Un Manuale Di Difesa Contro Lusura e Lestorsione2

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manuale di difesacontro l’usura e l’estorsione CNEL Osservatorio socio economico sulla criminalità MINISTERO DELL’INTERNO Ufficio del Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura in collaborazione con Banca d’Italia Ufficio Italiano dei Cambi Associazione Bancaria Italiana Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica

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Usura ed estorsione

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“manuale di difesa”contro l’usura e l’estorsione

CNELOsservatorio socio economico sulla criminalità

MINISTERO DELL’INTERNOUfficio del Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura

in collaborazione conBanca d’ItaliaUfficio Italiano dei CambiAssociazione Bancaria ItalianaMinistero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica SicurezzaMinistero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica

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CNEL Osservatorio socio-economico sulla criminalitàvia David Lubin, 2 00196 Romatel. 06. 3692331_fax 06. [email protected]

Ufficio del Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusuravia Cesare Balbo, 3900184 Romatel. 06. 4819291_fax 06. 4743985

Banca d’Italiavia Nazionale, 18700184 Romatel. 06. 47921

Associazione Bancaria Italianapiazza del Gesù, 4900186 Romatel. 06. 67671

Ufficio Italiano dei Cambivia Quattro Fontane, 12300184 Romatel. 06. 46631

Ministero dell’InternoDipartimento della Pubblica Sicurezzavia del Viminale00184 Romatel. 06. 4651

Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economicavia XX Settembre, 9700187 Romatel. 06. 47611

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sommario

4/5 Presentazione6/27 Usura28/38 Estorsione39/41 Glossario42/55 A chi rivolgersi56/63 Schemi di domanda

Normativa di riferimento

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Presentazione Tra le tendenze della criminalità svilup-patesi negli ultimi anni, si evidenzianoparticolarmente quelle che alimentanouna pericolosa forma di insicurezza nelleattività produttive e commerciali. Estorsioni e usura sono delitti diffusi inaree territoriali sempre più vaste, esoprattutto si vanno caratterizzandocome strumenti di penetrazione nell’eco-nomia legale adottati in maniera cre-scente dalla criminalità organizzata. Talifenomeni richiedono dunque una rispo-sta complessiva ed articolata: azioni pre-ventive, repressive e dissuasive. Unarisposta a cui, insieme ai poteri delloStato, devono partecipare tutte le com-ponenti della società.

Da questa consapevolezza nasce il pro-posito dell’Osservatorio socio-economicosulla criminalità del CNEL e del Comitatopresieduto dal Commissario per il coor-dinamento delle iniziative antiracket edantiusura di contribuire alla diffusione

di una cultura solidaristica della legalitàanche attraverso un agile strumento diinformazione come il presente Vademe-cum, rivolto alle potenziali vittime diattività delittuose, ma anche a tutti glioperatori pubblici e privati impegnatinella lotta al crimine.

Le organizzazioni presenti nel CNEL, inrappresentanza delle parti sociali, con-corrono, secondo quanto disposto dallaLegge 23 febbraio 1999 n. 44, mediantela presenza di propri esponenti, all’atti-vità del Comitato di solidarietà per levittime dell’estorsione e dell’usura.La capillare presenza in tutte le regioni di dette strutture associative rende pos-sibile una fondamentale e diffusa azionedi intervento e di assistenza in favoredelle imprese e dei privati cittadini vitti-me di attività criminose quali l’estorsio-ne e l’usura.Alla sequenza di atti e comportamentiposti in essere dal sistema criminale per

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mantenere la vittima sotto pressione,generando soggezione psicologica prima,economica poi, con il preciso intento diottenere l’assorbimento o l’oggettiva dis-soluzione di attività economiche lecite edi patrimoni privati, vanno opposte con-crete concromisure da parte delle orga-nizzazioni legali in favore dei soggetti edelle aziende potenzialmente esposti.È quindi necessaria la presenza fisica di organismi, persone ed istituzioni pun-tualmente ricettive sia del disagio pre-sente sul territorio che delle istanze per-sonali espresse dalle vittime dei reati inparola.L’esperienza associativa e solidaristicastoricamente maturata dalle organizza-zioni economiche, professionali e sinda-cali, costituisce un elemento di riferi-mento importante per la crescita e losviluppo dell’attività economica legale.Non a caso nelle aree territoriali econo-micamente più vivaci e prospere sonopresenti forme di associazionismo sinda-

cale notevolmente avanzate, in gradoanche di orientare le aziende nei processievolutivi ed innovativi, assicurando com-petitività, nuove forme di lavoro, occu-pazione e ricchezza.L’associazionismo professionale e sinda-cale, la vasta rete delle Fondazioni e delleAssociazioni, in uno con gli organi dellaPubblica Amministrazione centrale e congli Enti Locali, costituiscono dunque ipunti di forza da qualificare nell’azionedi contrasto al crimine e in quella di assi-stenza alle vittime; le leve per assicurarel’efficacia di dispositivi normativi com-plessi, come quelli recentemente adottatidal Parlamento e dal Governo contro l’u-sura e l’estorsione, che, tra l’altro, solonella concreta attuazione potranno tro-vare motivi e modalità di perfeziona-mento.

Giovanni Cazzato e Ernesto GismondiCoordinatori Osservatorio socio-economico del CNEL sulla criminalità

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usura:

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L’usura nella storia Il termine usura viene correntementeimpiegato per definire un prestito didenaro ad alto interesse, concesso a per-sone in stato di bisogno. Tuttavia il suosignificato non è sempre rimasto lo stes-so nella storia, ma si è modificato lungo i secoli in relazione sia alle dottrine filo-sofiche e morali del tempo, sia alle con-dizioni dell’economia e della società.Se Aristotele, considerando la monetacome un semplice mezzo di scambio,riteneva ingiustificato il prestito a inte-resse e non accettava l’idea che questada sola potesse dare dei frutti; presso i romani il termine usura non implicavanecessariamente alcuna disapprovazionemorale e veniva impiegato anche perindicare prestiti che non comportavanointeressi.Il problema dell’usura venne ad acquista-re un rilievo più specifico nel BassoMedioevo. L’usura - scrive Jacques LeGoff - è uno dei grandi problemi del XIIIsecolo: con la ripresa dei commerci e

l’improvviso diffondersi dell’economiamonetaria, dopo la grande crisi dovutaalla caduta dell’Impero Romano, il pro-blema dell’usura si impose nuovamenteall’attenzione delle autorità del tempo, e soprattutto della Chiesa. Richiamandosial precetto evangelico, gli scolasticiopposero il più rigido divieto a ogni forma di prestito di denaro checomportasse anche il più tenue interesse.L’usuraio venne rappresentato negliexempla (racconti usati nelle prediche),ed anche nelle sculture romaniche, comel’uomo con la borsa, il peccatore pereccellenza. La ragione stava essenzial-mente nel fatto che al di là dei prestitialla produzione, anticipandosi di alcunisecoli l’odierno preoccupante fenomenodel sovraindebitamento delle famiglie, siandavano rapidamente diffondendo iprestiti al consumo, con la conseguenzache le classi più misere erano spessocostrette a ricorrere agli usurai per pro-curarsi anche i mezzi di prima necessità.

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E i più poveri finivano con il trovarsiavviluppati in una spirale senza fine chetendeva ad aggravare la loro povertà.L’illeicità della pratica era avvertita daglistessi prestatori, e poiché Chiesa e poterilaici dicevano all’usuraio ”scegli: o laborsa o la vita (dell’anima)“, molti diquesti, sul finire del proprio camminoterreno, destinavano somme alle istitu-zioni pie, facevano costruire monumenti,operavano lasciti anche cospicui.Ma naturalmente, in una società in cui i prestiti sono necessari per il prosperaredella produzione e dei commerci, e tal-volta per la sopravvivenza, condannarel’interesse significava semplicementerelegarlo nella clandestinità. I mercanti ei grossi imprenditori ricorrevano ad inge-gnosi artifici per mascherare l’interesse.Poi, progressivamente, venne chiarendosila differenza tra prestiti alla produzionee prestiti al consumo, pervenendo a giustificare l’interesse nei prestitiaccordati a operatori economici, mentrecontinuava ad essere riprovato il com-

penso pagato per i prestiti al consumo.Cominciarono così a delinearsi due mer-cati finanziari distinti: l’uno legale, chefavorì lo sviluppo dei grandi banchieri edi un efficiente sistema creditizio; l’altro,clandestino, nel quale si manifestavanogli abusi più odiosi.Alla triste sorte di chi era costretto aricorrere a questo mercato, non furonoperò insensibili benefattori di ogni sorta,che nella seconda metà del Quattrocentodiffusero in italia i primi Monti di Pietà(vedi pag. 43) che accordavano prestitisu pegno.L‘attività creditizia che storicamente halasciato la documentazione più consi-stente riguarda il debito pubblico non-ché il settore legato alla produzione e alcommercio.Attraverso questi documenti è spessodifficile tracciare una linea di demarca-zione ben definita tra interesse ed usura.Nei secoli XIII e XIV, ad esempio, i Comu-ni contraevano prestiti con interessidall’8% al 90%. Nel corso del XVII secolo

incominciarono a mutare le condizioniche dovevano avviare l’Europa versonuove forme di organizzazione economi-ca e finanziaria. L‘esigenza di un attivomercato del credito si manifestò dappri-ma nei paesi europei più sviluppati comei Paesi Bassi e l’Inghilterra.La tendenza al ribasso degli interessi (con conseguenti vantaggi, ad esempio,per i miglioramenti fondiari, le bonifichee le nuove piantagioni) fu un fenomenodi lungo periodo. Le misure dell’autoritàpubblica furono comunque possibili inquanto una tendenza analoga si era regi-strata sul libero mercato finanziario.In questi casi dunque non si può più par-lare di usura nel senso in cui vienecomunemente intesa, e di usura non sipotrà più parlare riferendoci ai saggi dimercato prevalenti dopo la rivoluzioneindustriale, che prese avvio nella secondametà del Settecento.Negli ultimi due secoli, invece, l’usura èandata confinandosi negli ambienti piùequivoci della società, alimentata da

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attività illegali. Essa stessa si è costituitacome attività illegale, oltre che odiosa eriprovevole, sebbene le legislazioni deidiversi paesi, e dei diversi periodi, abbia-no dedicato al fenomeno sensibilità nonunivoche.

L’usura oggiIn tutte le epoche e in ogni sistema eco-nomico, dunque, l’usura ha sempre tro-vato terreno fertile per l’ingiusta aggres-sione dei beni delle famiglie e per l’inde-bolimento o l’annientamento del patri-monio delle imprese e delle loro attivitàproduttive.La costante e insidiosa presenza dell’usu-ra nel tempo non ne ha modificato lanatura di “fenomeno sommerso”, privo di tracce e manifestazioni chiare evisibili. Poiché le vittime versano tipica-mente in un particolare stato di dipen-denza psicologica nei confronti dell’usu-raio, gli accertamenti da parte delleautorità investigative sono particolar-mente difficoltosi. L’impiego usurario di capitali rappresentaun punto d’incontro tra richiesta e offer-ta di credito al di fuori dei canali legali.In via generale le vittime dell’usura pos-sono riassumersi nelle seguenti categorie:• famiglie, per la richiesta del denaro

necessario alle necessità quotidianeoppure per affrontare circostanzeimpreviste;• commercianti e artigiani, bisognosi diliquidità per sopportare le spese di avvia-mento o per superare fasi di difficoltàdovute all’aumento delle spese o alladiminuzione della domanda;• piccoli imprenditori, per l’approvvigio-namento delle risorse economiche neces-sarie a sostenere i costi, a sopperire a calidella domanda, a superare crisi congiun-turali.Dal lato dell’offerta la figura dell’usuraiopuò corrispondere ad una delle seguentitipologie:• l’usuraio “di quartiere” che offre credi-to, impiegando proprie risorse, a famiglieo a commercianti ed artigiani che si tro-vano in momentanea difficoltà economica;• ad un livello superiore si colloca l’usu-raio che opera anche per conto di altrisoggetti che mettono a disposizione imezzi finanziari; generalmente si presenta

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come finanziatore di commercianti, arti-giani o piccole imprese che si trovano incrisi di liquidità per fatti congiunturali o necessitano di risorse finanziarie perscelte aziendali;• le organizzazioni che praticano l’usuraa un livello più sofisticato sono quellelegate alla criminalità organizzata; intale ambito l’usura diventa strumento di accumulazione da cui muovere per larilevazione delle imprese o l’investimentoin attività illecite; non va neanche sotto-valutata la possibile connessione tra ilreato di usura e quello di riciclaggio.L’usura può costituire la fase di impiegoillecito di disponibilità di provenienzacriminale, reinvestite per ottenere unulteriore lucro. Essa, in tal modo, colpiscel’economia sana alterando il meccanismofisiologico di allocazione delle risorse.Oggi le istituzioni e gli organismi a variotitolo interessati alla lotta al fenomeno,svolgono un ruolo fondamentale nell’o-pera di prevenzione attraverso la diffu-

sione di una cultura dell’uso responsabiledel denaro e la costante informazionesulle insidie del ricorso al credito illegale.Nonostante la grave e persistente insidiadel fenomeno, da qualche tempo le suevittime non sono più sole. La più incisivaazione repressiva e il sostegno offerto aisoggetti in difficoltà incominciano adare nel nostro Paese i primi risultati:non sono pochi i casi in cui - quando sitrova il coraggio di denunciare le vessa-zioni - l’usuraio è assicurato alla giustiziae le sue vittime ritrovano le condizioniper ricominciare dignitosamente la pro-pria attività economica e assaporare unanuova qualità della vita.

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Un pagamento è in scadenza?La tua azienda o la tua famiglia sono in difficoltà?Hai bisogno subito di soldi?

Stai attentoagli annunci seducenti e soprattutto a chi ti offre denarocon troppa facilitào senza tante formalitào a chi pretende denaro per “avviare la pratica” di finanziamento.

Un consiglio:recati soltanto presso le Banche ole Società Finanziarie autorizzatee renditi sempre conto di quantoti vengono a costare mensilmentee/o annualmente i soldi chiesti inprestito.

Rivolgitialle Associazioni di Categoria,ai Sindacati dei lavoratori,alle Associazioni di difesa dei consumatori, alle Fondazioniantiusura, agli Sportelli antiusura degli Enti Locali, alle Forze dell’Ordine.

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Ascolta:l’usuraio non è mai la soluzione

Le vittime dell’usura non sono più sole:la nuova legge ed una rete di organismi(Associazioni, Fondazioni, Enti pubblici)garantiscono un sostegno a chi intendesottrarsi a questa pratica. Per difendersi, occorre conoscere proce-dure, soggetti, indirizzi. Da pochi anni vige la prima legge italia-na compiutamente dedicata alla repres-sione del fenomeno dell’usura: la Legge 7 marzo 1996 n. 108 ”Disposi-zioni in materia di usura“.Gli obiettivi perseguiti dal legislatore sipossono così sintetizzare:un deciso intervento repressivo; la pre-venzione del fenomeno; un puntualesistema di controllo dei mediatori cre-ditizi; la ricerca di sistemi alternativi ditutela, di natura civilistica.

La legge antiusuraCon la Legge 108 /96, oltre alle fonda-mentali modifiche che hanno interessatola fattispecie di reato, sono stati previstiinterventi economici a favore dei Confidie delle Associazioni e Fondazioni antiu-sura e iniziative di solidarietà nei con-fronti degli usurati disposti a sottrarsi aivincoli di omertà e intimidazione; lalegge ha inoltre introdotto strumenti tesiad agevolare la riabilitazione dei debitoriprotestati e forme minimali di controlloper le attività tuttora prive di una speci-fica regolamentazione, istituendo unapposito fondo.

Il reato è genericamente configurato inpresenza della dazione o della promessadi interessi o altri vantaggi usurari incorrispettivo della prestazione di denaroo altra utilità. Viene riprodotta la distin-zione tra usura e mediazione usuraia.É fissato in maniera esplicita il tasso di

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interesse usurario (vedi pagg. 24/27).Qualsiasi prestazione di denaro o altrautilità a tassi superiori al limite calcola-to è considerata usuraria sulla base diuna presunzione di legge. Viene cosìintrodotto anche un elemento oggettivoper la presunzione del reato di usura insostituzione dell’elemento soggettivoconnesso con lo sfruttamento dello statodi bisogno della vittima previsto nellaprecedente normativa.

La legge separa il momento della preven-zione da quello della repressione delfenomeno dell’usura.

A tali fini sono stati istituiti:• il Fondo di prevenzione del fenomenodell’usura che concede contributi econo-mici a favore dei Confidi, che abbianoall’uopo costituito appositi fondi speciali,e delle Fondazioni e Associazioni antiu-sura. La distinzione tra soggetti benefi-ciari risponde all’esigenza di ripartire

l’azione di prevenzione rivolta alleimprese da quella relativa ai privati; inparticolare, i fondi istituiti presso i Con-fidi agevolano la concessione di finan-ziamenti alle piccole e medie imprese,mentre le Fondazioni e le Associazionioperano a favore delle famiglie;• il Fondo di Solidarietà per le vittimedell’usura che eroga mutui senza interes-si (di durata non superiore a 5 anni) a quelle vittime dell’usura che svolgonoattività imprenditoriale, commerciale,artigianale o comunque economica erisultino parti offese nel relativo procedi-mento penale. Successivamente la Legge 44/99 ha prov-veduto alla unificazione della gestionedei due Fondi destinati alle vittime del-l’usura e delle estorsioni, favorendo lasemplificazione delle procedure per l’at-tribuzione dei contributi.

È stata, inoltre, introdotta una regola-mentazione dell’attività di mediazione

creditizia che, in quanto funzionalmentecollegata alla concessione di finanzia-menti, può talvolta costituire un veicoloper favorire il realizzarsi di condotte usu-raie. In tale ottica, la legge prevede l’isti-tuzione di un apposito Albo dei soggettiai quali è riservato l’esercizio di tale atti-vità, tenuto dall’Ufficio Italiano deiCambi; chiunque svolga l’attività dimediazione senza essere iscritto nell’Alboè perseguito penalmente.Nell’ordinamento bancario sono presentiulteriori presìdi a tutela dei mercatifinanziari; in particolare sono perseguibi-li penalmente l’abusiva attività bancariae finanziaria (vedi pag. 39)

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Imparaa riconoscerel’usuraio

L’usuraio è colui che presta denarofacendosi dare (o promettere) vantaggi ointeressi superiori ai limiti stabiliti dallalegge (vedi Tabella a pagg. 26/27). Anche qualora applichi interessi inferioriai suddetti limiti, è usuraio colui che pre-sta denaro a chi si trova in condizioni didifficoltà economica o finanziaria perricavarne vantaggi comunque spropor-zionati rispetto al finanziamento.È usuraio anche il ”mediatore“ che pro-cura una somma di denaro facendosidare o promettere (per sé o per altri) uncompenso usurario a titolo di mediazione.

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L’usuraio non lasciascampo e non esitaad usare violenza.Quando ti trovi in grosse difficoltà economiche

guardatidall’affidarti a chi ti si presenta comeun “benefattore” e ti offre soldi controppa facilità e senza tante formalità,

rivolgitisempre ad una Banca o ad una SocietàFinanziaria legittimata a concedereprestiti.

Tieni conto che, quando contrai un pre-stito illegale, non riesci a renderti contodell’entità effettiva del debito che assu-mi, né se i pagamenti rateali concordatisi riferiscono al capitale, agli interessi,alla spesa della mediazione.Nel corso dei pagamenti, la somma pre-stata finisce per moltiplicarsi più volte.L’usuraio spesso pretende a garanzia delcredito assegni o cambiali, in bianco ocon importi maggiorati, preliminari oscritture private o procure di vendita,ricognizioni di debito, cessioni di quotedi azienda, polizze assicurative sulla vita,eccetera. Non ti consegna tutta lasomma pattuita, ma ne trattiene antici-patamente una parte sulla quale, anchedopo, applica nuovi interessi. Con questo”sistema“, il pagamento delle rate mensiliservirà soltanto a corrispondere gli inte-ressi illegali, ma non ad estinguere ildebito e se non viene pagata una ratal’usuraio decide un vertiginoso aumentodel tuo debito che difficilmente riusciraia rimborsare.

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Quali sono i soggettiche possono concedere prestiti?

ALe Banche (italiane o straniere) iscrittein un apposito Albo presso la Bancad’Italia, disponibile per la consultazionein ogni Filiale provinciale della stessaBanca d’Italia.

BLe Banche comunitarie autorizzate nelPaese d’origine e le Banche extracomu-nitarie specificamente autorizzate dallaBanca d’Italia, pur in assenza di suc-cursali sul territorio italiano.

CLe Società Finanziarie iscritte nell’”Elenco generale degli intermediarioperanti nel settore finanziario”, curatodall’Ufficio Italiano dei Cambi.

Puoi richiedere i necessari chiarimentialle Filiali della Banca d’Italia ovveroconsultare il sito Internet www. banca-ditalia.it e, per le società finanziarie,

puoi richiedere indicazioni all’Ufficio Ita-liano dei Cambi, ovvero consultare l’elen-co disponibile sul sito Internetwww.uic.it Intermediari Finanziari.

Se sei un commerciante, un artigiano oun piccolo imprenditore ricorda che esi-stono soggetti che possono facilitarel’accesso al credito da parte delle ban-che: i Confidi (vedi pagg. 39.44.46).

DI Confidi sono organismi costituiti informa di società cooperativa o societàconsortile che possono aiutarti ad otte-nere un finanziamento rilasciando unagaranzia alla banca o alla società finan-ziaria a cui ti sei rivolto. Per ottenerel’intervento del Confidi devi diventarnesocio.

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Se ti rivolgi a soggetti diversi, entri in un mondoillegale.Infatti, chiunque altro svolga attivitàfinanziaria, prestando denaro, nei con-fronti del pubblico, commette reato diabusivismo finanziario o bancario puni-to con la reclusione e con una penapecuniaria.

Fai attenzionea distinguere chi concede il prestito dalsemplice mediatore che ti mette in con-tatto con costui. I mediatori dovrannoessere iscritti in un apposito Albo pressol’Ufficio Italiano dei Cambi di prossimaistituzione, previsto dalla Legge 108/96.I mediatori, in via transitoria, sonoattualmente iscritti in un apposito Albopresso le Camere di Commercio. Se per ottenere un prestito vieni in con-tatto con qualcuno, in un luogo diversoda una Banca o dalla sede di una SocietàFinanziaria autorizzata,

accertatia che titolo agisce (promotore, agente inservizi finanziari, dipendente, mediatore,fornitore di beni e servizi convenzionatocon Banche e Società Finanziarie). In ogni caso, chiedi subito di conoscere ilnome e la sede legale dell’effettivo”finanziatore”, per verificare se sia unsoggetto legittimato.

Ricorda chei soggetti autorizzati (banche e societàfinanziarie), nei locali aperti al pubblico,sono tenuti a:• esporre e aggiornare la tabella utile peril calcolo del tasso usurario per le diverseoperazioni (a pagg. 26/27 è riportata unaTabella riepilogativa dei tassi trimestralipubblicati);• pubblicizzare tutte le condizioni eco-nomiche relative alle operazioni e ai ser-vizi offerti (tassi di interesse, prezzi,spese, ecc.).

La conoscenza delle condizioni praticateconsente il confronto delle diverse pro-poste e la scelta consapevole dell’inter-mediario.

Inoltre,nei contratti, devono essere indicati iltasso di interesse e ogni altro prezzo econdizione praticati, inclusi gli eventualiinteressi di mora.

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In particolare per le operazioni di creditoal consumo, vanno indicati:• le modalità di erogazione;• l’entità, il numero e la scadenza dellesingole rate di ammortamento;• il tasso annuo nominale (TAN pag. 41)di interesse e la facoltà di modificarlo;• il tasso annuo effettivo globale (TAEGpag. 40);• le eventuali garanzie e coperture assi-curative richieste;• gli interessi di mora praticati;• le modalità di recesso o di estinzioneanticipata del contratto.

Infine:L’Associazione Bancaria Italiana haredatto un Codice di comportamento adadesione volontaria che assicura al clien-te: assistenza personalizzata, maggiorerapidità nell’istruttoria delle richieste,trasparenza nella valutazione dellerichieste.Le Associazioni di categoria delle SocietàFinanziarie (Associazione Italiana delCredito al Consumo ed Immobiliare,Associazione Italiana Leasing, UnioneFinanziaria Italiana) hanno anch’esseredatto codici di comportamento adadesione volontaria per facilitare i rap-porti tra le proprie associazioni e i clienti.

Prima della sottoscrizione di un contratto:• verifica che contenga le condizionipattuite;• informati sulle regole previste dalla

legge per le eventuali modifiche dellecondizioni contrattuali.

Il tasso, i prezzi e le altre condizioni pre-viste possono essere modificate in sensosfavorevole al debitore solo se tale possi-bilità è stata espressamente indicata nelcontratto e approvata specificamente dalcliente. Ogni eventuale variazione sfavo-revole delle condizioni praticate deveessere comunque comunicata al cliente,il quale ha diritto di recedere dal con-tratto.Nel caso in cui ti venga richiesto antici-patamente il rimborso del credito, chiedi,anche con l’assistenza di una Associazio-ne di categoria, un “piano di rientro gra-duale”. Dopo la sottoscrizione di un contrattoesigi una copia firmata.

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Nei rapporti con le banche o con le societàfinanziarie

Se un dipendente di Banca o di unaSocietà Finanziaria, nel comunicarti lamancata concessione del prestito, ti indi-ca altri soggetti (privati o società) chepotrebbero offrirti denaro, rivolgiti aisuoi superiori.Nei rapporti con la Banca, se il compor-tamento nei tuoi confronti ti sembrapoco corretto, puoi rivolgerti al suo Uffi-cio Reclami che ti assicura la verifica del-l’operato relativamente al tuo rapportocontrattuale ed è tenuto a rispondertientro 60 gg.Se la risposta fornita dall’Ufficio Reclaminon è soddisfacente, ricorda che l’Om-budsman bancario (vedi pag. 39) risolvele controversie tra i clienti e le Banche,non legate all’esercizio dell’attività pro-fessionale o imprenditoriale eventual-mente svolta, di ammontare non supe-riore a 10 milioni e per le quali il sogget-to interessato non si sia già rivoltoall’Autorità giudiziaria o ad un Collegioarbitrale.

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Ti trovi in grossedifficoltà economichee non riesci ad avereun prestito da bancheo finanziarie?

Per evitare il ricorso all’usuraio, lo Statoha previsto per imprenditori e famiglie,presso il Ministero del Tesoro, il Fondoper la prevenzione del fenomeno dell’u-sura, che mette a disposizione dei Confi-di, delle Associazioni e delle Fondazioniantiusura, somme di denaro per facilitareil prestito attraverso garanzie;in particolare se appartie-ni ad una delle categorie di artigiani,commercianti o piccoli imprenditori,ricorda che: i Confidi chehanno i requisiti previsti dalla Legge108/96 (vedi elenchi da pag. 46) possonoprestare garanzie alle Banche e alleSocietà Finanziarie, con riferimento alle richieste di finanziamento delle pic-cole e medie imprese a elevato rischiofinanziario;se sei un privato che non svolge atti-vità commerciale o artigianale,

ricorda che: puoi rivolgertialle Associazioni o alle Fondazioni antiu-sura riconosciute e iscritte in un apposito

elenco tenuto dal Ministero del Tesoro(vedi elenchi da pag. 54) che possonofarti da garante per ottenere un prestitoda una Banca o da una Società Finanziaria.Le domande vanno rivolte ai Confidi,alle Associazioni e alle Fondazioniantiusura locali.

In ogni caso se non riesci ad ottenere un prestito edevi far fronte ad urgenti e gravi bisognidella tua famiglia, puoi rivolgerti alla tuaAssociazione di categoria e ai Sindacatidei lavoratori, che non ti lasciano solo.

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Ti sei già già rivolto all’usuraio?Non sottoscrivere accordi che, nel casodi mancato pagamento, ti impegnano avendere la casa, l’azienda o altre pro-prietà, a cedere parte della retribuzioneo della pensione.

Per sottrarti a possibili violenze evita di incontrare i creditori o i loroemissari in luoghi privati.

Evita di pagare le rate in contanti e con-serva una nota di tutti i titoli di paga-mento emessi; nel caso di pagamenti indenaro, cautelati con la presenza di untestimone.

Per uscire dalla perversa spirale che ti staavvolgendo, devi trovare il coraggio didenunciare. Avrai il pieno sostegno delleForze dell’Ordine e della Magistratura.

Chiedi consiglio,anche se non sei iscritto, all’Associazionedella tua Categoria, ai Sindacati dei lavo-ratori, alle Associazioni di difesa dei con-sumatori, alle Fondazioni antiusura, agliSportelli antiusura degli Enti Locali, cheti potranno sostenere nella fase delladenuncia del reato alle Autorità compe-tenti offrendoti altresì consulenza legale.

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Un aiuto concretoper le vittime dell’usura che siribellano: il fondodi solidarietà.

Con la denuncia e l’avvio del procedi-mento penale puoi ottenere un aiutoeconomico a carico del Fondo di solida-rietà per le vittime dell’usura istituitocon la legge 108/96 presso l’Ufficio delCommissario per il coordinamento delleiniziative antiracket e antiusura.

In che cosa consistel’aiuto economico?Se ricorrono le condizioni previste dallalegge, a valere sul Fondo di solidarietà,possono essere concessi mutui senzainteressi di durata non superiore ai cin-que anni.

Condizioni per averediritto al mutuo• Devi esercitare un’attività imprendito-riale, commerciale, artigianale, o comun-que economica, oppure una libera arte oprofessione.• Per fatti di usura verificatisi a partiredal 1° gennaio 1996, devi risultare parteoffesa nel relativo procedimento penale.• Per fatti di usura verificatisi prima del1° gennaio 1996 , il procedimento penaledi primo grado, nel quale risulti partelesa, deve essere in corso successivamen-te alla data di entrata in vigore dellalegge sull’usura (24 marzo 1996).• Devi presentare apposita domanda al Prefetto (vedi schema di domanda pag. 56) per ottenere la concessione delmutuo da parte del Fondo di Solidarietà.• Non devi aver avuto in precedenza unacondanna per usura o essere sottopostoa misure di prevenzione, né devi averfornito dichiarazioni false o reticenti nelprocedimento in corso.

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• Devi predisporre un piano di investi-mento del mutuo per il reinserimentonell’economia legale e un piano di resti-tuzione dello stesso.

La domanda per la concessione del mutuoSe ricorrono le condizioni dette, per fattidi usura verificatisi a partire dal 1° gen-naio 1996, o precedentemente (purché lavittima risulti parte lesa in un procedi-mento per usura in primo grado in corsosuccessivamente all’entrata in vigoredella Legge 108/96), la domanda va pre-sentata entro 180 giorni a decorreredalla data della denuncia o dalla data incui viene comunicato alla vittima dell’u-sura l’inizio delle indagini penali.

Attenzione: se sei vittima di usura e poidi estorsione, devi presentare due distin-te domande al Fondo di solidarietà per levittime delle richieste estorsive e dell’u-sura (pag. 40).

Attenzione: la domanda è complessa eva presentata insieme a diversi docu-menti: per evitare errori nella compila-zione, rivolgiti alle Associazioni e alleFondazioni antiusura, alle Camere diCommercio, alle Prefetture. In appendice a questo Vademecum èpubblicato un apposito schema didomanda (pag. 56).

Chi decide il contributo?Le richieste di contributo vanno indiriz-zate al Fondo di Solidarietà tramite ilPrefetto. La domanda deve essere corre-data da un piano d’investimento per ilreinserimento dell’usurato nell’economialegale. La concessione del mutuo è decisa dalCommissario per il coordinamento delleiniziative antiracket e antiusura sullabase della deliberazione del Comitato dalui presieduto.

Prima della definizione del procedi-mento, puoi ottenere un anticipo finoal 50% del mutuo:• in caso di documentata urgenza; • se il Pubblico Ministero ha dato parerefavorevole; • se sono trascorsi sei mesi dalla presen-tazione della denuncia oppure dall’iscri-zione del soggetto indagato nel registrodelle notizie di reato presso il Tribunale.

Uscire dall’usura si può: non indugiare,rivolgiti allo Stato e alla rete di solidarietà.

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I tassi d’interesse Il Ministero del Tesoro, in base alla Leggen. 108/1996 in materia di usura, è chia-mato a rilevare, ogni tre mesi, il tassoeffettivo globale medio (TEGM) degliinteressi praticati dalle banche e dallesocietà finanziarie nel corso del trimestreprecedente, per operazioni della stessanatura. Detto tasso, aumentato dellametà, costituisce il limite oltre il quale gli interessi sono usurari.Il TEGM, comprensivo di commissioni, diremunerazioni a qualsiasi titolo e spese,escluse quelle derivanti da imposte etasse, è calcolato - su base annua -attraverso le informazioni fornite rispet-tivamente alla Banca d’Italia e all’UfficioItaliano dei Cambi dalle banche e dallesocietà finanziarie.

La rilevazione dei tassi medi viene pub-blicata, ogni tre mesi, nella GazzettaUfficiale con decreto del Ministro delTesoro ed è esposta presso ogni sede odipendenza aperta al pubblico degli

intermediari bancari e finanziari. I tassisono riferiti a categorie omogenee dioperazioni tenuto conto della natura,dell’oggetto, dell’importo, della durata,dei rischi e delle garanzie. Per la divulga-zione dei tassi viene anche utilizzato ilsito Internet della Banca d’Italiawww.bancaditalia.it e quello dell’UfficioItaliano dei Cambi www.uic.it; sui mede-simi siti è altresì inserita una paginariguardante la Normativa Antiusura.

La rilevazione distingue le operazioni dicredito trattate a tassi che si adeguanoistantaneamente alle variazioni di mer-cato (aperture di credito in conto corren-te e forme assimilate, quali i finanzia-menti per anticipi su crediti e documentie il factoring) dalle altre categorie dioperazioni. Per le prime sono rilevati itassi effettivamente praticati per tutti irapporti in essere; per le altre è rilevato ilsolo “tasso di ingresso”.

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La distinzione tra operazioni sensibili allevariazioni del mercato e le altre opera-zioni è utilizzata anche ai fini della defi-nizione della metodologia di calcolo deltasso effettivo globale medio praticatodagli intermediari bancari e finanziari.

Le “Istruzioni per la rilevazione del tassoeffettivo globale medio”, emanate, inbase alle rispettive competenze, dallaBanca d’Italia e dall’Ufficio Italiano deiCambi1, indicano gli oneri da includere equelli da escludere dal calcolo del tasso,affermando il principio in base al qualeva ricompresa nel costo del credito ognispesa comunque connessa con il finan-ziamento. L’individuazione delle speseescluse dal calcolo del tasso dipende, piùin particolare, dalla natura delle stesse;sono, infatti, esclusi gli oneri che presen-tano un carattere di penalizzazione equelli che si sostanziano nel recuperodelle spese sostenute per fornire un ser-vizio alla clientela.

1 Le “Istruzioni per la rilevazione del TEGM”della Banca d’Italia sono state pubblicatesulla Gazzetta Ufficiale n. 196 del 21.8.1999.Le “Istruzioni per la rilevazione del TEGM”dell’Ufficio Italiano dei Cambi sono disponibi-li sul sito Internet www.uic.it alla pagina Normativa antiusura e Tabelle dei tassi.

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Determinazione del tassosoglia ai fini dell’usura1.

1ai fini della determinazione degli interessi usurari,ai sensi dell’art. 2 Legge 108/96, i tassi rilevatidevono essere aumentati della metà.

L’ultima rilevazione dei TEGM, relativaal III trim. 1999, in vigore dal 1° gennaio 2000, è riportata sulla Gazzetta Ufficiale del 23.12.1999.

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N Categorie di operazioni Classi di importo

1 Conti correnti garantiti e non garantiti fino a 102 (tasso unificato) oltre 10

3 Anticipi e sconto + altri finanz. alle imprese fino a 104 (tasso relativo alle banche) oltre 10

5 Factoring fino a 1006 (tasso unificato) oltre 100

7 Crediti personali e altri finanz. alle famiglie intera distrib.(tasso relativo alle banche)

8 Sconto, crediti personali ed altri finanz. (tutti) fino a 109 (tasso relativo alle società finanziarie) oltre 10

10 Leasing fino a1011 (tasso unificato) da 10 a 5012 da 5 a 10013 oltre 100

14 Credito finalizzato fino a 2,515 (tasso unificato) da 2,5 a 1016 oltre 10

17 Mutui (tasso fisso + variabile) intera distrib.(tasso unificato)

18 Prestiti contro cessione del quinto stipendio fino a 1019 (tasso unificato) oltre 10

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IV Trim. 96 I Trim. 97 II Trim. 97 III Trim. 97 IV Trim. 97 I Trim. 98 II Trim. 98 III Trim. 98 IV Trim. 98 I Trim. 99 II Trim. 99 III Trim. 99

16,18 15,90 15,05 15,21 14,30 14,19 13,94 12,84 11,94 11,72 11,68 11,7813,19 13,12 12,34 12,43 11,52 11,26 11,07 9,96 9,14 8,90 8,93 9,18

12,90 12,42 12,20 12,29 11,16 10,97 9,97 9,33 8,62 8,06 7,90 7,8011,25 11,20 10,46 10,39 9,34 9,12 8,82 7,66 6,74 6,56 6,38 6,44

13,88 12,91 12,84 11,88 11,15 10,69 10,74 9,15 8,32 7,94 7,89 7,9411,91 11,52 10,65 10,68 9,58 9,32 8,98 7,80 6,87 6,58 6,47 6,44

16,12 15,25 14,20 15,12 13,21 12,99 12,62 11,68 10,68 10,33 10,21 10,62

28,81 29,08 28,82 27,07 27,25 26,96 24,64 24,22 22,91 23,56 22,13 21,5625,23 24,28 21,42 22,00 20,20 19,76 18,70 17,77 16,19 16,72 15,67 15,95

19,66 25,56 23,13 22,39 23,31 21,88 17,67 17,62 16,35 16,71 16,32 15,5016,19 16,15 15,07 14,88 13,55 12,88 12,25 10,89 9,68 9,33 9,15 9,4312,75 13,87 12,62 12,74 11,39 10,66 10,20 8,79 7,99 7,63 7,51 7,77

11,52 10,59 10,42 8,99 8,65 8,12 6,85 5,93 5,69 5,67 5,88

32,49 31,55 30,32 31,27 29,59 30,10 29,52 27,47 26,89 27,01 25,36 24,9723,90 23,70 22,67 22,90 21,84 21,34 20,64 18,11 17,61 16,59 15,51 15,4618,18 17,17 15,74 15,52 14,48 14,23 13,69 12,25 11,47 11,06 10,70 10,64

10,60 10,28 9,39 9,48 8,29 7,84 7,33 5,80 5,09 4,92 4,90 5,34

- 24,39 22,20 21,39 20,97 20,63 19,06 18,70 17,69 17,12 15,89 17,36- 20,66 19,34 17,97 17,36 16,78 16,34 14,51 14,05 12,89 12,40 12,85

Tasso effettivo globale

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estorsione:

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Estorsione:dal pizzo allanuova criminalitàeconomicaIl codice penale definisce estorsione ildelitto di chi con violenza o minaccia,costringendo taluno a fare o ometterequalche cosa, procura a sé o ad altri uningiusto profitto. L’essenza del reato siconcretizza nell’offesa alla libertà perso-nale del soggetto passivo. Tipico esempio di estorsione è quello checonsiste nell’ottenere un vantaggiopatrimoniale indebito mediante minaccee atti intimidatori. Le condizioni ambientali in cui l’estorsio-ne oggi si manifesta nel nostro Paese e lacomplessa casistica in cui si realizza, ren-dono il fenomeno criminale particolar-mente pericoloso sia per le singole vitti-me che per le comunità nel loro insieme.Limitata una volta ad alcuni contesti ter-ritoriali e ad alcune subculture (si pensi

ai riferimenti letterari verghiani al“pizzo”), oggi l’estorsione, gestita semprepiù spesso dalla criminalità organizzata,investe contesti territoriali sempre piùampi, mina la sicurezza di vasti settorisociali, produce danni all’economia loca-le e nazionale, determina costi socialiintollerabili.Il delitto si differenzia da quello di rapina(con il quale presenta notevoli affinità),laddove nella estorsione la vittima conti-nua a godere, malgrado la violenza o laminaccia, di una certa libertà di determi-nazione e un’effettiva possibilità di scel-ta, anche se la sua autonomia è coartata.Limitazione anche violenta della libertàpersonale (fino al delitto più efferato) epossibilità di scelta sono, dunque, i duetermini, difficili e contraddittori, del pro-blema.Da qualche tempo la società, e con essagli organi dello Stato, hanno acquisitomaggiore consapevolezza circa la neces-sità di non lasciare sola la vittima del

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racket, né di limitarsi alla doverosarepressione del fenomeno.È importante però che questo processo dimaturazione si consolidi con una crescitadiffusa della cultura della legalità attra-verso la conoscenza degli strumenti con iquali si può contrastare l’emergenza cri-minosa.L’attenzione dell’opinione pubblica perl’andamento dei fenomeni criminosi,concentratasi fino a qualche anno faprincipalmente su criminalità organizza-ta e successivamente sui reati di naturapolitico-amministrativa, si è indirizzatanegli ultimi tempi su una dimensionediversa dell’illegalità, costituita dalla cri-minalità diffusa in specifici contesti ter-ritoriali, soprattuto di carattere urbano.La percezione di un deterioramentogenerale delle condizioni di sicurezza èmolto diffusa. Ma l’esame attento dei fenomeni con-sente di dare una valutazione più artico-lata: l’aumento della criminalità negli

ultimi anni riguarda solo determinaticontesti territoriali e certi delitti. Per alcune tipologie, effettivamente,continua a livello nazionale, anche neglianni più recenti, la tendenza all’aumentodel numero dei delitti denunciati. È ilcaso di alcuni tipi di furto, nei negozi enegli appartamenti, ed anche delle rapi-ne in banche e negli uffici postali, delleestorsioni, dei delitti connessi all’uso distupefacenti e soprattutto delle truffe,che alimentano una nuova forma di insi-curezza nella sfera delle relazioni produt-tive e specificatamente commerciali.Le truffe e le estorsioni presentano, inparticolare, una tendenza espansiva for-temente correlata con le caratteristichedi urbanizzazione del territorio; si riscon-trano in particolare nei grandi comuni etra questi nelle sei città con oltre 500mila abitanti.Secondo l’ISTAT, Il numero medio annuodelle estorsioni denunciate in Italia èstato di 2.007 nel quadriennio 1986-89,

di 3.009 nel quadriennio 1990-93 e di3.447 nel quadriennio 1994-97, sebbene,dopo una lunga fase quasi linearmentecrescente (dalle 1.472 estorsioni denun-ciate nel 1986 alle 3.842 del 1996), nel1997 esse sono diminuite di circa 500unità rispetto all’anno precedente.Questi numeri sono sicuramente la testi-monianza della pericolosità del fenome-no ed anche del fatto (ormai accertato)che la criminalità organizzata utilizzasempre più tale delitto per penetrare l’economia produttiva e legale. Non si può però disconoscere il lento, maprogressivo aumento della propensione adenunciare un delitto che in passatoveniva subìto in assoluto silenzio e nellapiù sconsolante solitudine.L’affermarsi di una nuova cultura dellalegalità e l’impegno (anche legislativo)dello Stato danno i primi importantifrutti.

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La nuova legge sulfondo di solidarietàper le vittime dell’estorsione edell’usura ti proteggemeglio, facilita l’accesso ai contributidi solidarietà

Un nuovo strumento normativo è recen-temente intervenuto nella lotta control’estorsione: con la Legge 23 febbraio1999, n. 44, “Disposizioni concernenti il Fondo di Solidarietà per le vittime dellerichieste estorsive e dell’usura”, il legisla-tore ha inteso riordinare e migliorare il complesso corpo normativo.Essa si propone di superare alcune incer-tezze nella definizione delle circostanze e dei requisiti necessari per accedere alFondo di Solidarietà e, contemporanea-mente, di rendere più agevole la proce-dura per beneficiare dei contributi messia disposizione dal Fondo stesso.Inoltre, per potenziare l’interventorepressivo del fenomeno, la Legge 44/99prevede che in caso di pericolo di ritor-sioni, le generalità del denunciante pos-sano essere tenute riservate per l’interadurata delle indagini preliminari.La nuova legge rafforza il coordinamentodegli organismi e delle attività anti-racket: sia il Fondo di Solidarietà che

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il Comitato di Solidarietà (unitamente ailoro Uffici di assistenza tecnica) sonocollocati presso il Ministero dell’Interno;il Comitato di Solidarietà delibera leelargizioni alle vittime del racket ed imutui alle vittime dell’usura, successiva-mente il Commissario per il coordina-mento delle iniziative antiracket edantiusura ne adotta la concessione conDecreto motivato. Del Comitato di Soli-darietà fanno parte un rappresentantedel Ministero dell’Industria e uno delMinistero del Tesoro, tre membri desi-gnati dal CNEL, tre membri delle Associa-zioni che prestano assistenza e solida-rietà alle vittime dell’usura e del racket,un rappresentante della Concessionariadi servizi assicurativi pubblici (Consap).

Le principali novitàoperative introdottedalla legge• Le vittime del racket (o gli eredi super-stiti) possono beneficiare del Fondo diSolidarietà anche nel caso si siano verifi-cati danni alle persone (lesioni personalio morte) non connessi con danni allecose. In questi casi il danno è calcolatosulla base del mancato guadagno e l’e-largizione del Fondo è ammessa per laparte economica non coperta da even-tuali altri emolumenti ricevuti, per lostesso evento, in applicazione della leggea favore delle vittime del terrorismo edella criminalità organizzata.

• Tra i danni riconosciuti (agli operatorieconomici) rientra ora anche il mancatoguadagno, per l’attività esercitata, acausa di intimidazioni anche ambientali: la vittima deve denunciare le richiesteestorsive e il clima penalizzante che è

stato determinato a suo svantaggio.Tutti i reati, anche indiretti, che rappre-sentano una reale pressione estorsiva oche concorrono a determinarla, vengonoequiparati alla richiesta estorsiva.

• Possono accedere ai contributi delFondo anche gli appartenenti alle Asso-ciazioni antiracket che abbiano subìtodanni da mancato guadagno conseguen-ti a condizionamenti ambientali, nonchésoggetti terzi che, pur non essendo diret-te vittime delle richieste estorsive, abbia-no riportato lesioni personali o danni allecose in conseguenza di azioni delittuose.

Pur nei limiti della dotazione complessi-va del Fondo, possono essere corrisposteelargizioni per l’intero ammontare deldanno fino ad un massimo di 3 miliardiper singola domanda (6 miliardi nel casodi più domande, dello stesso soggetto,nel corso del triennio).

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• Diminuiscono i vincoli per il termine dipresentazione della domanda di accessoal Fondo: nel caso di danni materiali, la domandapuò essere presentata dalla data di pre-sentazione della denuncia in poi, entro120 giorni dalla denuncia o dalla data diconoscenza che dalle indagini preliminaririsulta la finalità estorsiva;nel caso di mancato guadagno conse-guente a condizionamenti ancheambientali, la domanda deve essere pre-sentata entro un anno dall’inizio dellerichieste estorsive.

• I benefici del Fondo di solidarietà pos-sono essere concessi anche a coloro chein precedenza siano stati acquiescentialle richieste estorsive, purché il rifiuto(intervenuto con l’atto di denuncia deifatti) permanga dopo la presentazionedella domanda di contributo.

• Quando è necessario tutelare l’incolu-mità del denunciante, sono sospesi i ter-

mini per la presentazione della domandadi accesso al Fondo e il Pubblico Ministe-ro può disporre che in tutti gli atti delprocedimento giudiziario non si menzio-nino le generalità del denunciante, finoalla sua definizione.• I contributi elargiti dal Fondo possonoessere utilizzati dall’esercente vittima siaper ripristinare la vecchia attività econo-mica colpita dal danno che per intra-prendere una nuova attività, anche in unluogo diverso.

• Subordinatamente al parere favorevoledel Pubblico Ministero, nel corso delleindagini preliminari, alla vittima di estor-sioni può essere concesso un contributoprovvisorio anticipato fino al 70% deldanno indennizzabile.

• In alcuni casi particolari si contempla-no altri 240 giorni utili, per la presenta-zione della domanda di contributo, percoloro i quali i termini fossero già scaduti.

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In che modo possiamo difendercidal racket

La criminalità organizzata cerca di insi-nuarsi anche nell’economia produttivalegale: cerca di impadronirsi di attivitàeconomiche pulite, affinché diventino la“copertura” di altre illecite.Lo fa minacciando coloro che esercitanoun mestiere o un’attività imprenditoriale,commercianti, artigiani, liberi professio-nisti, imprenditori, ecc., e spesso ci riesce.

La minaccia è un’arma subdola e crudele,che si manifesta in mille modi diversi edin crescendo: i pneumatici dell’autotagliati da una lama, il vetro del negozioforato da un unico proiettile, la portadello studio o di casa imbevuta di benzi-na, ed altro ancora.A questo punto, eccoli presentarsi, solertie puntuali, per offrirti, in cambio didenaro, la loro “protezione” da altri fatti certamente più gravi: l’auto bruciata, ilnegozio imbottito di tritolo, la casa sac-cheggiata o, peggio, minacce all’incolu-mità personale.

In quell’attimo ognuno di noi si sentesolo.

Se paghi il “pizzo” anche una volta sola,entri in un sistema in cui, via via, diventivittima permanente della criminalità,sino al punto di rischiare la tua vita.Ogni tentativo di estorsione, pur velatood a te poco chiaro, va reso noto alleAssociazioni di categoria, alle Associazio-ni antiracket o alle Forze dell’Ordine.

Non avere dubbi e non indugiare: infor-mare le Associazioni, parlare con chi tioffre aiuto, denunciare le richieste estor-sive, ti toglie dell’isolamento, ti dà forzae strumenti per vincere.La denuncia alle Forze dell’Ordine è vin-cente: un apposito studio ci dice che, perquanto possa risultare sorprendente, sta-tisticamente non sono emersi casi in cuila vittima di un’estorsione che si siarivolta alle Forze dell’Ordine o al Magi-strato abbia subito ritorsioni.

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Decalogo antiracket1.Non sottovalutare mai il primo segnale“strano”, la telefonata sospetta, ilprimo passaggio dal negozio di personeinsolite.

2.Non rimanere isolato: mettiti subito incontatto con la tua Associazione che tipuò assistere, con le Forze dell’Ordine,con il Sindaco: un contatto con le auto-rità di Polizia non comporta la formaledenuncia del presunto estorsore.

3.Collabora con le Forze dell’Ordine: la tua Associazione e le Forze dell’Ordineti garantiscono il necessario anonimato.Insieme, si può individuare una strategiaper “incastrare” coloro che tentano l’e-storsione, senza chiamarti in causa diret-tamente.

4.Non chiudere subito la trattativa con

l’estorsore. Prendi tempo: si possonoattuare caute strategie di successo perfarli arrestare tutti.

5.Non pagare subito la prima sommarichiesta. All’inizio, il criminale ti dàtempo per decidere. Usalo per la trattati-va: deve venire allo scoperto il maggiornumero di persone coinvolte; quando sichiude la trattativa, interviene sempreun capo per superare le tue ultime esita-zioni: adesso può scattare la trappola.

6.Non fidarti dei falsi amici. Spesso entra-no in gioco nuove figure per la media-zione. Chi interviene è, di solito, un altroimprenditore che già paga da moltotempo il cui invischiamento è ad unostato già avanzato.

7.Non cedere alla paura. Durante la trat-tativa, si ricorre a violenza, attentati eminacce per superare la tua resistenza.

E il momento più delicato. Se cedi adessoè finita: hai ceduto per sempre. Mai e poimai bisogna pagare.

8.Evita di esporti da solo. Bisogna ridurreal minimo il rischio individuale. Occorreparlare con altri colleghi, coinvolgi la tuaAssociazione di categoria.

9.Ricerca la solidarietà dell’intera comu-nità. L’estorsione non colpisce solo gliimprenditori e gli operatori commercialima tutti i cittadini. Rivolgiti a personeche possono mettersi in contatto conl’Associazione, le Forze dell’Ordine, il Sindaco.

10.Ribellati al ricatto: non sei più solo.L’Associazione di categoria, con i proprilegali, interviene nel processo penale,sostenendoti, costituendosi parte civile e dando risonanza alla sentenza di con-danna.

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Il fondo di solidarietà perle vittime dell’estorsione e dell’usura

Per tutelare l’attività produttiva legale, lo Stato ha istituito il Fondo di solida-rietà per le vittime dell’estorsione edell’usura. Il Fondo offre un contributo economicofinalizzato al ripristino dell’attivitàimprenditoriale di quanti, individui oassociazioni antiracket, hanno subitodanni alla persona, ai beni mobili (auto,moto, attrezzature per l’azienda, ecc.) eimmobili (casa, negozio, ecc.) da partedegli estorsori.Il Fondo di Solidarietà interviene anchein favore di terzi che hanno subito dannimateriali e di quanti hanno subito danni,per mancato guadagno, a causa di pres-sioni ambientali (se ad esempio un nego-zio ha perso la propria clientela impauri-ta dalle minacce velate e diffuse).

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Condizioni per avere diritto al contributo:• che il danno sia stato provocato percostringere la vittima a subire richiesteestorsive, oppure per ritorsione conse-guente al rifiuto;

• che le intimidazioni di qualunquenatura e le azioni delittuose venganodenunciate alle Forze dell’Ordine.

• che la vittima si opponga alle richiesteestorsive anche dopo aver denunciato ildanno e chiesto il contributo;

• che la vittima non abbia contribuito inalcun modo al fatto delittuoso;

• che la vittima non abbia in corso pro-cedimenti per fatti delittuosi;

Oltre a ciò, ovviamente, è necessario cheil danno sia superiore (come valore) aquello coperto dall’Assicurazione (se ne era stata stipulata una).

Come si ottiene il contributo:Per avere accesso al contributo, il titolaredei beni danneggiati (o il soggetto cheha subito danni personali, o i superstiti)deve formulare richiesta entro 120 giornidalla denuncia (vedi pag. 61, nota).Alla domanda va allegata una relazionedettagliata dei fatti accaduti, dell’am-montare del danno e va dichiarata l’esi-stenza o meno di contratti di assicura-zione sui beni danneggiati o distrutti.Nel caso in cui ci siano contratti di assi-curazione, vanno allegate le copie dellepolizze.La domanda può essere presentata dal-l’interessato o dai suoi eredi e, per i pro-fessionisti, anche dal Consiglio Nazionaledell’Ordine professionale cui il danneg-giato aderisce, o dalle Associazioninazionali di categoria, o dalle Associazio-ni antiracket, sempre con il consensodell’interessato.Chi è stato vittima di usura e poi di

estorsioni, violenze o minacce, deve pre-sentare due distinte domande al Fondodi solidarietà per le vittime dell’estorsio-ne e dell’usura.In appendice al presente Vademecum(pag. 59) è pubblicato un apposito sche-ma di domanda per accedere al Fondo.Compila bene la domanda e allega i documenti.

Quant’è il contributoIl contributo previsto dal Fondo di soli-darietà per le vittime dell’estorsione edell’usura copre l’intero ammontare deldanno subìto, sia materiale che di man-cato guadagno.Il contributo può arrivare fino a tremiliardi di lire per la singola domanda edè esente dal versamento delle imposteIRPEF e IRPEG. Il contributo viene con-cesso in una o più soluzioni e, primadella definizione del procedimento, può

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essere disposta una anticipazione pari al70% del totale riconosciuto. Se esisteuna polizza assicurativa, e l’importo deldanno supera la somma liquidata o chepuò essere liquidata dall’Assicurazione, ilcontributo viene concesso per la solaquota eccedente.

Chi decide il contributoLa richiesta di contributo deve essereindirizzata al Fondo di Solidarietà, trami-te il Prefetto della provincia nel cui terri-torio si è verificato l’evento denunciato.Il Comitato del Fondo delibera, sulle elar-gizioni adottate con Decreto del Com-missario, entro 30 giorni dal ricevimentodal Prefetto degli elementi istruttori edè tenuto a rispettare il segreto d’ufficio.Per conservare il proprio diritto al ricevi-mento delle quote ulteriori del contribu-to, è necessario che l’interessato docu-menti di avere impiegato le somme già

ricevute per la ripresa della propria atti-vità imprenditoriale (anche se diversa pertipologia e ubicazione).Altrimenti l’interessato dovrà restituireimmediatamente l’intera somma percepi-ta, come pure nel caso in cui vengaaccertato il consenso a richieste estorsivenei tre anni successivi alla concessionedel contributo.

Ulteriori beneficiper le vittime del racketIn favore di coloro che presentanorichiesta di contributo al Fondo di soli-darietà per le vittime dell’estorsione edell’usura, possono essere prorogati finoa tre anni:• i termini di scadenza (ricadenti entroun anno dalla data dell’evento dannoso)degli adempimenti fiscali ed amministra-tivi, del pagamento dei ratei di mutuibancari ed ipotecari, e di ogni altro attoesecutivo;• i termini di prescrizione, compresiquelli legali e processuali comportanti laperdita di diritti compreso quello d’agireo fare eccezioni, che scadono entro unanno dalla data del fatto dannoso.

Per la stessa durata viene sospesa l’ese-cuzione delle procedure di cessione degliimmobili, come pure il pignoramento deibeni, sia mobili che immobili.

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Glossario Abusivismo bancarioReato commesso da chiunque esercitil’attività bancaria (raccolta di risparmiotra il pubblico ed esercizio del credito)senza avere ottenuto dalla Banca d’Italiala prescritta autorizzazione e l’iscrizionenell’apposito Albo delle banche previstodalla legge. Il reato è punito con lareclusione da sei mesi a quattro anni e con la multa da 4 a 20 milioni di lire.

Abusivismo finanziarioReato commesso da chiunque esercitiattività finanziaria nei confronti del pub-blico senza essere iscritto nell’elencodegli intermediari finanziari tenuto dal-l’Ufficio Italiano dei Cambi. Il reato è punito con la reclusione da seimesi a quattro anni e con la multa da 4 a 20 milioni di lire.

ConfidiOrganismi aventi struttura cooperativa oconsortile che prestano garanzie per ifinanziamenti a favore delle impresesocie o consorziate. I Confidi sono iscrit-ti, ai sensi dell’art. 155, 4° comma, deldecreto legislativo n. 385 del 1.9.1993,nell’apposita sezione dell’elenco tenutodall’Ufficio Italiano dei Cambi.

Fondo per la prevenzione del fenomenodell’usuraFondo istituito dalla legge 7 marzo 1996,n. 108 (Disposizioni in materia di usura),presso il Ministero del Tesoro. I beneficiari del Fondo, di entità pari a lire300 miliardi per il triennio 1996/1998, sono:• Confidi (per una quota pari al 70%dello stanziamento annuale), a condizio-ne che abbiano costituito un “fondo spe-ciale antiusura”;• le Fondazioni e Associazioni ricono-sciute, iscritte in un apposito elenco isti-tuito presso il Ministero del Tesoro, per larestante quota del 30%.

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Fondo di solidarietà per le vittime dell’usura (unificato con il Fondo disolidarietà per le vittime dell’estorsione)Fondo istituito dalla legge 7 marzo 1996,n. 108, per l’erogazione di mutui senzainteresse di durata non superiore a 5anni a favore di soggetti che esercitanoattività imprenditoriale, commerciale,artigianale o comunque economicaovvero una libera professione, i qualidichiarino di essere vittime del delitto diusura e risultino parti offese nel relativoprocedimento penale.

Il fondo è alimentato:• da uno stanziamento a carico delBilancio dello Stato pari a lire 10 mld peril 1996 e 20 mld a decorrere dal 1997;• dai beni confiscati ai soggetti condan-nati per il reato di usura;• da lasciti e donazioni.

Fondo di solidarietà per le vittime del-l’estorsioneFondo istituito dalla Legge 18 febbraio1992 n. 172. Il Fondo è alimentato: daun contributo sui premi assicurativi neirami incendio, responsabilità civile, auto,rischi diversi e furto; da un contributodello Stato; da una quota annuale prele-vata dalle somme confiscate e da unaquota del ricavato delle vendite di benimobili o immobili anch’essi confiscati adorganizzazioni criminali. Questo Fondo, come illustrato nelle pagi-ne precedenti, è stato unificato conquello di solidarietà per le vittime dell’u-sura con il Regolamento di attuazionedella Legge 44/99 (dpr 16 agosto 1999n.455, art.4, comma 1).Il Fondo interviene alle condizioni previ-ste dalla Legge 44/99 con elargizioni sinoalla copertura dell’intero ammontare deldanno e può concedere una provvisiona-le fino al 70% di questo.

Imprese ad elevato rischio finanziarioPiccole o medie imprese alle quali è statarifiutata una richiesta di finanziamento,assistita da una garanzia pari ad almenola metà dell’importo del finanziamentostesso.

Ombudsman bancarioOrganismo collegiale istituito con l’Ac-cordo del 1° febbraio 1993 (successiva-mente modificato nel dicembre 1998)promosso dall’ABI per dirimere, al ricor-rere di determinate condizioni, le contro-versie tra Banche e clientela che nonabbiano trovato soluzione presso l’Uffi-cio Reclami delle Banche. L’Ombudsmanbancario ha sede in Via delle BottegheOscure n. 46, 00186 Roma.

Tasso annuo effettivo globale (TAEG)Il Tasso annuo effettivo globale è il costototale del credito a carico del consuma-tore espresso in percentuale annua delcredito concesso. Il TAEG comprende gli

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interessi e tutti gli oneri da sostenere perutilizzare il credito.

Tasso annuo nominaleTasso di interesse calcolato su baseannua, non comprensivo di eventualiulteriori oneri o spese.

Tasso usurarioLimite oltre il quale il tasso di interessepraticato nel finanziamento è usurario;viene calcolato aumentando della metà iltasso effettivo globale medio relativoalla categoria di operazioni alla qualeappartiene quella effettuata.Tale tasso effettivo globale medio sitrova indicato nell’apposita Tabella dirilevazione pubblicata ogni trimestresulla Gazzetta Ufficiale, che le Banche egli intermediari finanziari sono tenuti adesporre in ogni sede o dipendenza apertaal pubblico (vedi pag. 26/27).

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A chi rivolgersi:

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La pratica mutualistica: daimonti frumentari ai confidiLa pratica mutualistica per combatterel’usura, che oggi in Italia si evidenzia neinuovi organismi di solidarietà previstidalla legge, ma anche nella rete di libereassociazioni, e nello stesso ruolo ricono-sciuto ai Consorzi di garanzia, ha prece-denti antichi.Sono coevi, ad esempio, i Monti frumen-tari e i Monti di pietà o Monti di pegno,sorti in Italia “come controspinta al pau-perismo dei secoli XIV e XV, sotto il pun-golo della predicazione popolare deglioratori sacri del rinascimento (primo fraessi, il Beato Bernardino da Feltre) rivoltaa combattere l’usura, che appariva comeuna vera piaga sociale”.Tutti i Monti, definiti opere pie dal Con-cilio di Trento, che prestassero frumentoper la semina e per il sostentamento o

soldi, avevano un proprio fondo patrimo-niale formatosi con donazioni, lasciti,collette, contribuzioni, eccetera. Gestitidapprima solo da confraternite e organi-smi ecclestiastici, si estesoro poi allagestione di enti laici.Fin dal principio concessero prestiti amodico interesse, sicché più che istituti o enti di beneficienza, “svolsero funzionitipicamente bancarie ricevendo depositie investendoli in prestiti a interesse”.In concomitanza con l’usura, numerosialtri fattori di carattere socio economicofurono alla base della loro fioritura: eco-nomia a livello di sussistenza e epidemie,carestie, terremoti, eccetera.Anche la nascita del cooperativismo, chesi colloca in Inghilterra nella prima metàdell’Ottocento, sulla scia della rilevanteesperienza del cartismo e del generosofilantropismo oweniano, proprio attra-verso l’apertura dei negozi cooperativi, siorigina dalla necessità delle classi piùumili di affrancarsi da situazioni ricor-

renti e costanti di bisogno.Con l’evoluzione dell’attività creditizia, laconcessione di prestiti contro pegno dicose mobili o fungibili si è gradatamenteridotta, lasciando spazio ad operazioni diintermediazione fondate su altre formedi garanzia. Nella pratica moderna il tema dellegaranzie, oltre il tradizionale avallo, si èvenuto arricchendo di nuove formule enuovi sistemi, che vanno dalla lettera digradimento (lettre de patronage) allecooperative di garanzia (Confidi) ai varicontratti autonomi di garanzia, impo-nendosi progressivamente all’attenzionedegli studiosi e degli operatori.

Associarsi in cooperative o consorzi percostituire un Confidi risponde all’esigen-za dei piccoli imprenditori di aumentarela propria forza contrattuale nei rapporticon il mondo bancario.Anche le banche possono essere interes-sate all’intervento dei Confidi al fine di

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migliorare la selezione delle impreseclienti che si presentano agli sportellicon adeguate garanzie.

Gli obiettivi dei Confidi possono esserecosì riassunti:• ampliare la capacità di credito dei pic-coli imprenditori associati attraverso legaranzie rilasciate;• consentire ai piccoli imprenditori socidi ottenere credito a minor costo inquanto con la convenzione stipulata conle banche essi riescono ad ottenere con-dizioni più vantaggiose;• fornire consulenza e servizi finanziarialle imprese associate per consentire lorodi gestire al meglio le proprie risorsefinanziarie.

Con la legge sull’usura, ai Confidi chehanno accettato le condizioni da essaposte, come detto in altra parte delVademecum, è stata riconosciuta ancheuna specifica funzione di sostegno aisoggetti vittime di tale delitto.

I Confidi sono generalmente costituiti informa di società cooperativa a responsa-bilità limitata o di società consortile trapiccole imprese accomunate dall’appar-tenenza a uno stesso settore produttivoovvero ad una stessa area geografica. Per poter operare i Confidi debbonoessere iscritti in un’apposita sezione del-l’Elenco generale tenuto dall’Ufficio Ita-liano dei Cambi.

Attualmente i Confidi esistenti sul terri-torio nazionale sono n. 902 (grafico apag. 46), dei quali oltre 200 abilitati autilizzare fondi antiusura (elenco a pag.46). I dati sono divulgati sul sito Internetwww.uic.it - Intermediari Finanziari.

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L’iscrizione delleassociazioni neglielenchi delleprefetture

La nuova legge contro l’estorsione (Legge44/99), all’art.13, prevede che le associa-zione e le organizzazioni che assistono levittime del racket debbano essere iscrittein un apposito elenco presso la Prefettu-ra della provincia in cui operano.Con il decreto n.451 del 21 ottobre 1999(emanato dal Ministro dell’Interno diconcerto con il Ministro della Giustizia)è stato adottato il Regolamento per l’i-scrizione di dette associazione ed orga-nizzazioni di assistenza e solidarietànegli elenchi tenuti dalle Prefetture.Ciò permette di rendere operativi taliorganismi nella loro funzione solidaristi-ca, di assistenza e di prestazione digaranzie per un più facile accesso al cre-dito dei soggetti in difficoltà.Il Regolamento contenuto nel Decreto451 semplifica altresì l’iscrizione in dettielenchi degli organismi antiracket giàiscritti presso le Prefetture ai sensi dellaLegge 614/94 e delle Associazioni e Fon-dazioni antiusura già iscritte nell’elenco

(di cui all’art.15, comma 4, della Legge108/96) tenuto dal Ministero del Tesoro.

Le Prefetture costituiscono uno deiriferimenti essenziali per le vittimedell’usura e dell’estorsione. Rivolgiti in ogni momento (anchetelefonicamente) alla Prefettura dellatua provincia: troverai un validosostegno e competenza professionale.

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Confidi abilitati a utilizzare fondi antiusura

AbruzzoASCOM FIDI VASTESE coop a rl66054 VASTO (CH)VIA DELLE GARDENIE, 16PROVINCIALE

ASCOMFIDI PESCARA SCRL65129 PESCARAVIA ALDO MORO, 1/3PROVINCIALE

CO.FIDI CHIETI a rl66100 CHIETIPIAZZA UMBERTO I, 7PROVINCIALE

CONSORZIO GARANZIA COLLETTIVAFIDI SERFIDI Soc. Coop a rl64100 TERAMOVIA PONTE S. GIOVANNI 2/APROVINCIALE

COOPCREDITO Coop. di Garanzia di Credito dei Commerciantidella Provincia di Chieti- scrl66100 CHIETIVIA SPEZIOLI, 52PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA “CITTÀ DI TERAMO E PROVINCIA” A RL64100 TERAMOVIA DEI MILLE, 61PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA CITTÀ DI AVEZZANO E PROVINCIA Soc. Coop a rl67051 AVEZZANOVIA C. BATTISTI, 70PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA ERCOLE VINCENZOORSINI sca rl64100 TERAMOVIA PONTE S. GIOVANNI 2/APROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA TINI RENATO scrl64100 TERAMOVIA MOLINARI, 2PROVINCIALE

COOPERCOMMERCIO COOPERATIVA DI GARANZIA PER IL CREDITO AI COMMERCIANTI DELLA PROVIN-CIA DI TERAMO SCRL64100 TERAMOVIA DELFICO, 73PROVINCIALE

COOPERFIDI ABRUZZO SCRL67100 L’AQUILACORSO VITTORIO EMANUELE, 95PIÙ PROVINCE

CREDITO E COOPERAZIONE Cooperativa di garanzia per il creditoalle attività di impresa, professionalie autonome scrl64100 TERAMOVIA DELFICO, 73PROVINCIALE

LIBERA COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DE L’AQUILA S.R.L.67100 L’AQUILAVIA INDIPENDENZA, 13PROVINCIALE

LIBERA COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DI PESCARA SCRL65126 PESCARAVIA MARCO POLO, 40/46PROVINCIALE

MUTUALCREDITO SC A RL65122 PESCARAVIA GENOVA, 7REGIONALEDistibuzione dei Confidi

iscritti nell’apposita sezionedell’Elenco Generale tenutodall’Ufficio Italiano dei Cambi.(dicembre 1999)

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Gli indirizzi utili

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BasilicataAGRIFIDI MATERA Consorzio Garanzia Collettiva Fidi75100 MATERAVIA LUCANA, 82PROVINCIALE

ARTIGIANFIDI MATERA75100 MATERAVIA LUCANA, 155PROVINCIALE

COMFIDI CONSORZIO DI GARANZIE E CREDITI ALLE IMPRESE COMMERCIALI DELLA BASILICATA75100 MATERAVIA LUPO PROTOSPATA, 56REGIONALE

COFIDARTIGIANI MATERAConsorzio Garanzia Collettiva Fidi75100 MATERAVIA LUCANA, 82PROVINCIALE

COFIDINDUSTRIA MATERA Consorzio Garanzia Collettiva Fidi75100 MATERAVIA LUCANA, 82PROVINCIALE

COMFIDI MATERAConsorzio Garanzia Collettiva Fidi75100 MATERAVIA LUCANA, 82PROVINCIALE

CONSORZIO ARTIGIANFIDIDI POTENZA85100 POTENZACORSO XVIII AGOSTO, 34PROVINCIALE

CONSORZIO COFIDI COMMERCIO85100 POTENZAVIA DELL’EDILIZIA, 13REGIONALE

CONTINUITÁ ARTIGIANA SCRL85100 POTENZACORSO XVIII AGOSTO, 22REGIONALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA LA GRANDE LUCANIA SCRL75100 MATERAVIA LUCANA, 155/BISPROVINCIALE

TURFIDI MATERA Consorzio Garanzia Collettiva Fidi75100 MATERAVIA LUCANA, 82PROVINCIALE

CalabriaARTIGIANFIDI CALABRIA scrl88100 CATANZAROVIA T. CAMPANELLA, 37REGIONALE

ASCOM-FIDI COSENZA SCRL87100 COSENZAVIA ALIMENA, 5PROVINCIALE

CO.FIDI. Consorzio di garanzia collettiva fidi tra gli operatori commerciali, turisti-ci, industriali, artigiani, di servizi della Calabria88100 CATANZAROPIAZZA GARIBALDI, 16REGIONALE

CON.FI. CALABRA SOCIETÀ CONSOR-TILE A RL88068 SOVERATO (CZ)VIA GALLUPPI, 2REGIONALE

CONFIDI COSENZAConsorzio Garanzia Collettiva Fidi87100 COSENZAVIA G. TOCCI 2/CREGIONALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA OPUS HOMINI SCRL87100 COSENZAVIA B. CROCE, 5 PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA “IL FUTURO” SCRL 87100 COSENZAVIALE DEGLI ALIMENA, 61PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA EURO-FIDI SCRL 88046 LAMEZIA TERME (CZ) VIA PO, 25REGIONALE

COOPERATIVA DI GARANZIA SOLIDARIETÀ scrl88100 CATANZAROVia Carlo V, 193PROVINCIALE

FIDART CALABRIA SCRL88100 CATANZAROVIA F. CRISPI, 61REGIONALE

CampaniaARTIGIANFIDI SCRL CONSORZIOREGIONALE FRA LE COOPERATIVEARTIGIANE DI GARANZIA DI CREDITO84127 SALERNOVIA TORRIONE, 161REGIONALE

ASCOM FIDI NAPOLI SC A RL80134 NAPOLI PIAZZA SALVO D’ACQUISTO, 32PROVINCIALE

CO.NA.GA. COOPERATIVA DI GARANZIA DI CREDITO DEI COM-MERCIANTI ED OPERATORI TURISTICI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI SCRL 80138 NAPOLIVIA DUOMO, 290PROVINCIALE

CONSORZIO DI GARANZIA COLLETTIVA CO.FIDI - EBOLI84025 EBOLI (SA)VIA MATTEOTTI, 30PROVINCIALE

CONSORZIO TERZIARIA TURISMOFIDI SCRL80134 NAPOLIPIAZZA SALVO D’ACQUISTO, 32REGIONALE

ESERCOOP CREDITO TERRA DI LAVORO SCRL81100 CASERTAVIA ROMA, 159 PROVINCIALE

Emilia RomagnaARTIGIANCREDIT EMILIA ROMAGNA SCRL40122 BOLOGNAVIA S. FELICE, 6REGIONALE

ARTIGIANFIDI DI REGGIO EMILIA SCRL42100 REGGIO EMILIAVIALE ISONZO, 46PROVINCIALE

Page 48: Un Manuale Di Difesa Contro Lusura e Lestorsione2

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C.F.C. CONSORZIO FIDI CONFESERCENTI40127 BOLOGNAVIADEL COMMERCIO ASSOCIATO, 30REGIONALE

CO.M.FIDI COOPERATIVA MODENESE FIDI SCRL41100 MODENAVIA RAINUSSO, 36PROVINCIALE

COFITER già FEDERCOMFIDI EMILIA ROMAGNA40121 BOLOGNAVIA MONTE GRAPPA, 4REGIONALE

CONSORZIO DI GARANZIA CREDITI AL COMMERCIO COMFIDI40128 BOLOGNAPIAZZA COSTITUZIONE, 8PROVINCIALE

COOPERATIVA DI GARANZIA FRA COMMERCIANTI SCRL29100 PIACENZA PIAZZA CAVALLI, 35PROVINCIALE

COOPERATIVA DI GARANZIA FRA COMMERCIANTI SCRL43100 PARMAVIA VERDI, 2PROVINCIALE

COOPERATIVA DI GARANZIA PER IL CREDITO AI COMMERCIANTIDELLA PROVINCIA DI RAVENNA SCRL48100 RAVENNAVIALE FARINI, 18PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DELLA PROVINCIA DI PARMA SCRL43100 PARMAVIA VERDI, 2PROVINCIALE

COOPERATIVA DI GARANZIA DELLE IMPRESE COMMERCIALI E DEI SERVIZI DELLA PROVINCIA DI MODENA SCRL41100 MODENAVIA GANACETO, 134PROVINCIALE

COOPERATIVA DI GARANZIA DI CREDITO AI COMMERCIANTIDI FORLÍ E CESENA SCRL47100 FORLÍVIA GRADO, 2PROVINCIALE

COOPERATIVA DI GARANZIA FRA COMMERCIANTI AL DETTAGLIO DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIAFIDICOMM A RL 42100 REGGIO EMILIAPIAZZA DELLA VITTORIA, 1PROVINCIALE

COOPERATIVA DI GARANZIA FRA COMMERCIANTI ED OPERATORITURISTICI SCRL44100 FERRARALARGO CASTELLO, 10PROVINCIALE

FIDIMPRESA MODENA SCRL41100 MODENAVIA F. MALAVOLTI, 5PROVINCIALE

FIDIMPRESA BOLOGNA SCRL40128 BOLOGNAVIA RAIMONDI, 16 PROVINCIALE

FIDIMPRESA PIACENZA S.C.R.L.29100 PIACENZAPIAZZALE ROMA, 6PROVINCIALE

FIDINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA40121 BOLOGNAVIA MONTE GRAPPA, 4REGIONALE

FINANZIARTI COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DI RAVENNA SSCRL48100 RAVENNAVIALE FARINI, 18PROVINCIALE

Friuli Venezia GiuliaCON.GA.FI COMMERCIO TRIESTE34121 TRIESTEPIAZZA DELLA BORSA, 14PROVINCIALE

CON.GA.FI. COMMERCIO UDINE Consorzio Garanzia Fidi tra le piccoleimprese del commercio, del turismoe dei servizi della Provincia di Udine33100 UDINEVIA MORPUGO, 34PROVINCIALE

CONSORZIO DI GARANZIA FIDI FRA LE IMPRESE ARTIGIANE DELLA PRO-VINCIA DI UDINE SCRL33100 UDINEVIA MORPURGO, 12 PROVINCIALE

LazioARTIGIANCOOP SCRL01100 VITERBOVIA 1° MAGGIO, 3REGIONALE

CONSORZIO - GARANZIA COLLETTI-VA FIDI - CONFIDI DELLA PROVINCIA DI LATINA SCRL04100 LATINAVIA MONTESANTO, 8PROVINCIALE

CONSORZIO CON ATTIVITÁ ESTERNAPER LA GARANZIA COLLETTIVA FIDIDELLA PROVINCIA DI FROSINONE03100 FROSINONEVIA DEL PLEBISCITO, 15PROVINCIALE

COOPERATIVA DI GARANZIA DI FIDI PER I COMMERCIANTI DELLA PROVINCIA DI VITERBO SCRL01100 VITERBOVIA G. ROSSINI, 26PROVINCIALE

COOPERATIVA DI GARANZIA PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI VITERBO - FIDIT ALTO LAZIO A RL01100 VITERBOVIA F.LLI ROSSELLI, 4PROVINCIALE

COOPFIDI DUILIO MINICOZZI A RL00186 ROMA LARGO TORRE ARGENTINA, 11PROVINCIALE

GA.FI.ART. SCRL00144 ROMAVIALE U. TUPINI, 121REGIONALE

GASER COOP RL03100 FROSINONEVIA A. PALEARIO, 5PROVINCIALE

LiguriaCONFIDI LIGURIA SC PA A RL16121 GENOVAVIA C. R. CECCARDI, 1/6REGIONALE

CONSORZIO REGIONALE DISTRIBUTORI CO.RE.DI SCRL17100 SAVONAVIA CAVOUR, 5/1REGIONALE

Page 49: Un Manuale Di Difesa Contro Lusura e Lestorsione2

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CREDIT. COM. LIGURIA SCRL16124 GENOVA VIA CAFFARO, 3/8REGIONALE

FIDICOM LIGURIA SCRL16121 GENOVAVIA CESAREA, 8REGIONALE

MEDIOCOM LIGURIA CONSORZIO REGIONALE LIGURE PER LA GARAN-ZIA DI FINANZIAMENTI A MEDIOTERMINE AL COMMERCIO 16122 GENOVA VIA PESCHIERA, 16REGIONALE

UNIONFIDI LIGURIA CONSORZIOREGIONALE PER LA GARANZIA DI FINANZIAMENTI ALL’INDUSTRIA16122 GENOVA VIA PESCHIERA, 16REGIONALE

LombardiaARTIGIANCREDITO DEL LODIGIANO SCRL26845 CODOGNO (LO)VIA GARIBALDI, 40REGIONALE

ARTIGIANFIDI CONSORZIO DI GARANZIA FIDI TRA LE IMPRESEARTIGIANE DELLA PROVINCIA DI COMO SCRL22100 COMOVIA BORGOVICO, 223PROVINCIALE

ARTIGIANFIDI SCRL20025 LEGNANO (MI)VIA GIOLITTI, 18PROVINCIALE

ARTIGIANFIDI BERGAMO SCRL24122 BERGAMOPIAZZA MATTEOTTI, 11PROVINCIALE

ASCOM-FIDI Cooperativa di Garanziadegli operatori del Commercio delTurismo e dei Servizi della Provincia di Pavia a rl27100 PAVIACORSO CAVOUR, 30PROVINCIALE

ASCOMFIDI COOPERATIVA DI GARANZIA FIDI PER IL CREDITO AL COMMERCIO ED AL TURISMO SCRL25121 BRESCIAVIA BERTOLOTTI, 1PROVINCIALE

ASSOCONFIDI SCRL25124 BRESCIAVIA CEFALONIA, 60PROVINCIALE

CO.FIDI SCRL già COOPERATIVA DI GARANZIA DI CREDITO DEGLIESERCENTI DELLA PROVINCIA DIMANTOVA SCRL46100 MANTOVAVIA PARMA, 18/c PROVINCIALE

CON.FI.A. CONSORZIO FIDI FRAIMPRESE ARTIGIANE DELLA PROVINCIA DI COMO 22100 COMOVIALE ROOSEVELT, 15PROVINCIALE

CONFIAB CONSORZIO FIDI FRA IMPRESE ARTIGIANE DELLA PROVINCIA DI BERGAMO24125 BERGAMOVIA TORRETTA, 12PROVINCIALE

CONFIDART CONSORZIO FIDI TRA IMPRESE ARTIGIANE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA46100 MANTOVAVIA SOLFERINO E S. MARTINO, 25PROVINCIALE

CONFIDART SCRL24122 BERGAMOVIA S. ANTONINO, 3PROVINCIALE

CONFIDI MILANO CONSORZIOGARANZIA COLLETTIVA FIDI20122 MILANOVIA PANTANO, 9PROVINCIALE

CONSORZIO DI GARANZIA MANTO-VANO PER IL CREDITO DEL TERZIA-RIO SOC. COOP. CONSORTILE A RLFIDITER SCRL46100 MANTOVAVIA VALSESIA, 46 PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA SCRL 25126 BRESCIAVIA MILANO, 18 PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA - ARTIGIANFIDI SCRL21100 VARESEVIALE MILANO, 5 PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DELLA PROVINCIA DI MILANO SCRL20122 MILANOPIAZZETTA PATTARI, 4REGIONALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DI BERGAMO SCRL24121 BERGAMO VIA STOPPANI, 10PROVINCIALE

COOPERATIVA COMMERCIANTI DI GARANZIA DELLA PROVINCIA DI PAVIA SCRL27100 PAVIA CORSO CAVOUR, 30PROVINCIALE

COOPERATIVA DI GARANZIA DI CREDITO DEI COMMERCIANTI DELLA REGIONE LOMBARDIA SCRL20127 MILANO VIA PASTEUR, 16PROVINCIALE

COOPERATIVA DI GARANZIA PER I COMMERCIANTI DELLA PROVINCIA DI VARESE SCRL21100 VARESEVIA VALLE VENOSTA, 4PROVINCIALE

COOPERATIVA FIDI E GARANZIA DEL CREDITO PER ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVIN-CIA DI BRESCIA E DELLA REGIONELOMBARDIA SCRL25125 BRESCIAVIA MALTA, 18REGIONALE

CREDIT.COM. - COOPERATIVA DI GARANZIA DI CREDITO DEI COM-MERCIANTI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA SCRL25125 BRESCIAVIA SALGARI, 6REGIONALE

FIDICOMET - Fondo di garanzia per ilcredito al commercio e al turismo scrl 20122 MILANOVIA SERBELLONI, 2PIÙ PROVINCE

FIDIMPRESA SCRL20127 MILANOVIA TERMOPILI, 12PROVINCIALE

FIDIMPRESA SCRL SOCIETA’ BRESCIANA DI GARANZIA25125 BRESCIAVIA CORSICA, 14/hREGIONALE

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FIDIMPRESA VARESE SCRL21100 VARESEVIA BONINI, 1PROVINCIALE

FOGALCO SCRL24125 BERGAMOVIA BORGO PALAZZO, 137PROVINCIALE

LIBERA COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DELLA PROVINCIA DI PAVIA SCRL27058 VOGHERA (PV)VIA G. BIDONE, 21LOMBARDIA E PIEMONTE

UNIONFIDI LECCO CONFARTIGIANATO SCRL23900 LECCO (LC)VIA G. GALILEI, 1PROVINCIALE

MarcheASCOMFIDI SCRL Cooperativa Garanzia Fidi60121 ANCONAVIA DELLA LOGGIA, 5PROVINCIALE

CONSORZIO DI GARANZIA COLLETTIVA FIDI FRA LE IMPRESEARTIGIANE E I CONSORZI DI IMPRESE ARTIGIANE DELLA PROVINCIA DI ANCONACONARFIDI SCRL60122 ANCONAVIA PALESTRO, 7PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA MARIO PIERUCCI SCRL62100 MACERATAVICOLO SANTA CROCE, 11PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA PICENA DI GARANZIA SCRL63039 S. BENEDETTO DEL TRONTO (AP)VIA PASUBIO, 1/LREGIONALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA “GIORDANO KUFERLE” A RL63100 ASCOLI PICENOCORSO MAZZINI, 182REGIONALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DI CREDITO FIDUCIA-RIA ARTIGIANA DELLA PROVINCIA DI ANCONA SCRL60100 ANCONAVIA ASCOLI PICENO, 44PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA GIUSEPPE SALOMONI A RL62100 MACERATAGALLERIA LUZIO, 5/APROVINCIALE

FIDIMPRESA - COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DELLA PROVINCIA DI ANCONA SCRL 60124 ANCONAVIA PIAVE, 43 PROVINCIALE

LIBERA COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA SRL63100 ASCOLI PICENOVIA ALESSANDRIA, 12PROVINCIALE

NUOVA COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA SCRL61100 PESAROVIA MAMELI, 92PESARO E URBINO

PIETRO RABINI - COOPERATIVAARTIGIANA DI GARANZIA A RL60122 ANCONAVIA PALESTRO, 7PROVINCIALE

SOC.COOP. “R. MASSACCESI” A RL63023 FERMO (AP)VIA XXV APRILE, 74REGIONALE

MoliseCONSORZIO GARANZIA FIDI TERMOLI86039 TERMOLI (CB)VIA CORSICA, 180REGIONALE

PiemonteARTIGIANFIDI Consorzio Regionale ArtigianoGaranzia Fidi10152 TORINOVIA PERUGIA, 56REGIONALE

ASCOM FIDI LANGHE E ROERO SCRL12051 ALBA (CN) PIAZZA SAN PAOLO, 3SUB PROVINCIALE

ASCOM FIDI SCRL13100 VERCELLIVIA DUCHESSA JOLANDA, 26PROVINCIALE

ASCOMFIDI PIEMONTE SCRL10128 TORINOVIA MASSENA, 20PROVINCIALE

C.A.R.G. - COOPERATIVA DI GARAN-ZIA PER IL FINANZIAMENTO AGLI ARTIGIANI DI CIRIÈ E COMUNI LIMITROFI10073 CIRIÈ (TO)VIA REDIPUGLIA, 28PROVINCIALE

CIESSEPI CONFESERCENTI SCRL10122 TORINOCORSO PRINCIPE EUGENIO, 7PROVINCIA DI TORINO E VALLE D’AOSTA

CONSORZIO REGIONALE PIEMONTESE GARANZIA FIDI FIDIPIEMONTE10152 TORINOVIA PERUGIA, 56REGIONALE

COOPERATIVA COMMERCIANTI DI GARANZIA DELLA PROVINCIA DI CUNEO SCRL12100 CUNEOVIA SAVIGNANO, 37PROVINCIALE

COOPERATIVA PER LO SVILUPPO E LA PROMOZIONE TURISTICOALBERGHIERA DELLA PROVINCIA DI CUNEO SCRL12100 CUNEOVIA SAVIGNANO, 37PROVINCIALE

FIDICOM - Consorzio Fidi per le pic-cole e medie imprese intersettorialidelle Regioni Piemonte, Liguria,Lombardia e Valle d’Aosta15100 ALESSANDRIA VIA XXIV MAGGIO, 2Regioni Piemonte, Liguria e Lombardia

FIDINDUSTRIA S.C.R.L.P.A.13900 BIELLA (BI)VIA TORINO, 56 DIVERSE PROVINCE

FINCOM SOCIETÁ COOPERATIVA DI GARAN-ZIA FRA COMMERCIANTI A RL13100 VERCELLIVIALE GARIBALDI, 15PROVINCIALE

UNIONFIDI PIEMONTE S.C.R.L.P.A.10141 TORINOCORSO PESCHIERA, 203PIEMONTE - VALLE D’AOSTA

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51

PugliaARTIGIANFIDI SCRL70121 BARIVIA N. DE NICOLÒ, 20PROVINCIALE

ARTIGIANFI DI BARLETTA SCRL70151 BARLETTA (BA)VIA IMBRIANI, 114/5PROVINCIALE

C.N.A. SOCIETÁ COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DI CREDITO A RL72100 BRINDISIVIA TOR PISANA, 102PROVINCIALE

CO.FIDI PUGLIA SCRL70100 BARI VIA COLAJANNI, 6REGIONALE

COFIDI - COMMERCIANTI DI CAPITANATA SCRL71100 FOGGIAVIALE MANFREDI,16PROVINCIALE

CONSORZIO GARANZIA COLLETTIVAFIDI FIDINDUSTRIA LECCE73100 LECCEVIA FORNARI, 12PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DELLA COMUNITÁMONTANA DEL GARGANO E DELLAPROVINCIA DI FOGGIA SCRL71043 MANFREDONIA (FG) VIA SANTA MARIA DELLE GRAZIE, 26PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DELLA PROVINCIA DI FOGGIA SRL71100 FOGGIAVIA PIAVE, 63PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DI BARI SCRL70121 BARIVIA N. DE NICOLÒ, 20PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DI MODUGNO SCRL70026 MODUGNO (BA)PIAZZA SEDILE, 13COMUNALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DI SAN PIETRO VERNOTICO SCRL72027 SAN PIETRO VERNOTICO (BR)VIA BRINDISI, 127PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA SCRL70037 RUVO DI PUGLIA (BA)PIAZZA F. CAVALOTTI, 29RUVO DI PUGLIA (BA)

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA SRL70022 ALTAMURA (BA)CORSO UMBERTO I, 68PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA MANDAMENTALE DI GARANZIA A RL71042 CERIGNOLA (FG)VIA FANFULLA, 7REGIONALE

COOPERATIVA DON BOSCO MULTIFIDI DI SAN PIETRO VERNOTICO SCRL72027 S. PIETRO VERNOTICO (BR)VIA BRINDISI, 127PROVINCIALE

FINACOMMERCIO SRL COOPERATIVA DI GARANZIA FIDI AI COMMERCIANTI71100 FOGGIAVIA PIAVE, 63REGIONALE

SOCIETÀ DI GARANZIA FRA COMMERCIANTI SRL74100 TARANTOPIAZZA IMMACOLATA, 30PROVINCIALE

SardegnaASCOM-FIDI SOCIETÁ COOPERATIVA A RL09170 ORISTANOVIA MATTEI, 46REGIONALE

CONFIDI COMMERCIO SOCIETÁCOO-PERATIVA A RL07100 SASSARICORSO G. PASCOLI, 16/BREGIONALE

CONFIDI SARDEGNA SOCIETÁCOOPERATIVA A RL09125 CAGLIARIPIAZZA DEFFENU, 9REGIONALE

CRESFIDI SCRL Consorzio RegionaleEsercenti sardi Fidi09124 CAGLIARIVIA G. M. ANGIOJ, 34REGIONALE

FIN SARDEGNA SOC. COOP. A RL09122 CAGLIARIVIALE ELMAS, 33REGIONALE

SiciliaARTIGIANFIDI RAGUSA SCRL97100 RAGUSAZONA INDUSTRIALE CENTRO DIREZIONALE ASIPROVINCIALE

COMMERFIDI SCRL Consorzio diGaranzia Fidi tra commercianti97100 RAGUSA VIA ROMA, 212PROVINCIALE

CONSORZIO DI GARANZIA FIDI FRA PICCOLE E MEDIE INDUSTRIE DELLA PROVINCIA DI AGRIGENTO SCRL92100 AGRIGENTOVIA ARTEMIDE, 3PROVINCIALE

COOPERATIVA DI GARANZIA E FIDITRA COMMERCIANTI ED OPERATORITURISTICI DI SIRACUSA SCRL96100 SIRACUSAVIA TRIESTE, 33 PROVINCIALE

FIDEO SC A RL90145 PALERMO VIA. G. CAVALCANTI, 5REGIONALE

ToscanaARTIGIANCREDITO TOSCANO SSCRL50132 FIRENZEVIA MASACCIO, 215REGIONALE

ASCOMFIDI - FINANZIARIA PER IL COMMERCIO E IL TURISMOPER LA PROVINCIA DI GROSSETO58100 GROSSETOVIA DELLA PACE, 154PROVINCIALE

C.T.C. FIDI - COMMERCIO E TURISMO FIDI SCRL57126 LIVORNOCORSO MAZZINI, 27PROVINCIALE

Page 52: Un Manuale Di Difesa Contro Lusura e Lestorsione2

52

CONSORZIO ASCOMFIDI FINANZIA-RIA PER IL COMMERCIO E IL TURI-SMO PER LA PROVINCIA DI PISTOIA51100 PISTOIAVIALE ADUA, 28PROVINCIALE

CONSORZIO DI GARANZIA CREDITI TOSCANA COMFIDI50145 FIRENZEVIA PIEMONTE, 7NAZIONALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DI LUCCA SCARL55100 LUCCAPIAZZA DEI COCOMERI, 12PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DELLA VERSILIA SCRL55045 PIETRASANTA (LU)PIAZZA STATUTO 4/BDIVERSI COMUNI

TrentinoCONSORZIO GARANZIA COLLETTIVA FIDI FRA LE PICCOLE E MEDIE INDUSTRIE DELLA PROVIN-CIA DI BOLZANO SC A RL39100 BOLZANOCORSO LIBERTÀ, 30PROVINCIALE

CONSORZIO GARANZIA COLLETTIVA FIDI FRA LE PICCOLE E MEDIE INDUSTRIE DELLA PROVINCIA DI TRENTO SCRL38100 TRENTOVIA DE GASPERI, 77PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DELLA PROVINCIA DI TRENTO SC A RL38100 TRENTOVIA BRENNERO, 182PROVINCIALE

TERFIDI-CONSORZIO DI GARANZIACOLLETTIVA FRA LE IMPRESE COM-MERCIALI TURISTICHE E ATTIVITÁ DI SERVIZIO DELLA PROVINCIAAUTONOMA DI TRENTO38100 TRENTOVIA SOLTERI, 78PROVINCIALE

UmbriaCO.FI.CO. CONSORZIO FIDI COMMERCIO06129 PERUGIAVIA SETTEVALLI, 320PROVINCIALE

CO.RE.FI. COOPERATIVA REGIONALE FIDI A RL06129 PERUGIAVIA SETTEVALLI, 393REGIONALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DELLA C.N.A. SC A RL05100 TERNIVIA A. FLORIANO, 5PROVINCIALE

COOPERATIVA DI GARANZIA FRA GLI ARTIGIANI DELLA PROVINCIA DI TERNI SCRL05100 TERNIVIA DEL SERSIMONE, 18/20PROVINCIALE

FIDIMPRESA PERUGIA SC A RL06121 PERUGIAVIA PICO DELLA MIRANDOLA, 44PROVINCIALE

VenetoANTENORE COOPERATIVA ARTIGIA-NA DI GARANZIA DELLA PROVINCIA DI PADOVA SCRL35129 PADOVAVIA SAVELLI, 126PROVINCIALE

ARTIGIANFIDI BELLUNO SC A RL32100 BELLUNOVIA SAN LUCANO, 9PROVINCIALE

ARTIGIANFIDI DELLA PROVINCIA DI ROVIGO SCRL45100 ROVIGOVIA SILVESTRI, 3PROVINCIALE

ARTIGIANFIDI PADOVA SOCIETÁCOOPERATIVA ARTIGIANA DIGARANZIA A RL35131 PADOVAPIAZZA DE GASPERI, 22

ARTIGIANFIDI VENETO ORIENTALE SCRL30026 PORTOGRUARO (VE)VIA C. VALLE, 42PROVINCIALE

ARTIGIANFIDI VENEZIA CONSORZIO FIDI PER LO SVILUPPODELL’ARTIGIANATO E DELLA PICCOLAIMPRESA SCRL30175 VENEZIA MARGHERAVIA FRATELLI BANDIERA, 38PROVINCIALE

ARTIGIANFIDI VICENZA CONSORZIODI GARANZIA COLLETTIVA FIDI TRA IMPRESE ARTIGIANE DELLA PROVINCIA DI VICENZA SCRL36100 VICENZAVIA E. FERMI, 134PROVINCIALE

ASCOMFIDI COOPERATIVA COM-MERCIANTI DI GARANZIA SCRL37122 VERONACORSO PORTA NUOVA, 4PROVINCIALE

CENTRO COOPERATIVO COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA SCRL31100 TREVISOVIA BASTIA, 40PROVINCIALE

CO.FID.I. POLESINE SOCIETÁ COOPE-RATIVA FIDI E INVESTIMENTI DEL POLESINE A RL45100 ROVIGOVIALE PORTA PO, 87PROVINCIALE

CONFIDA CONSORZIO GARANZIAFIDI ALLE IMPRESE ARTIGIANE SCRL30027 SAN DONÁ DI PIAVE (VE)VIA M. RORATO, 1PROVINCIALE

CONFIDART CONSORZIO FIDI ARTIGIANATO BELLUNESE SCRL32100 BELLUNOVIA S. GERVASIO, 17PROVINCIALE

CONFIDI-CONSORZIO GARANZIACOLLETTIVA FIDI FRA LE PICCOLEIMPRESE DELLA PROVINCIA DI VICENZA SC A RL36100 VICENZAPIAZZA CASTELLO, 3REGIONALE

CONFIDI ARTIGIANO TREVIGIANO SCRL31100 TREVISOVIA D. FEDERICI, 2PROVINCIALE

CONFIDI PADOVA Consorzio Garanzia Collettiva Fidi35129 PADOVAVIA E. P. MASINI, 2REGIONALE

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CONFISA Società Cooperativa Garan-zia Collettiva Fidi tra le Aziende Arti-giane della Provincia di Padova scrl35129 PADOVAVIA SAVELLI, 130PROVINCIALE

CONSORZIO GARANZIA COLLETTIVAFIDI TRA LE IMPRESE ARTIGIANA DEL POLESINE-UNION CREDITO SCRLBADIA POLESINE 45021 ROVIGOVIA MONTE PEGNI, 24PROVINCIALE

CONSORZIO REGIONALE DI GARAN-ZIA PER L’ARTIGIANATO SCRL30175 MARGHERA (VE)VIA FRATELLI BANDIERA, 35REGIONALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA BASSANO MAROSTICA SC A RL 36061 BASSANO DEL GRAPPA (VI)VIA S. PIO X, 75PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DELLA PROVINCIA DI ROVIGO SCRL45100 ROVIGOVIA SILVESTRI, 3PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DELLA PROVINCIA DI VENEZIA SCRL30121 VENEZIACANNAREGIO, 1287PROVINCIALE

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DELLA PROVINCIA DI VICENZA SC A R L36100 VICENZAVIA E. FERMI, 134PROVINCIALE

COOPERATIVA DI GARANZIA DI CREDITO DEI COMMERCIANTIDELLA PROVINCIA DI PADOVA SC A RL35129 PADOVAVIA G. SAVELLI, 8PROVINCIALE

COOPERATIVA DI GARANZIA DI CREDITO DEI COMMERCIANTIDELLA PROVINCIA DI VENEZIA SCRL30172 VENEZIA MESTREVIA A. COSTA, 20PROVINCIALE

FIDART VENEZIA SCRL30034 MIRA (VE)VIA G. MION, 27/3PROVINCIALE

FIDICOM COOPERATIVA COMMER-CIANTI DI GARANZIA SCRL37138 VERONAVIA CATANIA, 5PROVINCIALE

FIDICOM PADOVASCRL35131 PADOVAPASSAGGIO A. DE GASPERI, 3PROVINCIALE

FIDICOMES COOPERATIVA DI GARANZIA FRA OPERATORI DEL COMMERCIO, DEL TURISMO E DEI SERVIZI SCRL31100 TREVISOVIA TURAZZA, 7/APROVINCIALE

FIDICOMMERCIO - CONSORZIOGARANZIA COLLETTIVA FIDI TRAIMPRESE COMMERCIALI OPERANTINELLA PROVINCIA DI VENEZIA 30026 PORTOGRUARO (VE)BORGO S. AGNESE, 91/93PROVINCIALE

FIDITURISMO CONSORZIO GARANZIA COLLETTIVAFIDI TRA MEDIE E PICCOLE AZIENDE DEL SETTORE TURISTICO30017 LIDO DI JESOLO (VE)PIAZZA BRESCIA, 17REGIONALE

GARANFIDI VICENZA SCRL36100 VICENZAVIA LUIGI FACCIO, 38PROVINCIALE

SERENESSIMA COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA SCRL30175 VENEZIA MARGHERAVIA FRATELLI BANDIERA, 38PROVINCIALE

SVILUPPO ARTIGIANO CONSORZIO REGIONALE TRA COOPERATIVE VENETE ARTIGIA-NE DI GARANZIA SCRL30172 VENEZIA MESTRERAMPA CAVALCAVIA, 28REGIONALE

TREVIGIANFIDI SCRL31100 TREVISOVIA SIORA ANDRIANA DEL VESCOVO, 16PROVINCIALE

UNIONFIDI- CONSORZIO DI GARAN-ZIA COLLETTIVA PER LE IMPRESECOMMERCIALI DELLA PROVINCIA DI BELLUNO32100 BELLUNOPIAZZA DEI MARTIRI, 16PROVINCIALE

UNIONFIDI TREVISO31300 TREVISOPIAZZA S. ANDREA, 10REGIONALE

UNIONFIDI VENEZIA COOPERATIVA DI GARANZIA TRA COMMERCIANTI SCRL30124 VENEZIASAN MARCO, 4785PROVINCIALE

Elenco Associazioni e Fondazioni antiusu-ra iscritte nell’elencotenuto dal Ministerodel Tesoro (ott. ’99)

FONDAZIONE S. GIUSEPPE MOSCATI80134 NAPOLIVIA SAN SEBASTIANO, 48REGIONALE

FONDAZIONE LOMBARDA ANTIUSURA20121 MILANOVIA MONTE DI PIETÅ, 8REGIONALE

FONDAZIONE SAN NICOLA E SANTI MEDICI70122 BARIVIA DEI GESUITI, 20REGIONALE

FONDAZIONE UMBRIA CONTRO L’USURA06124 PERUGIAFONTIVEGGE - PAL. BROLETTOREGIONALE

FONDAZIONE ANTIUSURA S. MATTEO APOSTOLO87011 CASSANO ALLO JONIOVICO I TERME, 5REGIONALE

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FONDAZIONE S. MARIA DEL SOCCORSO88100 CATANZAROVIA CARLO V, 193REGIONALE

ARCICONFRATERNITA DI MISERICORDIA53100 SIENAVIA DEL PORRIONE, 49REGIONALE

FONDAZIONE SALUS POPULI ROMANI00184 ROMAP.ZZA S. GIOVANNI IN LATERANO, 6REGIONALE

FONDAZIONE JUBILAEUM67051 AVEZZANOVIA MONS. M. BAGNOLII, 65PROVINCIALE

FONDAZIONE S. MARIA DEL SOCCORSO16124 GENOVAPIAZZA MATTEOTTI, 4REGIONALE

ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESACONSUMATORI E AMBIENTE00161 ROMAVIA G. M. LANCISI, 25 NAZIONALE

FONDAZIONE LUCANA ANTIUSURA75100 MATERAPIAZZA S. AGNESE, 13REGIONALE

FONDAZIONE ADVENTUM00195 ROMAVIA G. SAVONAROLA, 39NAZIONALE

FONDAZIONE SAN MATTEO INSIEME CONTRO L’USURA10121 TORINOVIA MONTE DI PIETÀ, 5REGIONALE

FONDAZIONE BUON SAMARITANO71100 FOGGIAVIA CAMPANILE, 8PROVINCIALE

FONDAZIONE S. PIETRO CELESTINO86170 ISERNIAPIAZZA ANDREA D’ISERNIA, 2PROVINCIALE

FONDAZIONE ZACCHEO88900 CROTONEPIAZZA DUOMO, 19REGIONALE

FONDAZIONE ANTIUSURA CRT10121 TORINOVIA XX SETTEMBRE, 31REGIONALE

FONDAZIONE SS. COSMA E DAMIANO89044 LOCRIVIA GARIBALDI, 104PROVINCIALE

FONDAZIONE SS. SIMPLICIO E ANTONIO07029 TEMPIO PAUSANEAVIA EPISCOPIO, 7PROVINCIALE

ASSOCIAZIONE MONS. FRANCESCOTRAINI63039 SAN BENEDETTO DEL TRONTOVIA CASE NUOVE 39/41REGIONALE

FONDAZIONE MONS. VITTORIOMOIETTA88046 LAMEZIA TERMEVIA ANILE, 18PROVINCIALE

Elenco Associazioni ed organizzazioni diassistenza e solida-rietà ai soggetti dan-neggiati da attivitàestorsive, tenuto pres-so le Prefetture (ai sensi del DM7.9.1994, N. 614)ALILACCO - SOS IMPRESAPRESSO SEDE CONFESERCENTIMILANOVIA PASTEUR, 16

SOS IMPRESAPRESSO SEDE CONFESERCENTIRAVENNAPIAZZA BERNIN, 7

FINANZIARTI-COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIARAVENNAVIALE FARINI, 18

COOPERATIVA DI GARANZIA PER IL CREDITO AI COMMERCIANTIDELLA PROVINCIA DI RAVENNARAVENNAVIALE FARINI, 18

ASSOCIAZIONE NAZIONALE VITTIME USURATERNIVOCABOLO CAMPO LAGNO, 4

AMBULATORIO ANTIUSURAROMAVIA MESSINA,19

FONDAZIONE SOS IMPRESAL’AQUILAVIA TRE MARIE, 6

ASSOCIAZIONE ARPANAPOLIVIA L. PIRANDELLO, 21

ASSOCIAZIONE COMUNALE CONTRO LA CRIMINALITÁTERLIZZI (BARI)LARGO LA GINESTRA, 13

FONDAZIONE ANTIUSURAS. NICOLA E SS. MEDICIBARILARGO GESUITI

ASSOCIAZIONE “LAVORO E VITA SERENA”SAN DONACI (BRINDISI)VIA G. GALILEI, 111

ASSOCIAZIONE SAN MARCO CELLINO SAN MARCO (BRINDISI)PIAZZA ALDO MORO

ACIAS SEZIONE “LIBERO GRASSI”SAN VITO DEI NORMANNI (BRINDISI)VIA VITTORIO EMANUELE II, 82

ASSOCIAZIONE ANTIRACKET FRANCAVILLA FONTANA (BRINDISI)VIA SS. 7 PER GROTTAGLIE, KM 1

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ASSOCIAZIONE ANTIRACKET “VIVERE INSIEME”CASARANO (LECCE)VIA VILLA GLORI, 32

ASSOCIAZIONE ANTIRACKET “FALCONE-BORSELLINO”MONTESCAGLIOSO (MATERA)PRESSO MUNICIPIO

FONDAZIONE ANTIUSURA SAN MATTEO APOSTOLOCASSANO JONIO (COSENZA)VICO 1° TERME, 5

ASSOCIAZIONE COMMERCIANTITAURIANOVATAURIANOVA (REGGIO CALABRIA)VIA SENATORE LO SCHIAVO, 13

ACIPACCITTANOVA (REGGIO CALABRIA)VIALE TARANTO, 49

ALILACCO SOS IMPRESAREGGIO CALABRIAVIA PRATO, 2

FONDAZIONE ANTIUSURA SS MEDICI COSMA E DAMIANOLOCRI (REGGIO CALABRIA)VIA GARIBALDI, 104

ASAEC “LIBERO GRASSI”CATANIAVIA G. DANNUNZIO, 27

ASIAGIARRE (CATANIA)VIA LISI, 87

ASAES “NICOLA D’ANTRASSI”SCORDIA (CATANIA)VIA TRABIA, 15

ASSOCIAZIONE ANTIRACKET“FALCONE E BORSELLINO”LEONFORTE (ENNA)VIA CALVARIO, 16

ASSOCIAZIONE COMMERCIANTIE IMPRENDITORI ORLANDINICAPO D’ORLANDO (MESSINA)VIA TRIESTE

ACISS. AGATA DI MILITELLO (MESSINA) VIA CAMPIDOGLIO, 42

ACIAPPATTI (MESSINA)VIA VERDI, 23

ASSOCIAZIONE ANTIRACKET MESSINAMESSINAPRESSO PUNTO CARNI, SS. 114

ACIBBROLO (MESSINA)VIA LIBERTÅ, 83

ACIATTORREGROTTA (MESSINA)VIA XXI OTTOBRE, 45

LACAITERME VIGLIATORE (MESSINA)VIA PIZZICARI, 20

ASSOCIAZIONE SOS IMPRESAPALERMOPALERMOVIA G. CAVALCANTI, 5

ASSOIMPRESA MODICA(RAGUSA)VIA SAGRO CUORE

ASSOCIAZIONE LIBERA IMPRESAPOZZALLO (RAGUSA)VIA LA MONTANINA , 3

OSSERVATORIO PER LA SICUREZZAPUBBLICA E LO SVILUPPO SOCIOECONOMICOSIRACUSAVIA ARISTOTELE, 9

ASSOCIAZIONE ANTIRACKET AUGUSTAAUGUSTA (SIRACUSA)VIA MEGARA 306

ACASIA SOS IMPRESAAVOLA (SIRACUSA)VIA CASILINI, 9

ASSOCIAZONE PROTEZIONE IMPRESACARLENTINI (SIRACUSA)VIA CALTANISETTA, 14

ASEF “G. FALCONE”FRANCOFORTE (SIRACUSA)VIA DELLA VITTORIA, 28

ASSOCIAZIONE PACHINESE ANTIRACKETPACHINO (SIRACUSA)VIA S. MALLI, 21

ASSOCIAZIONE PALAZZOLESE ANTIRACKETPALAZZOLO ACREIDE (SIRACUSA)VIA PIAVE, 7

ACIPASSORTINO (SIRACUSA)CONTRADA CASTAGNA

ASSOCIAZIONE ANTIRACKET SIRACUSA “ S. RAITI”SIRACUSAVIA NECROPOLI GROTTICELLE, 14

ASSOCIAZIONE ANTIRACKET E ANTIUSURA “SARO ADAMO”ROSOLINI (SIRACUSA)VIA PACHINELLO, 17

ACIPAFSFLORIDIA (SIRACUSA)CONTRADA MARCHESA, 12

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Proposta di schema di domandaDOMANDA DI CONCESSIONE DI MUTUO1

in favore delle vittime dell’usura, ai sensi della L. 108/96 (da compilare amacchina o con carattere stampatello – raccomandata con avviso di rice-vimento)

Al Prefetto di ___________________________

Il sottoscritto _____________________________________________nato a _______________________ in data _____________________ residente a _______________________________________________in via ____________________________________________________

CHIEDEla concessione di un mutuo senza interesse ai sensi dell’art. 14 della Legge108/96, ai fini del reinserimento nell’economia legale, pari alire_________________________ da erogare secondo le seguentimodalità_________________________________________________________________________________________________________

CHIEDEaltresì, un’anticipazione di lire ________________________________ in relazione ai sottospecificati, comprovati motivi di urgenza _______

A tal fine dichiara:1. di esercitare un’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o

comunque economica, ovvero una libera arte o professione previstaall’art. 14, comma 2 della L. 108/96;

2. di essere vittima del reato di usura per fatti verificatisi tra il19___________ed il____________ di aver presentato relativa denun-cia il_________________ e di aver riferito all’Autorità giudiziariadi___________________ in data_____________ tutti i particolari dicui aveva conoscenza;

3. di aver avuto notizie delle indagini in corso dalla Procuradi________________tramite il seguente atto_______________delgiorno________________________.

4. di aver ricevuto comunicazione da cui si evince che detto procedi-mento si trova nella seguente fase giudiziale:❒ indagini preliminari❒ richiesta di rinvio a giudizio❒ decreto di rinvio a giudizio❒ sentenza❒ altra fase

5. di aver subito un danno per effetto degli interessi e degli altri van-taggi usurari corrisposti agli autori del reato per l’importo dilire___________________________

6. di aver subito un maggior danno per perdite e mancati guadagni2 dilire_____________ derivanti dalle sottoesposte caratteristiche del pre-stito usurario (ovvero dalle modalità di riscossione, ovvero ancora dalla

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riferibilità del prestito ad organizzazioni criminali da indicare puntual-mente);

7. di non trovarsi in alcuna delle condizioni ostative indicate dall’art. 14,comma 7, della legge 108/96 e dall’art. 4, comma 1, lettera b) e c), dellalegge 44/99;

8. di investire l’importo del mutuo che sarà concesso, secondo il pianodi investimento e utilizzo che si allega, finalizzato al reinserimento nel-l’economia legale;

9. di restituire l’importo del mutuo senza interessi in 5 anni secondo l’u-nito piano di ammortamento.

Ai fini dell’eventuale accoglimento della presente istanza, si allega inriferimento ai sopra elencati punti:1. documentazione comprovante l’attuale svolgimento di un’attivitàeconomica come ad esempio:- aggiornata visura della locale Camera di Commercio Industria ed Arti-gianato;- copia dell’attuale iscrizione ad Albi professionali;- copia dell’attuale apertura della partita Iva;

2. copia della denuncia presentata alle Autorità giudiziarie competentidel luogo comprensiva di un’analitica descrizione dei fatti di usura;

3. copia dell’atto giudiziario e della comunicazione con cui il sottoscrit-to è stato per la prima volta informato circa l’inizio o lo svolgimento diindagini relative ai fatti denunciati;

4. copia degli atti giudiziari della Procura attualmente in possesso delsottoscritto;

5. documentazione comprovante il danno subito per la corresponsionedi interessi usurari di cui si allega il prospetto di sintesi delle operazionidi prestito poste in essere;

6. documentazione comprovante il danno subito per perdite e mancatiguadagni connessi al reato di usura denunciato dal sottoscritto, comead esempio:- data di cessazione o fallimento dell’attività economica;- dichiarazioni dei redditi relative al periodo dei fatti di usura;- altri danni derivanti da perdite di beni mobili od immobili;

7. piano di investimento e di utilizzo delle somme richieste a mutuo perfinalità di reinserimento nell’economia legale ed in particolare un aggior-nato elenco nominativo dei creditori personali e dell’attività esercitatadal sottoscritto;

8. piano di restituzione quinquennale del mutuo commisurato alle capa-cità di reddito dell’attività economica, documentata dall’attuale dichia-razione dei redditi e di quelle riferite ai due anni antecedenti i fatti diusura;

9. situazioni di urgenza comprovanti la richiesta di un’eventuale antici-pazione3.

Data______________________ Firma_________________________

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-Note1. Il termine per la presentazione della domanda è di 180 giorni a decorreredalla data della denuncia ovvero dalla data in cui l’interessato ha cono-scenza dell’inizio delle indagini (art. 7, comma 2, del regime attuativo della legge 44/99)

2. Quest’ultima richiesta può essere avanzata solo nell’ipotesi, prevista dalcomma 4 art. 14 L. n.108/96, di perdite o mancati guadagni determinati dallecaratteristiche del prestito usurario, dalle modalità di riscossione ovvero dallasua riferibilità ad organizzazioni criminali.

3. Potrà essere richiesta, ai sensi dell’art. 14, comma 3, della L. n. 108/96,un’anticipazione in misura non superiore al 50% dell’importo erogabile atitolo di mutuo, quantificandone l’ammontare, nel caso in cui ricorrano situa-zioni di urgenza che dovranno essere comprovate con idonea documenta-zione da allegare alla domanda (art. 10, comma 1, lettera f, del regolamen-to attuativo della legge n. 44/99).

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Proposta di schema di domanda

Al Prefetto di_______________________1

DOMANDA PER L’ACCESSO2

al Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usu-ra ai sensi della legge 23 febbraio 1999, n. 44Il Sottoscritto _____________________________________________ nato a _________________________il_________________________ e residente a ____________________in via _____________________

nella qualità di titolare / legale rappresentante della ditta___________ esercente l’attività_________________________________________3

con sede in _______________________iscritta _________________4

PREMESSOche non versa in alcuna delle situazioni ostative previste dall’art. 4,comma 1, lettera b) e c), della legge 44/99 ovvero5, se nell’ipotesi di cuial punto c) dello stesso articolo, ha fornito un rilevante contributo nellaraccolta di elementi decisivi per la ricostruzione dei fatti e per l’indivi-duazione o la cattura degli autori delle richieste estorsive, o del delittodal quale è derivato il danno, ovvero di reati connessi ai sensi dell’art.12 c.p.p.;che è stato (o che il soggetto per il quale si presenta la domanda è stato)vittima di richieste estorsive6, rilevati ai sensi dell’art. 3, ovvero legitti-mato in relazione alle situazioni previste dall’art. 6 della legge 44/99, che

si espongono7:______________________________________________________________________________________________________

che tutti i particolari di cui si aveva conoscenza, relativi ai singoli epi-sodi estorsivi di cui sopra, sono stati riferiti all’Autorità Giudiziariadi_________________ /agli organi di Polizia di __________________con denuncia del _________________________________________8

che non ha aderito alle richieste estorsive / ovvero ha cessato di aderir-vi a partire dal giorno ______________________________________________________________________________________________9

che in relazione al delitto cui è conseguito l’evento lesivo ha sportodenuncia in data___________ /ovvero ha avuto conoscenza delleindagini preliminari in data_________ /ovvero che ha ricevuto lerichieste estorsive o le minacce ai fini delle intimidazioni ambientali indata______________

che nelle sottoelencate date ha subito le seguenti condotte o eventilesivi10: ___________________________________________________________________________________________________________

che, in conseguenza di tali condotte o eventi lesivi e/o lesioni persona-li, ha subito i danni patrimoniali sottoelencati11: _________________________________________________________________________

che, nelle ipotesi di cui all’art. 6 della Legge (domanda presentata da

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appartenenti ad associazioni antiracket), il danno conseguente al delittoo a situazioni di intimidazione ambientale è stato cagionato per il rag-giungimento delle finalità di cui all’art. 6, comma 1, lettera a) e b) dellaLegge;

che per i predetti fatti ha già presentato domanda12 in data___________su cui è stata adottata dai competenti Organi la seguente determina-zione___________________________________in data___________ e/o i seguenti mancati guadagni corrispondenti ai singoli eventi, ovve-ro agli episodi che integrano le situazioni di intimidazioni ambientali,nella misura sottoindicata13: _________________________________________________________________________________________

che, nei casi di mancato guadagno, la situazione reddituale e fiscale rela-tive ai due anni precedenti l’evento lesivo / ovvero, se si tratta di dannoconseguente ad intimidazioni ambientali precedenti alla richiesta estor-siva / o, se l’attività è più recente, dall’inizio dell’attività, è la seguen-te______________________________________________________

CHIEDEl’elargizione di Lire_____________ pari all’intero danno subito in con-seguenza dei fatti delittuosi predetti, per destinarla ai seguenti fini:________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________

CHIEDEinoltre, nell’attesa della definizione del procedimento, la corresponsio-ne di una provvisionale pari al___________ % dell’elargizione dadestinare a:_______________________________________________________________________________________________________

DICHIARAdi essere / di non essere assicurato in relazione ai seguenti beni danneg-giati, secondo le seguenti modalità: ____________________________________________________________________________________

di aver / non aver ricevuto indennizzi assicurativi (in caso positivo, indi-care l’ammontare) __________________________________________

di aver / non aver ottenuto somme ai sensi della legge 302/1990 (in casopositivo, indicare l’ammontare) ________________________________

di aver / non aver ricevuto erogazioni, per lo stesso danno, da parte diamministrazioni pubbliche e di aver / non aver in corso le relative pro-cedure (in caso positivo, indicare l’ammontare) ____________________

ALLEGAi seguenti documenti (individuare i documenti da presentare in base aquanto prima dichiarato):a. documentazione comprovante l’attuale svolgimento dell’attività eco-nomica (ad esempio: copia della visura della Camera di Commercio, copia

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dell’iscrizione agli Albi professionali, copia dell’attuale partita Iva)

b. dichiarazione di consenso (in caso di domanda presentata attraversoil CNEL, l’Ordine professionale o le Associazioni antiracket di cui all’art.13,comma 2, della legge 44/99)c. copia dei bilanci e delle dichiarazioni fiscali relativi ai due anni prece-denti l’evento lesivo o le richieste estorsive14

d. copia dell’eventuale polizza assicurativa

e. in caso di lesioni personali, certificazione medica attestante le lesionisubite in conseguenza dell’evento lesivo

f. in caso di richiesta provvisionale, ogni documento atto a comprovarei motivi della richiesta.

- Note1. La domanda va presentata o inviata (con lettera raccomandata con avviso diricevimento) al Prefetto della provincia nella quale si è verificato l’evento lesivoovvero si è consumato il delitto.2. Il termine per la presentazione della domanda è di 120 giorni dalla data delladenuncia, nonché 120 giorni dalla data di conoscenza che dalle indagini prelimi-nari sono emersi elementi atti a far ritenere che l’evento lesivo consegue a delit-to commesso per finalità estorsive. In caso di intimidazione ambientale il termi-ne è di 1 anno (vedi casi di rimessione in termini ex art. 24 legge n.44/99).3. imprenditoriale, commerciale, artigianale, o comunque economica, ovvero unalibera arte o professione ovvero ancora membro di un’Associazione antiracketdenominata _________________/rappresentante dell’Associazione nazionale dicategoria ____________________ /rappresentante dell’Associazione antiracketdenominata ________________________ /erede o convivente superstite delsignor _____________________________ titolare della ditta / ovvero ancoraterzo titolare di un diritto reale sul bene danneggiato dell’impresa.4. Vedasi punto 1. dei documenti da allegare.5. Non si tiene conto della condizione prevista dalla lett. c) del comma 1.6. Alle richieste estorsive sono equiparate le attività illecite con finalità estorsiveindirette.7. Descrivere analiticamente tutti gli episodi estorsivi subiti, con l’indicazione –per ciascuno – delle modalità e di ogni altro riferimento utile anche alla indivi-duazione degli estremi del procedimento penale eventualmente seguito. 8. Elencare i singoli episodi in modo schematico, aggiungendo ogni notizia utilea qualificare se gli episodi si sono sviluppati in un contesto di criminalità comu-ne od organizzata ed indicando i riferimenti (o, se possibile, allegando la docu-mentazione) relativi all’esito delle fasi processuali note all’interessato (per essere

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stato chiamato ad intervenire o per aver ricevuto la notifica di atti giudiziari).9. Indicare analiticamente data, modalità e contenuto delle richieste estorsive,nonché gli organi di polizia ai quali è stata presentata la denuncia (non è obbli-gatorio allegarne copia).10. L’elargizione è concessa in relazione agli eventi dannosi verificatisi nel terri-torio dello Stato successivamente al 1° gennaio 1990. Tale limitazione vale ancheper i casi di rimessione in termini previsti dall’art. 24 della legge 44/1999. Circa ildanno, può trattarsi: di danno a beni mobili ed immobili; di lesioni personali; didanno da mancato guadagno in conseguenza di delitti commessi, anche dopo l’e-vento, allo scopo di costringere ad aderire alle richieste, per ritorsione contro ilrifiuto, per intimidazione anche ambientale. 11. Indicare con precisione sia i danni a beni mobili ed immobili che gli eventua-li danni da mancato guadagno (nei casi più complessi l’interessato potrà, se loritiene utile, allegare perizia asseverata). Per i primi occorre indicare la proprietàdei beni, la loro funzione aziendale, l’ammontare del danno secondo il valore dimercato. Per i secondi occorre specificare le singole cause che hanno prodotto ilmancato guadagno, le modalità attraverso cui si sono manifestate o sostanziatele componenti di mancato guadagno, e l’importo di tale mancato guadagno.

12. Da compilarsi nel caso di ripresentazione ai sensi dell’art. 24 legge 44/99.13. Va tenuto presente che il “terzo” che ha subito danni al bene sul quale vantaun diritto reale potrà essere risarcito solo del c.d. danno emergente.14. Tale indicazione, se l’attività è più recente, va riferita alla data di inizio attività.Potrà essere utile allegare copia delle dichiarazioni dei redditi e delle dichiarazio-ni Iva del richiedente relative ai 2 anni precedenti l’evento lesivo.

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Normativa di riferimento

ESTORSIONEDecreto legge 31 dicembre1991, n. 419Istituzione del Fondo di sostegno per levittime di richieste estorsive.

Legge 18 febbraio 1992, n. 172Conversione in legge, con modificazioni,del decreto legge 31 dicembre 1991 n.419, recante istituzione del Fondo disostegno per le vittime di richieste estor-sive.

Decreto Ministeriale 12 agosto 1992, n. 396Regolamento recante le modalità per lagestione del Fondo di solidarietà per levittime dell’estorsione e per la concessio-ne e la liquidazione delle relative elargi-zioni.

Decreto legge 27 settembre 1993, n. 382Misure urgenti a sostegno delle vittimedi richieste estorsive.

Legge 18 novembre 1993, n. 468Conversione in legge, con modificazioni,del decreto legge 27 settembre 1993, n.382, recante misure urgenti a sostegnodelle vittime di richieste estorsive.

Decreto Ministeriale 19 aprile1994, n. 431Regolamento recante modificazioni alregolamento sulle modalità per la gestio-ne del Fondo di solidarietà per le vittimedell’estorsione e per la concessione e laliquidazione delle relative elargizioni,adottato con decreto ministeriale 12agosto 1992, n. 396.

Decreto Ministeriale 9 luglio1997 n. 400Regolamento recante modificazioni alregolamento concernente le modalitàper la gestione del Fondo di solidarietàper le vittime dell’estorsione e per laconcessione e la liquidazione delle relati-ve elargizioni, adottato con decretoministeriale 12 agosto 1992, n. 396, e

modificato dall’articolo 1 del decretoministeriale 19 aprile 1994, n. 431.

Legge 23 febbraio 1999, n. 44Disposizioni concernenti il Fondo di soli-darietà per le vittime delle richiesteestorsive e dell’usura.

USURALegge 7 marzo 1996, n. 108Disposizioni in materia di usura

D.P.R. 29.1.1997, n. 51Regolamento di attuazione della legge n.108/96

Art. 7, lett. g) D.L. 25.3.1997, n. 67Disposizioni urgenti per favorire l’occu-pazione

Legge 23 febbraio 1999, n. 44Disposizioni concernenti il Fondo di soli-darietà per le vittime delle richiesteestorsive e dell’usura.

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EditingDaniele Adamo

Grafica e impaginazioneAndrisani Bubbico AssociatiStampaRinascimento, Roma

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