Tutta grigia la città

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MASSIMO TAGGIASCO U n secolo di calcio ufficiale ad Alessandria: un buon motivo per tingere di grigio tutta la cit- tà e vivere una giornata (ed una notte) di festa. Intendiamoci, di que- sti tempi ad Alessan- dria c’è ben poco da festeggiare, visto che l’unico motivo che ci rende famosi in tutta Italia è lo stato disa- stroso delle nostre fi- nanze pubbliche. Ep- pure, bisogna ripartire, bisogna guardare avan- ti e l’Orso Grigio è uno dei pochi motivi di or- goglio che ancora pos- siamo vantare. La squa- dra, che pure attraversa un momento non facile, appare in salute ed in grado di recitare un ruolo da protagonista per tutto il campionato. L’assetto societario, poi, sembra essere definiti- vamente approdato ad una struttura solida, in grado non solo di gestire il presente, ma anche di programmare seriamente il futuro. L’Orso continuerà a ruggire ancora a lungo ed il risanamento dei bilanci è la migliore ipoteca per un futuro che può solo vederci salire più in alto. Questo significa che, con una dirigenza indigena, siamo stati capaci di dare vita a qualcosa di solido, serio e rispettabile. Quindi l’attuale ricorrenza è un modo per guardare al passato, per costruire un avvenire degno della nostra storia. Ci piace l’idea di coinvolgere tutta la città nell’amore per la nostra squadra: Alessandria può e deve tornare ad essere una delle realtà trainanti del Piemonte. Lo sia- mo sempre stati, dob- biamo tornare ad es- serlo, smettendo an- che di piangerci ad- dosso, sfruttando tutte le nostre risorse e ca- pacità, che non sono poche. Alessandria con l’Alessandria per- ché il calcio deve ri- darci l’orgoglio della nostra appartenenza, delle nostre origini, del nostro stare insie- me. Incominciamo, quindi, a riempire il Mocca- gatta per dare senso ad una festa che deve farci ri- cordare qual è la nostra storia, rendendoci respon- sabili del nostro futuro. Alessandria siamo noi. Hurrà Grigi! Un giorno di festa per celebrare i 100 anni dalla prima partita ufficiale dell’Alessandria Calcio Un giorno di festa per celebrare i 100 anni dalla prima partita ufficiale dell’Alessandria Calcio SABATO 27 OTTOBRE 2012 PER LE VIE DEL CENTRO DI ALESSANDRIA E ALLO STADIO MOCCAGATTA 10 / Una partita lunga 100 anni Ore 12.30 - 14.30 / Mezzogiorno Grigio Gii Durante il pomeriggio e nel dopo cena Grey Party Città di Alessandria U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA Provincia di Alessandria Media partner: Quindicinale di calcio... e non solo Diffusione gratuita GARANZIA 5 ANNI Km 100.000 ABS+EBO - ESP con sistema antiribaltamento - Sistema di assistenza partenza in salita - Doppio Climatronic a zone - Cruise Control con comandi al volante - Navigatore con GPS a supporto vocale - Impianto audio stereo con lettori CD/mp3, iPod, presa USB, 4 altoparlanti - Ruote in lega da 17 pollici - Bluetooth - Display Touchscreen da 6” a colori - Sensori di parcheggio posteriori - Comandi radio al volante - Fari con follow-me System - Sistema “Start and stop” - Fari fendinebbia - Luci di posizione LED - Fari aggiuntivi per visione laterale in curva - Pneumatici da P235/65 R17 - 3 prese di corrente 12V - Vetri azzurrati antiriflesso - Tergicristallo aut. con sensore pioggia - Emissioni CO2 gr/km ciclo combinato 186 (4WD) e 173 (2WD) - Consumo ciclo medio combinato 7,0 (4WD) e 6,5 (2WD) MAHINDRA XUV 500 W8 (4x2/4x4) Autovettura - 5 porte - 7 posti - Motore TDI - Common Rail 2.2 16v. OFFERTA LANCIO a partire da 22.932 Euro OFFERTA LANCIO a partire da 22.932 Euro PROVA E DIMOSTRAZIONE IN SEDE ALESSANDRIA Via del Lavoro 33 (zona D3) Tel. 0131 249411 • Fax 0131 240904 [email protected] • www.seatnordauto.it Concessionaria Mahindra per tutta la provincia di Alessandria NordAutosrl MAHINDRA THAR 2500 CRDE TDI COMMON-RAIL 4WD Colore argento. Listino 18.500 Prezzo offerta 12.500 MAHINDRA BOLERO DC 2500 4WD Colore argento. Listino 17.800 Prezzo offerta 12.500 MAHINDRA GOA DC 2200 4WD ABS e airbag, col. argento. Listino 22.800 Prezzo offerta 18.500 km 0 Anno IV n.17 Direttore Massimo Taggiasco 26 ottobre 2012 Tutta grigia la città!

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Alessandria-Castiglione

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Page 1: Tutta grigia la città

MASSIMO TAGGIASCO

Un secolo di calcio ufficiale ad Alessandria: unbuon motivo per tingere di grigio tutta la cit-tà e vivere una giornata

(ed una notte) di festa.Intendiamoci, di que-sti tempi ad Alessan-dria c’è ben poco dafesteggiare, visto chel’unico motivo che cirende famosi in tuttaItalia è lo stato disa-stroso delle nostre fi-nanze pubbliche. Ep-pure, bisogna ripartire,bisogna guardare avan-ti e l’Orso Grigio è unodei pochi motivi di or-goglio che ancora pos-siamo vantare. La squa-dra, che pure attraversaun momento non facile,appare in salute ed ingrado di recitare unruolo da protagonistaper tutto il campionato.L’assetto societario, poi,sembra essere definiti-vamente approdato aduna struttura solida, in grado non solo di gestire ilpresente, ma anche di programmare seriamente ilfuturo. L’Orso continuerà a ruggire ancora a lungoed il risanamento dei bilanci è la migliore ipoteca

per un futuro che può solo vederci salire più in alto.Questo significa che, con una dirigenza indigena,siamo stati capaci di dare vita a qualcosa di solido,serio e rispettabile. Quindi l’attuale ricorrenza è un

modo per guardare alpassato, per costruireun avvenire degno dellanostra storia. Ci piacel’idea di coinvolgeretutta la città nell’amoreper la nostra squadra:Alessandria può e devetornare ad essere unadelle realtà trainantidel Piemonte. Lo sia-mo sempre stati, dob-biamo tornare ad es-serlo, smettendo an-che di piangerci ad-dosso, sfruttando tuttele nostre risorse e ca-pacità, che non sonopoche. Alessandriacon l’Alessandria per-ché il calcio deve ri-darci l’orgoglio dellanostra appartenenza,delle nostre origini,del nostro stare insie-

me. Incominciamo, quindi, a riempire il Mocca-gatta per dare senso ad una festa che deve farci ri-cordare qual è la nostra storia, rendendoci respon-sabili del nostro futuro. Alessandria siamo noi.

Hurrà Grigi!

Un giorno di festa per celebrare

i 100 anni dalla prima partita

ufficiale dell’Alessandria Calcio

Un giorno di festa per celebrare

i 100 anni dalla prima partita

ufficiale dell’Alessandria Calcio

SABATO 27 OTTOBRE 2012PER LE VIE DEL CENTRO DI ALESSANDRIA E ALLO STADIO MOCCAGATTA

10 / Una partita lunga 100 anni Ore 12.30 - 14.30 / Mezzogiorno GrigioG i i

Durante il pomeriggio e nel dopo cena

Grey Party

Città di AlessandriaU.S. ALESSANDRIACALCIO 1912

DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA

Provincia di Alessandria

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Anno IV n.17 Direttore Massimo Taggiasco 26 ottobre 2012

Tutta grigia la città!

Page 2: Tutta grigia la città

HURRÀ GRIGI2 anno 4 n. 17

L’Alessandria sta indubbia-mente attraversando unmomento no...

«I numeri dicono così, con unbilancio di un punto nelle ultimetre partite.»

A cosa imputi questa involu-zione?

«Le cause sono diverse, dallasterilità in attacco alla mancanzadi un vero uomo d’ordine a cen-trocampo che sappia dettare itempi del gioco.»

Quale delle due cause ha inci-so di più, secondo te?

«Per quanto riguarda il proble-ma offensivo, si sente la mancan-za di un uomo d’area, anche seforse questo non rientra nell’ideadi gioco di mister Cusatis, e, se daun lato Ferretti non si è ancorasbloccato, dall’altro giovani comeRossi e Bertocchi non sono sboc-ciati.»

fronto i risultati delle varie squa-dre negli scontri diretti.»

E la seconda?«È che, lo ribadisco, l’allenatore

mi pare veramente l’uomo in piùdi questa squadra.»

Nonostante le riserve che haimanifestato sul gioco dei grigi...

«Le due cose non si contraddi-cono tra loro poiché il tasso tecni-co dell’Alessandria di quest’annonon è propriamente trascenden-tale e, ciò nonostante, alcuni uo-mini sembrano rigenerati, comeViviani e Fanucchi.»

In questi giorni le vetrine dellacittà si sono nuovamente colora-te di grigio. Cosa ne pensi?

«Penso che sia un’iniziativamolto bella, come tutte quelle vol-te ad avvicinare la città al suoglorioso sodalizio sportivo, anchese, purtroppo, il vecchio ‘Mocca’continua ad essere mezzo vuoto.»

di Stef

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E a centrocampo?«A centrocampo mi pare che

stia regnando un po’ di confusio-ne, con la mancanza di riferi-menti precisi ed un giocatore co-me Mora (che è certamente il piùtecnico) che sta attraversandoun’evidente fase involutiva.»

Ma non abbiamo Daniele De-gano?

«Degano, come ben sai, ha unaltro ruolo per cui non gli si puòchiedere nè di fare il centravanti,né di fare il regista di centrocam-po o di andare in pressing sui gio-catori avversari.»

Allora sei pessimista?«Niente affatto, per almeno due

buone ragioni.»Quali?«La principale è che la concor-

renza, per quanto visto sino adora, mi pare di livello oltremodomediocre, basta mettere a con-

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La majagrisaA j’era lé ch’a narišàvaant in negosi ch’ui custüma adès,ina dona a m’anfurmava: «A l'è vinteg fin l'an mès!»«Uà chi, che bela màja! Smea propi di Grišón! Pensa ‘mpò, l’avran truvaja forse an cuca ucašion.»«Ch’el uàrda ch’a l'è l’uriginal»am fa madamen giranda l’umët,«L’esi chi l’è nenta casual: la tén i ricord semper nëtt.»Am fa vighi u numer tréi. «A l’è la màja ad mé papà. Per tanc’àni, u dév savéi, i só balon j’eru s’ciuptà. Parluma ‘d Nardi u difensùr; con la Griša Bèla Màja u giugava con ardùr: ogni partea l’era batàja! Isti i i parlu ‘d chigiàr! Ma schersuma per dabón!!Ai la digh pròpi ciàr: lü l’à ‘nventà el chigiarón!!! An cula partéa da nénta šméntiè, u j’à pianta ‘na švaršlà che la bàla al purtié u l’à lasà bel e ‘ntartuà!»«Am fà avni la pèl d’òca! Ch’àm fàsa tuchè ancùr sta màja...l’emusion l’è nénta poca: col só paròli a l’è rivàja!!»

La magliagrigiaMentre ero lì che curiosavoin un negozio di quelli oggi di moda,una donna mi informava: «È vintage fino là in mezzo.»«Guarda qui che bella maglia! Sembra proprio dei Grigioni. Pensa un po’, l’avranno trovata forse in qualche occasione.»«Guardi che è l’originale»mi dice la signora girando la gruccia,«L’essere qui non è casuale: mantiene i ricordi sempre nitidi!»Mi fa vedere il numero tre, «È la maglia di mio papà. Per tanti anni, deve sapere,i suoi palloni erano schioppettate! Parliamo di Nardi, il difensore. Con la Bella Maglia Grigia giocava con ardore: ogni partita era una battaglia! Questi parlano di cucchiaio!Ma scherziamo davvero!! Glielo dico proprio chiaro: lui ha inventato il cucchiaione!!! In quella partita da non dimenticare,le ha assestato una bastonata che la palla, il portiere, l’ha lasciato frastornato.»«Mi fa venire la pelle d’oca! Mi faccia toccare ancora questa maglia. L’emozione non è poca: è arrivata con le sue parole!!»

L’INTERVISTA a Silvio Bolloli (Radio Voce Spazio)

È un momento difficile. PasseràL’ANGOLO DEL DIALETTOdi Luciano Olivieri

Page 3: Tutta grigia la città

HURRÀ GRIGI 326 ott. 2012

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SQUADRE P G V N P GF GS DR

.

CLASSIFICA

Monza penalizzato di 4 punti in seguito ai processi per il cal-cioscommesse; Casale e Fano penalizzati di 1 punto per deci-sione della Commissione Disciplinare. Casale penalizzato di 4punti per decisione della Commissione Disciplinare.

SAVONA 19 8 6 1 1 18 6 12

FORLÌ 17 8 5 2 1 17 5 12

CASTIGLIONE 15 8 4 3 1 11 3 8

RENATE 15 8 5 0 3 15 13 2

PRO PATRIA 14 8 4 2 2 15 12 3

ALESSANDRIA 13 8 4 1 3 16 6 10

UNIONE VENEZIA 12 8 3 3 2 11 9 2

MONZA (-4) 11 8 4 3 1 15 9 6

BELLARIA IGEA 11 8 2 5 1 9 7 2

BASSANO VIRTUS 11 8 3 2 3 8 9 -1

MANTOVA 9 8 2 3 3 12 15 -3

GIACOMENSE 7 8 1 4 3 8 10 -2

SANTARCANGELO 7 8 1 4 3 4 7 -3

RIMINI 6 8 1 3 4 6 12 -6

VALLÉE D’AOSTE 4 8 1 2 5 9 20 -11

CASALE (-5) 3 8 1 5 2 10 13 -3

FANO (-1) 3 8 0 4 4 11 20 -9

MILAZZO 3 8 0 3 5 7 26 -19

8ª GIORNATA (21/10/2012-ore 15)

BELLARIA IGEA M. MILAZZO 3-1

CASALE RIMINI 2-2

CASTIGLIONE SANTARCANGELO 1-0

FANO ALMA JUVENTUS RENATE 2-3

FORLÌ PRO PATRIA 2-2

GIACOMENSE BASSANO VIRTUS 0-1

SAVONA ALESSANDRIA 1-0

UNIONE VENEZIA MANTOVA 1-0

VALLÉE D'AOSTE MONZA 0-5

9ª GIORNATA (28/10/2012-ore 14,30)

ALESSANDRIA CASTIGLIONE (sabato 27/10 - ore 15,30)

BASSANO VIRTUS BELLARIA IGEA MARINA

FORLÌ SAVONA

MANTOVA CASALE

MILAZZO GIACOMENSE

PRO PATRIA VALLÉE D’AOSTE

RENATE MONZA

RIMINI UNIONE VENEZIA

SANTARCANGELO FANO ALMA JUVENTUS

MARCATORI12 reti Francesco VIRDIS (Savona)

6 reti Daniele DEGANO (ALESSANDRIA)

5 reti Nicola FALOMI (Pro Patria)

Massimiliano VARRICCHIO (Giacomense)

Daniele MELANDRI (Forlì)

Andrea GASBARRONI (Monza)

Andrea BRIGHENTI (Renate)

3 reti Mattia FILIPPI (Forlì)

Mattia FINOTTO (Monza)

10ª GIORNATA (4/11/2012-ore 14,30)

CASALE RENATE

CASTIGLIONE FORLÌ

FANO ALMA JUVENTUS PRO PATRIA

GIACOMENSE ALESSANDRIA

MONZA MANTOVA

SANTARCANGELO RIMINI

SAVONA BELLARIA IGEA MARINA

UNIONE VENEZIA MILAZZO

VALLÉE D’AOSTE BASSANO VIRTUS

STATISTICHE ‘Manita’ dei brianzoli ai valdostani che avevano impressionato al ‘Mocca’

Il Monza passeggia tra i monti

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L’Alessandria è in crisi? È illogico interrogativo chechiunque potrebbe porsi do-po la sconfitta di domenica aSavona, maturata sette gior-ni dopo il mezzo passo falsocasalingo contro il Valléed’Aoste. Prima ancora c’erastata la vittoria della VirtusBassano. Come vedete, cen’è abbastanza per farcistorcere il naso, ma voglia-mo accogliere la raccoman-dazione di Mister Cusatische non si è detto troppopreoccupato, e che si è af-frettato a lanciare messaggipositivi allo spogliatoio. D’al-tronde, l’ex tecnico della ProPatria è alle prese soprattut-to con un gruppo di giovani,con i quali ci vuole pazienza,nella consapevolezza che: opotrebbero esplodere tuttod’un colpo in positivo, o po-trebbero rivelarsi un colos-sale flop. Elementare. Ma èproprio così. Lo devono capi-re anche quei tifosi che ab-biamo sentito rumoreggiaredopo il pari interno con i val-dostani; anche noi potrem-mo essere tentati a imbasti-re una critica, ma a questopunto sarebbe deleterio perl’ambiente, ma soprattuttoprematuro. Anche perché ilgioco mostrato al cospettodella capolista Savona c’èstato e si e visto, ed è da quiche bisogna ripartire e ragio-nare per creare le condizioniper concretizzare in punti uncosì tanto impegno. L’Ales-sandria scesa in campo in

casa contro il Vallèè d’Aostenon ci era invece piaciuta perniente. Si era fatta dominarein largo ed in lungo dai valli-giani, che erano andati invantaggio e che, se avesseroportato a casa i tre punti,nessuno avrebbe avuto al-cunché da ridire. Fortunata-mente per i Grigi, invece, al94’, in pieno recupero, Dega-no ci ha messo la classica‘pezza’, realizzando il pareg-gio. Nessuno ci avrebbe piùsperato... Proprio Deganoera stato l’unico sufficientein una squadra largamentesotto le attese. Ancora unavolta l’Alessandria ha dovutoaggrapparsi alle sue giocate.Decisivo. Decisamente in cri-si era apparso Bianchi, an-che se è comprensibile chedebba prendere confidenzacon il difficile ruolo di playmaker. Quindici giorni fa,inoltre, non era stato ade-guatamente supportato daicompagni di reparto. Al ‘Ba-cigalupo’ i Grigi sono statischierati con il 4-3-1-2 conDegano a supportare Ferrettie Fanucchi. Il Savona è par-tito subito in quinta portan-dosi in vantaggio dopo solodue minuti con l’atteso go-leador Virdis, che ha aggan-ciato al volo di destro un pal-lone di Demartis, insaccandopoi di sinistro. L’attaccante èalla sua dodicesima rete insole otto partite, e incassagli sportivi complimenti an-che dello stesso Cusatis, chelo aveva allenato nel cam-

pionato 2008-’09 a Legnano,quando era il ‘secondo’ di At-tilio Lombardo. Ma il Savonaperò non è solo Virdis, è unasquadra combattiva e con-creta che gioca in verticale,con tutto il reparto offensivodi grande valore per la cate-goria; ma proprio mentre hacercato l’immediato raddop-pio, è venuto fuori l’orgogliodell’Alessandria. Qui, a no-stro avviso stanno le atte-nuanti per una squadra chenon ha mai mollato e ha cer-cato il pareggio in ogni ma-niera, anche con un grandis-simo tiro di Degano che si èstampato all’incrocio. Ha fat-to bene Degano a calciare luiil rigore? Non serve portarsiancora oggi dietro questo in-terrogativo, anche perché cipiace considerare il fatto chese la palla non è entrata èanche merito del portiere: ungrandissimo Aresti ha infattiintuito l’angolo e respinto iltiro. Ha poi confessato diaver studiato a lungo il mododi tirare di Degano sui filmatidisponibili su Youtube. Cusa-tis all’inizio del secondo tem-po si è giocato la carta Rossi,ex della partita, che si è resopericoloso, ma solo davantial portiere si è fatto ipnotiz-zare ancora da uno strepito-so Aresti che ha indovinatol’uscita. È andata così. Pur-troppo. Ne è venuta fuori unapartita avvincente grazie aun botta e risposta tra le duesquadre che si sono affron-tate a viso aperto.

DETTO FUORI DAI DENTI di Mario Bocchio

Diamo loro ancora fiducia

Page 4: Tutta grigia la città

HURRÀ GRIGI4 anno 4 n. 17

«Quando giochiamobene perdiamo,mentre a volte ab-

biamo strappato i tre punti senzaentusiasmare.» Con un sorrisotriste sulle labbra, al termine del-la sfida di domenica scorsa con-tro la capolista Savona, JacopoFanucchi ha analizzato così lamarcia dei Grigi in questo cam-pionato. «Contro la Pro Patria ecol Savona è stata l’Alessandria afare la partita - ha detto ancoral’attaccante grigio - eppure i trepunti se li sono portati a casa gliavversari. Forse è meglio esseremeno belli e più concreti...»

Già, caro Jacopo, più concreti.Quella concretezza che è sem-brata mancare sempre all’Ales-sandria, anche nelle domenichevincenti, al termine di gare chehanno portato i tre punti ma che,con un pizzico di concretezza inpiù e di narcisismo in meno,avrebbero potuto essere gestitecon maggiore tranquillità, senzatensioni fino all’ultimo minuto direcupero. Si ha la sensazione chequalcuno ritenga che sia peccatotirare in porta. Soprattutto i ‘tretenori’, là davanti (Fanucchi, Fer-retti e Degano, sicuramente unlusso per la categoria) si chiededi badare meno alla forma e piùalla sostanza. Non sempre si puòarrivare a battere il portiere av-versario dopo una serie di ser-pentine ubriacanti, di triangola-zioni da ‘piedi fini’, di colpi ditacco smarcanti. A volte può es-sere utile anche chiudere gli oc-chi e sparare nel mucchio, spe-rando che la palla infili il pertu-

HURRÀ GRIGI4 anno 4 n. 16

PUNTO GRIGIO di Giovanni Mediliano

Grigi protagonisti,se sapranno esserepiù concreti

Raccolta firme e moduli per ‘I luoghi del cuore’

A fine ottobre si chiude la raccolta firme per ilcensimento nazionale 'I luoghi del cuore', pro-mossa dal Fai, Fondo ambiente italiano - in par-tnership con Intesa Sanpaolo SpA - rivolta nonsolo ai cittadini italiani ma anche a quelli stra-nieri, chiedendo loro di segnalare quei luoghiitaliani che amano e che vorrebbero vedere dife-si e protetti. L'obiettivo del censimento è quellodi chiedere a chiunque abbia un pezzetto di Ita-lia nel suo cuore di farlo conoscere segnalandoil luogo del nostro Paese a cui si sente più lega-to. Ai siti più votati, in base a una graduatoriacomprendente anche le segnalazioni giunte online, vengono devoluti fondi necessari per laconservazione e il restauro. 'Il Piccolo' già dasettimane, sta raccogliendo presso la redazionein via Parnisetti le firme per fare in modo che laCittadella di Alessandria diventi un 'Luogo delcuore'. Le firme da raccogliere sono tante mamolte sono già state le persone che hanno di-mostrato di avere nel cuore la fortezza settecen-tesca. Come rush finale, 'Il Piccolo' propone

quindi una 24 ore di raccolta, che, partendo ve-nerdì 26 ottobre 2012 dal Comune di Alessan-dria coinvolgerà, sino all'indomani sera, bar, pa-sticcerie, librerie, centri commerciali, gli sportiviche andranno allo stadio e tante altre realtà cit-tadine chiamate 'a raccolta' per tagliare tutti in-sieme il traguardo delle 50 mila firme. Partico-lare importante: presso ogni punto della mara-tona, si potranno consegnare i moduli per le fir-me già compilati. 'Il Piccolo' ringrazia radioGold, Radio Alex, Stefano Venneri, MassimoPoggio, Fabio Artico, Valeria Straneo testimonialdella Cittadella per il Fai, il preside del LiceoClassico, professor Picchio,e tutti i media chehanno aderito, i commercianti che si sono dettidisponibili a ospitare le 'tappe' della maratona, el'Alessandria Calcio. Qui di seguito il dettagliodegli appuntamenti con la '24 ore per la Citta-della'. Venerdì 26 ottobre 2012. Ore 12 partenzadai portici sotto il Comune di Alessandria consaluto del sindaco e il testimonial Fabio Artico, econ il direttore del Piccolo, Roberto Gilardengo,e raccolta firme sotto palazzo Rosso sino al po-meriggio. Ore 14.30: convegno Fiaip presso se-de Confindustria via Legnano; ore 16: banchetto

sotto i portici di Ottobelli via dei Martiri; ore 19:aperitivo presso vineria Mezzolitro (spalto Mon-ferrato), presso bar Parodi (quartiere Europacon il testimonial Massimo Poggio) e Wine forvino (via Bellini 40); ore 20 cena presso Gustopiazza Mafalda di Savoia; ore 21: serata a Val-madonna (presso salone parrocchiale) con Ste-fano Venneri, associazione Valmadonna Insie-me, scuole di ballo Eclisse, Forti, Leyla Noura ela banda musicale di Cassine 'Solia' . Sabato 27ottobre: ore 8.30: colazione presso Pacto barcon il coinvolgimento di radio Gold che invita tut-ti a firmare prendendo il caffè e spesa alla Pac-to; ore 8.30: colazione presso Bonadeo GalleriaGuerci; tutta la mattina spesa alla Coop-Gli Ar-chi via Sclavo; classe liceo Classico firma deglistudenti; ore 14.45: raccolta firme durante parti-ta di calcio dei Grigi; ore 16: tè al Melchionni caf-fè di via Migliara; ore 17: Lettura presso libreriaFissore piazza Libertà (Fulvia Maldini leggeràbrani coinvolgenti ed emozionanti); ore 18: Vo-lontari in piazzetta della Lega con radio Alex (incaso di pioggia presso portici Ottobelli in via deiMartiri); ore 21: chiusura al centro d'incontroGalimberti via Pochettini con serata danzante.

gio giusto o magari anche checolpisca uno stinco, un ginoc-chio, un fondo schiena ed entriin rete.

Una delle massime eterne delcalcio dice che ‘per segnare biso-gna tirare in porta’. Non si puòpretendere di vincere le partitefacendo un tiro solo in porta: avolte può andare bene, ma sitratterebbe comunque di un ca-so. Anche perché poi succede

che arrivano anche le domenichecome quella col Savona, dovenon ti entrano neppure i calci dirigore, dove un tiro da 25 metriva a sbattere sull’incrocio dei pa-li, dove almeno in un paio di vol-te i ghirigori dei piedi buonismarcano un uomo solo davantial portiere avversario ...che vienecolpito in pieno, come l’orso delLuna Park! E allora succede chetieni palla per almeno 80 minuti,

costringi i tuoi avversari a viveretutti i 45 minuti (più recupero)del secondo tempo nella lorometà campo, ma perdi 1 a 0 e timangi le mani, perché... «unapartita così la dovevamo vincere».

Ha ragione mister Cusatisquando dice che il campionato èsolo all’inizio, che i valori veri de-vono ancora emergere e, soprat-tutto, che ai Grigi non è statochiesto di vincere questo torneo,

ma è altrettanto vero che, perquanto si è visto in questa primafase, questa Alessandria è sicura-mente in grado di recitare unruolo importante nella storia del-la promozione in 1ª Divisione. Sedoveva scaturire un verdetto dal-la sfida del Bacigalupo di Savona,appare chiaro che l’unica rispo-sta possibile sia che Savona eAlessandria saranno protagoni-ste certe di questo campionato.

Il Piccolo: 24 ore per la Cittadella

Page 5: Tutta grigia la città

HURRÀ GRIGI 526 ott. 2012

La prima riconosciuta socie-tà sportiva di calcio di Ca-stiglione delle Stiviere sor-

ge nel 1924 con il nome di Riden-te, la cui esistenza dura però po-chi anni. Dopo il tramonto dellaRidente, nel 1932 sorgono altreformazioni (l’A.C. Littoria la piùimportante). Bisogna attenderela fine della seconda guerra mon-diale per avere una squadra fortecome la vecchia Ridente: tra il1946 e il 1947 l’U.S. Castiglionevince il campionato provincialemantovano. Il debutto a livelloregionale arriva con l’A.C. Casti-glione, che nel 1971 si piazza pri-ma nel girone locale di SecondaCategoria, ottenendo la promo-zione in Prima, da dove l’annosuccessivo sale in Promozione.Dopo anni di sali-scendi tra Pro-mozione e Prima, nella stagione1984-85 ottiene la promozione inInterregionale. Nella stagione1987-88 conclude però ultima,retrocedendo nuovamente. Ri-tornata nei campionati regionali,anziché reiscriversi al ComitatoLombardo, la società decide diiscriversi al Comitato Emiliano,debuttando quindi nella Promo-zione emiliano-romagnola. Quivi rimane fino al 1994-95, quan-do, dopo lo spareggio contro ilPersiceto, ottiene la promozionein Eccellenza. A questo punto lasocietà lascia il Comitato Emilia-no per quello Lombardo, debut-tando quindi in Eccellenza Lom-barda. Dopo tre stagioni in Eccel-lenza, nel 1997-98, retrocede inPromozione, e, nella stagione1999-2000, in Prima Categoria.Nella stagione successiva lasquadra vince subito il campio-nato e durante l’annata la squa-dra di Castiglione prende il nome

di Football Club Castiglione. Nel2001-02 arriva seconda in Pro-mozione dietro il Suzzara e salein Eccellenza, rimanendovi persei campionati. Nell’estate del2008, due squadre di categoriainferiore, l’U.S. Savoia SagigrarCastiglione e la G.S. Azzurra diCastel Goffredo, si fondono nel-l’U.S. Castiglione Savoia, la qualeacquista il titolo sportivo dellaNuova A.C. Marmirolo e il dirittoa disputare l’Eccellenza. Si trattadella prima squadra di Castiglio-ne a raggiungere un livello supe-riore rispetto allo storico FC Ca-stiglione. Per i due anni che se-guono, i due club disputano due

campionati distinti: il CastiglioneSavoia disputa l’Eccellenza, men-tre il FC Castiglione è in Promo-zione. Il 2010 è l’anno della svoltaper entrambi i club. Il CastiglioneSavoia conclude quarto nel giro-ne lombardo di Eccellenza e, vin-cendo i play-off nazionali, vienepromosso in Serie D, riportandoCastiglione delle Stiviere al quin-to livello dei campionati italianidopo oltre vent’anni. Nell’estateche segue la promozione, l’azien-da ‘Sterilgarda Alimenti’ rafforzail suo impegno in termini disponsorizzazione e il nome dellasocietà viene modificato in F.C.Sterilgarda Castiglione. Parallela-

PortieriMarco BASON(1992)Matteo IALI(1992)

DifensoriLorenzo

BORGHETTI(1993)

Luca MARONGIU(1993)

Nicola MORANDI (1991)Mattia NOTARI (1979)

Michele PINI (1986)Marco RUFFINI (1987)Matteo SOLINI (1993)

Centrocampisti Dario PREVACINI (1993)Alessandro FARONI (1991)Roberto SANDRINI (1984)Giacomo CHIAZZOLINO (1986)Igor RADREZZA (1993)Umberto UGGERI (1991)Enrico MANGILI (1993)Filippo TALATO (1992)Alessandro MOR (1993)

AttaccantiFaustoFERRARI (1980)Luca MACCABITI (1991)Fbrizio AVANZINI (1987)Davide TONANI (1992)

AllenatoreLorenzo CIULLI

mente lo storico FC Castiglionein Promozione ottiene la salvez-za. Nell’estate che segue, la so-cietà si trasferisce a Calcinato(BS), cambiando il nome in Spor-ting Calcinato A.S.D. e iscriven-dosi alla Promozione in sostitu-zione dell’U.S. Calcinato, appenabattuto proprio dal FC Castiglio-ne ai play-out e retrocesso.

Nella stagione 2010-11, lo Ste-rilgarda Castiglione conclude alnono posto in Serie D, e nel2011-12 vince il girone con duegiornate di anticipo, battendonella partita decisiva per il titolola diretta avversaria, il Ponte SanPietro-Isola. Grazie a ciò, il club

ottiene la promozione nel cam-pionato di Seconda Divisione e laqualificazione alla poule scudet-to di Serie D. Per la prima voltanella storia una squadra di Casti-glione delle Stiviere raggiungequindi il quarto livello dei cam-pionati italiani, giocando pertan-to in un campionato professioni-stico.

Nel giugno 2012 la societàcambia denominazione trasfor-mandosi in s.r.l. come previstoper le società calcistiche in LegaPro e diventa F.C. Castigliones.r.l., abbandonando la denomi-nazione legata allo sponsor Ste-rilgarda.

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Page 6: Tutta grigia la città

HURRÀ GRIGI6 anno 4 n. 17

Incontro con il Ct euromondiale, un grandissimo del calcio

Intervista esclusivaa Vicente del Bosque

MARIO BOCCHIO

Icolori dell’autunno rendono an-cora più uniche le colline delPiemonte, che hanno appena

concluso quel rito che si rinnova dianno in anno: la vendemmia. I vinipregiati sono come il calcio d’auto-re e, in fondo, lo aveva capito NilsLiedholm, il Barone del calcio, cheaveva scelto come buen retiro VillaBoemia a Cuccaro, nel Monferratocasalese. Di Liedholm giocatore eallenatore non c’è praticamentepiù nulla da scoprire e da dire, senon ribadire che fu un campionesul campo ed un signore nella vita.Così suo figlio Carlo, per onorarnela memoria, ha deciso di istituireun apposito premio, quale ricono-scimento per lo stile, l’eleganza, lacorrettezza e la lealtà nel calcio.Dopo Carlo Ancelotti lo scorso an-no, oggi è toccato a Vicente del Bo-sque, Ct della Spagna campionedel mondo e d’Europa in carica.Sorprendentemente, per un perso-naggio abituato alla grande ribalta,del Bosque è apparso quasi impau-rito nel ricevere tanto calore dalpubblico italiano, accolto da duecampioni del passato azzurro qualiGianni Rivera e Pierino Prati.

Ex giocatore del Real Madrid(«Avremmo dovuto vincere noi la fi-nale di Coppa Campioni del 1981contro il Liverpool, a Parigi. Erava-mo una squadra molto forte, congente come Camacho, Stielike, Jua-nito e Santillana»), ha praticamen-te dedicato gran parte della sua vi-ta alle ‘merengues’, guidandole dal-la panchina alla conquista di bendue coppe dalle grandi orecchie.Ma se nel giugno del 2003, all’indo-mani della vittoria della Liga, il pre-sidente Florentino Pérez non aves-se deciso clamorosamente di nonconfermarlo alla guida della squa-dra per non esser riuscito a rivince-re la Champions League (i madrile-

ni vennero eliminati in semifinaledalla Juventus), oggi non si ritrove-rebbe a capo del miracolo-Spagna.

«Hanno detto che ho impostatoun gioco innovativo - ci ha confes-sato -, è vero, ma il segreto sta neltrattare sia una vittoria che unasconfitta con eleganza pacata, sen-za esaltarsi per l’una né deprimersiper l’altra. All’inizio, comunque,credetemi, non è stato facile. Ma al-la fine sono riuscito a creare il giu-sto equilibrio tra due componentistoricamente rivali, quella del RealMadrid e quella del Barcellona».

«Voglio ancora fare i complimentiall’Italia, che ha giocato un grandeEuropeo ed anche sull’1-0, in finale,ci ha messo in difficoltà. Poi, l’infor-tunio di Thiago Motta ha chiuso lapartita - ancora il Ct delle FurieRosse -. Non è vero che abbiamovoluto umiliare gli Azzurri, così co-me avevamo rifiutato il ‘biscotto’contro la Croazia. Dico bene, lochiamate così se non sbaglio? Sia-mo orgogliosi di aver scritto unapagina di storia, i nostri successihanno radici profonde e sono ilfrutto di un processo di maturazio-ne che coinvolge tutta la nazione.Abbiamo dimostrato quanto paga illavoro sui vivai ed è motivo d’orgo-glio il fatto che esportiamo tantigiovani campioni. Possiamo guar-dare con fiducia al Mondiale del2014, abbiamo una grande genera-zione di calciatori».

E l’Italia di Prandelli? «Sta continuando la sua matura-

zione - ha proseguito del Bosque -,non avrà alcun problema a qualifi-carsi per la fase finale in Brasile, do-ve ha le potenzialità per recitare unruolo di primo piano».

Quale, secondo lei, è il giocatoreazzurro più rappresentativo?

«Pirlo, certamente adesso Pirlo -ha risposto, senza esitazione -. Èun grande tessitore di gioco, sa tele-guidare il pallone, ha il carattere

del condottiero. Balotelli è talentopuro, ma ha un carattere acerbo,che gli fa commettere scivoloni im-pensabili per uno che vuole essereun campione. Un campione uno loè non solo sul campo, ma nella vitadi tutti i giorni».

Allora Pirlo è un candidato al Pal-lone d’Oro?

«Senta, le confesso che per me ilPallone d’Oro non è importante,che non giudico il valore di un gio-catore dal fatto che abbia ricevuto ono questo premio. Tuttavia, consi-derando che Messi è già sazio disoddisfazioni, io assegnerei il Pallo-ne d’Oro proprio a Pirlo».

Inevitabilmente il discorsosdrucciola sul campionato italiano.

«Solo Juventus e Napoli possonoarrivare prime in un torneo a dire ilvero assai modesto per valori tecni-ci. Entrambe le squadre sono statequelle che in estate hanno cambiatomeno delle altre e sempre nell’otticadel rinforzarsi».

E alla fine, chi vincerà, secondolei?

«Difficile fare un pronostico esat-to, però posso dire di tutto del Na-poli, tranne che sia una sorpresa.Forse la Juventus ha qualcosa inpiù come livello medio dei singoli,ma non ne sarei tanto sicuro. Il Na-poli però ha uno come Edinson Ca-vani».

«Vorrei ritornare a parlare delcampionato italiano - ci interrom-pe del Bosque -, per dire chequanto successo con il calcioscommesse non è stato un bel-l’esempio a livello mondiale. Io nonmi permetto assolutamente di fareprocessi a nessuno, nemmeno ho lavoglia e l’interesse ad identificare icolpevoli, ma quando succedonocose simili è tutto il calcio di quelpaese a pagarne le conseguenze intermini di immagine. Vede, io stimomolto il tecnico della Juve Conte, loritengo molto bravo a motivare lo

A Villa BoemiaIl Ct spagnolo riceve il PremioNils Liedholm 2012 dal figliodel Barone, Carlo, primo dadestra. Si riconoscono il sinda-co di Cuccaro Fabio Bellinaso(al centro) e Federico Buffa diSky Sport. A destra, Del Bo-sque assediato dai giornalistipresenti. Come a fare da con-trollore l’indimenticato Liddas,che compare fiero sul tabello-ne del premio a lui dedicato.

spogliatoio, sa leggere la partita inogni istante, sono convinto che siauna persona onesta. Ma se io, quan-do allenavo il Real Madrid mi fossitrovato nelle sue condizioni, mi sa-rei dimesso in attesa di dimostrarela mia innocenza, proprio perchécredo che il calcio debba ancora es-sere il punto di riferimento pulitosoprattutto per i giovani. E noi ab-biamo delle precise responsabilità.Per me questi valori valgono moltodi più di ogni successo sul campo».

Visto che abbiamo parlato dellaJuve, le chiediamo un giudizio an-che sull’altra squadra della città, ilToro.

«Io mi ricordo solo del Torino chenel 1992 privò il Real Madrid di di-sputare la finale della Coppa Uefa -non esita del Bosque -, noi nonfummo capaci a crearci un suffi-ciente margine di sicurezza al Ber-nabeu e venimmo fatti a pezzi intrasferta. Ma non dimenticate cheproprio quel Torino poteva contaresu un elemento di talento e di affi-dabilità collaudata come MartinVàzquez, che guarda caso era un exgiocatore proprio del Real».

Infine, se lei dovesse indicarci ungiocatore che è stato a lei partico-larmente a cuore, quale nominati-vo indicherebbe?

Vicente non ci pensa su nemme-no un secondo: «Juanito. È stato unmio compagno, era la bandiera del-le grandi rimonte europee del RealMadrid e morì in un incidented’auto dopo aver assistito ad un’al-tra vittoria europea dei Blancos, 2 a1 proprio contro il Torino. Aveva so-lo 38 anni, tutt’oggi, al minuto 7 - il

magico 7 che Juanito portava sul-le spalle - il Bernabeu rendeonore a questo suo idolo con unsemplice ritornello: ‘Illa, illa, il-la, Juanito maravilla’; lo spirito

Juanito non ci ha mai lasciato evi confesso che tante volte, senzafarmi vedere, ho anche pianto».

PalmarèsGIOCATORE

CON IL REAL MADRID5 campionati spagnoli(1974-1975, 1975-1976,1977-1978, 1978-1979,1979-1980)4 Coppe di Spagna(1973-1974, 1974-1975,1979-1980, 1981-1982)

ALLENATORE

CON IL REAL MADRID2 Campionati spagnoli(2000-2001, 2002-2003)1 Supercoppa di Spagna (2001)2 Champions League(1999-2000, 2001-2002)1 Supercoppa UEFA(Real Madrid: 2002)1 Coppa Interconti-nentale (2002)

CON LA SPAGNA1 Mondiale(Sudafrica 2010)1 Europeo (Polonia-Ucraina2012)

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Page 7: Tutta grigia la città

HURRÀ GRIGI 726 ott. 2012

Con lo scoppio della Primaguerra mondiale il cam-pionato di Prima Divisione

venne sospeso: alcuni giocatori edirigenti rimasti liberi da impe-gni militari pensarono di conti-nuare l’attività che il sodaliziogrigio aveva dovuto sospendere:venne così creato un nuovo club,l’Unione Sportiva Alessandrina. Iprimi dirigenti furono il presi-dente Raiteri ed il segretario Cor-reglia, mentre Umberto Vitale,‘Papà’ Maino e l’avvocato Bora-sio dell’Alessandria F.B.C. offriro-no saltuariamente la loro colla-borazione. La maglia era grigia

con una stella rossa: per questo igiocatori vennero soprannomi-nati Grigiostellati. Gli atleti più invista furono Baloncieri, Papa II,Barile, lo stesso Carcano ed ilportiere Fillide. Poiché il Campodi Piazza Genova (Piazza d’ArmiVecchia) era adibito a tutt’altraattività, la squadra fu obbligata adisputare solo gare amichevoliesterne: quelli contro Torino, Ge-noa, Andrea Doria, Modena e Bo-logna furono i più importanti in-contri.

La prima partita casalinga fucontro il Savona e venne giocatail 18 giugno 1916. I ‘nuovi Grigi’scesero in campo con la seguenteformazione: Fillide, Barile, Bar-beris; Poggi, Bezzi, Lazoli II; Cor-naglia, Baloncieri, Papa II, Can-nobbio e Merlo. L’incasso fu de-

voluto in beneficienza e l’Ales-sandrina si impose per 5-1.Un’altra vittoria fu conseguitacontro il Novara e dopo questosuccesso la squadra venne invi-tata a partecipare alla CoppaBossi messa in palio proprio aNovara. Dopo una serie di vitto-rie contro l’Unione Sportiva No-varese, il Busto Arsizio ed il Le-gnano i Grigiostellati giunsero infinale contro i torinesi del Pasto-re F.B.C. vincendo per 3-2. Que-sta la formazione: Morando; Bar-beris, Barile; Sperati, Cannobbio,Ardizzi II, Capra I; Ardizzi I, Ba-loncieri, Lazoli II e Montanari I.Questa vittoria, datata febbraio1917, fu un premio davvero meri-tato date le notevoli difficoltàeconomiche e logistiche. La sedesociale venne spostata al ‘Bar Mi-lano’ in Piazza Garibaldi, dove ilproprietario Ugo Milano, grandeappassionato, divenne sponsor efinanziatore. Il 10 marzo 1917 lostesso Milano scrisse al Sindacoper chiedere la disponibilità diun terreno di gioco per la duratadi sei anni, giudicati troppi, percui la risposta fu negativa. Pergiocare le partite venne così indi-viduato un rettangolo erboso trale casematte della Cittadella do-ve, il 26 maggio 1918, la compa-gine alessandrina affrontò unarappresentativa dell’Esercito in-glese, alleato di quello italiano.

(segue a pag. 10)

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i 100 anni dalla prima partita

ufficiale dell’Alessandria CalcioUn giorno di festa per celebrare

i 100 anni dalla prima partita

ufficiale dell’Alessandria Calcio

Dall’Unione SportivaAlessandrina

all’ U.S. Alessandria

La formazione che nel piazzale interno della Cittadella perse contro i militari in-glesi. Partendo da sinistra: un guardalinee in divisa dell’Esercito italiano, Fillide,Moretti, Torti II, Cornaglia, Carcano, Baloncieri, Chiodi, Papa II, Musso, Capra I,Berardo e l’arbitro, nell’occasione il Capitano Augusto Rangone

In occasione dei cent’anni di calcio ufficiale dell’Alessandria, tanti ricor-di in esposizione nelle vie cittadine: abbiamo scelto una delle più ricche.

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Page 8: Tutta grigia la città

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Dunque Presidente, sentendole parole di Mister Cusatis edi alcuni dei giocatori nel

corso del dopo-gara di Savona, èemersa la soddisfazione per averdisputato un’ottima partita, ma an-che il rammarico di non aver rac-colto punti. Qual è il suo punto divista in merito?

«Personalmente ritengo che a Sa-vona meritassimo di vincere la parti-ta; purtroppo siamo stati poco con-creti sotto porta e un po’ sfortunati,anche per ciò riguarda il rigore falli-to dal dischetto. Gli episodi ci hannopunito, ma sicuramente quella didomenica scorsa è stata una dellemigliori gare disputate finora.»

Per esempio, anche lo stesso Fa-nucchi ha giustamente ricordato lebelle prestazioni fatte con la Pro-Patria e lo stesso Savona, penalizza-te però da due sconfitte immerita-te: ‘Paradossalmente, quando gio-chiamo meglio perdiamo, speriamoin futuro di giocare meno bene eraccogliere qualche punto in più...’

«È vero... (Sorride, N.d.A.) ...co-munque, sono convinto che in futurole cose giranno un po’ meglio!»

Al di là dei risultati, l’impressioneè che quest’anno l’Alessandria se lapossa giocare con tutti...

«Sono d’accordo per due motivi:primo perchè il campionato mi sem-bra molto livellato e mi pare che tut-

ti se la giochino, e secondo perchèsiamo una buona squadra, e quindiritengo che si possa dire la nostra.»

In effetti, sono passate solo 8giornate, ma sinora ci sono statimolti risultati sorprendenti: dome-nica il Savona ha vinto ma non haconvinto, il Valle D’Aosta (che nelturno precedente aveva reso vera-mente la vita difficile all’Alessan-dria) è stato travolto in casa dalMonza, mentre il soprendente Ca-stiglione, che oggi sarà di scena alMocca, è terzo in classifica, con 2punti in più dei grigi...

«Per questo, si si riuscisse ad ina-nellare qualche vittoria consecutiva,si potrebbe cambiare completamentela fisionomia della classifica: secon-do me, da qui in poi sarà molto im-portante avere la forza, la capacità ela fortuna di cogliere una serie di ri-sultati utili per farsi un po’ di spa-zio.»

Un altro dato rilevante, è quellorelativo alla presenza di oltre 150 ti-fosi grigi a Savona: è il segnale che,comunque, l’ambiente ha fiducia inquesto nuovo corso dell’ Alessan-dria...

«Questa è la cosa che mi dà piùsoddisfazione, perchè il fatto di esse-re riusciti a riportare i tifosi allo sta-dio era uno degli obbiettivi che cieravamo preposti...»

...l’ormai celeberrimo ‘Schiantare

A TUTTOCAMPO di Gianmaria Zanier

PRESIDENTE PAVIGcampionato possia

SABATO 2PER LE VIE DEL CENTRO DDalle ore 10 / Una partita lunga 100 anniTra via San Lorenzo, Palazzo Monferrato e Galleria Guerci spazio alla creatività: i bambinidelle scuole primarie disegnano i Grigi.Animazione con l’associazione “Il Contastorie”.

Ore 10 / Tutta grigia la cittàStoria dell’Alessandria Calcio e del suo brand dalle origini ad oggiIncontro-dibattito a Palazzo Monferrato

Ore 12 - 14 / Aperi-lunch GrigioBar e locali del centro servono un aperitivo per brindare ai 100 anni dalla prima partita dell’Alessandria Calcio

Città di AlessandriaU.S. ALESSANDRIA

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il Mocca!’ pronunciato da Cusatis ilgiorno della presentazione...

«(Sorride ancora, N.d.A.) ...speran-do che in casa i tifosi possano essereancora di più... Domenica è statodavvero un grande motivo di orgo-glio e un ottimo colpo d’occhio vede-re quello spicchio dello stadio Baci-galupo così colorato di grigio!»

Una fiducia, peraltro, sempre ri-badita anche dai giocatori: sia daquelli che fanno parte della vecchiaguardia, sia dai nuovi elementi, siada coloro i quali l’anno scorso ave-vano trovato qualche difficoltà equest’anno hanno trovato gli sti-moli giusti per rilanciarsi (non a ca-so, questa rubrica ha voluto dedica-re particolare spazio al rilancio dipedine importanti come Degano,Menassi, Viviani, e a breve, Barba-gli). Insomma, al di là dei risultatifinora ottenuti, il suo nuovo proget-to, iniziato con l’arrivo di MisterCusatis e del Diretto Sportivo Me-negatti, poggia su solide basi...

«È vero. In particolare, il discorsorelativo ai giocatori ricuperati è statauna scelta azzeccata. Si sono dimo-strati dei professionisti seri e capaci,dandoci da subito un’impressionecompletamente diversa rispetto aquella che ci eravamo fatti l’annoscorso: siamo dunque ben contenti diaver seguito questa linea.»

Inoltre, sembra che Mister Cusa-tis abbia portato ad Alessandriauna bella ventata di novità: consa-pevolezza dei propri mezzi, autosti-ma, ma soprattutto senso del lavo-ro e quel ‘volare basso’ da cui nonbisognerebbe mai allontanarsi,nemmeno dopo i risultati partico-larmente eclatanti delle prime gior-nate. È d’accordo?

«Il Mister è ‘un grande’, consentimidi dirlo, perchè ha conquistato dasubito la fiducia di tutti i giocatori edella società: crediamo molto in lui esicuramente continuerà a fare un ot-timo lavoro anche nel prosieguo del-la stagione.»

Passando alla stretta attualità,oggi si festeggia una data speciale,un po’ com’era successo nella garadisputata lo scorso 18 febbario con-tro il Rimini. Presidente, cosa sisente di dire a tutti i tifosi in ungiorno importante come questo?

«L’appello, ovviamente, è che tutti itifosi siano presenti allo stadio. Leprevisoni meteorologiche per ogginon sono molto rassicuranti: speria-mo che la pioggia prevista ci dia unatregua almeno per quanto riguardala durata della partita, in modo dapoter competare i festeggiamenti perquesto storico centenario. L’auspicioè che si possa ripetere quanto fatto dibuono lo scorso 18 febbraio...»

Grazie Presidente, e, naturalmen-te, buon lavoro e forza grigi !

«Grazie a voi e un saluto a tutti itifosi!»

GNANO In questo amo dire la nostra!

Un giorno di festa per celebrare

i 100 anni dalla prima partita

ufficiale dell’Alessandria Calcio

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27 OTTOBRE 2012DI ALESSANDRIA E ALLO STADIO MOCCAGATTAOre 12.30 - 14.30 / Mezzogiorno GrigioI negozi del centro festeggiano i Grigi convetrine celebrative a tema e orario continuato

Ore 15.30 / Alessandria-CastiglioneLega Pro, Seconda Divisione. I Grigi giocano con la maglia bianco-azzurra del centenario

Ore 18 - 20 / Aperi-dinner GrigioBar e locali servono un aperitivo per brindareai 100 anni dalla prima partita dei Grigi

Ore 19 - 22 / Menù GrigioRistoranti e pizzerie di Alessandria propongonomenù particolari ispirati alla ricorrenza

Durante il pomeriggio e nel dopo cenaGrey PartyPer le vie del centro, le radio di Alessandria propongono un intrattenimento musicale

Dalle ore 11 fino a notte / Riflessi di GrigioScatti in festaConcorso fotografico ispirato alle celebrazioni

Dal 19 al 27 ottobre / Tutta Grigia la CittàConcorso di vetrine a temaI negozi del centro in gara con vetrine ispiratealla ricorrenza

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Page 10: Tutta grigia la città

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(segue da pag. 7)La formazione: Fillide; Papa I,

Musso; Carcano, Cornaglia, Be-rardo; Moretti, Torricelli, Torti II,Baloncieri, Capra I (Valentini,Chiodi). Gli alessandrini, perl’occasione con la vecchia magliagrigia e rinforzati dai torinesiMusso e Berardo, vennero scon-fitti. Venne poi disputata la rivin-cita, il 29 settembre 1918, controun’altra rappresentativa di mili-tari britannici, forte di ben seigiocatori che avevano fatto partedella Nazionale e capitanati dalfamoso Walshingham. Tra glialessandrini vennero schierati ilcasalese Mattea ed il torinese Ali-berti, ma la novità fu rappresen-tata dal ritorno di Ticozzelli, l’er-culeo terzino idolo del popolino.A lui il vanto di capitanare lasquadra e di condurla alla vitto-ria per 3-2 con reti di Ticozzelli,Capra I e Baloncieri. Terminata laguerra venne ricostituita l’Ales-sandria F.B.C. ed i vari Carcano,Baloncieri e Fillide ritornaronoall’ovile. Altri invece rimasero fe-deli all’Unione, creando i prodro-mi derbistici delle grandi città. Lamaglia fu cambiata in bianca fa-sciata di rosso ed alla presidenzafu chiamato il dottor Garino, no-to farmacista e fotografo: a lui sidevono i primi servizi apparsi sul‘Calcio Illustrato’.

Ma il vero manager rimase Mi-lano, che si diede subito da fareper ricostruire la squadra. L’F.B.C.riuscì a creare il proprio terrenodi gioco agli Orti, l’Unione netrovò uno in prossimità di CorsoAcqui, al Cristo, dietro Piazza Ce-riana. L’Alessandrina partecipò aipreliminari per l’ammissione altorneo di Prima Divisione e riu-scì addirittura ad approdare allafinale contro l’Unione SportivaNovarese. Il match si giocò adAlessandria sul Campo sportivomilitare, vicino all’attuale ‘Caser-ma Artale’ in un piovoso pome-riggio di fine ottobre 1919. Gli av-versari riuscirono ad ingannarel’arbitro (ma ci fu anche chi so-stenne che era d’accordo) e, sottofalso nome, fecero giocare comeportiere Innocenti, estremo di-fensore della Pro Vercelli e della

Nazionale. All’80’ venne com-messo un fallo a centrocampo aidanni dell’Unione; si incaricòdella punizione Lazoli II, dotatodi tiro potente, che non tradì leaspettative riuscendo a sorpren-dere Innocenti. Fu la rete dellavittoria che diede il titolo di am-missione al campionato di PrimaDivisione. I biancorossi giocaro-no con questa formazione: Orge-ro; Lazoli II, Lasi; Sperati, Bona-to, Cannobbio; Montanari II,Muratori, Fiori, De Nicolai eMontanari I. Per acquistare ilcampo di gioco vennero emesseazioni del valore di 25 Lire cia-scuna: la maggior parte venneroacquistate dal solito Milano e sidovette sostenere una spesa di700.000 Lire, somma favolosa perl’epoca. Interpellati, i dirigentigrigi, forse per dimostrare la riva-lità che stava nascendo, si guar-

darono bene dal sottoscriverequote, tranne Vitale che acquistòuna sola azione. Alla fine il cam-po fu costruito e rimase in fun-zione sino agli anni Sessanta: ipiù anziani lo ricordano come ilterreno della Fulgor. Vi giocaronosquadroni come la Juventus, ilTorino e la Pro Vercelli. L’Unionevenne inserita nel girone A, au-tenticamente ‘di ferro’, anche selo stesso privò la città della possi-bilità di giocare il derby.

I biancorossi patirono la cate-goria e si giocarono la salvezzanelle ultime battute del gironeeliminatorio contro la Biellese.La gara era ancora sullo 0-0quando l’arbitro commiseun’enorme gaffe. Per una rimessadal fondo Lazoli II si riaggiustò ilpallone, spostandolo con le ma-ni, e l’arbitro fischiò il rigore. Anulla valsero le proteste. La Biel-

lese realizzo il penalty e condan-nò l’U.S. Alessandrina alla retro-cessione. Tutti i sogni crollaronoe qualcuno incominciò a parlaredi fusione, ma quando la cosapareva ormai decisa i calciatoribiancorossi vollero dimostrare illoro valore battendo i Nerostella-ti del Casale a casa loro, al ‘NatalPalli’, quello stesso stadio dove ladomenica prima i Grigi di Carca-no erano stati sonoramentesconfitti. La vittoria dell’Unioneper 3-0 suscitò autentica ammi-razione, ma comunque fu comeil canto del cigno, complice an-che una situazione finanziaria al-quanto sofferente.

Preludio della fusione fu peròproprio l’incontro stracittadinodisputato domenica 22 gennaio1920, quando il campionato ven-ne sospeso per l’incontro dellaNazionale contro la Francia. Vin-sero i Grigi per 2-1, ma il gol dellavittoria fu realizzato da Baloncie-ri con la complicità di un pugnoal pallone non visto dall’arbitro.Lo stesso ‘Balòn’ a partita conclu-sa ammise l’irregolarità commes-sa. Le squadre scesero in campocosì: l’Alessandria F.B.C. con Por-rati; Ticozzelli, Lucioni; Chiodi,Carcano, Ardrizzi I; Farelli, PapaII, Bay I, Baloncieri, Torricelli.L’U.S. Alessandrina con Orgero;Lazoli II, Barberis; Sperati, Can-nobbio, Bonato; Capra I, Scoven-na, Scevola, Ardrizzi II, Monta-nari I. Dopo un serrato confrontotra i due club vennero poste le

condizioni per la fusione, cheprevedeva la sostanziale modifi-ca della ragione sociale per cuil’F.B.C. veniva a cambiarsi inAlessandria U.S. e l’adozione sul-la maglia grigia di un disco rossocon le iniziali A.U.S.

Esistevano però, da entrambele parti, correnti di contrarietà.Finalmente si svolse al TeatroMunicipale un’assemblea gene-rale dei soci degli sportivi dei duesodalizi che sancì la fusione. Lanuova denominazione sociale sidecretò in Alessandria UnioneSportiva; la maglia era grigia fa-sciata da una striscia biancoros-sa, ma già nel campionato 1921-’22 si ritornò al grigio assoluto.Cessata l’attività dei biancorossi,il campo del Cristo rimase inope-roso e venne demolito lo steccatoin legno con la cui vendita siprovvide a rimborsare i vecchi fi-nanziatori.

Per il calcio alessandrino nac-que così una nuova era sul palco-scenico del Campo Orti e a ce-mentare maggiormente l’entu-siasmo contribuì l’esordio in Na-zionale di Carcano e Ticozzelli. Ilprimo Consiglio direttivo del-l’Alessandria U.S. risultò cosìcomposto: Presidente l’Ing. Brez-zi, Vice l’Avv. Borasio e l’Avv.Gandini, Cassiere U. Vitale, Se-gretario il Geom. Bobbio. Questi iConsiglieri: Rag. Oliva, Comm.Maino, Rag. Migliardi, Cav. Gara-velli, Pittaluga, Bucciotti, Bezzi,Savojardo, Testera, Bonzi e Aug-sto Rangone. In realtà l’U.S. Ales-sandrina continuò la sua attivitàdedicandosi al calcio dilettanti-stico ed allo sport in genere, tra-sferendo la sua sede in via Bolo-gna, fino al 1925, poi l’impegnoeconomico, nonostante il tenta-tivo di alcune sottoscrizioni, ri-sultò troppo oneroso ed il sodali-zio sparì definitivamente.

Rimane il mancato sapore diun vero derby, con tutto l’entu-siasmo e le passioni che riesce asuscitare solo un match stracitta-dino: come la cometa Halleyl’U.S. Alessandrina l’ha fatto so-gnare, la sua gloria ebbe il fulgoredi una meteora, ma forse è statomeglio così. [Mario Bocchio]

Anno 1916: Alessandria F.B.C. o già U.S. Alessandrina? Da sinistra: Barberis,Papa I, Moretti, Chiodi, Fillide, Cannobbio, Merlo, Capra I, Savojardo. A terra: Papa II e Baloncieri.

L’Unione Alessandrina con la maglia bianca fasciata di rosso. Da sinistra: Ta-lamazzini, Scevola, Cannobbio, Barberis, Sperati, Scovenna, Capra I, Orgero,Lazoli II, Poggi, Montanari I e Ugo Milano (in borghese)

27 maggio 1917, l’Unione Alessan-drina affronta la Juve sul campo delCristo. Un’immagine unica e rara.

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HURRÀ GRIGI 1126 ott. 2012

SPECIAL OLYMPICS Gli atleti del Cissaca si arrendono solo al ‘Manifeste Toi’

Bulls, Parigi val bene un argentoOra l’European Basketball Week

In occasione dei cento anni dalla prima partita ufficiale dell’AlessandriaCalcio, Massimo Neri, supertifoso dell’Orso Grigio e grande appassiona-to di ciclismo, ha avuto un’idea veramente ottima e simpatica. Ha infattirealizzato un bicicletta (si tratta di una Olmo degli anno ’80) completa-mente rivestita coi colori della nostra squadra del cuore. Ricordiamo an-che che Neri è noto ai nostri lettori per essere anche l’autore dei ‘brac-ciali dei grigi’ che tanto successo hanno riscosso tra i tifosi. Con qualun-que mezzo, avanti con l’Alessandria verso grandi traguardi!

La Bici del Centenario Domenica 21 ottobre i Cissaca Bulls hannopreso parte alla 17ª edizione del ‘RencontreNationale Multisports’ organizzato da Spe-

cial Olympics France nella splendida cornice delCDFAS (Centro di Formazione e d’AnimazioneSportiva) di Eaubonne a pochi chilometri dalla ca-pitale. I Tori, alla loro nona partecipazione al torneomultidisciplina che ha visto al via 48 società sporti-ve e più di 700 atleti impegnati in gare di atletica,calcio a 7, judo e pallacanestro, hanno oltrepassatole Alpi per rappresentare l’Italia con l’intenzione diconfermare l’oro conquistata nello passata edizio-ne. Compito non facile considerato il livello delleformazioni partecipanti. Dopo l’emozionante ceri-monia di apertura celebratasi nello stadio coperto‘Stéphane Diagana’ i Bulls iniziano il loro percorsocon le gare di ‘divisioning’ necessarie per definire lacomposizione dei gironi. I Tori appaiono ancora unpo’ imballati per il carico di lavoro accumulato neiprimi allenamenti stagionali, ma ci vuole solo unquarto per ritrovare la consueta fluidità. L’innestonel quintetto base della guardia Emilian Fishta per-mette ai mandrogni di superare con relativa tran-quillità lo scoglio dei preliminari e di approdare allasemifinale. L’A.S. Saint Marcel scende sul parquetmolta determinata e riesce nelle prime fasi dell’in-contro a mettere in difficoltà i Bulls. Basta poco pe-rò a Bosio e compagni per riprendere in mano le re-dini dell’incontro. Il pick and roll comincia a fun-zionare e l’asse Kondi-Stasio mette di fatto la paro-la fine alla partita che alla sirena fa segnare unnetto +10. Tra i Bulls e il primo gradino del podiosolo la formazione del ‘Manifeste Toi’ di Colom-bes. La stanchezza per i tre match ravvicinatigioca un brutto scherzo ai nostri nella primametà di gara: imprecisione al tiro e fase difensi-va poco ordinata portano al -4 dell’intervallolungo. Al rientro in campo coach Petrozzi pro-pone una zona 3-2 molto alta per cercare dibloccare sul nascere le azioni avversarie. L’ac-corgimento tattico sembra funzionare, ma l’in-fortunio del play Tessino nel terzo quarto,complica il cammino dei Bulls costretti a ce-dere nel finale ad una formazione effettiva-mente più ‘attrezzata’ soprattutto sul pianofisico. Resta comunque la grande soddisfa-zione di una conferma ad alto livello e unamedaglia d’argento che ripaga di tutto

l’impegno di atleti e staff. Sul campo, oltre ai già ci-tati Kondi, Fishta, Stasio, Tessino e Bosio ancheAchille Dell’Ernia e Mirko Pravatà. Sul podio trovaposto a fianco dei Bulls an-che l’AIAS di Alessan-dria, un partner stori-co e insostituibile,rappresentata daitifosissimi SabinoDi Donna, Anto-nio Leone e Io-landa Scordato.Ora i Tori torna-no in palestraper prepararsi al-la ‘European Ba-sketball Week’ Spe-cial Olympics che, anovembre, li vedràscendere in campocon il sostegno dellaNovipiù Junior Casa-le per un’altra in-dimenticabilegiornata disport.

Avvio strepitoso del Kung FuTeam del Kodokan di Alessandriaall’apertura della stagione agoni-stica tenutasi domenica 21 otto-bre in occasione del Torneo In-terregionale di Kung Fu Wushuorganizzato da MSP e PWKA aSaluzzo (Cuneo), valido per la se-lezione al campionato nazionale,che ha visto la partecipazione dicirca 120 atleti provenienti dalPiemonte, Liguria e Lombardia.

Gli allievi del Maestro CapoScuola Gianluca D’Agostino sisono aggiudicati nelle forme enel combattimento ben 40 me-daglie, di cui 20 d’oro, 14 d’ar-gento e 6 di bronzo, conquistan-do così, ancora una volta, il Tro-feo a squadre.

Nel Combattimento medagliad’oro per gli esordienti (8-12 an-ni) Edoardo Demicheli, EdoardoPiras, Marie Lys Foco e GiuliaGuerci, argento per Luca Orabo-na, Aurelio Barzizza e ManuelaGavazzi e bronzo per Sara Stra-neo, Matteo Meucci e Yuri Ber-gamasco; nella categoria speran-ze (13-16 anni) medaglie d’oroper Sonia D’Agostino, Matteo Te-stardini, e argento per DanieleVercellese; nei Juniores (16-18anni) oro per Daniele Orabona;nei seniores (18-35 anni) meda-glia d’oro per Stefano Gallinaro(categoria 80-85 kg), e AlessiaD’Agostino (categoria 70-75 kg),argento per Davide Varnero (ca-

ARTI MARZIALI GRANDE ESORDIO STAGIONALE DEGLI ALESSANDRINI NEL TORNEO INTERREGIONALE DI SALUZZO

Il Kodokan ricomincia da 40 medaglie nel Kung Fu Wushu

tegoria 60-65 kg) e EduardNizamov nella categoria 75-80 kg.

Brillanti risultati anche nelleForme Tradizionali a mani nu-de con i giovanissimi Alessan-dro Piras e Marcello Carena,rispettivamente oro e bronzonella categoria bambini (6-8anni); medaglie d’oro per Ma-rie Lys Foco, Edoardo Piras, Ste-fano Gallinaro, Alessia D’Agosti-no, argento per Yuri Bergama-

sco, Giulia Guerci, Da-niele Vercellese e Daniele

Orabona; bronzo per Edo-ardo Demicheli, MatteoMeucci e Sonia D’Agosti-no; poi ancora oro per

Alessia D’Agostino nel ba-stone e argento nella scia-

bola, Matteo Testardini oronella sciabola e argento nel-le forme libere, Daniele Ver-

cellese oro nelle forme li-bere e argento nella scia-

bola, Stefano Gallinaro argentonella sciabola, Testardini e Ver-cellese primi anche nei combat-timenti prestabiliti e il gruppoSonia D’Agostino, Giulia Guerci,Yuri Bergamasco e Alessandro Pi-ras primi nelle forme di gruppo.

Da segnalare anche il quartoposto nel combattimento per To-mas Claveri nella categoria 8-10anni e nelle forme per MichelaMeucci nella categoria 6-8 anni.

«La gara di Saluzzo - dice il

Maestro D’Agostino - è stato unimportante test per verificare lostato di preparazione dell’interasquadra, in vista delle numerosegare nazionali ed internazionaliin programma nella nuova sta-gione agonistica, e i miei allievi,dopo le vacanze estive, quindi so-lo con un mese di allenamenti,hanno dimostrato di avere anco-ra una volta la volontà, lo spiritoe la forza di ben figurare in tuttele competizioni.»

La squadra del Kung Fu Team. Sotto la cintura Nera Alessia D’Agostino

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HURRÀ GRIGI12 anno 4 n. 17

Sì! Sì!! Sì!!! tre sì e tre ‘hiphurrà’ sul nostro HurràGrigi.

Simone Farina, tenera e grade-vole persona in elegia - con ‘se-mi-seria’ trasposizione ‘meta-fo-rica’ - quantunque veritiera perl’essenzialità dell’Uomo: è l’equi-valente del buon profumato pa-ne quotidiano di una volta senzalavorazione industriale e ‘OGM’di sorta o di sortita o di ‘resulta’.Ovvero: quando la fragranza cor-re sul filo dei campi di calcio; co-me, sui campi di grano coltivaticon grande fatica e massima na-turalezza dai Contadini regalan-do grande soddisfazione ai con-sumatori dell’essenziale prodot-to alimentare. E, la Farina pro-dotta (col buon grano tenero)nutre con leggerezza e piacere.Quando la Farina viene traspor-tata nel proprio ‘sacco’ personalepulito ed acconciato per un buonprodotto raccolto senza erbicidie gramigna i risultati (in bontà)fuoriescono tutti, durante la pre-parazione. E, la classica ‘flagran-za di...’ scompare: viene elimina-ta con schiettezza gioviale e libe-ratrice. Quando si dice ‘tra il lu-sco e il brusco’ si preferisce il ‘l us t r o’ e Simone così ha scelto. E,ancora nel caso del nostro Simo-ne Farina, Egli compie con estre-ma spontaneità (mettendola inpratica) la degna ‘osservazione’evangelica di separare il ‘granodal loglio’. Di dividere il buongrano dalla gramigna; di scevera-re il buon grano dalla ‘urticante’zizzania. Dribbla in parole pove-re ‘il losco e il fosco’.

E, ‘Solo dal sacrificio nasce lafelicità del cuore! . (...) Mai prol-usione o concl-lusione è stata co-sì ‘felice’ per sintetizzare il ‘succo’filmico di una pellicola cinema-tografica di questi giorni: anzi cipermettiamo cambiare la ‘speci-ficazione’ ‘del cuore’ in uno ‘statoin luogo’ ‘nel cuore’ e così:

«Solo dal sacrificio nasce la feli-cità ‘nel’ cuore’!!!» Per mettere invasta chiara e significativa lucel’odierna nostra Figurina: sconfi-niamo ancora una volta nel fan-tastico mondo creato dai fratelliLumière. Oggi mandiamo in on-da: Simone Farina (promettentecalciatore del Gubbio), il nostro‘Eugubino’ di gran moda ‘Simonil Buon’. Ricordiamo, che è statoallievo e discepolo di quel grandeGigi: il Gigi Simoni (indimentica-to ed indimenticabile) allenatoredel Genoa e dell’Inter. Noi dalnostro Canto lo abbiamo immor-talato per la sua grande ‘Roman-tica’ leggenda nella infinita rac-colta comprendente (unicamen-te) Il-lustri Personaggi sul nostroHurrà Grigi.

Oggi, Gigi Simoni a causa diuno straordinario (gioco ad effet-to del) destino è addetto an-ch’Egli alla supervisione dellastessa Squadra di Farina.

Con questo nostro articolo pre-parato a giusta ragion veduta sul-la Figura di Simone Farina, dia-mo la conferma ad un amico cheaveva asserito scherzosamente (poi mica tanto sbagliandosi):che, il più delle volte alcuni gior-nalisti o scrittori anche di chiarafama scrivono o parlano così be-ne in considerazione del fattoche effettuano copiature in lungoe in largo. Su vasta scala lettera-ria e talvolta: non mettono in lu-ce o in risalto l’autentico autoreche ha compiuto con fatica leproprie ricerche senza ricevere incambio la doverosa degna men-zione.

Le cronache giornalistiche ciparlano di un episodio di tal fattacapitato ad un famoso Scrittoredurante uno dei suoi ‘memorabi-li’ monologhi; e, l’episodio è sta-to più o meno ampiamente ri-marcato sui Mass Media. I piùaccorti ed accaniti lettori ne sonovenuti a conoscenza.

Nel preparare questo piccolopezzo dedicato a Farina: anche ilsottoscritto confessa e conferma(anche all’ interlocutore di cuisopra) di aver effettuato un meti-coloso ‘copia incolla’ per megliosupportare la preziosa caratteri-stica del nostro Atleta odierno:assoluto protagonista del Benecontro il Male.

Occorrerebbe precisare, ed evi-denziare, da parte di coloro cheeffettuano le mortificanti sco-piazzature di porre (almeno)qualche volta fra virgolette, le ci-tazioni espresse. Due operazioniin una volta: la divulgazione inte-ressante del pensiero, non deltutto proprio e, il conseguentegiusto riconoscimento allo scrit-tore che è stato opportuna ido-nea Fonte di documentazione.Non occorre la c.d. onestà intel-lettuale come si suol dire: unica-mente, occorrerebbe onestà‘iper-testuale’ menzionando an-che le Fonti da cui si è attintal’informazione o l’indagine.

Seguendo questa falsariga, conquasi mani-acale, mani-chea vi-sione coloriamo l’Uomo del gior-no con preziose gemme letterarie‘carpite’ ‘ad hoc’ qui e là per la‘bisogna’ del momento: ‘Se sipossiedono i Contenuti, le Paroleseguiranno ‘; idonea asserzionecontro la dotta ed equivoca cita-zione che segue :’ Il profumo delguadagno è buono, qualunquesia la sua provenienza’. (Sic?). PerNoi lettori di piccole ed accatti-vanti argomenti (invece) vale: ‘Lapropria saggezza acquisita equi-vale all’aiuto del buon Dio’. Finoad arrivare a Rainer Maria Rilke:«Raccontare ai grandi perché leriferiscano ai bambini», così co-me viene narrato nel piccolo li-bro: (riletto ancora una volta per‘fascinare’ la nostra Figurinaodierna) ‘Le storie del buon Dio’.Fino ancora a giungere alla ‘Dan-za lenta’: ‘Ama e fai ciò che vuoi’.

Poi, raggiungiamo (ulterior-mente) l’immancabile maestroSeneca: ‘Non sdegnarti qualun-que cosa accada e sapere chequegli stessi eventi che apparen-temente ci danneggiano, servonoalla conservazione del tutto efanno parte di quelle cause checonducono a compimento ilcammino e la funzione del co-smo, l’uomo deve accettare i vo-leri di Dio; guardare con ammira-

zione se stesso e le proprie im-prese: così facendo diviene in-vincibile, domina il male con laragione, la forza più grande, vin-ce il caso, il dolore e l’ingiustizia.

La continua serie di citazioni acorollario di annesse altre consi-mili esortazioni serve per espri-mere al meglio la grandezza ‘co-smica’ apparentemente (ai piùtanti): insignificante, comunqueimmensa: (anche se solo per ipochi) per l’alto valore simbolico‘messo in campo’.

Nella Parabola dei ‘Talenti’ oggiSimone troverebbe uno spazioedificante del tutto pedagogico.

Simon ‘Le Blond’ sembra ac-quisire l’immane (s a p i e n t e)saggezza dei Grandi del passatocon assoluta semplicità compor-tamentale. Lascia l’Italia per altriLidi che Lo consacreranno Cam-pione a vita; per l’oggi e, a futuramemoria: dopo un disdicevoleevento capitatogli tra capo e col-lo mentre militava nella squadradel Gubbio Calcio.

A futura memoria lascia l’Italiachiamato alla ‘Community Co-ach’ dell’Aston Villa in quel diBirmingham per educare ed in-segnare ‘Fair Play’ ai già iper-do-tati (in quella stessa materia)protagonisti inglesi. Un pò di‘perfidia’ affiora dalla ‘Perfida Al-bione’.

È stato gratificato da Prandellicon una convocazione in Nazio-nale, pur senza giocare. E ancor,di più: decorato al ‘valor civile’ daBlatter che, lo ha nominato ‘Am-basciatore Fifa’. Simone Farina ri-ceve (in continuazione) elogi chenon ha richiesto e che non crede-va mai potesse ottenere. Si faspazio in zona ‘Docenza’ con unaregale decenza morale.

Leonardo Sciascia rivendicavacon il suo libro ‘A futura memo-ria’: ruoli, appartenenze e siste-miche vicissitudini da additare aiposteri come insegnamenti eammonimenti. Anche Pier PaoloPasolini (guarda caso) rimarcavacon la sua poesia ‘La forza delpassato’: l’origine della vita e lacontemporaneità esistenziale diluoghi e ambientazioni tali daimmortalare una secolarità esi-stenziale.

Due grandi della letteraturaitaliana discussi e contrappostinello speciale lessico divulgativoin campo mondiale; ormai: ci la-

sciano la loro significativa Opera.Simone Farina invece, ricopre(seppure involontariamente) unruolo speciale nel mondo del cal-cio in qualità di ‘Ambasciatoredella Lealtà Sportiva’ in ogni suaforma e concretezza. Costrettoad abbondare il mondo del cal-cio giocato per sopravvenute in-cidentali difficoltà ambientali: sifa da parte, senza alcuna osten-tazione; e, da quel momento: Unitaliano almeno in chiave non deltutto virtuale o figurativa incidesulle lacune legislative calcisti-che. E, venne il giorno degli Uo-mini veri.

E, venne il giorno della verità!Anzi venne il giorno dei calciato-ri veri, senza macchia e senzapaura!!! (.) Calciatori che rimar-ranno negli ‘annales’ come i miti-ci Pizzaballa, Cinesinho, Haller,Hamrin, Altafini, Perani, Vavas-sori, Lodetti, Mora, Bulgarelli,Jair, Peirò, Baggio, Boniek, Lie-dholm e i tanti altri che hannofatto la storia del Calcio italiano enon solo, capaci di lasciare un in-delebile segno dei loro ‘Passaggi’,con grande (non cifrato) ‘fraseg-gio’.

Senza dribblare brillantezze edifficoltà: unicamente partecipa-vano al gioco per calciare e can-tare il Calcio come grandi leggen-dari Cavalieri della ‘tavolozza ret-tangolare’ che ancora oggi ricor-diamo con non malcelato entu-siasmo.

Mai su questi Artisti del pallo-ne si è, o, si era abbattuta maldi-cenza o malevolenza. Li ricordia-mo tutti quanti; fieri Artefici diun ‘Calcio Esemplare’, capaci diessere racchiusi nella nostramente; ricordando persino la piùlontana formazione delle squa-dre in cui militavano. Oggi è usocambiare casacca e squadra conassoluta semplicità e non-curan-za tradendo l’affetto dei Tifosi.

Tornando al nostro Simon-ino,non un piccolo ma un grandeUomo, con il giudizio insindaca-bile dell’Europa pone fine al mal-governo del calcio attuale, pro-tratto e continuato nel tempo dafrange contrastanti ed equivocheche, non vogliono più la chiara especchiata spettacolarità dellegare.

Blatter e Prandelli nel loro pic-colo e significativo ruolo hannofatto la prima mossa nel non fardimenticare un ‘Eroe del nostrotempo’. Eroi. E, quanti Eroi scor-rono nella commedia umana deinostri giorni, dimenticati facil-mente dal distratto ‘movimenti-smo’ intellettuale contempora-neo nei ‘tempora o mores’ impe-ranti.

Tanti Giovani meriterebberomigliori trattamenti da parte del-le Istituzioni per il grande impe-gno che profondono in attivitàartistiche, letterarie, lavorative;invece: viene (il più delle volte)Loro negato il più semplice aiutomorale e materiale. Spesso e vo-lentieri ‘fuggono’ all’estero pertrovare più congeniali trattamen-ti lavorativi e retributivi. Gli stessigiovani ancor oggi subisconoumiliazioni ed attacchi da inso-spettabili ‘Autorità’. omettiamoaltro commento.

Colla grande prova del fuocoappena superata Simone scriveun ‘I(n)stant Book’ da leggenda.Da persona schiva e riservata conuna invidiabile ritrosia si fa daparte; ma, occupa un grande im-portante ‘spazio’ senza rendersi‘complice e ostaggio della realtà’.Dopo aver messo in campo: (ca-lato l’asse di picche) - la sua prin-cipale risorsa - l’Onesta, nelle suemolteplici s-faccettature.

Il suo tratto sorridente, distin-to, diviene un appropriato distin-tivo che lo eleverà in una dida-scalica scala dei valori di tutto ri-spetto, con un timbro e registromai raggiunto da altri Atleti.

LE FIGURINE PARLANTI di Antonino Freni

SimoneFarinaElegante alto biondo dottorale con un viso ed una faccia specialedopo aver calciato e calcato la scena sul rettangolo giocaleoggi calatolo in su le vette del pallone antico supervisiona ragazzida pilotare nella carriera vitale del calcio giocato animato da entusiasmogiovanile con saggezza senile inusuale sviata da una realtà contraffatta.

Farina del suo sacco quella che lascia per la via, Farina dal sapore anticooggi dimentico oggi disatteso in ogni angolo da tutta la SpecieFarina che delizia la compagnia sana pulita rispettosa dell’ortodossiacalcistica stipulata giocata non manipolata sana e robusta in costituzionescritta e praticata dai grandi calciatori in oltre cent’anni a profusione.

Nel bailamme generazionale il gran rifiuto opposto fa gran pensare l’intera massa intenta a ped-alare con formula più rispettosa delle regolescritte e non scritte dettate dal buon senso in ogni direzionenel comparto sportivo si lancia un appello camminare a testa altae non cadere nel tranello per raggiungere la meta al meglio.

Nessun corto circuito e nemmeno moralismo ad intermittenzaunicamente comportamenti retti e leali per volare al megliocon le proprie ali in un mondo ancor più ‘bell’ è’ pulito e ben definitoNel lanciare il suo ‘silente’ messaggio al mondo attonito attontitoper i grandi abbagli li sveglia dal torpore e dai tanti sbadigli e sbagli.

Dopo gli eventi in su narrati i ragazzi non appaiono più frastornatihanno un faro di luce a riferimento qualora vogliano rigar drittisenza scontento, esempi brillanti voglion i giovincelli per cresceresani e ancor più belli senza ‘ogiemme’ distorcenti la retta viala coltura dei fenomeni e degli assi passa anche dalla cultura sportivasenza equivoci e malintesi espressività pedagogica e costruttiva.

Corso Roma 85 15121 AlessandriaTel./Fax 0131 267842Registrazione al Tribunale di Alessandria n. 627 del 28 sett. 2009Proprietà Vento Largo di Cinzia AriattiCorso Roma 85 - 15121 Alessandria

Stampa Aga GraficaCorso Carlo Brunet 13 - 12100 CuneoTel. 0171 [email protected]@[email protected]

Nuovo Hurrà Grigi

Page 13: Tutta grigia la città

È tempo di mostri, streghe,incantesimi e sortilegi. Nellanotte più misteriosa dell’an-no, raccapriccianti personag-gi vagano per le strade citta-dine raccontando storie hor-ror create dalla cinemato-grafia mondiale e con maca-bri travestimenti esorcizzano

ogni forma di paura. Lachiamano globalizza-

zione e infatti dadiverso tempo

celebriamo un av-venimento dal con-

tenuto tutto ame-ricano che stonaperò alle nostrecorde. Storie dabrivido e leg-

gende del mi-stero, a casanostra neabbiamo abizzeffe,bisognasolo an-

darle a cer-care, senza

disturbare culture che non ciappartengono! Sono storiecustodite dal tempo, narratein vecchi manoscritti, o cela-te dentro le mura dei castelli.Sono le leggende che gravi-tano attorno ai borghi me-dioevali di cui è pieno il no-stro paese. Alcuni più di tantialtri conservano al loro inter-no, tra le mura di pietra, unalone inequivocabile di mi-stero e di magia. Non è sol-tanto l’impressione di un oc-casionale viandante di pas-saggio, ma si tratta di fattiveri, confermati da docu-menti pubblici, tuttora con-sultabili, intrisi di fatti incre-sciosi accaduti in tempi ine-narrabili. E a quale borgomeglio di Triora può essereassegnato lo pseudonimodel paese delle streghe? Illuogo sinistro gli calza a pen-nello e la notte di Ognissantipuò diventare l’occasione,non per i soliti sguaiati trave-stimenti, ma per ascoltare in

silenzio ciò che il paese hada raccontare. Una storia,deplorevole se si pensa alnumero di donne che perse-ro la vita sul rogo con l’accu-sa di eresia da parte dellaChiesa e condannate dal-l’ignoranza dilagante dellagente che rivestiva come unaseconda pelle i secoli bui delmedioevo. In questo borgomillenario della Valle Argen-tina (in Liguria, nell’entroter-ra di Sanremo) vi fu una verae propria ‘caccia alle stre-ghe’ che culminò con un pro-cesso tra i più famosi che lastoria ricordi, consegnato aiposteri e oggi custodito, perchi fosse interessato alla vi-sita, all’interno del Museodella Stregoneria di Triora.Non erano streghe, ma don-ne come tante altre forse piùemancipate rispetto alla me-dia, magari più distanti dalleregole che la chiesa impone-va. Molte vivevano sole sen-za marito né figli che le accu-dissero e le sostenessero eprovvedevano da sole al loromantenimento. Alcune cura-vano malanni con metodi cheoggi definiremmo naturali,con erbe che loro stesse col-tivavano. A quel tempo, l’au-tonomia e la libertà per ledonne non era concessa ecomportamenti del genereerano considerati peccami-nosi per la gente del tempo.Megere dai poteri occultierano chiamate, responsabi-li, con i loro intrugli e pozioni,di carestie e pestilenze cheperiodicamente falcidiavanoi territori. Ma non erano nulladi tutto quello che la gente

andava dicendo. Non le inde-moniate spose di Satana, madonne, soltanto donne su cuisi abbatteva la maldicenzadiffusa per bocca dei lorostessi compaesani. Tra i luo-ghi di culto satanico frequen-tati dalla congrega dellestreghe c’era la Cabotina, laloro palestra. Un luogo diTriora esposto sulle collinecircostanti, in cui ancora oggialeggia il mistero tra quelche resta delle mura di pie-tra. Emana una certa sugge-stione, specie se lo si visitadopo aver letto gli atti delprocesso, non si può fare ameno di pensare a cosa suc-cedeva lì dentro e si immagi-nano i macabri incontri, leformule magiche pronuncia-te per la preparazione dei fil-tri magici con i semi dellamandragora. Qui anche noisiamo preda dell’incantesi-mo del luogo e dei suoi in-ganni. Invece bisognaconsiderare le streghe e illoro martirio come l’iconadel pensiero medievale,in cui le credenze e le su-perstizioni avevano la me-glio sulla ragione e sulla ra-zionalità. I tormenti e le per-secuzioni inflitte loro si sonotramandate con scritti e raffi-gurazioni fino a noi per ricor-dare il loro genocidio. La ma-gia non esiste, non è mai esi-stita; mentre il male quellosi. Risiede nell’uomo fin dallasua creazione e ha avvelena-to per secoli generazione diindividui. È l’erba che attec-chisce ovunque e sotto men-tite spoglie si nasconde, sen-za morire mai.

ParaNormanBuon prodotto animato, sim-patico, ironico e con personag-gi piacevoli (vivi, o morti che

siano). Il fatto che il protagonistapreferisca conversare coi defunti,

piuttosto che con i respiranti, la dicelunga sull’intento del regista; e ovvia-

mente, grazie a questo già sfruttatoespediente, ancora una volta ci insegnache non bisognerebbe mai farsi ingan-

nare dalle apparenze, anche nei casipiù estremi (chi è diverso non è siste-maticamente pazzo, o malvagio). Ilritmo è pressochè costante e l’ultimaparte (Norman e la ‘strega’) denota

una certa sensibilità nella realizzazio-ne.

Total Recall-Atto di forzaIl primo aggettivo che balena nella

mente è, inutile (come remake),seguito da, insipido, quasiasettico. Non ha presa, noncoinvolge. Al massimo stordi-

sce con inseguimenti, mitragliatee mazzate (capirai...). È difficile tro-

vare un momento che possa soddi-sfare un amante della fantascienza e,soprattutto, un simpatizzante dell’ori-ginale, che per quanto un po’ cervello-tico e con effetti (alcuni mutanti pupaz-

zosi) non proprio eccelsi, ma almenodi impatto, suscitava le simpatie del-lo spettatore, grazie anche a prota-gonisti meno inespressivi di questi(persino Schwarzi...). Filmaccio.

Killer JoeSe metti in mano alla feccia umana un kil-

ler psicotico, cosa ottieni? Ovviamente,un disastro. E se in mezzo alla feccia c’èanche una ragazza traumatizzata, ten-

dente alla paranoia schizoide, il disastro sitramuterà in un cataclisma che travol-

gerà tutto e tutti. Gli attori sono piutto-sto convincenti (l’unico torto di Hirsch

è quello di assomigliare a JackBlack magro. Risulta quindi diffici-

le prenderlo sul serio); e la pelli-cola funziona, nonostante i per-

sonaggi sfiorino la caricaturae, ogni tanto, si avverta uncerto compiacimento neidialoghi, volutamente pom-

pati. Nel complesso, riuscito.

Cogan-Killing Them SoftlyQuello che si dice un buon film, soprattut-to grazie alle varie interpretazioni. PersinoGandolfini, il vecchio killer alcolizzato etrombarolo, logorroico all’inverosimile, hail suo perché. Mentre Pitt ha il dono di es-

sere convincente senza fare quasi il mini-mo sforzo attorico. Non male anche

il drogato. I tempi sono un po’dilatati e le parole superano digran lunga l’azione, ma lo sisegue comunque senza parti-colari problemi di attenzione.Sullo sfondo, i bla bla deiPresidenti, a fare da cornice aun’America cruda, violenta edegoista. Nota di merito perLiotta, qui sacco da botte.

HURRÀ GRIGI 1326 ott. 2012

I PALLINI di Puppigallo

ECHI DI VIAGGIO di Simonetta Gorsegno

MUSICA Tutto pronto per le iniziative autunnali/invernali del maestro Mike Yacin

Si riparte dal ‘Don Stornini’con le ‘Emozioni da Sanremo’

Èpronto a partire il tour canoroautunno/inverno del ‘Carroz-zone musicale’ della nostra cit-

tà. Il capitano è sempre lo ShowmanMauro, grado conquistato sul campovisto il successo di critica e di pubbli-co che ha ottenuto in questi anni ilpremio degli addetti ai lavori comemiglior conduttore dell’anno per lasua professionalità cordialità e pa-dronanza nel presentare ogni tipo dispettacolo. La direzione artistica co-

me sempre e affidata al maestro MikeYacin, pittore futurista e produttoredelle manifestazioni ‘Erano gli annisessanta’, ‘Emozioni da San Remo’ edella nuova iniziativa ‘La notte e fattaper amare’, che vedrà in gara cantantie poeti in un carosello poetico dicanzoni e poesie d’amore. Si partecon ‘Emozioni da San Remo’ venerdì9 novembre dal circolo culturalesportivo Don Stornini dove i nuovigestori anno addobbato a festa il sa-

lone ristorante per accogliere la pri-ma serata della kermesse musicale,dove il vincitore sarà premiato conun favoloso trofeo. Tutti i concorrentisaranno ammessi alla finalissima. Uncaloroso saluto ai nostri cantanti esimpatizzanti un invito per passareuna serata di musica e tanta cordiali-tà. Mauro e Mike vi aspettano.

Per partecipare telefonare ai numeri:3333930420 e 3925825052.

Elisa Vanzan (al centro),è stata la vincitrice

della prima edizione

Triora,il paese delle streghe

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VENERDÌ 7 DICEMBRESimona Cremonini:Racconti fantasticidel Garda (racconti); Stefania Bonomi:Perché ti ho messoal mondo? (roman-zo).

VENERDÌ 4 GENNAIO 2013Roberto Beverino-Alessandro San-scritto: Il viandantee la leggenda dellepietre viventi (ro-manzo); Giusy Caligari: Lascatola dei cappelli(romanzo).

VENERDÌ 1 FEBBRAIODaniela Lojarro: IlSuono Sacro di Ar-jiam (romanzo); Ro-sa Gargiulo: Chiac-chiere e ragù diariogastronomico senti-mentale (diario).

VENERDÌ 1 MARZOFlavia Cantini: Nottisenza luna-volume Ie volume II (roman-zo); Valeria Borsa:Kalendae (silloge).

VENERDÌ 5 APRILEGreta Sandrini-LucaMartini: Liberty nelcuore (saggio);Laura Traverso:L’amore ai tempi diinternet (romanzo).

VENERDÌ 3 MAGGIOElena Aleci: La pe-cora di Leo (saggio);Simona Barugola:L’Ora di MiddleDawn (romanzo).

VENERDÌ 7 GIUGNORoberto Carlo Del-conte: Lezioni ca-stelnovesi ovveroconsigli ai navigantida un marinaio diterra (saggio); Ales-sandro Cortese:Eden (romanzo).

Provatecnica perun progettodi rivista

letterariaScrittoridi Alessandria e del Monferrato

HURRÀ GRIGI14 anno 4 n. 17

La seconda edizione del microfestival a ca-denza mensile ‘Vi Piace?’ (scrittura ad al-ta voce) offre ad Alessandria momenti di-

vertenti ed intensi dal punto di vista culturalein forma di spettacolo, che il pubblico mostradi gradire perché ogni volta affolla letteralmen-te il circolo l’Isola Ritrovata in via Santa Mariadi Castello. Sono andate molto bene le primedue serate della seconda serie, quelle dei ve-nerdì 7 settembre, vinta dall’attrice noveseEleonora Bocchio, e 5 ottobre, vincitori ex-ae-quo i poeti alessandrini Gerry Melucci e Gian-franco Isetta. Inoltre hanno avuto il pregio difar da traino alla prima di una serie di serate‘speciali’, quella di giovedì 18 ottobre dedicataallo slam poetry, che grazie al poeta Gian PaoloCavallero è stata riconosciuta come tappa uffi-ciale del terzo campionato italiano curato dal-l’associazione culturale Via dè Poeti di Bologna.In quell’occasione, ben partecipata perché sisono alternati sul palco ben venti poeti di cui17 in una intensa gara a tre riprese, i due ‘mae-stri di gioco’ Franco Galliani e Claudio Braggiosi sono presentati in veste di poeti ed hanno ce-

duto la conduzione a Lia Tommi e Nicoletta Ca-vanna, le quali si sono dimostrate eccellenti inun ruolo che senz’altro avranno modo di rico-prire in futuro. Per quanto concerne la seratadel prossimo 2 novembre 2012 si tornerà al for-mat consolidato dell’innovativo micro festivalVi Piace?, quindi l’apertura alle 21,30 sarà se-guita dalla prima delle interviste (talk-show)con autori ospiti e nell’occasione ci sarà Elisa-betta Maùti che parlerà del saggio ‘Una fiabaper ogni perché - spiegare ai bambini perchésuccedono le cose’ (Edizioni Erikson). Senza in-terruzione si susseguiranno sul palco gli autoriche leggeranno ‘ad alta voce’ loro inediti e at-tenderanno con la serenità che contraddistin-gue il clima di questo evento il giudizio delpubblico, chiamato a scegliere una ed una solaopera fra quelle presentate avendo gli autori la

possibilità di presentarne più d’una se non su-perano i 15 minuti di esposizione. Verso le ore23,oo sarà di scena lo scrittore alessandrinoAntonio Silvani con il romanzo noir ‘La con-vention’ (Editrice Montecorvo) che per larghitratti è autobiografico perché ambientato nelsuo ambiente lavorativo. L’incontro del prossi-mo venerdì 7 dicembre chiuderà l’anno 2012,ma non la seconda serie del microfestival il cuicalendario considera altri sei venerdì, i primi diogni mese a venire: 4 gennaio, 1 febbraio, 1marzo, 5 aprile, 3 maggio, quindi la finale il 7giugno 2013 con tutti i vincitori di tappa. Ogniserata come di consueto sarà preceduta dalla‘Cena degli Scriptori sopra la Nebbia’, a cui èpossibile partecipare prenotando e versando lasera stessa la quota di partecipazione fissata insoli 10 euro.

LEGGIAMO PER LEGITTIMA DIFESA

Sono ben 48 gli autori che sino adora hanno ‘scritto ad alta voce’ par-tecipando a più serate del microfe-stival Vi Piace?, ecco i loro nomi:

1. Ornella Anselmi, 2. ErnestoBettoni, 3. Eleonora Bocchio, 4.Selena Bricco, 5. Massimo Brio-schi, 6. Valentina Brisone, 7. Mar-ta Buttini, 8. Emiliano Busselli, 9.

Gian Paolo Cavallero, 10. RobertoChiodo, 11. Mariangela Ciceri, 12.Francesco Condemi, 13. PinoCorva, 14. Cecilia De Angelis, 15.Riccardo De Rosa, 16. DomenicoDi Filippo, 17. Mauro Ferrari, 18.Gianni Ghè, 19. Monica Giacobbe,20. Vanda Guaraglia, 21. Gian-franco Isetta, 22. Fabio Izzo, 23.Mike Yacin, 24. Sara Leporati, 25.Sergio Loppel, 26. Enzo Macrì,27. Marina Elettra Marametto, 28.Neva Maroccolo, 29. Gerry Me-

lucci, 30. Cristiano Mussi, 31. Gi-sella Margara, 32. Piergiorgio Pa-nelli, 33. Chiara Parente, 34.Maurizia Pertegato, 35. MatteoPiombo, 36. Elisabetta Raviola,37. Alessandra Roggia, 38. Ma-riangela Santi, 39. Antonio Silva-ni, 40. Nadesna Slavova, 41. Pao-la Sperati, 42. Marcello Tedesco,43. Lia Tommi, 44. Maria TeresaValle, 45. Marinella Veloce, 46.Federica Zancato, 47. Walter Zol-lino, 48. Anna Zucca..

Gli amici, anzi gi astanti,anzi i compagni di stradadel microfestival di scrit-tura ad alta voce VIPIACE? Hanno speri-mentato lo scorso ve-nerdì 5 ottobre il ‘Dvd eBook Crossing con rac-comandazione’, chequindi verrà ripropostoanche in occasione dellaterza serata del maggiorevento poetico e lettera-rio di Alessandria, ilprossimo venerdì 2 no-vembre 2012. Si tratta diuna bella proposta dicondivisione culturale:all’Isola Ritrovata, in viaSanta Maria di Castello8 ad Alessandria, nelcorso di ogni serata delmicro festival verrà of-ferta la possibilità discambiare un libro conun altro libro ovvero undvd, senza limitazione dinumero (nel fondo inizia-le una sessantina i titoli).Chi lo riterrà potrà an-che allegare un piccolobiglietto di raccomanda-zione alla lettura o allavisione o se preferisconouna vera e propria re-censione.

SUSCITA INTERESSE, QUINDI PROSEGUIRÀ ALL’ISOLA RITROVATA

Book & DVD Crossing con raccomandazione

PROGETTARE E QUINDI SCRIVERE TESTI PER CINEMA E LETTERATURA

TECNICHE E STRUMENTI DELLA NARRAZIONE

Il microfestival letterario e poetico di Alessandria

VI PIACE? Scritturaad alta voce

Al Lab121 sabato 17 novembre dalle 10 alle 18

Raccontare è una necessità che attrae tuttiquanti, autori e fruitori, perché le immagini cheproduciamo mentalmente appartengono allafantasia e ci piace tradurle con le parole sullacarta e quindi cercare di ritrovarle nuovamentein immagini, quelle del cinema e quelle che cistimola la lettura di un libro. Scrivere è una tec-nica con molte opportune variazioni a secondadel prodotto, del lettore, dello sviluppo chevengono considerati, perché libri e film sonoparte integrante e fondamentale dell’industriadella cultura e l’espressione artistica è soltantouno degli elementi che concorrono alla loroformazione. Pensate al percorso di un prodottocinematografico: un committente dialoga conun gruppo creativo (sceneggiatore, regista, di-rettore fotografia) e si forma un'idea a cui que-st'ultimo da forma e poi dialoga con i realizza-tori (troupe e quindi cast) che consegnano poiil prototipo a chi deve rifinirlo (montatore); ilprodotto finito è subito pronto per la distribu-zione (varie forme), naturalmente secondoprocedure definite ed una scansione di tempoconcordata seppur con passaggi obbligati. Ognipassaggio teorico troverà nel corso della gior-nata immediata applicazione, con esercizi indi-viduali che porteranno all’individuazione dellelinee generali di una storia, una per ogni parte-cipante. Pur avendo una forte connotazione ri-volta alla realizzazione di un progetto cinema-tografico, gli argomenti declinati dallo sceneg-giatore Claudio Braggio (Storie del Monferratonoir) faranno riferimento anche alla realizza-zione di un progetto editoriale specialmenteper quanto concerne gli elementi strutturali.

PERCORSO DIDATTICO

✓✓ Nozioni Tecniche di Base sog-getto, trattamento, scaletta,sceneggiatura - grammatica fil-mica (grammatica delle immagi-ni) - ‘bibbia’ (elementi e ricerche)

✓✓ Costruzione del PersonaggioBiografia (aspetto fisico, storia epsicologia) - gerarchia dei perso-naggi - arco di trasformazione

✓✓ Struttura del Testo Struttura intre atti e cenni sulle altre strut-ture - plot e sub-plot (storia prin-

cipale, sottostorie e storie paral-lele) - i livelli narrativi - fabula eintreccio - conflitti e punti disvolta - climax e risoluzione o fi-nale - arco di trasformazione

✓✓ Reti Relazionali Cenni generali,costruzione, mappatura e usopratico

✓✓ Viaggio dell’Eroe Il percorsonarrativo classico - archetipi estereotipi - evoluzione della sto-ria -evoluzione dei personaggi -gli ostacoli e lo scopo dell’eroe

✓✓ Il lavoro dell’Artista... Punto

d’attacco - linearità, circolarità,divagazione narrative - elementinotevoli di una storia - tema prin-cipale - cenni su trasposizione daracconto, romanzo, opera teatra-le, eccetera

✓✓ Come presentare il progetto Letecniche del pitching e delmatch-making

✓✓ [email protected]. 388.957.1115

✓✓ Avere un’idea che possa inte-ressare.

✓✓ Decidere l’obiettivo che si in-tende raggiungere.

✓✓ Raccogliere informazioni sul-l’argomento.

✓✓ Contattare esperti che forni-scano consigli e materiali emagari compartecipino allastesura del progetto e/o alle ri-prese.

✓✓ Compilare un elenco di loca-tion e una lista di persone daintervistare e/o coinvolgerenelle riprese.

✓✓ Catalogare le informazioni ne-cessarie al progetto, sapendoche più ve ne sono meglio ri-sulterà la sua realizzazione.

✓✓ Parlare con regista e direttoredella fotografia per deciderel’impostazione filmica.

✓✓ Scrivere una sinossi per racco-gliere le idee.

Questo in estrema sintesi è quantooccorre per un progetto cinemato-grafico, dove la sceneggiatura è nelcontempo l’elemento principaleper gli aspetti artistici, ma soprat-tutto la preziosa guida per quanti sidovranno muovere sulle location esui vari set (produttore e produtto-re esecutivo, regista, direttore del-la fotografia, scenografo, eccete-ra). Nella vita reale idee, emozioni,mente e passioni si evolvono in am-biti differenti ed in modo comples-

so, mentre in un film le azioni e lavisione inducono a reazioni imme-diate senza che vi sia alcuna rifles-sione. Una sceneggiatura ben scrit-ta è uno strumento in cui vi sono lebasi per la creazione delle emozio-ni. L’immaginazione è sempre unodegli strumenti migliori, ma è me-glio non abusarne e affidarsi so-prattutto ad approfondite ricerchesui testi e sul campo. Quando ci siappresta a scrivere la preoccupa-zione deve essere solamente quel-la di come far vedere quel che si in-tende raccontare. Specialmentequando si lavora con archivi, libri,articoli di giornale, fotografie e nar-razioni orali occorre visualizzare laloro rappresentazione.

Alcune note di viaggio

12ª serata con Elisabetta

Maùti e Antonio Silvani

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lo stesso Triso-glio a spiegare lemotivazioni chehanno portato allagenesi del volumein questione: «Erail 1998 e stavano per iniziare iMondiali in Francia. Così, quasiper gioco, iniziai ad accumularemolto materiale delle precedentiedizioni: dopo un po’ di tempoavevo terminato la prima bozzadi quello che sarebbe poi diventa-to il libro, con tanto di copertinamolto artigianale. In realtà, pen-savo che sarebbe rimasta un’uni-ca copia, da conservare in uno deimiei scaffali e sfogliare ogni tan-to. E poi, invece, c’è stata la possi-bilità di pubblicare il libro, grazieall’interessamento della casa edi-trice Bradipolibri. È stata unagrande soddisfazione, viste anchele molte difficoltà nel reperirebuona parte del materiale, inparticolare per ciò che riguardal’edizione del 1930...» Particolar-mente significativa, in questosenso, anche la scelta di arrivaresoltanto fino ai Mondiali del1970: «In quella edizione, cometutti sappiamo, il Brasile diventòCampione del Mondo per la terzavolta, tant’è che nel 1974 vennepoi cambiato il nome della com-petizione: l’ultima Coppa Rimet èstata una specie di spartiacque ri-spetto ai Mondiali successivi». Daparte sua, Roberto Bettega ha ri-cordato con piacere e un pizzicodi commozione gli anni ‘50 del-l’infanzia vissuta sognando dipoter emulare i grandi calciatoridell’epoca («la tv era un lusso per

HURRÀ GRIGI 1526 ott. 2012

LIBRI Il volume è in vendita nelle migliori librerie, in Alessandria da Bertolotti e Feltrinelli

I Mondiali di Jules Rimet Sogno diun calcio ancora a misura d’uomo

pochi, si vedeva poco calcio, ma sisentiva e, soprattutto, si sognavamolto di più»), la scomparsa del-l’ex compagno di squadra Hel-mut Haller (avvenuta proprio ilgiorno precedente alla presenta-zione del libro), le frequenti ‘rap-presentazioni della Finale deiMondiali di calcio’ inscenate dal‘Barone’ Nils Liedholm alla fine

degli allenamenti ai tempidella militanza nel Varesedel 1969, il ricordo deiMondiali vissuti da prota-gonista in Argentina nel1978 e l’esperienza matura-ta nel 1983 a Toronto in Ca-nada, sulla scia del solcotracciato qualche anno pri-ma da Giorgio Chinaglia inAmerica e Roberto Vieri (ilpadre di Christian) in Austra-lia. Un argomento, quest’ulti-mo, sempre di grande attuali-

tà, viste i recenti trsferimenti digiocatori italiani all’estero come

Alex Del Piero e Marco Verratti:«Un’esperienza bellissima, che hoavuto la fortuna di vivere insiemealla mia famiglia. Certo, in Cana-da il calcio era considerato comequarto o quinto sport nazionale:ma quanto entusiasmo vedevointorno a me, soprattutto tra i ra-gazzini che correvano per stradadietro ad un pallone! Del resto,era la stessa passione che avevopercepito qualche anno prima,quando avevo giocato in Americacontro il Cosmos di Pelè, Beckem-bauer, Neeskens e Chinaglia...»Era la metà degli anni ‘70, quan-do il ‘Soccer’ cominciò ad espan-dersi in America: di lì a poco, nel‘belpaese’ sarebbe arrivata stabil-mente la televisione a colori, epoi, a scansione pressapoco re-golare, il trionfo spagnolo dell’82,le delusioni di Italia ‘90 e Usa ‘94e la vittoria di Berlino 2006. Uncalcio sempre più planetario,mediatico, urlato e iper-sponso-rizzato: anche se poi, come hagiustamente ricordato l’autoreTrisoglio, alla fine «la madre ditutte le partite resta sempre il ce-leberrimo 4-3 tra Italia e Germa-nia, visto in Italia a tarda notte,con la tv in bianconero, e con l’ul-timo gol segnato proprio daGianni Rivera, il giocatore ales-sandrino più famoso della storiadel calcio».

«Se non fosse per l’ora eper l’imminente garadell’Italia (disputata

proprio alle ore 19 dello scorso 12ottobre, N.d.A.), resterei qui a par-lare di calcio anche fino a mezza-notte!». Basterebbe soltanto ri-cordare questa frase pronunciatada Roberto Bettega alla fine del-l’incontro avvenuto nella SalaConsiliare della Provincia, allapresenza dell’autore del libroAlessandro Trisoglio, presidentedel Consiglio Provinciale di Ales-sandria Giovanni Barosini, delgiornalista de La Stampa LucaRolandi e dello stesso campionebianconero, per capire quantol’intento della serata sia statoampiamente raggiunto. Sullosfondo di una collezione davverospettacolare di maglie delle na-zionali dell’epoca e alla presenzadi personalità di spicco del mon-do del calcio (tra cui il Presidentedell’Alessandria Maurizio Pavi-gnano, i giocatori grigi Servili eCammaroto, il Presidente delConi Roberto Pareti, e l’ex pa-tron dei grigi Gianni Bianchi), èstato infatti davvero piacevole ri-cordare in poco più di un’oratanti avvenimenti, aneddoti e cu-riosità che hanno fatto la storiadei Mondiali dal 1930 al 1970.Dopo una breve introduzionefatta da Giovanni Barosini, in cuiè stato giustamente ricordatal’importanza di investire sempretempo e danaro per ogni tipo diattività sportiva («un Euro spesoper lo Sport significa risparmiar-ne almeno tre in futuro per il si-stema sanitario»), è stato subito

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Ogni Lunedi alle 20,45su GRP Televisione

Stefano Venneri Speaker Ufficiale del Torino

Fc allo Stadio Olimpico, conduce

Due ore, in diretta, tutte le settimane per parlare diToro, rigorosamente con i tifosi, chiamati a discuteree commentare gli argomenti dibattuti in studio dagiocatori, tecnici, giornalisti e ospiti vari. È questa lafilosofia di Orgoglio Granata, trasmissione storica diGRP TV in onda il lunedì sera alle 20,45 sul canale 13del digitale terrestre.

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Tel.: 0131752336 - Fax: 0131752371Apertura Uffici: da Lun a Ven. 8,00/13,00 – 15,00/19,00

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Poste Private Alessandria Agenzia BVia Vochieri, 74 - 15121 AlessandriaTel.: 0131752596 - Fax: 0131752597

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Poste Private Valenza Agenzia CVia Oliva, 9 - 15048 Valenza (AL)

Tel.: 0131752600 - Fax: 0131752601

Gianni Barosini, presidente del congiglio Provinciale di Alessandria tra Alessandro Trisoglio e Roberto Bettega

Ha avuto un notevole successo di pubblico, domenica 21 ottobre, pressol’Associazione ‘Orti in Città’ di Viale Milite Ignoto, la prima edizione di‘Alessandria Contadina’, una giornata dedicata al mondo dell’agricolturacon promozione e vendita di prodotti del territorio. L’evento è stato orga-nizzato dal Comune di Alessandria in collaborazione con le associazionidi categoria di settore con l’intento di avvicinare la città ed i suoi cittadinialla campagna ed a quanto ruota intorno al mondo rurale. Tra gli standera presente anche quello della nostra casa editrice ‘Vento Largo’ cheha presentato il volume ‘La società rurale e i suoi protagonisti’ di EnricoVigna. Naturalmente, sono andate a ruba anche le copie di Hurrà Grigimesse a disposizione di tutti i visitatori di una manifestazione che, datol’interesse suscitato, ci auguriamo venga riproposta alla città.

Alessandria Contadina,Hurrà Grigi presente

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