Una crescita di squadra - francocorelliconsulenza.com · Il tutor La figura del tutor potrà essere...

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Una crescita di squadra Franco Corelli

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Una crescita di squadraFranco Corelli

Una storia recente

Negli ultimi dieci anni, in modo più o meno acuto, si è assistito ad una riduzione dell’erogazione del credito da parte degli istituti bancari, sia alle famiglie che alle imprese.

Una storia recente……………….

Una storia recente

In questo frangente non interessa valutare le motivazioni che hanno indotto le banche a tale comportamento, ma interessa invece proporre un modo per cercare una via di uscita da un percorso che, se prolungato, rischia di portare effetti senza ritorno.

Una crescita di squadra

Concentriamoci sul

fenomeno in questione che

ha riguardato le imprese.

Una crescita di squadra

Molte realtà aziendali hanno saputo anticipare la crisi, diversificando i loro prodotti o posizionandosi su prodotti di nicchia ed hanno potuto mantenere lea loro posizione nonostante un mercato in complessiva difficoltà

Una crescita di squadra

Una storia recente

Spesso la motivazione di un mancato credito è sacrosanta; ci si trova di fronte un’impresa ormai senza speranza, con il lavoro ridotto al lumicino, senza una progettualità seria.

Una storia recente

Spesso, però, la motivazione di un diniego è essenzialmente connessa ad una sorta di immobilismo in cui sono caduti e di cui sono prigionieri gli istituti di credito:

Sconfinamenti , anche minimi in centrale rischi

Segnalazioni crif anche di importi irrisori

Rating a volte poco spiegabili

Rigidità nei sistemi deliberativi

E a quel punto……………………………

Il problema

Siamo insomma nella fase definita nel gioco degli scacchi, dello stallo; l’incapacità o la mancanza di volontà di assumere quella o altra direzione.

Sembra quasi che ci sia una sorta di presa d’atto di una situazione di oggettiva difficoltà , ma dove nessuno si fa carico di assumersi il peso e l’onere di risolverla.

Il problema

E quindi…

L’imprenditore deve prendere atto di un’avvenuta modifica del sistema del credito, cambiando la modalità di approccio nella richiesta di intervento agli istituti di credito, ben capendo che gli stessi non hanno (e non avranno) più lo stesso comportamento nelle modalità di analisi, istruttoria e delibera.

E quindi…

L’imprenditore deve mettere il dito

nella piaga, comprendere i limiti e i

difetti della propria azienda, cercare di individuarli e stabilire le modalità di

intervento per superarli….solo così

potrà poi presentarsi dall’istituto di

credito che, diversamente,

chiuderebbe tutte le porte, non

avendo convenienza ad affidare

un’azienda rischiosa.

E quindi

E quindi

Le banche devono prendere atto del fatto che la maggioranza delle nostre imprese ha problematiche connesse alla bassa patrimonializzazione, all’eccessivo indebitamento ed alla bassa redditività; se di fronte a queste situazioni, comuni a molte realtà, l’istruttoria entra in tilt, non usciremo mai in tempi stretti dal pantano in cui si rischia di cadere.

La proposta……...il tutor in squadra……….

La proposta

Si prenda spunto dal

Microcredito la cui

defininizione è :

La proposta

Forma di finanziamento assistito da servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio che permette di accedere al credito a chi non può rivolgersi alle normali istituzioni finanziarie , non potendo fornire le garanzie richieste.

La proposta

Microcredito d’impresa:

Si riferisce a prodotti e servizi utili a favorire il diritto all'iniziativa economica

delle persone. L’obiettivo è di creare un meccanismo virtuoso che

permetta ai microimprenditori di generare reddito e diventare economicamente autonomi.

Affinché tale obiettivo si realizzi , è necessario adottare un processo

selettivo rigoroso volto a verificare l’attendibilità professionale dei

richiedenti , la validità e la coerenza tecnica, economica e finanziaria

dell’attività e/o del progetto per il quale è richiesto il finanziamento:

un’affidabile garanzia personale al posto di una garanzia reale.

La proposta

Prendere quindi spunto dall’esperienza del Microcredito per erogare credito ad imprese anche di dimensioni importanti, innestando un percorso, fatto in squadra, da banca, impresa, consulente , confidi o fondo centrale di garanzia, valido sia per realtà aziendali sane che, a maggior ragione per quelle con qualche difficoltà.

La proposta

Nella sostanza i diversi attori coinvolti avranno tutti l’interesse a creare e mantenere una relazione operativa che innesti un percorso il più possibile virtuoso.

La proposta

I servizi di accompagnamento, di tutoraggio e di monitoraggio, essenziali e complementari rispetto ai prestiti erogati, rappresentano il vero valore aggiunto della proposta.

La proposta

L’approccio operativo sarà quello della reciprocità

1. da una parte la banca ed il confidi che accompagnano il potenziale

cliente e che erogano (o garantiscono) il prestito dopo un’attenta analisi

del progetto.

2. dall’altra, il beneficiario del prestito, che accetta di essere coinvolto nel

processo istruttorio, dando l’apporto attivo della sua personalità alla

definizione dell’aspetto di rischio del caso creditizio.

La proposta

L’impresa ha lo scontato interesse a che

l’operazione di finanziamento o di

qualsivoglia tipo di affidamento diverso

comporti la soluzione delle proprie

problematiche e criticità, anche perché

così facendo ha la possibilità di vedersi

ridotta l’incidenza degli oneri finanziari

La proposta

La proposta

La banca avrà una posizione di un cliente che saprà di essere monitorato ed opportunamente controllato in modo periodico, al fine di poterne seguire l’evoluzione e soprattutto il rispetto del piano

presentato.

La proposta

Il commercialista dell’azienda cliente avrà a che fare con una realtà che tenderà a migliorare il proprio rating e ad avere quindi maggiore forza finanziaria ed affidabilità

La proposta

Il confidi, come la banca, rilasciando la garanzia in relazione all’azienda, non avrà altro interesse a che la stessa mantenga nel tempo caratteristiche di stabilità ed economicità.

Il tutor

La figura del tutor potrà essere rappresentata sia da consulenti del confidi, che da consulenti esterni.

Il tutor

L’attività di assistenza e di monitoraggio saranno eseguiti dai tutor sia nella

fase antecedente all’erogazione che nel periodo successivo.

Nella fase antecedente andranno individuate eventuali criticità del

progetto oggetto dell’operazione finanziaria ed individuate le possibili

soluzioni al fine di prevenire eventuali aspetti negativi. I servizi di

accompagnamento, in particolare quelli utili alla stesura del business plan ,

insieme ad un aiuto nella valutazione della sostenibilità del progetto di

impresa nel suo insieme, saranno decisivi.

Nella fase successiva all’erogazione andranno erogati specifici servizi quali:

il supporto per la soluzione di problemi amministrativi ed informazioni circa i

relativi servizi disponibili sul mercato.

Il tutor

Il tutor

servizi il cui obiettivo è quello di affiancare l’imprenditore nello sviluppo o

avvio d’impresa e di colmare sue eventuali lacune non sostanziali di natura

professionale, tecnica o riguardanti la conoscenza generale di aspetti

finanziari o economici. In particolare in relazione a:

• interventi sulla capacità e sulle competenze imprenditoriali e tecniche;

• sostenibilità dell’idea imprenditoriale e del business plan di massima;

• produttività, redditività, competitività dell’impresa sui diversi mercati,

anche internazionali.

Il tutor

Il supporto alla definizione delle strategie di vendita, con eventuali studi di

mercato.

servizi strategici, il cui obiettivo è aiutare l’imprenditore a sviluppare una

programmazione di medio- lungo periodo in ambito finanziario, gestionale,

di marketing.

• servizi operativi che rientrano più nel supporto quotidiano dell’attività di

impresa, anche rispetto a problematiche giuridiche, tributarie, fiscali ecc.

La formazione interna del personale

Fornire all’istituto erogante ed al confidi un’idonea attività di monitoraggio,

nonché dettagliate periodiche relazioni sull’andamento dell’attività svolta

ed i risultati conseguiti dall’impresa oggetto del finanziamento.

Il tutor

Riassumendo:

1) supporto alla definizione della strategia di sviluppo del progetto

finanziato e all’analisi di soluzioni per il miglioramento dello svolgimento

dell’attività; 2) formazione sulle tecniche di amministrazione dell’impresa,

sotto il profilo della gestione contabile, della gestione finanziaria, della

gestione del personale; 3) formazione sull’uso delle tecnologie più

avanzate per innalzare la produttività dell’attività; 4) supporto alla

definizione dei prezzi e delle strategie di vendita, con l’effettuazione di studi

di mercato; 5) supporto per la soluzione di problemi legali, fiscali e

amministrativi e informazioni circa i relativi servizi disponibili sul mercato; 6)

supporto all’individuazione e diagnosi di eventuali criticità

dell’implementazione del progetto finanziato.

Il punto di arrivo

Obiettivo è quello di uscire dalla fase di immobilismo in cui si è caduti al

fine di accompagnare i soggetti finanziati nelle attività imprenditoriali

poste in essere prima ma in maggior misura nelle fasi successive al

ricevimento del prestito, allo scopo di tesorizzare l’investimento realizzato e

rendere lo stesso radicato nel tempo in modo da favorire effettivamente il

tessuto economico produttivo che caratterizza la nostra regione.

……..in collaborazione con Igor Cicconcelli.

Grazie per l’attenzione