Lazio "Terra dei Cammini": presentazione della Proposta di Legge

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L’ECONOMIA DELLA BELLEZZA

• 102 milioni visitatori in Italia di aree naturali

• 47% dei turisti sceglie la vacanza natura per le attività sportive: il biking (29%), il trekking (25%) e l'escursionismo (24%).

• 3 europei su 10 scelgono luoghi legati alla natura (+ 4% rispetto al 2012).

• In Italia il settore sportivo è in crescita con 5 milioni di turisti (molti i giovani) che fanno ogni anno 12 milioni di viaggi(75 milioni di notti fuori casa)

IL LAZIO PUÒ ESSERE UNA TERRA DI CAMMINI?

LE STRADE CONSOLARI DI ROMA

• La viabilità antica: le grandi vie consolari Aurelia, Cassia, Flaminia, Salaria, Tiburtina, Casilina e Appia,

• Le vie che collegavano Roma alle altre città laziali: Ardeatina, Latina, Nomentana, Prenestina, Tuscolana, Labicana

• Altri tracciati da Roma conducevano al mare: Via Ostiense, Via Portuense;

• Altre vie correvano verso i centri coevi di Roma repubblicana e imperiale: – Via Amerina, Via Campana

I CAMMINI DI FEDE

• Cammino delle Abbazie il tragitto che San Benedetto effettuò tra gli anni 525-529 per recarsi da Subiaco a Montecassino

• Cammino di S. Francesco da Assisi a Roma passando per Rieti. Il tragitto che fece più volte San Francesco tra il 1223 e il 1226

• Cammino di S. Benedetto da Norcia a Montecassino per 310 km

• La Via Benedicti: sulle orme del Santo, da Norcia passando per la Sabina, la Ciociaria e Roma nel Lazio, il viaggio si conclude in Molise, a Rocchetta al Volturno

•  Via Francigena del Nord e del Sud, conduceva dall'Europa centrale, in particolare dalla Francia, a Roma (città santa), Santiago de Compostela e Gerusalemme

CAMMINI STORICI DEL LAZIO

• La linea Gustav la fortificazione costruita dai tedeschi nel 1943 per difendere la Penisola dall'avanzata degli Alleati verso Roma

• Il Percorso della Battaglia: percorso storico-artistico che prende il via nei pressi del Cimitero polacco di Cassino

SENTIERI DEL LAZIO

• Viterbese settentrionale 

• Viterbese meridionale - Provincia Romana

• Sabina                           • Reatino                          • Provincia Romana         • Ciociaria                         • Lepini                             • Cassinate                       • Ausoni-Aurunci  

COME METTERE INSIEME QUESTO PATRIMONIO ?

Con la prima legge quadro del sistema escursionistico laziale

A COSA SERVE UNA LEGGE SUI SENTIERI DEL LAZIO?

• Coniugare la forte attrattività internazionale della Capitale con il patrimonio delle province. Un ridisegno dei flussi di visitatori

• Per rispondere alla ricerca di un turismo diverso

• Collegare la rete di Cammini del Lazio con il Sentiero Europeo E1 e con le Reti Escursionistiche Regionali di Umbria, Toscana, Marche ed Emilia Romagna.

DANIELA BIANCHI CONSIGLIERA REGIONALE GRUPPO

PERCHE’ UNA LEGGE SUI SENTIERI DEL LAZIO?

• Identificare e riconoscere il valore culturale e ambientale dei sentieri della Regione Lazio dentro una rete escursionistica regionale

• Coordinare tutte le attività economiche connesse al fenomeno del “turismo naturalistico” e dell’escursionismo per sviluppo dei territori dell’entroterra

• Riconoscimento della pubblica utilità: inserimento dei percorsi escursionistici fra gli elementi per la pianificazione territoriale e locale.

DANIELA BIANCHI CONSIGLIERA REGIONALE GRUPPO

A COSA SERVE LA LEGGE?

• Identifica gli strumenti di tutela e valorizzazione dei percorsi e i soggetti deputati alla programmazione

• Mette a sistema le attività di manutenzione: riconoscimento attività dei volontari dentro regole certe ed interventi non estemporanei

• Favorisce la creazione e formazione delle guide escursionistiche e dei narratori di comunità per il carattere significativo della tradizione orale

• Accesso alla rete escursionistica anche a cittadini con disabilità che, al pari degli altri, mediante strutture e mezzi idonei.

DANIELA BIANCHI CONSIGLIERA REGIONALE GRUPPO

DANIELA BIANCHI CONSIGLIERA REGIONALE GRUPPO

Conoscere, valorizzare e tutelare il patrimonio escursionistico regionale, sia al fine della fruizione e dello sviluppo sostenibile dei territori soggetti a maggior

criticità economico-sociale che quale infrastruttura viaria necessaria alla

gestione, al controllo, alla fruizione ed alla valorizzazione delle aree naturali, rurali

e periferiche del territorio regionale.

QUALI OBIETTIVI?

NASCE LA REL

• Rete Escursionistica del Lazio Insieme delle strade consolari, cammini, sentieri, strade carrarecce, piste ciclabili, mulattiere, tratturi, ed in generale della viabilità minore extraurbana rientrante nei Percorsi Escursionistici

• Catasto dei Cammini Possono fare parte della REL solo percorsi regolarmente segnalati e mantenuti (solo per brevi tratti insistente anche tipologie di strade diverse)

DANIELA BIANCHI CONSIGLIERA REGIONALE GRUPPO

DIFESA DEI PERCORSI

Cambio della destinazione d'uso dei percorsi solo in presenza di condizioni e circostanze di peso pari all’interesse pubblico che li connota.

DANIELA BIANCHI CONSIGLIERA REGIONALE GRUPPO

IDENTIFICARE I SENTIERI STORICO-CULTURALI

• la Via Francigena, • la Via Benedicti • il Cammino di San Benedetto • il Cammino di Francesco • la Via Amerina • la Via Lauretana

Caratteristiche altri sentieri storico-culturali • Avere almeno cinquant’anni • Aver svolto in passato la funzione

di via di comunicazione pedonale tra centri abitati e tra questi e le zone di pascolo, coltivazione e itinerari religiosi.

SEGNALETICA UNICA

• Una sola tipologia di segnaletica per la rete inserita nel catasto della REL

• Segnaletica omologata a quella del Club Alpino Italiano

CHI GESTIRA’ LA REL?

REGIONE (in collaborazione con enti locali, Enti Parco, Associazioni) • Gestione coordinata della REL, • Aggiorna il Catasto • Programma piano triennale • Sostiene economicamente

interventi

COORDINAMENTO TECNICO CENTRALE REL Composto da Associazioni e organizzazioni che si occupano della cura e della conservazione di questo Patrimonio regionale.

CHI GESTIRA’ LA REL?

COMUNI • Gestione ordinaria attività sulla

propria sezione di REL, • Realizza programma annuale di

manutenzione ordinaria • Invia alla Regione le proposte di

modifica e di nuovi inserimenti • Proposte modifiche al Programma

triennale di interventi straordinari sulla Rete.

CONSULTA TERRITORIALE REL • L’attività dei Comuni è

supportata dalla Consulta territoriale della REL, con compiti di consulenza e proposta.

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI

• In linea con altre programmazioni regionali, tra i quali il Piano Turistico Triennale

• Sostiene l’attività non ordinaria di sviluppo, manutenzione e promozione della REL

• Finanzia sia azioni promo-turistiche e di sviluppo economico del territorio

QUALI RISORSE?

• Piano triennale del turismo (22 mil. )

• Programmazione UE 2014-2020

• Piano straordinario “Giubileo della Misericordia”