Una folding che l'è tutta sbagliata, l'è tutta da rifare · meccanica, come ad esempio la...

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Una folding che "l'è tutta sbagliata, l'è tutta da rifare" La paradossale vicenda del fotografo Gino Mazzanobile, appassionato di tecniche fotografiche tradizionali, e del suo amico collaboratore Silvio Colombo, che ci raccontano la triste storia di una fotocamera folding del “Sig. A.G.” sbagliata... Silvio Colombo e Gino Mazzanobile con una loro splendida realizzazione: il BA.N.CO Gino Mazzanobile e Silvio Colombo sono due veri guru dell'auto costruzione artigianale di fotocamere medio e grande formato, dove per grande si intendono lastre fotosensibili al collodio e altre emulsioni. Hanno costruito fotocamere nei formati 24X36, Variformat, Panoramiche 6x18 cm, 4x5” con varianti al sistema Polaroid e fino al formato 8x10”. Gino Mazzanobile è fotografo con esperienza pluri decennale, autore di testi, fotografie, articoli sul fai da te fotografico, tecniche e immagini, sul suo sito www.ginomazzanobile.it che per fotografi legati alle tecniche "analogiche", è un vero vaso di Pandora. E' un esperto e geniale costruttore di fotocamere, utilizzando materiali "poveri", o comunque legno e perfino cartone per realizzare strumenti di alta fotografia. Silvio Colombo è un esperto di lavorazioni e manipolazione dei metalli, da anni collabora con Gino Mazzanobile per le parti delle fotocamere che riguardano l'ingegnerizzazione e la meccanica, come ad esempio la realizzazione del BA.N.CO, un banco ottico in puro rovere su

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Una folding che "l'è tutta sbagliata, l'è tutta da rifare"

La paradossale vicenda del fotografo Gino Mazzanobile, appassionato di tecniche fotografiche tradizionali, e del suo amico collaboratore Silvio Colombo, che ci raccontano la triste storia di una fotocamera folding del “Sig. A.G.” sbagliata...

Silvio Colombo e Gino Mazzanobile con una loro splendida realizzazione: il BA.N.CO

Gino Mazzanobile e Silvio Colombo sono due veri guru dell'auto costruzione artigianale di fotocamere medio e grande formato, dove per grande si intendono lastre fotosensibili al collodio e altre emulsioni. Hanno costruito fotocamere nei formati 24X36, Variformat, Panoramiche 6x18 cm, 4x5” con varianti al sistema Polaroid e fino al formato 8x10”.Gino Mazzanobile è fotografo con esperienza pluri decennale, autore di testi, fotografie, articoli sul fai da te fotografico, tecniche e immagini, sul suo sito www.ginomazzanobile.it che per fotografi legati alle tecniche "analogiche", è un vero vaso di Pandora. E' un esperto e geniale costruttore di fotocamere, utilizzando materiali "poveri", o comunque legno e perfino cartone per realizzare strumenti di alta fotografia. Silvio Colombo è un esperto di lavorazioni e manipolazione dei metalli, da anni collabora con Gino Mazzanobile per le parti delle fotocamere che riguardano l'ingegnerizzazione e la meccanica, come ad esempio la realizzazione del BA.N.CO, un banco ottico in puro rovere su

chassis 4x5” e 8x10”, con ottiche Voigtlander Braunschweig 1:4.5/18 cm su otturatore Compur e Schneider, 300/5.6 Symmar su otturatore Compound.Questa loro comune realizzazione è pubblicata sull'articolo: VINCE SEMPRE IL... BA.N.CO

Una folding tutta sbagliata...tutta da rifareParafrasando il celebre aforisma del grande corridore ciclista Gino Bartali, abbiamo dato il titolo all'articolo, in quanto i nostri due specialisti della fotografia di alto livello, si sono imbattuti in una folding che:"l'è tutta sbagliata, l'è tutta da rifare".

La folding “sbagliata” ricevuta dal fotografo Gino Mazzanobile

L'oggetto, misterioso per i non "addetti ai lavori" è una fotocamera artigianale di tipo folding, per folding si intende fotocamera basata per la gestione ottica, su un soffietto ripiegabile "a fisarmonica" (i due esperti perdoneranno il termine improprio, ma efficace...), al cui frontale viene fissato su piastra in legno un obiettivo, con otturatore centrale integrato.All'estremità opposta del soffietto c'è il “corpo” fotocamera, con nel retro una lastra fotosensibile, in questo caso al collodio, il volet scorrevole di oscuramento/impressione della lastra per la ripresa fotografica.Chi non è fotografo appassionato di tecniche antiche, alla vista di questi strumenti fotografici, penserebbe a un oggetto "vintage", frutto di qualche escursione in soffitte polverose o in negozi di antiquariato.Si tratta invece di costruzioni artigianali, opera di appassionati di questi strumenti che sono concettualmente le radici della fotografia come la conosciamo oggi, perchè è bene capire che una reflex digitale funziona con gli stessi principi di base, la differenza è solo “hardware

e software”.Ma costruire una folding artigianale, comporta alti livelli di competenza tecnica, qualità dei materiali eccellente, assemblaggi accurati, esattamente contrari a quanto viene mostrato nella folding artigianale, che vedete nell’immagine sopra e nel video di Gino Mazzanobile Camera Grande Formato al Collodio, in cui Silvio Colombo con un breve commento di Gino Mazzanobile fuori campo nel video, descrive le varie parti della fotocamera folding ricevuta da un tale “Sig. A.G.”, realizzata con un pressapochismo irritante, che avrebbe dovuto essere usata come strumento per riprese in grande formato al collodio.

Antefatto della vicenda, raccontato da Gino Mazzanobile"Mesi addietro ho preso accordi con il “Sig. A.G.”, in relazione ad uno scambio di servizi, sempre nel settore fotografico, e per la mia collaborazione avrei dovuto ricevere una fotocamera grande formato nelle misure 20x25 - 8X10 inc. pronta da usare, solo montando la mia ottica e le mie lastre in vetro da 3mm per le riprese al collodio umido con la tecnica: wet plate collodion.Tengo a precisare che io uso ritrarre su lastre di vetro, alluminio e plexiglass come supporto sensibile e utilizzo la mia lente dal generoso peso di quasi 1,5 kg."

Il video di Gino Mazzanobile, con la relazione di Silvio ColomboCamera Grande Formato al CollodioE' utile questo video paradossalmente per comprendere come non si realizza una folding artigianale, con una sconcertante congerie di strafalcioni realizzativi:Il soffietto si ripiega su se stesso impedendo una corretta diffusione della luce

A sinistra un soffietto ben realizzato, a destra il soffietto della folding “sbagliata”

Il soffietto a sinistra è ben supportato da stecche di legno a sostegno del materiale morbido nero esterno, quello destro del “Sig. A.G.” (rosso) ne è privo, con deformazione della forma tronco-piramidale corretta.Piastra portaobiettivo in cartone pressato leggero al punto da non reggere il peso di

un obiettivo da quasi 1,5 Kg

Un sistema di fissaggio del telaio posteriore inadeguato a garantire la tenuta ale infiltrazioni della lucePer completare l'opera le guide del volet inceppano il volet stesso, che per giunta gratta la lastra al collodio al passaggio, per contatto dell’alluminio con il vetro della lastra al collodio, in figura sotto.

Il video della fotocamera folding "sbagliata"Camera Grande Formato al Collodio

La morale della vicenda è che non si diventa artigiani della fotografia in un giorno e improvvisando, ma soprattutto che la serietà e l'onestà in tutti i campi, la fotografia artigianale è solo un esempio, è merce rara…

Silvio Colombo con una folding efficiente, ben realizzata e anche bella da vedere.

La folding che era stata promessa dal “Sig. A.G.” a Gino Mazzanobile

Le immagini già ad un occhio poco esperto di fotocamere artigianali (come chi scrive questo articolo), mostrano delle grandi differenze fra quanto il “Sig. A.G.” aveva promesso al sig. Mazzanobile e la realtà:- la fotocamera in figura sopra ha una piastra portaobiettivo dello stesso legno (sassofrasso) del resto dell’apparecchio, quella arrivata al sig. Mazzanobile ha una debole piastra in cartone pressato, inadeguata all’obiettivo da 1,5 Kg che dovrebbe ospitare- Il legno della fotocamera sopra è di buona qualità (verosimile sia sassofrasso come dichiarato dal “Sig. A.G.”). Al sig. Mazzanobile è arrivata una fotocamera in legno comune. Inoltre riscontriamo altre gravi incongruenze:- macchie sul soffietto che si accartoccia su se stesso impedendo il passaggio della luce - cuciture del soffietto raffazzonate

- molle del porta dorso deboli e incapaci di tenere il telaio- misura del foro porta ottica errata- mascherine portalastre che non rispettano le misure 13x18 - 18x24 - 20x25 richieste, rigate e mancanti dei bordini porta lastra.- cavalletto in legno specifico per questa folding, promesso più volte e mai consegnato

Millantare su InternetIl “Sig. A.G.” avrebbe potuto almeno testimoniare di aver sbagliato in buona fede, cercando di rimborsare il sig. Mazzanobile, oppure sostituendo la fotocamera. Non ha fatto niente di tutto questo, non risponde alle mail e comunicazioni varie del sig. Mazzanobile e si è reso irreperibile.Il limite della millanteria a nostro parere è abbondantemente superato, ai danni oltretutto di un fotografo esperto come il malcapitato sig. Mazzanobile, che si sente comprensibilmente preso in giro.

“L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”...Millantare se stessi e le proprie capacità utilizzando Internet come vetrina mendace, egregio “Sig. A.G.” e' arma a doppio taglio…Pubblichiamo, egregio “Sig. A.G.”, un video dove compare il nome Alessandro Gibellini per rendere di pubblico dominio lo stridente contrasto fra il sogno di alto artigianato fotografico, rappresentato in raffinate costruzioni su questo video pubblico e la triste realtà di questo articolo.La speranza è che lei “Sig. A.G.” decida di tornare sui suoi passi, ricompensando o rimborsando il Sig. Gino Mazzanobile, il che sarebbe un atto a suo onore…

Clic qui per il video: The Platinotypist - Alessandro Gibellini

''The Gibellini's Camera''