UN PITTORE IN BASILICATA

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GEMELLAGGIO PROGETTO “ARTE SENZA FRONTIERE” Anno Scolastico 2014/15 Scuola primaria “San Francesco d’Assisi” Altamura (Bari) – ITALIA Colegio Público "Gloria Fuertes" Montequinto-Dos Hermanas (Sevilla) - SPAGNA UN PITTORE IN BASILICATA PRIMO CAPITOLO AUTORI: ANGELO, ANNARITA, GIULIA, LAURARITA, MICHELE V., PIERA, 4º D Eccomi qua! Mi chiamo Carlo Levi e sono un importante pittore e scrittore italiano; sono nato il 29 novembre 1902 a Torino da genitori ebrei, il simbolo della città è la Mole Antonelliana. Gli anni passavano e quando ne ho avuti all’incirca venti, conosco il mio caro amico Pietro Gobetti. Lui è molto simpatico e ci siamo conosciuti grazie a un articolo che lui ha scritto per parlare di quadri. Crescendo cominciavo a formare le mie idee politiche. Io sono antifascista e odio Mussolini e Hitler perché loro odiano gli ebrei e vogliono un mondo in cui ci sia solo una razza pura e non ci siano persone di diversa cultura e religione.

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GEMELLAGGIOPROGETTO “ARTE SENZA FRONTIERE”

Anno Scolastico 2014/15

Scuola primaria “San Francesco d’Assisi”Altamura (Bari) – ITALIA

Colegio Público "Gloria Fuertes"Montequinto-Dos Hermanas (Sevilla) - SPAGNA

UN PITTORE IN BASILICATA

PRIMO CAPITOLO

AUTORI: ANGELO, ANNARITA, GIULIA, LAURARITA, MICHELE V., PIERA, 4º D

Eccomi qua!

Mi chiamo Carlo Levi e sono un importante pittore e scrittore italiano; sono nato il 29 novembre 1902 a Torino da genitori ebrei, il simbolo della città è la Mole Antonelliana.

Gli anni passavano e quando ne ho avuti all’incirca venti, conosco il mio caro amico Pietro Gobetti. Lui è molto simpatico e ci siamo conosciuti grazie a un articolo che lui ha scritto per parlare di quadri.

Crescendo cominciavo a formare le mie idee politiche.Io sono antifascista e odio Mussolini e Hitler perché loro odiano gli ebrei e vogliono un mondo in cui ci sia solo una razza pura e non ci siano persone di diversa cultura e religione.

Nel 1935 nella mia città ci fu una manifestazione contro il fascismo e qui fui arrestato e con me altre persone come Cesare Pavese.Fui esiliato ad Aliano, un piccolo paese in provincia di Matera in Basilicata.La realtà di Aliano è molto diversa da quella di Torino.

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Le persone vivono in grotte e addirittura hanno gli animali sotto il letto e si dorme tutti insieme con i neonati che vengono appesi in ceste al soffitto.All’inizio tutti mi accolgono con un’aria strana ma poi faccio amicizia con tutti e decido di ritrarli in un grandissimo quadro che intitolo “LUCANIA 61” .Quando sono a Matera entro a visitare la chiesa di Santa Chiara, quella che si trova accanto al Palazzo Lanfranchi .Ci sono molti quadri di arte sacra e mi torna in mente mio nonno che mi raccontava di un famoso pittore spagnolo Bartolomeo Esteban Murillo.

Ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto visitare il museo delle Belle arti di Siviglia anche se il mio genere pittorico è completamente diverso.

Da questa esperienza che ho vissuto, nasce anche il mio primo libro: “Cristo si è fermato ad Eboli”. Questo libro è stato tradotto in tantissime lingue anche in cinese ed ebraico, un successo straordinario così tutti hanno potuto conoscere i gravi problemi della Basilicata.Alla mia morte a Roma il 4 gennaio 1975 ho lasciato un testamento in cui chiedevo di essere seppellito ad Aliano. Questo è stato il mio modo per ringraziare gli abitanti della Basilicata che mi hanno accolto così bene e hanno trasformato la ma vita.