Una invenzione speciale - Ancorainclasse · 2015. 4. 25. · Prima di tutto ho preso la piegatubi e...

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Il mio carrello non è molto sofisticato. Prima di tutto ho pensato:" Come alleggerirmi le spalle quando ritorno da scuola ?" Allora l'estate scorsa con mio padre partendo da 3 insignifi- canti tubi di ferro zinca- to ho iniziato a costruir- lo. Gli attrezzi che ho usato sono: una piegatu- bi, una tagliatubi una saldatrice ad elettrodi rutilici, un martello un'incudine, una morsa, delle chiavi inglesi e un frullino. Prima di tutto ho preso la piegatubi e ho fatto 2 rettanoli uno 40×80 cm e uno 50×80 piegando i tubi di ferro. Poi ho tagliato 6 asticel- le di ferro lunghe 30 cm e altre due lunghe 76 cm. Dopo ho saldato 4 asticelle agli angoli del rettangolo più piccolo e le altre 2 a metà dei lati più lunghi del rettango- lo. Dopo di che ho preso le aste più lunghe e le ho saldate parallele di 5 cm ai lati più lunghi del rettangolo più grande. Poi ho sovrapposto i due rettangoli e ho sal- dato le asticelle al ret- tangolo più grande. Alla fine è venuto un paralle- lepipedo con due alette La mia bici speciale Una invenzione speciale .......... in basso. Poi con il frulli- no ho tagliato 4 quadratini di ferro che ho appiattito bene con il martello e l'in- cudine che poi ho saldato alle alette del parallelepi- pedo. Dopo ai quadratini ho montato le ruote con la chiave Continua …...Una invenzione speciale MARZO/Aprile 2015 Volume 1, Numero 1 Una invenzione speciale 1 Il mio cane 2 Ma che bella passeggiata 2 Charlie ..il mio pappagallo 3 Il Regno d’Italia 3 La festa del π 4 Montecassino 4 Sommario: Notizie di rilievo: Il regno d’Italia Foto della visita a Montecassino Scritto da BEST PIO www.ancorainclasse.it Ambiente di apprendimento permanente on-line

Transcript of Una invenzione speciale - Ancorainclasse · 2015. 4. 25. · Prima di tutto ho preso la piegatubi e...

  • Il mio carrello non è

    molto sofisticato. Prima

    di tutto ho pensato:"

    Come alleggerirmi le

    spalle quando ritorno da

    scuola ?" Allora l'estate

    scorsa con mio padre

    partendo da 3 insignifi-

    canti tubi di ferro zinca-

    to ho iniziato a costruir-

    lo. Gli attrezzi che ho

    usato sono: una piegatu-

    bi, una tagliatubi una

    saldatrice ad elettrodi

    rutilici, un martello

    un'incudine, una morsa,

    delle chiavi inglesi e un

    frullino. Prima di tutto

    ho preso la piegatubi e

    ho fatto 2 rettanoli uno

    40×80 cm e uno 50×80

    piegando i tubi di ferro.

    Poi ho tagliato 6 asticel-

    le di ferro lunghe 30 cm

    e altre due lunghe 76

    cm. Dopo ho saldato 4

    asticelle agli angoli del

    rettangolo più piccolo e

    le altre 2 a metà dei lati

    più lunghi del rettango-

    lo. Dopo di che ho preso

    le aste più lunghe e le

    ho saldate parallele di 5

    cm ai lati più lunghi del

    rettangolo più grande.

    Poi ho sovrapposto i

    due rettangoli e ho sal-

    dato le asticelle al ret-

    tangolo più grande. Alla

    fine è venuto un paralle-

    lepipedo con due alette

    La mia bici speciale

    Una invenzione speciale ..........

    in basso. Poi con il frulli-

    no ho tagliato 4 quadratini

    di ferro che ho appiattito

    bene con il martello e l'in-

    cudine che poi ho saldato

    alle alette del parallelepi-

    pedo. Dopo ai quadratini

    ho montato le ruote con la

    chiave

    Continua …...Una invenzione speciale

    MARZO/Aprile 2015

    Volume 1, Numero 1

    Una invenzione specia le

    1

    Il mio cane 2

    Ma che be l l a

    passeggiata 2

    Char l i e . . i l mio

    pappagal l o 3

    I l Regno d’Ita l ia

    3

    La festa del π 4

    Montecassino 4

    Sommario:

    Notizie di rilievo:

    Il regno d’Italia

    Foto della visita a

    Montecassino

    Scritto da BEST PIO

    www.ancorainclasse.it

    Ambiente di apprendimento permanente on-line

  • Ciao

    Mi chiamo NonbankName60,

    possiedo un cane labrador di

    nome Tea; ha 7 mesi e com-

    bina un sacco di guai! Mi fa

    sempre compagnia e non

    smette mai di giocare. Il suo

    nome deriva dal mio primo

    cane: Teo.Ovviamente leg-

    gendo questo testo fino a que-

    sto punto si può pensare che

    io abbia due cani, ma, non è

    così!!!!!! Teo quando è arri-

    vato nella mia casa aveva tre

    mesi ,dormiva e giocava e

    pareva che gli piacesse la

    nostra abitazione. Tuttavia è

    stato con noi solamente per

    tre giorni, perché il terzo ,

    dopo che lo avevamo messo

    in una cesta in casa, con una

    comoda coperta sotto,

    all’improvviso ha cominciato

    a vomitare e lo abbiamo

    portato con urgenza dal vete-

    rinario. Per molto tempo è

    stato ricoverato in una clini-

    ca veterinaria . L’ultimo

    giorno di vita del mio ca-

    ne abbiamo deciso di andare

    a vederlo, sembrava felice,

    ma, il giorno dopo è mor-

    to alle 9:00 di mattina. E'

    stato il giorno più triste della

    mia vita. Per ricordare il mio

    amico venuto a mancare ho

    deciso di chiamare Tea il

    cucciolo che mi è stato, po-

    co dopo, regalato . Il mio

    cane si infila nei posti più

    improbabili

    Il mio cane……...

    Foto di Greta09

    Articolo scritto da

    Coscienza 2

    Per ricordare il mio

    amico venuto a mancare

    ho deciso di chiamare

    Tea il cucciolo che mi è

    stato, poco dopo,

    regalato

    Pagina 2 T i tolo not iz ia rio Volume 1, Numero 1

    Articolo scritto da

    Nonbankname60

    Ma che bella passeggiata ………………………….

    L'inaspettata visita fatta al

    campo da tennis davanti

    alla scuola,secondo me,è

    stata davvero bella e sti-

    molante,dato che ci sono

    andata con i miei compa-

    gni di classe. Ho avuto

    modo di ammirare un

    posto delizioso con pa-

    ce,tranquillità e silenzio,

    interrotto solo dal rumore

    delle racchette. Inoltre ho

    trovato i pesci del laghetto

    proprio carini,anche se

    l'attenzione era rivolta

    maggiormente alle tarta-

    rughe

  • Charlie… il mio pappagallo

    Continua…...

    17 Marzo 1861: Regno d’Italia

    Altare della patria

    Charlie è un simpatico

    pappagallino che io e la

    mia famiglia abbiamo

    comprato in Sicilia a

    luglio dell’anno scorso

    mentre eravamo in va-

    canza. Adora i semi di

    girasole, che purtroppo

    fanno male al fegato,

    quindi non gliene diamo

    troppi, lui è socievole

    con tutti, e saltella svo-

    lazzando dappertutto su

    chiunque vede, ma so-

    prattutto con mio fratel-

    lo maggiore, che ama

    gli animali e soprattutto

    gli uccelli. A Charlie

    piace molto l’acqua,

    infatti a volte si appog-

    gia sul rubinetto perché

    vuole che qualcuno lo

    apra per potersi fare“la

    doccia”, e una volta ba-

    gnato comincia a schiz-

    zare tutta acqua in giro

    e per asciugarsi si strofi-

    na sulle nostre magliet-

    te. Cinguetta in conti-

    nuazione quando vede

    qualcuno e non lo tira

    fuori dalla sua gabbia e

    non c’è modo di farlo

    smettere!

    Charlie è un pappagallo

    davvero eccezionale!!!

    noscenze e competenze

    i n m a t e r i a d i

    «Cittadinanza e Costitu-

    z i o n e > > e

    s u l l ’ i n s e g n a m e n t o

    dell’inno di Mameli nel-

    le scuole”, è stata ap-

    provata l’istituzione del-

    la “Giornata nazionale

    dell’Unità, della Costi-

    tuzione, dell’inno e del-

    la bandiera” a cadenza

    annuale, con lo scopo di

    riaffermare e di consoli-

    dare l’identità nazionale

    attraverso il ricordo e la

    memoria civica. Dal

    mio punto di vista, fe-

    steggiare la ricorrenza

    del Regno d’Italia è

    molto importante so-

    prattutto per noi giovani

    che conosciamo ancora

    poco del nostro passato.

    Il 17 Marzo del 1861

    viene approvata la legge

    n.4671 con la quale Vit-

    torio Emanuele II pro-

    clamò la nascita del Re-

    gno d’Italia, assumen-

    dosi il titolo di re per sé

    e i suoi successori. Con

    la legge del 23 novem-

    bre 2012, n. 222, relati-

    va a l l e “ No rm e

    sull’acquisizione di co-

    delle canzoni che de-

    scrivono l’amore per

    l’Italia e le lotte che

    hanno dovuto affrontare

    i nostri antenati per ve-

    derla unita. Festeggiare

    l’Unità d’Italia dovreb-

    be anche ricordarci chi

    siamo e che se vogliamo

    Nel 2011 è stato il

    150esimo anniversario

    dell’Unità d’Italia, io

    avevo 10 anni ed ero

    alle elementari; mi è

    piaciuto moltissimo pre-

    parare una recita con le

    maestre e cantare insie-

    me ai miei compagni

    possiamo superare qua-

    lunque ostacolo e quindi

    anche a dare un po’ di

    speranza nonostante il

    brutto momento che

    l’Italia e gli Italiani stan-

    no vivendo in questo

    momento.

    Festeggiare l’Unità

    d’Italia dovrebbe anche

    ricordarci chi siamo e

    che se vog l iamo

    possiamo superare

    qualunque ostacolo

    Pagina 3 T i tolo not iz ia rio Volume 1, Numero 1

    Articolo scritto da Nick

  • professoressa, ci ha

    spiegato la nascita di

    questo simbolo e di que-

    sto numero. Lei ci ha

    raccontato la storia di

    Archimede, un grande

    personaggio nato a Si-

    racusa nel 287 a.c., e

    considerato anche dal

    grande Galileo “il mas-

    simo ingegno sovruma-

    no”, che la Terra abbia

    mai avuto . Wendel

    Noi alunni della 3°"D"

    della Scuola Media Sta-

    tale "Leonardo Da Vin-

    ci" di Colleferro, vener-

    dì 13 marzo abbiamo

    ricordato la nascita del

    "π" e del grande scien-

    ziato Archimede. Lo

    abbiamo festeggiato con

    una torta fatta dalla no-

    stra professoressa di

    matematica e abbellita

    in classe anche da noi

    alunni, disegnando il

    segno "π" con lo zuc-

    chero a velo. La nostra

    La FESTA DEL

    www.ancorainclasse.it Ambiente di apprendimento permanente

    La visita guidata al Monastero di Montecassino è

    stata davvero un'esperienza emozionante. Insieme ai

    miei compagni mi sono divertita molto ed ho appre-

    so molte cose interessanti. Ho cercato attraverso le

    foto che ho scattato , a ciò che mi ha colpito di più,

    di documentare questa bellissima giornata.

    La visita guidata al Monastero di Montecassino

    Esterno abbazia

    Stanza di San Benedetto Interno chiesa

    Album fotografico realizzato

    da Stella 11