Una panoramica per l'accesso ai finanziamenti dell'Unione ... cammini... · Obiettivi e risorse...
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Commissione europeaRappresentanza in Italia
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Una panoramica per l'accesso ai finanziamenti dell'Unione Europea
di Vittorio CalapriceRappresentanza in Italia della Commissione europea
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I finanziamenti UE in 4 passaggi
١. Da dove vengono i “fondi UE” ?:il Bilancio ٢. Chi li gestisce ?: i finanziamenti a c.d.
gestione indiretta e a c.d. gestione diretta٣. Come si gestiscono ?: esempi di tecniche
di europrogettazione٤. Dove si trovano le informazioni?: siti web,
contatti e reti di informazione
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Quali sono le sfide a cui l'UE dovrà far fronte nel prossimo decennio?
Europa 2020 e le 7 iniziative faro
1. L'Unione dell'Innovazione2. Youth on the move 3. Un'agenda europea del digitale 4. Un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse5. Una politica industriale per la crescita verde6. Un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di
lavoro7. Piattaforma europea contro la povertà
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Obiettivi e risorse della nuova programmazione 2007-2013
Per il nuovo ciclo di programmazione 2007-2013 alla politica di coesione è stato dedicato il 35,7% dell’intero bilancio dell’Ue (oltre 347 miliardi di euro) al fine di
realizzare tre grandi obiettivi:
Convergenza Competitività regionale e occupazioneCooperazione territoriale europea
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i Fondi strutturali
I Fondi strutturali e il Fondo di coesione sono gli strumenti di intervento finanziario della politica regionale dell’Unione europea che punta a equiparare i diversi livelli di sviluppo tra le regione e tra gli Strati membri.
Nelle nuova programmazione 2007-20013 sono 3 i Fondi strutturali:
il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), istituito nel 1975. Esso finanzia la realizzazione di infrastrutture e investimenti produttivi che generano occupazione soprattutto nel mondo delle imprese;
il Fondo sociale europeo (FSE), istituito nel 1958, favorisce l’inserimento professionale dei disoccupati e delle categorie sociali più deboli, finanziando in particolare azioni di formazione
Il Fondo di coesione, istituito nel 1993, rivolto alle regioni con forti deficit nel settore ambientale e nei trasporti
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PRINCIPI DI INTERVENTO (1)
I fondi dell’Unione europea possono essere impiegati dagli Stati membri e dalle regioni solo se gli interventi proposti rispondono ad alcuni principi fondamentali:
1. Complementarità, coerenza e conformità, devono essere complementari alle priorità nazionali, regionali e locali, coerenti con il Quadro Strategico Nazionale e conformi ai trattati europei.
2. Partenariato, devono essere realizzati in partenariato con le autorità regionali e gli enti locali, nonché con le parti economiche e sociali, con la società civile, con le organizzazioni per la tutela dell’ambiente e per la difesa delle pari opportunità.
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PRINCIPI DI INTERVENTO (2)
3. Sussidiarietà e proporzionalità, l’Unione interviene solo laddove un’azione può essere meglio realizzata a livello europeo piuttosto che a quello nazionale, regionale e locale e deve scegliere l’intervento più adeguato al perseguimento degli obiettivi fissati.
4. Gestione condivisa, gli Stati membri e la Commissione condividono la responsabilità del controllo finanziario sulle modalità di utilizzo dei fondi.
5. Addizionalità, i Fondi strutturali non possono sostituirsi alla spesa pubblica nazionale: ciò significa che sono sempre in aggiunta al finanziamento degli Stati
6. Pari opportunità per donne e uomini, un principio che deve essere garantito in tutte le fasi della gestione dei fondi.
7. Sviluppo sostenibile, un principio fondamentale per garantire tutela dell’ambiente e sviluppo economico.
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Tre nuovi obiettivi
I Fondi strutturali e gli strumenti finanziari dell’Ue incentreranno gli interventi futuri su 3 obiettivi/priorità:
CONVERGENZACOMPETITIVITA’ REGIONALE ED OCCUPAZIONECOOPERAZIONE TERRITORIALE
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Obiettivo CONVERGENZAPunta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni meno sviluppate dell'Ue attraverso il miglioramento delle condizioni di crescita e di occupazione. Questo obiettivo viene finanziato tramite il FESR, il FES e il Fondo di coesione. Ad esso è destinato l'81,5 % del totale delle risorse disponibili
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Obiettivo COMPETITIVITA’
Mira ad anticipare i cambiamenti economici e sociali, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente e lo sviluppo di mercati del lavoro anche nelle regioni non oggetto dell'obiettivo "convergenza". Esso è finanziato tramite il FESR e il FSE e assomma il 16% del totale delle risorse disponibili
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Obiettivo Cooperazione territoriale
Ha lo scopo di migliorare la cooperazione a livello transfrontaliero, transnazionale e interregionale nei settori che riguardano lo sviluppo urbano, rurale e costiero, lo sviluppo delle relazioni economiche e la messa in rete delle Pmi. Tale obiettivo è finanziato tramite il FESR e rappresenta il 2,5 per cento del totale delle risorse disponibili
Cooperazione transfrontaliera
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Orientamenti Strategici per la Coesione
QUADRO STRATEGICO NAZIONALE
(QSN)
Documenti strategici
preliminari
Regioni Amministrazioni centrali
Nella prima fase (tra il 2005 e l’inizio del 2007) ciascuna Regioneinsieme con il complesso delle Amministrazioni centrali, hanno predisposto un proprio documento strategico preliminare
procedura c.d. bottom up
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Il QSNIn base agli Orientamenti Strategici della Comunità per la
Coesione, ogni Stato membro ha presentato un “Quadro strategico nazionale” (QSN).La proposta
italiana di QSN 2007-2013 è stata approvata dalla Commissione europea nel luglio 2007.
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I Piani operativi
I Programmi Operativi (PO) sono documenti proposti dagli Stati e dalle Regioni alla Commissione europea - dopo l’approvazione dei QSN - per articolare le priorità di sviluppo con i Fondi strutturali.
La Commissione valuta ogni programma proposto per verificare che esso contribuisca a realizzare gli obiettivi e le priorità indicate dal Quadro di riferimento strategico nazionale e dagli Orientamenti Strategici della Comunità per la Coesione.
Nuova regola per semplificare la gestione finanziaria dei fondi
un Programma Operativo = un Fondo strutturale( si passa dunque da PO plurifondo a PO monofondo )
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Pon – Por - Poin
Il ciclo di programmazione 2007-2013 per l’Italia prevede 66 PO. I Programmi Operativi possono essere:• nazionali (PON), in settori con particolari esigenze di
integrazione a livello nazionale, la cui Autorità di Gestione è una Amministrazione Centrale (5 FESR, 3 FSE);
• regionali (POR), multisettoriali, riferiti alle singole regioni gestiti dalle Amministrazioni Regionali. Per ciascuna regione c’è un POR FESR e un POR FSE (21 FESR, 21 FSE);
• interregionali (POIN), su tematiche quali energia, attrattori culturali naturali e turismo in cui risulta efficace un’azione coordinata fra regioni in grado di realizzare economie di scala e di scopo; gestiti dalle regioni, con la partecipazione di centri di competenza nazionale o Amministrazioni centrali (2 FESR).
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Gestione controllo sorveglianza dei FondiPer ogni programma operativo, lo Stato o la Regione nomina:
• un'autorità di gestione (un'autorità pubblica o un organismo pubblico o privato nazionale, regionale o locale che gestisce il programma operativo);
• un'autorità di certificazione (un'autorità o un organismo pubblico nazionale, regionale o locale che certifica le basi di spesa e le domande di pagamento prima del loro invio alla Commissione);
• un'autorità di audit (un'autorità o un organismo pubblico nazionale, regionale o locale incaricato della verifica del funzionamento efficace del sistema di gestione e di controllo).
un comitato di sorveglianza, istituito dallo Stato membro per ciascun programma operativo
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I finanziamenti c.d. a gestione diretta 2007-2013
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Gli Strumenti diretti di gestione dei fondi
Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea - GUUE (Serie L) vengono pubblicate le decisioni di adozione dei programmi comunitari
Si tratta quasi sempre di programmi pluriennali
Tutte queste linee di finanziamento prevedono la costituzione di partenariati tra uno o più paesi
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Dall’idea alla presentazione del progetto
E’ importante prima lavorare su un’idea progettuale e solo dopo ricercare la linea di finanziamento più adatta
Individuata l’idea occorre dotarsi dei seguenti strumenti:
Decisione di approvazione del programma (Gazzetta UE serie L)
Testo del bando (Gazzetta UE serie C)
Guida per i candidati (Sito Web DG)
Formulario (Sito Web DG)
Eventuale ulteriore documentazione disponibile sul sito dedicato al programma
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Per ulteriori informazioni
Rappresentanza in ItaliaCOMMISSIONE EUROPEA
Via IV Novembre, 149 – 00187 ROMA