Un polo per l'innovazione e l'Agrifood al Foro Boario di ... · sociale ed economico nella frazione...
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O.R.T.I. Occupazione, Rigenerazione, Territorio, Innovazione Un polo per l'innovazione e l'Agrifood al Foro Boario di Macerata
1. TIPOLOGIA, ELEMENTI DEL PROGETTO, AREE E BENIFICIARI
1.1. Il Campo Boario di Macerata Cenni storici. La storia economica di Macerata è essenzialmente
agricola. Alla sua inaugurazione, il 3 ottobre 1972, il “Nuovo Campo
Boario” di Villa Potenza alla periferia di Macerata venne salutato dalla
comunità, e dalle autorità locali e regionali come una grande opera
pubblica, un moderno centro agricolo commerciale destinato a divenire il
propulsore di tutta l'attività agricola-zootecnica regionale. La struttura, 14
ettari di estensione su un'area di circa quaranta, era posta alla confluenza
della SS77 e della viabilità principale ed era in grado di ricevere 1.200
bovini, 300 suini, 6.000 suinetti e 400 bovini.
L'attuale situazione di degrado e marginalità. Con la cessazione
dell’attività di mercato zootecnico, il centro ha subito dagli anni ’90 una
parziale riconversione a polo fieristico ed un utilizzo delle parti secondarie
magazzino e stoccaggio, perlopiù soggetti a forte incuria. Della grande
opera oggi non rimane che un'area priva di fascino, degradata, in parte
abbandonata e utilizzata parzialmente come sede di fiere locali. La
situazione è peggiorata nel corso degli ultimi anni e il plesso oggi
costituisce anche una minaccia dal punto di vista ambientale, per le
grandi superfici di copertura con presenza di amianto. Nonostante tutto,
la storia agricola della città, di cui è ancora una forte chiave identitaria, fa
si che una volta l'anno il Campo Boario ritrovi il suo vecchio splendore
con la Rassegna Agricola del Centro Italia, evento fieristico nazionale
giunto alla 32ma edizione, cui partecipano più di 400 espositori. Accanto
al degrado edilizio dell’area si registra un progressivo cambiamento
sociale ed economico nella frazione di Villa Potenza e delle aree
confinanti, dovuto al modificarsi della popolazione oggi costituita da una
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crescente quota di immigrati, anziani e giovani in cerca d’occupazione.
Emblematica la situazione di Borgo Pertinace, l’estremità dell’abitato più
prossima al centro fiere, i cui edifici, vetusti e inadeguati, sono
progressivamente abbandonati, o affittati da popolazione a basso reddito,
pur rappresentando una delle parti più antiche della frazione, sviluppata
accanto ai resti archeologici dell’antica città romana di Helvia Recina. La
zona è stata da ultimo interessata dal programma di protezione per
richiedenti asilo e rifugiati (120/130 presenze annue) e dalle esigenze
correlate alle quote regionali di accoglienza per l'emergenza sbarchi, che
nel territorio comunale ammontano a 330 unità. Il Campo Boario è oggi
fortemente disconnesso dal resto dell’abitato: l’assenza di servizi, la
scarsa attività, con l’apertura solo nei giorni di fiera, lo rendono un luogo
vuoto e inutilizzato; il tratto viario in cui insiste è caratterizzato da
disordine urbanistico, modesta qualità dell'edificato e degli spazi pubblici,
mancanza di polarità urbane e luoghi di aggregazione.
1.2 Il polo per l'innovazione sociale e l'agrifood. La storia ed i saperi di
un territorio agricolo, il tentativo di dar loro valore con una grande opera
pubblica, il successivo decadimento e degrado. Ci sono oggi le condizioni
per invertire la rotta e rigenerare l'area affinché torni a svolgere un ruolo
di riaggregazione urbana ed a rappresentare una nuova centralità nel
sistema insediativo intercomunale. C'è un punto di forza, un punto di
tenuta in questa scelta: è l'identità del Campo Boario, l'immaginario
collettivo che l'accompagna e che saldamente richiama un elemento
identitario e vitale della comunità maceratese. L'agricoltura è fonte
d'innovazione, di economia, di reddito, ricerca e consente lo sviluppo di
programmi avanzati d'inclusione sociale indispensabili in contesti di
marginalità e degrado. Il progetto prevede che attorno al centro
espositivo, completamente risanato, sorgano cinque ulteriori aree tra loro
integrate e complementari. Un progetto di riqualificazione e rigenerazione
capace di mobilitare risorse disponibili su scala locale e strumenti
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innovativi per fronteggiare il contesto di degrado, crisi e di diseguaglianza
sociale. Una serie di centri pulsanti racchiusi sotto un brand di territorio
per dar luogo ad una nuova filiera produttiva, far nascere nuove imprese,
sostenere gli imprenditori agricoli, sviluppare prodotti innovativi,
sensibilizzare i giovanissimi sui temi della sostenibilità ambientale e
includere le fasce più fragili della popolazione. Un'operazione che crea
capitale sociale avviando networks interpersonali, relazioni e interazioni
economiche, scambi culturali e di informazioni.
Le aree: a) il centro espositivo. I due grandi padiglioni 1 e 2 da adibire
a fiere ed eventi espositivi legati all'agrifood, necessitano di un
risanamento conservativo e di un adeguamento per accessibilità,
sicurezza ed igiene. Si prevede la bonifica dall'amianto, la demolizione
delle murature non necessarie e che creano inaccessibilità ed il restauro
dell’impianto strutturale interessato da consistenti fenomeni di degrado
dei materiali (descrizione opere v. Tavv. 4,6,7,8). Nella parte ovest (Pad
n.3 Ovest, Tavv. 5,6,7), trovano sede i locali e gli uffici a valenza interna
(amministrazione, segreteria etc.) ed esterna (vigili urbani, veterinario,
infermeria, etc.) e le aule seminariali e didattiche.
Le aree: b) L'innovazione, la creatività e la formazione. Per consentire
ai player del settore di incontrarsi, O.R.T.I. crea una piattaforma rivolta ad
aziende, associazioni, aspiranti imprenditori con lo scopo di favorire
l’incontro tra domanda e offerta di innovazione sociale nel settore. Questa
piattaforma vuole raccogliere idee, modelli, processi, prodotti e servizi che
innovino in modo sostenibile il settore agrifood coinvolgendo attori
interessati a beneficiarne per migliorare i propri modelli di business (in
caso d'imprese già esistenti) o per avviare nuove imprese e startup nel
comparto agricolo e connesso (es. riuso scarti di produzione, idroponica,
produzione energia). Una piattaforma che potrà contare su locali flessibili
e modulari nei Pad. 3 e 4, e sulle aule didattiche e le sale per attività
seminariali all'interno del Pad. 3 Ovest.
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Le aree: c) L'agricoltura urbana, gli orti urbani e l'agricoltura sociale. Nelle aree di proprietà comunale e IRCR (Tav.3), è previsto l'avvio di
programmi di agricoltura urbana, orti urbani e agricoltura sociale. La
prima attività crea reddito e nuova occupazione (chi prende in locazione il
terreno e lo sfrutta commercialmente), la seconda innesca la
partecipazione attiva dei residenti (anziani) grazie alla concessione di
piccoli appezzamenti (50 mq ca) da coltivare senza profitto; la terza,
infine, integra persone svantaggiate coinvolte nel ciclo delle attività
agricole. La produzione che deriva consente l'avvio di una filiera a km0
con vendita in loco al consumatore.
Le aree: d) ristorazione, vendita e botteghe didattiche: O.R.T.I.
dedica una superficie rilevante alla parte che attiene alla conoscenza, alla
vendita ed al consumo dei prodotti della terra (Pad.3 - Tavv. 4,5,6). Il
target è su produzioni di qualità, per lo più biologiche, provenienti sia dai
progetti di agricoltura urbana e sociale, che dalle aziende agricole e
zootecniche locali. L'area degustazione e ristorazione seguirà gli stessi
criteri di qualità e sostegno all'economia del territorio. In una parte del
Pad.3 verrà allestita la "bottega didattica" dove i giovanissimi avranno
modo di partecipare al racconto dei produttori, di essere sensibilizzati
verso la biodiversità, l’agricoltura a basso impatto, la tutela dell’ambiente
ed i comportamenti ecocompatibili e sostenibili. Ai piani superiori del
Pad.3 Est è prevista la creazione di una foresteria polifunzionale con 11
camere da destinare alle diverse necessità delle attività del polo.
Le aree: e) Il laboratorio didattico sulle fonti energetiche rinnovabili. Il polo sotto il profilo energetico è autosufficiente. In connessione a ciò, è
previsto l'allestimento di un laboratorio didattico sulle fonti energetiche
rinnovabili a servizio delle scuole incentrato su fotovoltaico, microeolico,
idroelettrico e biocombustibili che consentirà di conoscere le applicazioni
ed i prototipi dei sistemi di produzione di energie alternative,
approfondendone il funzionamento. Il tema delle fonti rinnovabili è
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coerente con l'intero progetto e complementare a quello delle botteghe
didattiche.
Le aree: f) L'arena spettacoli, il percorso/parco fluviale, l'area archeologica: Le attività culturali creano socialità, attrattività e qualità
delle aree urbane: si prevede la creazione di un percorso/parco fluviale
che, nel condurre all'area archeologica di Helvia Recina1, ne valorizza e
promuove il patrimonio e la conoscenza attraverso apposite pannellature.
Il percorso costituisce un tratto delle "Vie Lauretane". Inoltre è prevista la
creazione di un'importante arena2, idonea ad ospitare concerti/spettacoli
per il grande pubblico, giochi e attività ludico-sportive (Tav. 4).
1.3 Beneficiari diretti ed indiretti e modalità di individuazione. Beneficiari diretti: a) le aziende del comparto agricolo alimentare
interessate all'attività fieristica; b) le aziende interessate alla
commercializzazione, ristorazione e foresteria; c) i ricercatori, i creativi
e gli startupper del settore agrifood; d) i giovani disoccupati beneficiari
dei programmi di agricoltura urbana [c), d) selezionati attraverso bandi
ad evidenza pubblica]; e) i soggetti svantaggiati per i programmi di
agricoltura sociale; f) i residenti (anziani) per il programma di orti urbani
[e), f) individuati in collaborazione con operatori del terzo settore].
Beneficiari indiretti: i residenti del quartiere, i cittadini maceratesi e
marchigiani, gli studenti della regione per i laboratori didattici; le
istituzioni culturali e di ricerca per i programmi di innovazione; i giovani
per le attività formative e ricreative.
2. PARTECIPAZIONE DI PRIVATI, MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO
Il coinvolgimento dei privati è favorito dalla tipologia e dalle funzioni
previste (dettaglio partner v. scheda c allegata).
1 antica e florida città romana di medie proporzioni i cui resti ne testimoniano oggi l'importanza (teatro del II sec. d.C. romano e resti di ville decorate con mosaici). 2 attrezzata con palcoscenico, camerini mobili e servizi accessibili e posta su di un terreno drenante e piantumato con lippia nodiflora, essenza antica molto tenace capace di sopportare il transito veicolare senza particolari esigenze di manutenzione/irrorazione.
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Il Cluster Agrifood Marche: partner istituzionale, assiste e coordina i
programmi di innovazione e formazione con un bacino di soci privati di
oltre 50 aziende leader nel settore.
Piattaforma commerciale, ristorazione e foresteria. L'attività di vendita
e commercializzazione dei prodotti, di ristorazione e foresteria verrà
affidata con procedura ad evidenza pubblica a privati verso il corrispettivo
di un canone (v. cap. 3). Il rapporto privilegiato con il CLAM favorirà
verosimilmente l'interessamento degli imprenditori marchigiani.
IRCR: proprietario di due aree agricole limitrofe a quelle comunali di ca
11ha, aderisce al progetto per i programmi di agricoltura sociale e le
attività di conferimento di prodotti agricoli ed alimentari.
Autoproduzione di energia: l'energia utilizzata dal polo sarà
interamente autoprodotta da fonti rinnovabili (fotovoltaico, geotermico,
cogenerazione). Gli impianti saranno realizzati da una ESCO da
individuarsi con procedure di evidenza pubblica. L'interesse privato è
comprovato anche dalla manifestazione d'interesse già pervenuta.
Connettività: il polo sarà dotato di tecnologia avanzata sotto il profilo
della connettività con copertura e servizi di nuova generazione. Ciò attiva
investimenti privati visto il rientro da vendita e sfruttamento dei servizi
collegati. L'attenzione è sin d'ora riscontrabile anche in base ad una
manifestazione d'interesse già pervenuta.
Arena concerti e spettacoli: la gestione, organizzazione e produzione di
eventi destinati ad un vasto pubblico verrà assegnata a seguito di
evidenza pubblica ad un'agenzia specializzata. Il business deriva dalla
capienza dell'arena concerti e della scarsa presenza nel Centro Italia di
analoghe strutture così attrezzate.
3. COSTO COMPLESSIVO, PIANO FINANZIARIO, DIMENSIONE INVESTIMENTO, COPERTURE, RISULTATI ATTESI, TEMPI ESECUZIONE
Costo complessivo del progetto Ai fini dell'analisi economica il
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complesso delle opere è stato suddiviso in lotti, separando anche gli
interventi pubblici dagli quelli che saranno eseguiti da privati da
individuare mediante procedure di evidenza pubblica.
L'ammontare dei costi di intervento è:
Il Comune di Macerata3 ed i privati intervengono con complessivi fondi
propri in misura maggiore del 25%.
Piano finanziario (vedi tabelle Tav. 9) Il progetto, con la sua
articolazione in una molteplicità di spazi ed attività, a valenza economica,
sociale, culturale, presenta una serie di funzioni generatrici di rientri
economici, assumendo dunque, accanto alla valenza pubblica, una
connotazione "privatistica" che ne assicura la sostenibilità economica
della gestione ed un graduale rientro dall'investimento. Nel quadro
finanziario della Tav. 9 sono indicati i costi ed i rientri di gestione. Le
uscite correnti includono il servizio del mutuo (25 anni al tasso del 2,5%),
il costo di manutenzione, in percentuale sull'investimento pubblico, la
guardiania e la fornitura di energia. Considerata la totale autoproduzione
di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, geotermico e cogenerazione)
questo costo si annullerà dopo 20 anni, al termine della concessione alla
ESCO che realizzerà gli impianti. La stessa ESCO per i 20 anni della
concessione trasferirà al Comune quota parte dei risparmi energetici.
Altre entrate derivano dalla locazione della piattaforma commerciale e
dell'annessa struttura di ristorazione con foresteria e dalla locazione a
domanda degli altri spazi quali sale per attività formative connesse alla
filiera agroalimentare, da gestire in collaborazione con l'Università di
Macerata, sala convegni da 250 posti, spazio espositivo. Ulteriori voci di
entrata sono connesse al canone corrisposto dagli espositori del mercato 3 Accensione di un mutuo ed alienazione di immobili che potranno essere direttamente inseriti
come parte del corrispettivo dell'appalto.
COSTO COSTRUZIONE PARTE PUBBLICA 15.176.200,00 COSTO COSTRUZIONE PARTE PRIVATA 1.520.000,00 TOTALE INVESTIMENTO 16.696.200,00
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settimanale (ad oggi 80 con un canone medio di 200 €/anno), dagli eventi
fieristici, dall'area per spettacoli all'aperto, con temporanea installazione di
attività commerciali (food, gadgets ecc,). Le attività legate all'agricoltura
urbana ed all'incubazione di start-up del settore agrifood, potranno
anch'esse generare piccole entrate una volta a regime (dal 6° anno per
gli appezzamenti e dal 7° per le start-up). L'analisi finanziaria, eseguita a
valori attuali su un arco temporale di 30 anni, ipotizzando un tasso di
riferimento del 2,25%, ci consegna un VAN
positivo, con un TRI adeguato. Il flusso
finanziario è costantemente positivo ed a regime, ammortizzato il mutuo,
assume un valore elevato, da cui deriva una valutazione positiva circa la
sostenibilità del progetto.
Ruolo degli investitori privati Il progetto mostra una spiccata capacità
di attivazione dell'investimento privato, in fase di avvio e soprattutto in
fase di gestione. Nell'ambito dell'investimento iniziale le operazioni private
concernono innanzitutto la gestione dell'energia. Una ESCO realizzerà
l'impianto fotovoltaico sulla copertura del Pad.3, un impianto di
cogenerazione alimentato da biomassa derivante in parte dalle attività
agricole dell'IRCR sugli 11 ha di terreno limitrofi, e dalle attività di
agricoltura urbana e delle start-up agrifood insediate. L'energia prodotta
sarà utilizzata interamente nella struttura (scambio sul posto), generando
in fase di ammortamento un canone a favore del Comune e poi, a
regime, la completa autosufficienza energetica del centro ORTI. Altro
soggetto privato sarà affidatario della realizzazione del sistema di
copertura wi-fi nell'area, con rientro dall'investimento mediante
erogazione di servizi alle attività insediate/ospitate e attività pubblicitarie.
Da ultimo si attiverà una procedura per la concessione ad un privato della
attrezzatura e gestione della piattaforma commerciale, di stoccaggio e
distribuzione dei prodotti agroalimentari di qualità dell'area e della
struttura di ristorazione con foresteria. Il privato si farà carico
Tasso riferim.VANTRI
2,25%532.379,63
3,995%
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dell'allestimento ed attrezzatura della struttura. In fase di gestione la
sinergia pubblico-privata riguarderà l'intera gamma delle attività ospitate:
a) gestione unitaria della piattaforma commerciale, punto di vendita dei
prodotti, attività di ristorazione specializzata con annessa foresteria; b)
agricoltura urbana e incubazione startup agrifood: in collaborazione con il
CLAM, per la supervisione tecnico-scientifica, esperienza di agricoltura
urbana, con 100 mini appezzamenti concessi a giovani agricoltori e
disoccupati, e spazi per 4 start-up del settore; c) spazio per la didattica,
con aule attrezzate e di servizio, gestito, in collaborazione con l'Università
e con il CLAM, destinandolo ad attività formative sul tema agrifood,
coinvolgendo anche soggetti privati; d) gestione del parco fluviale e
tematico sulle energie rinnovabili, locazione degli spazi commerciali,
dell'area spettacoli, e dei padiglioni fieristici.
Risultati attesi L'investimento darà luogo ad un centro di eccellenza per i
quartieri, la Città ed anche per un'area più ampia, luogo di
socializzazione, di recupero dell'identità locale grazie alla valorizzazione
delle tradizioni agricole ed alimentari, di cultura ed ibridazione multietnica,
un polo multifunzionale di grande pregio socio-culturale. L'investimento
potrà generare risultati occupazionali di rilievo, per giovani e immigrati,
assumendo un valore di inclusione sociale. Si prevedono almeno 30
nuovi posti di lavoro nell'agricoltura urbana, 10 nelle start-up di prima
fase, almeno 10 nella struttura commerciale-ricettiva. Dunque 50 posti di
lavoro in termini di occupazione diretta a cui andrebbero aggiunti almeno
altri 15-20 posti di lavoro indiretti per la gestione delle attività formative,
dell'arena spettacoli, del parco fluviale-tematico, della manutenzione ecc.
Finanziamento minimo per garantire il conseguimento dei risultati. Il Comune di Macerata, come richiesto dal bando, è in grado di formulare
un'ipotesi di ridimensionamento dell'investimento tale da garantire il
conseguimento della gran parte dei risultati ipotizzati, in termini funzionali
e di ottenere gli stessi effetti in termini occupazionali. Si prevede di
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rinviare la completa riqualificazione dei due padiglioni fieristici,
concentrando l'investimento principale sul padiglione 3 e sugli spazi per
l'agricoltura, l'impresa e la cultura. Gli investimenti sono i seguenti ed il
cofinanziamento locale superiore al 25%:
I costi e rientri di gestione variano soltanto per quanto concerne le spese
di manutenzione e una riduzione degli introiti da fiere, che rimarranno pari
a quelli attuali. In questa ipotesi, vista la notevole riduzione
dell'investimento iniziale e la sostanziale conservazione dei flussi
finanziari, grazie al permanere delle attività generatrici di entrate,
l'investimento, sotto l'aspetto finanziario,
risulta ancora più conveniente, con un VAN
molto positivo ed un TRI elevato. Prudentemente, nell'analisi, si è
omesso di valorizzare, poiché non certi, i benefici derivanti dal Conto
Termico2.0. Nel caso dell'intervento minimo, progettando la
riqualificazione del Padiglione 3 come NZEB (edificio ad energia quasi
zero) si genererebbe un introito aggiuntivo di circa € 1.100.000,00.
Tempi di realizzazione: Come illustrato nel Cronoprogramma, si
prevede di rispettare il termine di 60 gg per la progettazione mentre per
l'esecuzione dei lavori sono previsti 1080 giorni. Compresi i tempi
accessori, l'entrata a regime è prevista a 1470 giorni dalla convenzione.
4. ELEMENTI SALIENTI PER LA VALUTAZIONE DEL PROGETTO
Ø Rapida esecutività grazie alla piena proprietà delle aree, alla
compatibilità urbanistica, all'assenza di vincoli sull'area
Ø Cofinanziamento Comunale e di privati maggiore del 25%
Ø Comprovata fattibilità finanziaria del progetto e forte capacità di
generare entrate e coinvolgere soggetti privati
Ø Elevata valenza ambientale, sociale e culturale
COSTO COSTRUZIONE PARTE PUBBLICA 9.803.700,00 COSTO COSTRUZIONE PARTE PRIVATA 1.520.000,00 TOTALE INVESTIMENTO 11.323.700,00
Tasso riferim.VANTRI
2,25%1.293.544,30
7,343%