Una passeggiata a San Salvario 24/02/2014

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Una passeggiata a San Salvario 24/02/2014 Presentazione della 2I Scuola Media Fermi

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Una passeggiat

a a

San Salvario

24/02/2014

Presentazione della 2I

Scuola Media Fermi

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Il 24 febbraio 2014 siamo andati a spasso nel quartiere di San Salvario accompagnati dalla

nostra guida Monica di viaggi Solidali, per conoscere meglio le culture che ci vivono e i luoghi

dove si riuniscono le persone che appartengono ad esse.

Abbiamo scattato alcune foto che qui vi presentiamo.

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La stazione di Porta Nuova

Risale al 1861, anno in cui

iniziarono i lavori ad opera

dell’ingegnere Alessandro

Mazzucchetti. Da allora è il punto di partenza e di arrivo

di moltissime migrazioni.  

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La chiesa valdese

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La religione valdese nasce nel Medioevo, precisamente nel XII

secolo. La sua fondazione è da

attribuirsi a Valdo di Lione.É una confessione protestante

di matrice calvinista. Era seguita in genere da

contadini e poveri.Il tempio fu inaugurato nel

1853, costruito dall'architetto Luigi Formento e

dall'impresario Gastald.

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La chiesa cattolica filippina

La chiesa sorge accanto all’oratorio di San Luigi, per

volontà di Don Bosco, nel borgo San Salvario, dove

esisteva una forte concentrazione “del ceto popolare e povero”. Fu

bombardata il 13 agosto 1943. Oggi l’edificio è sede di un convitto universitario e di un oratorio, ed è diventato un

punto di riferimento e di accoglienza per la comunità

filippina e per gli altri immigrati che vivono nel

quartiere.

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“Vado alla chiesa filippina la domenica mattina, insieme alla mia famiglia, mamma,

papà, mia sorella Maria Daniella, i miei cugini.

Preghiamo insieme ad altre persone che però non

conosciamo ancora bene. Noi non cantiamo.

Dopo la preghiera i ragazzi stanno insieme in gruppi e

parlano. Io parlo con gli amici di quello che succede nella settimana, poi li vedo anche fuori dalla chiesa.Mi piace tanto andare in chiesa, perché mi diverto

con la mia famiglia e i miei amici”. (Danica Rose)

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La SinagogaLa sinagoga di Torino è il principale luogo di culto della comunità ebraica

della città. Il 16 febbraio 1884, venne inaugurata

dopo 4 anni di lavoro.Costruita da Enrico Petitti, la sala di preghiera può ospitare fino a 1400

persone.

L' edificio era molto decorato, di

dimensioni massicce a pianta

rettangolare, ma dopo il 20 novembre

1942 ci furono diversi

bombardamenti e nel 1949 fu ricostruita.

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Interno della Sinagoga

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I Phone Center

“I Phone center sono dei negozi

che ospitano cabine

telefoniche che gli stranieri

utilizzano per comunicare con

i loro parenti lontani”. (Hajar)

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Macellerie arabe

Secondo la tradizione araba, gli animali devono

essere coscienti al momento dell'uccisione

che deve essere procurata tagliando la

trachea e l'esofago, stando attenti che il dissanguamento sia

totale. Prima dell'uccisione si

pronuncia il nome di Dio, ovvero “Bismillah”.

La carne di maiale secondo il Corano è impura, difatti esso

dà informazioni precise su come deve essere l'animale in questione per poterlo definire

impuro.

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“La visita a San Salvario mi ha colpito molto, perché non sapevo che ci fossero

così tanti negozi di persone straniere con i loro

prodotti tipici. E’ una cosa molto bella per conoscere

usanze e cibi nuovi”. (Alessio )

Il mais I semi di

girasole(Romania

)

Un mercato cinese

Il mais

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Platanos (Sudamerica) E’ un un frutto tropicale.

ll platano fritto è un tipico street food molto apprezzato sia in

Africa che nei paesi dell'America del Sud. Può essere utilizzato,

fritto, come antipasto, contorno oppure dolce.

“Una tra le cose che mi ha colpito di più alla gita di S. Salvario sono i negozietti

alimentari di prodotti etnici.Una quantità di cibi colorati e molto

profumati, spezie , frutta e verdura dai nomi e dalle forme strane e molti prodotti in scatola di ogni genere.

Ho avuto la sensazione di entrare in una realtà parallela alla nostra, fatta di

un miscuglio di persone di colori e lingue diverse”.(Margherita)

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Inka Cola(Sudamerica)

E’una bevanda gassata molto popolare in America latina, originaria del Perù, pur non avendo la stessa fama delle

cola di proprietà delle multinazionali. Il suo sapore zuccherino è assimilabile

a quello di un chewing gum. Il suo colore è giallastro.

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La salsa guacamole era già conosciuta, preparata ed

apprezzata durante il periodo degli Aztechi. Gli ingredienti sono l’avocado, succo di lime,

e sale. Il pepe nero, che tuttora è ingrediente

fondamentale per ottenere un autentico guacamole, al tempo

degli Aztechi non era conosciuto.

Avocado (Sudamerica)

Il guacamole viene solitamente accompagnato con tortilla chips e servito con altri piatti della cucina

messicana, più comunemente piccanti, ma è

ottima anche con carne o pesce alla griglia.

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Noodles (Cina)

Secondo molti, i cinesi sarebbero stati i primi a inventare la pasta. La

cucina cinese offre dunque molte ricette con

paste di diverso tipo: noodles, vermicelli di soia

o riso, gnocchi di riso e così via.

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Il ristorante peruviano

La cucina peruviana

Il Perù è il paese con il

maggior numero di

piatti tipici. I piatti

principali sono: il

ceviche, il pollo a la brasa

e la chifa.

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E’ un piatto diffuso e

dichiarato Patrimonio

Culturale della Nazione. È

composto da pesce a pezzetti,

succo di lime, cipolla rossa, peperoncino e

sale.

Il Cheviche

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Pollo alla brasaè uno dei maggiori piatti consumati

in Perù. Consiste in un pollo eviscerato,

macerato in una marinata e poi cotto alla brace.

La Chifa

è un termine utilizzato in Perù per riferirsi alla

fusione della cucina peruviana e quella

cinese.

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Chiesa cattolica Ss. Pietro e Paolo

Largo Saluzzo, oltre ad essere luogo bellissimo per i palazzi

che vi si affacciano ad ovest, è famosa per la chiesa cattolica dedicata ai Ss. Pietro e Paolo. La prima pietra fu posta nel

1863, due anni dopo ci fu l’inaugurazione. Lo stile della

parrocchia, che da molti anni è retta da don Piero Gallo, è

greco, con facciata bizantina. Il disegno lo si deve all’ingegner

Carlo Velasco.

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Prodotti sudamericani

Il platano è un un frutto tropicale. Appartenente al genere Musa, insieme ad una quarantina di altre specie, il Platano (Musa sapientum, Musa paradisiaca) fa parte della famiglia delle banane.

“Abbiamo fatto

merenda con Inka Cola e semi di

girasole, mentre

Monica ci raccontava alcune tradizioni rumene…”

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La leggenda delle uova colorate

La Pasqua In Romania a Pasqua si usa dipingere

le uova di rosso e di nero per ricordare le sofferenze di Gesù Cristo

sulla croce, ma si fanno anche colorate (giallo, verde, blu) per

essere in sintonia con la primavera.

Tradizioni rumene

La storia dice che la Vergine Maria con un gruppo di donne si recò sotto la croce su cui era inchiodato Gesù,

portando con sé del cibo, tra cui delle uova. Il sangue che cadeva dai piedi

di Cristo, toccando le uova le impregnò del proprio colore.

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“Tra tutte le cose che abbiamo visto quella che mi ha colpita di più è che in Romania a Pasqua le

uova non sono di cioccolato, ma sono vere

proprie uova bollite e dipinte con dei coloranti

appositi.Penso che questa cosa

sia molto creativa e anche io quest’anno

voglio provare a farlo”. (Martina)

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Usanze RumeneAsciugamani

ricamati

Secondo la tradizione, l'immagine del Salvatore è apparsa miracolosamente

su un asciugamano durante la sua vita

terrena, per aiutare un uomo sofferente.

“Dopo essersi lavato il volto si asciugò con un asciugamano su cui

apparve la sua immagine. Il telo fu inviato al re Abgar che guarì

dalla lebbra. Per questo questi asciugamani riccamente ricamati sono posti nell'angolo delle icone

nelle case”. (Daniel)

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La Moschea

E’ il luogo di preghiera per i fedeli dell'Islam.

Il muezzin, (dall'arabo muādhdhin) invita alla preghiera dall'alto di una costruzione a torre (minareto, dall'arabo manār, "faro"), mediante un suo richiamo rituale salmodiato (adhān),

Per le necessità della purificazione, sia all'interno sia nelle immediate adiacenze della moschea è spesso

presente una fontana.

Le posizioni della preghiera

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La Sala di preghiera islamica"Omar Ibn Al

Khattab"

A Torino non c’è una vera e propria moschea, ma alcune

sale di preghiera, tra cui quella di via Saluzzo. Rispetto

ad una moschea mancano i minareti e la fontana, ma ci

sono tutti gli elementi fondamentali per la preghiera.Le scarpe si

lasciano fuori…

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Mihrāb da qui, l'imām, in

piedi, guida la preghiera.

E’ rivolto verso la Kaaba.

mMinbar il trono per la preghiera del

venerdì.

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L’orologio è importante per rispettare il

tempo della preghiera.

Il Corano è il libro di Maometto a cui è stato rivelato in un periodo

di 23 anni. Per il musulmano esso

rappresenta un po’ quello che la Bibbia rappresenta per il

cristiano, egli ha l’obbligo di studiarlo e di obbedire ad esso.

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Il musulmano prega inginocchiato per terra, perché tutti devono essere

uguali davanti ad Allah.Sui pavimenti delle moschee vengono

messi dei tappeti per rendere più caldo e morbido il pavimento;

sopra di essi a volte ci sono delle strisce di scotch per aiutare i fedeli a

disporsi in file ordinate durante la preghiera.

“C’è un televisore per seguire la preghiera da una sala all’altra, dato

che quella degli uomoni è in via Saluzzo e quella

delle donne in via Berthollet”. (Hajar)

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“Questa uscita didattica mi è stata molto utile perché ho potuto

conoscere le diverse etnie che ci sono nelle diverse zone della città”.

(Matilde)

“Della visita a San Salvario mi è piaciuto molto poter confrontare le

tradizioni cattoliche con quelle delle altre diverse etnie”. (Elisa)

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La musica di questa presentazione è

Lachaim di Kevin MacLeod (incompetech.com) Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0http://creativecommons.org/licenses/by/3.0/