella fascia centrale del territorio provinciale, che ruota intorno alla città di Lecco, si concentra la maggior densità di popolazione della provincia. Distretto di Merate: fanno parte 26 comuni. La parte sud della provincia è caratterizzata da una forte densità di popolazione dovuta in parte a flussi migratori provenienti dalla limitrofa provincia di Milano.

Fonte dati Osservatorio Politiche Sociali Provincia Lecco

5.b La popolazione La popolazione è passata da 322.150 nel 2004 al 335.420 nel 2008, con un incremento del 4,12 superiore di 1,41 punti percentuali rispetto all’andamento italiano ed anche a quello lombardo (3,72). I fattori che hanno determinato una variazione tanto elevata sono riconducibili ad un tasso di mortalità inferiore e ad un tasso migratorio maggiore. La popolazione anziana registra una crescita progressiva, con un aumento degli ultraottantacinquenni ed una presenza consistente di nuclei familiari costituiti da anziani soli over 75. La popolazione anziana non è un blocco omogeneo e indistinto ma presenta componenti che mostrano caratteristiche anche molto diverse per i bisogni sociali, sanitari ed economici. L’invecchiamento della popolazione ha progressivamente esteso il bisogno di cura ed accudimento ma la famiglia e le reti informali hanno ridimensionato la loro capacità di farsene carico. Tra le aree di attenzione vi sono: gli interventi preventivi a contrasto della solitudine e dell’isolamento, il sostegno alla famiglia e al personale

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dedicato all’assistenza familiare, la presa in carico delle situazioni di non autosufficienza.

Fonte dati Osservatorio Politiche Sociali Provincia Lecco

6. La Fragilità sul Territorio

6.a Area Anziani La letteratura demografica individua negli individui di 65 e più anni la cosiddetta “popolazione anziana”. Negli ultimi cinquant’anni, uno degli elementi più significativi del mutamento sociale è il progressivo aumento di questa parte della popolazione generato sia dalla diminuzione del tasso di natalità, sia dall’aumento delle aspettative di vita della popolazione pari a 78,4 anni per gli uomini e 84 anni per le donne (Annuario statistico ISTAT 2009). In provincia di Lecco la classe degli over 65 è in crescita progressiva e al 31 dicembre 2008 contava 65.705 individui che costituiscono il 19, 59% dei residenti. L’incidenza sul totale della popolazione è leggermente inferiore al dato regionale e nazionale. E’ invece in linea il dato riferito alla maggiore longevità della componente femminile rispetto a quella maschile. Uno sguardo distrettuale consente di rintracciare la maggiore concentrazione di componente anziana a Bellano e la minore a Merate. Suddividendo la popolazione in classi di età di cinque anni, si registra in tutte le classi over 70 un costante aumento, anche se, in termini percentuali, la classe 65-69 risulta al più consistente. Il dato più rilevante a livello provinciale è relativo all’andamento della popolazione over 85. Considerando infatti l’incidenza di questa classe sul totale della popolazione anziana, si registra un progressivo incremento in linea con al tendenza regionale e nazionale. Gli anziani ricoverati nelle RSA nel 2009 erano 2207. L’invecchiamento della popolazione ha progressivamente esteso il bisogno di cura ed accudimento ma la famiglia e le rete informali hanno ridimensionato la loro capacità a farsene carico. Fonte dati Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Lecco 6.b Area Disabili La disabilità rappresenta un insieme di problematiche, situazioni, dimensioni e persone che, a loro volta, presentano prospettive di studio, di analisi e di intervento eterogenee.

Dal punto di vista delle problematiche, è possibile distinguere diverse macrocategorie di disabilità: confinamento individuale (costrizione a letto, su una sedia non a rotelle o in casa), disabilità nelle funzioni (difficoltà nelle normali attività quotidiane: vestirsi, lavarsi, fare il bagno, ecc.), disabilità nel movimento (difficoltà negli spostamenti corporei: camminare, salire le scale, coricarsi, ecc.), disabilità sensoriali (difficoltà nell’udire, nella visione, nel parlare, ecc.).

Per ciò che concerne le situazioni, la disabilità va ad impattare nell’ambiente scolastico come in quello lavorativo, nell’uso dei mezzi di trasporto come nella fruizione di beni e servizi, nel vivere la città come nella pratica dello sport e del tempo libero e così via.

Le dimensioni che la disabilità investe riguardano, innanzi tutto, la sfera personale del

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soggetto disabile (senso di identità, autostima, sessualità), poi la famiglia (carico assistenziale), la comunità con i servizi e le strutture in essa presenti, la società, le scelte politiche.

Per quanto concerne, infine, le persone, la disabilità riguarda tutti gruppi umani, maschi e femmine: bambini, adolescenti, giovani, adulti, anziani.

La disabilità è dunque una realtà che racchiude in sé molte altre realtà (le disabilità) come oggetto complesso.

Sempre su dati forniti dall’ISTAT, nella fattispecie l’indagine “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari” realizzata nel 1999-2000, la Ageing Society (www.ageningsociety.com), un’agenzia interdisciplinare che studia i mutamenti della società, ha prodotto alcune interessanti elaborazioni, con particolare riferimento alle persone anziane, per quanto attiene soprattutto il ruolo delle famiglie. Le cifre sulla disabilità di queste elaborazioni sono più elevate rispetto a quelle viste finora. Il numero dei disabili in Italia è di 7.214.000 persone: ai 6.980.000 soggetti disabili della relazione del Ministero del Welfare vista sopra vanno infatti aggiunti 234.000 unità ospiti di strutture residenziali socio-assistenziali. I disabili ricoverati nelle RSD nel 2009 erano 152 e nelle CSS 60. I disabili nella provincia di Lecco sono 1.436. Le incidenze dei disabili < 65 anni gravi (assumendo il diritto all’assegno di accompagnamento come un indicatore di grave disabilità) e > 65 evidenzia un trend in continua crescita. Fonte dati: Documento di programmazione e coordinamento dei Servizi Socio Sanitari Asl Lecco 2010

6.c Area Disagio Psichico Il disagio psichico, in Italia, riguarda circa 10 milioni di persone e coinvolge una famiglia su due, almeno un quinto dell'intera popolazione nazionale. Questa ed altre cifre sono emerse durante la Conferenza Nazionale per la salute mentale, dal titolo "Se si può si deve", che si è tenuta all'Università la Sapienza di Roma nelle giornate del 10, 11 e 12 gennaio 2001, promossa dal Ministero della Sanità.

Il 70% degli ammalati sono donne, anche molto giovani. In generale sono individui colpiti da disturbi e malesseri di vario genere: il 37,8% ha disturbi della sfera affettiva, il 37,2 soffre d'ansia, il 5,8 somatizza il dolore psichico in varie malattie, il 3,6 non controlla i propri impulsi, il 3,5 per cento presenta disturbi del sonno.

Tutte i risultati delle ricerche, individuano un’area di persone portatrici di disturbo psichico ben superiore al numero delle persone che i Dipartimenti di Salute Mentale della Lombardia prendono in carico. Le persone che i Dipartimenti di Salute Mentale riescono a prendere in carico riguardano all’incirca l’1,3 della popolazione. Nel territorio Lecchese sono circa 4.000 le persone con disturbo psichico prese in carico dal DSM della Provincia di Lecco e molte di queste sono adulti ritenuti dalla medicina attuale inguaribili anche da un punto di vista sociale.

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6.d Area Dipendenze

Il Servizio Tossicodipendenze dell'ASL di Lecco è articolato in due Servizi Territoriali per le Dipendenze, uno nel distretto di Lecco (comprendente il distretto di Bellano) e uno nel Distretto di Merate, a cui competono attività e funzioni specifiche. Le prestazioni comprendono tutte le attività di: prevenzione (primaria, secondaria e sulle patologie correlate); trattamento (accoglienza, diagnosi e presa in carico individualizzata del soggetto e della famiglia); riabilitazione e prevenzione delle ricadute (in collaborazione con gli Enti accreditati e con istituzioni, enti e medici di medicina generale).

DATI DELL’OSSERVATORIO COMPORTAMENTI D’ABUSO DI SOSTANZE DELL’ASL DI LECCO ANNO 2008 – Pubblicazione annuale servizi, dati e ricerca- UTENZA DEL SERVIZIO DIPENDENZE E DEL SERVIZIO di algologia anno 2007-anno 2008 2007 2008 SERT LECCO 312 441 SERT BELLANO 64 57 SERT MERATE 174 283 SERVIZIO ALCOLOGIA 332 350 TOTALE 882 1131 MASCHI 953 FEMMINE 178 UTENZA SERT: distribuzione per sostanza assunzione. EROINA: 417-58.5% COCAINA: 156-22.1% ANFETAMINE: 3-0,5% CANNABIS: 125-17,7% ALTRE SOSTANZE: 8-1,2% Rispetto agli anni precedenti si conferma una graduale diminuzione del consumo di eroina; ancora significativo il continuo incremento della diffusione di cocaina.

7. Le Istituzioni 7.a ASL L’Asl della Provincia di Lecco – costituita il 1° gennaio 1998 dalla confluenza delle ex Usl 7 e 8, dallo scorporo degli Presidi Ospedalieri di Lecco, Merate e Bellano e dei poliambulatori specialistici – ha la finalità di tutelare la salute dei cittadini, garantendo i livelli di assistenza definiti dalla programmazione sanitaria regionale e nazionale. L’Asl eroga direttamente prestazioni di prevenzione, assistenza sanitaria di base ed assistenza socio-sanitaria integrata, mentre acquista le prestazioni di assistenza specialistica territoriale, ospedaliera e residenziale. Prevenzione, cura e riabilitazione sono gli obiettivi fondamentali dell’Azienda Sanitaria per rendere effettiva la promozione della persona umana. Con il lavoro dei propri dipendenti l’Azienda Sanitaria è chiamata a gestire una fase importante di cambiamento della Sanità, in modo da offrire servizi

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efficienti e capaci di incidere in modo efficace nella tutela della salute, garantendo un’elevata qualità delle prestazioni offerte. 7.b ASL - Dipartimento A.S.S.I. Il dipartimento per le Attività Socio Sanitarie Integrate assicura le funzioni socio sanitarie e quelle socio assistenziali che vengono svolte direttamente o in collaborazione con gli Enti Locali. Il Dipartimento Assi svolge i seguenti servizi:

• Servizio Tossicodipendenze • Servizio Alcologia • Servizio Famiglia Infanzia Età Evolutiva • Servizio Disabili e Anziani

Servizio tossicodipendenze

Il Servizio Tossicodipendenze è articolato in due Servizi Territoriali per le Dipendenze, uno nel distretto di Lecco (comprendente il distretto di Bellano) e uno nel Distretto di Merate, a cui competono attività e funzioni specifiche.

Le prestazioni comprendono tutte le attività di:

• prevenzione - primaria, secondaria e sulle patologie correlate; • trattamento - accoglienza, diagnosi e presa in carico individualizzata del soggetto

e della famiglia; • riabilitazione e prevenzione delle ricadute - in collaborazione con gli Enti

accreditati; e inoltre collabora con Istituzioni, Enti e Medici di medicina generale.

PRESTAZIONI PRINCIPALI

• Accettazione, ascolto della domanda e counseling; accoglienza, valutazione, diagnosi multidisciplinare e definizione del programma terapeutico.

• Valutazione e diagnosi delle patologie correlate, trattamento farmacologico della dipendenza;trattamento psicosocio-educativo individuale/di gruppo; invio e monitoraggio di utente in trattamento presso struttura residenziale.

• Trattamento medico/psico-sociale individuale di utente detenuto. • Trattamento psicoterapico. • Interventi di rete, di prevenzione e partecipazione a progetti territoriali in

collaborazione con altri enti. • Accompagnamento e sostegno al reinserimento. • Centro anti fumo(al Sert. di Merate) per la dissuefazione dal tabagismo.

Questo servizio è svolto nei distretti di: Lecco, Bellano, Merate.

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L’accesso al servizio può essere autonomo o mediato (familiari o altre persone di riferimento del paziente, medici di medicina generale, strutture sanitarie, Enti del privato sociale o del volontariato, Servizi, Tribunale ecc.).

Servizio Alcologia

Il Servizio Alcologia si occupa del trattamento e della riabilitazione di soggetti con problemi alcol correlati, e svolge attività di prevenzione e sensibilizzazione della popolazione e dei soggetti a rischio. In ambito trattamentale e riabilitativo, il Servizio presta sostegno alle persone che vivono una situazione di dipendenza, abuso o consumo problematico di alcol, offrendo un intervento multidisciplinare al fine di trovare un “equilibrio di vita” all’interno del contesto sociale di appartenenza.

Nell’area della prevenzione l’azione si concretizza con interventi mirati a vari target di popolazione.

PRESTAZIONI PRINCIPALI

Accoglienza, valutazione, diagnosi multidisciplinare, trattamento e riabilitazione dei soggetti con problemi alcol correlati e sostegno alla famiglia. Gruppi informativi sui rischi connessi al consumo problematico di bevande alcoliche rivolti agli utenti in carico al Servizio ed ai loro familiari.

Consulenza e collaborazione con Istituzioni, Enti, Associazioni esterne (Ospedali e Case di Cura convenzionate, RSA, Comuni, Casa Circondariale, Scuole, Imprese, Sindacato, Privato Sociale, Volontariato e Medici di Medicina Generale).

Incontri di prevenzione secondaria sui rischi connessi con l’uso di alcol e guida di veicoli rivolti alle persone inviate dalla Commissione Medica Legale per il rilascio della patente di guida, in quanto fermate per guida in “stato di ebbrezza alcolica”, con eventuale predisposizione di programma terapeutico specifico. Interventi di prevenzione primaria nelle scuole medie superiori sulla specifica area tematica “Alcol e guida”. Coordinamento ed organizzazione di attività di prevenzione e informazione in raccordo all’iniziativa del mese di prevenzione alcologica promossa dalla Società Italiana di Alcologia e alle varie iniziative del territorio.

L’area geografica di intervento comprende tutto il territorio dell’ASL di Lecco con sede centralizzata presso il Distretto a Lecco.

Per l’area distrettuale di Merate vengono erogate prestazioni presso il Servizio territoriale per le dipendenze.

L’accesso al servizio può essere autonomo o mediato (familiari o altre persone di riferimento del paziente, medici di medicina generale, strutture sanitarie, Enti del privato sociale o del volontariato, Servizi, Tribunale ecc.).

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Servizio Famiglia Infanzia Età Evolutiva I consultori familiari costituiscono un importante strumento per attuare gli interventi preventivi a tutela della salute globalmente intesa della famiglia, della donna, dell’età evolutiva, dell’adolescenza e delle relazioni di coppia e familiari. Obiettivi specifici sono quelli di facilitare la donna e la coppia genitoriale nel “percorso nascita”, attuare interventi di educazione sanitaria, soprattutto a favore dei giovani, sostenere il singolo e la coppia che richiedono la Interruzione Volontaria della Gravidanza, analizzando la richiesta e valutando possibili soluzioni alternative. Nei Consultori Familiari si privilegiano prestazioni sociali e sanitarie, anche specialistiche che sono comunque maggiormente orientate alla Prevenzione, alla promozione della Salute e del Benessere Psicologico del singolo, della coppia, della famiglia e della Comunità. Nelle strutture accreditate sono presenti: lo psicologo, l’assistente sociale, il ginecologo, l’ostetrica, l’infermiere o l’assistente sanitario. A questi operatori ci si può rivolgere per avere una consulenza sulle relazioni familiari e di coppia, sulla sessualità, sulla contraccezione, per difficoltà nell’educazione dei figli o per difficoltà di inserimento nell’ambiente scolastico.

I consultori si trovano:

Distretto di Bellano: Bellano, Mandello

Distretto di Lecco: Lecco, Olginate, Galbiate, Calolziocorte, Valmadrera, Oggiono, Costamasnaga

Distretto di Merate: Casatenovo, Olgiate M olgora, Cernusco Lombardone

Servizio Disabili e Anziani

Il Servizio Disabili e Anziani si occupa di una fascia di popolazione (i soggetti stessi e le loro famiglie) estremamente fragile che necessita di interventi e servizi specifici, non erogati per la totalità della popolazione.

Obiettivi principali sono la tutela della salute dei disabili attraverso la promozione di un sistema integrato di interventi e servizi con lo scopo di sviluppare al massimo le potenzialità residue, favorire l’integrazione sociale dei soggetti disabili e sostenere le famiglie e la tutela della salute degli anziani attraverso lo sviluppo di diversi percorsi assistenziali tra loro integrati che ritardino il più possibile l’istituzionalizzazione sostenendo ed aiutando le famiglie.

PRESTAZIONI PRINCIPALI

• Programmazione dei servizi socio-sanitari a favore di soggetti disabili, controllo qualitativo delle attività e delle prestazioni erogate.

• Gestione delle leggi di settore regionali per i disabili • Attivazione dei Collegi per l’individuazione dell’alunno in situazione di handicap

ai fini dell’integrazione scolastica

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• Prosecuzione delle Unità Multidisciplinari (UMD) con protocollo d’intesa con la AO, per le prestazioni relative all’integrazione scolastica e all’integrazione sociale.

• Gestione, delegata dall’Amministrazione Provinciale, degli interventi socio-assistenziali, a favore dei disabili sensoriali di cui alla legge 67/93.

• Programmazione dei servizi socio-sanitari a favore degli anziani, raccordo con le RSA, collaborazione nelle politiche di sostegno a favore delle famiglie.

Le prestazioni del Servizio sono erogate a livello centrale o a livello distrettuale, in relazione alla loro tipologia:

• livello centrale, quelle di carattere programmatorio e gestionale per garantire le funzioni di indirizzo, supporto e controllo tecnico e professionale, con particolare riferimento ai processi di formazione del personale e i collegi per l’individuazione dell’handicap.

• livello distrettuale, consulenza al singolo, alle famiglie, alle istituzioni per le problematiche relative alla disabilità; attività diagnostica; presa in carico dei soggetti; sostegno psicologico e/o psicoterapeutico ai soggetti disabili e alle loro famiglie.

I servizi si trovano nel Distretto di Lecco (anche per Bellano) e nel Distretto di Merate

7.c ASL - Ufficio di Protezione Giuridica La legge regionale n. 3 del 12/3/2008, all’art. 9 comma 6 e la circolare n. 9 del 27/6/08 istituiscono gli "Uffici per la protezione giuridica delle persone fragili" presso ogni ASL. Le Linee di indirizzo per la programmazione dei Piani di Zona - 3° Triennio - 2009/201) date ai piani di zona con la delibera regionale 8551 del 3/12/2008 (che riprende le indicazioni della circolare 9) indica la possibilità che, "in un'ottica di integrazione delle politiche sanitarie, socio-sanitarie e sociali, in virtù dei rapporti intercorrenti tra le ASL e i Comuni nella progettazione della rete locale delle unità d'offerta sociali, le ASL ed i comuni associati di un ambito territoriale decidano di organizzare un unico ufficio per la protezione giuridica". Con delibera n. 354 del 15/07/2008 presso l’ASL della Provincia di Lecco è stato costituito l’Ufficio di Protezione Giuridica, che prevede tra l’altro l’attivazione delle seguenti azioni:

a) raccordo con la Provincia di Lecco, il So.Le.Vol. e la Federazione Coordinamento Handicap Lecco, con la stipulazione di un atto di intesa per definire le opportune modalità di integrazione;

b) raccordo con il Giudice Tutelare del Tribunale di Lecco, anche per la predisposizione di linee guida per le strutture residenziali utili all’individuazione delle situazioni che necessitano di protezione giuridica;

c) predisposizione di una griglia di raccolta dati per la rilevazione della situazione di protezione giuridica di disabili e anziani, da inviare inizialmente alle strutture socio sanitarie residenziali, successivamente anche altri servizi o enti in possesso di dati relativi all’amministratore di sostegno o alla tutela (CPS dell’Azienda Ospedaliera, Comuni, ecc.);

d) in collaborazione con esperti giuridici, predisposizione di un pieghevole che illustri in modo sintetico le varie possibilità di tutela ed i riferimenti locali,

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che potrebbe essere distribuito anche dalle strutture socio sanitarie contestualmente alla consegna dei moduli per le domande di ammissione;

e) promozione di azioni di informazione, di consulenza e di sostegno a favore della persona e della famiglia sia nella fase della eventuale presentazione del ricorso per l’istituzione dell’amministratore di sostegno, di cui agli articoli 406 e 407 c.c., sia per il corretto svolgimento delle funzioni di amministrazione, che tutelino i bisogni e le aspirazioni della persona fragile e gli garantiscano un’adeguata qualità della vita;

f) gestione dei rapporti con le associazioni di volontariato e con gli altri soggetti del terzo settore, prevedendo l’instaurazione con questi anche di forme di collaborazione, al fine di sviluppare conoscenze, competenze, azioni di supporto, che consentano di coinvolgere i volontari adeguatamente preparati e gli enti operanti in questo settore nella gestione delle amministrazioni di sostegno, delle tutele e delle curatele;

L’UPG è alle dipendenze del Direttore Sociale, all’interno del Servizio Disabili e Anziani e si avvale del personale del Punto Unico di Accesso; Con la costituzione dell’Ufficio di Protezione Giuridica l’ASL sta assumendo progressivamente la responsabilità di coordinare le attività di informazione, consulenza e verifica in tema di amministrazione di sostegno, riconoscendo e valorizzando il lavoro svolto in precedenza dal Coordinamento Handicap Lecco, Provincia e So.le.vol.. Tale lavoro ha consentito di sviluppare un lavoro di rete, per collegare risorse e sinergie di diversi attori del territorio provinciale, volte a migliorare il livello di benessere delle persone fragili. Tra giugno 2009 e marzo 2010 si è svolto un primo percorso di formazione-intervento promosso dalla Provincia di Lecco cui hanno partecipato Provincia di Lecco, ASL provincia di Lecco, So.le.vol. e Federazione Coordinamento Handicap Lecco. Grazie a questo appuntamento periodico bimestrale è stato possibile dare continuità a un tavolo di raccordo che assicurasse un luogo di contatto fra gli attori impegnati a consolidare le esperienze di promozione dell’amministrazione di sostegno. Gli incontri di formazione-intervento hanno determinato uno spazio di incontro con molteplici finalità:

- formazione reciproca fra i partecipanti e di riesame delle esperienze condotte; - luogo di confronto e connessione delle attività in svolgimento - momento di riflessione sulle pratiche e sui mutamenti di scenario e suoi nuovi

assetti dei servizi; - momento di ideazione e redazione di documenti da mettere a disposizione dei

diversi attori coinvolti; - occasione di interlocuzione per concordare forme di collaborazione ( chi fa che

cosa) che verranno esplicitate in un documento condiviso (ripreso al punto 10.e del presente progetto).

A partire dai primi mesi del 2010, l’UPG della ASL di Lecco, nell’ambito del Punto Unico di Accesso ai servizi per persone in condizione di fragilità, offre uno sportello di primo livello dedicato alle forme di protezione giuridica, in particolare all’amministratore di sostegno, in grado di fornire prime informazioni, assistenza e di riorientare l’utenza, quando necessario, verso lo Sportello specialistico gestito dall’équipe della Federazione Coordinamento Handicap Lecco, sulla base di una convenzione. Parallelamente si sta continuando nella ricognizione dei dati relativi alle persone, ospiti dei servizi socio sanitari residenziali e diurni, che usufruiscono di strumenti di protezione giuridica .

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In raccordo con il Giudice Tutelare del Tribunale di Lecco si stanno organizzando incontri con strutture e servizi coinvolti nella tutela delle persone fragili per mettere a fuoco i punti di forza e le criticità emerse in questo periodo, aiutandoli nell’ individuazione delle situazioni che necessitano di una protezione giuridica; in particolare si è tenuto un primo incontro con i Responsabili delle RSA del territorio nel mese di aprile; successivamente si terranno incontri con gli operatori sociali dei Comuni.

7.d Comuni I comuni della Provincia sono 90 e sono suddivisi in tre distretti. La suddivisione in distretti determina un’organizzazione per macro assetti istituzionali. I tre distretti hanno la caratteristica di essere formati per lo più da centri urbani piccoli. Tutta al provincia è caratterizzata dalla presenza di comuni molto piccoli, basti pensare che ben 75 comuni su 90 (77%) non superano i 5000 abitanti. 7.e Sistemi sovracomunali per gestione di servizi, funzioni o politiche La presenza di piccoli comuni comporta la creazione di sistemi sovra comunali per la gestione dei servizi alla persona. Nel Bellanese e nel Meratese si riscontrano accordi tra comuni per la gestione di servizi (case di riposo, strutture per disabili, trasporti protetti, ecc…). La provincia, per quanto riguarda al gestione del sistema dei servizi, si caratterizza per uno sviluppo di “welfare mix” tra l’istituzione e le organizzazioni del privato sociale (cooperative ed associazioni di volontariato). Nel Meratese alcuni comuni hanno dato vita ad un’azienda denominata “Rete Salute” che si occupa della gestione o della cessione a terzi dei servizi alla persona nell’intero distretto. A Lecco, comune capofila di altri comuni nel distretto e nel Bellanese i comuni hanno stipulato una convenzione con il “Consorzio Consolida” (Consorzio delle Cooperatve Sociali della provincia di Lecco) per l’esternizzazione e la concessione della maggior parte dei servizi. 7.f Comunità Montane Anche le Comunità Montane sono comprese nei sistemi sovra comunali e negli assetti macro istituzionali. Esse, composte da diversi comuni, hanno il compito di offrire al territorio e ai suoi abitanti, gestiti in modo diretto o affidati ad associazioni o cooperative. Le comunità Montane sono tre, sviluppate nei distretti di Lecco e Bellano: Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera; Comunità Montana del Lario Orientale, Comunità Montana della Valle San Martino. 7.g Distretti Le Aree Distrettuali fanno capo a tre comuni capofila: Bellano, Lecco, Merate. Le aree Distrettuali sono le articolazioni organizzative territoriali che hanno il compito di assicurare alla popolazione le prestazioni previste dai livelli di assistenza definiti dai piani sanitari e dalla legislazione nazionale e regionale e vengono erogate direttamente dalla ASL . Le Aree Distrettuali realizzano i propri compiti attraverso Unità Organizzative che erogano rispettivamente le prestazioni di prevenzione e sanità pubblica, di prevenzione e sicurezza dei luoghi di lavoro, veterinaria, assistenza sanitaria di base, assistenza socio sanitaria integrata e cure domiciliari.

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7.h Uffici di Piano La Legge n. 328/2000 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" ha operato la prima riforma complessiva dei servizi e delle politiche sociali in Italia e ha definito modalità di gestione associata tra Comuni, attraverso la costituzione del Piano di Zona.

Gli Uffici di Piano svolgono la funzione di gestione degli interventi e delle attività previste nei Piani e definite dall’Assemblea dei Sindaci e svolgono altresì una funzione di supporto tecnico e di coordinamento dei soggetti che concorrono alla realizzazione del Piano. Gli uffici di Piano sono 3: Lecco, Merate e Bellano e sono situati presso ogni distretto. Tutti e tre Distretti della Provincia di Lecco, recependo la delibera n. 8551 del 3.12.2008, della Regione Lombardia, che dà le linee di indirizzo per la programmazione dei piani di zona, triennio 2009/2010, trattano l’argomento dell’amministratore di sostegno, in particolare viene illustrata l’attività che è stata svolta dalla Provincia, unitamente a Coordinamento Handicap e So.le.vol. dal 2005, con particolare riferimento allo sportello di consulenza ed alla costituzione, da parte della Asl, dell’Ufficio di Protezione Giuridica. 7.i Provincia La Provincia di Lecco è stata istituita con Decreto Legislativo del 6.3.1992, n. 250. La Provincia, ente locale autonomo dotato di un proprio statuto e di propri regolamenti, ha il compito principale di curare gli interessi della comunità locale, promuoverne e coordinarne lo sviluppo. L'ente Provincia, soprattutto nell'ultimo decennio, ha visto crescere significativamente le proprie competenze. Il progressivo affermarsi del principio di sussidiarietà ha infatti valorizzato quelle istituzioni più vicine al cittadino, non solo per l'erogazione diretta di servizi, ma anche per la definizione delle politiche strategiche finalizzate allo sviluppo del territorio locale, della sua comunità e del benessere collettivo. Ciò trova corrispondenza non solo nell'ampliamento dei compiti amministrativi di tipo gestionale, ma anche nell'attribuzione di importanti funzioni di programmazione e coordinamento che la Provincia svolge nei confronti dei Comuni del suo territorio. Ad essa sono affidate funzioni amministrative di interesse provinciale, relative a vaste aree intercomunali o all'intero territorio provinciale, che spaziano dai settori dell'ambiente - territorio ed infrastrutture (difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente, tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche, prevenzione delle calamità, viabilità, trasporti, organizzazione dello smaltimento dei rifiuti, rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle acque, delle emissioni atmosferiche e sonore, caccia, pesca nelle acque interne, agricoltura) al settore dei servizi alla persona ed alla comunità (tutela e valorizzazione dei beni culturali, compiti connessi all'istruzione secondaria, compresa l'edilizia scolastica, formazione professionale, servizi all'impiego). La Provincia concorre alla formazione di programmi regionali nei settori dell'economia, ambiente e territorio, raccogliendo e coordinando le proposte dei Comuni finalizzate alla programmazione regionale. Infine le competenze provinciali vanno anche considerate nell'ambito dell'ordinamento

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europeo e delle politiche comunitarie, particolarmente attente allo sviluppo socioeconomico delle realtà locali. L'accesso ai fondi europei, rappresenta uno strumento fondamentale in grado di garantire concrete opportunità di crescita alle comunità locali e di stimolare una programmazione sistematica. La Provincia di Lecco, Settore Servizi alla Persona, ha costituito un osservatorio che si pone in ottica di "servizio" e di supporto alla rete di attori del territorio (L.328/00). Gli obiettivi del progetto sono: > migliorare la conoscenza dei fenomeni che necessitano di protezione sociale e promuovere la verifica dell'andamento del sistema locale di welfare; > sostenere gli attori responsabili della programmazione locale (Comuni e Ambiti distrettuali) nel percorso di elaborazione del nuovo triennio dei Piani di Zona. L'Osservatorio intende così rappresentare per il territorio: * un sistema informativo che raccoglie in modo organizzato e ragionato le informazioni esistenti e reperibili da diverse fonti; * un promotore di ricerche sulle condizioni sociali e sul sistema dei servizi chiamati a fronteggiarli, per rilevare, elaborare e analizzare informazioni oggi non esistenti; * un luogo di elaborazione delle informazioni per produrre valutazioni e proposte innovative.

8. Accordo di Programma per le Politiche Sociali nel Territorio Lecchese Il giorno 10.9.2008 è stato stipulato un accordo di programma tra: Provincia di Lecco, Comune di Lecco e comuni sottoscrittori, assemblee distrettuali e gestione associate dei servizi socio-assistenziali di Lecco, Bellano, Merate, Comunità Montane, Azienda Ospedaliera di Lecco, Prefettura di Lecco, Ufficio Scolastico Provinciale di Lecco, Aler di Lecco. L’accordo rimane in vigore fino al 31.12.2011. L’obiettivo dell’accordo è il seguente: “assicurare alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuovere interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti della cittadinanza, prevenire , eliminare o ridurre le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia, in coerenza degli articoli 2,3,38 della Costituzione”attraverso”tutele attività relative alla predisposizione ed erogazione di servizi, gratuiti ed a pagamento, o di prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno che la persona umana incontra nel corso della sua vita” assumendo quali parametri di definizione degli interventi l’asse relativo all’area (dell’arco) esistenziale (materno infantile, condizione adolescenziale e giovanile, condizione adulta, condizione anziana) e l’asse relativo all’area (della prospettiva) funzionale (disabilità, malattia mentale, dipendenze e grave emarginazione)”. In particolare, anche alla luce delle indicazioni della legge regionale 13 marzo 2008 n. 3: � La Provincia di Lecco per il ruolo assunto nel favorire una progettazione partecipata

fra i diversi soggetti istituzionali e non, promuovendo lo sviluppo di accordi a valenza territoriale, le collaborazioni fra i Comuni, il coordinamento degli interventi di politica sociale e per il ruolo centrale affidatole dalle normativa e riconosciutole dai Comuni in materia di orientamento, formazione e collocamento al lavoro, di gestione dei servizi per l’impiego per quanto riguarda la disabilità e le fasce deboli del mercato del lavoro;

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� Il Comune di Lecco per il ruolo svolto per anni come ente capofila e promotore di accordi e di interventi sull’area del disagio sociale e delle politiche educative e formative e per l’articolazione dei servizi avviati con attenzione al territorio e caratterizzati dalla sperimentazione di forme innovative di intervento sociale;

� I Comuni della Provincia di Lecco e le Comunità Montane, nell’esercizio del ruolo di governo del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali, realizzato ai sensi e secondo gli strumenti previsti dalla Legge 328/2000, anche attraverso i piani di zona, con il fine di promuovere i diritti di cittadinanza, eliminare o ridurre le condizioni di bisogno e di disagio individuale e familiare, con particolare riferimento alle fasce sociali deboli;

� L’Azienda Sanitaria Locale di Lecco per le sue funzioni di lettura e analisi della domanda socio-sanitaria, per la sua conoscenza dei fenomeni di salute/malattia/cronicità che consente di valutare la migliore risposta ai bisogni dei cittadini in termini di efficacia e appropriatezza e di monitorare e verificare il corretto funzionamento del sistema. L’ASL svolge inoltre un ruolo fondamentale nel rapporto con la medicina generale, considerato il ruolo centrale che assume oggi il medico di medicina generale nel rapporto con i Servizi a tutela della salute del proprio assistito.

� L’Azienda Ospedaliera di Lecco, in particolare per le competenze del Dipartimento di Salute Mentale e dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria ma, più in generale, per il compito di dare risposte adeguate ai bisogni di salute in ambito diagnostico e terapeutico e per il necessario coordinamento e raccordo con le strutture dipartimentali che intercettano direttamente e/o indirettamente l’utenza oggetto degli interventi previsti dal presente accordo; � La Prefettura di Lecco per l’importante ruolo svolto in questi anni sulle tematiche

dell’immigrazione e delle politiche di asilo sul nostro territorio in collaborazione con tutti gli Enti Istituzionali, e per la garanzia di rapporto con i compiti fondamentali svolti dalle FF.OO. in materia di tutela della sicurezza di tutti i cittadini;

� L’Ufficio Scolastico Provinciale per il ruolo di coordinamento delle Istituzioni Scolastiche e per le collaborazioni avviate con gli Enti locali in materia di orientamento, formazione, integrazione dei soggetti in difficoltà;

� L’ALER di Lecco per il ruolo assunto in questi anni, in collaborazione con gli enti locali, non solo per quanto riguarda gli interventi di edilizia popolare e convenzionata e la gestione dei patrimoni immobiliari dei Comuni, ma anche per il contributo prezioso ai progetti di housing sociale in corso di realizzazione sul territorio provinciale.

� Le gestioni Associate dei distretti territoriali di Bellano, Lecco e Merate per il ruolo assunto nell’erogazione dei servizi previsti dal piani di zona e per le necessarie connessioni tra le aree di intervento;

Gli Enti sottoscrittori condividono l’obiettivo di uno sviluppo articolato dei servizi su tutto il territorio in una logica di rete e di integrazione, per garantire a tutti i residenti nella provincia di Lecco pari opportunità d’offerta. A questo fine sono impegnati a garantire il decentramento e la costituzione, in ogni distretto socio-sanitario, di poli di servizi territoriali caratterizzati da un costante confronto sulla qualità, una verifica periodica sulle proposte e sulle capacità di risposta ai bisogni.

Gli interventi sopra descritti sono organizzati sulla base di tre Assi di intervento: Asse 1 Formazione politiche giovanili L’attenzione alla condizione minorile, adolescenziale e giovanile, con particolare

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riferimento alla fascia di soggetti che esprime difficoltà nei percorsi di crescita e nei compiti di sviluppo, nell’investimento scolastico/professionale e nei processi di integrazione richiede una condivisione di ipotesi e metodologie di lavoro a livello territoriale, l’individuazione di priorità, la collaborazione e lo scambio di competenze e risorse. Gli obiettivi sono: coinvolgere le Scuole e i Centri di Formazione Professionale nella definizione di una programmazione di interventi coordinati finalizzati a: � avviare processi di orientamento mirato e reale inserimento e tutela dei soggetti

più deboli, � sperimentare una didattica mirata, che tenga conto delle caratteristiche dei

soggetti inseriti � avviare momenti di formazione degli operatori, mettere a disposizione

competenze pedagogiche ed educative, garantire la costante integrazione tra il sistema Istruzione/Formazione e il Sistema dei Servizi territoriali e specialistici

� favorire la connessione tra le iniziative promosse dalla rete degli Informagiovani, dei CAG, dei servizi di doposcuola e sostegno educativo e i sistemi della formazione/istruzione e dei Servizi Sociali dei Comuni

Asse 2 Adulti Il tema degli adulti con difficoltà nella gestione di sé e nei processi di integrazione attraversa le diverse problematiche e patologie e i diversi servizi specialistici, generando spesso duplicazione di interventi, sovrapposizione di competenze, dispersione di risorse. Gli obiettivi sono: � Coordinare gli interventi rivolti alla fragilità adulta con l’obiettivo di una

ricomposizione dell’offerta di servizi e sviluppare una programmazione territoriale in grado di integrare e supportare l’azione dei Comuni e dei servizi specialisti e di base sulle tematiche comuni alle diverse categorie di soggetti

� Sviluppare la rete delle risorse abitative e di housing sociale su tutto il provinciale, garantendo contesti monitorati per la prima e seconda accoglienza e l’accompagnamento all’integrazione

� Sviluppare una rete di servizi a valenza socio-occupazionale a tutela delle fasce sociali più deboli, come strumenti di preparazione all’ingresso nel mondo del lavoro e/o alternativo ad esso, in grado di sostenere ipotesi progettuali finalizzate a perseguire il livello di autonomia e responsabilizzazione perseguibile.

Asse 3 Disabilità L’offerta di servizi per la disabilità adulta nel territorio provinciale sta definendosi secondo le indicazioni normative emanate dalla Regione Lombardia. Gli obiettivi sono: � Guidare lo sviluppo dei servizi, accompagnare la crescita di una cultura e di una

logica della complementarietà, dell’integrazione , della programmazione condivisa. � Decentrare e sviluppare in modo omogeneo dei servizi sui diversi poli territoriali,

garantendo la presenza di una rete di offerte articolata e dialogante attraverso la condivisione degli aspetti programmatori, la messa in comunicazione delle programmazioni, degli spazi, delle risorse, l’ottimizzazione delle competenze.

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9. Il Terzo Settore 9.a Organizzazioni di volontariato Il volontariato nella provincia di Lecco si caratterizza per essere prevalentemente composto da persone anziane con scarso coinvolgimento di studenti o lavoratori. Le organizzazioni di volontariato iscritte ai registri regionali sono 215, le Aps 15, le associazioni non iscritte 45. Le organizzazioni del Terzo Settore sono prevalentemente orientate a praticare attività nell’area socio-sanitaria e socio-assistenziale, anche se negli ultimi anni si registra un aumento della Associazioni di Promozione Sociale, che determinano l’aumento di iniziative nei settori della cultura, della tutela dei diritti, della filantropia e della promozione del volontariato. Il numero di risorse umane impegnate presso le Organizzazioni è complessivamente aumentato negli ultimi anni. La provincia di Lecco si evidenzia per avere un alto numero di volontarie donne anche se nel 2007 si è registrata una lieve diminuzione. Le Organizzazioni di volontariato della provincia di Lecco iscritte ai registri nel 2008 sono così ripartite:

• 181 nell’ambito sociale • 18 nei diritti civili • 13 cultura

Fonte dati So.le.vol

9.b APS Associazioni di Promozione Sociale Sono considerate associazioni di promozione sociale le associazioni riconosciute e non riconosciute, i movimenti, i gruppi e i loro coordinamenti o federazioni costituiti al fine di svolgere attività di utilità sociale a favore di associati o terzi, senza finalità di lucro nel pieno rispetto della dignità e della libertà degli associati. Le Aps iscritte nei registri sono così ripartite:

• 7 nel settore sociale • 4 nel settore culturale • 1 nel settore intellettuale • 3 nel settore sportivo

Come le Organizzazioni di volontariato, anche le Associazioni di Promozione Sociale sono in gran parte presenti nel distretto di Lecco. 9.c Volontariato formalizzato Per volontariato formalizzato si intendono tutte quelle attività di servizio sviluppate e scelte su base volontaria, ma che rientrano in un processo di attività ben strutturata e determinata. Il volontariato formalizzato offre la possibilità di realizzare una serie di azioni che sono regolate da direttive o normative vigenti. Tra queste vi sono: il Servizio Civile Nazionale, il Servizio Volontario Europeo e l’Amministratore di Sostegno.

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9.d Servizio Civile Nazionale Negli ultimi anni in numero dei progetti in provincia è notevolmente cresciuto: si è passati dai 26 del 2006 ai 24 del 2007, per arrivare al 2008 con ben 40 progetti che per il biennio 2008/2009 sono sviluppati da enti del terzo settore e da enti locali. 9.e Servizio Volontario Europeo Il Servizio Volontario Europeo rientra in una delle azioni del Programma Europeo “Gioventù in Azione”e dà la possibilità ai giovani dai 10 ai 30 anni di vivere un’esperienza di volontariato all’estero presso le organizzazioni non-profit della durata da due a dodici mesi. 9.f Amministratori di sostegno Gli amministratori di sostegno nominati dal Tribunale a marzo 2008, ammontavano a circa 700. Per l’80% sono familiari, il 20% restante è suddiviso tra Amministratori pubblici e volontari.

9.g Volontariato informale e potenziale All’interno della nostra società si sono sviluppate forme diverse di volontariato che coinvolgono fasce di popolazione che sono al di fuori del mondo lavorativo (giovani ed anziani). Le tradizionali forme di volontariato sono meno partecipate , soprattutto da parte dei giovani che si dedicano maggiormente a forme di volontariato più funzionali, occasionali e meno formalizzate. Il volontariato giovanile emerge in una specifica forma di azione solidaristica di cui bisogna individuare i tratti distintivi e le nuove modalità di interazione tra gli stessi giovani e le organizzazioni. Fonte dati So.le.vol.

10. L’esperienza dell’amministratore di sostegno nel territorio di Lecco

10.a Le motivazioni Dopo avere esaminato ed approfondito la legge sull’amministratore di sostegno, il Coordinamento Handicap Lecco, già dal 2004, realizzando che tale legge fosse del tutto innovativa ed ispirata a principi di un’alta valenza umana e civile, si è fatta soggetto promotore presso Provincia di Lecco, CSV So.Le.Vol. e Asl di Lecco per costruire un percorso informativo e formativo condiviso, finalizzato a far sì che la nuova misura di protezione giuridica avesse la diffusione più ampia possibile. Tale percorso ha portato alla realizzazione dello Sportello sull’Amministratore di Sostegno (come descritto al punto 10.c). La nuova forma di protezione giuridica rappresentava una duplice sfida:

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� nei confronti dei Servizi Socio-Sanitari si trattava di operare un cambiamento di mentalità: passando dall’interdizione (istituto super collaudato) ad uno strumento più morbido (del tutto sconosciuto), che inizialmente faceva fatica a coniugarsi con situazioni di fragilità pesanti;

� nei confronti delle famiglie si trattava di fare realizzare che la nuova legge non avesse gli stessi effetti invalidanti dell’interdizione, dove, come risulta dalla stessa parola tutto viene “interdetto”, bensì si focalizza sul punto di partenza, costituito dalle abilità delle persone fragili, tanto è vero che l’amministratore di sostegno viene nominato per coprire le loro “lacune”.

Il percorso non poteva avanzare senza il coinvolgimento del Tribunale: infatti il Giudice Tutelare è stato coinvolto ed ha collaborato attivamente con il Coordinamento Handicap Lecco, sia mediante la partecipazione attiva ai momenti formativi, sia ad incontri di confronto tra i vari soggetti coinvolti nel progetto sull’Amministratore di sostegno.

10.b Le attività svolte In particolare Coordinamento Handicap di Lecco, So.le.vol. e Provincia di Lecco hanno promosso, a partire dal 2004, un progetto per formare familiari e volontari alle attività di sostegno alle persone fragili. Il progetto si è articolato in più azioni: convegni di informazione e sensibilizzazione, seminari di conoscenza, corsi di formazioni per approfondire aspetti relazionali, giuridici, punti di forza e di criticità della nuova protezione giuridica, nonché l’apertura dello Sportello. Il progetto attuato grazie alla condivisione di indirizzi e operatività, ha consentito di sviluppare un lavoro di rete, per collegare risorse e sinergie di diversi attori del territorio provinciale che hanno specifiche funzioni riguardo al tema della protezione giuridica delle persone fragili, volte a migliorare il livello di benessere delle persone e della comunità. Di seguito i principali obiettivi della collaborazione che si è consolidata nel tempo: - esplorare gli strumenti che, nella relazione, facilitino l’autonomia della persona fragile; - favorire ed arricchire il rapporto con la persona da supportare; - approfondire gli aspetti giuridici sul ruolo dell’amministratore di sostegno; - acquisire le conoscenze necessarie per adempiere alle procedure previste dalla legge. I destinatari principali dei seminari e dei cicli formativi sono state le associazioni impegnate nell’area della disabilità e, in particolare, i genitori e le famiglie che avendo un congiunto affetto da parziale o totale incapacità di provvedere ai propri interessi intendevano informarsi sulle opportunità e sui vincoli contenuti nel decreto che istituisce la figura dell’amministratore di sostegno. Riportiamo di seguito le principali attività realizzate nel territorio della provincia di Lecco dal momento dell’entrata in vigore della legge sino ad oggi. Anno Attività Organizzazioni promotrici

2004 Interventi per l’avvio dell’attuazione della legge 6/2004 nel territorio provinciale

- Coordinamento Handicap Lecco - So.le.vol. - Provincia di Lecco

2 Aprile 2005

Seminario “L’amministratore di sostegno: conoscere la legge, accompagnare le scelte”

- ASL della provincia di Lecco - Coordinamento Handicap Lecco - So.le.vol.

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- Provincia di Lecco - e in collaborazione con il Giudice

Tutelare del Tribunale di Lecco

Aprile-Maggio 2005

Corso di Formazione “La vicinanza responsabile. Diventare amministratore di sostegno”

- Coordinamento Handicap Lecco - So.le.vol. - Provincia di Lecco - e in collaborazione con il Giudice

Tutelare del Tribunale di Lecco

Maggio 2005 Predisposizione e diffusione della guida “L’amministratore di sostegno: conoscere la legge, accompagnare le scelte”

- Coordinamento Handicap Lecco - So.le.vol. - Provincia di Lecco

2006 Avvio “Sportello informativo e di consulenza sull’Amministratore di Sostegno” gestito dal Coordinamento Handicap

- Coordinamento Handicap Lecco - So.le.vol. - Provincia di Lecco

2006 Gestione della segreteria organizzativa e tecnica dello “Sportello informativo e di consulenza sull’Amministratore di Sostegno”

- So.le.vol.

2007 Progettazione interventi per proseguire l’attuazione della legge n. 6/2004: “L’amministratore di sostegno” previsto nel Piano provinciale per la formazione e l’aggiornamento del personale dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari – Anno 2007

- Coordinamento Handicap Lecco - So.le.vol. - Provincia di Lecco

2007 Gestione della segreteria organizzativa e tecnica dello “Sportello informativo e di consulenza sull’Amministratore di Sostegno”

- So.le.vol.

2007 Gestione “Sportello informativo e di consulenza sull’Amministratore di Sostegno”

- Coordinamento Handicap Lecco

2008 Gestione della segreteria organizzativa e tecnica dello “Sportello informativo e di consulenza sull’Amministratore di Sostegno”

- So.le.vol.

2008 Gestione “Sportello informativo e di consulenza sull’Amministratore di Sostegno”

- Coordinamento Handicap Lecco

2008 Monitoraggio dello stato di applicazione della legge 6/2004 nel territorio provinciale con: - Tribunale di Lecco - Comune di Lecco Servizio Adulti - Assistenti Sociali distretto di Bellano e

distetto di Lecco - D.S.M. Azienda Ospedaliera Lecco - ASL provincia di Lecco - Uneba Provinciale (RSA)

- Coordinamento Handicap Lecco - So.le.vol. - Provincia di Lecco

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2008 Realizzazione di incontri rivolti a un target selezionato per realizzare una campagna di comunicazione e di sensibilizzazione finalizzata al reclutamento di nuovi amministratori di sostegno (diversi da familiari e amministratori locali) con: - Bancari in pensione (FABI, FIBA Cisl) - Ordine Commercialisti - Ordine Ragionieri - Dirigenti in pensione (Sviluppo non profit) - Associazioni di categoria (es. maestri del

lavoro) - Organizzazioni e associazioni di volontariato

- Coordinamento Handicap Lecco - So.le.vol. - Provincia di Lecco

2008 Realizzazione e diffusione del documento CARTA d’IDENTITA’ dell’amministratore di sostegno

- Coordinamento Handicap Lecco - So.le.vol. - Provincia di Lecco

23 ottobre 2008

Workshop – laboratorio di approfondimento sull’applicazione della legge n. 6/2004 rivolto a operatori di enti che hanno uno specifico compito/interesse rispetto al tema della protezione giuridica - Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci - Assemblee distrettuali di Bellano, Lecco,

Merate - Azienda Ospedaliera D.S.M. - ASL provincia di Lecco - Consorzio Consolida - UNEBA - CGIL, CISL, UIL - Sportello Disabili Lecco e con la consulenza del prof. Paolo Cendon, dell’avvocato Rita Rossi e del Giudice Tutelare dott. Gian Marco De Vincenti

- Coordinamento Handicap Lecco - So.le.vol. - Provincia di Lecco - e in collaborazione con il Giudice

Tutelare del Tribunale di Lecco

23 ottobre 2008

Seminario “La legge sull’amministratore di sostegno cinque anni dopo: attuazione e prospettive” rivolto a - Familiari - Operatori sociali e socio-sanitari - Amministratori locali - Volontari - Amministratori di sostegno con la partecipazione del prof. Paolo Cendon, dell’avvocato Rita Rossi e del Giudice Tutelare dott. Gian Marco De Vincenzi

- ASL della provincia di Lecco - Coordinamento Handicap Lecco - So.le.vol. - Provincia di Lecco - e in collaborazione con il Giudice

Tutelare del Tribunale di Lecco

Novembre 2008

Corso di Formazione “La vicinanza responsabile. Diventare amministratore di sostegno” seconda edizione rivolto a: familiari, volontari, operatori sociali e socioa-sanitari, amministratori di sostegno

- Coordinamento Handicap Lecco - So.le.vol. - Provincia di Lecco - e in collaborazione con il Giudice

Tutelare del Tribunale di Lecco

2009 Gestione della segreteria organizzativa e tecnica dello “Sportello informativo e di consulenza sull’Amministratore di Sostegno”

- So.le.vol.

2009 Gestione “Sportello informativo e di consulenza sull’Amministratore di Sostegno”

- Coordinamento Handicap Lecco

2009 Attività di verifica del progetto realizzato nel - Coordinamento Handicap Lecco

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2008 - So.le.vol. - Provincia di Lecco

2009 Avvio e mantenimento del tavolo provinciale di confronto in tema di amministrazione di sostegno condotto dall’Agenzia PARES incaricata dalla Provincia di Lecco

- Provincia di Lecco - Coordinamento Handicap Lecco - So.le.vol. - ASL provincia di Lecco - Tribunale di Lecco

2009 Avvio di un confronto con volontari che hanno dato la disponibilità a candidarsi alla nomina di amministratori di sostegno

- So.le.vol. - Coordinamento Handicap Lecco

2009 Avvio di una sperimentazione con il Comune di Lecco Servizio Adulti, Servizio Anziani, Servizio Disabili per sperimentare l’abbinamento dei beneficiari seguiti dai servizi sociali ai volontari ads

- So.le.vol. - Coordinamento Handicap Lecco

2009 Avvio di un confronto con l’ASL provincia di Lecco per la definizione di una convenzione riguardante l’attività di “Sportello informativo e di consulenza sull’Amministratore di Sostegno” gestito dal Coordinamento Handicap Lecco

- Coordinamento Handicap Lecco - So.le.vol. - Provincia di Lecco

2009 Avvio di un confronto con i referenti regionali del progetto “Amministrazione di sostegno” promosso da Fondazione Cariplo, Coordinamento Regionale CSV e CO.GE.

- Coordinamento Handicap Lecco - So.le.vol. - Provincia di Lecco

2009 Avvio di un percorso con le associazioni e organizzazioni di volontariato operative nelle aree della fragilità finalizzato alla definizione di un “protocollo di intesa” per collaborare alla realizzazione di un progetto di rete in tema di ads sostenuto da Fondazione Cariplo, Coordinamento Regionale CSV e CO.GE.

- So.le.vol. - Coordinamento Handicap Lecco

2010 Gestione della segreteria organizzativa e tecnica dello “Sportello informativo e di consulenza sull’Amministratore di Sostegno”

- So.le.vol. fino al 15 febbraio 2010 - ASL provincia di Lecco dal 15

febbraio 2010

2010 Gestione “Sportello informativo e di consulenza sull’Amministratore di Sostegno”

- Coordinamento Handicap Lecco

2010 Prosecuzione sperimentazione con il Comune di Lecco per l’abbimanento di beneficiari con candidati volontari ads

- So.le.vol. - Coordinamento Handicap Lecco

9 marzo 2010

Sottoscrizione del Protocollo di Intesa tra 11 associazioni di volontariato preliminare alla progettazione e realizzazione una rete di sostegno alla fragilità per promuovere la protezione giuridica di soggetti deboli

- Federazione Coordinamento Handicap

- AFIN Associazione Famiglie Ipo-non vedenti

- UICI Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti

- Associazione La Goccia - Auser Leucum Volontariato - Anteas - Automutuo aiuto con l’arteatro

creativo - Associazione genitori de “La

nostra famiglia”

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- Uniamoci contro il Parkinson - Associazione l@ casa - Associazione comunità Il

Gabbiano

6 maggio 2010

Sottoscrizione della convenzione riguardante lo Sportello informativo e di consulenza sull’Amministratore di Sostegno

- ASL provincia di Lecco - Federazione Coordinamento

Handicap Lecco

Marzo - Giugno 2010

Attività di progettazione Rete Amministrazione di Sostegno Lecco “Una rete di sostegno alla fragilità – Per potere volare più in alto”

- Federazione Coordinamento Handicap Lecco in collaborazione con

- Associazione Il Gabbiano Colico - AUSER Leucum Lecco - Arteatro Creativo Lecco

Giugno 2010 Definizione del documento di collaborazione “L’amministrazione di sostegno nella provincia di Lecco” soggetti – azioni – prospettive e accordi realizzato nell’ambito del tavolo provinciale di confronto condotto dall’Agenzia PARES e presieduto dalla Provincia di Lecco

- Provincia di Lecco - Federazione Coordinamento

Handicap Lecco - So.le.vol. - ASL provincia di Lecco - Tribunale di Lecco

Luglio 2010 Presentazione del progetto “Una rete di sostegno alla fragilità – Per potere volare più in alto” al Gruppo di Progetto Regionale AdS di Milano

- Federazione Coordinamento Handicap Lecco (ente capofila)

10.c Lo Sportello informativo e di consulenza sull’Amministratore di Sostegno

Dal gennaio 2006, nel territorio di Lecco, è attivo uno sportello informativo e di consulenza sull’istituto e sulla figura dell'amministratore di sostegno. Lo sportello viene realizzato all’interno del progetto promosso dall'Assessorato ai Servizi alla Persona della Provincia di Lecco, dal Coordinamento Handicap Lecco e dal So.le.vol. - Centro di Servizio per il Volontariato. Lo sportello dà informazioni sulla legge 6/2004 che ha istituito questa figura. I consulenti forniscono inoltre assistenza per la compilazione e la presentazione al giudice tutelare della domanda di nomina dell’amministratore di sostegno, supportano gli amministratori di sostegno nominati nella compilazione di istanze da presentare al Giudice Tutelare e nella redazione dei rendiconti annuali. Allo sportello si possono rivolgere familiari, volontari, operatori sociali e amministratori di sostegno, che, a diverso titolo, sono coinvolti e interessati al tema. Lo sportello è gestito da un’équipe qualificata di volontari delle organizzazioni che fanno parte della Federazione Coordinamento Handicap Lecco, formata da un avvocato, da un docente di diritto e da un esperto in materia fiscale. Dal 15 febbraio 2010 l’attività dello sportello è supportata dalla segreteria organizzativa assicurata dell’Ufficio di Protezione Giuridica della Asl di Lecco. Lo sportello riceve su appuntamento tutti i venerdì dalle 16 alle 18 presso la sede dell’Unione Ciechi in Corso Matteotti 3/a, Lecco. Lo sportello non solo fornisce ad un primo livello di accesso informazioni e orientamento e ad un secondo livello consulenza specialistica personalizzata, ma è anche un osservatorio sull’evoluzione delle domande e delle azioni nel contesto, un luogo che genera apprendimenti e ipotesi di azione.

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10.d La Convenzione con l’ASL In data 6 maggio 2010 è stata stipulata la convenzione tra Asl provincia di Lecco e Federazione Coordinamento Handicap Lecco per la gestione dello sportello di consulenza sull’amministratore di sostegno. La scadenza è stata fissata a marzo 2011 con possibilità di proroga. Secondo tale convenzione alla Asl spetta il coordinamento del servizio, l’attività di segreteria ed il fornire alle persone totalmente o parzialmente non autosufficienti, alle loro famiglie e agli operatori dei servizi territoriali una prima informazione ed orientamento sull’istituto La Federazione Coordinamento Handicap si impegna a fornire consulenza specialistica alle persone totalmente o parzialmente non autosufficienti, alle loro famiglie e agli operatori dei servizi territoriali, in relazione agli atti necessari per la presentazione del ricorso per la nomina di un amministratore di sostegno da presentare al Giudice Tutelare presso il Tribunale di Lecco, nonché ad accompagnarle nella stesura e nella presentazione del ricorso, sostenendole in tutte le fasi successive e conseguenti alla nomina.

10.e Il Documento di Collaborazione (in fase di redazione) a cura della Provincia di Lecco in collaborazione con Federazione Coordinamento Handicap, CSV So.le.vol., Asl di Lecco, Tribunale di Lecco

L’amministrazione di sostegno nella provincia di Lecco

Soggetti, azioni, prospettive e accordi

ASL di Lecco – Ufficio di Protezione Giuridica (UPG) Federazione Coordinamento Handicap Lecco Provincia di Lecco – Assessorato Servizi alla Persona e alla Famiglia So.le.vol. – Centro Servizi del Volontariato della provincia di Lecco Tribunale di Lecco – Giudice Tutelare

- Collaborano per realizzare amministrazioni di sostegno che rispondano al dettato normativo e alle esigenze delle persone in condizioni di fragilità e vulnerabilità.

- Condividono gli impegni contenuti nel presente documento.

- Lavorano per coordinare la definizione degli indirizzi e per una comune regia negli interventi.

- Ricercano molteplici e sostenibili

collaborazioni operative. Promuovono una governance aperta ai diversi attori sociali interessati a contribuire a consolidare l’istituto dell’amministrazione di sostegno

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Su iniziativa della Provincia di Lecco dal 2009: Provincia di Lecco, Federazione Coordinamento Handicap Lecco, So.le.vol, ASL provincia di Lecco e Tribunale di Lecco si sono incontrati ad un “tavolo” denominato “chi fa che cosa, come: una rete per l’amministratore di sostegno”. Nuovi attori affiancano i soggetti che in questi anni hanno assicurato la traduzione in pratica della legge sull’amministrazione di sostegno. E, affinché il senso della norma venga rispettato, è necessario ampliare e consolidare la rete gli attori in gioco: chiedendo a ciascuno di assumere responsabilità specifiche e di prendere parte alla definizione degli accordi di collaborazione e al governo partecipato delle collaborazioni. Diversi dunque gli attori in gioco. Dalla loro capacità di rispondere ai mandati istituzionali, di tradurre in pratica le indicazioni normative e di collaborare in modo efficace, dipende il futuro della amministrazione di sostegno nella provincia di Lecco, la capacità di questo istituto di rispondere alle difficoltà che cittadini e famiglie incontrano, l’effettiva possibilità di godere di diritti di cittadinanza autentici. Presentiamo i diversi attori provando a specificare mandati e sfere di intervento, così disegnando un quadro delle responsabilità specifiche in vista di accordi di collaborazione.

L'Ufficio di Protezione Giuridica della ASL di Lecco

La ASL ha un ruolo fondamentale, conferitole dalla legislazione regionale, nel consolidare l’istituto dell’amministrazione di sostegno, nell’accompagnare i necessari adeguamenti che via via dovranno essere implementati, nell’assicurare il coordinamento dei diversi attori impegnati. I compiti dell'Ufficio di Protezione Giuridica: Assicurare prime informazioni puntuali e aggiornate Attraverso un numero verde dedicato, il portale web di prossima istituzione, e lo sportello di prima accoglienza gestito dal Punto Unico di Accesso, l’UPG si impegna a garantire ai cittadini, decisori e operatori di servizi pubblici e privati le informazioni di base per poter conoscere e accedere all’istituto dell’amministrazione di sostegno. L’Ufficio di Protezione Giuridica della ASL di Lecco, nell’ambito del Punto Unico di Accesso ai servizi per persone in condizione di fragilità offre uno sportello di primo livello dedicato all’amministrazione di sostegno in grado di fornire prime informazioni e di riorientare verso lo sportello specialistico gestito dall’équipe del Coordinamento Handicap. Garantire consulenza e orientamento L’UPG, attraverso l’intervento dello sportello Amministrazione di Sostegno, gestito dall’équipe di volontari della Federazione Coordinamento Handicap Lecco, offre consulenza alle persone e alle famiglie per chiedere al Giudice Tutelare di designare l'amministratore di sostegno, e per rendicontare in modo corretto le attività svolte dall’amministratore con l’obiettivo di tutelare le persone fragili e garantire sostegno alle famiglie. L’UPG fornisce supporto ai servizi sanitari e sociali competenti nella fase della presentazione del ricorso. La collaborazione con la Federazione Coordinamento Handicap Lecco è definita da una convenzione che specifica, risorse e apporti, competenze e compiti, modalità di collaborazione, modalità di valutazione e messa a punto della collaborazione. L’UPG svolge, per mezzo di delega da parte del Direttore Generale, i compiti dell'amministratore di sostegno, nei casi in cui la scelta del Giudice Tutelare sia ricaduta sull'ASL. Amministra, sempre per mezzo di delega da parte del direttore generale, le

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tutele e le curatele nei casi in cui l'ASL sia stata individuata come tutore o curatore di persone incapaci. Un ulteriore compito, da svolgere in collaborazione con gli altri attori della rete, riguarda l’esigenza di offrire supporto alle amministrazioni comunali, mettendo a disposizione indicazioni e consulenze nelle situazioni complesse che richiedono approfondimenti tecnici ad hoc. Conoscere e monitorare i fenomeni e le loro evoluzioni Promuove ricognizioni e ricerche periodiche sulle persone beneficiarie, seguite da strutture pubbliche e private. In collaborazione con gli attori della rete per la promozione dell’amministrazione di sostegno e in collaborazione con le università interessate promuove ricerche e indagini conoscitive utili a sviluppare, consolidare e innovare le prassi dell’istituto dell’amministrazione di sostegno. L’UPG non solo interviene ma conosce: il bagaglio di esperienze, di contatti, apprendimenti rende l’UPG uno dei nodi di una sorta di osservatorio collettivo che verrà realizzato se i diversi attori coinvolti dallo sviluppo dell’istituto della amministrazione di sostegno sapranno collaborare e condividere le conoscenze e le riflessioni sulle esperienze specifiche e comuni. Nella prospettiva di assicurare un monitoraggio costante e aggiornato, l’UPG attiverà un sistema informativo interno e banca dati protetta, grazie al nuovo portale web che la ASL di Lecco sta implementando. In questo modo non solo sarà possibile dare informazioni puntuali ai cittadini (lato informativo) ma disporre di elementi informativi che potranno utilmente alimentare il lavoro di messa a punto degli interventi e le forme di intervento dei diversi attori impegnati sul campo. Vigilare sulle strutture e sui servizi alle persone fragili, offrendo orientamento e consulenza L’ UPG collabora con le strutture competenti in materia di vigilanza e di accreditamento socio-sanitario e sociale, perché fin dal momento della richiesta di accesso, sia assicurata una puntuale ed esaustiva informazione alla persona e alla famiglia sulle diverse scelte di protezione giuridica, privilegiando quella più adeguata ai bisogni e necessità della persona per la realizzazione del suo progetto individuale. Nel rapporto con le strutture, in particolare con le strutture residenziali sociali e socio-sanitarie che offrono servizi a persone anziane, con disabilità o in condizioni di sofferenza psichica, l’UPG intende operare la funzione di controllo e di ispezione assegnata; raccogliere informazioni e conoscenza delle condizioni operativi e dei problemi che si manifestano; offrire consulenza mirata. Coordinare gli attori della rete L’UPG gestisce i rapporti, in questa materia, con i difensori civici, gli Uffici di Pubblica Tutela (UPT), gli Uffici Relazioni con il Pubblico (URP). Gestisce i rapporti con le associazioni di volontariato e con gli altri soggetti del terzo settore, prevedendo anche di forme di collaborazione, per sviluppare conoscenze, competenze, azioni di supporto, che consentano di coinvolgere i volontari adeguatamente preparati e gli enti operanti in questo settore nella gestione delle amministrazioni di sostegno, delle tutele e delle curatele. Un compito che l’UPG può assumere è la funzione di promozione dei momenti di raccordo e coordinamento degli attori della rete. Può inoltre promuovere la definizione di accordi generali o specifici di collaborazione come quello disciplinato da una convenzione, con la Federazione Coordinamento Handicap Lecco per la gestione dello sportello specialistico di consulenza e orientamento.

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Tribunale

Il Tribunale, nell’applicazione della legge sull’amministratore di sostegno ha un ruolo fondamentale. Coordinamento Handicap, Provincia di Lecco, Solevol, a partire dal 2005 hanno instaurato con il Giudice Tutelare un rapporto di scambio e di collaborazione che si è concretizzato, in particolar modo, attraverso la partecipazione del Giudice ad eventi formativi, convegni ed incontri interistituzionali, promossi anche presso il Tribunale con il coinvolgimento del Presidente e del Procuratore Capo. Per facilitare ed ottimizzare l’accesso all’Ufficio del Giudice Tutelare si rende necessario da parte del Tribunale: mettere in rete attraverso l’Area Cittadino del sito internet del Tribunale di Lecco la modulistica inerente l’amministratore di sostegno (modello ricorso per chiedere la nomina dell’amministratore di sostegno e modello del rendiconto annuale diffondere attraverso l’Ufficio della Volontaria Giurisdizione il materiale informativo riguardante lo Sportello, l’Ufficio di Protezione Giuridica e le attività promosse in tema di protezione giuridica nel territorio provinciale rendere accessibile l’aula di udienza in cui il Giudice Tutelare sente il beneficiario.

So.le.vol.

So.le.vol. - Centro di Servizi per il Volontariato della provincia di Lecco, in questi anni ha reso disponibili le risorse economiche per avviare e strutturare il lavoro di informazione orientamento e consulenza dello Sportello AdS, curato dal Coordinamento Handicap Lecco. Dal 2008 fino ad aprile 2010 ha messo a disposizione del progetto Amministrazione di sostegno una figura coordinamento, di collegamento e di facilitazione che impegnata con continuità ha svolto funzioni di segretariato sociale. So.le.vol. in tema di amministrazione di sostegno, sviluppa diverse azioni: Sensibilizzare So.le.vol. lavora per aumentare la sensibilità per una legge valida che sta dimostrando di rispondere alle esigenze di persone diverse in condizioni di fragilità o vulnerabilità. Le azioni di sensibilizzazione si rivolgono alle organizzazioni aderenti, alle persone che manifestano disponibilità, in generale alle comunità locali. Sostenere So.le.vol. sostiene le organizzazioni di tutela, impegnate a rappresentare e a dare voce alle persone in condizioni di fragilità e ai loro famigliari, a tutelarne gli interessi e a promuovere condizioni di piena cittadinanza. Interviene per dare continuità e consolidare esperienze valide, con supporti strumentali, logistici, di collegamento e di visibilizzazione. Promuovere sperimentazioni e innovazioni, segnalando aree di attenzione, mobilitando risorse, impegnandosi per assicurare condizioni favorevoli di ricerca e intervento, e rendendo visibili i risultati che via via vengono raggiunti.

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Connettere So.le.vol. facilita i processi di collegamento, confronto e partecipazione delle associazioni di volontariato e dei volontari, contribuendo a ridurre le resistenze affinché vengano messe in campo le molteplici disponibilità delle organizzazioni associate, vengano valorizzati gli apporti anche informali, siano raccolti i contributi critici e ideativi. Tiene i rapporti con le reti istituzionali per favorire l’interfaccia fra le reti del volontariato e le reti istituzionali

Federazione Coordinamento Handicap Lecco

La Federazione Coordinamento Handicap Lecco lavora da tempo nella provincia e nel territorio di Lecco con molteplici obiettivi: Dare voce Raccordare le organizzazioni di volontariato attive nelle diverse aree di intervento promosse con e per le persone con disabilità per dare voce alle esperienze realizzate, alle questioni non considerate e alle proposte sviluppate. Intervenire Mettere in campo risorse volontarie esperte e competenti, in grado di intervenire per offrire servizi rispondenti sia alle esigenze di persone e famiglie che incontrano o sono in condizione di difficoltà, sia ai Servizi che ne fanno richiesta Individuare, selezionare, formare e supportare volontari motivati e preparati In tema di amministrazione di sostegno una delle questioni che richiedono un lavoro dedicato concerne l’individuazione, la selezione e la formazione di volontari in grado di intervenire nelle diverse (e a volte davvero complesse) situazioni di affiancamento e sostegno di persone fragili.

Provincia di Lecco

Dal 2004 la Provincia ha svolto un ruolo politico rilevante: ha assicurato il riconoscimento istituzionale e ha tutelato l’avvio e il progressivo strutturarsi di azioni volte a tradurre in pratica le disposizioni normative della legge 4/2004 Gli impegni che la Provincia di Lecco potrebbe assumere sono:

- Legittimare La Provincia riconosce il lavoro svolto dal 2004 insieme a Federazione Coordinamento Handicap Lecco e So.le.vol.. Ne sostiene la continuità e l’evoluzione.

- Promuovere Attraverso momenti di sensibilizzazione e forme di comunicazione la Provincia si impegna a dare visibilità e radicamento all’istituto dell’amministrazione di sostegno.

- Raccordare La Provincia, in accordo con i diversi attori impegnati nell’amministrazione di sostegno ASL, Tribunale, So.le.vol. e Federazione Coordinamento Handicap Lecco, distretti sociali, può svolgere un ruolo di raccordo e di connessione, favorire l’incontro e il dialogo attraverso un tavolo di raccordo leggero ma permanente, momenti di incontro, di studio e di approfondimento, azioni di sensibilizzazione e di divulgazione.

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- Formare La Provincia può co-progettare e proporre percorsi formativi per sostenere la diffusione e l’evoluzione dell’istituto di sostegno.

Prospettive e accordi di collaborazione

Sinergie e complementarietà: un obiettivo comune L’obiettivo comune è di unire le forze, le intelligenze, le capacità, le competenze per consolidare l’esperienza di amministrazione di sostegno realizzata in questi anni nella provincia di Lecco e per svilupparla ulteriormente, arricchirla, renderla ancora più rispondente e adeguata ai cambiamenti che investono il nostro territorio, le comunità locali, le famiglie e i cittadini che lo abitano. Diversi attori, diverse energie, diverse competenze: come collaborare affinché l’apporto di ciascuno potenzi e arricchisca l’apporto degli altri soggetti impegnati. Crediamo sia necessario un accordo multilaterale, da costruirsi e affinarsi progressiva-mente, al crescere dell’esperienza comune di collaborazione. Un accordo che non sia pensato semplicisticamente come una sorta di meccanismo in grado di funzionare da sé, senza manutenzione, senza messe a punto, senza verifiche, senza valutazioni che ne re-indirizzino l’azione, senza cura. Crediamo che la collaborazione sia possibile se verranno attivati i necessari momenti di raccordo operativo affidati ad un tavolo di coordinamento e momenti di raccordo strategico, che immaginiamo a cadenza semestrale, in cui i responsabili delle diverse istituzioni, organizzazioni o servizi coinvolti si incontrano per esaminare la collaborazione, i problemi emergenti e le nuove domande che vengono poste al sistema che coopera così da definire nuovi accordi operativi in un quadro di senso condiviso.

Azioni e collaborazioni

• Sensibilizzare • informare • Selezionare • Formare • Orientare dare consulenza alle persone, famiglie, operatori • Sostenere amministratori di sostegno

Valutazione delle esperienze e sviluppo di conoscenze

• Condivisione di informazioni aggregate (nel rispetto più assoluto della privacy) • Raccolta di informazioni a cura dell’Ufficio di Protezione Giuridica • Elaborazione e restituzione di sintesi che consentano di leggere l’evoluzione dei

fenomeni, il cambiamento delle esigenze delle persone in condizione di fragilità, l’andamento delle amministrazioni di sostegno, i punti di criticità a cui prestare attenzione

• Promozione in raccordo con cattedre universitarie interessate a ricerche, tesi e tirocini che offrano supporto all’attività di indagine, ricerca e valutazione

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Strumenti Strumenti diversi per rendere efficaci le diverse azioni. Strumenti nelle mani di attori diversi, che richiederanno messe a punto incrementali e momenti di riprogettazione rispetto alle quali è bene accordarsi sulle modalità e sui tempi. Ad esempio, dal lavoro congiunto potranno essere prodotte: - Linee guida e moduli per rendicontare che forniscano indicazioni per intervenire

nelle diverse fasi di attivazione dell’amministrazione di sostegno. - Modulistiche per presentare domande, istanze, ricorsi, e rendicontazioni. - Banca dati e anagrafe dinamica degli interventi. - Rendiconto per l’annuale punto della situazione fra gli attori coinvolti. - Indirizzario informativo La ricerca e la selezione di persone disponibili e motivate La Federazione Coordinamento Handicap, insieme a Solevol, si impegna a ricercare, tramite interventi di sensibilizzazione, ricerca e formazione, volontari disposti ad assumere incarichi di amministratori di sostegno. Tramite l’azione MATCHING - amministratori di sostegno volontari e beneficiari – la Federazione Coordinamento Handicap favorirà un incontro proficuo tra le persone che a titolo volontario si rendono disponibili alla nomina come amministratori di sostegno e i beneficiari, che con un aiuto qualificato possono essere accompagnati nelle svolgimento di funzioni ordinarie e/o straordinarie della vita quotidiana. A partire da novembre 2009 è stata promossa una sperimentazione da Solevol e Coordinamento Handicap con il Servizio Anziani, Servizio Disabili e Servizio Adulti del Comune di Lecco che ha consentito di verificare direttamente l’utilità di “infrastutturare” le modalità di incontro tra domanda e offerta nell’ambito della protezione giuridica. Ciò richiede una conoscenza delle persone beneficiarie e una loro presa in carico da parte dei servizi, nonché una raccolta di informazioni riguardanti i candidati volontari alla nomina di amministratori di sostegno che, nello specifico, è stata avviata in occasione di un percorso formativo “La vicinanza responsabile. Diventare Amministratore di Sostegno” realizzato nel novembre 2008 da Solevol, Coordinamento Handicap e Provincia di Lecco attraverso il quale sono state raccolte alcune prime disponibilità (una dozzina di persone su novanta iscritti). Il punto su cui si è focalizzata la sperimentazione è il matching, l’incontro tra domanda e offerta, che deve necessariamente tendere ad avvicinare le sensibilità, le necessità e le risorse delle persone coinvolte nell’amministrazione: i beneficiari, gli amministratori di sostegno, gli operatori dei servizi e i familiari. Formazione - Formazione, aggiornamento, inserimento e affiancamento, supporto, supervisione - Materiali informativi e di aggiornamento necessari per sostenere le persone

impegnate in qualità di amministratori di sostegno. - Momenti di raccordo per condividere esperienze, rielaborare e prefigurare azioni in

relazione all’evoluzione delle situazioni di difficoltà e degli assetti dei servizI Sito per sensibilizzare e dare informazione generali Per la sensibilizzazione potrebbe essere opportuno disporre di un sito e di brevi presentazioni aggiornate che potranno essere ricavate dal sito stesso.

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Il sito stesso potrebbe essere costruito in forma di carta dei servizi così da rispondere alle principali richieste di potenziali utenti e da adempiere alle indicazioni normative che richiedono per servizi di interesse pubblico una esplicitazione dei contenuti dei servizi e delle dimensioni di qualità assicurate. Naturalmente un sito affiancato da brochure o cartoline divulgative non esaurisce l’attenzione alla sensibilizzazione. È un primo strumento, ormai richiesto e utilizzato. Al sito verranno affiancate azioni mirate di cui si è detto poco sopra.

Tavolo di coordinamento: governance, regia e impegni comuni

La riuscita di buoni percorsi di amministrazioni di sostegno dipende da molteplici fattori. L’esperienza di questi anni ha evidenziato come la capacità di collaborare raggiunta dagli attori istituzionali e dagli attori del volontariato sia dei fattori determinanti. Se la collaborazione è discontinua e non c’è cura nel riconfigurare raccordo e compiti, allora si osservano interventi non rispondenti alle esigenze delle persone in difficoltà, dispersivi per gli attori impegnati, faticosi e debilitanti per gli amministratori. Il coordinamento e la messa a punto del raccordo è essenziale.

Governance

Per assicurare il coordinamento fra i diversi attori sono necessari periodici momenti di raccordo, di messa a punto della collaborazione. Le questioni da affrontare, non possono essere previste in nessun documento i problemi che si presenteranno richiederanno confronto e molteplici apporti decisione partecipata

Regia

Assicurare una azione regia, in modo da assicurare il coinvolgimento progressivo degli attori impegnati, muovendo verso concrete forme di collaborazione e il coinvolgimento di attori individuati con i quali non si sono ancora intrapresi passi di avvicinamento o di cooperazione Coordinamento aperto, rispetto per i diversi apporti e vincoli, ricerca di accordi sostenibili che facciano avanzare la collaborazione, considerazione attenta delle difficoltà. Regolare la collaborazione, svolgere cioè un ruolo di raccordo, di cura delle diverse forme di partecipazione e di ricomposizione di inevitabili tensioni o conflitti. Questo ruolo è stato in questi anni assunto dalla Provincia. Ora, sulla base delle disposizioni normative, è essenziale che venga assunto consapevolmente e con il riconoscimento dei diversi attori coinvolti dall’Ufficio di Protezione Giuridica della ASL di Lecco.

Impegni comuni

Diversi gli impegni che gli attori posso assumere collegialmente. Proviamo a indicarli per punti.

> Mantenere un contatto costante attraverso incontri periodici che consentano ai referenti delle diverse organizzazioni di promuovere confronto, coordinamento, collaborazioni operative. Si tratta di un lavoro di rete che non mira ad alcun coinvolgimento forzoso, ma ricerca apporti e operatività su questioni mirate.

> Leggere evoluzioni degli scenari, del contesto territoriale, prestare attenzione a ciò che accade, all’evolvere dei fenomeni, seguendo l’emergere di problemi così da fornire elementi da considerare per orientare l’azione dei diversi attori e l’azione comune.

> Promuovere sperimentazioni che consentano di sviluppare nuove conoscenze e di saggiare nuove possibilità di intervento e di collaborazione.

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Dalla conseguenza di tali impegni comuni e reciproci discenderà il miglioramento della qualità di vita delle persone in condizioni di difficoltà, fragilità o vulnerabilità. Accordi di transizione per il 2010 La realtà non sta ferma, diversi gli elementi in trasformazione. Per questo è essenziale considerare le prospettive e gli accordi nei mutamenti di scenari che interessano il territorio e i suoi attori. Nella fase attuale non si tratta solo di definire interventi congiunti breve e a medio termine in un quadro di finalità condivise, ma di immaginare la riconfigurazione delle collaborazioni e delle responsabilità e dentro questo quadro in evoluzione collocare obiettivi comuni che assicurino interventi di promozione, orientamento e supporto nelle pratiche di amministrazione di sostegno. Si tratta di obiettivi che non mirano solo a consolidare, estendere o migliorare il lavoro comune, ma ridefinire la configurazione delle responsabilità e delle connessioni per determinare un nuovo sistema di collaborazioni. In particolare tre sono gli aspetti che vanno considerati per realizzare le azioni, le collaborazioni ed il governo che abbiamo prefigurato nella precedente sezione:

- È necessario che l’Ufficio di Protezione Giuridica della ASL assuma pienamente le funzioni che gli vengono assegnate dalle disposizioni regionali.

- È essenziale che il disegno generale promosso dal Progetto regionale AdS si traduca in opportunità di consolidamento e sviluppo per le esperienze in corso nella provincia di Lecco.

- È saggio chiedere alla Provincia di Lecco di assicurare un secondo percorso di formazione-intervento che consenta agli attori di restare in collegamento con continuità.

Passare le consegne

Sino alla primavera 2010 le attività di ricevimento sono state assicurate da So.le.vol. e dallo sportello dall’équipe dei volontari della Federazione Coordinamento Handicap Lecco. Dal febbraio 2010 il servizio di segreteria è stato assunto direttamente dallo staff del Punto Unico di Accesso della ASL così da assicurare direttamente un primo ricevimento e una prima analisi delle esigenze con risposta diretta informativa (primo livello) o successivo indirizzamento verso la consulenza specifica che verrà assicurata per le situazioni più complesse (secondo livello) dall’èquipe della Federazione Coordinamento Handicap Lecco nel quadro della convenzione con l’Ufficio di Protezione Giuridica della ASL. In questi mesi forme di affiancamento così da assicurare una transizione non traumatica né per le persone che si rivolgono ai servizi, né per i gruppi di lavoro.

Condividere competenze

Ma non si tratta solo di passare le consegne. Si tratta di condividere le competenze maturate grazie al lavoro sul campo, a diretto contatto con i problemi. Il passaggio di consegne avviene dunque non solo per ottemperare ad una disposizione regionale, ma per consentire all’Ufficio di Protezione Giuridica della ASL di essere pienamente operativo e quindi di poter ridefinire la collaborazione con la Federazione Coordinamento Handicap Lecco, con So.le.vol. e con la Provincia. In questo senso i momenti di affiancamento e di lavoro congiunto fra gli staff costituiscono un passaggio

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essenziale per riconfigurare le modalità intervento in tema di amministrazione di sostegno e consentono di consolidare le esperienze grazie alla condivisione di esperienze, competenze, contatti e conoscenze.

Proseguire, con il supporto della Provincia di Lecco, gli incontri formazione-intervento

Nel 2010, con l’obiettivo di accompagnare l’attuale fase di riconfigurazione delle collaborazioni, l’Assessorato Servizi alla Persona e alla Famiglia della Provincia di Lecco è disponibile ad attivare un secondo percorso di formazione-intervento. Il primo percorso di formazione-intervento svoltosi tra la giugno 2009 e marzo 2010, ha risposto alle attese dei promotori. Grazie a questo appuntamento periodico bimestrale è stato possibile dare continuità a un tavolo di raccordo che assicurasse un luogo di contatto fra gli attori impegnati a consolidare le esperienze di promozione e dell’amministrazione di sostegno. Gli incontri di formazione-intervento hanno determinato uno spazio di incontro con molteplici finalità:

- formazione reciproca fra i partecipanti e di riesame delle esperienze condotte; - luogo di confronto e connessione delle attività in svolgimento - momento di riflessione sulle pratiche e sui mutamenti di scenario e suoi nuovi

assetti dei servizi; - momento di ideazione e redazione di documenti da mettere a disposizione dei

diversi attori coinvolti; - occasione di interlocuzione per concordare forme di collaborazione di cui questo

stesso documento è un prodotto. Dal piano formativo della Provincia del 2010 risulta che la stessa intende sostenere un percorso partecipato per la definizione di un documento di collaborazione che impegni i diversi attori interessati dall’amministrazione di sostegno ed in particolare, insieme a Federazione Coordinamento Handicap Lecco, So.le.vol. e Asl si potranno progettare:

- percorsi formativi che forniscano la formazione di base a che intende diventare amministratore di sostegno

- attività di supporto per amministratori di sostegno nominati - seminari di conoscenza, approfondimento e confronto sul tema

dell’amministratore di sostegno, rivolti ad amministratori, responsabili ed operatori di enti locali, strutture delle unità di offerta sociali e socio-sanitarie, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, associazioni…

11. Sinergia tra il progetto AdS provinciale e regionale Il progetto provinciale sull’amministratore di sostegno promosso dalla Provincia di Lecco, con Federazione Coordinamento Handicap Lecco, CSV So.le.vol. Lecco, Asl di Lecco e Giudice Tutelare ben si inserisce nel progetto regionale: gli obiettivi di entrambi sono quelli di favorire la collaborazione tra i diversi attori nella definizione di linee e di pratiche di intervento a livello locale, la formalizzazione dei tavoli di coordinamento e la definizione di accordi di collaborazione che identifichino le responsabilità dei diversi attori, gli impegni che ciascuno assume, le modalità di raccordo, il senso dell’azione comune. E proprio nell’ottica del Progetto regionale che gli attori che operano nel territorio di Lecco stanno sviluppando sinergie sostenendo un percorso per definire il documento di collaborazione fra i diversi enti partecipanti di modo che ognuno di essi assuma le proprie responsabilità.

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Il progetto regionale costituisce un grande stimolo e sostegno a migliorare quanto si sta già realizzando sul territorio coinvolgendo anche le associazioni delle aree anziani, disagio psichico e dipendenze per raggiungere il macro obiettivo del benessere e della protezione giuridica delle persone fragili.

12. Presentazione del Progetto “Una Rete di Sostegno per la Fragilita’” alla Asl di Lecco, Provincia di Lecco e So.Le.Vol. Lecco Il giorno 20.5.2010 il Comitato di Pilotaggio (cfr. punto 16 Governance), unitamente alla referente del progetto, si è recato nella sede della Provincia di Lecco per la presentazione del progetto al fine di condividere il percorso fatto e per raccogliere eventuali suggerimenti. All’incontro erano presenti: per la Provincia l’Assessore ai Servizi Sociali, ing. Antonio Conrater, la dirigente dei Servizi Sociali, dott.ssa Clotilde Zucchetti, il funzionario addetto alla formazione dott. Maurizio Volpi; per la Asl la dott.ssa Marilanda Daccò, per So.le.vol. il direttore Alessio Inzaghi, per il Comitato di Pilotaggio: Ernesto Cantù, Piero Pennati, Cristina Copes, Donatella Falaguerra e la referente del progetto Monica Ghislanzoni. Tutti i partecipanti hanno seguito con molto interesse il progetto e sono intervenuti ponendo domande e dando alcune indicazioni. In particolare l’Asl ha caldeggiato, per i futuri incontri di formazione, la promozione dei Servizi territoriali in quanto è importante che gli amministratori di sostegno sappiano che possono appoggiarsi a tali Servizi e nello stesso tempo ha evidenziato che il terzo settore può supportare i Servizi, dando luogo, in tale modo, ad una sinergia di azioni a favore del beneficiario. Il dott. Volpi ha fatto presente che la Provincia, per quanto riguarda gli interventi sul tema dell’amministratore di sostegno, finora è andata oltre al suo mandato; continuerà a fare da raccordo tra i vari soggetti che si occupano di questa materia e si occuperà altresì della formazione degli Operatori Sociali. Il dott. Volpi ha avanzato le seguenti proposte: � Trovare una persona per effettuare presso il Tribunale un censimento degli

amministratori nominati; � Approfondire la sperimentazione con il Comune di Lecco ed estenderla ad altri

comuni. Il Direttore del So.le.vol. ha proposto di partire dalla valutazione dei progetti realizzati. Ci si è lasciati proponendoci di chiedere un incontro collegiale con il Presidente del Tribunale, il Giudice Tutelare ed il Procuratore Capo per presentare il presente progetto, pianificare le azioni da realizzare in sinergia con il Giudice Tutelare e per illustrare alcune soluzioni per alleviare il lavoro della Cancelleria.

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13. Bisogni – Criticità rilevate – Azioni previste

Il gruppo di associazioni della provincia di Lecco, operante in tutte le aree

della fragilità, ha tessuto una rete in cui ha raccolto i bisogni emersi, li ha

elaborati ed ha progettato azioni per la soddisfazione dei bisogni al fine di:

� donare la propria voce alle persone che non sono in grado di farsi

sentire

� formare idonee figure di amministratori di sostegno che camminino,

sostenuti dai Servizi, da altri amministratori di sostegno e dagli

Sportelli, a fianco di chi non può proseguire da solo

Abbiamo unito le forze e stabilito sinergie per “volare più in alto” !

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1 Azione MANTENIMENTO E SVILUPPO DELLO SPORTELLO ADS DI LECCO

Bisogno – criticità rilevata Esigenza di garantire nel tempo la continuità dell’azione di Sportello e il suo potenziamento; necessità di offrire puntuali indicazioni alle domande poste dagli amministratori di sostegno nell’affrontare le difficoltà di gestione riscontrate; sostenere la domanda di accompagnamento degli amministratori di sostegno da parte dei Servizi; sostenere l’attività di supporto legale ai Servizi; necessità di garantire l’operatività dello Sportello nel tempo; necessità di strutturare l’attività di sportello attraverso il sostegno alle attività di back office. Lo Sportello Informativo e di Consulenza sull’Amministratore di Sostegno opera dal 2006 con lo scopo di offrire informazioni sulla legge n. 6/2004, sostenere le persone interessate (familiari, beneficiari, operatori sociali) nella predisposizione dell’istanza di nomina dell’amministratore di sostegno e nelle successive istanze da presentare al Giudice Tutelare, supportare gli amministratori di sostegno nominati, attività di consulenza agli assistenti sociali. I dati riferiti alle richieste di sportello evase in questi anni di attività sono i seguenti: anno 2006 n. 56* 1 anno 2007 n. 37* anno 2008 n. 57* anno 2009 n. 88* anno 2010 n. 91**2 (periodo gennaio – giugno) Per proseguire questa attività da parte degli operatori dello sportello di Lecco, anche in vista del coinvolgimento di nuovi operatori volontari e di figure professionali per il suo potenziamento (obiettivo di apertura di un altro pomeriggio alla settimana) e per il sostegno all’apertura di sportelli decentrati e del punto informativo (cfr. azione 2), si rende è indispensabile: - la realizzazione di consulenze per l’aggiornamento degli operatori dello sportello mirate all’approfondimento di tematiche ricorrenti che vengono poste dagli utenti quali ad esempio il consenso informato, le unità d’offerta e i servizi socio-sanitari e socio-assistenziali a livello locale, mediazione del conflitto ecc.; - il collegamento con i Servizi a cui fanno riferimento le persone fragili per prevenire la “solitudine” degli amministratori di sostegno e l’autoreferenzialità dell’amministratore di sostegno rispetto alle scelte che deve attuare a favore del beneficiario; - l’individuazione di personale volontario e di figure professionali (legale) per il mantenimento e lo sviluppo dell’attività dello Sportello di Lecco; - l’attivazione di un supporto di segreteria per lo svolgimento di attività di back – office attinenti lo Sportello (predisposizione di modulistica, aggiornamento di indirizzari, gestione di rendicontazioni ecc.). Lo Sportello ha recentemente avviato una sinergia con l’Ufficio di Protezione Giuridica dell’Asl di Lecco attraverso una convenzione che prevede la realizzazione di attività di informazione e di consulenza sugli istituti giuridici dell’amministrazione di sostegno, dell’interdizione e dell’inabilitazione. L’apertura è prevista il venerdì pomeriggio per incontri prefissati dietro appuntamento degli interessati attraverso il Punto Unico di Accesso dell’ASL di Lecco.

1 Fonte dati *: CSV Solevol Lecco anno 2006, 2007, 2008, 2009 2 Fonte dati **: CSV So.Le.Vol. Lecco e Ufficio Protezione Giuridica Asl di Lecco anno 2010

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L’attività verrà attuata attraverso: - gestione dell’attività di sportello (attualmente prevista un pomeriggio la settimana); - attivazione di consulenze rivolte agli operatori dello Sportello mirate ad approfondire alcuni temi di specifico interesse; - attivazione di incontri di scambio con i referenti dei servizi sociali e socio-sanitari; - individuazione e formazione di operatori volontari e professionali per il mantenimento e lo sviluppo dell’attività di Sportello; - strutturazione di una segreteria di supporto; - definizione di strumenti organizzativi e operativi per sostenere lo svolgimento delle attività di sportello.

Obiettivi specifici: - mantenere e potenziare l’attività di Sportello nella sua funzione di accompagnamento degli amministratori di sostegno nominati e degli operatori sociali; - potenziare la capacità di risposta dello sportello informativo attraverso lo sviluppo di competenze specifiche da parte degli operatori volontari dello sportello; - sviluppare un raccordo specifico con i servizi sociali e socio-sanitari per prevenire l’isolamento degli amministratori di sostegno ed evitare l’autoreferenzialità degli stessi; - potenziare gli strumenti operativi per lo svolgimento dell’attività di back office dello sportello, gestire le attività di back office. Risultati attesi: - potenziamento delle competenze e informazioni disponibili ai volontari e agli operatori nell’attività di sportello; - raccordo tra lo sportello e i servizi sociali e socio-sanitari del territorio per sostenere l’attività degli amministratori di sostegno nominati; - sostegno allo sviluppo organizzativo e operativo di back office dello sportello.

Soggetti destinatari: operatori dello sportello

Soggetti promotori: Federazione Coordinamento Handicap Lecco

Risorse da prevedere: cfr. piano finanziario. Valutazione: cfr. paragrafo “Valutazione”.

Tempi di attuazione: Luglio 2010 – Giugno 2012

2 Azione SPORTELLO DECENTRATO e PUNTO INFORMATIVO AdS Bisogno – criticità rilevata Incremento del numero delle persone in una condizione di non autosufficienza, in prevalenza appartenenti alla condizione anziana; necessità di poter contare su una valutazione attenta nelle scelte relative al trascorrere della vita quotidiana, sia in famiglia che, eventualmente, in strutture dedicate alla loro accoglienza; Avvio di uno Sportello Informativo sull’Amministrazione di Sostegno decentrato e di un Punto Informativo per rispondere in modo adeguato e capillare al bisogno informativo riguardante la protezione giuridica delle persone fragili e tendere a rispondere al bisogno informativo delle persone attraverso una presenza qualificata nei

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territori. L’attività svolta in questi anni dallo sportello di Lecco ha intercettato la domanda di utenti e operatori provenienti dai tre distretti socio-sanitari della provincia di Lecco. Nel 2009 oltre il 19% delle richieste pervenute allo sportello di Lecco proveniva da persone residenti nel distretto di Merate, e il 13% nel distretto di Bellano. L’ipotesi è quella di sviluppare un raccordo strategico tra lo sportello decentrato, il punto informativo e lo Sportello di Lecco presente dal 2006 che, oltre a conservare la propria funzione di apertura diretta al pubblico, potrà svolgere anche una funzione di collegamento e sostegno con gli sportelli dislocati sia per la formazione di nuovi operatori volontari, sia per il supporto in caso di richieste di particolare complessità. L’apertura di un primo Sportello decentrato AdS è prevista nel comune di Paderno d’Adda – distretto di Merate (zona meratese), in uno spazio appositamente dedicato presso la sede dell’Auser. E’ inoltre prevista, in via sperimentale, l’apertura di un Punto Informativo nella zona dell’alto lago che consenta l’accesso alle prime informazioni e indicazioni operative riguardante il tema della protezione giuridica e l’amministrazione di sostegno a Colico presso la comunità Il Gabbiano. L’attività verrà attuata attraverso:

a. periodo di formazione di operatori volontari mediante l’affiancamento dei consulenti dello sportello di Lecco;

b. definizione delle modalità organizzative, operative e di accesso dello sportello e al punto informativo;

c. predisposizione e diffusione di materiale informativo per la promozione dello sportello informativo;

d. sperimentazione dell’attività diretta di informazione e consulenza dello sportello decentrato di Paderno d’Adda e presso il punto informativo dell’alto lago – Colico.

L’apertura dello sportello decentrato e del punto informativo sono previste con una cadenza quindicinale. L’accesso è previsto dietro appuntamento telefonico. In una fase successiva, verificata la necessità e la strategicità, sarà possibile avviare un secondo sportello decentrato a Barzanò nel distretto di Merate (zona casatese) a cura dell’Auser. Lo Sportello di Paderno d’Adda, tra le sue funzioni, potrà svolgere quella di un sostegno specifico per la redazione del rendiconto annuo da presentare in Tribunale da parte dell’amministrazione di sostegno. Obiettivi specifici: - potenziare il ruolo di advocacy del terzo settore sviluppando competenze specifiche nei volontari e negli operatori per occuparsi dello sportello e del punto informativo; - potenziare la capacità di risposta dello sportello informativo sull’Amministrazione di Sostegno attraverso una presenza nei territori distrettuali; - accompagnare i beneficiari e i familiari nella definizione di scelte appropriate concernenti la protezione giuridica. Risultati attesi:

- aumento del coinvolgimento del numero di operatori volontari nell’attività di sportello; - formazione di operatori volontari in tema di protezione giuridica e in riferimento all’istituto dell’amministrazione di sostegno;

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- aumento della accessibilità delle informazioni; - promozione di un utilizzo adeguato e consapevole dell’istituto dell’amministrazione di sostegno.

Soggetti destinatari: cittadini, persone fragili, familiari, operatori sociali, volontari

Soggetti promotori: Auser Leucum Volontariato Lecco, Associazione Comunità Il Gabbiano Colico

Ambito territoriale di attuazione: Distretto di Merate, distretto di Bellano

Risorse da prevedere: cfr. piano finanziario. Valutazione: cfr. paragrafo “Valutazione”. Inoltre, la valutazione dell’attività svolta, verrà realizzata con particolare riferimento alla dimensione quantitativa e qualitativa delle richieste, alla sostenibilità organizzativa, alle necessità e modalità di raccordo con lo sportello di Lecco.

Tempi di attuazione: Luglio 2010 – Giugno 2012

3 Azione INFORMAZIONE PROTEZIONE GIURIDICA E “DOPO DI NOI” Bisogno – criticità rilevata Necessità di potenziare la diffusione dell’informazione e della cultura riguardante la protezione giuridica delle persone fragili, con particolare riferimento alla figura dell’amministrazione di sostegno per tutelare le persone non in grado di autodeterminarsi, incominciando anche a prendere in considerazione il “dopo di noi” L’Azione informativa è volta a diffondere la conoscenza della legge n. 6/2004 e verrà realizzata favorendo il coinvolgimento delle istituzioni e delle associazioni presenti nei tre ambiti distrettuali di Bellano, Lecco, Merate.

L’azione informativa verrà attuata attraverso:

a. realizzazione di materiale informativo illustrato (vignette) riguardante la legge sull’amministratore di sostegno;

b. attività di promozione attraverso i media locali della figura dell’ads (giornali, TV Unica);

c. realizzazione di tre incontri informativi nei distretti di Bellano, Lecco, Merate

Obiettivi specifici: - potenziare la diffusione dell’informazione riguardante il tema delle protezione giuridica delle persone fragili per favorire un corretto utilizzo dell’istituto volto a sostenere le capacità presenti nelle persone in difficoltà; - stimolare le famiglie delle persone fragili a progettare il “dopo di noi” - sviluppare la capacità di promuovere la protezione giuridica in sinergia con il progetto di vita personale “dopo di noi”;

Risultati attesi: - aumento della conoscenza dell’istituto dell’amministrazione di sostegno;

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- maggiore consapevolezza circa le opportunità e i vincoli offerti dai dalle diverse forme di protezione giuridica (interdizione, inabilitazione, amministrazione di sostegno); - consapevolezza dell’importanza di progettare il “dopo di noi” “durante noi”. Destinatari: cittadini, beneficiari, familiari, operatori sociali, amministratori

Promotori: Rete delle Organizzazioni che hanno sottoscritto il protocollo in collaborazione con le Istituzioni interessate

Ambiti territoriali di attuazione: Distretto di Bellano, Distretto di Lecco, Distretto di Merate

Risorse da prevedere: cfr. piano finanziario. Valutazione: cfr. paragrafo “Valutazione”. Tempi di attuazione: Novembre 2010 – Gennaio 2011.

4 Azione FORMAZIONE PROTEZIONE GIURIDICA E “DOPO DI NOI” Bisogno – criticità rilevata Riguardo le persone disabili e le loro famiglie si rileva la necessità di poter contare su una valutazione attenta nelle scelte relative al trascorrere della vita quotidiana, sia in famiglia che, eventualmente, in strutture dedicate alla loro accoglienza prevedendo l’attuazione di amministrazioni di sostegno in armonia con il progetto individualizzato della persona fragile e in sinergia con i servizi sociali, sociosanitari ed educativi. L’azione formativa è volta a favorire uno specifico approfondimento del tema della protezione giuridica, della figura dell’amministratore di sostegno e dei compiti che deve svolgere a sostegno della persona fragile nell’ambito di una progettazione del “dopo di noi”.

Obiettivi specifici: - sviluppare capacità per la realizzazioni di amministrazioni di sostegno consapevoli e competenti; - promuovere la formazione di amministratori di sostegno di persone disabili (da nominare e nominati), con particolare attenzione nel formare amministratori di sostegno qualificati che possano occuparsi del “dopo di noi”

Risultati attesi: - progettazione percorso formativo con i referenti del “dopo di noi” a livello provinciale; - aumento della conoscenza dell’istituto dell’amministrazione di sostegno; - sviluppo di progetti individuali nell’ambito del “dopo di noi” in relazione alle opportunità offerte dal territorio che comprendano la tutela della sfera giuridica personale;

Soggetti destinatari: beneficiari, familiari, operatori dei servizi, volontari delle associazione dell’area disabilità, amministratori di sostegno

Soggetti promotori: Federazione Coordinamento Handicap Lecco

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Ambito territoriale di attuazione: Distretto di Lecco, Bellano, Merate

Risorse da prevedere: cfr. piano finanziario. Valutazione: cfr. paragrafo “Valutazione”. Tempi di attuazione: Febbraio – Dicembre 2011

5 Azione INFORMAZIONE SINDACATI PENSIONATI E PATRONATI Bisogno – criticità rilevata In relazione all’incremento del numero delle persone in una condizione di non autosufficienza e comunque di fragilità, è necessario poter contare su una valutazione attenta nelle scelte relative al trascorrere della vita quotidiana, sia in famiglia che, eventualmente, in strutture dedicate all’accoglienza delle persone in condizione di fragilità. Individuare persone disponibili ad essere nominate AdS per rispondere ai bisogni di protezione giuridica delle persone in condizione di fragilità, in assenza o a supporto della rete parentale, in presenza di contrasti familiari, in assenza di una rete di vicinato. L’azione informativa è volta ad aumentare la conoscenza della legge n. 6/2004 e le opportunità in termini di protezione giuridica previste per il sostegno delle persone fragili, con specifico riferimento alla necessità di sensibilizzare i volontari e gli operatori che si trovano costantemente in relazione con persone anziane o che presentano altre fragilità, con i loro familiari durante lo svolgimento di attività di accompagnamento e sostegno svolte dai volontari delle associazioni dei pensionati o durante le attività svolte dai patronati.

L’azione informativa verrà attuata attraverso:

a. definizione di un percorso condiviso con le organizzazioni interessate; b. realizzazione di incontri informativi che presentino:

- le forme di protezione giuridica con specifico riferimento alla figura dell’amministratore di sostegno; - i servizi territoriali che svolgono funzioni informative e di supporto in tema di protezione giuridica; - l’amministrazione di sostegno come forma di impegno volontario e di solidarietà;

c. realizzazione di un vademecum riguardante la legge sull’amministratore di sostegno a supporto dell’azione informativa;

Obiettivi specifici: - aumentare l’informazione concernente il tema delle protezione giuridica delle persone fragili per favorire un corretto utilizzo dell’istituto volto a sostenere le capacità residue delle persone in difficoltà;

- accrescere la sensibilità di persone volontarie in tema di amministrazione di sostegno;

- realizzare materiale informativo a supporto dei volontari e degli operatori per consentire una puntuale attività informativa;

Risultati attesi:

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- aumento della conoscenza dell’istituto dell’amministrazione di sostegno; - aumento della accessibilità alle informazioni in tema di protezione giuridica; - individuazione di persone volontarie disponibili ad una formazione in tema di amministrazione di sostegno.

Soggetti destinatari: volontari dei sindacati pensionati di CGIL-SPI, CISL-FNP, UIL Pensionati; operatori dei patronati INCA – CGIL, INAS – CISL, ITAL - UIL, Acli.

Soggetti promotori: Auser Leucum Volontariato Lecco

Ambito territoriale di attuazione: Distretto di Lecco

Risorse da prevedere: cfr. piano finanziario. Valutazione: cfr. paragrafo “Valutazione”. Tempi di attuazione: Ottobre 2010 – Marzo 2011

6 Azione FORMAZIONE PROTEZIONE GIURIDICA AREA DISAGIO PSICHICO Bisogno – criticità rilevata Necessità di raggiungere un percorso condiviso tra volontari, familiari e operatori del Dipartimento di Salute Mentale per promuovere azioni di tutela giuridica in un quadro di sostegno e presa in carico della persona con disagio psichico, dove al centro ci sia la relazione con il beneficiario. L’azione formativa inerente la protezione giuridica della persona con disagio psichico è strettamente connesso con la visione e la cultura d’intervento dei soggetti attivi nell’ambito della salute mentale e con le modalità di presa in carico dei soggetti fragili. Il progetto prevede la realizzazione di:

a. ricognizione con i Servizi del DSM circa le possibili sinergie per un’azione condivisa nel campo della protezione giuridica delle persone con disturbi mentali;

b. azione informativa rivolta a volontari e familiari delle associazioni che si occupano di persone con disagio psichico con il coinvolgimento degli operatori del DSM;

c. individuazione di persone che sono disponibili alla formazione per candidarsi alla nomina in qualità di amministratori di sostegno;

d. definizione di un percorso formativo teso a rispondere in maniera mirata ai bisogni rilevati in questo ambito di intervento.

Obiettivi specifici:

- definire le necessità e le criticità nell’ambito della protezione giuridica delle persone con problemi di disagio psichico;

- potenziare l’informazione e la conoscenza dell’istituto dell’amministrazione di sostegno;

- aumentare la sensibilità e disponibilità di persone per diventare amministratori di sostegno di persone con disturbi mentali.

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Risultati attesi: - definizione di un percorso condiviso tra volontari delle associazioni attive nel

campo della salute mentale e operatori del DSM per sviluppare una cultura della protezione giuridica nell’ambito della psichiatria;

- aumento di persone disponibili a candidarsi alla nomina di amministratori di sostegno.

Soggetti destinatari: volontari, familiari, operatori dei servizi pubblici (DSM) e del privato sociale; amministratori di sostegno nominati.

Soggetti promotori: Automutuoaiuto con l’Arteatro Creativo Lecco

Risorse da prevedere: cfr. piano finanziario. Valutazione: cfr. paragrafo “Valutazione”. Tempi di attuazione: Ottobre 2010 – Giugno 2012

7 Azione FORMAZIONE PROTEZIONE GIURIDICA AREA DIPENDENZE Bisogno – criticità rilevata Necessità di definire i bisogni di protezione giuridica delle persone con problemi di dipendenza. Necessità di conoscere il livello di diffusione e conoscenza dell’istituto dell’amministrazione di sostegno tra gli operatori sociali e i volontari che fanno capo all’articolata area delle dipendenze. Necessità di formare gli amministratori di sostegno competenti riguardo alle caratteristiche essenziali del fenomeno delle dipendenze e delle sue tendenze evolutive (nuove modalità di abuso, nuove dipendenze, gioco d’azzardo …). Necessità di accompagnare gli amministratori di sostegno che operano con persone con problematiche di tossicodipendenza, alcoldipendenza, dipendenza da gioco. L’azione formativa riguardante la protezione giuridica di persone con problemi di dipendenza necessita di definire una prima riflessione condivisa tra operatori sensibili sia riguardo l’individuazione del livello di conoscenza dell’istituto dell’amministrazione di sostegno tra gli “addetti ai lavori”, sia in riferimento ai bisogni di protezione giuridica espressi dalle persone con problemi di dipendenza: la dipendenza da sostanze, da alcol, da gioco si collocano in situazioni di vita personali, in scenari familiari e sociali molto differenti tra loro. Il progetto prevede la realizzazione di

a. analisi del bisogno di protezione giuridica delle persone fragili con problemi di dipendenza;

b. azione di ricognizione con i responsabili di servizi pubblici e privati attivi nell’area delle dipendenze circa la conoscenza dell’istituto dell’amministrazione di sostegno e le misure di protezione giuridica utilizzate;

c. definizione di un percorso formativo teso a rispondere in maniera mirata ai bisogni rilevati in questo ambito di intervento.

Obiettivi specifici:

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- definire le necessità e criticità nell’ambito della protezione giuridica delle persone con problemi di dipendenza;

- potenziare l’informazione e la conoscenza dell’istituto della protezione giuridica di persone con problemi di dipendenza;

- sviluppare le competenze di amministratori di sostegno che operano con persone fragili che fanno capo all’area delle dipendenze;

Risultati attesi:

- definizione di un quadro condiviso circa i bisogni di protezione giuridica degli attori che fanno riferimento all’ambito delle dipendenze; - aumento del coinvolgimento di operatori sociali e dei volontari; - potenziamento delle competenze degli amministratori di sostegno di persone con problemi di dipendenza.

Soggetti destinatari: - operatori dei servizi pubblici (Sert, Noa) e del privato attivi nell’ambito delle dipendenze, volontari attivi nelle associazioni dell’area dipendenze della provincia di Lecco (COO.DIP. Coordinamento Dipendenze); - amministratori di sostegno nominati.

Soggetti promotori: Associazione Comunità Il Gabbiano Colico

Ambito territoriale di attuazione : Distretto di Lecco Risorse da prevedere: cfr. piano finanziario. Valutazione: cfr. paragrafo “Valutazione”. Tempi di attuazione: Ottobre 2010 – Giugno 2012

8 Azione INTERAZIONE CON I PROFESSIONISTI Bisogno – criticità rilevata Necessità di sostenere l’azione degli amministratori di sostegno nominati riguardo lo svolgimento di alcune specifiche funzioni previste nel decreto del Tribunale a sostegno del beneficiario: es. perizia immobiliare, compravendita di immobili, gestione del patrimonio, realizzazione della rendicontazione in casi di particolare complessità ecc. L’azione di interazione con i professionisti è volta a individuare dei professionisti che intendono dare la disponibilità, in determinate circostanze, ad operare con tariffe calmierate nella realizzazione delle seguenti consulenze/attività: - perizie di valutazione immobiliare; - sostegno alla gestione patrimoniale e/o finanziaria. L’azione verrà attuata attraverso: - individuazione di professionisti disponibili alla collaborazione a prezzi calmierati; - definizione di accordi di collaborazione.

Obiettivi specifici: - potenziare l’azione di sostegno agli amministratori nominati per operare nell’esclusivo interesse della persona del beneficiario;

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- consentire una maggiore sinergia nell’azione svolta da amministratori di sostegno nominati, Sportello, Tribunale di Lecco Risultati attesi: - individuazione di professionisti disponibili a collaborare in una logica di supporto agli amministratori di sostegno nominati per l’accompagnamento dei beneficiari. Soggetti destinatari: professionisti, con particolare riferimento a geometri, architetti, ragionieri, commercialisti. Promotori: Federazione Coordinamento Handicap Lecco

Risorse da prevedere: cfr. piano finanziario. Valutazione: cfr. paragrafo “Valutazione”. Tempi di attuazione: Ottobre 2010 – Giugno 2011

9 Azione BANCA DATI Amministratori di Sostegno NOMINATI Bisogno – criticità rilevata Necessità di reperire i dati riguardanti le nomine (e successive variazioni: sostituzioni, cessazioni) degli amministratori di sostegno in provincia di Lecco. Necessità di conoscere e monitorare l’applicazione della legge n. 6/2004 attraverso l’attività svolta dal Tribunale. Necessità di costituire una banca dati degli amministratori di sostegno nominati per coinvolgere gli stessi in attività di supporto, informazione e aggiornamento a sostegno dei compiti che devono svolgere a favore del beneficiario. L’azione BANCA DATI degli Amministratori di Sostegno NOMINATI verrà realizzata a partire dall’accesso, consultazione e aggregazione dei dati contenuti nel Registro delle Amministrazioni di Sostegno tenuto dal Tribunale di Lecco (es. caratteristiche dei beneficiari, caratteristiche degli ads nominati, atti che devono compiere gli ads per conto del beneficiario, ecc.) e dalla definizione di un sistema di raccolta dati degli amministratori di sostegno di nuova nomina. L’azione viene attuata in accordo con il Giudice Tutelare del Tribunale di Lecco. L’azione banca dati degli amministratori di sostegno nominati viene attuata attraverso: - individuazione di un operatore professionale e di laureandi o tirocinanti (a questo proposito è stata avviata una ricerca mirata da parte della Provincia di Lecco attraverso le Università Cattolica e Bicocca di Milano) per l’accesso al Registro degli amministratori di sostegno finalizzato alla ricostruzione del profilo dei beneficiari e degli amministratori di sostegno nominato dal 2004 ad oggi; - definizione dei dati da reperire dal Registro e delle modalità di registrazione e di aggregazione degli stessi; - predisposizione, diffusione e raccolta di un modulo da sottoporre agli amministratori di sostegno di nuova nomina attraverso l’Ufficio della Volontaria Giurisdizione per l’iscrizione alla banca dati; - predisposizione e tenuta di un data base da parte dell’Asl di Lecco degli amministratori di sostegno di vecchia e nuova nomina. L’azione verrà realizzata nel rispetto della normativa vigente in materia di privacy.

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Obiettivi specifici: - monitorare l’applicazione della legge n. 6/2004 in provincia di Lecco attraverso l’attività di nomina degli amministratori di sostegno svolta dal Tribunale di Lecco; - avviare una modalità stabile di raccolta dati anagrafici degli amministratori nominati interessati ad ottenere informazioni riguardanti azioni di supporto e di accompagnamento promosso nel territorio. Risultati attesi: - conoscenza dell’andamento dell’istituto dell’amministrazione di sostegno in provincia di Lecco; - predisposizione e mantenimento di una banca dati anagrafica riguardante gli amministratori di sostegno nominati; - coinvolgimento degli amministratori nominati in attività di supporto, informazione ed aggiornamento. Soggetti destinatari: amministratori di sostegno. Promotori: Provincia di Lecco, ASL di Lecco, Federazione Coordinamento Handicap Lecco, Tribunale di Lecco

Risorse da prevedere: cfr. piano finanziario. Valutazione: cfr. paragrafo “Valutazione”. Tempi di attuazione: Ottobre 2010 – Giugno 2012

10 Azione MATCHING AMMINISTRATORI DI SOSTEGNO VOLONTARI E BENEFICIARI

Bisogno – criticità rilevata Necessità di tutelare le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento della vita quotidiana attraverso interventi di sostegno temporaneo o permanente avendo cura di applicare la minore limitazione possibile della capacità di agire dei beneficiari (l. 6/2004 art. 1). Laddove non sia possibile la nomina di un familiare, si rende opportuna l’individuazione di persone disponibili a ricoprire questo incarico a titolo volontario. Il Tribunale di Lecco nella figura del Giudice Tutelare e il Comune di Lecco attraverso i Servizi Sociali che hanno in carico persone in condizione di fragilità, segnalano la necessità di poter contattare persone disponibili ad essere nominate Amministratori di Sostegno. L’Azione MATCHING amministratori di sostegno volontari e beneficiari consiste nel favorire un incontro proficuo tra le persone che volontariamente si rendono disponibili alla nomina come amministratori di sostegno e i beneficiari, che con un aiuto qualificato possono essere accompagnati nelle svolgimento di funzioni ordinarie e/o straordinarie della vita quotidiana. A partire da novembre 2009 è stata promossa una sperimentazione da Solevol e Coordinamento Handicap con il Servizio Anziani, Servizio Disabili e Servizio Adulti del Comune di Lecco che ha consentito di verificare direttamente l’utilità di

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“infrastutturare” le modalità di incontro tra domanda e offerta nell’ambito della protezione giuridica. Ciò richiede una conoscenza delle persone beneficiarie e una loro presa in carico da parte dei servizi, nonché una raccolta di informazioni riguardanti i candidati volontari alla nomina di amministratori di sostegno che, nello specifico, è stata avviata in occasione di un percorso formativo “La vicinanza responsabile. Diventare Amministratore di Sostegno” realizzato nel novembre 2008 da Solevol, Coordinamento Handicap e Provincia di Lecco attraverso il quale sono state raccolte alcune prime disponibilità (una dozzina di persone su novanta iscritti). Il punto su cui si è focalizzata la sperimentazione è il matching, l’incontro tra domanda e offerta, teso ad avvicinare le sensibilità, le necessità e le caratteristiche delle persone coinvolte nell’amministrazione. L’azione verrà attuata attraverso: - individuazione di candidati volontari disponibili alla nomina ad amministratori di sostegno; - mantenimento e consolidamento dell’attività avviata con il Comune di Lecco ampliandola ad altri Comuni (si ipotizza un Comune del distretto di Bellano e uno del distretto di Merate) e al Tribunale di Lecco.

Obiettivi specifici: - favorire la realizzazione di amministrazioni di sostegno attente agli specifici progetti di vita dei beneficiari; - sviluppare sinergie con i servizi deputati alla presa in carico dei soggetti in situazione di fragilità. Risultati attesi: - individuazione di volontari amministratori di sostegno disponibili alla nomina; - realizzazione di amministrazioni di sostegno condivise dalla rete di soggetti in una logica di corresponsabilità e nel rispetto di specifici compiti e funzioni. Soggetti destinatari: beneficiari, operatori dei servizi territoriali, Giudice Tutelare, candidati volontari amministratori di sostegno. Promotori: Federazione Coordinamento Handicap Lecco, CSV Solevol

Risorse da prevedere: cfr. piano finanziario. Valutazione: cfr. paragrafo “Valutazione”. Tempi di attuazione: Luglio 2010 – Giugno 2012

11 Azione SOSTEGNO E AUTOMUTUOAIUTO ADS NOMINATI Bisogno – criticità rilevata Necessità di supportare e di valorizzare gli amministratori di sostegno nominati per far emergere le esperienze realizzate, evitare situazioni di isolamento e solitudine riguardo la gestione dell’amministrazione, superare la logica dell’autoreferenzialità rispetto alle scelte da compiere in coerenza con i desideri, le necessità e il progetto di vita della persona amministrata.

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L’Azione di sostegno e automutuoaiuto degli ads nominati prevede l’avvio di un gruppo di confronto che metta in evidenza le risorse e le necessità degli amministratori di sostegno. Il gruppo potrà contare sulla presenza di un conduttore e, in caso di specifiche necessità, della presenza di consulenti per rispondere a bisogni specifici. L’azione verrà attuata attraverso:

- coinvolgimento degli amministratori di sostegno presenti in provincia di Lecco (incontrati in questi anni di attività attraverso l’attività di Sportello e i percorsi formativi realizzati, attraverso l’accesso alla banca dati degli amministratori di sostegno nominati, conosciuti dalla rete degli attori coinvolti nel presente progetto);

- realizzazione di incontri di automutuoaiuto e sostegno.

Obiettivi specifici: - sviluppare un’azione di riconoscimento degli amministratori di sostegno nominati; - valorizzare le competenze e le capacità di automutuoaiuto degli amministratori di

sostegno; - potenziare l’azione di supporto agli amministratori di sostegno nominati, fino ad

ora realizzata attraverso lo Sportello e l’azione formativa. Risultati attesi:

- coinvolgimento attivo degli amministratori di sostegno; - potenziamento delle competenze degli amministratori di sostegno nello svolgimento delle funzioni a favore dei beneficiari, con particolare riferimento alla sfera relazionale, sanitaria e patrimoniale della persona fragile.

Soggetti destinatari: amministratori di sostegno Promotori: CSV SOLEVOL, Federazione Coordinamento Handicap Lecco

Risorse da prevedere: cfr. piano finanziario. Valutazione: cfr. paragrafo “Valutazione”. Tempi di attuazione: Ottobre 2010 – Giugno 2012

12 Azione TRIBUNALE DI LECCO Bisogno – criticità rilevata Necessità di maggiore informazione sull’amministratore di sostegno; migliore formazione degli amministratori di sostegno; reperimento amministratori di sostegno; istituzione albo professionisti di appoggio agli amministratori di sostegno (commercialisti, ragionieri a sostegno degli amministratori di sostegno nella gestione economica); incremento di risorse tecniche e umane dei servizi di cancelleria. L’Azione Tribunale di Lecco è tesa a mantenere un dialogo e una interazione con il Giudice Tutelare avviata con l’applicazione della legge n. 6/2004 in provincia di Lecco, che si è concretizzata attraverso la partecipazione del Giudice Tutelare ad eventi formativi, convegni e incontri nell’ambito di tavoli interistituzionali, promossi anche presso il Tribunale con il coinvolgimento del Presidente e del Procuratore Capo.

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L’azione verrà attuata attraverso: - reperimento di risorse umane per sostenere il personale della cancelleria del Tribunale, facendo riferimento ai lavoratori in mobilità, in cassa integrazione, o attraverso borse lavoro o tirocini di persone disabili; - richiesta di messa in rete attraverso l’Area Cittadino del sito internet del Tribunale di Lecco della modulistica inerente l’amministrazione di sostegno (modello istanza di nomina, modello di rendiconto, principali riferimenti normativi …); - attuazione di un’azione sinergica per l’adozione di modulistica comune tra Tribunale di Lecco, ASL di Lecco Ufficio di Protezione Giuridica, Sportello Amministrazione di Sostegno, Servizi territoriali; - diffusione attraverso gli Uffici della Volontaria Giurisdizione di materiale informativo riguardante lo Sportello, l’UPG e le attività promosse in tema di protezione giuridica nel territorio provinciale.

Obiettivi specifici:

- potenziamento e sostegno all’attività svolta dalla Cancelleria del Tribunale per riuscire a mantenere i tempi ristretti previsti dalla legge per la nomina dell’amministratore di sostegno;

- aumento dell’azione informativa nei confronti della cittadinanza in materia di amministrazione di sostegno.

Risultati attesi:

- miglioramento dell’efficienza dell’attività svolta dalla Cancelleria; - sviluppo di prassi operative per l’adozione condivisa di strumenti operativi

riguardanti l’amministrazione di sostegno. L’attività da attuare in collaborazione con il Tribunale trova degli sviluppi ulteriori nelle azioni 8 – 9 – 10 del presente progetto. Soggetti destinatari: personale della Cancelleria del Tribunale, cittadini, amministratori di sostegno Promotori: Federazione Coordinamento Handicap Lecco, Provincia di Lecco, ASL di Lecco, CSV SOLEVOL Risorse da prevedere: cfr. piano finanziario. Valutazione: cfr. paragrafo “Valutazione”. Tempi di attuazione: Settembre 2010 – Giugno 2012

13 Azione Formazione Operatori sociali Bisogno – criticità rilevata Ricognizione del bisogno formativo da definire in raccordo con l’attività di formazione e aggiornamento degli operatori sociali svolta dalla Provincia di Lecco. Promotori: Provincia di Lecco, ASL di Lecco, SOLEVOL, Federazione Coordinamento Handicap Lecco Risorse da prevedere: cfr. piano finanziario (co-finanziamento Provincia di Lecco €

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3.000,00 – Piano Formativo anno 2010). Valutazione: modalità e strumenti a cura della Provincia di Lecco. Tempi di attuazione: Settembre 2010 – Giugno 2012

14 Azione CONVEGNO Amministrazione di Sostegno Bisogno – criticità rilevata Necessità di mantenere viva una riflessione sull’istituto dell’amministrazione di sostegno, sui risvolti giuridici, culturali, sociali e sul ruolo di advocacy che il terzo settore ha assunto, anche in relazione all’impulso proposto dal progetto regionale “Amministrazione di sostegno”. L’azione verrà definita nel corso del 2011, con riferimento alle necessità e alle considerazioni che l’attuazione del presente progetto offrirà. Promotori: Associazioni aderenti al protocollo d’intesa, SOLEVOL, Provincia di Lecco, ASL di Lecco Risorse da prevedere: Cfr. Piano economico Valutazione: cfr. paragrafo “Valutazione”. Tempi di attuazione: Ottobre 2011

14. Monitoraggio e Valutazione Per l’azione di monitoraggio e valutazione del progetto è necessario prevedere un sistema di raccolta dati coerente con gli obiettivi e gli indicatori quantitativi e qualitativi individuati. Verranno utilizzati documenti di rilevazione dati e fogli firme per la rilevazione degli indicatori quantitativi. Per gli indicatori qualitativi si utilizzeranno appositi strumenti raccordati all’azione che si vuole monitorare e/o valutare (es. questionari di gradimento per la partecipazione a percorsi formativi). Di seguito si propongono i principali indicatori qualitativi e quantitativi unitamente agli strumenti valutativi individuati per gli obiettivi generali e specifici delle azioni.

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AZIONE ATTIVITA’ INDICATORE

QUANTITATIVO STRUMENTO INDICATORE

QUALITATIVO STRUMENTO

AZIONE 1 MANTENIMENTO E

SVILUPPO SPORTELLO ADS LECCO

N. CONSULENZE REALIZZATE

DOCUMENTO RILEVAZIONE

RICHIESTE

TIPOLOGIA CONSULENZE REALIZZATE

ELABORAZIONE DOCUMENTO

RILEVAZIONE RICHIESTE

AZIONE 2 SPORTELLO

DECENTRATO E PUNTO INFORMATIVO

N. CONSULENZE REALIZZATE

DOCUMENTO RILEVAZIONE

RICHIESTE

TIPOLOGIA CONSULENZE REALIZZATE

ELABORAZIONE DOCUMENTO

RILEVAZIONE RICHIESTE

AZIONE 3 INFORMAZIONE

PROTEZIONE GIURIDICA E "dopo di noi" N. PARTECIPANTI

AGLI INCONTRI FOGLIO FIRME

RILEVAZIONE FABBISOGNO

INFORMATIVO - FORMATIVO QUESTIONARIO

AZIONE 4 FORMAZIONE

PROTEZIONE GIURIDICA E "dopo di noi"

N. PARTECIPANTI AGLI INCONTRI FOGLIO FIRME

RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI

FORMATIVI

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO

AZIONE 5 INFORMAZIONE

SINDACATI PENSIONATI E PATRONATI

N. PARTECIPANTI AGLI INCONTRI FOGLIO FIRME ======= =======

AZIONE 6

FORMAZIONE PROTEZIONE GIURIDICA

AREA DISAGIO PSICHICO

N. PARTECIPANTI AGLI INCONTRI FOGLIO FIRME

RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI

FORMATIVI

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO

AZIONE 7 FORMAZIONE

PROTEZIONE GIURIDICA AREA DIPENDENZE

N. PARTECIPANTI AGLI INCONTRI FOGLIO FIRME

RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI

FORMATIVI

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO

AZIONE 8 INTERAZIONE CON I PROFESSIONISTI N.

PROFESSIONISTI COINVOLTI

ELENCO PROFESSIONISTI DA SEGNALARE

AGLI INTERESSATI ======= =======

AZIONE 9 BANCA DATI

AMMINISTRATORI DI SOSTEGNO NOMINATI

N. ADS CENSITI

DOCUMENTO RILEVAZIONE

ESTRAZIONE DA DATA BASE

TIPOLOGIA ADS E BENEFICIARI

CENSITI

TABELLE E GRAFICI SU ESTRAZIONE ED

ELABORAZIONE DA DATA BASE

AZIONE 10

MATCHING AMMINISTRATORI DI

SOSTEGNO VOLONTARI E BENEFICIARI

N. COMUNI COINVOLTI; N.

MATCHING EFFETTUATI

DOCUMENTO RILEVAZIONE

TIPOLOGIA BENEFICIARI E ADS CANDIDATI

VOLONTARI

SCHEDA PROFILO BENEFICIARIO; SCHEDA

PROFILO ADS

AZIONE 11 SOSTEGNO E

AUTOMUTUOAIUTO ADS NOMINATI N. ADS COINVOLTI FOGLIO FIRME

RILEVAZIONE CONTENUTO

DEGLI INCONTRI VERBALE INCONTRI

AZIONE 12 TRIBUNALE DI LECCO

======= =======

RILEVAZIONE CONTENUTO

DEGLI INCONTRI VERBALE INCONTRI

AZIONE 13 FORMAZIONE OPERATORI SOCIALI N. OPERATORI

COINVOLTI FOGLIO FIRME

RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI

FORMATIVI

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO

AZIONE 14 CONVEGNO ADS N. PARTECIPANTI COINVOLTI FOGLIO FIRME

RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI

CONVEGNO

QUESTIONARIO DI

GRADIMENTO L’azione di monitoraggio e valutazione di questo progetto viene assunta dal l’Ente capofila, che si occuperà di individuare un referente per la funzione di predisposizione della documentazione utile al monitoraggio e alla valutazione delle azioni promosse dal progetto.

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15. Cronoprogramma Il presente progetto ha una durata biennale compresa nel periodo luglio 2010 – giugno 2012. L’attuazione temporale delle azioni è stata programmata come indicato nella seguente tabella:

2010 2011 2012

AZIONE DESCRIZIONE lugl

io

agos

to

sette

mbr

e

otto

bre

nove

mbr

e

dice

mbr

e

genn

aio

febb

raio

mar

zo

april

e

mag

gio

giug

no

lugl

io

agos

to

sette

mbr

e

otto

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nove

mbr

e

dice

mbr

e ge

nnai

o

febb

raio

mar

zo

april

e

mag

gio

giug

no

AZIONE 1

MANTENIMENTO E SVILUPPO

SPORTELLO ADS LECCO

AZIONE 2 SPORTELLO

DECENTRATO E PUNTO INFORMATIVO

AZIONE 3

INFORMAZIONE PROTEZIONE

GIURIDICA E "dopo di noi"

AZIONE 4

FORMAZIONE PROTEZIONE

GIURIDICA E "dopo di noi"

AZIONE 5

INFORMAZIONE SINDACATI

PENSIONATI E PATRONATI

AZIONE 6

FORMAZIONE PROTEZIONE

GIURIDICA AREA DISAGIO PSICHICO

AZIONE 7

FORMAZIONE PROTEZIONE

GIURIDICA AREA DIPENDENZE

AZIONE 8 INTERAZIONE CON I PROFESSIONISTI

AZIONE 9 BANCA DATI

AMMINISTRATORI DI SOSTEGNO NOMINATI

AZIONE 10

MATCHING AMMINISTRATORI DI

SOSTEGNO VOLONTARI E BENEFICIARI

AZIONE 11

SOSTEGNO E AUTOMUTUOAIUTO

ADS NOMINATI

AZIONE 12

TRIBUNALE DI LECCO

AZIONE

13 FORMAZIONE

OPERATORI SOCIALI

AZIONE 14

CONVEGNO ADS

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16. Governance Rete dei soggetti aderenti Al protocollo di intesa preliminare alla definizione del presente progetto hanno aderito 11 associazioni di cui 6 dell’area disabilità: Federazione Coordinamento Handicap, A.F.I.N. – Associazione Famiglie ipo non vedenti, U.I.C.I. Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Associazione La Goccia, Associazione dei genitori de “La Nostra Famiglia”, Uniamoci contro il Pakinson,; 2 dell’area anziani: Auser ed Anteas; 2 del disagio psichico: Automutuoaiuto con l’Arte Teatro, Associazione L@ Casa; 1 dell’area dipendenze: Associazione comunità “Il Gabbiano”. La rete dei soggetti aderenti ha nominato quale ente capofila del progetto la Federazione Coordinamento Handicap Lecco. Comitato di Pilotaggio Il Comitato di Pilotaggio è composto da un gruppo ristretto di 5 membri, rappresentanti le 4 aree della fragilità, individuati dalla rete dei soggetti aderenti al Protocollo di Intesa: per la disabilità Federazione Coordinamento Handicap; per l’area anziani: Auser; per il disagio psichico: Automutuoaiuto con l’Arte Teatro; per le dipendenze: Associazione comunità “Il Gabbiano. Fa parte del Comitato di Pilotaggio il referente del progetto individuato dall’ente capofila. Il Comitato di Pilotaggio ha la funzione di: � raccogliere i bisogni delle persone fragili � progettare, realizzare le azioni da svolgere definendo i relativi compiti e

responsabilità tra le organizzazioni coinvolte � aggiornare le Associazioni aderenti al Protocollo d’Intesa � mantenere il raccordo con i Referenti del progetto regionale

Dopo la sottoscrizione del protocollo il Comitato di Pilotaggio si è riunito settimanalmente per redigere il progetto. Si è partiti dall’esperienza acquisita sul territorio dal Coordinamento Handicap e Solevol per allagarla, con il proficuo apporto dei partecipanti delle altre aree (anziani, dipendenze, disagio psichico), alla raccolta dei bisogni di tutte le aree della fragilità. Nella raccolta dei bisogni si sono tenuti presenti anche quelli legati alle persone e agli enti che si trovano a stretto contatto con il beneficiario e precisamente:

o amministratori di sostegno o Tribunale o Servizi Sociali

Coerentemente ai bisogni sono state progettate le relative azioni individuando i soggetti promotori. Il Comitato di Pilotaggio continuerà a svolgere il suo lavoro realizzando il coordinamento del progetto, monitorando e mettendo in atto percorsi valutativi sull’andamento del progetto.

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Raccordo con il tavolo interistituzionale Il Comitato di Pilotaggio si raccorda con il tavolo interistituzionale promosso dalla Provincia di Lecco e costituito da Provincia di Lecco, Asl provincia di di Lecco, CSV So.Le.Vol. Lecco, allargando così la rappresentatività dell’Associazionismo (si sono aggiunte 3 nuove aree di fragilità), con il proposito di segnalare le criticità, di individuare insieme agli Enti le soluzioni, di verificare l’andamento delle amministrazioni di sostegno sul territorio, affinché la rete dei soggetti che opera su questa tematica continui ad essere presente per raggiungere l’obiettivo di fornire alle persone fragili un supporto di qualità.